Podcasts about primavere

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Cult
Cult di lunedì 02/09/2024

Cult

Play Episode Listen Later Sep 2, 2024 77:42


Oggi a Cult Estate: l'assessore alla Cultura di Milano Tommaso Sacchi introduce il Forum Cultura 2024 al Mudec; Luca Radaelli parla della nuova edizione del festival L'ultima Luna d'Estate in Brianza; a Varzi, nell'Oltrepò Pavese, la seconda edizione di un festival multidisciplinare e sostenibile; Tiziana Ricci con una panoramica sulle mostre da non perdere a settembre; Barbara Sorrentini in collegamento dalla Mostra del Cinema di Venezia; Matteo Demonte (insieme a Ciaj Rocchi) parla dell'edizione irlandese della graphic-novel "Primavere e autunni"...

Obiettivo Salute - Risveglio
Passare una bella estate nonostante le primavere

Obiettivo Salute - Risveglio

Play Episode Listen Later Jul 2, 2024


L’anziano è un paziente “complesso” che richiede un approccio integrale, sia dal punto di vista fisico che da quello emotivo. Come fare a gestire al meglio la situazione? Nicoletta Carbone ne parla a Obiettivo Salute risveglio con il prof Giovanbattista Desideri, ordinario di geriatria alla Sapienza Università di Roma e Policlinico Umberto I.

Musica
Libri: “La settima sigaretta” di Dunia Kamal

Musica

Play Episode Listen Later Aug 18, 2021 8:55


“La settima sigaretta” di Dunia Kamal è un romanzo in grado di riportare il lettore nella piazza Tahrir del 2011 e farlo viaggiare nell'evoluzione sentimentale di Nadia, la protagonistaTrovate tutti i link qui: https://linktr.ee/mediorientedintorni ,ma, andando un po' nel dettaglio: tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi tutte le uscite in tempo reale? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente

Musica
Storia del Cairo, dall'Antico Egitto alle Primavere arabe

Musica

Play Episode Listen Later Jul 2, 2021 27:32


Il Cairo rappresenta appieno la storia dell'Egitto, un paese unico, capace di splendere costantemente in ogni secolo ed in ogni epocaSeguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente

il posto delle parole
Donatella Gnetti "Passepartout"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 26, 2021 15:00


Donatella Gnetti"Passepartout"http://www.passepartoutfestival.it/2021/“Inferni & Paradisi” è il titolo del Festival Passepartout 2021, giunto alla diciottesima edizione. Si svolgerà ad Asti da sabato 5 a domenica 13 giugno, organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con l'appoggio della Città di Asti e della Regione Piemonte, e con la direzione scientifica di Alberto Sinigaglia. Protagonisti gli storici Alessandro Barbero, Franco Cardini, Gianni Oliva, Tomaso Montanari, Mario Renosio; gli economisti Fabrizio Barca e Carlo Cottarelli; i magistrati Nicola Gratteri e Carlo Nordio; il produttore cinematografico e imprenditore sportivo Aurelio De Laurentiis; il sociologo Marco Revelli; il presidente dell'Accademia della Crusca Claudio Marazzini; il rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco; i filosofi Donatella Di Cesare e Alberto Banaudi; la pastora battista Lidia Maggi; la direttrice della Fondazione Gran Paradiso Luisa Vuillermoz; gli scrittori e saggisti Manlio Graziano, Dario Fabbri, Massimo Franco, Carlo Ossola; lo scenografo Ottavio Coffano; il curatore del Museo Luzzati Sergio Noberini, il fotografo Franco Rabino; i giornalisti Alessia Conti, Beppe Gandolfo, Tarcisio Mazzeo, Azzurra Meringolo, Domenico Quirico, Antonio Rinetti, Beppe Rovera; il gruppo di musica antica La Ghironda. Così Alberto Sinigaglia presenta Passepartout 2021: "Un festival culturale che ha la cabina di regia in una grande biblioteca non può snobbare l'anno dantesco. Semmai deve onorare in Dante il primo intellettuale che ha parlato dell'Italia come patria e ha teorizzato l'impegno civile. Perciò, rispettando la formula tradizionale, continuiamo a ripassare la storia, confrontandola con il tempo presente: tra inferni vissuti e paradisi sognati. Come forse sognarono coloro che nel 1921 fondarono il partito comunista italiano e il partito nazionale fascista, inaugurando cent'anni di estremismi. Ma questo 2021 richiede di approfondire con urgenza cruciali temi di attualità. I limiti di movimento e di lavoro decisi dai governi con gli scienziati per il Covid-19 sono compatibili con la democrazia? La pandemia ha aggravato povertà, privilegi, ingiustizie, le differenze tra Nord e Sud: come uscire dalla trappola? Il male, il pericolo e la paura hanno nuociuto al dialogo tra le religioni? Papa Francesco ha più nemici come capo della Chiesa o per le profezie ecologiche? A che punto è la salute ambientale della Terra? E a che punto è la salute geopolitica del pianeta con America contro Russia e Cina, con le debolezze dell'Europa, con le popolazioni sterminate in Africa? Che cosa resta delle Primavere arabe, dieci anni dopo? Altri due scenari si impongono: la giustizia e la scuola. La prima pretende una riforma della magistratura che la renda più rapida e indipendente dalla politica. La seconda deve in fretta adeguarsi a una rivoluzione già in atto, che vede le nuove società affidate a professionisti fortemente dotati d'un insieme di saperi tecnologici e di umanesimo. Storici, economisti, scrittori, filosofi, sociologi, giornalisti ci aiuteranno ad approfondire questi argomenti, ci aiuteranno a ragionare, condividendo l'ecologia della mente che in tanti cercano a Passepartout".Gli incontri, introdotti da Roberta Bellesini Faletti, presidente della Biblioteca, si terranno nel cortile della Biblioteca Astense Giorgio Faletti, con ingresso da via Carducci 64, e al Palco 19 (via Ospedale 19, a pochi passi da Piazza Alfieri). In conformità alle attuali disposizioni sanitarie, i posti saranno limitati e si potrà entrare esclusivamente previa prenotazione. Due le anteprime di introduzione a Passepartout: la presentazione del volume “All'inferno e ritorno” di Carlo Cottarelli il 27 maggio alle 18 al Teatro Alfieri; la proiezione del documentario “Uomini e voci dal Congresso Socialista di Livorno, 1921”, il 4 giugno alle 21 allo Spazio Kor. E due gli appuntamenti finali extra: lunedì 14 giugno alle 18 nel cortile di Palazzo Mazzola per “La Grande Storia a… Palazzo Mazzola” l'incontro con Domenico Quirico “Da un inviato di guerra sul fronte di Marengo”, dedicato alla figura di Napoleone Bonaparte; a seguire alle 21 nel cortile della Biblioteca il Gruppo di musica antica La Ghironda metterà in scena la “Farsa del bracho et del milaneiso inamorato in Ast” di Giovan Giorgio Alione, per celebrare i 500 anni dalla pubblicazione a stampa dell'Opera Jocunda di Alione, di cui la Farsa fa parte.“Non potrebbe esserci modo migliore di Passepartout per inaugurare la lunga estate culturale astigiana – commentano il sindaco Maurizio Rasero e l'assessore alla cultura Gianfranco Imerito – con un programma interdisciplinare, come sempre ricco di ospiti e spunti di confronto, che ogni anno porta la nostra città alla ribalta, anche nazionale, grazie a un'offerta di qualità che da ben 18 anni è una garanzia. Anche in questa ottica ci è sembrato ideale inserire a chiosa del calendario l'incontro con Domenico Quirico che funge anche da anteprima alla ripresa degli appuntamenti della Grande Storia a Teatro, sempre molti seguiti”.Molto atteso il ritorno di Carlo Cottarelli, che giovedì 27 maggio alle 18 al Teatro Alfieri presenta il libro “All'Inferno e ritorno. Per la nostra rinascita sociale ed economica” (Feltrinelli). Lo affiancherà sul palco Antonio Rinetti. Precipitati nel baratro dell'emergenza, abbiamo una grande opportunità: correggere molti errori ripetuti nel passato per aprire strade che accompagnino il nostro Paese in un futuro migliore. L'Italia ha bisogno di tornare a crescere, ma in modo sostenibile dal punto di vista sociale, finanziario e ambientale. Quali sono le sfide che dobbiamo raccogliere per raggiungere una crescita del 2 per cento l'anno? E che tipo di giustizia sociale vogliamo? Dobbiamo salvare la nostra economia, ma per farlo abbiamo bisogno di più uguaglianza, soprattutto nelle opportunità che vengono fornite alle nuove generazioni. Dopo essersi laureato in Economia a Siena e aver conseguito il Master presso la London School of Economics, Carlo Cottarelli ha lavorato nel dipartimento ricerca della Banca d'Italia e poi all'Eni. Dal 1988 lavora per il Fondo Monetario Internazionale, per cui ha ricoperto vari incarichi in diversi dipartimenti. Dal 2013 al 2014 è stato Commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica, e dal 2014 al 2017 è stato direttore esecutivo del FMI. Dal 2017 è direttore dell'Osservatorio sui conti pubblici Italiani dell'università Cattolica di Milano e visiting professor presso l'università Bocconi. È autore di numerosi saggi sulle politiche e istituzioni fiscali e monetarie, e sull'inflazione.Antonio Rinetti, astigiano, dopo la laurea in giurisprudenza ha ricoperto posizioni apicali nell'ambito della gestione delle risorse umane presso numerose aziende e istituzioni bancarie internazionali. Editorialista del mensile ‘Persone e conoscenze', dal 2015 è membro del Consiglio di Amministrazione della Biblioteca Astense.Un'altra anteprima del festival si terrà venerdì 4 giugno alle 21 allo Spazio Kor di Piazza San Giuseppe, con la proiezione del documentario “Uomini e voci dal Congresso Socialista di Livorno, 1921”, recentemente restaurato dalla Cineteca di Bologna. Lo presenteranno Mario Renosio e Franco Rabino. Si tratta di un raro documento filmato del XXVII Congresso del Partito Socialista Italiano svoltosi a Livorno, al Teatro Goldoni, dal 15 al 21 gennaio 1921, che portò alla scissione e alla nascita del Partito Comunista d'Italia. Il film, della durata di 30 minuti, non ebbe mai un visto di censura.Mario Renosio, direttore dell'Israt, ha pubblicato saggi e articoli e curato percorsi didattici di storia locale sulla società contadina, sulla storia del movimento partigiano, della deportazione, dei partiti politici e dei movimenti sindacali nell'Astigiano, sul terrorismo e sulla lotta armata in Italia. Per l'Israt è autore o coautore di numerosi volumi, oltre che co-curatore dell'allestimento di vari progetti museali. Franco Rabino, fotografo professionista e studioso di storia ed estetica della fotografia, alterna il lavoro professionale con l'insegnamento e l'attività di divulgazione attraverso incontri e conferenze. Dal 2004 è impegnato in un lavoro di ricerca sulla ridefinizione dell'identità territoriale attraverso la rilettura del paesaggio urbano ed agrario. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Musica
“Arabpop” a cura di Chiara Comito e Silvia Moresi, antologia della cultura pop araba post 2011

Musica

Play Episode Listen Later Feb 3, 2021 8:42


Arabpop è una magnifica antologia che esplora a 360° la cultura pop post Primavere arabe, risultando un testo essenziale a chi si voglia approcciare al mondo arabo contemporaneoSeguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente

Musica
“Esilio dalla Siria” di Shady Hamadi

Musica

Play Episode Listen Later Feb 3, 2021 8:14


“Esilio dalla Siria” è un libro estremamente vero, umano e profondo che saprà darci degli strumenti in più per comprendere ciò che avviene nel paese di Damasco, mostrandoci con estrema forza ed impatto sia la storia locale sia la condizione di esiliato.Seguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente

Musica
“Tahrir” di Imma Vitelli, l'inizio delle "Primavere arabe"

Musica

Play Episode Listen Later Feb 1, 2021 7:58


“Tahrir” di Imma Vitelli fu uno dei primi libri riguardanti le Primavere arabe del 2011 e, a tanti anni di distanza, risulta fondamentale per comprendere quel momento storicoSeguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente

Modem
L’inverno dopo le primavere arabe

Modem

Play Episode Listen Later Jan 27, 2021


Corriere Daily
Yara e la nuova sentenza della Cassazione: si riapre il caso?

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Jan 27, 2021 19:43


La condanna all’ergastolo di Massimo Bossetti sembrava avere chiuso la vicenda dell’omicidio della 13enne. Ora la Suprema Corte dà ragione alla difesa sull’accesso ai reperti: Claudio Del Frate spiega quali possono essere le possibili conseguenze di questa decisione. Poi, dal minuto 12'47", Lorenzo Cremonesi analizza che cosa è rimasto delle Primavere arabe, a 10 anni dalla loro fioritura in Africa del Nord e in Medio Oriente.Per altri approfondimenti:- Caso Yara, la Cassazione accoglie il ricorso della difesa di Bossetti sui reperti http://bit.ly/36eEJeY- Bossetti condannato all’ergastolo: “Quel Dna ha dato voce alla vittima” http://bit.ly/2NuME14- Tunisia, 10 anni dopo la Primavera araba i giovani in rivolta contro la crisi http://bit.ly/36wit0r

BASTA BUGIE - Islam
Le primavere arabe furono (e sono) un incubo

BASTA BUGIE - Islam

Play Episode Listen Later Dec 29, 2020 18:15


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6420LE PRIMAVERE ARABE FURONO (E SONO) UN INCUBODopo 10 anni è evidente: oggi rimangono soprattutto le macerie (centinaia di migliaia di morti, guerre civili, terrorismo islamico, paesi divisi, caos e disperazione)di Leone GrottiIl 17 dicembre di dieci anni fa il rivenditore ambulante di frutta Mohamed Bouazizi si diede fuoco nella città tunisina di Sidi Bouzid per inscenare un'ultima estrema protesta contro i continui soprusi subiti per mano della polizia del regime di Zine el Abidine Ben Ali. Il suo gesto scatenò un movimento inaspettato di rivolta contro la dittatura che deflagrò l'anno successivo in tutto il mondo arabo. Iniziò così il movimento conosciuto come Primavera araba, che convogliò l'entusiasmo e il desiderio di cambiamento di migliaia di giovani nei paesi del Nord Africa e del Medio Oriente. Grazie anche al sostegno interessato dell'Occidente, in particolare degli Stati Uniti del premio Nobel per la pace Barack Obama, le piazze di Tunisia, Egitto, Libia, Siria, Yemen e Bahrein furono invase da manifestazioni variopinte, attraversate da richieste legittime e prese di posizioni coraggiose. Ma il sogno di quei giovani, per motivi che variano da paese a paese, si trasformò rapidamente in incubo e a dieci anni di distanza di quell'esperienza rimangono soprattutto le macerie: centinaia di migliaia di morti, guerre civili e per procura, terrorismo islamico, paesi divisi, dissolti o distrutti, caos e disperazione che hanno fatto la fortuna di alcuni (come Erdogan) e portato alla luce la debolezza e la divisione di altri (come l'Unione Europea).IN TUNISIA VINCE LA DISILLUSIONELa Tunisia, dove tutto ebbe inizio, è l'unico paese che può vantare in mezzo a mille problemi rimasti irrisolti qualche successo. I tunisini possono ora eleggere i propri rappresentanti, hanno la libertà di criticare lo Stato, la Costituzione è stata riscritta e migliorata ma nessuno ha voglia di festeggiare. Disoccupazione e disuguaglianze, terrorismo e instabilità, continuano ad affliggere il paese: il Parlamento è frammentato e incapace di dare vita a un governo stabile, un numero incredibilmente elevato di giovani non desidera altro che salire su un'imbarcazione di fortuna per tentare l'ingresso illegale in Europa, mentre il jihad continua a rappresentare l'unica valida alternativa per migliaia di persone. Ne sa qualcosa la Francia, dove il 29 ottobre il 21enne tunisino Brahim Aoussaoui, sbarcato clandestinamente a Lampedusa il 20 settembre, ha ucciso tre fedeli nella basilica di Notre-Dame a Nizza al grido di «Allahu Akbar». «Qualcosa è andato storto negli ultimi dieci anni», dichiara sconsolato alla Reuters un giovane disoccupato di Sidi Bouzid, che non sa che farsene del suo diritto di voto. «Il governo non fornisce alcun aiuto e quest'anno la rabbia è molto più grande che in passato».IN EGITTO L'ESERCITO MANTIENE IL CONTROLLODifficilmente a gennaio Piazza Tahrir, al Cairo, si riempirà di nuovo come nel gennaio 2011. La rivoluzione portò alla deposizione di Hosni Mubarak, è vero, ma il tentativo dei Fratelli Musulmani di conquistare il potere assoluto e la conseguente deposizione manu militari del presidente della Fratellanza Mohamed Morsi da parte dell'allora generale e oggi presidente Abdel Fattah al Sisi hanno dato a troppi egiziani l'impressione che, in fondo, non sia cambiato nulla. A comandare in Egitto è ancora l'esercito (il caso Regeni è solo un piccolo esempio di quanto esso possa commettere abusi nella totale impunità), dissentire con le politiche governative è impossibile e le più ampie libertà sognate dalla piazza sono rimaste tali: un sogno. I cristiani copti tendono a vedere l'altro lato della medaglia: senza l'intervento dell'esercito oggi l'Egitto sarebbe probabilmente un califfato islamico. I Fratelli musulmani sono stati dichiarati un'organizzazione terroristica, lo Stato ha pagato la ricostruzione delle oltre 60 chiese bruciate dalla Fratellanza nel 2013 e ha finalmente autorizzato la costruzione di nuovi edifici di culto anche per i cristiani. Nonostante questo, i copti difficilmente possono sentirsi al sicuro a casa loro e l'assassinio pochi giorni fa di un cristiano in pieno giorno da parte di due estremisti islamici ad Alessandria ne è la prova più tangibile.LA LIBIA DISTRUTTA E "CONQUISTATA" DA ERDOGAN La Libia è uno dei paesi che ha pagato più a caro prezzo una concezione idolatrica e storicamente disincarnata della libertà. Il dittatore Muammar Gheddafi è stato eliminato il 20 ottobre 2011 grazie all'intervento della Nato che, spinta da una Francia spregiudicata e desiderosa di scippare all'Italia la sua posizione privilegiata nell'ex colonia ricca di petrolio, insieme al regime ha abbattuto anche il paese nordafricano. Oggi non esiste più un vero Stato unitario chiamato Libia, ma solo un insieme di territori divorati da una guerra civile sanguinosa della quale hanno saputo approfittare attori luciferini e senza scrupoli. L'Isis è stato per fortuna debellato, anche se il sangue dei 21 martiri copti non verrà facilmente lavato dalle coste di Sirte. Ma il paese dove l'unità sembra ancora irraggiungibile, e dove il peso politico dell'Italia è sempre più evanescente, è ora sotto la sulfurea influenza del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, desideroso di affermare la sua potenza nel Mediterraneo e pericolosamente a guardia dei flussi migratori in grado di destabilizzare politicamente l'Europa intera.IN YEMEN LA CRISI UMANITARIA PIÙ GRAVE DEL MONDODi ciò che una volta veniva chiamato Yemen restano soltanto le macerie ormai. Il vuoto lasciato dalla cacciata del dittatore Saleh è stato riempito da una guerra civile sponsorizzata dagli eterni contendenti del mondo arabo: Arabia Saudita da una parte e Iran dall'altra. L'Occidente ha presto dimenticato il paese della Penisola araba, dove il potere è attualmente diviso tra ribelli sciiti houthi, il governo sunnita appoggiato dai sauditi, il Consiglio meridionale di transizione, lo Stato islamico e Al Qaeda. La guerra che va avanti ormai da sei interminabili anni ha già fatto più di 100 mila morti, molti dei quali civili, caduti spesso sotto le bombe saudite che l'Onu non ha mai avuto il coraggio di condannare, nel paese è in corso la più grave crisi umanitaria del mondo e 13 milioni di persone rischiano attualmente di morire di fame.LA FOLLE MATTANZA SIRIANAIl 15 marzo la guerra siriana compirà dieci anni. Le cifre non possono bastare a dare l'idea della devastazione subita dalla popolazione per mano di una coalizione internazionale di paesi che ha appoggiato con soldi e armi un gruppo di "ribelli" che si sono presto rivelati jihadisti, amanti (poco) della libertà e (molto) del terrore. Il dittatore Bashar al Assad, grazie all'intervento di Russia e Iran, è rimasto in sella ma nel paese mediorientale sono morte tra le 400 mila e le 600 mila persone, circa il 2 per cento della popolazione. Come se non bastasse, gli sfollati interni sono almeno 6,5 milioni, oltre ai tre milioni scappati all'estero.La guerra siriana, fomentata dall'Occidente, ha fatto la fortuna di gruppi jihadisti come Al Qaeda e lo Stato islamico, che ha ricambiato l'Europa con una serie interminabile di attentati terroristici, arrivando a instaurare un vastissimo Califfato in Iraq e Siria, poi crollato nel giro di due anni. Attualmente rimane una sola provincia, quella di Idlib, in mano agli islamisti sostenuti politicamente dalla Turchia ma la popolazione siriana è stremata e la sua condizione è ulteriormente aggravata dalle sanzioni occidentali.IL DISASTRO DI OBAMALe Primavere arabe non sarebbero state possibili senza la politica ondivaga e irrazionale di Barack Obama. Il presidente americano, infatti, insignito nel 2009 con il premio Nobel per la pace preventivo (mai nomina si rivelò più sbagliata), prima scaricò davanti alle proteste di Piazza Tahrir Mubarak, alleato decennale degli Usa, poi salutò con entusiasmo l'elezione a presidente di Morsi, infine non denunciò il colpo di Stato di Al Sisi, lasciando dichiarare al suo segretario di Stato, John Kerry: «La rivoluzione è stata rubata dai Fratelli musulmani».Allo stesso tempo diede il via libera per il bombardamento della Libia, salvo poi abbandonarla al suo destino (la guerra civile), e fece di tutto per appoggiare le milizie islamiche siriane e abbattere Assad, senza (fortunatamente) percorrere l'ultimo miglio e invadere il paese. Infine, non ha alzato ciglio davanti alla repressione delle proteste in Bahrain, appoggiando militarmente l'Arabia Saudita per reprimere quelle in Yemen. Infine, ha trovato un accordo con l'Iran per il congelamento delle attività nucleari.Ricapitolando: ha appoggiato i Fratelli musulmani in Egitto e Libia contro i rispettivi governi, poi ha sostenuto l'esercito contro i Fratelli musulmani in Egitto; ha fiancheggiato i sunniti contro gli sciiti in Bahrein e Yemen e poi ha trovato un accordo con l'Iran sciita per danneggiare l'Arabia Saudita sunnita. In Siria ha finanziato i ribelli siriani, facilitando la diffusione dell'Isis, per poi combatterlo, anche se in modo non risolutivo.LA POLITICA DELL'INSTABILITÀAl di là degli errori strategici di Obama, il politologo francese Henri Hude ha commentato così la politica di quegli anni: «Gli Stati Uniti conducono una politica egemonica camuffata da politica liberale universalista. Il gioco sul "grande scacchiere" consiste nel mantenere il loro potere evitando l'emergere di un rivale globale. A questo scopo, l'islamismo è l'alleato a rovescio tanto indispensabile agli Stati Uniti quanto lo erano i turchi per il re di Francia contro l'imperatore d'Asburgo. Questo principio permette di comprendere come gli Stati Uniti mantengano una relazione ambigua con gli islamisti, che ostentano odio per il "Grande Satan

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 17/12/2020 - Primavere arabe

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Dec 17, 2020 18:15


Azzurra Meringolo, Gr ; Paola Caridi, analista Medio Oriente ; Fouad Roueiha, attivista italo-siriana .

Rai Podcast Radio1
RADIO ANCH'IO del 17/12/2020 - Primavere arabe

Rai Podcast Radio1

Play Episode Listen Later Dec 17, 2020 18:15


Azzurra Meringolo, Gr ; Paola Caridi, analista Medio Oriente ; Fouad Roueiha, attivista italo-siriana .

Le VOCI di radioromalibera.org | RRL
830 - Lorenza Formicola - Il terrorismo islamico tifa Biden

Le VOCI di radioromalibera.org | RRL

Play Episode Listen Later Nov 10, 2020 9:57


Dopo che i media mainstream hanno annunciato la (presunta) vittoria di Joe Biden, i Fratelli Musulmani hanno esultato. L'organizzazione terroristica internazionale e gli organi di stampa ad essa legati vedono in un'eventuale presidenza Biden una nuova era Obama-Clinton, la stessa durante la quale furono fomentate le cosiddette “Primavere arabe”.

Notizie a colazione
Siria-Turchia-Russia: nove anni di conflitti spiegati in modo semplice da Cecilia Sala

Notizie a colazione

Play Episode Listen Later Mar 21, 2020 33:21


Nel marzo 2011, con le primavere arabe, scoppiava la guerra civile in Siria. Una guerra che ancora oggi porta molti profughi siriani a scappare dalla propria terra in cerca di un futuro migliore. Ma per farlo devono passare dalla Turchia di Erdogan. In questo approfondimento del sabato di Notizie a colazione, la giornalista di politica estera Cecilia Sala riepiloga in modo chiaro e semplice gli ultimi nove anni di conflitti e la situazione attuale. Musica: https://www.bensound.com. Illustrazione: Gianpaolo Frascella.

Stile Libero
Stile Libero: Culture in Movimento

Stile Libero

Play Episode Listen Later Sep 10, 2019 60:02


Ciaj Rocchi, Matteo DeMonte, Primavere e autunni, Chinamen, La Lettura, Olivetti, Beccogiallo, Santana, G and D - The Battle, David Crosby

culture movimento stile david crosby libero olivetti la lettura chinamen beccogiallo primavere matteo demonte ciaj rocchi
Stile Libero
Stile Libero: Culture in Movimento

Stile Libero

Play Episode Listen Later Sep 9, 2019 60:02


Ciaj Rocchi, Matteo DeMonte, Primavere e autunni, Chinamen, La Lettura, Olivetti, Beccogiallo, Santana, G and D - The Battle, David Crosby

culture movimento stile david crosby libero olivetti la lettura chinamen beccogiallo primavere matteo demonte ciaj rocchi
Stile Libero
Stile Libero: Culture in Movimento

Stile Libero

Play Episode Listen Later Sep 9, 2019 60:02


Ciaj Rocchi, Matteo DeMonte, Primavere e autunni, Chinamen, La Lettura, Olivetti, Beccogiallo, Santana, G and D - The Battle, David Crosby

culture movimento stile david crosby libero olivetti la lettura chinamen beccogiallo primavere matteo demonte ciaj rocchi
Radio3 Mondo,  2019
RADIO3 MONDO - Algeria (e Sudan) tra autunni e primavere

Radio3 Mondo, 2019

Play Episode Listen Later Jul 18, 2019 30:00


Per il momento in Algeria la situazione resta sospesa tra la speranza e la paura. E gli echi che arrivano dal Sudan, altro popolo in rivolta da mesi, riportano timori finora rimossi.

ISPI Express
6. Le crisi mediorientali alle porte d'Europa

ISPI Express

Play Episode Listen Later May 7, 2019 29:03


Alla stagione delle Primavere arabe, tra il 2011 e il 2013, invece di un’estate di democrazia sembra essere seguito un gelido inverno. Questa puntata di ISPI Express è dedicata alle sfide che interessano oggi Medio Oriente e Nord Africa, in cui molti attori regionali stanno vivendo crisi di legittimità istituzionale, difficoltà economiche, instabilità politica e conflitti settari.

Ma com'era il '68?
MA COM'ERA IL '68? del 22/08/2015 - Ottava puntata

Ma com'era il '68?

Play Episode Listen Later Aug 22, 2015 25:06


Si chiude l'anno delle Primavere e delle Contestazioni. Viareggio, capodanno alla Bussola con contestazione. Taranto, Messa di Natale all'Italsider. La preghiera degli astronauti. I 20anni dello Stato di Israele.

Esteri
Esteri di lunedì 03/03/2014

Esteri

Play Episode Listen Later Mar 3, 2014 27:18


1-Crisi ucraina: Putin mantiene la pressione su Kiev mentre tratta con l'occidente. Aggiornamenti, interviste e analisi..2-Francia: la destra di Sarkozy senza pace. ..L'attuale segretario dell'ump Copé accusato di aver ..truffato il proprio partito. ..3-”dare in affidamento i bimbi di genitori islamisti”...La proposta shock del sindaco di Londra Boris Johnson...4-Primavere arabe: l'instabilità politica minaccia i beni culturali. Reportage dal cairo...5-l'eliminazione, il libro dove il male è raccontato da un sopravissuto del genocidio cambogiano. L'autore Rithy Panh è il regista dell'” immagine mancante”. ..6-Fiction: true detective, la serie tv con Mattew  McConaughey...

Esteri
Esteri di lun 03/03

Esteri

Play Episode Listen Later Mar 2, 2014 27:18


1-Crisi ucraina: Putin mantiene la pressione su Kiev mentre tratta con l'occidente. Aggiornamenti, interviste e analisi..2-Francia: la destra di Sarkozy senza pace. ..L'attuale segretario dell'ump Copé accusato di aver ..truffato il proprio partito. ..3-”dare in affidamento i bimbi di genitori islamisti”...La proposta shock del sindaco di Londra Boris Johnson...4-Primavere arabe: l'instabilità politica minaccia i beni culturali. Reportage dal cairo...5-l'eliminazione, il libro dove il male è raccontato da un sopravissuto del genocidio cambogiano. L'autore Rithy Panh è il regista dell'” immagine mancante”. ..6-Fiction: true detective, la serie tv con Mattew  McConaughey...

Esteri
Esteri di lun 03/03

Esteri

Play Episode Listen Later Mar 2, 2014 27:18


1-Crisi ucraina: Putin mantiene la pressione su Kiev mentre tratta con l'occidente. Aggiornamenti, interviste e analisi..2-Francia: la destra di Sarkozy senza pace. ..L'attuale segretario dell'ump Copé accusato di aver ..truffato il proprio partito. ..3-”dare in affidamento i bimbi di genitori islamisti”...La proposta shock del sindaco di Londra Boris Johnson...4-Primavere arabe: l'instabilità politica minaccia i beni culturali. Reportage dal cairo...5-l'eliminazione, il libro dove il male è raccontato da un sopravissuto del genocidio cambogiano. L'autore Rithy Panh è il regista dell'” immagine mancante”. ..6-Fiction: true detective, la serie tv con Mattew  McConaughey...

Esteri
Esteri di martedì 07/01/2014

Esteri

Play Episode Listen Later Jan 7, 2014 28:08


1-Primavere arabe: dopo la Siria la rinascita dell'estremismo islamico adesso minaccia l' Iraq...2-Stati Uniti: Il senato conferma la nomina di Janet Yellen alla guida della Fed. ..3-Panama. Intrigo internazionale attorno all'ampliamento del canale..4-Brasile: il governo manda i soldati a difesa degli awà, la tribù più minacciata del mondo. L'intervista di esteri. ( Francesca Casella Survival Italia ) ..6-le materie prime che dettano l'agenda politica. Il caso del cacao in Costa d'Avorio. ..7-il mondo delle applicazioni: tutto quello che succederà nelle capitali europee della cultura...8-diritti civili: licenziato per aver appoggiato i matrimoni gay. La denuncia di un ex giocatore di football americano . ..********************** Lo speciale sul centenario di Albert Camus è su podcast 1/01/2014

Esteri
Esteri di mar 07/01

Esteri

Play Episode Listen Later Jan 6, 2014 28:09


1-Primavere arabe: dopo la Siria la rinascita dell'estremismo islamico adesso minaccia l' Iraq...2-Stati Uniti: Il senato conferma la nomina di Janet Yellen alla guida della Fed. ..3-Panama. Intrigo internazionale attorno all'ampliamento del canale..4-Brasile: il governo manda i soldati a difesa degli awà, la tribù più minacciata del mondo. L'intervista di esteri. ( Francesca Casella Survival Italia ) ..6-le materie prime che dettano l'agenda politica. Il caso del cacao in Costa d'Avorio. ..7-il mondo delle applicazioni: tutto quello che succederà nelle capitali europee della cultura...8-diritti civili: licenziato per aver appoggiato i matrimoni gay. La denuncia di un ex giocatore di football americano . ..********************** Lo speciale sul centenario di Albert Camus è su podcast 1/01/2014

Esteri
Esteri di mar 07/01

Esteri

Play Episode Listen Later Jan 6, 2014 28:09


1-Primavere arabe: dopo la Siria la rinascita dell'estremismo islamico adesso minaccia l' Iraq...2-Stati Uniti: Il senato conferma la nomina di Janet Yellen alla guida della Fed. ..3-Panama. Intrigo internazionale attorno all'ampliamento del canale..4-Brasile: il governo manda i soldati a difesa degli awà, la tribù più minacciata del mondo. L'intervista di esteri. ( Francesca Casella Survival Italia ) ..6-le materie prime che dettano l'agenda politica. Il caso del cacao in Costa d'Avorio. ..7-il mondo delle applicazioni: tutto quello che succederà nelle capitali europee della cultura...8-diritti civili: licenziato per aver appoggiato i matrimoni gay. La denuncia di un ex giocatore di football americano . ..********************** Lo speciale sul centenario di Albert Camus è su podcast 1/01/2014