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XVI ciclo di Dottorato della Scuola Superiore di Studi StoriciUniversità deglli Studi della Repubblica di San MarinoSTORIOGRAFIA E DIPLOMAZIADa Pechino a Bandung. L'attività diplomatica cinese e l'Asia postcoloniale nei primi anni della Guerra Fredda (1949-1955)Guido Samarani(Università Ca' Foscari Venezia)Podcast a cura di Giuseppe GiardiUna produzione Usmaradio - Centro di Ricerca per la Radiofonia
Acquista il mio nuovo libro, “Anche Socrate qualche dubbio ce l'aveva”: https://amzn.to/3wPZfmCAll'inizio degli anni '60 in America salì al potere Kennedy, tra aperture verso Mosca e momenti di improvvisa tensione.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dentro-alla-storia--4778249/support.
Viaggiare in aereo è un piacere. Ma a volte è anche un rischio. Velivoli e aeroporti divengono a volte obiettivi di gruppi terroristici: è quanto accade la sera del 30 maggio 1972 allo scalo internazionale di Lod, in Israele. Tre finti turisti giapponesi, appartenenti a una organizzazione di alleati orientali del FPLP, estraggono dalle custodie da violino dei fucili semiautomatici cechi vz.58 e delle granate, prendendo di mira chiunque capiti loro a tiro. Muoiono cittadini israeliani, personale aeroportuale, parecchi pellegrini portoricani diretti a Gerusalemme. Il massacro rientra nello spietato gioco del Medio Oriente in cui, in ottica Guerra Fredda, mette lo zampino anche la Corea del Nord. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Acquista il mio nuovo libro, “Anche Socrate qualche dubbio ce l'aveva”: https://amzn.to/3wPZfmCNei primi anni '50 il clima tra USA e URSS iniziò lentamente a cambiare, lasciando il posto a quella che gli storici chiamano la "coesistenza pacifica".Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dentro-alla-storia--4778249/support.
Dalla nascita alla dissoluzione, l'Unione Sovietica ha segnato la storia. Analizziamo la Guerra Fredda, la glasnost' e la perestrojka di Gorbacev.
Le connessioni storiche e culturali tra l'antica Persia e la cultura vedica dell'India, evidenziate da scoperte a Persepoli, e la tesi, meno supportata dalle fonti disponibili, che la creazione del Pakistan nel 1947 sia stata una strategia occidentale per contenere l'espansione sovietica. La prima parte illustra le sorprendenti similitudini linguistiche (tra persiano antico e sanscrito) e religiose (tra Zoroastrismo e pratiche vediche), suggerendo un'intensa interazione culturale lungo l'antico corridoio indo-iraniano e l'ipotesi di migrazioni dall'India. La seconda sezione presenta la tesi, attribuita al giornalista Prem Prakash, che vede nella partizione dell'India un disegno geopolitico, sebbene la documentazione storica principale ponga l'accento sulle divisioni religiose come causa primaria della nascita del Pakistan. I testi riconoscono che, indipendentemente dalle motivazioni iniziali, il Pakistan divenne in seguito un alleato chiave dell'Occidente durante la Guerra Fredda.
Per ventun anni, dal cuore della Praga socialista, una voce italiana attraversò le frontiere e l'etere.Si chiamava Oggi in Italia e trasmetteva ogni giorno notizie, musica, racconti, analisi e propaganda antidemocristiana. Parlava a milioni di ascoltatori, dal Piemonte alla Sicilia, ma ufficialmente non è mai esistita.Era la radio segreta del Partito Comunista Italiano, nata nel 1950 per controbattere le «menzogne di Radio Roma», cioè della Rai, e sfidare apertamente il monopolio radiotelevisivo pubblico.Dietro i microfoni, donne e uomini italiani — ex partigiani, militanti, latitanti politici — che raggiunsero la Cecoslovacchia sotto falso nome e vissero da esuli, per molto tempo impossibilitati a tornare in patria.Oggi, di questa radio fuorilegge, non resta quasi nulla: qualche frammento in libri poco noti, un romanzo di Giuseppe Fiori: “Uomini ex”, un documentario mai trasmesso, una serie radiofonica di Radio Tre del 1999, pochi articoli accademici.Radio Oggi in Italia è stata una voce rimossa dalla memoria collettiva, la sua storia merita di essere ascoltata di nuovo. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Cosa è stato il Piano Marshall alla fine della Seconda Guerra mondiale, a cosa è servito e cosa prevedeva? Storia e conseguenze del piano di interventi U.S.A. che rimise in piedi l'Europa Occidentale.
Le vicende dal 1943 al 1948 che hanno traghettato l'Italia dalla dittatura fascista alla democrazia portando infine alla nascita della repubblica.
Acquista il mio nuovo libro, “Anche Socrate qualche dubbio ce l'aveva”: https://amzn.to/3wPZfmCL'Europa fu investita e divisa in due dalla Guerra Fredda; ma un paio di paesi ebbero una storia particolare, che merita di essere approfondita.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dentro-alla-storia--4778249/support.
La storia misteriosa e segreta dell'Unità 731, che studiava virus letali e armi chimiche per il Giappone della Seconda Guerra Mondiale e che finì quasi in blocco nei laboratori americani della Guerra Fredda (Giappone, 1938/1945)See omnystudio.com/listener for privacy information.
Acquista il mio nuovo libro, “Anche Socrate qualche dubbio ce l'aveva”: https://amzn.to/3wPZfmCQuali effetti ebbe la Guerra Fredda tra USA e URSS sull'Europa? Vediamo cosa accadde sia ad est che ad ovest, almeno all'inizio.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dentro-alla-storia--4778249/support.
Acquista il mio nuovo libro, “Anche Socrate qualche dubbio ce l'aveva”: https://amzn.to/3wPZfmCUSA e URSS, alleati durante la Seconda guerra mondiale, iniziarono ben presto a guardarsi con occhi diversi, dando origine a un confronto a distanza che avrebbe segnato il mondo per decenni.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dentro-alla-storia--4778249/support.
Alessandro Colombo"Il suicidio della pace"Perché l'ordine internazionale liberale ha fallito (1989 - 2024)Raffaello Cortina Editorewww.raffaellocortina.itDopo quasi quarant'anni dalla fine della Guerra fredda, la guerra è tornata dalla periferia al centro del sistema internazionale, costringendo l'Europa e il mondo a confrontarsi persino con il rischio di uno scontro diretto tra grandi potenze. Questo disincanto e il segno per eccellenza del collasso dell'ordine internazionale: un collasso che investe i rapporti diplomatici, le istituzioni internazionali, la globalizzazione economica e le norme fondamentali della convivenza internazionale - a cominciare da quelle sull'uso e sui limiti dell'uso della forza. Da qui, allora, l'urgenza di chiedersi come sia stato possibile ricadere in questa condizione, dopo le illusioni e l'euforia di soli trent'anni fa. Rinunciando come prima cosa a contrapporre una presunta età dell'oro dell'apertura e dell'ottimismo a una regressione nella chiusura e nel risentimento. E riconoscendo come, in realtà, la condizione attuale sia in larga parte figlia delle forzature, delle amnesie e dei veri e propri errori che l'ordine internazionale liberale ha accumulato già a partire dalla sua fondazione.Alessandro Colombo insegna Relazioni internazionali nel dipartimento di Studi internazionali, giuridici e storico-politici dell'Università degli Studi di Milano. Tra le sue pubblicazioni, La disunità del mondo (Feltrinelli 2010), Tempi decisivi (Feltrinelli 2014), Guerra civile e ordine politico (Laterza 2021). Nelle nostre edizioni ha pubblicato Il governo mondiale dell'emergenza (2022) e Il suicidio della pace (2025).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Nel 2024 la spesa in armamenti ha superato i 2'718 miliardi di dollari – con una crescita di anno in anno come ai tempi della Guerra Fredda. Israele è audito dalla Corte internazionale di giustizia, tra le altre cose, per l'uso della fame come arma di guerra: da 2 mesi infati a Gaza non entrano aiuti umanitari.Ci sono alcune piccole novità sulle cause dell'enorme blackout che ha spento la Spagna e il Portogallo lunedì - oltre alle prime considerazioni antropologiche di una giornata completamente sconnessa.Il bike-to-work fa bene non solo alla salute, ma riduce anche i giorni di malattia e di assenza di chi lo pratica – un ulteriore incentivo per favorirlo nelle aziende. Luigi Mastrodonato, giornalista esperto di diritti umani, ci racconta della prima mappa in Italia che riassume gli abusi della polizia dal 2000 in avanti. È stata ricostruita non dai dati ufficiali – che non ci sono - ma unicamente sulla base dei racconti di cronaca.Rassegna stampa:Per Israele la fame è un'arma di guerra e da due mesi non fa entrare aiuti umanitari a GazaMalapolizia – la mappa dei decessi in Italia durante un fermo o circostanze simili dal 2000 a oggi
Christiano Sacha Fornaciari"La sedia del diavolo"Violenza, tortura e morte nel Brasile dei generaliEdizioni Lindauwww.lindau.itScritto con il rigore di un saggio storico e il ritmo incalzante di un romanzo, "La sedia del drago" racconta un Brasile poco noto e molto distante dallo stereotipo turistico «spiagge, calcio e samba», ancora oggi molto diffuso: è il Brasile dei generali e di una brutale dittatura che, nel quadro geopolitico disegnato dalla Guerra Fredda, a partire dal 1964 avrebbe governato il paese per oltre vent'anni, torturando e assassinando gli oppositori politici, perseguitando intellettuali e artisti, discriminando il mondo LBGTQ, ed esercitando una censura pervasiva su ogni mezzo di comunicazione. Facendo ricorso a fonti testimoniali, agli archivi dei quotidiani e delle riviste dell'epoca, a documenti originali reperiti negli archivi di Stato brasiliani e negli archivi digitali desecretati della CIA e del Dipartimento di Stato USA, nonché ai ricordi personali dell'autore, le pagine di questo libro descrivono con straordinaria efficacia eventi e atmosfere di quegli anni cupi, l'organizzazione e i principi dell'apparato repressivo, il coraggio dei dissidenti, le sofferenze delle vittime e la crudeltà dei loro carnefici. Un angosciante viaggio nel cuore di tenebra dell'uomo.Christiano Sacha Fornaciari, architetto, è nato a São Paulo del Brasile nel 1962. Si è laureato all'Istituto universitario di architettura di Venezia, dove è stato allievo di Massimo Cacciari per gli studi di estetica e di Franco Rella per gli studi di letteratura artistica. Componente della Consulta per l'arte sacra dell'arcidiocesi di Udine, si è perfezionato in Architettura e arte per la liturgia presso la Facoltà di sacra liturgia del Pontificio ateneo Sant'Anselmo in Roma.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
ElevenLabs (prova gratuita): clicca quiAmazon (vetrina): clicca quiIl ministero della paranoia: clicca quiGli uomini di Himmler: clicca quiDiventa un supporter di questo podcast: clicca qui.➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: clicca quiContatti: redazione@Spazio70.comPuntata 4 (18/4/2025)Tra i principali argomenti trattati all'interno dell'episodio:Dopo la Seconda guerra mondiale, i Servizi segreti delle due Germanie si riorganizzano sulle ceneri del Terzo Reich, sotto influenze opposte: americana e sovietica.Il BND tedesco-occidentale nasce dall'Organizzazione Gehlen, diretta dal generale Reinhard Gehlen, che offrì agli USA documenti e competenze sul fronte orientale.La narrazione mitica di Gehlen come fondatore dell'intelligence democratica viene smontata dai documenti d'archivio: incompetenza, inefficienza e retaggi autoritari.Gehlen recluta numerosi ex funzionari di Gestapo, SD ed Einsatzgruppen, responsabili diretti di crimini di guerra e della Shoah.Negli anni Sessanta, scandali e infiltrazioni sovietiche rivelano la fragilità del BND, che arriva a contare fino al 20 per cento di personale proveniente dagli apparati nazisti.La Stasi nasce sotto stretto controllo sovietico e viene modellata sul modello del KGB, con una struttura altamente politicizzata e centralizzata.Il personale della Stasi proviene da comunisti «russificati», ex deportati politici, prigionieri rieducati in URSS e giovani formati all'interno del regime.La cultura del «cekismo» staliniano, improntata al fanatismo ideologico e al culto della sorveglianza, permea la mentalità della Stasi fino agli anni Ottanta.Mentre il BND diventa una roccaforte del conservatorismo e dell'anticomunismo, la Stasi si radicalizza nella lotta di classe e nel controllo totalitario.Entrambi i Servizi operano ben oltre i confini nazionali, collaborando con regimi autoritari e partecipando a operazioni controverse durante la Guerra fredda.Sigla: Loopster (Kevin MacLeod);Brano all'interno dell'episodio:destiny (Synthwave Music)-HelkimerEffetti: ElevenLabs
C'è stato un tempo in cui il futuro si scriveva con pellicole da 35mm e sogni di razzi spaziali. In questo primo episodio speciale, esploriamo il grande duello cinematografico tra Stati Uniti e Unione Sovietica durante la Guerra Fredda. Mentre Hollywood riempie gli schermi di alieni e astronauti patriottici, l'Unione Sovietica risponde con cinema di Stato e slanci collettivi verso il cosmo. Dallo Sputnik a Gagarin, da Disney a Wernher von Braun, passando per le prime inquietudini post-belliche, la fantascienza diventa arma, rifugio e manifesto ideologico. Un viaggio tra bobine e orbite, per scoprire come lo spazio – prima di essere conquistato – è stato immaginato.
In questa seconda parte, esploriamo due capolavori che hanno ridefinito la fantascienza cinematografica: 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick e Solaris di Andrej Tarkovskij. Due visioni opposte, nate durante la Guerra Fredda, che trasformano lo spazio in un campo di battaglia esistenziale. Dalla potenza visiva di Hollywood alla poetica spirituale del cinema sovietico, questo episodio è un viaggio tra cinema, filosofia e immaginario cosmico. Un confronto che ancora oggi illumina lo schermo e l'animo umano. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Durante la Guerra Fredda, un satellite spia americano immortalò un gigantesco veicolo sovietico sul Mar Caspio: l'ekranoplano, noto come "Mostro del Caspio". Questo incredibile mezzo sfruttava l'effetto del suolo per planare a bassa quota, risultando praticamente invisibile ai radar e capace di superare i 500km/h. Ma se era così rivoluzionario, perché è stato abbandonato? In questo video ripercorriamo la storia dell'ekranoplano, il suo funzionamento, i vantaggi, gli svantaggi e il motivo per cui non è più stato prodotto. Abbonati per supportare il nostro progetto Missione Cultura e diventare mecenate di Geopop: https://geopop.it/Muh6X Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
In questo episodio di "Storia Orale della Diplomazia Italiana", ascoltiamo l'Ambasciatore Amedeo De Franchis raccontare una carriera straordinaria, segnata da esperienze uniche nella Farnesina e all'interno della NATO, passando per incarichi critici a Teheran, New York e altre missioni in periodi complessi come l'epoca post-bellica e la crisi nucleare. Le sfide affrontate, dalla Guerra Fredda al rilancio dei rapporti internazionali in momenti di alta tensione, offrono preziosi insegnamenti e ispirazioni. Un'intervista originale che svela retroscena poco noti e soprattutto evidenzia il valore della dedizione diplomatica.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8109SE LA RUSSIA ENTRASSE NELLA UE E NELLA NATO SAREBBE BELLO, MA PURTROPPO E' IMPOSSIBILE di Franco Battaglia Tutti, Volodymyr Zelensky per primo, chiedono garanzie di sicurezza alla Russia. Ora, non è che io voglia sposare la causa della Russia, come qualcuno può a buon diritto supporre dopo aver letto i miei articoli degli ultimi tre anni; però la cosa rimane una supposizione perché, solo a sforzarsi di restare obiettivi, non si può non concludere che chi ha bisogno di garanzie di sicurezza è proprio la Russia.Abbiamo più volte ascoltato, e non solo da Zelensky, che la Russia vorrebbe prendersi l'intera Ucraina e, dopo averlo fatto, procederà con l'invadere l'Europa occidentale, a cominciare dalla Polonia. E la stessa Ursula von der Leyen ci sta terrorizzando con una nuova minaccia esistenziale: messa in soffitta quella climatica, ha estratto dal cilindro quella della Russia.Da quel poco di Storia che abbiamo studiato, non risulta che i Russi abbiano mai avuto velleità di espansione ad ovest. In particolare, noi in Italia abbiamo subito quelle di normanni, spagnoli, francesi, arabi (naturalmente, prima ancora Roma si era costruita il proprio impero); ma, quanto alla Russia, essa subì, nel tempo, gli attacchi dei turchi ottomani, di Napoleone e di Hitler. E perfino durante la Guerra Fredda l'influenza della Russia sovietica nei Paesi dell'Europa Occidentale fu limitata alla sovvenzione dei partiti politici ad essa amici (da noi quello che poi diventerà il Pd).È vero che tutto può accadere, se esercitiamo sufficiente fantasia. Ma ce ne vuole proprio tanta ad immaginare una Russia che - cosa mai vista prima - si proponga di invadere l'Europa. E questo anche se la Nato dovesse sciogliersi - cosa che, personalmente, auspicherei. Questa, sorta come Alleanza di mutuo soccorso contro il pericolo comunista sovietico, non avrebbe motivo di esistere visto che quel pericolo non esiste più.LA NATO È CONTROPRODUCENTEPer certi versi, anzi, la Nato è controproducente non solo alla sicurezza di tutti ma anche alla convivenza pacifica. Si pensi se l'Ucraina fosse stata nella Nato: l'Operazione militare speciale di Mosca sarebbe stata più problematica, il che farebbe concludere il contrario di quel che ho detto nella frase appena precedente. Eppure no: in quella Operazione la Russia ha potuto rendere inoffensive diverse basi militari presenti in Ucraina, una presenza minacciosa per la Russia, alla luce della Storia passata che ho ricordato all'inizio. Il rapporto di forze Nato/Russia è smodatamente svantaggioso per quest'ultima e, in caso di conflitto, questa soccomberebbe. E con essa il pianeta, perché Vladimir Putin è stato chiaro in proposito: alla Russia non interessa un pianeta senza la Russia. Ma, in caso - più probabile - di non conflitto, vi sarebbero stati anni di atmosfera irrespirabile, peggiori degli anni della Guerra Fredda. Se solo Zelensky, già nel febbraio 2022, avesse accettato di mantenere la solenne promessa del 16 luglio 1990 ove Ucraina prometteva di restar fuori dalla Nato, questi tre anni li avremmo raccontati diversamente.Se è la pace quel che si vuole, se è la pace quel che veramente si vuole, è necessario che da nessuna delle parti si mettano in atto azioni minacciose. Il rafforzamento delle nostre presunte difese è una di quelle azioni, perché ha tutta l'aria di essere un rafforzamento delle nostre capacità di offesa. Il piano di von der Leyen andava respinto al mittente, tanto più che la donna ha già dimostrato ampie incapacità in ogni altro settore da ella toccato.INCLUDERE LA RUSSIA NELLA UEAvrei una proposta. Anziché armarsi contro la Russia (contro chi, sennò, lo farebbe la Ue), si è pensato alla possibilità di includere la Russia nella Ue? Dopotutto, Russia e Ue hanno interessi comuni e complementari: la Ue ha bisogno delle materie prime ed energetiche della Russia, e a questa fan comodo i prodotti industriali della Ue. La convivenza pacifica converrebbe a tutti, e la Russia (e l'Ucraina, naturalmente) nella Ue potrebbe essere un buon passo. Almeno finché si è convinti che la Ue sia una buona idea di suo, cosa di cui io, personalmente, per molte altre ragioni, dubito fortemente. Ma almeno, finché la Ue rimane una fissazione, forse conviene averci dentro anche la Russia. Lo stesso potrebbe valere per la Nato.Smantellarla potrebbe non essere una cattiva idea, ma finché si decide di tenerla in vita, forse converrebbe rimodulare il pericolo comune - potrebbe essere il terrorismo, di qualunque natura - ed estendere la Nato anche alla Russia. Insomma, la Russia condivide col resto del mondo occidentale le radici cristiane e ha anche messo in soffitta quel sistema economico che ha fatto crollare l'Unione sovietica. Inoltre, sarebbe una ventata d'aria fresca in una Ue che, al momento, è in mani tutt'altro che rassicuranti.A chi pensasse la proposta provocatoria, rammento, per esempio, che nel 1940 la Germania invadeva la Francia e che nel 1955 Francia e Germania stavano nella Nato e all'inizio degli anni '90 nella Unione Europea.Nota di BastaBugie: Rino Cammilleri nell'articolo seguente dal titolo "Putin nella Ue? Ciao core" spiega perché purtroppo non è possibile per la Russia entrare a far parte dell'Unione Europea e della Nato.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 22 marzo 2025:Il fraterno amico e sodale e conterraneo professor Franco Battaglia ha scritto una cosa buona&giusta che condivido toto corde: sarebbe bello se la Federazione Russa entrasse nella Ue e, perché no, anche nella Nato. Ebbene, ciò è impossibile, e vado a spiegare il motivo.La crisi attuale, è noto, è stata a suo tempo innescata dai presidenti dem americani proprio per impedire quel che il nostro Berlusconi, a Pratica di Mare, stava cercando di fare con un Putin sorridente e propenso. Cioè, esattamente quanto Battaglia propone. No, i dem americani sono legati a filo doppio col loro c.d. complesso militar-industriale, cui hanno sempre garantito lautissimi guadagni. E il "sogno americano", lo si rammenti, non è altro che questo: fare soldi, fortissimamente soldi, soldi a ogni costo.I socialisti che comandano nella Ue, e che continuano a comandare alla faccia dei popoli che vanamente votano loro contro, sono parenti stretti dei dem americani, non dimentichiamolo. Ebbene, ricordiamoci anche che l'Europa è letteralmente trapunta di basi militari americane, Italia e Germania in primis. E come fai a mantenere una simile rete se non la supporti con un'intelligence altrettanto ramificata ed efficiente? Fuor dai denti, quanti sono stati, e sono, i capi europei che hanno un dossier loro dedicato negli archivi della Cia?Trump, lo si tenga presente, è anche lui americano, e deve render conto prima di tutto a quelli che lo hanno votato. A questi ha promesso benessere, posti di lavoro e quant'altro. Dunque, deve cavare soldi da dove possibile. Da qui i dazi, per esempio. Ma anche il calcolo: gli arsenali bellici europei sono stati svuotati per darli a Zelensky. Su input americano, ovvio. E l'Europa non ha potuto dire di no, come sappiamo.Perciò, per convincere gli scettici cittadini europei, ha dovuto por mano alla propaganda e mostrarsi più realista del re. Così, il gas lo compriamo in America, ma anche le armi dovremo comprarle là, nel produttore mondiale numero uno. Volete che Trump rinunci ai soldi degli europei? Non ci pensa nemmeno. Gli inglesi? Continuano a essere i peggiori nemici del Continente, anche se in casa loro il woke e l'islam li stanno facendo marcire.Putin, dovendo far risorgere il suo Paese dalle macerie dell'Urss, non aveva i mezzi per fare quel che, invece, fanno da decenni i ricchissimi arabi: finanziare le università americane (una ha addirittura una cattedra di studio della sharìa). In tal caso la narrativa sarebbe stata diversa. E pure la politica internazionale. Sarà un caso che l'incontro Trump-Putin sia stato organizzato a Riyadh? No, se continua così, spiace dirlo, ma le cose si metteranno male per gli europei. Tanto, l'Inghilterra è un'isola e l'unica guerra che gli americani hanno visto in casa loro è quella di Secessione. L'eventuale, ennesima, guerra europea la vedranno in televisione.
Ascolta il quindicesimo podcast della serie "Storia orale della diplomazia italiana" con l'intervista all'Ambasciatore Guido Lenzi. Con una carriera che va dal 1964 al 2008, Lenzi ha prestato servizio in sedi di grande rilevanza internazionale: Algeri, Londra, Mosca, New York e, come Rappresentante Permanente, a Vienna all'OSCE. Durante l'intervista, Lenzi racconta le sfide affrontate in momenti storici critici, dalla Guerra Fredda alle delicate trattative multilaterali, offrendo uno sguardo unico sulla diplomazia italiana.
Ormai è chiaro che Trump e Putin si sono alleati contro l'Europa e le democrazie liberali. Il discorso del vice-presidente Vance alla Conferenza di Monaco è stata una dichiarazione di guerra ideologica all'Unione Europea e ai suoi valori. Riecheggia in maniera inquietante il discorso di Putin nel 2007 sempre alla Conferenza di Monaco. Fu l'inizio dello strappo fra Putin e l'Occidente. Un discorso sottovalutato. Nessuno capì davvero la portata di quelle parole, quando dichiarò che il collasso sovietico fu la più grande catastrofe geopolitica del secolo. Pensavano fosse una iperbole, invece era un manifesto.“Ogni azione successiva (l'invasione della Georgia, l'annessione della Crimea, l'abbattimento del volo MH17, l'avvelenamento di Skripal, l'uccisione di Navalny) non è stata un incidente isolato, ma una mossa a scacchi attentamente orchestrata. E ora ha vinto la partita lunga due decenni, realizzando ciò che generazioni di leader sovietici potevano solo sognare: Putin lo ha fatto non attraverso carri armati e missili, ma attraverso la pazienza strategica, la manipolazione delle istituzioni democratiche e una fede incrollabile nel destino geopolitico russo.Questo nuovo finale della Guerra Fredda non si conclude con il trionfo della democrazia liberale occidentale, ma con il suo sistematico smantellamento. L'impalcatura ideologica portante del Cremlino, in cui il potere è verità, i principi sono debolezza e il clientelismo è l'unica vera ideologia, ora definisce la Casa Bianca”. E questo non deve sorprendere. Trump e Putin sono ‘alleati' di lunga data, ancora prima del 2016, quando Trump vinse per la prima volta le elezioni americane. Le tracce di questa relazione pericolosa per l'America e per il resto del mondo risalgono a molto prima e si intrecciano con i movimenti estremisti di matrice cristiano-nazista e più recentemente con il progetto politico dei signori della Silicon Valley. Oggi gli Usa sono leader di un movimento fascista globale. (00:00:00) USA, Russia e l'imperialismo mafioso(03:30:21) La conferenza di Monaco è l'inizio di una nuova era(10:34:20) Trump-Putin “alleati” contro l'Europa e le democrazie liberaliRegia: VudioBrani musicali: Rage Against The Machine - Wake Up ; One Day (Vandaag) - Bakermat
➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/spazio-70--4704678/support.Università Statale di Milano, 2010. Lezione del professor Giorgio Galli sul tema della guerra (rivoluzionaria) nel mondo moderno e contemporaneo.Si ringrazia il Laboratorio Lapsus per la condivisione del reperto.Tra gli argomenti trattati durante la lezione:1) «Il problema della guerra fredda? Il fatto che l'Occidente abbia dovuto fronteggiare una rivoluzione anticolonialista appoggiata dai partiti comunisti e dall'Urss»; 2) Le guerre «asimmetriche» pre-1989; 3) Le «tentazioni» sull'utilizzo del nucleare tattico negli anni Cinquanta; 4) Esempi storici di «guerra di guerriglia»; 5) «L'Urss? Non ebbe mai come strategia di politica estera una espansione militare nell'Europa occidentale»; 6) La «competizione asimmetrica»; 7) I «convegni» italiani del 1961 e del 1965; 8) «Se guardo verso il mare, vedo la bandiera rossa a Cuba. Se alzo lo sguardo al cielo, vedo la bandiera rossa nello spazio»; 9) I movimenti arabi nazionalisti; 10) I «colonnelli della guerra rivoluzionaria»; 11) «La strategia della tensione? Non ci fu un pericolo di golpe, ma si volle favorire una soluzione politica per mantenere l'Italia nella Nato»; 12) «Il partito armato? Fu un fenomeno prevalentemente italiano»; 13) Domande e risposte.
Il ventilato accordo tra il governo italiano e la società SpaceX di Elon Musk per l'uso dell'apparato di comunicazioni satellitari Starlink accende il dibattito politico ma non solo. Si tratta dell'uso del sistema di 7 mila satelliti già attivi e degli altri a venire per la fornitura di servizi avanzati di sicurezza nelle telecomunicazioni. Ne parliamo con Francesco Vatalaro, professore emerito in Telecomunicazioni a Roma Tor Vergata e Frediano Finucci, giornalista, autore del libro Operazione satellite. I conflitti invisibili dalla Guerra Fredda all'Ucraina, Paesi edizioni.
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For almost 30 years before its fall, the barrier symbolised the Cold War division of Europe, after the Second World War. The historic event led to the creation of new institutions, new states; and in some cases laid the seeds for future conflicts. - Per quasi 30 anni prima della sua caduta, Die Mauer ha simboleggiato la divisione dell'Europa durante la Guerra Fredda, dopo la Seconda Guerra Mondiale. L'evento storico ha portato alla creazione di nuove istituzioni, di nuovi Stati e, in alcuni casi, ha gettato i semi per futuri conflitti.
For almost 30 years before its fall, the barrier symbolised the Cold War division of Europe, after the Second World War. The historic event led to the creation of new institutions, new states; and in some cases laid the seeds for future conflicts. - Per quasi 30 anni prima della sua caduta, Die Mauer ha simboleggiato la divisione dell'Europa durante la Guerra Fredda, dopo la Seconda Guerra Mondiale. L'evento storico ha portato alla creazione di nuove istituzioni, di nuovi Stati e, in alcuni casi, ha gettato i semi per futuri conflitti.
Marcello Flores. Giovanni Gozzini"Perché la guerra"Editori Laterzawww.laterza.itDa sempre gli uomini combattono. Da sempre le guerre segnano la storia. Ma le guerre non sono sempre state la stessa cosa, si sono trasformate e con esse le ragioni per le quali gli uomini combattono. E conoscere la storia ci può aiutare a capire come possiamo fare la pace e renderla duratura.La domanda «perché la guerra» è tornata prepotente. Gli storici hanno una risposta semplice: le guerre sono sempre esistite e quindi sempre esisteranno. Ma anche le paci sono sempre esistite e quindi sempre esisteranno.Questo libro cerca una risposta nei fatti: è in aumento il numero di conflitti armati e di vittime di guerra? Sì, in cifra assoluta (ma di poco), no, in rapporto al numero crescente di stati e di abitanti della Terra. Le guerre sono cambiate. È aumentato il numero di attori non statali come Hamas e i separatisti filorussi del Donbass in Ucraina. E le guerre si sono imbastardite: solo raramente sono scontri campali tra eserciti, più spesso si fa uso di missili, droni, attentati contro civili. Per questo ci fanno ancora più paura. Non cambia invece la sostanza: le guerre sono frutto di decisioni politiche di uomini contro altri uomini. Non sono il prodotto ineluttabile di una natura umana malvagia. Siamo capaci di guerra e di pace. Dipende dalle circostanze: c'è stato un periodo di pace sostanziale subito dopo la fine della Guerra Fredda, grazie alle operazioni di peacekeeping condotte dai caschi blu dell'ONU. Potremmo e dovremmo farlo anche oggi.Questa è la via maestra, forse l'unica, per un pacifismo che non voglia limitarsi alla salvezza farisaica della propria anima.Marcello Flores ha insegnato Storia contemporanea nelle Università di Trieste e di Siena. Si è occupato di storia dei totalitarismi e di storia dei genocidi. Con Giovanni Gozzini ha già pubblicato 1968. Un anno spartiacque (il Mulino 2018). Per Laterza è autore di Storia della Resistenza (con Mimmo Franzinelli, 2019) e, con Giovanni Gozzini, Il vento della rivoluzione. La nascita del Partito comunista italiano (2021) e Perché il fascismo è nato in Italia (2022).Giovanni Gozzini insegna Storia contemporanea all'Università di Siena. Si è occupato di storia della globalizzazione e delle disuguaglianze e di storia del giornalismo e dei media. Per Laterza è autore di La mutazione individualista. Gli italiani e la televisione 1954-2011 (2011), L'età del disordine. Storia del mondo attuale 1968-2017 (con Tommaso Detti, 2018) e Ecologia del denaro. Finanza e società nel mondo contemporaneo (2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
E che cos'è, per definizione. Perché per quanto crediamo di no, non è stata una sola. E già che ci siamo, perché si dice Cortina di Ferro? C'entrano Winston Churchill, George Orwell e Bernard Baruch. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Molte dichiarazioni ma poche soluzioni. All'assemblea generale delle Nazioni Unite si è parlato di equilibri internazionali "mai così tesi dalla Guerra Fredda", di linee rosse superate, di violazioni della carta dell'organizzazione inaccettabili ma non si è arrivati a un punto definitivo sulla risoluzione dei conflitti in atto. Ne parliamo con Gigi Donelli, nostro inviato a Kharkiv, con Francesco Semprini, inviato de La Stampa nella zona di Pokrovsk, e con Riccardo Sessa, già ambascaitore, presidente della SIOI (Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale).
La prima parte del programma la dedicheremo alla rassegna delle notizie di attualità. Commenteremo, innanzitutto, la decisione della Germania di aumentare i controlli alle frontiere per fronteggiare l'emergenza della “migrazione irregolare”. Quindi, parleremo di una dichiarazione congiunta, che non ha precedenti, rilasciata dai capi dell'MI6 e della CIA secondo cui l'ordine mondiale starebbe affrontando la sua minaccia più significativa dai tempi della Guerra Fredda. Nello spazio dedicato alla scienza e tecnologia ci occuperemo di un nuovo modello di Intelligenza Artificiale (IA) progettato per condurre autonomamente ricerche scientifiche. E infine, ripercorreremo i momenti più emozionanti del torneo di tennis US Open che si è concluso domenica scorsa. Per iniziare, ci sposteremo in un angolo di paradiso della Sardegna. Cala Luna, una delle spiagge più emblematiche e frequentate della regione, è oggi teatro di una disputa territoriale. Due comuni, ciascuno con le proprie rivendicazioni, stanno alimentando un acceso dibattito su chi debba gestire questo gioiello naturale. Successivamente, ci concentreremo su un giovane pilota italiano che, da settimane, è al centro dell'attenzione dei media nazionali. Parliamo di Kimi Antonelli, una stella nascente del mondo delle corse automobilistiche, che l'anno prossimo debutterà in Formula 1 con la Mercedes, sostituendo il leggendario campione britannico Lewis Hamilton. - La Germania impone controlli di sicurezza più rigorosi in tutti i confini terrestri del Paese - I capi dell'intelligence di Stati Uniti e Regno Unito affrontano minacce senza precedenti all'ordine mondiale - L'intelligenza artificiale ora può gestire l'intero processo di ricerca scientifica - Jannik Sinner e Aryna Sabalenka vincono il loro primo titolo agli US Open - Sardegna, Cala Luna e la guerra dei confini - Kimi Antonelli: il sogno italiano in Formula 1
Tredici presidenti – la vita, l'azione di governo, l'impatto che hanno avuto sull'America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi. Parliamo del 40° presidente degli Stati Uniti, il repubblicano Ronald Reagan. Reagan è un presidente che ha alimentato giudizi estremamente diversi: per i conservatori è l'eroe che ha servito il mercato contro lo stato e la causa della libertà contro il comunismo (è a lui che attribuiscono la vittoria nella Guerra Fredda); per i progressisti, è l'ideologo classista e razzista che ha deliberatamente perseguito lo smantellamento della rete sociale a supporto delle classi più povere (in particolare tra le minoranze razziali) e rischiato di scatenare la terza guerra mondiale, salvato solo dalla fortuna e dall'ascesa di Gorbaciov a Mosca. L'opinione pubblica USA lo tiene in alta considerazione, un po' per la vicinanza storica, un po' per la nostalgia verso un decennio – gli anni Ottanta – in cui politica, media e industria dell'intrattenimento tornarono a remare nella stessa direzione dopo le contestazioni del ventennio Sessanta-Settanta, dipingendo un quadro di una nazione forte, fiduciosa, libera e sempre più ricca. Gli storici ne hanno un'opinione più critica: nei ranking degli storici degli ultimi vent'anni Reagan è generalmente inserito tra la nona e la diciottesima posizione. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Tredici presidenti – la vita, l'azione di governo, l'impatto che hanno avuto sull'America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi. Parliamo del 40° presidente degli Stati Uniti, il repubblicano Ronald Reagan. Reagan è un presidente che ha alimentato giudizi estremamente diversi: per i conservatori è l'eroe che ha servito il mercato contro lo stato e la causa della libertà contro il comunismo (è a lui che attribuiscono la vittoria nella Guerra Fredda); per i progressisti, è l'ideologo classista e razzista che ha deliberatamente perseguito lo smantellamento della rete sociale a supporto delle classi più povere (in particolare tra le minoranze razziali) e rischiato di scatenare la terza guerra mondiale, salvato solo dalla fortuna e dall'ascesa di Gorbaciov a Mosca. L'opinione pubblica USA lo tiene in alta considerazione, un po' per la vicinanza storica, un po' per la nostalgia verso un decennio – gli anni Ottanta – in cui politica, media e industria dell'intrattenimento tornarono a remare nella stessa direzione dopo le contestazioni del ventennio Sessanta-Settanta, dipingendo un quadro di una nazione forte, fiduciosa, libera e sempre più ricca. Gli storici ne hanno un'opinione più critica: nei ranking degli storici degli ultimi vent'anni Reagan è generalmente inserito tra la nona e la diciottesima posizione. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Tredici presidenti – la vita, l'azione di governo, l'impatto che hanno avuto sull'America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi. Parliamo del 40° presidente degli Stati Uniti, il repubblicano Ronald Reagan. Reagan è un presidente che ha alimentato giudizi estremamente diversi: per i conservatori è l'eroe che ha servito il mercato contro lo stato e la causa della libertà contro il comunismo (è a lui che attribuiscono la vittoria nella Guerra Fredda); per i progressisti, è l'ideologo classista e razzista che ha deliberatamente perseguito lo smantellamento della rete sociale a supporto delle classi più povere (in particolare tra le minoranze razziali) e rischiato di scatenare la terza guerra mondiale, salvato solo dalla fortuna e dall'ascesa di Gorbaciov a Mosca. L'opinione pubblica USA lo tiene in alta considerazione, un po' per la vicinanza storica, un po' per la nostalgia verso un decennio – gli anni Ottanta – in cui politica, media e industria dell'intrattenimento tornarono a remare nella stessa direzione dopo le contestazioni del ventennio Sessanta-Settanta, dipingendo un quadro di una nazione forte, fiduciosa, libera e sempre più ricca. Gli storici ne hanno un'opinione più critica: nei ranking degli storici degli ultimi vent'anni Reagan è generalmente inserito tra la nona e la diciottesima posizione. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Quanto è potente la Bomba Zar? Perché è stata creata? Il 30 ottobre 1961, l'URSS detonò questo ordigno all'idrogeno sull'isola di Novaja Zemlja, liberando un'energia 1.570 volte superiore a quella della bomba di Hiroshima. In questo episodio, ricostruiamo l'esplosione della Tsar Bomba, il suo funzionamento e il motivo della sua creazione. Analizziamo l'impatto e le conseguenze del test nucleare sul mondo e le sue implicazioni durante la Guerra Fredda. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
#America #Russia #GuerraFredda scambio di 26 prigionieri @AnnaGuaita ; #Scuola #Maturità mai studenti così bravi @Lorenaloiacono ; #Parigi #Olimpiadi #Oro nel paese dei miracoli c'è un piccolo paese d'Italia che ha vinto più oro della #Svezia @AndreaSorrentino
I colossi della Silicon Valley dominano la nuova tecnologia ma la Cina, in sordina, non sta a guardare
I colossi della Silicon Valley dominano la nuova tecnologia ma la Cina, in sordina, non sta a guardare.
Per approfondire gli argomenti della puntata:La serie sulla Libia : https://www.youtube.com/watch?v=NkLeE44YR_I&list=PLpMrMjMIcOklxsuGrAysKddh4eoZho_HF&ab_channel=LaBibliotecadiAlessandria
In un sistema internazionale dominato politicamente dalle alleanze della Guerra Fredda ed economicamente da capitalismo occidentale e comunismo sovietico, l'India voleva essere libera di poter determinare autonomamente il proprio destino, senza dover per forza allearsi con gli uni o gli altri. Dopo aver vissuto secoli di colonialismo e il movimento indipendentista non violento guidato da Gandhi, Menon sul palco delle Nazioni unite afferma che ‘Non si può fare la pace con la guerra'. L'approccio del ‘non-allineamento' dell'India ha definito la sua politica estera nel contesto geopolitico globale. Per ascoltare tutte le puntate di Globally Focus, accedere ad altri podcast, newsletter e contenuti speciali puoi sostenere Will attraverso la membership, aiutandoci così nel nostro lavoro quotidiano. Abbonandoti con il codice GLOBALLY15 hai uno sconto del 15% sui piani annuali. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Nella prima stagione di History Telling l'autore, Paolo Colombo, racconta la vicenda della Romania di Ceausescu, unico tra Paesi del blocco comunista ad essere crollato per effetto di uno scontro sanguinoso tra forze rivoluzionarie e apparati leali al regime. È una tragedia che ci riporta indietro a un periodo storico particolarmente cruciale: i drammatici ultimi mesi del 1989, quando il crollo del Muro di Berlino innescò un effetto domino che, nel giro di poco, spazzò via la Cortina di Ferro e pose fine alla Guerra Fredda. Un momento chiave della Storia contemporanea utile da rievocare soprattutto alla luce di quanto stiamo vivendo oggi, con il rinnovato gelo tra Mosca e l'Occidente e un presidente russo, Vladimir Putin (ai tempi ufficiale del Kgb nella DDR), con il sogno di riportare la Russia ai fasti dell'ex Unione Sovietica.Testo e voce: Paolo ColomboCura editoriale, musiche e sound design: Andrea Franceschi.Editing: Daniele VaschiComunicazione e marketing: Arianna FainaDesign director: Laura CattaneoIllustrazione: Giorgio De MarinisProduzione: Il Sole 24 Ore
Il maccartismo fu un atteggiamento politico-amministrativo manifestatosi nella storia degli Stati Uniti d'America nei primi anni cinquanta del XX secolo, caratterizzato da un'esasperata repressione nei confronti di persone, gruppi e comportamenti ritenuti filo comunisti e quindi sovversivi. All'interno di questo scenario, iniziarono a sorgere svariati gruppi di pressione statunitense di destra, tra i quali spicca la cosiddetta John Birch Society. Fondata nel 1958, per promuovere l'anticomunismo, JBS sosteneva (e sostiene tuttora) il conservatorismo sociale, ed è associato alle idee ultraconservatrici, di destra radicale, di estrema destra o libertarie di destra. Ma come mai questo gruppo è ritenuto così estremo e pericoloso dal punto di vista politico? Proviamo a scoprirlo insieme a Giacomo Giaquinto: narratore, fumettista e autore di romanzi. - Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast - Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: https://www.patreon.com/posts/98715083?utm_campaign=postshare_creator
OFFERTA DI NATALE NORDVPN Non perderla: https://bit.ly/4awfHrjLa Guerra Fredda si è giocata nelle giungle del Vietnam e del Sudamerica, nella Berlino divisa dal Muro, persino nella conquista dello spazio. Ma la storia di Ernst Degner racconta anche di una Guerra Fredda combattuta nello sport. Unico campione motociclistico cresciuto nel Blocco Orientale, custode dei segreti tecnici della MZ, nel 1961 Degner si rende protagonista di un'epica fuga in Occidente. Portando con sé i famigliari, la propria carriera in ascesa e pure qualche progetto tecnico rivoluzionario.Il nostro canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCwSostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: https://www.patreon.com/dentrolastoriaAbbonati al canale: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCw/joinSostienici su PayPal: https://paypal.me/infinitybeatDentro La Storia lo trovi anche qui: https://linktr.ee/dentrolastoriaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.
Siamo fra la Francia e la Cina, durante gli anni della Guerra Fredda. Bernard Boursicot - un importante diplomatico francese che lavora all'ambasciata di Pechino - si innamora perdutamente di una cantante d'opera cinese. Questa persona gli nasconderà, per 18 lunghi anni, un incredibile segreto capace di mettere entrambi al centro di uno dei più folli e surreali casi di spionaggio internazionale della storia. Iscrivi al Patreon per ascoltare UN EPISODIO IN PIÙ a settimana: patreon.com/NAQP Seguici su Instagram per video esclusivi e molto altro: @nonapritequellapodcast Per sponsor, collaborazioni o semplici mail: nonapritequellapodcast@gmail.com Segui Matteo su Instagram: @matteo.lenardon Segui Pedar su Instagram: @iosonopedar Segui J-Ax su Instagram: @j.axofficial Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
OFFERTA ESCLUSIVA NORDVPN Non perderla: https://bit.ly/4awfHrjStoria, origini, motivazioni, composizione dell'Organizzazione del Patto del Nord Atlantico. Un sistema difensivo multinazionale e sovranazionale accusato spesso di essere solo un'arma a disposizione degli Stati Uniti. Dai prodromi della Guerra Fredda ai giorni nostri, cerchiamo di capire come si sia formata la NATO, quali siano le sue finalità, per quali motivi abbia accolto sempre più membri al proprio interno e quali scopi possa avere oggi, a 75 anni dalla sua formazione.Il nostro canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCwSostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: https://www.patreon.com/dentrolastoriaAbbonati al canale: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCw/joinSostienici su PayPal: https://paypal.me/infinitybeatDentro La Storia lo trovi anche qui: https://linktr.ee/dentrolastoriaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.
I delfini hanno la capacità di identificare oggetti che si trovano sott'acqua con straordinaria precisione e lo fanno attraverso un sistema di ecolocazione. Durante la Guerra Fredda, la Marina sovietica sfruttò questa caratteristica per addestrare delfini militari nel Mar Nero. Oggi dovrebbero essere attivi due diversi progetti - uno che riguarda belughe e foche nell'Artico e uno sui delfini nel Mar Nero - in cui gli animali sono utilizzati, soprattutto, per difesa. In questo episodio vi raccontiamo cosa riescono a fare, come vengono addestrati e affronteremo gli aspetti etici. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La Brexit, 7 anni dopo, è sempre più oscura: tutti ne sono stati danneggiati, a parte i nemici dell'Unione Europea. L'uscita della Gran Bretagna Dall'UE nel 2016 fu un atto di guerra fredda? Ne parliamo con Costantino De Blasi! Tutti gli eventi dell'estate ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/eventi Scopri PsicoStoici ➤➤➤ https://psinel.com/psicostoici-sp/ ⬇⬇⬇SOTTO TROVI INFORMAZIONI IMPORTANTI⬇⬇ LE FONTI DI OGGI: 1) https://www.ilriformista.it/uk-farage-i-miei-conti-bancari-chiusi-per-vendetta-per-la-brexit-ma-ce-il-sospetto-che-abbia-ricevuto-denaro-dalla-russia-366141/ - 2) https://www.ilpost.it/2023/05/16/brexit-fallimento-farage/ - 3) https://www.thetimes.co.uk/article/sorry-nigel-theres-always-politics-in-banking-x8d63slwj - 4) https://www.thetimes.co.uk/article/the-times-view-on-nigel-farages-banking-issues-no-accountability-b5llr2z8z Abbonati al canale da 0,99 al mese ➤➤➤ https://bit.ly/memberdufer I prossimi eventi dal vivo ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/eventi Impara ad argomentare bene ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/video-corso/ Il mio ultimo libro per Feltrinelli ➤➤➤ https://amzn.to/3jmCYpQ Entra nella Community ➤➤➤ https://www.patreon.com/rickdufer La newsletter gratuita ➤➤➤ http://eepurl.com/c-LKfz Daily Cogito su Spotify ➤➤➤ http://bit.ly/DailySpoty Canale Discord (chat per abbonati) ➤➤➤ https://discord.gg/pSVdzMB Tutti i miei libri ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/libri/ Il negozio (felpe, tazze, maglie e altro) ➤➤➤ https://www.dailycogito.org/ #brexit #unioneeuropea #geopolítica INSTAGRAM: https://instagram.com/rickdufer INSTAGRAM di Daily Cogito: https://instagram.com/dailycogito TELEGRAM: http://bit.ly/DuFerTelegram FACEBOOK: http://bit.ly/duferfb LINKEDIN: https://www.linkedin.com/pub/riccardo-dal-ferro/31/845/b14 -------------------------------------------------------------------------------------------- Chi sono io: https://www.dailycogito.com/rick-dufer/ -------------------------------------------------------------------------------------------- La sigla è stata prodotta da Freaknchic: https://www.freaknchic.it/ La voce è della divina Romina Falconi, la produzione del divino Immanuel Casto. A cura di Stefano Maggiore. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices