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Le rivoluzioni istituzionali nell'Europa del Trecento, lo scenario politico europeo ed i conflitti tra le monarchie inglese e francese ed il papato (XII-XIII sec.).
La crisi del Trecento: epidemie, carestie e trasformazioni in Europa. Scopri le cause, la diffusione della peste e le conseguenze di questo secolo complesso.
Dampyr 300 "Trecento", scritto da Mauro Boselli, disegnato da Nicola Genzianella, edito dalla Sergio Bonelli Editore.Mi trovi anche su Instagram www.instagram.com/fumetti.e.dintorni/Se ti piace il mio podcast, offrimi un caffè https://www.buymeacoffee.com/fumettiedintorniQui c'è il mio piccolo mercatino su Subito https://www.subito.it/utente/16653861E qui quelloVinted https://www.vinted.it/member/#fumettiedintorni #fumettiitaliani #fumettoitaliano #fumetti #fumetto #comicbook #manga #dampyr #horror #vampiri #mauroboselli #nicolagenzianella #alessiapastorello #sergiobonellieditore #sbe #bonelli
Un viaggio nel capolavoro di Giovanni Boccaccio che, tra peste e racconti di vita, ci mostra quanto siamo simili agli uomini e alle donne del Trecento. Scopriremo insieme l'ironia, le avventure e la saggezza nascosta nelle cento novelle che hanno rivoluzionato la letteratura italiana.
La Gola, peccato capitale! Dante Alighieri scaglia i golosi all'inferno...ma cosa si mangiava nella Firenze del Duecento e del Trecento? Quali erano i gusti culinari del Sommo Poeta? E infine: il Conte Ugolino ha davvero mangiato i propri figli?See omnystudio.com/listener for privacy information.
I titoli: Trecento mila sfollati palestinesi in marcia verso Gaza. Si prepara un nuovo scambio di ostaggi tra Hamas e Israele. Prolungato il cessate-il-fuoco in Libano Il Papa ai comunicatori. Raccontare il bene per battere la disinformazione Trump annuncia nuovi decreti. Mano dura sui migranti Luca Collodi
What's Next taglia il traguardo delle trecento puntate. Anche oggi all'interno del Club di TSOW potrete analizzare insieme a noi gli ultimi avvenimenti che hanno caratterizzato la WWE e l'AEW e le news più importanti della settimana! Vi aspettiamo per festeggiare ed augurarci altre trecento puntate!
Buongiorno, la rassegna stampa di martedì 26 novembre 2024 è a cura di Ilenia Polsinelli Le notizie in primo piano: Repubblica Roma apre l'edizione di oggi con la notizia delle nomine in Commissione sanità: FDI pigliatutto, spazio a FI e PD. Esclusa la Lega dalla mappa del potere nella Capitale e nelle province. Mentre in Campidoglio per il dopo Gualtieri, FDI punta su Rampelli candidato; titolo di apertura del Corriere della sera Roma: vittime sulla strada, altri due drammatici decessi sulle arterie della Regione. Nella Capitale già 50 pedoni morti nel 2024; il Messaggero Roma, ma la notizia la troviamo su tutti i quotidiani, ci racconta l'inferno di Tor Cervara vissuto nelle ultime ore: esplode un capannone dell'ex poligrafico nella zona est della Captale. Trecento le persone in fuga, soprattutto bambini. Allarme diossina e scatta l'ordinanza del sindaco; infine sempre su Repubblica Roma, il sit-in davanti a Montecitorio delle femministe nella giornata internazionale della violenza sulle donne: la Roma del Giubileo dovrebbe essere accogliente, ma non lo è per le donne. A domani con Angela Gennaro Sveja è un progetto di comunicazione indipendente, sostenuto da Periferiacapitale, il programma per Roma della Fondazione Charlemagne. Ringraziamo inoltre l'Associazione A Sud che ci mette a disposizione i propri spazi per le riunioni di redazione. La sigla di Sveja è di Mattia Carratello. Vuoi sostenerci con una piccola donazione? Ora basta un click! La foto è di Luca Dammicco
Ce vendredi 25 octobre, Alice Lhabouz, fondatrice et présidente de Trecento et Éric Lewin, président d'EL Finances, se sont penchés sur les titres de Constellation et Tarkett, dans On achète ou on vend ? dans l'émission C'est Votre Argent présentée par Marc Fiorentino. C'est Votre Argent est à voir ou écouter le vendredi sur BFM Business.
Lo storico Alessandro Barbero dialoga con Joseph Rivolin, già direttore dell'Archivio storico regionale di Aosta e del Sistema bibliotecario valdostano. "La storia della Valle d'Aosta a cavallo tra Due e Trecento è molto diversa da quella della Firenze di Dante, fiorente centro economico e culturale, scosso però da conflitti politici che mettono in crisi il regime comunale, destinato nel lungo periodo a cedere il passo alla signoria medicea. Nelle valli valdostane si va invece consolidando la presenza sempre più pervasiva della dinastia sabauda, che riesce ad imporsi sulla classe signorile del territorio appoggiandosi principalmente all'alleanza con i visconti di Aosta, signori di Challant, e utilizzando abilmente la valenza strategica dei colli alpini, gli strumenti giuridici offerti dal sistema feudale e la politica di concessione di franchigie alle comunità locali". Fonte: audio registrato in prima persona. Una versione video è disponibile sul canale Youtube 'Bibliorencontres'. Organizzazione dell'evento a cura di: Biblioteca regionale Bruno Salvadori: https://www.facebook.com/biblioteca.regionale.aosta/ --- // Disclaimer // Tutti gli audio disponibili sono utilizzati negli episodi dopo previo consenso e accordo con i distributori originali di altre piattaforme e/o comunque distribuiti liberamente e originariamente con licenze CC BY 4.0 e affini - o registrati in loco, viene sempre riportata la fonte e i dovuti crediti. I titoli potrebbero differire in caso di titoli originali troppo lunghi. Per qualsiasi dubbio o problema contattateci PER FAVORE prima alla nostra mail: vassallidibarbero[@]gmail[dot]com - Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Festeggiamo l'episodio 300 di Vox2Box con la consueta dose di autoreferenzialità!
Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia
Il professor Barbero è ospite di Giovedì Scienza, per un incontro dal titolo "Le crisi del trecento e del duemila - Economia, conflitti ed epidemie con lo sguardo dello storico". Modera Piero Bianucci, scrittore e giornalista scientifico.Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=m9HxeKY39BUTwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastGeorge Street Shuffle by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffleLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Alessandro Barbero al Festival della Mente: Lezioni e Conferenze di Storia
Il professor Barbero è ospite di Giovedì Scienza, per un incontro dal titolo "Le crisi del trecento e del duemila - Economia, conflitti ed epidemie con lo sguardo dello storico". Modera Piero Bianucci, scrittore e giornalista scientifico.Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=m9HxeKY39BUTwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastGeorge Street Shuffle by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffleLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Il Messaggio di Oggi: "MEDIANTE QUESTI TRECENTO IO VI LIBERERÒ" • Giudici 7: 7 • Giudici 7: 5 • Giudici 7: 3 • Giudici 7: 9 • Genesi 46: 1 • Giovanni 1: 14 • Giovanni 1: 29 • Genesi 46: 2-3 • Genesi 17: 1 • Genesi 46: 4 • Giudici 7: 10 • Giudici 6: 36-37 • Giudici 7: 14-15 • Giudici 7: 17-19 • Zaccaria 4: 6--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
In questa lezione concludiamo le riflessioni sulle conseguenze prodotte della peste nera del Trecento. Dopo aver toccato nelle precedenti lezioni le trasformazioni nei diversi settori economici, ora approgondiamo il tema sociale delle rivolte degli 'esclusi', che investono tanto le campagne quanto le città. Casi di studio saranno le sollevazioni contadine in Francia (la jacqueries, 1358) e in Inghilterra (la rivolta di Wat Tyler e John Ball, 1381), per concludere con la rivolta fiorentina dei Ciompi (1378). In copertina: Una illustrazione di una rivolta contadina che prende di mira un nobile cavaliere. Miniatura dalle Cronache di Jean Froissart. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/stefano-dambrosio5/message
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.Riccardo Rao"Il tempo dei lupi"Storia e luoghi di un animale favolosoUtet Libriwww.utetlibri.itI lupi stanno tornando. Negli ultimi anni la loro popolazione in tutta Europa è aumentata in modo esponenziale. In Italia è più che decuplicata superando i duemila esemplari. Sempre più spesso vengono avvistati intorno ai centri abitati, nei pascoli, al limitare del bosco. Insieme alle tracce riemergono paure antiche, mai placate del tutto.Nemico da perseguitare, incarnazione del male, pericolo per raccolti e greggi: man mano che avanzava l'urbanizzazione e le foreste lasciavano spazio ai campi, i lupi sono stati cacciati, dagli eserciti o dagli stessi contadini, spesso dietro compenso delle istituzioni pubbliche. Si conta che solo in Francia nel 1797 furono uccisi oltre cinquemila lupi. Massacri simili furono perpetrati in Germania, Inghilterra, Italia… Una strage alimentata da un timore ancestrale che dal Medioevo giunge fino al presente.Dalla donna delle Asturie capace di comandare branchi di lupi nel Seicento, al ragazzo tedesco allevato dai lupi nel Trecento, fino alla celebre storia della bambina con il cappuccetto rosso che attorno all'anno Mille viene ghermita da un lupo e condotta nel cuore della foresta, Riccardo Rao ci guida attraverso documenti storici e leggende fino ai giorni nostri, ai macabri ritrovamenti di lupi impiccati nei boschi italiani.In un percorso fra storia, letteratura, psicologia e biologia, Rao ricostruisce come la superstizione popolare, la cultura dotta degli uomini di chiesa, ma anche le grandi trasformazioni dell'ambiente abbiano creato il mito del lupo europeo. Un mito mai così attuale.Riccardo Rao è professore ordinario all'Università di Bergamo, dove insegna Storia medievale e Storia dell'ambiente e degli animali. Ha tenuto conferenze e seminari in numerose università europee e americane ed è stato invitato per periodi di ricerca a Harvard, all'École Normale Supérieure di Lione e all'Università di Angers. I suoi interessi vertono principalmente sui beni comuni, l'ambiente, gli animali e i paesaggi medievali. Tra i suoi libri, ricordiamo I paesaggi dell'Italia medievale (Carocci, 2015).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it
In questa lezione racconto in che modo i Comuni italiani provarono a contrastare la peste con provvedimenti in parte di buon senso, in parte controproducenti. Approfondiamo le conseguenze sociali della paura della peste, anche a partire dal motivo figurativo medievale della danza macabra. Cominciamo infine a ragionare su come la perdita di un terzo della popolazione può aver inciso sulle dinamiche economiche. In copertina: L'isola veneziana della quarantena. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/stefano-dambrosio5/message
Lezione dedicata ad introdurre la peste del Trecento e particolarmente focalizzata sulle crisi agricole che precedettero lo svilupparsi dell'epidemia. A partire dalle considerazioni sulla scarsa produttività medievale, partiamo con un fuori programma sulle ragioni dell'attuale efficienza produttiva e delle sfide connesse alla conversione energetica dalle fonti fossili a quelle rinnovabili. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/stefano-dambrosio5/message
La lezione affronta la crisi dell'impero germanico, speculare e complementare alla crisi della Chiesa manifestatasi nella cattività avignonese. Nel 1356 si stabiliscono una volta per sempre le regole per l'individuazione del nuovo imperatore di Germania, che prevedono elezioni cui partecipano 7 principi elettori, 4 laici e 3 ecclesiastici. Questo significa che anche dal punto di vista giuridico l'imperatore tedesco non ha più nulla a che fare né con l'Italia né con il papa. I paesi che ospitano le due istituzioni universali del Medioevo sono condannate a rimanere separati e disgregati al loro interno. Negli stessi anni l'Europa vive i tempi difficili della peste del Trecento. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/stefano-dambrosio5/message
Donato Pirovano"La nudità di Beatrice"Dante, Giotto, Ambrogio Lorenzetti e l'iconografia della CaritàDonzelli Editorewww.donzelli.itUna figura di pura luce, il corpo coperto da un velo sottile che ne lascia intravedere le forme, in mano un cuore rosso, che arde dentro una fiamma. Sotto il panno leggero, la donna è nuda. È l'icona della Carità, l'amore cristiano, nella nuova rappresentazione che di essa si afferma nell'arco del Trecento grazie ad artisti come Giotto e Ambrogio Lorenzetti. Ma qual è l'origine di questa iconografia? Chi c'è dietro a questa donna, sensuale e insieme spirituale, che incarna la più importante virtù teologale? Nella filigrana di questa immagine – sostiene Donato Pirovano nel volume – è possibile intravedere la Beatrice dantesca nella forma in cui appare in sogno al poeta nell'enigmatico sonetto che apre la Vita nuova. In quella sede, la donna compare tra le braccia di Amore, che le offre in pasto il cuore di Dante, per poi allontanarsi in lacrime. Donando questo cuore alla «donna de la salute», Amore affida a Beatrice la vita di Dante perché la trasformi, sublimando la sua passione affinché non venga mai meno. In questo rito onirico, Beatrice incarna ciò che sarà nella poesia di Dante da quel momento in poi: l'icona vivente della Caritas, quell'amore disinteressato che viene dal cielo e al cielo ritorna. Toglierle il velo e ammirare la sua nudità significa, allora, contemplare la bellezza di un amore salvifico, puro ed eterno. In un ragionamento serrato tra parole e immagini, Pirovano conduce il lettore alla scoperta dei legami obliqui tra arte e letteratura, rintracciando nell'episodio dantesco la fonte primaria capace, con la sua potente forza drammatica, di generare e alimentare un'iconografia che godrà di lì a poco di uno straordinario successo.Donato Pirovano è professore ordinario di filologia e critica dantesca all'Università di Milano. Socio dell'Accademia delle scienze di Torino, ha tenuto pubbliche letture dantesche presso varie istituzioni culturali, tra cui la Casa di Dante in Roma, la Società dantesca italiana di Firenze, il Salone del Libro di Torino. Codirige la «Rivista di studi danteschi». Nel 2015 ha curato la nuova edizione critica della Vita nuova. Per i tipi della Donzelli ha pubblicato Amore e colpa. Dante e Francesca (2021). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
En las caccias del Trecento y en las chasses francesas, dos o más voces se persiguen la una a la otra siguiéndose de cerca y tratando de darse caza. En este programa no sólo hablaremos de esta forma musical, sino también de trompas naturales,de animales y de dioses mitológicos a través de las músicas de Jacopo de Bologna, Gherardello da Firenze, Janequin, Francesco Cavalli, John Bull, Jean-Baptiste Morin, Vivaldi y Bach. Escuchar audio
Florent Martini directeur de la gestion chez Trecento AM nous présente ses 3 valeurs préférées : Eli lilly, Parker Hannifin et Arista Networks Hébergé par Ausha. Visitez ausha.co/politique-de-confidentialite pour plus d'informations.
Veronica Vittanidirettrice Musei Civici di ComoPinacoteca Civica di Comowww.visitcomo.euLa Pinacoteca annovera una sezione di scultura altomedioevale, romanica e gotica, con materiali provenienti da vari edifici religiosi della città; inoltre le sezioni di pittura coprono un arco cronologico ininterrotto dal Trecento al Novecento, con intermezzi riguardanti: la scultura, la decorazione delle vetrate e persino la miniatura.La sezione dedicata al Novecento ospita sculture e dipinti degli astrattisti del “Gruppo Como” nonchè i disegni dell'architetto futurista Antonio Sant' Elia.Geo Poletti. Collezionista e PittoreLa Pinacoteca Civica di Como, dopo il comodato della grande tela di Paolo Pagani con la Caduta degli angeli ribelli concesso dagli eredi di Huberto Poletti (1954–2019), prosegue la collaborazione con la famiglia Poletti organizzando una mostra incentrata sulla figura di Ruggero Poletti, per tutti Geo (Milano, 1926 – Lenno, Como, 2012).Ricercato conoscitore di pittura antica, collezionista e pittore in prima persona, Geo Poletti è una figura di primo piano nel panorama artistico italiano della seconda metà del Novecento. La sua raccolta, costruita con occhio attento alla qualità e senza preclusioni verso gli "anonimi" e gli artisti considerati "minori", ha svolto un ruolo importante nella riscoperta di alcuni pittori poco noti, poi universalmente riconosciuti da critica e mercato, a partire dall'amato Paolo Pagani (Castello Valsolda, Como 1655 - Milano, 1716), di cui sono esposti ben 7 dipinti, e di un genere emblematico della pittura di età moderna come la natura morta, esplorata con passione e competenza in molte delle sue diramazioni del Seicento e del Settecento.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Alessandro Barbero segue Dante nella sua adolescenza di figlio di un usuario che sogna di appartenere al mondo dei nobili e dei letterati. Troviamo Dante nei corridoi oscuri della politica, dove gli ideali si infrangono davanti alla realtà meschina degli odi di partito e della corruzione dilagante e lo ritroviamo poi nei vagabondaggi dell'esiliato dove scopriamo l'incredibile varietà dell'Italia del Trecento, fra metropoli commerciali e corti cavalleresche. Evento organizzato nell'ambito degli incontri Aspettando la Storia. La Storia in Piazza. Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=phTJcmpwqXc --- // Disclaimer // Tutti gli audio disponibili sono utilizzati negli episodi dopo previo consenso e accordo con i distributori originali di altre piattaforme e/o comunque distribuiti liberamente e originariamente con licenze CC BY 4.0 e affini - o registrati in loco, viene sempre riportata la fonte. I titoli potrebbero differire in caso di titoli originali troppo lunghi. Per qualsiasi dubbio o problema contattateci PER FAVORE prima alla nostra mail: flamsteed46[@]gmail[dot]com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Simona Cantelmi"Io non mi trucco"Les Flaneurs Edizionihttps://lesflaneursedizioni.itSara, al settimo mese di gravidanza e ormai lontana dall'ex fidanzato, vive da sola questa nuova fase. Tamila, solare e premurosa, ha nostalgia della sua Russia ma in Italia ha trovato il grande amore, con il quale ha costruito una splendida famiglia. Valeria, giornalista precaria, è appassionata e sicura di sé, ma inizia a soffrire la sua condizione di single e si rifugia nelle braccia di un uomo sposato. Betty è una fotografa che per pagare l'affitto lavora come cameriera e che, inaspettatamente, si scopre innamorata di una ragazza. Quattro trentenni in corsa verso i quaranta, dalle esistenze variamente intrecciate, che vedono mutare il proprio “essere donna” e devono fare i conti con le inquietudini proprie del sentimento amoroso. Ognuna di loro ha un cuore grande e un bagaglio di sofferenze che non le impedisce di mantenersi aperta all'amore, all'amicizia e alla cura dell'altro. Perché non importa quante lacrime abbiano già versato quegli occhi struccati, o quanti castelli in aria siano già crollati: una donna saprà sempre ritrovare il sorriso e andare avanti.Simona Cantelmi, Budrio (Bo), giornalista. Laureata in Lettere Moderne, ha lavorato come redattore per un quotidiano (L'Informazione-Il Domani di Bologna, allegato della Stampa) e per alcuni periodici (allegati del Giornale). Si occupa di comunicazione negli ambiti musica, teatro ed editoria e scrive per l'inserto mensile del Corriere della Sera “Vivi Bologna Emilia Romagna”. È vicepresidente di Agimp (Associazione dei Giornalisti e Critici italiani di Musica legata ai linguaggi popolari). Ha curato quattro voci del Dizionario Biografico degli Italiani Treccani. Ha pubblicato monografie e saggi di carattere storico (tra cui Bologna fra Trecento e Quattrocento. La testimonianza di Pietro Di Mattiolo, 2011), racconti e il romanzo Il protettore del tempo (2017).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Di ladri acrobati si fa menzione nelle cronache italiane a cominciare dalla Nuova Cronica di Giovanni Villani, di metà Trecento. La cronaca che ci ha regalato la storia di un eccellentissimo ladro, italiano e più precisamente toscano, di nome Arrighetto di san Polo: abile e letale.Lorenzo Manara è scrittore di libri storici e fantasy. Leggi subito il mio ultimo romanzo: La Stirpe delle Ossa!
In questi giorni anche i preziosi manoscritti medievali conservati in Emilia-Romagna fanno parlare, a causa dei drammatici danni causati dalla tragedia dell'alluvione. Quilisma mette al centro di due appuntamenti il manoscritto 117 conservato nella Biblioteca comunale di Faenza, una raccolta di variazioni strumentali su modelli polifonici francesi e italiani della fine del Trecento e primi del Quattrocento. In essa molta è la musica liturgica; tre diverse messe, un Kyrie isolato, due Benedicamus Domino e una serie di variazioni corrispondenti a vari momenti dell'Ufficio del Vespro: un mottetto sacro, l'inno Ave maris stella, tre intonazioni del Magnificat e una parodia forse corrispondente alla sua dossologia finale. Giovanni Conti ripropone per l'occassione un incontro con Pedro Memelsdorf e l'Ensemble Mala Punica da lui diretto. La musica che ascolteremo è quella desunta dal codice faentino fortunatamente scampato all'alluvione. Il risultato è molto suggestivo e senz'altro innovatore: i cantori della Schola – portatori dei sacri testi – vengono così contornati dal virtuosismo delle diminuzioni, quasi si trattasse delle splendide iniziali di un codice miniato di cui Faenza 117 ci mostra (solo) le straordinarie filigrane.
Rinviato oggi l'inizio del vaglio del decreto sull'immigrazione del governo Meloni, che l'opposizione contrasta con decisione. Associazioni, partiti e sindacati hanno manifestato a Roma il 18 aprile contro il decreto.
Ciao a tutte e a tutti, sono Carlo Albarello e benvenuti aI podcast “I libri di Carlo”, dove si parla di cultura con chi la fa. Questa settimana incontro il giornalista Claudio Malfitano che, con il collega Nicola Cesareo, ha scritto Padova le 100 meraviglie +1, Typimedia Editore. Gli stessi hanno bissato con un'altra guida Padova. Guida alla città del santo in 101 luoghi e 10 itinerari tematici, sempre per Typimedia. Uno dei settori dell'editoria che ha ottenuto recentemente buoni risultati commerciali è quello delle guide di viaggio. La ragione è facilmente intuibile: la fine di molte restrizioni agli spostamenti per il coronavirus ha favorito progetti di vacanze in luoghi lontani. Cercheremo di capire che cosa abbia spinto un giornalista che si occupa da anni della cronaca della sua città a scriverne come un luogo di meraviglie da scoprire. Sì, proprio Padova, che per i cicli affrescati del Trecento che custodisce, è stata proclamata nel 2021 patrimonio mondiale Unesco. Buon ascolto!
Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia
Nel Trecento guerre ed epidemie provocano una notevole riduzione demografica, eppure la qualità della vita aumenta, e appaiono nuove opportunità di mercato per tutti quelli capaci di cogliere l'occasione.Questa è la prima conferenza del ciclo "Tre lezioni di Alessandro Barbero", organizzato da Intesa Sanpaolo e svoltosi nell'omonimo Grattacielo, a Torino. Grazie ad Intesa Sanpaolo per il permesso di pubblicare le conferenze.Credits: Intesa Sanpaolo 2019Evento: http://www.eventi.grattacielointesasanpaolo.com/prenota/auditorium/tre-lezioni-di-alessandro-barbero/Community & Palco del Mercoledì: https://barberopodcast.it/communityTwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastGeorge Street Shuffle by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffleLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Alessandro Barbero al Festival della Mente: Lezioni e Conferenze di Storia
Nel Trecento guerre ed epidemie provocano una notevole riduzione demografica, eppure la qualità della vita aumenta, e appaiono nuove opportunità di mercato per tutti quelli capaci di cogliere l'occasione.Questa è la prima conferenza del ciclo "Tre lezioni di Alessandro Barbero", organizzato da Intesa Sanpaolo e svoltosi nell'omonimo Grattacielo, a Torino. Grazie ad Intesa Sanpaolo per il permesso di pubblicare le conferenze.Credits: Intesa Sanpaolo 2019Evento: http://www.eventi.grattacielointesasanpaolo.com/prenota/auditorium/tre-lezioni-di-alessandro-barbero/Community & Palco del Mercoledì: https://barberopodcast.it/communityTwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastGeorge Street Shuffle by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffleLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
La scena dell'Umanesimo italiano tra Trecento e Quattrocento fu molto vivace: ecco alcuni personaggi che lasciarono il segno anche sulla filosofia.
Un episodio un po' "baraccone" per celebrare il trecentesimo episodio... penso di meritarmelo proprio! Da quel lontano ottobre 2020, ne ho incise un bel po' di cavolate, no?
Nei primi del Trecento nacque Marzia degli Ubaldini, da alcuni chiamata Marcia e poi, semplicemente, Cia (Cia Ordelaffi). Difficile stabilire l'esatta data di nascita, anche perché i suoi natali, seppur nobili, non valevano certo l'onore d'esser raccontati. Aspetto, quello dell'onore, poi del tutto smentito dalle azioni della stessa Cia, che in età adulta seppe dimostrare all'Italia intera quanto valeva come signora, donna e guerriera.Lorenzo Manara è scrittore di libri storici e fantasy. Leggi subito il mio ultimo romanzo: La Stirpe delle Ossa!
Il miracolo delle piccole vite salvate, il freddo e il conforto di una zuppa.
Stefano Karadjov"Museo del Risorgimento. Leonessa d'Italia"Fondazione Brescia Museihttps://bresciamusei.comConoscere la storia ci aiuta ad analizzare il presente A Brescia inaugura il nuovo Museo del Risorgimento Leonessa d'Italia Completamente aggiornato nei contenuti e negli spazi all'interno del Grande e Piccolo Miglio nel Castello di Brescia Inaugurazione sabato 28 gennaio 2023 ore 11.30 Il nuovo Museo è caratterizzato da un approccio fortemente narrativo, orientato alla comprensione degli avvenimenti storici e allo sviluppo dell'historical thinking, allo scopo di leggere e interpretare le questioni della contemporaneità a partire dalla conoscenza del passato. La riscoperta della storia rappresenta, infatti, uno strumento essenziale per custodire la memoria, valorizzare il nostro patrimonio culturale, analizzare il presente e sviluppare il senso critico rispetto all'attualità. Tre sono i pilastri della trama narrativa del nuovo Museo del Risorgimento Leonessa d'Italia: i reperti storici, ovvero l'evidenza della cultura materiale del Risorgimento; le opere d'arte, che hanno contribuito a formare il nostro immaginario sull'epopea risorgimentale; infine, la collezione digitale, che permette un approccio esperienziale al Museo, coinvolgendo il pubblico in un percorso di conoscenza ed esplorazione. Conservare e spiegare oggetti e opere d'arte non è infatti l'unico scopo del Museo di Brescia, che si fa portatore di una nuova concezione di Risorgimento, quale epoca più lunga e complessa di quanto siamo abituati a pensare.Nel nuovo allestimento, il Risorgimento italiano viene letto come parte integrante di fenomeni storici più ampi, che hanno riguardato l'intero continente europeo e la cui forza simbolica non si è esaurita nell'Ottocento. Raccontando la storia del Risorgimento come un viaggio complesso e fatto di molte voci, il Museo alterna scala locale ed europea, racconto e analisi, contenuti fisici e collezioni digitali, allo scopo di illustrare eventi, luoghi e protagonisti della storia risorgimentale in maniera innovativa. Il percorso museale, inoltre, riconosce e valorizza il fondamentale ruolo svolto dalle donne nel processo di unificazione dell'Italia. La narrazione parte dalla Repubblica bresciana del 1797, passando attraverso le Guerre d'indipendenza e arriva alle soglie dei nostri giorni. Un focus particolare è riservato all'episodio delle Dieci giornate, che valsero alla città l'appellativo, reso celebre da Aleardo Aleardi e da Giosuè Carducci, di “Leonessa d'Italia”, in ragione dell'eroica resistenza popolare alle forze austriache (1849).Il Leonessa d'Italia amplia e completa l'offerta museale di Fondazione Brescia Musei, da un punto di vista artistico e iconografico, arricchendo il disegno della pittura bresciana già in la Pinacoteca Tosio Martinengo – che copre l'arco temporale dal Trecento all'Ottocento – con opere di artisti ottocenteschi e novecenteschi quali Angelo Inganni, Jean Adolphe Beaucé, Adolfo Wildt, Giovanni Battista Gigola, Caroline Deby, Eliseo Sala, Faustino Joli. Dal punto di vista storico il Museo del Risorgimento Leonessa d'Italia si affianca infatti, anche nella posizione interna al Castello, al Museo delle Armi Luigi Marzoli, che racconta la lunghissima e prolifica tradizione armiera bresciana nei secoli. Entrambi i musei sono, non a caso, visitabili con un unico biglietto. Il nuovo Museo intrattiene con il Castello di Brescia un legame inscindibile: durante l'Ottocento la fortezza – uno dei più affascinanti complessi fortificati d'Italia e il secondo più grande d'Europa – fu sede della guarnigione francese e poi di quella austriaca, che decise di rifunzionalizzare gli edifici e gli acquartieramenti militari, donando al Castello la forma di una grande caserma. Anche nel secolo successivo e fino al termine della Seconda guerra mondiale esso fu luogo di detenzione e tortura fino a diventare, a partire dal dopoguerra, uno dei luoghi più cari ai bresciani. Negli anni, ospitò anche l'antico Museo del Risorgimento di Brescia, istituito nel 1887, tra i primi ad essere creati in Italia. Fu chiuso nel 2005 per lasciare spazio a esposizioni temporanee. Gravi problemi statici, palesatesi nella sede del Grande Miglio, portarono a una definitiva chiusura degli spazi espositivi nel 2015, finalmente oggi sanata dall'apertura del nuovo museo Leonessa d'Italia.L'intervento del Comune di Brescia e di Fondazione Brescia Musei, grazie al Bando Emblematici Maggiori di Fondazione Cariplo, ha voluto quindi recuperare e valorizzare un bene storico fondamentale nella storia della città di Brescia. Il progetto di riqualificazione ha interessato non solo la struttura del Grande Miglio – edificio nato come deposito delle vettovaglie del Castello e poi divenuto, in epoca contemporanea, spazio espositivo – ma anche quello del Piccolo Miglio, ulteriore antico deposito che oggi diventa sede dell'accoglienza, della biglietteria e del bookshop; esso contiene al suo interno uno spazio per laboratori e conferenze e, al secondo piano, uno per mostre temporanee e appuntamenti e, in ultimo, l'intero ambito servirà in futuro la Fossa Viscontea all'esterno, palcoscenico di eventi dal vivo.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
In this lecture, I discuss the art of Italy during the ancient and medieval periods! I covered the Etruscans, Ancient Rome, Early Christianity, Byzantine Ravenna, and the Trecento. For images and sources: https://daffodil-clock-ca1.notion.site/Ancient-and-Medieval-Italy-6353658f739945c08c6ab83b9007d324 _______________________________________________________________________________________________________________________________________ Welcome to Accessible Art History! Here, we provide a space for art lovers, students, and anyone who is curious to explore all periods of art history and human creation. Website: www.accessiblearthistory.com YouTube channel: https://www.youtube.com/accessiblearthistory If you would like to support me on Patreon: https://www.patreon.com/accessiblearthistory?fan_landing=true Sponsor an episode: https://www.buymeacoffee.com/accessarthist Follow on Instagram: @accessible.art.history My favorite art history books: https://bookshop.org/shop/accessiblearthistory Sign up for the monthly newsletter: https://forms.gle/Dwe3mob2D43r8Hu2A All images courtesy of Public Domain and/or Creative Commons for educational purposes Music courtesy of Epidemic Sound (referral link below) https://www.epidemicsound.com/referral/kvtik0 #arthistory #art #history --- Support this podcast: https://anchor.fm/accessiblearthistory/support
Alex jones"Il traduttore"Massimo Soncini Editorehttps://www.soncinieditore.it/Tra teschi di poeti del Trecento e loschi esperimenti genetici, un thriller dalle sfumature horror per la nuova collana GialloParma di Massimo Soncini Editore."Un giallo la cui trama si infittisce sullo sfondo di una Parma notturna e misteriosa... Con personaggi che convincono il lettore a seguirli fino alla fine." Gazzetta di ParmaLa vita serena di Patrick Bird, filosofico e ironico traduttore americano che vive a Parma tra piccoli lavori e amori deludenti, si trasformerà - dal momento in cui accetta un lavoro commissionato dalla bella e aristocratica Ombretta Blanc - in uno strano incubo: un travolgente mix di terrore, perversione e malvagità. Da modesto traduttore di testi enigmatici scritti da un ragazzo scomparso nel nulla, Patrick, in un crescendo di tensione, rischierà di diventare la vittima designata. Un ironico giallo/noir con sfumature di fantascienza e horror che si legge tutto d'un fiato, degno di Haruki Murakami e Carlos Ruiz Zafòn.Alex Jones di Atlanta (Stati Uniti), abita a Parma con la sua famiglia. È docente di inglese presso l'Università di Parma e il Liceo Scientifico Marconi, giornalista freelance, traduttore, interprete, doppiatore, attore di teatro, cantante per il gruppo punk No Bones, telecronista e allenatore di football americano. Nel 2021, il suo racconto “My Children and Other Animals” è stato nominato finalista per il premio “Best Non-Fiction Story” da Story House Magazine.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Poète et philosophe du Trecento italien, Dante fut l'un des magistrats qui gouvernèrent Florence. Victime d'un retournement de situation, il en fut chassé et entreprit d'écrire la Divine Comédie. Ce chef-d'œuvre du christianisme médiéval, méconnu ou incompris, domine la poésie italienne.
Dante, Petrarca e Boccaccio sono definiti le "Tre Corone" della lingua fiorentina, e ovviamente anche di quella italiana. Nonostante siano spesso citati assieme, in realtà i tre autori sono molto diversi tra di loro. Le ragioni sono nel periodo storico che vivono, nella storia personale e nella società in cui si sviluppa la loro opera.In questa pillola, vediamo chi sono e quali siano somiglianze e differenze fra i tre. Se vuoi approfondire, come sempre, puoi farlo qui: https://www.studenti.it/confronto-fra-dante-petrarca-e-boccaccio.htmlColonna sonoraBlippy trance / Poppers and prosecco - Kevin Mac Leod https://incompetech.com/Effetti sonori: https://www.zapsplat.com
Tra il Trecento e il Quattrocento il nord Italia fu attraversato da un profondo cambiamento, coi comuni che andarono evolvendosi verso le cosiddette signorie. Ecco come tutto questo avvenne.
Tra la fine del Trecento e l'inizio del Quattrocento l'Europa cattolica si trovò spaccata a metà, con due papi (e, a tratti, perfino tre) in contemporanea. Ecco quali conseguenze ebbe quello scisma e quali proteste provocò.
Al di là di Francia e Inghilterra, quali altri stati europei avviarono il processo di modernizzazione tra Trecento e Quattrocento? Ecco una panoramica della situazione dalla Spagna alla Russia.
L'avvento della peste, nel Trecento, si andò a sommare ad altre cause di crisi: i cambiamenti climatici, le guerre, l'arrivo anche di altre malattie. E tutto questo provocò, presto, l'esplosione del malcontento popolare.
Attorno alla metà del Trecento l'Europa fu colpita da un'epidemia tremenda: quella della peste nera. Ecco come arrivò e come si abbatté sul vecchio continente.