Le migliori informazioni Evidencebased sulla Psicologia Cognitiva Applicata a vari ambiti di interesse, dallo Sport alla Ristorazione. Consigliato per chi, come noi, pensa che la psicologia non sia riducibile Freud, lucidi lettini neri, ansia e lettura della mente. Il nostro Team, composto da Psicologi Abilitati, Ricercatori, Biologi Nutrizionisti e Social Media Manager, sfrutta differenti canali per combattere la disinformazione sulle tematiche psicologiche.
L'economia dell'attenzione, lo abbiamo visto nella puntata precedente, evidenzia la crescente battaglia per catturare l'interesse umano in un'era sovraccarica di dati.L'esplosione di internet e dei social media ha portato a un'abbondanza di informazioni, trasformando l'attenzione in una risorsa sempre più scarsa...Massimizza la tua attenzione con SmarterIl link diretto al prodotto citato: Smarter (Usa PCA20 per risparmiare il 20%)
Il caffè, spesso celebrato come la "bevanda degli Dei", specialmente il lunedì mattina, è nota per il suo impatto significativo sulla performance cognitiva. Questa sostanza è utilizzata non solo per combattere la sonnolenza, ma anche nei pre-workout per migliorare le prestazioni mentali.Funziona davvero? Quali sono i potenziali effetti collaterali possibili?Il link diretto al prodotto citato: SmarterDisclamer Medico-scientificoI contenuti di questa puntata di podcast con particolare riferimento al benessere psicologico e alla consulenza clinica hanno mero carattere informativo e non sostituiscono in alcun modo il vostro Medico Curante o il Vostro Psicologo/Psicoterapeuta al quale spetta ogni decisione diagnostica e terapeutica.Amedeo Draghi e ogni suo collaboratore non può quindi essere ritenuto responsabile di un eventuale uso proprio o improprio delle informazioni fornite, per incidenti o conseguenti danni che ne derivino.Amedeo Draghi non fornisce agli utenti indicazioni sulla affidabilità delle strutture sanitarie né "second opinion" sull'appropriatezza degli interventi diagnostico-terapeutici. Amedeo Draghi e ogni suo collaboratore non si assumono alcuna responsabilità per danni derivanti dall'uso improprio o illegale delle informazioni contenute.La redazione e i collaboratori di Amedeo Draghi non sono responsabili di errori ed omissioni dei siti oggetto di collegamento, né di modifiche dei loro indirizzi web. L'utente utilizza la puntata di Podcast ed il materiale contenuto a suo rischio.La puntata di podcast può essere modificata periodicamente ed in qualsiasi momento potrebbero essere apportate delle modifiche
Gli obiettivi del 2024? Sono tanti, e molto ma molto impegnativi da portare avanti. In passato ho dovuto, più volte, per motivi indipendenti dalla mia vololtà, mettere in pausa questo meraviglioso podcast che mi ha dato molto. Nel 2024 voglio riprendere alla grande, con una sola, grande missione.Quella di darti la possibilità di riscoprire la realtà da un punto di vista differente, grazie alle scienze psicologiche.
Il termine "doomscrolling" (o a volte "doomsurfing") si riferisce all'abitudine di continuare a scorrere o navigare attraverso cattive notizie, nonostante il fatto che queste notizie possano essere angoscianti, deprimenti o demoralizzanti.Questo comportamento è diventato particolarmente diffuso con l'uso dei social media e dei siti di notizie online, dove gli utenti possono facilmente perdersi in un flusso costante di informazioni negative.Le persone possono ritrovarsi a fare doomscrolling per vari motivi, come il desiderio di rimanere informati, la sensazione di non poter sfuggire alle cattive notizie, o anche per una sorta di fascinazione morbosa.Quali possono essere le implicazioni riguardanti la salute mentale?Scopriamole insieme, inquesta prima puntata del 2024!
Una breve, brevissima storia triste: ricomincio a fare contenuti qui sul podcast!Gli argomenti? Scelti da voi, su Instagram!Parleremo di Psicologia sociale cognitiva, manipolazione, persuasione e molto altro. Alla prossima (e occhio alle notifiche di Spotify)Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/4214149/advertisement
Sai che cos'è un architetto delle scelte? Un tipo strano, un po' pensieroso, che architetta percorsi decisionali. Ti spinge a prendere una decisione, senza tuttavia obbligarti. Per farlo, sfrutta il cervello.No, non il suo cervello, il tuo. Non capisci?Lascia che ti spieghi meglio. La cognizione umana, intesa come l'insieme delle abilità di pensiero, attenzione e ragionamento, è limitata. Gli architetti delle scelte lo sanno bene, e per questo quando vengono chiamati ad allestire mostre, ristoranti o negozi, sfruttano le loro conoscenze dell'essere umano per favorire scelte ottimali. Si, ma… ottimali per chi?Dipende, ovviamente, dall'etica dell'architetto. Per esempio, un mio amico una volta ha progettato una mensa per una scuola. Avendo cura della salute dei bambini, ha progettato il bancone dei contorni mettendo a vista l'insalata, e lasciando le patatine fritte o il junk food al livello dei piedi. Si sa come sono fatti gli studenti… a mensa prendono la prima cosa che capita.La verdura, però, apporta un quantitativo di micronutrienti superiore alle patatine fritte. Senza fare il nutrizionista di turno, progettando in quel modo la mensa, ha spinto gentilmente i ragazzi a scegliere la verdura, senza tuttavia obbligarli. Un altro mio amico che, come l'altro di professione fa l'architetto delle scelte, sta progettando videogiochi. Lui non ha alcun senso etico, e tende a privilegiare l'interesse di chi lo ha ingaggiato.Così, ha progettato questo videogioco in modo da spingere i giocatori a rimanere molte ore, promuovendo comportamenti simili alla dipendenza. Poco importa se così facendo si rovinano vite, dice lui. Se ti pagano così tanto… Entrambi sfruttano i famosissimi bias cognitivi per raggiungere i loro obiettivi.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/4214149/advertisement
Da che se ne abbia memoria, è possibile dividere il mondo in due emisferi virtuali: il primo è popolato da persone che vedono la genetica come causa primaria delle loro abilità. Il secondo, invece, è popolato da chi vede nell'allenamento e nella pratica costante il vero motore dello sviluppo personale e societario.Chi ha ragione? La ricerca scientifica si è sprecata in merito, senza tuttavia giungere ad una risposta definitiva. Si, perché indipendentemente dalla domanda, la scienza non giunge mai ad una risposta definitiva. Per sua natura, tende a supportare ipotesi poi falsificate da ricerche future. Tradotto per lo scopo di oggi, benché sia impossibile fornire LA risposta, esistono innumerevoli evidenze che… Scopri di più nella puntata di oggi!Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/4214149/advertisement
Ogni anno è l'anno giusto per evolvere, mettersi in riga, dimagrire, studiare o cambiare drasticamente registro. L'idea che il nuovo porti con sé un cambiamento importante ci affascina e ci conquista. Almeno ai primi di gennaio. Poi le cose iniziano ad andare diversamente, perché la vita è un fiume in piena impossibile da fermare.Così, alla fine dell'anno seguente sarà sempre uguale. Ti ritroverai a voler evolvere, metterti in riga, dimagrire, studiare seriamente o cambiare registro. C'è chi ripete questi pensieri per cinque anni, chi per dieci, chi per una vita intera senza mai interrogarsi sul perché, nonostante i pensieri, le cose rimangano così come sono.I motivi possono essere molteplici, e anzi fermandosi a ragionare se ne potrebbero trovare molti di plausibili. L'essere umano ha ben poche certezze, e una di queste è la seguente: Se ti comporti come hai sempre fatto, difficilmente le cose potranno cambiare.E certo, tra le cose ci sei anche tu. La puntata di oggi è per chi non ha mai utilizzato il modello SMART per fissare i propri obiettivi. Si, perché se un obiettivo non è specifico, misurabile, sfidante, rilevante e definito nel tempo difficilmente lo raggiungerai.
I social media sono un posto interessante, che offre una miriade di opportunità. C'è chi usa LinkedIn per cercare lavoro, chi instagram e facebook per raggiungere potenziali clienti, e chi invece cerca di apprendere nuove competenze pratiche su Youtube. Ci sono altri, invece, che fanno un utilizzo del tutto sbagliato e – non importa quale piattaforma – insultano. Lo fanno nei commenti, in chat, condividendo alcuni contenuti con parolacce e bestemmie annesse. La maggior parte di questi coloriti personaggi non lo fa con cattiveria reale, ma senza rendersene conto arreca danno e sofferenza psicologica alle persone che subiscono i maltrattamenti verbali. Famoso è il caso di Maeva Frossard, un caso di cronaca passato in sordina che a mio modo di vedere avrebbe dovuto fare molto più rumore.
Le ultime elezioni, nel bene o nel male, hanno portato ad un dato preoccupante. O meglio, che dovrebbe far preoccupare. Più di sedici milioni di elettori, pari al 37% della platea, non hanno esercitato il loro diritto di voto. Ora, potremmo addentrarci nei soliti qualunquismi dicendo che certo, il voto è un diritto e non un obbligo, ma che allora se non si vota poi non ci si può lamentare del risultato. Potremmo, ma… non lo faremo.No, perché qui andiamo ad analizzare e a restituire un pensiero sulla base di teorie e dati scientifici. Non ci sono perciò pensieri faziosi. Anziché giudicare, schierandoci dalla parte di chi ha votato e di chi invece non lo ha fatto, cerchiamo di capire il perché di tale comportamento.Un motivo che, a mio modo di vedere, è di natura psicologica. Per comprendere di cosa si tratti, dobbiamo tornare indietro nel tempo. Precisamente, negli anni sessanta del secolo scorso. Seguimi su instagramwww.instagram.com/psicologia_cognitiva_applicata/
Il documentario di Netflix ha riportato milioni di italiani indietro nel tempo, alle memorie di quando l'unico schermo che avevamo a disposizione era il televisore. Un triste ammasso di materia con poca, pochissima scelta. E allora tanto valeva dare un'occhiata alle televendite. Era divertente e assurdo allo stesso tempo. Osservando la Wanna nazionale e altri personaggi di spicco, ci chiedevamo in continuazione “chi comprerebbe mai una roba del genere? Sarà tutto finto…”Ma la gente chiamava davvero, comprava davvero, e secondo le inchieste poi portate avanti da striscia e altri giornalisti, veniva persino raggirata. Certo, ma non da tutti. Solo da alcuni televenditori. Data la fama impressionante del documentario Netflix, molti si sono posti la seguente domanda “se la vanna nazionale fosse vissuta ai giorni nostri, avrebbe avuto tutto questo grande ritorno economico?” Instagramwww.instagram.com/psicologia_cognitiva_applicata/
Un nuovo punto di partenza per un vecchio progetto che non voglio far invecchiare male. Ecco, se dovessi dirla tutta, mi esprimerei in questo modo. Psicologia Cognitiva Applicata non è più da molto tempo il progetto che era, sono cambiate tante cose tra le quali anche io. Ne sono accadute delle belle, ma oggi è tempo di cambiare. Taglio netto col passato, si riparte. Nell'episodio di oggi andremo alla scoperta dei contenuti di questo fine 2022 con una particolare attenzione alla politica quotidiana, alle emozioni e alle recenti elezioni politiche.
Oggi vorrei riflettere con te su determinati aspetti legati al cervello, l'organo più famoso, quando si parla di psicologia e neuroscienze. Vorrei farti riflettere su come gli stessi dati, presentati in modo differente, possano dare un'idea completamente diversa del fenomeno descritto. E, soprattutto, vorrei che riflettessi su una verità assoluta: non credere a tutto quello che vedi sui social. Ok, quell'influencer del fitness ha detto che lo zucchero fa male… cosa dice il mio nutrizionista? E il dietologo? E il medico? Loro hanno studiato anni materie specifiche sulla nutrizione e sulla salute umana, L'influencer, invece?
Le persone tendono a percepire l'impegno come unica variabile che li separa dal loro obiettivo. "Se vuoi puoi" è, a mio modo di vedere, una frase più pericolosa che utile per qualunque individuo. Impegnarsi è una condizione necessaria, ma non sufficiente per raggiungere obiettivi grandi o piccoli. Vuoi dimagrire? Diventare un professionista? Un influencer? Scopri le altre due variabili. Il tutto, ovviamente, basato sulle scienze psicologiche.
Estratto dalla prima stagione di Giallo Psicologico, che ti consiglio di ascoltare se sei appassionat* di cronaca nera e psicologia.Come e perché funzionano le tavole Ouija? In pochissimi in italia sono a conoscenza del fatto che una nuova tecnologia sia stata utilizzata per studiarne l'efficacia e il funzionamento. Se pensi che mi riferisca all'effetto ideomotorio beh… ti sbagli di grosso.
Che i social possano creare dipendenza, non è una novità. Numerose ricerche scientifiche supportano tale ipotesi, e vanno dal social specifico, come Youtube, facebook, o instagram, oppure al comportamento legato a quel luogo digitale. Alcuni hanno infatti indagato l'utilizzo problematico del Selfie, che ho approfondito in una delle prime puntate del podcast, ormai più di due anni fa. La situazione è ben più grave di quanto si pensi.
Ho sentito uno su YouTube che parla di Nootropi. Sarebbero sostanze che le persone assumono per diventare più intelligenti. Alcuni li prendono per pillole, altri per endovena, altri ancora – questo però non sono riuscito a verificarlo con certezza - per via rettale tipo supposta.Queste sostanze inizialmente utilizzate in ospedali psichiatrici da medici per curare patologie mentali, se assunti da individui sani migliorerebbero la potenza di calcolo del cervello. E questo, appunto, è quello che ho sentito su YouTube.Spesso però accade che online si trovi un po' di tutto, e ancora più spesso questo “un po' di tutto” corrisponde a… un nulla. Un insieme di speculazioni senza fondamenti, che persone senza conoscenza o esperienza in merito portano in digitale per fare il grano. I farmaci nootropi possono realmente funzionare? Se si, in che modo è lecito consumarli?
La fiducia è una variabile rilevante e cruciale, sulla quale l'essere umano ha costruito la propria società in termini di relazioni sociali, ma anche economiche. In mancanza di fiducia, non c'è stretta di mano o vincolo contrattuale che tenga. Nel caso delle criptovalute, la mancanza di fiducia potrebbe presagire una perdita economica dall'oggi al domani. Senza occuparci di economia, campo che non ci compete, oggi cercheremo di rispondere alla domanda delle domane: da dove ha origine questa forte paura di perdere ciò che abbiamo?
Non sono uno che si informa sugli eventi mondiali, perché ho sempre così tante idee per la testa che a fine giornata (ma anche all'inizio, se devo essere sincero) non rimane spazio per informarmi. Che poi, informarsi è un parolone a causa di tutti questi malsani atti di falsa divulgazione, soprattutto su eventi come la guerra in atto. Tanti dicono che la russia ne faccia un utilizzo massiccio, di queste fake news. Sarà vero? Questo propagandare con notizie false è esistito da sempre. La fake news è un fenomeno largamente utilizzato nel corso della storia, a partire dall'alba dei tempi. Secondo Jorge Mario Bergoglio, più comunemente conosciuto come papa Francesco, è addirittura possibile trovare la prima fake news nella bibbia.E ai giorni nostri? Come vengono utilizzate le notizie false nella politica, e in guerra?
Capisci l'importanza di una cosa solo quando non ce l'hai più. Sarà una banalità, certo… ma quanto è vero? Capita con gli ex e le ex, con un famigliare, un amico. Oppure, come nel caso del contesto odierno, con la salute mentale. Ci voleva una pandemia. Una pandemia globale, con tanto di statue distrutte, salassi economici, famiglie disperate. Ci voleva una pandemia globale perché in italia venisse riconosciuta l'importanza del benessere mentale. E, amici miei, se pensate che sia tutto finito, potete stare tranquilli che non sia così. Lo stigma è ancora presente, qua cerchiamo di combatterlo. Però, questo bonus psicologo che così psicologo non è lascia un po' l'amaro in bocca. Almeno a me e ad alcuni miei amici psicologi. E siccome questa puntata è dedicata a loro, se anche tu sei uno psicologo capirai. Se invece hai amici psicologi, invia questa puntata a loro e fatti spiegare la situazione. Solo allora capirai
Sbagliare è importante, certo. Però, il solo errore non ti permette di migliorare. Devi essere sincero con te stesso e con il mondo che ti circonda. Devi riuscire ad eliminare quegli ispidi banchi di nebbia della troppa fiducia in te stesso, dietro alla quale si nasconde una verità agghiacciante: sei scarso.Ma, intendiamoci, scarso nel senso che non hai le competenze. E si sa, le competenze sono come le zie: puoi acquisirle. Se vuoi ottenere risultati, è sempre difficile. Dato che siamo in tema, mettiamo che il seme del miglioramento nasca da un errore.Perché appunto, gli errori sono come il letame: vorresti nasconderlo perché puzza, ma se non lo affronti eliminandolo e cerchi di coprirne l'odore con deodoranti o simili, per quanto tu ne possa spruzzare il tanfo tornerà sempre.Secondo il grande maestro, dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori. Allora, tutto quello che devi fare è prendere il letame dell'errore, e buttarci un po' di voglia di fare. Ecco qua il seme del miglioramento. Bene… e ora con cosa lo fai crescere?
“Guarda, con tutto il rispetto, non credo alla psicologia. Non credo a qualcosa che non si può vedere, né spiegare” “Parlare ad un estraneo di se stessi, e pagarlo anche cinquanta euro all'ora. Stiamo scherzando? È lui che dovrebbe pagarmi!” Oppure anche, e mi viene da dire, giustamente “lo psicologo? Ma mica sono matto, non ne ho bisogno!”Quanta verità si cela dietro a frasi simili? Da dove e come nasce il pregiudizio nei confronti della figura professionale dello psicologo?
Perché alcune cose sono più semplici da ricordare, rispetto ad altre? Ahh... maledetta memoria...Come spesso accade, problema e soluzione condividono gli stessi alloggi. La risposta è in parte dentro la tua mente, e in parte dovuta al contesto socioculturale di appartenenza. E comunque Pokemon rosso è più figo di pokemon blu.
"Quando la profezia non si avvera" è uno dei libri più incredibili legati alla storia della psicologia sociale. Sarebbe possibile riadattare il concetto chiave che emerge dalla narrazione di "dissonanza cognitiva" con alcuni fenomeni odierni? Cosa hanno in comune i protagonisti della comunità di Marian Keech con i negazionisti di oggi? Lo scopriremo in questo dicembre, in un'atmosfera antitetica dominata da freddi climi e argomenti scottanti.
Le persone, nel quotidiano, tendono a vedere correlazioni dove non esistono, o a credere ad un nesso causa-effetto totalmente insensato. In psicologia, il fenomeno viene indicato come correlazione illusoria. Da cosa è causato? Come si può combattere?
L'essere umano ha sempre avuto la tendenza di semplificare, spiegando fenomeni complessi con variabili singole o banali. Il Black Friday viene, dai più, additato come IL PROBLEMA, quando il consumismo di massa dovrebbe essere percepito come tale non solo per tre giorni l'anno. Cosa spinge le persone a ragionare in questo modo? La tendenza a semplificare è solo negativa? E cos'ha a che fare tutto questo con Internet?
Secondo Aronson, e la teoria dell'auto-persuasione, le persone cercherebbero giustificazioni logiche alle loro decisioni solo dopo averle prese, e non prima. Immagina, immagina… di imbatterti in un'offerta di un prodotto che utilizzi abitualmente, ma del quale non hai momentaneamente bisogno.Per una serie di variabili ampia, potresti aggiungerlo al carrello, acquistandolo quasi istantaneamente. In seguito, una persona a te vicina (coinquilini, amiche, dolci metà) potrebbe chiederti “perché lo hai acquistato?”Ed ecco che le motivazioni logiche inizieranno a sbocciare nella tua mente, come i fiori a primavera, o appunto i presunti sconti al Black Friday. Quindi, non pre, bensì post acquisto. La maggior parte delle decisioni d'acquisto vengono prese su base emozionale, e non logica.
Oggi approfondiremo i meccanismi psicologici legati alle cryptovalute, un fenomeno che sta sbancando, per ora, fuori e dentro il web, e di come molti si professino esperti di Crypto senza sapere niente.Mi piacerebbe molto sostenere che la storia raccontata ad inizio puntata, ovvero dell'influecer che dispensa consigli non richiesti, e privi di qualunque fondamento, è inventata. La realtà è una, ed una soltato: basta aprire instagram e vedere in quanti, in questi giorni, stanno sponsorizzando Crypto.com, una piattaforma che utilizzo da circa due anni io stesso, ma che mai mi permetterei di sponsorizzare.Questo per due motivi principali: non sono un esperto di investimenti. Ciò che posso valutare, però, è il rischio di influenza sociale alla quale gli ignari videospettatori delle stories dei soggetti prima nominai sono posti. Ecco allora alcune informazioni fondamentali per comprendere se sia veramente sensato investire in tali asset. Informazioni che, difficilmente, l'influencer che si improvvisa esperto investor, con il link nelle stories, fornisce.
E siamo a 100, finalmente! Gli ascolti stanno salendo molto più rapidamente rispetto a prima, e vorrei sfruttare questo momento particolarmente favorevole per sensibilizzare gli ascoltatori al tema "digital e salute mentale". Quanto possono influire gli usi e l'architettura dei luoghi digitali sulla salute psicologica degli utenti? E degli addetti ai lavori? Cosa insegna il caso Frances Haugen?
Che i social possano creare dipendenza, non è una novità. Numerose ricerche scientifiche supportano tale ipotesi, e vanno dal social specifico, come Youtube, facebook, o instagram, oppure al comportamento legato a quel luogo digitale. Alcuni hanno infatti indagato l'utilizzo problematico del Selfie, che ho approfondito in una delle prime puntate del podcast, ormai più di due anni fa. La situazione è ben più grave di quanto si pensi.
Il termine BIAS viene spesso utilizzato come sinonimo di errore. Un errore di ragionamento, che porterebbe l'essere umano a prendere decisioni per la maggior parte delle volte, appunto, sbagliate. Il concetto, in realtà, è più complesso e articolato. In che modo? Qual è lo scopo di un architetto delle scelte, nella creazione di un ecosistema decisionale?
Meta è il nome della nuova holding di Facebook, instagram e compagnia. La domanda che viene spontanea è: perché? Per gli addetti ai lavori, invece, la domanda più quotata è contraria: perché no? Il colosso Facebook richiama, nella mente delle persone, un prodotto specifico.Dai, dai… come ogni volta, ti esorto a provare. Se io ti dico “Facebook”, cosa ti viene in mente? Ti lascio ben dieci secondi, avanti…Fatto? Ok, ora tocca a me: se penso a Facebook immagino… un posto zeppo di Fake News, dove tutti sono medici, giudici, avvocati, vittime e carnefici in base al mood della giornata. Quali sono le soluzioni proposte da Meta? Le fake news verranno abolite, come dichiarato? La salute mentale degli utenti potrà essere in qualche modo preservata?
Le persone tendono a percepire l'impegno come unica variabile che li separa dal loro obiettivo. "Se vuoi puoi" è, a mio modo di vedere, una frase più pericolosa che utile per qualunque individuo. Impegnarsi è una condizione necessaria, ma non sufficiente per raggiungere obiettivi grandi o piccoli. Vuoi dimagrire? Diventare un professionista? Un influencer? Scopri le altre due variabili. Il tutto, ovviamente, basato sulle scienze psicologiche.
La ragazza avanzava in uno dei tanti bui quartieri del Queens con una miriade di pensieri che le affollavano la mente. Faceva freddo, in quei ventosi vicoli di città. Catherine Susan, nata a New York nel luglio del 1935, da una famiglia di origini italiane. era la maggiore di cinque fratelli, che non vedeva ormai da tempo. Ancora un paio di metri, e la sua vita sarebbe finita, per sempre, a causa di uno sconosciuto. Un killer spietato, pronto a fare qualunque cosa per soddisfare irrefrenabili pulsioni primordiali. La sua morte avrebbe poi ispirato registi, autori di best sellers internazionali, e … psicologi.Si, psicologi, che cercarono di dare una risposta, agli agghiaccianti dubbi montati dalla cronaca locale. Il 13 marzo del 1964, Catherine Susan Genovese venne accoltellata brutalmente poco distante casa sua. Un articolo del New York Times mise in risalto l'accaduto, accennando alle circa 38 persone che, assistendo dalle loro case alle urla della donna, non intervennero. Quale potrebbe essere stato il motivo psicologico del comportamento dei vicini? Cosa accadde, realmente, quella notte?
Inauguriamo oggi un nuovo format, che non so come chiamare! Alla fine di ogni mese pubblicherò una puntata libera, con le anticipazioni dei prossimi contenuti e di eventuali news. Oggi ne abbiamo delle belle: un nuovo sito (psicopodcast.it), creato e messo online da me medesimo, e la creazione di una newsletter evidencebased. Parleremo inoltre di psicologia sociale, obbedienza all'autorità e degli impatti del Metaverse, la nuova frontiera del social media, sulla salute mentale degli utenti.
Oggi vorrei riflettere con te su determinati aspetti legati al cervello, l'organo più famoso, quando si parla di psicologia e neuroscienze. Vorrei farti riflettere su come gli stessi dati, presentati in modo differente, possano dare un'idea completamente diversa del fenomeno descritto. E, soprattutto, vorrei che riflettessi su una verità assoluta: non credere a tutto quello che vedi sui social. Ok, quell'influencer del fitness ha detto che lo zucchero fa male… cosa dice il mio nutrizionista? E il dietologo? E il medico? Loro hanno studiato anni materie specifiche sulla nutrizione e sulla salute umana, L'influencer, invece?
Il tema della fiducia è ricorrente in the squid game. Il motivo è semplice: una questione di sopravvivenza, in uno scenario dove la forza del gruppo è fondamentale per avanzare nei giochi. In una delle scene finali della serie, tuttavia, il concetto di fiducia verso il prossimo viene svelato: old man… oh, scusate, accidenti… dicevo…ollnam, una volta confessata la partecipazione sia come giocatore che come organizzatore, propone a Gi An ultimo gioco.Dalle vetrate della stanza dal quale è ricoverato è possibile scorgere un senzatetto in fin di vita per il freddo. Il gioco proposto dal vecchio è semplice: una scommessa. Il pover'uomo verrà soccorso, oppure sarà condannato a morire di stenti sul ciglio della strada? Un interrogativo pesante, che evoca un esperimento molto famoso in letteratura scientifica, senz'altro ben conosciuto dagli addetti ai lavori e agli studenti di psicologia sociale: the good samarithan study, di John Darley e Dan Bateson.
Guarda quel frutto. Di un rosso scuro… è grande, invitante e polposo… Ha un profumo pazzesco, che fa venire a dir poco l'acquolina in bocca. Già… però… lo vedi quel bollino di plastica? Indica che è contaminato. Mangeresti mai un frutto contaminato? No, suppongo di no. Ma, se anziché contaminato fosse… PROIBITO? Sai come si dice… quando proibisci qualcosa a qualcuno, è difficile che quel qualcuno non ne rimanga affascinato.Una volta, in un fantasy del quale non ricordo il nome, una tale Eva ha condannato il genere umano mangiando una mela, e offrendola al suo ragazzo. Il tentatore? Un serpente, mi pare… forse un rettiliano. Che quel personaggio avesse un'infarinatura di marketing, è sicuro. Come dici? Qual è il significato delle mie parole? Te lo spiegherò, certo, ma devo avvertirti…Attenzione, le parole che seguono potrebbero urtare la vostra sensibilitàAllora? Dopo questa frase la tua curiosità è aumentata o diminuita? E cosa c'entra tutto questo con the Squid Game?
The eyes of chaos shining through the veil of order.” Gli occhi de caos brillano attraverso i veli dell'ordine… Benvenuta o benvenuto, Io sono Amedeo Draghi, e questo è il podcast di psicologia cognitiva applicata. Oggi vorrei riflettere con te su determinati aspetti, per certi versi psicologici, della serie televisiva The Squid Game. Questa sarà la prima di tre puntate dedicate, perché c'è molto da dire in merito. Oggi parleremo di dendividuazione, violenza, aggressività.
Perché alcune persone pensano che lo psicologo costi troppo?L'essere umano tende a comprare un prodotto o un servizio quando percepisce i benefici di quel prodotto/servizio come superiori al valore del denaro che sta pagando. I ragionamenti logici che portano giustificazioni della tariffa oraria come legati alle tempistiche che richiede la professione, o al fatto che prima di dieci anni si lavori gratis, sono del tutto inutili. Il motivo è semplice: a nessuno interessa. Chi va dallo psicologo, ed è contento di farlo, lo vede come una risorsa utile. Lo ritiene come una possibile soluzione ad un suo bisogno.
Lo stress rappresenta la più grande risorsa dell'essere umano, ed ha permesso alla nostra specie di sopravvivere ed evolversi. E visto che l'abbiamo personificato, oggi lo tratteremo come una persona in carne ed ossa. Immagina di partecipare ad un progetto, e di avere un collaboratore geniale un po' instabile, che in potenza potrebbe o rovinare tutto, o dare un contributo sensazionale. Come ti comporterai? Cercherai di combatterlo e di escluderlo dal progetto, oppure lo supporterai, cercando di creare le migliori condizioni per esprimersi?
I nostri pensieri e le nostre credenze influenzano la percezione qualitativa delle esperienze vissute. Che sia andata bene, o male, non è quindi dato dall'oggettività della situazione, ma quanto dalle nostre percezioni. La profezia che si autoavvera è quindi un meccanismo che può limitare lo sviluppo delle qualità dell'individuo. Cosa accade, invece, quando le credenze riguardano qualcun altro?
Ad oggi, se i tuoi interessi spaziano nel digitale, è possibile che tu ti imbatta costantemente in un numero spropositato di giovani adulti, tra i 18 e i 25 anni, che mettono in atto tentativi di persuasione sul web, cercando di vendere un corso su come guadagnare con i servizi digitali, dall'affiliate marketing al self publishing. Vorrei dare una mia personale interpretazione, basata su dati e teorie scientifiche, senza essere aggressivo o scurrile, analizzando step by step le semplici leve psicologiche utilizzate per vendere.
Ed eccoci qui, finalmente giunti alle domande importanti. Se ti chiedessi di immaginare un napoletano, tu cosa visualizzeresti? Ok, ora prova con un milanese… Fatto? Bene, prosegui con una Veneta.Indipendentemente da ciò che penso io, o da ciò che hai immaginato tu, nulla di ciò che hai visto con l'occhio della mente è esistente. Si tratta di stereotipi: costrutti irreali, che il nostro cervello assembla in base ai dettagli che ha a disposizione. Come gli stereotipi possono influenzare il nostro comportamento, e il nostro modo di pensare? Scopriamolo insieme.
The social dilemma è un documentario che, per ammissione dei produttori, avrebbe dovuto far riflettere le persone sull'utilizzo dei social media, portando a galla l'amara verità: l'impatto potenziale sugli user comuni è disastroso. Non si tratta di privacy, quanto di effetti psicofisiologici. lo spazio digitale contribuirebbe allo sviluppo di comportamenti violenti tra i giovani e i meno giovani, come l'ahimè più che famoso cyber-bullismo e il fenomeno degli haters, ma non solo. Alcuni studi pionieristici mostrano che è possibile sviluppare patologie mentali a causa dell'utilizzo dei social media, come la dipendenza.Cosa è cambiato? L'impatto del documentario ha avuto un esito importante, ma in quale direzione?
Il conformismo può essere definito come un cambiamento nel comportamento o nel modo di pensare dovuto a pressioni reali o immaginarie. Nel mio caso, raccontato all'inizio della puntata, le pressioni sarebbero state esercitate, seppur involontariamente, dagli altri clienti del supermercato. Adeguarsi all'opinione altrui ha rappresentato, nel corso dei secoli, un'arma potente di sopravvivenza. La cosiddetta pressione del gruppo ha permesso, in molti casi, di salvare vite. Immagina di vedere qualcuno che corre sbraitando di scappare nella tua stessa direzione: tu cosa faresti? Scopriamolo, insieme.
News importanti all'orizzonte, tra le quali un aumento della qualità audio! Ho reinvestito quelle poche centinaia di euro guadagnate in più di un anno in un microfono professionale. Ora si fa sul serio! Tre puntate a settimana, a partire da Lunedì 04/10 sulla psicologia cognitiva e dintorni. Un saluto da me, Amedeo, e un grazie a chiunque abbia mai ascoltato anche un solo secondo dei miei episodi.
Sotto ai video Youtube, ai post di facebook o ai reels di Instagram: che le persone insultino di più online rispetto che nella vita reale è un dato di fatto. Oggi vediamo i cinque motivi psicologici, secondo la letteratura scientifica.
"Uno psichiatra può fare lo psicoterapeuta senza aver fatto la scuola.Un medico può iscriversi a una scuola di psicoterapia senza essere psicologo.Un counselor "può" fare lo psicologo.Gli educatori hanno ottenuto che gli psicologi NON possano fare gli educatori, e via dicendo. Lamentele che si leggono spesso sul web. Qual è la realtà? Esiste un modo di aumentare la propria visibilità, creando network, acquisendo clienti?
Sai perché le persone credono alla dieta dell'aria? Perché si tratta di una fake news. Le fake news funzionano molto di più delle notizie reali. Un dato di fatto, che trova la sua spiegazione all'interno dell'organo più affascinante di tutti: il cervello. In questa puntata mi limiterò ad approfondire le motivazioni comportamentali, per poi approfondire le motivazioni cognitive in un prossimo episodio.
Intervista a Francesca Peruzzi, psicologa e artista interdisciplinare, che ci parlerà del suo percorso professionale tra danza, arte e psicologia, e di come questi mondi possano coesistere all'interno di un unico personal brand.