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L'Europa celebra la fine della Seconda guerra Mondiale mentre per il quarto anno consecutivo la guerra si combatte sul territorio europeo. Una circostanza drammatica in un tempo di grandi cambiamenti. Nella settimana del primo papa americano, il Cancelliere tedesco Merz entrato in piena operatività sceglie Parigi per la sua prima missione. Putin celebra a Mosca il "Den Pobedy" rilanciando le accuse nei confronti di Kyiv e dei suoi alleati europei, che infatti scelgono la capitale ucraina per celebrare la memoria di 80 anni fa. Intanto, la Romania si prepara al ballottaggio delle presidenziali: un voto destinato a pesare sulla bilancia degli equilibri europei. Ne parliamo a Europa Europa, domenica alle ore 11,30.
Otto von Bismarck, leader prussiano, guidò l'unificazione tedesca e divenne il primo Cancelliere dell'Impero tedesco nel XIX secolo.
Welcome, my friends, to Paranormal Heart podcast. I'm your host, Kat Ward. Thank you so much for tuning in.Paranormal Heart Podcast is for entertainment purposes only. All information shared in this podcast is NOT professional advice. The views and opinions expressed on Paranormal Heart Podcast are not necessarily those of the show host, network or producers. Paranormal Heart Podcast is always respectful and courteous to all involved. Trigger warning. This episode may contain content that may be disturbing to some. Viewer and listener discretion is advised.My special guests tonight are no strangers to the show. My UPRN brothers Justin Cancelliere and Erik Scerbak, of Paratruth Reborn. Justin and Erik will be discussing one of their paranormal investigations that I find most intriguing- the Jeffrey Dahmer house. So please help me welcome, Justin and Erik. Thank you to my special guest tonight and UPRN 107.7 New Orleans and 105.3 the Gulf Coast.Remember, if you enjoyed the show, please support us by Liking, Subscribing, Sharing and Commenting. “Another way to help support the show is by grabbing some swag! If you'd like to pick up your very own Paranormal Heart Podcast mug, just drop me an email at paranormalheart13@gmail.com. Until next time, take care of each other. Much love to you all!”ParaTruth Reborn Contact Info: https://www.paratruth.com/
La Germania ha un nuovo cancelliere: Friedrich Merz, leader della CDU, eletto al secondo tentativo dopo una prima votazione fallita. Viene da BlackRock e ha posizioni dure su migranti e poco convinte sul clima. Intanto in Vaticano è iniziato il conclave per eleggere il nuovo Papa e in Sardegna scoppia la polemica sul warwashing legato all'evento “Joint Stars for Charity” che abbiamo approfondito con un'inchiesta su Sardegna che Cambia. E poi arrivate fino alla fine che devo dirvi una cosa.INDICE:00:00:00 - Sommario00:00:42 - Chi è il nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz00:12:42 - Ieri è iniziato il conclaveFonti: https://www.italiachecambia.org/podcast/chi-e-cancelliere-tedesco-mertz/Iscriviti alla newsletter: https://bit.ly/3ZcEwVieni ad incontrarci online! https://bit.ly/incontra-redazione
Nel giorno in cui inizia il conclave, andiamo a fare il punto su coloro che sono i possibili papabili (letteralmente). Intanto in Germania Merz viene eletto Cancelliere solo al secondo turno, mentre in Italia i partiti di maggioranza invitano a non partecipare al voto dei referendum. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Zuppa di Porro. Giornali mosci, moscissimi. Anche oggi la vera notizia non poteva essere stampata e riguarda l’attacco indiano. E poi la figuraccia tedesca. Parte il conclave e tutti danno Parolin per favorito. Yemen e l’attacco finale. Il debito globale mostruoso #rassegnastampa7maggio25
Passerà alla storia lo smacco subìto da Friedrich Merz al Bundestag, non eletto cancelliere al primo tentativo. Al secondo tentativo però la Germania ha tirato il fiato: cos'è successo e quali sono ora i primi passi del governo rosso-nero? Ce ne parla Enzo Savignano. Con Ubaldo Villani Lubelli, docente di storia delle Istituzioni politiche all'Università del Salento e attento osservatore della Germania, commentiamo gli ultimi sviluppi nella politica tedesca e cosa ci aspetta col governo Merz. Von Luciana Caglioti.
#notizie #podcast #politica #rassegnastampa
Dopo il mancato raggiungimento della maggioranza richiesta nella prima votazione, il Bundestag si è riunito nuovamente nel pomeriggio per una seconda votazione. Con 325 voti, Friedrich Merz è stato eletto Cancelliere della Germania. Ce ne parla da Berlino Daniel Mosseri, giornalista freelance, scrive per Il Foglio, Panorama, e il Corriere del Ticino.Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato una massiccia invasione a Gaza da parte dell'IDF. Nel frattempo, Tel Aviv bombarda lo Yemen. Ne parliamo con Alessia Melcangi, professoressa di Storia e istituzioni dell'Africa alla Sapienza Università di Roma, e con Lazar Berman, reporter di The Times of Israel.
Dopo un'inattesa iniziale bocciatura alla prima votazione a causa di 18 franchi tiratori, Merz è stato eletto Cancelliere tedesco. Ci colleghiamo con Berlino con la corrispondente de La Repubblica Tonia Mastrobuoni.Riaperta l’inchiesta sull’omicidio di Fausto e Iaio. Sentiamo Andrea Galli, Corriere della SeraOvershoot Day per l’Italia: oggi l'Italia ha terminato le sue riserve energetiche naturali. Eva Alessi, Responsabile sostenibilità WWF ItaliaChampions, l’Inter sogna Monaco. A San Siro c'è il nostro Dario Ricci.
Il leader conservatore tedesco Friedrich Merz è stato eletto cancelliere dal Bundestag, la camera bassa del Parlamento tedesco, alla seconda votazione. I voti favorevoli sono stati 325: per raggiungere la maggioranza e diventare cancelliere ne erano necessari 316.
La Germania non ha ancora un cancelliere. Questo podcast e gli altri nostri contenuti sono gratuiti anche grazie a chi ci sostiene con Will Makers. Sostienici e accedi a contenuti esclusivi su willmedia.it/abbonati Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
In Germania si è votato per rinnovare il parlamento e formare il nuovo govenro: un voto segnato da un'affluenza record e dalla crescita dell'estrema destra di AfD, che però rimane fuori dai giochi di governo. Vediamo chi ha vinto, chi sarà il probabile nuovo cancelliere e perché il risultato di AfD fa così discutere. Parliamo poi di un evento di cruciale importanza che sta passando sottotraccia: a Roma sono in corso i colloqui supplementari della COP16 sulla biodiversità, per provare a sbloccare i finanziamenti necessari a fermare la perdita di natura entro il 2030. Infine, torniamo a parlare di consumo di suolo e transizione digitale, perché dietro l'espansione dei data center in Italia si nasconde una minaccia sottovalutata: la cementificazione di enormi aree senza adeguate tutele ambientali.INDICE:00:00:00 - Sommario00:01:05 - I risultati e l'analisi delle elezioni in Germania00:18:58 - A Roma iniziano le sessioni supplementari di COP16 biodiversità 00:22:37 - Il consumo di suol odei data center00:26:12 - Un nuovo caso Jova beach party?Fonti e articoli: https://www.italiachecambia.org/rassegna-stampa/germania-elezioni/Iscriviti alla newsletter: https://bit.ly/3ZcEw
L'uomo che si appresta a diventare il decimo Cancelliere tedesco è un ricco signore – lui preferisce definirsi “benestante” – che ha fatto i soldi lavorando nel mondo dell'alta finanza e che incarna decisamente – senz'altro più di Angela Merkel – i valori tradizionali di una destra germanica conservatrice, ma saldamente europeista. Non a caso, durante la campagna elettorale, Friedrich Merz non ha avuto alcun timore nell'indicare la sua priorità assoluta nel “raggiungere l'indipendenza dagli Stati Uniti”: anche sulla questione Ucraina, nella quale – a suo giudizio – Washington appare colpevolmente indifferente. Il prossimo Cancelliere sembra, dunque, trovarsi maggiormente in sintonia – almeno rispetto al suo amletico predecessore socialdemocratico – col francese Macron per quanto concerne la funzione importante che l'Europa potrà (e dovrà) svolgere nelle trattative – che al momento paiono escluderla – sul come porre fine al conflitto ucraino. Un orientamento, questo, che, in qualche modo, può anche essere interpretato come l'auspicio e l'implicita premessa di una rapida evoluzione istituzionale, destinata a sfociare in una più salda compattezza europea, sia sul piano politico, che su quello militare. E non a caso, impegnandosi ad affiancare Londra e Parigi sulla linea di opposizione all'idea trumpiana di abbandonare Zelensky al suo destino, Merz ha già anche preannunciato che intende inviare all'esercito di Kiev quei tanto agognati missili Taurus che, per troppo tempo, i generali del Paese assediato hanno atteso invano. In questo scenario, potenzialmente innovativo, che si profila all'orizzonte, pure l'Italia potrebbe trarre non pochi motivi di soddisfazione, visto che, d'ora innanzi, l'interfaccia berlinese di Giorgia Meloni non sarà più un personaggio prevenuto nei suoi confronti quale era stato l'ormai ex cancelliere Scholz, ma sarà, invece, quel Merz che, più volte, negli ultimi due anni, non ha mancato di esprimere un certo apprezzamento per l'operato di Palazzo Chigi, soprattutto in merito alle politiche migratorie. Tuttavia, è pure molto probabile che il nuovo Cancelliere, per quanto ben disposto nei riguardi delle destre dialoganti, intenda, comunque, chiedere alla nostra premier di decidere, una volta per tutte, se preferisca schierarsi, in maniera netta ed inequivocabile, dalla parte dell' America di Trump oppure da quella dell'Unione Europea… abbandonando, in questa seconda ipotesi, l'ambizioso – ma forse velleitario – proposito di riuscire a porsi come il canale privilegiato di mediazione tra Washington e Bruxelles. In ogni caso, a seconda della scelta che – sia pure a malincuore – riterrà più o meno conveniente fare, la Meloni finirà, quasi inevitabilmente, per creare del malcontento all'interno dl suo Esecutivo, deludendo o Salvini o Tajani. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Papa, condizioni critiche. Zelensky, io via se Kiev nella Nato.
In alcuni comuni si chiama segretario comunale, in altri cancelliere. È l'anello di congiunzione tra il municipio e la popolazione. Coordina gli uffici comunali, segue le sedute di legislativo ed esecutivo, tiene i rapporti con la stampa e gestisce il personale: una professione gratificante ma anche molto impegnativa che non sempre riceve la giusta considerazione da parte dei cittadini.Per scoprire questa professione abbiamo incontrato Nicola Passini, in pensione da fine gennaio 2025 dopo 16 anni di cancelliere nel comune di Poschiavo. Classe 1962, Nicola Tranquillo Antonio Passini - questo il nome completo - ha assunto l'incarico nel 2009 quando podestà era Tino Zanetti. Con lui abbiamo parlato di quanto sia cambiata negli anni la professione, di quanto sia diventata più gravosa e impegnativa ma di come sia sempre affascinante per via del rapporto quotidiano con la popolazione.
Come altamente previsto, ieri il parlamento tedesco ha votato la sfiducia nei confronti del cancelliere Olaf Scholz, un passaggio che porterà allo scioglimento del parlamento stesso e a nuove elezioni che si dovrebbero tenere il prossimo 23 febbraio. Intanto capiamo meglio cosa vuol dire questo aumento di stipendi per ministri e sottosegretari non eletti, mentre torniamo in Corea del Sud dove è stato votato l'impeachment al presidente Yoon Suk-yeol. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il voto di fiducia su Scholz si avvicina, ma il Bundestag continua il suo lavoro: quali leggi o riforme avviate dalla coalizione semaforo possono andare in porto con l'opposizione o con gli ex-alleati liberali? Ce ne parla Cristina Giordano. Intanto è bufera sull'FDP di Lindner per un documento dai termini inaccettabili che pianificava nei dettagli l'uscita dal governo Scholz. Parliamo di questo, ma non solo, con Ubaldo Villani Lubelli, esperto di politica tedesca. Von Francesco Marzano.
Il gruppo è più che mai deciso a rintracciare l'Alto Cancelliere e a fargliela pagare per tutto il male che ha fatto, quanto al gruppo quanto ad Irel. La caccia comincia dal deserto, dove i nostri eroi si prodigheranno per recuperare quanto più terreno possibile. Il terreno impervio e le condizioni metereologiche sono di tutt'altra opinione, obbligandoli ad una ferma riorganizzazione delle proprie risorse. Calien, forte del suo senso dell'orientamento e delle sue capacità da segugio, porterà il gruppo nella cittadina di Maner, poco a sud di Ismael. Qui i nostri eroi scopriranno molte informazioni circa l'Alto Cancelliere, incluso il losco piano nascosto dietro alla misteriosa statuetta rubata da Cooper. Potete trovare i video di #IntavernadaKurt su: ● Twitch ● Youtube ● Facebook ● Telegram ● Discord
Screzi e dispetti da mesi finche, con l'espulsione del suo ministro delle finanze, il Cancelliere Olaf Scholz ha fatto saltare il banco. I socialdemocratici della SPD, il partito di Scholz, mettono così alla porta i liberali della FDP, a cui appartiene il ministro delle finanze Christian Lindner. A questo punto la coalizione “semaforo” fra SPD, FDP e Verdi deve fare i conti con delle elezioni anticipate. Per Scholz si può andare a votare a marzo, dopo un voto di sfiducia a gennaio. Fino ad allora secondo il Cancelliere toccherebbe ai Cristiano Democratici della CDU sostenere il governo. Il leader della CDU, Friedrich Merz, sembra invece puntare su una soluzione più rapida della crisi. Una rapidità dovuta anche alle varie emergenze che il governo tedesco deve affrontare. Dai problemi economici, pensiamo ai tagli annunciati da Volkswagen, alla guerra in corso in Ucraina fino ai rapporti da ricucire con gli Stati Uniti dell'appena rieletto presidente Donald Trump. Non dimentichiamo poi quanto un vuoto di potere a Berlino potrebbe paralizzare l'Unione Europea.A Modem ne discutono:Tonia Mastrobuoni, corrispondente da Berlino di RepubblicaBrunello Mantelli, professore associato di storia contemporanea, Uni TorinoBeda Romano, corrispondente da Bruxelles per il Sole24ore
Il cancelliere Scholz solleva il ministro delle Finanze Lindner dal suo incarico, i liberali lasciano il governo compatti - o quasi. Insomma, dopo mesi di conflitti, è finita: Enzo Savignano ci racconta come si è arrivati all'annunciata crisi di governo in Germania. Ma Scholz e i Verdi riusciranno a resistere fino a gennaio per approvare le leggi più importanti, fra cui quella di bilancio? Parliamo con il costituzionalista Jens Woelk delle opzioni previste dalla legge tedesca. Von Luciana Caglioti.
A cura di Daniele Biacchessi Kiev e Mosca aprono al piano di pace di Scholz. Qualcosa si sta muovendo sul fronte diplomatico intorno al piano di pace relativo al conflitto tra Russia e Ucraina che ha in mente il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Da Mosca fanno sapere che la Russia non respinge in anticipo alcuna iniziativa per una fine dell'aggressione russa in Ucraina, ma che è necessario capire i contenuti della proposta. Dall'altra parte, l'ex ambasciatore ucraino in Germania, ora in Brasile, Andrij Melnik, incoraggia il leader tedesco ad aprire un canale con la Russia. E parla di “segnali” dal Cremlino per una mediazione di Brasile, Cina e India. L'idea di Scholz non è ancora formata nella sua completezza, ma solo il fatto che una potenza europea del calibro della Germania si muova intorno alla parola pace è un segnale positivo. Però il cancelliere punta a una pace giusta, non dettata da Mosca all'Ucraina. In Germania, il cancelliere è sempre più isolato. L'iniziativa di Scholz non trova grandi consensi in patria. La Cdu definisce l'ipotesi di Scholz un “finto negoziato" con la Russia che rischia di sfociare in un accordo imposto da Mosca. I centristi, alleati con socialdemocratici e liberali, accusano il cancelliere di agire in malafede, dopo che il governo ha dimezzato il suo sostegno all'Ucraina a 4 miliardi di euro nel 2024, rispetto ai quasi 7,5 miliardi del 2024. Basteranno le aperture di Kiev e Mosca per rendere più forte il piano di Scholz? ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi Kiev e Mosca aprono al piano di pace di Scholz. Qualcosa si sta muovendo sul fronte diplomatico intorno al piano di pace relativo al conflitto tra Russia e Ucraina che ha in mente il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Da Mosca fanno sapere che la Russia non respinge in anticipo alcuna iniziativa per una fine dell'aggressione russa in Ucraina, ma che è necessario capire i contenuti della proposta. Dall'altra parte, l'ex ambasciatore ucraino in Germania, ora in Brasile, Andrij Melnik, incoraggia il leader tedesco ad aprire un canale con la Russia. E parla di “segnali” dal Cremlino per una mediazione di Brasile, Cina e India. L'idea di Scholz non è ancora formata nella sua completezza, ma solo il fatto che una potenza europea del calibro della Germania si muova intorno alla parola pace è un segnale positivo. Però il cancelliere punta a una pace giusta, non dettata da Mosca all'Ucraina. In Germania, il cancelliere è sempre più isolato. L'iniziativa di Scholz non trova grandi consensi in patria. La Cdu definisce l'ipotesi di Scholz un “finto negoziato" con la Russia che rischia di sfociare in un accordo imposto da Mosca. I centristi, alleati con socialdemocratici e liberali, accusano il cancelliere di agire in malafede, dopo che il governo ha dimezzato il suo sostegno all'Ucraina a 4 miliardi di euro nel 2024, rispetto ai quasi 7,5 miliardi del 2024. Basteranno le aperture di Kiev e Mosca per rendere più forte il piano di Scholz? ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Continua il dibattito internazionale intorno alle dichiarazioni del segretario della Nato Jens Stoltenberg. Oggi il Presidente francese Macron, durante la conferenza stampa congiunta con il Cancelliere tedesco Scholz, ha affermato di ritenere giusto che l'Ucraina sia autorizzata a colpire le postazioni da cui viene attaccata, e dunque anche in territorio russo. Ne parliamo con Maurizio Fioravanti, Generale di divisione, già Comandante delle forze speciali italiane (Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali).Oggi la Premier Meloni in visita a Caivano per l'inaugurazione del centro sportivo, che mesi fa fu teatro delle violenze. Ma chiediamo a Bartolomeo Perna, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo del Parco Verde di Caivano, in che modo e se è cambiato il piccolo comune. Trump in aula: “Oggi è un giorno pericoloso per l’America”. Ci colleghiamo con Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24 Ore da New York, per le ultime notizie. Il Papa si scusa per le dichiarazioni di ieri sugli omosessuali. Ci racconta tutto Carlo Marroni, vaticanista de Il Sole 24 Ore.
Il valdagnese Enrico Massignani, che finora aveva ricoperto l'incarico di Cancelliere della Curia della Diocesi di Vicenza, ha ricevuto da Papa Francesco un importante incarico che lo porterà a Roma. Le felicitazioni della chiesa vicentina e del presidente della regione Luca Zaia
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7663SACERDOTE SCOMUNICATO PERCHE' AFFERMA CHE PAPA FRANCESCO NON E' UN VERO PAPA di Luisella ScrosatiLe sanzioni adottate dal vescovo di Livorno, monsignor Simone Giusti, ai danni del parroco di San Ranieri in Guasticce, don Ramon Guidetti, hanno fatto il giro del mondo. Il 1° gennaio 2024, il Cancelliere vescovile, don Matteo Giavazzi, ha comunicato al clero e ai fedeli diocesani che don Guidetti è incorso nella scomunica latæ sententiæ per il fatto di aver compiuto «un atto di natura scismatica» durante la Celebrazione eucaristica del 31 dicembre 2023, «rifiutando la sottomissione al Sommo Pontefice e la comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti».Cerchiamo di capire come sono andate le cose. Durante la Messa del 31 dicembre scorso, don Guidetti ha pronunciato una lunga omelia di circa venti minuti, salutata con un applauso finale, nella quale il parroco ha sostanzialmente spiegato che Benedetto XVI non avrebbe mai rinunciato al munus petrino e dunque sarebbe rimasto papa fino al giorno della sua morte; Francesco non sarebbe dunque un vero papa. Nell'omelia don Guidetti ha salutato «padre Alessandro Maria Minutella», il sacerdote palermitano scomunicato nel 2018 e dimesso dallo stato clericale nel novembre del 2021, come «paladino della verità». Quindi ha nominato i sette sacerdoti che si sono uniti a Minutella nel Sodalizio Sacerdotale Mariano, secondo don Guidetti, «i Magnifici sette», tutti colpiti da sanzioni ecclesiastiche.Verso la metà dell'omelia, don Guidetti ha iniziato ad alzare i toni, riferendosi alla «falsa chiesa, del signor Bergoglio e dei suoi mercenari», criticando preti, vescovi, cardinali «che continuano a girarsi i pollici e sanno tutto», ossia «sanno che c'è uno scisma da dieci anni, sanno che c'è la massoneria che governa, sanno che costui non è il papa, lo sanno ma tacciono. E poi ti tacciano». Quindi il riferimento a Bergoglio come all'«innominato, non lo nomino (...) massone, un gesuita massone legato ai poteri mondialisti, usurpatore e antipapa». E l'annuncio: «Ed ecco che da domani, a questi valenti sacedoti si aggiunge il sottoscritto».SCOMUNICA LATÆ SENTENTIÆQueste le parole più significative dell'omelia. Mons. Giusti ha aggiunto alcuni dettagli della vicenda nella sua intervista a Il Telegrafo di Livorno; don Ramon «era stato già ammonito a non compiere quell'atto prima di Natale e alla fine aveva convenuto di soprassedere alle sue intenzioni, capendo la gravità della cosa. Poi alla messa del 31 dicembre la sua dichiarazione di rottura, a quel punto inattesa, contestando l'elezione di Papa Francesco, il suo ministero e la sua autorità, celebrando non in comunione con il Papa, con atteggiamento scismatico». Il vescovo di Livorno chiarisce dunque che il sacerdote era già stato richiamato ed aveva, apparentemente, accettato il richiamo. Inoltre, don Guidetti ha celebrato una Messa non una cum, ossia una Messa nella quale, durante la Preghiera eucaristica, non si è menzionato il Papa, come avviene nel tempo di sede vacante.Continua il vescovo: «L'ho chiamato lo stesso 31 dicembre dopo la messa e non ha risposto. Lui aveva già fatto i bagagli e aveva lasciato le chiavi non a me, ma ad una signora della parrocchia, andandosene via subito dopo, risucchiato in gruppi scismatici che si contrappongono alla Chiesa. Era stato tutto preordinato». Dunque, la decisione presa dal vescovo di rendere nota la scomunica latæ sententiæ, nella quale il sacerdote è incorso ipso facto per scisma, appare motivata da più atti di natura scismatica compiuti dall'ex parroco: dichiarazione pubblica che Francesco non è papa, rifiuto di celebrare una cum, abbandono repentino della parrocchia per unirsi a un sodalizio scismatico.La conferma dell'adesione ad uno scisma, proviene dalla bocca dello stesso don Guidetti, che così ha commentato le sanzioni del vescovo di Livorno: «Ci farò una bella cornicina e lo appenderò al muro e sarà qualcosa di cui mi vanterò ben volentieri», disconoscendo in questo modo l'autorità del proprio vescovo.Per quanto sia indubbiamente indisponente vedere sanzioni che scattano con estrema velocità verso quei sacerdoti che criticano l'attuale pontificato, mentre non vengono comminate o addirittura tolte ad abusatori plurimi ed eretici, rimane il fatto che le sanzioni prese da mons. Giusti sono corrette. Questo punto va chiarito: don Guidetti non ha semplicemente criticato, anche con toni forti, azioni, parole, documenti di questo pontificato, ma ha usurpato il giudizio della Chiesa su chi sia o non sia il legittimo pontefice. Il problema non è avere dubbi in foro interno, purché fondati; ma riconoscere che si tratta appunto di dubbi, che attendono un giudizio da parte della sola autorità che si può pronunciare in questo ambito: la Chiesa.SAN TOMMASO D'AQUINOOltre alla chiara posizione di san Roberto Bellarmino sulla questione del papa eretico (vedi nota in fondo a questo articolo), bisogna ricordare la posizione classica di san Tommaso (cf. Summa Theologiæ III, q. 82, a. 9): è solo a partire dalla sentenza della Chiesa che diviene lecito e obbligatorio non comunicare più con scismatici, eretici e scomunicati, ossia non partecipare alle loro messe e non ricevere da loro i sacramenti. Discorso analogo vale per la legittimità di un papa, che è stato riconosciuto tale dall'universalità della Chiesa, in quanto dubbi sono stati sollevati solo molto tempo dopo (sul finire del 2015 circa) e non hanno mai trovato eco tra i membri legittimi dell'episcopato. Prima di una eventuale sentenza della Chiesa, chiunque si arroghi il diritto di giudicare della legittimità di un papa usurpa il giudizio della Chiesa.Rimane un altro fatto, che deve far riflettere. L'omelia di don Ramon è stata accolta da uno scroscio di applausi. Né si può tacere che vari movimenti scismatici, incluso il Sodalizio Sacerdotale Mariano, stanno vedendo affluire sempre più simpatizzanti. È un dato di fatto: la sempre più marcata confusione e grave problematicità di questo pontificato sta spingendo sempre più persone fuori dalla Chiesa. E questo problema non lo si risolve sanzionando, seppur giustamente, uno o più sacerdoti. La rabbia e l'agitazione stanno crescendo a dismisura tra i fedeli e il clero, portando ad assumere posizioni che, anziché soccorrere la Chiesa, la feriscono ancora di più, oltre che mettere in serio pericolo la salvezza delle anime. Fiducia supplicans è stata una ulteriore tragica e colpevole spinta in questo senso.I pastori della Chiesa devono assumersi la responsabilità di questa parte del gregge, andare loro incontro per tutte le loro legittime richieste, senza continuare a inacerbirsi contro questi fedeli, i quali hanno bisogno di liturgie sacre, di sana dottrina, di vicinanza effettiva ed affettiva da parte dei loro pastori. E devono farlo capire a papa Francesco, che è all'origine di misure e parole sempre più esasperanti.Nota di BastaBugie: l'autrice del precedente articolo, Luisella Scrosati, nell'articolo seguente dal titolo "Un Papa eretico? Cosa ne pensava san Roberto Bellarmino" parla del giudizio su un eventuale Papa eretico. San Bellarmino aveva chiaro che nessuna autorità umana può deporre un Papa.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 3 dicembre 2023:La condanna post mortem di papa Onorio è un fatto storico. Non è affatto certo che tale condanna fosse ben meritata, ma è invece pacifico che essa si trovi nero su bianco negli atti di tre concili, approvati dai romani pontefici. La questione merita una "digressione".Quella del "papa eretico" è certamente una possibilità remota, ma non per questo irreale o impossibile. Ed è una vexata quæstio, che da ipotesi teologica è divenuta, nell'ultima metà di secolo, motivo di numerosi scismi. Il punto critico e forse insuperabile del problema sta nel principio inviolabile per cui prima sedes a nemine iudicetur - la prima Sede, ossia la Sede Apostolica, non può essere giudicata da nessuno. Dunque, se non può essere giudicata, chi può deporre il papa eretico?Cercando di semplificare, senza tradire il pensiero soggiacente alle differenti correnti contemporanee sedevacantiste, la loro tesi di fondo è che un papa manifestamente eretico si separa da sé dalla Chiesa, decadendo così dall'ufficio petrino. Non si tratterebbe dunque di giudicare il papa, ma semplicemente di discernere che il papa non è più tale, a causa della sua eresia. Né si tratterebbe di deporlo, ma di prendere atto che si è deposto da sé con la propria eresia o, se si preferisce, che è stato deposto dalla legge divina.Questa posizione assomiglia molto alla seconda delle cinque tesi discusse da san Roberto Bellarmino, nel suo De Romano Pontifice, secondo la quale il papa eretico è deposto ipso facto da Dio e quindi separato dalla Chiesa, della quale dunque non è più papa. L
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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7473GLI INGLESI CHE PREFERIRONO LA MORTE PUR DI RIMANERE CATTOLICI di Roberto de MatteiMi sono trovato in Inghilterra il 29 giugno e mi ha molto colpito l'attaccamento che ancora oggi i cattolici inglesi hanno verso il Papa e verso la Chiesa di Roma. Questo attaccamento ha le sue radici nel doloroso scisma che si consumò nel XVI secolo, strappando l'Inghilterra alla vera fede. L'autore di questo scisma fu il re Enrico VIII, che in preda a una diabolica passione per una damigella di Corte, Anna Bolena, divorziò dalla moglie Caterina d'Aragona e, contro il divieto papale, la sposò nel 1533. Papa Clemente VII non riconobbe il matrimonio e l'anno successivo Enrico VIII fece votare dal Parlamento l'Atto di Supremazia con cui il Regno si separava dalla religione cattolica romana e costituiva una chiesa nazionale, detta poi anglicana, di cui il Re era il capo supremo. Il popolo inglese era cattolico ma furono pochi gli ecclesiastici, i dignitari e gli aristocratici, che osarono mettersi contro il sovrano, sfidando la prigione e la morte che li aspettava.SCISMA E GRANDI SANTII primi tra questi furono un eminente laico Tommaso Moro, Cancelliere del Regno, e un vescovo Giovanni Fisher, creato cardinale dal Papa prima del supplizio. Si aprì un periodo di contrastate lotte politiche e religiose, in cui il papa san Pio V scomunicò la regina Elisabetta I, figlia illegittima di Enrico VIII, e il re di Spagna Filippo II tentò di conquistare il Regno d'Inghilterra, ma la Provvidenza aveva disposto altrimenti. Per oltre due secoli la fedeltà a Roma fu testimoniata dall'epopea di una legione di santi, pronti ad affrontare la peggiore delle morti, in difesa della fede cattolica.Il condannato, condotto su un carretto al luogo dell'esecuzione, veniva squartato e orrendamente mutilato, ancora vivo e cosciente. Il carnefice dopo aver castrato il suppliziato, gli praticava un taglio nel ventre estraendone gli intestini, che venivano bruciati in un braciere davanti ai suoi occhi. Poi il carnefice gli tagliava la testa e procedeva allo squartamento del corpo. Con un'ascia lo divideva in quattro parti, prima tagliandolo verticalmente poi, orizzontalmente, quindi in altre due metà. I quarti del suo corpo venivano appesi in diversi angoli della città. Sant'Oliviero Plunkett fu l'ultimo martire cattolico inglese, squartato a Londra nel 1681, in seguito al Complotto papista (Popish Plot), una fittizia cospirazione gesuita per assassinare il re Carlo II di Inghilterra, ma in realtà inventata dal fanatico anglicano Titus Oates, per accreditarsi di fronte al sovrano.Degli innumerevoli martiri cattolici inglesi, Margarete Pole e quaranta compagni furono beatificati da Leone XIII nel 1886, e altri nove nel 1895. Thomas Hereford e altri centosei martiri vennero beatificati da Pio XI il 15 dicembre 1929. Il 25 ottobre 1970 vennero canonizzati da Paolo VI quaranta martiri, undici dei quali appartenevano al gruppo dei beati del 1886 e ventinove a quello del 1929. Il 22 novembre 1987, infine, Georg Haydock e ottantaquattro cattolici di Inghilterra, Scozia e Irlanda, sventrati a Tyburn, sono stati beatificati da Giovanni Paolo II.A Tyburn, proprio accanto al luogo in cui avvenivano le esecuzioni, che si affaccia su Hyde Park, è stato costruito un piccolo convento, dove si prega e si chiede l'intercessione di questi martiri. Vi aleggia lo stesso profumo soprannaturale che si respira in tante cappelle, chiese, santuari e monasteri cattolici del Regno Unito, da Londra fino alle brume della Scozia e alle coste della CornovagliaSANTI PIETRO E PAOLO, FESTA NAZIONALE INGLESELa festa dei Santi Pietro e Paolo che, il 29 giugno in Italia è di precetto solo per la diocesi di Roma, in Inghilterra è festa obbligatoria sul suolo nazionale e quel giorno si recita una bella preghiera che esprime tutto l'amore di questo popolo per la Cattedra di Pietro.Questa è la preghiera, rivolta a San Pietro:"O Beato Principe degli Apostoli, Vicario di Cristo, Pastore di tutto il gregge, Roccia su cui è costruita la Chiesa! Noi ringraziamo il Principe dei Pastori, che nelle epoche della fede ha legato questa terra così dolcemente e fortemente a voi e a quella sede di Roma da cui venne la sua conversione. Noi lodiamo e benediciamo Nostro Signore per quegli intrepidi confessori che hanno dato la vita per il vostro onore e il vostro primato, nell'ora in cui lo scisma e l'eresia divisero la nostra terra. Noi desideriamo ravvivare lo zelo, la devozione e l'amore dei tempi passati. Per quanto è in nostro potere, noi consacriamo il nostro Paese, con fervore ed amore, a Voi. Vi offriamo il nostro omaggio, rinnoviamo la nostra fedeltà al Pontefice, vostro Successore, che ora occupa la Sede Apostolica. Con la vostra potente intercessione confermate e rafforzate la fede dei Pastori e del popolo che vi invoca. Salvateci dall'apostasia, dalla disunione, dall'indifferenza religiosa e dalle perdite a cui l'ignoranza e la tentazione espongono il nostro piccolo gregge. O umilissimo e sincerissimo penitente, otteneteci lacrime di vero pentimento per i nostri peccati ed un amore ardente al Nostro Divin Maestro. O Clavigero del Regno dei Cieli, apriteci le porte del Cielo affinché possiamo entrare nel gaudio del Re della gloria. Ricordatevi del Regno d'Inghilterra che è cresciuto in grazia ed unità sotto la benedetta influenza apostolica per circa mille anni. Pregate Gesù affinché tutti possano ottenere la luce e ritornare al vostro gregge, che è l'unico gregge di Cristo."Non è una preghiera inglese, è una preghiera universale, come ogni preghiera cattolica. Oggi il fumo di Satana che, secondo le parole di Paolo VI, è penetrato all'interno del Tempio di Dio, avvolge la stessa Cattedra di Pietro, ma proprio per questo bisogna aumentare il nostro amore per il Papa e per il Papato, per la Roma immortale, di martiri e di santi, che inviò apostoli e missionari in ogni angolo della terra per diffondere la verità del Vangelo. Oggi c'è bisogno di nuovi apostoli che dall'Inghilterra alla Russia convertano il mondo alla Santa Chiesa romana, l'unica che è veramente una, cattolica e apostolica, e che ha nel successore del Beato Pietro, Vicario di Cristo, il suo fondamento. La preghiera è necessaria.
Il presidente americano Joe Biden ha incontrato venerdì, alla Casa Bianca, il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Due le questioni principali al centro del loro colloquio.
Mentre il Primo Ministro Sunak sta scrivendo insieme al Cancelliere dello Scacchiere la manovra finanziaria, che si prospetta molto dura, l'ex ministro della salute è stato sospeso dai Tory perché ha deciso di partecipare all'Isola dei Famosi.Ma le grane per Downing Street non sono finite: Suella Braverman, Home Secretary, è oggetto di forti critiche che hanno portato l'opposizione a chiedere già le sue dimissioni.Processo al sistema Casaleggio
Dopo il rapido passaggio di Liz Truss, che ha presieduto il governo più a più breve durata della storia, i conservatori hanno indicato l'ex ministro delle Finanze (o Cancelliere dello Scacchiere) come nuovo capo dell'esecutivo: una scelta epocale visto che, come racconta Luigi Ippolito, si tratta della prima persona non bianca e di origine indiana a guidare il Paese. Un segno significativo di come sta cambiando il Paese, spiega Matteo Persivale.Per altri approfondimenti:- Regno Unito, Sunak nominato primo ministro: “Sono stati fatti errori, io scelto per rimediare” https://bit.ly/3syIJSj- Chi è Rischi Sunak, il nuovo premier: dalle origini indiane a Downing Street https://bit.ly/3SJEwFY- La lezione che arriva da Londra https://bit.ly/3DzSXbf
Il Regno Unito ha un nuovo primo ministro: il 42enne Rishi Sunak, ex-Cancelliere dello Scacchiere ossia ministro delle Finanze sotto Boris Johnson. E' il primo inquilino di Downing Street di origini indiane e fede induista ed è diventato premier dopo il ritiro di Penny Mordaunt, attuale leader della Camera dei Comuni e unica rivale che era rimasta ancora in corsa dopo la rinuncia di ieri di Johnson.
A fine settembre 2021, la Germania andava a votare per scegliere il successore di Angela Merkel. Un'elezione che vide la vittoria dei socialdemocratici della SPD e di Olaf Scholz, che da dicembre 2021 è il nuovo Cancelliere tedesco.Com'è andato questo (quasi) primo anno di Olaf Scholz? Come la Germania sta affrontando la crisi ucraina e la crisi energetica? Come si evolve la convivenza della prima coalizione semaforo della storia federale tedesca?A questa e altre domande rispondiamo insieme a Flaminia Bussotti, ex corrispondente ANSA da Berlino e Vien e ora corrispondente del Messaggero a Berlino.Music credits: https://www.purple-planet.com
La crescita dell'Italia frenerà dal 3,4% nel 2022 allo 0,4% nel 2023: è quanto si legge nelle prospettive economiche intermedie dell'Ocse presentate a Parigi. Lo spread sale ma non esplode e Piazza Affari viaggia in campo positivo, secondo diversi analisti i mercati hanno già scontato una vittoria della coalizione del centrodestra. Il nuovo esecutivo dovrà confrontarsi subito con la nota di aggiornamento del documento di economia e finanza. Ne parliamo con Daniel Gros direttore del Centre for european policy studies di Bruxelles. Le scadenze del governo e la "Melonomics" Dalla stabilità dei conti pubblici alla moderazione nelle ricette economiche, alla flat tax. Ora che il risultato elettorale conferma la vittoria di Fratelli d'Italia, vediamo quali sono i punti chiave del suo programma economico. Facciamo il punto con Dino Pesole, del Sole 24 Ore. Gb: Sterlina crolla e rendimenti Gilt volano dopo annuncio nuovi tagli tassi Dopo la 'giornata nera' di venerdì scorso (sotto quota 1,10 dollari), non si ferma il crollo della sterlina scesa ai minimi storici dopo che nel fine settimana il nuovo Cancelliere dello Scacchiere Kwasi Kwarteng ha promesso ulteriori tagli alle tasse, dopo la mini-finanziaria espansiva annunciata nei giorni scorsi. Ospite Giorgia Scaturro, del Sole 24 Ore da Londra.
La gloria di questo mondo non vale la gloria del cielo. Impariamo ad amare la Chiesa con un Inglese.
- Ripresa economica tedesca - Piano Dawes e piano Young - Politica economica depressiva e di austerità - Successi elettorali del Nazismo - Violenza come cifra della politica degli anni '20 e '30 - Rapporti tra Hindenburg e Hitler - Incendio del Reich --- Send in a voice message: https://anchor.fm/stefano-dambrosio5/message
La propaganda russa viaggia per Mariupol su pulmini dotati di mega schermi tv; le parole del cancelliere tedesco Olaf Scholz sulla guerra. Ascolta qui Città https://open.spotify.com/episode/3gMpcqbd2k1WowGXmUKrPs?si=7e6888979fca4ff1 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Nel passo di oggi l'amore non è l'obbedienza ma il portare con sé le parole di Gesù. Ricordando le parole di qualcuno, presso quella persona prenderemo dimora. Ecco allora l'esistenza di amore: questa è la novità della vita nuova. L'amore converte la nostra vita in una umanità luminosa, non più opaca. Questo il cuore del pensiero della domenica di Don Dario Viganò, vice Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. All'interno di Non Stop News, con Barbara Sala, Luigi Santarelli e Stefania Iodice
- La crisi di sovrapproduzione del 1929 - La crisi finanziaria - Politiche di austerità della Repubblica di Weimar - Il partito nazionalsocialista dei lavoratori diventa il primo partito - Hindenburg e Hitler, rapporti tesi - L'incendio del Reichstag - La gleichschaltung --- Send in a voice message: https://anchor.fm/stefano-dambrosio5/message
EuPorn è il podcast nato dall'omonima rubrica settimanale di Paola Peduzzi e Micol Flammini su Il Foglio. Tradimenti, passioni, fughe e ritorni del matrimonio tra 27 nazioni europee. Questo è l'episodio del 5 maggio 2022.
Invio di armi all'Ucraina, stop a Nord Stream II e aumento del budget per la difesa al 2% del PIL. Stiamo parlando della Germania: il governo di Scholz, insediatosi a dicembre e composto da socialdemocratici, verdi e liberali, sta già rompendo molti tabù della politica tedesca. Un Paese fondatore e la prima economia europea. Durante l'era Merkel era sinonimo di stabilità e opportunità economiche. E ora? L'invasione dell'Ucraina ha cambiato le carte in tavola. Da una parte, l'industria tedesca è riuscita a mantenere una certa competitività durante la pandemia, dall'altra però sta ora temendo una recessione a causa delle sanzioni europee. Ma che cosa c'entrano la Ostpolitik e Schröder, ex Cancelliere tedesco, con la reticenza della Germania ad affrancarsi da Mosca? L'UE si è posta come obiettivo di diventare indipendente entro il 2030 dalla Russia di Putin dal punto di vista energetico. Quali strade si prospettano per la Germania e per l'UE in questo senso? Secondo la ministra degli Esteri, Annalena Baerbock, solo tramite una politica europea comune si potrà risolvere la situazione. E l'Italia? Potrà ora avere un ruolo più importante all'interno dell'UE dopo il patto del Quirinale tra Draghi e Macron? Di questo e tanto altro hanno parlato Simone Pavesi Jacopo Bulgarini insieme a Luigi Daniele, giornalista de Linkiesta nel nuovo episodio di What Do EU Think, il dibattito di Europhonica sull'Unione europea
La situazione sui vari fronti Overview: Von der Leyen twitta: i leader del mondo irrigidiranno le sanzioni contro la Russia; Cancelliere tedesco Scholz promette che Berlino finanzierà l'invio diretto di armi prodotte dall'industria tedesca; la Finlandia invierà ulteriori aiuti militari all'Ucraina. La Russia ha schierato fino a 20mila mercenari nel Donbass senza equipaggiamento pesante o mezzi corazzati. Biden sente gli alleati; Cina vicina al Cremlino. Lavrov: la Russia non userà armi nucleari. https://bit.ly/3Ok1jHo Quick update on the military situation in Donbas -April 20 Russian long-range fires & probing attacks continue; Russian forces have reached outskirts of Lozove; Russian forces have taken control of Kreminna & are pushing toward Zarichne and Torske https://bit.ly/383b6Rz Deep Update ISW (April 20) https://bit.ly/3L2nvE7 Mariupol No surrender in Mariupol as Russian deadline expires; refugees top 5 million https://reut.rs/397RrR1 A Russian ultimatum to Ukrainian troops in Mariupol to surrender or die expired on Wednesday afternoon with no mass capitulation, but the commander of a unit believed to be holding out in the besieged city said his forces could survive just days or hours. https://reut.rs/36wn2La Ukraine announced plans to send 90 buses to evacuate 6,000 civilians from Mariupol, saying it had reached a “preliminary agreement” with Russia on a safe corridor, for the first time in weeks. Mariupol's mayor, Vadym Boychenko, said on Wednesday that 100,000 civilians remained in the city, and that about 40,000 civilians had been forcibly moved to Russia or Russian-controlled regions of Ukraine. https://bit.ly/3v09MI2 Marines and Azov rescued half a thousand Border Guards and several units of the National Police fighters from the port of Mariupol that were running out of ammunition. https://bit.ly/3K6H50l Russia L'incrociatore Moskva come il Kursk: in Russia monta la rabbia delle famiglie; Governo nega che ci siano stati morti, ma i parenti parlano ormai apertamente di decine di vittime. Cresce la richiesta di verità e risposte https://bit.ly/3jY5oTN In a televised exchange with a 12-year-old girl on Wednesday, President Putin put on display the false narrative he is using to try to justify to the Russian public his invasion of Ukraine (the idea that the people of eastern Ukraine are really Russian, and Russia's military their rightful defenders). https://nyti.ms/3EMHhBf A causa di dichiarazioni avverse all'invasione, le autorità russe hanno minacciato di ritorsioni Natalya Poklonskaya, nativa della Crimea e vice-presidente dell'agenzia pubblica russa Rossotrudnichestvo, che ha avuto un ruolo nella destabilizzazione dell'Ucraina nel 2014. https://bit.ly/3xNAcil https://bit.ly/3Ewob22 La Cina continua a posizionarsi in ottica di mediazione. Zhang Jun, China's permanent representative to the United Nations, said at the Security Council that putting an early end to the conflict is the fundamental way to resolve the humanitarian crisis, and advocates all countries to support diplomatic negotiations between Russia and Ukraine to achieve a ceasefire, warning against sending more offensive weapons. https://bit.ly/3jYTHwc I russi hanno testato un “nuovo missile balistico intercontinentale”. Putin: "Non ha eguali al mondo. Farà riflettere chi ci minaccia". https://bit.ly/3MjcI8v Ucraina "Half a million of Ukrainian citizens were deported from Ukraine to the Russian Federation without agreement from their side," said Mykyta Poturayev, the head of the Ukrainian parliament's humanitarian committee (Reuters could not independently verify the figure given by Poturayev, who did not give details or supporting evidence). https://reut.rs/38V7kdk
L'incontro tra Putin e il Cancelliere austriaco Nehammer, il referendum sul Presidente del Messico e il nuovo Primo ministro del Pakistan
L'accordo sul gas con l'Algeria che non basta, il voto operaio in Francia per Repubblica e la corsa di Draghi, Letta e Gentiloni per la Nato. Questo e altro nella #zuppadiporro del 12 aprile 2022
Rishi Sunak, 40enne politico conservatore di origine indiana e rampante ministro delle Finanze britannico, è in una bufera politica che coinvolge una delle persone a lui più care: sua moglie Akshata Murthy, figlia ed ereditiera del miliardario Nagavara Ramarao Narayana Murthy. La donna avrebbe "eluso" milioni di sterline in tasse all'Erario, cioè proprio le casse che gestisce suo marito, Cancelliere dello Scacchiere. Partiamo da questa notizia per l'ultima puntata della settimana, terzo appuntamento in diretta dagli studi allestiti a Roma per ConsulenTia 2022. Torniamo a parlare della figura del consulente finanziario - rispondendo anche alle domande e alle riflessioni dei nostri ascoltatori - con Ferruccio Riva, vicepresidente vicario di Anasf, associazione nazionale consulenti finanziari. Con Sergio Sorgi - fondatore di Progetica - ci confrontiamo sul ruolo dei nuovi strumenti digitali e tecnologici nel mondo della consulenza. Interviene infine Alma Foti, che per Anasf è vicepresidente, Responsabile dell'area Formazione dei cittadini e rapporti con i risparmiatori e Co-responsabile dell'area Pari opportunità. Con lei tocchiamo, tra gli altri, il tema della pianificazione.
Olaf Scholz sta affrontando la prima crisi da quando ha preso il posto di Angela Merkel, e a molti i suoi silenzi sulle tensioni tra Russia e Ucraina non sono piaciuti. Dopo aver ricevuto una lettera allarmate dall'ambasciatore tedesco negli Stati Uniti, ieri è andato da Joe Biden. Nel frattempo sulla stampa tedesca circolano due notizie che non fanno che aumentare i problemi del cancelliere, una riguarda il gas russo e l'altra la Stasi.
Manovra, i sindacati si spaccano: sciopero generale di Cgil e Uil il 16 dicembre, ma la Cisl non aderisce. Ne parliamo con Alberto Orioli, Vice Direttore del Sole 24 Ore. Zaki scarcerato, è già a casa con la famiglia. "Grazie Italia, Bologna è la mia casa", dice. Con noi Giovanni Molari, Rettore dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna. Olaf Scholz è ufficialmente il nuovo Cancelliere tedesco, finisce l’era Merkel. Ci colleghiamo con Isabella Bufacchi, corrispondente del Sole 24 Ore da Francoforte. Champions League: oggi Juventus-Malmö e Atalanta-Villareal. Ci aggiorna il nostro Dario Ricci, inviato proprio a Bergamo.
Germania. Ieri Liberali, Spd e Verdi hanno annunciato di aver raggiuto un accordo di Governo. Cancelliere sarà Olaf Scholz dell' Spd. I Liberali avranno il Ministero delle Finanze mentre i Verdi ottengono ministeri importanti: economia e clima, agricoltura, ambiente, esteri e famiglia.
Draghi presenta il Super Green Pass: "Prevenire per preservare", dice il Premier. Ne parliamo con Barbara Fiammeri, commentatrice politica del Sole 24 Ore. Sileri: "Vaccino ai bambini dai primi di dicembre". Con noi Giuseppe Banderali, Vice Presidente della Società Italiana di Pediatria. Germania, accordo di governo: Scholz sarà il nuovo Cancelliere. Ci colleghiamo con Isabella Bufacchi, corrispondente del Sole 24 Ore da Francoforte. Europa League: alle 16:30 Spartak Mosca-Napoli. Champions League: alle 18:45 Inter-Shakhtar Donetsk, alle 21 Atletico Madrid-Milan. Ci aggiorna il nostro Dario Ricci.Ospiti: Barbara Fiammeri - Giuseppe Banderali - Isabella Bufacchi - Dario Ricci
I giornali tedeschi oggi sono concentrati sui temi ambientali (anche in vista di G20 e COP 26) e sulla Polonia.
Scontri durante la manifestazione no Green Pass di sabato a Roma, Letta: "Mozione per sciogliere Forza Nuova". La giornata politica commentata da Barbara Fiammeri del Sole 24 Ore. Ci avviciniamo alla data del 15 ottobre, quando scatterà l'obbligo di Green Pass in tutti i luoghi di lavoro. Con noi Giampiero Falasca, giuslavorista e collaboratore de Il Sole 24 Ore. Giornata delle Bambine, Unicef: "La pandemia ha peggiorato il gap di genere". Sentiamo Andrea Iacomini, portavoce Unicef Italia. Schallenberg è il nuovo Cancelliere austriaco. Ne parliamo con Giampiero Gramaglia, consigliere scientifico dello IAI (Istituto Affari Internazionali).
Otto von Bismarck : Il "Cancelliere di ferro"
Mentre in Germania Olaf Scholz, SPD, annuncia la sua candidatura a Cancelliere anche se con il forte rischio di essere praticamente doppiato dai Verdi, in Inghilterra i Labour non riescono a portare a termine il rimpasto del loro governo... ombra!
Le restrizioni adottate da molti Paesi hanno messo in difficoltà tantissimi italiani in giro per il mondo: marito e moglie di diverse nazionalità separati, malati rimasti bloccati perché senza un accompagnatore e altre situazioni complicate. Come ha affrontato la Farnesina questi problemi? Ne parliamo con Stefano Bianchi, capo dell'unità per i visti e con testimonianze di storie concrete raccontate da Sonia Sgarzani, Cancelliere consolare in Angola, Stefania Costanza, Console Generale a Mumbai, Alessandra Schiavo, Ambasciatrice a Yangon e Giovanni Poggiani, Primo Segretario a Bangkok.
Le restrizioni adottate da molti Paesi hanno messo in difficoltà tantissimi italiani in giro per il mondo: marito e moglie di diverse nazionalità separati, malati rimasti bloccati perché senza un accompagnatore e altre situazioni complicate. Come ha affrontato la Farnesina questi problemi? Ne parliamo con Stefano Bianchi, capo dell'unità per i visti e con testimonianze di storie concrete raccontate da Sonia Sgarzani, Cancelliere consolare in Angola, Stefania Costanza, Console Generale a Mumbai, Alessandra Schiavo, Ambasciatrice a Yangon e Giovanni Poggiani, Primo Segretario a Bangkok.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6418LA FOLLE PSICOLOGIA DELLE FOLLEIn tempi di crisi le masse tendono a illudersi, sperando in un ''salvatore della patria'' che risolva i guai che le affliggonodi Luca Della TorreIn tempi di crisi le masse nella società civile tendono inevitabilmente a far convergere illusoriamente in politica le proprie speranze di salvezza in un demiurgo, un taumaturgo, un "salvatore della patria", che risolva provvidenzialmente, con granitica certezza, la matassa inestricabile dei funesti guai che le affliggono.Sono trascorsi più di centovent'anni dalla pubblicazione di un fondamentale saggio per la storia politica mondiale del XX secolo, Psicologia delle folle, del celebre sociologo e storico francese Gustave le Bon. L'autore rappresentava acutamente l'inconscia responsabilità criminale delle masse, che, caratterizzate da emotività, ed irrazionale forza distruttiva, rinunziano all'esercizio della propria autonomia di giudizio e di discernimento, divenendo facile preda di ideologie-feticci in grado di suggestionarle verso idee-immagini, e slogan suggestivi, che in realtà tradiscono una volontà di sopraffazione politica della dignità della persona umana. È cosa ben nota alla storiografia che i grandi dittatori ispiratori delle criminali ideologie totalitarie del XX secolo, Stalin in URSS, Hitler in Germania, applicarono con meticolosa attenzione le riflessioni dell'opera dello studioso francese alle proprie prassi politiche. Nel quadro odierno delle relazioni internazionali in ambito geopolitico e giuridico, è molto preoccupante, agli occhi degli analisti, l'approccio disinvolto, irresponsabile di un eterogeneo milieu intellettuale che guarda al pensiero politico comunista ed alla sua applicazione nella prassi, come ad un fenomeno meritevole di apprezzamento per il futuro politico del terzo millennio. I fatti sono noti: la Repubblica Popolare cinese, retta dal primato del regime totalitario del Partito Comunista cinese è oggi il problema nodale per l'immediato futuro degli assetti politici di pace e sicurezza internazionale. Lo è per gli USA, per la UE, per la Russia, per l'India, per i principali modelli politici sociali ed economici liberali del pianeta. Impossessatosi delle tecniche economico finanziarie dell'economia di mercato capitalista, il Partito Comunista cinese ha da tempo sfidato concettualmente il sistema dei trattati giuridici che sono alla base della comunità internazionale e che garantiscono i diritti e le libertà civili e politici della persona umana secondo la piattaforma culturale di impronta occidentale, in nome del primato virtuoso della dittatura del partito unico di ispirazione marxista. L'Italia in particolare, brilla in questa sciagurata opera di "revisionismo" storico politico a favore di una delle ideologie più criminali e anticristiane che la Storia abbia mai subito, come dimostra un'intervista di Antonio Polito all'ex leader comunista, poi del PD, Massimo D'Alema, apparsa di recente sulle pagine del Corriere della Sera.D'ALEMA, IL LEADER CHE NON HA MAI PERSO OCCASIONE DI PERDEREPolito è notoriamente un giornalista garbato e moderato, pur nella palude del mainstream postmarxista e globalista che guida quello che un tempo era il giornale più autorevole d'Italia. Di D'Alema, in verità con ironico sfottò, la stampa italiana coniò un celebre motto, ovvero che è il leader che "non ha mai perso occasione di perdere", alla luce di tutti i fallimenti dei suoi autoreferenziali progetti di leadership come Primo Ministro, Presidente della Repubblica, leader della sinistra europea.Purtuttavia l'ex leader comunista è ad oggi membro di un noto think tank politico-economici proglobal, consulente del governo cinese a livello internazionale nello sviluppo del faraonico programma di dominio economico politico mondiale noto come il trattato Silk Belt Road, la "nuova via della seta cinese", che mira a creare una rete di Paesi strettamente dipendenti dal Dragone di Pechino nel quadro della cooperazione economica, militare, politica.Ebbene, alla domanda del giornalista Polito sulla crisi strutturale dell'Europa e della sinistra italiana, D'Alema racconta che un nuovo partito di sinistra «in più dovrebbe avere una ideologia», «Una visione del mondo, un insieme di valori e un'idea del futuro». E che tale impronta ideologica si può trovare nell'esempio del defunto Partito comunista italiano (sic!). Dice infatti D'Alema che: «La serietà, il metodo, la responsabilità dei dirigenti, la qualità della loro formazione. Fu questo a trasformare un partito (il PCI, ndr) che era nato per fare la rivoluzione in un pilastro del sistema democratico». Questa è la lungimiranza strategica, il grado di discutibile maturità politica, il livello di pochezza culturale che traspare da una delle presunte "teste pensanti" del pensiero postmarxista in Italia nel nuovo millennio.Polito, con sorniona abilità polemica fa presente nel corso dell'intervista che D'Alema tiene ancora nel suo ufficio, seppur pudicamente poggiato per terra, un ritratto del criminale dittatore sovietico, Iosif Stalin. Ora, al netto dell'aneddoto, è altrettanto comprovato che a livello di analisi accademica, diplomatica e istituzionale, presso i centri di ricerca politologica e giuridica, sia riconosciuto che il sistema della democrazia occidentale liberale, liberista, laicista, perda sempre più fascino. In questo frangente più importante di tutte è la questione della identità: culturale, politica, religiosa, storica. La crisi politica internazionale, un vero e proprio conflitto "freddo" che purtroppo volge sempre più, giorno dopo giorno - come ben si legge nelle veline riservate delle diplomazie occidentali, da Washington a Bruxelles, in India come in Giappone, in Australia - verso un confronto in chiave militare con regimi aggressivi e criminali come quello di Pechino è infatti in primo luogo una crisi occidentale: come osserva il celebre politologo USA Samuel Huntington mentre la Cina ha continuato a crescere in modo impetuoso, proprio perché unificata dal granitico suggestivo diktat politico comunista e dal collante religioso del confucianesimo, l'Europa ha abbandonato la coscienza della propria identità.EVVIVA IL COMUNISMO E CHI LO VOTERÀIn verità nessuno ha voglia di abbandonare la propria identità in modo semplice, poiché l'elemento identitario è il collante che da senso al vivere comune di una società: di fronte al nihilista dramma della rinunzia in ambito giuridico istituzionale al patrimonio delle radici culturali, politiche, sociali cristiane, il risultato è l'approdo disperato di masse e di intellettuali alla D'Alema alle sirene distopiche di modelli liberticidi come il comunismo cinese in salsa capitalista.Altre prove di questo preoccupante processo di de-formazione e dis-informazione delle masse? La redazione di Rai News, l'organo di informazione pubblica dello Stato italiano proprio martedì 22 scorso se ne è uscito con questo degradante inno al criminale regime comunista cinese: «La Cina, già con la Nuova Via della Seta, con questa "globalizzazione con caratteristiche cinesi", propone una visione inclusiva, in un certo senso di integrazione per il futuro del pianeta, pur tutelando beninteso, le sue ambizioni di grande potenza in grado di competere con gli USA. Laddove l'Occidente continua a rivolgere lo sguardo verso se stesso e a chiudersi per certi versi nella cultura dell'individualismo, di contro l'Oriente, l'Estremo Oriente, privilegia la collettività, quel senso del bene comune di origine confuciana per cui l'individuo mette da parte se stesso per migliorare la società».Se rileggiamo le altrettanto irresponsabili, grossolane dichiarazioni pubbliche di mons. Marcelo Sanchez Sorondo, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, secondo cui «in questo momento quelli che realizzano meglio la dottrina sociale della Chiesa sono i cinesi», ci si rende conto senza difficoltà come la drammatica crisi etico-culturale strutturale del pensiero politico europeo [...] possa far scivolare le masse verso il piano inclinato delle sirene del comunismo del terzo millennio, nonostante la certificazione storica del fallimento dei sistemi sociali d'impronta comunista. Titolo originale: Una pericolosa nostalgia di comunismoFonte: Corrispondenza Romana, 23 dicembre 2020Pubblicato su BastaBugie n. 698
A 27 anni era già ministro degli esteri. A 31 anni, era il più giovane cancelliere al mondo.Un'ascesa politica velocissima, che gli ha fatto guadagnare l'appellativo di Wunderwuzzi: bambino prodigio.In questa puntata, andiamo alla scoperta del cancelliere austriaco Sebastian Kurz, l'uomo che sta riportando l'Austria al centro delle trattative europee.Music credits: https://www.purple-planet.com
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=7L'EROISMO DI SAN TOMMASO MORO, PATRONO DEI POLITICIIl re d'Inghilterra Enrico VIII con l'Atto di Supremazia si autoproclama capo della Chiesa di Inghilterra; si opporranno solo il Cancelliere del Regno Tommaso Moro e l'arcivescovo John Fisher, entrambi decapitati, e tre monaci che saranno squartati viviQuesto splendido film vincitore di 6 Oscar (tra cui: miglior film, migliore regia, migliore attore protagonista, miglior sceneggiatura), pone una cruciale problematica: che cosa realmente siamo? O meglio che cosa fa di noi stessi..."noi stessi"?Al di là della nostra quotidiana esperienza di vita fatta di lavoro, amicizie, affetti, successi e fallimenti, esperienza soggetta al mutare delle maree del tempo, c'è un qualcosa che non saremmo mai disposti a fare, anche di fronte alle più sfrenate possibilità di arricchimento, successo, potere? Riusciremmo a dire "NO!" qualora sentissimo che la parte più profonda e nobile di noi stessi sarebbe irrimediabilmente violentata dal nostro svenderci? Abbiamo veramente dentro di noi un qualcosa di immutabile, geneticamente non programmato per adattarsi e sopravvivere sempre e comunque? E, soprattutto, se così non fosse, se fossimo veramente in grado di essere indefinitamente modellabili alle esigenze dettate dal nostro ego, alle pressioni che subiamo dall'esterno, alla nostra ingordigia o timore, potremmo ancora dire di avere una nostra identità?Quel vero Uomo e vero Santo che fu Tommaso Moro ci avrebbe a questo punto parlato di quel bene supremo che sopra ogni altro l'uomo deve conservare con la massima cura: l'Anima. Ma noi viviamo nel progredito ventunesimo secolo, siamo alfieri della secolarizzazione e riteniamo questi argomenti quisquiglie da prete... o forse no?Inghilterra 1528. Il Cardinale Wolsey riveste la carica di Lord Cancelliere in nome di Sua Maestà Enrico VIII.Siamo alla vigilia di quell'infame Atto di Supremazia con il quale il Re si autoproclamerà capo della Chiesa di Inghilterra, ponendo in essere quella frattura tra mondo Anglicano e mondo Cattolico che ancora oggi, a distanza di quasi cinque secoli, rappresenta una delle più drammatiche rotture nell'Occidente.L'esigenza di avere un erede maschio, che la moglie Caterina non sembra volergli generare, e l'essersi invaghito di Anna Bolena, dama di compagnia della moglie, spingono il Re a richiedere un secondo annullamento del matrimonio. In precedenza aveva già ottenuto la nullità di un precedente matrimonio, ma il Re sostiene che il Papa non avrebbe dovuto acconsentire in quella occasione e quindi dovrebbe dichiarare ora la nullità del matrimonio, ma il Papa stavolta non glielo concede. È la rottura.Questo Re, artefice di una politica disinvolta e senza scrupoli, dedito alla lussuria, alla baldoria, alla caccia nonché buon musicista, obbliga i vescovi a giurargli fedeltà in qualità di nuovo capo della chiesa. Solo l'arcivescovo Fisher gli si opporrà e sarà decapitato come traditore. Nobili ed ecclesiastici comprendono l'antifona e si piegano al giuramento, eccetto tre monaci che saranno impiccati e, poco prima di morire soffocati, squartati vivi.Nel contempo, anche per le abili manovre ordite a suo danno dal verminoso Cromwell, il Cardinale Wolsey cade in disgrazia. Si esige la nomina di un nuovo Cancelliere. Ma chi scegliere?Il Re pone la sua incondizionata fiducia su Tommaso Moro, membro del Consiglio, avvocato, uomo dalla limpida reputazione, fedelissimo alla Corona e irremovibile nel suo essere Cattolico.Tommaso è amico personale di Enrico VIII e il Re ricambia questa amicizia che considera assai preziosa. Egli vede in Tommaso un uomo giusto e onesto, privo di quella smania di far carriera che affligge tutti i membri della Corte. Lo reputa uomo di intelletto eccelso, pensatore profondo e acuto. Ma, forse, non è in grado di valutarne fino in fondo l'onestà e la profondissima Fede cattolica.Quando Tommaso viene interrogato dal Re sulla legittimità o meno della sua nuova unione, il Lord Cancelliere si batte abilmente sul campo della dialettica, la cui arte ha imparato nelle aule dei tribunali, in modo da risultare sì elusivo, ma inattaccabile sul piano della logica. Il Re è chiaramente insoddisfatto, ma non può nulla. Mente a Tommaso, dicendogli che lo lascerà fuori da questa faccenda e richiedendo poi un secondo giuramento che verte proprio sulla legittimità del matrimonio con Anna Bolena.Tommaso rinuncia, tra lo sconcerto generale, alla carica di Lord Cancelliere, perdendo così fama, gloria e ricchezze. Si ritira nella sua modesta casa di campagna e spera che il suo bassissimo profilo ed il suo "silenzio pubblico" lo tengano lontano dagli artigli del Re.Ma, come dice giustamente il perfido Cromwell: "Il suo è un silenzio che assorda, tanto rimbomba per tutta l'Inghilterra".Cromwell, coadiuvato dallo scialbo Richard Rich, sedicente amico di Tommaso, architetta una serie di infamanti accuse per corruzione volte a spedire Tommaso nella Torre di Londra ove si spera egli cambi idea o, perlomeno, muoia senza troppo scalpore.In effetti l'antagonista morale di Tommaso risulta proprio essere, più che il Re, Richard Rich, il quale sembra essere provvisto di tutte le virtù di Tommaso rovesciate. È una banderuola al vento, impaurito, sprovvisto della minima traccia di volontà e moralità, sbiadito come un acquerello di poco prezzo, smanioso di entrare nelle grazie di qualche potente solo per potere oziare come un parassita: non è propriamente perfido, ma solo perchè non ha neppure i numeri per fare il malvagio. Tommaso si difende abilmente e le pretestuose accuse cadono.Ma grazie a false testimonianze egli viene accusato di tradimento e condotto nella Torre. Potrebbe ancora pagarsi il biglietto di uscita svendendo la propria coscienza e giurando, ma non lo fa.Ora non possiede più nulla, tranne la vita: offre anche questa, con il consueto coraggio, in nome della propria Fede.Affronta il processo farsa, ma alla fine, sapendo di non avere più nulla da perdere, rompe il suo lungo silenzio e condanna apertamente l'operato del Re. Infine con il suo tipico senso dell'umorismo dice a Richard Rich, ripugnante traditore, artefice del suo tragico destino, che sfoggia orgogliosamente il medaglione di Governatore del Galles: "Gesù disse che non valeva la pena dannarsi l'anima in cambio del mondo intero... ma per il solo Galles...".Viene condannato alla decapitazione.Perdonerà i suoi accusatori e ringrazierà il boia che "gli aprirà le porte dei Cieli".Francesco NataleFonte: RagionPolitica, 6 febbraio 2004
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6295OMELIA XXIX DOMENICA T. ORD. - ANNO A (Mt 22,15-21) da Il settimanale di Padre PioNessun avvenimento della storia sfugge alla Provvidenza di Dio. Così nella prima lettura di oggi vediamo come Ciro, fondatore dell'Impero persiano, pur non conoscendo il vero Dio, fu uno strumento nelle mani di Dio e servì ai suoi benevoli disegni. Ciro infatti ordinò il ritorno degli Ebrei da Babilonia e la ricostruzione del Tempio a Gerusalemme. Per bocca del profeta Isaia, Dio disse: «Per amore di Giacobbe, mio servo, e d'Israele, mio eletto, io ti ho chiamato per nome, ti ho dato un titolo, sebbene tu non mi conosca [...] Ti renderò pronto all'azione, anche se tu non mi conosci» (Is 45,4-5). Da queste parole comprendiamo come sia stato Dio stesso a dare un titolo a Ciro (cf Is 45,4), cioè a conferire a lui il potere, proprio in vista del ritorno degli Ebrei dall'esilio di Babilonia. Gesù stesso disse a Pilato che nessuno esercita un potere se questo non gli è dato dall'alto (cf Gv 19,11).Dio si serve di tutto e di tutti per portare avanti i suoi disegni, e nulla sfugge alla sua Provvidenza. Così Dio si è servito anche delle persecuzioni contro il Cristianesimo per diffondere la parola del Vangelo ancor più efficacemente fino agli estremi confini della terra.Questa verità deve colmarci di consolazione, al pensiero che siamo sempre nelle mani di Dio e che nessun particolare della nostra vita si sottrae alla sua Provvidenza. San Paolo dice con chiarezza che «tutto concorre al bene di coloro che amano Dio» (Rm 8,28), anche la stessa sofferenza e la persecuzione.Come abbiamo ascoltato dal Vangelo, i farisei cercavano di mettere in difficoltà Gesù con una domanda insidiosa: «È lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?» (Mt 22,17). Comunque avesse risposto, Gesù avrebbe dato degli appigli alla malizia dei farisei. Infatti, se rispondeva "sì", ciò poteva essere visto come uno sminuire il potere di Dio sul suo popolo, per gli Ebrei era infatti inconcepibile dover pagare un tributo ad una autorità che non fosse stata quella di Dio; se rispondeva "no", ciò poteva essere chiaramente visto come una ribellione al governo di Roma.Gesù sfugge al tranello, dicendo: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio» (Mt 22,21). Con queste parole Gesù divide quella che è l'autorità civile da quella che è l'autorità religiosa. Questi sono due ambiti differenti: l'autorità civile mira al bene pubblico temporale; quella religiosa, al bene spirituale ed eterno delle anime. Questi due poteri sono distinti, anche se l'autorità civile deve sempre rispettare i Comandamenti di Dio.Da tutto questo ne consegue che i cittadini devono osservare le leggi dello Stato, sempre che siano giuste e non contrarie ai principi morali e religiosi e al bene comune. Lo Stato non può esigere ciò che è dovuto solo a Dio, e il cristiano deve mantenere e difendere la sua libertà di onorare Dio al di sopra di tutto.Un esempio eroico di fedeltà a Dio ce lo offre san Tommaso Moro, Cancelliere del re d'Inghilterra Enrico VIII. Quando nel XVI secolo questo re voleva staccare l'Inghilterra dalla Chiesa Cattolica, egli, con parole umili e prudenti, volle far comprendere al monarca che un tale passo non era secondo la Volontà di Dio. Il re fece allora imprigionare il Cancelliere, il quale rimase fermo nella fede cattolica, consapevole che prima di tutto bisogna obbedire a Dio. La scure del boia staccò la testa al glorioso Martire, ma non riuscì a togliergli la retta fede.Rispondendo ai farisei che cercavano di metterlo in fallo, Gesù impartisce una lezione di grandissima importanza. Egli ci fa comprendere l'esigenza di rendere a Dio ciò che è di Dio. La moneta che i farisei mostrarono a Gesù recava l'immagine di Cesare, ma nella nostra anima vi è un'immagine molto più preziosa: quella di Dio. Creati a sua immagine e somiglianza, dentro di noi rechiamo l'immagine del Creatore, e siamo tenuti a dargli ciò che è dovuto, ovvero la stessa vita che Egli ci ha donato.Ai giorni d'oggi si parla molto dei doveri dei cittadini nei confronti dello Stato, ma poche volte ci si ricorda dei doveri ancor più grandi che noi abbiamo nei confronti di Dio. Si cerca, infatti, di emanciparci quanto più è possibile da Lui, rivendicando una presunta autonomia nei riguardi di chi ci ha creati e redenti. Non c'è più stolta presunzione di questa.Impariamo dai martiri della fede che solo nell'obbedienza alla Volontà di Dio troveremo la nostra più autentica realizzazione. Fonte: Il settimanale di Padre PioPubblicato su BastaBugie n. 686
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6193ENRICO VIII, DA DIFENSORE DELLA FEDE CATTOLICA AD ERETICO E SCISMATICO di Elisabetta SalaQuando, nemmeno diciottenne, Enrico VIII ereditò il trono, l'Inghilterra gioì. Generoso e pio, era anche uno dei principi più colti della Cristianità. Sposò, per amore e non per opportunità politica, Caterina d'Aragona, principessa spagnola decisamente alla sua altezza; insieme aprirono le porte agli umanisti europei e sovvenzionarono generosamente chiese e università.Ottimo musicista, il re compose, oltre alla ben nota "Greensleeves", anche due Messe in cinque parti; alla nascita del primogenito, il sovrano andò a rendere grazie al santuario di Nostra Signora di Walsingham, una delle sue mete preferite insieme a quella di san Tommaso di Canterbury (due santuari, che avrebbe poi distrutto).Quando, nel 1511, il re di Francia minacciò il Papa di deposizione, Enrico, scandalizzato, aderì con entusiasmo alla Lega Santa che Giulio II costituì contro il francese. Certo non aspettava altro per riprendere la guerra contro il tradizionale nemico; nel suo discorso al Consiglio Privato, però, lanciò tuoni e fulmini contro l'uomo che aveva osato «lacerare la tunica di Cristo, tessuta senza cuciture». Pochi anni dopo dichiarò al Papa di essere pronto per una Crociata, se il Pontefice ne avesse indetta una.Intanto, nel 1517 scoppiò la bomba luterana. Enrico si sentì subito chiamato in causa e, lì per lì, buttò giù una bozza in difesa del Papato e delle indulgenze. Quando Lutero pubblicò il "De captivitate babylonica", Enrico si mise d'impegno e, incoraggiato dal card. Wolsey, ampliò quella bozza, redigendo l' "Assertio septem sacramentorum", il primo scritto antiluterano composto da un monarca. Dato alle stampe nel luglio 1521, quando il monaco apostata era già stato scomunicato e dichiarato fuorilegge, il libro ebbe una gran fortuna, con una ventina di edizioni, nel corso del Cinquecento, in tutta Europa. In ottobre un'edizione di lusso fu inviata a Leone X, il quale conferì al re d'Inghilterra il titolo onorifico di Defensor fidei, difensore della fede.CONTRO LUTEROIl vasto successo fu dovuto proprio al fatto che fosse un'opera piuttosto convenzionale e divulgativa, priva di finezza teologica, opera in cui si ribadiva con forza l'infallibilità del Papa, l'indissolubilità del matrimonio, la terribile gravità dello scisma. Uno degli argomenti contro Lutero si rivelò piuttosto efficace: come mai Dio avrebbe rivelato la verità solo ora e a quell'oscuro monaco tedesco, dopo aver lasciato che la Chiesa vagasse nelle tenebre per duemila anni?Lutero gli rispose con l'infamante "Contra Henricum regem Angliae" (1522), in cui, smontando alcune facilonerie di Enrico, lo mise alla berlina davanti all'Europa intera. L'ex-monaco, che certo non è passato alla storia per la raffinatezza dell'eloquio, affermò che quell'incompetente imbrattafogli del re inglese faceva parte dei «porci tomisti» e non era altro che un ipocrita ed un giullare, plebeo e ignorante.Da questo momento, forse anche più del luteranesimo, Enrico odiò con tutte le sue forze la persona di Lutero. Visto che la questione si faceva seria e intricata, non si abbassò a rispondere all'eresiarca tedesco e delegò il compito ai due migliori apologeti d'Inghilterra, John Fisher e Thomas More, entrambi fini umanisti e suoi amici personali, con i quali s'intratteneva spesso a discettare di teologia, esegesi, astronomia.L'INCREDIBILE VOLTAFACCIAChe avrebbe detto il giovane Enrico se qualcuno gli avesse profetizzato gli anni a venire, rivelandogli ch'egli avrebbe insanguinato la propria famiglia, il proprio Paese, quella Chiesa cui era tanto devoto? Che avrebbe rinnegato l'alleanza imperiale, ripudiato l'amata moglie, distrutto tutte le ottocento case religiose d'Inghilterra, intascandone i proventi? Che avrebbe presto causato la rovina e la morte di Wolsey, Fisher, More e tanti altri, che ora stimava e ammirava? Che, a causa sua, l'Inghilterra sarebbe divenuta protestante, che la confusione dottrinale avrebbe regnato sovrana, che gli inglesi avrebbero poi diffuso quel protestantesimo incerto e multiforme in tutto l'impero?Certo, Enrico non ci avrebbe creduto. Certo, lo avrebbe ritenuto impossibile. Eppure Enrico VIII si attirò la scomunica, depredò i beni della Chiesa, morì universalmente odiato. Senza, oltretutto, aver ottenuto ciò per cui aveva cominciato a buttare tutto all'aria: una successione solida (lasciò il trono a un bambino di nove anni) e l'amore di Anna Bolena (che fece decapitare dopo soli tre anni di "matrimonio").Quanto alla Chiesa scismatica che aveva creato, proibì categoricamente qualsiasi ulteriore cambiamento: la liturgia doveva rimanere in latino e guai a chi dubitasse della Transustanziazione, del celibato sacerdotale o della necessità della confessione auricolare. Ma due anni dopo la morte del re, l'arcivescovo criptoprotestante Thomas Cranmer (lo stesso che aveva illegittimamente annullato il matrimonio con Caterina d'Aragona) diede alle stampe il "Book of Common Prayer", con il quale l'Inghilterra entrava ufficialmente a far parte del variopinto caleidoscopio protestante. Peggio di così...Nota di BastaBugie: sulla vicenda dello scisma anglicano del re d'Inghilterra Enrico VIII il miglior film è "Un uomo per tutte le stagioni" che vede come protagonista il Cancelliere del Regno Tommaso Moro che si opporrà eroicamente al re perdendo prima il lavoro, poi la libertà ed infine la vita. Il film è del 1966 e all'epoca vinse 6 Premi Oscar (tra cui: miglior film, migliore regia, migliore attore protagonista, miglior sceneggiatura). Per approfondimenti sul film e per leggere la lettera di San Tommaso Moro alla figlia, clicca qui! http://www.filmgarantiti.it/it/edizioni.php?id=4Qui sotto puoi vedere il trailer del film "Un uomo per tutte le stagioni".https://www.youtube.com/watch?v=StMdOMqz9No
Nuova puntata sulle istituzioni britanniche!
Audio di Lamberto Giannini, per più video andate sul suo canale: https://www.youtube.com/channel/UCsjsoyoxpyVboTvIgV2bg1Q/featured La Conferenza di Berlino del 1884-1885, detta anche Conferenza dell'Africa Occidentale o Conferenza sul Congo (in tedesco: Kongokonferenz), regolò il commercio europeo in Africa centro-occidentale nelle aree dei fiumi Congo e Niger e sancì la nascita dello Stato Libero del Congo sotto l'influenza di Leopoldo II del Belgio. La Conferenza fu voluta dal Cancelliere tedesco Otto von Bismarck e dalla Francia allo scopo di regolare le molteplici iniziative europee nell'area del Bacino del fiume Congo. Tuttavia la conferenza consentì, seppure non negli atti ufficiali, alle potenze europee di proclamare possedimenti all'interno delle zone costiere occupate. Ciò che portò alla cosiddetta corsa per l'Africa. (fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Conferenza_di_Berlino_(1884) https://www.youtube.com/watch?v=D9PPde5y4W8&list=PLuPmNc3-L3ViOVB1Mb3G7Rn0Lxv3u7Y5J&index=48 https://www.youtube.com/watch?v=FbDlhMcuNaw&list=PLuPmNc3-L3ViOVB1Mb3G7Rn0Lxv3u7Y5J&index=49 )
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