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Il governo ha impugnato la legge della Provincia di Trento sul terzo mandato (come aveva fatto per la Campania) e questo ha fatto scattare la protesta della Lega che ha parlato di "scelta politica" dietro questa decisione facendo salire la tensione nella maggioranza. Ne parliamo con Giovanni Donzelli, responsabile dell'organizzazione di Fratelli d'Italia.(Nella foto i consiglieri trentini Carlo Daldoss e Christian Girardi)Ieri l'attesa telefonata tra il presidente americano Trump e quello russo Putin sulla guerra in Ucraina. Per il Cremlino sono necessari colloqui lunghi ed articolati prima di arrivare ad una soluzione del conflitto. Ne parliamo con Andrea Romano, Professore di Storia della Russia all'Università di Roma Tor Vergata.
ROMA (ITALPRESS) - "La libertà d'espressione vale per tutti, credo che la cosa peggiore che si possa fare alle donne è pensare di creare un dibattito politico" su eventuali "cause di serie A o di serie B per la violenza". Bisogna "cercare di tutelare e difendere la libertà e la sicurezza delle donne sempre, a prescindere" che gli episodi di violenza avvengano "in casa o in strada, da persone che conoscono o da sconosciuti. La sicurezza delle donne è prioritaria rispetto a queste polemiche politiche che vengono sollevate". Lo ha detto il responsabile Organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli, a margine del convegno "Pari opportunità, pari libertà. Due anni di governo Meloni” in Senato, rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni del ministro Valditara sulla violenza di genere.xi2/sat/gtr
ROMA (ITALPRESS) - "Meloni è un problema per le toghe rosse, perchè non è ricattabile, non insegue interessi personali. Colpa grave, vuole riformare la giustizia. E i magistrati secondo Paternello non sono abbastanza compatti nel combatterla. "Dobbiamo assolutamente porre rimedio", sentenzia la toga rossa. Care toghe rosse,compito dei magistrati, e la stragrande maggioranza dei vostri colleghi che combatte in trincea lo sa benissimo, è quello di fermare i mafiosi, i criminali, non quello di fermare i governi democratici". Lo dice Giovanni Donzelli, responsabile Organizzazione di Fratelli d'Italia, in un video su Facebook, in merito alla mail del magistrato Marco Patarnello, pubblicata dal quotidiano Il Tempo.sat
Dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano così su X, la premier Giorgia Meloni, ha sottolineato l'inchiesta della procura di Bari in merito agli accessi effettuati, anche sul suo conto corrente, da un ex dipendente di una banca. Ma è solo l'ultimo caso di spiate eccellenti.Ne parliamo con Giovanni Donzelli, deputato di FdI e vicepresidente del Copasir ed Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva al Senato e membro del Copasir.
ROMA (ITALPRESS) - "La famiglia Borsellino ha ringraziato il governo, la presidente della Commissione antimafia, la Commissione antimafia, credo che per noi sia una medaglia da mettere al petto ma per continuare a lavorare con umiltà, serenità e senza strumentalizzazione politica: la lotta alla mafia deve unire e non dividere". Lo ha detto il responsabile del Dipartimento Organizzazione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, a margine della presentazione delle iniziative di Fratelli d'Italia per il prossimo 18 e 19 luglio, in occasione dell'anniversario della strage di via D'Amelio nella quale trovarono la morte il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta.xc3/sat/gtr
ROMA (ITALPRESS) - "La famiglia Borsellino ha ringraziato il governo, la presidente della Commissione antimafia, la Commissione antimafia, credo che per noi sia una medaglia da mettere al petto ma per continuare a lavorare con umiltà, serenità e senza strumentalizzazione politica: la lotta alla mafia deve unire e non dividere". Lo ha detto il responsabile del Dipartimento Organizzazione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, a margine della presentazione delle iniziative di Fratelli d'Italia per il prossimo 18 e 19 luglio, in occasione dell'anniversario della strage di via D'Amelio nella quale trovarono la morte il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta.xc3/sat/gtr
A cura di Daniele Biacchessi Antisemitismo, lasciano due dirigenti di Fdi giovani Cadono le prime teste dei vertici dei giovani di Fratelli d'Italia. Sono quelle di Flaminia Pace e Elisa Segnini, dirigenti di Gioventù nazionale, costrette alle dimissioni dopo la pubblicazione di stralci dell'inchiesta di Fanpage. Già nella prima puntata, una giornalista infiltrata aveva ripreso i cori «duce, duce, duce» e addirittura il nazista «Sieg Heil». Nella seconda parte viene derisa una parlamentare del partito: Ester Mieli, senatrice di Fratelli d'Italia, ex portavoce della comunità ebraica di Roma. Il capo dell'Organizzazione, Giovanni Donzelli, la sorella della premier, Arianna Meloni, segretaria politica di FdI, e il deputato a capo di Gioventù Nazionale, Fabio Roscani hanno passato ore a via della Scrofa, per capire come uscire da questa situazione imbarazzante. Alla fine si arriva all'unica decisione possibile: allontanare gli iscritti. Saranno sospesi cautelativamente ai probiviri, poi espulsi. La prima che rassegni le dimissioni è Flaminia Pace, quella che irride Ester Mieli. Poi, Elisa Segnini lascia il posto da capo-segreteria della deputata Lucaselli. Aveva rivendicato di essere razzista e fascista. Non è chiaro se sarà sospesa Ilaria Partipilo, presidente della giovanile a Bari e collaboratrice di Giovanni Donzelli, che in chat scriveva: "Ebreo infame". Meloni contro l'inchiesta di Fanpage: “Metodi da regime" Giorgia Meloni decide di rovesciare totalmente la linea di FdI. E lo fa nella notte, appena terminato il Consiglio europeo. La sua è una reazione carica di rabbia: parla di “infiltrati nei partiti”, di “metodi da regime”, chiama in causa il presidente Sergio Mattarella. Ma la verità è che chi doveva controllare i comportamenti dei giovani del partito non lo ha fatto, e se non ci fosse stata l'informazione puntuale dei colleghi di Fanpage, non sarebbe mai venuto a galla l'esistenza di un problema di antisemitismo e di apologia di fascismo così latente nel partito di maggioranza del Paese. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi Antisemitismo, lasciano due dirigenti di Fdi giovani Cadono le prime teste dei vertici dei giovani di Fratelli d'Italia. Sono quelle di Flaminia Pace e Elisa Segnini, dirigenti di Gioventù nazionale, costrette alle dimissioni dopo la pubblicazione di stralci dell'inchiesta di Fanpage. Già nella prima puntata, una giornalista infiltrata aveva ripreso i cori «duce, duce, duce» e addirittura il nazista «Sieg Heil». Nella seconda parte viene derisa una parlamentare del partito: Ester Mieli, senatrice di Fratelli d'Italia, ex portavoce della comunità ebraica di Roma. Il capo dell'Organizzazione, Giovanni Donzelli, la sorella della premier, Arianna Meloni, segretaria politica di FdI, e il deputato a capo di Gioventù Nazionale, Fabio Roscani hanno passato ore a via della Scrofa, per capire come uscire da questa situazione imbarazzante. Alla fine si arriva all'unica decisione possibile: allontanare gli iscritti. Saranno sospesi cautelativamente ai probiviri, poi espulsi. La prima che rassegni le dimissioni è Flaminia Pace, quella che irride Ester Mieli. Poi, Elisa Segnini lascia il posto da capo-segreteria della deputata Lucaselli. Aveva rivendicato di essere razzista e fascista. Non è chiaro se sarà sospesa Ilaria Partipilo, presidente della giovanile a Bari e collaboratrice di Giovanni Donzelli, che in chat scriveva: "Ebreo infame". Meloni contro l'inchiesta di Fanpage: “Metodi da regime" Giorgia Meloni decide di rovesciare totalmente la linea di FdI. E lo fa nella notte, appena terminato il Consiglio europeo. La sua è una reazione carica di rabbia: parla di “infiltrati nei partiti”, di “metodi da regime”, chiama in causa il presidente Sergio Mattarella. Ma la verità è che chi doveva controllare i comportamenti dei giovani del partito non lo ha fatto, e se non ci fosse stata l'informazione puntuale dei colleghi di Fanpage, non sarebbe mai venuto a galla l'esistenza di un problema di antisemitismo e di apologia di fascismo così latente nel partito di maggioranza del Paese. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
ROMA (ITALPRESS) - "Abbiamo visto come il buon governo di Giorgia Meloni hacontagiato il resto d'Europa, hanno capito che la destra può portare il buon governo e questo è un risultato importante. Sono state smentite le bugie delle sinistre": così il responsabile organizzativo di FdI, Giovanni Donzelli, parlando con i cronisti al comitato elettorale del partito alla luce delle proiezioni delle Europee.xb1/fsc
ROMA (ITALPRESS) - "Abbiamo visto come il buon governo di Giorgia Meloni hacontagiato il resto d'Europa, hanno capito che la destra può portare il buon governo e questo è un risultato importante. Sono state smentite le bugie delle sinistre": così il responsabile organizzativo di FdI, Giovanni Donzelli, parlando con i cronisti al comitato elettorale del partito alla luce delle proiezioni delle Europee.xb1/fsc
PALERMO (ITALPRESS) - "La Sicilia rappresenta per noi il cuore del Mediterraneo, stiamo investendo moltissimo sullo sviluppo del territorio e sul dialogo con i paesi che si affacciano sul Mediterraneo, sia per difendere i nostri confini sia creare una collaborazione che non sia più predatoria nei confronti dell'Africa". A dirlo è il responsabile nazionale organizzazione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, intervenuto a margine dell'inaugurazione del nuovo comitato del partito in via Notarbartolo a Palermo. xd8/sat
PALERMO (ITALPRESS) - "La Sicilia rappresenta per noi il cuore del Mediterraneo, stiamo investendo moltissimo sullo sviluppo del territorio e sul dialogo con i paesi che si affacciano sul Mediterraneo, sia per difendere i nostri confini sia creare una collaborazione che non sia più predatoria nei confronti dell'Africa". A dirlo è il responsabile nazionale organizzazione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, intervenuto a margine dell'inaugurazione del nuovo comitato del partito in via Notarbartolo a Palermo. xd8/sat
CATANIA (ITALPRESS) - "Fratelli d'Italia è un partito radicato sul territorio, in cui si studia, si approfondisce e ci si ritrova. Non siamo i partiti che muoiono con una dichiarazione. E' radicato e con una grande leader, che è Giorgia Meloni. Ai nostri parlamentari auguro di svolgere bene il loro lavoro". Lo ha detto a Catania il responsabile dell'organizzazione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, a margine dell'inaugurazione della segreteria politica del collega di partito Manlio Messina.xo1/mgg/
CATANIA (ITALPRESS) - "Fratelli d'Italia è un partito radicato sul territorio, in cui si studia, si approfondisce e ci si ritrova. Non siamo i partiti che muoiono con una dichiarazione. E' radicato e con una grande leader, che è Giorgia Meloni. Ai nostri parlamentari auguro di svolgere bene il loro lavoro". Lo ha detto a Catania il responsabile dell'organizzazione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, a margine dell'inaugurazione della segreteria politica del collega di partito Manlio Messina.xo1/mgg/
Andrea Delmastro Delle Vedove, sottosegretario alla Giustizia, uomo irrinunciabile della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, cha chiamata “leggerezza”. Osservando con attenzione si tratta in effetti dell'ennesima leggerezza. Delmastro con leggerezza ha rivelato informazioni coperte dal segreto di Stato al suo coinquilino nonché compagno di partito Giovanni Donzelli. Donzelli con leggerezza ha utilizzato quelle informazioni riservate per bastonare i suoi avversari politici. Una leggerezza. Si sa, i sottosegretari di governo con leggerezza fanno comunella con i loro coinquilini come degli studenti universitari qualsiasi. Poi con leggerezza il sottosegretario Delmastro ha festeggiato il capodanno insieme all'altro suo compagno di partito Emanuele Pozzolo che con leggerezza passava di là. Dicono i presenti che fosse un po' alticcio e con leggerezza abbia armeggiato con una pistola. Con leggerezza il sottosegretario alla Giustizia ha raccontato di essere proprio in quel momento andato a buttare la spazzatura. Un testimone dice che non è vero ma Delmastro con leggerezza ha detto che il testimone, quello che si è preso una pallottola nella gamba, ricorda male. Poi con leggerezza nei giorni scorsi il sottosegretario ha partecipato a una cena elettorale a Biella per sostenere la candidatura a sindaco di Marzio Olivero, suo compagno di partito. Hanno discusso con leggerezza tra una portata e l'altra della nomina del revisore dei conti della cassa di Risparmio di Biella e con leggerezza stavano finendo per darsele davanti a tutta. È intervenuta la scorta del leggero sottosegretario e li ha separati. Spiega il sottosegretario che stavano litigando per finta, che ha fatto una leggerezza. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Sono una quindicina gli indagati dalla procura di Perugia, tra cui un finanziere, un magistrato ed alcuni giornalisti, per gli accessi a dati sensibili di politici, imprenditori ed altre personalità pubbliche. Si tratta di dossieraggio o d'iniziative dei singoli indagati?Ne parliamo con Giovanni Donzelli (nella foto), deputato di FdI e vicepresidente del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica e David Ermini, ex vicepresidente del Csm.
Le recenti manifestazioni pubbliche di gruppi che si ispirano direttamente al ventennio fascista dividono la politica tra richieste di scioglimento di Forza Nuova e Casapound, misure di rigore e imbarazzanti silenzi. Prima i saluti romani alla commemorazione dell'assassinio di tre missini in via Acca Larentia il 7 gennaio 1978. Poi ancora i saluti romani alla manifestazione in memoria di Alberto Giaquinto, ucciso il 10 gennaio 1979. Infine la gazzarra avvenuta prima del derby Lazio-Roma, quando un gruppo di tifosi biancocelesti a Ponte Milvio ha anche intonato un canto ungherese degli anni '50 contro la dittatura sovietica. La segretaria del Pd Elly Schlein alla Camera chiede al ministro Matteo Piantedosi di punire chi esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo. Anpi presenta una denuncia nei confronti dei partecipanti all'adunata di Acca Larentia e la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche italiane, Noemi Di Segni, parla di nostalgia pericolosa. Risponde il responsabile del Viminale: eravate al Governo, perchè non lo avete mai fatto? In Fratelli d'Italia l'imbarazzo è evidente e si misura nel silenzio della premier Giorgia Meloni impegnata ad aprire la presidenza del G7, nei distinguo di Tommaso Foti e di Giovanni Donzelli, nella richiesta del presidente del Senato Ignazio La Russa che i saluti romani non vengano sanzionati, ma anche dalla condanna del ministro Guido Crosetto. Ma il fascisismo in Italia non è tornato, semplicemente non se n'è mai andato. Dalla mancata epurazione del dopoguerra all'amnistia di Togliatti, allo sdoganamento degli eredi del Msi da parte di Silvio Berlusconi, fino a oggi. Più che lo scioglimento dei gruppi, servirebbe l'applicazione dei principi scritti nella nostra Costituzione che si ispira direttamente ai valori dell'antifascismo. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Le recenti manifestazioni pubbliche di gruppi che si ispirano direttamente al ventennio fascista dividono la politica tra richieste di scioglimento di Forza Nuova e Casapound, misure di rigore e imbarazzanti silenzi. Prima i saluti romani alla commemorazione dell'assassinio di tre missini in via Acca Larentia il 7 gennaio 1978. Poi ancora i saluti romani alla manifestazione in memoria di Alberto Giaquinto, ucciso il 10 gennaio 1979. Infine la gazzarra avvenuta prima del derby Lazio-Roma, quando un gruppo di tifosi biancocelesti a Ponte Milvio ha anche intonato un canto ungherese degli anni '50 contro la dittatura sovietica. La segretaria del Pd Elly Schlein alla Camera chiede al ministro Matteo Piantedosi di punire chi esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo. Anpi presenta una denuncia nei confronti dei partecipanti all'adunata di Acca Larentia e la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche italiane, Noemi Di Segni, parla di nostalgia pericolosa. Risponde il responsabile del Viminale: eravate al Governo, perchè non lo avete mai fatto? In Fratelli d'Italia l'imbarazzo è evidente e si misura nel silenzio della premier Giorgia Meloni impegnata ad aprire la presidenza del G7, nei distinguo di Tommaso Foti e di Giovanni Donzelli, nella richiesta del presidente del Senato Ignazio La Russa che i saluti romani non vengano sanzionati, ma anche dalla condanna del ministro Guido Crosetto. Ma il fascisismo in Italia non è tornato, semplicemente non se n'è mai andato. Dalla mancata epurazione del dopoguerra all'amnistia di Togliatti, allo sdoganamento degli eredi del Msi da parte di Silvio Berlusconi, fino a oggi. Più che lo scioglimento dei gruppi, servirebbe l'applicazione dei principi scritti nella nostra Costituzione che si ispira direttamente ai valori dell'antifascismo. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Ospiti di Marianna Aprile e Luca Telese: Achille Occhetto, Giovanni Donzelli, Alessandra Sardoni e Francesco Borgonovo
ROMA (ITALPRESS) - "Finirà tutto nel miglior modo possibile, perché se c'è una possibilità di far finire bene una trattativa è grazie a Giorgia Meloni". Lo dice Giovanni Donzelli, responsabile nazionale Organizzazione di Fratelli d'Italia, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell'agenzia Italpress, da Castel Sant'Angelo, dove si svolge Atreju, rispondendo a una domanda sul Pnrr, Mes e Patto di Stabilità. "Sul Mes la discussione non deve essere ideologica. Lo strumento lo ratifichiamo se conviene all'Italia", ha aggiunto.sat/mrv
PALERMO (ITALPRESS) - "Lo sblocco della terza rata del Pnrr è la conferma dell'ottimo lavoro del governo Meloni. Sono state smentite tutte le profezie nefaste della sinistra. Il governo, ovviamente, va avanti: ci sono buoni rapporti con l'Europa e i soldi arriveranno nonostante sia necessario correggere il piano che era stato previsto da altri governi". Così Giovanni Donzelli, Vicepresidente Copasir e deputato alla Camera per Fratelli d'Italia, a Palermo. xi6/vbo/gtr
PALERMO (ITALPRESS) - "Lo sblocco della terza rata del Pnrr è la conferma dell'ottimo lavoro del governo Meloni. Sono state smentite tutte le profezie nefaste della sinistra. Il governo, ovviamente, va avanti: ci sono buoni rapporti con l'Europa e i soldi arriveranno nonostante sia necessario correggere il piano che era stato previsto da altri governi". Così Giovanni Donzelli, Vicepresidente Copasir e deputato alla Camera per Fratelli d'Italia, a Palermo. xi6/vbo/gtr
A cura di Daniele Biacchessi In politica, così come nella vita, quando si compie un errore è meglio ammetterlo subito, in modo pubblico, prima che la pezza diventi più grande del buco. Così il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, formalmente indagato con il reato di diffusione di segreti d'ufficio, ha detto ai pubblici ministeri della Procura di Roma che non c'è stata alcuna rivelazione di notizie coperte dal segreto istruttorio sul caso della detenzione dell'anarchico Alfredo Cospito e i documenti non erano secretati. La Procura non crede a questa versione, altrimenti non lo avrebbe iscritto nel registro degli indagati. L'atto consiste in una relazione del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria che contiene intercettazioni in cui Cospito parla con alcuni boss mafiosi nel carcere di Sassari sulle condizioni di detenzione del 41 bis. Tutti i documenti del Dap trasmessi al ministero di Grazia e Giustizia sono riservati e non diffondibili. Eppure Delmastro li ha ricevuti, li ha letti, passati all'amico e compagno di partito Giovanni Donzelli che poi li ha resi pubblici nell'aula di Montecitorio. Il ministro Guardasigilli Carlo Nordio ha difeso Delmastro e Donzelli. Il tema centrale è quello della credibilità e autorevolezza con cui si presenta Andrea Delmastro, il cui comportamento è di una gravità politica e istituzionale perfino sconcertante. Le opposizioni continuano a chiedere le sue dimissioni. Al di là dell'utilizzo politico, nel caso si aprisse un processo, da parte di delmastro sarebbe doveroso mettersi da parte per difendersi dalle accuse, senza coinvolgere le scelte sulla Giustizia del Governo di Giorgia Meloni e acutizzare ogni forma di scontro con i magistrati.
A cura di Daniele Biacchessi In politica, così come nella vita, quando si compie un errore è meglio ammetterlo subito, in modo pubblico, prima che la pezza diventi più grande del buco. Così il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, formalmente indagato con il reato di diffusione di segreti d'ufficio, ha detto ai pubblici ministeri della Procura di Roma che non c'è stata alcuna rivelazione di notizie coperte dal segreto istruttorio sul caso della detenzione dell'anarchico Alfredo Cospito e i documenti non erano secretati. La Procura non crede a questa versione, altrimenti non lo avrebbe iscritto nel registro degli indagati. L'atto consiste in una relazione del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria che contiene intercettazioni in cui Cospito parla con alcuni boss mafiosi nel carcere di Sassari sulle condizioni di detenzione del 41 bis. Tutti i documenti del Dap trasmessi al ministero di Grazia e Giustizia sono riservati e non diffondibili. Eppure Delmastro li ha ricevuti, li ha letti, passati all'amico e compagno di partito Giovanni Donzelli che poi li ha resi pubblici nell'aula di Montecitorio. Il ministro Guardasigilli Carlo Nordio ha difeso Delmastro e Donzelli. Il tema centrale è quello della credibilità e autorevolezza con cui si presenta Andrea Delmastro, il cui comportamento è di una gravità politica e istituzionale perfino sconcertante. Le opposizioni continuano a chiedere le sue dimissioni. Al di là dell'utilizzo politico, nel caso si aprisse un processo, da parte di delmastro sarebbe doveroso mettersi da parte per difendersi dalle accuse, senza coinvolgere le scelte sulla Giustizia del Governo di Giorgia Meloni e acutizzare ogni forma di scontro con i magistrati.
Quello che ci ricorderemo della 73esima edizione del Festival di Sanremo. Fonti: intervento di Matteo Salvini durante la convention organizzata dal centrodestra per la chiusura della campagna elettorale lombarda, a sostegno di Attilio Fontana del 7 febbraio 2023 a Milano, pubblicato su ilfattoquotidiano.it l'8 febbraio 2023; video delle dichiarazioni del direttore di Rai Stefano Coletta durante la conferenza stampa che precede la finale del Festival di Sanremo dell'11 febbraio 2023, pubblicato su youmedia.fanpage.it; dichiarazioni di Giovanni Donzelli alla puntata di L'aria che tira del 2 novembre 2022, programma condotto da Myrta Merlino e trasmesso da La7, pubblicato sul profilo Twitter di Crazy Ass Moments in Italian Politics; quarta puntata del 73° Festival di Sanremo, in onda il 10 febbraio 2023, condotto da Amadeus e trasmesso da Rai 1, disponibile su RaiPlay; dichiarazioni di Giorgia Meloni in occasione del Consiglio Europeo di Bruxelles del 9-10 febbraio 2023, pubblicate sul canale Youtube de Il Fatto Quotidiano il 10 febbraio 2023; puntata finale del 73° Festival di Sanremo, in onda l'11 febbraio 2023, condotto da Amadeus e trasmesso da Rai 1, disponibile su RaiPlay.
La vicenda, inaudita e senza precedenti, del vicepresidente del Copasir e deputato di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli che per attaccare le opposizioni che chiedevano lumi sulla gestione del caso di Alfredo Cospito da parte del governo, ha letto in aula alcune intercettazioni inedite tra l'anarchico e alcuni mafiosi detenuti al 41 bis; la tragicomica gestione da parte della maggioranza al governo del video di Zelensky a Sanremo; la decisione del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, di respingere l'istanza di revoca del 41bis all'anarchico Cospito; i primi 100 giorni del governo Meloni; la querela di Meloni a Emiliano Fittipaldi e al quotidiano Domani. Ne parliamo nella terza tappa del nostro viaggio nella politica italiana con il giornalista Emiliano Fittipaldi, vice direttore del quotidiano Domani e Dino Amenduni, socio e consulente politico dell'agenzia di comunicazione Proforma; docente nei laboratori di comunicazione politica ed elettorale all'Università di Perugia e di storytelling politico all'Università di Bologna. Musica: Judas Priest - Breaking The Law
A cura di Daniele Biacchessi Governo, maggioranza e opposizione alla prova delle urne in Lombardia e Lazio. Pur essendo un voto regionale, le elezioni locali riflettono gli equilibri politici nazionali. Il Governo guidato da Giorgia Meloni cerca la conferma dell'esito delle politiche del 25 settembre 2022. La maggioranza prova un ricompattamento sulle candidature di Attilio Fontana in Lombardia e Francesco Rocca nel Lazio, dopo le differenti posizioni tra Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia sulle accise dei carburanti e sulla manovra economica dove sul finire dello scorso anno era avvenuto un assalto alla diligenza su numerosi provvedimenti. La maggioranza tenta anche di far dimenticare l'impasse istituzionale sul caso Cospito congelando le eventuali dimissioni di Andrea Delmastro e Giovanni Donzelli che hanno rivelato il contenuto di documenti segreti e riservati in un'aula del Parlamento. Le opposizioni si presentano invece unite in Lombardia sulla candidatura di Pierfrancesco Majorino, ma divise nel Lazio dove Alessio D'Amato del Pd e Donatella Bianchi del M5s corrono da soli, senza un accordo politico. Il centrodestra è favorito ovunque ma l'attenzione si concentra sul possibile cambio di peso politico tra Fratelli d'Italia e Lega, specie in Lombardia. A poche ore dal termine della campagna, il bilancio è comunque positivo, in quanto i candidati hanno cercato consensi sulla base di temi specifici del loro territorio e mostrando all'elettorato lombardo e laziale la loro differente e opposta visione su sanità pubblica, trasporti, autonomia differenziata, lavoro, lotta alla criminalità, economia. Ora la palla passa agli elettori.
A cura di Daniele Biacchessi Governo, maggioranza e opposizione alla prova delle urne in Lombardia e Lazio. Pur essendo un voto regionale, le elezioni locali riflettono gli equilibri politici nazionali. Il Governo guidato da Giorgia Meloni cerca la conferma dell'esito delle politiche del 25 settembre 2022. La maggioranza prova un ricompattamento sulle candidature di Attilio Fontana in Lombardia e Francesco Rocca nel Lazio, dopo le differenti posizioni tra Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia sulle accise dei carburanti e sulla manovra economica dove sul finire dello scorso anno era avvenuto un assalto alla diligenza su numerosi provvedimenti. La maggioranza tenta anche di far dimenticare l'impasse istituzionale sul caso Cospito congelando le eventuali dimissioni di Andrea Delmastro e Giovanni Donzelli che hanno rivelato il contenuto di documenti segreti e riservati in un'aula del Parlamento. Le opposizioni si presentano invece unite in Lombardia sulla candidatura di Pierfrancesco Majorino, ma divise nel Lazio dove Alessio D'Amato del Pd e Donatella Bianchi del M5s corrono da soli, senza un accordo politico. Il centrodestra è favorito ovunque ma l'attenzione si concentra sul possibile cambio di peso politico tra Fratelli d'Italia e Lega, specie in Lombardia. A poche ore dal termine della campagna, il bilancio è comunque positivo, in quanto i candidati hanno cercato consensi sulla base di temi specifici del loro territorio e mostrando all'elettorato lombardo e laziale la loro differente e opposta visione su sanità pubblica, trasporti, autonomia differenziata, lavoro, lotta alla criminalità, economia. Ora la palla passa agli elettori.
Il caso di Alfredo Cospito, anarchico detenuto al 41 bis in sciopero della fame, sta mettendo in subbuglio la politica e i partiti della maggioranza. Chiariremo innanzitutto i termini della questione, spiegando chi è e cosa ha fatto Cospito, che cos'è il 41 bis e qual è la differenza con l'ergastolo ostativo. Esamineremo anche la vicenda che ha coinvolto due esponenti di Fratelli d'Italia, il deputato Giovanni Donzelli e il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove.Nella seconda parte del podcast parleremo di immigrazione, tema che la maggioranza di centrodestra sta tenendo ai margini del dibattito quotidiano. Che cosa sta succedendo sulle nostre coste? Scriveteci all'indirizzo podcast@pagellapolitica.it o via Whatsapp al 3332652626.Seguiteci sui nostri siti Pagella Politica e Facta sui nostri profili Facebook, Instagram e Twitter.Condotto da Tommaso CanettaEpisodio scritto da Tommaso Canetta e Davide LeoProdotto da Jessica Mariana MasucciLINK UTILIChe cosa ha combinato Donzelli nel suo discorso alla CameraLe posizioni dei partiti sul caso CospitoI primi 100 giorni del governo Meloni in un ebookDa sette anni non sbarcavano così tanti migranti a gennaioPiantedosi non voleva trasportare i migranti su e giù per l'Italia, ma è quello che succedeCREDIT BRANI“Right on target” di Lemonmusicstudio “Perfect crime” di Gvidon CREDIT IMMAGINE: ANSA
A cura di Daniele Biacchessi Le dichiarazioni di Giovanni Donzelli alla Camera sul caso di Alfredo Cospito provocano la prima grana importante nel Governo di Giorgia Meloni. Tutto parte da un documento riservato che giunge al ministero della Giustizia, perché si possano prendere decisioni sulla detenzione di Alfredo Cospito e su quella di alcuni dei più pericolosi mafiosi italiani. Il testo contiene informazioni coperte dal segreto istruttorio, tra cui intercettazioni ambientali preventive. Quelle informazioni, comprese le conversazioni, finiscono nelle mani del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro: invece di tenerle riservate come stabilito dalle leggi le passa a Giovanni Donzelli. L'esponente di Fratelli d'Italia rende pubbliche quelle notizie sensibili per utilizzarle come arma nella contesa politica con l'opposizione. Già spiegato così il fatto è grave. Delmastro è uomo di Governo, Donzelli è la macchina organizzativa del partito di riferimento della maggioranza e vicepresidente del Copasir, l'organismo parlamentare di controllo delle attività dei servizi segreti. I passaggi riferiti in aula da Donzelli sono contenuti in un'informativa che il Dap, il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, ha inviato al ministro della Giustizia. Nella nota si fa riferimento ai contatti avuti da Alfredo Cospito con il casalese Francesco Di Maio e con il boss della 'ndrangheta, Francesco Presta. La decisione di diffondere notizie riservate e coperte dal segreto in forma pubblica, nell'aula del Parlamento, viola le leggi e travalica i ruoli apicali coperti da Delmastro e Donzelli. Si tratta di un pasticcio tecnico, legislativo e politico che mette in seria discussione le capacità di gestione di documentazione riservata da parte dell'Esecutivo.
Il dramma, la tragedia e la farsa. Fonti: intervento di Giovanni Donzelli alla Camera dei Deputati del 31 gennaio 2023, pubblicato sul canale Youtube de La Repubblica l'1 febbraio 2023; dichiarazioni di Andrea Delmastro a Fanpage.it pubblicate sul canale Youtube di Fanpage.it il 31 gennaio 2023; intervento di Giovanni Donzelli alla Camera dei Deputati del 31 gennaio 2023, pubblicato sul canale Youtube di Giovanni Donzelli il 31 gennaio 2023; intervista di Corrado Formigli al Ministro dell'Interno Piantedosi durante la trasmissione Piazzapulita di La7, pubblicata sul canale Youtube del Ministero dell'Interno il 20 gennaio 2023.
A cura di Daniele Biacchessi Le dichiarazioni di Giovanni Donzelli alla Camera sul caso di Alfredo Cospito provocano la prima grana importante nel Governo di Giorgia Meloni. Tutto parte da un documento riservato che giunge al ministero della Giustizia, perché si possano prendere decisioni sulla detenzione di Alfredo Cospito e su quella di alcuni dei più pericolosi mafiosi italiani. Il testo contiene informazioni coperte dal segreto istruttorio, tra cui intercettazioni ambientali preventive. Quelle informazioni, comprese le conversazioni, finiscono nelle mani del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro: invece di tenerle riservate come stabilito dalle leggi le passa a Giovanni Donzelli. L'esponente di Fratelli d'Italia rende pubbliche quelle notizie sensibili per utilizzarle come arma nella contesa politica con l'opposizione. Già spiegato così il fatto è grave. Delmastro è uomo di Governo, Donzelli è la macchina organizzativa del partito di riferimento della maggioranza e vicepresidente del Copasir, l'organismo parlamentare di controllo delle attività dei servizi segreti. I passaggi riferiti in aula da Donzelli sono contenuti in un'informativa che il Dap, il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, ha inviato al ministro della Giustizia. Nella nota si fa riferimento ai contatti avuti da Alfredo Cospito con il casalese Francesco Di Maio e con il boss della 'ndrangheta, Francesco Presta. La decisione di diffondere notizie riservate e coperte dal segreto in forma pubblica, nell'aula del Parlamento, viola le leggi e travalica i ruoli apicali coperti da Delmastro e Donzelli. Si tratta di un pasticcio tecnico, legislativo e politico che mette in seria discussione le capacità di gestione di documentazione riservata da parte dell'Esecutivo.
A cura di Daniele Biacchessi Sul caso del regime di 41 bis affibbiato all'anarchico Alfredo Cospito, detenuto malato grave e ora recluso nel carcere di Opera, la politica è stretta tra una linea della fermezza e una resa dei conti nei vari schieramenti. La posizione del Governo non cambia, e anche l'ormai ex garantista Carlo Nordio si adegua alle posizioni di Giorgia Meloni. "Di fronte alla violenza non si tratta, lo Stato non si fa intimidire, sul 41 bis ascolteremo il parere dei magistrati", sostiene il ministro Guardasigilli. Ma è in Parlamento che si sentono le differenze e le accuse più pesanti. “Voglio sapere se la sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi”, si è lasciato scappare Giovanni Donzelli di Forza Italia alla Camera. E poco dopo è scoppiata la bagarre. Il Partito Democratico e tutte le opposizioni si schierano compatte contro Donzelli compatto all'attacco di Donzelli, al punto che l'Aula ha dovuto sospendere i lavori sulla legge istitutiva della commissione Antimafia, rinviando l'esame dopo la riunione della capigruppo di Montecitorio. Sembra di tornare indietro nel tempo, negli anni Settanta, quando lo scontro su temi legati al terrorismo era tra il fronte della fermezza (non si tratta con i brigatisti, dicevano Democrazia Cristiana e Pci), e una minoranza garantista formata da socialisti, radicali, sinistra radicale e pochi altri. Ma oggi non è in atto l'attacco al cuore dello Stato, nelle piazze e nelle strade non cadono più sotto i colpi delle armi dei militanti della lotta armata centinaia tra magistrati, giornalisti, uomini delle Istituzioni e delle forze dell'ordine. Non siamo in una emergenza sicurezza e terrorismo. Qui esiste il caso di un detenuto accusato di fatti gravi, condannato al 41 bis, che versa in cagionevoli condizioni di salute e che, se fosse ancora prorogato il regime duro, rischia di morire. La politica dovrebbe partire dalla soluzione del problema, non dalla divisione per schieramenti.
Rassegna stampa del 01 02 23 | Ieri alla Camera dei deputati Giovanni Donzelli, nuovo alfiere del melonismo for dummies, ha commesso una serie di atti gravi: rivelato segreti istruttori, letto in aula intercettazioni sottoposte e vincolo di segretezza e accusato il Partito Democratico, reo di aver visitato in carcere Alfredo Cospito, di essere fiancheggiatore di terroristi e mafiosi. Dieci minuti di follia che potrebbero costare caro a Donzelli se fossimo un paese civile ma che saranno insabbiati da Meloni e soci. Una rassegna quella di oggi con proiezioni future.
A cura di Daniele Biacchessi Sul caso del regime di 41 bis affibbiato all'anarchico Alfredo Cospito, detenuto malato grave e ora recluso nel carcere di Opera, la politica è stretta tra una linea della fermezza e una resa dei conti nei vari schieramenti. La posizione del Governo non cambia, e anche l'ormai ex garantista Carlo Nordio si adegua alle posizioni di Giorgia Meloni. "Di fronte alla violenza non si tratta, lo Stato non si fa intimidire, sul 41 bis ascolteremo il parere dei magistrati", sostiene il ministro Guardasigilli. Ma è in Parlamento che si sentono le differenze e le accuse più pesanti. “Voglio sapere se la sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi”, si è lasciato scappare Giovanni Donzelli di Forza Italia alla Camera. E poco dopo è scoppiata la bagarre. Il Partito Democratico e tutte le opposizioni si schierano compatte contro Donzelli compatto all'attacco di Donzelli, al punto che l'Aula ha dovuto sospendere i lavori sulla legge istitutiva della commissione Antimafia, rinviando l'esame dopo la riunione della capigruppo di Montecitorio. Sembra di tornare indietro nel tempo, negli anni Settanta, quando lo scontro su temi legati al terrorismo era tra il fronte della fermezza (non si tratta con i brigatisti, dicevano Democrazia Cristiana e Pci), e una minoranza garantista formata da socialisti, radicali, sinistra radicale e pochi altri. Ma oggi non è in atto l'attacco al cuore dello Stato, nelle piazze e nelle strade non cadono più sotto i colpi delle armi dei militanti della lotta armata centinaia tra magistrati, giornalisti, uomini delle Istituzioni e delle forze dell'ordine. Non siamo in una emergenza sicurezza e terrorismo. Qui esiste il caso di un detenuto accusato di fatti gravi, condannato al 41 bis, che versa in cagionevoli condizioni di salute e che, se fosse ancora prorogato il regime duro, rischia di morire. La politica dovrebbe partire dalla soluzione del problema, non dalla divisione per schieramenti.
Luca Telese e Marianna Aprile con Massimo Franco, Antonio Padellaro, Giovanni Donzelli
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. La legge di bilancio 2022-23, il decreto Rave e i costi altissimi dei veterinari. Ospite questa mattina, Carlo Tarallo, giornalista de La Verità. E' stata l'occasione per commentare e analizzare con un grande esperto le notizie del giorno, che figurano sulle pagine dei principali quotidiani italiani. Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. In questo periodo tanti italiani stanno pensando come trascorrere le vacanze di Natale, magari cominciando a prenotare qualche giorno, nell'ottica anche di un breve pernottamento fuori città. Tutto ciò impatta, comunque, sui rincari scattati nel settore turistico, alle prese con il caro bollette. Ne ha parlato questa mattina, con Simona Tedesco, direttrice di Dove. I mondiali del Qatar. Analisi e commenti alla luce dei risultati di ieri, con uno sguardo sulle partite in programma quest'oggi, con Paolo Pacchioni e Massimo Caputi. Si apre parlando della notizia appena arrivata in studio, della morte di Roberto Maroni, poi spazio alla politica. Ieri sera si è tenuto a Roma il Consiglio dei Ministri. Riflettori sui principali provvedimenti contenuti nella manovra 2022-2023. Ne ha parlato questa mattina, Giovanni Donzelli, deputato e responsabile nazionale dell'organizzazione di Fratelli d'Italia. Non Stop News, con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro.
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Il governo a un passo dall'intesa e il record della povertà. Il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani, ci ha illustrato i dati del dossier "Mal'aria 2022 edizione autunnale. Verso città mobilità emissioni zero" che ha preso in esame i dati di 13 città italiane. Stefano Stefanini, Senior Advisor dell'Ispi, è intervenuto al''interno di Non Stop New, per aggiornarci sul conflitto Ucraina-Russia. La storia di Marco Morosini, un ragazzo di 25 anni di Macerata laureato con il massimo dei voti, con un master in Marketing (anch'esso con lode), che ha scelto di svolgere la professione di bidello in una scuola. Con Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera abbiamo commentato il momento politico, con le tensioni nel centrodestra. Ieri l'incontro tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, in attesa dell'inizio delle consultazioni da parte del presidente della Repubblica. In diretta l'onorevole Giovanni Donzelli di Fratelli d'Italia. Non Stop News, con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro.
Giornata di apertura della IXI legislatura con l'elezione dei presidenti della Camera e del Senato. Proseguono intanto le trattative nella maggioranza per la squadra di Governo.Ne parliamo con Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d'Italia di cui è responsabile organizzazione e Flavia Perina, giornalista ed ex parlamentare.
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Gli aiuti per il caro-bollette, la ritirata dei russi in Ucraina e le avance della prof a un dodicenne Enrico Galiano, insegnante e scrittore, nel suo nuovo saggio, “Scuola di felicità per eterni ripetenti” edito da Garzanti, spiega cosa significa mettere da parte le proprie sicurezze per non smettere mai di imparare, anche grazie al dialogo con i ragazzi e le ragazze, studenti e studentesse di cui riprende storie ed esperienze. Si corre oggi a Monza il GP d'Italia di Formula1. Il commento di Carlo Vanzini di Sky Sport F1 Nello Spazio Politico che ci accompagna verso alle prossime elezioni del 25 settembre abbiamo ospitato Lucia Azzolina di Impegno Civico e Giovanni Donzelli di Fratelli D'Italia Spazio. Non Stop News, condotto da Barbara Sala, Luigi Santarelli, Enrico Galletti e Antonio Sica.
Continua lo speciale di Radio24 dedicato alla contingenza politica e all'avvio di campagna elettorale. I partiti sono al lavoro per studiare possibili alleanze, fioccano annunci e dichiarazioni, nel mentre Forza Italia perde un altro pezzo. Questa volta a dare l'addio al partito fondato da Silvio Berlusconi è la deputata Giusy Versace. Ospiti a 24Mattino Mariolina Castellone, capogruppo M5S al Senato e Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d'Italia
L'intervento dell'Onorevole di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli a Lady Radio