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Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Due voci si incontrano e si comprendono: l’angelo Gabriele e Maria, l’inviato di Dio e l’umile ancella del Signore. L’angelo chiama Maria «piena di grazia»: amata da Dio con un amore unico per intensità. Vergine e immacolata, ella ha trovato grazia presso Dio ed è capace di accogliere quell’amore che il cuore dell’uomo non riusciva più a ricevere. Rimanendo integra nella sua verginità, per opera dello Spirito Santo, sarà madre del Cristo, tabernacolo vivente del Figlio dell’Altissimo. Così si ristabilisce pienamente il dialogo tra Dio e l’umanità: nella pienezza dei tempi il Figlio di Dio assume nel seno di Maria la nostra natura per essere il Salvatore del mondo. Ancora una volta il Signore lega il suo piano di salvezza all’assenso di una creatura: tutto il Cielo sembra attendere la risposta della Vergine. «Eccomi, sono la serva del Signore; avvenga per me secondo la tua parola». È il sì pieno e gioioso di Maria, grazie al quale ella diventa la nuova obbediente, la prima a dire sì a Dio dopo la disobbedienza dei progenitori. Sappiamo che sarà fedele fino alla croce, dove Gesù la proclamerà madre di tutti i viventi, madre della Chiesa, nostra madre. E ancora ci ripete, con le parole di Cana: «Fate quello che vi dirà»: siate obbedienti al mio Figlio, vivete il suo Vangelo, la lieta notizia.
Martina Albini"In rivolta. Manifesto dei corpi liberi"Voci collettive per WeWorldCastelvecchi Editorehttp://www.castelevecchieditore.comParlare di corpi significa parlare di potere. Da questa idea nasce In Rivolta. Manifesto dei corpi liberi, un'opera corale realizzata da WeWorld, organizzazione umanitaria attiva da oltre cinquant'anni in più di 20 paesi, compresa l'Italia.Un libro che parla di diritti, potere e possibilità attraverso ciò che tutti e tutte abbiamo in comune: il corpo.E sul sito, oltre al libro, è possibile trovare anche tanti altri regali solidali: la borraccia, la tazza e la maglia Falastin, pensati per sostenere i progetti dell'organizzazione e portare con sé un messaggio di giustizia, libertà e solidarietà.Perché questo libro è il regalo giusto?Perché è stato pensato per farci attraversare da storie che solo in apparenza sembrano lontane, ma che invece ci riguardano da vicino. Anche quando parliamo di esperienze che vivono in altri luoghi, come Avere le mestruazioni a Gaza, che chiude il volume, ciò che ci avvicina è il riconoscimento della fatica che conosciamo, traslata in un contesto di guerra e precarietà.Ed è proprio questo riconoscimento che ci permette di capire una cosa fondamentale: il corpo è il luogo in cui i diritti prendono forma.In Rivolta nasce da questa consapevolezza: quando parliamo di diritti umani non parliamo di idee astratte, ma di corpi reali. Parliamo di una ragazza che può scegliere se e quando avere un figlio, di una persona queer che può camminare per strada senza paura, di una donna con disabilità che può uscire di casa senza incontrare ostacoli a ogni metro. Parliamo di libertà, ma anche di potere.Questo libro non racconta soltanto violazioni: racconta anche resistenza, possibilità e libertà.Siamo partite da un'idea ancora profondamente valida — “il personale è politico” — perché è dal personale che nasce il cambiamento. Riconoscersi, anche nelle storie che inizialmente ci scomoda leggere, crea un movimento: una piccola, grande rivolta.Le piazze di queste settimane ce lo ricordano: la forza dei corpi che si incontrano e si sostengono, che scelgono la presenza fisica come forma di politica. In Rivolta prova a restituire proprio questo: la potenza collettiva dei corpi che prendono parola.Il libro nasce per amplificare queste voci, non per parlare al posto di qualcuno.È articolato in cinque sezioni che attraversano i modi in cui il corpo viene violato, giudicato, regolato — ma anche le forme con cui resiste: il corpo politico, il corpo non conforme, il corpo che deve farsi madre, il corpo che invecchia, il corpo come campo di battaglia.Dentro queste sezioni convivono le voci di donne, attiviste, economiste, giornaliste e professioniste straordinarie, insieme alle testimonianze di chi lavora con WeWorld nei contesti più diversi: dall'Ucraina alla Moldavia, dalla Palestina all'Afghanistan, dallo Spazio Donna San Basilio al Kenya. oltre venti autrici che si fanno “corpi in rivolta”, intrecciando analisi, testimonianze e pratiche di resistenza.Una coralità che non restituisce un punto di vista unico, ma un intreccio di storie, competenze e pratiche.I proventi del libro sosterranno i progetti di WeWorld per i diritti delle donne in Afghanistan e Palestina.Il corpo normato racconta come regole, leggi e consuetudini possano diventare strumenti di controllo. Parlare di mestruazioni, di piacere o di consenso non è solo questione di linguaggio, ma un modo per riaffermare che la libertà parte da scelte quotidiane.Il corpo non conforme raccoglie le esperienze di chi non si riconosce nei modelli dominanti: persone trans, persone con disabilità, persone grasse o razzializzate. Le loro storie raccontano non soltanto discriminazioni, ma anche possibilità di decostruire il concetto di “normalità” e aprire spazi di esistenza condivisa.Il corpo che deve farsi madre indaga la maternità quando diventa aspettativa o imposizione. Si parla di violenza ostetrica, di ruoli assegnati, delle pressioni culturali e demografiche che gravano sulle donne. Accanto a queste voci emerge la libertà di scelta: diventare madri, o non diventarlo, è un atto di autodeterminazione.Il corpo che invecchia affronta i cambiamenti legati all'età, spesso accompagnati da silenzi e pregiudizi. Menopausa, trasformazioni fisiche e discriminazioni generazionali diventano qui occasioni per ripensare desideri e autonomia, costruendo nuove narrazioni.Con il corpo campo di battaglia il libro si sposta su scenari di conflitto e sfruttamento, dove il corpo diventa il primo terreno di violenza. Le mutilazioni genitali femminili, i racconti dalla Palestina, dall'Afghanistan, dall'Iran e dall'Ucraina mostrano come i diritti vengano messi in discussione a partire dal corpo. Allo stesso tempo, testimoniano che la resistenza non si ferma: continua nei gesti individuali, nei legami comunitari, nelle pratiche collettive che attraversano i confini. A fianco delle testimonianze di attiviste, giornaliste e scrittrici, si affiancano quelle dello staff di WeWorld e delle persone incontrate nei progetti dell'organizzazione, creando un dialogo che mette in relazione saperi ed esperienze diverse. Il libro non si limita a raccontare storie: mostra anche quanto il cambiamento si costruisca insieme. Nelle varie sezioni si intrecciano voci e punti di vista differenti – su linguaggio, demografia, maternità, invecchiamento, ginecologia e guerra sul corpo delle donne – mettendo in dialogo esperienze pratiche, accademiche e personali. Le discriminazioni non si presentano mai da sole, e le risposte devono essere altrettanto collettive e integrate.Il libro si chiude con il Manifesto dei corpi liberi: non un elenco di regole, ma un testo collettivo che raccoglie idee per il futuro. Nato durante la Chiacchierata femminista del WeWorld Festival di Milano e arricchito dalle voci raccolte in questo volume, il Manifesto apre spazi di confronto e possibilità, più che offrire risposte definitive.«Il Manifesto dei corpi liberi non è il punto d'arrivo del libro, ma il racconto di un percorso. È nato dal piacere di scriversi e confrontarsi, dal riconoscersi nelle esperienze altrui e dal mettere in comune pratiche diverse per immaginare come stare meglio insieme. Sappiamo che non tutte le persone si ritroveranno in ogni punto, e va bene così: non vuole essere un testo definitivo, ma un riferimento aperto, a volte imperfetto, che invita a continuare il cammino. Perché l'esperienza corporea è universale, ma i modi in cui la viviamo dipendono anche da contesti sociali, economici e culturali. È da qui che nasce la possibilità di riconoscerci e costruire percorsi comuni.» Martina Albini, Coordinatrice centro studi WeWorld e curatrice del volumeUna presa di parola collettivaIn Rivolta non è un saggio neutro: è un atto politico, scritto dalla parte dei corpi marginalizzati – grassi, queer, trans*, disabili, razzializzati, migranti – che reclamano dignità, spazio e autodeterminazione. Nasce per amplificare voci che troppo spesso restano ai margini.Racconta storie di corpi che subiscono pressioni e discriminazioni, ma anche di come, attraverso pratiche quotidiane, trovino modi per resistere e affermarsi. Insieme, tutte queste esperienze compongono un mosaico che mostra quanto la giustizia e la libertà passino sempre dai corpi, e quanto le battaglie personali e collettive siano legate tra loro.«Questo libro dimostra la forza della rete e della coralità: nessuna trasformazione è possibile da sole. Solo intrecciando voci diverse, mettendo in dialogo prospettive e pratiche, possiamo generare un cambiamento che sia davvero collettivo e a misura di tutte le persone.»Greta Nicolini, Head of Relations WeWorldL'invito che fa questo volume è di lasciarsi attraversare dalle storie raccontate e riconoscere che non parlano solo di “altre persone”, ma anche di noi. Significa raccogliere la forza che portano con sé e provare a tradurla nella vita di ogni giorno perché la rivolta non è un gesto isolato, ma un modo di vivere insieme, costruendo spazi di libertà condivisa.Non offre risposte facili, ma apre domande, visioni, possibilità. È un manifesto che invita ciascuna e ciascuno a unirsi alla rivolta dei corpi liberi. Contributi In Rivolta· Sara Manfredi, CHEAP – The M Word· Claudia Bellante, RACCOMTAMI – Sussurri. Dar es Salaam, Tanzania· Alessandra Vescio, giornalista freelance – Ai margini della cura· Francesca Palazzetti, Doula – Il consenso inizia dall'infanzia· Alessia Dulbecco, Pedagogista e formatrice – Autoerotico & Politico· Spazio Donna WeWorld San Basilio – Dove il corpo riprende parola· Georgina Orellano, sex worker e attivista – Puttana femminista, grazie alla collaborazione con Tlon· Vera Gheno, Sociolinguista - Ma che vuol dire?· Alessia Nobile, Scrittrice e attivista – Incastrata nel corpo di un maschio· Lara Lago, giornalista – Che cosa resta se togli la grassofobia?· Valentina Perniciaro, Fondatrice Tetrabondi – Sbilenchi e in rivolta· Somaia Sediqi, WeWorld Afghanistan – Essere viste· Liliana Gîscă, WeWorld Moldavia – Essere rom e sinti a Soroca· Fiorenza Sarzanini, Vicedirettrice Corriere della Sera – L'epidemia silenziosa· Francesca Fiore, MammadiMerda – Quando tutti se ne vanno· Donata Columbro, giornalista e divulgatrice – Tutta colpa delle donne?· Sarah Malnerich, Mammadimerda – Le altre non si lamentano così· Simonetta Sciandivasci, giornalista – Avere a che fare con un vuoto· Ilaria Maria Dondi, giornalista e scrittrice – SbaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
La rassegna di oggi, venerdì 5 dicembre, è a cura di Marica Fantauzzi Sicurezza stradale: al via l'installazione di nuovi autovelox sulla Tangenziale e su Viale Newton. Su Repubblica l'ennesima morte di un pedone investito;Pestaggio omofobo ai danni di un venticinquenne in pieno centro a Roma. Sono stati fermati tre aggressori, tutti minorenni. Sul Corriere parla Alessandro Ansaldo, dopo 20 giorni di prognosi;Ieri l'inaugurazione di Più Libri Più Liberi. Il Comune non partecipa alla conferenza di presentazione. Intervistata la Presidente della Fiera difende la scelta, anche se ammette che andrà rivisto il regolamento. Sul Corriere;«Il problema è dei fascisti, non nostro. Sosterremo a voce più alta le nostre idee. E magari passeremo a ricordare ai nazifascisti qual è il posto giusto che gli ha assegnato la storia. Non uno stand». Editoriale del Direttore del manifesto;A Roma rispuntano i fascisti in periferia. Ma la gente insorge. Sul manifesto la contromanifestazione di domani a Torpignattara;«Sappiamo che insieme tutto è possibile, solo insieme possiamo cambiare davvero Quarticciolo» parte la campagna di crowdfunding per sostenere i progetti di Quarticciolo Ribelle.Sveja è un progetto sostenuto da Periferiacapitale, il programma per Roma della fondazione Charlemagne.Ringraziamo inoltre l'associazione A Sud che ci mette a disposizione i propri spazi per le riunioni di redazione.La sigla di Sveja è di Mattia CarratelloLa foto è di Luca Dammicco
Sappiamo che l'idratazione è fondamentale per il corpo, ma uno studio recente condotto dai ricercatori della Liverpool John Moores University ci mostra che può avere un ruolo cruciale anche nella gestione dello stress e nella prevenzione di problemi di salute a lungo termine. Lo studio, pubblicato sul Journal of Applied Physiology, ha osservato che chi beve meno di un litro e mezzo di liquidi al giorno presenta una risposta allo stress molto più elevata rispetto a chi invece rispetta le raccomandazioni di idratazione quotidiana, cioè circa 2 litri per le donne e 2,5 litri per gli uomini. La differenza non è piccola: parliamo di un aumento della risposta dell'ormone dello stress, il cortisolo, superiore al 50%. Il cortisolo è l'ormone principale dello stress. È utile, persino vitale, quando serve mobilitare energia in situazioni di emergenza. Ma quando la sua produzione è eccessiva o troppo frequente, i rischi aumentano:maggiore vulnerabilità a malattie cardiovascolari,incremento del rischio di diabete,e anche predisposizione a disturbi dell'umore come la depressione.In altre parole, non si tratta solo di sentirsi più tesi o agitati. Una reattività esagerata del cortisolo può minare la salute nel lungo periodo.
In questa puntata parliamo di: – I decisori politici sono analfabeti sociali ? Cosa sanno su cosa bolle nella pancia della società ? – La necessità di riprendere lo strumento dell'inchiesta sociale per costruire dai frammenti una immagine delle criticità sociali; – la priorità è la lotta contro “ l'analfabetismo sociale” ovvero l'incapacità di […]
Nel The Essential di lunedì 27 ottobre, Chiara Piotto parla di: 00:00 il soccorso della Guardia di Finanza in mare o montagna dal 2026 sarà a pagamento in alcuni casi; 03:05 la Germania passa alla Cina informazioni strategiche sulle industrie europee pur di poter comprare le terre rare; 06:55 cosa sappiamo sui due autori del furto del Louvre fermati la notte del 24 ottobre a Parigi. Con il codice THEESSENTIAL7 puoi iniziare un percorso su Serenis per prenderti cura del tuo benessere mentale a un prezzo convenzionato. Scopri di più cliccando a questo link. Firma la proposta di legge di iniziativa popolare per chiedere una legge sul voto fuorisede: https://shor.by/zQ5D Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Se penso ai lati negativi dell'IA, uno che mi preoccupa nel breve periodo è la disinformazione dilagante.L'ho accennato spesso qui sopra e finalmente è arrivato il momento in cui ne parlo con un esperto.Ho fatto una bellissima chiacchierata con Francesco Marino, giornalista e autore.Abbiamo discusso di fake news, disinformazione e come l'AI stia impattando.Ma abbiamo anche dato consigli pratici e strategie per destreggiarsi al meglio in questo mondo nuovo, senza spegnere il cervello.Chiacchierata estremamente interessante che vi consiglio di ascoltare fino alla fine.Buon ascolto
La pratica non segue spesso l'evidenza scientifica Sappiamo che la dieta sana, specialmente per i malati oncologici non può prevedere carne lavorata e quella struttura dei pasti per macro, micro e consistenza, eppure negli ospedali si continua a fare come negli anni 70.Ho già documentato il livello basso della qualità dietetica negli ospedali e questi video sono la conferma.Cosa fare?Accettare la realtà e non mangiare in ospedale, ma seguire una dieta cucita sulle proprie caratteristiche e organizzarsi per quanto si possa con pasti diversi anche se si è in ospedale.Inoltre il cibo non basta, integrare con specifiche molecole può migliorare tanto la situazione.Personalmente quando sono stato ricoverato, dopo il mio incidente in moto, mi facevo portare tutto il cibo e l'integrazione dai miei genitori e questo è stato un grande lusso.Mi idratavo al massimo, integravo, passeggiavo e facevo cose funzionali per la mia ripresa ( fortunatamente le gambe non erano troppo danneggiate).E se pensi che tutto questo sia sbagliato o ingiusto, ti invito a guarda come va il mondo e quanto siamo fortunati ad avere ancora una sanità publica che può realmente curarci.Dove dobbiamo accettare la realtà e generare noi la vera prevenzione primaria, iniziando ad investire soldi per il nostro benessere smettendo di buttarli in mille aperitivi o oggetti che non di rendono persone migliori.----Se non mi conosci, sono il Dott.Mattia Pieri, biologo nutrizionista e personal trainer.In questi anni ho creato dei veri percorsi di crescita personale dove si lavora in sinergia con l'alimentazione, allenamento, il movimento e il giusto mindsetNon riceverai una semplice dieta o scheda di allenamento, ma un vero percorso di crescita personaleTi insegnerò a gestire allenamento ed alimentazione con SERENITA', CONSAPEVOLEZZA e FLESSIBILITA' tramite FEEDBACK COSTANTI e MATERIALE FORMATIVOGrazie al numero LIMITATO di iscritti, mi sarà possibile garantirti un ALTISSIMO LIVELLO DI PERSONALIZZAZIONEAvrai inoltre accesso a tantissimi contenuti esclusivi (e-book, video-corsi, slide, ricettari..) per permetterti di diventare il vero PROTAGONISTA del tuo cambiamento.Imparerai le vere basi del WELLNESS così da diventare sempre più consapevole e autonomo nel tempoIn questo modo non sarai più dipendete dalla moda del momento o dal guru di turno, ma sarai tu a prendere le redini del tuo benesserePerché solo dalla consapevolezza e cultura potrai ottenere un risultato concreto e duraturo nel tempoDott.Mattia Pieri
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Il cessate il fuoco a Gaza è stato finalmente approvato da entrambe le parti, ma cosa c'è davvero dentro questo accordo? Proviamo a ricostruirlo punto per punto, a mente fredda, e a capire se può davvero aprire uno spiraglio di pace. Parliamo anche di riconciliazione, della paura che si mescola alla speranza, della Freedom Flotilla attaccata in acque internazionali, e della decisione dell'Italia di tenere in piedi le centrali a carbone — ufficialmente per motivi di sicurezza. Ma sarà davvero così?INDICE:00:00:00 - Sommario00:00:49 - Tutti i dettagli sul cessate il fuoco00:14:14 - Sappiamo poco del sequestro della seconda flotilla00:15:46 - L'Italia non smantellerà le centrali a carboneFonti: https://www.italiachecambia.org/podcast/cessate-il-fuoco-gaza-dettagli-trump/Iscriviti alla newsletter: https://bit.ly/3ZcEwVuoi sostenere Io Non Mi Rassegno? Abbonati a Italia che Cambia.
Dopo due anni quasi esatti dall'inizio dell'invasione di Gaza, stanotte Trumpo ha annunciato il cessate il fuoco, vediamo cosa sappiamo. C'è stato un disastro ambientale in Zambia, un evento enorme passato sotto silenzio che ci dice molto su come funzionano certi equilibri globali. Poi ci spostiamo nel Regno Unito per parlare di una ricerca che mostra l'impatto enorme dell'abitare sociale. Passiamo dalla Birmania, dove l'esercito ha bombardato e ucciso dei manifestanti, fino agli Stati Uniti, dove l'intelligenza artificiale spinge i profitti alle stelle mentre crollano i posti di lavoro e l'oro tocca nuovi record. INDICE:00:00:00 - Sommario00:01:05 - L'annuncio di Trump sul cessate il fuoco a Gaza00:05:39 - Un disastro ambientale in Zambia di cui non sappiamo niente00:12:42 - Un interessante studio sull'abitare sociale00:19:47 - Il Myanmar, fra crimini di guerra e spiragli di pace00:22:12 - Il sistema economico va verso il collasso?Fonti: https://www.italiachecambia.org/podcast/cessate-il-fuoco-israele-hamas/Iscriviti alla newsletter: https://bit.ly/3ZcEwVuoi sostenere Io Non Mi Rassegno? Abbonati a Italia che Cambia.
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Il piano di Trump su Gaza, le elezioni regionali nelle Marche, il crollo dell'export made in Italy, i tagli dell'Irpef. Spazio Confidenze. Abbiamo parlato di lettere e posta, con Angelina Spinoni, direttrice di Confidenze. La lingua italiana si evolve, cambia, e noi dobbiamo stare al passo. Anche i dizionari cercano di interpretare il presente, aggiornando le voci... e lo Zingarelli 2026 ufficializza una serie di termini che forse ci è già capitato di sentire in questi mesi, forse no. Il punto con Andrea Zaninello, uno dei curatori del nuovo dizionario Zingarelli 2026 (Edito da Zanichelli). Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. Il direttore di CE.S.I, Andrea Margelletti, è intervenuto in diretta, per parlare del conflitto in Medio Oriente, e l'incontro tra Donald Trump e Netanyahu, per un piano che dovrebbe porre fine alla guerra. Lavoro. Sappiamo che gli stage sono uno strumento molto utile per le aziende e i futuri dipendenti, eppure troppo spesso capita di sentire storie non proprio edificanti. L'Unione Europea sta intervenendo con nuove regole che dovrebbero introdurre significativi cambiamenti. Ne abbiamo parlato con Eleonora Voltolina, fondatrice del portale "La Repubblica degli stagisti" (portale nato per approfondire questi temi. Calcio. Oggi torna la Champions League. Il punto con i nostri inviati: Per Inter-Slavia Praga Paolo Pacchioni. Per Atalanta-Bruges Massimo Caputi. L'attualità, commentata dal direttore del giornale Il Foglio Claudio Cerasa. All'interno di Non Stop News, con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti, Massimo Lo Nigro e Ludovica Marafini.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
È di primaria importanza il ruolo che le donne svolgono nella vita di Gesù. Sappiamo tutti della Madre sua, la Vergine Maria; quello delle altre donne è meno appariscente rispetto a quello degli Apostoli e dei Discepoli, ma non per questo meno incisivo. Cristo godette dell’amicizia di alcune di loro, come Marta e Maria, sorelle di Lazzaro; più volte si ritirava con i discepoli nella casa di Betània e in quelle circostanze vediamo lo zelo di Marta e il fervore di Maria, assetata della Parola del Signore. A loro restituì vivo il fratello, che da tre giorni era nel sepolcro. Oggi l’evangelista Luca ne menziona altre, che erano state beneficate da Gesù: «C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni, Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni». È significativa la sottolineatura che Luca fa nel riferire l’origine e la storia di quelle donne: alcune di loro sarebbero state considerate di cattiva fama e appartenenti a categorie disprezzate dai giudei. Gesù, invece, accoglie e sceglie con criteri diversi: accettando la loro preziosa collaborazione e includendole nella sua grande famiglia, sottolinea ancora una volta che i prediletti del suo cuore sono i lontani che ritornano, i peccatori e le peccatrici convertite. La storia conferma che spesso i più ardenti di amore, di gratitudine e di zelo apostolico sono stati e sono ancora coloro che, dopo aver sperimentato la lontananza dal Signore, hanno gustato l’abbraccio della misericordia, si sono visti rivestiti di dignità nuova e ammessi dal Padre celeste al banchetto festoso della casa paterna. È lo stile di Dio, così diverso dalle nostre umane considerazioni. Quelle prime donne segnarono la storia con l’eroico coraggio di seguire Gesù fino al Calvario, mentre gli apostoli fuggivano terrorizzati dagli eventi, e aprirono la strada a una schiera innumerevole di donne che, nei secoli, si sono consacrate in modo totale ed esclusivo al Signore.
A volte sappiamo esattamente cosa fare per stare meglio o per uscire da una situazione che non ci piace più, ma… non riusciamo ad agire.Il nostro cervello, pur di evitare la tensione di un conflitto interno, ci porta ad autoingannarci, a minimizzare, a raccontarci storie che non fanno altro che tenerci nella situazione che ci fa soffrire.La dissonanza cognitiva e l'avversione alla perdita sono due meccanismi che mettono in scena dentro di noi l'angioletto e il diavoletto e che ci impediscono di passare all'azione.
Parliamo di smartphone. Con Roberto Pezzali, esperto di tecnologia della redazione di Dday.it, sentiamo quali sono le novità delle ultime settimane in questo settore, dai nuovi iPhone all’aggiornamento dei Pixel.Intelligenza artificiale. Facciamo il punto sullo stato dell’arte dopo il rilascio nell’estate di ChatGPT5 con Enrico Bertino, Chief Technology Officer di Indigo.ai.Prosegue la corsa per riportare l’uomo sulla Luna e prosegue anche la sfida tra Stati Uniti e Cina per arrivarci per primi. Sappiamo che le strategie messe a punto a questo scopo sono molto diverse e che la Nasa dovrebbe usare la Starship di SpaceX che ha recentemente concluso con successo il test di lancio numero 10, come ci racconta Luigi Bignami, giornalista scientifico ed esperto di Spazio.A partire dal 1 gennaio 2026 scatta per gli esercenti l’obbligo di collegare il POS al registratore di cassa telematico in modo che ogni transazione elettronica venga automaticamente registrata e comunicata all’Agenzia delle Entrate. Assieme a Stefano Lieto, direttore commerciale di A-Tono, azienda specializzata in servizi digitali di pagamento integrati, vediamo come funziona il primo POS che integra le funzioni di un registratore telematico, una stampante incorporata e un sistema di trasmissione sicura dei corrispettivi fiscali.E come sempre in Digital News le notizie di innovazione e tecnologia più importanti della settimana.
Da settimane in Italia è in corso un dibattito sulla posizione che il nostro governo dovrebbe tenere rispetto alla crisi in Medio Oriente. In particolare, di recente il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha escluso che l'Italia continui a inviare armi a Israele, come avveniva prima dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. In realtà, Tajani non la dice tutta e, come spieghiamo in questa puntata, i fatti raccontano una storia diversa sul commercio di armamenti tra il nostro Paese e Israele. Seguiteci sui nostri siti Pagella Politica e Facta e sui nostri profili Facebook, Instagram, X, Telegram, Threads, TikTok e Bluesky. Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci Link utili: Davvero l'Italia non vende più armi a Israele? Quanto vale il commercio di armi tra Italia e Israele Quante armi commercia l'Italia e verso chi CREDIT BRANI “Right on target” di Lemonmusicstudio “Metal, anxiety, guitar, tension, depression, sadness” di R-region Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi. Apocalisse 21:4
Sono trapelati tutti i dati che ancora non conoscevamo, non ci sono più segreti. Finisce uno dei progetti più affascinanti del mondo Android. Quanto si guadagna lavorando con le aziende di AI? Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Cosa vuol dire stabilire i confini? Che relazione c'è tra confini e libertà? In ogni relazione è fondamentale stabilire dei confini. Questo significa costruire uno spazio di libertà entro cui vivere le proprie relazioni. Ma come si fa a stabilire i propri confini? E perché è così importante? Il termine Confine deriva dal latino cum+finis: finis vuol dire fine, limite; cum significa con, concetto che ci rimanda all'idea di qualcosa di condiviso; il confine è un limite condiviso. Nelle relazioni, se c'è un io il confine presuppone che ci sia un altro. Il confine delimita uno spazio, ma unisce. È un luogo, uno spazio di unione, in cui posso entrare in contatto e conoscere l'altro. E' un luogo in cui si rende possibile la relazione. Senza confini, infatti, non è possibile entrare in relazione. Perché? Se non delimitiamo il nostro confine non è possibile avere un'identità. Se io non sono io e l'altro non è l'altro si rischia di andare nella con-fusione. Quanto più ho chiaro il mio confine, tanto più potrò entrare in relazione e amare l'altro. L'amore, infatti, è una qualità relazionale. Cosa c'è nei nostri confini? Avere dei confini significa, innanzitutto, conoscersi. Quindi è importante divenire consapevoli di ciò che comprendiamo all'interno dei nostri confini. Nei nostri confini, mettiamo:Bisogni: se non conosco i miei bisogni non so mettere confini e non posso mettere confini ben definiti; rischio di sconfinare nei bisogni dell'altro;Valori: cosa è importante per me? Se non so cosa è importante per me, non saprò mettere dei confini e tenderò a prendere come valori ciò che altri presentano come valori. Se, invece, metto un confine inizio a identificare i miei valori;Idee: io cosa penso? Sviluppare il pensiero critico è essenziale per definire i confini. Pensare in modo critico è un'attività volontaria, che va esercitata. Il rischio, se non sviluppiamo il nostro pensiero critico, è aderire alle idee degli altri senza nessuna consapevolezza;Sentimenti: qual è il nostro sentire? Sappiamo riconoscere il nostro sentire? Se non mettiamo dei confini rischiamo di confondere il nostro sentire con quello dell'altro;Aspirazioni: quali sono le nostre aspirazioni? Cosa desideriamo? Sappiamo riconoscere le nostre e distinguerle da quelle dell'altro?Nel momento in cui impariamo a conoscere cosa mettiamo nei nostri confini, in termini di bisogni, idee, valori, aspirazioni e sentimenti, possiamo definire noi stessi, la nostra identità. Definendo noi stessi, i nostri confini, possiamo andare oltre il rischio di con-fonderci con l'altro e oltre la possibilità dell'invasione nella relazione. Avere confini sfumati, infatti, può determinare che ci facciamo invadere nella relazione, ci lasciamo invadere nel nostro spazio dall'altro o che invadiamo l'altro nel suo spazio. Inoltre, avere confini sfumati spesso porta a utilizzare la dinamica della compiacenza, per cui, per paura, andiamo contro il nostro sentire e il nostro pensiero, e diventiamo accondiscendenti con l'altro. L'amore, invece, è libertà. Di esprimere ciò che sento, ciò che penso. Senza paura di perdere l'altro. Come possiamo fare allora a mettere dei confini? Possiamo iniziare MAPPANDO i nostri confini, a partire dall'analisi delle nostre relazioni. In che modo? Su un foglio, tracciamo un puntino al centro, che rappresenta noi stessi e successivamente disponiamo, a partire dal puntino, i nomi delle persone con cui siamo in relazione ad una certa distanza. In questo modo, ci rendiamo consapevoli degli estremi, di chi è vicino, chi è lontano, chi è troppo vicino, etc. E tu, sai mettere dei confini? Dalla risposta si può cominciare a migliorare la capacità di farlo.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.
VACCINI AUTOREPLICANTI: COSA SAPPIAMO? - LORETTA BOLGANDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/border-nights--654467/support.
Tra estetica, identità e provocazione, il duo DramaQueer rompe i cliché della comunità LGBTQ+, e non solo, con “Gymbro”, un brano che mescola ironia tagliente, hyperpop esplosivo e uno sguardo sincero sulla realtà queer contemporanea. Il panorama musicale italiano si arricchisce di nuove voci, e tra queste spiccano senza dubbio i DramaQueer, alias Davide aka Lannister e Matthias aka Shoot&M. Due performer audaci, coloratissimi e fuori da ogni convenzione, che hanno debuttato nel 2024 con un'identità musicale e visiva già potentissima. Il loro singolo "Gymbro” è una vera provocazione in chiave ironica: un mix esplosivo di hyperpop, techno e riferimenti visivi alla cultura queer da palestra. “Sappiamo quanto nella comunità LGBT+ ci sia pressione sull'estetica. Tre chili in più sembrano cento in più”, raccontano. E la palestra? Diventa lo scenario perfetto per incontri, sguardi ambigui e metafore contemporanee. Musica elettronica, autotune e tanta verità I DramaQeer non si limitano a fare musica: costruiscono un immaginario. “Siamo performer prima ancora che cantanti. Il nostro obiettivo è far ballare, far divertire, ma anche far riflettere,” spiegano. Il loro suono è fortemente influenzato dalla scena pop attuale, tra distorsioni vocali, autotune e una vena sonora che richiama le piste da ballo europee. Il progetto è tanto musicale quanto visivo. Ogni uscita è pensata come uno show, un'esperienza artistica a tutto tondo, con una presenza scenica carismatica e mai banale. Nei testi parlano di ghosting, relazioni tossiche, immagine corporea, e lo fanno con una scrittura pungente, onesta e, sì, a volte anche scomoda. “Quando pensiamo ‘forse questa cosa è troppo', allora capiamo che dobbiamo assolutamente dirla.” La missione dei DramaQueer? Portare i loro show ovunque Il loro sogno è chiaro: suonare al Nora Festival, affiancare grandi artisti italiani, e soprattutto portare il loro spettacolo in giro per l'Italia. “Vogliamo vedere la gente ballare con noi, divertirsi, sentirsi libera.” E se potessero parlare con un politico? “Diremmo di ascoltare "Gymbro" con attenzione, anche se fa ballare. Perché dietro la leggerezza c'è una realtà vera. E noi questa realtà la raccontiamo ogni giorno.” Gym Bros e cheerleader: il cuore dietro al progetto Infine, i loro veri Gym Bros non sono bodybuilder scolpiti, ma amici, familiari, alleati che li supportano quando i riflettori si spengono. “Più che Gym Bros, sono cheerleader. E magari la prossima canzone si chiamerà proprio così.”
Il volo di Air India AI 171 - un Boeing 787-8 Dreamliner - si è schiantato, il 12 giugno 2025, causando la morte di 229 passeggeri, 12 membri dell'equipaggio e 19 persone a terra. Si è trattato di uno dei più grandi disastri aerei degli ultimi decenni. Secondo il report preliminare, l'incidente è stato causato dallo spegnimento dei motori durante il decollo, ma viene ritenuto poco probabile un guasto tecnico, lasciando aperta l'ipotesi di uno spegnimento volontario da parte di uno dei due piloti. Infatti, nel documento emerge che, pochi secondi dopo lo spegnimento, uno dei due piloti avrebbe chiesto all'altro “Perché hai spento il motore?” Ricevendo come risposta “Non l'ho fatto io”. In questo video analizziamo i dati tecnici del volo AI171, la sequenza degli eventi, l'analisi dei detriti e i dialoghi in cabina per ricostruire quanto accaduto prima del disastro. Il report preliminare non fornisce ancora risposte definitive, ma apre nuovi interrogativi che le prossime indagini dovranno chiarire nel report finale. Prendi parte alla nostra Membership per supportare il nostro progetto Missione Cultura e diventare mecenate di Geopop: https://geopop.it/Muh6X Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Come ogni lunedì le Donne al Volante sono entrate nella redazione del mensile Focus. Nella serata del 14 luglio 2025, Liliana Russo e Agnese Spinelli hanno approfondito una questione discriminatoria della medicina. Lo hanno fatto insieme alla giornalista Margherita Fronte, autrice di un articolo intitiolato Se la medicina dimentica le donne. Sappiamo che il sesso di appartenenza influenza profondamente la nostra salute, ma le femmine usano farmaci sperimentati perlopiù sui maschi. «Quasi tutte le sperimentazioni dei farmaci avvengono su uomini e storicamente sono state condotte in alcuni casi proprio esclusivamente sugli uomini. Questo sebbene la fisiologia maschile e femminile siano diverse e quindi le malattie si presentano in modo diverso. Anche l'efficacia dei farmaci è diversa. Noi donne usiamo quindi dei farmaci che non sono stati pensati per noi». Fronte ha spiegato che le donne sono più difficili da studiare e che qualche passo avanti è stato fatto. Tuttaviua il cambio di rotta è ancora molto lento.
Si parla di un servizio di Report sulla birra, di acqua del rubinetto, delle ultime news da Wimbledon, di un quiz tv che è peggiorato, di una festa di paese con un ospite particolare, di carceri, di fumetti e tanto altro!Sostieni questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/space-valley-live--5686515/support.Live su Youtube: https://youtu.be/UIldVakdTroSegui le LIVE su Twitch: https://www.twitch.tv/spacevalleyDal Lunedì al Giovedì alle ore 9:00!Shop Ufficiale Space Valley: https://spacevalley.shop/Canale Yakety-Yak: https://www.youtube.com/@YaketyYakSpace Valley: https://www.youtube.com/@vallespazialeInstagram: https://www.instagram.com/vallespazialeTelegram: https://t.me/vallespazialeAround the Valley: https://www.youtube.com/AroundtheValley
Le protagoniste dell'intervista delle Donne al Volante con Riccardo Quintili sono le creme solari, utilissime durante il periodo estivo. Il direttore del mensile Il Salvagente ha riportato i risultati di uno studio tedesco che ha analizzato 24 creme 50+. «Le analisi hanno rivelato alcuni alcuni problemi che non ci aspettavamo. Il fattore di protezione dichiarato 50+ a volte arriva a 20». Col passare del tempo la percezione sull'esposizione solare è cambiata. Negli anni '80 e '90 era comune abbronzarsi a tutti i costi senza proteggersi. «Sappiamo che oltre ai danni sulla salute, il sole non schermato produce anche degli effetti negativi sulla bellezza. La pelle ne risente e rischiamo di invecchiarla troppo precocemente. Quindi la crema è utile sia per ragioni estetiche che soprattutto per ragioni mediche».
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8223L'UNIONE EUROPEA SI VERGOGNA DELLE DODICI STELLE DELLA MADONNAGrazie al cattolico Arsène Heitz, la bandiera dell'Unione Europea nasce sotto il segno dell'Immacolata... ma Ursula von der Leyen finge di non saperlodi Giuliano Guzzo Tu chiamale, se vuoi, figuracce. Una politica che alle gaffe risulta saldamente abbonata - è ormai ai livelli dell'indimenticabile Jean-Claude Juncker e in scia a Joe Biden - è Ursula von der Leyen la quale, essendo presidente della Commissione dell'Unione europea, ha pensato bene di segnalare a tutti che, udite udite, ignora perfino la più recente storia europea. La spettacolare performance si è consumata sui profili social ufficiali della von der Leyen, che due giorni fa ha scritto: «Il 29 giugno 1985, i leader europei scelsero un simbolo che avrebbe resistito alla prova del tempo. Dodici stelle dorate in un cerchio. Un simbolo potente di ciò che siamo e di ciò che rappresentiamo: unità e pace, democrazia e solidarietà. Oggi celebriamo i 40 anni della nostra bandiera comune».Ora, già accostare allegramente all'Unione europea a parole impegnative quali «unità e pace, democrazia e solidarietà», se non un azzardo, appare comunque un esercizio temerario. Ma, non già da passante bensì da presidente della Commissione europea, pure dimostrare al mondo di non sapere - o censurare volutamente, scegliete cosa sia peggio - il significato delle «dodici stelle dorate in un cerchio» che rappresentano la bandiera europea, ecco, è inqualificabile. Urge pertanto ricordare alla signora von der Leyen, come le «dodici stelle dorate in un cerchio» non siano un omaggio ad «unità e pace, democrazia e solidarietà» - tutte cose importanti, sia chiaro, soprattutto quanto vere e non citate tanto per -, bensì una scelta precisa.Quale scelta? Quella compiuta da chi la bandiera europea l'ha realizzata, vale a dire il cattolico Arsène Heitz (1908-1989), il quale, da devoto alla Madonna, pensò alle dodici stelle sul blu mariano che tutti conosciamo. Per la precisione, Heitz ammise di essersi ispirato ad un passaggio dell'Apocalisse che per i cattolici anticipa la figura della Madre di Dio: «Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle». Rimane vero che tale interpretazione non è mai stata convalidata dalle istituzioni europee, ma è anche vero che - se era il 29 giugno 1985 quando la Comunità economica maturò la scelta definitiva d'adottare quella che sappiamo come bandiera dell'Europa unita - la bandiera fu per la prima volta adottata dal Consiglio d'Europa proprio l'8 dicembre 1955: la Festa dell'Immacolata. C'è di più.Sappiamo che Heitz fu molto esplicito nel dichiarare la genesi della sua opera, raccontando a padre Pierre Caillon nel 1987 quanto segue: «Mi sentii ispirato da Dio nel concepire un vessillo tutto azzurro su cui si stagliava un cerchio di stelle, come quello della medaglia miracolosa. Cosicché la bandiera europea è quella di Nostra Signora». Chiaro? Con tutto il rispetto per «unità e pace, democrazia e solidarietà», il senso originale di quella bandiera è questo. Ma, a ben vedere, la gaffe - o la censura - di Ursula von der Leyen non sorprendono. L'Unione europea che la bionda signora tedesca presiede, infatti, è pur sempre la stessa che chiuse le porte in faccia a Papa San Giovanni Paolo II, allorquando chiese il riconoscimento delle radici cristiane del Continente. Un riconoscimento che chiunque di intellettualmente onesto avrebbe dovuto fare all'istante, ma i cervelloni di Bruxelles la pensavano diversamente. Ed oggi Ursula von der Leyen si colloca perfettamente in questa tradizione cristianofobia che pure si presenta come tollerante ed inclusiva. A parole.
Continua la guerra tra Israele e Iran, dopo l'attacco israeliano del 13 giugno in cui sono stati lanciati missili contro siti nucleari iraniani, Tel Aviv sostiene che Teheran sia ormai vicina al possesso di armi atomiche. Ma cosa sappiamo davvero del programma nucleare iraniano? Siamo davvero così vicini a una bomba atomica costruita dall'Iran? In questo video analizziamo i fatti nel modo più neutrale e chiaro possibile. Nelle ultime ore il conflitto tra Israele e Iran ha dato il via a un escalation militare che continua a evolversi, con il rischio concreto di un coinvolgimento degli Stati Uniti. Insieme a Stefano Gandelli ripercorriamo la rivalità storica, gli sviluppi tecnologici e gli scenari geopolitici. Come sempre, Geopop non prende posizione politica e ci teniamo a dire che siamo contro ogni forma di conflitto, indipendentemente dalle parti in causa, soprattutto se vengono coinvolti civili. Prendi parte alla nostra Membership per supportare il nostro progetto Missione Cultura e diventare mecenate di Geopop: https://geopop.it/Muh6X Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La guerra di Trump contro l'Iran: sappiamo dov'è Khamenei, ci vuole una resa incondizionata. Durante la sua campagna elettorale, e nei primi mesi del secondo mandato, Donald Trump aveva annunciato di chiudere i conflitti tra Russia e Ucraina e in Medio Oriente in poche ore, con accordi di pace duraturi. Non solo non è riuscito a chiudere in modo diplomatico le due guerre, ma ora gli Stati Uniti appoggiano sul piano militare l'offensiva israeliana e si trovano sempre più al centro dello scontro con l'Iran. Le ultime dichiarazioni di Trump, dettate nei minuti in cui riuniva il consiglio di sicurezza alla Casa Bianca, sono eloquenti. "Sappiamo dov'è Khamenei, urge una immediata resa incondizionata". Nella sostanza, Trump considera probabile l'ipotesi di lanciare un attacco contro le strutture nucleari iraniane, in particolare contro l'impianto sotterraneo di arricchimento dell'uranio a Fordow. E' una delle opzioni prese in considerazione nel vertice con il suo mediatore, Steve Witkoff, il capo di stato maggiore aggiunto Dan Caine, e altri leader militari. La strategia di Israele. L'ultimo dei vertici militari iraniani a cadere è il nuovo capo di stato maggiore Ali Shadmani, nominato solo quattro giorni fa. Israele colpisce i siti di arricchimento dell'uranio e gli scienziati nucleari, e tenta di impedire al suo avversario di avvicinarsi alla costruzione di un'arma atomica che Teheran non possiede e che con ogni probabilità non avrà mai. Per compiere questa nuova azione appoggiata da Trump, gli israeliani hanno ucciso almeno 224 persone da venerdì scorso. L'Iran ha risposto lanciando più di 370 missili e centinaia di dron. Finora si registrano decine di vittime e di feriti in Israele. Ma l'eventuale attacco americano potrebbe unire gli storici amici di Teheran in un'alleanza militare convergente dagli esiti imprevedibili, davanti agli occhi impotenti del mondo e della diplomazia.. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Un aereo Boeing 787 Dreamliner dell'Air India diretto a Londra è precipitato il 12 giugno alle ore 13:38, poco dopo il decollo, a bordo c'erano 242 persone, di cui solo una è sopravvissuta. Si tratta di una delle peggiori tragedie aeree degli ultimi anni. In questo video cercheremo di analizzare cosa è successo, le caratteristiche dell'aereo di linea coinvolto e le possibili cause dell'incidente. Cosa è successo in quei 28 secondi? Ma soprattutto dobbiamo preoccuparci di volare? Prendi parte alla nostra Membership per supportare il nostro progetto Missione Cultura e diventare mecenate di Geopop: https://geopop.it/Muh6X Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La morte assistita dello scrittore e musicista, Daniele Pieroni, resa possibile da una legge della regione Toscana attualmente impugnata dal Governo presso la Corte Costituzionale, invita a riflettere su una questione che in Italia, nonostante la sua particolare delicatezza, sul piano legislativo resta ancora, inspiegabilmente, affidata al caso e all'improvvisazione. Di fatto, appare piuttosto evidente come da noi si possa morire, in una maniera o nell'altra, a seconda della regione in cui si risiede... Pieroni, ad esempio, era nato in Abruzzo e se non si fosse trasferito da anni in provincia di Siena, per nessun motivo avrebbe potuto fruire altrove di una opportunità analoga a quella offertagli dalla Toscana. Ci chiediamo come sia possibile che una materia che, in fondo, proprio per la sua indiscutibile trasversalità – ci si ammala e si muore, infatti, sia a destra, che a sinistra – dovrebbe essere regolata da una legge dello Stato, sia rimasta invece, fino ad oggi, disciplinata in ordine sparso su tutto il territorio nazionale...quasi come se si trattasse di un problema da inserire nell'ambito di quella “autonomia differenziata”, di cui si è tanto discusso lo scorso anno. E' vero che in tema di sanità le Regioni dispongono di poteri molto ampi, ma quello di legiferare sul suicidio assistito, almeno a nostro avviso, dovrebbe esulare da questi. Tuttavia, per il momento, non possiamo fare altro che prendere atto del fatto che, sebbene più volte sollecitato dalla Consulta ad intervenire attraverso una normativa nazionale, il nostro Parlamento ha finora colpevolmente evitato di farlo. I partiti stentano, evidentemente, a trovare un'intesa, incapaci di individuare quale sia il modello di fine vita meno divisivo da adottare: quello più radicale che considera il suicidio assistito come un diritto assolutamente acquisito, oppure quello preferito dalle forze politiche e culturali più conservatrici che lo ammetterebbero solo in casi eccezionali? Sono, purtroppo, ormai passati sei anni e quattro governi dal giorno in cui, per la prima volta, la Corte ha chiesto a Camera e Senato di dare certezze e chiarezza agli Italiani, a prescindere dai loro luoghi di residenza. Nel frattempo, al problema irrisolto del fine vita, nei nostri ospedali, viene spesso concretamente data una risposta dai tanti medici che - mossi a compassione dinanzi a certe situazioni irreversibili - ricorrono al metodo della sedazione profonda, intesa come uso di farmaci che inducono all' incoscienza fino a che non sopraggiunga la morte. Sappiamo che il prossimo 17 luglio, a colmare questo logorante vuoto legislativo, dovrebbe, finalmente, arrivare in Senato una proposta unitaria da parte della maggioranza: speriamo bene... "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Cosa sappiamo del terribile incidente aereo che ieri è costato la vita a circa 300 persone? E possibile che un aereo cada pochi secondi dopo il decollo? Chi sta cercando di fermare la marcia per Gaza, e perché alcuni attivisti vengono rimpatriati e altri no? E - sempre a proposito di Israele - come mai fare pubblicità sui social costa sempre di più alle aziende israeliane? E infine: può un'elezione con un solo vincitore - anzi praticamente un solo partecipante - essere davvero democratica, come quella in Burundi?INDICE:00:00:00 - Sommario00:00:52 - L'incidente aereo in India00:07:01 - L'inizio della Marcia verso Gaza, tra deportazioni e fermi00:15:16 - Il crollo degli Ads delle aziende israeliane00:19:10 - Israele e Sardegna e i numeri del referendum sulla cittadinanza00:21:08 - I risultati delle elezioni in BurundiFonti: https://www.italiachecambia.org/podcast/incidente-air-india/Iscriviti alla newsletter: https://bit.ly/3ZcEw
Sappiamo quanto potente può essere un ricordo di una persona, di un luogo, di un'esperienza quando è associato a un profumo o un odore. Oggi chiediamo ai nostri ascoltatori di rievocare i propri ricordi olfattivi più vividi.
Esistono luoghi nel mondo che fattori meteorologici, geografici e urbanistici rendono il teatro perfetto di possibili sciagure ambientali. Gli scienziati chiamano questi luoghi “the sitting ducks”, le anatre ferme, quelle che sono bersaglio facile, in questo caso di disastri naturali. Sappiamo quali sono ma quel che è più difficile prevedere è quando i disastri potrebbero avere luogo. (Articolo di Financial Times "‘Sitting ducks': the cities most vulnerable to climate disasters"). Iscriviti qui per lo Swap Party di lunedì 19 maggio: https://makers.willmedia.it/evento/swap-party-will-5-maggio-2025/ The Essential Reading è un podcast gratuito ed è realizzato anche grazie a chi ci sostiene attraverso Will Makers. Provalo con il primo mese gratis su makers.willmedia.it/theessentialreading o inserendo il codice ESSENTIALREADING Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
"La passione per la musica è già da sola una confessione. Sappiamo di più su uno sconosciuto appassionato di musica che su qualcuno che alla musica è insensibile e che incontriamo ogni giorno".(Emil Cioran)
In questa puntata di Start parliamo delle possibili cause del blackout che ha paralizzato la Spagna nei giorni scorsi, degli affitti alle stelle per studenti e giovani lavoratori e delle novità per l'educazione sessuale a scuola.
Dopo i leader politici italiani ed europei il dibattito sul riarmo ha inevitabilmente coinvolto l'opinione pubblica, ugualmente divisa, tra chi motteggia col Si vis pacem para bellum e chi teme un ritorno nefasto dell'interventismo bellico in Europa. Sappiamo davvero che cosa significa combattere? Lo chiediamo ai nostri ascoltatori.
In questo episodio speciale di Fuorisoglia abbiamo avuto l'opportunità di intervistare Camila Mendes, attrice e protagonista della nuova campagna adidas per le Supernova Rise 2. Famosa per il suo ruolo in Riverdale, Camila ci ha raccontato il suo rapporto con la corsa, tra sfida, benessere e la ricerca di equilibrio in una vita frenetica tra set cinematografici e allenamenti.Dall'importanza di togliere la pressione al trovare il proprio ritmo senza schemi imposti, la sua visione della corsa è autentica e vicina a quella di molti di noi. E, naturalmente, abbiamo parlato anche di comfort e prestazioni, scoprendo come le Supernova Rise 2 siano pensate per rendere la corsa più fluida e piacevole.Traduzione intervista:Sandro Siviero: Ciao Camila.Martino Pietropoli: Ciao Camila.Camila Mendes: Ciao. Cos'è questo? Un podcast?Sandro Siviero: Siamo molto felici di averti qui con noi a Fuorisoglia. Fuorisoglia è il nostro podcast. Come si traduce?Martino Pietropoli: Oltre la soglia, in termini sportivi.Sandro Siviero: Sì, ma non è un podcast molto specifico, perché parliamo anche di serie TV, cinema e di tutto ciò che si può fare anche quando non si corre.Martino Pietropoli: Entriamo subito nella prima domanda, quindi. Camila, ancora grazie per essere con noi. Sappiamo che la corsa fa parte della tua routine quotidiana di allenamento. Come influenza il tuo modo di affrontare la giornata? Quali benefici ne trai, sia fisicamente che mentalmente?Camila Mendes: Beh, al momento sto seguendo una routine di allenamento molto specifica perché mi sto preparando per il mio prossimo progetto. Quindi, il mio programma di fitness attuale è pensato in funzione di questo. Direi che la mia giornata inizia con l'allenamento per le scene d'azione, poi passo al sollevamento pesi e infine concludo con una corsa. Per me, è fondamentale terminare l'allenamento con una corsa, altrimenti ho la sensazione di non essermi allenata davvero. Anche se so che tecnicamente non è vero, mi fa salire il battito cardiaco e mi dà la sensazione di aver fatto davvero esercizio.Dal punto di vista fisico, la corsa è importante perché migliora la resistenza e la capacità cardiovascolare. Come dicevo, mi fa sentire in salute e piena di energia. È una sfida per il mio corpo, ma in un modo appagante—mi fa sudare e sentire un vero rilascio fisico.Dal punto di vista mentale, mi dà chiarezza mentale e mi fa sentire realizzata. È un modo per scaricare le energie accumulate. Io soffro di ansia, quindi quando corro ho la sensazione di liberarmi da molta di quella tensione.Sandro Siviero: Fantastico. Ti è mai capitato di affrontare sfide personali o decisioni difficili che la corsa ti ha aiutato a superare?Camila Mendes: Assolutamente. Sì, la corsa mi ha aiutato ad affrontare molte sfide personali. Mi piace trasformarla in un'esperienza spirituale in cui elaboro i miei problemi. Se ho della rabbia repressa per qualcosa, la corsa è il posto perfetto per affrontare quel sentimento e liberarmene.Mi piace collegare l'atto fisico della corsa a qualcosa di più profondo, quasi come se stessi schiacciando i miei problemi mentre corro, capisci?Sandro Siviero: Sì, lo conosciamo bene. In un certo senso, è una forma di meditazione, giusto?Camila Mendes: Assolutamente.Martino Pietropoli: Molto interessante. Qual è il messaggio che vuoi trasmettere alle persone che vedranno questa campagna?Camila Mendes: Voglio che le persone si sentano meno sole nel loro rapporto altalenante con la corsa.Sai, è stato fatto uno studio secondo cui il 63% dei runner dice che la parte migliore della corsa è quando finisce. L'ho trovato affascinante e mi ci sono ritrovata molto.Mi piace l'idea di ammettere che correre non è sempre facile, ma che può essere piacevole. Ci sono modi per renderlo più bello e io ho voluto abbracciare questa mia relazione complessa con la corsa, perché non è semplice, e ammetterlo fa stare bene.Martino Pietropoli: Si potrebbe dire che invece di pensare alla corsa in sé, dovremmo concentrarci su ciò che viene dopo, sul beneficio finale.Camila Mendes: Esattamente! Il difficile è solo uscire dalla porta.Sandro Siviero: Un consiglio, in base alla tua esperienza, per qualcuno che vuole iniziare a correre ma non sa da dove cominciare?Camila Mendes: Credo che il consiglio più importante sia togliersi la pressione di dosso—ed è un consiglio che devo ricordare anche a me stessa.Il modo migliore per avvicinarsi alla corsa è costruire un rapporto personale con essa, senza farsi condizionare da un video visto online o da un articolo letto su internet. Devi fare quello che ti fa stare bene e imparare ad ascoltare il tuo corpo, perché se non è piacevole, non lo farai mai con costanza.Quindi, il trucco è trovare il modo di godersi la corsa, e il modo più veloce per farlo è semplicemente fare ciò che ti viene naturale.Martino Pietropoli: Oltre ad avere un'agenda fitta di impegni come artista, hai anche fondato Honor Roll, la tua casa di produzione. Come fai a bilanciare lavoro, fitness e benessere?Camila Mendes: Non lo so. Caspita, non è facile! Vorrei sapere la risposta. Sto ancora cercando di capirlo.È difficile dare una sola risposta su come riesco a gestire tutto, ma al momento sto approfittando del fuso orario. Sto girando a Londra, mentre il mio team è a Los Angeles—quindi sono parecchie ore indietro rispetto a me.In pratica, ho tutta la giornata per me qui a Londra, il che è fantastico. Poi, quando torno a casa, inizia la giornata lavorativa per tutti loro a Los Angeles, e la mia sera diventa il mio secondo turno di lavoro.Ma alla fine funziona, perché in questo modo riesco a fare entrambe le cose: girare e allenarmi di giorno, e dedicarmi alla produzione e agli altri impegni la sera.Sandro Siviero: Una domanda importante, perché ognuno ha la propria playlist o il proprio rituale prima di correre. Tu ne hai uno?Camila Mendes: Non ho un rituale vero e proprio prima di correre, ma mi piace organizzare le mie playlist mentre corro.Adoro creare playlist—ne ho una per ogni occasione. Ho anche una playlist specifica per la corsa, ma spesso metto la riproduzione casuale e cerco di sentire l'energia di ogni canzone.Se sento che una traccia non si adatta, la tolgo e la sposto da un'altra parte. Quindi sì, sono un po' maniaca del controllo—persino mentre corro!Sandro Siviero: Camila, grazie mille per il tuo tempo. È stato davvero un piacere averti con noi.Camila Mendes: È stato un piacere per me.Martino Pietropoli: Un vero onore.Sandro Siviero: Un grande piacere.Camila Mendes: Grazie mille, ragazzi.Martino Pietropoli: Grazie mille, Camila. A presto.Camila Mendes: Ciao ciao!
Visto che l'episodio su Sanremo 2025 lo ascoltereste Mille Vote Ancora, eccoci tornare nella tana del granchio con la seconda parte! Sappiamo che nessuno risponderà “grazie ma no grazie” quando gli assegneremo i nostri speciali premi presi direttamente dall'albero delle noci. Tra balorda nostalgia e amarcord, anche stavolta ci abbiamo messo più anima e core di chi ha votato il podio ufficiale!
Non sono chiare le motivazioni che hanno portato le autorità di Teheran ad incarcerare la giornalista italiana. Anche la Farnesina mantiene il massimo riserbo sulle trattative che proseguono per la liberazione della reporter.
66 milioni di anni fa i dinosauri si estinsero a causa di un asteroide che si schiantò sulla Terra, nella penisola dello Yucatán: l'impatto cancellò il 75% delle specie viventi e provocò mega-tsunami con onde alte centinaia di metri. Ma come facciamo a sapere che la teoria del meteorite è vera? E cosa c'entrano la gola di Bottacaccione in Umbria e il cratere di Chicxulub in Messico? In questo episodio analizzeremo cosa è successo durante l'estinzione di massa del Cretaceo-Paleogene, vedremo perché i dinosauri si sono estinti e quando. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Sappiamo che dovrebbero essere 10mila, sappiamo che dovrebbero essere impiegati in Russia, sappiamo quanto costano, ognuno, a Putin. Ma non sappiamo alcune cose: chi sono questi ragazzi che secondo gli esperti di affari militari sono mandati letteralmente allo sbaraglio in Russia? Chi sono questi soldati che probabilmente moriranno in guerra e saranno usati da Putin come carne da cannone? . Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: North Korea's Kim Jong Un calls for expanding his nuclear forces in the face of alleged US threats, Associated Press, 18 novembre 2024; New video shows North Korean soldiers training in Kursk, The Chosun Ilbo, 6 novembre 2024; N.Korean diplomat speaks to Kbs, Kbs, 19 luglio 2024; Putin, Kim Jong Un solidify Russia-North Korea alliance with strongest-ever treaty, canale Youtube Global News, 19 giugno 2024. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: “Ero cieco ed ora vedo”!24 Così, per la seconda volta, i capi giudei mandarono a chiamare lʼex cieco e gli dissero: «Sii riconoscente a Dio, non a Gesù, perché sappiamo che Gesù è una persona poco raccomandabile!» 25 «Io non so se sia buono o cattivo», rispose lʼuomo, «ma di una cosa sono sicuro: prima ero cieco, e ora ci vedo!» 26 «Ma che cosa ti ha fatto?» insistettero gli altri. «Comʼè che ti ha guarito?» 27 «Insomma!» si spazientì lʼuomo. «Ve lʼho già detto una volta e non mi avete ascoltato. Perché volete che ve lo ripeta? Per caso volete diventare anche voi suoi discepoli?!» 28 Allora lo insultarono e gli gridarono: «Sarai tu un discepolo di quello là, noi siamo discepoli di Mosè! 29 Sappiamo che Dio ha parlato a Mosè, invece di quel tale non sappiamo un bel niente!» 30 «Strano!» osservò lʼaltro. «Molto strano! Quellʼuomo riesce a guarire i ciechi e ancora non sapete nulla di lui! 31 Ma noi sappiamo che Dio non ascolta i malvagi; esaudisce invece, quelli che lʼadorano e fanno la sua volontà. 32 Da che mondo è mondo nessuno ha mai ridato la vista ad un uomo cieco fin dalla nascita! 33 Se quel tale non venisse da Dio, non potrebbe farlo!» 34 «Sporco bastardo!», gridarono quelli. «Vuoi farci da maestro?» E lo cacciarono fuori.lascia un commentoSupport the show
Chi vince in USA (e quando lo sappiamo). Le elezioni in Moldova . Martedì 5 novembre dalle 19:30 saremo in diretta streaming gratuita su membership.willmedia.it per commentare insieme le elezioni USA, con gli host dei podcast di attualità e politica estera di Will e Chora: clicca qui per registrarti Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Nel nostro podcast parliamo spesso dell'importanza e della necessità di avere cura della propria salute mentale. Sappiamo che c'è ancora un forte tabù e siamo anche consapevoli che avere la possibilità di affidarsi a delle professioniste sia ancora un privilegio che non è concesso a tutte. Siamo però sicure che le cose stanno pian piano cambiando: cambia l'approccio delle persone verso la psicologia e la terapia ma cambia la psicologia stessa che si rinnova per rispondere alle sfide e alle esigenze della società contemporanea. Oggi vi vogliamo parlare proprio di questo: di nuovi approcci. Abbiamo il piacere di farlo con noi due ospiti speciali, due psicologhe di Rizoma con cui parleremo di psicologia transfemminista.
Non c'è ancora una rivendicazione, ma subito dopo l'attacco armato contro la sede delle Turkish Aerospace Industries, alle porte di Ankara, il presidente Erdogan ha parlato di "terrorismo". Sono quindi seguiti raid aerei contro obiettivi del Pkk, considerato organizzazione terroristica dal governo di Ankara, nel nord dell'Iraq e in Siria. Ne parliamo con Marta Ottaviani, giornalista di Avvenire esperta di Turchia.
Altre pillole di miti e leggende : https://www.youtube.com/watch?v=m414kquZGeY&list=PLpMrMjMIcOkn--VDPSXRBbWzo0P_24TIF&ab_channel=LaBibliotecadiAlessandria
Oggi parliamo di quel che sappiamo dell'attentato a Donald Trump. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui per abbonarti a Milano Finanza: https://www.milanofinanza.it/promoestate?utm_source=masthead&utm_medium=promoestatedigitalgenerica&utm_campaign=spot_podcast Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Il rinnegamento di Pietro57 Allora la folla lo portò alla residenza di Caifa, il sommo sacerdote, dove si erano riuniti tutti i capi giudei.58 Intanto, Pietro li aveva seguiti da lontano ed era entrato nel cortile della casa del sommo sacerdote. Là si mise a sedere con i soldati per vedere come andava a finire.59 I capi sacerdoti e tutta la Corte Suprema Ebraica, si erano riuniti in assemblea e cercavano testimoni che mentissero sul conto di Gesù, per fargli un processo che si concludesse con una condanna a morte.60-61 Ma, nonostante avessero trovato molti falsi testimoni, costoro si erano sempre contraddetti a vicenda.Finalmente si presentarono due uomini che dichiararono: «Questʼuomo ha detto: “Io posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni”».62 Allora il sommo sacerdote si alzò e si rivolse a Gesù: «Ebbene cosa rispondi? Hai detto così, sì o no?»63 Ma Gesù taceva.Poi il sommo sacerdote gli disse: «Esigo nel nome del Dio Vivente di dirci se sei tu il Messia, il Figlio di Dio!»64 «Sì», rispose Gesù, «sono io. Anzi, vi dico che in futuro vedrete me, il Figlio dellʼUomo, sedere alla destra di Dio onnipotente e ritornare sulle nuvole del cielo».65-66 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti, gridando: «Questa è una bestemmia! Che bisogno abbiamo di altri testimoni? Lo avete udito tutti con le vostre orecchie! Qual è la vostra sentenza?»E gli altri risposero: «Deve essere condannato a morte!»67 Poi gli sputarono in faccia, lo presero a pugni ed alcuni lo schiaffeggiarono, 68 dicendo: «Indovina un poʼ, Cristo profeta, chi ti ha colpito questa volta?»Pietro nega di conoscere Gesù69 Nel frattempo, mentre Pietro sedeva nel cortile, una serva gli si avvicinò e gli disse: «Tu eri con Gesù, perché venite tutti e due dalla Galilea!»70 Ma Pietro lo negò a gran voce, dicendo: «Non so nemmeno di che cosa stai parlando!»71 Più tardi, fuori dal cancello, una altra serva lo notò e disse a quelli che stavano lì intorno: «Questʼuomo era con Gesù di Nazaret!»72 Di nuovo Pietro lo negò, stavolta con un giuramento: «Non lo conosco nemmeno quellʼuomo!» disse.73 Ma, poco dopo, alcune persone gli si avvicinarono e gli dissero: «Sappiamo che sei uno dei suoi discepoli, si capisce dal tuo accento che sei della Galilea!»74 Pietro cominciò a maledire e a spergiurare. «Non lo conosco nemmeno quellʼuomo là!» diceva. Improvvisamente il gallo cantò. 75 Allora Pietro si ricordò di ciò che Gesù gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». E si allontanò, piangendo amaramente.Support the showSupport the show