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È vero che Bitcoin è molto meno privato di Monero? Una sfida a colpi di trasazioni ci conferma ancora una volta che la risposta è sorprendente.Inoltre: nuovi scontri nella faida OP_RETURN, le riserve strategiche statali in USA continuano a naufragare, Apple ammorbidisce le sue politiche per le transazioni all'interno dell App Store, El Salvador si appropria dell'educazione Bitcoin nelle scuole mentre il Fondo Monetario Internazionale assicura che non sta più comprando nuovi bitcoin.It's showtime!
Chiusura positiva per l'Europa, con Milano leggermente sotto la parità. Wall Street in rialzo, mentre il Fondo Monetario Internazionale ha ridotto le stime di crescita globale a causa della guerra commerciale. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Lo stato attuale di CISA, uno dei soft fork più attesi di Bitcoin, un aggiornamento che porterà tantissimi benefici al layer 1 del nostro protocollo preferito.Inoltre: il Fondo Monetario Internazionale definisce a sorpresa Bitcoin in uno dei suoi documenti più importanti, la Sindaca di Amsterdam chiede al governo olandese di vietare Bitcoin, e ancora caos nelle nuove norme fiscali sulle criptoattività.It's showtime!
Il Console onorario in Canton Ticino di El Salvador Giacomo Zucco ci raggiunge al BIPSHOW per raccontarci tutto, ma proprio tutto, sull'accordo tra lo Stato e il Fondo Monetario Internazionale. Ne sentirete delle belle!Inoltre: Dataroom di Milena Gabanelli parla di Bitcoin in maniera stranamente corretta, l'Europa annuncia l'Euro digitale, e arriva la riserva strategica USA voluta da Donald Trump.It's showtime!
È la fine di un'era. El Salvador modifica la legge Bitcoin e rinuncia al legal tender su richiesta del Fondo Monetario Internazionale. Mentre tutti i giornali del mondo danno la notizia dipingendola come "il fallimento di Bitcoin", la nostra comunità si spacca nel dibattito.Inoltre: Tether lancia USDT sul Lightning Network di Bitcoin, vi raccontiamo come funziona, e analizziamo la piattaforma p2p HodlHodl per acquistare bitcoin privatamente.It's showtime!
Torna il BIP SHOW con la sua settima stagione!Bankitalia e l'IRF americana all'assalto di Bitcoin e della privacy dei cittadini. Il futuro distopico è ormai alle porte?Inoltre: tutti i dettagli dell'accordo fra El Salvador e il Fondo Monetario Internazionale, cosa sono i payjoin asincroni e perché saranno fondamentali per la privacy onchain, festeggiamo l'anniversario del rilascio della prima versione di Bitcoin.It's showtime!
Google annuncia Willow, un nuovo avanzamento scientifico nel campo dei chip quantici, e il panico si diffonde tra i bitcoiner più inesperti. Torniamo a parlare di quantum FUD, del perché è un'idiozia per allocchi e di come serva solo a manipolare il mercato.Inoltre: El Salvador e il Fondo Monetario Internazionale trovano un accordo, crolla il castello di carte dello schema ponzi SWAG, Microsoft dice no a Bitcoin, e molto altro! It's showtime!
MILANO (ITALPRESS) - "La salute del sistema finanziario è migliorata rispetto allo scorso anno: ci sono sempre dei rischi, l'inflazione è scesa molto ma continua a rimanere sopra i target". A dirlo il Vice Direttore Monetary and Capital Markets Department del Fondo Monetario Internazionale, Fabio Natalucci, ospite di Focus ESG, format tv dell'Italpress.fsc/gsl
MILANO (ITALPRESS) - "La salute del sistema finanziario è migliorata rispetto allo scorso anno: ci sono sempre dei rischi, l'inflazione è scesa molto ma continua a rimanere sopra i target". A dirlo il Vice Direttore Monetary and Capital Markets Department del Fondo Monetario Internazionale, Fabio Natalucci, ospite di Focus ESG, format tv dell'Italpress.fsc/gsl
Cambio ai vertici del gruppo Benetton dopo le perdite comunicate lo scorso fine settimana. Cina da monitorare. Da una parte il Fondo Monetario Internazionale alza le stime di crescita del Paese dall'altra Elon Musk afferma che i dazi Usa contro Pechino sono una distorsione del mercato. Vi aspetto.
Iscriviti alla nostra newsletter "il Punto" (con altre +55mila persone) : clicca qui Iscriviti a "techy" (con altre +3mila persone): clicca qui Ci vediamo al Festival Internazionale dell'Economia a Torino? Info qui Rapporto sull'Italia del Fondo Monetario Internazionale: lo trovi qui Capitoli: (00:00) Intro (01:41) Il Fondo Monetario Internazionale boccia l'economia italiana? Nì, ma serve lavorare sulla produttività! (07:25) Biden aumenta i dazi per le auto elettriche cinesi - salgono dal 25% al 102,5% (11:53) Recap Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
L'Est dell'Europa supererà presto i paesi del Mediterraneo per tenore di vita.Lo scrive Bloomberg, mostrando un grafico che riflette le ultime proiezioni del Fondo Monetario Internazionale sul reddito pro-capite rettificato in base al potere d'acquisto.Dal grafico, emerge chiaramente che il tenore di vita della Lituania e della Slovenia supererà quello dell'Italia entro il 2029 mentre la Polonia non sarà molto lontana.
In questa puntata del Bazar Atomico parliamo con Carlo Cottarelli di economia e politica italiana ed internazionale. Dopo essersi laureato in Economia a Siena e aver conseguito il Master presso la London School of Economics, Carlo Cottarelli ha lavorato nel dipartimento ricerca della Banca d'Italia e poi all'Eni. Dal 1988 lavora per il Fondo Monetario Internazionale, per cui ha ricoperto vari incarichi in diversi dipartimenti. Dal 2013 al 2014 è stato Commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica, nominato dal governo Letta. Dal 2017 è direttore dell'Osservatorio sui conti pubblici Italiani dell'università Cattolica di Milano e visiting professor presso l'università Bocconi. Il 28 maggio 2018 è stato incaricato dal presidente della Repubblica Mattarella di formare un nuovo governo, incarico che Cottarelli ha accettato con riserva, ha poi rimesso il mandato il 31 maggio. È autore di numerosi saggi sulle politiche e istituzioni fiscali e monetarie, e sull'inflazione, tra gli ultimi: “La lista della spesa. La verità sulla spesa pubblica italiana e su come si può tagliare” (2015), “Il macigno. Perché il debito pubblico ci schiaccia e come si fa a liberarsene” (2016), “I sette peccati capitali dell'economia italiana” (2018), “I dieci comandamenti dell'economia italiana”, “Pachidermi e pappagalli” (2019) e “All'inferno e ritorno” (2021). Nel 2020 è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Alle elezioni politiche del 2022 è stato eletto al Senato nelle fila del Partito democratico, carica dalla quale si è dimesso l'anno successivo. Dal 2023 è Direttore del programma “Peses” dell'università Cattolica di Milano, un programma di educazione per le Scienze Economiche che ha l'obiettivo di realizzare nelle scuole di tutto il territorio nazionale incontri per offrire l'opportunità di dialogare con personalità contraddistinte da esperienza professionale e grande capacità comunicativa. È appena uscito il suo ultimo libro “Dentro il palazzo”.
Parto dalle stime del Fondo Monetario Internazionale. Attenzione alla Spagna perché la forte crescita, prevista dal Fondo, potrebbe anche significare più inflazione e questo potrebbe di conseguenza frenare le attese di taglio dei tassi della Bce. Vado poi a fare il punto sulle trimestrali americane, da Microsoft a Google e AMD. Vi aspetto.
Oggi parliamo con Carlo Cottarelli, economista ed ex Direttore del Fondo Monetario Internazionale, dei problemi economici dell'Italia e di come fare per risolverli. Affrontiamo le cause del periodo di bassa crescita che l'Italia vive da quasi 20 anni, discutiamo gli strumenti da usare per tornare a crescere ed il ruolo del PNRR in questo percorso. Naturalmente non mancano le sue previsioni economiche per il 2024. (00:00) Intro (01:37) Cos'è il PNRR (02:57) Cause dei ritardi (06:31) Cosa rischia l'italia? (10:32) Come fare per ricevere i fondi (13:57) Come vanno usati (15:07) Perchè l'Italia non spende abbastanza (20:10) Ha senso ricevere altri soldi? (22:40) Quanto cresceremo nel 2024? (24:15) Come andrà l'inflazione? (28:30) Perché i salari non aumentano da 20 anni? (31:07) Pro o contro al salario minimo (34:00) Le soluzioni ai problemi dell'Italia
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Meloni, i dati sull'occupazione e le pensioni, il Fondo Monetario Internazionale. Nuova puntata de "La Scossa", con Francesco Delzio. Oggi parliamo de “La Scossa delle carte di credito e di debito”. Spesso sono i commercianti a frenare l'uso delle carte di credito e di debito. Milano Music Week. Prosegue il nostro viaggio alla scoperta dei protagonisti del mercato musicale italiano. Oggi ci ha raggiunti Filippo Sugar, presidente di Sugar Music. È tornato a trovarci per un commento delle ultime notizie Roberto Arditti, direttore editoriale di Formiche.net. Il tema di oggi è stato l'allarme sull'intelligenza artificiale. All'interno di Non Stop News, con Barbara Sala, Luigi Santarelli e Massimo Lo Nigro.
Il ciclo economico è un fenomeno che descrive la variazione periodica dell'attività economica di un paese, che si manifesta attraverso fasi di crescita (espansione) e fasi di contrazione (recessione). Durante la fase di espansione del ciclo economico, l'economia di un paese registra una crescita del PIL, dell'occupazione e degli investimenti. Le imprese sono in fase di espansione e i consumi aumentano, spingendo l'economia verso l'alto. Durante questa fase, si possono verificare anche fenomeni di inflazione, in cui i prezzi dei beni e dei servizi aumentano. Tuttavia, dopo un periodo di espansione, l'economia può entrare in una fase di recessione. Durante una recessione, si verifica una contrazione dell'attività economica, con una diminuzione del PIL, dell'occupazione e degli investimenti. Le imprese possono ridurre la produzione e licenziare dipendenti, mentre i consumi diminuiscono. Durante una recessione, si possono verificare anche fenomeni di deflazione, in cui i prezzi dei beni e dei servizi diminuiscono. Le recessioni possono essere causate da diversi fattori, come crisi finanziarie, shock esterni (come guerre o crisi energetiche) o squilibri interni nell'economia. Le politiche economiche, come il taglio dei tassi di interesse o gli stimoli fiscali, possono essere adottate per cercare di contrastare una recessione e favorire la ripresa economica. Le recessioni possono avere effetti negativi sull'economia e sulla società, come un aumento della disoccupazione, una diminuzione del reddito delle famiglie e una contrazione dei consumi. Tuttavia, possono anche avere effetti positivi a lungo termine, come la riorganizzazione e l'adeguamento delle imprese, che possono migliorare l'efficienza dell'economia. Per monitorare il ciclo economico, gli economisti utilizzano diversi indicatori, come il PIL, l'occupazione, l'inflazione e gli investimenti. Gli organismi internazionali, come il Fondo Monetario Internazionale e l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, forniscono analisi e previsioni sul ciclo economico globale e sui rischi di recessione. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/chatgpt20/message
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - "La manovra è debole, inadeguata e iniqua. Non propone misure per la crescita". Lo dice Beatrice Covassi, eurodeputata del Partito Democratico, in merito alla manovra economica del governo italiano su cui si esprimerà il 21 novembre la Commissione Europea.xf4/sat/gtr
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - "La manovra è debole, inadeguata e iniqua. Non propone misure per la crescita". Lo dice Beatrice Covassi, eurodeputata del Partito Democratico, in merito alla manovra economica del governo italiano su cui si esprimerà il 21 novembre la Commissione Europea.xf4/sat/gtr
Durante le recenti riunioni del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale a Marrakech, è emersa una riflessione importante. L'idea di dividere il mondo in sviluppato e in via di sviluppo sta diventando meno rilevante. Potremmo dire che, in un certo senso, tutto il mondo è un'economia in via di sviluppo. Ma la domanda fondamentale è: riuscirà il mondo a finanziare questo sviluppo? Tratto da “Le prospettive settimanali del CIO” a cura Ashok Bhatia, Deputy Chief Investment Officer—Fixed Income di Neuberger Berman. Questi podcast includono commenti generali di mercato, contenuti formativi di carattere generale sugli investimenti e informazioni generali su Neuberger Berman. I podcast sono solo a scopo informativo e nulla qui presente costituisce una consulenza in materia di investimenti, legale, contabile o fiscale o una raccomandazione per l'acquisto, la vendita o la detenzione di un titolo. La presente comunicazione non è diretta a nessun investitore in particolare o categoria di investitori e non deve essere considerata come un consiglio di investimento o un suggerimento per intraprendere o astenersi da qualsiasi linea di condotta relativa agli investimenti. Le decisioni di investimento dovrebbero essere prese sulla base degli obiettivi e delle circostanze individuali di un investitore e in consulenza con i suoi consulenti. Le informazioni sono ottenute da fonti ritenute affidabili, ma non esiste alcuna dichiarazione o garanzia in merito alla loro accuratezza, completezza o affidabilità. Tutte le informazioni sono aggiornate alla data di registrazione dei podcast e sono soggette a modifiche senza preavviso. Eventuali opinioni o view qui espresse potrebbero non riflettere quelle della società nel suo complesso. Questo materiale può includere stime, prospettive, proiezioni e altre "dichiarazioni previsionali". A causa di una varietà di fattori, gli eventi effettivi o il comportamento del mercato possono differire in modo significativo dalle opinioni qui espresse. I prodotti e i servizi di Neuberger Berman potrebbero non essere disponibili in tutte le giurisdizioni o per tutti i tipi di clienti. La diversificazione non garantisce il profitto né protegge dalle perdite nei mercati in declino. Investire comporta dei rischi inclusa la possibile perdita del capitale. Gli investimenti in hedge fund e private equity sono speculativi, comportano un grado di rischio più elevato rispetto agli investimenti più tradizionali e sono destinati esclusivamente a investitori sofisticati. Gli indici non sono gestiti e non sono disponibili per l'investimento diretto. I rendimenti passati non sono un indicatore affidabile di rendimenti attuali o futuri. Le opinioni espresse nel presente documento possono includere quelle del team Multi Asset Class di Neuberger Berman (MAC) e del Comicato di Asset Allocation (AAC) di Neuberger Berman. Le opinioni del team MAC e dell'AAC potrebbero non riflettere le opinioni della società nel suo complesso. Gli advisor e i gestori di portafoglio di Neuberger Berman potrebbero assumere posizioni contrarie alle view o opinioni del team MAC. Il team MAC e le opinioni della CAA non costituiscono una previsione di eventi futuri o comportamenti futuri del mercato. Le discussioni su settori e aziende specifici sono solo a scopo informativo. Questo materiale non è inteso come un report di ricerca formale e non dovrebbe essere considerato come una base per prendere decisioni di investimento. La società, i suoi dipendenti e gli advisor possono detenere posizioni di qualsiasi società qui discussa. I titoli specifici identificati e descritti non rappresentano tutti i titoli acquistati, venduti o consigliati per i clienti nell'ambito dell'attività di consulenza. Non si deve presumere che gli investimenti in titoli, società, settori o mercati identificati e descritti siano stati o saranno redditizi. Qualsiasi discussione sui fattori e rating ambientali, sociali e di governance (ESG) è solo a scopo informativo e non deve essere considerata come base per prendere una decisione di investimento. I fattori ESG sono uno dei tanti fattori che possono essere considerati quando si prendono decisioni di investimento. Il presente materiale viene pubblicato, fatte salve le restrizioni giurisdizionali, tramite varie controllate e affiliate globali di Neuberger Berman Group LLC. Per informazioni sulle entità specifiche e sulle limitazioni e restrizioni a livello giurisdizionale visitate il sito www.nb.com/disclosure-global-communications. Il nome e il logo “Neuberger Berman” sono marchi di servizio registrati di Neuberger Berman Group LLC. © 2023 Neuberger Berman Group LLC. Tutti i diritti riservati.
L'inflazione è nemica dell'economia odierna e manda in fumo i nostri risparmi, abbattendo il potere d'acquisto. Ha affrontato questo tema insieme ai nostri Degiornalist - Fabiana Paolini e Claudio Chiari - il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora. Nel corso della puntata di venerdì 6 ottobre, l'ospite ha commentato una serie di dati: «Le riserve di risparmi sono scesi di oltre 71 miliardi di euro, un calo del 3,4%. La fase convinturale, ovvero questo momento storico, ci dice che c'è una inflazione e una stagnazione del mercato». Brutte notizie, destinate a peggiorare «Fino all'abbassamento dei tassi di interesse da parte del Fondo Monetario Internazionale» a detta di Spadafora. Giuseppe che ha aggiunto: «Le piccole aziende sono state massacrate dal costo dell'energia. Crescono i debiti ed è sempre più difficile ottenere crediti».LA SPERANZA - Nonostante l'amarezza, il vicepresidente Unimpresa ha invitato tutti gli italiani a rimanere fiduciosi: «Il nostro Paese ha economicamente delle basi solide, entro giugno 2024 dovremmo iniziare a intravedere la luce in fondo al tunnel».
ROMA (ITALPRESS) - Il Fondo Monetario Internazionale rivede al rialzo le stime di crescita dell'Italia, la cui performance quest'anno sarà migliore di quella di Germania, Francia e della media dell'area euro. Il Pil italiano è stato alzato di 0,4 punti percentuali nel 2023 al +1,1%, mentre quello per il 2024 è stato ritoccato al rialzo di 0,1 punti. mgg/gtr
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione:- Il Fondo monetario internazionale rivede al rialzo le stime sull'Italia- Bankitalia, il caldo record farà crollare il Pil- Università, dal governo mezzo miliardo in più - Troppi errori negli algoritmi del fiscoabr/gtr
ROMA (ITALPRESS) - Migrazione, investimenti, commercio e transizione verso l'energia pulita. Sono alcuni dei temi al centro dell'accordo di cooperazione siglato dall'Unione Europea e dalla Tunisia.sat/mrv
È una grande ammucchiata di fondi e banche commerciali su Bitcoin quella a cui stiamo assistendo, scatenata dall'entusiasmo per l'annuncio di BlackRock. Cosa dovremmo pensarne?Inoltre: arriva la prima versione funzionante di CivKit, il marketplace decentralizzato, i nostri contatti in El Salvador smorzano l'entusiasmo su Volcano Energy, il Fondo Monetario Internazionale cambia strategia su Bitcoin e vi presentiamo Smartino, un full node sul vostro vecchio smartphone Android.It's showtime!
Bankitalia deve aggiornare le stime sulla crescita al rialzo relativamente al Sistema Paese. Il Punto dell'economista Gianni Lepre.fsc/gsl
A cura di Daniele Biacchessi Il rapporto diffuso dal Fondo Monetario Internazionale sull'Italia raccomanda una piena e tempestiva realizzazione del Pnrr per affrontare sfide importanti. "L'invecchiamento della popolazione, i cambiamenti climatici, la sicurezza energetica e la frammentazione globale, tutti impegni che richiedono riforme che aumentino la produttività e investimenti nelle competenze e nelle infrastrutture verdi e digitali". Secondo Fmi, la crescita del Pil italiano sarà moderata all'1,1% nel 2023 e nel 2024, per poi risalire temporaneamente dal 2025 con il picco della spesa del Pnrr e rimanere modestamente al di sopra della sua tendenza di lungo periodo. L'altro tema cruciale è l'inflazione: la previsione è che diminuisca gradualmente, per tornare all'obiettivo del 2% solo intorno al 2026. Infine Fmi si rivolge direttamente al Governo. In Italia - scrive il Fondo - sarebbe auspicabile una riforma del sistema fiscale per migliorare l'efficienza e l'equità. L'invito è adottare un modello di fisco che "incoraggi l'occupazione, abolisca le spese fiscali inefficaci, rafforzi la riscossione delle entrate e tuteli la progressività". Come avvenuto nel passato e con Governi di varia natura politica e tecnica, le raccomandazioni del Fondo Monetario Internazionale non sono quasi mai state ascoltate, ma, almeno sull'attuazione rapida del Pnrr non è il primo richiamo arrivato a Palazzo Chigi: dai numerosi alert inviati dalla Commissione Europea fino al monito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Senza una accelerazione del piano, l'Italia perderebbe la grande occasione per il rilancio in ogni suo settore produttivo.
A cura di Daniele Biacchessi Il rapporto diffuso dal Fondo Monetario Internazionale sull'Italia raccomanda una piena e tempestiva realizzazione del Pnrr per affrontare sfide importanti. "L'invecchiamento della popolazione, i cambiamenti climatici, la sicurezza energetica e la frammentazione globale, tutti impegni che richiedono riforme che aumentino la produttività e investimenti nelle competenze e nelle infrastrutture verdi e digitali". Secondo Fmi, la crescita del Pil italiano sarà moderata all'1,1% nel 2023 e nel 2024, per poi risalire temporaneamente dal 2025 con il picco della spesa del Pnrr e rimanere modestamente al di sopra della sua tendenza di lungo periodo. L'altro tema cruciale è l'inflazione: la previsione è che diminuisca gradualmente, per tornare all'obiettivo del 2% solo intorno al 2026. Infine Fmi si rivolge direttamente al Governo. In Italia - scrive il Fondo - sarebbe auspicabile una riforma del sistema fiscale per migliorare l'efficienza e l'equità. L'invito è adottare un modello di fisco che "incoraggi l'occupazione, abolisca le spese fiscali inefficaci, rafforzi la riscossione delle entrate e tuteli la progressività". Come avvenuto nel passato e con Governi di varia natura politica e tecnica, le raccomandazioni del Fondo Monetario Internazionale non sono quasi mai state ascoltate, ma, almeno sull'attuazione rapida del Pnrr non è il primo richiamo arrivato a Palazzo Chigi: dai numerosi alert inviati dalla Commissione Europea fino al monito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Senza una accelerazione del piano, l'Italia perderebbe la grande occasione per il rilancio in ogni suo settore produttivo.
Lo status quo affila i coltelli e lancia Unicoin, la CBDC mondiale del Fondo Monetario Internazionale, il Parlamento Europeo approva due regolamenti sulle valute digitali, il MICA e il TFR, mentre una banca commerciale francese propone la propria stablecoin. Le definiscono Crypto 2.0, nuove tecnologie che superano (a detta loro) Bitcoin per prestazioni e applicazioni. Riusciranno gli Stati a vincere con questa operazione di fiatwashing?Inoltre: Strike sbarca in Guatemala grazie a una partnership con il wallet Osmo e migliaia di Bitcoin dormienti si spostano all'improvviso. È tornato Satoshi Nakamoto? No.It's showtime!
L'Egitto e le armi alla Russia in una esclusiva del Washington Post, le nuove previsioni del Fondo Monetario Internazionale e le prove di forza cinesi intorno a Taiwan
Xi Jinping e Vladimir Putin hanno confermato i loro accordi, il pacchetto di prestiti all'Ucraina del Fondo Monetario Internazionale e il caos ad Haiti
Ieri è stato presentato il report "Un anno di guerra" da parte del Centro Studi Divulga, centro studi dedicato all'analisi delle dinamiche di produzione e consumo, trend economici e politici; specializzato soprattutto nelle ricerche in campo alimentare. Quello che emerge dal paper è che cala ma non crolla l'export alimentare italiano in Russia (-8%) e Ucraina (-20%) con una perdita complessiva di quasi 100 milioni di euro in valore. In Russia, arretrano in particolare pasta (-31%), caffè (-29%), bevande alcoliche (-43%), florovivaismo (-25%) e olio di oliva (-13%), mentre tiene l'export di vini(120milioni di euro esportati nei primi 10 mesi del 2022, + 5%) e di prodotti dolciari (42 milioni di euro, + 4%). In Ucraina, con il valore dell'export italiano a 220 milioni di euro, a soffrire in particolare tabacco (-24%), vini e spumanti (-41%), latte e derivati (-35%), bevande alcoliche (-52%) e prodotti dolciari (-47%). Crescono invece le esportazioni di caffè (+4%), pasta (+10%) e ortaggi (+70%). Ne parliamo con Felice Adinolfi, direttore del centro studi divulga, e professore ordinario di economia agraria all Università di Bologna. Russia, per l economia non è crollata Dal 24 febbraio dello scorso anno anniversario dell'invasione dell'Ucraina la Russia ha dovuto far fronte a una serie di sanzioni senza precedenti. Se l'obiettivo di queste azioni era fermare subito la guerra, sappiamo bene che non ci sono riuscite. Al momento non si vedono neppure vie d'uscita in un orizzonte lontano. Prendendo di mira le ricchezze della Russia, le sanzioni in realtà puntano a ridurre il più possibile le fonti che alimentano le spese militari e la guerra di Vladimir Putin. Ma questo la Russia è al primo posto nel mondo per risorse naturali (riserve di oro, carbone, petrolio, diamanti e terre rare del valore di 75 trilioni - 75.000 miliardi - di dollari, secondo le stime di Statista, con gli Stati Uniti alle spalle con riserve per solo 45 trilioni). E l'economia lo scorso anno ha tenuto nonostante la guerra e le sanzioni. Per la Banca centrale russa nel 2022 l'economia del Paese ha perso "solo" il 2,5%, e il Fondo Monetario Internazionale prevede un ritorno alla crescita per il 2023 e il 2024, quando il pil è atteso salire rispettivamente dello 0,3% (+2,6 punti percentuali) e del 2,1% (+0,6 punti). Ne parliamo conAntonella Scott, collaboratrice de Il Sole 24 Ore, per il quale si occupa di Russia. Ucraina ad un anno dallo scoppio della guerra Gigi Donelli si trova a Kyev a conclusione del suo viaggio in Ucraina che ha raccontato nel podcast originale di Radio 24"Destinazione Ucraina", 7 episodi che stanno uscendo da lunedì 20 fino a domenica 26 e che raccontano un Paese che ha combattuto e che si è tenuto in piedi. Gigi in particolare oggi ci racconterà della "resistenza" del sistema ferroviario ucraino nodo strategico e logistico non solo per il sostegno militare ma soprattutto anche quello civile. Nel frattempo nel 2022 il pil ucraino ha subito un calo del 30,4%, secondo le stime del ministero dell'economia ucraino ma lo ministero prevede una crescita del pil del 2% nel 2023. Gigi Donelli, inviato di Radio24 a Kyev.
Nel nuovo episodio del BIP SHOW torniamo a parlare di ordinals. La febbre per le jpeg su bitcoin sale e le domande si accumulano: rompono la fungibilità dei satoshi? Mettono a repentaglio il network salvando immagini illegali in blockchain? Rispondiamo a queste e a molte altre domande scottanti.Inoltre: Breez lancia un nuovo SDK, un kit per gli sviluppatori che ha del rivoluzionario, il Fondo Monetario Internazionale ammette che Bitcoin non ha mandato in fallimento El Salvador, torna lo scammer Faketoshi con nuove minhiate legali e la SEC stringe il cappio attorno al collo delle shitcoin.It's showtime!
Le prospettive del Fondo Monetario Internazionale sulla crescita globale sono migliori del previsto, la Corea del Sud lascia una porta aperta sull'invio di armi all'Ucraina e la Brexit tre anni dopo
Sale in cattedra il professor Guybrushazzi per una disamina approfondita sullo stato attuale del Lightning Network: che livello di privacy ha raggiunto? Quali sono i colli di bottiglia più preoccupanti? Quanto è ancora difficile gestire un nodo Lightning? Potrà un giorno una transazione LN essere privata come il gesto di passarsi una banconota?Tirate fuori il taccuino alunni e preparatevi a prendere appunti!Inoltre in quest nuovo episodio: El Salvador paga interamente la cedola del debito nei confronti del Fondo Monetario Internazionale e nessuno si preoccupa di dare risalto alla notizia, dopo che la stampa internazionale aveva dato per certo l'imminente default del paese, Google è costretta a pubblicare i dati sul consumo di acqua necessario al raffreddamento di un suo data center in Oregon. La quantità di risorse è mastodontica ma per la stampa di regime solo Bitcoin non è sostenibile! It's showtime!
Saipem chiude in rally; Intesa Sanpaolo soffre dopo osservazioni Bce; occhio al rendimento Btp 10 anni; l'avvertimento di Lagarde sulla Cina; Fondo Monetario Internazionale pronto a rivedere al rialzo stime crescita globale 2023.Puntata a cura di Gualtiero Lugli - Class CNBC Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Negli Stati Uniti è iniziata la stagione delle pubblicazioni aziendali trimestrali. Il rischio che la recessione possa essere più forte del previsto è paventato da alcuni economisti, mentre il numero 1 del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva ha invitato Pechino a continuare sulla strada della riapertura, affermando che il ritorno alla normalità nell'economia cinese sarà il fattore più importante per una ripresa della crescita globale quest'anno.Intanto, le azioni europee non avevano mai iniziato un nuovo anno così bene e come non accade solitamente a 6 mesi l'azionario europeo batte quello Usa. Se c'è un mercato che, però, da inizio anno non si schioda dai minimi e anzi flirta con essi, minacciando di romperli, è quello azionario giapponese. Un bel rompicapo questo mercato e che dimostra che investire non è questione solo di “fondamentali”, poiché se si prendono le valutazioni del listino del Sol Levante (13,8 volte gli utili) queste sono mediamente la metà della serie storica osservata, ovvero a partire dal 1982.Negli ultimi 16 anni il mercato azionario giapponese è cresciuto meno della metà rispetto all'indice azionario mondiale e anche il 2022 si è chiuso in modo molto negativo complice anche l'andamento dello yen.Negli ultimi 20 anni, insieme al mercato azionario italiano, è stato (se uno avesse replicato gli indici principali) fra i peggiori posti dove investire fra i Paesi Sviluppati. Se fino all'inizio degli anni '90 l'immagine del Giappone era quella di un Paese destinato a diventare una superpotenza mondiale capace perfino di insidiare lo scettro degli Stati Uniti, oggi l'idea prevalente è quella di un Paese che lotta con il declino demografico e detiene uno dei più alti debiti pubblici al mondo rispetto al PIL (il 270% circa contro “solo” il 147% italiano).
#notizie #podcast #CaroBenzina #Accise #Meloni
In attesa di un 2023 per il quale gli organismi internazionali (Fondo Monetario Internazionale, Ocse, Commissione Europea) sono concordi nel prevedere un rallentamento della crescita rispetto all'anno in corso, i dati dell'Osservatorio Federvini curato da Nomisma e TradeLab evidenziano un nuovo record per l'export agroalimentare italiano, che dovrebbe superare i 59 miliardi di euro a fine anno (+16% rispetto al 2021) trainato anche dalle vendite oltre frontiera di vini, spiriti e aceti.I dati sull'export dell'Osservatorio Federvini (Nomisma)Per il vino si prevede il record di 8 miliardi di euro (+12% rispetto all'anno precedente), così come per gli spirits (1,7 miliardi di euro). Buono anche il risultato per gli aceti, in particolare balsamici, che vedono chiudere l'anno con una crescita delle esportazioni (a valore) del 15%.Tre i fattori che hanno contribuito alla crescita:- L'andamento del cambio euro-dollaro che ha permesso di compensare gli aumenti dei costi di produzione e recuperare competitività sui mercati legati al dollaro come USA e Canada.- La ripresa del turismo a livello globale, che ha dato impulso ai consumi di vini e spiriti nel canale Horeca. In Italia, a fine agosto, gli arrivi dei turisti internazionali hanno superato i 35 milioni (+125% rispetto allo stesso periodo del 2021).
L'Europa è alla prova di un inverno rigido sotto ogni punto di vista. Il «brutale impatto» dei prezzi dell energia ha infatti incupito le prospettive del Vecchio Continente, per il quale è previso un forte rallentamento della crescita economica e un inflazione particolarmente alta. Un «mix tossico» a causa del quale «questo inverno più della metà dei paesi dell area euro» sperimenterà una «recessione tecnica con almeno due trimestri consecutivi di contrazione». A scattare la fotografia europea - in un rapporto dal titolo «La nebbia della guerra offusca l outlook europeo» - è il Fondo Monetario Internazionale, che prevede una recessione tecnica anche per Germania e Italia, che secondo le stime dell istituto di Washington registreranno «tre trimestri consecutivi di crescita negativa dal terzo trimestre del 2022». Nello specifico, il pil italiano è atteso crescere dell'1,3% nel 2024 dopo la contrazione dello 0,2% nel 2023. Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino.Borsa: Hong Kong chiude a -6,36% dopo nuovi vertici Pcc La Borsa di Hong Kong crolla ai minimi dal oltre un decennio all'indomani dell' annuncio dei nuovi vertici del Partito comunista cinese, con il presidente Xi Jinping che ha strappato un inedito terzo mandato alla guida del Pcc: l'indice Hang Seng, sui timori accresciuti che la crescita economica possa essere sacrificata a favore dell'ideologia politica, segna un tonfo del 6,36%, a 15.180,69 punti. Pesanti perdite, oltre il 10%, anche per i colossi hi-tech come Alibaba e Tencent. Approfondiamo l'argomento con Alessandro Plateroti, direttore di Notizie.it.Gas sotto i 100 euro e domani nuovo consiglio dei ministri ue dell'EnergiaSettimana scorsa il Consiglio europeo ha definito un'intesa, basata sulle proposte della Commissione, sulle misure per gestire la crisi energetica. Tra i punti approvati figurano la creazione di una piattaforma aggregata per il gas, che preve una quota obbligatoria del 15% del volume totale degli stoccaggi, incentivi per le rinnovabili e un tetto al prezzo del gas nella formazione dell'elettricità. Domani, martedì 25 ottobre, il neo ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, prenderà parte ai lavori del Consiglio dei Ministri dell'Energia Ue a Lussemburgo. Accompagnato dal consulente per l'energia Roberto Cingolani. Ne parliamo con Davide Tabarelli, Presidente di Nomisma Energia.
“Il peggio deve ancora arrivare”, parola del Fondo Monetario Internazionale secondo cui “nubi tempestose si addensano” sull'economia globale, con pesanti rischi al ribasso. Confermata la crescita del 3,2% quest'anno, ma è stata rivista al ribasso, al 2,7%, quella del 2023.
Il consiglio esecutivo del Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato i risultati della consultazione sul nostro paese svolta sensi dell'Articolo IV del proprio statuto. Si tratta del prodotto finale di un processo articolare che prevede discussioni bilaterali con il paese membro, e una visita, di cui abbiamo parlato in un podcast precedente.In sintesi dopo una gestione ottimale dell'emergenza pandemica il paese era avviato su un sentiero di crescita economica sostenuta anche grazie alle riforme e alle aspettative ottimistiche per il PNRR. Il ritorno dell'inflazione a livello globale, aggravato dagli effetti del conflitto in Ucraina ha messo in discussione questo percorso virtuoso rivedendo al ribasso le prospettive di crescita. Per evitare i rischi connessi alla sostenibilità del debito è necessario insistere sulle riforme e promuovere la crescita del paese. La Finanza in Soldoni è anche una newsletter https://lafinanzainsoldoni.substack.com/e un libro che trovate in Libreria e nei principali Bookstore on line.https://www.amazon.it/finanza-soldoni-Massimo-Famularo/dp/8868492458/Leggi le "Storie di Tutti i colori più uno"https://www.amazon.it/Storie-tutti-colori-pi%C3%B9-uno/dp/B09F1G3WZP/Seguite i miei aggiornamenti via https://massimofamularo.com/https://www.youtube.com/c/MassimoFamularo/
Le proteste in Congo contro le Nazioni Unite, l'assalto al Parlamento in Iraq e il Bangladesh che chiede aiuto al Fondo Monetario Internazionale
Si è conclusa la riunione a livello ministeriale del Consiglio dell'Ocse ( l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico ), presieduta dall'Italia e dedicata al tema “Il futuro che vogliamo: politiche migliori per la prossima generazione e transizione sostenibile”. All'incontro hanno partecipato i ministri dell'Economia, degli Esteri e del Commercio dei Paesi membri e dei Paesi partner dell'Organizzazione, cogliendo lo spunto per fare il quadro sulle prospettive economiche internazionali. “Il mondo – scrive l'Ocse nel rapporto pubblicato per l'occasione – pagherà un duro prezzo per la guerra della Russia contro l'Ucraina. Dinanzi ai nostri occhi si sta svolgendo una crisi umanitaria che ha stroncato migliaia di vite e costringe milioni di rifugiati a lasciare il proprio Paese, mettendo a repentaglio la ripresa dell'economia, che era appena iniziata dopo due anni di pandemia”. Tra l'altro, il conflitto in corso tra due grandi esportatori di materie prime, ha accelerato l'aumento già in atto dei prezzi dell'energia e dei prodotti alimentari, determinando un calo della crescita economica ed un aumento dell'inflazione. Il rapporto stima che la crescita globale sarà del 3% nel 2022 (in calo rispetto al 4,5% previsto lo scorso dicembre) e del 2,8% nel 2023. Inoltre, le proiezioni per il 2022 indicano attualmente un'inflazione pari quasi al 9% nei Paesi dell'Ocse, il doppio cioè rispetto alle precedenti previsioni. Per quanto riguarda l'Italia, il nostro Paese risulta particolarmente esposto, registrando una performance peggiore della media Ocse: si prevede, infatti, una crescita del Pil nazionale del 2,5% nel 2022 e dell'1,2% nel 2023. In Italia – spiega sempre l'Ocse - “la guerra inciderà sulla crescita, in quanto l'incremento dei prezzi erode il potere di spesa e la fiducia” e, nel tentativo di far fronte a questo tipo di difficoltà, il Governo ha “introdotto considerevoli misure politiche di sostegno, tra cui la riduzione delle accise e delle aliquote Iva sui prezzi dell'energia, oltre ai crediti d'imposta per gli utenti che consumano elevati quantitativi di energia. Però, così facendo ha innescato una serie di pericolose distorsioni”. Tenere artificialmente più bassi i prezzi dell'energia grazie ai sussidi limita, infatti, i progressi della transizione ecologica ed al tempo stesso questa politica dei sussidi è regressiva perché aiuta più i ricchi (che hanno consumi energetici maggiori) rispetto ai poveri. La ricetta fornita all'Italia dall'Ocse sarebbe quella di “accelerare la transizione verde...eliminando gradualmente i sussidi dannosi per l'ambiente”, poichè il sostegno agli investimenti nell'efficienza energetica e nell'approvvigionamento di energia rinnovabile rafforzerebbe anche la sicurezza energetica. Ciò nonostante, nel nostro Paese le rinnovabili continuano a rallentare, mentre i sussidi ambientalmente dannosi rendicontati dal ministero della Transizione Ecologica restano praticamente inalterati, toccando i 21,6 miliardi di euro all'anno. Per la verità, negli scorsi mesi il Ministero stesso si era impegnato a presentare “un piano di uscita dai sussidi ambientalmente dannosi entro la metà del 2022”, ma, almeno fino ad oggi, del piano non abbiamo avuto notizia. Eppure – stando a calcoli effettuati proprio a livello ministeriale - eliminando questo tipo di sussidi e destinandone almeno 12 miliardi alle energie rinnovabili, si otterrebbero un aumento della crescita economica fino al +1,6% del Pil ed uno sviluppo dell'occupazione fino a +4,2%. Ma non è tutto, perchè i fondi stanziati per i sussidi ambientalmente dannosi, secondo uno studio del Fondo Monetario Internazionale, ammonterebbero addirittura a 41 miliardi di dollari: quasi il doppio, quindi, rispetto a quelli dichiarati dal Governo.
Un documento ufficiale scritto da due economisti del dipartimento di ricerca del Fondo Monetario Internazionale svela nel dettaglio la strategia che porterà a quello che loro stessi chiamano Electronic Money Standard: denaro digitale a pioggia, interessi passivi, inflazione costante ma controllata per rendere impossibile il risparmio. La ricetta perfetta per la schiavitù del mondo.Per fortuna esiste Bitcoin, la scialuppa di salvataggio, che già sta salvando le vite delle persone e che cresce a velocità stratosferica. Due nuovi report molto interessanti ce ne danno contezza diretta.Salite a bordo! ⚓️
Inauguriamo con questo podcast una serie di commenti esplicativi, quelli che con in un certo gergo vengono talvolta qualificati come “spiegoni”. Ripercorriamo quindi news, eventi provando a fare un riepilogo in "Parole Povere".L'argomento più caldo ad oggi è sicuramente la tragica vicenda dell'invasione Russa ai danni dell'Ucraina, un evento che oltre a colpirci sul piano umano e politico sta avendo ripercussioni non trascurabili anche sotto il profilo economico e finanziario.In primo luogo sgombriamo il campo da alcuni equivoci di carattere ideologico sui quali troppo spesso la stampa e i media nostrani indulgono: l'invasione della Russia è un atto di aggressione ingiustificato e ingiustificabile e, qualsiasi narrazione tesa a inquadralo in qualche modo in un'ottica di reazione o ritorsione rispetto a comportamenti dell'occidente è falsa e scorretta. L'invasione dell'Ucraina rientra nella strategia di Putin e delle élite che lo sostengono, i cosiddetti oligarchi, di mantenere il proprio controllo interno sulla Russia, rafforzando al contempo la posizione internazionale nella speranza di capitalizzare la grande quantità di armi nucleari di cui il paese dispone quale eredità dell'ex unione sovietica.Ma questo tipo di armamenti sono l'unico elemento che può qualificare il paese come “superpotenza”. Sul piano economico il paese ha un prodotto interno lordo paragonabile al Benelux e un Pil pro capite che è un terzo dell'Italia. In questi giorni il default di fatto del paese, ossia la sua incapacità di ripagare il debito pubblico in valuta straniera, sta per essere riconosciuto a livello formale e al paese restano circa trenta giorni di “periodo di grazia” prima di essere dichiarato ufficialmente insolvente. Questo evento comporterà l'attivazione delle clausole sulle assicurazioni contro questa eventualità. Tuttavia secondo quanto dichiarato dal Fondo Monetario Internazionale, questo evento non mette a rischio il sistema finanziario globale perché la dimensione del debito del paese (circa 120 miliardi di dollari) in gergo tecnico non è “sistemicamente rilevante”.Dunque, la Russia è un gigante nucleare, ma è anche un nano economico guidato da un politico miope che si appresta sbattere il muso contro l'amara realtà. Le sanzioni economiche attivate dall'occidente nei confronti del paese sono state molto dure, elemento di novità rispetto al passato e applicate da un grande numero di paesi che include la Svizzera tradizionalmente neutrale. La stessa invasione che sta massacrando l'Ucraina sul piano umano, sta anche danneggiando duramente l'economia Russa, peggiorando drasticamente le condizioni della popolazione e dunque difficilmente la posizione aggressiva di Putin potrà essere mantenuta nel tempo. Anche sul piano militare l'offensiva russa si è rilevata molto meno efficace di quanto non ci si potesse attendere a fronte di una resistenza del popolo Ucraino giunta a livelli eroici. Le borse e l'economia mondiale hanno sicuramente risentito degli effetti del conflitto e continueranno ad esserne influenzate, ma l'impatto risulta tutto sommato limitato specie se paragonato ad altri shock recenti come quello legato alla pandemia.Possiamo tutti ragionevolmente augurarci che il conflitto si risolva in breve tempo perché l'offensiva russa a breve risulterà non più sostenibile né sul piano economico né su quello logistico e militare. Non possiamo prevedere quali saranno gli sviluppi successivi, ma dovremmo tutti fare pressione sui governi dell'occidente per fare in modo che l'aggressione non resti impunita e soprattutto che non si creino le condizione per il ripetersi di eventi tanto tragici in futuro. Per ottenere questo risultato è necessario che i paesi liberi si rendano indipendenti dal commercio e dalle materie prime fornite da nazioni potenzialmente ostili come la Russia e soprattutto che si fissino degli standard minimi di civiltà e rispetto dei diritti umani per tutti i paesi collegati al sistema economico e finanziario mondiale.La Finanza in Soldoni è anche una newsletter https://lafinanzainsoldoni.substack.com/e un libro che trovate in Libreria e nei principali Bookstore on line.https://www.amazon.it/finanza-soldoni-Massimo-Famularo/dp/8868492458/Leggi le "Storie di Tutti i colori più uno"https://www.amazon.it/Storie-tutti-colori-pi%C3%B9-uno/dp/B09F1G3WZP/Seguite i miei aggiornamenti via https://massimofamularo.com/https://www.youtube.com/c/MassimoFamularo/
Dopo la presa del potere da parte dei talebani il Fondo Monetario Internazionale ha bloccato l'accesso dell'Afghanistan alle sue riserve per un valore di 440 milioni di dollari, lo stesso vale per il 10 miliardi di dollari della Banca Centrale Afgana, congelati negli Usa e non utilizzabili dai talebani. Soldi degli afgani ma bloccati dalle sanzioni. Il risultato è una crisi umanitaria che sta devastando il Paese. 19 milioni di persone in uno stato di insicurezza alimentare, 9 milioni di persone prossime alla carestia. Abbiamo attraversato questa crisi, nelle albe gelide delle distribuzioni alimentari, nelle corsie degli ospedali che non hanno più posto per i bambini malnutriti, e siamo tornati nell'Ospedale di Emergency a raccontare il dopoguerra con chi aiuta i cittadini afgani da decenni. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Seconda puntata di un ciclo di podcast realizzato da AffarInternazionali a 20 anni dalla introduzione dell'Euro. Crisi e instabilità della moneta unica, dalla crisi dei debiti sovrani fino a Next Generation Eu.A cura di Pier Carlo Padoan (Presidente del Consiglio di Amministrazione di Unicredit, già ministro dell'Economia e delle Finanze e Direttore esecutivo per l'Italia del Fondo Monetario Internazionale. È Vice Presidente dell'Istituto Affari Internazionali).
Qualcuno si era illuso che il legal tender ci avrebbe proiettati senza colpo ferire to the moon... ma erano solo vane speranze. Questa è una guerra e non è nemmeno iniziata. Arriva il monito del Fondo Monetario Internazionale, El Salvador deve togliere a Bitcoin lo status di legal tender. Con davanti lo scacchiere internazionale nel nuovo BIP SHOW parliamo di geopolitica mondiale, di teoria dei giochi partendo da un tweet di Edward Snowden e debunkiamo un presunto paper scientifico commissionato da quei cialtroni di Ripple.Insomma, anche questa settimana, il Bitcoin come in Italia non ve lo racconta nessuno.Lift off!!!
Il ritorno al potere dei peronisti in Argentina ha segnato una nuova stagione di mattane economiche, misure che strangolano le imprese e inflazione devastante.Il tutto mentre l'epidemia di covid ha colpito il paese in misura più grave che nel resto del mondo.La batosta elettorale ricevuta dai peronisti nelle elezioni di mid term ha reso ancora più folle la condotta di politica economica mentre il negoziato con il Fondo Monetario Internazionale viene utilizzato per fini di mediocre propaganda politica-Ne parliamo con Fabrizio Pravedoni che vive nel paese sudamericano.
Nell' ultimo rapporto sulla stabilità finanziaria, il Fondo Monetario Internazionale ha rilevato che "i rischi per una correzione nei valori immobiliari sembrano essere significativi" e che, se questa prospettiva dovessero materializzarsi, nelle economie più avanzate si potrebbe osservare un calo fino al 14%. L'indice composito sui valori immobiliari elaborato dai ricercatori del Fondo, espresso in termini reali, si trova oggi molto al di sopra del picco raggiunto prima della crisi finanziaria del 2007-09. Un articolo recente de L'Economist ha rilevato come la capitalizzazione di borsa delle imprese di costruzioni americane sia salta nell'ultimo anno del 44%, a fronte di una crescita del 27% del mercato azionario globale. Considerando le attese sulla fine degli stimoli fiscali e sul plausibile rialzo dei tassi d'interesse potremmo essere vicini alla fine del boom. Non è tuttavia così semplice formulare una valutazione sull'esistenza di una bolla immobiliare a livello globale e men che meno prevedere quando questa potrebbe scoppiare. Un working paper a cura Gabriel Chodorow-Reich dell'Università di Harvard e colleghi [trovate il link nelle note del podcast] sostiene che la crescita dei valori immobiliari potrebbe in realtà essere il prodotto di cambiamenti economici strutturali. I tre fattori determinanti menzionati nell'articolo sono le accresciute disponibilità finanziarie delle famiglie acquirenti, la loro volontà di destinarne quote maggiori all'acquisto di immobili e alcuni vincoli sul lato dell'offerta.Mentre all'epoca della bolla sui muti subprime negli Stati Uniti il mercato era trainato da debitori con scarso merito di credito oggi assistiamo ad un fenomeno opposto. Inoltre, in termini di sensibilità ai possibili rialzi attesi dei tassi osserviamo che gli interessi sui mutui in questo paese attualmente assorbono il 3,7% del reddito disponibile, un livello tra i più bassi della storia. Per quanto riguarda l'Europa, prima della pandemia sono state introdotte regole più restrittive per l'accesso al credito (solo in arte temporaneamente allentate per via dell'emergenza sanitaria). In Germania e Regno Unito una maggiore resistenza nei confronti di possibili restrizioni monetarie deriva dalla preferenza registrata negli ultimi anni per i prodotti a tasso fisso.La crescita del lavoro da remoto e, in parte, la minore circolazione delle persone a causa delle restrizioni legate alla pandemia è un altro elemento che può contribuire a tenere alti i valori immobiliari. Produce infatti una maggiore domanda di spazi per lavorare a casa o in generale per aumentare il confort durante il maggior tempo trascorso a casa e la riduzione nei consumi legati agli spostamenti e ai viaggi contribuisce all'accumulo di maggiori disponibilità finanziarie. Il terzo fattore che influenza i prezzi degli immobili riguarda l'offerta di alloggi: secondo un'analisi elaborata da The Economist negli anni prima della pandemia, nei paesi sviluppati la costruzione di nuovi immobili, se rapportata alla popolazione era scesa alla metà del suo livello della metà degli anni '60. Dunque, una offerta più rigida immobili comporta che le pressioni derivanti della domanda si ripercuotano sui prezzi. Un contributo significativo al processo già corso è venuto dalle restrizioni e dai colli di bottiglia legati all'emergenza sanitaria. I costruttori sono alle prese con costi più alti e ritardi per le materie prime come il cemento, il rame, il legname e l'acciaio, e la scarsità di operai sta spingendo i salari più alti. Osservando i profitti e i margini di molti costruttori si può evincere che siano riusciti a traslare sugli acquirenti questi costi: DR Horton, il più grande sviluppatore immobiliare degli Stati Uniti, ha dichiarato una crescita nel prezzo medio delle abitazioni del 14% nel 2021, facendo lievitare del 78% dei guadagni per azione. Nel maggio 2021 i ricercatori di Freddie Mac, l'ente che sovvenziona una quota rilevane dei mutui ipotecari americani, hanno stimato un GAP di circa 3,8 milioni di abitazioni nel paese rispetto ai 2,5 milioni del 2018. Se a livello globale guardando ai valori medi potremmo non assistere a correzioni rilevanti nel breve termine, concentrandoci sull'Italia il quadro è molto più differenziato e i valori medi meno significativi. Prendendo ad esempio l'osservatorio dei valori al metro quadro per immobili residenziali in Italia della piattaforma immobiliare.it tra il 2014 e il 2020 assistiamo a un calo della prezzo medio da oltre 2400€ al metro quadro a poco sopra 1900€. Nello stesso periodo, restringendo la ricerca al comune di Milano osserviamo un andamento in parte opposto con un calo modesto fino al 2016 seguito da una ripresa moderata che dal 2018 accelera in una vera e propria impennata. Dunque il mercato immobiliare italiano appare significativamente segmentato e qualsiasi discussione sui valori medi potrebbe essere fuorviante. Provando a rapportare le tendenze globali descritte in precedenza a livello domestico possiamo rilevare che: esiste una differenza rilevante e distanza tra le famiglie che hanno beneficiato di una protezione dei redditi nel corso della pandemia e che hanno la possibilità lavorare da remoto rispetto a quelle che non hanno questa possibilità. Le prime hanno visto crescere le proprie disponibilità finanziarie a causa dei consumi ridotti e possono considerare positivamente la prospettiva di ricercare abitazioni più grandi e meno vincolate alla distanza dal posto di lavoro. Le seconde hanno spesso subito l'impatto negativo che ha caratterizzato diversi settori specifici come la ristorazione, il turismo e i viaggi e dunque presentano una prospettiva diametralmente opposta.In generale possiamo dire che alcuni dei fattori descritti a livello globale avranno sicuramente un impatto anche sull'economia italiana. In particolare, per quanto concerne la diffusione del lavoro a distanza è verosimile che favorisca la domanda di immobili di superfice maggiore e che agisca da calmiere sulla domanda per i centri storici e le maggiori aree urbane. Con riferimento ai segmenti più caldi del nostro paese, è plausibile che eventuali correzioni non arrivino nell'immediato per i motivi descritti in merito ai trend globali. Resta come elemento di fondo da considerare che la struttura demografica del nostro paese rimane sbilanciata verso gli anziani, con un ampia diffusione della proprietà immobiliare e con una tendenza delle nuove generazioni a trasferirsi all'estero o nelle limitate aree del paese dove il tessuto economico è più vitale. Ne consegue che possiamo attenderci a livello generale un andamento stazionario o declinante su tutto il territorio, con poche limitate aree nelle quali si potrà registrare un andamento più dinamico.Vi ricordo che la Finanza in Soldoni oltre a questopodcast che trovate sulle principali piattaforme, una newsletter, è un libro che trovate in Libreria e nei principali Bookstore on line.Note: https://www.economist.com/finance-and-economics/how-long-can-the-global-housing-boom-last/21807002https://www.imf.org/en/Publications/GFSRhttps://scholar.harvard.edu/chodorow-reich/publications/2000s-housing-cycle-2020-hindsighta-neo-kindlebergerian-viewLeggi il librohttps://www.amazon.it/finanza-soldoni-Massimo-Famularo/dp/8868492458/Iscriviti alla newsletterhttps://lafinanzainsoldoni.substack.com/Leggi le "Storie di Tutti i colori più uno"https://www.amazon.it/Storie-tutti-colori-pi%C3%B9-uno/dp/B09F1G3WZP/Seguite i miei aggiornamenti via https://massimofamularo.com/https://www.youtube.com/c/MassimoFamularo/
Il sistema bancario tradizionale continua a violare i diritti umani nel momento in cui Credit Suisse congela, senza motivo e su pressione del governo cinese, i conti della fondazione umanitaria dell'artista ed attivista Ai Weiwei, El Salvador festeggia il Bitcoin Day ed il suo Presidente schernisce il Fondo Monetario Internazionale per aver (a suo dire) orchestrato un dump proprio in concomitanza con il debutto della criptovaluta come legal tender e esploriamo insieme il p2p protocol di Bitcoin. Tutto questo e molto altro nel nuovo episodio del BIP SHOW.Bitcoin fixes everything.Il MECENATE dell'episodio è DAVIDE PATTI: grazie di cuore Davide!NOTE DELLA PUNTATA:– Il Credit Suisse congela il conto dell'artista cinese Ai Weiwei: https://is.gd/juqqMH- La puntata di Presa Diretta "La guerra dei soldi": https://is.gd/mpXgOc- Massimo Canducci su Repubblica accende i riflettori su Bitcoin: https://is.gd/8jjUHh- Il presidente Bukele fa i diti medi al Fondo Monetario Internazionale: https://is.gd/cCItCz- Van Wirdum, inviato a El Salvador fa colazione Lightning al McDonald's: https://is.gd/8X0sFd- Mastering Bitcoin di A. Antonopoulos: https://amzn.to/3lbRvBp- Ledger Journal, rivista accademica sul tema blockchain e criptovalute: https://is.gd/N8CUiy- Taproot Signal, bot sullo stato di avanzamento dell'aggiornamento dei nodi: https://is.gd/exyygE- Le statistiche di Luke Dashjr: https://is.gd/t6ZzST- Bitcoin p2p protocol, specifiche ufficiali: https://is.gd/0d9onORegalati un hardware wallet usando i nostri link sponsorizzati:– Trezor Model One: https://amzn.to/38FsQPu– Trezor Model T: https://amzn.to/35LhxnC– Ledger NANO X: https://amzn.to/36GU5Yf– Ledger NANO S: https://amzn.to/2PVx7GR– BitBox 02: https://shiftcrypto.shop/?ref=B9pvW18zvaKindle Unlimited gratis? Clicca qui: https://is.gd/BStKbUVuoi 3 mesi GRATIS di Amazon Music Unlimited? Clicca qui: https://is.gd/36COemSei un ascoltatore studente e vuoi goderti 90 giorni di Amazon Prime gratis + l'abbonamento annuale al 50% di sconto? Lo puoi fare supportando il BIP SHOW e utilizzando questo link: http://www.amazon.it/joinstudent?tag=bitcoinitalia-21Il Bitcoin Italia Podcast è una piccola voce libera ed indipendente. Per mantenerla tale ci serve il tuo aiuto. Supportaci per mantenerci sicuri, decentralizzati, immutabili e trasparenti.Come?1- Semplicemente condividi il BIP show con tutti i tuoi amici e parenti.2- Lasciaci una recensione (possibilmente da 5 stelle!) su iTunes e Apple podcast!3- Visita il nostro sito https://www.bitcoinitaliapodcast.it/support/ e supportaci con una donazione!
Prende il via oggi, a Venezia, la riunione dei ministri delle Finanze e dei governatori delle Banche centrali del G20, la prima in presenza da febbraio dello scorso anno. Il summit vedrà la partecipazione dei ministri delle Finanze e dei governatori delle Banche centrali del G20, tra cui gli italiani Daniele Franco e Vincenzo Visco, la segretaria al Tesoro statunitense Janet Yellen e i ministri di Germania, Francia e Russia. Interverranno, inoltre, anche importanti esponenti delle istituzioni europee e di altre organizzazioni internazionali : dal commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni, alla presidente della BCE, Christine Lagarde, a Kristalina Georgieva direttrice del Fondo Monetario Internazionale, al presidente della banca Mondiale David Malpass. Il capo di Stato maggiore dell'Esercito, generale Pietro Serino e il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, hanno siglato un Protocollo d'intesa, che avrà lo scopo principale di promuovere una più stretta collaborazione tra le parti. Il Protocollo nasce dalla reciproca volontà di definire un accordo negli ambiti dell'orientamento e del collocamento professionale dei militari congedati. Ambiti che spaziano dall'attività di formazione nella cyber defence, nel rischio chimico e biologico, nella ricerca scientifica e nell'innovazione e sviluppo tecnologico. L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un'istruttoria riguardo ad alcune clausole dell'accordo fra Tim e Dazn per la distribuzione e il supporto tecnologico relativo ai diritti per la visione delle partite del Campionato di calcio di Serie A nel triennio 2021-2024. Ascolta “Economy News” a cura di Marco Veneziani, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app
Siamo alla resa dei conti: il ban degli Stati è finalmente arrivato ed è la Cina ad essere la capofila. I Miners esodano dal gigante asiatico ed il mercato reagisce nervoso. Cosa sta davvero accadendo? Quali scenari e quali opportunità si aprono per Bitcoin nelle settimane cruciali che ci attendono? E come reagisce il Fondo Monetario Internazionale alle ultime novità da El Salvador, Paraguay e Francia? Tutto nel nuovo BIP SHOW.Lift off!Il MECENATE dell'episodio è CARLO FASOLI: grazie di cuore Carlo!NOTE DELLA PUNTATA:– La Cina espelle i miners dal territorio. Un riassunto di Reuters: https://is.gd/S98JfM- Alcune testimonianze della situazione in Cina:https://is.gd/6xMfUVhttps://is.gd/5xcrlMhttps://is.gd/ktdVwB- Calo dell'hashrate totale del network: https://is.gd/wJjQu8- Il comunicato ufficiale della Banca Centrale Francese sul test di una CBDC: https://is.gd/ROylTZ- L'Europa pronta a lanciare il wallet digitale? https://is.gd/PxDw36- Deputato indipendente paraguiano proporrà la legge su Bitcoin: https://is.gd/g9qVLS- Grupo Cinco e altre aziende paraguaiane verso l'adozione di Bitcoin: https://is.gd/e3GTO1- FMI prende male la questione El Salvador: https://is.gd/I65jDo- Ora l'FMI potrebbe essere costretta ad accettare Bitcoin: https://is.gd/ndqkMjRegalati un hardware wallet usando i nostri link sponsorizzati:– Trezor Model One: https://amzn.to/38FsQPu– Trezor Model T: https://amzn.to/35LhxnC– Ledger NANO X: https://amzn.to/36GU5Yf– Ledger NANO S: https://amzn.to/2PVx7GR– BitBox 02: https://shiftcrypto.shop/?ref=B9pvW18zvaKindle Unlimited gratis? Clicca qui: https://is.gd/BStKbUVuoi 3 mesi GRATIS di Amazon Music Unlimited? Clicca qui: https://is.gd/36COemSei un ascoltatore studente e vuoi goderti 90 giorni di Amazon Prime gratis + l'abbonamento annuale al 50% di sconto? Lo puoi fare supportando il BIP SHOW e utilizzando questo link: http://www.amazon.it/joinstudent?tag=bitcoinitalia-21Il Bitcoin Italia Podcast è una piccola voce libera ed indipendente. Per mantenerla tale ci serve il tuo aiuto. Supportaci per mantenerci sicuri, decentralizzati, immutabili e trasparenti.Come?1- Semplicemente condividi il BIP show con tutti i tuoi amici e parenti.2- Lasciaci una recensione (possibilmente da 5 stelle!) su iTunes e Apple podcast!3- Visita il nostro sito https://www.bitcoinitaliapodcast.it/support/ e supportaci con una donazione!
Donatella Gnetti"Passepartout"http://www.passepartoutfestival.it/2021/“Inferni & Paradisi” è il titolo del Festival Passepartout 2021, giunto alla diciottesima edizione. Si svolgerà ad Asti da sabato 5 a domenica 13 giugno, organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con l'appoggio della Città di Asti e della Regione Piemonte, e con la direzione scientifica di Alberto Sinigaglia. Protagonisti gli storici Alessandro Barbero, Franco Cardini, Gianni Oliva, Tomaso Montanari, Mario Renosio; gli economisti Fabrizio Barca e Carlo Cottarelli; i magistrati Nicola Gratteri e Carlo Nordio; il produttore cinematografico e imprenditore sportivo Aurelio De Laurentiis; il sociologo Marco Revelli; il presidente dell'Accademia della Crusca Claudio Marazzini; il rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco; i filosofi Donatella Di Cesare e Alberto Banaudi; la pastora battista Lidia Maggi; la direttrice della Fondazione Gran Paradiso Luisa Vuillermoz; gli scrittori e saggisti Manlio Graziano, Dario Fabbri, Massimo Franco, Carlo Ossola; lo scenografo Ottavio Coffano; il curatore del Museo Luzzati Sergio Noberini, il fotografo Franco Rabino; i giornalisti Alessia Conti, Beppe Gandolfo, Tarcisio Mazzeo, Azzurra Meringolo, Domenico Quirico, Antonio Rinetti, Beppe Rovera; il gruppo di musica antica La Ghironda. Così Alberto Sinigaglia presenta Passepartout 2021: "Un festival culturale che ha la cabina di regia in una grande biblioteca non può snobbare l'anno dantesco. Semmai deve onorare in Dante il primo intellettuale che ha parlato dell'Italia come patria e ha teorizzato l'impegno civile. Perciò, rispettando la formula tradizionale, continuiamo a ripassare la storia, confrontandola con il tempo presente: tra inferni vissuti e paradisi sognati. Come forse sognarono coloro che nel 1921 fondarono il partito comunista italiano e il partito nazionale fascista, inaugurando cent'anni di estremismi. Ma questo 2021 richiede di approfondire con urgenza cruciali temi di attualità. I limiti di movimento e di lavoro decisi dai governi con gli scienziati per il Covid-19 sono compatibili con la democrazia? La pandemia ha aggravato povertà, privilegi, ingiustizie, le differenze tra Nord e Sud: come uscire dalla trappola? Il male, il pericolo e la paura hanno nuociuto al dialogo tra le religioni? Papa Francesco ha più nemici come capo della Chiesa o per le profezie ecologiche? A che punto è la salute ambientale della Terra? E a che punto è la salute geopolitica del pianeta con America contro Russia e Cina, con le debolezze dell'Europa, con le popolazioni sterminate in Africa? Che cosa resta delle Primavere arabe, dieci anni dopo? Altri due scenari si impongono: la giustizia e la scuola. La prima pretende una riforma della magistratura che la renda più rapida e indipendente dalla politica. La seconda deve in fretta adeguarsi a una rivoluzione già in atto, che vede le nuove società affidate a professionisti fortemente dotati d'un insieme di saperi tecnologici e di umanesimo. Storici, economisti, scrittori, filosofi, sociologi, giornalisti ci aiuteranno ad approfondire questi argomenti, ci aiuteranno a ragionare, condividendo l'ecologia della mente che in tanti cercano a Passepartout".Gli incontri, introdotti da Roberta Bellesini Faletti, presidente della Biblioteca, si terranno nel cortile della Biblioteca Astense Giorgio Faletti, con ingresso da via Carducci 64, e al Palco 19 (via Ospedale 19, a pochi passi da Piazza Alfieri). In conformità alle attuali disposizioni sanitarie, i posti saranno limitati e si potrà entrare esclusivamente previa prenotazione. Due le anteprime di introduzione a Passepartout: la presentazione del volume “All'inferno e ritorno” di Carlo Cottarelli il 27 maggio alle 18 al Teatro Alfieri; la proiezione del documentario “Uomini e voci dal Congresso Socialista di Livorno, 1921”, il 4 giugno alle 21 allo Spazio Kor. E due gli appuntamenti finali extra: lunedì 14 giugno alle 18 nel cortile di Palazzo Mazzola per “La Grande Storia a… Palazzo Mazzola” l'incontro con Domenico Quirico “Da un inviato di guerra sul fronte di Marengo”, dedicato alla figura di Napoleone Bonaparte; a seguire alle 21 nel cortile della Biblioteca il Gruppo di musica antica La Ghironda metterà in scena la “Farsa del bracho et del milaneiso inamorato in Ast” di Giovan Giorgio Alione, per celebrare i 500 anni dalla pubblicazione a stampa dell'Opera Jocunda di Alione, di cui la Farsa fa parte.“Non potrebbe esserci modo migliore di Passepartout per inaugurare la lunga estate culturale astigiana – commentano il sindaco Maurizio Rasero e l'assessore alla cultura Gianfranco Imerito – con un programma interdisciplinare, come sempre ricco di ospiti e spunti di confronto, che ogni anno porta la nostra città alla ribalta, anche nazionale, grazie a un'offerta di qualità che da ben 18 anni è una garanzia. Anche in questa ottica ci è sembrato ideale inserire a chiosa del calendario l'incontro con Domenico Quirico che funge anche da anteprima alla ripresa degli appuntamenti della Grande Storia a Teatro, sempre molti seguiti”.Molto atteso il ritorno di Carlo Cottarelli, che giovedì 27 maggio alle 18 al Teatro Alfieri presenta il libro “All'Inferno e ritorno. Per la nostra rinascita sociale ed economica” (Feltrinelli). Lo affiancherà sul palco Antonio Rinetti. Precipitati nel baratro dell'emergenza, abbiamo una grande opportunità: correggere molti errori ripetuti nel passato per aprire strade che accompagnino il nostro Paese in un futuro migliore. L'Italia ha bisogno di tornare a crescere, ma in modo sostenibile dal punto di vista sociale, finanziario e ambientale. Quali sono le sfide che dobbiamo raccogliere per raggiungere una crescita del 2 per cento l'anno? E che tipo di giustizia sociale vogliamo? Dobbiamo salvare la nostra economia, ma per farlo abbiamo bisogno di più uguaglianza, soprattutto nelle opportunità che vengono fornite alle nuove generazioni. Dopo essersi laureato in Economia a Siena e aver conseguito il Master presso la London School of Economics, Carlo Cottarelli ha lavorato nel dipartimento ricerca della Banca d'Italia e poi all'Eni. Dal 1988 lavora per il Fondo Monetario Internazionale, per cui ha ricoperto vari incarichi in diversi dipartimenti. Dal 2013 al 2014 è stato Commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica, e dal 2014 al 2017 è stato direttore esecutivo del FMI. Dal 2017 è direttore dell'Osservatorio sui conti pubblici Italiani dell'università Cattolica di Milano e visiting professor presso l'università Bocconi. È autore di numerosi saggi sulle politiche e istituzioni fiscali e monetarie, e sull'inflazione.Antonio Rinetti, astigiano, dopo la laurea in giurisprudenza ha ricoperto posizioni apicali nell'ambito della gestione delle risorse umane presso numerose aziende e istituzioni bancarie internazionali. Editorialista del mensile ‘Persone e conoscenze', dal 2015 è membro del Consiglio di Amministrazione della Biblioteca Astense.Un'altra anteprima del festival si terrà venerdì 4 giugno alle 21 allo Spazio Kor di Piazza San Giuseppe, con la proiezione del documentario “Uomini e voci dal Congresso Socialista di Livorno, 1921”, recentemente restaurato dalla Cineteca di Bologna. Lo presenteranno Mario Renosio e Franco Rabino. Si tratta di un raro documento filmato del XXVII Congresso del Partito Socialista Italiano svoltosi a Livorno, al Teatro Goldoni, dal 15 al 21 gennaio 1921, che portò alla scissione e alla nascita del Partito Comunista d'Italia. Il film, della durata di 30 minuti, non ebbe mai un visto di censura.Mario Renosio, direttore dell'Israt, ha pubblicato saggi e articoli e curato percorsi didattici di storia locale sulla società contadina, sulla storia del movimento partigiano, della deportazione, dei partiti politici e dei movimenti sindacali nell'Astigiano, sul terrorismo e sulla lotta armata in Italia. Per l'Israt è autore o coautore di numerosi volumi, oltre che co-curatore dell'allestimento di vari progetti museali. Franco Rabino, fotografo professionista e studioso di storia ed estetica della fotografia, alterna il lavoro professionale con l'insegnamento e l'attività di divulgazione attraverso incontri e conferenze. Dal 2004 è impegnato in un lavoro di ricerca sulla ridefinizione dell'identità territoriale attraverso la rilettura del paesaggio urbano ed agrario. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Da più parti e da più di un anno, vengo chiesti i dati (micro e anonimizzati) circa l'andamento dell'epidemia che sono in possesso dell'Istituto Superiore di Sanità. Questo, permetterebbe alla comunità scientifica tutta di poterli analizzare per capire di più su questi 14 mesi di pandemia. Ad oggi invece, i dati sono stati concessi solo all'Accademia dei Lincei e rimangono off limits per tutti gli altri scienziati del Paese. Perchè? C'è una risposta ragionevole a questa domanda oppure a qualcuno fa comodo ragionare a "carte coperte"? Ne parlano Andrea Presbitero e Michele Boldrin Andrea Presbitero è Economista alla School of Advanced International Studies (SAIS) della Johns Hopkins University a Bologna. E' stato senior economist al Fondo Monetario Internazionale e ha collaborato con istituzioni internazionali (Banca Mondiale, Banca Interamericana di Sviluppo, Nazioni Unite) e banche centrali. #dati #covid-19 #ISS
L'OCSE, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, nel suo rapporto ”Going for Growth 2021”, afferma che l'elemento chiave per la ripresa dell'Italia dopo la pandemia sarà “l'esatta identificazione delle modalità con cui massimizzare gli effetti benefici derivanti dall'utilizzo dei fondi Bext Generation EU”. La priorità essenziale per favorire la ripresa in Italia – si legge nel documento - è rendere più efficiente la pubblica amministrazione, principalmente per migliorare la gestione degli investimenti pubblici e rafforzare il coordinamento e l'attuazione delle politiche tra i diversi livelli di governo. Passaggi chiave, questi, per un utilizzo efficace dei fondi europei per il rilancio dell'economia.Intervistato dalla CNN, il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco ha dichiarato che, se il piano di vaccinazioni manterrà le sue promesse, la ripresa economica italiana potrebbe già partire in questo trimestre. Visco concorda sulle previsioni del Fondo Monetario Internazionale secondo cui, nel 2021, la nostra economia crescerà del 4%.Il Gruppo Ferrero entra anche nel mercato dei gelati confezionati, che in Italia vale 1,9 miliardi di euro, e lancia gli stecchi, con Ferrero Rocher, nelle versioni Classic e Dark, Raffaello, e i ghiaccioli con Estathé Ice nei gusti limone e pesca. Cinque ricette distintive che, nel corso del mese di aprile, saranno presenti in tutti i canali della grande distribuzione.
Secondo la segretaria confederale della Cgil, Tania Scacchetti, l'emergenza sanitaria in atto da oltre un anno sta presentando il conto sul fronte dell'occupazione. I dati appena diffusi dall'Istat, alcuni dei quali drammatici, dovrebbero convincere anche i più scettici della necessità di prorogare le misure speciali di ammortizzatori sociali e del blocco dei licenziamenti, se non si vuole che l'Italia imbocchi una via senza ritorno. Scacchetti sottolinea innanzitutto che il calo degli occupati del 2,2 % , pari a 945.000 unità in meno divise tra dipendenti (-590.000) e autonomi (-355.000) è un dato grave che rende del tutto insignificante il fatto che l'occupazione nei primi due mesi del 2021 sia rimasta sostanzialmente stabile.Dopo la cautela che ha ispirato le previsioni di gennaio scorso, il Fondo Monetario Internazionale rivede nettamente al rialzo la stima per il Pil dell'Italia nel 2021, con una crescita che ora è attesa al +4,2% e con un aumento di 1,2 punti rispetto alle valutazioni di tre mesi fa. Nel World Economic Outlook appena diffuso, il Fondo mantiene invece ferma la previsione per il 2022, con una crescita del Pil italiano vista al 3,6%.Secondo il rapporto presentato dal Financial Stability Board, presentato ai Ministri delle Finanze ed ai Governatori del G 20, nella fase finale della pandemia, gli aiuti statali dovranno essere spostati verso le imprese realmente in grado di farcela da sole nell'economia post-covid. Ed il concetto espresso dal FSB è riferito, in modo particolare, proprio all'Italia.
Lo scenario di speranza dipinto dal Fondo Monetario Internazionale.
Il quadro di riferimento settimanale a cura del Team Advisory di Ersel per la settimana dell'1 febbraio 2021. I principali temi: la guerra dei vaccini, Davos, il Fondo Monetario Internazionale, l'Europa e le banche, i mercati scossi dal caso GameStop. Restate aggiornati e buon ascolto!Il presente podcast non intende in alcun modo promuovere la sottoscrizione di servizi e prodotti finanziari che può essere effettuata solo dopo aver preso visione dell'informativa precontrattuale e previa valutazione dell'adeguatezza del servizio o dello strumento finanziario rispetto al profilo individuato con il questionario MiFID. Ersel ha verificato con la massima attenzione tutte le informazioni rappresentate nella presente registrazione, ma non garantisce della loro esattezza e completezza, e non risponde dell'uso che terzi potrebbero fare di tali informazioni, né di eventuali perdite o danni che possano verificarsi in seguito a tale uso. Le indicazioni e i dati relativi agli strumenti finanziari, forniti dalla Società nel presente video, non costituiscono necessariamente un indicatore delle future prospettive dell'investimento o disinvestimento. È vietata la riproduzione e/o la distribuzione, in tutto o in parte, direttamente o indirettamente, del presente podcast, non espressamente autorizzata.
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Nel bel mezzo dell'ennesima crisi di governo, l'82 esima in 76 anni, se abbiamo fatto bene i conti, e con un Paese economicamente in ginocchio che secondo il Fondo Monetario Internazionale quest'anno perderà il 9,2% del Pil per riguadagnarne meno di un terzo nel 2021 (sempre stime FMI), abbiamo pensato utile confrontarci sull'attuale situazione con uno dei giornalisti economici e finanziari più preparati e famosi in Italia, Oscar Giannino. A che punto siamo della notte? Una conversazione che diventa una vera confessione personale sul mondo dell'informazione economico-finanziaria e sugli errori fatti. E anche della sua ultima iniziativa editoriale dove si rimette in gioco anche come imprenditore con "Don Chisciotte Podcast" insieme a Carlo Alberto Carnevale Maffè e Renato Cifarelli, le ex "belve" con cui aveva condiviso l'esperienza radiofonica di grande successo prima con Radio 24 e poi con Radio Capital.
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Carlo Cottarelli è direttore dell'Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell'UniversitàCattolica del Sacro Cuore. Ha lavorato al Servizio Studi di Banca d'Italia e ha una lungacarriera al Fondo Monetario Internazionale. Nel 2013 è stato nominato dal Governo Lettacommissario straordinario per la revisione della spesa pubblica. È stato successivamentedirettore esecutivo nel Board del Fondo Monetario Internazionale.
Il commento della settimana del 12 Ottobre: I sondaggi sulle elezioni americane e sull'andamento dei mercati, la prevalenza dei titoli tech e tematici nei prodotti d'investimento, la revisione delle previsioni sul PIL mondiale da parte del Fondo Monetario Internazionale, il mutamento del virus e gli effetti sulla popolazione, l'andamento nella ricerca del vaccino, l'aumento del rapporto deficit/PIL per USA e Spagna.
Con un ritardo di una settimana sulla tradizionale tabella di marcia, la Nota di aggiornamento al Def si prepara ad approdare stasera sul tavolo del Consiglio dei ministri per il via libera definitivo. I numeri sono quelli emersi già nel consiglio dei ministri della scorsa settimana che aveva dato un prima via libera al testo. Il deficit quest'anno si attesterebbe di poco sotto l'11%, per poi scendere al 7% nel 2021, con una spinta espansiva da oltre 20 miliardi rispetto al tendenziale, e abbassarsi ulteriormente negli anni fino al 3% nel 2023. Nella dinamica del Pil intorno al -9% di quest'anno seguirà un +6% nel 2021 e un altro biennio in corsa, sopra il +2%. L'obiettivo è di abbassare la curva del debito dal 158% di quest'anno al 150% alla fine del periodo. Dietro la notizia Nell'appuntamento settimanale con Alessandro Plateroti una domanda è sorta spontanea: dopo che l'Europa si è attrezzata con il Recovery fund, che la Bce ha lanciato il programma di acquisti pandemico, che negli Stati Uniti sono stati lanciati programmi di ripresa da migliaia di miliardi, che fine ha fatto il Fondo Monetario Internazionale che invece aveva avuto un ruolo fondamentale dopo la crisi europea del 2011? La fusione tra Nexi e Sia Via libera alla fusione tra Nexi e Sia. I consigli di amministrazione delle due aziende hanno dato ieri sera il via libera all'operazione con la sottoscrizione di un memorandum of understanding tra Nexi, Sia, Cdp Equity, Fsia e Mercury, cioè il veicolo dei private equity Bain Capital, Advent e Clessidra. Alla fine dell'operazione nascerà un player italiano di dimensione europea, pronto a cogliere le opportunità di consolidamento a livello internazionale, una realtà da 1,8 miliardi di euro di ricavi aggregati pro-forma e un miliardo di euro di Ebitda aggregato pro-forma al 31 dicembre 2019. Arriva così a compimento l'operazione fortemente voluta sia dai private equity azionisti di Nexi sia da Cdp, la Cassa Depositi e Prestiti guidata da Fabrizio Palermo maggiore socio di Sia. Ospiti: Gianni Trovati, Il Sole 24 Ore, Alessandro Plateroti, editorialista del Sole 24 Ore, Laura Serafini, Il Sole 24 Ore
Con un ritardo di una settimana sulla tradizionale tabella di marcia, la Nota di aggiornamento al Def si prepara ad approdare stasera sul tavolo del Consiglio dei ministri per il via libera definitivo. I numeri sono quelli emersi già nel consiglio dei ministri della scorsa settimana che aveva dato un prima via libera al testo. Il deficit quest'anno si attesterebbe di poco sotto l'11%, per poi scendere al 7% nel 2021, con una spinta espansiva da oltre 20 miliardi rispetto al tendenziale, e abbassarsi ulteriormente negli anni fino al 3% nel 2023. Nella dinamica del Pil intorno al -9% di quest'anno seguirà un +6% nel 2021 e un altro biennio in corsa, sopra il +2%. L'obiettivo è di abbassare la curva del debito dal 158% di quest'anno al 150% alla fine del periodo. Dietro la notizia Nell'appuntamento settimanale con Alessandro Plateroti una domanda è sorta spontanea: dopo che l'Europa si è attrezzata con il Recovery fund, che la Bce ha lanciato il programma di acquisti pandemico, che negli Stati Uniti sono stati lanciati programmi di ripresa da migliaia di miliardi, che fine ha fatto il Fondo Monetario Internazionale che invece aveva avuto un ruolo fondamentale dopo la crisi europea del 2011? La fusione tra Nexi e Sia Via libera alla fusione tra Nexi e Sia. I consigli di amministrazione delle due aziende hanno dato ieri sera il via libera all'operazione con la sottoscrizione di un memorandum of understanding tra Nexi, Sia, Cdp Equity, Fsia e Mercury, cioè il veicolo dei private equity Bain Capital, Advent e Clessidra. Alla fine dell'operazione nascerà un player italiano di dimensione europea, pronto a cogliere le opportunità di consolidamento a livello internazionale, una realtà da 1,8 miliardi di euro di ricavi aggregati pro-forma e un miliardo di euro di Ebitda aggregato pro-forma al 31 dicembre 2019. Arriva così a compimento l'operazione fortemente voluta sia dai private equity azionisti di Nexi sia da Cdp, la Cassa Depositi e Prestiti guidata da Fabrizio Palermo maggiore socio di Sia. Ospiti: Gianni Trovati, Il Sole 24 Ore, Alessandro Plateroti, editorialista del Sole 24 Ore, Laura Serafini, Il Sole 24 Ore
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6240LA MIGLIOR DIFESA E' L'ATTACCO... ANCHE CONTRO LA DITTATURA GAY di Mauro FaverzaniQuesta volta è stata la Giustizia ad intervenire. E ad ordinare all'amministrazione comunale di Cadice di ritirare la bandiera Lgbt, esposta sulla facciata del Municipio. Illegalmente. Decisiva, ai fini del provvedimento, è stata la richiesta esplicitamente formulata dagli Avvocati Cristiani e da AcTÚa FAMILIA. Segno di come giocare d'attacco e non perennemente in difesa serva e porti a risultati concreti. Eccome.Il tribunale non ha avuto alcun dubbio: le sedi istituzionali non possono esporre altri drappi, che non siano quelli istituzionali. Lo prescrive la legge, lo ha confermato già in passato la Corte Suprema, ora una nuova conferma è giunta con questa sentenza. Una sentenza definita «storica» da Pedro Mejías di AcTÚa FAMILIA, in quanto essa restituisce ai cittadini la libertà di non doversi obbligatoriamente sorbire alcuna forma di «indottrinamento pubblico».Indottrinamento, quale quello viceversa sognato (e tentato) dal Forum economico mondiale, organizzazione non governativa con sede a Davos, in Svizzera. Secondo tale Forum, che riunisce centinaia di grandi aziende, «il segreto del successo post-pandemia nelle città» dipenderebbe semplicemente da una maggiore disponibilità "inclusiva" verso individui transgender e gay. Non a caso, ha dedicato un'intera sezione del suo sito web al «Mese dell'Orgoglio 2020», in concomitanza ai vari Pride Lgbt promossi in Occidente.Sconcertante quanto scrive il Forum in un intervento impregnato di ideologia: «Vi sono sempre più prove - scrive, senza però citare quali... - che le città Lgbt+ inclusive hanno degli "ecosistemi d'innovazione" più forti, dei livelli d'imprenditorialità più elevati e sono maggiormente in grado di attirare talenti, nonché di fornire una qualità di vita elevata - il che le rende ben posizionate in termini di ripresa economica». Ed ancora: «Una nuova analisi della resilienza economica offre un indice potenziale, su cui le economie potrebbero essere in grado di recuperare più rapidamente: l'inclusione Lgbt è correlata alla resilienza economica di un Paese».INCLUSIONE LGBT PER TUTTI«L'analisi condotta da Open for Business, una coalizione d'imprese che promuove l'uguaglianza Lgbt+, mostra una forte correlazione positiva (0,67) tra la resilienza economica e l'accettazione degli individui Lgbt+», ha scritto Jon Miller, che, guarda caso, è il fondatore di Open for Business... Tutte voci, che ormai fan parte del coro del politically correct, come dimostra il fatto che lo stesso mantra, la stessa parola d'ordine vadano sostenendo Banca Mondiale, Ocse - l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico -, Fmi - il Fondo Monetario Internazionale - ed Onu col rapporto Habitat.Dati a supporto: zero. Prove scientifiche: zero. Riscontri oggettivi: zero. Solo una serie di chiacchiere, totalmente prive di un chiaro fondamento. L'analisi, alla fine, non ha dimostrato alcun nesso di causalità tra «inclusione Lgbt» e «resilienza economica», resilienza che, viceversa, stando alla stessa classifica del Forum di Davos, apparterrebbe piuttosto agli Stati con un sistema capitalistico avanzato e forte quali Usa e gran parte dell'Europa, non certo all'Iran, al Marocco, al Qatar, all'Indonesia o alla Bielorussia. A dimostrazione di come siano ben altri i fattori vincenti, per reggere all'impatto pandemico, non certo le simpatie o antipatie gender di una nazione.Già nel gennaio 2019 diverse grandi aziende, come MasterCard e Microsoft, lanciarono peraltro un «Partenariato per l'eguaglianza Lgbt», proprio in occasione dell'incontro annuale del Forum economico mondiale, riproponendosi di "reclutare" nel giro di un anno almeno altre cento imprese, con cui condividere questo progetto. Secondo l'agenzia francese Médias-Presse.Info, a giugno avrebbero raggiunto solo quota 17 - tra le quali, però, colossi come Coca-Cola, PepsiCo e Procter&Gamble -, ma dicembre 2020 è ancora lontano... L'obiettivo è quello di serrare le fila, compattarsi ed aiutarsi nell'uniformare le proprie reciproche strategie, facendo fronte unico nel promuovere l'«inclusione Lgbt» alla propria clientela mondiale, volente o nolente, cosciente o meno. In particolare, i membri di tale «Partenariato» mirano a rendere operative «le cinque norme di condotta delle Nazioni Unite per combattere la discriminazione contro gli individui Lgbt, fornendo strumenti e risorse alle aziende, per far progredire ed implementare la loro inclusione a livello mondiale». In una parola, una vera e propria macchina da guerra ideologica. È chiaro, dunque, come la pretesa «resilienza» Lgbt non derivi quale conseguenza di un'analisi corretta, bensì rappresenti un a priori ideologico, rivendicato come apodittico, indipendentemente da tutto e da tutti.C'È CHI DICE NO... AD ESEMPIO LA CHIESA CATTOLICA DEL GABONC'è però chi si oppone a queste forti pressioni internazionali. Come la Chiesa cattolica del Gabon. Qui la Camera bassa del Parlamento nei giorni scorsi ha approvato la revoca d'una legge del 2019, legge che puniva l'omosessualità con una sanzione e con la reclusione sino a 6 mesi, in quanto biasimava condotte, che, di fatto, minano alla radice la famiglia naturale quale cellula fondamentale della società ed, in particolare, il suo ruolo sociale, anche di ricambio generazionale.Tale revoca è stata votata, per la verità, contro il sentire popolare. Per questo, a nome di tutti i vescovi del Gabon, è intervenuto con una nota dello scorso 24 giugno mons. Jean-Patrick Iba-Ba, arcivescovo metropolita di Libreville, lanciando «un grido di dolore nel constatare, ancora una volta, la frattura creatasi tra i rappresentanti del popolo, le istituzioni e la Nazione tutta intera». Partendo da qui, ha espresso l'indignazione della Chiesa circa la decisione parlamentare di cancellare una legge a tutela della famiglia naturale, fondata sull'unione di un uomo con una donna: «In nome della saggezza dei nostri antenati, contenuta nelle nostre diverse culture - scrive - culture che celebrano la vita, l'amore e la famiglia, noi diciamo NO alla depenalizzazione dell'omosessualità. In nome della nostra Costituzione, che proclama l'attaccamento ai nostri valori sociali profondi e tradizionali, al nostro patrimonio culturale, materiale e spirituale, noi diciamo NO alla depenalizzazione dell'omosessualità. In nome della considerazione che noi abbiamo per la Famiglia definita come la cellula-base naturale della società e del matrimonio, unione tra due persone di sesso diverso, noi diciamo NO alla depenalizzazione dell'omosessualità».Ha proseguito l'arcivescovo: «La Bibbia dichiara che "uomo e donna Egli li creò" (Gen 1, 27). L'omosessualità falsifica l'antropologia e banalizza la sessualità, il matrimonio e la famiglia, fondamento della società. Ed è in nome della nostra fede cristiana che noi diciamo NO alla depenalizzazione dell'omosessualità».L'OMOSESSUALITÀ NUOCE GRAVEMENTE ALL'UMANITÀIl motivo di tale rifiuto è dunque preminentemente sociale e pastorale, non rappresenta in alcun modo una mancanza di rispetto verso le singole persone, come del resto precisa lo stesso Catechismo della Chiesa Cattolica (nn. 2357 e 2358): «Non si tratta di demonizzare chicchessia, né di scagliare pietre - spiega mons. Iba-ba - bensì di aprirci alla Verità. A questo punto la Bibbia ci illumina, affermando che l'omosessualità non è un diritto umano, bensì un'alienazione, che nuoce gravemente all'umanità, poiché non fondata su alcun valore proprio all'essere umano: «Non avrai con maschio relazioni come si hanno con donna: è abominio» (Lev 18, 22). Respingere l'omosessualità è un dovere, significa proteggere i valori millenari delle nostre civiltà e non è pertanto una discriminazione».Poi un attacco alle forti ed indebite pressioni internazionali: «Dispiace che talune organizzazioni internazionali tendano a condizionare il loro aiuto all'accettazione di stili di comportamento estranei ai nostri costumi. In merito noi esortiamo chi sia chiamato a decidere ad insorgere contro tali metodi malsani».Da qui l'attacco ad un falso concetto di democrazia, che in Gabon come in Occidente cerca di imporre l'ideologia a colpi di legge: «Questo voto, in contraddizione con la maggioranza della popolazione gabonese, potrebbe non soltanto trascinare coscienze fragili nell'assunzione di comportamenti devianti, ma, allo stesso modo, esporre gli omosessuali a reazioni ostili, alla discriminazione».Si noti solo questo: a differenza di quanto avviene in un Occidente ormai privo di radici spirituali e culturali, nell'arcidiocesi di Libreville il numero dei cattolici è in forte crescita, passando dal 34,3% della popolazione nel 1950 al 59,7% del 2016. Ma qui la proposta e la testimonianza avanzate dalla Chiesa cattolica sono credibili e coerenti con la Parola di Dio. A differenza di quanto avviene in Occidente. Chiaro, no? Titolo originale: Chi si oppone all'ipocrisia globaleFonte: Corrispondenza Romana, 1° Luglio 2020Pubblicato su BastaBugie n. 677
Il commento delle notizie del 24 Giugno: Il trend negativo dei contagi negli Stati Uniti ed il crollo dell'età media dei ricoverati in Florida, la possibile chiusura delle frontiere europee agli Stati Uniti, la riduzione delle stime di crescita del Fondo Monetario Internazionale, la possibile rimozione dei tetti sulle agevolazioni fiscali sui PIR, la situazione geo-politica e l'impatto sulle vendite nei mercati finanziari, l'obbligazione a 100 anni da parte dell'Austria e l'andamento dei fondi d'investimento.
Dalla prima volta in cui ha cercato il suo aiuto nella seconda metà degli anni 50, l’Argentina ha firmato più di 20 accordi con il Fondo Monetario Internazionale, e dichiarato numerose volte il default. Poi nel 2015 un faro di speranza, quando il leader Mauricio Macri vince le elezioni mettendo fine a decenni di governi populisti. I festeggiamenti però non durano a lungo. Prima una fuga di capitale, poi le elezioni, e infine la pandemia. Il 22 Maggio 2020, l’Argentina dichiara per l’ennesima volta il default, la scommessa dell’IMF fallisce: si torna al tavolo delle trattative. Siamo Giammarco Miani e Francesco Namari, and the next stop is… Bank Station.
Venerdì 24 aprile 2020, la rivista AffarInternazionali ha organizzato un web meeting dal titolo “GLI ESITI DEL CONSIGLIO EUROPEO DEL 23 APRILE”. Sono intervenuti al forum nell'ordine: Ferdinando Nelli Feroci (Presidente dell'Istituto Affari Internazionali), Lorenzo Bini Smaghi (Presidente di Societé Generale, già membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea), Carlo Cottarelli (Direttore dell'Osservatorio sui Conti Pubblici dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), Pier Carlo Padoan (Accademico, deputato, già Ministro dell'Economia e delle Finanze, Direttore esecutivo per l'Italia del Fondo Monetario Internazionale. Vice Presidente Istituto Affari Internazionali), Franco Passacantando (Insegna all'Università Luiss Guido Carli di Roma, già Direttore Esecutivo Banca Mondiale) e Nathalie Tocci (Direttore dello IAI).Nella seconda parte domande ai relatori da parte di S.E. Alfonso Dastis (Ambasciatore di Spagna in Italia e San Marino), Stefano Micossi (Direttore Generale di Assonime) e Francesca Sforza (Caporedattrice de La Stampa).Ha moderato il forum il direttore responsabile di AffarInternazionali, Francesco De Leo. Hanno anche partecipato alcuni ricercatori e soci dell'Istituto Affari Internazionali assieme ai redattori della rivista.
La settimana scorsa si è aperta con i dati del Fondo Monetario Internazionale, che ha rivisto le proprie analisi stimando una contrazione del PIL mondiale del -3% nel 2020 ed un conseguente rimbalzo del 5,8% nel 2021, ma l'entità effettiva di questo recupero dipenderà in larga misura dall'evolversi della cosiddetta fase 2. La settimana è stata caratterizzata anche dalla diffusione di importanti dati sull'economia cinese, migliori delle aspettative. Negli USA, contrazione delle vendite al dettaglio e della produzione industriale. Ancora preoccupanti le richieste di sussidi settimanali e i dati sulla disoccupazione. Tuttavia, sono state accolte molto positivamente le raccomandazioni di Trump sulla riapertura graduale in 3 fasi, che lasciano ampi margini di autonomia ai governatori degli stati federali. La settimana è stata complessivamente positiva per i mercati azionari internazionali e gli USA hanno visto una crescita del 3% continuando il recupero. Meno brillante l'Europa, il cui recupero dai minimi di marzo ha un trend meno sostenuto. Il prezzo del petrolio è nuovamente in contrazione perché i tagli alla produzione approvati dall'OPEC+ non sono ritenuti sufficienti a contrastare il calo della domanda per la sospensione delle attività produttive.
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Il commento delle notizie del 14 Aprile: Il trend positivo dell'epidemia in Italia, la pubblicazione delle previsioni sulla crescita economica post pandemia del Fondo Monetario Internazionale, il trend positivo delle borse americane e l'andamento dei fondi d'investimento.
Giovedì 02 aprile 2020, la rivista AffarInternazionali ha organizzato un web meeting sulle risposte europee alle conseguenze economiche della pandemia di Covid-19 in Europa. Sono intervenuti al forum nell'ordine: Ferdinando Nelli Feroci (Presidente dello IAI), Prof. Carlo Cottarelli (Direttore dell'Osservatorio sui Conti Pubblici dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), On. Pier Carlo Padoan (Accademico, deputato, già Ministro dell'Economia e delle Finanze, Direttore esecutivo per l'Italia del Fondo Monetario Internazionale. Vice Presidente Istituto Affari Internazionali), Prof. Franco Passacantando (Insegna all'Università Luiss Guido Carli di Roma, già Direttore Esecutivo Banca Mondiale), Prof. Marcello Signorelli (Ordinario di Politica Economica all'Università degli Studi di Perugia e Componente del Consiglio di Presidenza della Società Italiana degli Economisti) e la Prof. Paola Subacchi (Scrittrice e commentatrice del funzionamento e governance del sistema internazionale e monetario. Senior fellow di Chatham House, insegna all'Università di Bologna).Nella seconda parte domande ai relatori da parte diell' Ambasciatore Michele Valensise (Già Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri), Prof. Beniamino Quintieri (Ordinario di Economia Politica all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata) e Raffaele Farella (Direttore servizio Attività internazionali della Provincia autonoma di Trento).Ha moderato il forum il direttore responsabile di AffarInternazionali, Francesco De Leo. Hanno anche partecipato alcuni ricercatori e soci dell'Istituto Affari Internazionali assieme ai redattori della rivista.
Prosegue la produzione dei podcast dell'Istituto Affari Internazionali, le voci dell'attualità internazionale. Oggi vi proponiamo “Che anno sarà per l'Ue” con le voci dell'Ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci (Diplomatico. Presidente dello IAI. Già rappresentante permanente d'Italia presso l'Unione europea a Bruxelles, è stato capo di gabinetto e direttore generale per l'integrazione europea presso il Ministero degli Esteri), Pier Carlo Padoan (Vice Presidente dello IAI, deputato al Parlamento italiano. Già Ministro dell'Economia e Direttore Esecutivo italiano al Fondo Monetario Internazionale), Nicoletta Pirozzi (Responsabile delle relazioni istituzionali e del programma “Ue, politica e istituzioni” dell'Istituto Affari Internazionali), Beda Romano (Corrispondente per il Sole 24Ore da Bruxelles), Danilo Taino (Editorialista del Corriere della Sera) e Nathalie Tocci (Direttore dello IAI. Professore onorario all'Università di Tübingen. Già Special Adviser dell'Alto rappresentante Mogherini sulla nuova strategia di politica estera dell'Unione europea). A cura di Francesco De Leo.Un buon ascolto.
Prosegue la produzione dei podcast dell'Istituto Affari Internazionali, le voci dell'attualità internazionale. Oggi vi proponiamo “Che anno sarà per l'Ue” con le voci dell'Ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci (Diplomatico. Presidente dello IAI. Già rappresentante permanente d'Italia presso l'Unione europea a Bruxelles, è stato capo di gabinetto e direttore generale per l'integrazione europea presso il Ministero degli Esteri), Pier Carlo Padoan (Vice Presidente dello IAI, deputato al Parlamento italiano. Già Ministro dell'Economia e Direttore Esecutivo italiano al Fondo Monetario Internazionale), Nicoletta Pirozzi (Responsabile delle relazioni istituzionali e del programma “Ue, politica e istituzioni” dell'Istituto Affari Internazionali), Beda Romano (Corrispondente per il Sole 24Ore da Bruxelles), Danilo Taino (Editorialista del Corriere della Sera) e Nathalie Tocci (Direttore dello IAI. Professore onorario all'Università di Tübingen. Già Special Adviser dell'Alto rappresentante Mogherini sulla nuova strategia di politica estera dell'Unione europea). A cura di Francesco De Leo.Un buon ascolto.
Nella puntata 274 condotta da Giuliano e Valeria si approfondiscono notizie di attualità:-è vero che le balene possono aiutarci a ridurre la CO2? E in che modo? Da uno studio del Fondo Monetario Internazionale, passiamo a parlare di fitoplancton e di dove va una balena quando muore. -in un servizio esterno Marco intervista Valerio Bocci primo tecnologo all’INFN di Roma che ha creato ArduiSiPM, un rivelatore con Arduino e Silicon Photomultipliertornati in studio dopo una barza brutta a tema fisico raccontata da un biologo torniamo a parlare di cose tristi-la poliomielite era stata dichiarata eradicata nel 2000 nelle Filippine ma recentemente ci sono stati due nuovi casi di paralisi infantile causata dal virus della polio derivato dal vaccino. Perché è successo? Come possiamo prevenire che riaccada?Infine per i genovesi e non vi invitiamo al laboratorio di scientificast del Genova Beer Festival e vi ringraziamo per averci nominato nella categoria miglior radio online e podcast dei Macchianera Awards, c’è tempo fino al 5 novembre per votare noi e altre 9 categorie (se volete suggerimenti su chi degli altri votare chiedete personalmente a Simone).
[PREVIDENZA] Si sente dire molto spesso che i giovani dovranno costruirsi una pensione in totale autonomia e dovranno dimenticare oppure ridimensionare quello che sarà l'assegno dell'Inps. È proprio vero? Vuoi vedere un'intera lezione totalmente gratuita su questo argomento? Guarda il video: "Come costruire la tua pensione minimizzando i tuoi sacrifici finanziari" . Lo trovi alla pagina: https://www.gpinvest.it/pensione LINK UTILI: 1) Iscriviti al Video corso gratuito per diventare un investitore consapevole: http://bit.ly/2psOAri 2) Iscriviti al gruppo FaceBook GPinvest Community: http://bit.ly/2IHe3WI 3) Acquista un Video Corso: http://bit.ly/2FRfUuv
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IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE raccontato da Stefano Feltri
Disuguaglianza, un manifesto per combatterla. E' stato scritto da un gruppo di economisti e pubblicato di recente. Michele Raitano, dell'università La Sapienza di Roma, è uno degli estensori del documento ed è stato ospite oggi a Memos. Raitano ha spiegato il contenuto del manifesto contro la disuguaglianza, le politiche richieste per combatterla. Ha commentato anche le ultime raccomandazioni sul lavoro fatte dal Fondo Monetario Internazionale all'Italia: ci vuole più contrattazione decentrata dei salari e costi certi per i licenziamenti, sostengono gli economisti del Fondo. A Memos oggi Debora Migliucci ha raccontato le attività dell'archivio del lavoro della Cgil di Milano, di cui Migliucci è direttrice. Infine, Roberta Carlini è stata l'autrice di oggi del “messaggio nella bottiglia”. La giornalista e saggista ci ha raccontato dello scontro sulla manovra tra il governo Conte e la Commissione europea.
Disuguaglianza, un manifesto per combatterla. E’ stato scritto da un gruppo di economisti e pubblicato di recente. Michele Raitano, dell’università La Sapienza di Roma, è uno degli estensori del documento ed è stato ospite oggi a Memos. Raitano ha spiegato il contenuto del manifesto contro la disuguaglianza, le politiche richieste per combatterla. Ha commentato anche le ultime raccomandazioni sul lavoro fatte dal Fondo Monetario Internazionale all’Italia: ci vuole più contrattazione decentrata dei salari e costi certi per i licenziamenti, sostengono gli economisti del Fondo. A Memos oggi Debora Migliucci ha raccontato le attività dell’archivio del lavoro della Cgil di Milano, di cui Migliucci è direttrice. Infine, Roberta Carlini è stata l’autrice di oggi del “messaggio nella bottiglia”. La giornalista e saggista ci ha raccontato dello scontro sulla manovra tra il governo Conte e la Commissione europea.
Disuguaglianza, un manifesto per combatterla. E’ stato scritto da un gruppo di economisti e pubblicato di recente. Michele Raitano, dell’università La Sapienza di Roma, è uno degli estensori del documento ed è stato ospite oggi a Memos. Raitano ha spiegato il contenuto del manifesto contro la disuguaglianza, le politiche richieste per combatterla. Ha commentato anche le ultime raccomandazioni sul lavoro fatte dal Fondo Monetario Internazionale all’Italia: ci vuole più contrattazione decentrata dei salari e costi certi per i licenziamenti, sostengono gli economisti del Fondo. A Memos oggi Debora Migliucci ha raccontato le attività dell’archivio del lavoro della Cgil di Milano, di cui Migliucci è direttrice. Infine, Roberta Carlini è stata l’autrice di oggi del “messaggio nella bottiglia”. La giornalista e saggista ci ha raccontato dello scontro sulla manovra tra il governo Conte e la Commissione europea.
Sorgente: Pandora TV - www.pandoratv.it"Data la situazione, e come misura preventiva, ho deciso di intavolare dei negoziati con il Fondo Monetario Internazionale, per ottenere un appoggio finanziario", cosi' ha annunciato il presidente argentino Mauricio Macri, martedi' 8 maggio. Si tratta dell'equivalente di circa 30 miliardi di dollari. Le misure adottate sinora non sono servite a stimolare l'economia ed a rilanciare il peso, ai suoi minimi storici rispetto al dollaro e che ha perso quest'anno un quinto del suo valore. L'annuncio ha scioccato un paese gia' traumatizzato dalla crisi del 2001 e dalle politiche di austerity richieste proprio dal FMI. Il debito totale equivale a piu' di 257 miliardi di dollari. Fra i creditori principali, Goldman Sachs e BlackRock. La decisione potrebbe forse calmare gli investitori stranieri, ma aumentare la frustrazione interna di una popolazione impoverita e con livelli disoccupazione alle stelle e che e' gia' scesa in piazza a protestare.
Sorgente: Pandora TV - www.pandoratv.it"Data la situazione, e come misura preventiva, ho deciso di intavolare dei negoziati con il Fondo Monetario Internazionale, per ottenere un appoggio finanziario", cosi' ha annunciato il presidente argentino Mauricio Macri, martedi' 8 maggio. Si tratta dell'equivalente di circa 30 miliardi di dollari. Le misure adottate sinora non sono servite a stimolare l'economia ed a rilanciare il peso, ai suoi minimi storici rispetto al dollaro e che ha perso quest'anno un quinto del suo valore. L'annuncio ha scioccato un paese gia' traumatizzato dalla crisi del 2001 e dalle politiche di austerity richieste proprio dal FMI. Il debito totale equivale a piu' di 257 miliardi di dollari. Fra i creditori principali, Goldman Sachs e BlackRock. La decisione potrebbe forse calmare gli investitori stranieri, ma aumentare la frustrazione interna di una popolazione impoverita e con livelli disoccupazione alle stelle e che e' gia' scesa in piazza a protestare.
Superare l’ultima frontiera. http://radiopetruska.com/discography/la-migrazione-nello-spazio-i-prossimi-passi-verso-lesplorazione-e-la-colonizzazione-delluniverso-con-il-prof-andrea-sommariva-consulente-internazionale-e-membro-dellacca/ L’uomo dovrà lasciare la Terra? Riuscirà a colonizzare lo spazio? Quali sono le possibilità, quali sono le sfide per poter popolare altri pianeti? Saremmo limitati al nostro sistema solare, o ci sarà la possibilità di intraprendere viaggi interstellari? Domande ad uno scienziato che esegue calcoli e progettazioni per esplorazioni nello spazio. Prof. Andrea Sommariva Andrea Sommariva è un economista internazionale, specializzato in: finanza internazionale, politica monetaria internazionale, mercati del petrolio e delle materie prime, energia rinnovabile, e sviluppo dell’economia spazio. Si è laureato in economia presso l’Università Bocconi di Milano, ed ha studiato presso l’Università di Lovanio in Belgio e l’Università dell’Indiana negli Stati Uniti. In passato, ha ricoperto il ruolo di economista presso il Fondo Monetario Internazionale, di Consigliere Economico del Ministro del Bilancio a Roma, di Chief Economist presso la Montedison, e di Senior Financial Advisor presso la Banca Europea di Ricostruzione e Sviluppo. Ha lavorato in ambiente accademico come professore associato presso l’Università LUIIS di Roma, l’Università Cattolica di Milano, il China-Europe Management Institute di Pechino, e la SDA-Bocconi di Milano. Attualmente è membro del gruppo di studio “Space Mineral Resources – Challanges and Opportunities” dell’Accademia Internazionale di Astronautica. E‘ autore di numerose pubblicazioni su riviste economiche internazionali, e di alcuni libri: German Macroeconomic History, 1880–1979: A Study of the Effects of Economic Policy on Inflation, Currency, Depreciation and Growth (St. Martin’s Press, 1987), The ECU market (Lexington Books, 1987), A Scenario for Interstellar Exploration and Its Financing (Springer Briefs in Space Development, 2013 with Prof. Bignami), Oro dagli Asteroidi ed Asparagi da Marte: Realtà e Miti dell’Esplorazione dello Spazio (Modadori Università, 2015 con il Prof. Bignami); and The future of Human Space Exploration (MacMillan Palgrave, June 2016 con il Prof. Bignami). Ha scritto numerosi articoli sulle politiche monetarie e bancarie. Recentemente ha scritto due articoli sull’esplorazione dello spazio e sull’economia dello spazio: Motivations behind Interstellar Exploration and Colonization, (Astropolitics, March 2014), and Rationale and strategies for astroids exploration and mining (Astropolitics, March 2015). Mille domande a grandi scienziati che sono alla ricerca delle origini del tutto. Sognare di raccontare la storia più grandiosa. Immergersi in mari di domande, le cui risposte generano altri mari. Cercare di capire, di vedere, di afferrare, di intuire. Il desiderio di captare delle idee, di intravedere delle risposte, di scoprire delle tracce.
Lunedì 20 febbraio i rappresentanti dell’Eurogruppo, i ministri delle Finanze dei paesi che adottano l’euro, si sono accordati con il Fondo Monetario Internazionale per rimandare in Grecia una missione congiunta dopo un anno di interruzione. Questo significa ancora più austerità?Ne parliamo con Margherita Dean, corrispondente dalla Grecia per Radio Popolare
Lunedì 20 febbraio i rappresentanti dell’Eurogruppo, i ministri delle Finanze dei paesi che adottano l’euro, si sono accordati con il Fondo Monetario Internazionale per rimandare in Grecia una missione congiunta dopo un anno di interruzione. Questo significa ancora più austerità?Ne parliamo con Margherita Dean, corrispondente dalla Grecia per Radio Popolare
..1-Strumenti di tortura: giro di vite dell'unione europea su commercio e pubblicità. ( Intervista a Riccardo Noury Amnesty Italia) ..2-Iraq: Il Pentagono ha speso milioni di dollari per produrre falsi video jihadisti. Il rapporto di un team di giornalisti d' inchiesta. ..3-Wikileaks compie dieci anni. Julian Assange annuncia la pubblicazione di documenti relativi alla corsa alla casa bianca. ..4-Cambiamenti climatici: l'Europarlamento ha ratificato l'accordo di Parigi. Ora tutte le condizioni sono riunite per la sua entrata in vigore. ..5-Migranti: la sconfitta di Orban al referendum non è una vittoria di Bruxelles. L'editoriale di Alessandro Principe. ..6-Virus Zika: Il vaccino potrebbe rivelarsi un affare colossale per le multinazionali del farmaco. ..( Diana Santini) ..7-Lo Yuan nel club dei grandi: da questo mese la moneta cinese inserita nel paniere del Fondo Monetario Internazionale. ( Gabriele Battaglia) ..8-Land grabbing: Land Right Now, al via la campagna internazionale per garantire l'accesso alla terra per comunità e popoli indigeni. ( Marta Gatti)
..1-Strumenti di tortura: giro di vite dell'unione europea su commercio e pubblicità. ( Intervista a Riccardo Noury Amnesty Italia) ..2-Iraq: Il Pentagono ha speso milioni di dollari per produrre falsi video jihadisti. Il rapporto di un team di giornalisti d' inchiesta. ..3-Wikileaks compie dieci anni. Julian Assange annuncia la pubblicazione di documenti relativi alla corsa alla casa bianca. ..4-Cambiamenti climatici: l'Europarlamento ha ratificato l'accordo di Parigi. Ora tutte le condizioni sono riunite per la sua entrata in vigore. ..5-Migranti: la sconfitta di Orban al referendum non è una vittoria di Bruxelles. L'editoriale di Alessandro Principe. ..6-Virus Zika: Il vaccino potrebbe rivelarsi un affare colossale per le multinazionali del farmaco. ..( Diana Santini) ..7-Lo Yuan nel club dei grandi: da questo mese la moneta cinese inserita nel paniere del Fondo Monetario Internazionale. ( Gabriele Battaglia) ..8-Land grabbing: Land Right Now, al via la campagna internazionale per garantire l'accesso alla terra per comunità e popoli indigeni. ( Marta Gatti)
..1-Strumenti di tortura: giro di vite dell'unione europea su commercio e pubblicità. ( Intervista a Riccardo Noury Amnesty Italia) ..2-Iraq: Il Pentagono ha speso milioni di dollari per produrre falsi video jihadisti. Il rapporto di un team di giornalisti d' inchiesta. ..3-Wikileaks compie dieci anni. Julian Assange annuncia la pubblicazione di documenti relativi alla corsa alla casa bianca. ..4-Cambiamenti climatici: l'Europarlamento ha ratificato l'accordo di Parigi. Ora tutte le condizioni sono riunite per la sua entrata in vigore. ..5-Migranti: la sconfitta di Orban al referendum non è una vittoria di Bruxelles. L'editoriale di Alessandro Principe. ..6-Virus Zika: Il vaccino potrebbe rivelarsi un affare colossale per le multinazionali del farmaco. ..( Diana Santini) ..7-Lo Yuan nel club dei grandi: da questo mese la moneta cinese inserita nel paniere del Fondo Monetario Internazionale. ( Gabriele Battaglia) ..8-Land grabbing: Land Right Now, al via la campagna internazionale per garantire l'accesso alla terra per comunità e popoli indigeni. ( Marta Gatti)
Conduce Giancarlo Loquenzi. Ospite: Carlo Cottarelli (Direttore Esecutivo del Fondo Monetario Internazionale ed ex commissario alla Spendig Review governo Letta)
Conduce Giancarlo Loquenzi,scheda di Daniela Mecenate. Ospiti: Vito Tanzi, ex direttore Dipartimento fiscale - Fondo Monetario Internazionale), Enrico Cisnetto (gionalista economico)
Conduce Giancarlo Loquenzi,scheda di Daniela Mecenate. Ospiti: Vito Tanzi, ex direttore Dipartimento fiscale - Fondo Monetario Internazionale), Enrico Cisnetto (gionalista economico),ascoltatori.
con: Carlo Cottarelli direttore esecutivo del Fondo Monetario Internazionale, Claudio DeVincenti sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, Yoram Gutgeld commissario alla spending review
con: Carlo Cottarelli direttore esecutivo del Fondo Monetario Internazionale, Adriano Giannola presidente Svimez
con: Carlo Cottarelli direttore esecutivo del Fondo Monetario Internazionale, Martin Klein docente relazioni economiche internazionali università Martin Luter di Halle Wittenberg
Sei anni anni fa, tra il settembre e l'ottobre del 2008, iniziava la crisi del secolo. Con il crack di Lehman Brothers, una delle maggiori banche d'affari del mondo, si è arrivati ad un passo dal fallimento rovinoso della finanza americana, aiutata solo dal denaro pubblico dei contribuenti negli Stati Uniti. La crisi è stata poi esportata in Europa con la disoccupazione e la recessione. "In Italia ha voluto dire la perdita di oltre il 20% della produzione delle nostre industrie", sostiene Gianfranco Viesti, economista dell'Università di Bari. "Il mondo è cambiato - dice Viesti - Oggi ci vuole un'industria più intelligente, a maggiore innovazione e capitale umano". Noi, in Italia, ci stiamo attrezzando? "No, ma lo stanno facendo il governo tedesco, francese, americano e persino quello inglese che sembra così liberista. Ci vuole una capacità da parte degli imprenditori nell'innovazione, ma anche e soprattutto una intelligente politica pubblica". La Legge di Stabilità del governo Renzi sta andando in questa direzione? "No, il nostro governo è convinto che l'Italia uscirà dalla crisi lasciando lavorare un po' più le imprese e riducendo loro le tasse". Il mondo è cambiato, le politiche no.
Sei anni anni fa, tra il settembre e l'ottobre del 2008, iniziava la crisi del secolo. Con il crack di Lehman Brothers, una delle maggiori banche d'affari del mondo, si è arrivati ad un passo dal fallimento rovinoso della finanza americana, aiutata solo dal denaro pubblico dei contribuenti negli Stati Uniti. La crisi è stata poi esportata in Europa con la disoccupazione e la recessione. "In Italia ha voluto dire la perdita di oltre il 20% della produzione delle nostre industrie", sostiene Gianfranco Viesti, economista dell'Università di Bari. "Il mondo è cambiato - dice Viesti - Oggi ci vuole un'industria più intelligente, a maggiore innovazione e capitale umano". Noi, in Italia, ci stiamo attrezzando? "No, ma lo stanno facendo il governo tedesco, francese, americano e persino quello inglese che sembra così liberista. Ci vuole una capacità da parte degli imprenditori nell'innovazione, ma anche e soprattutto una intelligente politica pubblica". La Legge di Stabilità del governo Renzi sta andando in questa direzione? "No, il nostro governo è convinto che l'Italia uscirà dalla crisi lasciando lavorare un po' più le imprese e riducendo loro le tasse". Il mondo è cambiato, le politiche no.