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“Qualcuno ha contatti con dei pompieri privati per proteggere la nostra casa a Pacific Palisades? Bisogna agire in fretta qui. Tutte le case dei vicini stanno bruciando. Paghiamo qualsiasi cifra. Grazie”. A lanciare l'appello su X è Keith Wasserman, un imprenditore immobiliare statunitense, co-fondatore e managing partner di Gelt Venture Partners, una società di investimento immobiliare con sede a Los Angeles. Dal 2008, Wasserman ha supervisionato l'acquisizione di proprietà multifamiliari e di self-storage per un valore complessivo di oltre 3 miliardi di dollari, principalmente negli Stati Uniti occidentali. Ad aiutare i Vigli del fuoco per l'enorme incendio scoppiato in questi giorni in California ci sono centinaia di detenuti della California che tagliano e segano le linee di contenimento per gli equipaggi. L'ultima riforma carceraria ha ridotto i detenuti considerati idonei e così in California al picco di 4.250 persone detenute lavoranti si è passati a 1.800, proprio nel periodo dei suoi incendi più mortali. Le persone detenute impiegate con i Vigili del fuoco guadagnano dai 6 ai 12 euro al giorno e oggi sono circa il 30% del personale impiegato nell'emergenza. Mentre quelli guadagnano 6 euro il miliardario sogna dei pompieri privati, riservati solo ai ricchi. Forse qualcuno nei prossimi giorni chiederà una legge per salvare prima i più ricchi. Del resto la situazione non è molto diversa da Letizia Moratti che ai tempi della pandemia ai tempi proponeva di “distribuire i vaccini per il coronavirus tra le regioni anche in base al contributo che danno al Pil”. Sovranismo sfrenato: salvarsi, mica salvare. È il capitalismo, bellezza. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Le frustrazioni di una grossa fetta dell'elettorato derivano dalla marcata accentuazione di un autoritarismo strisciante nei paesi occidentali che erode i diritti individuali e favorisce gli abusi di potere commessi da istituzioni pubbliche e imprese private.E' urgente attribuire agli individui strumenti efficaci, rapidi e gratuiti per tutelare i propri interessi e tagliare le unghie a chi gode di posizioni dominanti, burocrati, monopoli, banche, assicurazioni, servizi pubblici eccetera.
(00:00) Sigla iniziale(02:07) Christmas party da quaresima per le banche centrali(19:47) Il re carbone e il trono cinese(32:00) Sovranismo elettrico nell'Europa confusa(43:20) Calderone e il calderone a ripartizione(01:02:07) Milei ma non posso(01:07:34) Bullshit Power alla tedesca(01:13:58) L'Oligarca Capo Musk punta l'EuropaI fatti più interessanti della settimana, secondo il vostro Titolare.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/phastidio-podcast--4672101/support.
Carlo Conti, prossimo direttore artistico di Sanremo ha tirato un sospiro di sollievo. Intervenuto nel podcast Pezzi di Luca Dondoni, Andrea Laffranchi e Paolo Giordano, il presentatore ha detto: “Quello che mi piace, e che è arrivato musicalmente soprattutto dai cantautori, non è più un macro mondo, cioè non vanno a parlare dell'immigrazione o della guerra, ma si ritorna un po' a parlare del micromondo, della famiglia, dei rapporti personali”. Niente guerra e niente migranti, quindi. Viva il “micromondo” che tratta delle beghe di cortile e che se ne fotte di quello che succede là fuori, dove il “macromondo” confusionario ci costringe a prendere posizioni che rischiano di far piangere il Re. Nel suo intervento Conti ha anche spiegato che nella prossima edizione del festival ci sarà meno impegno sociale ma sarà più “umano”. Cosa ci sia di inumano nell'occuparsi della disperazione e dei conflitti non ci è dato saperlo, forse Conti ce lo potrà spiegare in una delle future conferenze stampa. Non saremo così sospettosi da notare l'incredibile coincidenza di una nuova musica senza temi divisivi proprio nel mentre di un governo che ritiene gli artisti buoni e bravi solo se si fermano al limite dell'avanspettacolo impolitico. Possiamo però fare notare a Carlo Conti che la musica (come l'arte) che decide di stringere gli orizzonti da raccontare assomigli moltissimo a una nuova era di sovranismo musicale. Abbiamo già la sigla pronta: “E sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re fa male al ricco e al cardinale diventan tristi se noi piangiam, e sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re fa male al ricco e al cardinale diventan tristi se noi piangiam!” #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Titoli dei semiconduttori in fibrillazione nel post-Trump. Tutte le incognite di una partita industriale per il predominio tech
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - "La posizione di Orban sul blocco dei fondi all'Ucraina è la prova dell'incompatibilità del sovranismo ungherese nei confronti dell'Unione europea». Lo ha dichiarato Leoluca Orlando, europarlamentare di Alleanza Verdi e sinistra, in merito alla conferma da parte dell'Ungheria di non sostenere la modifica delle sanzioni Ue sui beni confiscati russi. “È un ricatto che costituisce un oltraggio, al tempo stesso è un insulto alla dignità dell'Unione europea, ma anche al popolo ucraino", ha aggiunto.xf4/sat/col
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - "La posizione di Orban sul blocco dei fondi all'Ucraina è la prova dell'incompatibilità del sovranismo ungherese nei confronti dell'Unione europea». Lo ha dichiarato Leoluca Orlando, europarlamentare di Alleanza Verdi e sinistra, in merito alla conferma da parte dell'Ungheria di non sostenere la modifica delle sanzioni Ue sui beni confiscati russi. “È un ricatto che costituisce un oltraggio, al tempo stesso è un insulto alla dignità dell'Unione europea, ma anche al popolo ucraino", ha aggiunto.xf4/sat/col
La nuova Commissione europea, per altri cinque anni sotto la guida di Ursula von der Leyen e con una squadra di commissari che dovrà essere approvata dal Parlamento, è lo specchio e la somma dei diversi interessi nazionali. Non che in passato non fosse così, ma nell'attuale fase storica non sembra esserci spazio per un comune disegno europeo, se non su pochissimi temi. In tempi di sovranismi il sogno europeo rischia di tramontare? Ne parliamo con Agnese Franceschini e con Angela Mauro. Von Francesco Marzano.
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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7930IL MANIFESTO DI VENTOTENE: L'OLIGARCHIA TECNOCRATICA AL POTERE di Riccardo PedrizziFin dalla campagna elettorale per le europee tutti i candidati di Italia Viva, Più Europa e della sinistra in genere avevano ripetuto la litania: "Ventotene da sogno di pochi diventerà una necessità per tutti", dimenticando tutti gli altri fondatori. Per realizzare questo sogno si è subito ricostituito il "Gruppo Spinelli" in questa legislatura del Parlamento europeo. Con l'obiettivo ambizioso di costituire un'Unione federale, sovrana e democratica. Per ultimo, nei giorni scorsi, Josep Borrell, alto rappresentante della Politica estera dell'Ue, ha detto che: "Il Manifesto di Ventotene è la base dell'Unione europea e rappresenta tutti i valori in cui crediamo, lo manderei a Putin". Ed è naturale che la pensi cosi lui che è del Partito Socialista Operaio spagnolo, inaugurando domenica 1° settembre sull'isola pontina il murales che riproduce il testo dello scritto di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, considerato dalla sinistra internazionale il documento fondativo dell'Unione europea.Ora, che siano esponenti della sinistra più o meno estrema a sognare "Ventotene" è anche comprensibile, quello che non si capisce, invece, è il giudizio positivo espresso su quel manifesto da qualche rappresentante della gerarchia cattolica, che alla vigilia del voto sul laicista giornale Repubblica dichiarava: "Mi auguro che l'Europa torni ad essere coerente con lo spirito di Ventotene che prevalgano i principi della solidarietà, della condivisione e della fraternità". Non so, a questo punto, se si possa parlare di ignoranza o di mala fede di questi vescovi italiani.Come molti sanno, il manifesto di Ventotene sull'Europa unita era stato redatto nell'omonima isola da un gruppo di confinati dal regime fascista, di ideologia socialista, marxista e atea. Pochi però sanno, perché non l'hanno mai neppure letto che quel manifesto voleva attuare una rivoluzione socialista, abolire la proprietà privata; rifiutava il metodo democratico; il popolo doveva essere guidato da pochi esperti e soprattutto doveva essere "educato".UN'EUROPA AUTORITARIA, ATEA E ANTICRISTIANAIn estrema sintesi quello di Ventotene è il manifesto di un'Europa autoritaria, atea e anticristiana, guidata da una categoria di esperti illuminati. Ciononostante qualche ecclesiastico si augurava che l'Europa ritornasse ancora di più a quello spirito. L'offensiva su e con Ventotene era iniziata qualche anno fa con la venuta nell'isola di personaggi delle istituzioni europee come Ursula von del Layen, presidente della Commissione e come lo scomparso David Sassoli, presidente del Parlamento europeo.Il decollo dell'attenzione - come si ricorderà - era proseguito, con il vertice promosso da Matteo Renzi il 22/8 del 2016 e con la partecipazione di Francois Holland e di Angela Merkel sulla portaerei Garibaldi, perché - disse l'allora il presidente del Consiglio italiano - "l'Isola di Ventotene rappresenta i valori e gli ideali che hanno fondato l'Unione europea". Poi arrivò il 20 agosto del 2021 il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, si recò in occasione dell'ottantesimo anniversario del "Manifesto di Ventotene" e del 40° "Seminario per la formazione federalista europea" sull'isola pontina, rendendo omaggio alla tomba di Altiero Spinelli, sulla quale depose una corona di fiori. In pratica anche lui, ex democristiano e, quindi, presumibilmente cattolico, contribuì ad alimentare la tesi secondo la quale il "Manifesto di Ventotene" sarebbe il fondamento della Unione europea.Da allora il leit-motive di tutte le manifestazioni è stato quello, appunto, di far passare sempre più l'idea che quel "manifesto" fosse la base, l'atto di battesimo della causa europeista. [...]In realtà le istituzioni europee erano nate con tutt'altra ispirazione molto diversa di quella del Manifesto per principale impulso dei tre statisti, tutti e tre cattolici, i quali avevano preso le mosse dalle comuni radici cristiane dell'Europa ed avevano assunto come riferimento simbolico il Sacro Romano Impero (attualmente il massimo riconoscimento europeo è proprio e non a caso un premio intitolato a Carlo Magno) e pochi sanno che le stelle che circondano il vessillo europeo sono le stelle che ornano il capo della Vergine Maria.Il filone "laico" era già allora presente, ma aveva i suoi antesignani nel francese Jean Monnet e nel belga Paul-Henri Spaak e non certo negli autori del Manifesto di Ventotene e nella loro Unione dei Federalisti Europei.Ora ci si dovrebbe chiedere perché si sta insistendo tanto su tale manifesto e perché si rende omaggio alla tomba di Altiero Spinelli, sepolto a Ventotene? Ciò è evidente. Perché la cultura, e quindi il progetto politico attuale dell'Europa, sono del tutto subalterni proprio a quei circoli politico-culturali, eredi del mondo da cui provenivano gli autori del Manifesto di Ventotene.C'è dunque un obbiettivo ideologico e ci sono poi gli aspetti simbolici per celebrare col massimo risalto possibile il "Manifesto di Ventotene". Scritto nel 1941 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colosini e altri, infatti è molto celebrato dalla cultura di sinistra italiana, ma in effetti largamente ignoto altrove. In pratica si sta facendo passare quel Manifesto come se fosse davvero la pietra angolare delle istituzioni europee e si parla dei suoi autori come se fossero davvero i padri dell'Europa.IMAGINE THERE'S NO COUNTRIESLa verità è che, redatto da intellettuali di sinistra, futuri co-fondatori del Partito d'Azione, il documento è un vessillo di quell'idea d'Europa molto "laica", se non laicista, e molto statalista, che in effetti all'inizio del processo di unificazione ebbe ben poco peso e che prevalse più tardi, solo dagli anni '80 del secolo scorso, fino a condurre l'attuale Unione europea nella situazione in cui si trova adesso.In effetti l'Europa di Spinelli e compagni è oligarchica e mondialista, vuole superare le differenze nazionali e non è pensata come il coronamento di un'unità di popoli europei, basata sui loro caratteri comuni (etnici, culturali, religiosi), ma come l'embrione di una futura aggregazione di livello mondiale, che elimini definitivamente dalla faccia della Terra ogni confine, ogni differenza culturale e che riunisca tutti i popoli del Mondo. Insomma l'Europa del Manifesto è solo un primo passo di una struttura che dovrebbe preludere ad un internazionalismo indifferenziato ed uniforme con un governo globale mondialista.È la visione, per essere ancora più chiaro, di un insieme di tutti i popoli che costituiscono l'umanità, di cui la federazione europea dovrebbe essere la garanzia perché i rapporti con i popoli asiatici e americani possano svolgersi su una base di pacifica cooperazione, in attesa di un avvenire, in cui diventi possibile l'unità politica dell'intero globo. Risulta chiaro pertanto l'impostazione antinazionale di tutto il progetto.Basta leggere bene tutto il documento.Nella prima parte del Manifesto si sostiene che gli Stati nazionali sono stati uno strumento utile a ridurre il potere reazionario del Vaticano, ma poi sono diventati gli artefici di nazionalismi e totalitarismi; sono stati una tappa, che è da superare in vista di una sempre più grande aggregazione statale, prima europea e poi mondiale.Nessun riferimento alla comune identità europea, alla cultura, alle tradizioni, alla religione che hanno costituito la storia del continente europeo è rilevabile all'interno del freddo e burocratico manifesto spinelliano, che vuole l'unità europea perché "è la tendenza storica della Modernità a volerlo".LA RELIGIONE COME FATTORE DI OSCURANTISMOAncora, considerata la religione come fattore di oscurantismo, [...] si propone di sostituirla con la fratellanza universale che ignora le differenze tra i popoli. Il Manifesto di Ventotene ha, inoltre, un sapore elitario: Spinelli critica il processo democratico e la sovranità popolare e chiarisce che deve essere una minoranza "veramente rivoluzionaria" a guidare il processo di integrazione europea.Di fronte a questa vera e propria ideologia antidemocratica, oligarchica, tecnocratica e persino dittatoriale [...] non viene riconosciuto spazio alcuno all'autonomia della persona, alla società civile, insomma al principio di sussidiarietà.Come tutte le leggende, dunque, anche quella dell'Ue ha i suoi miti. Uno dei più significativi e falsi è il Manifesto di Ventotene; ma la semplice lettura di quel documento dovrebbe indurre i suoi apologeti ad avere un po' di pudore nell'esaltarlo, visto che in quel Manifesto vi è la radice ideologica di istituzioni lontane dai popoli ed oggi arroccate in burocrazie, che guardano alla democrazia come a un pericolo, che ritengono l'unificazione europea non l'esito di un percorso di federazione fra popoli e nazioni, nel rispetto delle specificità di ciascuna, ma l'imposizione dall'alto di regole comuni.Ora questa leggenda, con i suoi falsi miti, mostra i suoi limiti nel confronto con la realtà.L'alternativa vera oggi non è fra europeismo e nazionalismo (o sovranismo), ma fra Ventotene e Magistero della Chiesa quanto al rispetto delle identità e della volontà dei popoli, alla consapevolezza di una storia e di un destino comune.In pratica Altiero Spinelli avrebbe voluto alla guida della futura Unione europea un organismo indipendente, senza legittimità democratica, non eletto, competente (i migliori di oggi) e non soggetto a scrupoli di carattere morale o sentimentale; in una
Zuppa di Porro del 14 agosto 2024: rassegna stampa quotidiana
ROMA (ITALPRESS) - “Democrazia sovrana e popolare è una formazione politica che declina il sovranismo popolare. Noi ci rivolgiamo anche a quelli che non votano, che non hanno tutti i torti. Quando la politica non conta niente, le persone non vanno a votare. A Rovereto, in Trentino Alto-Adige, dove sono residente, ha votato il 49,8 per cento, e c'erano 400 candidati. Significa che non hanno votato neanche i parenti”. Lo ha dichiarato Marco Rizzo, capolista (nelle Marche, nell'Umbria, in Toscana e nel Lazio) alle prossime Europee per la lista Democrazia sovrana e popolare, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica "Primo Piano - Elezioni Europee" dell'agenzia Italpress. “C'è sovranismo e sovranismo: uno è di cartone, ed è usato con le maschere dai potenti dell'Occidente. Per esempio il Movimento 5 Stelle, che diceva cose giuste e poi quando va al governo ne fa di sbagliate; inoltre, si dicono contro la guerra, però quando si è votata la missione nel Mar Rosso, un mese fa, hanno votato a favore”. I conflitti bellici e geopolitici sono al centro dell'agenda di Rizzo: “Oggi esiste un unico partito dell'informazione: il popolo italiano è contro la guerra, eppure i partiti votano tutti per la guerra. La rappresentazione parlamentare va a senso unico perché anche l'informazione va a senso unico. C'è un conflitto tra il mondo unipolare a guida statunitense, e un mondo multipolare fatto dalle nuove emergenti Nazioni (India, Cina, Russia, Brasile, Sudafrica), che non è un blocco, ma sono Paesi che non stanno più dietro al tema del dollaro che informa il commercio generale". Secondo Rizzo, “l'Europa poteva mediare questa diatriba, e invece i gruppi dirigenti europei si sono accostati alle scelte statunitensi, penalizzando le nostre economie. La guerra tra Usa e Russia viene pagata principalmente dall'Europa. Noi vorremmo che l'Europa tendesse a una politica di pace. Chiederemo l'uscita dell'Italia dall'Unione Europea e dalla Nato: sono strade percorribili. Se l'Italia interviene a favore dei Paesi invasi e contro gli invasori, allora dovremmo farlo anche con la Palestina”. xp2/mgg/mrv
ROMA (ITALPRESS) - “Democrazia sovrana e popolare è una formazione politica che declina il sovranismo popolare. Noi ci rivolgiamo anche a quelli che non votano, che non hanno tutti i torti. Quando la politica non conta niente, le persone non vanno a votare. A Rovereto, in Trentino Alto-Adige, dove sono residente, ha votato il 49,8 per cento, e c'erano 400 candidati. Significa che non hanno votato neanche i parenti”. Lo ha dichiarato Marco Rizzo, capolista (nelle Marche, nell'Umbria, in Toscana e nel Lazio) alle prossime Europee per la lista Democrazia sovrana e popolare, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica "Primo Piano - Elezioni Europee" dell'agenzia Italpress. “C'è sovranismo e sovranismo: uno è di cartone, ed è usato con le maschere dai potenti dell'Occidente. Per esempio il Movimento 5 Stelle, che diceva cose giuste e poi quando va al governo ne fa di sbagliate; inoltre, si dicono contro la guerra, però quando si è votata la missione nel Mar Rosso, un mese fa, hanno votato a favore”. I conflitti bellici e geopolitici sono al centro dell'agenda di Rizzo: “Oggi esiste un unico partito dell'informazione: il popolo italiano è contro la guerra, eppure i partiti votano tutti per la guerra. La rappresentazione parlamentare va a senso unico perché anche l'informazione va a senso unico. C'è un conflitto tra il mondo unipolare a guida statunitense, e un mondo multipolare fatto dalle nuove emergenti Nazioni (India, Cina, Russia, Brasile, Sudafrica), che non è un blocco, ma sono Paesi che non stanno più dietro al tema del dollaro che informa il commercio generale". Secondo Rizzo, “l'Europa poteva mediare questa diatriba, e invece i gruppi dirigenti europei si sono accostati alle scelte statunitensi, penalizzando le nostre economie. La guerra tra Usa e Russia viene pagata principalmente dall'Europa. Noi vorremmo che l'Europa tendesse a una politica di pace. Chiederemo l'uscita dell'Italia dall'Unione Europea e dalla Nato: sono strade percorribili. Se l'Italia interviene a favore dei Paesi invasi e contro gli invasori, allora dovremmo farlo anche con la Palestina”. xp2/mgg/mrv
A cura di Daniele Biacchessi In vista delle prossime elezioni europee, l'ultimo rapporto del Censis rivela un trend inquietante: l'incremento dell'astensionismo e del supporto per i partiti sovranisti e populisti. Questo fenomeno, che coinvolge circa un terzo degli elettori, riflette un malessere diffuso causato da crisi economiche, politiche controverse durante la pandemia e una generale diminuzione del tenore di vita. Disaffezione politica e crisi economica: un'analisi europea L'analisi del Censis sottolinea che i votanti più colpiti da questo fenomeno sono quelli che hanno subito un declassamento sociale. La loro inclinazione verso il populismo e il sovranismo è spesso una risposta a politiche percepite come inefficaci o distaccate dalle reali esigenze della popolazione. Tra i 233 territori analizzati, 75 hanno registrato una riduzione dei redditi pro capite nell'ultimo quindicennio, indicando una persistente crisi economica che affligge diversi paesi, tra cui Grecia, Italia, Spagna, Francia, Austria, Ungheria, Belgio, Germania e Portogallo. La situazione economica in Europa e le sue disparità regionali Nonostante un leggero aumento del reddito disponibile netto per abitante nell'UE (+3,1% dal 2008), le disparità regionali rimangono significative. Regioni come Lazio, Umbria, la Provincia di Trento e la Toscana in Italia hanno visto diminuzioni drammatiche nei redditi pro capite, rispettivamente del -16%, -14,7%, -14,6% e -14,6%. Implicazioni per i politici e le elezioni europee Questi dati offrono spunti cruciali per i politici in vista delle elezioni europee. È essenziale ridurre le promesse elettorali irrealistiche e concentrarsi maggiormente su iniziative concrete che possano migliorare la vita quotidiana dei cittadini, rispondendo in modo efficace alle loro reali necessità economiche e sociali. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi A Roma, si apre il vertice dei leader socialisti europei e i temi scelti della loro campagna elettorale rappresentano la sfida al sovranismo. Nel “manifesto” discusso da oggi al congresso del Pse la sinistra recupera i temi di un tempo, lasciati man mano cadere tentando strade alternative che si sono rivelate disastrose sul piano elettorale: la casa, i diritti dei lavoratori, il contrasto al caro energia e la lotta ai cambiamenti climatici. Insomma la sinistra torna a fare la sinistra tentando di agganciare un elettorato perduto. Il programma potrebbe avere un'impronta tedesca con il rilancio della proposta di adottare ovunque la cogestione, la partecipazione dei sindacati nei vertici delle aziende, e della battaglia del salario minimo funzionante ovunque tranne che in Italia. Sul tema cruciale della gestione dei flussi dei migranti i socialisti europei vanno in ordine sparso, e senza politiche alternative lasciano ormai campo scoperto ai sovranisti, ai populisti, ai suprematisti. Ci sarà la premier danese Mette Frederiksen, una che ha battuto la destra sul suo stesso terreno, adottando una linea dura sull'immigrazione. Sarà presente il cancelliere tedesco Olaf Scholz che risulta il più impopolare leader della storia tedesca e che si porta la responsabilità di aver portato la Spd al 13%. Ci sarà tutto il Pd di Elly Schlein che si porta dietro la recente unica vittoria alle regionali della Sardegna. Dal congresso si attende anche un nuovo posizionamento nei rapporti con i popolari abituati da decenni a governare quasi sempre, a Bruxelles e Strasburgo, e una scelta di campo nel caso Ursula von der Leyen dovesse essere eletta anche con i voti di Giorgia Meloni. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Il 31 gennaio l'ex sottosegretario alle Infrastrutture Armando Siri (Lega) ha contestato le dichiarazioni del suo collega di maggioranza Maurizio Leo (Fratelli d'Italia) che in audizione parlamentare ha detto l'ovvio, ovvero che “l'evasione fiscale è come un macigno, tipo il terrorismo”. Il leghista ha definito l'uscita del viceministro uno “slogan” che “scalda i cuori ideologici di chi ha sempre scambiato la giusta lotta all'evasione con un'indiscriminata caccia alle streghe” invitando a leggere “l'approfondito studio del professor Pietro Boria, docente di Diritto tributario all'Università La Sapienza di Roma” secondo cui “i dati sull'evasione fiscale sciorinati fino a oggi sono totalmente privi di fondamento”. Per Siri l'evasione fiscale all'anno non supererebbe i 15 miliardi al contrario degli 80 circa stimata dallo stesso Ministero dell'Economia e delle Finanze. Come osserva Pagella politica lo “studio” di cui parla il leghista è semplicemente un libro. Diventa quindi difficile contestare i dati usati per l'analisi, poiché non sono disponibili. Di certo la metodologia utilizzata da Boria nel suo libro (il cosiddetto metodo bottom up) è ritenuta a livello internazionale poco affidabile per evidenti problemi di rappresentatività. Come scrive Pagella politica è “come se i sondaggisti facessero le loro stime intervistando solo gli studenti universitari, che sono una categoria non rappresentativa dell'intera popolazione italiana. Inutile dire che dalle parti del Mef si faccia affidamento invece su metodi condivisi dalla comunità scientifica internazionale e che sono utilizzati in tutto il mondo. Siamo al sovranismo delle idee e dei numeri, ormai. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
In questa diretta :-> HITS: Yes, and? (Ariana Grande)-> CLASSICS: Moonlight shadow (Mike Oldfield)-> CARTOONS: Anna dai capelli rossi (i ragazzi dai capelli rossi)>> Ascoltaci live tutti i lunedì, martedì, mercoledì e giovedì sera alle 20:00 su runtimeradio.it>> Partecipa in diretta allo show sulla nostra chat Telegram: https://t.me/diretteruntime
In questa diretta :-> HITS: Too far gone? (Metallica)-> CLASSICS: I love rock 'n roll (Joan Jett & the Blackhearts) -> CARTOONS: Sandybell (Steffi e le Mele Verdi)>> Ascoltaci live tutti i lunedì, martedì, mercoledì e giovedì sera alle 20:00 su runtimeradio.it>> Partecipa in diretta allo show sulla nostra chat Telegram: https://t.me/diretteruntime
A cura di Daniele Biacchessi Nonostante le defezioni di molti leader, il meeting sovranista di Firenze sancisce la svolta della Lega verso l'estrema destra e il ruolo di Matteo Salvini nella costruzione di un cartellone identitario per le prossime europee del 2024. Alla Fortezza dal basso si sono visti i volti di chi nei loro Paesi contrasta l'idea di una Europa fissata nei paletti della tradizione politica e culturale del manifesto di Ventotene. Due ore di interventi contro gli immigrati, contro la sinistra e il politicamente corretto, anti-ecologisti, anti-femministi. C'è chi chiede la resa dell'Ucraina alla Russia, chi sfoggia un'idea di libertà declinata sul diritto “a scegliere cosa mangiare” e “quale auto guidare”. Quella riunita a Firenze è una comunità cristiana e reazionaria che si percepisce assediata dal progresso, dai diritti, dall'Islam e dai complotti del finanziere George Soros, e molto altro ancora. Ma c'è molta confusione. I vertici del sovranismo europeo dimostrano di avere idee contrarie all'Europa, ma non ancora un progetto d'insieme che possa andare oltre il mero cartello elettorale. Dei tanti leader, quello che rischia di più sul piano politico è certamente Matteo Salvini. Il profilo degli altri invitati al convegno è chiaro fin dall'inizio, ma Salvini è vicepremier di un governo che esprime idee di destra moderata, la cui premier Giorgia Meloni tratta con Ursula von der Leyen sui flussi dei migranti e il suo collega vicepremier Antonio Tajani è schierato con il PPE. Salvini chiede agli alleati di non cadere nella trappola della divisione, ma l'appuntamento fiorentino dimostra la mancanza di unità nel centrodestra. Come avvio della campagna elettorale per le Europee del 2024 di "Identità e democrazia" è uno show riuscito, come celebrazione personale del ruolo di Salvini nel gruppo, decisamente meno. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
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Quanto sta succedendo a Lampedusa in questi giorni è il fallimento evidente delle politiche sovraniste nella gestione del fenomeno migratorio. Il primo decreto Piantedosi, infatti, intralciando il lavoro delle ong, ha reso più complicato trasportare i migranti in un porto sicuro diverso da quello di Lampedusa. E con il decreto naufragi, che ha tolto soldi ai comuni, si è smantellata quel poco di accoglienza diffusa che era rimasta in Italia.
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Per informazioni su Paolo:Youtube https://bit.ly/3adusljFacebook.com/paoloarigottiInstagram paolo_arigotti_writerFonti:it.insideover.com/schede/politica/da-piazza-degli-eroi-alla-scena-europea-chi-e-viktor-orban.htmlweb.archive.org/web/20120111100229/http://www.linkiesta.it/orban-viktorwww.washingtonpost.com/news/monkey-cage/wp/2017/05/03/hungary-is-backsliding-what-is-the-european-parliament-doing-about-this/www.cambridge.org/core/services/aop-cambridge-core/content/view/D0521BB6E422F3354315A5708C5161F7/S0017257X16000415a.pdf/div-class-title-europe-s-other-democratic-deficit-national-authoritarianism-in-europe-s-democratic-union-div.pdfnationalinterest.org/feature/the-hungary-model-resurgent-nationalism-14025www.politico.com/magazine/story/2015/06/hello-dictator-hungary-orban-viktor-119125/web.archive.org/web/20190706154129/https://www.kormany.hu/en/the-prime-minister/the-prime-minister-s-speeches/prime-minister-viktor-orban-s-speech-at-the-25th-balvanyos-summer-free-university-and-student-campit.insideover.com/reportage/nazionalismi/lungheria-di-orban.htmlit.insideover.com/politica/turchia-e-ungheria-sogni-condivisi-di-egemonia.htmlst.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-12-23/caso-ungheria-preoccupa-063640.shtml?uuid=AaVGwtWEwww.antimafiaduemila.com/rubriche/giulietto-chiesa/35207-ungheria-il-laboratorio-di-frankenstein.htmlwww.repubblica.it/esteri/2019/03/20/news/il_ppe_sospende_partito_fidesz_di_orban_con_effetto_immediato-222102260/ilcaffegeopolitico.net/250848/il-partito-di-orban-fuori-dal-ppewww.lantidiplomatico.it/dettnews-capire_la_vittoria_di_viktor_orbn/11_23658/www.ilpost.it/2020/07/27/liberta-stampa-ungheria-orban-index/www.ilgiornale.it/news/politica/lungheria-protesta-litalia-vizio-evocare-dittatura-1848445.htmlwww.lospecialegiornale.it/2018/04/09/ungheria-orban-vittoria-giulietto-chiesa/www.articolo21.org/2022/07/viktor-orban-il-ritorno-del-razzismo-in-europa/www.ilgiornale.it/news/politica/soros-si-arrende-orb-n-fondazione-e-ong-abbandonano-budapest-1517831.htmlwww.repubblica.it/esteri/2020/05/19/news/l_ungheria_contro_i_transgender_no_al_cambio_sesso_sui_documenti-257099683/www.lastampa.it/esteri/2021/06/24/news/ungheria-orban-la-nostra-legge-non-e-contro-i-gay-non-la-ritiriamo-1.40425871/www.corriere.it/economia/lavoro/21_gennaio_20/operai-come-schiavi-le-leggi-orban-ungheria-lavoratori-senza-diritti-dd0fb326-5b00-11eb-998b-12ca609f8cfa.shtmlwww.ilfattoquotidiano.it/2018/12/14/ungheria-orban-sfida-ancora-la-ue-via-libera-a-legge-sulla-schiavitu-e-alla-riforma-per-controllare-i-giudici/4834562/it.insideover.com/politica/orban-in-giappone-lungheria-punta-allasia.htmlwww.notiziegeopolitiche.net/ungheria-il-parlamento-da-pieni-poteri-a-orban-per-le-opposizioni-e-un-colpo-di-stato/www.centromachiavelli.com/2020/06/25/ma-come-non-era-un-dittatore-gia-terminati-i-poteri-speciali-a-viktor-orban/www.internazionale.it/opinione/andrea-pipino/2020/04/01/pieni-poteri-orbanwww.ilfattoquotidiano.it/2020/05/27/viktor-orban-ecco-i-180-decreti-dei-pieni-poteri-via-i-soldi-alle-opposizioni-e-carcere-per-le-fake-news-sul-governo-ungherese-violazioni-e-forzature-con-la-scusa-dellemergenza/5814380/www.affaritaliani.it/politica/orban-dittatore-fake-news-662821.htmleuropa.today.it/attualita/ungheria-stato-emergenza.htmlwww.ispionline.it/it/pubblicazione/orban-visegrad-e-il-volto-autoritario-del-coronavirus-25606www.repubblica.it/esteri/2022/07/30/news/ungheria_modello_orban_violazione_diritti_umani_espulsione_migranti_repressione_lgbtq-359818607/it.insideover.com/reportage/politica/ungheria-confini-senza-controlli/confini-ue-senza-controlli-cosi-entrano-i-clandestini.htmlwww.limesonline.com/rubrica/lungheria-anti-migranti-orban-demografia-cristiana-europawww.lastampa.it/esteri/2022/07/31/news/orbanil_sogno_di_un_impero-5483484/www.geopolitica.info/la-vittoria-di-orban-e-la-minaccia-illiberale-in-ungheria/www.ispionline.it/it/pubblicazione/ungheria-stampa-e-regime-27079www.ispionline.it/it/pubblicazione/bruxelles-contro-budapest-31090www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/07/29/orban-se-ue-continua-con-sanzioni-sara-economia-di-guerra_eaf074f4-301e-428f-89fd-1c4af60f7b6b.htmlwww.lantidiplomatico.it/dettnews-lungheria_vuole_la_pace_e_difendere_le_famiglie_orbn_dichiara_stato_emergenza_per_situazione_in_ucraina/45289_46388/www.antimafiaduemila.com/home/rassegna-stampa-sp-2087084558/307-ultime-dal-mondo/88706-ucraina-orban-respinge-richieste-zelensky-su-messa-al-bando-forniture-gas-russe-e-invio-armi.htmlwww.limesonline.com/notizie-mondo-oggi-25-maggio-guerra-ucraina-russia-ungheria-orban-wagner-mali-sahel-cina-quad-corea-del-sud/127954www.lantidiplomatico.it/dettnews-orban_contro_le_sanzioni_alla_russia_leuropa__in_difficolt/45289_46942/www.limesonline.com/viktor-orban-grande-ungheria-guerra-ucraina-russia-putin-unione-europea-trianon/127561it.insideover.com/nazionalismi/la-guerra-in-ucraina-segna-la-fine-del-gruppo-di-visegrad.htmlit.insideover.com/energia/cosa-ce-dietro-il-veto-di-orban-alle-sanzioni-contro-la-russia.htmlit.insideover.com/guerra/ungheria-serbia-e-russia-lasse-del-male-che-spaventa-lue.htmlilcaffegeopolitico.net/949482/lidentita-europea-al-tempo-della-guerra-sospendere-i-fondi-a-polonia-e-ungheriawww.ispionline.it/it/pubblicazione/ungheria-new-normal-alla-orban-35176www.theguardian.com/commentisfree/2022/may/23/the-guardian-view-on-viktor-orbans-brussels-bashing-a-reckoning-must-comewww.lantidiplomatico.it/dettnews-non_diranno_che_stanno_facendo_la_stessa_cosa_lungheria_afferma_che_nove_paesi_dellue_acquistano_gas_russo_in_rubli/45289_46146/it.insideover.com/politica/il-via-libera-di-orban-e-la-fumata-bianca-dellue-sul-sesto-pacchetto-di-sanzioni.htmlwww.limesonline.com/cartaceo/lungheria-filorussa-sfrutta-lucraina-per-farsi-strada-in-europait.insideover.com/politica/viktor-orban-e-piu-forte-che-mai.html
Incontro con Carlo Panella. Intervista Ario Gervasutti A questa Europa manca il cervello, manca l'anima, manca il cuore. Si onora il totem di uno Stato Europeo che non si farà mai, perché, in fondo, nessuno lo vuole: ogni stato e ogni popolo difende gelosamente la sua sovranità. Questa finzione, questa retorica aspirazione a uno Stato Europeo impraticabile e non voluto è la grande malattia dell'Europa. È il suo freno. Unica via d'uscita: un'Europa confederale. Edizione 2022 www.pordenonelegge.it
In ottica di sovranità alimentare, l'Italia è autonoma per quanto riguarda riso e pollo, ma ci sono altre filiere che sono carenti e necessitano di essere riattivate: facciamo un quadro generale per quanto riguarda il nostro Paese insieme ad Ettore Prandini, presidente di Coldiretti. Riccardo Bocci, direttore tecnico di Rete Semi Rurali, spiega quale sia l'origine del termine sovranità alimentare e il senso dell'esistenza di una rete che promuove e tutela la biod. Continuando a parlare con RSR, di cui Claudio Pozzi è presidente, addentriamoci maggiormente nel concreto dell'attività di questa associazione, approfondendo il progetto "Cereali resilienti". Graziano Rossi, consigliere di Società Botanica Italiana, racconta il censimento che sta effettuando per catalogare e proteggere frutti e ortaggi coltivati anticamente, sfruttandone le caratteristiche genetiche per migliorare le coltivazioni moderne. Per la rubrica "Si può fare nel sociale", questa settimana la nostra Cristina Carpinelli ci porta all'Istituto dei tumori di Milano, dove ha incontrato i dottor "Sogni", artisti che è possibile incontrare nelle corsie degli ospedali pediatrici.
Hanno sorpreso in molti le nuove denominazioni di alcuni ministeri. Merito, sovranismo, natalità e made in Italy compaiono infatti in quattro dicasteri, quello dell'istruzione, quello dell'agricoltura, quello della famiglia e quello dello sviluppo economico. Ma al di là di un po' di retorica e di marketing politico, è possibile ad esempio, essere sovrani in agricoltura? Ne parliamo con Ettore Prandini, presidente Coldiretti ed Antonio Pascale, scrittore e direttore di Agrifoglio.
07/10/2022 - 13/10/2022. In questa puntata: il nuovo Presidente della Camera si chiama Benito, Pretty Woman ha flirtato con Federico Rampini, Asilo Mariuccia a chi?!, il PD chiude il centro di Milano per ripicca, feticisti di Mario Giordano unitevi, e tanto, tantissimo altro.
In questa puntata analizziamo la situazione in Argentina, paese con caratteristiche molto simili all'Italia.Il sovranismo italiano non evoca tanto il fascismo quanto il peronismo che da 80 anni infesta l'Argentina.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7159L'ASTRONAUTA SAMANTHA CRISTOFORETTI CI INVITA A MANGIARE INSETTI di Corrado OconeLa comunicazione ha le sue regole e con essa chiunque voglia dare un senso alla sua attività deve venire oggi a patti. L'impressione è che però spesso il sistema crei dei personaggi che non hanno altra virtù che quella di saper comunicare o di vendere un'immagine a cui corrisponde poco o nulla nella sostanza.L'esempio forse più palese è quello delle influencer, a cominciare da Chiara Ferragni ovviamente. La quale non solo ha creato un brand che non ha sostanza ma spesso, insieme al suo compagno Fedez, decide di scendere direttamente nell'agone politico aggiungendo un'altra voce a quel conformistico coro di massa progressista che pure è il segno dei nostri tempi. Francamente, questa dinamica diventa molto più pericolosa se le "fame usurpate" sono quelle non di persone dello spettacolo ma di esperti di politica internazionale, virologi, esponenti della scienza, che, più astuti dei loro colleghi che buttano il sangue sui libri, negli ospedali e nei laboratori, cominciano a un certo punto ad accondiscendere a quella voglia di creare sempre nuovi eroi (o eroine) a buon mercato che il sistema sembra naturalmente esigere ("eroe di carta" definiva Saviano un illustre accademico scomparso di recente). Eroi che poi, diventati qualcuno per virtù estranee al loro campo di attività, ottengono di rimbalzo anche in esso onori, prebende e incarichi di prestigio.ASTROSAMANTHANon abbiamo gli strumenti intellettuali per capire se una Ilaria Capua, ad esempio, o una Samantha Cristoferetti abbiano conquistato i galloni sul campo, come si diceva un tempo. Ma l'impressione è che la loro immagine pubblica li abbia non poco agevolati. E oggi, per consolidarsi, li spinga a rimarcare sempre più la loro appartenenza a quel campo del progressismo "politicamente corretto" che è la fonte legittimante di ogni fortuna.In questo senso, è significativo un video registrato e lanciato recentemente dallo spazio da AstroSamantha, come viene denominata l'astronauta che è ormai una vera e propria protagonista dello star system. In essa, la nuova eroina di massa ci consiglia di mangiare insetti dando ella stessa l'esempio col masticare una barretta il cui impasto è composto da mirtilli e farina di grilli (sic!).Non si tratta di una iniziativa isolata e eccentrica di un irregolare, ma di un'azione promozionale di spessore politico a tutti gli effetti. È infatti dall'Unione Europea che partirà presto una campagna a largo raggio per promuovere il consumo di insetti, che è giudicato in sostanza il più compatibile con quella idea astratta di sostenibilità che sostiene, per dirla con un gioco di parole, la più grande campagna costruttivistica (e quindi illiberale) che abbia mai animato le democrazie occidentali nel secondo dopoguerra: la transizione ecologica.LA DISTRUZIONE DEL MADE IN ITALYOra, a parte il fatto che le proprietà nutritive e le virtù ecologiche di questo cibo non sono acclarate scientificamente e sono oggetto di controversia fra gli stessi nutrizionisti, se una campagna del genere avesse successo sarebbero colpiti, in una sola volta, sia gli interessi italiani sia la cultura e l'identità del nostro continente (e si può mai costruire una Unione Europea senza cultura e identità, su una sorta di "deserto spirituale")? Dal primo punto di vista, non è proprio l'Italia che sulla dieta mediterranea e più in generale sulla "cultura del cibo" e del "mangiare sano e naturale", che è fatto anche di tempi lenti e attenzione e cura all'ambiente circostante (Roger Scruton docet), ha costruito nei secoli, grazie al suo clima e alla sua diversità biologica, non solo la propria identità ma anche quello che è forse il suo maggior business economico (asse portante del cosiddetto "made in Italy")?Che poi in gioco sia l'identità non solo nostra, ma di tutto il nostro continente, lo dimostra e contrario la stessa Cristoforetti, quando, nel suo video, per perorare la sua campagna, dice di non aver paura perché gli insetti non fanno male e sono da sempre nella dieta di altre culture. E che noi dobbiamo annullare la nostra per far posto alle altre?Una nota di conforto contro queste "follie" post-moderne è per fortuna arrivata da un'altra donna, che i galloni se li è invece sicuramente conquistati sul campo: Giorgia Meloni. Come sua prima uscita da presidente del consiglio in pectore, la leader di Fratelli d'Italia ha scelto la convention milanese di Coldiretti, da sempre impegnata contro l'introduzione degli insetti nella nostra dieta, e ha parlato del suo forte impegno a favore della "sovranità alimentare". Un sovranismo, questo, che ci piace, e che piace anche al nostro palato!
EGO, BUONISMO E SOVRANISMO - MARCO MASSIGNANI libri di MARCO MASSIGNAN:https://www.macrolibrarsi.it/autori/_marco_massignan.php?pn=4038Se ti piace Border Nights sostienici su https://it.tipeee.com/bordernightsDonazione singola Paypal: www.paypal.me/bordernightsTelegram: https://t.me/BorderNightsOfficialMarco Massignan NEMETON, Istituto di arte sciamanica e sistemicaEMAIL info@marcomassignan.org / SITO WEB www.marcomassignan.orgSegreteria organizzativa, Silvana Leanza, tel. 335-7567258 silvanaleanza@yahoo.ithttps://marcomassignan.org/libri-cat/libri-di-marco-massignan/VISITA IL NOSTRO NEGOZIO ONLINE: https://marcomassignan.org/negozio/ CANALE TELEGRAM: t.me/marcomassignanCANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UC1gWRRW5KtVR0AVGDGnNLPg INSTAGRAM: marco.massignan.amarnathTWITTER: @MarcoAmarnathFACEBOOK: https://www.facebook.com/marco.massignan.14
Oggi la probabile futura Presidente del Consiglio è intervenuta ad una manifestazione della Coldiretti a Milano.Qui trovate un estratto https://www.facebook.com/watch/?v=978...Alcuni punti salienti del discorso meritano un commento a caldo e come nello stile della casa, noi non ci sottraiamo.Le politiche che caratterizzano la Destra come la disciplina di bilancio, i paletti allo strapotere sindacale, la riduzione del perimetro dello stato, la Giustizia efficiente, la scuola dove si impara senza essere indottrinati, non sono neanche menzionate.
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Il partito di Giorgia #Meloni propugnava di uscire dall'euro, definiva la Commissione Europea e la Banca Centrale Europea «comitato d'affari e di usurai» (esaltando Almirante), e sosteneva apertamente l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. Quanto all'atlantismo ecco cosa twittava sulla Nato che schierava truppe per difendere i paesi baltici:Idiozia truppe NATO, anche italiane, in Lettonia. Renzi riferisca su decisione inaccettabile presa senza consultare italiani e Parlamento.Pochi giorni fa al Parlamento Europeo i suoi deputati hanno votato a favore di #Orbán, la quinta colonna di #Putin nell'Unione Europea. E Fratelli d'Italia era contrario alle sanzioni imposte alla Russia dopo l'invasione della Crimea.Come ciliegina sulla torta oggi su Rai Tre nella trasmissione della Annunziata Meloni ha ribadito che bisogna "approfondire" il rapporto tra diritto europeo e interno, cioè vuole sfasciare i fondamenti dell'UE, coronando il sogno bagnato di Putin.
Festeggiamo insieme il primo anno di In Prima gli Italiani con: Massimo Giletti, Ridge e Berlusconi, Macron e Mbappè, Feltri, Meloni e molto, molto altro...
09/05/2022 - 15/05/2022. In questa puntata: Ridge vota Forza Italia, i compleanni di Barbara D'Urso e Vittorio Sgarbi, le pen(n)e degli alpini, la mistress bestemmiatrice con Calenda, informarsi guardando Crozza, ave Salernitana, Ultimo Tango a Zagarolo e molto, molto altro...
02/05/2022 - 08/05/2022. In questa puntata: Orsini is a punk rocker, Giuseppe Brindisi "come la Fallaci", la convention di Fratelli d'Italia, Barbareschi e la mafia gay, Mogol e il saluto romano, Feltri scrive a Bergoglio, e molto, molto altro...
25/04/2022 - 01/05/2022. In questa puntata: spazio alle donne di destra (Donna Assunta) e di sinistra (Basic Instict Westminster), il 25 aprile "rivisto" dalle firme di Libero, i capelli di Facchinetti e Macron che bacia un pelato, Nonna Gorilla, Dibba-Ronaldo, Zelensky disoccupato e molto, molto altro...
Ci siamo svegliati con la vittoria di Emmanuel Macron. Ma quel 41% di elettori d'oltralpe che ha scelto Le Pen non si è fatto scrupoli dell'ammirazione della candidata all'Eliseo per lo zar.
Il governo di pazzi che ancora discute sulle mascherine, il congresso di Articolo 1 sulle note di Bella Ciao e il silenzio sui soldi della Rai a Damilano. Questo e altro nella #zuppadiporro del 24 aprile 2022
21/03/2022 - 27/03/2022. In questa puntata: la Guernica di Giletti, l'Ucraina tra Orsi(ni) e altri "animali", D'Alema a 4 Ristoranti, tutto sul quasi-matrimonio di Silvio, A-Francia Meccanica, emotional Feltri, risse, bidet, reality per obesi, e molto, molto altro...
14/03/2022 - 20/03/2022. In questa puntata: novità sul fronte Ucraino, tra Al Bano, Crozza e Amanda Lear, Rampini legge Rampini, come rispondere a chi vi accusa di fascismo, il ritorno di Silvana De Mari, fight club tra anziani, e molto, molto altro...
07/03/2022 - 13/03/2022. In questa puntata: Antonio Gramsci Jr., le vacanze di Belpietro, La Verità pacifista, i Putiniani di Riotta, vulve spaziali, Facchinetti, Aspesi, Figliuolo, la nuova rubrica "A-Francia Meccanica", e molto, molto altro...
EuPorn è il podcast nato dall'omonima rubrica settimanale di Paola Peduzzi e Micol Flammini su Il Foglio. Tradimenti, passioni, fughe e ritorni del matrimonio tra 27 nazioni europee. Questo è l'episodio del 17 febbraio 2022.
14/02/2022 - 20/02/2022. In questa puntata: Feltri on the beach, la Scienza secondo Zichichi, ancora Covid su La Verità, Crocetta desaparecido, il vincitore del 2° Premio Oscar Di Montigny, e molto, molto altro...Musica di Blue Baobab: https://www.youtube.com/watch?v=ng6ORfzCBUY
07/02/2022 - 13/02/2022. In questa puntata: il meglio del peggio sul covid firmato La Verità, arriva il partito no-vax, Feltri diventa progressista e la petizione anti schwa. E poi, tutte le polemiche Sanremesi - da Drusilla a Zalone - viste da destra e non, e molto, molto altro...Musica di Blue Baobab: https://www.youtube.com/watch?v=ng6ORfzCBUY
31/01/2022 - 06/02/2022. In questa puntata: come hanno raccontato la rielezione di Mattarella Belpietro, Sallusti e Capezzone? E poi, focus sui due Sanremo, cristiano e non: l'analisi poetica dei testi, Iva Zanicchi hot, la Sig.na Coriandoli contro i matrimoni gay. E molto, molto altro...Musica di Blue Baobab: https://www.youtube.com/watch?v=ng6ORfzCBUY
1-Crisi Ucraina. Vigilia del vertice Biden- Putin. ..La Russia ha fatto sapere che un' eventuale adesione di Kiev alla Nato sarà considerata un minaccia militare ai suoi confini. ( Emanuele Valenti) ..2-Nuove tecnologie e disastri ambientali. In Serbia decine di migliaia di persone contro l'accordo governo – Rio Tinto per lo sfruttamento dei giacimenti di litio. Il prezioso metallo è diventato imprescindibile nella produzione delle batterie di nuova nuova generazione. ..( Alfredo Somoza) ..3-Honduras, un paese nelle mani delle bande criminali. ..In esteri la prima puntata sulle sfide che dovrà affrontare la nuova presidente Xiomara Castro...4- Conferenza di Varsavia, sovranismo al capolinea. Le ragioni del ..fallimento dei partiti di estrema destra di formare un' unica forza politica all'europarlamento. ( Lusia Nannipieri) ..5- Diario americano. Ritorno sulla morte di Ian Fishback, il primo ufficiale ..del'esercito degli Stati uniti a denunciare la tortura dei detenuti accusati di terrorismo. ( Roberto Festa) ..6-Serie TV: l'inverno 2021 all'insegna dei revival. ( Alice Cucchetti - Film Tv)
https://odioh.wordpress.com/2021/11/05/claudio-borghi-la-seconda-ondata-del-sovranismo-diretta-5-novembre-2021/
25/10/2021 - 01/11/2021. In questa puntata: il libro di Di Maio tra i "battelli a vapore"? E poi: Quirinarie, Barbero&Champagne, lasciapassare verde in TV, la prima volta di Feltri, Figliuolo fashion style e molto, molto altro.Musica di Blue Baobab: https://www.youtube.com/watch?v=ng6ORfzCBUY
00:00 La Lombardia vuole le mascherine obbligatorie mentre Borrelli dice che nemmeno la indossa. 01:45 L'ex giudice costituzionale britannico che sul Giornale ci spiega perché i cittadini subiscono passivamente il […]