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Perfektes Timing – pünktlich zu den Feiertagen nimmt Kunstcomedian Jakob Schwerdtfeger die Geburt Christi und seine Anbetung näher unter die Lupe. Das vor knapp 600 Jahren entstandene Bild von Paolo Uccello "Anbetung des Kindes vor nächtlicher Landschaft mit den Heiligen Hieronymus, Magdalena und Julian" hat nicht nur einen ganz schön langen Titel, sondern birgt auch eine fast schon krimireife Geschichte.
Quando parliamo di pittura rinascimentale del primo XV sec., oltre a Masaccio ci sono anche altri nomi che è importante trattare tra cui Beato Angelico e Paolo Uccello Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Artist, Mandolyn Wilson Rosen, is back with me for another Book Talks episode! In this episode, we are reading Giorgio Vasari's "Lives of the Artists," published 1550/1568 which profiles famous High Renaissance, mostly Florentine artists such as Michelangelo, Raphael, Boticcelli, and a few lesser-knowns. We were so excited about the book that we ran deliciously long and decided to cut it up and make it a two-parter. In Part 1, we cover Vasari's takes on Giotto, Masaccio, Piero Della Francesca, Paolo Uccello, Fra Filippo Lippi, and Madonna Properzia de Rossi (the only woman in the book, and who was even left out of Mandy's earlier English translation!) Part 2 is coming right up - please keep an eye out. Shout out to artist and writer, Elisabeth Nicula, who we quoted in the episode, and to the books that helped form Vasari's masterwork: "The Decameron" by Giovanni Boccaccio and "The Life of Brunelleschi." Also, a tip of the cap to the Virgin's Holy Girdle of Prato, shown to the public only 4 times a year: https://irenebrination.typepad.com/irenebrination_notes_on_a/2017/07/girdle-cintola-prato.html (Really, no one can out-weird the Catholics) The book is available widely, both used and new! We recommend a skim, not a binge. Find Mandolyn Wilson Rosen online at: https://mandolynwilsonrosen.com/ Thank you to artist, Amy McCormac, for your kind Buy Me A Coffee donation this month! ---------------------------- Pep Talks on IG: @peptalksforartists Pep Talks on Art Spiel as written essays: https://tinyurl.com/7k82vd8s Amy's website: https://www.amytalluto.com/ Amy on IG: @talluts BuyMeACoffee Donations appreciated! --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/peptalksforartistspod/message Support this podcast: https://podcasters.spotify.com/pod/show/peptalksforartistspod/support
Lorenzo Respi"Arnaldo Pomodoro. Il grande teatro delle civiltà"Fondazione Arnaldo Pomodoro e Fendipresentano"Arnaldo Pomodoro. Il grande teatro delle civiltà"a cura di Lorenzo Respi e Andrea Vilianiin collaborazione con Fondazione Arnaldo PomodoroFino al 1° ottobre 2023Palazzo della Civiltà ItalianaQuadrato della Concordia, 3 – Roma EURIl Grande Teatro delle Civiltà, a cura di Lorenzo Respi e Andrea Viliani in collaborazione con Fondazione Arnaldo Pomodoro. La mostra è visitabile gratuitamente fino al 1° ottobre 2023. La collaborazione tra Fondazione Arnaldo Pomodoro e Fendi rientra in una partnership più ampia volta a unire il rispetto per l'eredità storica al sostegno e alla diffusione dei linguaggi artistici contemporanei e alla ricerca di nuove forme di collaborazione basate sulla sostenibilità e l'innovazione. Concepita per gli spazi sia interni che esterni del Palazzo della Civiltà Italiana all'EUR – che dal 2015 ospitano la sede romana di Fendi – la mostra attraversa settant'anni di ricerca dell'artista, configurandosi come un “teatro” autobiografico, al contempo reale e mentale, storico e immaginifico, in cui vengono messe in scena circa trenta opere realizzate da Pomodoro tra la fine degli anni Cinquanta e il 2021, insieme a una serie di materiali d'archivio – fotografie, documenti, bozzetti, disegni, molti dei quali inediti – che evocano lo spirito e l'atmosfera dello studio e dell'archivio dell'artista.Il Grande Teatro delle Civiltà esplora l'interconnessione, nella pratica di Pomodoro, fra arti visive e arti sceniche e mette in evidenza il rapporto tra la dimensione progettuale dell'opera e la sua realizzazione.Una trama da cui emergono i possibili e molteplici riferimenti a quelle “civiltà” arcaiche, antiche, moderne, o anche solo fantastiche, a cui l'opera di Pomodoro costantemente rinvia, originando forme e materie che sono al contempo memoria del passato e visione del futuro e che rifondano le nostre conoscenze e i nostri immaginari, la nostra esperienza del tempo e dello spazio, della storia e del mito. Il percorso della mostra prende avvio ai quattro angoli esterni dell'edificio dove sono poste le quattro sculture Forme del mito (1983) – Il potere (Agamennone), L'ambizione (Clitennestra), La macchina (Egisto) e La profezia (Cassandra) – tratte dalle macchine sceniche che furono realizzate per il ciclo teatrale dell'artista Emilio Isgrò, ispirato all'Orestea di Eschilo, svoltosi sui ruderi della piazza di Gibellina distrutta dal terremoto del Belice. Inserendosi come quinte tra il Palazzo, il paesaggio naturale e la comunità urbana circostante, le quattro Forme del mito ridisegnano e ri-significano l'edificio, trasformando il cosiddetto Colosseo Quadrato – una delle architetture simbolo del Modernismo e del Razionalismo italiano – in un'opera aperta, reinterpretabile e riprogettabile, e non quindi definita una volta e per sempre. Nel vestibolo di ingresso del Palazzo delle Civiltà Italiana compaiono due opere-costume realizzate dall'artista per due spettacoli teatrali: il Costume di Didone (per La tragedia di Didone, regina di Cartagine di Christopher Marlowe, messa in scena a Gibellina nel 1986), e il Costume di Creonte (per Oedipus Rex di Igor' Stravinskij, rappresentato a Siena nel 1988). Prodotti con materiali scultorei abbinati a materiali effimeri come la rafia e il tessuto, questi costumi richiamano le iconografie e la drammaturgia della Grecia arcaica così come le antiche iconografie e tecniche tradizionali delle opere d'arte africane e asiatiche, riattivando il racconto delle storie leggendarie di Didone e di Edipo. La mostra continua in due sale speculari e una sala di raccordo, pensate come due atti di un'opera teatrale con un intermezzo. Negli ambienti principali troviamo due opere di colore opposto, allestite simmetricamente: Le battaglie (1995), di colore nero, e Movimento in piena aria e nel profondo (1996-1997), di colore bianco.La prima con le sue forme angolari, spigolose e taglienti e i diversi materiali utilizzati (grovigli di corde, cunei, bulloni) evoca la Battaglia di San Romano di Paolo Uccello, capolavoro del Rinascimento. Accanto a questa sono allestite altre due opere che approfondiscono il racconto della ricerca di Pomodoro: la Grande tavola della memoria (1959-1965), una riflessione sul bassorilievo e sulla tecnica antica della fusione sull'osso di seppia, e Il cubo (1961-1962), opera che coincide con l'avvio di una ricerca sulle forme elementari della geometria euclidea.Nella seconda sala l'opera Movimento in piena aria e nel profondo, composta da una duplice curva riferibile ai grandi spazi celesti e terrestri, rappresenta l'agire scultoreo come “scavo dentro la complessità delle cose” che si solidifica nella consapevolezza di poter “curvare il tempo e lo spazio”.Accanto è esposta un'opera che idealmente dona circolarità alla mostra, permettendo di ribaltare il suo finale e ripartire dal suo incipit: Continuum (2010), un grandioso rilievo interamente occupato dai segni caratteristici delle prime opere dell'artista, una sorta di “tracciato” che reca i codici e l'inventario di tutta la sua “scrittura”.In queste due sale, come una mostra nella mostra, sono inoltre presentati materiali progettuali e documentari, perlopiù inediti, – libri d'artista, schizzi, disegni, modellini, lettere, fotografie, cataloghi, materiali di studio dei progetti più significativi – allestiti dentro bacheche cassettiere e rastrelliere apribili e consultabili dai visitatori, in modo da richiamare l'atmosfera dello studio dell'artista e lo spirito del suo archivio. A fare da raccordo tra le due sale, come un intermezzo tra due atti teatrali, la Rotativa di Babilonia (1991), collocata all'esterno ma visibile dalle vetrate del Palazzo, con la sua forma circolare suggerisce l'idea di un movimento ciclico e continuo, che si compie sia nel tempo che nello spazio. Nel corridoio interno invece è esposta la serie delle Tracce (1998), composta di ventuno rilievi calcografici bianchi, neri e ruggine. Il percorso si conclude sul loggiato del terzo piano con Osso di seppia (2011-2021), matrice simbolica di tutte le opere dell'artista, che ha iniziato la sua ricerca scultorea proprio incidendo l'osso di seppia, presente anche, come elemento emblematico, nell'ambiente Ingresso nel Labirinto, collocato nell'ex sede espositiva della Fondazione dell'artista a Milano, presso cui FENDI ha la sua sede milanese dal 2013.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Eccoci con il nostro appuntamento mensile d'arte con Sabrina. Cavalcando l'onda dell'immigrazione, faremo un viaggio storico su come queste opere siano arrivate fuori dall'Italia. Quindi oggi ci occuperemo di ‘cold case' di opere d'arte. Come sono arrivate queste bellissime opere nei Paesi stranieri? Parleremo, ovviamente, della Gioconda; delle Nozze di Cana di Paolo Veronese; la Battaglia di San Romano di Paolo Uccello e della Donna con l'ermellino di Leonardo. Piccole sorprese su queste grandi opere, speriamo questa puntata vi sia gradita come lo è stato per noi. Buon ascolto! Dani & Lia ~~ Here we are with our monthly art appointment with Sabrina. On the wave of immigration, we will make a historical journey on how these works are outside Italy. We will talk about 'cold cases' of works of art. How did Italian art arrive in foreign countries? We will talk about the Gioconda; of the Marriage of Cana by Paolo Veronese, the Battle of San Romano by Paolo Uccello, and Leonardo's Woman with an Ermine. Little surprises in these great works; we hope you enjoy this episode as much as we did. Happy listening!
I corsi e i ricorsi dell'arte fanno incontrare a volte artisti che non appartengono allo stesso tempo. E se il trait-d'union tra due avanguardie storiche del Novecento, il Cubismo e il Futurismo, fosse un'artista del Quattrocento? Ne parliamo in questa puntata del #diario di @Quellodiarte.
- Paolo Uccello był bardzo interesującym twórcą. Tworzył zarówno dla Medyceuszy, jak i innych magnatów z Florencji. Był uczniem Ghibertiego i przyjacielem Donatella. Pojawia się przy najważniejszych inwestycjach artystycznych tego okresu w katedrze florenckiej - mówiła w "Wybieram Dwójkę" Zuzanna Potocka-Szawerdo, kuratorka pokazu obrazu artysty pt. "Madonna z Dzieciątkiem" na Zamku Królewskim w Warszawie.
Auteure des textes : Anne SchmauchDirection Editoriale: Pénélope BoeufVoix : Pénélope BoeufProduction : La Toile Sur Écoute Hébergé par Acast. Visitez acast.com/privacy pour plus d'informations.
Meet Paolo Uccello’s spine-tingling painting The Hunt in Forest, with a mysterious vanishing point right at its very heart. It is an image which has fascinated poets, including Derek Mahon and John Burnside, who both wrote collections inspired by this 600 year old painting. John Burnside joins host Lucie Dawkins in this episode, to talk about why The Hunt in the Forest has gripped his imagination, and we also hear a reading of Derek Mahon’s poem. What do you see when you stare into the place where everything vanishes?Poems in this episode:‘The Hunt in the Forest’ by John Burnside from The Hunt in the Forest (2009)'The Hunt by Night’ by Derek Mahon from New Collected Poems (2011), reproduced by kind permission of the author’s Estate c/o The Gallery Press. www.gallerypress.comArtwork in this episode:The Hunt in the Forest View this onlineIf you want to take a closer look at the artwork mentioned in this episode, you can view it at the link above. Visit the podcast page on the Ashmolean website: ashmolean.org/objects-out-loudHosted by Lucie Dawkins, with John Burnside, featuring the voice of Damian Gildea. With poems by John Burnside and Derek Mahon.The producer is Lucie Dawkins.About Objects Out Loud: From a magician who inspired Shakespeare, and poems woven into Japanese prints, to manuscripts illuminated with the ancient love story of Layla and Majnun, this new podcast series will delve into the poetry and literature hidden in the collections at the Ashmolean Museum in Oxford.
This episode examines the two monumental equestrian frescoes by Paolo Uccello and Andrea del Castagno in Florence cathedral that represent two celebrated mercenary captains who had honorably served the Florentine Republic in the 14th and 15th centuries. These works represent two of the earliest Renaissance revivals of memorial equestrian imagery since Antiquity.
“Journées Internationales du Film sur l'Art 2021” édition n°14à l'auditorium du musée du Louvre – programmation en ligne, Parisdu 22 au 31 janvier 2021Extrait du communiqué de presse :Directrice de la médiation et de la programmation culturelle : Dominique de Font-RéaulxResponsable de la programmation cinéma : Pascale RaynaudProduction : Laurent Fournier, Yukiko Kamijima et Valentine GayDans le contexte particulier de ce mois de janvier 2021, les JIFA se réinventent en ligne avec une édition inédite gratuite du 22 au 31 janvier sur le site du musée du Louvre où les films seront visibles 10 jours à partir de la mise en ligne au jour et à l'heure indiqués dans la programmation* sur le site du Louvre: HYPERLINK « http://www.louvre.fr/films » www.louvre.fr/filmsLe teaser de la 14ème édition des JIFA : https://www.youtube.com/watch?v=etxhY-V3vig&feature=youtu.beLes JIFA poursuivent leur exploration des rapports entre le cinéma et les autres arts à travers le questionnement du processus créatif et du rôle de l'art dans nos sociétés.Cette 14e édition reçoit le réalisateur Alain Jaubert, dont la célèbre collection « Palettes » a fêté récemment ses 30 ans. La seconde partie du programme propose une sélection de films récents et des échanges avec leurs réalisateurs.La programmation de la 14ème édition :Rendez-vous avec Alain Jaubert – Films et rencontresAlain Jaubert a été marin avant d'être journaliste scientifique à La Recherche et au Nouvel Observateur puis chroniqueur de musique classique à Libération. De 1990 à 1993, il a produit le magazine Les Arts et de nombreuses émissions pour Océaniques sur France 3, tout en enseignant à l'Ensad (École nationale supérieure des arts décoratifs). Écrivain, il a publié de nombreuses nouvelles, plusieurs essais sur les images (en particulier celles des pouvoirs totalitaires), la peinture, Casanova ou Turner. Aux Éditions Gallimard, il a publié deux essais, Palettes et Lumière de l'image, et deux romans, Val Paradis, récompensé par la bourse Goncourt du premier roman en 2005, et Une nuit à Pompéi, en 2008. D'autres romans suivront, en alternance avec des essais. Réalisateur de nombreux films documentaires pour l'INA et France 3, il est l'auteur de la collection « Palettes » produite et diffusée entre 1989 et 2003 sur Arte et dans le monde entier. Dans cette célèbre série de cinquante documentaires qui ont marqué l'histoire du film sur l'art, il prend le contrepied du discours classique et questionne non plus l'histoire d'un peintre ou d'un courant artistique, mais celle d'un tableau. Il nous fait l'honneur de l'avant-première de son nouveau film, Le Subtil Oiseleur, Foucault de Vélasquez à Picasso, d'une master classe et d'une rencontre autour du thème « L'art de survivre » en partenariat avec la Maison des écrivains et de la littérature.# Vendredi 22 janvier à 18h30 – Avant-premièreFilm présenté par Alain Jaubert et Dominique de Font- Réaulx, conservatrice et directrice de la Médiation et de la Programmation culturelle du Louvre.Le subtil oiseleur, Foucault de Vélasquez à PicassoFr., 2020, 60 min – Éditions Montparnasse À l'origine projet de film rédigé par Michel Foucault en 1970 et resté inédit, le nouvel opus d'Alain Jaubert porte sur la série de 58 variations peintes en 1957 par Pablo Picasso autour des Ménines de Vélasquez (musée Picasso de Barcelone).# Samedi 23 janvier à 15hProjections présentées par Alain Jaubert et Dominique Le Brun, écrivain de marine, suivies d'un échange et d'une lecture de textes par Serpentine Teyssier (Dante, Jules Verne, Defoe, Poe, Melville, Conrad, Stevenson…).« L'ART DE SURVIVRE » Géricault, « Le Radeau de la Méduse ». La Beauté du désastreFr., 2002, 30 min (collection « Palettes ») Palette Production, Arte France, musée du LouvreHokusaï, « La Vague ». La Menace suspendueFr., 1999, 30 min (collection « Palettes ») Palette Production, BnF – Bibliothèque Nationale de France, RMN – Réunion des Musées Nationaux, La Sept ARTEEn partenariat avec la Maison des écrivains et de la littérature dans le cadre des rencontres Enjeux « Survivre » – Extension du domaine des Enjeux.# Dimanche 24 janvier à 15hProjection suivie d'une master classe avec Alain Jaubert animée par Dominique Païni, historien et théoricien du cinéma.Giacomo CasanovaFr., 1998, 100 minOn Line Productions, La Sept ARTE Retour sur la vie et l'oeuvre du philosophe libertin. Personnage fondamental du 18e siècle, Casanova est sans doute celui qui incarne le mieux l'esprit et l'art de vivre de l'époque.JIFA : Sélection 2021 – La correspondance des artsLes JIFA proposent un choix de films récents dont la facture et le propos échappent aux codes du documentaire classique. Cette année, la sélection interroge « la correspondance des arts » et la façon dont une force créatrice unique, l'art, se diversifie dans des langages artistiques divers : peinture, littérature, danse, dessin, sculpture, vitrail et cinéma. Les projections sont suivies de rencontres avec les cinéastes.# Mercredi 27 janvier à 18h30J'ai aimé vivre làFr., 2019, réal. Régis Sauder, 89 min. ShellacDepuis l'Axe majeur à Cergy, on domine toute l'Île-de-France. Annie Ernaux y a écrit l'essentiel de son oeuvre, peuplée des récits de ceux qu'elle observe et de son histoire intime.# Jeudi 28 janvier à 12h30Matisse, le tailleur de lumièreFr., 2019, réal. Isabelle Bony, 52 min. Docs du Nord, Grand Lille TVÀ l'âge de 78 ans et durant les six dernières années de sa vie, Henri Matisse consacre beaucoup de temps et d'énergie à une partie encore peu connue de son oeuvre : le vitrail.# Jeudi 28 janvier à 18h30CunninghamFr., All., É.-U., 2019, réal. Alla Kovgan, 93 min, 3D. Arsam InternationalTourné en 3D avec les derniers danseurs de la compagnie du chorégraphe américain Merce Cunningham, le film reprend 14 des principaux ballets d'une carrière riche de 180 créations.# Vendredi 29 janvier à 15hJosepFr., 2020, réal. Aurel, 74 min, animation. France 3 Cinéma, Les Films d'Ici, UpsideFévrier 1939. Dans un camp, deux hommes séparés par les barbelés se lient d'amitié. L'un est gendarme, l'autre est Josep Bartoli (1910-1995), combattant antifranquiste et dessinateur.# Vendredi 29 janvier à 18h30 – En présence de Jaume Plensa.Jaume Plensa. Can you hear me ?Esp., 2020, réal. Pedro Ballesteros, 75 min, VOSTF. Plensa Studio BarcelonaÀ l'occasion de la création et de l'installation de son œuvre Voices à New York, le documentaire revient sur le parcours et l'oeuvre du sculpteur catalan Jaume Plensa.# Samedi 30 janvier à 15hAubrun, l'absolue peintureFr., 2019, réal. Frédéric Pajak, 57 min. Zadig Productions, Caravel ProductionDisparu en 2009, le peintre François Aubrun n'a eu de cessede contempler et de peindre le basculement du ciel dans labrume, depuis son atelier, fenêtres ouvertes sur Sainte-Victoire.# Samedi 30 janvier à 17h – En présence de Ulrike Ottinger.Paris calligrammesAll., Fr., 2019, réal. Ulrike Ottinger, 129 min, récit dit par Fanny Ardant. Idéale AudienceUn portrait en images du Paris des années 1960 à travers les souvenirs de la cinéaste Ulrike Ottinger, qui y vécut alors qu'elle était une jeune artiste plasticienne.# Dimanche 31 janvier à 15hFilm précédé de Écho de la peinture. Paolo Uccello de Pauline Lafille (2020, 11 min).La Tentation du réel, l'Agneau mystique des frères Van EyckFr., Belg., 2019, réal. Jérôme Laffont et Joachim Thôme, 66 min. Les Productions du Verger, Supermouche ProductionsÀ travers un dispositif de projection original et les éclairages d'éminents spécialistes (dont David Hockney), le documentaire explore ce chef-d'oeuvre emblématique des primitifs flamands – objet d'une importante restauration.# Dimanche 31 janvier à 17h – Avant-premièreProjection suivie d'un échange entre Christian Tran et Michel Ciment, critique de cinéma et journaliste.Le Manège de YankelFr., 2020, réal. Christian Tran, 60 min. ArtisJacques Kikoïne, dit Yankel, nous invite à partager son histoire d'artiste-peintre, de voyageur, d'amoureux de la vie et de l'art. Un hommage à cet artiste disparu en avril 2020, à l'aube de ses 100 ans. Voir Acast.com/privacy pour les informations sur la vie privée et l'opt-out.
Un día como hoy, 10 de diciembre: 1538, nace Gian Battista Guarini. 1610, nace Adriaen van Ostade. 1822, nace César Frank. 1830, nace Emily Dickinson. 1908, nace Olivier Messiaen. 1475, fallece Paolo Uccello. 1618, fallece Giulio Caccini. 1882, fallece Alexander Gardner. 1896, fallece Alfred Nobel. 1936, fallece Luigi Pirandello. 1965, fallece Henry Cowell. 1978, fallece Ed Wood. Una producción de Sala Prisma Podcast. 2020
This episode examines those works in the Uffizi Gallery in Florence, Italy, that best express the principles of Early Renaissance style painting. From the rigid perspectival constructions of Paolo Uccello, to the sensually beautiful madonnas of Fra Lippo Lippi, to the iconic portraits of the duke and duchess of Urbino, we trace the evolution of painting from the Gothic to the Renaissance world.
En este nuevo episodio de Colores en Audio, Liliana Checa y Luis Villacorta apuntan que el inicio del Renacimiento se relaciona con los estudios de la perspectiva científica. Estos últimos encuentran en pintores como Masaccio y Paolo Uccello, o en arquitectos como Filippo Brunelleschi, a sus principales exponentes.
"Andrea Mantegna. Rivivere l'antico, costruire il moderno"Torino, Palazzo MadamaSandrina Bandera, curatrice della mostrahttps://www.palazzomadamatorino.it/La grande esposizione vede protagonista Andrea Mantegna (Isola di Carturo 1431 – Mantova 1506), uno dei più importanti artisti del Rinascimento italiano, in grado di coniugare nelle proprie opere la passione per l'antichità classica, ardite sperimentazioni prospettiche e uno straordinario realismo nella resa della figura umana.La rassegna presenta il percorso artistico del grande pittore, dai prodigiosi esordi giovanili al riconosciuto ruolo di artista di corte dei Gonzaga, articolato in sei sezioni che evidenziano momenti particolari della sua carriera e significativi aspetti dei suoi interessi e della sua personalità artistica, illustrando al tempo stesso alcuni temi meno indagati come il rapporto di Mantegna con l'architettura e con i letterati.Viene così proposta ai visitatori un'ampia lettura della figura dell'artista, che definì il suo originalissimo linguaggio formativo sulla base della profonda e diretta conoscenza delle opere padovane di Donatello, della familiarità con i lavori di Jacopo Bellini e dei suoi figli (in particolare del geniale Giovanni), delle novità fiorentine e fiamminghe, nonché dello studio della scultura antica. Un'attenzione specifica è dedicata al suo ruolo di artista di corte a Mantova e alle modalità con cui egli definì la fitta rete di relazioni e amicizie con scrittori e studiosi, che lo resero un riconosciuto e importante interlocutore nel panorama culturale, capace di dare forma ai valori morali ed estetici degli umanisti.Il percorso della mostra è preceduto e integrato, nella Corte Medievale di Palazzo Madama, da uno spettacolare apparato di proiezioni multimediali: ai visitatori viene proposta una esperienza immersiva nella vita, nei luoghi e nelle opere di Mantegna, così da rendere accessibili anche i capolavori che, per la loro natura o per il delicato stato di conservazione, non possono essere presenti in mostra, dalla Cappella Ovetari di Padova alla celeberrima Camera degli Sposi, dalla sua casa a Mantova al grande ciclo all'antica dei Trionfi di Cesare.Il percorso espositivo non è solo monografico, ma presenta capolavori dei maggiori protagonisti del Rinascimento nell'Italia settentrionale che furono in rapporto con Mantegna, tra cui opere di Donatello, Antonello da Messina, Pisanello, Paolo Uccello, Giovanni Bellini, Cosmè Tura, Ercole de' Roberti, Pier Jacopo Alari Bonacolsi detto l'Antico e infine Correggio. Accanto a dipinti, disegni e stampe di Mantegna, saranno esposte opere fondamentali dei suoi contemporanei, così come sculture antiche e moderne, dettagli architettonici, bronzetti, medaglie, lettere autografe e preziosi volumi antichi a stampa e miniati.Per rendere chiaro e lineare questo tema complesso, il comitato scientifico internazionale ha selezionato un corpus di oltre un centinaio di opere, riunito grazie a prestigiosi prestiti internazionali da alcune delle più grandi collezioni del mondo, tra cui il Victoria and Albert Museum di Londra, il Musée du Louvre e il Musée Jacquemart André di Parigi, il Metropolitan Museum di New York, il Cincinnati Art Museum, il Liechtenstein Museum di Vienna, lo Staatliche Museum di Berlino, oltre a prestiti di numerose collezioni italiane, tra cui le Gallerie degli Uffizi, la Pinacoteca Civica del Castello Sforzesco e il Museo Poldi Pezzoli di Milano, l'Accademia Carrara di Bergamo e l'Accademia Tadini di Lovere, il Museo Antoniano e i Musei civici di Padova, la Fondazione Cini e le Gallerie dell'Accademia di Venezia, il Museo di Capodimonte di Napoli, i Musei Civici di Pavia, la Galleria Sabauda e il Museo di Antichità di Torino, i Musei Civici, il Seminario Arcivescovile e la Basilica di Sant'Andrea di Mantova.Il comitato scientifico della mostra è composto dai curatori Sandrina Bandera e Howard Burns, con Vincenzo Farinella come consultant curator per l'antico, insieme a Laura Aldovini, Lina Bolzoni, Molly Bourne, Caroline Campbell, Marco Collareta, Andrea Di Lorenzo, Caroline Elam, David Ekserdjian, Marzia Faietti, Claudia Kryza – Gersch, Mauro Mussolin, Alessandro Nova, Neville Rowley e Filippo Trevisani.La mostra, promossa dalla Fondazione Torino Musei e da Intesa Sanpaolo, è organizzata da Civita Mostre e Musei.Il catalogo, comprendente numerosi saggi introduttivi e di approfondimento oltre alle schede scientifiche di tutte le opere in mostra, è pubblicato da Marsilio Editori.Sandrina Banderagià soprintendente per il Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico di Milano e direttore della Pinacoteca di Brera, attualmente è presidente del MaGa di Gallarate.Andrea MantegnaRivivere l'antico, costruire il modernoa cura di Sandrina Bandera, Vincenzo Farinella, Howard BurnsMarsilio Editorihttp://www.marsilioeditori.it/Gli ultimi decenni hanno visto importanti pubblicazioni, soprattutto cataloghi di mostre, dedicate ad Andrea Mantegna (1431-1506), protagonista della cultura figurativa rinascimentale: le importanti rassegne di Londra e New York del 1992, quella memorabile di Parigi del 2008, curata da Giovanni Agosti, le esposizioni tenutesi in contemporanea a Padova, Verona e Mantova, organizzate nell'ambito delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla sua morte nel 2006 hanno portato all'attenzione del pubblico novità in merito al suo insegnamento e alla sua eredità, oltre a un'ampia selezione di opere autografe e di artisti fortemente legati al maestro.Da oltre un decennio manca quindi in Italia una grande mostra dedicata a Mantegna. La mostra di Torino e il catalogo che l'accompagna presenteranno l'intero percorso artistico di Mantegna, dai prodigiosi esordi giovanili al riconosciuto ruolo di artista di corte e saranno articolati in sezioni che evidenzieranno momenti particolari della sua carriera e significativi aspetti dei suoi interessi e della sua personalità artistica.Sulla base degli esiti delle più recenti ricerche su Mantegna, sarà proposta nel catalogo un'ampia lettura della figura di un artista che definì la sua arte potente e originale sulla base della profonda e diretta conoscenza delle opere padovane di Donatello, della familiarità con i lavori di Jacopo Bellini e dei suoi figli, delle novità fiorentine e fiamminghe, nonché dello studio della scultura antica e dell'attenta osservazione del mondo circostante.Un'attenzione particolare sarà dedicata al suo ruolo di artista di corte a Mantova e alle modalità con cui egli definì la fitta rete di relazioni e amicizie con scrittori e studiosi che lo resero un riconosciuto e importante interlocutore nel panorama culturale, capace di dare forma visiva a ciò che gli Umanisti potevano esprimere solo a parole.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Paolo Uccello - la bataille de san romano by maxime BOURGEAUX
La prospettiva non è solo un modo per rappresentare lo spazio ma una vera e propria ricerca filosofica che assimila immagine e geometria. Paolo Uccello affina la sua riflessione sulla prospettiva al punto che struttura con essa le basi di una rappresentazione dinamica dove lo spettatore è coinvolto in prima persona.Tutte le immagini su https://quellodiarte.com/2019/11/28/paolo-uccello-prospettiva-e-movimento/Vuoi rimanere aggiornato su tutte le novità su Quello di Arte? Iscriviti alla mailing list di Quello di Arte cliccando su questo link https://mailchi.mp/e5da93e9fc36/mailinglistSe volete scrivere a Quello di Arte l'email è quellodiarte@gmail.comPlaylistMichelangelo Mammoliti, Walkman Main, 2019
Ricorda Vasari che quando la moglie di Paolo Uccello lo chiamava a dormire egli rispondeva "Oh che dolce cosa è questa prospettiva!". Oggi in StArt parleremo del più grande interprete delle linee del Quattrocento.Tutte le immagini su https://quellodiarte.com/2019/02/13/la-dolce-prospettiva/PlaylistIntro: Michelagelo Mammoliti, Quello di Arte StArt main 1, 2018End: Michelagelo Mammoliti, Quello di Arte Haloa, 2018No license
In Episode 3 The Sunflowers take a look at The Battle of San Romano! The Battle of San Romano was painted by Paolo Uccello around 1438-40, over 600 years ago. It's a vivid, colourful painting of the battle fought between two feuding sides! See omnystudio.com/listener for privacy information.
The Lake is part of this year's Copenhagen Art Festival, TRUST – an exhibition spreading over five different venues, curated by Sonia Dermience. TRUST TALKS is a series of interviews with some of the participating artists, hosted by the Danish artist Hannah Heilmann. In this program we meet Martin Erik Andersen and talk about his work 'Nut, The Nightsky and The Astralpool', as well as touching on sculpture, Paolo Uccello, Current 93, teaching and more.
In this weeks episode we will discuss the art of Paolo Uccello, an eccentric artist whose work represents a hybrid between Renaissance ideas and Gothic style. Follow me on Facebook: https://www.facebook.com/therenaissancepocast/ Instagram: @therenaissancepodcast Instagram: @denisbyrdart
Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
Gentile da Fabriano è uno dei più grandi maestri della storia dell'arte, nonché protagonista indiscusso del gotico internazionale. Sappiamo poco dei suoi primi anni di attività, e non sappiamo neppure con precisione quando sia nato né dove si sia formato (forse nella Milano dei Visconti). Certo è che sviluppò fin da subito uno spiccato gusto per il preziosismo e la raffinatezza, caratteristiche che contraddistinguono i suoi elegantissimi capolavori, ricchi d'oro e di decorazioni, con personaggi abbigliati con vesti decoratissime e stoffe pregiate. Grande interprete del gusto del suo tempo, il suo apporto all'arte fu fondamentale anche per diversi artisti che si ispirarono a lui, anche quando le novità rinascimentali si facevano già sentire: artisti come il Beato Angelico e Paolo Uccello furono affascinati dai suoi lavori. Era poi il pittore più famoso e ricercato del suo tempo e oggi scopriamo la sua raffinata arte con Ilaria e Federico!
Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
Gentile da Fabriano è uno dei più grandi maestri della storia dell'arte, nonché protagonista indiscusso del gotico internazionale. Sappiamo poco dei suoi primi anni di attività, e non sappiamo neppure con precisione quando sia nato né dove si sia formato (forse nella Milano dei Visconti). Certo è che sviluppò fin da subito uno spiccato gusto per il preziosismo e la raffinatezza, caratteristiche che contraddistinguono i suoi elegantissimi capolavori, ricchi d'oro e di decorazioni, con personaggi abbigliati con vesti decoratissime e stoffe pregiate. Grande interprete del gusto del suo tempo, il suo apporto all'arte fu fondamentale anche per diversi artisti che si ispirarono a lui, anche quando le novità rinascimentali si facevano già sentire: artisti come il Beato Angelico e Paolo Uccello furono affascinati dai suoi lavori. Era poi il pittore più famoso e ricercato del suo tempo e oggi scopriamo la sua raffinata arte con Ilaria e Federico!
Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
Paolo Uccello è il protagonista della sesta puntata del podcast: Ilaria e Federico ci portano alla scoperta di uno degli artisti più geniali ma allo stesso tempo più incompresi della storia dell'arte. La costante e profonda ricerca sulla prospettiva, che nella sua pittura diventa geometrica e simbolica, ha caratterizzato la sua arte. Ma l'arte di Paolo Uccello non è solo prospettiva: è un'arte suggestiva e piena di poesia, lirismo, atmosfere fiabesche. Un'artista che è stato rivalutato in un'ottica positiva soltanto nel Novecento: gustiamoci la sua arte con il nostro podcast!
Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
Paolo Uccello è il protagonista della sesta puntata del podcast: Ilaria e Federico ci portano alla scoperta di uno degli artisti più geniali ma allo stesso tempo più incompresi della storia dell'arte. La costante e profonda ricerca sulla prospettiva, che nella sua pittura diventa geometrica e simbolica, ha caratterizzato la sua arte. Ma l'arte di Paolo Uccello non è solo prospettiva: è un'arte suggestiva e piena di poesia, lirismo, atmosfere fiabesche. Un'artista che è stato rivalutato in un'ottica positiva soltanto nel Novecento: gustiamoci la sua arte con il nostro podcast!