Podcasts about esercito

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Il Corsivo di Daniele Biacchessi
La pista neofascista alla base della riapertura dell'inchiesta sull'omicidio di Fausto e Iaio | Il Corsivo di Mercoledì 07 Maggio 2025

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 7, 2025 2:27


La pista neofascista alla base della riapertura dell'inchiesta sull'omicidio di Fausto e Iaio. Non è cosa semplice riaprire un'inchiesta 47 anni dopo un duplice omicidio politico come quello di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, uccisi a Milano, il 18 marzo 1978, in pieno rapimento di Aldo Moro. I ragazzi vennero attesi in via Mancinelli, nel quartiere Casoretto, da tre killer provenienti da Roma, due con l'impermeabile chiaro e uno con il giubbotto marrone. Uno di loro sparò contro i due ragazzi di sinistra otto colpi di pistola utilizzando la tecnica del sacchetto di plastica per trattenere i bossoli. Le vie di fuga percorse, le moto utilizzate, dimostrano che l'agguato era stato preparato con cura da una rete logistica composta da neofascisti milanesi. In una intercettazione ambientale nel Bar Pirata, luogo di raduno di destra, gli investigatori ascoltarono la telefonata di uno che aveva dimenticato nel locale un impermebile bianco. I poliziotti di Roma perquisirono la casa di un noto esponente della destra e vi trovarono fotografie di Fausto e Iaio, oltre a lettere e documenti compromettenti. L'ultima inchiesta. La giustizia parte oggi dove aveva fallito nell'anno 2000, dal decreto della Gup Clementina Forleo che archiviò l'indagine su Massimo Carminati, l'uomo poi coinvolto nell'inchiesta su Mafia capitale, Claudio Bracci e Mario Corsi detto Marione, oggi popolare conduttore sportivo romano. Su questi tre nomi, e su altri non ancora identificati, ripartono i nuovi accertamenti. In particolare saranno comparati due documenti di rivendicazione: quello per l'omicidio di Fausto e Iaio e per l'attentato contro la sezione del Pci del quartiere Balduina a Roma, il 29 maggio 1978, entrambi firmati "Esercito nazionale rivoluzionario-Brigata combattente Franco Anselmi". Verranno verificate vecchie e nuove testimonianze di collaboratori di giustizia dell'estrema destra, analizzati documenti e indumenti sequestrati durante le perquisizioni del 1978, e molto altro ancora, con le tecnologie moderne. E' l'ultima possibilità per scoprire uno dei pochissimi omicidi politici degli anni Settanta rimasti irrisolti sul piano giudiziario, come l'assassinio di Valerio Verbano, avvenuto a Roma, il 22 febbraio 1980. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Inglorious Globastards - IL PODCAST
Ma Dove vai se un Esercito non ce l'hai? (con Mauro Gilli)

Inglorious Globastards - IL PODCAST

Play Episode Listen Later Apr 12, 2025 55:06


Ripristinare un sistema di difesa europeo, autonomo dagli USA e abbastanza poderoso da dissuadere sul nascere ogni velleità aggressiva della Russia richiede innanzitutto una definizione delle strategie e degli obiettivi. In caso contrario si rischia di disperdere le risorse in troppi rivoli perdendo di vista la logica complessiva.Non è necessario costruire la difesa europea sotto l'egida dell'Unione Europea, basta che i paesi maggiori trovino un'intesa e l'intendenza seguirà. Ne parliamo con Mauro Gilli ricercatore al Politecnico di Zurigo, uno dei maggiori esperti su politiche della difesa, che abbiamo ospitato già in varie occasioni su Inglorious Globastards.

Radio Bullets
8 aprile 2025 - Notiziario in genere

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Apr 8, 2025 6:15


Il servizio militare è volontario per le donne nella maggior parte dei paesi, ma la coscrizione è in aumentohttps://www.radiobullets.com/notiziari/8-aprile-2025-notizie-donne-mondo-podcast/

PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
Ma che cosa sta succedendo?: L'esercito delle 12 scimmie

PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali

Play Episode Listen Later Mar 21, 2025 16:40


Breve ma intensa retrospettiva sul regista Terry Gilliam e la sua visionaria e folle filmografia.Dopo la leggera parentesi newyorkese, Terry Gilliam ci ributta in un futuro assai poco piacevole. A differenza però dei deliri grotteschi di "Brazil", "L'Esercito delle 12 Scimmie" si spinge oltre e soprattutto ci trasporta in uno scenario a tratti folle ma anche molto verosimile e quindi decisamente inquietante.

Zuppa di Porro
Viva Tronchetti Provera: “Ma chi comanda l’esercito Ue?”

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later Mar 13, 2025 20:05


Zuppa di Porro del 13 marzo: rassegna stampa quotidiana

Radio Nizza - Ultime Notizie
Nizza24: Ubisoft, a processo i fondatori - Esercito europeo, chi paga ? - Incendi nel sud della Francia - Cinquanta anni di Radio Private, omaggio a RMI

Radio Nizza - Ultime Notizie

Play Episode Listen Later Mar 10, 2025 12:36


Nizza24: Ubisoft, a processo i fondatori - Esercito europeo, chi paga ? - Incendi nel sud della Francia - Cinquanta anni di Radio Private, omaggio a RMI

Ultim'ora
Ucraina, Salvini "No a esercito mandato da quel matto di Macron"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Mar 7, 2025 1:48


MILANO (ITALPRESS) - "Non c'è nessuna ipotesi di invio di militari italiani, non c'è nessuna ipotesi di usare i fondi di coesione invece che per sviluppare i territori per comprare armi. Vogliamo investire in sicurezza nazionale. Quindi, se serve per comprare equipaggiamenti, mezzi e pagare personale per la guardia costiera, per l'aviazione, per la marina, per la polizia e per i carabinieri, ben venga. Però, un esercito europeo con mandato da quel matto di Macron che parla di guerra nucleare, no, mai". Lo ha detto il vicepremier e ministro Matteo Salvini, a Milano a margine di un evento a Palazzo Lombardia. xp2/sat/mca2

Zuppa di Porro
Esercito Ue, i soldi di Ursula? Sono l’ultimo problema

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later Mar 5, 2025 13:51


Zuppa di Porro del 5 marzo 2025: rassegna stampa quotidiana

Zuppa di Porro
Difesa Ue, il problema è chi comanda non l’esercito

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later Feb 26, 2025 16:34


Zuppa di Porro del 26 febbraio 2025: rassegna stampa quotidiana

Chiedi alla Pini
Dovremmo fare un esercito unico europeo?

Chiedi alla Pini

Play Episode Listen Later Feb 24, 2025 10:02


L'anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina e la rielezione di TRump ci obbligano a fare una discussione che abbiamo rimandato per troppo tempo.Perchè? chi è contrario e chi è a favore di un esercito unico europeo?

Celebration Italia con John Tufaro
Il servizio è il nostro privilegio | Matteo Tufaro | Student Ministry | Celebration Italia

Celebration Italia con John Tufaro

Play Episode Listen Later Feb 17, 2025 40:29


Nel percorso cristiano, si arriva presto a comprendere che la vita non si riduce al semplice "essere salvati". Esiste una chiamata superiore, un "di più" che ci rivela che la nostra esistenza ha uno scopo preciso: benedire gli altri.Troppe persone, pur avendo incontrato Cristo, non hanno ancora scoperto il loro vero proposito. È essenziale chiedersi: "Perché sono nato? Qual è il mio scopo?". La risposta è che, una volta accettato Cristo, il nostro scopo non è egocentrico, ma si irradia verso gli altri, influenzando profondamente le loro vite.La mentalità militare offre un'analogia illuminante sul "servire". Non si tratta di chiedersi "se" possiamo servire, ma "dove" possiamo farlo! L'Esercito della Salvezza di William Booth incarna perfettamente questo concetto: un movimento nato per diffondere il cristianesimo e soccorrere i bisognosi, testimoniando che in un mondo materialista è indispensabile vivere un cristianesimo attivo e gioioso.Qual è il ruolo della Chiesa oggi? Non è un semplice luogo di ritrovo, ma uno strumento per servire coloro che anelano alla salvezza, per "strappare" anime dall'oscurità e rivelare la verità di Cristo.Non siamo stati salvati per noi stessi, ma per gli altri! Ricordo con emozione gli incontri con veterani militari americani: per loro, servire la patria è stato un "onore" e un "privilegio". Ma quanto più grande è questo sentimento quando si tratta di servire la Chiesa di Cristo e il nostro Dio?Giovanni ci ricorda che la fedeltà si manifesta anche attraverso il servizio, soprattutto verso gli estranei.Manteniamoci fedeli nel nostro servizio, in qualunque ambito Dio ci abbia chiamati a operare. La nostra fedeltà sarà una testimonianza potente e uno strumento di salvezza per coloro che si avvicinano a Cristo per la prima volta.

BASTA BUGIE - Comunismo
10 Febbraio: il giorno del ricordo, per non dimenticare le foibe

BASTA BUGIE - Comunismo

Play Episode Listen Later Feb 11, 2025 9:26


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=807510 FEBBRAIO: IL GIORNO DEL RICORDO, PER NON DIMENTICARE LE FOIBE di Roberto de Mattei Il 10 febbraio di ogni anno si commemorano le vittime dei massacri delle foibe e dell'esodo della popolazione della Venezia Giulia e della Dalmazia. La "Giornata del ricordo", istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, ha infatti stabilito questa data per "conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".Le foibe nel loro significato geografico sono delle voragini, strette e profonde, che si aprono nei territori dell'Istria, della Dalmazia e del Friuli Venezia-Giulia, Ma sotto l'aspetto storico, la parola foibe indica le efferate violenze compiute in queste regioni dai partigiani comunisti jugoslavi, tra l'autunno del 1943 e il 1947, ben dopo la conclusione della guerra. Migliaia di italiani vennero "infoibati" ovvero gettati in queste orrende cavità, dopo essere stati assassinati, ma spesso ancora vivi, morendo tra atroci sofferenze.Questo assassinio di massa faceva parte del progetto politico di Josip Brosz Tito, segretario generale del Partito Comunista di Jugoslavia, che, con l'aiuto della Russia sovietica, a partire dal 1941, si mise alla testa di un Esercito popolare di Liberazione contro le forze di occupazione italo-tedesche. Il maresciallo Tito fu poi capo della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia dal 1945 fino alla sua morte nel 1980.Il piano di Tito prevedeva l'annessione della Venezia-Giulia e di altre terre allora italiane alla nuova Jugoslavia comunista, come in parte avvenne. Per raggiungere l'obiettivo era necessario eliminare fisicamente ogni possibile oppositore, indipendentemente dalle sue complicità con i tedeschi e il passato regime fascista. Si trattava soprattutto di distruggere la vecchia classe dirigente, come avveniva in tutti i paesi in cui il comunismo prendeva il potere. Furono prese di mira dunque anche personalità di orientamento moderato e antifascista, compresi alcuni cattolici e liberali che militavano nel Comitato di Liberazione Nazionale (CNL). Tutti coloro che venivano ritenuti contrari al progetto di espansione slavo-comunista venivano trucidati o avviati nei campi di concentramento.IL MASSACROGli storici stimano che oltre 10 mila persone furono gettate vive o morte nelle foibe, tra l'8 settembre 1943 e il 10 febbraio 1947, giorno della firma dei Trattati di Pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia, i territori, già italiani dell'Istria, del Quarnaro, della città di Zara con la sua provincia e della maggior parte della Venezia Giulia. L'occupazione jugoslava fu causa non solo del fenomeno delle foibe, ma anche di massicce deportazioni nei campi di concentramento jugoslavi e dell'esodo di circa 300mila giuliani, istriani, fiumani e dalmati.Il massacro ebbe inizio in Istria dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Nel momento in cui l'esercito italiano si sbandò, i partigiani di Tito, avviarono il terrore, con arresti, uccisioni, infoibamenti di italiani. Il 16 settembre fu arrestato dalle milizie comuniste il parroco di Villa di Rovigno Angelo Tarticchio. Dopo averlo torturato, i partigiani lo trascinarono presso Baksoti (Lindaro), dove assieme a 43 prigionieri, legati con filo spinato, venne ucciso con una raffica di mitragliatrice e gettato in una cava di bauxite. Quando un mese più tardi il corpo fu riesumato dai Vigili del Fuoco di Pola, lo si trovò nudo, con una corona di spine conficcata sulla testa e i genitali tagliati e conficcati nella bocca.Pochi giorni dopo, il 25 settembre, venne catturata a Visinada, insieme ad altri membri della sua famiglia, Norma Cossetto, una giovane ventitreenne. Dopo essere stata sottoposta a brutali sevizie da parte dei suoi carcerieri, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943, la giovane fu gettata viva, legata a altre vittime, nella foiba di Villa Surani.In Istria, nell'antico castello Montecuccoli di Pisino, era insediato un feroce tribunale rivoluzionario. I condannati venivano legati con filo di ferro spinato e trasportati sull'orlo delle foibe dove erano uccisi a colpi di mitra e di fucile. In molte occasioni, prima dell'esecuzione, i prigionieri erano obbligati a spogliarsi completamente in modo da cancellare ogni possibile traccia della loro identità.FOIBA DI BASOVIZZA VANDALIZZATA DI RECENTELa seconda ondata di infoibamenti avvenne nel 1945, quando l'esercito di Tito invase la Venezia Giulia, giungendo a Trieste prima delle forze Alleate. Simbolo di queste stragi è la cosiddetta "Foiba di Basovizza", un pozzo minerario che, nel maggio 1945, divenne un luogo di esecuzioni sommarie per prigionieri, militari, poliziotti e civili, arrestati dai partigiani comunisti. A Basovizza arrivavano gli autocarri della morte con il loro carico di disgraziati. Questi, con le mani straziate dal filo di ferro e spesso avvinti fra loro a catena, venivano sospinti a gruppi verso l'orlo dell'abisso. Una scarica di mitra ai primi faceva precipitare tutti nel baratro.Il termine genocidio, con cui si intende definire il deliberato sterminio di un popolo o di una parte di esso, non è improprio per connotare questa "pulizia etnica". Bisogna ricordare però che la violenza dei partigiani di Tito non si limitò a colpire gli italiani, colpevoli di difendere la propria identità nazionale, ma si estese anche contro tutti quei militari e civili, sloveni e croati, che si opponevano all'instaurazione di una Repubblica comunista in Jugoslavia. La dimensione ideologica dell'eccidio era per certi versi più profonda di quella etnica e nelle foibe, italiani, tedeschi e slavi mischiarono spesso il loro sangue.Il dramma delle foibe va inserito all'interno di un processo rivoluzionario che ha le sue origini in Francia nel 1789. Il primo genocidio sistematico dalla storia fu infatti quello del popolo vandeano, che tra il 1793 e il 1797 si oppose alla Rivoluzione francese. Il maresciallo Tito attuava i principi della Rivoluzione francese e di quella comunista, secondo cui tutti i nemici della libertà e dell'uguaglianza, anche se solo "sospetti", vanno drasticamente eliminati. I crimini contro l'umanità che ancora oggi insanguinano il mondo sono figli di questa filosofia rivoluzionaria. E la giornata della memoria dedicata alle foibe ci ricorda anche questo.Nota di BastaBugie: Lorenza Formicola nell'articolo seguente dal titolo "Foibe: oltraggio alle vittime, pensioni d'oro ai carnefici" parla di Tito, dittatore comunista e medaglia al merito della Repubblica Italiana, onorificenza mai revocata così come i vitalizi pagati dall'INPS ai suoi soldati che divennero i boia dei loro connazionali.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 10 febbraio 2025:Sabato 8 febbraio, a quarantott'ore dal Giorno del Ricordo, e ottant'anni dall'inizio dei fatti, la foiba di Basovizza a Trieste è stata vandalizzata. Tre le frasi con l'inchiostro rosso: "Trieste è nostra", il motto usato dai comunisti; "Trieste è un pozzo", in riferimento alle foibe; "Morte al fascismo, libertà al popolo".E poi il numero 161, che sta per AFA, il collettivo antifascista internazionale d'ispirazione comunista. Ma l'oltraggio alle vittime delle foibe viene anche dai riconoscimenti istituzionali e dalle pensioni elargite ai loro carnefici.L'articolo 2 dello Statuto dell'Ordine «Al merito della Repubblica italiana», che disciplina il conferimento della più importante onorificenza del nostro Paese, prevede che il Presidente della Repubblica possa conferirla per «benemerenze di segnalato rilievo (...) e per ragioni di cortesia internazionale». La stessa «cortesia internazionale» che nell'ottobre 1969 (con il socialdemocratico Saragat al Quirinale e la Democrazia Cristiana al governo) consegnò la più alta delle onorificenze dello Stato italiano al dittatore Josip Broz, alias il maresciallo Tito, il dittatore comunista, assassino di nostri connazionali.Cinquantasei anni dopo, quella medaglia al merito è ancora lì, in palese contraddizione con una legge dello Stato che nel 2004, grazie al presidente Berlusconi, istituiva il Giorno del Ricordo per mantenere viva la memoria dei 10.000 italiani infoibati, della pulizia etnica d'Istria, Fiume e Dalmazia e dell'esodo di 350.000 italiani costretti a scappare dalle loro case. Insomma, mentre ricordiamo la tragedia degli italiani del Nord-Est ancora celebriamo la memoria dell'assassino Tito che li ha infoibati e costretti alla fuga.In questa legislatura ci sono due proposte di legge, alla Camera, primi firmatari Rizzetto (FdI) e Rampelli (FdI), e al Senato, primo firmatario Bizzotto (Lega), per revocarla post mortem. Sarebbe, infatti, un cavillo burocratico ad impedire di cancellare l'onorificenza di Tito: è morto. La legge già prevede di togliere l'onorificenza per «indegnità», come è stato fatto con al-Assad quando nel 2010 Napolitano gli aveva appuntato sul petto la stessa decorazione di Tito. Eppure, per un misterioso disegno, oltre che per ottusa burocrazia, da decenni, nessuno osa toccare quella medaglia che è un'offesa all'Italia.La nostra Penisola ha persino strade dedicate al comunista Tito. Un po' come se a Berlino, o in qualsiasi altro angolo d'Europa, ci fosse qualche piazza dedicata ad Hitler e nel mentre si celebrasse comunque la Giornata della Memoria. Con l'aggravante che per sessant'anni, in Italia, di

Analisi e commenti | RRL
809 - Le foibe: un genocidio comunista

Analisi e commenti | RRL

Play Episode Listen Later Feb 9, 2025 8:50


Le foibe: un genocidio comunista   Il 10 febbraio di ogni anno si commemorano le vittime dei massacri delle foibe e dell'esodo della popolazione della Venezia Giulia e della Dalmazia. La “Giornata del ricordo”, istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, ha infatti stabilito questa data per "conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.Le foibe nel loro significato geografico sono delle voragini, strette e profonde, che si aprono nei territori dell'Istria, della Dalmazia e del Friuli Venezia-Giulia, Ma sotto l'aspetto storico, la parola foibe indica le efferate violenze compiute in queste regioni dai partigiani comunisti jugoslavi, tra l'autunno del 1943 e il 1947, ben dopo la conclusione della guerra. Migliaia di italiani vennero “infoibati” ovvero gettati in queste orrende cavità, dopo essere stati assassinati, ma spesso ancora vivi, morendo tra atroci sofferenze.Questo assassinio di massa faceva parte del progetto politico di Josip Brosz Tito, segretario generale del Partito Comunista di Jugoslavia, che, con l'aiuto della Russia sovietica, a partire dal 1941, si mise alla testa di un Esercito popolare di Liberazione contro le forze di occupazione italo-tedesche. Il maresciallo Tito fu poi capo della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia dal 1945 fino alla sua morte nel 1980.  Il piano di Tito prevedeva l'annessione della Venezia-Giulia e di altre terre allora italiane alla nuova Jugoslavia comunista, come in parte avvenne. Per raggiungere l'obiettivo era necessario eliminare fisicamente ogni possibile oppositore, indipendentemente dalle sue complicità con i tedeschi e il passato regime fascista. Si trattava soprattutto di distruggere la vecchia classe dirigente, come avveniva in tutti i paesi in cui il comunismo prendeva il potere. Furono prese di mira dunque anche personalità di orientamento moderato e antifascista, compresi alcuni cattolici e liberali che militavano nel Comitato di Liberazione Nazionale (CNL). Tutti coloro che venivano ritenuti contrari al progetto di espansione slavo-comunista venivano trucidati o avviati nei campi di concentramento.Gli storici stimano che oltre 10 mila persone furono gettate vive o morte nelle foibe, tra l'8 settembre 1943 e il 10 febbraio 1947, giorno della firma dei Trattati di Pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia, i territori, già italiani dell'Istria, del Quarnaro, della città di Zara con la sua provincia e della maggior parte della Venezia Giulia.  L'occupazione jugoslava fu causa non solo del fenomeno delle foibe, ma anche di massicce deportazioni nei campi di concentramento jugoslavi e dell'esodo di circa 300mila giuliani, istriani, fiumani e dalmati. Il massacro ebbe inizio in Istria dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Nel momento in cui l'esercito italiano si sbandò, i partigiani di Tito, avviarono il terrore, con arresti, uccisioni, infoibamenti di italiani. Il 16 settembre fu arrestato dalle milizie comuniste il parroco di Villa di Rovigno Angelo Tarticchio. Dopo averlo torturato, i partigiani lo trascinarono presso Baksoti (Lindaro), dove assieme a 43 prigionieri, legati con filo spinato, venne ucciso con una raffica di mitragliatrice e gettato in una cava di bauxite. Quando un mese più tardi il corpo fu riesumato dai Vigili del Fuoco di Pola, lo si trovò nudo, con una corona di spine conficcata sulla testa e i genitali tagliati e conficcati nella bocca. Pochi giorni dopo, il 25 settembre, venne catturata a Visinada, insieme ad altri membri della sua famiglia, Norma Cossetto, una giovane ventitreenne. Dopo essere stata sottoposta a brutali sevizie da parte dei suoi carcerieri, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943, la giovane fu gettata viva, legata a altre vittime, nella foiba di Villa Surani.  In Istria, nell'antico castello Montecuccoli di Pisino, era insediato un feroce tribunale rivoluzionario. I condannati venivano legati con filo di ferro spinato e trasportati sull'orlo delle foibe dove erano uccisi a colpi di mitra e di fucile. In molte occasioni, prima dell'esecuzione, i prigionieri erano obbligati a spogliarsi completamente in modo da cancellare ogni possibile traccia della loro identità.La seconda ondata di infoibamenti avvenne nel 1945, quando l'esercito di Tito invase la Venezia Giulia, giungendo a Trieste prima delle forze Alleate. Simbolo di queste stragi è la cosiddetta "Foiba di Basovizza", un pozzo minerario che, nel maggio 1945, divenne un luogo di esecuzioni sommarie per prigionieri, militari, poliziotti e civili, arrestati dai partigiani comunisti. A Basovizza arrivavano gli autocarri della morte con il loro carico di disgraziati. Questi, con le mani straziate dal filo di ferro e spesso avvinti fra loro a catena, venivano sospinti a gruppi verso l'orlo dell'abisso. Una scarica di mitra ai primi faceva precipitare tutti nel baratro. Il termine genocidio, con cui si intende definire il deliberato sterminio di un popolo o di una parte di esso, non è improprio per connotare questa “pulizia etnica”. Bisogna ricordare però che la violenza dei partigiani di Tito non si limitò a colpire gli italiani, colpevoli di difendere la propria identità nazionale, ma si estese anche contro tutti quei militari e civili, sloveni e croati, che si opponevano all'instaurazione di una Repubblica comunista in Jugoslavia. La dimensione ideologica dell'eccidio era per certi versi più profonda di quella etnica e nelle foibe, italiani, tedeschi e slavi mischiarono spesso il loro sangue.Il dramma delle foibe va inserito all'interno di un processo rivoluzionario che ha le sue origini in Francia nel 1789. Il primo genocidio sistematico dalla storia fu infatti quello del popolo vandeano, che tra il 1793 e il 1797 si oppose alla Rivoluzione francese. Il maresciallo Tito attuava i principi della Rivoluzione francese e di quella comunista, secondo cui tutti i nemici della libertà e dell'uguaglianza, anche se solo “sospetti”, vanno drasticamente eliminati. I crimini contro l'umanità che ancora oggi insanguinano il mondo sono figli di questa filosofia rivoluzionaria. E la giornata della memoria dedicata alle foibe ci ricorda anche questo. (Roberto de Mattei).

Breaking News Italia - Ultime Notizie
Carmine Masiello Vuole Più Soldati: C'è L'Ombra Di Una Guerra?

Breaking News Italia - Ultime Notizie

Play Episode Listen Later Feb 5, 2025 3:14


Carmine Masiello Vuole Più Soldati: C'è L'Ombra Di Una Guerra?Il generale Carmine Masiello lancia un allarme alla Commissione Difesa: l'Italia ha bisogno urgente di più soldati. Ecco che cosa sta accadendo!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #allarme #carminemasiello #esercito #conflitto #difesa #generale #governo #imminente #italia #ministero #ervono #soldati #statomaggiore #urgente

Scientificast
Come controllare le malattie infettive

Scientificast

Play Episode Listen Later Jan 15, 2025 23:59


Per comprendere meglio come facciamo a monitorare la diffusione di nuove malattie infettive siamo stati all'ESCAIDE, la conferenza annuale organizzata dal centro europeo per il controllo delle malattie infettive (ECDC).Attraverso le voci di Caterina Rizzo epidemiologa dell'Università di Pisa, e di Julien Beauté, epidemiologo dell'ECDC capiamo meglio i concetti chiave di surveillance e preparedness.Che lavoro fa l'epidemiologo? A cosa serve monitorare la diffusione dei virus influenzali o dell'HIV? Che ruolo potrebbe avere l'intelligenza artificiale in futuro? Cosa c'entrano l'esercito e la prevenzione delle epidemie?Questo episodio è stato realizzato grazie al supporto dell'ECDC.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/scientificast--1762253/support.

AI CONFINI - di Massimo Polidoro
Il mistero degli angeli di Mons

AI CONFINI - di Massimo Polidoro

Play Episode Listen Later Jan 2, 2025 22:59


Una tremenda battaglia della Prima Guerra Mondiale. Le truppe inglesi sembra siano per essere travolte dall'offensiva tedesca. Poi, d'improvviso, sulle loro linee compare una schiera di angeli ad aiutarli. Che cosa c'è dietro queste storie?Aderisci alla pagina PATREON e sostieni i miei progetti e il mio lavoro: http://patreon.com/massimopolidoroPartecipa e sostieni su TIPEEE il progetto del mio Tour 2022 in tutta Italia: https://it.tipeee.com/massimopolidoroScopri i miei corsi online:https://www.massimopolidorostudio.comRicevi l'Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale: https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainavigantie partecipa alle scelte della mia communityE qui l'elenco completo dei miei libri disponibili: https://amzn.to/44feDp4Le musiche sono di Marco Forni e si possono ascoltare qui: https://hyperfollow.com/marcoforniSeguimi:Instagram: https://www.instagram.com/massimopolidoro/Gruppo FB: https://www.facebook.com/groups/MassimoPolidoroFanClubPagina FB: https://www.facebook.com/Official.Massimo.PolidoroTwitter: https://twitter.com/massimopolidoroSito e blog: http://www.massimopolidoro.comIscriviti al mio canale youtube: https://goo.gl/Xkzh8A

Ultim'ora
Tajani "Italia tornata protagonista nei Balcani"

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Play Episode Listen Later Dec 23, 2024 1:22


ROMA (ITALPRESS) - "Le forze armate italiane sono il braccio operativo della nostra presenza nel mondo", e sono anche "portatrici di pace". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, incontrando i militari italiani del contingente KFOR, in Kosovo."Anche grazie a voi siamo tornati a essere protagonisti nei Balcani. Abbiamo tutto l'interesse affinché i Balcani occidentali entrino nell'Unione Europea e lo possiamo fare garantendo la pace e la stabilità. Con orgoglio ascoltiamo gli elogi nei confronti dei militari italiani sia da parte kosovara che da parte serba", ha aggiunto.sat (fonte video: Farnesina)

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ROMA (ITALPRESS) - "Le forze armate italiane sono il braccio operativo della nostra presenza nel mondo", e sono anche "portatrici di pace". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, incontrando i militari italiani del contingente KFOR, in Kosovo."Anche grazie a voi siamo tornati a essere protagonisti nei Balcani. Abbiamo tutto l'interesse affinché i Balcani occidentali entrino nell'Unione Europea e lo possiamo fare garantendo la pace e la stabilità. Con orgoglio ascoltiamo gli elogi nei confronti dei militari italiani sia da parte kosovara che da parte serba", ha aggiunto.sat (fonte video: Farnesina)

Casus Belli Podcast
POD - El Rearme de Italia - Regio Esercito de 1943 a 1946

Casus Belli Podcast

Play Episode Listen Later Dec 11, 2024 36:53


Después del armisticio, los aliados trazaron un plan para integrar o crear nuevas unidades del antiguo ejército fascista. Pero la cosa no era fácil. Más de dos décadas de fascismo y penurias, con tres años de sufrir una guerra que nadie entendía, de derrota en derrota, caló muy hondo en la moral de los posibles voluntarios italianos que debían nutrir el nuevo ejército, que para colmo serviría bajo el estandarte del rey que les vendió a Mussolini. Te lo cuenta Esaú Rodríguez con ayuda de Dani CarAn. 🔗 Enlaces para Listas de Episodios Exclusivos para 💥 FANS 👉 CB FANS 💥 https://bit.ly/CBPListCBFans 👉 Histórico 📂 FANS Antes de la 2GM https://bit.ly/CBPListHis1 👉 Histórico 📂 FANS 2ª Guerra Mundial https://bit.ly/CBPListHis2 👉 Histórico 📂 FANS Guerra Fría https://bit.ly/CBPListHis3 👉 Histórico 📂 FANS Después de la G Fría https://bit.ly/CBPListHis4 Casus Belli Podcast pertenece a 🏭 Factoría Casus Belli. Casus Belli Podcast forma parte de 📀 Ivoox Originals. 📚 Zeppelin Books (Digital) y 📚 DCA Editor (Físico) http://zeppelinbooks.com son sellos editoriales de la 🏭 Factoría Casus Belli. Estamos en: 🆕 WhatsApp https://bit.ly/CasusBelliWhatsApp 👉 X/Twitter https://twitter.com/CasusBelliPod 👉 Facebook https://www.facebook.com/CasusBelliPodcast 👉 Instagram estamos https://www.instagram.com/casusbellipodcast 👉 Telegram Canal https://t.me/casusbellipodcast 👉 Telegram Grupo de Chat https://t.me/casusbellipod 📺 YouTube https://bit.ly/casusbelliyoutube 👉 TikTok https://www.tiktok.com/@casusbelli10 👉 https://podcastcasusbelli.com 👨‍💻Nuestro chat del canal es https://t.me/casusbellipod ⚛️ El logotipo de Casus Belli Podcasdt y el resto de la Factoría Casus Belli están diseñados por Publicidad Fabián publicidadfabian@yahoo.es 🎵 La música incluida en el programa es Ready for the war de Marc Corominas Pujadó bajo licencia CC. https://creativecommons.org/licenses/by-nd/3.0/ El resto de música es bajo licencia privada de Epidemic Music, Jamendo Music o SGAE SGAE RRDD/4/1074/1012 de Ivoox. 🎭Las opiniones expresadas en este programa de pódcast, son de exclusiva responsabilidad de quienes las trasmiten. Que cada palo aguante su vela. 📧¿Quieres contarnos algo? También puedes escribirnos a casus.belli.pod@gmail.com ¿Quieres anunciarte en este podcast, patrocinar un episodio o una serie? Hazlo a través de 👉 https://www.advoices.com/casus-belli-podcast-historia Si te ha gustado, y crees que nos lo merecemos, nos sirve mucho que nos des un like, ya que nos da mucha visibilidad. Muchas gracias por escucharnos, y hasta la próxima. Escucha el episodio completo en la app de iVoox, o descubre todo el catálogo de iVoox Originals

il posto delle parole
Claudio Vela "Il castello di Udine" Carlo Emilio Gadda

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 29, 2024 21:15


Claudio Vela"Il castello di Udine"Carlo Emilio GaddaAdelphi Edizioniwww.adelphi.itIl libro che ha rivelato Gadda al suo critico-alter ego, Gianfranco Contini, e gli ha fatto dire: «Il caso Carlo Emilio Gadda ... serve a chiarire, proprio in linea di principio, quanto di risentimento, di passione e di nevrastenia covi dietro al fatto del “pastiche”; per che immane sfogo pratico un autore si decida a scritture così mescidate, scandalose».Benché costretto, nel 1932, ad accettare una nuova «sfacchinata» ingegneresca, Gadda non ha la minima intenzione di dissipare la notorietà che La Madonna dei Filosofi, uscito l'anno prima, gli ha procurato nel­l'ambiente dei letterati. La scrittura è per lui «un prepotente bisogno», e un ripiega­mento sarebbe inconcepibile: «la realtà deve essere, il resto non importa». Con i proventi della corvée presso i Servizi tec­nici del Vaticano finanzierà dunque nel 1934 Il castello di Udine: libro variegato, ri­luttante a ogni definizione di genere, sti­listicamente tracotante. I ricordi di guer­ra ci consegnano la bruciante delusione di chi ha visto il sogno di «una vivente pa­tria, come nei libri di Livio e di Cesare» annientato dall'incapacità degli alti coman­di di raffigurarsi le «correlazioni comples­se» che legano l'esercito «al resto del mon­do»; dal mito, «ignobile e turpe», della furberia; da una prigionia che lo ha travol­to «verso la riva dell'inutilità». Ma subito dopo la cronaca di una crociera nel Medi­terraneo proietta l'immagine di un mon­dano, ironico reporter; l'invettiva contro i musici di strada, molesti perturbatori delle notti milanesi, quella di un bizzoso moralista; il racconto La fidanzata di Elio – dove le virtù di Luisa lasciano presagire una vi­ta «drappeggiata di linòleum, risfolgorata di nichelio» – quella di un incendiario Robespierre della borghesia milanese. A ben vedere, tuttavia, un filo rosso, tenace e se­greto, unisce queste prose in apparenza di­sparate, screziandole di dolore e di san­gue, come se la prima sezione gettasse fiot­ti d'ombra su tutta la raccolta: il lutto insa­nabile per chi è caduto in guerra – come il fratello Enrico, «la parte migliore e più ca­ra di me stesso».Carlo Emilio Gadda nasce a Milano nel 1893. Si iscrive al Politecnico per studiare ingegneria ma nel 1915 parte volontario per il fronte (e solo nel 1955 pubblica il Giornale di guerra e di prigionia sulla dolorosa esperienza della guerra). Collaboratore della rivista “Solaria”, dal 1931, dopo aver esercitato per anni la professione di ingegnere, riesce a dedicarsi completamente all'attività letteraria e pubblica La madonna dei filosofi a cui segue, nel 1934, Il castello di Udine. Nel 1936 scrive La cognizione del dolore (pubblicato in volume nel 1963 e nel 1970). Nel 1940 si trasferisce a Firenze dove frequenta critici e scrittori; nel 1944 pubblica la raccolta di racconti L'Adalgisa. Dal 1950 è a Roma dove lavora alla Rai e redige le Norme per la redazione di un testo radiofonico. Ottiene una grande notorietà con Quer pasticciaccio brutto di via Merulana (pubblicato in volume nel 1957), un giallo senza soluzione, ambientato nella Roma del 1927. Tra le opere dell'ultimo periodo va ricordato anche il saggio-pamphlet "Eros e Priapo" (1967) sulla retorica del regime fascista.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Modem
Autogestione: ti parlo, anzi no!

Modem

Play Episode Listen Later Nov 20, 2024 31:32


Niente da fare a Bellinzona per la mozione dell'UDC Tiziano Galeazzi denominata “Un'eventuale autogestione cantonale ma con regole chiare!” con il punto esclamativo.  Seguendo il parere del Governo ticinese, il Gran Consiglio ha bocciato l'idea di cantonalizzare la ricerca di una soluzione spaziotemporale per chi vuole incontri aggregativi autogestiti a Lugano. Ma tre anni e mezzo dopo la demolizione dell'ex Macello, rimane un dibattito di fondo su quale autogestione a Sud delle Alpi. E rimane il confronto con il resto della Svizzera dove negli anni il dialogo ha portato a delle soluzioni, dalla Rote Fabrik di Zurigo all'Usine di Ginevra. Ne discutiamo a Modem con: ·       SABRINA ALDI - granconsigliera Lega  ·       TESSA PRATI - granconsigliera PS ·       TAZIO PESSI – membro dell'assemblea SOA/Il Molino da Ginevra: ·       TOBIA SCHNEBLI - membro Gruppo Svizzera senza Esercito e attivista della prima ora 

Ultim'ora
Veneto, Zaia "Forze dell'ordine sui treni per rafforzare la sicurezza"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Nov 14, 2024 0:32


VENEZIA (ITALPRESS) - "Oggi è una giornata storica, nel segno di una leale collaborazione tra istituzioni dello Stato. L'accordo che firmiamo permetterà alle forze armate di Esercito, Marina e Areonautica, di viaggiare gratis, purchè in divisa, nei treni". Così il presidente del Veneto Luca Zaia ha presentato l'accordo firmato oggi a Venezia. (ITALPRESS)f17/trl/gsl

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Veneto, Zaia "Forze dell'ordine sui treni per rafforzare la sicurezza"

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Play Episode Listen Later Nov 14, 2024 0:32


VENEZIA (ITALPRESS) - "Oggi è una giornata storica, nel segno di una leale collaborazione tra istituzioni dello Stato. L'accordo che firmiamo permetterà alle forze armate di Esercito, Marina e Areonautica, di viaggiare gratis, purchè in divisa, nei treni". Così il presidente del Veneto Luca Zaia ha presentato l'accordo firmato oggi a Venezia. (ITALPRESS)f17/trl/gsl

Ultim'ora
La Russa al Sacrario militare italiano di El Alamein "Onorare caduti"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Nov 5, 2024 1:49


EL ALAMEIN (EGITTO) (ITALPRESS) - Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha visitato il Sacrario militare italiano di El Alamein, in Egitto, dove ha deposto una corona d'alloro. "Siamo venuti qui in questa giornata simbolica - ha detto la seconda carica dello Stato a Senato Tv - a ricordare i caduti italiani, che persero la vita combattendo per l'Italia a El Alamein. Ho preso le parole del presidente Ciampi: 'Oggi siamo qui, fraternamente uniti, a rendere onore a tutti i caduti di El Alamein con commozione e con animo riconoscente'. Ecco, le stesse parole del presidente Ciampi e lo stesso sentimento che ho avuto venendo qui con il presidente Napolitano anni fa, lo rinnovo oggi - ha aggiunto La Russa - perché la memoria di questi caduti che diedero onore ai soldati italiani e all'Italia sia ricordata con lo stesso senso di gratitudine e di affetto che espresse già il presidente Ciampi e il presidente Napolitano".sat/gtr

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La Russa al Sacrario militare italiano di El Alamein "Onorare caduti"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Nov 5, 2024 1:49


EL ALAMEIN (EGITTO) (ITALPRESS) - Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha visitato il Sacrario militare italiano di El Alamein, in Egitto, dove ha deposto una corona d'alloro. "Siamo venuti qui in questa giornata simbolica - ha detto la seconda carica dello Stato a Senato Tv - a ricordare i caduti italiani, che persero la vita combattendo per l'Italia a El Alamein. Ho preso le parole del presidente Ciampi: 'Oggi siamo qui, fraternamente uniti, a rendere onore a tutti i caduti di El Alamein con commozione e con animo riconoscente'. Ecco, le stesse parole del presidente Ciampi e lo stesso sentimento che ho avuto venendo qui con il presidente Napolitano anni fa, lo rinnovo oggi - ha aggiunto La Russa - perché la memoria di questi caduti che diedero onore ai soldati italiani e all'Italia sia ricordata con lo stesso senso di gratitudine e di affetto che espresse già il presidente Ciampi e il presidente Napolitano".sat/gtr

Breaking News Italia - Ultime Notizie
Putin Avverte L'Ucraina: La Vittoria Sarà Nostra!

Breaking News Italia - Ultime Notizie

Play Episode Listen Later Oct 21, 2024 3:46


Putin Avverte L'Ucraina: La Vittoria Sarà Nostra!Putin respinge con forza qualsiasi pensiero diverso dalla vittoria nel conflitto contro l'Ucraina. Ecco quali sono le sue prossime mosse!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #avverte #brics #conflitto #esercito #italia #militari #putin #russia #soldati #ucraina #vittoria #zelensky

Il ricatto di Putin
Veterani gravidi di violenza - Yurii Colombo

Il ricatto di Putin

Play Episode Listen Later Oct 13, 2024 3:32


Mosca – Il 7 ottobre il Comitato investigativo di Saratov, città della Russia meridionale bagnata dal Volga, ha arrestato un uomo di 35 anni accusato di aver ucciso una donna di 27. Sarebbe un ‘normale' caso di cronaca nera, come se ne sentono purtroppo tanti in giro per il mondo, se non fosse che Azamat Iskaliev, il presunto assassino, era un reduce della guerra in Ucraina che si era accomiatato solo qualche settimana fa dall'esercito.

Prima Pagina
11 ottobre : Italiani sotto attacco in Libano ; Dieci morti per l'uragano ; Calcio e crimini, cosa dice l'Inter. Di Italo Carmignani

Prima Pagina

Play Episode Listen Later Oct 11, 2024 12:25


#Libano #Crosetto #esercitoitaliano sotto attacco #Criminidiguerra @FrancescoBechis ; #Strisciadigaza #strage di civili in cerca di #Hamas #Gaza @RaffaelaTroili ; #Milton #America #Uragano #danno #Florida dieci i morti @AngeloPaura ; #Milano #Meazza #StadioMeazza #Inter la risposta all'inchiesta @ValeriaDiCorrado

Ecovicentino.it - AudioNotizie
La Folgore neutralizza in Altopiano 80 proiettili d'artiglieria della Prima Guerra Mondiale

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Oct 11, 2024 1:37


L'8° Reggimento genio guastatori paracadutisti “Folgore” ha concluso le attività di bonifica di 80 proiettili d'artiglieria del calibro di 75 millimetri di fabbricazione italiana, che erano stati rinvenuti in località Saline a Gallio. Le operazioni con l'aiuto di due quad e del soccorso alpino.

Ultim'ora
Libano, Crosetto "Inaccettabili spari israeliani contro basi Unifil"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Oct 10, 2024 1:45


ROMA (ITALPRESS) - "La situazione in quella parte di Libano ci preoccupa, non da oggi. Ma quanto successo ieri e oggi è totalmente inaccettabile, non esiste la giustificazione per cui le forze armate israeliane avevano avvisato Unifil di lasciare basi. L'Onu e l'Italia non possono prendere ordini da Israele, sono lì per l'attuazione di una risoluzione delle Nazioni Unite". Così il ministro della Difesa. Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, sugli spari alle basi Unifil in Libano da parte dell'esercito israeliano.sat/gsl (Fonte video: Palazzo Chigi)

Ultim'ora
Unifil, Crosetto "Aspettiamo spiegazioni Israele in tempi rapidi"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Oct 10, 2024 1:04


ROMA (ITALPRESS) - ROMA (ITALPRESS) - "In Libano non si è trattato né di errore né di incidente. Abbiamo bisogno di spiegazioni rapide, non c'erano motivazioni militari. Aspetto la verità”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi sugli spari contro le basi Unifil in Libano da parte dell'esercito israeliano.sat/gsl (Fonte video: Palazzo Chigi)

Le parole che non hai mai letto
Episodio 1383 - Chi ci invaderà prima secondo voi?Un esercito di zombie o uno con a capo l'intelligenza artificiale?

Le parole che non hai mai letto

Play Episode Listen Later Oct 8, 2024 5:29


Questa notte voglio lanciare un sondaggio..Chi ci invaderà prima secondo voi? Un esercito di zombie o uno con a capo l'intelligenza artificiale? Le domande, quelle intelligenti... Però....

La Voce del Pastore
“Ordinò agli uomini più vigorosi del suo esercito” • 07 Ottobre 2024

La Voce del Pastore

Play Episode Listen Later Oct 7, 2024 56:49


Il Messaggio di Oggi: “ORDINÒ AGLI UOMINI PIÙ VIGOROSI DEL SUO ESERCITO” • Daniele 3 :20 • Giacomo 4: 6 • Daniele 3 :21 • Giovanni 11: 43-44 • Daniele 3: 25 • Giovanni 11: 4 • Daniele 3 :23 • Daniele 3 :22 • Daniele 3: 24-25 • Daniele 3 :26-28 • Daniele 4 :1-3 • Daniele 4 :37 • Romani 11: 33 • Zaccaria 4: 6--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio

Info Esercito svizzero
La BLEs: un datore di lavoro attrattivo

Info Esercito svizzero

Play Episode Listen Later Oct 7, 2024 2:58


Info Esercito svizzero
Il tuo apprendistato presso l'Esercito svizzero

Info Esercito svizzero

Play Episode Listen Later Aug 20, 2024 2:13


Ecovicentino.it - AudioNotizie
MO: esercito israeliano in stato di massima allerta. Biden e alleati chiedono che l'Iran faccia un passo indietro

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Aug 13, 2024 1:12


Israele ha messo il suo esercito in stato di massima allerta dopo aver osservato i preparativi di Iran e Hezbollah per portare a termine gli attacchi minacciati: lo scrive il Wall Street Journal. Israele non sa se gli attacchi siano effettivamente imminenti e sta procedendo con cautela.

Mele
Creare un esercito europeo è un'operazione più difficile di quanto sembri

Mele

Play Episode Listen Later Jun 5, 2024 9:50


Sono molti gli esponenti politici che sostengono la necessità di creare un ''esercito europeo''. Ma è davvero possibile farne uno? Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Prima Pagina
26 maggio Lo scudo aereo d'Europa ; Donato: "Mio marito è stato ucciso" ; Cannes, la super sorpresa. Di Italo Carmignani

Prima Pagina

Play Episode Listen Later May 26, 2024 9:19


#weber #scudoaereo , #esercito , #Europa @FrancescoMalfetano ; #FrancescaDonato : "Mio marito #AngeloOnorato è stato ucciso" @LoVerso ; #Schlein #Meloni il #duello diventa più pesante @MarioAjello ; #Cannes #cinema #sorrentino #anora @GloriaSatta

Dentro alla storia
La disfatta di Caporetto e le sue conseguenze

Dentro alla storia

Play Episode Listen Later Apr 24, 2024 21:55


Nel 1917, sul fronte italiano, arrivò anche la disfatta di Caporetto, con il crollo della linea del fronte e l'avanzata austriaca fino al Piave.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dentro-alla-storia--4778249/support.

Racconti di Storia Podcast
Ritornare Alla LEVA OBBLIGATORIA?

Racconti di Storia Podcast

Play Episode Listen Later Mar 24, 2024 21:32


OFFERTA ESCLUSIVA NORDVPN Non perderla: https://nordvpn.com/dentrolastoriaOdiata o rimpianta, da quasi vent'anni la naja, termine con cui si definiva popolarmente il servizio militare obbligatorio, non è più attiva. Nata come strumento di inclusione nazional-popolare e sociale, la naja è mutata con le esigenze sia militari che della società civile. Il fenomeno del nonnismo ha contribuito ad alimentare la frangia abolizionista dell'opinione pubblica italiana. In generale, il crollo del Muro di Berlino e del mondo bipolare ha privilegiato la riduzione degli organici degli eserciti per un modello di Forze Armate meno numerose ma più efficienti. Oggi però si sta rivedendo la possibilità di reintroduzione anche parziale della leva obbligatoria: in che modi? Con quali scopi? A cosa può servire un periodo di ferma obbligatoria? Ne parliamo nell'editorialeIl nostro canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCwSostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: https://www.patreon.com/dentrolastoriaAbbonati al canale: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCw/joinSostienici su PayPal: https://paypal.me/infinitybeatDentro La Storia lo trovi anche qui: https://linktr.ee/dentrolastoriaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.

Il ricatto di Putin
Uno Spettro - Ottavio Lavaggi

Il ricatto di Putin

Play Episode Listen Later Feb 15, 2024 2:43


Sono passati ormai due anni dall'invasione russa dell'Ucraina e se la risposta politica, militare ed economica dell'Occidente è stata compatta e in quanto tale imprevista per lo zar del Cremlino, l'Europa non è stata capace di reagire con sufficienti rapidità e determinazione per adattare la propria politica di difesa ai rischi della nuova situazione

Triathlon Daddo Podcast
Passione Triathlon n° 252

Triathlon Daddo Podcast

Play Episode Listen Later Feb 15, 2024 59:41


La leggenda del winter triathlon... DANIEL ANTONIOLIè protagonista della puntata 252 di Passione Triathlon!Segui l'intervista condotta da Dario Daddo Nardone, in prima visione giovedì 15 febbraio 2024 dalle 21.00.#daddocè #mondotriathlon #ioTRIamo ❤️________Video puntate Passione Triathlon: https://www.mondotriathlon.it/passioneSegui il Podcast di Passione Triathlon suSpotify: https://open.spotify.com/show/7FgsIqHtPVSMWmvDk3ygM1?_authfailed=1Spreaker: https://www.spreaker.com/show/triathlonAmazon Music: https://music.amazon.com/podcasts/f7e2e6f0-3473-4b18-b2d9-f6499078b9e0/mondo-triathlon-daddo-podcastApple Podcast: https://podcasts.apple.com/it/podcast/mondo-triathlon-daddo-podcast/id1226932686Google Podcast: https://podcasts.google.com/feed/aHR0cHM6Ly93d3cuc3ByZWFrZXIuY29tL3Nob3cvMjI3NTkwOS9lcGlzb2Rlcy9mZWVkTrinews: Mondotriathlon.itFacebook: @mondotriathlonInstagram: @mondotriathlon________#triathlon #trilife #fczstyle#passionetriathlon

The Essential
Zelensky licenzia il comandante del suo esercito. Israele ha rifiutato l'ennesima proposta di cessate il fuoco a Gaza

The Essential

Play Episode Listen Later Feb 9, 2024 6:00


Zelensky licenzia il comandante del suo esercito. Israele ha rifiutato l'ennesima proposta di cessate il fuoco a Gaza. Sostieni il lavoro di Will  iscrivendoti alla membership. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

il posto delle parole
Massimo Arcangeli "Il generale ha scritto anche cose giuste"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jan 5, 2024 32:40


Massimo Arcangeli"Il generale ha scritto anche cose giuste"Le finte verità del senso comuneBollati Boringhieriwww.bollatiboringhieri.itPubblicato in maniera indipendente - cioè autopubblicato, senza un editore - nell'agosto del 2023 "il mondo al contrario", è l'ormai celebre libro del generale Roberto Vannacci. Diventato un vero e proprio caso mediatico dopo aver scalato le classifiche dei libri più venduti in Italia ed essere rimasto in vetta a quella di Amazon per molte settimane. Il libro è stato protagonista sui social italiani per lungo tempo, spesso sventolato come una bandiera da una platea numericamente tutt'altro che esigua, che fosse stato letto o meno. In breve, è diventato un simbolo.A cosa si deve tanto rumore? Che tipo di simbolo sarebbe questo strano testo, frutto delle privatissime opinioni di un generale delle Forze Armate prima di oggi praticamente ignoto?Per capirlo, per avere un'idea precisa della pericolosità intrinseca del Vannacci-pensiero, serve un'analisi puntuale del testo. Come quella che offre Massimo Arcangeli, che sia in grado anche di rintracciare le radici profonde delle idee del generale, contrapponendo loro i dati fattuali e le controargomentazioni necessarie. Perché dietro a ogni argomento affrontato da Vannacci nel suo libro – che si parli di omosessualità, di razza, di ecologia o di famiglia – c'è una lunga storia, una storia che non vorremmo ripetere, perché non ha portato nulla di buono.In un momento storico come quello che stiamo vivendo, nel quale si riabilitano in maniera strisciante stereotipi e modi di pensare dal sapore antico e inquietante, desta preoccupazione l'eco provocata da un semplice libro. Libro che evidentemente ha toccato un nervo scoperto, o forse un nervo lasciato colpevolmente scoperto da una società civile non troppo attenta.Ascolta la conversazione con Massimo ArcangeliMassimo Arcangeli insegna Linguistica italiana presso l'Università di Cagliari. Già responsabile scientifico mondiale del Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri (PLIDA), dirige numerosi festival culturali, collabora con la radio e la televisione pubblica, con l'Istituto della Enciclopedia Italiana (Treccani) e con alcuni dei più importanti quotidiani nazionali. Fra i suoi ultimi libri, La lingua scǝma. Contro lo schwa (e altri animali) (2022), Senza parole. Piccolo dizionario per salvare la nostra lingua (2020); L'avventurosa storia della stretta di mano. Dalla Mesopotamia al Covid-19 (2020), Sciacquati la bocca. Parole, gesti e segni dalla pancia degli italiani (2018) e La solitudine del punto esclamativo (2017). Per Bollati Boringhieri ha pubblicato, insieme a Edoardo Boncinelli, Le magnifiche 100. Dizionario delle parole immateriali (2017).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/show/tracce-di-il-posto-delle-parole_1/support.

Il Mondo
Le università americane spaccate sull'antisemitismo. In Giappone una sentenza storica per le donne che denunciano molestie.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Dec 13, 2023 21:57


La settimana scorsa il congresso statunitense ha convocato le rettrici di tre delle più importanti università del paese per avere chiarimenti sulle misure contro l'antisemitismo. Un tribunale giapponese ha condannato tre soldati denunciati per molestie da Rina Gonoi, un'ex soldata di 24 anni. CONAlessio Marchionna, editor di Stati Uniti di InternazionaleJunko Terao, editor di Asia di InternazionaleLINKUniversità Usa: https://www.youtube.com/watch?v=Ygw_MlJiAw8Rina Gonoi, Giappone : https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=wIeSgWOp5GYCécile McLorin Salvant, Mélusinehttps://www.youtube.com/watch?v=5bvEPTh1eFU Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.

Racconti di Storia Podcast
Dopo L'8 Settembre: La RESISTENZA Militare ITALIANA

Racconti di Storia Podcast

Play Episode Listen Later Nov 24, 2023 22:46


E' opinione comune che le Forze Armate del Regno d'Italia abbiano cessato d'esistere dopo l'armistizio di Cassibile, disfacendosi più o meno volontariamente. In realtà sono innumerevoli gli esempi di resistenza all'occupante tedesco, da Roma alla Grecia sino alla Corsica. Il sacrificio di soldati, avieri e marinai, la volontà di non cedere le armi, la silente opposizione degli internati, esperienze come quelle del Primo Raggruppamento Motorizzato, del Corpo Italiano di Liberazione, degli incursori della Marina, degli ufficiali dietro le linee invece merita di essere conosciuto e tramandato ai posteri.Il nostro canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCwSostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: https://www.patreon.com/dentrolastoriaAbbonati al canale: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCw/joinSostienici su PayPal: https://paypal.me/infinitybeatDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.

Esteri
Esteri di giovedì 09/11/2023

Esteri

Play Episode Listen Later Nov 9, 2023 25:50


1-” Israele ha il diritto di proteggere i propri cittadini ma non abbiamo carta bianca per fare tutto quello che vogliamo nella striscia di Gaza” Intervista di Martina Stefanoni a Ori Givati direttore Breaking the Silence ong israeliana contro l'occupazione 2-Spagna. Accordo storico tra socialisti e indipendentisti catalani: Puigdment si è impegnato ad appoggiare il governo delle sinistre in cambia di una legge sull'amnistia. ( Giulio Maria Piantadosi) 3-l'unione europea mette a rischio il trattato globale per arginare l'inquinamento. Secondo la denuncia di Greenpeace la trattativa in corso tra Bruxelles e Mercosur prevede l'eliminazione delle tariffe doganali per le esportazione in America Latina dei prodotti in plastica “usa e getta” messi al bando in Europa.( Giuseppe Ungherese responsabile della campagna inquinamento di Greenpeace Italia) 4-Diario americano. Ritorno sul dibattito TV a Miami tra i candidati repubblicani alle presidenziali 2024. ( Roberto Festa) 5-Colombia. Liberato il padre del calciatore del Liverpool Luis Diaz. Fu rapito due settimane fa dal gruppo guerrigliero Esercito di Liberazione Nazionale. Secondo i media locali Diaz è stato consegnato ad una delegazione umanitaria composta da Onu, chiesa e personale medico. 6-World Music. Con l'album Vida Omara Portuondo, che ha appena compiuto 93 anni, ringrazia la vita per la voce, la musica e per essere nata a Cuba. ( Marcello Lorrai)

Pillole di Storia
L'operazione Paul Bunyan, un'intero esercito per un albero - AperiStoria #114

Pillole di Storia

Play Episode Listen Later Jul 8, 2023 14:40


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Storie di Geopolitica
La crisi del reclutamento militare negli Stati Uniti. Quali sono le cause?

Storie di Geopolitica

Play Episode Listen Later May 15, 2023 14:59


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