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Guelfi e Ghibellini la trasmissione che strizza l'occhio al calcio attraverso argomenti leggeri passando per la cucina la cronaca la attualità e la politica
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Guelfi e Ghibellini la trasmissione che strizza l'occhio al calcio attraverso argomenti leggeri passando per la cucina la cronaca la attualità e la politica
Guelfi e Ghibellini si opposero per secoli: i primi a favore del Papa, i secondi dell'Imperatore. Una divisione che ha influenzato la storia.
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Guelfi e Ghibellini la trasmissione che strizza l'occhio al calcio attraverso argomenti leggeri passando per la cucina la cronaca la attualità e la politica
Guelfi e Ghibellini la trasmissione che strizza l'occhio al calcio attraverso argomenti leggeri passando per la cucina la cronaca la attualità e la politica. Con Susanna Marcellini e Alessandro Falzano.
Guelfi e Ghibellini la trasmissione che strizza l'occhio al calcio attraverso argomenti leggeri passando per la cucina la cronaca la attualità e la politica. Con Susanna Marcellini e Alessandro Falzano.
Guelfi e Ghibellini la trasmissione che strizza l'occhio al calcio attraverso argomenti leggeri passando per la cucina la cronaca la attualità e la politica. Con Susanna Marcellini, Massimo Paravani e Alessandro Falzano.
Guelfi e Ghibellini la trasmissione che strizza l'occhio al calcio attraverso argomenti leggeri passando per la cucina la cronaca la attualità e la politica. Con Susanna Marcellini, Massimo Paravani e Alessandro Falzano.
Guelfi e Ghibellini la trasmissione che strizza l'occhio al calcio attraverso argomenti leggeri passando per la cucina la cronaca la attualità e la politica. Con Susanna Marcellini e Riccardo Proietti.
Guelfi e Ghibellini la trasmissione che strizza l'occhio al calcio attraverso argomenti leggeri passando per la cucina la cronaca la attualità e la politica. Con Susanna Marcellini, Massimo Paravani.
Guelfi e Ghibellini la trasmissione che strizza l'occhio al calcio attraverso argomenti leggeri passando per la cucina la cronaca la attualità e la politica. Con Susanna Marcellini, Massimo Paravani e Alessandro Falzano.
Guelfi e Ghibellini la trasmissione che strizza l'occhio al calcio attraverso argomenti leggeri passando per la cucina la cronaca la attualità e la politica. Con Susanna Marcellini, Massimo Paravani e Alessandro Falzano.
Guelfi e Ghibellini la trasmissione che strizza l'occhio al calcio attraverso argomenti leggeri passando per la cucina la cronaca la attualità e la politica. Con Susanna Marcellini, Massimo Paravani e Gaetano Imparato.
Guelfi e Ghibellini la trasmissione che strizza l'occhio al calcio attraverso argomenti leggeri passando per la cucina la cronaca la attualità e la politica. Con Susanna Marcellini, Massimo Paravani e Alessandro Falzano.
In questa lezione riprendiamo in velocità la lezione sull'impero mongolo soltanto per concluderla con le nozioni di 'pax mongolica' e con alcuni cenni al 'sale di Cina', ovvero la polvere da sparo, già in uso presso questo popolo come strumento bellico. Passiamo poi all'argomento del giorno, che riguarda la celeberrima figura di Federico Barbarossa. Dopo aver raccontato le sue origini, proviamo a ragionare sul suo progetto politico, che ha a che vedere con il concetto medievale di potere universale: ripristinare la legittimità del suo potere in Italia, estendere i domini dell'impero il più possibile (in primo luogo unificando la penisola italiana), entrare nelle grazie della Chiesa per poi ribadire la superiorità del potere imperiale su quello papale. Questo piano lo porta in rotta di collisione con i Comuni dell'Italia centro-settentrionale, i cui rappresentanti per due volte vengono riuniti in due distinte diete di Roncaglia allo scopo di ridurli all'obbedienza. Alcuni mostrano un atteggiamento filoimperiale (i ghibellini), altri antimperiale (i guelfi). Il papa all'inizio mantiene un comportamento ambiguo: da un lato gli fa comodo la spada del Barbarossa per reprimere la rivolta romana capeggiata da un capopopolo, tal Arnaldo da Brescia, e per tenere a bada la potenza minacciosa degli Altavilla in Italia meridionale; d'altro canto simpatizzare con l'imperatore tedesco mette a rischio l'autonomia e la superiorità della Chiesa in Italia. La partita resta apertissima. In copertina: Il cameo di papa Adriano IV (il papa che negozia col Barbarossa) --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/stefano-dambrosio5/message
Guelfi e Ghibellini la trasmissione che strizza l'occhio al calcio attraverso argomenti leggeri passando per la cucina la cronaca la attualità e la politica. Con Susanna Marcellini, Massimo Paravani, Alessandro Falzano e Gaetano Imparato.
Una delle cose migliori che si possono fare in Toscana è prendere la propria vettura ed esplorare senza una meta precisa le stradine dell'interno. Male che vi vada tornerete a casa avendo visitato villaggi deliziosi, panorami spettacolari e, magari, avrete trovato un posto dove si mangia alla grande senza spendere una fortuna. Talvolta, però, la Dea Bendata vi fornisce un assist niente male. Capitai in questo piccolo villaggio ai piedi del Monte Amiata assolutamente per caso, mentre gironzolavo con la mia motocicletta nella terra del Brunello. Quando vidi là in alto, in cima ad una collina, una imponente e solitaria torre, la curiosità fu troppa e dovetti andare a dare un'occhiata. Si trattò di una deviazione decisamente fortunata, visto che mi permise di conoscere meglio questa parte della Toscana ed imparare tante cose di un personaggio tra i più singolari di questa terra.Se il suo nome fu reso popolare negli anni '80 da Bettino Craxi, che lo usava come pseudonimo per firmare i suoi editoriali più caustici, si tratta di un tipo davvero unico. Un nobile decaduto, quando suo padre fu condannato a morte dal governo di Siena se la legò al dito e diventò uno dei briganti più temuti di sempre. Aveva però un buon cuore, tanto da non derubare mai i poveri e da dare spesso e volentieri parte del bottino a chi aveva bisogno. Ecco perché questa settimana What's Up Tuscany vi porterà a Radicofani per raccontarvi tutto quel che c'è da sapere su Ghino di Tacco, il Robin Hood toscano e la cittadina che non l'ha mai dimenticato.Se ascolterete l'intero episodio scoprirete come la sua vicenda non fu che uno dei tanti episodi incresciosi della sanguinosa lotta tra Guelfi e Ghibellini, come la gente di Radicofani s'innamorò di questo brigante gentiluomo e di come un gesto di generosità del tutto casuale fu sufficiente a garantire a Ghino di Tacco il perdono per i suoi crimini. L'ex brigante diventò per tre anni la guardia del corpo di Papa Bonifacio VIII, salvandolo dal tentativo di rapimento dei potenti Colonna. Dopo la sua storia e leggenda, vi porterò nella fortezza che rubò proprio allo Stato della Chiesa e che ora ospita un interessante museo che include una catapulta medievale funzionante. Se dall'alto della torre si godono viste splendide della Val d'Orcia e della Valdichiana, due delle vallate più belle di questa regione, la cittadina di Radicofani ha molto altro da offrire. Questa fermata quasi obbligatoria sulla Via Francigena è davvero una piccola perla medievale, con un paio di piccole splendide chiese ed una antica stazione di posta che i Medici hanno trasformato in un piccolo palazzo. Se, invece, siete interessati alla parte oscura e misteriosa della vita, dovete assolutamente fermarvi e vedere il Bosco Isabella, un giardino romantico costruito a fine Ottocento che è allo stesso tempo molto affascinante e legato ai misteriosi riti della Massoneria italiana.Sebbene abbia poco più di mille abitanti, Radicofani è un villaggio molto vivo, dove si organizzano diverse feste durante l'anno. Se a giugno si può scoprire tutto dei mestieri antichi che resero questa cittadina prospera, l'evento più sentito si tiene l'8 settembre, giusto in tempo per la vendemmia. Per celebrare la Madonna delle Vigne, a Radicofani si tiene uno strano palio che vede giovani energumeri correre per le stradine del centro portando sulle spalle un pesante barile. Questa parte della Valdichiana sta diventando sempre più popolare con i turisti stranieri. D'altro canto, come dargli torto? La campagna è splendida, si mangia alla grande, si trova vero Brunello a prezzi non esosi godendosi pure un po' di pace e tranquillità. La prossima volta che pensate di venirci a trovare in Toscana, prendete in considerazione Radicofani e la Valdichiana. Ve ne innamorerete di sicuro.Email: podcast@larno.itFacebook: https://www.facebook.com/larno.itTwitter: @arno_it / @WhatsupTuscanyI LINK ALLE FONTIhttps://www.raffaellabonsignori.it/blog/?ghino-di-tacco--un-bandito-gentiluomo-e-la-fortezza-di-radicofanihttps://www.chiarentana.com/it/blog/ghino-di-tacco-una-storia-di-altri-tempi-133https://www.valdorciamiata.it/radicofani/https://www.visittuscany.com/it/attrazioni/fortezza-radicofani/https://www.visititaly.eu/it/luoghi-e-itinerari/radicofani-cosa-vedereBACKGROUND MUSICPipe Choir - Bom Bom Breakthrough (Instrumental)Pipe Choir - Followers (Instrumental)Pipe Choir - Fortress (Instrumental)Pipe Choir - A dark blue arc (Instrumental)Pipe Choir - The Opening Closing (Instrumental)Wayne John Bradley - Blues Rock Original InstrumentalAll released under Creative Commons Attribution 4.0 International Licensehttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/pipe-choir-bom-bom-breakthrough-creative-commons-instrumentalhttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/pipechoir-followers-instrumentalhttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/pc-one-fortress-instrumentalhttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/pc-one-a-dark-blue-arc-creative-commons-instrumentalhttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/p-c-iii-the-opening-closinginstrumentalcreative-commonshttps://soundcloud.com/ayneohnradley/blues-rock-original-instrumentalcreative-commonshttp://www.pipechoir.com/
Federico Canaccini"In viaggio per Roma alla volta del Giubileo"Festival del Libro Medievale e Antico di Saluzzowww.salonelibro.itSabato 21 ottobre 2023, ore 16:00Il Quartiere, SaluzzoFederico CanacciniNell'anno 1300, il 22 febbraio, papa Bonifacio VIII organizzò un evento straordinario, il primo di una lunga serie: il primo Giubileo della storia della Chiesa. Si trattò di un evento completamente nuovo dal momento che il papa andava ad innovare l'antico concetto di Giubileo ebraico -con cadenza cinquantennale- creando così il concetto stesso di secolo! Il documento fu redatto in varie versioni, fino a giungere a quella definitiva, ancora visibile in pietra in Vaticano. Frotte di pellegrini giunsero da tutta Europa e si riversarono nella città eterna, percorrendo le strade che conducevano alle tombe dei martiri. Nell'Urbe trovavano accoglienza in taverne e venivano attirati da venditori ambulanti: per quindici giorni visitavano le tombe di Pietro e Paolo e avevano l'occasione di vedere anche le vestigia di quella che, oltre ad essere la sede del Vicario di Cristo, fu anche la capitale dell'Impero Romano.Federico Canaccini, medievista, si occupa da anni di storia comunale italiana e del conflitto tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini. Ha insegnato Storia della guerra nel Medioevo alla Catholic University of America di Washington, Paleografia latina alla LUMSA di Roma. Attualmente insegna Paleografia e Filosofia medievale alla Università Pontificia Salesiana di Roma. In qualità di ricercatore all'Università di Princeton ha intrapreso un lavoro di edizione critica di Questioni quodlibetali e di trattati astrologici inediti. È assiduo collaboratore della rivista Medioevo, di cui cura la rubrica d'apertura. Tra le sue pubblicazioni: Ghibellini e ghibellinismo in Toscana da Montaperti a Campaldino (2007)16 nello Spazio Incontri ; Matteo d'Acquasparta tra Dante e Bonifacio VIII (2008); Al cuore del primo Giubileo (2016); 1268. La battaglia di Tagliacozzo (2018).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Il salto nel vuoto della suicida Margherita de' Conti, le sanguinose battaglie e crudeli congiure interne alla famiglia degli Ordelaffi nello scontro tra guelfi e ghibellini, la triste fine di Jacopa, traditrice della famiglia dei Medici di Firenze, e infine l'abbandono del castello da parte dei suoi ultimi abitanti.Nel nono episodio di "Giallo in Castello" Carlo Lucarelli ci illustra quattro episodi storici che, come altrettante fotografie d'epoca, rivelano la lunga storia della Rocca di Castrocaro, inespugnabile fortezza incastonata nel paesaggio forlivese come una pietra preziosa."Giallo in Castello" è un podcast di Carlo Lucarelli e Regione Emilia-Romagna . Il progetto è co-finanziato dai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna – Por Fesr 2014-2020
Federico Canaccini"Il Medioevo in 21 battaglie"Editori Laterzahttps://laterza.it"La Storia tra le righe"Festival di Letteratura StoricaLegnanoSabato 15 Aprile 2023, ore 17:00Federico Canaccini, noto storico medievista, ripercorre le 21 battaglie più importanti del Medioevo, le evoluzioni tecnologiche, le trame politiche e le strategie militari che hanno caratterizzato i cosiddetti “Secoli bui”;Cavalieri, fanti, arcieri e poi armi, strategie, tecniche. Questi sono gli elementi che fanno una battaglia. Ma se osserviamo con attenzione il ‘volto della guerra' ci riconosciamo molto altro: emozioni, cultura, contesti, personalità e caratteristiche individuali. Un nuovo racconto del Medioevo in 21 momenti fatali che hanno deciso la Storia.Quando pensiamo al Medioevo, automaticamente ci vengono in mente immagini di spade, castelli e armature. Quasi ogni cosa che ricordiamo di questo periodo storico ha a che fare con battaglie, duelli o assedi. Mai come nei mille anni dell'Età di Mezzo, la guerra ha occupato uno spazio così centrale nella vita degli uomini. In queste pagine troveremo tutte le battaglie più famose, da Hastings ad Azincourt, da Poitiers a Bouvines, ma più volte ci stupiremo inoltrandoci in luoghi lontani, sconosciuti e affascinanti: dalle umide pianure indiane alle gole del Tagikistan, dalle acque del Giappone fino alle inesplorate valli dell'Impero azteco, dai ghiacci del Baltico fino al profondo deserto d'Arabia. Ciascuno di questi 21 ‘fatti d'arme' diventa un prisma attraverso il quale conosciamo gli avanzamenti dell'῾arte della guerra', ma anche uomini, culture, contesti. Un libro che piacerà a tutti gli appassionati di storia militare e che ha l'ambizione di proporre uno sguardo nuovo, capace di coinvolgere tutti coloro che amano la storia.Federico Canaccini, medievista, si occupa da anni di storia comunale italiana, con una particolare attenzione al conflitto tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini. Ha insegnato Storia della guerra nel Medioevo alla Catholic University of America di Washington, Paleografia latina alla LUMSA di Roma e attualmente insegna Paleografia e Filosofia medievale alla Università Pontificia Salesiana di Roma. In qualità di ricercatore all'Università di Princeton ha intrapreso un lavoro di edizione critica di Questioni quodlibetali e di trattati astrologici inediti. È assiduo collaboratore della rivista “Medioevo”, di cui cura la rubrica d'apertura. Tra le sue pubblicazioni, Ghibellini e ghibellinismo in Toscana da Montaperti a Campaldino (2007), Matteo d'Acquasparta tra Dante e Bonifacio VIII (2008) e Al cuore del primo Giubileo (2016). Per Laterza è autore di 1268. La battaglia di Tagliacozzo (2018) e 1289. La battaglia di Campaldino (2021).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Guelfi e Ghibellini la trasmissione che strizza l'occhio al calcio attraverso argomenti leggeri passando per la cucina la cronaca la attualità e la politica.
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Astrid Serughetti e Valerio dei Bardomagno
Dopo uno stop più lungo di quanto previsto (eravamo nel pallone, abbiamo dovuto tirare il fiato!) torniamo in onda e come promesso abbiamo in serbo per voi un paio di puntate dedicate al nostro Sommo Poeta, di cui ricorrono i 700 anni dalla morte.Per parlare di Dante da un punto di vista più consono a noi tevernieri e a voi avventori ci siamo rivolti a quello che noi consideriamo un nostro guru spirituale, ovvero Alessandro Barbero, che proprio per questa ricorrenza ha scritto una biografia che ci parla della figura umana di Dante, immerso nel mondo e nell'epoca in cui è vissuto.In questa puntata affronteremo la figura politica di Dante, espressione di una classe agiata che accetta di far parte di un contesto politico popolare all'interno di una più grande lotta tra Guelfi e Ghibellini prima e Guelfi Bianchi e Guelfi Neri dopo.Un enorme grazie va a tutti i nostri avventori appartenenti alla Giovine Italia che ci sostengono su Patreon: Simonetta Pastorino, Andrea Margini, Tommaso Ottali, Andrea D'Agostini, Michele Sessa, Marzia Rositani, Massimiliano, Angelo Peirano e Valerio Barbaking e un grazie speciale al combattente delle cinque giornate Paolo Tazzioli!Direttamente dalla Legione Italiana di Patreon oggi ringraziamo Dario Canfora per il suo supporto!SOSTIENICI SU PATREON: https://www.patreon.com/barstoriaCANALE TELEGRAM: t.me/barstoriaPAGINA INSTAGRAM: www.instagram.com/bar_storiaCeltic Impulse - Kevin MacLeod (incompetech.com)Licensed under Creative Commons: By Attribution 3.0 Licensehttp://creativecommons.org/licenses/by/3.0/The Pyre by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/4504-the-pyreLicense: https://filmmusic.io/standard-license
Cavalieri e Dame, oggi vi proponiamo una puntata "ripasso".Sicuramente tutti voi ricorderete quando a scuola avete studiato la nascita dei comuni e il relativo scontro con l'Impero, che ha raggiunto il suo apice con il Barbarossa. Noi però vogliamo darvi un'idea più ampia di quel periodo, soffermandoci molto di più (rispetto alla scuola) sulla vera e propria nascita dei comuni e dei suoi cittadini, che sicuramente è meno conosciuta rispetto alla guerra contro l'imperatore.BUYMEACOFFEE: https://www.buymeacoffee.com/Giovanni.PINSTAGRAM: https://www.instagram.com/medioevo_fa_storia/FACEBOOK: https://www.facebook.com/MedioevofaStoria/Music: Neverland, Fantasy Ambiance, Now We Feast, Shelter Song by Alexander Nakarada ( www.serpentsoundstudios.com )Licensed under Creative Commons BY Attribution 4.0 LicenseLogo design: https://www.fiverr.com/quatorzedesigns
storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiDante Alighieri, o Alighiero, battezzato Durante di Alighiero degli Alighieri e anche noto con il solo nome Dante, della famiglia Alighieri (Firenze, tra il 21 maggio e il 21 giugno 1265 – Ravenna, notte tra il 13 e il 14 settembre 1321), è stato un poeta, scrittore e politico italiano. È considerato il padre della lingua italiana. La sua fama è dovuta alla paternità della Comedìa, divenuta celebre come Divina Commedia e universalmente considerata la più grande opera scritta in lingua italiana e uno dei maggiori capolavori della letteratura mondiale. Espressione della cultura medievale, filtrata attraverso la lirica del Dolce stil novo, la Commedia è anche veicolo allegorico della salvezza umana, che si concreta nel toccare i drammi dei dannati, le pene purgatoriali e le glorie celesti, permettendo a Dante di offrire al lettore uno spaccato di morale ed etica. Autorevole linguista, teorico politico e filosofo, Dante spaziò all'interno dello scibile umano, segnando profondamente la letteratura italiana dei secoli successivi e la stessa cultura occidentale, tanto da essere soprannominato il “Sommo Poeta” o, per antonomasia, il “Poeta”.Storiainpodcast lo celebra con Giorgio Inglese, docente di Letteratura italiana alla Sapienza di Roma e autore di molti libri sul sommo poeta, tra cui il recente “Vita di Dante. Una biografia possibile” (Carocci).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
"Sensum aestimandum esse, non verba (Si badi alla sostanza, non alle parole).
"Sensum aestimandum esse, non verba (Si badi alla sostanza, non alle parole).
Alessandro Barbero al Festival della Mente: Lezioni e Conferenze di Storia
Il prof. Alessandro Barbero ci racconta le complicazioni dell’Italia dei guelfi e ghibellini, una spaccatura violenta e radicale come pochissime altre nella storia del nostro paese.Dal Teatro Bellini di Napoli, per il Lezioni di Storia Festival, ideato dall’Editore Laterza e dalla Regione Campania, organizzato dall’Associazione “A voce alta” e dalla Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini.Video originale: https://www.youtube.com/watch?v=l83UQkd6WgsTwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastMusic from https://filmmusic.io - "Bossa Antigua" by Kevin MacLeod (https://incompetech.com) licensed with CC BY (http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/)
Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia
Il prof. Alessandro Barbero ci racconta le complicazioni dell'Italia dei guelfi e ghibellini, una spaccatura violenta e radicale come pochissime altre nella storia del nostro paese.Dal Teatro Bellini di Napoli, per il Lezioni di Storia Festival, ideato dall'Editore Laterza e dalla Regione Campania, organizzato dall'Associazione “A voce alta” e dalla Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini.Video originale: https://www.youtube.com/watch?v=l83UQkd6WgsTwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastMusic from https://filmmusic.io - "Bossa Antigua" by Kevin MacLeod (https://incompetech.com) licensed with CC BY (http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/)
È dal 1965 che la casa dove nacque Dante Alighieri divenne un museo in quell'edificio a tre piani per volontà del comune di Firenze. Al primo piano, nella prima sala, vari cimeli e pannelli illustrativi illustrano l'Arte dei Medici e degli Speziali. La seconda stanza è dedicata alla politica, un argomento che nella vita del poeta è di fondamentale importanza, mentre nella terza sala l'argomento è l'economia che si viveva nella Firenze medievale. L'ultima sala del primo piano è dedicata alla battaglia di Campaldino, a cui Dante partecipò, combattuta tra i Ghibellini di Arezzo e i Guelfi di Firenze, esemplificata da uno straordinario diorama, e importante perché da quel giorno la Toscana divenne dominio guelfo. Al secondo piano invece troviamo la prima sala dedicata all'esilio di Dante, con libri di storia fiorentina e la riproduzione del libro detto ‘del chiodo', dove vi fu scritta la pena inflitta al poeta. Poi c'è la camera da letto, riprodotta sulla base delle camere da letto nobiliari, con i cassoni da corredo che erano un tipico mobilio medievale e nella stanza successiva si può vedere un video sulle illustrazioni della Divina Commedia realizzate da Gustav Doré. Il terzo piano, con la prima sala nella loggia molto suggestiva, presenta alcune delle edizioni originali della Divina Commedia. Editoriale Programma – Alessandra Artale
Il 12 maggio del 1183 Guglielmo Adelardi detta il suo testamento, un momento chiave nella storia della città di Ferrara.Testo: Istituto di Storia Contemporanea di FerraraVoce: Domenico LugasMontaggio: Pietro Perelli
Chi furono i primi Signori di Milano? i Visconti o glli Sforza? In realtà nessuna di queste due famiglie...Questo il link per il contenuto Facebook:https://www.facebook.com/CanottieriSanCristoforo/photos/a.10150232963361365/10157259366341365/?type=3¬if_id=1587769391749063¬if_t=page_post_reaction
Il 14 aprile 1333 Pinalla Alipdrani, uomo chiave dell'esercito di Azzone Visconti, libera Ferrara assediata dal legato pontifico Bertrando del Poggetto.Uno scontro che vede due avversari dalle vite opposte e parallele: l'uno un fedele militare, l'altro un vescovo ambizioso. Sullo sfondo si agita l'Italia della catività avignonese, dei gulefi e dei ghibellini, degli Angiò.RIpercorriamo la vicenda di Pinalla e del contesto storico dell'epoca.
Nel 1287, dopo la vittoria dei Guelfi sui Ghibellini, nella Repubblica di Siena si insedia il Governo dei Nove, una giunta formata da rappresentanti del ceto medio ciascuno dei quali, per evitare concentrazioni di potere, rimane in carica soltanto due mesi. L'esperienza dei Nove, che si concluderà nel 1355, si traduce in un periodo di grande prosperità economica, durante il quale vengono realizzati importanti interventi nel campo culturale e delle opere pubbliche. Un buon governo che non esita però a ricorrere a violenza e repressione per mantenere l'ordine e che nel 1337, di fronte al crescente malcontento causato da carestie e crisi economiche, sceglie l'arte come mezzo di propaganda -racconta Chiara Frugoni nel suo libro "Paradiso vista inferno. Buon governo e tirannide nel Medioevo di Ambrogio Lorenzetti" (Il Mulino, 344 p., € 38,00). Ambrogio Lorenzetti, principale interprete della Scuola senese, riceve così l'incarico di decorare uno spazio del Palazzo pubblico con affreschi allegorici che illustrino il trionfo del Bene comune rappresentato dal governo. Al di là dello scopo celebrativo dei dipinti, il ciclo di affreschi rappresenta un esempio di arte che, per la prima volta, illustra la vita di tutti i giorni nelle città e nelle campagne, dal punto di vista della gente comune. RECENSIONI "Immagini dall'Italia - volume primo" di Pavel Muratov (Adelphi, 464 p., € 22,00) "Raffaello 1520-1483. Catalogo della mostra" a cura di Marzia Faietti e Matteo Lanfranconi (Skira, 544 p., € 46,00) "Raffaello. Il giovane favoloso" di Costantino D'Orazio (Skira, 184 p., € 16,00) "Un amore di Raffaello" di Pierluigi Panza (Mondadori, 216 p., € 17,50) "Raffaello pugnalato" di Marco Carminati (Il Sole 24ore, 192 p., € 14,90) "Le logge di Raffaello" di Nicole Dacos (Jaca Book, 352 p., € 50,00) "Raffaello. Le stanze" di Christoph Luitpold Frommel (Jaca Book, 282 p., € 50,00) "Ricordi d'Italia. 1860" di George Eliot (La Vita Felice, 176 p., € 12,00) "Le viaggiatrici del Grand Tour" di Attilio Brilli (Il Mulino, 256 p., € 16,00) IL CONFETTINO "Salviamo la Pasqua" di Friederike Rave (Jaca Book, 28 p., € 14,00)
Nel 1287, dopo la vittoria dei Guelfi sui Ghibellini, nella Repubblica di Siena si insedia il Governo dei Nove, una giunta formata da rappresentanti del ceto medio ciascuno dei quali, per evitare concentrazioni di potere, rimane in carica soltanto due mesi. L'esperienza dei Nove, che si concluderà nel 1355, si traduce in un periodo di grande prosperità economica, durante il quale vengono realizzati importanti interventi nel campo culturale e delle opere pubbliche. Un buon governo che non esita però a ricorrere a violenza e repressione per mantenere l'ordine e che nel 1337, di fronte al crescente malcontento causato da carestie e crisi economiche, sceglie l'arte come mezzo di propaganda -racconta Chiara Frugoni nel suo libro "Paradiso vista inferno. Buon governo e tirannide nel Medioevo di Ambrogio Lorenzetti" (Il Mulino, 344 p., € 38,00). Ambrogio Lorenzetti, principale interprete della Scuola senese, riceve così l'incarico di decorare uno spazio del Palazzo pubblico con affreschi allegorici che illustrino il trionfo del Bene comune rappresentato dal governo. Al di là dello scopo celebrativo dei dipinti, il ciclo di affreschi rappresenta un esempio di arte che, per la prima volta, illustra la vita di tutti i giorni nelle città e nelle campagne, dal punto di vista della gente comune. RECENSIONI "Immagini dall'Italia - volume primo" di Pavel Muratov (Adelphi, 464 p., € 22,00) "Raffaello 1520-1483. Catalogo della mostra" a cura di Marzia Faietti e Matteo Lanfranconi (Skira, 544 p., € 46,00) "Raffaello. Il giovane favoloso" di Costantino D'Orazio (Skira, 184 p., € 16,00) "Un amore di Raffaello" di Pierluigi Panza (Mondadori, 216 p., € 17,50) "Raffaello pugnalato" di Marco Carminati (Il Sole 24ore, 192 p., € 14,90) "Le logge di Raffaello" di Nicole Dacos (Jaca Book, 352 p., € 50,00) "Raffaello. Le stanze" di Christoph Luitpold Frommel (Jaca Book, 282 p., € 50,00) "Ricordi d'Italia. 1860" di George Eliot (La Vita Felice, 176 p., € 12,00) "Le viaggiatrici del Grand Tour" di Attilio Brilli (Il Mulino, 256 p., € 16,00) IL CONFETTINO "Salviamo la Pasqua" di Friederike Rave (Jaca Book, 28 p., € 14,00)
Nel 1287, dopo la vittoria dei Guelfi sui Ghibellini, nella Repubblica di Siena si insedia il Governo dei Nove, una giunta formata da rappresentanti del ceto medio ciascuno dei quali, per evitare concentrazioni di potere, rimane in carica soltanto due mesi. L'esperienza dei Nove, che si concluderà nel 1355, si traduce in un periodo di grande prosperità economica, durante il quale vengono realizzati importanti interventi nel campo culturale e delle opere pubbliche. Un buon governo che non esita però a ricorrere a violenza e repressione per mantenere l'ordine e che nel 1337, di fronte al crescente malcontento causato da carestie e crisi economiche, sceglie l'arte come mezzo di propaganda -racconta Chiara Frugoni nel suo libro "Paradiso vista inferno. Buon governo e tirannide nel Medioevo di Ambrogio Lorenzetti" (Il Mulino, 344 p., € 38,00). Ambrogio Lorenzetti, principale interprete della Scuola senese, riceve così l'incarico di decorare uno spazio del Palazzo pubblico con affreschi allegorici che illustrino il trionfo del Bene comune rappresentato dal governo. Al di là dello scopo celebrativo dei dipinti, il ciclo di affreschi rappresenta un esempio di arte che, per la prima volta, illustra la vita di tutti i giorni nelle città e nelle campagne, dal punto di vista della gente comune. RECENSIONI "Immagini dall'Italia - volume primo" di Pavel Muratov (Adelphi, 464 p., € 22,00) "Raffaello 1520-1483. Catalogo della mostra" a cura di Marzia Faietti e Matteo Lanfranconi (Skira, 544 p., € 46,00) "Raffaello. Il giovane favoloso" di Costantino D'Orazio (Skira, 184 p., € 16,00) "Un amore di Raffaello" di Pierluigi Panza (Mondadori, 216 p., € 17,50) "Raffaello pugnalato" di Marco Carminati (Il Sole 24ore, 192 p., € 14,90) "Le logge di Raffaello" di Nicole Dacos (Jaca Book, 352 p., € 50,00) "Raffaello. Le stanze" di Christoph Luitpold Frommel (Jaca Book, 282 p., € 50,00) "Ricordi d'Italia. 1860" di George Eliot (La Vita Felice, 176 p., € 12,00) "Le viaggiatrici del Grand Tour" di Attilio Brilli (Il Mulino, 256 p., € 16,00) IL CONFETTINO "Salviamo la Pasqua" di Friederike Rave (Jaca Book, 28 p., € 14,00)
In questo Episodio vi racconto tutta la Storia d'ITALIA in 16 minuti.Dal Neolitico fino alla politica delle larghe intese.Dai Guelfi e Ghibellini fino all'unità d'Italia.Dai Romani fino al Governo Berlusconi.Seguimi su Telegram per tutti gli aggiornamenti http://t.me/alsorace Instagram : https://www.instagram.com/alsorace/ Supporta il Podcast su PATREON https://www.patreon.com/alessandrosorace
Situata nel cuore dell'Italia, sovrastante l'Umbria, la toscana città di Arezzo, ricchissima di grandi figure storiche e culturali, è uno dei più caratteristici simboli dello splendore della civiltà medievale.
La storia meno conosciuta di Firenze, quella anteriore all’arrivo dei Medici e al trionfo dell’arte rinascimentale.
"Sei American o German?" Non è forse la prima domanda che spesso ci si sente fare quando si conoscono per la prima volta dei giocatori? Questa dicotomia ha portato spesso a discussioni e scontri di gran lunga più accesi di quelli visti tra Elfi e Nani o Guelfi e Ghibellini. Ospiti e portavoce dei due schieramenti Daniel "Renberche" e Marco "Normanno". Presentano Salvatore "Sava" e Marco "Agzaroth". Regia Cristiano "Elianto".
Patrizia Barbuiani a Radio Petruska racconta del suo nuovo lavoro teatrale WORDS IN PROGRESS – Romeo & Giulietta, in scena nei teatri in Svizzera e in Italia. Informazioni su Patrizia Barbuiani, sulla compania teatrale TEATROX e sulla produzione a http://www.barbuiani.com Opus TeatralLetterarioMusicale da Ovidio a Shakespeare alla ricerca della storia dei due amanti veronesi fra tragedia e commedia. Costumi SETTIMA BONELLI Scenografia MARTIN WIESER Luci ANDREA COSENTINO Fotografia FIZZO Photo Book Film Video ALESSANDRO PREMOLI Produzione TEATROX | Markus Zohner Arts Company UNA STORIA UNIVERSALE Dal remoto Oriente questa storia che lungo i secoli è filtrata dall’est all’ovest, dal sud al nord, che si è trasformata in Giulietta & Romeo e poi in Romeo & Juliet, viene adattata e rivissuta in un nuovo affresco teatrale e in musica. Gesto, parola, danza, immagini, composizioni musicali moderne, accompagnamento dal vivo per questa nuova accattivante produzione che fa della tragedia una commedia e della commedia una tragedia. Un percorso teatrale e musicale che rende omaggio a quella creatività universale, che come una fiaccola lucente, passa di mano in mano, da luogo a luogo, da epoca ad epoca per illuminare il cammino umano. La vicenda di questo amore infelice, ostacolato dalle famiglie, ha radici affini in tutto il mondo e la sua comparsa si perde nella notte dei tempi. Resa celebre dal grande drammaturgo inglese William Shakespeare questa storia è nata in tempi lontani ed è stata tramandata nelle sue varie sfaccettature dapprima in modo orale fino a fondersi con differenti soggetti e sfumature in scritti di differenti autori. Attraverso un approfondimento sui testi che hanno preceduto l‘opera di Shakespeare lo spettacolo parte ad Est dalla culla greca, dalla vicenda di „Piramo e Tisbe” tratteggiata da Ovidio (43 a.C-18 d.C.), passa per l‘assolato Sud in Italia dapprima con la novella di „Ganozza e Mariotto“ di Masuccio Guardati detto il Salernitano (1476), poi nella definitiva stesura della novella „Giulietta e Romeo“ ambientata a Verona da Luigi da Porto (1530), si sposta a Ovest in Francia nella traduzione di Pierre Boaistuau (1559), risale a Nord in Inghilterra nella rielaborazione in prosa di William Painter e nel poema narrativo di Arthur Brooke (1562), fonte diretta del Bardo di Stratford, che ne ha tracciato uno dei suoi drammi più interpretato ancora tutt‘oggi, Romeo and Juliet. PRIMO QUADRO Ovidio „Piramo e Tisbe“ Dell‘amore infelice di due giovani, Piramo e Tisbe, osteggiato dalle rispettive famiglie narra il poeta latino Ovidio (43 a.C-18 d.C.) nelle sue Metamorfosi, una sorta di arazzo affascinante in cui molte parti delle letterature greca e latina sono utilizzate e rifuse con unità di stile. Da queste due figure leggendarie e mitiche dell‘antica Grecia prende spunto parte della storia. SECONDO QUADRO Dante Alighieri „Divina Commedia“ I nomi delle due famiglie in lotta, Capuleti e Montecchi, erano già noti nel Trecento, inserite per la prima volta da Dante nella sua Divina Commedia (Purgatorio, VI, 105). I Montecchi sono veronesi, i Cappeletti (diventati poi Capuleti) sono in origine bresciani, anche se i novellieri futuri porranno la dimora poi in un’unica città. Il contesto storico in Dante non fa riferimento alle vicende dell’amore contrariato tra gli amanti di queste famiglie, che non appaiono. Piuttosto è un discorso politico contro le faide tra Guelfi e Ghibellini delle diverse città-stato che insanguinavano e dividevano l’Italia. TERZO QUADRO Masuccio Guardati „Ganozza e Mariotto“ Il percorso di un tema universale come quello dell‘amore infelice di due giovani approderà poi in seguito in una prima struttura della trama nella novella di „Ganozza e Mariotto“ di Masuccio detto Salernitano, composta nel 1476, ambientata a Siena. Sia il tono che la trama dell’opera mostrano delle notevoli differenze dall’opera di Shakespeare. Masuccio Salernitano insiste più volentieri, almeno all’inizio, sull’aspetto erotico e spensierato della loro relazione, ben lontana dall’aspetto di sacralità che acquisterà in seguito. L’ambientazione di Masuccio è molto più solare e mediterranea. QUARTO QUADRO Luigi da Porto „Giulietta e Romeo“ Luigi da Porto nella sua Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti, pubblicata nel 1530 circa, diede alla storia molto della sua forma moderna, rinominando i giovani Giulietta e Romeo e portando l’azione da Siena a Verona. Nello spettacolo vengono inseriti anche alcuni stralci della traduzione di questa novella in francese elaborata da Pierre Boaistuau nelle sue Histoires Tragiques (1559), che a sua volta venne tradotta in inglese in versi, con il poema narrativo Tragicall Historye of Romeus and Juliet, scritto nel 1562 da Arthur Brooke. QUINTO QUADRO William Shakespeare „Romeo and Juliet“ Alcuni frammenti verranno proposti in ordine cronologico inverso rispetto al dramma. Si partirà dalla fine tragica per risalire al primo incontro fatidico di Giulietta e Romeo durante la festa di Carnevale. Atto unico durata 75 minuti senza pausa