E il mondo? Chiedilo alla geografia!

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Analisi e commento settimanale (ogni sabato) sui fatti geopolitici di attualità (dinamiche, crisi, fatti, eventi, ecc.). L'analisi e il commento prendono spunto dalle informazioni e dai commenti comparsi sui quotidiani in relazione a dinamiche geopolitiche: nel mondo in generale, in specifiche aree…

Fabrizio Eva


    • Feb 3, 2023 LATEST EPISODE
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    Israele etnocratico e palestinesi senza politica. Uno stallo problematico (3feb2023)

    Play Episode Listen Later Feb 3, 2023 19:46


    A partire dai recenti fatti di sangue a Jenin e in Israele cerco di delineare il contesto in cui avvengono tali fatti e come sia proprio il contesto a provocarli. Governi di Israele, Autorità Nazionale Palestinese (ANP) e i differenti soggetti delle due comunità sono in una situazione di stallo politico che però vede nella pratica quotidiana uno squilibrio di potere e di comportamenti tollerati o proibiti che fomenta frustrazione e rabbia dalla parte palestinese, mentre dalla parte israeliana il senso di poter continuare ad andare avanti così indefinitamente.Il tutto in un quadro concettuale, politico e mediatico che fa riferimento allo stato, alla nazione e, purtroppo, all'ancor più ambiguo concetto di stato-nazione.Nel delineare il contesto faccio esempi concreti delle pratiche quotidiane nei territori occupati (West Bank, Cisgiordania) per evidenziare quanto e come questi siano sfavorevoli alla costruzione di un rapporto positivo tra le due comunità, in un quadro di crescente nazionalismo etnico in Israele, di mancanza di capacità politica dell'ANP e di un sostanziale disinteresse geopolitico mondiale fino a quando non avvengono fatti e/o scontri sanguinosi.

    Raccontare i curdi e il Rojava come si deve (27dic2022)

    Play Episode Listen Later Dec 27, 2022 28:15


    Si tratta del solo audio di un power point commentato (pubblicato su youtube) che fornisce informazioni sulla questione curda e sulle pratiche politiche e socio-economiche che si cerca di praticare nel nord-est della Siria in quello che si autodefinisce AANES (Amministrazione Autonoma del Nord Est della Siria) e che in curdo è chiamato Rojava, cioè occidente. Cerco anche di inquadrare tale esperienza nel contesto di conflitto armato nell'area a partire dalle rivolte del 2011 contro il regime di Bashar Assad, la crescita e la sconfitta di daesh (stato islamico) da parte dei curdi siriani, e dell'espansionismo neo ottomano della Turchia di Erdohan. Fornisco informazioni sul funzionamento di AANES-Rojava vista la totale assenza da TV, e giornali di notizie che non siano generiche, superficiali, imprecise e relative solo al Kurdistan iracheno perché, è la mia tesi, è solo quello che media e commentatori sono in grado di comprendere in quanto si tratta di un quasi stato-nazione. L'unico concetto che il mainstream mediatico è in grado di "capire" in Occidente e non solo. E' pubblicato su Spreaker, Anchor, Spotify il solo audio; su Youtube il video con audio e diapositive.

    La narrazione sbagliata sui curdi (introduzione)(24dic2022)

    Play Episode Listen Later Dec 24, 2022 5:20


    Le dinamiche politiche geopolitiche relative ai curdi o non vengono raccontate o sono raccontate occasionalmente e malamente.La questione curda di oggi, nelle sue diverse declinazioni in Turchia, in Iran, in Iraq e soprattutto in Siria, andrebbe raccontata e spiegata bene, con particolari precisi e con continuità, ma per fare questo bisognerebbe informarsi anche da fonti diverse da quelle solite, generiche e tutte appiattite sulla visione dei curdi che unitariamente vogliono il loro stato-nazione.Non è più così da tempo: dall'attacco all'Iraq del 2003 del presidente Usa G.W.Bush, non autorizzato dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU, e dal 2005 circa quando il leader curdo Őcalan, incarcerato in Turchia dal 1999, ha lanciato la proposta socio-politica del Confederalismo Democratico, adottata maggioritariamente dai militanti sul terreno e messa in pratica in Siria dal Rojava-AANES (Amministrazione Autonoma del Nord-Est della Siria).Seguirà a breve una mia presentazione del contesto geopolitico e delle dinamiche del Rojava su Youtube.

    L'Ucraina in stallo. Cessate il fuoco possibile e cosa rema contro. (6nov2022)

    Play Episode Listen Later Nov 6, 2022 13:51


    Partendo dalla notizia data in 8 brevi righe dell'accordo tra Etiopia e Tigray dopo 2 anni di guerra, nel podcast delineo quelle che sono le "regole" per cui si arriva ad accordi di armistizio o di sospensione dello scontro così come si sono verificate in passato e si verificano oggi. Sulla base di quei comportamenti, dovuti alla rigidità del concetto di "integrità territoriale", e della situazione di fatto sul terreno al momento indico perché la situazione in Ucraina è in un sostanziale stallo e perché non c'è la volontà di attivare un cessate il fuoco.L'Italia nel maggio del 2022 aveva fatto una proposta in 4 punti per iniziare a confrontarsi per negoziare, ma non c'è stato esito perché le gabbie mentali degli attuali, pochi leader che gestiscono effettivamente la cosiddetta "comunità internazionale" e le pratiche abitudinarie consolidate sono più favorevoli alle tensioni e alla guerra piuttosto che alla pace.

    I confini eterni degli stati sono fonte di conflitti (9set2022)

    Play Episode Listen Later Sep 9, 2022 23:41


    Nel podcast espongo alcuni concetti geopolitici che criticano la concezione dei confini come rigidi e sostanzialmente indiscutibili perché così garantiscono la stabilità e la pace. Al contrario sono la maggiore fonte di dinamiche conflittuali e l'attacco militare russo all'Ucraina ne è il più recente e maggior esempio. Le parole simboliche di "integrità territoriale, sovranità, indipendenza", essendo strettamente dipendenti e interconnesse allo stato-nazione sono in realtà dei punti di partenza pregiudiziali che ostacolano qualsiasi negoziazione geopolitica e rendono più difficile attivare processi pacifici di soluzione delle crisi. IL tutto in un quadro geopolitico mondiale che vede il costante confronto tra le tre grandi potenze, Usa, Russia e Cina, e di alcuni dei loro alleati che si sentono "protetti" e agiscono perseguendo i propri fini nazionalistici, infrangendo, come i grandi, accordi e trattati da loro stessi sottoscritti (vedi il caso della Turchia con la Siria e contro i curdi). Ci sono soluzioni pacifiche per risolvere le dinamiche di confronto tra gruppi umani che si sentono diversi dai vicini pur essendo nello stesso stato; il modello Sud Tirolo - Alto Adige è uno di quelli più funzionante e da più lungo tempo. Ma i nazionalisti e le propagande nazionaliste tengono ancora oggi in ostaggio "ideologico" parte di gruppi umani e quasi tutti i leader degli stati.

    Perché non si negozia in Ucraina (24giu2022)

    Play Episode Listen Later Jun 24, 2022 16:53


    Nel podcast delineo i motivi che, secondo me, non consentono di negoziare una tregua e nemmeno un accordo finale al momento in Ucraina. I motivi sono principalmente due: 1) la gabbia mentale dello stato-nazione e dei confini fissi e intoccabili, 2) l'idea della "guerra giusta" che spinge le parti a volere la vittoria e eventualmente negoziare da una posizione di forza.Cerco anche di essere brutalmente chiaro circa il possibile destino di Crimea, Donbass e Ucraina del sud, indicando però anche cosa si sarebbe potuto fare prima e dopo il 2014 e quale modello esistente avrebbe potuto essere seguito. Sottolineo anche la distanza tra le nobili parole dei leader e i principi dichiarati, rispetto alle pratiche ripetute che ho visto dispiegarsi in molte dinamiche geopolitiche mondiali.Concludo con un suggerimento bibliografico sulla guerra.

    Crimea, Donbass e i confini eterni dello stato-nazione (6 maggio 2022)

    Play Episode Listen Later May 6, 2022 15:50


    Nel podcast affermo che la difficoltà, forse l'impossibilità di negoziazione sulla questione Crimea, Donbass e simili dipende da una gabbia mentale dei leader e di quasi tutti noi rappresentata dalla concezione di confini rigidi, intoccabili degli stati-nazione. Finché non si pensa ai confini non come eterni, ma funzionali, cioè che favoriscano la relazione transconfinaria invece che muro di separazione, la negoziazione circa lo stato amministrativo di un territorio confinario risulta impossibile. E questo spinge i più forti militarmente o i più prepotenti ad usare la forza per far durare nel tempo il fatto compiuto. E queste pratiche si inseriscono nel mai scomparso confronto tra grandi potenze (Usa, Russia e Cina) che cercano sempre di espandere la propria sfera di influenza di stati-nazione "clienti". Nel podcast faccio anche un breve confronto tra la diversa concezione dello spazio e dei confini negli imperi di prima del 1918 e quella degli stati-nazione comparsi in seguito al loro disfacimento.La negoziazione è possibile se c'è la volontà, che però dipende anche dai quadri concettuali presenti nelle menti dei "negoziatori".

    2022-03-06 Complimenti, mister Putin! Vantaggi relativi ad un costo elevato

    Play Episode Listen Later Mar 6, 2022 17:35


    Il commento, a guerra in corso, cerca di delineare i vantaggi che la Russia di Putin può ottenere a breve e nel prossimo futuro a fronte degli svantaggi, molto più consistenti, relativi al sicuro isolamento politico ed economico internazionale della Russia, in una fase storica che definisco Nuova Guerra Fredda. Vengono sottolineate anche le ambiguità e le iconografie rigide delle Relazioni Internazionali che nella sostanza sostengono l'idea delle azioni di forza e non rendono capaci i leader di pensare creativamente soluzioni pratiche alle crisi perchè ingabbiati dall'idea dei confini attuali intoccabili invece di pensarli come funzionali.

    Che errore, mister Putin! Ucraina e Russia dopo l'attacco (2022-02-26)

    Play Episode Listen Later Feb 26, 2022 7:43


    Nel podcast argomento perché secondo me Putin ha fatto un grosso errore strategico attaccando l'Ucraina. Potrà conquistare e tenere per mesi e anni una parte del territorio ucraino, ma le conseguenze negative in Russia e a livello internazionale potranno mettere in crisi il suo potere interno e rendergli sempre più difficile agire a livello globale; a prescindere dalle sanzioni di UE e USA.Inizia una Nuova Guerra Fredda che modificherà le modalità di gestione delle dinamiche geopolitiche future.

    Afghanistan 3 - Diritti e confronto culturale con i nuovi talebani (2021-09-05)

    Play Episode Listen Later Sep 5, 2021 37:24


    Nel mio terzo commento sulla dinamica afgana sottolineo ancora l'importanza di osservare le dinamiche quotidiane e le manifestazioni dell'isola culturale afgana per cercare di capire se e quanto in talebani di oggi sono in parte diversi da 20 anni fa (che è la mia tesi) e se e come possano gestire un Afghanistan che non è più quello del loro primo emirato. Per aiutare a capire il contesto culturale islamico fondamentalista riprendo e leggo versetti coranici e detti e fatti relativi a Maometto per evidenziare come siano da usare i "loro" riferimenti culturali religiosi e le loro contraddizioni per cercare di influire dall'esterno e ottenere il massimo possibile del rispetto dei diritti umani come noi li concepiamo. Senza troppe aspettative, ma anche senza pessimismo a priori.

    Afghanistan 2 - Insegnare la sharia ai talebani (2021-08-22)

    Play Episode Listen Later Aug 22, 2021 32:14


    Secondo commento sulle dinamiche attuali in Afghanistan in cui evidenzio, con l'aiuto anche di pezzi di articoli di quotidiani, alcune situazioni concrete relative alla questione femminile e all'istruzione delle bambine, come pure le caratteristiche dei talebani come maschi combattenti. Evidenzio anche che il sistema mediatico accetta senza discutere con i loro portavoce il riferimento alla sharia e sottolineo anche con le parole di Tahar Ben Jelloun come sia nel "mondo musulmano" che in Occidente non si levi la voce di esperti che contestino (citazioni alla mano) la loro personale interpretazione della sharia; dei cui caratteri do qualche informazione.

    L'Afghanistan e il cinico realismo (2021-08-17)

    Play Episode Listen Later Aug 17, 2021 28:53


    Commento all'attuale situazione in Afghanistan sulla base di parti di tre articoli comparsi su Repubblica il 17 agosto 2021.Integrati da valutazioni personali e qualche informazione aggiuntiva.

    Dai confini umani ai confini geopolitici (intervento al TEDxMestre 23-05-2021)

    Play Episode Listen Later Jun 5, 2021 13:39


    Lettura del testo preparato fatta prima dell'intervento al TEDx Mestre sul tema Confine di domenica 23 maggio 2021.Come gli esseri umani costruiscono i confini quotidiani in base alle loro relazioni e ai memi e alle iconografie che si scambiano. Funzionano in parallelo ai confini geopolitici e sostanzialmente in modi molto simili anche se in geopolitica le relazioni di potere sono più esarcebate. Ma come si possono costruire i confini si possono anche rendere funzionali e utili, non conflittuali.

    Gli USA di Biden e Russia e Cina - incontro per il Ponte della Ghisolfa (24 gennaio 2021)

    Play Episode Listen Later Jan 31, 2021 20:56


    Prima parte di introduzione sui futuri rapporti degli USA del nuovo presidente Biden con Russia e Cina fatta durante il lungo incontro online organizzato dal circolo Ponte della Ghisolfa di Milano domenica 24 gennaio 2021.Lo spezzone di 21 minuti dà un quadro delle costanti interne e esterne degli USA con cui tutti i nuovi presidenti devono confrontarsi nella loro azione. Viene brevemente delineato il tipo di confronto che gli USA hanno con la Russia e con la Cina e viene sottolineato il quadro di autostima condiviso dagli statunitensi a prescindere dall'appartenenza partitica.

    Nagorno Karabakh e la narrazione occidentale orientata (6nov2020)

    Play Episode Listen Later Nov 6, 2020 15:09


    Un commento, entro un quadro interpretativo, dopo 40 giorni dall'inizio delle operazioni militari dell'Azerbaigian contro la regione secessionista del Nagorno Karabakh e dei 7 distretti azeri controllati dall'Armenia dalla guerra del 1991-94. Il quadro interpretativo sottolinea ancora una volta l'ambiguità delle dichiarazioni di principio rispetto alle situazioni di fatto e cerca di evidenziare quali meccanismi entrano in gioco che rendono difficile una negoziazione pacifica.Il podcast evidenzia anche qual è l'orientamento dei quotidiani italiani (e Occidentali) nella narrazione degli eventi e di come si resti all'interno del confronto noi/loro, che non aiuta la soluzione negoziata e nemmeno l'informazione sulla dinamica in corso.

    Diversi scenari per la solita geopolitica (Libia Hong Kong Turchia Bielorussia)14set2020

    Play Episode Listen Later Sep 14, 2020 18:00


    Un commento alle notizie geopolitiche presentate il luglio e agosto dai mass media (Libia, Hongk Kong, Bielorussia, Turchia nel Mediterraneo orientale contro Grecie Francia, Usa, Isreale e Emirati) nel quadro della sostanziale stabilità degli assetti geopolitici mondiali. Con guerre di narrazioni e di dichiarazioni, piccoli attidi forza, e forzature delle regole e degli accordi sottoscritti.

    Una Turchia irrefrenabile nel nuovo contesto iconografico internazionale (24lug2020)

    Play Episode Listen Later Jul 24, 2020 16:35


    L'intervento vuole sottolineare come l'attivismo geopolitico turco in diverse aree dalla Siria alla Libia e ora nel Mediterraneo orientale può essere inquadrato nel cambiamento, anche se parziale, avvenuto nel quadro di riferimento "teorico", cioè iconografico, dei valori della cosiddetta "comunità internazionale" (in realtà sempre un massimo di 10 paesi a seconda dell'area geografica interessata).

    Fisco entrate e spese - il Covid-19 cambia l'approccio (2 luglio 2020)

    Play Episode Listen Later Jul 2, 2020 13:37


    Dai titoli e dai contenuti di 8 articoli de ilSole24ore una memoria che se da un lato in questo periodo lo stato spende molto a causa del Covid-19 dall'altro le entrate sono calate vistosamente. Questa situazione imprevedibile e eccezionale ha cambiato il modo di valutare il rapporto spese-entrate e anche le dimensioni di spesa che fino a gennaio erano considerate eccessive ora rientrano in una "normalità" di spese dello stato.

    Geopolitica in sei righe (Libia Israele USA Cina)(6giugno2020)

    Play Episode Listen Later Jun 6, 2020 17:32


    Le brevi notizie di geopolitica dei quotidiani che però dicono cose importanti. I casi della Libia e delle difficolta di Haftar che è costretto a ritirarsi; di Israele e del progetto di annessione unilaterale di un bel pezzo dei territori occupati, cosa che potrebbe provocare reazioni violente e pericolose per la stessa Israele. Le accuse di Trump alla Cina e le sue responsabilità nei ritardi della conoscenza della pericolosità del Covid-19 e infine di come gli interessi economici legati alla Cina le diano un potere molto forte di condizionamento geopolitico.

    Geopolitica in sei righe (UE - Mondo - Cina-USA)(4maggio2020)

    Play Episode Listen Later May 5, 2020 14:29


    Al tempo del Covid-19 le pagine di politica estera riducono i contenuti a favore della pandemia nei vari stati e aree mondiali. Ma le dinamiche geopolitiche non scompaiono anche se non se ne parla. IlSole24ore ha preso l'abitudine di dare un paio di notizie di geopolitica o geoeconomia in sei righe nella pagina degli esteri; notizie in solo sei righe che però possono essere non sono meno significative o importanti di altre a cui sono dedicate colonne intere. Il podcast riprende per argomenti affini (UE, Mondo, Cina-USA) qualche notizia in sei righe sottolineandone le implicazioni e/o la eventuale rilevanza geopolitica o geo-economica.

    Geopolitica in sei righe (Germania-USA e Venezuela-Portogallo) 2apr2020

    Play Episode Listen Later Apr 4, 2020 5:23


    Le notizie brevi o brevissime sui quotidiani spesso danno una informazione geopolitica o geo-economica significativa che lascia intendere dinamiche più grandi e complesse. In questo caso sono tre notizie in sei righe di lunghezza pubblicate da ilSole24ore su Germania, USA e Venezuela, Portogallo.

    Turchia e Russia in Siria. Talvolta alleati instabili, amici impossibili (seconda parte)(3marzo2020)

    Play Episode Listen Later Mar 3, 2020 14:31


    Seconda parte di un commento sulla situazione nella provincia di Idlib in Siria. L'esercito governativo da mesi erode il territorio dell'ultima provincia dove si trovano vari gruppi armati ribelli al governo, protetti militarmente dalla Turchia che ha inviato anche propri soldati a seguito di un accordo con la Russia (e l'Iran) nel 2018. Il 27 febbraio 2020 36 soldati turchi sono morti per un attacco governativo e la crisi è diventata umanitaria (per la fuga di migliaia di sfollati) e geopolitica per la richiesta di Erdohan di una sostegno da parte degli alleati della NATO. Questa seconda parte evidenzia i caratteri fisici della crisi siriana e come la Turchia stia cercando un sostegno internazionale da parte della NATO e dell'Unione Europea nonostante che negli ultimi anni abbia agito in spregio di accordi e regole da lui stesso sottoscritti testimoniati dalle tre invasioni dei suoi soldati in territorio siriano. La crisi umanitaria degli sfollati siriani viene usata da Erdohan come ricatto verso la UE e l'imprecisa e emotiva narrazione dei mass media europei fa il suo gioco.

    Turchia e Russia in Siria. Talvolta alleati instabili, amici impossibili (prima parte) (3marzo2020)

    Play Episode Listen Later Mar 3, 2020 14:45


    Prima parte di un commento sulla situazione nella provincia di Idlib in Siria. L'esercito governativo da mesi erode il territorio dell'ultima provincia dove si trovano vari gruppi armati ribelli al governo, protetti militarmente dalla Turchia che ha inviato anche propri soldati a seguito di un accordo con la Russia (e l'Iran) nel 2018. Il 27 febbraio 2020 36 soldati turchi sono morti per un attacco governativo e la crisi è diventata umanitaria (per la fuga i migliaia di sfollati) e geopolitica per la richiesta di Erdohan di una sostegno da parte degli alleati della NATO. Questa prima parte ripercorre brevemente la dinamica della crisi siriana e come la Turchia sia presente in Siria per la sua preoccupazione del rafforzamento dei curdi del Rojava, che sono stati i migliori combattenti vittoriosi contro daesh (il cosiddetto stato islamico).

    La Libia e gli attori interni e esterni (17gen2020)

    Play Episode Listen Later Jan 17, 2020 10:28


    La crisi libica forse potrà essere congelata nel prossimo incontro internazionale di Berlino; ma non certo risolta. I fattori che l'hanno scatenata e soprattutto quelli che la sostengono non vengono affrontati nella loro chiarezza perché molti attori, soprattutto stati esterni, sono ambigui e anche doppiogiochisti. Il generale Haftar non è riuscito a conquistare Tripoli in 8 mesi e la Turchia si è mossa, contro le dichiarazioni dell'ONU e per i suoi interessi, ma anche smuovendo uno stallo. Il mantra dell'integrità territoriale della Libia, cioè che sia stabile e pacifica solo se unita è la gabbia mentale dei pochi leader mondiali che contano che non consente loro di capire la realtà storica, geografica e umana della situazione in Libia oggi. Due o tre Libie potrebbero forse essere più pacifiche se tutte avessero il vantaggio (suddiviso) della rendita petrolifera e del gas.

    USA-Iran un confronto-scontro di lunga durata (17gen2020)

    Play Episode Listen Later Jan 17, 2020 11:26


    La recente uccisione mirata da parte degli USA di Trump del generale Soleimani e le imponenti manifestazioni di massa in Iran che chiedevano vendetta hanno fatto titolare a molti giornali che si era sulla soglia della terza guerra mondiale. In realtà non è così. Per fattori contingenti (l'abbattimento dell'aereo di linea ucraino per errore ha calmierato gli animi iraniani e innescato proteste interne) e per fattori più generali poco considerati e cioè che il confronto/scontro tra USA e Iran è in corso dal 1980 e già ci sono stati fatti terribili che non hanno fatto precipitare la situazione. Oggi certo la volontà di Trump di farsi rieleggere come simbolo di uomo forte e vincente e gli effetti fortemente negativi delle sanzioni USA sulla rendita petrolifera iraniana sono fattori che peggiorano il contesto. Ma oggi nessuna delle potenze (USA, Russia, Cina) vuole una guerra aperta. Si usano i ricatti economici o si usano i cosiddetti proxy, cioè chi combatte limitatamente e localmente per loro entro contrasti che hanno anche motivi locali (come in Libia).

    Una geopolitica di ipocrisie, guerre e ricatti economici a scapito dell'ambiente (24dic2019)

    Play Episode Listen Later Dec 25, 2019 13:14


    Da recenti articoli di quotidiani il podcast sottolinea le ipocrisie e le frasi fatte a proposito del ruolo dell'ONU e dell'Unione Europea in presenza di dinamiche che vengono affrontate sempre secondo la logica del più forte o del più protetto dai pochi stati che contano. Casi recenti sono la riunione della NATO, le azioni della Turchia e le dinamiche interne e esterne alla Libia. In campo economico si fa riferimento alle pressioni USA contro il gasdotto North Stream 2 in contrapposizione al favore versi i gasdotti ucraini. Tutto a scapito dell'ambiente.

    I curdi oggi - le differenze e le aspirazioni (21 ottobre 2019)

    Play Episode Listen Later Oct 21, 2019 14:48


    Alla vigilia della fine della tregua farsa di 5 giorni concordata tra Trump e Erdohan (determinato a colpirli senza ritegno) vale la pena chiarire cosa vogliono (geo)politicamente i curdi che sono divisi in quattro stati e che hanno aspirazioni differenti, non solo per le diverse condizioni politico-geografiche. La cosa che va ribadita è che i curdi siriani del Rojava e quelli turchi del Bakur (sud-est della Turchia) propongono il Confederalismo Democratico e non più un singolo stato nazionale curdo. Una auto-organizzazione democratica dal basso che è una proposta e una realizzazione unica nel Medio Oriente e non solo.

    Hong Kong - due soggetti contrastanti in un difficile equilibrio (19set2019)

    Play Episode Listen Later Sep 19, 2019 14:45


    Un commento sulle proteste prolungate a Hong Kong nel quadro dei molti fattori in campo. Quali richieste dei manifestanti sono compatibili e quali no con l'assetto dichiarato di "Un paese, due sistemi" accettato (e interpretato) da Pechino.

    Iran (e altri) e sanzioni 2 - La geopolitica delle pagine interne dei quotidiani (26 luglio 2019)

    Play Episode Listen Later Jul 27, 2019 15:05


    Viene ripreso il tema delle sanzioni, prevalentemente all'Iran, ma anche ad altri soggetti (Cina, Ucraina, Turchia, Corea del Nord). L'approccio è ancora di sottolineare come le notizie sulle azioni concrete delle dinamiche geopolitiche possono essere messe in prima pagina o, più spesso, nelle pagine interne, dove però si trovano informazioni precise che consentono di valutare meglio cosa sta effettivamente succedendo. Saper valutare la tipologia di parole usate, gli atti concreti di azione e ritorsione e il livello del confronto consentono di percepire meglio la "pericolosità" della dinamica in corso a prescindere dalle dimensioni e dall'enfasi dei titoli.

    Europa ancora sovranista però fondata sulla negoziazione (4giu2019)

    Play Episode Listen Later Jun 5, 2019 14:59


    Una spiegazione dei meccanismi di funzionamento dell'Unione Europea per sottolineare come la UE sia ancora "sovranista", cioè dipenda dalle scelte e dalle resistenze dei singoli stati; a differenza di quanto descritto dalla propaganda dei leader e dei partiti "sovranisti".La pratica della negoziazione continua è la scelta ideale sin dall'inizio della comunità europea; ne conseguono tempi lunghi per le decisioni, che però vengono prese per consenso e spesso all'unanimità. Quando però le regole sono state accettate ci si impegna a rispettarle.

    Libia - Forse meglio se divisa (28apr2019)

    Play Episode Listen Later Apr 28, 2019 15:00


    Un commento sulla situazione in Libia nell'aprile 2019 a seguito dell'espansione militare di Khalifa Haftar che ha cercato di conquistare la città di Tripoli e il controllo su tutto il territorio proprio mentre il segretario dell'ONU era a Tripoli.La situazione, chi lo appoggia, chi lo contrasta. E il suggerimento che forse sarebbe più funzionale pensare ad una Libia temporaneamente divisa per dividere da subito i proventi del petrolio e dare tempo ad una soluzione negoziata (senza il feticcio dell'integrità territoriale e di elezioni che difficilmente si possono tenere su tutto il territorio). E ... dei migranti schiavizzati non importa a nessuno stato (solo all'ONU).

    Cina, Italia e la Nuova Via della Seta - forse rischi economici e geopolitici? (5aprile2019)

    Play Episode Listen Later Apr 5, 2019 14:56


    Un'analisi dei dati e del contesto economico della Belt and Road Initiative cinese dopo la recente visita in Italia del presidente cinese e le polemiche politiche e mediatiche circa i possibili rischi che la firma dell'Italia di un memorandum bilaterale con la Cina possa (in futuro) spostare da Occidente a Oriente l'asse delle nostra politica estera o che le aziende cinesi possa colonizzare parti della economia italiana.

    Clima - spazio fisico - spazio digitale; comportamenti umani e geopolitica (17marzo2019)

    Play Episode Listen Later Mar 17, 2019 14:33


    L'episodio commenta la grande manifestazione internazionale a favore di una maggiore consapevolezza che si debba agire subito per contrastare il cambiamento climatico; nel commento si riportano i dati sul consumo di materie prime e sulla necessità di incrementare l'economia circolare. La seconda parte del podcast riporta commenti e valutazioni circa il controllo dei flussi di dati tramite la tecnologia 5G, ma ricorda anche come siamo dipendenti da tecnologie più vecchie (l'elettricità) che però sono fondamentali nel nostro stile di vita. Infine si commentano i "giochi" geopolitici a Gibuti per installare proprie basi militari.

    Kashmir conteso tra India e Pakistan - uno scontro antico e dinamiche nuove (10mar2019)

    Play Episode Listen Later Mar 9, 2019 15:00


    La contesa tra India e Pakistan per il Kashmir è stata di nuovo alla ribalta nelle ultime due settimane. E' un contrasto antico per i modi e le iconografie che appartengono al quadro concettuale dello stato-nazione, quando invece dalla fine della Guerra Fredda gli scontri geopolitici sono diventati asimmetrici e più all'interno degli stati che tra gli stati. I due paesi mantengono una condizione di opposizione che nasce da fatti storici, ma che viene mantenuta per interessi di potere e solleticata dal nazionalismo. Negli ultimi avvenimenti ci sono state dinamiche vecchie, ma anche fatti nuovi. Il commento vuole dare informazioni sui caratteri della contesa e di sottolineare alla fine gli elementi di novità.

    Attualità geopolitica - quadri interpretativi e strutture mediatiche - India-Pakistan - Venezuela - Trump-Kim (2marzo2019)

    Play Episode Listen Later Mar 2, 2019 14:51


    Analisi delle notizie geopolitiche della settimana dal 23 febbraio al 2 marzo 2019 secondo il criterio dei quadri interpretativi e del sistema mediatico cioè dei diversi modi di presentate (narrazioni) le notizie, cioè il quadro interpretativo, all'interno del sistema mediatico, cioè la visione di riferimento, entro cui si muove chi "produce" la notizia. Approccio applicato alla crisi India-Pakistan, Venezuela, incontro Trump-Kim ad Hanoi. Più un paio di notizie pubblicate in piccolo, ma significative come contenuti.

    Venezuela tra narrazioni iconografiche e azioni nel tempo (22feb2019)

    Play Episode Listen Later Feb 23, 2019 15:00


    Seconda puntata di commento sul Venezuela prendendo spunto da articoli pubblicati sui principali quotidiani italiani; con riferimenti ad alcuni caratteri storici dell'America Latina vengono evidenziati alcuni aspetti della "narrazione" e gli atti concreti (sanzioni ecc.) relativi alla guerra economica che si muove sotto traccia. Una guerra che si vede poco e soprattutto vine raccontata poco (come si attuano le sazioni economiche e come si "sequestra" l'oro di un paese). Il commento si ferma alla situazione precedente il 23 febbraio 2019, data annunciata dal leader dell'opposizione per il tentivo di far entrare dalla Colombia "aiuti umanitari" (finanziati prevalentemente dagli USA) nonostante lo schieramento militare che il presidente Maduro ha realizzato per impedirlo. I fatti di sabato 23 febbraio potrebbero innescare sviluppi imprevedibili nella dinamica della crisi venezuelana.

    Due proposte differenti per la crisi del Venezuela (5feb2019)

    Play Episode Listen Later Feb 7, 2019 14:21


    Un commento sulla corrente crisi in Venezuela prendendo spunto da due articoli comparsi su la Repubblica (27 gennaio) e sul New York Times (2 febbraio) in cui si davano indicazioni su cosa fare. Il commento analizza le proposte (opposte) dei due articoli e le relative implicazioni.

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