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Cultisti! Apriamo l'anno nuovo con un episodio davvero speciale, dove siete voi Patreon del DBC i veri eroi. Dove siete voi i veri creator, dove siete voi le menti geniali dietro i prossimi 90 minuti di podcast. Detto questo: siete voi esentati dal pagamento mensile, visto che fate tutto? Assolutamente no! Il Duca deve mantenere i suoi vizi (e non sono pochi), per cui se volete (e lo volete) che quando gli diamo spazio Egli sia performante, bisogna contribuire tutti quanti.Tornando a noi: abbiamo chiesto alla nostra cerchia interna di inviarci sofferte e deliranti Email con le loro top 3 del 2024. Invece di accorpare tutto in bizzose classifiche, come fanno maggioranze silenziose dotate di scarsa creatività, abbiamo deciso di leggere TUTTO (o quasi). Preparatevi quindi per 90 minuti lanciato a velocità folle contro il muro del buon senso, perché non abbiamo mai fatto così tanti giochi in un colpo solo.Questo è, semplicemente, il meglio del 2024 visto e vissuto dai nostri ascoltatori.Buon ascolto e come sempre… Ci vediamo dall'altra parte!Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dunwich-buyers-club--2814177/support.
Convegno annuale dell'Associazione Italiana di Storia del Pensiero Politico “Le forme e le culture della guerra”(29 - 30 settembre 2023)In collaborazione con la Scuola Superiore di Studi Storici Università di San MarinoResponsabili scientifici Francesco Tuccari, Paulo Butti de Lima, il Direttivo AISPPFRANCESCA RUSSO - DIFENDERE L'EUROPA: IL DUCA DI SULLYPodcast a cura di Giuseppe GiardiUna produzione Usmaradio - Centro di Ricerca per la RadiofoniaUniversità deglli Studi della Repubblica di San MarinoAssociazione Italiana di Storia del Pensiero Politico
A cura di Paolo PellegriniG. Donizetti: “Il Duca d'Alba”Il Duca d'Alba, Louis QuilicoSandoval, Wladimiro GanzarolliCarlos, Enzo TeiMarcello, Renato CioniDaniele, Franco VentrigliaAmelia, Ivana Tosiniun taverniere, Manfredi Ponz De LeonCoro del Teatro Verdi di TriesteOrchestra Filharmonica TriestinaThomas Schippers, direttore
Ciao a tutti, siam tornati. Ancora una volta puntata di attualità su argomenti NBA. Ed in più Federico è stato nominato il Duca di Detroit.Scherzi e risate tra i 3 del podcast, mi raccomando non perdetevi la puntata! Una super chicca alla fine!Non dimenticatevi di seguirci sui nostri social per le parti migliori.Support the showInstagram: https://www.instagram.com/acrestaltapodcast/TikTok: https://www.tiktok.com/@acrestaltaYouTube: https://www.youtube.com/watch?v=n0TX2EgpWTc
Duccio Balestracci"Attraversando l'anno"Natura, stagioni, ritiIl Mulinowww.mulino.itUn viaggio nel tempo che si rinnova e si ripete e che costringe l'uomo a seguire la natura quasi fosse la sua ombra.La festa di San Michele, la notte di Ognissanti, ma anche la Candelora, i re e le regine dei boschi nelle feste di San Giovanni, i riti celtici per Imbolc e quelli sciamanici per l'arrivo della primavera. Dall'autunno all'estate i cicli della luce e del buio, della morte e della rigenerazione si susseguono e si trasformano, e con essi lo sforzo umano di arginare una natura generosa ma anche misteriosa, capricciosa e che cambia volto da una stagione all'altra. E così ricorrenze pagane e cristiane, ritualità e credenze si sedimentano, sovrappongono e contaminano. A nulla vale il tentativo di governarle e disciplinarle, messo in opera dalle istituzioni laiche ed ecclesiastiche. Duccio Balestracci ci accompagna alla scoperta del calendario del cielo e della terra e ci conduce al cuore del rapporto con una natura che si avvicina e si allontana, che fa tremare e amare.Duccio Balestracci ha insegnato Storia medievale nell'Università di Siena. Con il Mulino ha pubblicato «Medioevo e Risorgimento. L'invenzione dell'identità italiana nell'Ottocento» (2015) e «Stato d'assedio. Assedianti e assediati dal Medioevo all'età moderna» (2021). Tra i suoi libri recenti, con Laterza: «La battaglia di Montaperti» (2017), «Il Palio di Siena. Una festa italiana» (2019) e «Il Duca. Vita avventurosa e grandi imprese di Federico da Montefeltro» (2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/show/tracce-di-il-posto-delle-parole_1/support.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Pier Giorgio Viberti"Amori e amanti alla corte dei Savoia"Edizioni del Capricornohttps://edizionidelcapricorno.itAmori e amanti alla corte dei Savoia. Dietro le quinte della grande storia: un saggio godibile e documentato, in cui amori, amanti e tradimenti di casa Savoia rivelano meccanismi politici e sociali del Piemonte – e dell'Europa – dal '600 alla fine dell'800.Amori e amanti alla corte dei Savoia. Dagli amori di Madama Cristina, la prima Madama Reale, passando per quelli di Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours e gli intrighi dell'età di Vittorio Amedeo II, per arrivare fino agli anni di Vittorio Emanuele II, della Bela Rosin e della contessa di Castiglione: un saggio storico che unisce accuratezza e rigore documentale a un linguaggio leggero e piacevole, un modo nuovo e intrigante di rileggere le vicende dei Savoia e della loro corte.Attraverso il racconto delle strategie matrimoniali e della (spesso turbolenta) vita privata dei protagonisti di casa Savoia, si potranno leggere in filigrana e da una prospettiva inconsueta le vicende del costume e della grande storia europea. Per scoprire infine che, per i Savoia come per tutte le grandi dinastie europee, amore e politica non sono due mondi così lontani e incomunicabili.Pier Giorgio Viberti è nato nel 1950 a Fossano (CN) e si è trasferito giovanissimo a Torino, dove si è laureato prima in Lettere, poi in Scienze Politiche. Nel capoluogo piemontese ha trascorso tutta la sua vita di insegnante in istituti d'istruzione secondaria superiore. A partire dal nuovo millennio ha svolto un intenso lavoro nel campo dell'editoria scolastica, per la quale ha pubblicato numerose grammatiche (la prima è del 2002) rivolte alla scuola media inferiore e al biennio delle superiori. Per le scuole medie ha pubblicato, fra l'altro, Oltre il Duemila (ultima edizione 2012), che è stato per qualche anno in testa alle classifiche italiane nello specifico settore dei libri consigliati.In ambito storico ha pubblicato: Il Duca, il Condottiero, l'Eroe. Storia dei protagonisti dell'assedio di Torino del 1706 (Zedde Editore, 2011), Gli uomini del disonore. Mito, storia e attualità del pianeta mafia (Edisco, 2013), Lager. Inferno e follia dell'Olocausto (Giunti, 2018). I suoi ultimi lavori sono una grammatica per la scuola secondaria inferiore (SEI, 2022), una grammatica per il biennio delle superiori (Capitello, 2023) e un corso di storia in tre volumi per la secondaria inferiore, intitolato Il nostro tempo. Dalle storie alla storia (Principato, 2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Le notizie di mercato più importanti fino al 21 giugno 2023.
Incontro con Matteo Cavezzali e Matteo Melchiorre. Presenta Odette Copat Ogni vicenda umana determina un destino che appare deciso dalla volontà, dai successi e dagli errori di un individuo; ma potente è la deriva del passato, il suo persistere nell'idea di noi che abbiamo ricevuto, nella coscienza che avevamo di noi prima che la vita trasformasse tutto, anche noi stessi. Il Duca di Melchiorre e Il labirinto delle nebbie di Cavezzali, al cuore di due storie diverse e intrepide, ci chiedono di imparare a convivere con il passato che ci è vicino. Edizione 2022 www.pordenonelegge.it
Matteo Melchiorre"Il duca"Einaudi Editorehttps://www.einaudi.it/L'ultimo erede di una dinastia decaduta, i Cimamonte, si è ritirato a vivere nella villa da sempre appartenuta alla sua famiglia. La tenuta giganteggia su Vallorgàna, un piccolo e isolato paese di montagna. Il mondo intorno, il mondo di oggi, nel quale le nobili dinastie non importano piú a nessuno, sembra distante. L'ultimo dei Cimamonte è un giovane uomo solitario che in paese chiamano scherzosamente «il Duca». Sospeso tra l'incredibile potere del luogo, il carico dei lavori manuali e le vecchie carte di famiglia si ritrova via via in una quiete paradossale, dorata, fuori dal tempo. Finché un giorno bussa alla sua porta Nelso, appena sceso dalla montagna. È lui a portargli la notizia: nei boschi della Val Fonda gli stanno rubando seicento quintali di legname. Inaspettatamente, risvegliato dalla smania del possesso, il sangue dei Cimamonte prende a ribollire. Ci sono libri che fin dalle prime righe fanno precipitare il lettore in un mondo mai visto prima. L'abilità dell'autore sta nel mimetizzarsi tra le pieghe della storia, e fare in modo che abitare accanto ai personaggi risulti un gesto tanto istintivo quanto inevitabile. È quello che accade leggendo Il Duca, un romanzo classico eppure nuovissimo, epico e politico, torrenziale e filosofico, che invita a riflettere sulla libertà delle scelte e la forza irresistibile del passato. Con una voce colta e insieme divertita, sinuosa e ipnotica – inusuale nel panorama letterario nostrano – Matteo Melchiorre mette a punto un congegno narrativo dal quale è impossibile staccarsi.Un paese di montagna, un'antica villa con troppe stanze, l'ultimo erede di un casato ormai estinto, lo scontro al calor bianco tra due uomini che non sembrano avere nulla in comune... Quanto siamo fedeli all'idea di noi stessi che abbiamo ricevuto in sorte? Matteo Melchiorre ha costruito una storia tesissima ed epica sulla furia del potere, le leggi della natura e la libertà individuale. Un romanzo che ci interroga a ogni riga sulla forza necessaria a prendere in mano il proprio destino: «il modo giusto per liberarsi del passato non è dimenticarlo, ma conoscerlo».Matteo Melchiorre è nato nel 1981. Dopo essere stato ricercatore presso l'Università degli Studi di Udine, l'Università Ca' Foscari e lo Iuav di Venezia, è direttore dal 2018 della Biblioteca del Museo e dell'Archivio Storico di Castelfranco Veneto. Si occupa di storia economica e sociale del medioevo e della prima età moderna, e di storia della montagna e dei boschi. Autore di numerosi saggi storici, tra gli altri libri ha pubblicato: Requiem per un albero. Resoconto dal Nord Est (Spartaco 2004), La banda della superstrada Fenadora-Anzú (con vaneggiamenti sovversivi) (Laterza 2011), La via di Schenèr. Un'esplorazione storica nelle Alpi (Marsilio 2016, Premio Mario Rigoni Stern 2017 e Premio Cortina 2017) e Storia di alberi e della loro terra (Marsilio 2017). Per Einaudi ha pubblicato Il Duca (2022).IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Il Duca, Matteo Melchiorre
Il Duca ascolta attento, Kreig è sul divano e sta raccontando cosa è accaduto durante l'attacco di Lennon Pierce e del destino di Alyssa … Regina resta in silenzio. Una carrozza svolta sulla strada e inizia a vedere la villa in lontananza.
Il Duca ascolta attento, Kreig è sul divano e sta raccontando cosa è accaduto durante l'attacco di Lennon Pierce e del destino di Alyssa … Regina resta in silenzio. Una carrozza svolta sulla strada e inizia a vedere la villa in lontananza.
Il Duca ascolta attento, Kreig è sul divano e sta raccontando cosa è accaduto durante l'attacco di Lennon Pierce e del destino di Alyssa … Regina resta in silenzio. Una carrozza svolta sulla strada e inizia a vedere la villa in lontananza.
We chat with Melbourne's most popular Italian restauranteur Dominic Bonadio live from his establishment Il Duca in East Melbourne. Dominic chats about his 50+ years in the industry and some of the memorable guests and experiences along the way, including an encounter with Sir Paul McCartney.
Welcome back to the porch piperinos! We're back in the living room smoking some great tobaccos paired with a great citrus tea. Matt and Seb paired Kasumi Tea's Prince Wladmir's tea and we paired it with: Sutliff Tobacco - Mixture 79 Sam Gawith - Best Brown Flake Sam Gawith - Skiff Mixture Mac Baren - Sextant Matt is smoking out of his Il Duca and seb starts off with his unnamed little pipe. Big Shout out to Bob and Jodie in the Tinder Box in Costa Mesa! Come hang out, relax, and dig in deep about some avant-garde cinema and yelling at length about Love Actually's bat scat synopsis. See you in two weeks as we return back to the porch! --- This episode is sponsored by · Anchor: The easiest way to make a podcast. https://anchor.fm/app
Vita del Duca degli Abruzzi
Gli ultimi sono stati colpi difficili, le Anguille hanno dovuto scendere a patti con la realtà e accettare molte cose: la scomparsa di Edward e la verità su Regina … ma adesso è giunto il momento di tornare a lavoro e ripagare qualche debito.
Gli ultimi sono stati colpi difficili, le Anguille hanno dovuto scendere a patti con la realtà e accettare molte cose: la scomparsa di Edward e la verità su Regina … ma adesso è giunto il momento di tornare a lavoro e ripagare qualche debito.
Gli ultimi sono stati colpi difficili, le Anguille hanno dovuto scendere a patti con la realtà e accettare molte cose: la scomparsa di Edward e la verità su Regina … ma adesso è giunto il momento di tornare a lavoro e ripagare qualche debito.
《歌劇調酒Bar》前面介紹了10位不同性格的歌劇女主角,最後一集來點不一樣,要跟大家介紹歌劇裡的「花心爛渣男」──風流多情、辣手摧花的曼圖瓦公爵,和膚淺懦弱又始亂終棄的美國軍官平克頓,透過這兩位男主角,一併認識兩部讓人氣憤又心疼的經典歌劇。節目後半段還有驚喜彩蛋,林慈音老師特別開金口獻唱一段《蝴蝶夫人》的著名詠嘆調! 本集歌劇角色: 威爾第歌劇《弄臣》/曼圖瓦公爵 Il Duca di Mantova 浦契尼歌劇《蝴蝶夫人》/平克頓 Pinkerton 本週調酒: 咖啡渣、茶渣、各種渣,你討厭的東西隨便加! 《歌劇調酒Bar》系列在此告一段落,全六集一次聽▸ https://npacntt.tw/n04ufvrf 希望收聽完後的你對歌劇有不一樣的認識,就像最後施孟玟 老師分享的,歌劇的世界還有很多可以挖掘的東西,透過每一個不同的製作、每一位不同的聲樂家詮釋,相信我們都能從中獲得新的啟發。
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6545FUNERALI AL MARITO DELLA REGINA ELISABETTA (CHE VOLEVA REINCARNARSI IN UN VIRUS PER UCCIDERE GLI UOMINI E PRESERVARE L'AMBIENTE) di Patricia Gooding-Williams"Se mi potessi reincarnare, vorrei tornare come un virus mortale, per contribuire a risolvere il problema della sovrappopolazione". Questa frase del principe Filippo, il cui funerale viene celebrato oggi al Castello di Windsor, nel sud dell'Inghilterra, mette in luce un aspetto importante della sua vita che è stato ampiamente trascurato nelle commemorazioni dopo la sua morte avvenuta lo scorso 9 aprile.A differenza di alcune delle sue gaffe, questo non era uno di quei commenti improvvisati che hanno formato la sua reputazione. Al contrario, con questo egli esprimeva una profonda convinzione che ha determinato tutta la sua azione. La citazione, tratta da un'intervista del 1988 affidata a Deutsche Press-Agentur, si aggiunge ad altre numerose interviste e conferenze da lui tenute sul tema della conservazione. La salvaguardia dell'ambiente era un compito che aveva assunto con dedizione e invitava a fare altrettanto a tutti gli uomini di potere perché, per definizione, questi hanno un impatto diretto sul comportamento di chi è al di sotto di loro.Ma la frase sull'ipotetica reincarnazione, il fatto che il Duca di Edimburgo volesse tornare come virus mortale per "curare" il mondo dalla sua presunta malattia, la sovrappopolazione, uccidendo milioni di persone, creò un certo sbalordimento. Peraltro non ha mai chiarito se provasse qualcosa per l'immensa sofferenza che avrebbe inflitto a coloro che infettava.Tuttavia, il controllo della popolazione, come suggerisce il suo commento, non era l'obiettivo principale del principe Filippo, piuttosto era il mezzo per raggiungere un fine. La sua preoccupazione era preservare un ambiente sostenibile e, a suo avviso, la crescita incontrollata della popolazione era il cancro che, se non curato, alla fine avrebbe portato alla sua scomparsa. Vedeva la questione della crescita incontrollata della popolazione allo stesso modo impassibile con cui vedeva la necessità di abbattere gli animali per mantenere il delicato equilibrio della sostenibilità naturale. Il principe Filippo ha ben chiarito questa sua convinzione usando l'esempio del successo di un progetto delle Nazioni Unite negli anni '40 che ha eradicato la malaria in Sri Lanka. "Quello di cui le persone non si sono rese conto è che la malaria stava effettivamente controllando la crescita della popolazione. La conseguenza è stata che in circa 20 anni la popolazione è raddoppiata. Ora devono trovare qualcosa da far fare a tutte quelle persone e un modo per nutrirle".Filippo diceva sempre quello che aveva in mente e una volta che aveva preso una decisione, la portava fino in fondo. La sua posizione di consorte della regina del Regno Unito ha ovviamente moltiplicato le occasioni a sua disposizione per raggiungere un vasto pubblico; e il messaggio ambientalista che ha diffuso nel mondo è rimasto scolpito nella pietra. Fred Hauptfuhrer lo intervistò per People nel 1981, per un articolo intitolato "Le razze scomparse preoccupano il principe Filippo, ma non tanto quanto la sovrappopolazione".Alla domanda "quale considera la principale minaccia per l'ambiente?", il principe Filippo ha risposto: "La crescita della popolazione umana è probabilmente la più grave minaccia alla sopravvivenza a lungo termine. Sarebbe un grave disastro se non venisse frenata, non solo per il mondo naturale, ma per il mondo umano. Più persone ci sono, più risorse consumeranno, più inquinamento creeranno, più combatteranno. Non abbiamo alternative. Se il numero non è controllato volontariamente, sarà controllato involontariamente da un aumento delle malattie, della fame e della guerra ".Alla domanda: "Il controllo delle nascite fa parte della soluzione?" Il Duca ha risposto: "Sì, ma non puoi legiferare su questi problemi. Devi convincere le persone a capirne la necessità: le persone più importanti, quelle che hanno responsabilità e possono effettivamente fare qualcosa per risolvere il problema. Chi non ha responsabilità deve farlo perché è il destinatario. Devono accettare le misure".Fin dall'inizio, il principe Filippo era intenzionato a lasciare un segno. Ha fondato il World Wildlife Fund (WWF) nel 1961 e ne è stato presidente del Regno Unito dal 1961 al 1982, presidente internazionale dal 1981 e presidente emerito dal 1996. Ha contribuito a fondare l'Australian Conservation Foundation e nel 1963 è stato anche presidente della Zoological Society of London per due decenni, ed è stato nominato membro onorario nel 1977. [...]Chi poi dovesse disinnescare la bomba e prendere le decisioni concrete per garantire la sopravvivenza della specie, era una questione successiva. Subito dopo venne chi doveva disinnescare questa bomba e prendere le decisioni esecutive per garantire la sopravvivenza delle specie. Questa fu la sua risposta: "Non ho dubbi che l'UNFPA sia preoccupata per la conservazione della natura, e il WWF promuove la pianificazione familiare nei suoi progetti di conservazione. (...) Spero di aver chiarito che sia il controllo del numero della popolazione umana che la conservazione della natura si occupano a modo loro della salute e del benessere futuri del pianeta terra e di tutti i suoi abitanti viventi... I leader nel pensiero, nella politica e nell'amministrazione, [dovrebbero] iniziare ad affrontare i fatti e compiere seri sforzi per trovare i modi per risolvere la crisi".La bizzarra dichiarazione del principe Filippo, che è tornata di attualità dopo che Buckingham Palace ha annunciato la sua morte, ha ovviamente provocato nuovo stupore in questo tempo di pandemia e le sue osservazioni sono state collegate alle morti provocate dal COVID-19. Ma quello che molti non comprendono è che le politiche di controllo della popolazione praticate dalle agenzie delle Nazioni Unite, trovano le loro radici nel movimento eugenetico - diffuso nel Regno Unito e negli Stati Uniti - che era già una forza al momento della nascita del principe Filippo nel 1921. Si spera, una volta che sia venuta meno la narrazione politicamente corretta sull'eredità di Filippo, che qualcuno potrà ricostruire le verità omesse sulla sua figura.Fino ad allora, gli entusiasti del controllo della popolazione probabilmente incroceranno le dita nella speranza che il principe Filippo torni davvero come un virus orribile e li aiuti a finire il lavoro! Ma se dovesse deluderli, suo figlio Carlo e suo nipote William, futuro erede al trono, hanno ripreso il suo testimone e lo stanno già rendendo orgoglioso.Nota di BastaBugie: l'autrice del precedente articolo, Patricia Gooding-Williams, nell'articolo seguente dal titolo "Cliniche per il controllo delle nascite, 100 anni di eugenetica e razzismo" ricorda che cento anni fa Marie Stopes apriva a Londra la prima clinica per il controllo delle nascite, un'opera della Società Eugenetica. E l'influenza eugenetica a danno delle donne dura tuttora sotto gli slogan di "scelta" e "libertà".Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 17 marzo 2021:Esattamente cento anni fa, il 17 marzo 1921, fu inaugurata la prima clinica di pianificazione familiare della Gran Bretagna al 61 di Marlborough Road, Holloway, Londra. Le celebrazioni ufficiali del centenario indicano l'evento come uno dei più grandi successi umanitari del secolo scorso. Ma in realtà il valore di questo evento può essere compreso soltanto se si riconosce e si fanno i conti con il movimento eugenetico, che è stato la chiave per l'apertura della prima Mother's Clinic (questo era il nome ufficiale). Aprire un capitolo della storia britannica tanto vergognoso quanto doloroso potrebbe rovinare le celebrazioni, ma aprirebbe un dibattito oggi più che mai necessario su quale influenza ha avuto l'eugenetica sulle attuali pratiche di controllo della popolazione.Il movimento eugenetico è diventato potente in Gran Bretagna all'inizio del XX secolo. La sua missione era prendere il controllo della natalità e creare una razza superiore attraverso la procreazione selettiva. Il tasso di natalità complessivo della Gran Bretagna era in calo dal 1876, il problema per gli eugenisti era che la riduzione non era uniformemente distribuita tra tutte le classi sociali. Le persone più povere in Gran Bretagna erano le più prolifiche e questo implicava un "deterioramento nazionale" della razza, un disastro per le generazioni future e per l'impero britannico. La loro soluzione è stata quella di correggere lo squilibrio eliminando poveri, malati e disabili. L'introduzione della pianificazione familiare nel 1921 serviva a questo scopo.L'eugenetica, che significa "nascere bene", era considerata una scienza rispettabile dall'élite. Il movimento contava alcuni dei britannici più importanti e influenti di quell'epoca. Includevano: John Maynard Keynes, Bertrand Russell, [...] nonché membri senior dell'establishment politico come Winston Churchill [...] che divenne Primo Ministro del Regno Unito dal 1940 al 1945 (durante la Seconda guerra mondiale) e di nuovo dal 1951 al 1955.Una lettera scritta da Winston Churchill nel 1910 al primo ministro Henry Asquith, fa capire come lui e molti membri del movimento eugenetico valutassero lo squilibrio della popolazione in quel momento. "La crescita innaturale e sempre più rapida delle classi di deboli di mente e di pazzi, unita com'è a una costante restrizione delle fasce di popolazione giudiziose, energiche e superiori, costituisce un pericolo nazionale e razziale che è impossibile esagerare".Nel 1921 la Società Eugenetica aveva già consolidato un impatto sulla società. Il manifesto della CBC prendeva di mira coloro che erano considerati non idonei alla genitorialità.
Concluimos nuestro homenaje al gran tenor napolitano con la escucha de unas cuantas de sus más notables interpretaciones: las tres arias de Il Duca y el cuarteto Bella figlia del’amore de Rigoletto, Celeste Aida, dúo Solenne in quest’ora de Forza del destino, todo ello de Verdi, aria de Los pescadores de Perlas de Bizet, aria de La judía de Halévy y, una vez más, y como cierre, La Pira de El trovador. Escuchar audio
“La Biblioteca dietro il Teatro: racconto di storie”GABRIELE CAPONE, Direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli “Vittorio Emanuele III”Nel sesto episodio di “Voci di Memus” – la prima serie podcast del Teatro di San Carlo - Gabriele Capone, Direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli, guida gli ascoltatori in un itinerario che all'interno di un'ala del Palazzo Reale accoglie una Biblioteca nella Biblioteca: la sezione musicale Lucchesi Palli, creata da un nobile napoletano figlio di una grande cantante lirica e grande appassionato e testimone della vita teatrale della capitale nella prima metà dell'Ottocento e dei primi bibliotecari, come Salvatore di Giacomo. Affiorano straordinarie memorie della vita del San Carlo, rari inventari, cronache del tempo, libretti e lettere di musicisti, drammaturghi e tante altre Voci del Massimo napoletano.Estratti musicali:“Il Duca d'Alba” | Gaetano Donizetti, Teatro di San Carlo, Inaugurazione Stagione lirica 1979-1980 - “Maria Stuarda” | Gaetano Donizetti, Teatro di San Carlo, stagione lirica 1968-1969 – “Ermione” | Gioachino Rossini, Teatro di San Carlo, 2018-2019 - “Un ballo in maschera” | Giuseppe Verdi, Teatro di San Carlo, stagione lirica 1971-1972, “Il barbiere di Siviglia” | Gioachino Rossini, stagione lirica 2013-2014 – “'E spingole frangese” | Enrico De Leva / Salvatore Di Giacomo - Coro di Voci Bianche del Teatro di San Carlo, Teatro Greco della Fondazione William Walton e La Mortella, Ischia, 23 giugno 2016, “La traviata” | Giuseppe Verdi, Teatro di San Carlo, stagione lirica 1969-1970
Le catacombe del convento dei Cappuccini di Palermo, sono un luogo misterioso ed incredibile e presentano la collezione di mummie più ampia del mondo, descrivere quest'angolo sotterraneo non è assolutamente facile ma posso assicurarvi che si tratta di un viaggio imperdibile e che vi consiglio assolutamente di fare se vi trovate a Palermo o nelle sue vicinanze e non siete reduci da traumi infantili “da film horror”!Ci sono dei luoghi in cui il tempo sembra fermarsi e le domande sulla vita e sulla morte diventano presenti e toccabili, qualsiasi sia il credo personale.Ci sono posti in cui avventurarsi significa fare un viaggio affascinante fino alla soglia della vita, un viaggio misterioso ed unico, in cui il tempo delle certezze e quello dell’ignoto sembrano darsi la mano, invitandoci a pensare all’ineffabilità del nostro tempo terreno.Prendiamoci "per mano" e scendiamo insieme nelle Catacombe dei Cappuccini di Palermo.Scendi, o fratel, non paventar la morte:Vieni ed impara a meditar la vita.Il Duca, il Prence, l’insignito, il forte,Han la storta superbia qui smentita.Potete trovare il post da cui è tratto questo Podcast al seguente indirizzo:https://italiabenetti.blogspot.com/2014/06/le-catacombe-dei-cappuccini-di-palermo.htmlLe musiche in sottofondo sono del bravissimo Josh Woodward (HereLies, Roll Away the Stone, Disappear e Vegan Zombies.
Il duca di Westminster, Hugh Grosvenor, grande amico di Harry e William e padrino di George di Cambridge, è il più ricco under-30 del mondo, con una fortuna personale di oltre 10 miliardi di sterline. Ha donato quasi 12 milioni di sterline alla Nhs, il sistema sanitario nazionale britannico, per la lotta contro il Coronavirus. Chi sono gli altri giovani aristocratici della corte inglese? Ne parliamo con Federica Brunini, scrittrice e giornalista.
di Gianni MiragliaMentre prepara i suoi diabolici intrugli alcolici, il nostro barista continua a raccontare l'epopea di Iggy Pop, la cui carriera a inizio anni '70 sembra irrimediabilmente deragliata. In un primo momento, nemmeno l'incontro con David Bowie sembra riuscire a risollevarla: il Duca Bianco, grande fan della band americana, aiuta Iggy a rimettersi in sesto quanto basta a pubblicare un nuovo album, Raw Power. Ma il clamoroso insuccesso commerciale del disco sprofonda di nuovo Iggy in una profonda depressione, aiutata dalle note dipendenze che lo costringono anche a un ricovero in rehab. Bowie è uno dei pochi ad andarlo a trovare regolarmente, finché nel 1976 non decide di portarselo dietro in tour. E' l'inizio di un breve ma intenso sodalizio che vede i due trasferirsi insieme a Berlino. Quelli che seguono sono 3 anni memorabili per questi due passeggeri della notte, che riemergono dalle loro rovine per concepire 6 dischi capolavori, 3 ciascuno, legati tra loro per condivisione autoriale e di sessionman, ma soprattuto per la speranza condivisa di potercela fare un’altra volta, come due eroi, almeno per un giorno.
di Gianni MiragliaVoce che urla dal ventre della terra, colonna sonora perfetta per l'America di fine anni '60, anni in cui tutto è andato storto, ideali e idealisti sono stati sconfitti, e lunghe file di bare vengono scaricate dagli aerei C130 che riportano a casa la meglio gioventù a stelle e strisce caduta in Vietnam. Tra rumori di bottiglie e bicchieri e battibecchi con i clienti, il nostro istrionico barista ci racconta l'epopea degli Stooges e del loro carismatico frontman Iggy Pop, icona del rock più sporco e selvaggio.Dagli inizi dietro una batteria a suonare il blues all'ascesa nella scena alternativa di Detroit, la Motor City, città delle fabbriche e delle tensioni razziali. Fino alla rapida dissoluzione, in un delirio psichedelico di droghe e sesso nel più puro stile rock'n'roll. Ma questa iguana ha 7 vite, e a salvarla dalla perdizione sarà il più improbabile dei redentori: un Duca Bianco che diventerà suo compagno di giochi e di suoni a Berlino.
Il Duca ed i suoi uomini non sapranno mai cosa li ha colpiti e faremo sparire i ducati prima ancora che quelle due stupide guardie abbiano il tempo di dire "Mani in alto!".Ma soprattutto, in questa puntata in cui recuperiamo un grande classico di Pascal Bernard e Laurent Pouchain, distribuito in Italia da Giochi Uniti, scopriremo se "La città dei ladri" sia uno di quei giochi che può essere pescato a caso una sera in ludoteca senza che nessuno ci abbia mai giocato, riuscendo comunque a finire una partita in tempi ragionevoli e senza perdersi pezzi importanti!Il video della partita completa lo trovate qui sottohttps://youtu.be/dGcUn3FSyWE
Il Duca ed i suoi uomini non sapranno mai cosa li ha colpiti e faremo sparire i ducati prima ancora che quelle due stupide guardie abbiano il tempo di dire "Mani in alto!". Ma soprattutto, in questa puntata in cui recuperiamo un grande classico di Pascal Bernard e Laurent Pouchain, distribuito in Italia da Giochi Uniti, scopriremo se "La città dei ladri" sia uno di quei giochi che può essere pescato a caso una sera in ludoteca senza che nessuno ci abbia mai giocato, riuscendo comunque a finire una partita in tempi ragionevoli e senza perdersi pezzi importanti! Il video della partita completa lo trovate qui sotto https://youtu.be/dGcUn3FSyWE
Il Duca ed i suoi uomini non sapranno mai cosa li ha colpiti e faremo sparire i ducati prima ancora che quelle due stupide guardie abbiano il tempo di dire "Mani in alto!".Ma soprattutto, in questa puntata in cui recuperiamo un grande classico di Pascal Bernard e Laurent Pouchain, distribuito in Italia da Giochi Uniti, scopriremo se "La città dei ladri" sia uno di quei giochi che può essere pescato a caso una sera in ludoteca senza che nessuno ci abbia mai giocato, riuscendo comunque a finire una partita in tempi ragionevoli e senza perdersi pezzi importanti!Il video della partita completa lo trovate qui sottohttps://youtu.be/dGcUn3FSyWE
Operando!, la tertulia lírica de Clásica FM Radio vuelve este mes con más información y entrevistas. Agenda operística, la Ópera de Cabecera, y un divertidísimo final con un "Rara Avis" único con una banda de música que no aparece en escena. Atiende los consejos del doctor Mariño,...¡y no caerás enfermo! Contenido: Tablón de citas, Críticos a la Violetta (Alcina), Entrevista, Ópera de cabecera (Il Duca d'Alba), Rara Avis (Banda interna de La Bohème). Invitados: Patricia Illera, Inés Ballesteros, Marta de Andrés, David Oller, Manuel Busto.
Operando!, la tertulia lírica de Clásica FM Radio vuelve este mes con más información y entrevistas. Agenda operística, la Ópera de Cabecera, y un divertidísimo final con un "Rara Avis" único con una banda de música que no aparece en escena. Atiende los consejos del doctor Mariño,...¡y no caerás enfermo! Contenido: Tablón de citas, Críticos a la Violetta (Alcina), Entrevista, Ópera de cabecera (Il Duca d'Alba), Rara Avis (Banda interna de La Bohème). Invitados: Patricia Illera, Inés Ballesteros, Marta de Andrés, David Oller, Manuel Busto.
Tutto quello che sapevate da TAT 39 è falso! Il Duca protesta per il frettoloso trattamento subito nella scorsa puntata: è tutt’altro che defunto… o quasi! E a proposito di Vaporware, il comitato scientifico di Steorn sbugiarda l’Orbo – il supposto generatore di energia gratuita ed infinita della casa irlandese. id Software acquistata da Zenimax, … Leggi tutto "TAT 040 – Il Volo sul Tardis del Duca a Moto Perpetuo"