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La Presidente del Consiglio Meloni, nelle comunicazioni al Parlamento in vista del Consiglio Europeo ha offerto un'ampia panoramica sull'azione di governo e sulla posizione internazionale dell'Italia. Sono saltate all'occhio una menzogna spudorata e tre pregevoli (o spregevoli) baggianate. La menzogna riguarda l'asserzione che tutta la maggioranza di governo sarebbe compatta nel sostegno all'Ucraina. Evidentemente Meloni non capisce cosa dice Salvini, e cosa ripetono in scia i suoi seguaci. Peraltro anche nel partito Fratelli d'Italia i voti al Parlamento Europeo hanno mostrato platealmente un disprezzo verso la resistenza ucraina e la necessità per l'Europa di riarmarsi. Quanto alle tre baggianate non sono inedite, ma non per questo risultano meno (s)pregevoli. 1) L'Italia non invierà truppe in Ucraina per far rispettare un'eventuale tregua. Evidentemente il richiamo della foresta moscovita trova orecchie sensibili a Palazzo Chigi. 2) Per garantire la sicurezza del paese aggredito ed invaso si dovrebbe estendere la copertura dell'art. 5 della NATO all'Ucraina.Ma si badi bene ciò non implica che verrebbero inviate truppe NATO a combattere contro le orde russe, perché l'art. 5, secondo Meloni, non prevede automaticamente un impegno militare ma una serie di possibili ritorsioni graduate secondo le circostanze. Quindi qualora i russi attaccassero per la terza volta Meloni propone di organizzare un bel consesso per dibattere il da farsi. Putin ne sarebbe affascinato. 3) Ai dazi imposti da Trump l'UE non deve reagire con altri dazi, perché Trump potrebbe imbronciarsi e la guerra commerciale (innescata da Trump) sarebbe una iattura. In ogni caso non si devono esacerbare le divisioni tra Europa ed America (che prima di Trump non esistevano o erano marginali). Per un governo che gonfia il petto sovranista, l'appiattimento sulle posizioni di #trump tocca vette di assoluta comicità involontaria.
Terminato il Consiglio Europeo, al via il piano “Readiness 2030”. Ne parliamo con Sergio Nava, giornalista di Radio24.All'indomani dell'arresto del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, in migliaia sono scesi in piazza per protestare contro il presidente Erdogan. Ce ne parla da Istanbul Riccardo Gasco, Visiting Research Fellow dell'Istanbul Policy Center.La guerra a Gaza e le falle nella politica israeliana. Ne parliamo con Alessia Melcangi, professoressa alla Sapienza di Roma, analista di Atlantic Council e ISPI.
Vendite sulle borse asiatiche; Wall Street, è il giorno delle 4 streghe; Caltagirone si prepara alla battaglia Mediobanca-Generali; Tesla, Morgan Stanley taglia target price; Consiglio Europeo, difesa: manca l'accordo sui fondi. Puntata a cura di Gualtiero Lugli - Class CNBC ➡️Qui per la Promo Primavera Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Consiglio europeo a 26 senza l'Ungheria: sostegno incrollabile a Kiev Alla fine, le conclusioni sull'Ucraina sono adottate dal Consiglio europeo con il sostegno di 26 paesi, senza il consenso dell'Ungheria di Orban. L'Italia si allinea nella sostanza a tutti gli altri stati membri dell'Unione e firma senza discutere il documento finale. L'unico punto che ha sottolineato Giorgia Meloni a Ursula von der Leyen è la partecipazione del capitale privato, attraverso il modello InvestEu, e l'avvio di strumenti europei comuni che non pesino direttamente sul debito degli Stati. L'Europa si attende ora un accordo di pace globale, che rispetti l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, accompagnato da credibili garanzie di sicurezza per l'Ucraina, al fine di scoraggiare future aggressioni russe. L'Unione europea è pronta a contribuire alle garanzie di sicurezza, in particolare sostenendo la capacità dell'Ucraina di difendersi efficacemente, sulla base delle rispettive competenze e capacità, in linea con il diritto internazionale. Un sostegno a Kiev che gli europei definiscono incrollabile. Il braccio di ferro con l'Alto rappresentante Kaja Kallas Le conclusioni del documento del Consiglio europeo sono arrivate dopo un lungo braccio di ferro con l'Alto rappresentante Ue Kaja Kallas che ha ceduto su un punto scoperto che rischiava di far saltare l'intero accordo. Kallas ha infatti rimosso il principio della proporzionalità dei contributi al suo piano di aiuti militari a Kiev, ora rimodulato a 5 miliardi di euro e dedicato alla munizioni di artiglieria, rispetto all'economia dei Paesi partecipanti, benché su base volontaria. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Il Consiglio europeo ha adottato le conclusioni su competitività, migrazioni e difesa e invita “ad accelerare i lavori su tutti i fronti per aumentare in modo decisivo la prontezza di difesa dell'Europa entro i prossimi cinque anni”.
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Il debito globale e i fondi per la difesa, il”Sogno” di Benigni e il record di ascolti. Calcio, ieri la sfida tra Italia e Germania a San Siro, valida per i quarti di finale di Nations League. Il commento del nostro Massimo Caputi. il Il consiglio europeo con i temi caldi: riarmo, difesa e piano per l'Ucraina. Con Roberto Arditti. Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. All'interno di Non Stop News, con Barbara Sala e e Ludo Marafini.
Il Libro Bianco sulla Difesa della Commissione Europea, il ruolo dell'Ungheria e il riavvicinamento dei paesi extra UE: Canada, Regno Unito, e Turchia. Ne parliamo con Beda Romano, corrispondente de Il Sole 24ore da Bruxelles e Antonio Missiroli, senior Advisor di ISPI.All'indomani della chiamata con il presidente Putin, Donald Trump informa Volodimir Zelensky dei progressi nei negoziati. Ne parliamo con Davide Maria de Luca, giornalista freelance, collabora con il Domani e la radio nazionale svizzera. Colloqui a Gedda previsti per il prossimo lunedì 24 marzo tra la delegazione statunitense e quella russa. Ne parliamo con Roberto Menotti, vice direttore di Aspenia.
Iniziamo la puntata sentendo il nostro Sergio Nava, che ci racconta come sta andando questo Consiglio Europeo. Andiamo poi in Medio Oriente, dove Nello Del Gatto, giornalista e analista da Gerusalemme per Radio 24, ci aggiorna sugli ultimi sviluppi che arrivano dalla guerra fra Israele e Hamas, dopo la ripresa delle ostilità e degli attacchi israeliani.La Camera approva il ddl intercettazioni. Ci racconta tutto Giovanni Negri, esperto di giustizia de Il Sole 24 Ore.L’Italia di Spalletti sfida la Germania. Tutti gli aggiornamenti dal nostro Dario Ricci, in diretta da San Siro.
Trump chiede alla Fed di tagliare i tassi; Cina, la Pboc tiene i tassi fermi; Piazza Affari verso i 40.000 punti; Lagarde al Parlamento Ue, il giorno della Bank of England; Al via il Consiglio Europeo. Puntata a cura di Gualtiero Lugli - Class CNBC ➡️Qui per la Promo Primavera Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
ROMA (ITALPRESS) - "La nostra ferma e totale condanna della brutale aggressione all'Ucraina, così come il nostro sostegno al popolo ucraino, non sono mai stati in discussione, fin da quella terribile notte del 24 febbraio 2022 che ha scioccato il mondo. Scegliemmo allora da che parte stare, con chiarezza, condannando duramente un'aggressione militare che metteva a rischio le fondamenta stesse del diritto internazionale, e dando il massimo sostegno al popolo ucraino, che stava ricordando al mondo come la libertà fosse la cosa più preziosa della quale ogni essere umano dispone, e cosa fosse l'amor di Patria. Lo facemmo senza tentennamenti, perché ci sono momenti nei quali, inevitabilmente, i leader si distinguono dai follower, e chi ha a cuore l'interesse nazionale non lo baratta per una manciata di voti facili. Con la stessa determinazione voglio dire che siamo al fianco del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ogni qual volta viene attaccato per la sola ragione di aver ricordato chi sono gli aggressori e chi gli aggrediti". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo.mca3/sat(Fonte video: Presidenza del Consiglio)
Intervento di Matteo Renzi su comunicazioni di Giorgia Meloni prima del Consiglio Europeo
ROMA (ITALPRESS) - "La nostra ferma e totale condanna della brutale aggressione all'Ucraina, così come il nostro sostegno al popolo ucraino, non sono mai stati in discussione, fin da quella terribile notte del 24 febbraio 2022 che ha scioccato il mondo. Scegliemmo allora da che parte stare, con chiarezza, condannando duramente un'aggressione militare che metteva a rischio le fondamenta stesse del diritto internazionale, e dando il massimo sostegno al popolo ucraino, che stava ricordando al mondo come la libertà fosse la cosa più preziosa della quale ogni essere umano dispone, e cosa fosse l'amor di Patria. Lo facemmo senza tentennamenti, perché ci sono momenti nei quali, inevitabilmente, i leader si distinguono dai follower, e chi ha a cuore l'interesse nazionale non lo baratta per una manciata di voti facili. Con la stessa determinazione voglio dire che siamo al fianco del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ogni qual volta viene attaccato per la sola ragione di aver ricordato chi sono gli aggressori e chi gli aggrediti". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo.mca3/sat(Fonte video: Presidenza del Consiglio)
In apertura, la lettura critica dei quotidiani in edicola oggi con Paolo Mieli. Poi approfondimento sull'esito del Consiglio Europeo straordinario di ieri che ha ribadito la vicinanza dell'Europa all'Ucraina dopo la virata degli Usa guidati da Donald Trump. Lo facciamo con Marta Dassù, direttrice di Aspenia.Mentre dagli Stati Uniti arriva un attacco mai visto prima al tema della diversità e dell'inclusione a tutti i livelli, dalle istituzioni alle aziende, dagli studi scientifici alla comunicazione, in Italia si segnalano mai così tante donne al potere. Ne parliamo con Monica D'Ascenzo, giornalista de Il Sole 24 ORE.
Consiglio europeo: Putin attacca Macron - Sfregio al cantiere del Museo della Shoah dai pro-Palestina
Nicoletta Pirozzi, Responsabile del Programma Ue, politica e istituzioni dello IAI, interviene a Radio Radicale – Spazio Transnazionale, condotto da Francesco De Leo, per analizzare i risultati del Consiglio Europeo straordinario del 6 marzo. Pirozzi approfondisce le principali tematiche del vertice, tra cui il rafforzamento della difesa europea e il sostegno all'Ucraina.
Quattro giorni dopo il vertice di Londra di domenica, i leader europei si incontrano di nuovo oggi, questa volta a Bruxelles e al completo, per discutere del futuro dell'Ucraina. Ma il Consiglio Europeo straordinario, che verte anche sulla difesa europea, si preannuncia "complicato". Sul tavolo il piano "Rearm Eu” e i 150 miliardi di prestiti, ma anche l'invio di peacekeeper. Presenti anche Zelensky e la presidente del Consiglio, Meloni. Macron offre all'Europa l'ombrello nucleare di Parigi.Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc Adnkronos: podcast/adnkronos.com Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/ https://x.com/Adnkronos https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos https://www.instagram.com/adnkronos_/
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - "Abbiamo condotto una battaglia per escludere la possibilità che le risorse dei fondi di coesione venissero forzatamente dirottate verso le spese per la difesa, è rimasta una clausola per cui volontariamente le Nazioni possono fare questa scelta. Noi non possiamo impedire che altri la facciano, soprattutto Nazioni più esposte, ma per quello che mi riguarda proporrò al Parlamento di chiarire fin da subito che l'Italia non intende dirottare fondi di coesione sull'acquisto di armi". Così il premier, Giorgia Meloni, al termine del Consiglio europeo straordinario sulla difesa.xb1/sat/mca2
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - "Abbiamo condotto una battaglia per escludere la possibilità che le risorse dei fondi di coesione venissero forzatamente dirottate verso le spese per la difesa, è rimasta una clausola per cui volontariamente le Nazioni possono fare questa scelta. Noi non possiamo impedire che altri la facciano, soprattutto Nazioni più esposte, ma per quello che mi riguarda proporrò al Parlamento di chiarire fin da subito che l'Italia non intende dirottare fondi di coesione sull'acquisto di armi". Così il premier, Giorgia Meloni, al termine del Consiglio europeo straordinario sulla difesa.xb1/sat/mca2
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - "Abbiamo condotto una battaglia per escludere la possibilità che le risorse dei fondi di coesione venissero forzatamente dirottate verso le spese per la difesa, è rimasta una clausola per cui volontariamente le Nazioni possono fare questa scelta. Noi non possiamo impedire che altri la facciano, soprattutto Nazioni più esposte, ma per quello che mi riguarda proporrò al Parlamento di chiarire fin da subito che l'Italia non intende dirottare fondi di coesione sull'acquisto di armi". Così il premier, Giorgia Meloni, al termine del Consiglio europeo straordinario sulla difesa.xb1/sat/mca2
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - "Mi sono permessa di segnalare che il concetto di difesa in Europa è un concetto un tantino più ampio della parola riarmo, credo che la parola riarmo non sia adatta per parlare di quello che stiamo facendo. Il concetto di sicurezza e di difesa oggi riguarda tantissimi domini, la vita quotidiana dei cittadini e non semplicemente di essere dotato di armi che sicuramente è un tema, ma c'è il tema delle materie prime, della cybersicurezza, delle infrastrutture. Forse stiamo dando dei messaggi che per i cittadini non sono chiarissimi e bisogna chiarire quello che stiamo facendo". Così il premier Giorgia Meloni, al termine del Consiglio europeo straordinario sulla difesa, a Bruxelles.xf4/sat/mca2
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - "Mi sono permessa di segnalare che il concetto di difesa in Europa è un concetto un tantino più ampio della parola riarmo, credo che la parola riarmo non sia adatta per parlare di quello che stiamo facendo. Il concetto di sicurezza e di difesa oggi riguarda tantissimi domini, la vita quotidiana dei cittadini e non semplicemente di essere dotato di armi che sicuramente è un tema, ma c'è il tema delle materie prime, della cybersicurezza, delle infrastrutture. Forse stiamo dando dei messaggi che per i cittadini non sono chiarissimi e bisogna chiarire quello che stiamo facendo". Così il premier Giorgia Meloni, al termine del Consiglio europeo straordinario sulla difesa, a Bruxelles.xf4/sat/mca2
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - "Mi sono permessa di segnalare che il concetto di difesa in Europa è un concetto un tantino più ampio della parola riarmo, credo che la parola riarmo non sia adatta per parlare di quello che stiamo facendo. Il concetto di sicurezza e di difesa oggi riguarda tantissimi domini, la vita quotidiana dei cittadini e non semplicemente di essere dotato di armi che sicuramente è un tema, ma c'è il tema delle materie prime, della cybersicurezza, delle infrastrutture. Forse stiamo dando dei messaggi che per i cittadini non sono chiarissimi e bisogna chiarire quello che stiamo facendo". Così il premier Giorgia Meloni, al termine del Consiglio europeo straordinario sulla difesa, a Bruxelles.xf4/sat/mca2
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - "Sono molto perplessa su questa proposta, non la considero particolarmente efficace e la considero anche molto complessa. Penso che la questione centrale della pace in Ucraina sulla quale dobbiamo fare tutti gli sforzi possibili per favorire un processo di pace, salutando favorevolmente l'iniziativa americana, ma una pace giusta ha bisogno di garanzie certe che secondo me sono sempre nell'albero dell'Alleanza Atlantica. L'unico modo serio per farlo è quello, ma inviare truppe non meglio identificate europee è forse la più complessa e la meno efficace". Così il premier Giorgia Meloni, al termine del Consiglio europeo straordinario sulla difesa, a Bruxelles. "Ho anche escluso la possibilità che in questo quadro possano essere inviati soldati italiani - prosegue -, penso che dobbiamo ragionare su soluzioni più durature. Altro tema sono le missioni di peacekeeping ma è tutta un'altra materia".xf4/sat/mca2
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - "Sono molto perplessa su questa proposta, non la considero particolarmente efficace e la considero anche molto complessa. Penso che la questione centrale della pace in Ucraina sulla quale dobbiamo fare tutti gli sforzi possibili per favorire un processo di pace, salutando favorevolmente l'iniziativa americana, ma una pace giusta ha bisogno di garanzie certe che secondo me sono sempre nell'albero dell'Alleanza Atlantica. L'unico modo serio per farlo è quello, ma inviare truppe non meglio identificate europee è forse la più complessa e la meno efficace". Così il premier Giorgia Meloni, al termine del Consiglio europeo straordinario sulla difesa, a Bruxelles. "Ho anche escluso la possibilità che in questo quadro possano essere inviati soldati italiani - prosegue -, penso che dobbiamo ragionare su soluzioni più durature. Altro tema sono le missioni di peacekeeping ma è tutta un'altra materia".xf4/sat/mca2
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - "Sono molto perplessa su questa proposta, non la considero particolarmente efficace e la considero anche molto complessa. Penso che la questione centrale della pace in Ucraina sulla quale dobbiamo fare tutti gli sforzi possibili per favorire un processo di pace, salutando favorevolmente l'iniziativa americana, ma una pace giusta ha bisogno di garanzie certe che secondo me sono sempre nell'albero dell'Alleanza Atlantica. L'unico modo serio per farlo è quello, ma inviare truppe non meglio identificate europee è forse la più complessa e la meno efficace". Così il premier Giorgia Meloni, al termine del Consiglio europeo straordinario sulla difesa, a Bruxelles. "Ho anche escluso la possibilità che in questo quadro possano essere inviati soldati italiani - prosegue -, penso che dobbiamo ragionare su soluzioni più durature. Altro tema sono le missioni di peacekeeping ma è tutta un'altra materia".xf4/sat/mca2
A Bruxelles si apre il Consiglio europeo straordinario. Ci sarà Zelensky. Dagli schiaffi presi in diretta televisiva da Trump e Vance, il leader ucraino Zelensky partecipa oggi al Consiglio europeo straordinario, passando dal vertice di Londra e dall'accettazione dell'accordo imminente sulle terre rare con gli Stati Uniti. Mentre l'Europa si riarma con un piano da 800 miliardi tutti investiti sulla sicurezza e sulla difesa comune, Zelensky ha assicurato che il piano di pace su cui si sta lavorando sarà presto pronto. "Stiamo preparando un piano per muovere i primi passi verso una pace giusta e sostenibile", ha detto Zelensky. Ma l'umiliazione ricevuta a Washington Zelensky pare averla lasciata alle spalle, tanto che oggi non chiede un cessate il fuoco temporaneo, ma la fine della guerra una volta per tutte, sotto l'ombrello europeo e la leadership degli Stati Uniti. Al momento sembrano due concetti in antitesi tra loro, ma il quadro geopolitico è in movimento e tutto può cambiare anche a distanza di ore. Le divisioni europee e la posizione italiana. Grande confusione sotto il cielo e per qualcuno la situazione è eccellente. Al vertice Ue si affronterà il tema della coalizione dei volenterosi per dare garanzie di sicurezza a Kiev, ma un funzionario della Commissione manda a dire che non ci si deve aspettare che il Consiglio Europeo sia il luogo dove si prendono decisioni sulle opzioni, come ad esempio la tregua parziale di un mese proposta da Parigi. Del resto permangono divisioni non solo sulla coalizione di volenterosi, ma anche sull'intero impianto dell'investimento europeo sulla difesa che appare mastodontico e ingiustificato. Ad esempio, secondo il ministro Giorgetti della Lega, sul riarmo europeo un conto sono gli aiuti all'Ucraina che non sono in discussione, altra cosa è la difesa e sicurezza europea che implica un programma di investimenti in infrastrutture militari che abbiano un senso, e non fatto in fretta e furia senza una logica. "Per comprare un drone o un missile supersonico, non si va al supermercato, ci vogliono investimenti pluriennali", afferma Giorgetti. Non si può dargli torto. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
ROMA (ITALPRESS) - "L'Europa deve dare una risposta su cosa vuole fare da grande. Il ruolo della Commissione è fondamentale, ma sarà il Consiglio Europeo a dare la direzione definitiva, spero si riesca a trovare un comune modo di agire" nei rapporti con gli Stati Uniti. Lo dice l'ambasciatore Pietro Benassi a margine dell'incontro "La nuova America di Donald Trump", organizzato da Core, YouTrend e Italpress a Roma.xi2/sat/gsl
ROMA (ITALPRESS) - "L'Europa deve dare una risposta su cosa vuole fare da grande. Il ruolo della Commissione è fondamentale, ma sarà il Consiglio Europeo a dare la direzione definitiva, spero si riesca a trovare un comune modo di agire" nei rapporti con gli Stati Uniti. Lo dice l'ambasciatore Pietro Benassi a margine dell'incontro "La nuova America di Donald Trump", organizzato da Core, YouTrend e Italpress a Roma.xi2/sat/gsl
La Premier è stata costretta ad abbandonare i lavori del Consiglio Europeo causa influenza, nel mezzo di una settimana intensissima, tra invettive e legge di bilancio.
Ucraina, Medio Oriente, Siria, migrazione e difesa: le grandi crisi del momento sono state al centro del primo Consiglio Europeo con tutte le istituzioni comunitarie rinnovate, sei mesi dopo le elezioni che hanno modificato il panorama politico dell'UE.Il neopresidente del Consiglio UE Costa ha limitato il vertice a un solo giorno, cercando di orientare la discussione dei 27 su questioni strategiche, evitando così -almeno per ora- divisioni.Con Francia e Germania in piena instabilità politica, la prima a causa di un'Assemblea Nazionale frammentata, la seconda perché già in campagna elettorale, chi governa realmente l'UE? E quali risposte sono arrivate dall'ultimo summit dell'anno?In questo Euroreportage da Bruxelles, Sergio Nava ci porta al cuore delle trattative tra i leader.
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - Nessun rallentamento nel sostegno militare ed economico all'Ucraina. Questo l'esito dell'ultimo Consiglio Europeo del 2024 che si è svolto a Bruxelles. I capi di Stati di Governo dell'Unione hanno ribadito il sostegno alle nuove sanzioni contro la Russia e invitato i Paesi a intensificare la fornitura di sistemi di difesa aerea, munizioni e missili, a Kiev. Confermati anche gli impegni sul piano finanziario, con oltre 30 miliardi divisi in varie iniziative di sostegno, anche nell'ottica della conferenza per la ricostruzione, in programma in Italia a luglio 2025.sat/gsl
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - Nessun rallentamento nel sostegno militare ed economico all'Ucraina. Questo l'esito dell'ultimo Consiglio Europeo del 2024 che si è svolto a Bruxelles. I capi di Stati di Governo dell'Unione hanno ribadito il sostegno alle nuove sanzioni contro la Russia e invitato i Paesi a intensificare la fornitura di sistemi di difesa aerea, munizioni e missili, a Kiev. Confermati anche gli impegni sul piano finanziario, con oltre 30 miliardi divisi in varie iniziative di sostegno, anche nell'ottica della conferenza per la ricostruzione, in programma in Italia a luglio 2025.sat/gsl
Al centro del Consiglio Europeo c’è soprattutto l’Ucraina, e la presenza di Volodymyr Zelensky lo dimostra. Ci racconta tutto il nostro Sergio Nava, inviato a Bruxelles.Sentenza Pelicot: condanna di venti anni per l’ex-marito. Con noi Stefano Montefiori, corrispondente de Il Corriere della Sera a Parigi. Famiglia trovata morta in casa Firenze: uccisi dal monossido di carbonio. Ne parliamo con il Dottor Gaetano Settimo, Coordinatore del Gruppo di Studio Nazionale Inquinamento Indoor (GdS) dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS). Questa sera si gioca Coppa Italia e Conference League: in campo Inter-Udinese e Vitoria-Fiorentina. Ci racconta tutto Giovanni Capuano.
ROMA (ITALPRESS) - "Von der Leyen ha indebolito i commissari? No, penso che l'unico commissario che voi avete tentato di indebolire è Raffaele Fitto. Penso che il vostro problema sia che gli elettori con il loro voto hanno indebolito la sinistra, ma si chiama democrazia. Noi con la nomina di Fitto abbiamo rotto un altro tetto di cristallo: il tentativo di isolamento che deve esserci con tutti quelli che non sono di sinistra o non fanno accordi con la sinistra". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle repliche alla Camera sulle comunicazioni in vista del Consiglio Europeo, rivolgendosi all'opposizione.sat/gtr(Fonte video: Camera dei deputati)
ROMA (ITALPRESS) - "Considero Milei una interessantissima novità, penso che abbia il profilo giusto per affrontare i problemi in Argentina, ma non considererei mai quel modello replicabile da noi". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle repliche alla Camera sulle comunicazioni in vista del Consiglio Europeo.sat/gtr(Fonte video: Camera dei deputati)
ROMA (ITALPRESS) - "Penso che investire in difesa sia necessario soprattutto nel contesto in cui ci muoviamo, un mondo nel quale il caos si moltiplica, il tema principe è la difesa dei propri cittadini, della propria sovranità e di difendere i propriinteressi. Le spese che l'Italia ha messo in difesa ci servono a difendere la libertà di commercio sul Mar Rosso, a pagare i militari all'estero che costruiscono pace, mipare ingeneroso continuare a raccontare di questa deriva bellicista del governo italiano". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle repliche alla Camera sulle comunicazioni in vista del Consiglio Europeo.sat/gtr(Fonte video: Camera dei deputati)
ROMA (ITALPRESS) - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in vista del prossimo Consiglio Europeo di Bruxelles, ha ricevuto oggi al Quirinale, nel corso del tradizionale pranzo di lavoro, una delegazione del governo guidata dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.sat (fonte video: Quirinale)
ROMA (ITALPRESS) - La Commissione Ue ha istituito il Consiglio europeo per l'agricoltura e l'alimentazione, accogliendo così una delle raccomandazioni contenute nella relazione finale del dialogo strategicosul futuro del settore. Presieduto dal commissario Christophe Hansen, l'organo consultivo mira a sostenere una nuova cultura del dialogo, della fiducia e della partecipazione tra gli attori della filiera alimentare e della società civile, nonché con la Com missione. I membri saranno incoraggiati a promuovere la comprensione e lo scambio di esperienze tra loro e a prestare particolare attenzione alla coerenza e alla sinergia delle politiche dell'Unione e alla loro coerenza con le iniziative del settore privato. Per la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen "il comitato europeo deve affrontare l'intera complessità della catena del valore agroalimentare, sostenendo i nostri agricoltori e promuovendo un sistema più resiliente, competitivo e sostenibile". Il consiglio di amministrazione è istituito per cinque anni e dovrebbe riunirsi in linea di principio da due a sei volte l'anno. Il commissario Hansen può convocare il gruppo per riunioni supplementari quando è necessaria una consulenza urgente./gtr
ROMA (ITALPRESS) - La Commissione Ue ha istituito il Consiglio europeo per l'agricoltura e l'alimentazione, accogliendo così una delle raccomandazioni contenute nella relazione finale del dialogo strategicosul futuro del settore. Presieduto dal commissario Christophe Hansen, l'organo consultivo mira a sostenere una nuova cultura del dialogo, della fiducia e della partecipazione tra gli attori della filiera alimentare e della società civile, nonché con la Com missione. I membri saranno incoraggiati a promuovere la comprensione e lo scambio di esperienze tra loro e a prestare particolare attenzione alla coerenza e alla sinergia delle politiche dell'Unione e alla loro coerenza con le iniziative del settore privato. Per la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen "il comitato europeo deve affrontare l'intera complessità della catena del valore agroalimentare, sostenendo i nostri agricoltori e promuovendo un sistema più resiliente, competitivo e sostenibile". Il consiglio di amministrazione è istituito per cinque anni e dovrebbe riunirsi in linea di principio da due a sei volte l'anno. Il commissario Hansen può convocare il gruppo per riunioni supplementari quando è necessaria una consulenza urgente./gtr
ROMA (ITALPRESS) - La Commissione Ue ha istituito il Consiglio europeo per l'agricoltura e l'alimentazione, accogliendo così una delle raccomandazioni contenute nella relazione finale del dialogo strategicosul futuro del settore. Presieduto dal commissario Christophe Hansen, l'organo consultivo mira a sostenere una nuova cultura del dialogo, della fiducia e della partecipazione tra gli attori della filiera alimentare e della società civile, nonché con la Com missione. I membri saranno incoraggiati a promuovere la comprensione e lo scambio di esperienze tra loro e a prestare particolare attenzione alla coerenza e alla sinergia delle politiche dell'Unione e alla loro coerenza con le iniziative del settore privato. Per la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen "il comitato europeo deve affrontare l'intera complessità della catena del valore agroalimentare, sostenendo i nostri agricoltori e promuovendo un sistema più resiliente, competitivo e sostenibile". Il consiglio di amministrazione è istituito per cinque anni e dovrebbe riunirsi in linea di principio da due a sei volte l'anno. Il commissario Hansen può convocare il gruppo per riunioni supplementari quando è necessaria una consulenza urgente./gtr
ROMA (ITALPRESS) - In questo numero di Agrifood Magazine, prodotto dall'Italpress in collaborazione con TeleAmbiente:- Nasce il Consiglio Europeo per l'Agricoltura e l'Alimentazione- Europa, dalla Bei 3 miliardi finanziamenti per l'agricoltura- Prodotti agroalimentari, l'Italia adesso è più autosufficiente- Un documento per il rilancio della pescamgg/gtr
Parliamo delle novità più significative del nuovo codice della strada, con particolare riferimento alle sanzioni per chi guida dopo aver bevuto. Interviene Antonio Avenoso, Direttore esecutivo dell’ETSC , Consiglio Europeo per la Sicurezza nei trasporti.
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione:- Intesa sulla nuova Commissione, Fitto sarà vicepresidente- Bilancio, accordo raggiunto tra Parlamento e Consiglio - Un documento per il rilancio della Pescasat/col/mrv
È arrivata nel pomeriggio la conferma ufficiale da parte delle autorità israeliane: il leader di Hamas Yahya SInwar è stato ucciso dall’Idf a Rafah. Per il premier israeliano Netanyahu “la guerra non è finita” perchè prima è necessario il ritorno degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Per il presidente americano Joe Biden si tratta di un “bel giorno” perchè “Sinwar era un ostacolo insormontabile” al raggiungimento della pace. Ne parliamo con Nello Del Gatto, giornalista e analista da Gerusalemme per Radio 24.Oggi a Senigallia i funerali del 15enne morto suicida, mentre aumenta la pressione nei confronti della scuola frequentata dal ragazzo. Il ministro dell’Istruzione Valditara ha deciso di avviare le verifiche di sua competenza, inviando gli ispettori. Con noi Pia Perrici, avvocata della famiglia del 15enne. Parliamo poi del Consiglio Europeo insieme al nostro Sergio Nava. Infine il nostro Dario Ricci ci racconta come è andata la partita fra Sinner e Djokovic.
Questo pomeriggio la Presidente del Consiglio Meloni si è rivolta a Camera e Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio Europeo dei prossimi giorni. Ne parliamo con Lina Palmerini, quirinalista e commentatrice politica de Il Sole 24 Ore.Torniamo sul Piano strutturale di bilancio con Alberto Orioli, Vicedirettore vicario de Il Sole 24 Ore.Arrestato per corruzione Paolino Iorio, direttore generale di Sogei. Ci spiega tutto Sara Monaci, giornalista de Il Sole 24 Ore.Infine Nello Del Gatto, giornalista e analista da Gerusalemme per Radio 24, ci dà gli ultimi aggiornamenti sulla guerra in Medio Oriente.
È iniziato intorno alle 16 il Consiglio Europeo. In agenda, oggi, l'Ucraina, il Medio Oriente, la Sicurezza e la difesa e soprattutto il prossimo ciclo istituzionale, compresa la decisione sui top jobs. Il discorso molto duro di Giorgia Meloni davanti al Parlamento farebbe propendere per una bocciatura - magari sottoforma di astensione- al bis di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea. La premier ha contestato sia il metodo che il merito nella scelta dei top jobs europei. L'accusa è che non avrebbero rispettato il verdetto uscito dalle urne del 9 giugno. Nella ricostruzione della Stampa, la strategia di Meloni al Consiglio Europeo di oggi prevede l'astensione al voto su von der Leyen e sull'estone Kaja Kallas, liberale destinata a ricoprire il ruolo di Alto rappresentante per gli Affari esteri, e il voto contro l'ex premier portoghese Pedro Costa in corsa alla presidenza del Consiglio Europeo. Nelle procedure di nomina, si adotta la maggioranza qualificata "rafforzata" (almeno il 72% dei membri del Consiglio europeo che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell'Ue). Sulla carta la maggioranza che si è formata attorno a von der Leyen, al socialista Antonio Costa per il ruolo di presidente del Consiglio europeo e all estone liberale Kaja Kellas come Alto rappresentante per la politica estera avrebbe i numeri in Parlamento, dove le nomine decise dal Consiglio si dovranno misurare tra circa un mese. I tre gruppi che li rappresentano valgono circa 400 voti, sopra quindi il quorum di 361 ovvero della maggioranza assoluta. Il problema però è che questo voto viene espresso segretamente e dunque i franchi tiratori abbondano. Il conto grossolano che si fa in queste ore è che saranno almeno una cinquantina. Al contrario del presidente del Consiglio europeo, che verrà eletto al summit che si sta per aprire a Bruxelles, il sì definitivo per la presidenza della Commissione lo dà il Parlamento. Quindi anche se von der Leyen verrà indicata dal Consiglio europeo tra oggi e domani nuova presidente della Commissione, le probabilità che superi l esame a Strasburgo della plenaria che si terrà il 18 luglio sono tutt altro che favorevoli. Ed è qui che entra in gioco Meloni che con i 24 voti dei deputati di Fratelli d'Italia può offrire a von der Leyen un paracadute per superare l'esame dell'aula di Strasburgo. Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista Il Sole 24 Ore Bruxelles.Sex and the economy: miliardi a luci rosse (podcast del Sole24Ore)Il mercato dei sex toys vale 10 miliardi solo negli Stati Uniti. Quello del porno oltre 13 miliardi. Quello della prostituzione 15 miliardi. Questi sono solo alcuni dati dell'industria del sesso, che alimenta un giro d'affari inestimabile. Dentro e fuori i confini della legalità. Nel podcast Sex and the Economy Silvia Martelli, giornalista del Sole 24 Ore, ci porta alla scoperta di un universo composito e variegato. Ogni giovedì esce una nuova puntata ed oggi è uscita la seconda. In totale ne usciranno sei. È un business, vecchio come il mondo, che evolve e si fa sempre più sofisticato e complesso grazie alla tecnologia. Ma chi sono oggi gli imprenditori e le imprenditrici del sesso? I lavoratori e le lavoratrici del sesso? Un'economia in cui esiste una domanda, alimentata da una clientela potenzialmente sterminata, di prodotti e servizi sempre nuovi e personalizzati. E un'offerta, fatta da imprenditori e professionisti del settore che, online o offline, dentro o fuori la legalità, provano a intercettarla. Nel podcast si indaga il funzionamento di settori noti e non, come quello dei sexual retreats, i costosissimi viaggi per ritrovare la propria sessualità. Ma anche il mercato dei sex toys, in continua espansione e sempre più tecnologico. Si parlerà inoltre della discriminazione finanziaria che vivono quotidianamente i sex worker, spesso costretti a tenere i soldi sotto il materasso per evitare problemi con i propri istituti di credito. Si parlerà di aspetti più economici e finanziari dell'industria del sesso, ma anche quelli sociali e prettamente umani. Approfondiamo il tema con Silvia Martelli, Il Sole24OreChip e solare, nuove gigafactory a Novara e a CernuscoNovara ospiterà la fabbrica di microchip della Silicon Box, start up di Singapore. Si tratta di uno dei più grandi investimenti industriali che si faranno in Italia. Ad anticipare la notizia è Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, regione che ha battuto la concorrenza di Lombardia e Veneto. L'annuncio ufficiale domani mattina al ministero delle Imprese e del made in Italy. Il progetto ha un valore di 3,2 miliardi di spese in conto capitale (Capex), che per il 40%, e cioé per una cifra compresa tra 1,2 e 1,3 miliardi, dovrebbero essere coperti da fondi statali, con un contratto di sviluppo a valere sul Fondo nazionale per la microelettronica. Su quest'ultimo aspetto in particolare sarà l Unione europea a dire l'ultima parola. «Iniziamo il nuovo mandato raccogliendo i frutti del lavoro che abbiamo fatto: l investimento sarà di oltre 3 miliardi e porterà 1.600 posti di lavoro» anticipa il presidente Cirio. Sfumato dunque il dossier Intel, l'Italia va avanti nella ricerca di player industriali capaci di affiancarsi ad un nome storico come StM nel settore industriale dei semiconduttori, uno sforzo che si inserisce nel quadro del Chips Act europeo, finalizzato a dotare l'Europa di una produzione locale di chips. Intanto l'11 giugno a Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano, Industrie De Nora ha avviato l'11 giugno i lavori per la costruzione della Gigafactory, progettata dall'architetto Memo Colucci e destinata ad essere il più grande polo produttivo di elettrolizzatori sul territorio nazionale, con una capacità che raggiungerà i 2GW equivalenti entro il 2030. Il termine dei lavori è previsto tra la fine del 2025 e i primi mesi del 2026. Approfondiamo il tema con Filomena Greco, Il Sole 24 Ore e Memo Colucci, architetto della gigafactory di Cernusco.
I temi caldi della politica internazionale sono stati al centro della riunione dei Sette e del vertice del Consiglio Europeo a Bruxelles riverberandosi sulla politica italiana, come spiega il giornalista Carlo Fusi.
Oggi è arrivato sul tavolo del Consiglio europeo il rapporto realizzato da Enrico Letta sul mercato unico nell'Ue: l'ex premier si è soffermato sul "disastro industriale" costituito dal sistema delle telecomunicazioni in Europa e sulla "vergogna" rappresentata dall'acquisto dall'estero del 78% delle armi. Dopo la presentazione del rapporto è iniziato il vertice durante il quale si è parlato i mercato dei capitali e debito comune. Dopo oltre tre ore di stallo, sulla parte relativa all''Unione del mercato dei capitali si cerca uno sblocco con una proposta franco-tedesca per convincere Irlanda, Lussemburgo, Cipro e Malta. La nuova ipotesi di mediazione punta a mettere d'accordo i 27 con l'idea di "migliorare la convergenza ed efficienza" della "supervisione" dei mercati dei capitali, invitando "la Commissione a lavorare alle condizioni per mettere in condizione le autorità europee" di esercitare effettivamente una supervisione dei capitali sistemici più rilevanti e gli attori dei mercati finanziari. Lo si apprende da fonti diplomatiche. Continua anche lo scontro sull'ipotesi di fare nuovo debito comune dopo il 2026 ma il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha respinto l'idea. "La linea austriaca è molto chiara. Ma non solo in Austria, bensì in altri Stati cosiddetti frugali: condividere il debito significa sempre condividere insieme il peso degli interessi. Abbiamo dovuto farlo una volta a causa della pandemia. Stiamo ancora pagando alti interessi sul debito. Questo a sua volta limita la capacità di agire", ha detto al suo arrivo al vertice Ue. "Dobbiamo pensare diversamente. Dobbiamo rafforzare il mercato dei capitali nell'Unione europea: abbiamo bisogno di un accordo adesso", ha sottolineato. Intanto il professor Deaglio in un editoriale oggi su La Stampa spiega perché secondo lui "vanno ascoltate le dure verità di Draghi".Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles, e Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino.Focus economia Vinitaly 2024, interviste ai produttori La 56esima edizione del Vinitaly si è svolta dal 14 al 17 aprile 2024 a Veronafiere. Presenti più di 4mila cantine, in rappresentanza di tutto il made in Italy enologico e da oltre 30 nazioni.In Italia la vendemmia del 2023 è stata la più leggera dal Dopoguerra: la produzione si è fermata a 38,3 milioni di ettolitri, con un calo del 23,2% sui volumi 2022. Nei mercati mondiali il vino ha frenato e ha perso 802 milioni nel 2023, mentre il nostro Paese ha registrato una flessione dell'1% dell'export. I consumi sono calati dell'8% dal 2019, in particolare i rossi. Ma il Prosecco ha trascinato la crescita degli spumanti. Per capire come sta andando il settore del vino e le prospettive per l'anno in corso, Sebastiano Barisoni e Andrea Ferro, durante Focus economia, hanno intervistato diversi produttori ed esperti.La liquidità del petrolio per l'intelligenza artificialeIeri Biagio Simonetta ha scritto che sia l'Arabia Saudita sia gli Emirati Arabi Uniti stanno lavorando per diventare una superpotenza nel mondo dell'intelligenza artificiale investendo la liquidità ottenuta dal petrolio. Questi Paesi stanno costruendo costosi data center nel deserto per supportare la GenAI (l'intelligenza artificiale generativa, che è in grado di generare testo, immagini, video, musica o altri media in risposta a delle richieste, dette prompt). I data center nel deserto arabo stanno crescendo a ritmo sostenuto, ma vanno incontro a difficoltà non secondarie: le temperature torride e il pericolo che minuscole particelle di sabbia possano introdursi nelle strutture. Al momento, i Paesi del Golfo sono indietro. Anche rispetto all'Europa. Secondo la società di ricerca DC Byte, alla fine del 2023 gli Emirati Arabi Uniti avevano 235 megawatt di capacità di data center e l'Arabia Saudita 123 megawatt. Il vantaggio emiratino è dovuto al fatto che il Paese ha iniziato a costruire data center molto prima, circa 20 anni fa all'interno del programma Dubai Internet City. Ciononostante, i data center nella regione sono pochi, rispetto ai 1.060 megawatt della sola Germania. Per colmare il divario, sauditi ed emiratini stanno lavorando, mettendo mano ai ricchi portafogli. I Paesi del Golfo puntano anche sul fronte dei chip, risultando - secondo il Financial Times - fra i clienti più assidui di Nvidia per i processori H100. Ma la fase programmatica va al di là dei data center. A luglio scorso, il primo ministro e principe ereditario dell'Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, ha approvato la creazione del Centro internazionale per la ricerca e l'etica dell'intelligenza artificiale a Riad. Un primo passo verso un futuro che proprio bin Salman sembra aver progettato nel dettaglio, nel piano strategico Vision 2030. E adesso, secondo un rapporto di PwC, l'intelligenza artificiale contribuirà con 135 miliardi di dollari all'economia saudita nel 2030, rendendo il Regno il più grande beneficiario di tecnologia in Medio Oriente. Secondo il New York Times, il governo dell'Arabia Saudita prevede di creare un fondo di 40 miliardi interamente dedicato allo sviluppo dell'intelligenza artificiale. Ne parliamo con Biagio Simonetta, giornalista del Sole24Ore.
Al via il Consiglio europeo, summit che vedrà protagonista la questione della sicurezza dell'Europa. Nel frattempo Ursula von der Leyen chiede alla Finlandia di preparare una relazione su come formare i civili su sicurezza e gestione delle situazioni di emergenza. Ne parliamo con Beda Romano, corrispondente de Il Sole 24Ore a Bruxelles, Alessandro Marrone di Iai, e con Tuomas-Iso Markku, Research Fellow del Finnish Institute of International Affairs.