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Lunedì 21 aprile, giorno della morte di papa Francesco, sono stati assegnati i Goldman environmental prize, informalmente noti come “Nobel per l'Ambiente”. Tra i vincitori ci sono anche due attivisti albanesi che hanno tutelato il Vjosa, l'ultimo fiume libero d'Europa. Oltre 400mila persone a Roma per il funerale del Papa, ma il conclave per scegliere il prossimo non comincerà prima del 5 maggio. Infine, un colossale sondaggio mostra come l'89% della popolazione mondiale chieda azione più incisiva per il clima – nonostante continui a pensarsi come minoritaria.Lucia Bellinello, esperta di geopolitica, ci ricorda del cinquantesimo del genocidio perpretato in Cambogia dai Khmer rossi di Pol Pot, che sterminò quasi un quarto della popolazione del paese. Una nuova legge rischia però di reprimere di nuovo le opposizioni. Puoi scriverci a podcast@lifegate.it e trovare tutte le notizie su www.lifegate.it. Rassegna stampa: La battaglia per il fiume Vjosa in Albania vince il Goldman Environmental Prize 2025, Luigi Mastrodonato Questo mondo dopo Francesco, Tommaso Perrone
Eredità del Papa: maggioranza e opposizione litigano - Ucraina: Kiev spalle al muro dopo la proposta americana
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8141IL VOTO DELLA MAGGIORANZA? CONDANNO' A MORTE GESU'! di Fabrizio Porcella La lettura della Passione ci ha presentato, anche quest'anno, la celebre offerta di Ponzio Pilato alla folla: Chi preferite, Gesù o Barabba? Confrontarsi con Cristo è sempre impegnativo per la mente umana; diciamo che è anche disturbante, perché ci obbliga a schierarci: o con Lui o contro.Ma se scegliamo Lui, allora ci sono delle conseguenze: tutta la mia vita cambia, le mie decisioni, le mie preferenze. Anche le mie comodità rischiano di saltare, e a nessuno di noi piace farsi cambiare la vita da un altro, neppure se quest'Altro dice di essere Dio! "Se liberi costui, non sei amico di Cesare!", berciava la folla in faccia al magistrato romano.Immaginiamo che cosa può essere passato nella mente di Pilato: una denuncia all'Imperatore contro di lui, una rimozione, un trasferimento o peggio... No, no, facciamo scegliere alla gente... del resto la maggioranza vince, è un principio di civiltà, no?Ecco, possiamo definire Ponzio Pilato il fondatore del liberalismo (che tante sofferenze darà alla Chiesa nei secoli). Si lascia la Verità al gioco dei numeri, delle decisioni plebiscitarie; e Gesù ha perso quel voto, il primo di una lunga serie di sconfitte democratiche che il mondo "civilizzato" avrebbe inflitto alla cristianità.Siamo sinceri: anche diversi cattolici contemporanei vorrebbero che fossero le maggioranze a decidere sulle grandi questioni che agitano il nostro oggi; vorrebbero che su Gesù Cristo e le Sue esigenze fossero i numeri a decidere. E se la Verità insegnata dalla Chiesa si trovasse in minoranza... pazienza, ci sarà sempre un Barabba pronto a prendere il suo posto.L'importante è non dispiacere alla maggioranza, giusto? Signore, abbi pietà di noi ! Signore, liberaci dalla tirannia di piacere agli altri!Nota di BastaBugie: Stefano Fontana nell'articolo seguente dal titolo "La politica alla Lavanda dei piedi" spiega che anche quest'anno la politica è entrata nella liturgia del Giovedì Santo, snaturando il senso spirituale ed ecclesiale della lavanda dei piedi. Il caso più eclatante a Napoli, dove il cardinale Battaglia ha lavato i piedi a un attivista Lgbt.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 19 aprile 2025:L'arcivescovo di Napoli, il cardinale Domenico Battaglia, durante i riti del Giovedì Santo, ha lavato i piedi ad un attivista per i diritti LGBT, ossia per la parità di tutti i generi, ben oltre quelli naturali di maschio e femmina. Qualcosa di analogo anche al canto del Te Deum di fine anno 2024, quando il cardinale aveva invitato un gruppo di attivisti LGBT ad esporre le proprie iniziative. Quello di ieri l'altro è stato un nuovo atto politico, se non di politica partitica, senz'altro di politica ecclesiastica secondo il nuovo indirizzo "dentro tutti".Che la politica entri ormai anche nella liturgia del Giovedì Santo disturba non poco. Tra l'altro, in questo caso si trattava di un attivista. Se il messaggio era di dire che la Chiesa è a servizio dei poveri, di tutti i poveri, anche di coloro che soffrono per la situazione difficile in cui si trovano, la presenza tra i "dodici apostoli" di un attivista che vuole cambiare cultura e leggi del nostro Paese in contrasto con quanto dice la ragione e la rivelazione è stato sicuramente fuori luogo. Inserendo un attivista, era evidente che si chiamava in causa la lotta politica per questi scopi. Qui la sfumatura politica esula perfino dall'ecclesialese e raggiunge il politichese vero e proprio.Ammesso e non concesso che sia un bene inserire nella lavanda dei piedi, di volta in volta, categorie sociali "disagiate", perché non si mette mai qualcuno di coloro che sono stati incarcerati per aver pregato, perfino in silenzio, perché Dio ci salvi dalla piaga dell'aborto? Perché non lavare i piedi ad uno o una che ha deciso di rimanere fedele al coniuge nonostante la separazione da costui o costei voluta? Oppure a qualcuno che ha dato la vita per salvare altre vite dal suicidio? Quando si scende a lavare i piedi alle singole situazioni di vita, è logico che si deve selezionare, correndo il rischio di discriminare. Soprattutto oggi si corre il rischio di andare solo in un senso, quello del vento dominante e così il rito diventa propaganda ecclesiale.Nel 2016 - allora il prefetto del Culto divino era il cardinale Robert Sarah - papa Francesco aveva cambiato il rito della Missa in Coena Domini, stabilendo che si potessero lavare i piedi anche di «uomini e donne, e convenientemente di giovani e anziani, sani e malati, chierici consacrati, laici». Anche il numero poteva non essere più il 12, ma sarebbe bastato "un gruppetto". Si trattava di una piccola variazione, ma significativa perché ci si allontanava dall'adesione a quanto era avvenuto secondo i Vangeli. Francesco stesso lavò i piedi ad alcuni richiedenti asilo, molti dei quali di altre religioni. La stampa non si lasciò scappare l'occasione di chiamare quella scelta una scelta politica. C'è poi quell'avverbio "convenientemente". Non chiunque, sembra di capire. Sia nel caso dei richiedenti asilo sia ora in questo caso dell'attivista LGBT, non sembra che il senso di quell'avverbio sia stato rispettato.La lavanda dei piedi ai dodici apostoli assume un significato spirituale ed ecclesiale. La lavanda dei piedi a soggetti che rientrano in categorie politiche ne assume uno sociale e politico. Il tutto lascia pensare che il cristianesimo sia comunque ridotto a una forma di assistenza sociale e di lotta ai disagi.
Salvini insiste per il Viminale. Irritazione nella maggioranza.
MILANO (ITALPRESS) - "Credo che non ci sia nessun tipo di tensione" tra la Lega e Forza Italia al governo, "si tratta del solito dialogo che esiste all'interno della maggioranza ma credo che, come sempre, e nonostante le tante speranze delle opposizioni, il governo continuerà compatto". Lo ha sottolineato, a margine di un evento a Palazzo Lombardia, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, rispondendo sulle presunte tensioni tra i due partiti di centrodestra.(ITALPRESS)xm4/trl/mca1
MILANO (ITALPRESS) - "Credo che non ci sia nessun tipo di tensione" tra la Lega e Forza Italia al governo, "si tratta del solito dialogo che esiste all'interno della maggioranza ma credo che, come sempre, e nonostante le tante speranze delle opposizioni, il governo continuerà compatto". Lo ha sottolineato, a margine di un evento a Palazzo Lombardia, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, rispondendo sulle presunte tensioni tra i due partiti di centrodestra.(ITALPRESS)xm4/trl/mca1
MILANO (ITALPRESS) - "Non c'è alcun problema all'interno della maggioranza. Siamo forze politiche diverse, ognuna con la propria identità. Noi siamo europeisti". Così il vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani a margine di un evento a Milano con i giovani di Forza Italia alla domanda dei giornalisti sul vicepremier Matteo Salvini dopo i contatti che il leader della Lega ha avuto negli ultimi giorni con il vicepresidente degli Stati Uniti J. D. Vance. Quindi sulla difesa, ha aggiunto: "Stiamo già facendo molto perché siamo il Paese che ha il maggior numero di soldati impegnati in operazioni dopo gli Stati Uniti. Dobbiamo quindi continuare a lavorare in questa direzione, anche per rafforzare il pilastro europeo della NATO perché la NATO non può essere solo degli Stati Uniti. Si devono avere due pilastri, uno americano e uno europeo. Abbiamo il dovere di rafforzare il pilastro europeo per garantire la sicurezza di tutti noi". In merito al tema dei dazi dagli Stati Uniti, il titolare della Farnesina ha aggiunto: "dobbiamo essere prudenti in questi momenti. Le prove muscolari sono delle sciocchezze. Dobbiamo difendere i nostri imprenditori, dobbiamo difendere i nostri prodotti e fare in modo che possano continuare a essere esportati".xh7/tvi/mca3
MILANO (ITALPRESS) - "Non c'è alcun problema all'interno della maggioranza. Siamo forze politiche diverse, ognuna con la propria identità. Noi siamo europeisti". Così il vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani a margine di un evento a Milano con i giovani di Forza Italia alla domanda dei giornalisti sul vicepremier Matteo Salvini dopo i contatti che il leader della Lega ha avuto negli ultimi giorni con il vicepresidente degli Stati Uniti J. D. Vance. Quindi sulla difesa, ha aggiunto: "Stiamo già facendo molto perché siamo il Paese che ha il maggior numero di soldati impegnati in operazioni dopo gli Stati Uniti. Dobbiamo quindi continuare a lavorare in questa direzione, anche per rafforzare il pilastro europeo della NATO perché la NATO non può essere solo degli Stati Uniti. Si devono avere due pilastri, uno americano e uno europeo. Abbiamo il dovere di rafforzare il pilastro europeo per garantire la sicurezza di tutti noi". In merito al tema dei dazi dagli Stati Uniti, il titolare della Farnesina ha aggiunto: "dobbiamo essere prudenti in questi momenti. Le prove muscolari sono delle sciocchezze. Dobbiamo difendere i nostri imprenditori, dobbiamo difendere i nostri prodotti e fare in modo che possano continuare a essere esportati".xh7/tvi/mca3
MILANO (ITALPRESS) - "Non c'è alcun problema all'interno della maggioranza. Siamo forze politiche diverse, ognuna con la propria identità. Noi siamo europeisti". Così il vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani a margine di un evento a Milano con i giovani di Forza Italia alla domanda dei giornalisti sul vicepremier Matteo Salvini dopo i contatti che il leader della Lega ha avuto negli ultimi giorni con il vicepresidente degli Stati Uniti J. D. Vance. Quindi sulla difesa, ha aggiunto: "Stiamo già facendo molto perché siamo il Paese che ha il maggior numero di soldati impegnati in operazioni dopo gli Stati Uniti. Dobbiamo quindi continuare a lavorare in questa direzione, anche per rafforzare il pilastro europeo della NATO perché la NATO non può essere solo degli Stati Uniti. Si devono avere due pilastri, uno americano e uno europeo. Abbiamo il dovere di rafforzare il pilastro europeo per garantire la sicurezza di tutti noi". In merito al tema dei dazi dagli Stati Uniti, il titolare della Farnesina ha aggiunto: "dobbiamo essere prudenti in questi momenti. Le prove muscolari sono delle sciocchezze. Dobbiamo difendere i nostri imprenditori, dobbiamo difendere i nostri prodotti e fare in modo che possano continuare a essere esportati".xh7/tvi/mca3
Fanno rumore le due dimissioni, nell'arco di soli quindici giorni, di due componenti della maggioranza a Caltrano, dove ad abbandonare la maggioranza del Sindaco Alberto Dal Santo è stato ad inizio del mese il consigliere con delega alle malghe, Gabriele Zenari, seguito poi nella giornata di ieri da quelle dell'unica assessora in giunta, Daniela Zordan, con delega alle Politiche sociali oltre che alla Casa di Riposo.
Trump minaccia Putin: ‘Tregua o sanzioni devastanti'.
ROMA (ITALPRESS) - "Non c'è nessuno scontro, ci possono essere vedute diverse, ma non c'è nessuno scontro. Non si facciano illusioni a sinistra. Il centrodestra è coeso, siamo una coalizione e ognuno ha la sua identità. Discutere non significa avere delle fratture, la maggioranza è coesa e andrà avanti insieme fino a fine legislatura garantendo stabilità al Paese in un momento di cambiamenti nel mondo”. Così il vicepremier e segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, in conferenza stampa. xb1/ads/mrv
Gli USA impongono “la pace” di Monaco - Sanremo e il televoto: come in democrazia la maggioranza vince
Donald Trump, Sondaggio: Ecco Perchè Agli Italiani Non Piace!Un sondaggio rivela che la maggioranza degli italiani ha un'opinione negativa su Donald Trump. Chi lo sostiene? E chi lo boccia? Ecco per quali motivi!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #boccia #casabianca #chi #donaldtrump #europa #italia #italiani #maggioranza #motivi #negativa #opinione #partiti #perche #sondaggio #statiuniti #usa
ROMA (ITALPRESS) - "A una parte della magistratura mi limito a dire che, tenuto anche conto dei precedenti talvolta un po' troppo polemici, che se questo è il loro modo di intervenire in modo imprudente e per certi aspetti sciatto" o "se questo è un sistema per farci credere che le nostre riforme debbano essere rallentate", questo "rende il dialogo molto difficile". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, durante l'informativa urgente del Governo in merito all'espulsione del libico Almasri in Aula alla Camera."L'altro giorno un magistrato un po' ironicamente ha ringraziato il ministro perché finalmente aveva compattato la magistratura. Sono io che ringrazio questa parte della magistratura perché ha compattato la nostra maggioranza. Se agli inizi vi erano delle esitazioni, oggi non vi sono più: andremo avanti fino in fondo senza esitazione e fino alla riforma finale", ha aggiunto.sat/gtr
Caso Almasri. Le opposizioni abbandonano il Parlamento fino al 4 febbraio. Alla Camera e al Senato va in scena la posizione "aventiniana" dell'opposizione dopo l'annullamento dell'informativa dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi sul caso della liberazione e del rilascio alla Libia del responsabile dei centri di detenzione Almasri, accusato dalla Corte penale Internazionale di omicidi e torture e crimini contro l'umanità. Al Senato le opposizioni abbandonano l'aula dopo le parole di Alberto Balboni (FdI): “Toghe umiliano il Parlamento”. Sospesi i lavori a Montecitorio e palazzo Madama fino al 4 febbraio. E' una scelta forte quella delle opposizioni che prende corpo pochi giorni dopo la protesta plateale dell'ANM durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario con la Costituzione in mano ai magistrati. L'opposizione ha voluto diffondere anche le testimonianze di David Yambio, Lam Magok e Mahamat Daou, tutte vittime di Almasri. La maggioranza fa quadrato su Giorgia Meloni. “Quando sono in gioco la sicurezza della nazione e l'interesse degli italiani, non esiste spazio per passi indietro”. Così Giorgia Meloni torna sul caso Almasri che ha portato all'indagine a suo carico e dei ministri Nordio e Piantedosi, e la maggioranza fa quadrato sulla presidente del Consiglio. Diventa anche politica la difesa giudiziaria del Governo che sceglie di farsi difendere dall'avvocato Giulia Bongiorno. Forse la scelta della procura di Roma è stata sbagliata, perché in questo modo sulla vicenda Almasri i ministri sono stati sottratti al confronto con il Parlamento, ma non ci sono orologerie nascoste dietro questi interventi della magistratura. Sta di fatto che, a dieci giorni dall'arresto e dalla liberazione di Almasri , il Governo non ci ha ancora detto con esattezza perché un criminale ricercato dalla Corte penale internazionale sia stato riportato in Libia con tanto di viaggio tramite aereo di Stato pagato da tutti i cittadini. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Caso Almasri. Le opposizioni abbandonano il Parlamento fino al 4 febbraio. Alla Camera e al Senato va in scena la posizione "aventiniana" dell'opposizione dopo l'annullamento dell'informativa dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi sul caso della liberazione e del rilascio alla Libia del responsabile dei centri di detenzione Almasri, accusato dalla Corte penale Internazionale di omicidi e torture e crimini contro l'umanità. Al Senato le opposizioni abbandonano l'aula dopo le parole di Alberto Balboni (FdI): “Toghe umiliano il Parlamento”. Sospesi i lavori a Montecitorio e palazzo Madama fino al 4 febbraio. E' una scelta forte quella delle opposizioni che prende corpo pochi giorni dopo la protesta plateale dell'ANM durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario con la Costituzione in mano ai magistrati. L'opposizione ha voluto diffondere anche le testimonianze di David Yambio, Lam Magok e Mahamat Daou, tutte vittime di Almasri. La maggioranza fa quadrato su Giorgia Meloni. “Quando sono in gioco la sicurezza della nazione e l'interesse degli italiani, non esiste spazio per passi indietro”. Così Giorgia Meloni torna sul caso Almasri che ha portato all'indagine a suo carico e dei ministri Nordio e Piantedosi, e la maggioranza fa quadrato sulla presidente del Consiglio. Diventa anche politica la difesa giudiziaria del Governo che sceglie di farsi difendere dall'avvocato Giulia Bongiorno. Forse la scelta della procura di Roma è stata sbagliata, perché in questo modo sulla vicenda Almasri i ministri sono stati sottratti al confronto con il Parlamento, ma non ci sono orologerie nascoste dietro questi interventi della magistratura. Sta di fatto che, a dieci giorni dall'arresto e dalla liberazione di Almasri , il Governo non ci ha ancora detto con esattezza perché un criminale ricercato dalla Corte penale internazionale sia stato riportato in Libia con tanto di viaggio tramite aereo di Stato pagato da tutti i cittadini. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
MILANO (ITALPRESS) - "Nella mia audizione ho già detto che è un dibattito triste, perché è solo politicizzato, mentre noi stiamo chiedendo tecnicamente al Parlamento di esprimersi. Che i partiti facciano questa parte nel gioco politico ci sta, non so cosa farci anche se mi dispiace. Noi chiediamo un'interpretazione tecnica al Parlamento. Assisto a queste scaramucce, ma non so cosa farci. Mi aspetto un sostegno dalla mia maggioranza a Palazzo Marino". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine di un evento a Palazzo Marino a proposito del dibattito sul cosiddetto Salva Milano. xp2/ads/gsl
La giornata della memoria non condivisa. Ha ragione la senatrice Liliana Segre quando si chiede se il suo ricordo etico, morale, storico e umano dell'esperienza nei campi di sterminio sarà raccolto da altri quando lei non ci sarà più, oppure resterà solo qualche riga nei libri di Storia. Ad uno ad uno se ne stanno andando gli ultimi testimoni dell'Olocausto contro ebrei, deportati politici, militari, minoranze. Hanno passato gran parte della loro vita a raccontare. Alcuni di loro li ho accompagnati nelle scuole di tutta Italia. Così fragili, ma altrettanto forti, pronti a narrare ciò che hanno visto: il freddo, i viaggi nei carri bestiame, l'arrivo nei campi, la selezione, i capannoni putridi, il cibo fetido, le torture, le camere a gas. La forza della loro resistenza civile dovrebbe essere un esempio che vale per tutti. Invece nel mondo occidentale crescono e si affermano gruppi che si ispirano direttamente al nazismo e al fascismo. Odio, negazionismo, riscrittura della Storia sono i tratti che contrassegnano questo periodo. La risposta delle nostre Istituzioni. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella si reca ad Auschwitz nella giornata della memoria. Ed è una scelta di campo, simbolica. La premier Giorgia Meloni sostiene che la Shoah è abominio nazista con la complicità del fascismo e che le leggi razziali fuorono un'infamia. Maggioranza e opposizione lanciano appelli di buon senso, ma quella della memoria si dimostra una giornata non condivisa. La frattura tra comunità ebraiche e Anpi. “L'Anpi non è più quella di una volta”, dice il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, annunciando di non voler partecipare alla giornata della memoria insieme all'associazione più rappresentativa dell'antifascismo italiano. La polemica ruota intorno alla parola "genocidio", utilizzata per comparare ciò che accadde negli anni Quaranta al massacro dei palestinesi da parte del governo israeliano. Questa frattura dimostra ancora una volta che verità storica e giudizio politico non formano un pensiero e una memoria condivisi. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
La giornata della memoria non condivisa. Ha ragione la senatrice Liliana Segre quando si chiede se il suo ricordo etico, morale, storico e umano dell'esperienza nei campi di sterminio sarà raccolto da altri quando lei non ci sarà più, oppure resterà solo qualche riga nei libri di Storia. Ad uno ad uno se ne stanno andando gli ultimi testimoni dell'Olocausto contro ebrei, deportati politici, militari, minoranze. Hanno passato gran parte della loro vita a raccontare. Alcuni di loro li ho accompagnati nelle scuole di tutta Italia. Così fragili, ma altrettanto forti, pronti a narrare ciò che hanno visto: il freddo, i viaggi nei carri bestiame, l'arrivo nei campi, la selezione, i capannoni putridi, il cibo fetido, le torture, le camere a gas. La forza della loro resistenza civile dovrebbe essere un esempio che vale per tutti. Invece nel mondo occidentale crescono e si affermano gruppi che si ispirano direttamente al nazismo e al fascismo. Odio, negazionismo, riscrittura della Storia sono i tratti che contrassegnano questo periodo. La risposta delle nostre Istituzioni. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella si reca ad Auschwitz nella giornata della memoria. Ed è una scelta di campo, simbolica. La premier Giorgia Meloni sostiene che la Shoah è abominio nazista con la complicità del fascismo e che le leggi razziali fuorono un'infamia. Maggioranza e opposizione lanciano appelli di buon senso, ma quella della memoria si dimostra una giornata non condivisa. La frattura tra comunità ebraiche e Anpi. “L'Anpi non è più quella di una volta”, dice il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, annunciando di non voler partecipare alla giornata della memoria insieme all'associazione più rappresentativa dell'antifascismo italiano. La polemica ruota intorno alla parola "genocidio", utilizzata per comparare ciò che accadde negli anni Quaranta al massacro dei palestinesi da parte del governo israeliano. Questa frattura dimostra ancora una volta che verità storica e giudizio politico non formano un pensiero e una memoria condivisi. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Manovra verso l'approvazione tra record di emendamenti, errori tecnici, scontri nella maggioranza. Il disegno di legge di Bilancio 2027-2025 è pronto per il voto di fiducia. Una volta ottenuto nella tarda serata di oggi, saranno i senatori a dare il via libera e chiudere definitivamente la sessione di Bilancio 2024, condizionata da un record di emendamenti, errori tecnici, e da uno scontro politico nella maggioranza che ha ritardato l'intero iter parlamentare. Il caos tecnico e politico nella maggioranza. Gli emendamenti approvati sono stati 211: si tratta di un record rispetto alle ultime legislature visto che si toccano i 400 correttivi, compresi gli emendamenti identici. Diversi errori ce ne sono stati nella gestione della montagna di carta prodotta con fascicoli duplicati con lo stesso numero, ed emendamenti che intervenivano sulla stessa materia ma con due testi diversi. La stessa maggioranza ha prodotto correttivi a raffica costringendo gli uffici a verificare ogni volta i profili finanziari di ben 100 proposte di modifica. Su 208 emendamenti approvati ben 150 portano le firme dei deputati dei quattro partiti che sostengono la premier Giorgia Meloni. L'ultimo errore. L'ultimo errore grossolano riguarda l'Ires premiale: nel testo A presentato in Aula alla Camera mancava infatti un emendamento approvato in commissione Bilancio, che aggiunge un'altra condizione per l'Ires premiale destinata alle aziende che investono gli utili in azienda. Viene aggiustata la svista e reintrodotta la condizione sull'ammontare degli utili accantonati, che devono essere anche non inferiori al 24 per cento degli utili dell'esercizio al 31 dicembre 2023. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Manovra verso l'approvazione tra record di emendamenti, errori tecnici, scontri nella maggioranza. Il disegno di legge di Bilancio 2027-2025 è pronto per il voto di fiducia. Una volta ottenuto nella tarda serata di oggi, saranno i senatori a dare il via libera e chiudere definitivamente la sessione di Bilancio 2024, condizionata da un record di emendamenti, errori tecnici, e da uno scontro politico nella maggioranza che ha ritardato l'intero iter parlamentare. Il caos tecnico e politico nella maggioranza. Gli emendamenti approvati sono stati 211: si tratta di un record rispetto alle ultime legislature visto che si toccano i 400 correttivi, compresi gli emendamenti identici. Diversi errori ce ne sono stati nella gestione della montagna di carta prodotta con fascicoli duplicati con lo stesso numero, ed emendamenti che intervenivano sulla stessa materia ma con due testi diversi. La stessa maggioranza ha prodotto correttivi a raffica costringendo gli uffici a verificare ogni volta i profili finanziari di ben 100 proposte di modifica. Su 208 emendamenti approvati ben 150 portano le firme dei deputati dei quattro partiti che sostengono la premier Giorgia Meloni. L'ultimo errore. L'ultimo errore grossolano riguarda l'Ires premiale: nel testo A presentato in Aula alla Camera mancava infatti un emendamento approvato in commissione Bilancio, che aggiunge un'altra condizione per l'Ires premiale destinata alle aziende che investono gli utili in azienda. Viene aggiustata la svista e reintrodotta la condizione sull'ammontare degli utili accantonati, che devono essere anche non inferiori al 24 per cento degli utili dell'esercizio al 31 dicembre 2023. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
FIRENZE (ITALPRESS) - L'approvazione del bilancio "è stata un successo per la maggioranza e la giunta". Lo ha detto, intervistato dall'Italpress, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. "Un atto complesso che porta la Toscana del buon governo vittoriosa rispetto a una minoranza spaccata", aggiunge.xb8/mgg/gtr
FIRENZE (ITALPRESS) - L'approvazione del bilancio "è stata un successo per la maggioranza e la giunta". Lo ha detto, intervistato dall'Italpress, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. "Un atto complesso che porta la Toscana del buon governo vittoriosa rispetto a una minoranza spaccata", aggiunge.xb8/mgg/gtr
Resta alta la tensione sulla manovra alla Camera, con le opposizioni che tornano all'attacco della maggioranza inviando una lettera al presidente di Montecitorio Lorenzo Fontana, a cui è stato chiesto di bloccare le modifiche presentate in commissione Bilancio.
La premier Giorgia Meloni ha chiuso al Circo Massimo a Roma, Atreju, la kermesse di FdI, lanciando un messaggio alle opposizioni che puntano su un logoramento della maggioranza. “Chi spera che qualcuno di noi metta il proprio destino prima del destino della nazione rimarrà deluso.
Puntata del 14 Dicembre 2024USA e Russia ipocriti sul conflitto Ucraino, il futuro della Siria, Italia e le contraddizioni della maggioranza, il mondo maschile e i femminicidi, elettorato e democrazia
Le divergenze all'interno dei partiti di maggioranza che si erano già manifestate alle ultime elezioni regionali sono tornate al centro della settimana politica italiana.
Meloni a pranzo da Mattarella, ‘abbassare i toni'.
In apertura, lo spazio che vede protagonista ogni giorno Paolo Mieli con la sua lettura critica dei giornali in edicola.Le tensioni crescenti nella maggioranza sono scoppiate definitivamente ieri con il voto di Forza Italia con le opposizioni sul canone Rai. Lo scontro tra i forzisti e la Lega viene etichettato da Meloni come "schermaglie" ma tutti gli osservatori segnano la crescente litigiosità tra i partiti che sostengono il governo. Ne parliamo con Paolo Barelli, capogruppo alla Camera di Forza Italia e Francesco Boccia, capogruppo Pd al Senato.
Centrodestra sotto due volte in Senato, opposizioni all'attacco
Ok alla II Commissione Ursula. Maggioranza, però, molto risicata. Ci colleghiamo con Beda Romano, corrispondente de Il Sole 24 Ore da Bruxelles.Milano Corvetto, prima notte senza devastazione dopo gli scontri dei giorni scorsi. Sentiamo Marco Oliva, collaboratore di Radio 24 e conduttore di Lombardia Nera su Antenna 3.
La maggioranza Ursula si sgretola - Nomine Trump: tutti gli uomini del presidente
(00:42) Francesca Basso parla delle tensioni tra Popolari e Socialisti che stanno mettendo in forse la nascita della nuova Commissione europea.(06:53) Valentina Santarpia racconta la storia della donna di 50 anni, affetta da sclerosi multipla, che ha ottenuto il via libera al suicidio assistito, ma solo dopo una lunghissima attesa.(12:57) Massimo Rebotti presenta le due ultime elezioni regionali del 2024, che si tengono domenica 17 e lunedì 18 novembre.I link di corriere.it:Commissione Ue, la maggioranza Ursula si spacca ancoraLa campagna per le Regionali di Bandecchi, che vorrebbe essere lo Scajola dell'UmbriaFine vita, la 50enne Laura Santi ottiene il via libera al suicidio assistito
Un argomento che potrebbe sembrare semplice, ma che spesso riserva delle insidie anche ai più esperti: i comparativi e i superlativi in italiano. Abbiamo già trattato questo tema in una lezione precedente, ma in questo articolo andremo più in profondità, chiarendo dubbi e rispondendo alle domande che molti di voi hanno sollevato. Comparativo e Superlativo spiegati una volta per tutte Il comparativo e il superlativo sono utilizzati per fare confronti tra due o più elementi e per enfatizzare il grado o l'intensità di una qualità. Comparativo di Maggioranza e Minoranza Il comparativo di maggioranza e quello di minoranza esprimono un confronto tra due o più elementi in riferimento a una determinata qualità. 1) Comparativo di Maggioranza Il comparativo di maggioranza indica che la qualità ha un'intensità maggiore nel primo termine di paragone. La sua formazione è: PIÙ + aggettivo + DI + sostantivo/pronome (2° termine di paragone) Esempi: Martina è più alta di Sofia. Luca è più simpatico di te. L'italiano è più interessante della matematica. 2) Comparativo di Minoranza Il comparativo di minoranza indica che la qualità ha un'intensità minore nel primo termine di paragone. La sua formazione è: MENO + aggettivo + DI + sostantivo/pronome (2° termine di paragone) Esempi: Sofia è meno alta di Martina. Tu sei meno simpatico di Luca. La matematica è meno interessante dell'italiano. CHE o DI? Quando si usa "che" invece di "di" nei comparativi? La scelta dipende dal tipo di confronto: 1. Quando si confrontano due aggettivi, verbi, avverbi o complementi introdotti da una preposizione (e NON due elementi rispetto a una qualità):PIÙ/MENO… CHE… Esempi: Luca è più simpatico che alto [aggettivi]. Preferisco più ballare che cantare [verbi]. In Sicilia è meno freddo che in Trentino-Alto Adige [complementi introdotti da preposizione]. Giorgio guida più velocemente che prudentemente [avverbi]. Abbiamo litigato meno con Tiziana che con Giovanni [complementi introdotti da preposizione]. Comparativo di Quantità Il comparativo di quantità esprime un confronto tra due cose (o gruppi di cose) in base alla loro quantità. La sua formazione è: PIÙ/MENO… CHE… Esempi: Leggo più riviste che libri. Beviamo più caffè che acqua. Sofia ha più borse che vestiti. Comparativo di Uguaglianza Il comparativo di uguaglianza esprime un confronto tra due elementi riguardo una certa qualità, presente con la stessa intensità in entrambi. La sua formazione è: (TANTO…) QUANTO…(COSÌ…) COME… Esempi: Martina è tanto alta quanto Sofia. Sofia è alta come Martina. Luca è tanto simpatico quanto te. Tu sei simpatico come Luca. Marta è timida quanto Luisa. Luisa è così timida come Marta. Il Superlativo Relativo Il superlativo relativo indica la qualità di qualcuno o qualcosa al massimo o al minimo livello, in relazione a un gruppo di elementi. Si forma così: articolo + PIÙ/MENO + aggettivo + DI/TRA/FRA Esempi: Roma è la più grande città fra quelle italiane. Giorgio è lo studente meno serio di tutti. Giove è il pianeta del Sistema Solare più grande. La matematica è la materia meno interessante di tutte. ATTENZIONE! Il superlativo relativo può essere usato per esprimere un'opinione. Se seguito da un verbo, il verbo è al congiuntivo e introdotto da "che". Esempi: Questa è la pizza più buona che io abbia mai mangiato! Luca è il ragazzo più simpatico che io conosca. L'italiano è la lingua più bella che sia mai esistita. Il Superlativo Assoluto Il superlativo assoluto indica la qualità di qualcosa o qualcuno al grado massimo, indipendentemente da qualsiasi comparazione. Si forma generalmente così: aggettivo (senza l'ultima vocale) + -ISSIMO/A/I/E Esempi: Giove è grandissimo. Roma è bellissima. La grammatica italiana è difficilissima! I LearnAmici sono bravissimi.
Salva Casa, via libera alle micro-abitazioni e a mini sanatorie più ampie
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(00:00) Sigla iniziale(00:49) Il caminetto e la Giorgia fumante(36:14) Maggioranza golpista di burocrati eletti(47:96) Avenue des Italiens: Giggino Bardella(56:16) L'assedio del debito ai paesi sviluppati(01:11:36) Cialtronia d'AlbioneI fatti più interessanti della settimana, secondo il vostro Titolare.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/phastidio-podcast--4672101/support.
Esce dalle urne indebolita ma non travolta la maggioranza popolare-socialista-liberale che ha governato l'Unione europea negli ultimi cinque anni. Le proiezioni elettorali pubblicate nella notte hanno mostrato una tenuta del centro, rispetto ai partiti più estremisti, lasciando presagire una conferma di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea. Dietro ai risultati a livello continentale, si nasconde la pesante sconfitta politica dei governi in Germania e Francia.Gli scenari: I dati vanno presi con cautela. Non solo perché non sono definitivi, ma anche perché rispecchiano la composizione dei gruppi nella legislatura che si è appena chiusa. Non possiamo escludere cambiamenti. I gruppi dovranno riunirsi da qui alla prima riunione plenaria del nuovo parlamento, attesa a metà luglio, per sancire la loro nuova composizione. Su alcuni partiti corrono non poche voci: la N-VA belga potrebbe lasciare i conservatori per approdare con i popolari, per esempio.Oltre a un possibile rimpasto tra i gruppi parlamentari esistenti, ci sarebbero circa 100 deputati che per ora non siedono in alcuna formazione politica. Tra questi, i deputati di Fidesz, il partito nazionalista del premier ungherese Viktor Orbán. Alcuni di questi potrebbero rimanere tra i non-iscritti, altri potrebbero invece approdare in uno dei gruppi. Ricordiamo che per formare un gruppo parlamentare sono necessari almeno 23 deputati provenienti da almeno sette Paesi membri.Anche perché il premier ungherese ha subito una battuta d'arresto: Fidesz, partito al governo in Ungheria, si è piazzato primo con il 43,7% dei voti ma in calo di circa otto punti percentuali rispetto a cinque anni fa. Fa incetta di voti Tisza, partito dell'ex dirigente di Fidesz, Peter Magyar, divenuto nel giro di poche settimane l'astro nascente dell'opposizione nel Paese: Tisza si è aggiudicato il 31,07% dei consensi.Ne parliamo con Sergio Nava, Radio24, e Giulio Sapelli, Università Statale Milano.Elezioni Italia, amministrative ed europeeIn Italia, ieri e l'altroieri, si è votato sia per le Europee sia, in alcune parti del Paese, per le amministrative. Alberto Cirio si conferma governatore del Piemonte, mentre Firenze e Bari si preparano per il ballottaggio tra candidati di centrosinistra e centrodestra. A Cagliari e a Bergamo il centrosinistra vince al primo turno.Ne parliamo con Valentina Furlanetto, Radio24.Borse in calo dopo voto Ue. Rendimenti BTp al top, incertezze Francia-GermaniaSeduta in netto calo le Borse europee all indomani della tornata elettorale per rieleggere i rappresentati del Parlamento europeo, che ha visto un avanzata dei partiti di estrema destra, anche se ha resistito la maggioranza Ursula , ovvero l alleanza popolare-socialista-liberale che ha governato l Unione europea negli ultimi cinque anni. Così il FTSE MIB -0,76% di Milano cede circa un punto, mentre poco meglio fanno il DAX 40 -0,60% di Francoforte, l IBEX 35 -0,61% di Madrid e l AEX -0,21% di Amsterdam. Il CAC 40 -1,81% di Parigi è il peggiore, con un ribasso arrivato anche oltre i 2 punti e le grandi banche a pagare il conto più salato (Credit Agricole cede oltre 4 punti, Bnp Paribas e Societe Generale più di 6 punti), dopo che il presidente francese Emmanuel Macron ha deciso di sciogliere l Assemblea Nazionale e chiesto un voto anticipato a seguito della vittoria schiacciante del partito di estrema destra di Marine Le Pen. In giornata non sono attesi dati macroeconomici di rilievo, mentre in settimana gli investitori guarderanno in particolare all inflazione americana, che sarà diffusa mercoledì, e alla riunione della Federal Reserve in calendario per lo stesso giorno, a cui seguirà la conferenza stampa del presidente Jerome Powell. Venerdì chiuderà la settimana la riunione della BoJ, da cui i mercati non attendono scossoni alla politica monetaria. A Milano, in un listino colpito dalle vendite, accusano i cali più consistenti Stellantis e Stmicroelectronics -1,07% , in discesa anche a Parigi. Pesante anche Telecom Italia -2,07% . Sul fronte opposto, tengono, Leonardo +0,33% , Tenaris +0,77% e Banca Monte Paschi Siena -1,16% . Fuori dal paniere principale, si accende la quotazione di Saes Getters +1,83% con l incremento del corrispettivo dell offerta pubblica di acquisto totalitaria, promossa da S.G.G. Holding, da 26,3 a 28,0 euro per ciascuna azione Saes Getters.Ne parliamo con Morya Longo, Il Sole 24 Ore.
Domani in Sudafrica si voterà per rinnovare l'Assemblea nazionale, che una volta eletta dovrà a sua volta scegliere il nuovo presidente. La settimana scorsa la Cina ha organizzato due giorni di esercitazioni militari in risposta al discorso d'insediamento del presidente taiwanese Lai Ching-te.CONFrancesca Sibani, editor di Africa di InternazionaleLorenzo Lamperti, giornalista, da TaipeiSudafricahttps://www.youtube.com/watch?v=xfgQ212pMT8Taiwan: https://www.youtube.com/watch?v=IUCH_LYoifUArticolo Kazakistan: Emma Collet, Un femminicidio ha scosso il Kazakistan https://www.internazionale.it/magazine/emma-collet/2024/05/23/un-femminicidio-ha-scosso-il-kazakistanDocumentario della settimana: Fantastic machine di Axel Danielson, Maximilien Van AertryckSe ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.
Approvato il nuovo decreto ministeriale sul redditometro che troverà applicazione a decorrere dagli avvisi di accertamento relativi al 2016 (in generale, il 2018, tenendo conto delle decadenze maturate nel frattempo). Con il Dm del 7 maggio 2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, è stato riattivato lo strumento accertativo in esame, dopo la sospensione disposta con l'articolo 10 del Dl 87/2018. Con quest'ultima norma è stato abrogato il precedente Dm 16 settembre 2015, con effetto dagli accertamenti riferiti al periodo d'imposta 2016. Nel contempo, si è stabilito che il futuro decreto avrebbe dovuto essere fondato su di una metodologia elaborata con l'ausilio dell'Istat e delle associazioni dei consumatori. Sul ritorno del redditometro si registrano posizioni divergenti all'interno della maggioranza, in particolare tra Fratelli d'Italia da una parte e Forza Italia e Lega dall'altra. Nello specifico la Lega ha preso le distanze dalla soluzione concepita sotto la regia di Fdi. «Mi sembra di capire che sia un provvedimento fatto dal viceministro Leo quindi chiedete a Fdi», ha detto il capogruppo della Lega in Senato, Massimiliano Romeo, in merito alla misura sul redditometro. «La trovo solo un po' strana come proposta, perché noi del centrodestra siamo stati sempre stati critici su questi strumenti», ha aggiunto il senatore. Intanto arriva il chiarimento del viceministro dell'Economia, Maurizio Leo: Il centrodestra è sempre stato contrario al meccanismo del redditometro introdotto nel 2015 dal governo Renzi. Il decreto ministeriale pubblicato in questi giorni in Gazzetta mette finalmente dei limiti al potere discrezionale dell'Amministrazione finanziaria di attuare l'accertamento sintetico, ovvero la possibilità del Fisco di contestare al contribuente incongruenze fra acquisti, tenore di vita e reddito dichiarato. Potere previsto dall'ordinamento tributario fin dal 1973 . Nel dettaglio spiega, con il nostro decreto, siamo intervenuti per correggere una stortura che si è creata nel 2018, quando il governo Conte 1 ha abolito il D.M. 16 settembre 2015, il cosiddetto redditometro, del governo Renzi e aveva contestualmente stabilito che si dovesse emanare un nuovo decreto con dei paletti precisi a garanzia del contribuente, in modo da limitare al minimo il contenuto induttivo dell'accertamento, e privilegiando sempre il dato puntuale a garanzia del contribuente . Ne parliamo con Giovanni Parente, Sole 24 Ore.Nuovi record, Wall Street e oro ai massimi La spinta dei dati statunitensi su inflazione e vendite al dettaglio hanno spedito Wall Street e Nasdaq sui massimi storici per la prima volta da marzo. Ma, allargando lo sguardo, si può dire che i listini statunitensi siano arrivati per ultimi sulla vetta. Perché mercoledì erano ben 18 le Borse o indici sui massimi storici in tutto il mondo: dall'Europa (Parigi, Francoforte e Londra, ma anche Amsterdam, Budapest, Copenhagen e Oslo) fino all'Asia (Karachi e Taiwan), dal Sud America (Cile) fino all'Africa (Zambia e Tunisia). E se si considerano le Borse che i record li hanno aggiornati nei giorni scorsi si trovavano poco sotto (dal Canada all'Argentina), il conteggio degli indici sui massimi sale a 22. E se si aggiungono le Borse sui massimi da tanti anni, come quella di Milano che ha superato i 35mila punti e viaggia al top dal maggio 2008, non si può trarre che una conclusione: l'euforia sui mercati finanziari è al massimo. Oltre a Wall Street, anche l'oro ha raggiunto i massimi, arrivando a 2.450 dollari l'oncia.Ne parliamo con Alessandro Plateroti, Direttore Newsmondo.it.Intelligenza Artificiale, approvato l'IA Act. In Italia però aumentano i timori occupazionaliVia libera definitivo all'unanimità del Consiglio Ue all'AI Act, la legge europea sull'intelligenza artificiale che disciplina lo sviluppo, l'immissione sul mercato e l'uso dei sistemi di IA in Ue. La legge, la prima al mondo in materia detta una serie di obblighi a fornitori e sviluppatori di sistemi di IA in base ai diversi livelli di rischio identificati. Le nuove regole saranno applicabili a due anni dall'entrata in vigore, con l'eccezione dei divieti, che scatteranno dopo sei mesi, dei controlli sui sistemi di IA per finalità generali, compresa la governance (12 mesi) e degli obblighi per i sistemi ad alto rischio (36 mesi). Intanto aumentano i timori per l'impatto occupazionale dell'Intelligenza artificiale. Il settore pubblico, ad esempio, è fortemente impattato dall'adozione dell'IA. Il 57% dei 3,2 milioni di dipendenti pubblici italiani è altamente "esposto" all'impatto dell'IA nella propria attività, ovvero sarà interessato da una forte interazione tra le mansioni svolte e quelle che gli algoritmi sono in grado di svolgere. Si tratta di ben 1,8 milioni di persone, in particolare dirigenti, ruoli direttivi, tecnici, ricercatori, insegnanti, legali, architetti, ingegneri, professionisti sanitari e assistenti amministrativi. Questa interazione potrà tradursi in un arricchimento delle attività grazie all'apporto dell'IA, oppure in una sostituzione dei lavoratori, in particolare questo rischio riguarda il 12% della platea, ovvero ben 218mila dipendenti pubblici 'vulnerabili' appartenenti alle professioni meno specializzate, caratterizzate da compiti ripetitivi e prevedibili che potrebbero essere facilmente svolti dall'intelligenza artificiale. Sono alcuni risultati della ricerca "L'impatto dell'intelligenza artificiale sul pubblico impiego" presentata questa mattina da Fpa, società del gruppo Digital360, in apertura di Forum Pa 2024 a Roma. Ne parliamo con Gianni Dominici, Amministratore Delegato di Forum PA.
Tiene banco l'inchiesta di Genova sulla sempre blanda campagna per le europee.Le grandi opere ed il finanziamento pubblico i temi dell'agenda politica.Ne parliamo con Leoluca Orlando, capolista nelle Isole per Alleanza Verdi Sinistra alle Europee 2024.Si torna a parlare di sugar tax. L'esigenza di reperire fondi per il buco creato dal superbonus l'ha fatta resuscitare a quasi 5 anni dalla sua approvazione. In realtà è una tassa di scopo per limitare il consumo in eccesso di calorie già applicata in molti Paesi.Ne parliamo con Francesco Branca, direttore del Dipartimento di nutrizione e sicurezza degli alimenti dell'OMS.
Settimana intensa per la politica italiana, tra le accuse al presidente della Regione Liguria e le contestazioni pro abortiste alla ministra per la Famiglia. Il tutto dopo l'ennesima tragedia sul posto di lavoro.
Maggioranza ampia e trasversale, ma senza gli eurodeputati italiani, astenutisi quasi in blocco. "Abbiamo unito la politica italiana", ironizza il Commissario Europeo per l'Economia.
In 48 ore, il governo ha respinto le mozioni di sfiducia nei confronti dei due ministri dell'esecutivo Meloni ma le implicazioni politiche e giudiziarie non si sono esaurite con il voto in aula.
Oggi parliamo dello scontro in maggioranza su terzo mandato e ballottaggio per i sindaci, degli Usa che vogliono mettere al bando TikTok e dello scontro certo tra Joe Biden e Donald Trump. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices