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Durante la Guerra Fredda, un satellite spia americano immortalò un gigantesco veicolo sovietico sul Mar Caspio: l'ekranoplano, noto come "Mostro del Caspio". Questo incredibile mezzo sfruttava l'effetto del suolo per planare a bassa quota, risultando praticamente invisibile ai radar e capace di superare i 500km/h. Ma se era così rivoluzionario, perché è stato abbandonato? In questo video ripercorriamo la storia dell'ekranoplano, il suo funzionamento, i vantaggi, gli svantaggi e il motivo per cui non è più stato prodotto. Abbonati per supportare il nostro progetto Missione Cultura e diventare mecenate di Geopop: https://geopop.it/Muh6X Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
In questo episodio di "Storia Orale della Diplomazia Italiana", ascoltiamo l'Ambasciatore Amedeo De Franchis raccontare una carriera straordinaria, segnata da esperienze uniche nella Farnesina e all'interno della NATO, passando per incarichi critici a Teheran, New York e altre missioni in periodi complessi come l'epoca post-bellica e la crisi nucleare. Le sfide affrontate, dalla Guerra Fredda al rilancio dei rapporti internazionali in momenti di alta tensione, offrono preziosi insegnamenti e ispirazioni. Un'intervista originale che svela retroscena poco noti e soprattutto evidenzia il valore della dedizione diplomatica.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8109SE LA RUSSIA ENTRASSE NELLA UE E NELLA NATO SAREBBE BELLO, MA PURTROPPO E' IMPOSSIBILE di Franco Battaglia Tutti, Volodymyr Zelensky per primo, chiedono garanzie di sicurezza alla Russia. Ora, non è che io voglia sposare la causa della Russia, come qualcuno può a buon diritto supporre dopo aver letto i miei articoli degli ultimi tre anni; però la cosa rimane una supposizione perché, solo a sforzarsi di restare obiettivi, non si può non concludere che chi ha bisogno di garanzie di sicurezza è proprio la Russia.Abbiamo più volte ascoltato, e non solo da Zelensky, che la Russia vorrebbe prendersi l'intera Ucraina e, dopo averlo fatto, procederà con l'invadere l'Europa occidentale, a cominciare dalla Polonia. E la stessa Ursula von der Leyen ci sta terrorizzando con una nuova minaccia esistenziale: messa in soffitta quella climatica, ha estratto dal cilindro quella della Russia.Da quel poco di Storia che abbiamo studiato, non risulta che i Russi abbiano mai avuto velleità di espansione ad ovest. In particolare, noi in Italia abbiamo subito quelle di normanni, spagnoli, francesi, arabi (naturalmente, prima ancora Roma si era costruita il proprio impero); ma, quanto alla Russia, essa subì, nel tempo, gli attacchi dei turchi ottomani, di Napoleone e di Hitler. E perfino durante la Guerra Fredda l'influenza della Russia sovietica nei Paesi dell'Europa Occidentale fu limitata alla sovvenzione dei partiti politici ad essa amici (da noi quello che poi diventerà il Pd).È vero che tutto può accadere, se esercitiamo sufficiente fantasia. Ma ce ne vuole proprio tanta ad immaginare una Russia che - cosa mai vista prima - si proponga di invadere l'Europa. E questo anche se la Nato dovesse sciogliersi - cosa che, personalmente, auspicherei. Questa, sorta come Alleanza di mutuo soccorso contro il pericolo comunista sovietico, non avrebbe motivo di esistere visto che quel pericolo non esiste più.LA NATO È CONTROPRODUCENTEPer certi versi, anzi, la Nato è controproducente non solo alla sicurezza di tutti ma anche alla convivenza pacifica. Si pensi se l'Ucraina fosse stata nella Nato: l'Operazione militare speciale di Mosca sarebbe stata più problematica, il che farebbe concludere il contrario di quel che ho detto nella frase appena precedente. Eppure no: in quella Operazione la Russia ha potuto rendere inoffensive diverse basi militari presenti in Ucraina, una presenza minacciosa per la Russia, alla luce della Storia passata che ho ricordato all'inizio. Il rapporto di forze Nato/Russia è smodatamente svantaggioso per quest'ultima e, in caso di conflitto, questa soccomberebbe. E con essa il pianeta, perché Vladimir Putin è stato chiaro in proposito: alla Russia non interessa un pianeta senza la Russia. Ma, in caso - più probabile - di non conflitto, vi sarebbero stati anni di atmosfera irrespirabile, peggiori degli anni della Guerra Fredda. Se solo Zelensky, già nel febbraio 2022, avesse accettato di mantenere la solenne promessa del 16 luglio 1990 ove Ucraina prometteva di restar fuori dalla Nato, questi tre anni li avremmo raccontati diversamente.Se è la pace quel che si vuole, se è la pace quel che veramente si vuole, è necessario che da nessuna delle parti si mettano in atto azioni minacciose. Il rafforzamento delle nostre presunte difese è una di quelle azioni, perché ha tutta l'aria di essere un rafforzamento delle nostre capacità di offesa. Il piano di von der Leyen andava respinto al mittente, tanto più che la donna ha già dimostrato ampie incapacità in ogni altro settore da ella toccato.INCLUDERE LA RUSSIA NELLA UEAvrei una proposta. Anziché armarsi contro la Russia (contro chi, sennò, lo farebbe la Ue), si è pensato alla possibilità di includere la Russia nella Ue? Dopotutto, Russia e Ue hanno interessi comuni e complementari: la Ue ha bisogno delle materie prime ed energetiche della Russia, e a questa fan comodo i prodotti industriali della Ue. La convivenza pacifica converrebbe a tutti, e la Russia (e l'Ucraina, naturalmente) nella Ue potrebbe essere un buon passo. Almeno finché si è convinti che la Ue sia una buona idea di suo, cosa di cui io, personalmente, per molte altre ragioni, dubito fortemente. Ma almeno, finché la Ue rimane una fissazione, forse conviene averci dentro anche la Russia. Lo stesso potrebbe valere per la Nato.Smantellarla potrebbe non essere una cattiva idea, ma finché si decide di tenerla in vita, forse converrebbe rimodulare il pericolo comune - potrebbe essere il terrorismo, di qualunque natura - ed estendere la Nato anche alla Russia. Insomma, la Russia condivide col resto del mondo occidentale le radici cristiane e ha anche messo in soffitta quel sistema economico che ha fatto crollare l'Unione sovietica. Inoltre, sarebbe una ventata d'aria fresca in una Ue che, al momento, è in mani tutt'altro che rassicuranti.A chi pensasse la proposta provocatoria, rammento, per esempio, che nel 1940 la Germania invadeva la Francia e che nel 1955 Francia e Germania stavano nella Nato e all'inizio degli anni '90 nella Unione Europea.Nota di BastaBugie: Rino Cammilleri nell'articolo seguente dal titolo "Putin nella Ue? Ciao core" spiega perché purtroppo non è possibile per la Russia entrare a far parte dell'Unione Europea e della Nato.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 22 marzo 2025:Il fraterno amico e sodale e conterraneo professor Franco Battaglia ha scritto una cosa buona&giusta che condivido toto corde: sarebbe bello se la Federazione Russa entrasse nella Ue e, perché no, anche nella Nato. Ebbene, ciò è impossibile, e vado a spiegare il motivo.La crisi attuale, è noto, è stata a suo tempo innescata dai presidenti dem americani proprio per impedire quel che il nostro Berlusconi, a Pratica di Mare, stava cercando di fare con un Putin sorridente e propenso. Cioè, esattamente quanto Battaglia propone. No, i dem americani sono legati a filo doppio col loro c.d. complesso militar-industriale, cui hanno sempre garantito lautissimi guadagni. E il "sogno americano", lo si rammenti, non è altro che questo: fare soldi, fortissimamente soldi, soldi a ogni costo.I socialisti che comandano nella Ue, e che continuano a comandare alla faccia dei popoli che vanamente votano loro contro, sono parenti stretti dei dem americani, non dimentichiamolo. Ebbene, ricordiamoci anche che l'Europa è letteralmente trapunta di basi militari americane, Italia e Germania in primis. E come fai a mantenere una simile rete se non la supporti con un'intelligence altrettanto ramificata ed efficiente? Fuor dai denti, quanti sono stati, e sono, i capi europei che hanno un dossier loro dedicato negli archivi della Cia?Trump, lo si tenga presente, è anche lui americano, e deve render conto prima di tutto a quelli che lo hanno votato. A questi ha promesso benessere, posti di lavoro e quant'altro. Dunque, deve cavare soldi da dove possibile. Da qui i dazi, per esempio. Ma anche il calcolo: gli arsenali bellici europei sono stati svuotati per darli a Zelensky. Su input americano, ovvio. E l'Europa non ha potuto dire di no, come sappiamo.Perciò, per convincere gli scettici cittadini europei, ha dovuto por mano alla propaganda e mostrarsi più realista del re. Così, il gas lo compriamo in America, ma anche le armi dovremo comprarle là, nel produttore mondiale numero uno. Volete che Trump rinunci ai soldi degli europei? Non ci pensa nemmeno. Gli inglesi? Continuano a essere i peggiori nemici del Continente, anche se in casa loro il woke e l'islam li stanno facendo marcire.Putin, dovendo far risorgere il suo Paese dalle macerie dell'Urss, non aveva i mezzi per fare quel che, invece, fanno da decenni i ricchissimi arabi: finanziare le università americane (una ha addirittura una cattedra di studio della sharìa). In tal caso la narrativa sarebbe stata diversa. E pure la politica internazionale. Sarà un caso che l'incontro Trump-Putin sia stato organizzato a Riyadh? No, se continua così, spiace dirlo, ma le cose si metteranno male per gli europei. Tanto, l'Inghilterra è un'isola e l'unica guerra che gli americani hanno visto in casa loro è quella di Secessione. L'eventuale, ennesima, guerra europea la vedranno in televisione.
Ascolta il quindicesimo podcast della serie "Storia orale della diplomazia italiana" con l'intervista all'Ambasciatore Guido Lenzi. Con una carriera che va dal 1964 al 2008, Lenzi ha prestato servizio in sedi di grande rilevanza internazionale: Algeri, Londra, Mosca, New York e, come Rappresentante Permanente, a Vienna all'OSCE. Durante l'intervista, Lenzi racconta le sfide affrontate in momenti storici critici, dalla Guerra Fredda alle delicate trattative multilaterali, offrendo uno sguardo unico sulla diplomazia italiana.
Ormai è chiaro che Trump e Putin si sono alleati contro l'Europa e le democrazie liberali. Il discorso del vice-presidente Vance alla Conferenza di Monaco è stata una dichiarazione di guerra ideologica all'Unione Europea e ai suoi valori. Riecheggia in maniera inquietante il discorso di Putin nel 2007 sempre alla Conferenza di Monaco. Fu l'inizio dello strappo fra Putin e l'Occidente. Un discorso sottovalutato. Nessuno capì davvero la portata di quelle parole, quando dichiarò che il collasso sovietico fu la più grande catastrofe geopolitica del secolo. Pensavano fosse una iperbole, invece era un manifesto.“Ogni azione successiva (l'invasione della Georgia, l'annessione della Crimea, l'abbattimento del volo MH17, l'avvelenamento di Skripal, l'uccisione di Navalny) non è stata un incidente isolato, ma una mossa a scacchi attentamente orchestrata. E ora ha vinto la partita lunga due decenni, realizzando ciò che generazioni di leader sovietici potevano solo sognare: Putin lo ha fatto non attraverso carri armati e missili, ma attraverso la pazienza strategica, la manipolazione delle istituzioni democratiche e una fede incrollabile nel destino geopolitico russo.Questo nuovo finale della Guerra Fredda non si conclude con il trionfo della democrazia liberale occidentale, ma con il suo sistematico smantellamento. L'impalcatura ideologica portante del Cremlino, in cui il potere è verità, i principi sono debolezza e il clientelismo è l'unica vera ideologia, ora definisce la Casa Bianca”. E questo non deve sorprendere. Trump e Putin sono ‘alleati' di lunga data, ancora prima del 2016, quando Trump vinse per la prima volta le elezioni americane. Le tracce di questa relazione pericolosa per l'America e per il resto del mondo risalgono a molto prima e si intrecciano con i movimenti estremisti di matrice cristiano-nazista e più recentemente con il progetto politico dei signori della Silicon Valley. Oggi gli Usa sono leader di un movimento fascista globale. (00:00:00) USA, Russia e l'imperialismo mafioso(03:30:21) La conferenza di Monaco è l'inizio di una nuova era(10:34:20) Trump-Putin “alleati” contro l'Europa e le democrazie liberaliRegia: VudioBrani musicali: Rage Against The Machine - Wake Up ; One Day (Vandaag) - Bakermat
➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/spazio-70--4704678/support.Università Statale di Milano, 2010. Lezione del professor Giorgio Galli sul tema della guerra (rivoluzionaria) nel mondo moderno e contemporaneo.Si ringrazia il Laboratorio Lapsus per la condivisione del reperto.Tra gli argomenti trattati durante la lezione:1) «Il problema della guerra fredda? Il fatto che l'Occidente abbia dovuto fronteggiare una rivoluzione anticolonialista appoggiata dai partiti comunisti e dall'Urss»; 2) Le guerre «asimmetriche» pre-1989; 3) Le «tentazioni» sull'utilizzo del nucleare tattico negli anni Cinquanta; 4) Esempi storici di «guerra di guerriglia»; 5) «L'Urss? Non ebbe mai come strategia di politica estera una espansione militare nell'Europa occidentale»; 6) La «competizione asimmetrica»; 7) I «convegni» italiani del 1961 e del 1965; 8) «Se guardo verso il mare, vedo la bandiera rossa a Cuba. Se alzo lo sguardo al cielo, vedo la bandiera rossa nello spazio»; 9) I movimenti arabi nazionalisti; 10) I «colonnelli della guerra rivoluzionaria»; 11) «La strategia della tensione? Non ci fu un pericolo di golpe, ma si volle favorire una soluzione politica per mantenere l'Italia nella Nato»; 12) «Il partito armato? Fu un fenomeno prevalentemente italiano»; 13) Domande e risposte.
Il ventilato accordo tra il governo italiano e la società SpaceX di Elon Musk per l'uso dell'apparato di comunicazioni satellitari Starlink accende il dibattito politico ma non solo. Si tratta dell'uso del sistema di 7 mila satelliti già attivi e degli altri a venire per la fornitura di servizi avanzati di sicurezza nelle telecomunicazioni. Ne parliamo con Francesco Vatalaro, professore emerito in Telecomunicazioni a Roma Tor Vergata e Frediano Finucci, giornalista, autore del libro Operazione satellite. I conflitti invisibili dalla Guerra Fredda all'Ucraina, Paesi edizioni.
➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/spazio-70--4704678/support.Roma, 8 dicembre 2024, Centro Congressi «La Nuvola». Presentazione del nuovo libro di Gianluca Falanga «Gli uomini di Himmler. Il passato nazista dei Servizi segreti tedeschi» (Carocci, giugno 2024). Con l'autore, è intervenuta Tonia Mastrobuoni.Tra i temi toccati all'interno della presentazione: 1) Sulla «ipocrisia della cosiddetta denazificazione». Un Paese che non ha fatto i conti con la vera storia della nascita dei suoi servizi segreti; 2) Pullach «come sinonimo di scandali»; 3) «Il BND? E' l'ultima istituzione dello Stato che ha aperto» parzialmente «i suoi archivi»; 4) Il 20 per cento dei 2650 funzionari BND, in servizio durante gli anni Sessanta, provenivano dagli apparati del terrore di Himmler; 5) «Gli americani? Subito dopo la guerra, hanno creduto seriamente alla denazificazione»; 6) Sulla necessità Usa di raccogliere, nel campo dell'intelligence, «conoscenze da chi le conoscenze tecniche le aveva»; 7) Sulla «posizione ambivalente» del Dominus americano; 8) «Non si può buttare l'acqua sporca quando non ne hai di pulita»; 9) Sul rapporto Adenauer-Gehlen. L'attività di dossieraggio; 10) La «democratura» nella Repubblica federale del dopoguerra; 11) La progressiva «impresentabilità» di Gehlen, fino al pensionamento nel 1968; 12) Sul rapporto coi sovietici. La ricattabilità del personale ex nazista inglobato nel BND; 13) Il caso Heinz Felfe; 14) L'affare Eichmann e le coperture per Hans Globke; 15) Alcune biografie; 16) Il BND oggi.
For almost 30 years before its fall, the barrier symbolised the Cold War division of Europe, after the Second World War. The historic event led to the creation of new institutions, new states; and in some cases laid the seeds for future conflicts. - Per quasi 30 anni prima della sua caduta, Die Mauer ha simboleggiato la divisione dell'Europa durante la Guerra Fredda, dopo la Seconda Guerra Mondiale. L'evento storico ha portato alla creazione di nuove istituzioni, di nuovi Stati e, in alcuni casi, ha gettato i semi per futuri conflitti.
For almost 30 years before its fall, the barrier symbolised the Cold War division of Europe, after the Second World War. The historic event led to the creation of new institutions, new states; and in some cases laid the seeds for future conflicts. - Per quasi 30 anni prima della sua caduta, Die Mauer ha simboleggiato la divisione dell'Europa durante la Guerra Fredda, dopo la Seconda Guerra Mondiale. L'evento storico ha portato alla creazione di nuove istituzioni, di nuovi Stati e, in alcuni casi, ha gettato i semi per futuri conflitti.
Marcello Flores. Giovanni Gozzini"Perché la guerra"Editori Laterzawww.laterza.itDa sempre gli uomini combattono. Da sempre le guerre segnano la storia. Ma le guerre non sono sempre state la stessa cosa, si sono trasformate e con esse le ragioni per le quali gli uomini combattono. E conoscere la storia ci può aiutare a capire come possiamo fare la pace e renderla duratura.La domanda «perché la guerra» è tornata prepotente. Gli storici hanno una risposta semplice: le guerre sono sempre esistite e quindi sempre esisteranno. Ma anche le paci sono sempre esistite e quindi sempre esisteranno.Questo libro cerca una risposta nei fatti: è in aumento il numero di conflitti armati e di vittime di guerra? Sì, in cifra assoluta (ma di poco), no, in rapporto al numero crescente di stati e di abitanti della Terra. Le guerre sono cambiate. È aumentato il numero di attori non statali come Hamas e i separatisti filorussi del Donbass in Ucraina. E le guerre si sono imbastardite: solo raramente sono scontri campali tra eserciti, più spesso si fa uso di missili, droni, attentati contro civili. Per questo ci fanno ancora più paura. Non cambia invece la sostanza: le guerre sono frutto di decisioni politiche di uomini contro altri uomini. Non sono il prodotto ineluttabile di una natura umana malvagia. Siamo capaci di guerra e di pace. Dipende dalle circostanze: c'è stato un periodo di pace sostanziale subito dopo la fine della Guerra Fredda, grazie alle operazioni di peacekeeping condotte dai caschi blu dell'ONU. Potremmo e dovremmo farlo anche oggi.Questa è la via maestra, forse l'unica, per un pacifismo che non voglia limitarsi alla salvezza farisaica della propria anima.Marcello Flores ha insegnato Storia contemporanea nelle Università di Trieste e di Siena. Si è occupato di storia dei totalitarismi e di storia dei genocidi. Con Giovanni Gozzini ha già pubblicato 1968. Un anno spartiacque (il Mulino 2018). Per Laterza è autore di Storia della Resistenza (con Mimmo Franzinelli, 2019) e, con Giovanni Gozzini, Il vento della rivoluzione. La nascita del Partito comunista italiano (2021) e Perché il fascismo è nato in Italia (2022).Giovanni Gozzini insegna Storia contemporanea all'Università di Siena. Si è occupato di storia della globalizzazione e delle disuguaglianze e di storia del giornalismo e dei media. Per Laterza è autore di La mutazione individualista. Gli italiani e la televisione 1954-2011 (2011), L'età del disordine. Storia del mondo attuale 1968-2017 (con Tommaso Detti, 2018) e Ecologia del denaro. Finanza e società nel mondo contemporaneo (2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
E che cos'è, per definizione. Perché per quanto crediamo di no, non è stata una sola. E già che ci siamo, perché si dice Cortina di Ferro? C'entrano Winston Churchill, George Orwell e Bernard Baruch. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Processo non pervenuto, tra l'altro. Come mai? La Germania ha avuto la sua Norimberga e anche il Giappone ha processato i suoi gerarchi. In Italia persone come Graziani, Badoglio e altri personaggini simpatici invece hanno avuto un destino diverso. Come mai? La situazione è complessa. C'entra la Guerra Fredda, ma anche i Partigiani e le Foibe, per dire. Insomma, un gigantesco casino. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il complotto dello sbarco sulla luna è un argomento di grande interesse e dibattito. Molti si chiedono: siamo stati davvero sulla luna? L'allunaggio dell'Apollo 11 del 1969 è spesso al centro di teorie complottiste, con alcuni che sostengono che lo sbarco sulla luna sia stato falsificato. Massimo Mazzucco, con il suo documentario sul finto sbarco sulla luna è fra i nomi più noti associati a queste teorie. Questi teorici sostengono che l'intera missione Apollo 11 e le successive siano state orchestrata per vincere la corsa spaziale durante la Guerra Fredda. La verità sullo sbarco sulla luna è ancora argomento di discussione: sbarco sulla luna vero o falso? La NASA ha sempre difeso l'autenticità delle missioni Apollo, fornendo prove e testimonianze a sostegno del fatto che l'uomo sulla luna è una realtà. Nonostante ciò, il complotto della luna persiste, alimentato da documentari e discussioni online. La domanda "siamo stati sulla luna?" continua a stimolare la curiosità e la ricerca di verità. FONTI • Grimes DR. On the Viability of Conspiratorial Beliefs. PLoS One. 2016 Jan 26;11(1):e0147905. doi: 10.1371/journal.pone.0147905. Erratum in: PLoS One. 2016;11(3):e0151003. PMID: 26812482; PMCID: PMC4728076. • La società irrazionale, CENSIS, https://www.censis.it/rapporto-annuale/la-societ%C3%A0-irrazionale • Luna? Sì, ci siamo andati. Paolo Attivissimo, https://lunasicisiamoandati.blogspot.com/ • SpaceX Official Website https://www.spacex.com/vehicles/starship/ • NASA Artemis https://www.nasa.gov/specials/artemis/ • Massimo Polidoro, Pensa come uno scienziato, PIEMME Editore • NASA SLS Fact Sheet, https://www.nasa.gov/humans-in-space/space-launch-system/sls-fact-sheets/ • NASA Orion Fact Sheet, https://www.nasa.gov/humans-in-space/orion-spacecraft/orion-fact-sheets/ • Apollo by the numbers, https://history.nasa.gov/SP-4029.pdf • The Apollo Archive, https://apolloarchive.com/apollo_gallery.html • Massimo Polidoro, Geniale, Feltrinelli Editore • Canale YouTube di Chiaro&Semplice __________________
➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/spazio-70--4704678/support.«All'ombra del Muro. La DDR e gli anni di Putin» è un podcast che racconta la vita nella Germania Est durante la Guerra Fredda e gli anni Ottanta a Dresda del futuro capo del Cremlino. Un viaggio tra un passato (soltanto apparentemente lontano) e le ombre che hanno plasmato l'Europa moderna.Tra i temi toccati all'interno dell'episodio: 1) La relativa «prosperità» della Germania Est; 2) Dresda, dicembre 1989. Il minacciato «assalto» alla locale sede del KGB; 3) «Nessun rinforzo»; 4) «Chi sono? Un interprete»; 5) Ultimi atti e ritorno a S.Pietroburgo; 6) «Finirò a guidare un taxi?»; 7) La figura di Anatoly Sobchak; 8) Una nuova carriera.I brani utilizzati nell'episodio: Alien white spaceNanoparticlesHaydn Piano SonataMother Gaia
Il podcast presenta l'intervista all'Ambasciatore Gaetano Cortese, e ripercorre le sue esperienze diplomatiche in oltre quaranta anni di carriera. Oltre agli inizi in paesi chiave durante la Guerra Fredda, come Jugoslavia e Cuba, vengono trattati momenti salienti come il suo lavoro a Washington, Bruxelles, L'Aia e gli anni trascorsi presso la Presidenza della Repubblica durante il mandato di Oscar Luigi Scalfaro. L'Ambasciatore Cortese riflette anche sul suo impegno nella valorizzazione del patrimonio delle ambasciate italiane, evidenziando l'importanza del ruolo diplomatico nel contesto internazionale contemporaneo.
➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/spazio-70--4704678/support.«All'ombra del Muro. La DDR e gli anni di Putin» è un podcast che racconta la vita nella Germania Est durante la Guerra Fredda e gli anni Ottanta a Dresda del futuro capo del Cremlino. Un viaggio tra un passato (soltanto apparentemente lontano) e le ombre che hanno plasmato l'Europa moderna.Tra i temi toccati all'interno dell'episodio: 1) Vladimir Putin. Nascita e primi anni di vita; 2) Le radici familiari; 3) Le difficili condizioni di vita a Leningrado; 4) Un adolescente ribelle; 5) L'influenza delle arti marziali; 6) Il sogno di diventare un agente segreto; 7) La scelta degli studi universitari; 8) Percorso accademico e ingresso nel KGB; 9) Il primo incarico a Leningrado; 10) L' Istituto Yuri Andropov Red Banner; 11) Il trasferimento a Dresda (1985); 12) Il rapporto con la Stasi; 13) L'attività sotto copertura a Dresda; 14) Le rimostranze della Stasi; 15) La «talpa» nella residentura di Dresda.I brani utilizzati nell'episodio:Romeo and Juliet - Dance of the Knights - Prokofiev - (Music Box)Calm Night - Piano MusicTrue Crime Mystery Music - loopableProtection RacketStalking My Next Victim - Cinematic True Crime and Detective MusicThe Secret BaseSoft Piano Music
➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/spazio-70--4704678/support.«All'ombra del Muro. La DDR e gli anni di Putin» è un podcast che racconta la vita nella Germania Est durante la Guerra Fredda e gli anni Ottanta a Dresda del futuro capo del Cremlino. Un viaggio tra un passato (soltanto apparentemente lontano) e le ombre che hanno plasmato l'Europa moderna.Tra i temi toccati all'interno dell'episodio: 1) «Barriera antifascista» o «muro della vergogna»?; 2) Fughe di massa dalla DDR; 3) La lenta reazione delle cancellerie occidentali; 4) Il progressivo adeguamento tecnologico del Muro; 5) Il venticinquennale (1986); 6) Una generazione cresciuta sotto il segno del Muro; 7) Colorato dai graffiti; 8) Peter Fechter e gli altri; 9) Tentativi di fuga ingegnosi; 10) La disillusione degli anni Ottanta; 11) L'industria della DDR dopo l'unificazione-annessione; 12) Nostalgia e crisi socialeI brani utilizzati nell'episodio:80s Futuristic Analog Synthwave Pop Retro Synth Music;Retro arpegio;Di Oxyde - synthwave retrowave 1970s 1980s instrumental;80's Nostalgia;Bach - Violin Concerto in A minor - 3. Movement - BWV 1041;Bach Fugue No.21;Into The Night - 80s Retro Synthwave
Ludus in Tabula ritorna per uno speciale su uno dei wargame più famosi ed apprezzati degli ultimi venti anni: Twilight Struggle.All'interno di questo classico i giocatori vestiranno i panni delle due fazioni che si sono contese il mondo durante la guerra fredda: intrighi, inganni, scelte estremamente ponderate e vere e proprie follie militari l'imperativo sarà solo uno: evitare una guerra nucleare globale.
Episodio che riprende un vecchio intervento di Dario Fabbri presso l'Istituto Storico di Piacenza a proposito della transizione dalla Guerra Fredda alla crisi dell'egemonia americana. Video originale parte 1: https://www.youtube.com/watch?v=giGnmBXWsEU Video originale parte 2: https://www.youtube.com/watch?v=FqC6Cmd5_V4
Molte dichiarazioni ma poche soluzioni. All'assemblea generale delle Nazioni Unite si è parlato di equilibri internazionali "mai così tesi dalla Guerra Fredda", di linee rosse superate, di violazioni della carta dell'organizzazione inaccettabili ma non si è arrivati a un punto definitivo sulla risoluzione dei conflitti in atto. Ne parliamo con Gigi Donelli, nostro inviato a Kharkiv, con Francesco Semprini, inviato de La Stampa nella zona di Pokrovsk, e con Riccardo Sessa, già ambascaitore, presidente della SIOI (Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale).
La prima parte del programma la dedicheremo alla rassegna delle notizie di attualità. Commenteremo, innanzitutto, la decisione della Germania di aumentare i controlli alle frontiere per fronteggiare l'emergenza della “migrazione irregolare”. Quindi, parleremo di una dichiarazione congiunta, che non ha precedenti, rilasciata dai capi dell'MI6 e della CIA secondo cui l'ordine mondiale starebbe affrontando la sua minaccia più significativa dai tempi della Guerra Fredda. Nello spazio dedicato alla scienza e tecnologia ci occuperemo di un nuovo modello di Intelligenza Artificiale (IA) progettato per condurre autonomamente ricerche scientifiche. E infine, ripercorreremo i momenti più emozionanti del torneo di tennis US Open che si è concluso domenica scorsa. Per iniziare, ci sposteremo in un angolo di paradiso della Sardegna. Cala Luna, una delle spiagge più emblematiche e frequentate della regione, è oggi teatro di una disputa territoriale. Due comuni, ciascuno con le proprie rivendicazioni, stanno alimentando un acceso dibattito su chi debba gestire questo gioiello naturale. Successivamente, ci concentreremo su un giovane pilota italiano che, da settimane, è al centro dell'attenzione dei media nazionali. Parliamo di Kimi Antonelli, una stella nascente del mondo delle corse automobilistiche, che l'anno prossimo debutterà in Formula 1 con la Mercedes, sostituendo il leggendario campione britannico Lewis Hamilton. - La Germania impone controlli di sicurezza più rigorosi in tutti i confini terrestri del Paese - I capi dell'intelligence di Stati Uniti e Regno Unito affrontano minacce senza precedenti all'ordine mondiale - L'intelligenza artificiale ora può gestire l'intero processo di ricerca scientifica - Jannik Sinner e Aryna Sabalenka vincono il loro primo titolo agli US Open - Sardegna, Cala Luna e la guerra dei confini - Kimi Antonelli: il sogno italiano in Formula 1
Tredici presidenti – la vita, l'azione di governo, l'impatto che hanno avuto sull'America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi. Parliamo del 40° presidente degli Stati Uniti, il repubblicano Ronald Reagan. Reagan è un presidente che ha alimentato giudizi estremamente diversi: per i conservatori è l'eroe che ha servito il mercato contro lo stato e la causa della libertà contro il comunismo (è a lui che attribuiscono la vittoria nella Guerra Fredda); per i progressisti, è l'ideologo classista e razzista che ha deliberatamente perseguito lo smantellamento della rete sociale a supporto delle classi più povere (in particolare tra le minoranze razziali) e rischiato di scatenare la terza guerra mondiale, salvato solo dalla fortuna e dall'ascesa di Gorbaciov a Mosca. L'opinione pubblica USA lo tiene in alta considerazione, un po' per la vicinanza storica, un po' per la nostalgia verso un decennio – gli anni Ottanta – in cui politica, media e industria dell'intrattenimento tornarono a remare nella stessa direzione dopo le contestazioni del ventennio Sessanta-Settanta, dipingendo un quadro di una nazione forte, fiduciosa, libera e sempre più ricca. Gli storici ne hanno un'opinione più critica: nei ranking degli storici degli ultimi vent'anni Reagan è generalmente inserito tra la nona e la diciottesima posizione. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Tredici presidenti – la vita, l'azione di governo, l'impatto che hanno avuto sull'America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi. Parliamo del 40° presidente degli Stati Uniti, il repubblicano Ronald Reagan. Reagan è un presidente che ha alimentato giudizi estremamente diversi: per i conservatori è l'eroe che ha servito il mercato contro lo stato e la causa della libertà contro il comunismo (è a lui che attribuiscono la vittoria nella Guerra Fredda); per i progressisti, è l'ideologo classista e razzista che ha deliberatamente perseguito lo smantellamento della rete sociale a supporto delle classi più povere (in particolare tra le minoranze razziali) e rischiato di scatenare la terza guerra mondiale, salvato solo dalla fortuna e dall'ascesa di Gorbaciov a Mosca. L'opinione pubblica USA lo tiene in alta considerazione, un po' per la vicinanza storica, un po' per la nostalgia verso un decennio – gli anni Ottanta – in cui politica, media e industria dell'intrattenimento tornarono a remare nella stessa direzione dopo le contestazioni del ventennio Sessanta-Settanta, dipingendo un quadro di una nazione forte, fiduciosa, libera e sempre più ricca. Gli storici ne hanno un'opinione più critica: nei ranking degli storici degli ultimi vent'anni Reagan è generalmente inserito tra la nona e la diciottesima posizione. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Tredici presidenti – la vita, l'azione di governo, l'impatto che hanno avuto sull'America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi. Parliamo del 40° presidente degli Stati Uniti, il repubblicano Ronald Reagan. Reagan è un presidente che ha alimentato giudizi estremamente diversi: per i conservatori è l'eroe che ha servito il mercato contro lo stato e la causa della libertà contro il comunismo (è a lui che attribuiscono la vittoria nella Guerra Fredda); per i progressisti, è l'ideologo classista e razzista che ha deliberatamente perseguito lo smantellamento della rete sociale a supporto delle classi più povere (in particolare tra le minoranze razziali) e rischiato di scatenare la terza guerra mondiale, salvato solo dalla fortuna e dall'ascesa di Gorbaciov a Mosca. L'opinione pubblica USA lo tiene in alta considerazione, un po' per la vicinanza storica, un po' per la nostalgia verso un decennio – gli anni Ottanta – in cui politica, media e industria dell'intrattenimento tornarono a remare nella stessa direzione dopo le contestazioni del ventennio Sessanta-Settanta, dipingendo un quadro di una nazione forte, fiduciosa, libera e sempre più ricca. Gli storici ne hanno un'opinione più critica: nei ranking degli storici degli ultimi vent'anni Reagan è generalmente inserito tra la nona e la diciottesima posizione. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Ci sono stati diversi incidenti, ai tempi della Guerra Fredda a oggi, che hanno coinvolto bombe nucleari, come l'incidente di Palomares in Spagna e la scomparsa della bomba Mark 15, mai recuperata. Dove potrebbero trovarsi e c'è il rischio che esplodano? In questo episodio, esploriamo come queste armi siano state perse, analizzando i rischi e i retroscena della corsa agli armamenti nucleari, che continua a rappresentare ancora oggi una minaccia. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Quanto è potente la Bomba Zar? Perché è stata creata? Il 30 ottobre 1961, l'URSS detonò questo ordigno all'idrogeno sull'isola di Novaja Zemlja, liberando un'energia 1.570 volte superiore a quella della bomba di Hiroshima. In questo episodio, ricostruiamo l'esplosione della Tsar Bomba, il suo funzionamento e il motivo della sua creazione. Analizziamo l'impatto e le conseguenze del test nucleare sul mondo e le sue implicazioni durante la Guerra Fredda. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
#America #Russia #GuerraFredda scambio di 26 prigionieri @AnnaGuaita ; #Scuola #Maturità mai studenti così bravi @Lorenaloiacono ; #Parigi #Olimpiadi #Oro nel paese dei miracoli c'è un piccolo paese d'Italia che ha vinto più oro della #Svezia @AndreaSorrentino
Il più grande scambio di prigionieri dai tempi della guerra fredda tra Occidente e Russia ha visto la liberazione di 26 persone detenute in sette Paesi diversi: attivisti, oppositori politici, ex agenti dei servizi segreti e giornalisti, tra cui Evan Gershkovic del Wall Street Journal.Marina Pierri, direttrice artistica del festival delle serie tv, che ci parla della nuova serie Time Bandits - un viaggio imprevedibile attraverso il tempo e lo spazio che vede protagonisti un gruppo sgangherato di ladri e la loro nuova recluta Potete scriverci a podcast@lifegate.it e trovare tutti i nostri approfondimenti sul nostro sito. Rassegna stampa Ad Ankara maxi scambio di prigionieri Russia-Occidente, libero anche il reporter Gershkovich Lucia Bellinello In Sudan la guerra sta causando la peggiore carestia degli ultimi 40 anni Leila Belhadj Mohamed
I colossi della Silicon Valley dominano la nuova tecnologia ma la Cina, in sordina, non sta a guardare
I colossi della Silicon Valley dominano la nuova tecnologia ma la Cina, in sordina, non sta a guardare.
Per approfondire gli argomenti della puntata:La serie sulla Libia : https://www.youtube.com/watch?v=NkLeE44YR_I&list=PLpMrMjMIcOklxsuGrAysKddh4eoZho_HF&ab_channel=LaBibliotecadiAlessandria
In un sistema internazionale dominato politicamente dalle alleanze della Guerra Fredda ed economicamente da capitalismo occidentale e comunismo sovietico, l'India voleva essere libera di poter determinare autonomamente il proprio destino, senza dover per forza allearsi con gli uni o gli altri. Dopo aver vissuto secoli di colonialismo e il movimento indipendentista non violento guidato da Gandhi, Menon sul palco delle Nazioni unite afferma che ‘Non si può fare la pace con la guerra'. L'approccio del ‘non-allineamento' dell'India ha definito la sua politica estera nel contesto geopolitico globale. Per ascoltare tutte le puntate di Globally Focus, accedere ad altri podcast, newsletter e contenuti speciali puoi sostenere Will attraverso la membership, aiutandoci così nel nostro lavoro quotidiano. Abbonandoti con il codice GLOBALLY15 hai uno sconto del 15% sui piani annuali. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Nella prima stagione di History Telling l'autore, Paolo Colombo, racconta la vicenda della Romania di Ceausescu, unico tra Paesi del blocco comunista ad essere crollato per effetto di uno scontro sanguinoso tra forze rivoluzionarie e apparati leali al regime. È una tragedia che ci riporta indietro a un periodo storico particolarmente cruciale: i drammatici ultimi mesi del 1989, quando il crollo del Muro di Berlino innescò un effetto domino che, nel giro di poco, spazzò via la Cortina di Ferro e pose fine alla Guerra Fredda. Un momento chiave della Storia contemporanea utile da rievocare soprattutto alla luce di quanto stiamo vivendo oggi, con il rinnovato gelo tra Mosca e l'Occidente e un presidente russo, Vladimir Putin (ai tempi ufficiale del Kgb nella DDR), con il sogno di riportare la Russia ai fasti dell'ex Unione Sovietica.Testo e voce: Paolo ColomboCura editoriale, musiche e sound design: Andrea Franceschi.Editing: Daniele VaschiComunicazione e marketing: Arianna FainaDesign director: Laura CattaneoIllustrazione: Giorgio De MarinisProduzione: Il Sole 24 Ore
Il maccartismo fu un atteggiamento politico-amministrativo manifestatosi nella storia degli Stati Uniti d'America nei primi anni cinquanta del XX secolo, caratterizzato da un'esasperata repressione nei confronti di persone, gruppi e comportamenti ritenuti filo comunisti e quindi sovversivi. All'interno di questo scenario, iniziarono a sorgere svariati gruppi di pressione statunitense di destra, tra i quali spicca la cosiddetta John Birch Society. Fondata nel 1958, per promuovere l'anticomunismo, JBS sosteneva (e sostiene tuttora) il conservatorismo sociale, ed è associato alle idee ultraconservatrici, di destra radicale, di estrema destra o libertarie di destra. Ma come mai questo gruppo è ritenuto così estremo e pericoloso dal punto di vista politico? Proviamo a scoprirlo insieme a Giacomo Giaquinto: narratore, fumettista e autore di romanzi. - Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast - Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: https://www.patreon.com/posts/98715083?utm_campaign=postshare_creator
OFFERTA DI NATALE NORDVPN Non perderla: https://bit.ly/4awfHrjLa Guerra Fredda si è giocata nelle giungle del Vietnam e del Sudamerica, nella Berlino divisa dal Muro, persino nella conquista dello spazio. Ma la storia di Ernst Degner racconta anche di una Guerra Fredda combattuta nello sport. Unico campione motociclistico cresciuto nel Blocco Orientale, custode dei segreti tecnici della MZ, nel 1961 Degner si rende protagonista di un'epica fuga in Occidente. Portando con sé i famigliari, la propria carriera in ascesa e pure qualche progetto tecnico rivoluzionario.Il nostro canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCwSostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: https://www.patreon.com/dentrolastoriaAbbonati al canale: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCw/joinSostienici su PayPal: https://paypal.me/infinitybeatDentro La Storia lo trovi anche qui: https://linktr.ee/dentrolastoriaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.
Siamo fra la Francia e la Cina, durante gli anni della Guerra Fredda. Bernard Boursicot - un importante diplomatico francese che lavora all'ambasciata di Pechino - si innamora perdutamente di una cantante d'opera cinese. Questa persona gli nasconderà, per 18 lunghi anni, un incredibile segreto capace di mettere entrambi al centro di uno dei più folli e surreali casi di spionaggio internazionale della storia. Iscrivi al Patreon per ascoltare UN EPISODIO IN PIÙ a settimana: patreon.com/NAQP Seguici su Instagram per video esclusivi e molto altro: @nonapritequellapodcast Per sponsor, collaborazioni o semplici mail: nonapritequellapodcast@gmail.com Segui Matteo su Instagram: @matteo.lenardon Segui Pedar su Instagram: @iosonopedar Segui J-Ax su Instagram: @j.axofficial Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
OFFERTA ESCLUSIVA NORDVPN Non perderla: https://bit.ly/4awfHrjStoria, origini, motivazioni, composizione dell'Organizzazione del Patto del Nord Atlantico. Un sistema difensivo multinazionale e sovranazionale accusato spesso di essere solo un'arma a disposizione degli Stati Uniti. Dai prodromi della Guerra Fredda ai giorni nostri, cerchiamo di capire come si sia formata la NATO, quali siano le sue finalità, per quali motivi abbia accolto sempre più membri al proprio interno e quali scopi possa avere oggi, a 75 anni dalla sua formazione.Il nostro canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCwSostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: https://www.patreon.com/dentrolastoriaAbbonati al canale: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCw/joinSostienici su PayPal: https://paypal.me/infinitybeatDentro La Storia lo trovi anche qui: https://linktr.ee/dentrolastoriaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.
Segui il tuo istinto e non dare mai niente per scontato. Ottime regole da applicare nella vita di tutti i giorni, direttamente dalla famose Regole di Mosca, quelle usate dalle spie durante la guerra fredda. Sono dieci, e io ve le racconto e poi fatene l'uso che volete, perché così, applicando le Regole di Mosca, potrete sentirvi anche voi dei personaggi di un romanzo, delle spie avventuriere anche quando andate al supermercato a vedere se è rimasto un panettone. Il mio regalo per voi in questo finale d'anno.TRASCRIZIONE [ENG translation below]Oggi si conclude un ciclo che è iniziato il primo gennaio con un regalo. Oggi, 31 dicembre, Voglio concludere con un altro regalo, concludere nel senso che i 3 minuti grezzi, come avrete notato, non è più giornaliero, ma lo faccio quando ho qualcosa da dire.Allora che regalo vi voglio fare oggi? È il regalo delle Regole di Mosca, che voi direte ma che sono queste Regole di Mosca? Sicuramente le conoscete, perché se avete mai guardato un film di spionaggio, o letto un libro di spionaggio, sicuramente si parlava, o comunque si applicavano le Regole di Mosca, che sono le regole da seguire per diventare una spia che non si fa catturare.Sono dieci, sono state codificate, ma non è che esistano così, insomma sono state codificate e io ve le racconto e poi fatene l'uso che volete, perché così, applicando le Regole di Mosca, potrete sentirvi anche voi dei personaggi di un romanzo, delle spie avventuriere anche quando andate al supermercato a fare la spesa.Allora la regola numero uno dice non date mai niente per scontato, e questa mi sembra una regola che si possa applicare tranquillamente anche nella nostra vita. Poi, non andare mai contro il tuo istinto, quando senti una cosa nello stomaco di pancia, che ti dice "mmm... questa cosa è un po'..." Ecco, seguite la pancia.La numero tre è che tutti potenzialmente sono controllati dal tuo nemico. Questo vuol dire di andarci piano, di andarci cauti, di non allargarsi mai troppo, di non raccontare cose che non si dovrebbero raccontare.Un'altra regola, non guardarti alle spalle, perché guardarsi alle spalle significa pensare di essere seguiti. E questa regola dice non guardatevi alle spalle perché non sei mai completamente solo o sola, c'è sempre qualcuno che ti guarda. Quindi il trionfo della paranoia più totale che tutti ti stanno guardando, tutti ti stanno spiando.La regola numero, cinque vai col flusso e mimetizzati, non dare nell'occhio, confondi tutti nella folla.Regola numero sei, varia sempre le cose che fai e non fare troppo spesso le stesse cose, quindi sii un po' imprevedibile.Numero sette, fai credere al tuo nemico che possa stare tranquillo, quindi dargli un falso senso di sicurezza.La numero otto, non prendertela con il tuo nemico, perché devi sempre rispettarlo. La numero nove, scegli tu il tempo, il momento e il luogo di agire, e la numero dieci tieni sempre le tue opzioni tutte aperte.Aggiungo una chiosa che queste che vi ho letto sono le Moscow rules in inglese, su Wikipedia, e ci sono altre quattro lingue; il cinese, il russo, il francese e il lombardo. Vi lascio a voi a pensare non lo so, se c'è qualcosa da pensare. Ci sentiremo ancora.TRANSLATIONToday we conclude a cycle that began on January 1 with a gift. Today, December 31, I want to conclude with another gift, conclude in the sense that the 3-minute podcast, as you may have noticed, is no longer daily, but I do it when I have something to say.So what gift do I want to give you today? It is the gift of the Moscow Rules, and you will wonder, what are these Moscow Rules? Surely you are familiar with them, because if you have ever watched a spy movie, or read a spy book, surely they talked about, or at least applied the Moscow Rules, which are the rules you have to follow to become a spy who does not get caught.There are ten of them, they have been codified, but it's not that they exist like that, in short they have been codified and I'll tell you about them and then make use of them as you wish, because then, applying the Moscow Rules, you can also feel like characters in a novel, adventurous spies even when you go to the supermarket to do your shopping.Then rule number one says never take anything for granted, and this seems to me to be a rule that can be safely applied in our lives as well. Then, never go against your instinct, when you feel a thing in your gut stomach, that says "mmm... this thing is a little..." That's it, follow your gut.Number three is that everyone is potentially controlled by your enemy. This means to tread lightly, to tread carefully, to never overextend yourself, to not tell things you should not tell.Another rule, do not look over your shoulder, because looking over your shoulder means thinking you are being followed. And this rule says don't look over your shoulder because you are never completely alone or lonely, there is always someone watching you. So the triumph of total paranoia that everybody is watching you, everybody is spying on you.Rule number, five go with the flow and blend in, be inconspicuous, and confuse everyone in the crowd.Rule number six, always vary the things you do and don't do the same things too often, so be a little unpredictable.Number seven, make your enemy think he can be comfortable, thus giving him a false sense of security.Number eight, don't pick on your enemy, because you must always respect him. Number nine, you choose the time, time, and place to act, and number ten always keep your options all open.I will add a caveat that these that I read to you are the Moscow rules in English, on Wikipedia, and there are four other languages; Chinese, Russian, French, and Lombard. I will leave you to think I don't know if there is anything to think about. We will be in touch again.LINK https://en.wikipedia.org/wiki/The_Moscow_rules
Dal blocco dell'export dei chip al congelamento delle collaborazioni sulla ricerca. Ecco perché sulla nuova frontiera della rivoluzione tecnologica i rapporti tra le due sponde del Pacifico si faranno sempre più tesi.
Dal blocco dell'export dei chip al congelamento delle collaborazioni sulla ricerca. Ecco perché sulla nuova frontiera della rivoluzione tecnologica i rapporti tra le due sponde del Pacifico si faranno sempre più tesi
Domenico Vecchiarino"La guerra fredda non è mai finita"Storie di agenti segreti e cyber spieRubbettino Editorewww.store.rubbettinoeditore.itLa caduta del Muro di Berlino creò in Occidente un senso di grande euforia: gli USA, insieme agli alleati europei, avevano vinto la Guerra fredda. Si diffuse la convinzione che il crollo del comunismo sovietico e la fine della contrapposizione tra Est e Ovest avrebbero portato a un periodo di collaborazione globale. Ma non è stato così. La guerra di spie non si è mai fermata, anzi è cresciuta. Il libro racconta le più importanti storie di spionaggio avvenute in questi ultimi anni, portandoci in giro per il mondo tra terroristi e agenti segreti in un vorticoso percorso fatto di guerre, inganni e sotterfugi, con vecchi fantasmi tornati dal passato a regolare i conti in sospeso in questa nuova Guerra fredda.Domenico VecchiarinoÈ un ricercatore di intelligence, geopolitica e infrastrutture critiche. Dopo la laurea in Scienze politiche e relazioni internazionali ha continuato la formazione post-universitaria frequentando diversi master e corsi di specializzazione in università e scuole di alta formazione. Attualmente vive a Roma e lavora in una società energetica, collabora con l'Università Lumsa e altri centri di ricerca. Per Rubbettino è autore del volume Le Spie della Guerra fredda (2022) e La Guerra fredda non è mai finita. Storie di agenti segreti e cyber spie (2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/show/tracce-di-il-posto-delle-parole_1/support.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
I delfini hanno la capacità di identificare oggetti che si trovano sott'acqua con straordinaria precisione e lo fanno attraverso un sistema di ecolocazione. Durante la Guerra Fredda, la Marina sovietica sfruttò questa caratteristica per addestrare delfini militari nel Mar Nero. Oggi dovrebbero essere attivi due diversi progetti - uno che riguarda belughe e foche nell'Artico e uno sui delfini nel Mar Nero - in cui gli animali sono utilizzati, soprattutto, per difesa. In questo episodio vi raccontiamo cosa riescono a fare, come vengono addestrati e affronteremo gli aspetti etici. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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La Brexit, 7 anni dopo, è sempre più oscura: tutti ne sono stati danneggiati, a parte i nemici dell'Unione Europea. L'uscita della Gran Bretagna Dall'UE nel 2016 fu un atto di guerra fredda? Ne parliamo con Costantino De Blasi! Tutti gli eventi dell'estate ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/eventi Scopri PsicoStoici ➤➤➤ https://psinel.com/psicostoici-sp/ ⬇⬇⬇SOTTO TROVI INFORMAZIONI IMPORTANTI⬇⬇ LE FONTI DI OGGI: 1) https://www.ilriformista.it/uk-farage-i-miei-conti-bancari-chiusi-per-vendetta-per-la-brexit-ma-ce-il-sospetto-che-abbia-ricevuto-denaro-dalla-russia-366141/ - 2) https://www.ilpost.it/2023/05/16/brexit-fallimento-farage/ - 3) https://www.thetimes.co.uk/article/sorry-nigel-theres-always-politics-in-banking-x8d63slwj - 4) https://www.thetimes.co.uk/article/the-times-view-on-nigel-farages-banking-issues-no-accountability-b5llr2z8z Abbonati al canale da 0,99 al mese ➤➤➤ https://bit.ly/memberdufer I prossimi eventi dal vivo ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/eventi Impara ad argomentare bene ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/video-corso/ Il mio ultimo libro per Feltrinelli ➤➤➤ https://amzn.to/3jmCYpQ Entra nella Community ➤➤➤ https://www.patreon.com/rickdufer La newsletter gratuita ➤➤➤ http://eepurl.com/c-LKfz Daily Cogito su Spotify ➤➤➤ http://bit.ly/DailySpoty Canale Discord (chat per abbonati) ➤➤➤ https://discord.gg/pSVdzMB Tutti i miei libri ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/libri/ Il negozio (felpe, tazze, maglie e altro) ➤➤➤ https://www.dailycogito.org/ #brexit #unioneeuropea #geopolítica INSTAGRAM: https://instagram.com/rickdufer INSTAGRAM di Daily Cogito: https://instagram.com/dailycogito TELEGRAM: http://bit.ly/DuFerTelegram FACEBOOK: http://bit.ly/duferfb LINKEDIN: https://www.linkedin.com/pub/riccardo-dal-ferro/31/845/b14 -------------------------------------------------------------------------------------------- Chi sono io: https://www.dailycogito.com/rick-dufer/ -------------------------------------------------------------------------------------------- La sigla è stata prodotta da Freaknchic: https://www.freaknchic.it/ La voce è della divina Romina Falconi, la produzione del divino Immanuel Casto. A cura di Stefano Maggiore. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Ricevi dove e quando vuoi tutti gli ingredienti freschi e già dosati per cucinare ricette nuove e sempre diverse. L'ispirazione per le tue cene è in una box per cucinare! Solo con l'offerta esclusiva di HELLO FRESH! https://bit.ly/3oFAh5d Codice SCONTO: CHEFIT99Il nostro canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCwSostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: https://www.patreon.com/dentrolastoriaAbbonati al canale: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCw/join1 Agosto - 2 Ottobre 1944, nella Varsavia occupata da 5 lunghissimi anni dalla Germania Nazista, va in scena una delle piu' cruente insurrezioni popolari della Seconda Guerra Mondiale, la rivolta di Varsavia, che segna uno spartiacque sia per le sorti del secondo conflitto mondiale sia per le future sorti dell'Europa post-bellica, considerata da molti come la prova generale di quella che, nel giro di un paio d'anni, sarebbe diventata la Guerra Fredda.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.
Le tensioni tra Usa e Russia, che sempre più mostrano i muscoli e si lanciano provocazioni reciproche come nella migliore delle tradizioni della Guerra fredda, sembrano tutt'altro destinate a sciogliersi, come il conflitto in Ucraina, e si combatte anche a colpi di droni. Interviene Enrico Verga, esperto di geopolitica e tecnologie belliche.
Mentre i fari sono puntati sul conflitto in Ucraina, le tensioni tra Russia e Stati Uniti si stanno intensificando al Nord, nell'Artico. I giacimenti di gas, petrolio e altre materie prime preziose che stanno affiorando a causa del cambiamento climatico rendono infatti queste terre sempre più appetibili per molti attori. Ne parliamo con Marzio Mian, autore del recentissimo "Guerra bianca. Sul fronte artico del conflitto mondiale" (Neri Pozza), e con Alessandro Aresu, consigliere scientifico di Limes, autore del libro "Il Dominio del XXI Secolo. Cina, Stati Uniti e la guerra invisibile sulla tecnologia" (Feltrinelli).