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La clessidra della coppia non si riempie da sola. Richiede intenzionalità, richiede la volontà di mettere da parte ciò che non è essenziale per dare spazio a ciò che davvero conta. Dire “non ho tempo” è una scelta: ma possiamo scegliere diversamente. Possiamo scegliere di dire “facciamo spazio,” di riempire la clessidra con momenti che nutrono la relazione, che ci ricordano perché abbiamo scelto di essere insieme.Seguimi su instragram per rimanere sempre aggioranto sui mieie contenuti sulle coppie
MILANO (ITALPRESS) - Avete voglia di innamorarvi di un cucciolo dolce e affettuoso? O di regalarlo a vostro figlio, o a vostra madre, rimasta sola? Un animale da compagnia diventa un membro della famiglia. Richiede amore, cura e senso di responsabilità, il cui linguaggio luminoso ma esigente può essere appreso, sin da piccoli, anche grazie ai neuroni specchio. Nel sessantatreesimo numero di Focus Salute, format di Italpress, la professoressa Alessandra Graziottin, ginecologa e oncologa, analizza le basi neurobiologiche, con focus sui neuroni specchio, e le basi neuro-ormonali che sottendono i molti benefici del rapporto tra un animale da compagnia e gli esseri umani, bambini in particolare. E le cautele da avere, quando si accarezza l'idea di donare un cucciolo, anche a Natale.sat/gsl
L'AI Act dell'UE introduce obblighi per i sistemi di IA, con un focus particolare su trasparenza e sicurezza, specialmente per i modelli ad alto rischio e quelli generativi. Richiede una documentazione dettagliata, notifica di incidenti, e misure di cybersicurezza. La conformità richiederà sforzi significativi da aziende e professionisti e l'adeguamento deve essere, perciò, tempestivo.Questo intervento è originariamente comparso su Agenda Digitale, a firma di Rocco Panetta.Scopri il mondo di Panetta Consulting Group su www.panetta.itIscriviti alle lezioni del nostro AI Governance Lab.
La Siguiríya è uno dei cantes di base del flamenco, quelli che danno origine ad altri palos e che devono essere conosciuti da chi si occupa di flamenco.E' uno fra i cantes più antichi e più forti, è molto collegato con la cultura gitana e andalusa in generale. Seguirà un secondo podcast con ascolti guidati. Ci saranno esempi gitani e non gitani, proprio per capirne meglio l'essenza. Parla della perdita, della morte, della sofferenza, che vengono deninciate come essenza della vita stessa. E' molto toccante, travolge spettatori e artisti. Richiede orecchie educate al flamenco per chi lo ascolta, e richiede esperienza di vita e maestria nel flamenco e nell'espressione da parte di chi lo interpreta. La modalità musicale utilizzata è la modalità flamenca, e si basa sulla cadenza andalusa, 4 note a discendere (La sol fa mi) che vengono toccate continuamente dalla chitarra, che accompagna il cante in tono di La.Ascoltiamo un esempio di chitarra por Siguiríya suonata da Manuela Fernandez Molina, Parrilla de Jerez, classe 1945, purtroppo scomparso nel 2009.Faccio ascoltare 4 note che rappresentano la cadenza andalusa.Dopo alcune strofe di cante por Siguiríya entra una letra di Macho, più energica. La chitarra durante il macho insiste su forti suoni creati con la tecnica del rasgueo, che consiste nel suonare le corde in rapida successione con tutte le dita, utilizzando la mano come se si trattasse di un ventaglio. Il cante por Siguiríya ricorda molto il canto del muezzin, come già ti ho raccontato altre volte, e trova le sue origini nella famiglia delle toná, che sembrano, ad un ascolto superficiale, una vera e propria filiazione del richiamo alla preghiera islamico!Le note usate dal cante sono davvero poche, la melodia è minimalista, quindi dove sta la bravura del cantaor? Nell'espressività, nelle grandi ornamentazioni e nell'uso espressivo del silenzio. La frase ritmica che sottende la Siguiríya si svolge su un compás di amalgama di 12 tempi distribuiti in modo asimmetrico, come molto spesso accade nel flamenco, e ha una sua ritmica peculiare. 1-2 1-2 1-2-3 1-2-3 1-2. Quando il cantaor la canta, non segue una pulsazione regolare, da metronomo, proprio perché al primo posto deve sempre essere l'espressività, quindi l'emozionalità è sottolineata da questa imprevedibilità ritmica.Si tratta di un cante difficilissimo da interpretare perché richiede una profonda conoscenza del flamenco in generale e della Siguiríya stessa in particolar, raccontando l'essenza della storia del palo, non solo il dolore. Alcuni cantoares, bravi in altri generi musicali, non sono capaci di cantarla efficacemente, perché magari stanno attenti alla sua estetica, e hanno espresso emozioni diverse da quelle della Siguiríya ma questo cante è e deve essere "rude". La voce deve essere solenne, carica di pathos e in grado di sostenere note molto lunghe, e la cosa non è facile!I testi sono molto ripetitivi, i versi sono solamente 4 ma vengono trascinati e ripetuti, e il cantaor può accorciare o prolungare la voce a seconda del suo sentire. L melodia resta la stessa ma le varianti possono essere infinite. Pare che originariamente si cantassero senza chitarra, ma durante il corso del XIX secolo la chitarra ha cominciato ad accompagnare le Siguiríyas, che ancora oggi però possono esser cantare solo sul ritmo "al golpe". Il chitarrista deve essere molto attento al cante, sostenendolo al 100%, e anche le falsetas, le melodie di chitarra, non devono essere troppo complicate, per mantenere l'attenzione sul cante.Probabilmente la natura tragica e profonda di questo palo ne fa supporre una origine intima, nel seno della famiglia, ma da molto tempo ormai si interpreta in pubblico in teatro, creando sempre una atmosfera riflessiva. Quando c'è il baile, il cante deve essere regolare dal punto di vista ritmico, per dare modo al bailaor di creare i suoi suoni di commento ritmico, che accompagna la strofa con movimenti ampi e solenni, mantenendosi in ascolto, e uando il cante si ferma, il baile esprime la sua rabbia, il suo dolore, con suoni secchi e vigoroi, molto intensi. Quando c'è la letra di Macho, il baile può lavorare al contrario del cante, cioè muoversi lentamente, in contrasto con la grande velocità raggiunta nel finale, come a ribadire l'ineluttabilità del fato, che comprende per forza la morte e la sofferenza. Un altro modo può essere invece fare tanti suoni molto rapidi, cosa che personalmente mi piace meno perché è come coprire l'essenza di un cante tanto espressivo. Un'altra scelta può essere quella di fare ambedue le cose. Sono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco e di musiche e danze del mondo arabo dal 1985. Dal 1990 insegno baile flamenco a Milano, al Mosaico Danza, e un lavoro di mia creazione, Lyrical Arab Dance, che aiuta ad esprimere le emozioni attraverso il corpo, utilizzando le danze del mondo arabo.Amo moltissimo montare un baile por Siguiríya. Dà molto spazio alla creatività, e apre le porte ad una dimenzione onirica, ti porta davvero in un altrove. La chitarra ha un suono molto ipnotico, che si inchioda nel cervello con grande forza. Se stai ballando devi trattenere il moviemnto ed essere molto umile, senza metterti in primo piano in modo presente nella statica, mantenendo energia e tesione emozionale con grande umiltà. Dopo che hai espresso il dolore e la tristezza, senti una forza nuova, che ti dà la forza di superare momenti difficili nella tua vita: il flamenco è molto catartico!Il cante è difficilissimo da affrontare. Il risultato sarà magari mediocre, ma, perché non provarci? Il risultato non è importante! Il cante por Siguiríya è talmente forte che ti permetterà di esplorare emozioni molto profonde. Ringraziamo il flamenco per questo!
Sulla partita del "tesoretto", quasi 700mila euro che il Comune di Schio dovrebbe annualmente introitare a titolo di compensazione per la presenza nel proprio territorio del termovalorizzatore, si accende il dibattito politico tra il centrosinistra a chiedere compatto l'impiego di tali risorse per supportare massicciamente il sociale - asili e mobilità locale gratuita in primis - e la maggioranza più attendista in previsione di un non facile 2025.
Diversificare il portafoglio, bilanciare i rischi, esporsi a diverse regioni del mondo e investire in asset class decorrelate. Quel che sembra la ricetta del portafoglio perfetto richiede coraggio, pazienza e sangue freddo quando anche per interi decenni i mercati sembrano dirci che abbiamo sbagliato tutto. Torniamo indietro al 2014, diamo uno sguardo ai consigli che venivano dati allora e ripercorriamo come sono andate le cose per arrivare al 2024 in cui la storia sembra decisamente ripetersi. L'Assicurazione sulla Vita semplice e conveniente: Turtleneck Meb Faber, The Bear Market of Diversification Meb Faber, Global Asset Allocation Seguiteci anche su Instagram! =============================================== Investi con Scalable in ETF e Azioni a costi imbattibili. Migliaia di audiolibri riassunti in 15 minuti con 4Books (30% di sconto) Ottieni le migliori tariffe per Luce, Gas, Internet e Cellulare con Switcho. I link sono sponsorizzati e l'Autore potrebbe percepire una commissione. =============================================== ATTENZIONE: nessun contenuto di questo podcast deve essere inteso come una raccomandazione di investimento. La citazione di determinati ETF è a mero scopo esemplificativo e non deve essere intesa in alcun modo come una sollecitazione all'acquisto di specifici prodotti finanziari. L'autore non è un consulente finanziario e non intende presentarsi come tale. Investire comporta dei rischi. Affidatevi sempre a dei professionisti e/o assicuratevi sempre di aver compreso pienamente il funzionamento, le implicazioni e i rischi di ciascun prodotto finanziario prima di investirvi del denaro. L'autore non è inoltre collegato ad alcuna società emittente di prodotti di investimento. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Proseguimento del percorso sulla Zetetica con questi 10 assiomi essenziali della zetetica, per darvi strumenti di base per affinare il vostro spirito critico..Troverai una versione scritta completa sulla nostra newsletter: https://disruptivetalks.substack.com/p/zetetica-v01-introduzione-alla-zeteticae la version video sul nostro canale YouTube: https://www.youtube.com/@DisruptiveTalksPodcastDopo avere definito cos'è la zetetica nella parte precedente (disponibile in audio podcast), andiamo sul concretto adesso, con questi assiomi. 1. La Zetetica non è automaticaLa Zetetica non è un processo automatico o istintivo. Richiede uno sforzo cosciente e un'applicazione metodica del dubbio e dell'indagine critica. Se non vi sono motivi pericolosi per dubitare di un'affermazione non verificata, si può considerarla plausibile, tenendo presente che si tratta di un'informazione non verificata, ovvero una credenza in senso lato. È quando altre affermazioni pericolose si basano su queste affermazioni non verificate che diventa obbligatorio sottoporle a un esame critico e assicurarsi che si tratti di conoscenza verificata. È qui che interviene il metodo Zetetico.2. L'onere della provaSi può dimostrare che qualcosa esiste o è plausibile se si può osservare, misurare e replicare le osservazioni e le misurazioni. È più difficile, se non impossibile, dimostrare che qualcosa non esiste. Pertanto, spetta a colui che afferma l'esistenza di qualcosa fornire la prova della sua affermazione. In caso contrario, si è di fronte a un'inversione dell'onere della prova. Inoltre, non si può dimostrare che qualcosa sia plausibile se può essere spiegato sia da una cosa che dal suo contrario. Ecco perché ogni teoria deve avere dei criteri di confutabilità.3. Le prove non hanno tutte lo stesso valoreIl livello di plausibilità attribuito a un'affermazione deve essere in linea con il livello di prove fornite a suo sostegno. Un'affermazione straordinaria richiede prove più che ordinarie secondo il principio di Carl Sagan. Le prove possono essere classificate in diverse categorie, dalle non-prove (buon senso, opinione, voce popolare) alle prove insufficienti (testimonianze, aneddoti, expertise auto-proclamata), alle Support the Show.❤️ Ti piace il nostro lavoro? Lascia un like e abbonati al nostro canale YouTube, questo ci aiuta tanto!https://www.youtube.com/@DisruptiveTalksPodcast✉️ Tutto il nostro contenuto in versione scritta (e senza l'accento francese) nella newsletter gratuita: https://disruptivetalks.substack.com/► Sito ufficiale: https://disruptivetalks.it/► Rimane in contatto diretto con noi su Telegram: https://t.me/DisruptiveTalksPodcast► Seguici sul nostro canale Twitch: https://www.twitch.tv/disruptivetalks► Sul nostro canale TikTok: https://www.tiktok.com/@disruptive.talks❤️ Supporta il nostro canale e il nostro lavoro (che svolgiamo come una passione sul nostro tempo libero): https://www.buzzsprout.com/2242815/supporters/new
Omelia della V domenica di Quaresima B. L'invito di Gesù è di trasformarci così come lui si è trasformato attraversando la morte. Ne saremo capaci? Trasformarci in lui, non è qualcosa che viene da sé… Richiede il nostro impegno, la nostra dedizione, e la piena volontà di voler evolvere davvero.
Nizza24: Il punto sulla circolazione dopo un week end difficile - Maltempo, sindaco Estrosi richiede stato calamità
È passato a trovarci il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, con cui abbiamo chiacchierato di attualità, prospettive e dei primi bilanci della sua amministrazione.
- I quaranta giorni che precedono la Pasqua sono un tempo per prepararsi: perché la novità evangelica non è il frutto magico di un evento straordinario. Richiede invece tempo e capacità di concentrarsi sul cammino intrapreso. Su questo tema, e a partire dal tempo di Passione, riflette il pastore Angelo Reginato nella sua meditazione biblica.- Abusi nelle chiese: alcune realtà hanno riconosciuto da tempo il problema e sono passate all'azione. È il caso della Chiesa evangelica riformata dell'Argovia, che in Svizzera ha fatto da apripista. Con una delibera del 2019, il Sinodo della Chiesa argoviese ha istituito la frequenza obbligatoria ai corsi di prevenzione, organizzati per chiunque lavori a diverso titolo per la chiesa. Ne parliamo con il presidente della Chiesa evangelica riformata dell'Argovia, Christoph Weber-Berg.
Francesco SottileGiornata Mondiale del Suolo5 Dicembre 2023Slow Food: «Senza suolo non c'è sovranità agroalimentare. Senza terra non c'è vita»Il 5 dicembre è la Giornata mondiale del suolo: per Slow Food chimica e cementificazione sono una minaccia per la sua (e la nostra) salubrità e per la biodiversità«Abbiamo bisogno di capire quanto sia fondamentale la terra in ogni nostra giornata di vita sul pianeta, quanto sia determinante nella sopravvivenza di ogni essere vivente. Dovremmo imparare a camminarci su con rispetto, a usarla con delicatezza e a respingere ogni abuso» questo è l'invito di Francesco Sottile, agronomo, docente dell'Università di Palermo e membro del Board di Slow Food. Un invito da rispettare 365 giorni l'anno e non solo il 5 dicembre, in occasione della Giornata mondiale del suolo. Un suolo cementificato è irreversibilmente persoTuttavia, nonostante l'evidenza della cronaca e gli appelli scientifici, continuiamo a mortificarlo: «I nostri suoli - puntualizza Federico Varazi, vicepresidente di Slow Food Italia - sono messi a dura prova da un consumo spregiudicato legato a nuovi insediamenti e infrastrutture e alla desertificazione. Secondo i dati del Rapporto ISPRA 2023, la cementificazione continua ad accelerare, arrivando alla velocità di 2,4 metri quadrati al secondo e avanzando di 77 km2, oltre il 10% in più rispetto al 2021. Il territorio nazionale si sta trasformando, le città diventano sempre più calde e invivibili, aumenta l'esposizione al rischio idrogeologico. Nell'ultimo anno, nelle aree a pericolosità idraulica media, sono oltre 900 gli ettari di territorio nazionale reso impermeabile. Diminuisce anche la disponibilità di aree agricole, con oltre 4.500 ettari persi nell'ultimo anno, il 63% del consumo di suolo nazionale che producevano 4 milioni di quintali di cibo e fissavano 2 milioni di tonnellate di carbonio. I costi nascosti dovuti alla perdita dei servizi ecosistemici, sempre secondo il rapporto, ammontano a 9 miliardi di euro ogni anno». Un suolo cementificato è irreversibilmente perso, muore la biodiversità in esso contenuta che non ha pari sul pianeta. Il doppio volto della desertificazione Un altro dato preoccupante è la desertificazione che si manifesta in due modi. Il primo dovuto alla siccità crescente con la crisi climatica che sta investendo ampie zone del pianeta colpendo spesso comunità, come quelle africane, che hanno contribuito storicamente meno a causarla. A questo si aggiunga la desertificazione da agricoltura industriale: «È un problema sempre più complesso - aggiunge il professore Sottile - e radicato su basi agronomiche, sociali, forse più genericamente antropologiche. Basti pensare a un appezzamento di terra in cui si applica una lavorazione agroindustriale. Si coltiva una specie in modo esclusivo, eliminando la biodiversità naturale con scelte di monocoltura, e il suo perdurare negli anni richiede necessariamente l'uso di chimica di sintesi per il suolo. Richiede una meccanizzazione sempre più spinta. Senza tralasciare che, spesso, dà spazio a una forma di inquinamento legalizzata come lo sversamento dei fanghi da depurazione». Un problema che rischia di compromettere la potenzialità di molti suoli, anche in Italia. Il 70% di tutti i suoli europei è in uno stato di cattiva salute a causa delle attuali pratiche di gestione, dell'inquinamento, dell'urbanizzazione e degli effetti del cambiamento climatico. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Il 12 ottobre la Commissione europea ha inviato a X una richiesta di informazioni ai sensi della legge sui servizi digitali, facendo seguito alle indicazioni ricevute dai servizi della Commissione in merito alla presunta diffusione di contenuti illegali e di disinformazione, come contenuti terroristici e violenti e incitamenti all'odio.>> Leggi anche l'articolo: https://tinyurl.com/3tnp8hma>> Scopri tutti i podcast di Altalex: https://bit.ly/2NpEc3w
La presidente della Commissione Europea e la presidente del consiglio italiana hanno fatto visita a Lampedusa per valutare la situazione dopo gli arrivi record degli ultimi giorni e degli ultimi mesi.
In mezzo al caos e alle distrazioni esterne, può essere facile perdersi nel messaggio di Dio. La domanda è: Dio riesce a catturare la tua attenzione o devi aspettare la domenica mattina? Nelle Scritture, Gesù dice che le sue pecore ascoltano la sua voce e lo seguono per avere vita eterna.L'ascolto precede il seguire. Se non ascoltiamo o leggiamo la parola di Dio, cosa stiamo effettivamente seguendo? Spesso, seguiamo ciò che è più predominante o familiare, come le voci degli amici o i desideri personali.Dobbiamo ascoltare lo Spirito di Dio e far della sua Parola la nostra guida. Dobbiamo concentrarci sulla Sua voce eterna anziché su voci abituali. La storia di Elia ci dimostra come Dio si manifesta, non sempre attraverso eventi drammatici, ma spesso attraverso un "piccolo suono silenzioso", un sussurro. Dio parla con amore e gentilezza, nonostante il modo in cui il mondo abbia distorto la verità.Il sussurro di Dio è potente, anche se non è rumoroso. Richiede attenzione e intimità. Non è l'ambiente che determina la presenza di Dio, ma la Sua Parola. Dobbiamo sintonizzarci sulla frequenza illimitata dello Spirito di Dio e ascoltare con attenzione, perché anche se il sussurro potrebbe essere silenzioso, è potente nell'effetto che ha sulle nostre vite.
La risposta spontanea è forse “l'assenza di paura”: in realtà non può esserci coraggio se non esiste la paura. Questo perché la paura è qualcosa che richiede la messa in campo di energia, di forza e determinazione per superare la condizione di blocco che essa genera e continuare a svolgere le proprie attività e perseguire nel proprio obiettivo. Questa forza, se e quando c'è, si chiama coraggio. Esso è quindi la capacità di andare oltre la difficoltà, di perseverare e continuare a sperare, vivere, sognare ed affrontare la realtà.È talvolta istinto che permette di agire anche nelle situazioni più impensabili e complesse, è agire secondo quello che dice il cuore, seguendo sogni, passioni e obiettivi, senza lasciarsi fermare da ciò che ci appare contrario.Richiede consapevolezza di sé, delle proprie risorse e dei limiti, delle opportunità oltre la sfida e del desiderio di giocarsela fino in fondo, andando oltre ciò che si conosce bene e dona confort.Avere coraggio permette di non rinunciare a ciò in cui si crede, di risolvere situazioni spiacevoli, di non vivere con rimpianti e sommersi dalla paura, avendo la consapevolezza almeno di averci provato con tutte le proprie forze. ESERCIZIO
Amare se stessi: che è una bella cosa, ma non per questo così semplice da realizzare come potrebbe sembrare. Amare te stesso, come? E, soprattutto? Perché? Puoi amare te stesso a partire dal modo in cui ti pensi, ti giudichi, ti aiuti oppure ti penalizzi. A partire da come davvero ti comprendi, che conoscere te stesso non è solo conoscere te stesso, è capire chi sei e chi vuoi essere, e poi, rimboccarti le maniche perché diventi realtà. “Amare te stesso come”, in questa prospettiva, diventa una concreta routine di vita, in cui, grazie al fatto che ti comprendi, sai chi sei, sai chi vuoi essere, e dove vuoi arrivare, puoi iniziare a mettere in pratica tante cose nuove, nuovi modelli di pensiero, nuovi modi di agire e di comunicare. Nuovi, ma non “altri”, tuoi, nuovi perché diventano un modo più giusto di essere te stesso e di comprenderti, da cui deriva il vero amare te stesso: amarti, comprendendo la tua umanità, volerti bene, perché ti conosci. E proprio perché ti conosci, sai ascoltarti ed essere. Richiede, l'amare se stessi, una grande forza interiore, il coraggio di guardare le cose per quello che sono, e poi, di sfidarti. “Sfida” come desiderio di progresso. Se non riesci ad avere questo tipo di amore, di visione di te, del tuo essere, e della tua vita, per te stesso, allora, caro amico mio, non lo avrai per nessun altro. In ogni “amore” si nasconderà qualcosa di diverso, bisogni, aspettative, egoismo, o paure, rinuncia, passività, poca fiducia, riduzione di speranza. Non puoi amare davvero il prossimo tuo, che sia il tuo partner, un amico, un figlio o un collega di lavoro, se non conosci le base dell'amare te stesso. Che è quello di cui ti parlo in questa puntata. “Essere belli significa essere se stessi. Non è necessario essere accettati dagli altri. È necessario accettare se stessi” (T. Nhất Hạnh)- Puoi leggere la trascrizione dell'audio qui: https://annarosapacini.com/amare-se-stessi-come- E da questa pagina puoi iscriverti gratuitamente al mio podcast Comunicare per essere®: https://annarosapacini.com/podcast/ una filosofia di vita pratica e concreta, che permette di mettere da subito in atto il cambiamento- CounselCoaching, Corsi, Comunicazione valoriale, Relazioni, Professione, Benessere. Con la Grafologia evolutiva®, soluzioni e percorsi sempre e solo su misura. Per informazioni sul mio metodo, sugli strumenti e sui percorsi attivabili scrivi a info@annarosapacini.com- Rinforza la tua motivazione e la tua visione interiore: ogni giorno, per te, nuove prospettive che potrai applicare per trasformare la tua vita. Seguimi su Meta-Facebook e sul tuo social preferito, cerca “Annarosa Pacini”➡️ E non dimenticare di iscriverti al mio canale YouTube https://www.youtube.com/@AnnarosaPacini
"Quanto tempo e risorse richiede un tuo video?" Oggi vediamo, un passo dopo l'altro, che cosa significa e che impegno richiede realizzare un video come "Strane Storie" o altri che condivido qui su YouTube...Aderisci alla pagina PATREON e sostieni i miei progetti e il mio lavoro: http://patreon.com/massimopolidoroPartecipa e sostieni su TIPEEE il progetto del mio Tour 2022 in tutta Italia: https://it.tipeee.com/massimopolidoroScopri il mio Corso online di Psicologia dell'insolito:https://www.massimopolidorostudio.comRicevi l'Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale: https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainavigantie partecipa alle scelte della mia communitySeguimi:Instagram: https://www.instagram.com/massimopolidoro/Gruppo FB: https://www.facebook.com/groups/MassimoPolidoroFanClubPagina FB: https://www.facebook.com/Official.Massimo.PolidoroTwitter: https://twitter.com/massimopolidoroSito e blog: http://www.massimopolidoro.comIscriviti al mio canale youtube: https://goo.gl/Xkzh8A
Essere al timone della propria vita è un viaggio che passa attraverso l'inconscio.Non me ne sono resa conto finché non ho cominciato ad ascoltarmi e a osservarmi per capire come funzionavo.Ho fatto un tuffo nel passato, piroettando tra le parole lasciatemi in eredità dai miei genitori, dai miei nonni e chissà da quali avi che non ho conosciuto.“Rendi conscio l'inconscio, altrimenti sarà l'inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino” scriveva Carl Gustav Jung.Ecco allora, che per cambiare paradigma - inteso come una rappresentazione che la nostra mente ha della realtà esterna - occorre identificare le convinzioni inconsce che abbiamo fatto nostre.Quando mi sono fermata e ho cominciato a prendere degli appuntamenti in agenda con me stessa, ho scoperto un mondo altro, anche un po' stretto.All'inizio ho avuto bisogno di qualcuno che mi aprisse le porte, poi è diventato un entusiasmante sfida per uscire dalla zona di comfort e scoprire che potevo farcela! Anche quando la mia vocina diceva il contrario.Poi ho cominciato a credere in me e ad agire. E ogni azione mi ha portato un passo avanti.Vuoi prendere in mano il timone della tua vita?Richiede tempo, pazienza e conoscenza.Se sei dispost* a scendere in cantina e a togliere un po' di polvere, potresti trovare tesori nascosti e fare spazio alla #leadership che nasce dentro di te.www.barbarareverberi.it#mentoregentile
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Healthy Busy Life - Cambia la tua vita, un'abitudine alla volta
Si dice che le persone che perseguono il successo sono quelle che portavano avanti i propri obiettivi con determinazione e che nelle avversità non mollano. Ma è sempre così? Ci sono momenti in cui mollare è esattamente quello che dovresti fare! In questo episodio del Podcast parleremo di quando mollare ha effettivamente senso per il nostro successo in quella specifica area della nostra vita. Perché quando arriviamo alla consapevolezza che è il momento di farlo, quella decisione ci toglie un peso, libera spazio, libera energia mentale, fisica ed emotiva che possiamo finalmente dirottare verso ciò che sentiamo essere giusto per noi. Ci sentiamo empowered, coraggiose, libere, potenti, forti. Il primo passo però è chiederci "Perché stiamo mollando?". Per capirlo è indispensabile coltivare un mindset positivo e lavorare su noi stesse, perché portare avanti le cose che danno significato alla nostra vita, quelle che creano impatto, è difficile. Richiede lavoro, disciplina, ascolto, autocompassione, resilienza e molto coraggio.
In questo nuovo episodio parliamo di: La falsa convinzione che il dolore e il sacrificio siano necessari per la crescita personale e la guarigione La verità sulla guarigione: è possibile in ogni momento, in ogni luogo e con chiunque, attraverso il piacere, la creatività, la sfida e la felicità Come diventare custodi della nostra felicità, pace interiore e guarigione Tag: guarigione, piacere, dolore, benessere mentale, sfida Sito https://cambialetueabitudini.com/premium Instagram https://www.instagram.com/cambiabitudini/ Telegram: https://t.me/cambiabitudini/
Quante volte abbiamo sentito dire o ci siamo detti che meditiamo mentre facciamo una passeggiata nella natura, mentre ci sfoghiamo facendo una corsa; c'è chi medita suonando, leggendo e chi cucinando.Bene oggi vi voglio svelare che molto probabilmente state (stiamo) facendo proprio tutt'altro che meditare.Ho detto “stiamo” perché anche io a volte la vivo così. Per me la lettura è un momento meditativo, ma al di là dei modi di dire e del benessere che questi momenti che ci ritagliamo ci creano, anni di esperienza fatti di pratica e studi, mi sono serviti per sapere che quella non è meditazione.Attenzione: dire che non è meditazione non significa che non faccia bene e che non possa essere una pratica introspettiva.Ci sono alcuni motivi per i quali ognuno di noi reclama il diritto di avere i propri momenti meditativi e di chiamarli meditazione.Ve ne elenco alcuni:la meditazione viene confusa con una pratica di benessere. Ne ho già parlato in passato ed è un tema poco commerciale e quindi non lo sentite dire tanto in giro. Il punto è che la meditazione è una pratica spirituale che ha obiettivi ben precisi, tecniche e schemi ben precisi. Richiede impegno e presenza e non ha secondi fini al di là della ricerca spirituale. E qui è bene fare alcune precisazioni. Quando dico pratica spirituale non intendo per forza che ci debba essere una fede o una religione; la maggior parte delle volte è così, ma non è un requisito di partenza, anzi la costante di tutte le meditazione è acquisire consapevolezza di chi siamo e quindi fare l'esperienza di sé stessi come della coscienza…che non è quello che tutti noi facciamo di solito; noi di solito facciamo l'esperienza di noi stessi come della mente. Quando sentite parlare di mindfulness, della vera mindfulness, non c'è mai riferimento ad un credo, eppure quella è una pratica spirituale a tutti gli effetti.Se vi state chiedendo “ma questo cosa dice? cosa vuol dire?...bhè ecco il motivo per il quale non la si dice mai tutta sulla meditazione. Per molti di voi sarà già astruso questo perché è una cosa nella quale vi buttate senza sapere cosa fate…nessuno di noi comincia a meditare avendo sperimentato la coscienza.E questo sì è l'unico credo di partenza, ma ci sono abbastanza prove scientifiche e della tradizione spirituale che supportano questa possibilità…se non credete neanche alla coscienza allora forse vi conviene continuare a correre e cucinare.Adesso mi direte: “si ma gli effetti sullo stress, sulla fisiologia, sul benessere psicologico? Confermo, certo che ci sono. Possiamo semplificare così: il benessere psico-fisico che crea la meditazione è un effetto della nostra abilità nel diventare consapevoli e allo stesso tempo è una causa della consapevolezza. Mi spiego. E' una causa perché grazie alle tecniche di meditazione imparo a sentire, capire e governare la fisiologia proprio per entrare in stati meditativi e cercare di tenerli in ogni momento della giornata. L'esempio è il respiro che, se prima osservato e poi gestito, può cambiare il vostro stato di coscienza e questa è fisiologia, quindi benessere, relax, ma questo relax è un prerequisito per osservare ed essere coscienza che fa esperienza di sé stessa.E' una conseguenza, un effetto, perchè la meditazione ci rende più resilienti ovvero ci permette di rispondere in modo più costruttivo a momenti di stress, ad esempio…Quindi gli effetti sulla nostra quotidianità ci sono e non sono secondari perché la spiritualità è proprio comprensione della vita e quindi della quotidianità.Un altro aspetto è che chiamiamo tutto meditazione, ma la maggior parte di noi non sa cosa sia la meditazione, me compreso. Non c'è nulla di male nel semplificare e chiamare tutto meditazione, è molto funzionale, ma a volte ci porta fuori strada. Anche qui provo a semplificare. Quando entriamo in meditazione siamo uno con la coscienza e abbiamo chiarezza dell'esperienza di noi stessi e del mondo…non dico che diventiamo degli illuminati, ma ci arriviamo vicini..mettiamola così… la maggior parte di noi è invece a livelli precedenti, livelli che ci servono per riuscire ad arrivare alla meditazione. E' un pò come se chiamassimo la farina pane, ma non è così. Senza farina non c'è pane, ma quando è ancora solo farina non possiamo definirla già pane…ecco noi siamo quasi tutti nella farina…il che va bene, il che ci serve, il che per molti di noi sarà già sufficiente.Sto veramente semplificando e mi rendo conto che può essere già complicato così.Se c'è all'ascolto qualche esperto saprà di cosa sto parlando e noterà come sto tralasciando dettagli importanti (come l'ego, l'identità) ma la sostanza è comunque tutta in quello che dico.Ora, perché è importante sapere tutto questo? Perchè correre, suonare e leggere non è meditazione? Forse è obbligatorio sedersi a gambe incrociate ed occhi chiusi? Certo che non è obbligatorio, ma c'è una grande MA. Ora lo vediamo. Chiudiamo e riassumiamo questo primo pezzo dicendo, in modo forte, che la meditazione è il punto di arrivo che ci fa realizzare di essere quello che siamo, coscienza, osservato e osservatore nello stesso momento.Appena si comincia a meditare, anzi a “farinare” ah ah, la nostra mente si distrae. Quello che impariamo a fare e che spesso dura anni o anche una vita, è quindi concentrarsi, ascoltare, fare delle esperienze profonde ed a volte anche controllare, non nel senso di “potere”, ma nel senso di poter direzionare l'attenzione con volontà e intento. Più diventiamo bravi in questo e più ci avviciniamo all'obiettivo della meditazione e soprattutto abbiamo più possibilità di avere quei benefici di benessere, sociali e anche di focus, nella nostra quotidianità.Stiamo imparando a fare una cosa ben precisa ovvero provare a renderci conto che possiamo spostare la nostra coscienza, quindi la nostra consapevolezza, negli oggetti della mente che possono essere pensieri, voglie, rumori, sensazioni fisiche ecc ecc..oggetti prodotti dal cervello, dal corpo e dal mondo intorno a noi…e sempre per gli esperti tralascio aspetti metafisici e filosofici…qui non ci servono a nulla, va benissimo fermarci qua.Per semplificare possiamo usare questa metafora, presa dal bellissimo libro “Unwavering Focus di Dandapani”: se prendiamo un aereo e andiamo a New York e poi ne prendiamo un altro e andiamo a Roma siamo noi che ci spostiamo tra le città giusto? Bene la consapevolezza e scoprire, un pò alla volta, chi è questo noi che si sposta tra gli oggetti del mondo e della mente.Com'è invece il nostro vivere quotidiano? Nella quotidianità siamo tutti incastrati nel pensare di essere gli oggetti della mente…questo è il significato di quando sentite dire che “non siamo il corpo e i pensieri”. Sarebbe come pensare di essere Roma invece che colui che la visita. Ecco cosa succede quando facciamo le corsette, leggiamo ecc ecc…siamo identificati (altra parola di uso ormai comune) con l'oggetto della mente. Quando corriamo è per sfogare il fatto che la mente si identifichi con tutto quello che ci stressa, ma questo sfogo è fatto mettendo la mente su altro, quindi sempre la mente.Lo stesso vale per suonare, la lettura ecc ecc.E' il principio della TV o dei videogiochi. Quando siamo stressati guardiamo la TV per spostare la mente dallo stress a qualcosa che non richiede sforzo, che non richiede pensiero. La tv è un sedativo per la mente, ma di nuovo siamo sempre li, identificati con i nostri pensieri e tutta la nostra identità.Credo che pochi di voi si mettano a suonare, leggere o cucinare con l'obiettivo di osservare la mente e realizzare di non essere “Alessandro che cucina la torta, ma di essere quella coscienza che crea l'esperienza di Alessandro e della torta”.Ricordate? Andare a Roma pensando di essere tutti gli oggetti, opere e cose che ci sono a Roma? Questo non vuol dire che sia impossibile leggere meditando, ma per farlo bisogna prima essere passati per una pratica strutturata.Ho detto più volte che di solito non sono meditazione, facendo quindi capire che potrebbero esserlo perché l'obiettivo sarebbe metterci in questo stato cosciente e ricettivo in tutto quello che facciamo e questo è spiegato benissimo nel libro “Il miracolo della presenza mentale” di Tich Nath Han dove il maestro ci insegna a meditare lavando i piatti… noi di solito laviamo i piatti pensando a quanto sarebbe bello avere la lavastoviglie, al fatto che vogliamo finire velocemente per leggere o guardare la tv e sempre con l'idea di essere effettivamente “quell' Alessandro con la sua identità, ruoli, pregi e difetti, che fanno si che lavare i piatti sia tempo perso”In questa puntata abbiamo quindi citato due libri che vi consiglio e vi linko anche una puntata di Andrea Huberman con Sam Harris che in 4 ore vi spiega quello che ho riassunto in poco:https://www.youtube.com/watch?v=-wIt_WsJGfw
Per le domande del podcast, mandami un vocale!l.ead.me/economia-a-polpetteQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/4484414/advertisement
Dodicesimo episodio del nuovo format in cui racconto le vicende più significative dei viaggi che ho compiuto! Oggi non ti parlo di un'avventura vera e propria ma di un concetto che mi sta estremamente a cuore: la felicità. Una delle domande che ricevo più spesso quando viaggio è: "come fai ad essere sempre felice?" Ecco, prendendo spunto dalle mie principali esperienze di viaggio, oggi rispondo a questa domanda cercando di farti riflettere su come in realtà, per essere felici, basta veramente poco. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/alex-negrini/message
Anche Stati Uniti, Giappone e Taiwan hanno deciso di ripristinare il test anti Covid per i viaggiatori provenienti dalla Cina, ora che il colosso asiatico ha deciso di riaprire ai viaggi internazionali in tempo per il Capodanno cinese. Come si è arrivati a questo brusco abbandono della strategia di eliminazione del COVID-19?
Mappe del make in Italy. La bontà richiede il suo tempo. Nuovo forno urbano nel cuore di Verona. Esperienza di pane il lievito madre, la selezione delle farine ed ingredienti che danno un ritmo al pane con il ritmo delle stagioni. La tradizione che incontra una direzione contemporanea, essenziale ... il design del pane ripensare il pane partendo dalla materia e dalla tradizione di luoghi https://www.instagram.com/impasti4.1/ #ambasciatoridelpane powered by Storie da un concept di veronike
Integrare l'energia imprenditoriale con la professionalità manageriale non è facile. Richiede disponibilità sia da una parte che dall'altra. Dall'esperienza di Lauro Venturi nasce un libro fondato sull'esperienza di manager, coach e counselor che si incrocia con quella dell'imprenditore che lo chiamerà a dirigere la sua impresa.Con Lauro cercheremo di capire perché è tanto difficile l'integrazione tra management e imprenditorialità, cosa fare per rendere più efficace e sana la dinamica tra queste due figure e come assicurare continuità e sviluppo alle nostre imprese di famiglia grazie al coinvolgimento di figure manageriali esterne.Lauro Venturi per decenni ha coperto ruoli di vertice sia in impresa che in contesti associativi. Alla attività professionale in azienda ha affiancato quella del counselor e del coach che svolge ora insieme alle attività di consulenza.https://lauroventuri.it/
Note episodio In questa puntata Roberto e Filippo faranno un approfondimento sullo stato della dettatura vocale con i dispositivi Apple e le novità di iOS e iPadOS 16 e macOS Ventura. A2 ep. 47 - dettatura vocale con i dispositivi Apple Come funziona la dettatura vocale? Dettatura vocale Non c'è un vocabolario speciale per alcuni termini Non è più necessario su iOS parlare al massimo per 30 secondi Tasto microfono sulla tastiera virtuale o fisica Nuovi Mac o Magic Keyboard Controllo vocale Ha possibilità di personalizzare il vocabolario Consigli pratici Partire da cose semplici Messaggi Evita Video Messaggi vocali Attività Promemoria Email semplici Scrivere senza fare revisione Non interessa la qualità o avere qualche errore qua e là Note.app Pages Scrivere con revisione Trucchi Avere già una scaletta o mappa mentale di quel che si vuole dettare Spesso le persone si chiariscono il pensiero scrivendo MA se è fattibile davanti ad un computer con la tastiera NON lo è per dettare Se ci sono errori nella dettatura vocale Riconoscerli Fare la revisione in un momento successivo Usare segnaposti per i nomi se non si ha un vocabolario di parole Non guardare la dettatura del testo Mentre si detta Per non perdere il filo del pensiero Revisione del testo dettato Usare font differente Rilettura con la voce di Siri Presente sia su macOS ⌥ + ESC iOS / iPadOS Impostazioni Andare a capo? “Nuova riga” “Nuovo paragrafo ” Lo stato dell'arte macOS macOS Monterey Supporto Apple (https://support.apple.com/it-it/guide/mac-help/mh40584/mac) Su un Mac con Apple Silicon, le richieste di dettatura di testo generali sono elaborate sul dispositivo in molte lingue e non richiedono la connessione a internet Comandi per dettare il testo su Mac (https://support.apple.com/it-it/guide/mac-help/mh40695/12.0/mac/12.0) Attivare e disattivare la dettatura Esempi Preferenze di sistema Tastiera Dettatura Differenza tra “Controllo Vocale” Dove si trova Preferenze di Sistema Accessibilità Controllo Vocale Quando attivi “Controllo vocale” sul Mac, puoi dettare testi e pronunciare comandi per modificare testi, navigare sul desktop e tra le app e controllare il Mac eseguendo attività come scorrere un documento o premere un pulsante. “Controllo vocale” è sempre pronto a ricevere i tuoi comandi. Non devi quindi attirare la sua attenzione, ma è sufficiente che tu pronunci un comando. Per utilizzare “Controllo vocale” sul Mac, pronuncia un comando, ad esempio: “Apri Mail” “Fai clic su Fine” “Scorri in basso” “Sposta il cursore a destra di 5 pixel” iOS ed iPadOS Per dettare un testo su iPhone 6s o modelli successivi e iPad, non è richiesta la connessione a internet (necessaria invece per i modelli precedenti di iPhone e iPad) Per inserire il testo, tocca il pulsante del microfono sulla tastiera, quindi inizia a parlare. Se una parola non viene rilevata chiaramente, ne vedrai la trascrizione con una sottolineatura blu, in modo che tu possa controllarla. Per apportare correzioni, tocca la parola sottolineata, poi scegli la versione corretta. Per sostituire una parola, toccala due volte e poi tocca il pulsante del microfono , quindi pronuncia di nuovo la parola e tocca il pulsante della tastiera . Puoi aggiungere la punteggiatura semplicemente dettandola. Ad esempio, se dici “Ciao Marco virgola la ricevuta è allegata all'email punto esclamativo”, il testo trascritto risulterà il seguente: “Ciao Marco, la ricevuta è allegata all'email!”. Ecco alcuni comuni comandi per inserire la punteggiatura e la formattazione: Virgolette di apertura/virgolette di chiusura: apre e chiude una citazione Nuovo paragrafo: inizia un nuovo paragrafo Nuova riga: inizia una nuova riga Tutte maiuscole: scrive la parola successiva in lettere maiuscole Attiva maiuscole/disattiva maiuscole: scrive tutte le parole con l'iniziale maiuscola Sorriso: inserisci :-) Triste: inserisci :-( Occhiolino: inserisci ;-) Controllo vocale su iOS e iPadOS NON presente in ITALIANO Supporto Apple (https://support.apple.com/it-it/HT210417) WatchOS Messaggi Telegram Siri CarPlay Novità iOS 16 e iPadOS 16 Novità per la funzione Dettatura Mentre detti sul dispositivo, puoi passare dalla voce al tocco e all'Apple Pencil senza interromperti. Digita con la tastiera, scrivi a mano, fai tap nel campo di testo, sposta il cursore e inserisci i suggerimenti QuickType: non c'è bisogno di mettere Dettatura in pausa.15 Disponibile sui modelli di iPad con chip A12 Bionic e successivi. Richiede il download dei modelli di parlato. Disponibile per queste lingue: arabo (Arabia Saudita), cantonese (Cina continentale, Hong Kong), cinese mandarino (Cina continentale, Taiwan), coreano (Corea del Sud), francese (Francia), giapponese (Giappone), inglese (Australia, Canada, India, Regno Unito, Singapore, Stati Uniti), italiano (Italia), russo (Russia), spagnolo (Messico, Spagna, Stati Uniti), tedesco (Germania) e turco (Turchia). Punteggiatura automatica Ora Dettatura inserisce virgole, punti e punti interrogativi. Disponibile per queste lingue: cantonese (Hong Kong), cinese mandarino (Cina continentale, Taiwan), francese (Francia), giapponese (Giappone), inglese (Australia, Canada, India, Regno Unito, Stati Uniti), spagnolo (Messico, Spagna, Stati Uniti) e tedesco (Germania). NIENTE ITALIANO per ora Dettatura nel campo di testo di Messaggi In Messaggi, ora trovi l'icona Dettatura nel campo dove inserisci il testo. Supporto per le emoji Mentre detti, puoi inserire le emoji usando solo la voce.9 Disponibile sui modelli di iPad con chip A12 Bionic e successivi. Richiede il download dei modelli di parlato. Disponibile per queste lingue: cantonese (Hong Kong), cinese mandarino (Cina continentale, Taiwan), francese (Francia), giapponese (Giappone), inglese (Australia, Canada, India, Regno Unito, Stati Uniti), spagnolo (Messico, Spagna, Stati Uniti) e tedesco (Germania). NIENTE ITALIANO Cursore a comparsa per Dettatura Interrompi facilmente la dettatura toccando il nuovo cursore a comparsa. Novità macOS Ventura NULLA IN ITALIANO Punteggiatura automatica Ora Dettatura inserisce virgole, punti e punti interrogativi.11 Disponibile per queste lingue: cantonese (Hong Kong), cinese mandarino (Cina continentale, Taiwan), francese (Francia), giapponese (Giappone), inglese (Australia, Canada, India, Regno Unito, Stati Uniti), spagnolo (Messico, Spagna, Stati Uniti) e tedesco (Germania). Supporto per le emoji Mentre detti, puoi inserire le emoji usando solo la voce.12 Disponibile sui Mac con chip M1 e successivi. Richiede il download dei modelli di parlato. Disponibile per queste lingue: cantonese (Hong Kong), cinese mandarino (Cina continentale, Taiwan), francese (Francia), giapponese (Giappone), inglese (Australia, Canada, India, Regno Unito, Stati Uniti), spagnolo (Messico, Spagna, Stati Uniti) e tedesco (Germania). Link al segmento MPU 658 (https://overcast.fm/+FrCHUoGYo/40:40) che ha dato origine alla puntata. Come potete sostenerci Se volete supportare il podcast vi chiediamo con il cuore di fare una recensione su Apple Podcast. In questo fase iniziale tante recensioni ci permetteranno di essere visti da più persone possibili. Se volete sapere come fare una recensione trovate il link nelle note dell'episodio (https://www.avvocati-e-mac.it/podcast/itunes). Potete anche scriverci a scrivi.a
Christian Ferrari, segretario confederale CGIL e capo delegazione al quinto congresso mondiale dell'International Trade Union Confederation, ha spiegato come una riorganizzazione dei sistemi produttivi sia essenziale nella lotta al cambiamento climatico.
In questa puntata Roberto e Filippo fanno un approfondimento su cosa sono i c.d. Task Manager (software che ti permettono di gestire progetti sia semplici che complessi), su come sono nati e si sono sviluppati, sul perché può essere utile utilizzarli. Note episodio Iniziare dal processo Cos'è un task manager? Ne abbiamo già accennato nella puntata su Promemoria ep. 41 (http://a2podcast.it/41) Task Managment: Gestione dei progetti Nella gestione dei progetti, un'attività è un'operazione o compito che deve essere compiuta entro un periodo di tempo definito o entro una scadenza per raggiungere gli obiettivi legati al lavoro. È un piccolo pezzo essenziale di un lavoro che serve come mezzo per differenziare varie componenti di un progetto. Un'attività può essere suddivisa in assegnazioni che dovrebbero anche avere una data di inizio e fine definite o una scadenza per il completamento. Una o più assegnazioni su un'attività mette l'attività in esecuzione. Il completamento di tutte le assegnazioni su un'attività specifica normalmente rende l'attività completata. Le attività possono essere collegate tra loro per creare dipendenze. Gestione dei flussi di produzione Differenza tra task manager e to do List (lista delle cose da fare) Il primo serve per organizzare progetti più o meno strutturati La check-list o lista delle cose da fare È più generica Task Manager (traducibile in gestore dei progetti) e Calendario Differenza tra attività ed appuntamento Creare la scaletta di questa puntata Appuntamento (con me stesso) di 1 ora per preparare questa mappa mentale Un'attività può (potenzialmente) essere svolta in qualsiasi momento Non ha un orario preciso di esecuzione Un appuntamento si svolge in uno specifico lasso di tempo Time-blocking (https://en.wikipedia.org/wiki/Timeblocking) Timeblocking o time blocking (noto anche come time chunking) è una tecnica di produttività per la gestione personale del tempo in cui un periodo di tempo, in genere un giorno o una settimana, è diviso in segmenti o blocchi più piccoli per compiti o cose da fare specifici. Integra la funzione di un calendario con quella di una lista di cose da fare. È una sorta di programmazione. Ad un blocco di tempo corrisponde una attività specifica da svolgere Time-tracking Tracciamento del tempo lavorato: Episodio 37 (http://a2podcast.it/37) Gantt chart Un diagramma di Gantt è un tipo di grafico a barre che illustra un programma di progetto, intitolato al suo divulgatore, Henry Gantt (1861-1919), che ha progettato un tale grafico intorno agli anni 1910-1915. I grafici di Gantt moderni mostrano anche le relazioni di dipendenza tra le attività e lo stato corrente della pianificazione. Usati in edilizia ed altre realtà produttive GTD Il metodo GTD si basa sull'idea di spostare tutti gli elementi di interesse, le informazioni rilevanti, i problemi, le attività e i progetti fuori dalla mente registrandoli esternamente e quindi suddividendoli in elementi di lavoro attuabili con limiti di tempo noti. Ciò consente all'attenzione di concentrarsi sull'azione su ogni attività elencata in un record esterno, invece di conservarli nella mente. Concetto del Secondo cervello Memoria esterna Il flusso di lavoro Catturare, chiarire, organizzare, riflettere e eseguire. Catturare Segnarsi la cosa da fare Processare Le attività nell'inbox Cos'è l'inbox? Il luogo dove tutte le attività che ci vengono in mente sono (temporaneamente) parcheggiate Chiarire Rendere atomica l'azione e, se del caso, suddividerla in sotto azioni o attività Organizzare L'attività è azionabile ovvero determinata e chiara in modo tale che l'unica cosa che devi fare è eseguirla? Richiede un singolo passo e più passi? Se sì Richiede poco tempo (non più di 2 minuti) Se sì Devo svolgerla io Se NO Richiede di essere svolta in un momento specifico Se sì Se no Pianificare l'attività Decidere quando svolgere le attività così individuate ed organizzate Eseguire Svolgere l'attività Concentrati solo su quell'attività Una volta che tutto il materiale ("roba") viene catturato (o raccolto) nella casella di posta, ogni elemento è chiarito e organizzato facendo e rispondendo a domande su ogni elemento a sua volta come mostrato nelle scatole nere nel diagramma dell'albero logico Addendum al GTD Shutdown routine (Routine di arresto) di Cal Newport (https://www.calnewport.com) A fine giornata Controllare tutte le attività ancora da fare o da gestire Per chiudere i loop aperti I vari profumi e sfumature di questo metodo hanno uniformato il panorama dei software c.d. task manager Ricordarsi che non è lo strumento che risolve il problema MA è il ragionare sul problema e risolverlo Pensare sul flusso di lavoro etc … Lo strumento può rendere più facile e con minor attrito lo svolgimento dell'attività Approfondire quindi i pro ed i contro di uno strumento Quando è giusto utilizzare uno specifico strumento Software iOS e macOS OmniFocus (https://www.omnigroup.com/omnifocus) Todoist (https://todoist.com/it): web e multipiattaforma Sorted 3 (https://www.sortedapp.com) Remember the milk (https://www.rememberthemilk.com/) To Do (https://todo.microsoft.com/): Micrososft TickTick (https://www.ticktick.com/) Promemoria (https://support.apple.com/it-it/HT205890) ToDo (https://appigo.com) Good Task 2 (https://goodtaskapp.com) Things 3 (https://culturedcode.com/things/) Amplenote (https://www.amplenote.com/): Segnalata da Roberto Link Focused: Bilanciare attività e calendario (https://overcast.fm/+QCTT4IaFI) Task Management - Wikipedia (https://en.wikipedia.org/wiki/Task_management) Come potete sostenerci Se volete supportare il podcast vi chiediamo con il cuore di fare una recensione su Apple Podcast. In questo fase iniziale tante recensioni ci permetteranno di essere visti da più persone possibili. Se volete sapere come fare una recensione trovate il link nelle note dell'episodio (https://www.avvocati-e-mac.it/podcast/itunes). Potete anche scriverci a scrivi.a
Il passaggio dal deserto alla terra promessa non è una transizione geografica ma spirituale. Richiede un passo di fede che rinnova i nostri cuori e ci fa aspettare grandi cose da Dio.
Il futuro lo costruisci, che tu lo voglia o no. Costruirlo bene è allora un'ottima strategia di vita. Richiede che tu abbia le idee chiare sulle tue priorità di oggi, poi, sul modo in cui puoi realizzarle. Ancora, su quante energie vuoi investire, come fare a mantenere la motivazione, come auto-ispirarti. Costruire il futuro nonostante il presente può diventare costruire il futuro grazie al presente. Grazie a qualunque presente. Una strada che già percorri, sull'auto della tua vita. Ma come per le automobili, un'ottima manutenzione, gli accessori più adatti, gli optionals più utili e quelli un po' meno utili, ma che ti fanno guidare meglio, anche per te il futuro può essere un progetto da costruire disegnandolo su misura, scegliendo bene. Se desideri una monovolume perché dovresti viaggiare a bordo di una coupé? E se vuoi una coupé perché dovresti scegliere una station wagon? Infine, tu sei l'auto o la strada? “Tu sei al centro di tutte le tue relazioni, quindi sei responsabile della stima di te stesso, crescita, felicità e realizzazione” (L. Buscaglia)- Qui trovi anche la trascrizione: https://annarosapacini.com/costruire-il-futuro- Qui puoi iscriverti gratuitamente al mio podcast Comunicare per essere®: https://annarosapacini.com/podcast/centinaia di puntate a disposizione di chi cerca le risposte alle domande importanti della vita, e, soprattutto, una filosofia di vita pratica e concreta, che permette di mettere subito in atto il cambiamento- Counseling e Coaching Umanistico, Filosofico e Relazionale: grazie alla Grafologia evolutiva®, soluzioni e percorsi sempre e solo su misura, mirati al pieno e consapevole raggiungimento dei tuoi obiettivi e della tua realizzazione. In modo pratico e concreto, giorno per giorno. CounselCoaching, Corsi, Comunicazione valoriale, Relazioni, Professione, Benessere. Per informazioni sul mio metodo, sugli strumenti e sui percorsi attivabili scrivi a info@annarosapacini.com - Rinforza la tua motivazione e la tua visione interiore: ogni giorno, per te, nuove prospettive che potrai applicare per trasformare la tua vita. Seguimi su Meta-Facebook e sul tuo social preferito, cerca “Annarosa Pacini”➡️ E non dimenticare di iscriverti al mio canale YouTube https://www.youtube.com/c/annarosapacini
Per comprendere l'attuale volatilità può essere utile ricordare quanto, all'inizio del 2022, l'economia fosse fuori fase, sia in termini di portata che di tempistiche. Tratto da “Le prospettive settimanali del CIO” a cura di Joseph V. Amato, Presidente e Chief Investment Officer—Equities, Neuberger Berman. Questi podcast includono commenti generali di mercato, contenuti formativi di carattere generale sugli investimenti e informazioni generali su Neuberger Berman. I podcast sono solo a scopo informativo e nulla qui presente costituisce una consulenza in materia di investimenti, legale, contabile o fiscale o una raccomandazione per l'acquisto, la vendita o la detenzione di un titolo. La presente comunicazione non è diretta a nessun investitore in particolare o categoria di investitori e non deve essere considerata come un consiglio di investimento o un suggerimento per intraprendere o astenersi da qualsiasi linea di condotta relativa agli investimenti. Le decisioni di investimento dovrebbero essere prese sulla base degli obiettivi e delle circostanze individuali di un investitore e in consulenza con i suoi consulenti. Le informazioni sono ottenute da fonti ritenute affidabili, ma non esiste alcuna dichiarazione o garanzia in merito alla loro accuratezza, completezza o affidabilità. Tutte le informazioni sono aggiornate alla data di registrazione dei podcast e sono soggette a modifiche senza preavviso. Eventuali opinioni o view qui espresse potrebbero non riflettere quelle della società nel suo complesso. Questo materiale può includere stime, prospettive, proiezioni e altre "dichiarazioni previsionali". A causa di una varietà di fattori, gli eventi effettivi o il comportamento del mercato possono differire in modo significativo dalle opinioni qui espresse. I prodotti e i servizi di Neuberger Berman potrebbero non essere disponibili in tutte le giurisdizioni o per tutti i tipi di clienti. La diversificazione non garantisce il profitto né protegge dalle perdite nei mercati in declino. Investire comporta dei rischi inclusa la possibile perdita del capitale. Gli investimenti in hedge fund e private equity sono speculativi, comportano un grado di rischio più elevato rispetto agli investimenti più tradizionali e sono destinati esclusivamente a investitori sofisticati. Gli indici non sono gestiti e non sono disponibili per l'investimento diretto. I rendimenti passati non sono un indicatore affidabile di rendimenti attuali o futuri. Le opinioni espresse nel presente documento possono includere quelle del team Multi Asset Class di Neuberger Berman (MAC) e del Comicato di Asset Allocation (AAC) di Neuberger Berman. Le opinioni del team MAC e dell'AAC potrebbero non riflettere le opinioni della società nel suo complesso. Gli advisor e i gestori di portafoglio di Neuberger Berman potrebbero assumere posizioni contrarie alle view o opinioni del team MAC. Il team MAC e le opinioni della CAA non costituiscono una previsione di eventi futuri o comportamenti futuri del mercato. Le discussioni su settori e aziende specifici sono solo a scopo informativo. Questo materiale non è inteso come un report di ricerca formale e non dovrebbe essere considerato come una base per prendere decisioni di investimento. La società, i suoi dipendenti e gli advisor possono detenere posizioni di qualsiasi società qui discussa. I titoli specifici identificati e descritti non rappresentano tutti i titoli acquistati, venduti o consigliati per i clienti nell'ambito dell'attività di consulenza. Non si deve presumere che gli investimenti in titoli, società, settori o mercati identificati e descritti siano stati o saranno redditizi. Qualsiasi discussione sui fattori e rating ambientali, sociali e di governance (ESG) è solo a scopo informativo e non deve essere considerata come base per prendere una decisione di investimento. I fattori ESG sono uno dei tanti fattori che possono essere considerati quando si prendono decisioni di investimento. Il presente materiale viene pubblicato, fatte salve le restrizioni giurisdizionali, tramite varie controllate e affiliate globali di Neuberger Berman Group LLC. Per informazioni sulle entità specifiche e sulle limitazioni e restrizioni a livello giurisdizionale visitate il sito www.nb.com/disclosure-global-communications. Il nome e il logo “Neuberger Berman” sono marchi di servizio registrati di Neuberger Berman Group LLC. © 2022 Neuberger Berman Group LLC. Tutti i diritti riservati.
Gli attivisti e gli esperti di privacy denunciano l'invasione di Google nei servizi online: google analytics, fonts, librerie javascript, css, php ... Una battaglia complessa.Gli installatori non hanno tutte le conoscenze tecniche e, il problema e' concretissimo.Come difendersi da soli ? Guardando il codice a mano. Richiede intuizioni, conoscenze, pazienza e verifiche.Oppure me e' qualcosa che faccio da anni.Stai a vedere che ora e' una competenza utile sul mercato.Per informazioni: info@iusondemand.com oggetto: preventivo rimozione google.Sia siti che app, sia WordPress che altri cms.
Come sono i tuoi pensieri? Sai rimanere senza colonna sonora?Il non pensare è un'arte e come tale va imparata con pazienza e dedizione. Eccolo il silenzio.Ne Il dono del silenzio il grande monaco, recentemente scomparso, Thich NhatHanh, descrive in 7 capitoli l'essenza del trovare la quiete dentro di noi per lasciare andare i pensieri e fermare la radio.Siamo immersi nel rumore. Della società in cui viviamo: assordante e concitata. Della nostra mente, che fabbrica pensieri costantemente e si riempie di inutili ruminazioni.Quando riusciamo a fermare il pensare e calmiamo la mente, si crea spazio per la consapevolezza e qui troviamo l'ispirazione e gli altri. Creando spazio dentro di noi, mente e corpo si connettono e le persone attorno a noi lo percepiscono.Per imparare a ESSERE basta ascoltare il proprio respiro, senza sforzo.All'inizio può sembrare difficile. Richiede pratica. Eppure bastano pochi respiri nella presenza, assaporare i passi di una camminata e rimanere nel presente. Inspiri e fai un passo. Nel passo, nel presente, la mente tace un istante. Espiri e fai un passo. Se i pensieri arrivano, accoglili e poi lasciali andare.Quando ho iniziato a praticare la presenza, i miei pensieri erano come piccole schegge impazzite e ancora succede, ma quando trovo il ritmo e mi lascio guidare dal respiro, posso scegliere.Scelgo su cosa concentrarmi, su cosa, semplicemente, essere. Un cinguettìo, il vento, la pioggia. In questa "spaziosità" il silenzio ci cura, ci fa stare meglio.Capita a tutti, oggi più che mai, di sentirci agitati, ansiosi o preoccupati. Se pensiamo al respiro come a un'oasi di pace dentro di noi, possiamo tornarvi ogni volta che vogliamo e sentirci accolti.Creiamo spazio per un respiro di silenzio.Buona giornata
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=24IL FILM DI MEL GIBSON E' PIENAMENTE CATTOLICO di Padre Di NoiaDiversi alti ufficiali del Vaticano hanno assistito ad una proiezione privata del film 'La Passione' di Mel Gibson e ne sono rimasti entusiasti. Componenti della Segreteria di Stato del Vaticano, del Pontificio Concilio delle Comunicazioni Sociali, e della Congregazione per la Dottrina della Fede, il gruppo che supervisiona le questioni dottrinali cattoliche, hanno espresso unanime approvazione e apprezzamento del film. Quella che segue è un'intervista esclusiva di ZENIT ad unodegli spettatori, il Padre Domenicano Augustine Di Noia, sottosegretario della Congregazione per la Dottrina della Fede.Padre Di Noia ha insegnato teologia a Washington D.C., per 20 anni e ha prestato servizio come teologo per la Conferenza Episcopale degli Stati Uniti prima di venire a lavorare per il cardinale Joseph Ratzinger presso la Congregazione dottrinale, poco più di un anno fa. Il film dovrebbe uscire nelle sale nel 2004.'LA PASSIONE DEL CRISTO' DI MEL GIBSON HA FATTO NOTIZIA DA MESI, MOLTO PRIMA DEL PERIODO PREVISTO PER L'USCITA NELLE SALE. IN QUALITÀ DI SPETTATORE, QUAL È LA SUA IMPRESSIONE GLOBALE SUL FILM?Guardare questo film, costituirà un'esperienza profondamente religiosa per molti. Per me lo è stata. Una cinematografia eccezionale e una recitazione altrettanto brillante, combinate con la profonda introspezione spirituale del regista sul significato teologico della passione e morte di Cristo: tutto ha contribuito ad una produzione di squisita sensibilità artistica e religiosa.Chiunque veda questo film, credente o non credente, sarà costretto a confrontarsi con il mistero centrale della passione di Cristo e in definitiva con il Cristianesimo stesso: se questo è il rimedio, quale dovrà essere stato il male?Il Curato d'Ars sostiene che nessuno possa avere cognizione di cosa Nostro Signore abbia sofferto per noi; per capirlo, dovremmo conoscere tutto il male causato dal peccato, e questo non lo potremo sapere fino al momento della nostra morte.Solo come una grande opera d'arte può fare, il film di Mel Gibson ci aiuta a cogliere qualcosa che è quasi al di là della nostra comprensione.All'inizio, nell'Orto del Getsemani, il diavolo tenta Cristo con la domanda inevitabile: come può qualcuno sopportare i peccati del mondo intero?È troppo. Cristo quasi soccombe all'idea, ma poi prosegue con convinzione per portare avanti esattamente questo: per accogliere su di sé, secondo la volontà del Padre, i peccati del mondo intero. È davvero impressionante. Vi è un forte senso, presente per tutto il film, del dramma cosmico del quale siamo tutti parte. Non c'è possibilità di rimanere neutrali, e nessuno può semplicemente restare spettatore di questi eventi.La posta in gioco è davvero molto alta: qualcosa che, a parte Cristo stesso, è intuita chiaramente solo da Maria sua madre e dal demonio sempre presente.Gradualmente lo spettatore si unisce ai personaggi in una progressiva comprensione di questo, mentre che l'azione si sposta inesorabilmente dal Monte degli Ulivi verso il Monte Calvario.IL FILM È FEDELE ALLA NARRAZIONE DELLA PASSIONE DI CRISTO DEL NUOVO TESTAMENTO?Bisogna tener presente che vi sono quattro racconti della passione di Cristo nel Nuovo Testamento, che si concentrano soprattutto sul significato religioso degli eventi.Nel 'La morte del Messia' (probabilmente il più completo ed equilibrato racconto della Passione) Padre Raymond Brown ha dimostrato che, pur essendovi alcune differenze tra i Vangeli, essi sono in generale sostanzialmente univoci.Il film di Mel Gibson non è un documentario ma un'opera di artistica immaginazione.Il regista ha incorporato elementi dalla Passione raccontata da Matteo, Marco, Luca e Giovanni, ma rimane fedele alla struttura fondamentale comune ai quattro Vangeli.Entro i limiti possibili in una ricostruzione immaginifica della passione di Cristo, il film di Gibson e pienamente fedele al Nuovo Testamento.CHE COSA L'HA COLPITA DI PIÙ RIGUARDO A QUESTO FILM?Vuole una risposta semplice? Jim Caviezel e Maia Morgenstern. Il ruolo di Cristo deve essere uno dei più difficili ruoli da interpretare. Sono stato molto colpito dall'intensità con cui Caviezel ha rappresentato Cristo. Non è facile da ottenere senza manifestare una sorta di autocoscienza intrusiva. Caviezel, e sicuramente anche Gibson, comprendono che Gesù è il Figlio di Dio incarnato, ed è al contempo pienamente umano. Ripensando al film, mi pare che Caviezel ottiene questo principalmente mediante il suo sguardo, anche quando guarda direttamente noi e quelli che lo circondano con il suo occhio sano.Caviezel rende, in modo pienamente convincente ed efficace, il Cristo che sopporta la passione e la morte volontariamente, in obbedienza al Padre suo, in riparazione della disobbedienza del peccato. Assistiamo a ciò che la Chiesa chiamerebbe la 'sofferenza volontaria' di Cristo.Richiama le parole di San Paolo: 'Come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti' (Romani 5,19).E non è solo questione di obbedienza, ma è principalmente questione di amore. Cristo compie tutto per amore al Padre - e a noi. Questo emerge tecnicamente in maniera lampante nell'eccezionale interpretazione di Cristo da parte di Jim Caviezel.Ma la Maria di Maia Morgenstern è egualmente efficace. Mi ha ricordato qualcosa che Sant'Anselmo aveva detto in un'omelia sulla Madre Benedetta: Senza il Figlio di Dio, nulla potrebbe esistere; senza il Figlio di Maria, nulla potrebbe essere redento.Ammirando l'interpretazione della Mrogenstern, si sente fortemente che Maria 'lascia andare' il suo Figlio affinché lui possa operare la salvezza, e unendosi alle sue sofferenze diventa la Madre di ogni redento.ALCUNI HANNO SOSTENUTO CHE IL FILM È ECCESSIVAMENTE VIOLENTO. LEI CHE NE PENSA?Più che violento direi che è brutale. Cristo è trattato in modo brutale dai soldati romani. Ma non vi è violenza gratuita. La sensibilità artistica all'opera è chiaramente più quella del Grünwald e del Caravaggio, piuttosto che quella del Beato Angelico o del Pinturrichio.Stiamo parlando di un film, certamente, ma Gibson ha chiaramente subito l'influenza della raffigurazione delle sofferenze di Cristo della pittura Occidentale. Il corpo di Cristo estremamente malridotto (graficamente ritratto in questo film eccezionale) deve essere posto in questo contesto di artistica rappresentazione. Ciò che molti artisti meramente suggeriscono, Gibson ce lo vuole mostrare. Pienamente in linea con la Tradizione teologica cristiana, Gibson ci rappresenta il Figlio incarnato che è capace di sopportare ciò che una persona ordinaria non può: sia in termini fisici che di tormento mentale. Il corpo rovinato di Cristo deve essere contemplato con gli occhi del profeta Isaia che descrive il Servo sofferente sfigurato e irriconoscibile.La bellezza fisica di Jim Caviezel serve ad accentuare l'impatto generale della progressiva deturpazione che Cristo subisce sotto i nostri occhi: con il terribile risultato che, come il Servo sofferente, 'Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per provare in lui diletto' (Isaia 53,2).Richiede gli occhi della fede per vedere che lo sfiguramento del corpo di Cristo rappresenta lo sfiguramento spirituale e il disordine causato dal peccato.La raffigurazione di Gibson del Cristo flagellato, dal quale molti spettatori potrebbero essere tentati di volgere via lo sguardo, presenta graficamente ciò che San Paolo disse nella seconda lettera ai Corinzi: 'Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio' (5,21).Quando guardiamo il corpo rovinato di Cristo in questo film capiamo cosa significa 'lo trattò da peccato'.NEL CORSO DEGLI ANNI, MOLTI REGISTI SI SONO CIMENTATI CON FILM SU GESÙ O SULLA PASSIONE. RITIENE CHE IL FILM DI MEL GIBSON SIA PARTICOLARMENTE ORIGINALE?Non sono un critico cinematografico. Saranno i critici a giudicare il film di Gibson e a confrontarlo con ad altre grandi descrizioni della vita e della passione di Cristo, quali quelle di Pasolini e di Zeffirelli. Come gli altri registi, Mel Gibson apporta la propria sensibilità artistica all'argomento, e in questo senso il film è assolutamente originale. Certamente, 'La passione del Cristo' è più intensamente incentrata sulla sofferenza e la morte di Cristo che la maggior parte di altri film del genere. Ma, come reazione iniziale, tre cose del film di Gibson mi colpiscono per essere alquanto particolari.Una è la rappresentazione del diavolo, che libra sullo sfondo, e a volte in primo piano, come una costante e sinistra presenza minacciosa. Non mi viene in mente un altro film che abbia ottenuto questo effetto con tale drammatica efficacia.Un altro elemento è la solitudine di Cristo: In qualche modo, anche se circondato dalle folle, il film mostra Gesù realmente da solo nel sostenere la terribile sofferenza.Infine, la rappresentazione dell'Ultima cena con una serie di flashback inseriti nell'azione del film. Quando giace sul pavimento insanguinato dopo la flagellazione, Cristo guarda i piedi cosparsi di sangue di uno dei soldati e i film torna in modo significativo alla lavanda dei piedi durante l'Ultima cena.Simili flashback nel corso della passione e crocifissione ci riportano allo spezzare del pane e al bere dal calice. Gli spettatori, attraverso gli occhi di Cristo, assistono alle parole: 'questo è il mio corpo' e 'questo è il mio sangue'. Il significato sacrificale e quindi eucaristico del Calvario è raffigurato mediante questi persistenti flashback.
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Vivere nell'incertezza è come fare una lunga nuotata al largo. Richiede uno sforzo costante: per lasciarsi portare dalla corrente, rimanere a galla e guadagnare la riva a poco a poco fino a quando "si tocca".Ugualmente l'artista nel processo creativo impara a reggere lo stato di incertezza che lo condurrà alla composizione della sua opera. Per John Keats, poeta romantico inglese, questa è la capacità negativa: "quando un uomo è capace di trovarsi in incertezze, misteri, dubbi, senza essere impaziente di pervenire a fatti e a ragioni..." da una lettera ai fratelli del 22 dicembre 1817.Ed è questa abilità che siamo chiamati ad allenare per superare la paura del cambiamento che ci attraversa in alcune fasi della nostra vita.Del resto siamo organismi adattivi. Solo che il nostro cervello ha bisogno di controllare gli eventi per stare in equilibrio. L'incertezza genera disagio e quando la percezione di controllo si abbassa si alzano i valori di stress.E tutto intorno a noi, se percepito come una "notifica" può diventare motivo di tensione.In questo episodio di News per Freelance trovi alcune riflessioni attorno a questo tema ispirate dalla lettura dell'ultimo libro di Pietro Trabucchi, Nelle Tempeste del futuro.Buon ascolto
Ci immergiamo in un grande teatro, pieno di gente, nella città di Algeri. È l’anno 1856 e sul palco sta per esibirsi il grande illusionista Robert Houdin. Che cosa accade in seguito ce lo racconta in studio Silvano Fuso, chimico e divulgatore, membro del CICAP, che ha scritto insieme a Alex Rusconi “Quando la scienza dà spettacolo”, edito da Carocci. A Darwin vi raccontiamo spesso i risultati della ricerca scientifica, piccoli e grandi che siano. Però la ricerca è una macchina grande e complessa, con decine di migliaia di persone che lavorano alla sua produzione. Richiede finanziamenti, bisogna produrre bilanci, fare proposte per ottenere fondi dall’Europa o dai ministeri. Insomma è come un'azienda molto grande che va amministrata e sul cui futuro bisogna avere le idee chiare. Parliamo delle opportunità e della politica della ricerca in Italia con Manuela Raimondi, docente di bioingegneria al Politecnico di Milano e Presidente dell’Associazione ERC in Italy.
Social media e salute mentale Mentre molti di noi amano rimanere in contatto sui social media, l'uso eccessivo può alimentare sentimenti di ansia, depressione, isolamento e FOMO. Ecco come modificare le tue abitudini e migliorare il tuo umore. Il ruolo dei social media nella salute mentale Gli esseri umani sono creature sociali. Abbiamo bisogno della compagnia degli altri per prosperare nella vita e la forza delle nostre connessioni ha un enorme impatto sulla nostra salute mentale e felicità. Essere socialmente connessi agli altri può alleviare lo stress, l'ansia e la depressione, aumentare l'autostima, fornire conforto e gioia, prevenire la solitudine e persino aggiungere anni alla tua vita. D'altro canto, la mancanza di forti connessioni sociali può rappresentare un serio rischio per la tua salute mentale ed emotiva. Nel mondo di oggi, molti di noi si affidano a piattaforme di social media come Facebook, Twitter, Snapchat, YouTube e Instagram per trovarsi e connettersi tra loro. Sebbene ognuno abbia i suoi vantaggi, è importante ricordare che i social media non possono mai sostituire la connessione umana nel mondo reale. Richiede il contatto di persona con gli altri per attivare gli ormoni che alleviano lo stress e ti fanno sentire più felice, più sano e più positivo. Ironia della sorte, per una tecnologia progettata per avvicinare le persone, passare troppo tempo a interagire con i social media può effettivamente farti sentire più solo e isolato e esacerbare problemi di salute mentale come ansia e depressione. Se trascorri una quantità eccessiva di tempo sui social media e sentimenti di tristezza, insoddisfazione, frustrazione o solitudine stanno influenzando la tua vita, potrebbe essere il momento di riesaminare le tue abitudini online e trovare un equilibrio più sano. Gli aspetti positivi dei social media Sebbene l'interazione virtuale sui social media non abbia gli stessi benefici psicologici del contatto faccia a faccia, ci sono ancora molti modi positivi in cui può aiutarti a rimanere in contatto e a sostenere il tuo benessere. I social media ti consentono di: Comunicare e rimanere aggiornato con la famiglia e gli amici in tutto il mondo. Trovare nuovi amici e comunità; fare rete con altre persone che condividono interessi o ambizioni simili. Partecipa o promuovi cause meritevoli; aumentare la consapevolezza su questioni importanti.Cercare o offrire supporto emotivo durante i momenti difficili.Trova una connessione sociale vitale se vivi in una zona remota, ad esempio, o hai un'indipendenza limitata, ansia sociale o fai parte di un gruppo emarginato.Trova uno sbocco per la tua creatività e la tua auto-espressione.Scopri (con cura) fonti di informazioni preziose e di apprendimento.Gli aspetti negativi dei social media Poiché si tratta di una tecnologia relativamente nuova, ci sono poche ricerche per stabilire le conseguenze a lungo termine, buone o cattive, dei social media utilizzo. Tuttavia, diversi studi hanno trovato un forte legame tra social media pesanti e un aumento del rischio di depressione, ansia, solitudine, autolesionismo e persino pensieri suicidi. I social media possono promuovere esperienze negative come: Inadeguatezza della tua vita o del tuo aspetto. Anche se sai che le immagini che stai visualizzando sui social media sono manipolate, possono comunque farti sentire insicuro su come appari o su cosa sta succedendo nella tua vita. Allo stesso modo, siamo tutti consapevoli che le altre persone tendono a condividere solo i momenti salienti della loro vita, raramente i punti bassi che tutti sperimentano. Ma ciò non diminuisce quei sentimenti di invidia e insoddisfazione quando scorri le foto aerografate di un amico della loro vacanza al mare tropicale o leggi della loro nuova entusiasmante promozione al lavoro. Paura di perdersi (FOMO). Sebbene FOMO sia in circolazione da molto più tempo dei social media, siti come Facebook e Instagram sembrano esacerbare la sensazione che gli altri si divertano di più o vivano vite migliori di te. L'idea che ti stai perdendo certe cose può avere un impatto sulla tua autostima, scatenare l'ansia e alimentare un uso ancora maggiore dei social media. FOMO può costringerti a sollevare il telefono ogni pochi minuti per verificare la presenza di aggiornamenti o rispondere compulsivamente a ogni avviso, anche se ciò significa correre dei rischi mentre guidi, perdere il sonno la notte o dare la priorità all'interazione con i social media sulle relazioni del mondo reale. Isolamento. Uno studio dell'Università della Pennsylvania ha scoperto che l'uso elevato di Facebook, Snapchat e Instagram aumenta piuttosto che diminuisce i sentimenti di solitudine. Al contrario, lo studio ha scoperto che ridurre l'utilizzo dei social media può effettivamente farti sentire meno solo e isolato e migliorare il tuo benessere generale. Depressione e ansia. Gli esseri umani hanno bisogno del contatto faccia a faccia per essere mentalmente sani. Niente riduce lo stress e migliora il tuo umore più velocemente o in modo più efficace del contatto diretto con qualcuno che si prende cura di te. Più dai la priorità all'interazione sui social media rispetto alle relazioni di persona, più sei a rischio di sviluppare o esacerbare disturbi dell'umore come ansia e depressione Cyberbullismo. Circa il 10% degli adolescenti dichiara di essere vittima di bullismo sui social media e molti altri utenti sono soggetti a commenti offensivi. Le piattaforme di social media come Twitter possono essere punti caldi per diffondere voci offensive, bugie e abusi che possono lasciare cicatrici emotive durature. Autoassorbimento. Condividere selfie infiniti e tutti i tuoi pensieri più intimi sui social media può creare un malsano egocentrismo e allontanarti dalle connessioni della vita reale. Cosa sta guidando il tuo utilizzo dei social media In questi giorni, la maggior parte di noi accede ai social media tramite i nostri smartphone o tablet. Sebbene ciò renda molto comodo tenersi in contatto, significa anche che i social media sono sempre accessibili. Questa iperconnettività 24 ore su 24 può innescare problemi di controllo degli impulsi, avvisi e notifiche costanti che influenzano la tua concentrazione e concentrazione, disturbando il sonno e rendendoti schiavo del tuo telefono. Le piattaforme di social media sono progettate per attirare la tua attenzione, tenerti online e farti controllare ripetutamente lo schermo per gli aggiornamenti. È così che le aziende fanno soldi. Ma, proprio come una compulsione al gioco o una dipendenza da nicotina, alcol o droghe☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆https://linktr.ee/jacksonlibon---------------------------------------------------#facebook #instagram #amour #couple #couplegoals #famille #relation #doudou #youtube #twitter #tiktok #love #instagood #follow #like #ouy #oyu #babyshark #lilnasx #girl #happybirthday #movie #olive #garden #menu #deviance #autotrader #trading #khan #academy #carter #carguru #ancestry #accords #abc #news #bts #cbs #huru bluebook #socialmedia #whatsapp #music #google #photography #memes #marketing #india #followforfollowback #likeforlikes #a #insta #fashion #k #trending #digitalmarketing #covid #o #snapchat #socialmediamarketing #bhfyp
L'health coaching è un'attività utilissima al paziente e un supporto necessario per il medico.Perché? Perché se bastassero le prescrizioni mediche e il “fai così” non ci sarebbero 24 milioni di italiani con una malattia cronica e altrettanti sovrappeso.Anche in questo caso ti propongo di “restare dentro”, invertendo il mindset che ti porta ad uno scorretto Stile di Vita. Lo Stile di Vita è uno dei pilastri della Purpose.La medicina funzionale è un approccio individualizzato e centrato sul paziente che ha l'obiettivo di affrontare le cause alla base della malattia e promuovere un benessere ottimale. Richiede una comprensione dettagliata dei fattori genetici, biochimici e dello stile di vita di ciascun paziente e sfrutta tali dati per indirizzare piani di trattamento personalizzati che portano a risultati migliori per il paziente.Ne parliamo con Luca Foresti, AD del Sant'Agostino!www.santagostino.itMusic from Uppbeat (free for Creators!):https://uppbeat.io/t/soundroll/the-anthemLicense code: 0ORQFHUG4HSY1ABZ See acast.com/privacy for privacy and opt-out information.
Oggi la Parola di Gesù non è così immediata, anzi suona come una minaccia quel “guai a te”. Faccio fatica ad entrare in questo vangelo: Gesù sembra condannare queste tre città, invece vuole far comprendere loro la grandezza del dono d'amore che hanno rifiutato. Gesù è venuto per annunciare il volto di Dio, per convertire il cuore degli uomini, ha svelato il volto di un Dio misericordioso, grande nell'amore, che chiede all'uomo amicizia e collaborazione. Egli oggi ci parla di Salvezza...è una cosa seria la salvezza! Richiede ascolto, verità, passione. Molti, invece, rifiutano di ascoltare il Signore: sanno già tutto! E pensano che saranno gli altri a subire il “castigo divino”. Gesù ammonisce loro e noi: guai a chi presume di non avere bisogno di salvezza! Guai a chi crede di credere, a chi pensa di sapere già tutto... Penso oggi alle nostre comunità: quanto è difficile parlare di Gesù ai cristiani: sanno già tutto! La fede è scontata, è diventata una buona abitudine che va solo custodita. Oggi provo a prendere sul serio la mia fede, provo a mettermi in discussione...perché la Parola porti frutti di conversione. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/vangelo/message
“Fai quello che puoi, con quello che hai, nel posto in cui sei”. - Theodore RooseveltL'azione, nel mio metodo, è concentrata nel riprendere gli obiettivi e pianificare dando le giuste priorità ai passaggi sulla strada verso la realizzazione.Pensa che troppo spesso trascuriamo il fatto che il nostro valore professionale deriva soprattutto dalle 3 attività più importanti che svolgiamo. Come la legge di Pareto: quel 20% che dà l'80% della resa. Per questo è essenziale individuare con chiarezza queste tre attività fondamentali e decidere di dedicare loro la maggior parte del nostro tempo.Troppo spesso si continua a studiare, a progettare e non si riesce mai a mettere a terra il proprio progetto. Ho riscontrato che capita per diversi motivi, ma i due principali sonola paura di non riuscireil senso di inadeguatezza o la più nota sindrome dell'impostore.In questa fase impariamo a mettere in campo tutto ciò che abbiamo appreso per VENDERE senza VENDERE. Questa azione non è possibile, se prima non abbiamo coltivato un nuovo mindset e preparato il percorso.Il resto è dedizione, costanza e sperimentazione: sbaglio, correggo, rifaccio. Senza giudicarci. Richiede tempo e tanto impegno, ma si DEVE fare.Ne parliamo oggi nell'episodio di News per Freelance Speciale Estate.Ti aspetto sul mio canale Telegram e su LinkedIn per parlarne insieme.
Se cerchi clienti per i tuoi servizi da freelance l'approccio scontato è chiamare o inviare email a freddo. È però molto faticoso. Inoltre, non siamo tutti grandi venditori. Per fortuna esiste un'altra strada: il content marketing. Richiede lavoro costante ma ti permette di sviluppare gradualmente un brand che porterà i clienti da te senza bisogno di contattarli direttamente. Puoi seguire due approcci: uno più lento e laborioso, l'altro più immediato, ma con un ritmo di pubblicazione maggiore. Te li spieghiamo in questo episodio di indipendenti. Scegli il tuo preferito e comincia a costruire da subito la tua presenza on-line. Lo sponsor di questo episodio è ActivePowered. Iscriviti qui e usa il codice INDIE1910 per avere il 10% di sconto sull'intero primo anno. Nella nostra community puoi condividere i tuoi dubbi più brucianti sulla vita da indipendente. Entrano solo poche persone ad ogni apertura. Per sapere quando potrai iscriverti, iscriviti alla lista d'attesa. Clicca qui (a questa pagina trovi anche tutte le informazioni). Si avvicina il meetup di Bologna. Incontriamoci il primo febbraio 2020 alle 16. Per prenotare il tuo posto clicca qui. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/italianindie/message
Una pagina di vendita deve spazzare via i dubbi dalle menti dei clienti. Ma c'è un elemento che non troviamo quasi mai. Ti serve per distinguerti dai concorrenti e fermare i confronti che il cliente fa in automatico. Richiede un po' di lavoro sul prodotto e qualche decisione. Ma poche righe possono aumentare subito le conversioni. Ti spieghiamo di cosa si tratta in questo episodio. Ecco la pagina che citiamo come esempio http://italianindie.com/10000iscritti Lo sponsor di questo episodio è ActivePowered. Iscriviti qui e usa il codice INDIE1910 per avere il 10% di sconto sull'intero primo anno. Incontriamoci dal vivo. Prenota il tuo posto finché ce ne sono ancora - a Verona l'11 gennaio 2020, - a Bologna il 1° febbraio 2020 Scarica la guida gratuita "Perché i clienti ti ignorano?". Ti aiuterà a entrare in sintonia con il tuo pubblico ed attrarre la sua attenzione in maniera etica e utile. La trovi sulla nostra home page https://italianindie.com/. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/italianindie/message
Sappiamo che le abitudini si instaurano nel nostro cervello antico (il croc brain).Per cambiare vecchie abitudini o imparare quelle nuove, passiamo attraverso fasi obbligatorie che spostano quello che impariamo dal cervello recente con cui scopriamo il mondo, fino alla profondità del nostro cervello primitivo.Come si cambia un'abitudine?Quando impariamo qualcosa di nuovo tutti dobbiamo attraversare 4 fasi:1. INCONSCIAMENTE INCOMPETENTE. Non sappiamo fare una determinata cosa, non ne siamo consapevoli e non ce ne preoccupiamo (ad esempio: "Non so che lo spazzolino elettrico è efficace, non so della sua esistenza e in realtà non ci ho mai pensato").2. CONSCIAMENTE INCOMPETENTE. Iniziamo ad imparare qualcosa di nuovo, ma ci rendiamo conto che è difficile. All'inizio possiamo anche innervosirci e saremmo tentati di lasciar perdere (ad esempio: "Ho acquistato lo spazzolino elettrico e non so come funziona. Lo uso, ma non riesco ad utilizzarlo bene, perché non risulta efficace").3. CONSCIAMENTE COMPETENTE. Sappiamo fare una cosa, ma dobbiamo ancora concentrarci per eseguirla correttamente (ad esempio: "Ho imparato come si utilizza bene lo spazzolino elettrico e ogni volta che lo uso faccio attenzione a muoverlo correttamente").4. INCONSCIAMENTE COMPETENTE. Siamo capaci di fare una cosa al punto da non doverci più pensare (ad esempio: "Giorno dopo giorno, usando la giusta tecnica, ho imparato ad usarlo bene. Non mi concentro più sull'utilizzo e magari mentre mi spazzolo i denti penso ad altro).Il tuo Igienista Dentale può aiutarti a capire in quale di queste quattro fasi ti trovi e l'approccio e la risoluzione del problema sarà completamente diverso.La puntata completa su https://www.elenabizzotto.it/09-il-cambiamento-sostenibile-richiede-tempo-parte-2-le-quattro-fasi-del-cambiamento/Musica by Bensound
Che lo si voglia o no, siamo creature primitive e abitudinarie.Convinti di essere sempre razionali e logici, in realtà scopriamo, grazie alle Neuroscienze, che abbiamo tre cervelli: un cervello antico (o rettile), un cervello intermedio (o mammifero) e il cervello recente (o corticale). L'utilizzo di quest'ultimo richiede un dispendio di energie che si vuole risparmiare nel tempo grazie alla creazione di abitudini.Instaurati da azioni ripetute o da emozioni, gli automatismi sono governati dal cervello più primitivo. Per ottenere un'ottima igiene orale dobbiamo o imparare cose nuove o cambiare piccole abitudini quotidiane. Imparare a conoscere il funzionamento del nostro cervello può esserci d'aiuto.https://www.elenabizzotto.it/08-il-cambiamento-sostenibile-richiede-tempo-i-nostri-tre-cervelli/Musica by Bensound