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Ancora Roma, ancora circo.Possiamo farlo. Ma se vogliamo possiamo anche non farlo. Antonino Tamburello ci spiega le scelte che prendiamo.L'ex leader di Casapound, Simone di Stefano si confessa davanti a Parenzo.Francesca Pascale varca la soglia degli studi. Attacchiamo tutti. Alessandra e Babacar. Una coppia italiana.MissMarty, dominatrice finanziaria, ci mostra il suo conto.
Buongiorno a tutte e tutti!La rassegna stampa di giovedì 19 dicebmbre 2024 è a cura di Cecilia FerraraDOVE ASCOLTARLA: Spotify , Apple Podcast , Spreaker e naturalmente sul nostro sito. Su tutti i giornali domina il tormentone Toni Effe escluso dal concerto di Capodanno, che ha portato al ritiro dall'evento di Mahmood e di Mara Sattei. La ricerca di nuovi nomi. L'unica certezza sono Rancore e Giancane che suoneranno a Casal del Marmo. Il Corriere della sera parla del processo che si dovrebbe aprire contro 31 espondenti di Casa Pound per il saluto romano in occasione della ricorrenza di Acca Larenzia del 2023. Roma Today ci parla della nuova sala delle commemorazioni laiche al cimitero Flaminio e in un Dossier inizia la mappatura degli scheletri ex industriali della capitale. Segnaliamo anche Revolution su Radio 3 di Stefano Feltri in cui si parla di altre censure in particolare quella contro Christian Raimo e Nicola La Gioia da parte del ministro Valditara. Sveja è un progetto sostenuto da Periferiacapitale, il programma per Roma della fondazione Charlemagne. Ringraziamo inoltre l'associazione A Sud che ci mette a disposizione i propri spazi per le riunioni di redazione.La sigla di Sveja è di Mattia CarratelloLa rassegna stampa torna domani con Ilenia Polsinelli.Foto di Luca Dammicco.
Massimo Giannini, editorialista e opinionista di Repubblica, racconta dal lunedì al venerdì il suo punto di vista sullo scenario politico e sulle notizie di attualità, italiane e internazionali. “Circo Massimo - Lo spettacolo della politica“ lo puoi ascoltare sull’app di One Podcast, sull’app di Repubblica, e su tutte le principali piattaforme.See omnystudio.com/listener for privacy information.
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Nelle ultime ore in Italia è accaduto che 300 luridi fascisti abbiano marciato a Bologna, dove il governo ha concesso la città ai Patrioti e Casapound, due gruppi che andrebbero cancellati da qualunque parte si guardi la Costituzione. Poi è accaduto che la presidente del Consiglio e il suo vice, Meloni e Salvini, abbiano avuto il coraggio di attaccare “certa sinistra”. La leader di fratelli d'Italia ha definito “sinistra da salotto” coloro che ancora hanno lo stomaco e le energie di ribellarsi a questo fascismo strisciante che spesso trova il patrocinio dei partiti di maggioranza. Ha sputato in faccia agli stessi ideali che le permettono di sedere a Palazzo Chigi piuttosto che essere da donna del fascio ripetendo le parole di Ines Donati “volli essere troppo virile e dimenticai che poi ero una debole donna”. Il ministro Salvini ha sfidato il senso del ridicolo sprecando fiato per chiedere la chiusura dei centri sociali, con un curioso strabismo per i criminali neri. Erano gli stessi centri sociali che il giovane Matteo frequentava nella sua prima giovinezza, quando non aveva bisogno di accarezzare i più bassi istinti nella speranza di galleggiare. Poi è accaduto che l'account ufficiale del partito di una presidente del Consiglio abbia scritto un post su X in cui ha attaccato Roberto Saviano definendolo “sciacallo”, “senza dignità”, “uno dei peggiori scrittori che l'Italia abbia mai conosciuto”. Sono gli stessi che hanno punito un professore dimostrando di non conoscere la differenza tra contestazione e censura. È ora di smettere di sottovalutare questi segnali. La democrazia non si difende da sola: tocca a ciascuno di noi fare la propria parte. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Si infiamma la polemica in merito agli scontri avvenuti ieri a Bologna durante due manifestazioni, quella dei collettivi antifascisti e quella di "Riprendiamoci Bologna - Contro degrado, spaccio e violenza" promossa dalla Rete dei Patrioti a cui partecipa anche CasaPound.
Ultimamente i giornalisti non raccontano solo le notizie, ma ne sono anche protagonisti: è successo con l'inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale, in cui si è parlato molto del metodo usato dalla giornalista per raccogliere il materiale. E in questi giorni si sta parlando molto dell'aggressione subita dal giornalista de La Stampa Andrea Joly dopo che era stato visto riprendere i festeggiamenti per l'anniversario di un circolo di Casapound a Torino.Prima Meloni su Fanpage, poi La Russa sul giornalista de La Stampa, hanno criticato questo modo di fare giornalismo, ossia quello di infiltrarsi all'interno di un'organizzazione politica senza dichiarare la propria identità. Ma come testimoniano varie norme e sentenze, questo è un comportamento assolutamente legittimo, anzi: il giornalismo d'inchiesta è una delle espressioni più alte dell'informazione.Link utili:Perché le inchieste giornalistiche sotto copertura sono legittimeCREDIT BRANI“Right on target” di Lemonmusicstudio “At the fork” di lemonmusicstudio CREDIT FOTO: ANSA
Oggi parliamo del decreto legge sulle liste d'attesa, del caso del giornalista Andrea Joly aggredito da militanti di Casapound e del problema dell'Italia con la libertà di stampa. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Scopri i master della 24 Ore Business School in partnership con Milano Finanza: 24orebs.com/milanofinanza ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Biden alla nazione, passo il testimone per salvare la democrazia
A cura di Daniele Biacchessi Il Capo dello Stato Sergio Mattarella raduna i colleghi cronisti parlamentari al Quirinale e ricorda che “ogni atto rivolto contro la libera informazione è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica”. Il Presidente si riferisce in modo esplicito all'ultimo fatto avvenuto nei giorni scorsi a Torino con il pestaggio del giovane giornalista de "La Stampa" Andrea Joly, aggredito e picchiato da militanti di Casapound. Le parole di Mattarella non ammetterebbero interpretazioni. “Si vanno infittendo, negli ultimi tempi, contestazioni, intimidazioni, se non aggressioni, nei confronti dei giornalisti, che si trovano a documentare fatti. Ma l'informazione è esattamente questo”. Ha ragione Mattarella. Andrea Joly si trovava infatti in una pubblica via e stava riprendendo col suo cellulare un raduno neofascista, cioè un fatto vietato dalle leggi e dalla nostra Costituzione, quindi qualcosa da documentare e diffondere sul piano mediatico con gli strumenti che in quel momento erano a disposizione del giornalista. Il monito di Mattarella contro le intimidazioni Raramente Sergio Mattarella utilizza in pubblico toni così duri. L'ispirazione del Quirinale arriva dopo quelle che definisce "adulterazione della realtà" che andrebbe sorvegliata soprattutto da coloro a cui è affidato il compito di informare. Per questo che, secondo Mattarella, noi giornalisti dobbiamo continuare a lavorare in libertà, senza reticenze, neppure senza sopravvalutazioni. La Russa: “Sul cronista malmenato ho detto quel che penso, forse male”. Stupisce che nelle ore successive al violento pestaggio, Ignazio La Russa, presidente del Senato, cioè la seconda carica dello Stato, abbia detto che Andrea Joly si sarebbe dovuto qualificare come giornalista, come se non esistessero leggi e disposizione che vietano ogni forma di manifestazione che possa anche solo lontanamente riferirsi alla ricostituzione del partito fascista. “È vero, a volte sono incauto. Sul cronista malmenato ho detto quel che penso, forse male”, ammette La Russa. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi Il Capo dello Stato Sergio Mattarella raduna i colleghi cronisti parlamentari al Quirinale e ricorda che “ogni atto rivolto contro la libera informazione è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica”. Il Presidente si riferisce in modo esplicito all'ultimo fatto avvenuto nei giorni scorsi a Torino con il pestaggio del giovane giornalista de "La Stampa" Andrea Joly, aggredito e picchiato da militanti di Casapound. Le parole di Mattarella non ammetterebbero interpretazioni. “Si vanno infittendo, negli ultimi tempi, contestazioni, intimidazioni, se non aggressioni, nei confronti dei giornalisti, che si trovano a documentare fatti. Ma l'informazione è esattamente questo”. Ha ragione Mattarella. Andrea Joly si trovava infatti in una pubblica via e stava riprendendo col suo cellulare un raduno neofascista, cioè un fatto vietato dalle leggi e dalla nostra Costituzione, quindi qualcosa da documentare e diffondere sul piano mediatico con gli strumenti che in quel momento erano a disposizione del giornalista. Il monito di Mattarella contro le intimidazioni Raramente Sergio Mattarella utilizza in pubblico toni così duri. L'ispirazione del Quirinale arriva dopo quelle che definisce "adulterazione della realtà" che andrebbe sorvegliata soprattutto da coloro a cui è affidato il compito di informare. Per questo che, secondo Mattarella, noi giornalisti dobbiamo continuare a lavorare in libertà, senza reticenze, neppure senza sopravvalutazioni. La Russa: “Sul cronista malmenato ho detto quel che penso, forse male”. Stupisce che nelle ore successive al violento pestaggio, Ignazio La Russa, presidente del Senato, cioè la seconda carica dello Stato, abbia detto che Andrea Joly si sarebbe dovuto qualificare come giornalista, come se non esistessero leggi e disposizione che vietano ogni forma di manifestazione che possa anche solo lontanamente riferirsi alla ricostituzione del partito fascista. “È vero, a volte sono incauto. Sul cronista malmenato ho detto quel che penso, forse male”, ammette La Russa. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Picchiato giornalista da bestie di casapound, Luxuria insultata per le foto in bikini etc etc… che ne pensate?Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/vklabe-s-morning-glory-vincenzo-bordoni--4398526/support.
La lite poi cede il ballatoio, due morti a Scampia
L'enigma Kamala, punti deboli e assi nella manica
Biden si ritira e appoggia Harris, 'battiamo Trump'
Gli hanno chiesto cosa è sto video? Sei dei nostri? E poi giù botte. Lui prova ad allontanarsi ma i fascisti gli corrono dietro in massa, molti contro uno, atterrandolo, prendendolo a calci fino a farlo sanguinare e poi mandarlo all'ospedale. Sembra una vicenda dei primi anni 20, quelli dello squadrismo, quelli con le camionette in giro per la città. Invece siamo nel 2024. Andrea Joly è un giornalista della Stampa e si è ritrovato di fronte alla sezione di Casa Pound di Torino, asso di bastoni, e vedendo che c'era un evento intitolato la festa della Torino nera, con tanto di fumogeni, Italia 2024, ha fatto quello che fanno tutti i giornalisti, cioè ha cominciato a filmare vedendo se c'era una notizia. E quando i fascisti se ne sono resi conto, l'hanno prima amminacciato poi l'hanno inseguito e l'hanno pestato a sangue, calci, botti, sempre tanti contro uno, come è tipico dei vigliacchi. Il paese oggi è in questa condizione e soprattutto in questo caso non c'è bisogno di ripensare le matrici. C'è un'associazione politica di matrice fascista, che Giorgia Meloni non ha bisogno nemmeno di indagare più di tanto, e che continua a rimanere lì e a fare i suoi danni. Ma soprattutto c'è un senso di libertà, nel senso deterioro del termine, cioè di essere liberi di delinquere, riportando in auge un periodo che costituzionalmente non può essere riportato in auge, perché evidentemente i fascisti oggi si sentono di avere una certa protezione. Chissà da chi. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Oggi 20 giugno 2024 ai microfoni di Sveja c'è Alessandro Bernardini.Aggressione fascista a Colle Oppio, identificati militanti di CasaPound.Aperta inchiesta sulla profanazione alla tomba di Berlinguer.Omicidi sul lavoro: a Latina muore bracciante abbandonato dal datore di lavoro. Frosinone muore operaio colpito da una trave.Cemento: mega palazzo tra i villini del Pigneto.Muore bambino in casa a Tor Bella Monaca.Maturità: al via la seconda prova.FIRE Festival: dal 18 al 22 giugno a Torrione il Festival d'inchiesta e reportage giornalistico organizzato dal Centro di giornalismo permanente. Sveja è un progetto di comunicazione indipendente sostenuto dal programma Periferia Capitale della Fondazione Charlemagne e cofinanziato da Charity Pot.A domani con Miriam Aly. (foto Miriam Aly)
I giornali di oggi, venerdì 2 febbraio, sono letti da Valerio Renzi, giornalista di Fanpage.it.- Un ragazzo di 22 anni si è tolto la vita nel Cpr di Ponte Galeria. Sul muro un ritratto e un ultimo messaggio: "Se un giorno dovessi morire, vorrei che il mio corpo fosse portato in Africa, mia madre ne sarebbe lieta (...) I militari italiani non capiscono nulla a parte il denaro.L'Africa mi manca molto e anche mia madre, non deve piangere per me. Pace alla mia anima, che io possa riposare in pace(..)". Dopo il ritrovamento è scoppiata la rivolta nel centro.- Da il manifesto leggiamo la storia del respingimento di due minori non accompagnati su un traghetto proveniente dalla Tunisia raccontata da Giansandro Merli.- Bandiere naziste e cimeli fascisti: cosa c'è nelle sede di Acca Larentia e come CasaPound la gestisce tra conferenze e incontri. Il racconto di Maro Carta da la Repubblica.- Un articolo di Fanpage.it racconta con le testimonianze degli studenti l'aggressione squadrista di Blocco Studentesco ai danni di un gruppo di studenti riconosciuti come "antifascisti" al termine di una partita di calcio tra licei. Bastoni e una scacciacani.- Quanto fa male alla salute vivere vicino a un inceneritore: Ginevra Nozzoli lo spiega riportando uno studio scientifico di Arpa e Regione Lazio sulla sezione di Dossier di Romatoday.La foto è stata pubblicata ieri su Instagram dalla Garante dei detenuti di Roma Valentina CalderoneSveja è un progetto di informazione indipendente supportato da Perferiacapitale il programma per Roma della Fondazione Charlemagne.Potete supportarci con un caffè all'iban di Sveja IT19N0501803200000020000064.
C dans l'air du 23 janvier 2024 - Berlin, janvier 2024: "dehors les nazis!" Des manifestations massives se sont multipliées en Allemagne le week-end dernier contre le mouvement d'extrême droite Alternative für Deutschland (AfD). Une mobilisation d'ampleur dans tout le pays qui s'explique en grande partie par les révélations du médias Correctiv qui n'en finissent pas de faire des vagues outre-Rhin depuis le 10 janvier. Ce consortium de journalistes d'investigation a mis au jour une réunion secrète qui s'est tenue en novembre 2023 entre des membres de groupuscules d'extrême droite et néonazis européens avec plusieurs cadres de l'AfD. Au cours de cette rencontre, ils auraient discuté de politiques à mettre en œuvre dans l'éventualité d'une arrivée au pouvoir de l'AfD dont notamment un plan de "rémigration", l'expulser d'Allemagne d'étrangers, mais aussi des d'immigrés ayant acquis la nationalité allemande. L'AfD a affirmé qu'elle n'avait aucun lien organisationnel ou financier avec la réunion et que les membres qui y ont participé l'ont fait à titre purement personnel. Néanmoins, sa dirigeante Alice Weidel s'est séparée d'un conseiller qui était présent, tout en dénonçant le travail de Correctiv. La colère suscitée par cette enquête a relancé les appels dans le pays pour interdire l'AfD qui multiplie ces derniers mois les succès dans les urnes en particulier dans l'ex-Allemagne de l'Est. À l'approche des élections européennes, l'AFD ne cesse de progresser dans les sondages. Il est aujourd'hui le deuxième parti du pays avec 22 % des intentions de vote et entend cultiver une posture de rupture avec le reste de la classe politique. Sa présidente vient ainsi de vanter le Brexit dans une interview au Financial Times et de suggérer que si son parti arrive au pouvoir, il pourrait organiser un référendum pour un "Dexit", une sortie de l'Allemagne de l'Union. Une façon pour le parti d'extrême droite de fédérer les mécontentements divers, comme en ce moment, celui des agriculteurs, au-delà de ses fiefs de l'ex-RDA. En Italie, près de quinze mois après son arrivée au pouvoir Georgia Meloni est toujours populaire. La dirigeante d'extrême droite entend poursuivre le parcours de normalisation de son parti. Mais en échec sur sa promesse d'enrayer l'arrivée des migrants dans le pays, elle donne des gages aux plus radicaux en durcissant la législation contre la communauté LGBT. Elle est également sous pression depuis le 7 janvier, jour où des centaines de militants d'extrême droite ont fait des saluts fascistes lors d'un de leurs rassemblements annuels à Rome. Ils commémoraient l'assassinat pendant les années 1970 de deux membres des jeunesses du Mouvement social italien (MSI) l'héritier après-guerre du parti fasciste. C'est également celui dans lequel Giorgia Meloni a fait ses débuts en politique avant de fonder son parti Fratelli d'Italia dont le logo reprend la flamme, étendard du MSI, évoquant le tombeau du Duce. L'opposition a demandé la dissolution de l'organisation néofasciste CasaPound, le parquet a ouvert une enquête préliminaire sur les intentions de ces militants et Giorgia Meloni reste silencieuse. En France, le Rassemblement national, qui siège avec l'AfD au Parlement européen, est donné largement en tête aux prochaines élections européennes, avec 31 % d'intentions de vote, selon un sondage Odoxa. La route est encore longue avant le scrutin du 9 juin prochain mais la formation d'extrême droite de Marine Le Pen mobilise ses troupes et se porte au chevet des agriculteurs. Une stratégie qui s'est révélée payante aux Pays-Bas, avec l'explosion du vote populiste aux élections locales du printemps dernier et la victoire de l'extrême droite lors de législatives en fin d'année. A six mois des européennes, l'UE est face à une poussée de l'extrême droite. Quelles sont les motivations du vote populiste nationaliste ? Comment expliquer les succès électoraux de l'AfD en Allemagne ? Quel regard l'Italie porte-t-elle sur son passé fasciste ? GUD, Division Martel, Argos… Qui sont les groupes identitaires en France ? Qu'est-ce que l'affaire des Barjols ? NOS EXPERTS : - Jean-Dominique GIULIANI - président de la fondation Robert Schuman - Laure MANDEVILLE - grand reporter au Figaro, auteur de Les révoltés d'Occident aux éditions de L'Observatoire - Anthony BELLANGER - éditorialiste sur France Inter et France Info TV, spécialiste des questions internationales - Marc LAZAR - historien et sociologue à Sciences Po et à l'université Luiss de sciences sociales à Rome, auteur de Peuplecratie. La métamorphose de nos démocraties aux éditions Gallimard
Le recenti manifestazioni pubbliche di gruppi che si ispirano direttamente al ventennio fascista dividono la politica tra richieste di scioglimento di Forza Nuova e Casapound, misure di rigore e imbarazzanti silenzi. Prima i saluti romani alla commemorazione dell'assassinio di tre missini in via Acca Larentia il 7 gennaio 1978. Poi ancora i saluti romani alla manifestazione in memoria di Alberto Giaquinto, ucciso il 10 gennaio 1979. Infine la gazzarra avvenuta prima del derby Lazio-Roma, quando un gruppo di tifosi biancocelesti a Ponte Milvio ha anche intonato un canto ungherese degli anni '50 contro la dittatura sovietica. La segretaria del Pd Elly Schlein alla Camera chiede al ministro Matteo Piantedosi di punire chi esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo. Anpi presenta una denuncia nei confronti dei partecipanti all'adunata di Acca Larentia e la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche italiane, Noemi Di Segni, parla di nostalgia pericolosa. Risponde il responsabile del Viminale: eravate al Governo, perchè non lo avete mai fatto? In Fratelli d'Italia l'imbarazzo è evidente e si misura nel silenzio della premier Giorgia Meloni impegnata ad aprire la presidenza del G7, nei distinguo di Tommaso Foti e di Giovanni Donzelli, nella richiesta del presidente del Senato Ignazio La Russa che i saluti romani non vengano sanzionati, ma anche dalla condanna del ministro Guido Crosetto. Ma il fascisismo in Italia non è tornato, semplicemente non se n'è mai andato. Dalla mancata epurazione del dopoguerra all'amnistia di Togliatti, allo sdoganamento degli eredi del Msi da parte di Silvio Berlusconi, fino a oggi. Più che lo scioglimento dei gruppi, servirebbe l'applicazione dei principi scritti nella nostra Costituzione che si ispira direttamente ai valori dell'antifascismo. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Le recenti manifestazioni pubbliche di gruppi che si ispirano direttamente al ventennio fascista dividono la politica tra richieste di scioglimento di Forza Nuova e Casapound, misure di rigore e imbarazzanti silenzi. Prima i saluti romani alla commemorazione dell'assassinio di tre missini in via Acca Larentia il 7 gennaio 1978. Poi ancora i saluti romani alla manifestazione in memoria di Alberto Giaquinto, ucciso il 10 gennaio 1979. Infine la gazzarra avvenuta prima del derby Lazio-Roma, quando un gruppo di tifosi biancocelesti a Ponte Milvio ha anche intonato un canto ungherese degli anni '50 contro la dittatura sovietica. La segretaria del Pd Elly Schlein alla Camera chiede al ministro Matteo Piantedosi di punire chi esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo. Anpi presenta una denuncia nei confronti dei partecipanti all'adunata di Acca Larentia e la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche italiane, Noemi Di Segni, parla di nostalgia pericolosa. Risponde il responsabile del Viminale: eravate al Governo, perchè non lo avete mai fatto? In Fratelli d'Italia l'imbarazzo è evidente e si misura nel silenzio della premier Giorgia Meloni impegnata ad aprire la presidenza del G7, nei distinguo di Tommaso Foti e di Giovanni Donzelli, nella richiesta del presidente del Senato Ignazio La Russa che i saluti romani non vengano sanzionati, ma anche dalla condanna del ministro Guido Crosetto. Ma il fascisismo in Italia non è tornato, semplicemente non se n'è mai andato. Dalla mancata epurazione del dopoguerra all'amnistia di Togliatti, allo sdoganamento degli eredi del Msi da parte di Silvio Berlusconi, fino a oggi. Più che lo scioglimento dei gruppi, servirebbe l'applicazione dei principi scritti nella nostra Costituzione che si ispira direttamente ai valori dell'antifascismo. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
La rassegna stampa di giovedì 28 dicembre è a cura di Angela Gennaro, giornalista videomaker. IL SOMMARIO DI OGGI Malagrotta, fascicolo aperto per incendio doloso. E la raccolta rifiuti è a rischio. Parla l'assessora Alfonsi.Cronaca, sì a quattro anni di carcere per lo youtuber di Casal Palocco.La Pontina è la strada più pericolosa del Lazio.CasaPound "festeggia" 20 anni di occupazione. L'Anpi: "Vergogna".Sanità: trasloco in vista per il Bambino Gesù. Al San Camillo si allaga un padiglione. Al policlinico Casilino si indaga sulla morte di una neonata.Scuola: alla Di Donato in classe per le feste. Nel 2024 il comune di Roma spenderà 54 milioni di euro per le supplenze nei nidi e nelle scuole dell'infanzia.Emergenza sfratti, il dramma sociale che non si vuol vedere.Sveja è un progetto sostenuto da Periferiacapitale il programma per Roma della Fondazione Charlemagne. A domani con Marica Fantauzzi!Se vuoi dare il tuo contributo a Sveja, anche al costo di un caffè, puoi farlo tramite il nostro IBAN:IT19N0501803200000020000064 Ti ringraziamo. Ogni caffè è fondamentale per un'informazione di qualità.
Tintoria è il podcast di @sandanieletinti e @StefanoRapone, prodotto da @thecomedyclub.Ottieni NordVPN qui: https://nordvpn.com/tintoria --------------------------------------INFO e BIGLIETTI per le Registrazioni LIVE: https://bit.ly/tintoriapodcastINFO E BIGLIETTI PER I PROSSIMI LIVE DI RAPONE: https://bit.ly/RaponeTOURINFO E BIGLIETTI PER I PROSSIMI LIVE DI TINTI: https://bit.ly/DanieleTintiTOUROspite di questa puntata diabolicamente sabotata di @tintoriapodcast Caterina Guzzanti. Tra un fischio e l'altro, abbiamo parlato di aspirapolveri “de Cristo”, ratti newyorkesi e traumi dentistici passati e presenti. Caterina ci ha anche raccontato del suo lavoro con spalle comiche quali la Gialappa's e Serena Dandini e della genesi di Vicky di Casapound, personaggio fragile nato anche da una riflessione su certe dinamiche di coppia. Abbiamo poi imparato sia come ridere per cortesia in occasioni mondane, sia come non ridere, per esempio a ‘LoL' e sul matto set di ‘Boris'. Infine, Caterina ci ha parlato delle sue avventure equestri, del film natalizio ‘Elf Me', con lei e Lillo folletti doppiati pure in giapponese, e di simpatici incontri con Craxi.Puoi seguire Tintoria qui: https://www.instagram.com/tintoriapodcast/Puoi seguire Rapone qui: https://www.instagram.com/grandiraponi/Puoi seguire Tinti qui: https://www.instagram.com/sandanieletinti/Puoi seguire Caterina Guzzanti qui: https://www.instagram.com/caterguz/Puoi seguire The Comedy Club qui: https://www.instagram.com/thecomedyclub.it/Tintoria è anche su TikTok: https://www.tiktok.com/@tintoriapodcastRegia e montaggio: Enrico Berardi ( @enricoberardivideographer-3126 ) https://focusaziende.itRiprese: Leonardo PicozziAudio:Antonio ArcieriLa sigla di Tintoria è a opera di Di Gregorio (https://open.spotify.com/artist/72kN7wU0KWqEDkHYrvT6Vi)Sigla animata:Crocopie Studiowww.206lab.com/crocopie-studiowww.instagram.com/crocopie_studioQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/2830173/advertisement
Nuova puntata dell'appuntamento domenicale di «Corriere Daily»: le repliche dell'editorialista alle domande e osservazioni che avete mandato via WhatsApp al 345 6125226.Per altri approfondimenti:Violenza psicologica, come riconoscere i messaggi abusanti e coercitivi di un partner (e non solo)Casapound affigge poster su Filippo Turetta: «Questo è il vostro uomo rieducato». Elena Cecchettin: «Spaventoso»Il treno (e non solo): Lollobrigida, il potere e le scivolate
Massimo Giannini, editorialista e opinionista di Repubblica, racconta dal lunedì al venerdì il suo punto di vista sullo scenario politico e sulle notizie di attualità, italiane e internazionali. “Circo Massimo - Lo spettacolo della politica“ lo puoi ascoltare sull’app di One Podcast, sull’app di Repubblica, e su tutte le principali piattaforme.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Oggi può essere un buon giorno non soltanto per vedere, attraverso la rassegna di Sveja, cosa viene raccontato di Roma sui giornali, ma anche per rendersi conto di come viene raccontata questa città.L'allarme tram ormai come notizia principale del Messaggero ha assunto contorni ridicoli, così come è amatoriale l'intervista che l'ex sindaco di Roma va Walter Veltroni fa all'ex capitano della Roma Francesco Totti, e via di questo passo: reportage insinuanti di Marco Pasqua sul Messaggero, il Tempo che riporta i comunicati di Casapound senza colpo ferire. Qual è il ruolo dell'informazione nella politica di questa città?Perché a guardare bene, le notizie ci sono: la Regione ha deciso di togliere al Comune, almeno secondo un progetto in bozza, l'assegnazione delle case popolari; c'è lo stanziamento di un bonus per lo sport per ragazzi dai 5 ai 16 anni; e i raid antisemiti al ghetto raccontano come la guerra a Gaza arrivi in modo straziante anche nella vita dei romani.
Oggi mercoledì 28 giugno 2023 la rassegna è a cura di Nicola Villa.In apertura un quiz per esperti di urbanistica: di che marrana si tratta all'inizio del film "Sotto il sole di Roma" di Renato Castellani? Il film è una piccola chicca - con un giovane Alberto Sordi - segue un gruppo di ragazzini sotto l'occupazione nazista della città. Si vede S. Giovanni senza Coin e alcune scene sono state girate nel Colosseo ancora abitato. Si trova completo su Youtube. I giornali sono dominati dall'emergenza rifiuti e trasporti; si parla dell'interrogatorio di Di Pietro dopo l'omicidio stradale del bambino di 5 anni a Casal Palocco; stretta del governo sul codice della strada con misure populiste dal Manifesto; sul Foglio commento sul fatto che è Roma a uccidere (73 morti stradali da inizio anno) non gli youtuber; condannati 10 militanti di Casa Pound a 2 anni.Per affrontare la crisi della città è stato letto un duro editoriale di Della Seta e Ferrante su "Repubblica" nel quale ormai si parla apertamente di un inceneritore anacronistico e inutile e del fatto che il sindaco Gualtieri viva nel futuro, sperando nella gestione straordinaria degli eventi (Giubile0 '25, il bimillenario della Redenzione '33 e magari Expo '30).La storia incredibile di Chiara Corbella, inserita nel pantheon meloniano, è una ragazza morta nel 2012 perché ha portato a termine una gravidanza a rischio. È in corso il processo di beatificazione e il comune vuole dedicargli qualcosa. In un thread su Twitter di Natasha Grbic di Fanpage si legge meglio la storia e ci si chiede perché l'amministrazione, in questo periodo storico, promuova questi modelli. Sveja è un progetto di comunicazione indipendente sostenuto da Periferiacapitale, il programma per le periferie promosso dalla Fondazione Charlemagne, e da Guido Larcher. Qui il canale Spreaker: Qui il canale Telegram: E qui il link per iscriverti alla newsletter e non perdere nemmeno una puntata:
Chi ha scritto la nuova proposta antifumo? "Sono dei pazzi" La manifestazione di Firenze? Una c***ta pazzesca". Gli anarchici distruggono Torino per la liberazione di Cospito. E l'Avvocato Prado che dice? All'attacco contro Cruciani. Marco Rizzo e l'antifascismo. E' scontro totale con Parenzo sul tema di Firenze. Carmine da Napoli e la "Shein". "Ma quale aria nuova? Sono insettoidi, donne insettoidemantide come la vomitonderleyn". Viene intervistato anche da Valerio Lundini. Luigi Favoloso, ex Casapound, è ora su Onlyfans. Per Parenzo dovrebbe aprire Onlyfascio.
I numeri, appunto: sono 225 le aggressioni di matrice fascista avvenute in Italia fino a oggi. Di queste 80 sono riconducibili a CasaPound e 25 a Forza Nuova. Sono 12 gli episodi di chiara matrice nazista. Negli ultimi anni abbiamo avuto almeno 28 attentati (visto che stanno tornando così di moda), per la maggior parte di natura incendiaria con l'utilizzo di bombe carta e molotov. L'anno scorso il 25 marzo a Bergamo due militanti di CasaPound hanno picchiato un uomo senegalese. Sempre l'anno scorso un liceale, a Roma, è stato pestato per un volantinaggio non gradito. "Erano dieci o dodici, più grandi di noi”, disse lo studente del Mamiani. Gl aggressori facevano riferimento a Generazione popolare, vicina a Forza Nuova. Poi ci sono gli omicidi: il 4 marzo 2018 a Firenze Idy Diene è stato ucciso a colpi di pistola in strada da un fiorentino di 66 anni, Roberto Pirrone. “Ucciso perché nero”. Due anni prima a Fermo un nigeriano è morto per le botte di alcuni ultras razzisti mentre provava a proteggere la sua compagna. Nel 2015 a Calcio Roberto Pantic è stato ucciso nel suo camper: "l'ex parà fu mosso dal suo odio razzista per i nomadi" · Il pm ha contestato l'aggravante dell'odio razziale, insieme con quella dei futili motivi, a Roberto Costelli. Sempre a Firenze rimane tragicamente famosa la vicenda in cui morirono due senegalesi (2 rimasero feriti) un militante di CasaPound, Gianluca Casseri, ucciso in un conflitto a fuoco con le forze dell'ordine. #LaSveglia per La Notizia
Trump e l'insurrezione del 6 gennaio L'onda del Covid si abbatte di nuovo sulla Cina Caccia al cinghiale… in città Meta contro CasaPound
Verona è senza dubbio una delle città più belle e colte d'Italia, eppure da decenni è ammantata da una coltre "nera" che sembra avvolgerla. I recenti fatti di cronaca ci parlano di una serie di veri e propri attacchi da parte di un gruppo di estremisti legati a Casa Pound e alla tifoseria dell'Hellas Verona (13 i fermati, tra cui anche dei minorenni), contro cittadini marocchini in festa per la vittoria della loro squadra ai mondiali. Tutto questo nei giorni successivi alle scene di devastazione che tutti abbiamo visto a Bruxelles dopo la vittoria del Marocco sul Belgio, violenze compiute da cittadini della comunità marocchina che hanno messo a ferro e fuoco la città. Queste notizie sono lo spunto per riflettere su quello che molti hanno chiamato il cuore nero di Verona. Da più parti, infatti, la città di Giulietta e Romeo viene dipinta come il laboratorio politico dell'ultradestra italiana, e la stessa storia della città scaligera conferma i parte questa narrazione: il celebre processo di Verona del gennaio '44 con cui vennero regolati i conti con i gerarchi che avevano deposto Mussolini, le stragi del gruppo Ludwig, gli episodi di razzismo e violenza di cui si è macchiata negli anni la tifoseria dell'Hellas Verona (probabilmente la tifoseria più politicizzata d'Italia), l'estremismo conservatore del cristianesimo più radicale e tradizionalista. Pezzan e Brunoro partono da questi spunti per provare a riflettere su una città che probabilmente non ha ancora fatto i conti con il suo lato oscuro. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/la-case-books/message Support this podcast: https://anchor.fm/la-case-books/support
E' simpatizzante Casapound. 007, meno di 20 su entrambi i fronti
Ospiti:Fabio Barsanti - Consigliere comunale ex Casa Pound Gemma Urbani - insultata da un gruppo di giovani del centro sinistra per aver appogiato una lista del centro destra;Filippo Barsi - Rifondazione comunista
«Signor presidente della Camera dei deputati, a seguito della mia decisione di lasciare Forza Italia, il partito nelle cui liste sono stato eletto, rassegno le mie dimissioni dal mandato parlamentare. Mi auguro che questa decisione possa contribuire ad aiutare le giovani ed i giovani del nostro Paese a ritrovare il senso della fiducia nelle Istituzioni, nel Parlamento e più in generale nella politica». È il contenuto di una lettera inviata da Elio Vito, deputato storico di Forza Italia, al presidente della Camera Roberto Fico. «Ho comunicato al presidente Berlusconi che se Forza Italia a Lucca conferma l’apparentamento con Casapound, lascerò il partito», aveva scritto ieri su Twitter Vito, il quale nella lettera ha spiegato: «Forza Italia in questi ultimi mesi ha messo in atto e promosso la pratica deteriore del trasformismo, alimentando cambi di partito e di gruppo non motivati da ragioni ideali, valoriali, politiche ma da meri interessi personali, elettorali, di voti, di preferenze. Forza Italia ha perso la sua natura di movimento politico leaderistico, liberale e democratico. La sua classe dirigente si è chiusa in una gestione accentrata ed esclusiva del potere e le voci critiche sono state messe al bando, silenziate ed escluse dagli strumenti di comunicazione. Già in occasione del voto di Forza Italia al Senato che determinò il non passaggio all’esame degli articoli del ddl Zan, e del vergognoso applauso che lo accompagnò, lasciai i miei incarichi di partito. Successivamente ho sperato, ho cercato, ho creduto che fosse ancora possibile una fase di confronto e discussione, un cambiamento all’interno del partito». Scarica l’app di Ascolta la Notizia per Android: https://bit.ly/2F3ptXR o iPhone: https://apple.co/2F8zEdU Attiva la skill di Ascolta la Notizia nel tuo dispositivo Alexa: https://amzn.to/3K7RTfU
I risultati delle amministrative, deludenti per molti, lasciano il governo particolarmente fragile, mentre l'autunno — con la crisi del gas, tra le altre cose — si avvicina.Questa tornata di elezioni amministrative ha premiato la coalizione di centrodestra, che ha vinto al primo turno nei tre capoluoghi di regione Palermo, Genova e L'Aquila. A cui si aggiungono, tra i capoluoghi di provincia, Belluno, Rieti, Oristano, Pistoia e La Spezia. Il centrosinistra, invece, deve accontentarsi soltanto di tre vittorie al primo turno: Padova — dove è stato rieletto Sergio Giordani — Taranto — anche qui con la riconferma di Rinaldo Melucci — e Lodi, unico capoluogo di provincia strappato a una precedente amministrazione di centrodestra, con l'elezione del venticinquenne Andrea Furegato, ora uno dei sindaci più giovani d'Italia. Per il ballottaggio, il centrosinistra è in vantaggio a Como, Lucca, Cuneo, Piacenza, Parma e Verona — dove Damiano Tommasi dovrà tentare l'impresa disperata di battere il sindaco uscente Sboarina in una delle più solide roccaforti della destra in Veneto.Se la riconferma del “sindaco–commissario” Marco Bucci a Genova era scontata, la sconfitta del centrosinistra a Palermo archivia l'era di Leoluca Orlando, che dopo due mandati non è evidentemente riuscito a lasciare un'eredità politica. La vittoria di Roberto Lagalla — che aveva il sostegno anche di Italia Viva — non archivia comunque le divisioni all'interno del centrodestra siciliano, spaccato sulla ricandidatura di Nello Musumeci alle prossime regionali. A L'Aquila, invece, è stato riconfermato il meloniano Pierluigi Biondi, ex militante di Casapound. La candidata della coalizione di centrosinistra, Stefania Pezzopane, è arrivata soltanto terza, superata dalla coalizione centrista formata da Azione e +Europa.Allargando lo sguardo, il dato politico più rilevante è l'ulteriore avanzata di Fratelli d'Italia, che batte la Lega praticamente ovunque, anche nelle città del nord tradizionalmente leghiste. La posizione ormai predominante nella coalizione permette a Giorgia Meloni di alzare la voce, tanto da invitare gli alleati a lasciare il governo — un invito per ora rispedito al mittente da Salvini, la cui leadership però sembra sempre più in bilico.Salvini potrebbe scegliere la data del 18 settembre, in occasione del raduno di Pontida, per sfilarsi opportunamente dalla maggioranza in vista delle prossime politiche: un'ipotesi che preoccupa l'ala “governista” del partito, ma che prende atto del fatto che durante la permanenza al governo i consensi della Lega sono calati a favore di FdI — anche se non è chiaro quanto la colpa sia della permanenza in sé e quanto della condotta erratica di Salvini negli ultimi mesi. Nel frattempo, ci si aspetta che il leader leghista alzi i toni dello scontro sui prossimi temi “caldi” del governo.In copertina, foto CC BY-NC-SA 3.0 presidenza del Consiglio dei MinistriSostieni the Submarine: https://thesubmarine.it/hw-abbonati/
Dalla casa dell'Architettura di Roma, Sara Bruno e Nicola Villa fanno rassegna live. I temi: CasaPound, la procura indaga su chi non ha proceduto allo sgombero; abbattimento dei cinghiali; il Maxxi diventa maxi; i monopattini selvaggi; Omicron in aumento i contagi.
La rassegna stampa su Roma di martedì 24 maggio 2022.Al microfono oggi Luca Dammicco, parliamo delle nuove assunzioni tra i vigili urbane (poche) delle elezioni per il nuovo rettore di Roma Tre, di Trastevere stretta tra troppa sporcizia e troppi bed&Breakfast. Del divieto al corteo di Casapound e di altri fantasmi che infestano il castello di Torre Alfina.Sveja è la rassegna stampa di Roma che cambia ogni giorno realizzata grazie al sostegno della Fondazione Charlemagne e di Guido Larcher.
Noord-Ierse minister trekt stekker uit Brexit-afspraak De Brexit-afspraken over Noord-Ierland zorgen al sinds het akkoord is gesloten - kerst 2020 - voor grote problemen. Zodat er vrije verkeer van goederen -en personen tussen de twee Ierlanden mogelijk te houden, moeten wel weer producten uit het Verenigd Koninkrijk door Noord-Ierse autoriteiten gecontroleerd worden. Voor de DUP, de protestante regeringspartij in Belfast, is de maat nu vol. Hun prominente minister Edwin Poots verraste vriend en vijand door aan te kondigen dat er geen douanecontrole meer gaat plaatsvinden. Te gast historicus en Noord-Ierland-kenner Joost Augusteijn (Univesiteit Leiden) en VK-correspondent Anne Saenen. Italiaanse fascisten grijpen hun kans in pandemie In het naoorlogse Italië is het fascisme nooit echt weggeweest. Ondanks wetten die fascistische propaganda verbieden, zijn organisaties als Forza Nuova en Casa Pound al decennia prominent actief in Italie. Met de coronapandemie groeit de sympathie voor dit soort organisaties. Een reportage van Angelo van Schaik. Buitenland Uitgelicht: CanadaIn Canada is veel ophef ontstaan over hoe ziekenhuizen met kwetsbare ouderen omgaan. In een kleine week tijd waren er twee opmerkelijke incidenten met hoogbejaarde demente patiënten. Daarover correspondent Tom Bijvoet.
In seguito all'attacco alla sede della CGIL e all'inchiesta di Fanpage è tornato il tema del ritorno del fascismo. Una preoccupazione legittima date le infiltrazioni in alcuni partiti della destra italiana e dell'atteggiamento di alcune micro-realtà come Forza Nuova o Casapound. In un periodo storico in cui i social e i giornali amplificano un fenomeno con etichette facili e semplificazioni, proviamo a chiederci se sia realmente possibile un ritorno al fascismo attraverso l'analisi di chi la storia l'ha studiata per anni. Abbiamo ospite Marco Bocchio, uno storico contemporaneista e docente di storia.
Empatizzare con i complottisti è la mia specialità, lo faccia da almeno 4 anni. ma a tutto c'è un limitePer il podcast: https://bit.ly/2RnLlil TELEGRAM https://t.me/br1brownOfficial INSTAGRAM https://www.instagram.com/br1.brown/
«L'unica certezza è che se io verrò rieletta sindaca CasaPound da lì andrà via. Mettetevi pure l'anima in pace fascisti del terzo millennio. A Roma non c'è posto per voi’». Così la sindaca di Roma Virginia Raggi replicando alle parole di Simone Di Stefano, intervenuto a Direzione Rivoluzione, la festa nazionale di CasaPound in corso a Grosseto. `Tutta la vita di Virginia Raggi negli ultimi cinque anni è stata riempita solo dal pensiero di Casapound. Tuttavia, CasaPound è lì da 18 anni e ci rimarrà per sempre. Anche quando Raggi, Gualtieri e tutti gli altri non ci saranno più», ha detto Di Stefano. «Casapound non è del Comune», ha anche detto la sindaca di Roma intervenendo alla 'Festa del fatto quotidiano 2021' aggiungendo che lo sgombero dell'immobile occupato da Casapound si rimpalla tra «Demanio e Miur; io potevo sollecitare Demanio, Miur e prefettura ad avviare le procedure di sgombero e rimuovere la scritta cosa che ho fatto»". «Bisognerebbe chiedere come mai da 20 anni tollerano in quell'immobile un'occupazione abusiva e non lo hanno mai sgomberato Io ho detto che sono disposta ad acquistare l'immobile di Casapound perché voglio sia sgomberato e voglio farci dentro delle case popolari», ha concluso Raggi.
Quello sceso in piazza contro il green pass europeo applicato all'Italia, è un fronte ampio e organizzato, composto da gruppi dell'estrema destra come Forza Nuova e Casapound, elettorato di sinistra deluso, qualunquisti, gente comune. E nelle manifestazioni sono apparse simbologie del passato: svastiche, stelle di David e la parola 'dittatura' scandita come slogan. Nelle piazze anti green pass serpeggia il paragone tra la discriminazione subita dagli ebrei durante la Shoah e quella che, secondo gli anti vax, introdurrebbe il certificato verde per i non vaccinati. In varie parti d'Italia in tanti hanno sfilato con appuntate sulle magliette delle stelle di David per ricordare le stelle gialle di stoffa che gli ebrei furono costretti a mostrare con il varo delle leggi razziali durante il nazismo. Un marchio distintivo che precedette e accompagnò tutta la persecuzione. Un segno doloroso che ora il popolo no vax mutua e di conseguenza appella tutte le disposizioni anti covid, prima le mascherine poi il lockdown e ora il green pass come frutto di una "dittatura". Sono paragoni improponibili, irricevibili e inaccettabili perché, come sostiene Sami Modiano, uno finito nei campi di sterminio e poi ritornato vivo, la stella gialla è stato dolore, ha significato abbandonare la propria casa, è stata sofferenza. Nulla di ciò che si vede in Italia ed in Europa è uguale al green pass. Fonte Foto: Agenzia Fotogramma Ascolta "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app
Quello sceso in piazza contro il green pass europeo applicato all'Italia, è un fronte ampio e organizzato, composto da gruppi dell'estrema destra come Forza Nuova e Casapound, elettorato di sinistra deluso, qualunquisti, gente comune. E nelle manifestazioni sono apparse simbologie del passato: svastiche, stelle di David e la parola 'dittatura' scandita come slogan. Nelle piazze anti green pass serpeggia il paragone tra la discriminazione subita dagli ebrei durante la Shoah e quella che, secondo gli anti vax, introdurrebbe il certificato verde per i non vaccinati. In varie parti d'Italia in tanti hanno sfilato con appuntate sulle magliette delle stelle di David per ricordare le stelle gialle di stoffa che gli ebrei furono costretti a mostrare con il varo delle leggi razziali durante il nazismo. Un marchio distintivo che precedette e accompagnò tutta la persecuzione. Un segno doloroso che ora il popolo no vax mutua e di conseguenza appella tutte le disposizioni anti covid, prima le mascherine poi il lockdown e ora il green pass come frutto di una "dittatura". Sono paragoni improponibili, irricevibili e inaccettabili perché, come sostiene Sami Modiano, uno finito nei campi di sterminio e poi ritornato vivo, la stella gialla è stato dolore, ha significato abbandonare la propria casa, è stata sofferenza. Nulla di ciò che si vede in Italia ed in Europa è uguale al green pass. Fonte Foto: Agenzia Fotogramma Ascolta "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app
Quello sceso in piazza contro il green pass europeo applicato all'Italia, è un fronte ampio e organizzato, composto da gruppi dell'estrema destra come Forza Nuova e Casapound, elettorato di sinistra deluso, qualunquisti, gente comune. E nelle manifestazioni sono apparse simbologie del passato: svastiche, stelle di David e la parola 'dittatura' scandita come slogan. Nelle piazze anti green pass serpeggia il paragone tra la discriminazione subita dagli ebrei durante la Shoah e quella che, secondo gli anti vax, introdurrebbe il certificato verde per i non vaccinati. In varie parti d'Italia in tanti hanno sfilato con appuntate sulle magliette delle stelle di David per ricordare le stelle gialle di stoffa che gli ebrei furono costretti a mostrare con il varo delle leggi razziali durante il nazismo. Un marchio distintivo che precedette e accompagnò tutta la persecuzione. Un segno doloroso che ora il popolo no vax mutua e di conseguenza appella tutte le disposizioni anti covid, prima le mascherine poi il lockdown e ora il green pass come frutto di una "dittatura". Sono paragoni improponibili, irricevibili e inaccettabili perché, come sostiene Sami Modiano, uno finito nei campi di sterminio e poi ritornato vivo, la stella gialla è stato dolore, ha significato abbandonare la propria casa, è stata sofferenza. Nulla di ciò che si vede in Italia ed in Europa è uguale al green pass. Fonte Foto: Agenzia Fotogramma Ascolta "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app
«Gualtieri è molto confuso e dice cose a vanvera. Gli ricordo che, dopo anni di immobilismo, sono stata l’unica ad opporsi concretamente all’occupazione del palazzo di via Napoleone III, in pieno centro a Roma, da parte di Casapound. Sono stata io a scrivergli chiedendo di sgomberare l’edificio che era nella disponibilità del ministero che lui stesso guidava. Prima di me, nessuno neanche parlava dello sgombero di Casapound». Lo ha scritto in un post su Facebook la sindaca di Roma, Virginia Raggi. «Ricordo, invece, che quando sono andata con gli uomini di Polizia Capitolina e Questura per poter almeno rimuovere la scritta “Casapound” sulla facciata del palazzo, unica attività che la legge consente al sindaco, Gualtieri era assente. Ricordo anche le numerose lettere e le mie dichiarazioni alla stampa che chiedevano a Gualtieri un intervento concreto: ha lasciato cadere tutto nel vuoto», ha scritto ancora Raggi. «Gualtieri, d’altronde, dimostra di non avere alcuna competenza per guidare Roma: non ha idea di come si governi un Comune. Imputa al sindaco le responsabilità del Piano Sgomberi: dovrebbe sapere, ma evidentemente non lo sa, che il piano non viene realizzato dal sindaco ma concordato all’interno di una cabina di regia con Prefettura, Forze dell’Ordine, Enti locali e Ministeri. Quelle riunioni alle quali non ha mai partecipato, altrimenti avrebbe evitato di fare una gaffe su Casapound.Ps. Era agosto 2019, per chi ha la memoria corta...» ha concluso.
00:00 Questa volta è Conte che attacca Salvini, sia per Mosca sia per l’inutile passerella di 43 sigle sindacali al Viminale. 04:45 Roba da pazzi: Benetton sì per Alitalia, no […]
Torre Maura, Casal Bruciato. L'estrema destra neofascista dà voce al disagio delle periferie o le usa per le sue operazioni di propaganda “mediageniche? Ospite a Memos il sociologo Pietro Castelli Gattinara dell'università di Oslo che - insieme a due colleghi - ha scritto un documentato articolo sulla rivista online Il Mulino. Nel testo si decostruisce il luogo comune che descrive la destra neofascista come capace di interpretare il malessere sociale delle periferie. Ma non è così, dicono i tre ricercatori. Ospite di Memos anche David Bidussa, storico sociale delle idee, con cui – a partire da Casapound – abbiamo parlato del linguaggio del fascismo, del fascismo storico e di quanto ereditato fino ad oggi. Bidussa ha analizzato il linguaggio politico del fascismo e di Mussolini in un libro appena pubblicato “Benito Mussolini. Me ne frego” (Chiarelettere, 2019). Chiude la puntata il messaggio di Davide Mattiello, presidente della fondazione “Benvenuti in Italia” di Torino.
00:00 La donna violentata dai due esponenti di Casa Pound diventa un caso politico. 02:38 Populismo, le contraddizioni del Foglio sul caso Italia. 03:30 Tria al Fatto dice: o tagli […]
Ostia, la periferia e il degrado della politica. I fascisti di Casapound e i clan delle mafie locali. Violenze e intimidazioni nel vuoto del governo di una città. A Memos Leonardi Bianchi, giornalista di Vice Italia, e Mattia Diletti, ricercatore di scienza politica all'università La Sapienza di Roma. Ospite anche lo storico Piero Bevilacqua sul fascismo strisciante del sindaco di Affile, Ercole Viri, dopo la condanna per il sacrario al gerarca fascista Graziani.
Viaggio in Italia. E' il resoconto di un diario di viaggio, scritto a più mani, attraverso l'Italia. A promuoverlo e a raccoglierlo è stata la rivista “il Mulino”, storica rivista bolognese di cultura e di politica. A Memos il vicedirettore della rivista Bruno Simili e l'economista Gianfranco Viesti. La tappa romana di questo viaggio è stata curata dal sociologo Vittorio Martone, dell'università di Napoli. Martone è autore di “Le mafie di mezzo” (Donzelli, 2017), una ricerca sui gruppi della criminalità organizzata a Roma. A Memos il sociologo ci racconta della coabitazione tra la destra neofascista di Casapound ed esponenti delle famiglie criminali, in particolare nel municipio di Ostia.