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Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later Oct 27, 2025 26:36


Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Vincenzo Marangio

BASTA BUGIE - Comunismo
Cina, censura totale per i sacerdoti in internet

BASTA BUGIE - Comunismo

Play Episode Listen Later Oct 21, 2025 11:50


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8325CINA, CENSURA TOTALE PER I SACERDOTI IN INTERNET di Bernardo Tombari Niente religione su internet, tranne per i siti web autorizzati delle confessioni che accettano i valori socialisti e la sinicizzazione. È il nuovo "Codice di condotta su internet" per preti e ministri di culto in Cina, pubblicato dal Dipartimento per gli Affari religiosi. "Il clero religioso non deve diffondere idee religiose o indurre minorenni alla fede religiosa tramite internet, né organizzare la partecipazione dei minori a formazione religiosa, campi estivi (o invernali), né organizzare o costringere i minori a partecipare ad attività religiose" recita l'articolo 10 del codice. Vietate anche raccolte fondi, predicazioni o celebrazioni religiose online.Non è chiaro quali siano le pene, il codice dichiara solo che il Dipartimento per gli Affari religiosi contatterà il clero che violerà il codice, perché "apporti correzioni entro un limite di tempo", e qualora questo non accada verrà punito "secondo le leggi e i regolamenti amministrativi pertinenti". L'obiettivo è evitare "contenuti che incitano alla sovversione del potere statale" o "attività di infiltrazione religiosa straniera". Un modo per dire che il Partito comunista cinese è disposto ad accettare Dio, se è un dio abbastanza piccolo da poter essere sottoposto allo stato e all'ideologia socialista, da poter stare in un angolo senza dare fastidio. La Santa Sede ha rinnovato l'anno scorso l'Accordo Provvisorio con la Repubblica Popolare Cinese, che sarà quindi attivo fino al 2028 salvo ulteriori rinnovi (l'intesa è arrivata nel 2018 ed è stata poi rinnovata tre volte).L'Accordo riguardava soprattutto le nomine dei vescovi, per mettere fine a decenni di ordinazioni illecite senza il consenso papale. Dagli anni '50 infatti, i vescovi in Cina venivano eletti dall'Associazione patriottica cattolica cinese, quindi sotto il controllo dello stato. Era stato dichiarato però anche l'obiettivo di un "dialogo costruttivo" tra la Chiesa e il governo del Paese. Le restrizioni sempre crescenti e le intrusioni di Pechino, o in alcuni casi addirittura decisione autonome, nelle nomine o nella creazione o rimozioni di diocesi non sembrano però andare in quella direzione.Anche il Segretario di Stato Parolin ha ammesso che l'accordo sta "procedendo lentamente, a volte anche facendo un passo indietro". Le nuove restrizioni per l'attività online non sono esclusivamente per il Cristianesimo, anzi, sono probabilmente più mirate verso sette come il Falun Gong, ma è facile immaginare che ci vadano di mezzo anche quegli influencer cristiani che rifiutano l'idolatria dello Stato e non vogliono un Dio "sinizzato" o socialista, perché sanno che Cristo non è venuto per portare pace, ma spada.Nota di BastaBugie: Stefano Magni nell'articolo seguente dal titolo "Jimmy Lai, ultimo atto. L'editore cattolico dissidente rischia la morte" parla della storia di Jimmy Lai. Il figlio Sebastien Lai sarà ospite della prossima Giornata della Bussola, il 25 ottobre 2025, e ritirerà il premio "Fatti per la Verità" assegnato a suo padre.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 16 agosto 2025:Arrestato nell'agosto del 2020, in carcere dal dicembre successivo, sotto processo dal 2023 per motivi puramente politici. Jimmy Lai, imprenditore ed editore cattolico di Hong Kong, lunedì riceverà la sentenza che deciderà della sua vita. Ha 77 anni, salute malferma e rischia di morire in carcere. Per il figlio, Sebastien*, una condanna a una lunga pena detentiva equivarrebbe a una sentenza di morte. Eppure, fino a cinque anni fa, Jimmy Lai era uno degli uomini più ricchi e rispettati di tutta l'Asia. Personalmente incarna la tragedia di una città che non si arrende mentre finisce sotto il giogo della Cina comunista.L'udienza finale del processo Lai avrebbe dovuto tenersi la settimana scorsa, ma è stata rimandata per due volte. La prima volta a causa del tifone che ha colpito la costa sudorientale cinese. La seconda perché la corte ha accolto la richiesta della difesa di Lai, che chiede assistenza medica per l'imputato. Lunedì un'auto medica sarà pronta a intervenire e il cuore di Jimmy Lai sarà monitorato in diretta. L'anziano imprenditore ha trascorso più di 1700 giorni in isolamento. La sua salute ne ha risentito drammaticamente, nell'ultima udienza, quando è stato accolto il rinvio, è apparso visibilmente dimagrito e sofferente.Intervistato dalla Bbc, Sebastien Lai dichiara che anche se suo padre ricevesse la pena più mite di cinque anni, la sua vita sarebbe a rischio: «Praticamente sarebbe una sentenza di morte. Data la sua età e la sua salute, sì, morirà in prigione», dice alla Tv pubblica britannica, perché «Il suo corpo sta collassando». Sebastien Lai sta chiedendo al premier britannico Keir Starmer e al presidente americano Donald Trump di agire in fretta per la sua salvezza. Trump ha dichiarato, a proposito di Lai, che farà «tutto il possibile» per ottenerne la liberazione. Lai è cittadino britannico dal 1996 e la sua morte in una galera cinese a Hong Kong sarebbe una sconfitta per Londra. «Noi, come nazione (nel Regno Unito, ndr) non ci saremmo battuti per uno dei nostri più coraggiosi cittadini, quando sarebbe stato importante farlo».Jimmy Lai non è nato a Hong Kong, ma nella Cina comunista, a Canton, alla vigilia della presa del potere da parte di Mao Zedong. I suoi genitori, borghesi benestanti, sono stati spogliati di tutto all'epoca delle prime collettivizzazioni. Da bambino, Jimmy Lai doveva sfamarsi con lavoretti, come portatore di bagagli alla stazione di Canton. Fu l'occasione per conoscere gente che proveniva dal "mondo esterno", una rivelazione per chi era nato e cresciuto nella miseria più nera della Cina maoista. E fu in quel periodo che decise di rischiare il tutto e per tutto pur di fuggire, da clandestino, nascosto in un peschereccio diretto a Hong Kong, allora isola britannica.Anche a Hong Kong, ottenuto l'asilo politico, fece lavori umili finché, da operaio tessile che era, non divenne imprenditore tessile. E fondò la sua impresa di moda, la Giordano. Divenuto milionario e uomo d'affari di successo, vendeva i suoi vestiti anche nella Cina continentale, grazie alle prime riforme di mercato di Deng. Ma nel 1989 rimase scottato dalla repressione di Piazza Tienanmen. Fu allora che decise di affiancare, alla sua attività imprenditoriale, anche quella di attivista dei diritti umani, contro il regime comunista cinese. Pechino, da allora, lo ha considerato una spina nel fianco e ha cercato, prima di boicottarlo, poi di ucciderlo, infine di eliminarlo con mezzi giudiziari.L'attività editoriale di Jimmy Lai iniziò nel 1990 con la fondazione della rivista Next, che prendeva apertamente di mira i dirigenti comunisti, sotto la protezione della libertà di stampa garantita dalla legge di Hong Kong. Nel 1993, per rappresaglia, la Cina chiuse tutti i suoi negozi. Ma nel 1995, invece che piegarsi, Lai fondò un secondo giornale anticomunista, il quotidiano Apple Daily, che ben presto divenne uno dei più letti di Hong Kong.Il regime di Pechino prese molto sul serio le critiche e le inchieste di Next e Apple Daily. Tanto che nel 2008 un anonimo milionario cinese, a Hong Kong, pagò l'equivalente di un milione di dollari un sicario per uccidere Jimmy Lai e il deputato Martin Lee. Il complotto per assassinare l'imprenditore dissidente e il politico democratico, fallì con l'arresto del killer e con la sua condanna, quando la giustizia di Hong Kong non era ancora politicizzata. Nel 2013 degli anonimi aggressori sfondarono la porta della casa di Jimmy Lai con un'auto e lasciarono un'ascia e un machete, come segni intimidatori. Nelle manifestazioni del novembre 2014, Lai subì l'aggressione fisica di militanti filo-Pechino. E nel gennaio 2015 sia la casa dell'editore che la sede di Next vennero attaccate con bombe incendiarie.Queste pesanti intimidazioni non fermarono Jimmy Lai che, dal 1997, si era convertito al cattolicesimo. Anzi, ne rafforzarono la determinazione, religiosa e politica, a continuare a lottare. I comunisti cinesi hanno però trovato il modo di silenziarlo, solo quando hanno messo le mani direttamente su Hong Kong, ponendo fine alla sua autonomia. Come risposta alle manifestazioni di massa pro-democrazia dell'estate 2019, approfittando del lockdown dei primi mesi della pandemia di Covid-19, Pechino impose alla città la sua Legge sulla sicurezza nazionale, con cui può arrestare e processare cittadini per reati politici. Jimmy Lai venne arrestato nell'agosto 2020, mentre la polizia irrompeva nella sede di Apple Daily. L'accusa era quella di aver "cospirato con potenze straniere" ai danni degli interessi nazionali cinesi.Dopo aver arrestato Lai, le autorità di Pechino hanno anche spento la voce della sua più importante creatura editoriale. Con un raid in diretta televisiva, 500 poliziotti hanno fatto irruzione nella sede dell'Apple Daily, il 17 giugno 2021, arrestando cinque dirigenti e sequestrando computer e hard disk. Le autorità di Hong Kong, al tempo stesso, sequestravano l'equivalente di 2 milioni e mezzo di dollari alla casa editrice e alle imprese ad essa collegate, rendendo di fatto impossibile la sopravvivenza del quotidiano. Che infatti dovette chiudere i battenti appena una settimana dopo.Jimmy Lai non si è mai arreso, non ha mai scelto la via dell'esilio dorato (anche se ha avuto tutto il modo e il tempo per poterlo fare), si è fatto arrestare, continua a dichiararsi innocente e a battersi nel processo che lo vede imputato. In una delle ultime interviste rilasciate da uomo libero aveva dichiarato, all'agenzia Reuters, «Sono arrivato qui senza n

Il podcast dello zio Hack dal 1998 n.1 della Formazione Underground
Come Potenziare la Tua Vita con 4 Semplici Abitudini Crescita personale senza fuffa

Il podcast dello zio Hack dal 1998 n.1 della Formazione Underground

Play Episode Listen Later Oct 10, 2025 86:26


Scopri le 4 abitudini semplici ma potentissime che trasformerrano la tua vita, senza fuffa. Dalla scienza alla psicologia, passando per videogiochi, episteme un viaggio ironico, nerd e profondamente utile per diventare la versione potenziata di te stesso. Video https://youtu.be/R4MB0R3Hx0s #psicologianerd #abitudinipotenzianti #biohackeritaliano #sviluppoepistemologico #piramidesalute #meditazionepragmatica #sonnoottimizzato #movimentoquotidiano Intervista con lo psicologo Matteo Aceti @MatteoAceti NON vendo nulla e questo canale NON contiene pubblicità Cerco solo di evitarti i miei errori e darti contenuti UTILI! Se lo sono per te, nel tuo miglior interesse, metti like, seguimi e Aiutami a diffonderli!

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Editoriale con Luca Marchetti, intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later Sep 30, 2025 31:24


Editoriale con Luca Marchetti, intervistato da Vincenzo Marangio

Podcast - TMW Radio
Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio

Podcast - TMW Radio

Play Episode Listen Later Sep 26, 2025 27:59


Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio

Le interviste di Stefania D'Alonzo e Daniele Di Ianni
Tiziano Lattanzi intervistato da Gianluca Venditti al Sotto Sopra Village di Teramo

Le interviste di Stefania D'Alonzo e Daniele Di Ianni

Play Episode Listen Later Sep 26, 2025 4:10


Tiziano Lattanzi intervistato da Gianluca Venditti al Sotto Sopra Village di Teramo.

Podcast - TMW Radio
Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Vincenzo Marangio

Podcast - TMW Radio

Play Episode Listen Later Sep 22, 2025 30:41


Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Vincenzo Marangio

Podcast - TMW Radio
Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Vincenzo Marangio

Podcast - TMW Radio

Play Episode Listen Later Sep 8, 2025 30:05


Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Vincenzo Marangio

1% Podcast
Ep. 112 - TUTTI gli Imprenditori che abbiamo INTERVISTATO hanno queste CARATTERISTICHE

1% Podcast

Play Episode Listen Later Aug 15, 2025 24:08


Dopo oltre due anni di interviste a imprenditori e professionisti di alto livello, in questo episodio del 1% Podcast abbiamo condiviso ciò che abbiamo osservato dietro le quinte di chi raggiunge risultati straordinari. Non una lista di teorie, ma un recap ragionato di comportamenti, approcci e scelte che funzionano davvero quando si vuole far crescere un'azienda e mantenerla profittevole nel tempo. Un concentrato di esperienza reale, nato da conversazioni con chi ha costruito business multimilionari e affrontato sfide che metterebbero in difficoltà chiunque. Un episodio diretto, utile e immediatamente applicabile a chi vuole scalare il proprio business e il proprio modo di pensare.Non Perdertelo!

Podcast - TMW Radio
Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Lorenzo Beccarisi

Podcast - TMW Radio

Play Episode Listen Later Aug 11, 2025 28:18


Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Lorenzo Beccarisi

Podcast - TMW Radio
Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio

Podcast - TMW Radio

Play Episode Listen Later Aug 8, 2025 28:54


Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio

Podcast - TMW Radio
Editoriale con Antonello Valentini, intervistato da Vincenzo Marangio.

Podcast - TMW Radio

Play Episode Listen Later Jul 30, 2025 26:39


Editoriale con Antonello Valentini, intervistato da Vincenzo Marangio.

editoriale intervistato antonello valentini
Podcast - TMW Radio
Editoriale con Luca Marchetti, intervistato da Marco Piccari. Marchetti: "Estupinan è fatta operazione gestita da Mendes. Jashari al momento tutto bloccato. Ndoye rimane la prima scelta di Conte. La Roma sta mettendo dei tasselli importanti"

Podcast - TMW Radio

Play Episode Listen Later Jul 22, 2025 17:20


Editoriale con Luca Marchetti, intervistato da Marco Piccari. Marchetti: "Estupinan è fatta operazione gestita da Mendes. Jashari al momento tutto bloccato. Ndoye rimane la prima scelta di Conte. La Roma sta mettendo dei tasselli importanti"

Le interviste di Stefania D'Alonzo e Daniele Di Ianni
Umberto Tozzi intervistato da Daniele Di Ianni su Delta 1

Le interviste di Stefania D'Alonzo e Daniele Di Ianni

Play Episode Listen Later Jul 22, 2025 4:31


Umberto Tozzi intervistato da Daniele Di Ianni su Radio Delta 1.

Unica Radio Podcast
Fuck You Fuckin’ Fuckers: il ritorno al Beach Day Out Vol 19

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Jul 19, 2025 11:39


Dopo oltre un decennio di silenzio, i Fuck You Fuckin' Fuckers tornano sulla scena punk hardcore dal Poetto di Cagliari, portando in musica il bisogno di essere sé stessi. Dall'Inghilterra fino alla spiaggia del Poetto di Cagliari, Marco Concas torna con i suoi Fuck You Fuckin' Fuckers (FFF) per rimettere in moto una macchina musicale che non ha mai davvero spento il motore. Dopo dieci anni di apparente silenzio, la band punk hardcore cagliaritana risale sul palco del Beach Day Out Vol. 19 con un messaggio chiaro: non smettere di essere te stesso. Intervistato da Unica Radio, Marco racconta la scelta di tornare a suonare nella propria terra, tra le onde del mare e l'energia di una scena underground che – sebbene spesso ignorata – continua a pulsare sotto pelle. Il ritorno dei FFF non è solo una questione musicale, ma una scelta di presenza e resistenza culturale. “La realtà è cambiata, ma abbiamo ancora qualcosa da dire”, confessa Marco. Ed è proprio questo bisogno di espressione autentica, slegata dalle mode e dai diktat sociali, che ha riportato la band a fare rumore. “Apichu”, il nuovo singolo, è l'esempio perfetto: un grido diretto, feroce, sincero. Tra Sardegna e Londra, il punk sopravvive e si evolve grazie al dialogo e alla contaminazione Concas vive a Londra da molti anni e conosce bene la differenza tra le due scene: se in Inghilterra il punk si è ritirato in una nicchia resistente, in Sardegna si respira ancora un'energia collettiva viva, giovane, ibrida. “Non sono solo punk a seguirci: anche chi ascolta drum'n'bass o rap entra in connessione con il nostro messaggio. La musica è un mezzo per esprimere opinioni, ed è bello vedere che questa esigenza non ha confini”. L'impatto sul pubblico è stato immediato, grazie anche alla voglia della band di mescolare vecchi suoni e nuove influenze, mantenendo però intatta la potenza del messaggio. “Il nuovo EP avrà cinque o sei tracce, tutte legate da un filo comune: l'invito a non omologarsi, a essere veri, a non vivere per compiacere gli altri. È un discorso di libertà e autodeterminazione”. Il beach day out come specchio dell'identità culturale punk e motore della scena sarda La partecipazione al Beach Day Out – per la terza volta – segna una sorta di rinascita collettiva. Marco ringrazia i Cool Kids, Stage Type Production e il collettivo Tuogo H.C. per il lavoro dietro le quinte, sottolineando quanto sia fondamentale un evento che unisce: “Il festival porta il nome di Cagliari anche fuori dalla Sardegna. È un'occasione per dire al mondo che qui c'è una scena viva, forte, indipendente”. E a chi chiede se questa sia solo una parentesi isolata, Marco lascia aperta la porta: “Abbiamo progetti in corso. Probabilmente è un ritorno definitivo”. Il 19 luglio al Poetto non sarà solo un concerto, ma un'esplosione di senso e presenza. I Fuck You Fucking Fuckers sono tornati, e hanno qualcosa da dirti. Forte.

Podcast - TMW Radio
Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Vincenzo Marangio

Podcast - TMW Radio

Play Episode Listen Later Jul 14, 2025 28:09


Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Vincenzo Marangio

Podcast - TMW Radio
Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio

Podcast - TMW Radio

Play Episode Listen Later Jul 11, 2025 28:57


Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio

Focus economia
Le lacrime in aula della ministra Reeves affondano la sterlina

Focus economia

Play Episode Listen Later Jul 3, 2025


Un'ammissione di responsabilità è arrivata dal premier laburista britannico Keir Starmer per la gestione della riforma del welfare, approvata in modo caotico alla Camera dei Comuni dopo profonde concessioni volte a placare la rivolta interna. Intervistato dalla BBC, Starmer ha riconosciuto di non aver coinvolto abbastanza i parlamentari laburisti, ma ha difeso la cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves, scoppiata in lacrime durante il Question Time. Reeves, sotto pressione per la gestione dei conti pubblici e attaccata dalla leader conservatrice Kemi Badenoch, non ha ricevuto da subito il sostegno esplicito del premier, che ha poi attribuito il pianto a motivi personali. Tuttavia, secondo il Sun, Reeves avrebbe confidato di essere sopraffatta dalla pressione. Entrata già visibilmente provata, si è commossa quando Starmer ha evitato di confermare pubblicamente la sua posizione, lasciando l’aula accompagnata dalla sorella Ellie, anche lei deputata. Le immagini hanno fatto il giro del mondo e generato incertezza nei mercati: lo spread sui titoli di Stato britannici è salito ai livelli del disastroso budget Truss e la sterlina è crollata contro dollaro ed euro. “Le lacrime più costose della Storia”, ha commentato un deputato conservatore. Interviene Giorgia Scaturro, Il Sole 24 Ore LondraDagli albori della raccolta differenziata al primato europeo: 30 anni di raccolta e riciclo di carta e cartone in ItaliaDomani a Cagliari sarà presentato il 30° Rapporto di Comieco sulla raccolta e il riciclo di carta e cartone in Italia, con un focus sui risultati 2024 e una retrospettiva sui 40 anni del Consorzio. La Sardegna ospita l’evento per il suo ruolo guida nel Sud e nelle Isole, con una resa annua di 60,5 kg/abitante. Il report evidenzia come in trent’anni l’Italia abbia moltiplicato per sei e mezzo la propria capacità di raccolta, passando da 10 kg pro capite nel 1995 a 65,4 kg nel 2024. Il volume totale ha superato i 3,8 milioni di tonnellate (+3,5% rispetto al 2023), con il Sud che per la prima volta supera i 50 kg/abitante. Il sistema creato da Comieco, grazie al Contributo Ambientale Conai, genera un ritorno fino al 688% degli investimenti, secondo uno studio NeXt Economia–Symbola. Il Nord si conferma leader, trainato da Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna. Ne parliamo proprio con Carlo Montalbetti, Direttore Generale ComiecoUiv fatturato, dazi e consumi le incognite del vinoLamberto Frescobaldi è stato confermato presidente di Unione italiana vini (Uiv) per il prossimo triennio. L’assemblea nazionale ha sottolineato le preoccupazioni legate a calo di fatturato, dazi e consumi. I dati Uiv mostrano una flessione dell’export di vino italiano negli Stati Uniti in aprile: -7,5% a volume, -9,2% a valore, con un calo del prezzo medio del 2%. La frenata è legata all’introduzione dei dazi da parte dell’amministrazione Trump. Il quadrimestre resta stabile (+0,9% a volume, +6,7% a valore), ma la tendenza è in peggioramento. Nei primi 5 mesi del 2025 i consumi di vino italiano negli USA sono calati del 6,3%, con un -10,6% a maggio. Una delle flessioni più nette degli ultimi anni. Frescobaldi ha sottolineato la necessità di rivedere l’assetto del settore vino e ha annunciato un confronto aperto nella prossima assemblea nazionale del 3 luglio a Roma. Martina Paladin, impegnata nell’export per Casa Paladin, ha confermato come la frenata americana si faccia sentire anche per i produttori più strutturati, sottolineando l’urgenza di nuove strategie sui mercati extra-Ue. Il commento è di Lamberto Frescobaldi, presidente Unione italiana vini (Uiv), Martina Paladin, Casa Paladin

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Editoriale con Antonello Valentini, intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later Jul 2, 2025 23:38


Editoriale con Antonello Valentini, intervistato da Vincenzo Marangio

editoriale intervistato antonello valentini
Le interviste di Stefania D'Alonzo e Daniele Di Ianni
Enovitis In campo Luca Minelli intervistato da Giuliano Gomez

Le interviste di Stefania D'Alonzo e Daniele Di Ianni

Play Episode Listen Later Jun 18, 2025 2:44


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Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Lorenzo Beccarisi

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Play Episode Listen Later Jun 16, 2025 30:20


Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Lorenzo Beccarisi

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Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later May 30, 2025 29:27


Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio

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Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later May 16, 2025 34:16


Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio

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Editoriale con Luca Marchetti, intervistato da Marco Piccari

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Play Episode Listen Later May 6, 2025 16:32


Editoriale con Luca Marchetti, intervistato da Marco Piccari

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Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later May 2, 2025 28:06


Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio

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Editoriale con Luca Marchetti, intervistato da Alessandro Santarelli

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Play Episode Listen Later Apr 29, 2025 23:28


Editoriale con Luca Marchetti, intervistato da Alessandro Santarelli

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Editoriale con Marco Piccari, intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later Apr 24, 2025 27:42


Editoriale con Marco Piccari, intervistato da Vincenzo Marangio

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Editoriale con Mirko Nicolino, intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later Apr 23, 2025 25:43


Editoriale con Mirko Nicolino, intervistato da Vincenzo Marangio

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Editoriale con Luca Marchetti, intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later Apr 22, 2025 33:51


Editoriale con Luca Marchetti, intervistato da Vincenzo Marangio

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Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later Apr 7, 2025 29:33


Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Vincenzo Marangio

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Editoriale con Luca Marchetti, intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later Apr 1, 2025 28:33


Editoriale con Luca Marchetti, intervistato da Vincenzo Marangio

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Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later Mar 28, 2025 30:23


Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio

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Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later Mar 24, 2025 29:14


Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Vincenzo Marangio

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Editoriale con Costantino Nicoletti intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later Mar 19, 2025 32:33


Editoriale con Costantino Nicoletti intervistato da Vincenzo Marangio

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Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later Mar 17, 2025 32:09


Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Vincenzo Marangio

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Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later Mar 14, 2025 33:37


Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio

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Editoriale con Costantino Nicoletti intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later Mar 5, 2025 28:43


Editoriale con Costantino Nicoletti intervistato da Vincenzo Marangio

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Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later Feb 14, 2025 30:04


Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio

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Editoriale con Antonello Valentini, intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later Feb 12, 2025 23:46


Editoriale con Antonello Valentini, intervistato da Vincenzo Marangio

editoriale intervistato antonello valentini
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Editoriale con Luca Marchetti, intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later Jan 21, 2025 28:41


Editoriale con Luca Marchetti, intervistato da Vincenzo Marangio

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Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio e Lucio Marinucci

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Play Episode Listen Later Jan 10, 2025 31:41


Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio e Lucio Marinucci

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Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Lorenzo Beccarisi

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Play Episode Listen Later Jan 6, 2025 30:36


Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Lorenzo Beccarisi

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Editoriale con Marco Piccari, intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later Jan 2, 2025 24:39


Editoriale con Marco Piccari, intervistato da Vincenzo Marangio

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Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Lorenzo Beccarisi e Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later Dec 30, 2024 31:38


Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Lorenzo Beccarisi e Vincenzo Marangio

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Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later Dec 13, 2024 27:25


Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio

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Editoriale con Xavier Jacobelli , intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later Dec 4, 2024 28:11


Editoriale con Xavier Jacobelli , intervistato da Vincenzo Marangio

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Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio

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Play Episode Listen Later Nov 22, 2024 17:41


Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Vincenzo Marangio

Focus economia
Legacoop-Prometeia, allarme salari, -10% rispetto a pre-crisi

Focus economia

Play Episode Listen Later Oct 10, 2024


Dall'inizio del 2021 ad oggi, i salari orari sono cresciuti in media in Italia dell'1,2% contro il +3,3% dell'area euro, "per effetto dei ritardi nei rinnovi contrattuali, dell'assenza di un salario minimo e di meccanismi di indicizzazione". In termini reali, i salari si sono ridotti quasi del 10% rispetto al periodo pre-crisi, pur registrando un recupero nel primo trimestre 2024 grazie a una crescita più sostenuta dei salari negoziati (3,6% a giugno). E' quanto è emerso dal Monitor realizzato dall'area studi di Legacoop in collaborazione con Prometeia che analizza l'andamento dei prezzi e l'impatto dell'inflazione e pubblicato ieri. Il reddito disponibile reale, che tiene conto di tutte le voci di entrata e uscita nel budget familiare, ha avuto una flessione meno forte, grazie alla politica di bilancio, alla tenuta dell'occupazione e ai maggiori redditi da patrimonio e di imprese. Ne parliamo con Simone Gamberini, Presidente Legacoop.Francia: manovra 2025, Barnier alla prova del fuoco''Michel Barnier davanti alla prova del fuoco della manovra finanziaria'' 2025: titola il quotidiano Le Figaro, in riferimento all'attesa legge di bilancio che il nuovo premier della Francia è chiamato a presentare oggi a Parigi alle 18. Un piano di risanamento da 60 miliardi di euro, tra tagli alla spesa pubblica (40 miliardi) e tasse per le mega-imprese e i più ricchi (20 miliardi), che rischia di aggravare le tensioni politiche. Attesa questa sera in consiglio dei ministri, la manovra verrà dibattuta dalla settimana prossima in commissione all'Assemblée Nationale. L'obiettivo di Barnier è riportare il deficit al 5% del Pil nel 2025, con la promessa di scendere sotto alla soglia Ue del 3% nel 2029, con due anni di ritardo rispetto alle promesse del precedente esecutivo. Ma per l'ex commissario Ue la strada è tutta in salita. E già da questa mattina le opposizioni sono tornate alla carica. Intervistato da LCI, il coordinatore della France Insoumise (Lfi), Manuel Bompard, denuncia il ''piano di austerità più violento che la Francia abbia mai conosciuto''. ''La soluzione proposta da Barnier è un disastro'', gli fa eco la compagna di partito, Aurélie Trouvé, secondo cui ''il crollo della spesa pubblica toccherà il quotidiano di tutti''. Approfondiamo il tema con Riccardo Sorrentino, Il Sole 24 Ore.Il ritardo dell'Italia nella transizione urbanistica può diventare un'opportunità I trend strutturali demografici, ambientali e tecnologici impongono una transizione infrastrutturale e urbana strategica per la competitività futura dei territori.Secondo un'analisi elaborata da McKinsey&Company per Coima, alcune tendenze saranno irreversibili. Le città ospitano oggi oltre il 50% della popolazione mondiale, con la previsione di superare il 60% entro il 2070, e sono responsabili di più del 70% delle emissioni di anidride carbonica, nonostante ricoprano solo il 3% della superficie terrestre. Le città sono un bene comune, e la loro evoluzione rappresenta inevitabilmente una priorità politica e una responsabilità, sia pubblica sia privata, fondamentale nella riformulazione di nuovi format di sviluppo e di governance in grado di garantirne la sostenibilità nel tempo. I beni immobili di proprietà pubblica che potrebbero essere oggetto di privatizzazione e di trasformazione nel prossimo decennio sono oltre 100 milioni di metri quadrati, con una previsione di investimenti diretti di oltre 200 miliardi di euro oltre al multiplo dell indotto. Ne parliamo con Manfredi Catella, founder e CEO COIMA.

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Tavares, lavoro duro per evitare problemi Volkswagen.

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Play Episode Listen Later Sep 17, 2024


Tavares, lavoro duro per evitare problemi Volkswagen. Intanto saltano i fondi del Pnrr alla Gigafactory di Termoli"Stiamo lavorando duramente per evitare la situazione in cui si trova Volkswagen. Il futuro dirà se siamo stati in grado di evitare i problemi oppure no, ora è troppo presto. Così l'ad di Stellantis, Carlos Tavares, ha risposto ai giornalisti sulla possibile chiusura di siti Volkswagen. "Quello che stiamo dicendo da almeno sei anni è che il grosso problema dell'elettrificazione è l'accessibilità economia. Vediamo chiaramente che i consumatori vogliono comprare l'elettrico al prezzo dell'endotermico, ma non esiste un modello di business che supporti questo. Le aziende che hanno cercato di vendere le elettriche ai prezzi delle vetture con motore endotermico sono andate in difficoltà". Proprio oggi si è tenuto un tavolo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy un tavolo presieduto dal ministro Urso e alla presenza del presidente della Regione Molise, dei rappresentanti dell'azienda, di Stellantis e dei sindacati. E’ intervenuta ai microfoni di Focus Economia Filomena Greco, Il Sole 24 Ore.Valichi, il nordovest isolato dalla Francia"In questo momento il problema più grande che abbiamo sono le Alpi Occidentali che, per tanti anni, non sono state un problema". Così ieri Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti, parlando di infrastrutture, a margine dell'apertura del Centro di approvvigionamento Amazon ad Alessandria. Per l'Italia la questione è particolarmente annosa poiché il 60% dell interscambio commerciale (import/export) tra l'Italia e il resto del mondo si svolge con i Paesi europei e deve passare per l arco alpino.Attenzione puntata, in particolare, su alcuni attraversamenti critici: Brennero, Frejus, Monte Bianco, Gottardo, Tarvisio. Secondo Uniontrasporti, la somma dei traffici al Brennero e al Tarvisio vale oltre il 50% dei traffici complessivi su gomma del sistema dei valichi. Questa tenaglia stringerà al collo le società ferroviarie italiane e straniere, e l'economia dei territori che i valichi servono, con un danno che supererà il miliardo di euro. Lo certifica lo studio sulle "Interruzioni dei trafori ferroviari" del professor Andrea Giuricin (Università Bicocca di Milano), tra i massimi esperti nazionali di trasporti. Lo studio ricorda, intanto, che il Fréjus e il Gottardo non sono certo due collegamenti qualunque. A regime, vengono attraversati da 80 mila treni ogni anno (80 mila). E il settore logistico italiano li usa per trasferire il 30% delle materie prime e dei prodotti finiti.Il commento di Enzo Pompilio D'Alicandro, presidente di FAI Torino.Piano strutturale di bilancio, Mef: «Deficit sotto 3% già nel 2026»Il percorso di avvicinamento alla legge di Bilancio è ufficialmente iniziato. Il Piano strutturale di bilancio di medio termine, il documento previsto dalla riforma delle regole di bilancio europee, è giunto oggi all'esame del consiglio dei ministri. «Il Consiglio dei ministri ha esaminato lo schema del Piano Strutturale di Bilancio di medio termine, introdotto nell'ambito della riforma delle regole di bilancio europee», spiega una nota del ministero dell'Economia. «Il documento - si legge ancora nel documento - sarà trasmesso alle Camere dopo aver recepito le revisioni statistiche apportate dall'Istat nell'ambito della "Revisione generale delle stime annuali dei Conti nazionali del periodo 1995-2023", che saranno rilasciate il prossimo 23 settembre».«Nell'orizzonte temporale considerato dal Piano il tasso di crescita della spesa netta si attesterà su un valore medio prossimo all'1,5 per cento. La traiettoria, inoltre, è coerente con l'andamento dei principali saldi di finanza pubblica già previsto dal Programma di Stabilità dello Intervistato da Vincenzo Miglietta, Dino Pesole, editorialista del Sole 24 Ore.Von der Leyen presenta la nuova Commissione Ue: più attenzione a economia e sicurezzaDopo due mesi di intenso negoziato con i paesi membri, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha presentato oggi, martedì 17 settembre, il nuovo collegio dei commissari per il prossimo quinquennio. Sei vicepresidenti esecutivi coadiuveranno il lavoro di altri 20 commissari. Tra questi Raffaele Fitto (Fratelli d'Italia) a cui andrà un portafoglio che, come previsto, comprende i fondi di coesione e le riforme previste dal NextGenerationEU. Secondo la lettera di missione relativa all'ex ministro Fitto, l'uomo politico dovrà occuparsi di produttività, innovazione e competitività, utilizzando le leve degli investimenti e delle riforme. L'uomo politico deve anche impegnarsi nel ridurre gli oneri amministrativi che pesano sulle imprese e in generale sulle attività economiche. Si legge nella lettera di missione: «Lei dovrà ridurre gli obblighi di rendiconto del 25% in generale, e del 35% per le piccole e medie imprese».L’intervento di Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore.