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Banche nella bufera dopo mossa tedesca su At1. Volano i Cds di Deutsche Bank Si muovono in deciso calo le Borse europee con le forti vendite che stanno colpendo il settore bancario, in particolare Deutsche Bank a Francoforte. Il titolo in giornata è arrivata a toccare una flessione del 14%, registrando l'andamento peggiore dell intero indice Stoxx Europe 600, sull'onda della notizia che l'istituto riscatterà in anticipo i titoli Tier 2 subordinati da 1,5 miliardi di dollari a tasso fisso con scadenza al 2028. Nel mese di marzo la quotazione della banca è calata di quasi il 32 per cento. I Credit default swaps a 5 anni di Deutsche Bank, ovvero i derivati che danno la possibilità di coprirsi da un eventuale insolvenza sul debito obbligazionario, sono saliti a 198 punti base nella mattinata - livelli record secondo gli operatori - dopo avere chiuso a 141 pb ieri. Ne parliamo con Morya Longo de Il Sole 24 Ore. Meloni: sistema bancario stabile. Sul Pnrr non vedo rischi. E sui biocarburanti auto la battaglia non è persa «L'Italia può dirsi molto soddisfatta» delle conclusioni del Consiglio europeo. Così la premier Giorgia Meloni al termine del Coniglio europeo di Bruxelles. Sul sistema bancario, la Meloni sostiene che «parliamo di un sistema i cui fondamentali sono stabili e solidi, non mi pare ci siano particolari preoccupazioni» ha assicurato la premier parlando a Bruxelles del sistema bancario europeo. In giornata sono arrivate le rassicurazioni anche della Lagarde. Sul fronte del Pnrr. «No, non vedo assolutamente rischi» che l Ue non paghi la terza tranche del Pnrr, ha detto. «C è un lavoro molto serio, collaborativo, noi abbiamo ereditato una situazione che sicuramente richiede di lavorare molto velocemente, è quello che stiamo facendo assieme alla Commissione. Ho parlato ora con Ursula von der Leyen e mi sembra che la Commissione apprezzi molto il lavoro serio dell Italia. Le decisioni che si prendono sono decisioni che stiamo condividendo». Tranquillità che però, stando ai numeri riportati dal Sole 24 Ore in queste ore, non sembra tanto giustificata sia per quanto riguarda le scadenze che per la capacità di spendere effettivamente i fondi. La premier al termine del Consiglio europeo a Bruxelles è tornata anche sulla partita dei biocarburanti che per Meloni "non è affatto persa". Lo ha detto "Stiamo dimostrando come anche i biocarburanti rispettino le emissioni zero: se una tecnologia risponde a quei target" che ci siamo fissati, "quella tecnologia può essere utilizzata", ha spiegato. Approfondiamo il tema Adriana Cerretelli, editorialista de iI Sole 24 Ore a Bruxelles.
Con il via libera del Consiglio dei ministri che dovrebbe arrivare oggi pomeriggio si mette ufficialmente in moto la macchina che dovrà portare nell'arco dei prossimi due anni alla completa riscrittura del sistema fiscale. L idea di riforma presentata dal governo Meloni, infatti, prevede un intervento di riduzione e razionalizzazione di tutti i tributi a partire dalla regina delle imposte come l Irpef che da subito scenderà da quattro a tre aliquote per poi, nell' arco della legislatura, planare sulla Flat tax per tutti. Ne parliamo con Gianni Trovati, del Sole 24 Ore. Presentate le Giornate di primavera del Fai, 750 luoghi aperti il 25-26 marzo Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si rinnova l appuntamento con le Giornate FAI di Primavera , il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese con l apertura eccezionale di oltre 750 luoghi inaccessibili o poco noti di 400 città. "Si tratta di un appuntamento importante dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico della nostra Nazione. Le Giornate FAI sono un'iniziativa che unisce l'Italia, un percorso di conoscenza e presa di coscienza indispensabile. Per salvare il nostro patrimonio bisogna amarlo e, prima ancora, conoscerlo - ha detto il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell evento il 16 marzo che si è svolta al Ministero della Cultura - Grazie all'opera di migliaia di volontari, luoghi spesso inaccessibili saranno aperti e visitabili, è un'opportunità preziosa per ritrovare il carattere originale della nostra identità nazionale e per dare modo di sprigionare un'incontenibile voglia d'Italia che viene dall estero. Stiamo lavorando a decine di interventi di valorizzazione con il PNRR e altri stanziamenti sbloccando risorse ferme e inutilizzate". Approfondiamo il tema con Daniela Bruno, Vice Direttore Generale FAI affari culturali. Bce tira dritto e alza i tassi di 50 punti base e non detta la linea per i prossimi rialzi Il consiglio direttivo Bce ha alzato nuovamente il costo del denaro di 50 punti base, come atteso. Francoforte ha anche detto di seguire con attenzione le tensioni sui mercati. Nel comunicato di fine vertice, il Consiglio afferma che l'inflazione «dovrebbe rimanere troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato». L elevato livello di incertezza, dice Francoforte, «accresce l importanza di un approccio fondato sui dati per le decisioni». Scompare dal comunicato di fine vertice del consiglio direttivo Bce il riferimento a voler continuare «ad aumentare i tassi di interesse in misura significativa a un ritmo costante e a mantenerli su livelli sufficientemente restrittivi da assicurare un ritorno tempestivo dell inflazione al suo obiettivo del 2% nel medio termine» come nella formulazione dell'ultimo vertice di febbraio. "Il Consiglio direttivo segue con attenzione le tensioni in atto sui mercati ed è pronto a intervenire ove necessario per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell area dell euro". Così la presidente della Bce, Christine Lagarde, aggiungendo che il settore bancario dell area dell euro è dotato di buona capacità di tenuta, con solide posizioni di capitale e liquidità. "In ogni caso - ha aggiunto - la Bce dispone di tutti gli strumenti necessari per fornire liquidità a sostegno del sistema finanziario dell area dell euro, qualora ve ne sia l esigenza, e per preservare l ordinata trasmissione della politica monetaria". Ne parliamo con Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Sole 24 Ore.
L'attività della Silicon Valley Bank - specializzata in finanziamenti alle start-up - è stata chiusa venerdì 10.03 dal Dipartimento per la protezione e l'innovazione finanziaria della California, che ha nominato la Federal Deposit Insurance Corporation (Fdic) come curatore fallimentare. Nell'ultima seduta della scorsa settimana il titolo aveva avviato le contrattazioni a Wall Street con un calo del 60%, per poi essere sospeso. Le forti vendite sono state innescate dalla notizia dell'8 marzo circa il tentativo dell'istituto di raccogliere rapidamente circa 2,25 miliardi di dollari dopo aver registrato perdite per 1,8 miliardi di dollari nella vendita di obbligazioni per avere la liquidità necessaria a rimborsare i depositanti, prevalentemente start up della Silicon Valley, a loro volta colpite dai rialzi dei tassi della Fed e quindi a caccia di cash. Ma esiste un rischio contagio per le banche europee? Secondo il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni no. Oggi arrivando alla riunione dell'Eurogruppo a Bruxelles ha dichiarato: "Direttamente non c'è alcun contagio. La possibilità di un impatto indiretto è una cosa che dobbiamo monitorare, ma per il momento non vediamo un rischio significativo", ha affermato. Angelo Baglioni, docente di Economia monetaria Università Cattolica. Banche Usa tengono in scacco anche le Borse europee. Intanto le banche centrali rivedono la loro strategia? Il collasso di Silicon Valley Bank e di Signature Bank e la tensione su altri istituti bancari regionali americani finiti nel mirino della speculazione e delle vendite ha innescato una forte caduta delle Borse europee con Milano arrivata a perdere oltre il 4% e il FTSE MIB -3,63% ai minimi da quasi 2 mesi. Anche gli altri indici europei sono in forte discesa. In calo i rendimenti dei Treasury, e anche dei titoli di Stato dell'Eurozona, mentre il dollaro è in netta discesa alla luce delle aspettative più accomodanti sulla Fed. Alla luce delle potenziali tensioni sul sistema bancario, il mercato sta ora prezzando una maggiore probabilità di un rialzo di soli 25 punti base alla prossima riunione del 22 marzo, passando da una quasi "certezza" di 50 punti base prima del crollo della SVB. Approfondiamo il tema con Franco Bruni, docente economia monetaria internazionale università Bocconi, vice presidente ISPI e Morya Longo de Il Sole 24 Ore.
Sono state presentate oggi, in occasione del convegno "Innovative Payments: don't look back", le ultime evidenze emerse dall'Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano. Continua la crescita dei pagamenti digitali in Italia: nel 2022 il transato raggiunge i 397 miliardi di euro (390 miliardi con carta o wallet, +18% rispetto al 2021), pari al 40% dei consumi. La cifra include i pagamenti basati su carte e wallet (390 miliardi di euro, in crescita del +18% rispetto al 2021), e i pagamenti basati su conto (7 miliardi di euro di transato). Ne parliamo con Ivano Asaro, direttore dell Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano. C'è l'intesa sul nuovo Patto di stabilità: flessibilità sul debito in cambio di riforme Piani fiscali pluriennali costruiti su misura della situazione di ciascun paese, più tempo per ridurre il debito per chi fa riforme e investimenti in linea con gli obiettivi dell'Ue, e sanzioni più efficaci, anche se ridotte, per chi viola le regole di bilancio. Sono questi i principali punti dell'intesa raggiunta dagli sherpa dei ministri delle Finanze dell'Unione europea sui grandi principi della riforma del Patto di stabilità e crescita, che dovrebbe essere confermata dall'Ecofin della prossima settimana (14 marzo) e dal Consiglio europeo del 23 e 24 marzo. La settimana scorsa, parlando della riforma, il ministro Giorgetti aveva dichiarato: ''La proposta della Commissione non modifica i parametri di riferimento inseriti in uno dei protocolli annessi al Trattato dell Unione Europea: restano infatti inalterati sia il limite del 3 per cento previsto per il rapporto deficit/Pil, sia quello del 60 per cento relativo al rapporto debito/Pil''. Approfondiamo il tema con Adriana Cerretelli, editorialista de Il Sole 24 Ore. La Francia sciopera contro la riforma delle pensioni La Francia si mobilita oggi nella sua sesta giornata di protesta contro la riforma delle pensioni. La riforma, presentata a gennaio e ora in discussione al Senato, prevede tra le altre cose l'innalzamento da 62 a 64 anni dell'età pensionabile e questo è il provvedimento che suscita maggiormente la protesta delle opposizioni e dei sindacati. Oltre 260 manifestazioni sono previste in tutto il paese. A Parigi, corteo dalle 14 da Sévres-Babylone in direzione Place d'Italie. I responsabili dei principali sindacati di Francia hanno dichiarato di aspettarsi "oltre 2 milioni" di manifestanti in piazza. Fonti di polizia attendono tra 1,1 e 1,4 milioni di manifestanti, di cui 60-90.000 a Parigi. Sul fronte dei Carburanti fin dalle prime ore, la CGT (Confédération générale du travail) ha annunciato che tutti i trasporti in partenza dalle raffinerie sono stati bloccati, una decisione che sembra preludere alla decisione di protrarre ad oltranza lo sciopero, la minaccia più temuta dal governo. Circa il 30% del personale insegnante delle scuole francesi starebbe aderendo allo sciopero (60% secondo i sindacati). A Parigi i tre inceneritori di rifiuti sono inattivi e la raccolta è ferma con "diverse migliaia di tonnellate di rifiuti domestici" non raccolte. Ne parliamo con Danilo Ceccarelli collaboratore de Il Sole 24 ore da Parigi.
Lo strumento chiamato a sostituire il reddito di cittadinanza si chiama «Mia», «Misura di inclusione attiva». Per i circa 400mila beneficiari dell attuale reddito che possono lavorare arriva una stretta: si studia un sostegno di 375 euro della durata di 12 mesi (probabilmente legato alla formazione in vista dell inserimento al lavoro). Per coloro che non possono lavorare il sostegno sarà di 500 euro (per un single) per 18 mesi (oggi si può arrivare a un massimo di 780 euro mensili). Sono queste alcune novità che trapelano in vista del prossimo decreto Lavoro, che dovrà rivedere, tra le altre cose, anche il reddito di cittadinanza, dopo la prima stretta operata in legge di Bilancio. Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 il numero di mensilità erogabili ai percettori del sussidio cosiddetti occupabili scendono a sette (questa disposizione non si applica ai nuclei al cui interno vi sono disabili, minorenni, o persone con almeno sessant'anni d età). Ed è a questa platea che si guarda soprattutto con le nuove norme allo studio dell esecutivo. Stamattina però, Pasquale Tridico, presidente INPS, intervenendo a 24 Mattino su Radio 24, ha dichiarato: "Bene la riforma del reddito ma è un errore toglierlo a chi non trova lavoro". Tridico ha spiegato: "Il reddito minimo è una misura prevista dall'Unione Europea, tutti coloro che stanno al di sotto di una certa soglia devono avere un reddito, l'Italia dovrà fare i conti con le direttive della Commissione Europea sul reddito minimo, consentire a coloro che pur non trovando il lavoro perdono il reddito mi sembra effettivamente una grande criticità". Ne parliamo con Giorgio Pogliotti de Il Sole 24 Ore. Infrastrutture ferroviarie e investimenti in elettrificazione e mobilità sostenibile Alstom, azienda con centenaria esperienza nella produzione di treni e sistemi di trazione elettrica, ha inaugurato venerdì 3 marzo a Valmadrera (Lecco) un nuovo stabilimento che svilupperà e produrrà componenti per la trasmissione dell energia elettrica per linee ferroviarie, metropolitane e tramvie. Per la modernizzazione del sito la multinazionale ferroviaria francese ha investito circa 2 milioni di euro. L'impianto, secondo il gruppo, "conferma la leadership di Alstom nel mercato delle infrastrutture ferroviarie e dell'elettrificazione a livello italiano e internazionale, con un fatturato oltreconfine del 90%, grazie ad una centenaria esperienza nei sistemi di trazione elettrica". Approfondiamo il tema con Michele Viale, Direttore Generale di Alstom in Italia e Presidente e Amministratore Delegato di Alstom Ferroviaria S.p.A. Blackstone dichiara default: le difficoltà del mercato immobiliare Il fondo americano Blackstone ha dichiarato default su un obbligazione da 531 milioni di euro garantita da un portafoglio di uffici e negozi finlandesi (detenuti dall azienda Sponda Oy). Colpa del rialzo dei tassi di interesse che mette sotto pressione il valore degli immobili e in particolare di quelli commerciali, colpiti anche dalla diffusione dello smart working, tanto secondo alcuni osservatori che quella di Blackstone potrebbe essere solo la prima di una serie di insolvenze. Secondo Bloomberg, il gruppo di private equity ha sondato la possibilità di un allungamento di un anno dei termini di rimborso, ma i detentori del bond hanno votato contro. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore di Notizie.it.
Secondo le stime preliminari, a febbraio l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su mese e del 9,2% su anno dal +10% del mese precedente. Lo comunica Istat, aggiungendo che l'inflazione di fondo, al netto di energetici e alimentari freschi accelera da +6% a +6,4%, quella al netto dei soli beni energetici da +6,2% a +6,5 per cento. I dati italiani sono i primi in ribasso dopo i dati oltre le stime di Germania, Francia e Spagna. Tendenza che rinforza la linea dura della Bce. Oggi la Lagarde ha ribadito che ritiene "possibili" ulteriori rialzi dei tassi di interesse oltre a quello di mezzo punto previsto tra due settimane. Ne parliamo con Mariano Bella, direttore Ufficio studi Confcommercio. Lavoro, Istat: a gennaio tasso occupazione sale al 60,8% A gennaio 2023, rispetto al mese precedente, aumentano occupati e disoccupati mentre diminuiscono gli inattivi. L Istat diffonde i dati di gennaio e indica come prosegue l'aumento del numero di occupati che arriva a superare 23,3 milioni. Rispetto a dicembre 2022, il tasso di occupazione sale al 60,8% (+0,1 punti). Gli oltre 23,3 milioni di occupati registrati a gennaio e il tasso di occupazione al 60,8% rappresentano il livello più alto dall inizio delle relative serie storiche mensili dell Istat (gennaio 2004). La fotografia scattata dall'Istat trova conferme anche in un'altra indagine, il 6° Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale, realizzato in collaborazione con Eudaimon, con il contributo di Credem, Edison e Michelin. Dal quale emerge un mercato del lavoro sempre più squilibrato, in cui tendono a contrarsi i giovani e la fascia d età centrale, a favore degli anziani il cui peso è in progressiva crescita. Nel decennio 2012-2022 gli occupati appartenenti alla fascia d età 15-34anni sono diminuiti del 7,6%, quelli tra 35-49 anni sono calati del 14,8%, mentre i 50-64enni sono aumentati del 40,8% e quelli con 65 anni e oltre del 68,9%. Con le attuali tendenze demografiche questo fenomeno tenderà ad acuirsi nel tempo: nel 2040 si prevede che le forze di lavoro saranno complessivamente diminuite dell 1,6%. Approfondiamo il tema conMassimiliano Valerii, Direttore generale Censis. Industria metalmeccanica fra luci e ombre: pesa il caro energia ma sale l'export Nel quarto trimestre del 2022, rimane molto alta, pari al 71%, la percentuale di imprese che dichiarano unimpatto significativo dei rincari dei prezzi delle materie prime e dell'energia sui costi di produzione, nonostante l'attenuazione registrata dei prezzi sui mercati internazionali. Continua ad essere importante (64%) anche la percentuale di imprese che subisce riduzioni dei margini sempre per effetto dei rincari dei prodotti energetici. È quanto emerge dai dati della 165ª edizione dell'Indagine congiunturale di Federmeccanica sull'Industria Metalmeccanica - Meccatronica italiana. Oltre a questo il rapporto rileva che la produzione metalmeccanica si è ridotta nel 2022 dello 0,4%, rispetto al 2021, nonostante l'incremento dell'1,3% nel quarto trimestre 2022 rispetto al precedente. Mentre nel confronto con l'ultimo trimestre del 2021, c'è stata una variazione del +0,2% dopo il calo dell'1,9% osservato nei tre mesi estivi. L'export è cresciuto del 14,4% rispetto al 2021, mentre l'import del 19,7%, determinando un saldo commerciale attivo di quasi 45 miliardi di euro. Ne parliamo con Federico Visentin, presidente di Federmeccanica.
La presidenza della Ue (Svezia) ha comunicato che il Coreper, che riunisce i rappresentanti degli stati, non si pronuncerà stamattina sul regolamento sulle emissioni di Co2 di auto e furgoni nuovi a diesel e benzina, che stabilisce lo stop dell'immissione nel mercato dal 2035 bensì nella riunione di venerdì 3 marzo. Il punto all'ordine del giorno è stato rinviato dopo la decisione del governo italiano di votare contro. La stessa Germania, per bocca del ministro dei trasporti, ha indicato che il sì è subordinato alla presentazione di una proposta comunitaria che preveda l'immatricolazione di auto e veicoli commerciali leggeri con motori a combustione anche dopo il 2035 a condizione che possano essere alimentati da carburanti sintetici. E incerta è la posizione di Polonia e Bulgaria. Ne parliamo con Carmine Fotina, Il Sole 24 Ore, e Stefano Passerini, Professore Ordinario all'Università la Sapienza di Roma (Dipartimento di Chimica) e Distinguished Senior Fellow all Helmholtz Institute Ulm, dov'era anche Professore e Direttore fino allo scarso. Crisi idrica, scatta la cabina di regia del Governo Il governo preparerà un decreto legge sull'emergenza siccità, che prevederà un commissario ad hoc, una cabina di regia fra i ministri interessati e semplificazioni delle procedure per gli interventi necessari. È quanto è stato deciso oggi al Tavolo sull'emergenza idrica a Palazzo Chigi. Secondo il governo serve anche un commissariostraordinario all'emergenza idrica, che metta in pratica quanto deciso dalla cabina di regia ministeriale, eliminando le lungaggini. Per ora assenti al tavolo, le varie associazioni di categoria e i soggetti interessati come ad esempio gli agricoltori i quali, ad esempio come CIA AgricoltoriItaliani stanno denunciando aumenti dei 40% sul costo dell'acqua per le irrigazioni e di un quadro di sofferenza (da Coldiretti) di 300mila imprese agricole. Il settore, ricorda sempre CIA, sotto di 6 miliardi di euro per la crisi idrica, è destinato a una nuova estate di grande deficit con crolli produttivi del 10% per gli ortaggi e fino al 30%. Approfondiamo il tema con Stefano Francia, presidente di Cia agricoltori italiani Emilia Romagna. Istat: nel 2022 deficit all 8%, pesano i bonus edilizi. Il Mef: misure non replicabili Eccoli, i numeri. Il buco prodotto dai bonus edilizi e dal ricalcolo dei crediti d'imposta cedibili porta il deficit 2022 all'8%, quasi tre punti in più rispetto al dato che sarebbe stato generato da una crescita reale del +3,7%, più bassa del +3,9% delle stime preliminari ma comunque maggiore del +3,6% indicato a novembre dal governo nella Nadef. Il colpo di Superbonus e dintorni si fa sentire anche nel 2021, che porta un disavanzo al 9% contro il 7,2% scritto nei documenti ufficiali di finanza pubblica, mentre una buona notizia arriva dal debito: l'anno scorso si è chiuso con un passivo al 144,7% del Pil, un punto sotto il livello previsto dal programma del governo, proprio grazie alla crescita un po' più vivace delle attese. Ne parliamo conDino Pesole, editorialista del Sole 24 Ore.
La Commissione europea ieri è tornata sulla vertenza dei balneari, dopo che il decreto Milleproroghe è stato promulgato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con un esplicito richiamo sul tema. Un portavoce di Bruxelles, in risposta a una domanda dell'Ansa, ha sottolineato la necessità di garantire "trasparenza e concorrenza leale" nel settore. In ogni caso, un intervento sul tema delle spiagge appare inevitabile perché ormai viene data per imminente la sentenza della Corte di giustizia europea sul denso ricorso promosso dal Tar di Lecce. A quel punto, con ogni probabilità, qualsiasi sindaco che mettesse a gara le spiagge del proprio comune avrebbe eccellenti possibilità di vincere i ricorsi. E a quel punto, i gestori degli stabilimenti rischierebbero di trovarsi senza rete. Intanto oggi, Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari Fipe Confcommercio a Marina di Carrara in occasione della fiera Balnearia, ha dichiarato: "riteniamo che possa e debba esserci una riforma complessiva della materia partendo da una ricognizione dello stato dei luoghi per verificare, anche, la disponibilità di aree per aumentare il numero delle aziende". Approfondiamo il tema con Antonio Capacchione, Presidente del SIB -Sindacato Italiano Balneari FIPE/Confcommercio. Superbonus: l'impatto sulle rinnovabili L'Europa ha installato 19 GW di nuova capacità di energia eolica nel 2022. La Germania si posiziona al primo posto seguita da Svezia, Finlandia, Francia e Regno Unito. L'Italia è al settimo posto seguita da Polonia e Olanda. L'Europa ha oggi 255 GW di capacità di energia eolica. Sono alcuni dei risultati del report statistico annuale 2022 di WindEurope diffusi da Anev. Questi numeri non sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi dell'UE. L'UE dovrebbe installare in media 31 GW all'anno fino al 2030. E questo per quanto riguarda l'eolico calcolato dai dati Anev. Nel frattempo Terna, in collaborazione con il ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, ha realizzato una piattaforma digitale che, per la prima volta, centralizza le informazioni sulle richieste di connessione in alta tensione di impianti a fonte rinnovabile in Italia Econnextion. Venerdì scorso ci ha poi scritto il Presidente di Anie rinnovabili che fa parte di Anie federazione in Confindustria una delle più grandi associazioni delle energie rinnovabili in italia per raccontarci quale potrebbe essere l'impatto sul mercato dell'energia delle rinnovabili a fronte della "chiusura" dei rubinetti del superbonus. Ne parliamo proprio conAlberto Pinori, Presidente di Anie rinnovabili. Operai protestano sulla ciminiera a Portovesme Nuova protesta nel polo industriale di Portovesme nel Sulcis nella fabbrica metallurgia che il gruppo svizzero gestisce attraverso la controllata Portovesme srl e in cui lavorano 1.300 persone dirette più gli appalti. Tutta la vicenda ruota attorno ai costi energetici, che la fabbrica, specializzata nella produzione di piombo, zinco, oro, argento, rame e acido solforico tra l impianto di Portovesme e quello di San Gavino, passati dagli iniziali 47 euro a megawattora a cifre che hanno raggiunto anche i settecento euro a megawattora. Una situazione che ha spinto l azienda a ridurre progressivamente la produzione e avviare un piano di razionalizzazione con il ricorso alla cassa integrazione per circa 600 dipendenti a rotazione. Intanto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha dato disposizione di convocare con urgenza il tavolo su Portovesme per venerdì 3 marzo alle ore 10. Ne parliamo con Davide Madeddu de Il Sole 24 Ore.
La Commissione europea torna sulla vertenza dei balneari, dopo che il decreto Milleproroghe è stato promulgato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con un esplicito richiamo sul tema. Un portavoce di Bruxelles, in risposta a una domanda dell'Ansa, sottolinea la necessità di garantire "trasparenza e concorrenza leale" nel settore. A margine della sua partecipazione a un convegno dei balneari alla fiera Balnearia a Carrara (Massa Carrara), interpellato su questa ipotesi, il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio (Lega) ha dichiarato:"La Commissione europea annuncia che farà le sue valutazioni, ma vorremo capire che cosa intende valutare se non aspetta prima l'esito della mappatura delle coste, che il governo dovrà avviare. Prima di avere quei dati, qualsiasi ulteriore iniziativa in ambito europeo o nazionale sarebbe inopportuna". In ogni caso, un intervento sul tema delle spiagge appare inevitabile perché ormai viene data per imminente la sentenza della Corte di giustizia europea sul denso ricorso promosso dal Tar di Lecce. A quel punto, con ogni probabilità, qualsiasi sindaco che mettesse a gara le spiagge del proprio comune avrebbe eccellenti possibilità di vincere i ricorsi. E a quel punto, i gestori degli stabilimenti rischierebbero di trovarsi senza rete. Ne parliamo con con Antonio Capacchione, Presidente del SIB -Sindacato Italiano Balneari FIPE/Confcommercio. TikTok, il governo pensa a blocco in Italia anche per i dipendenti P.A. Lo scorso 23 febbraio, la Commissione europea ha chiesto ai propri dipendenti di disinstallare entro il 15 marzo l'applicazione TikTok sviluppata dal colosso asiatico ByteDance sia dai dispositivi aziendali che da quelli personali. La decisione europea fa seguito a quella statunitense adottata prima dal senato Usa e poi dal presidente Joe Biden, che nel dicembre scorso ha ordinato di eliminare la app dai cellulari di tutti i dipendenti governativi. Nel frattempo anche in Italia si pensa ad una soluzione simile a Repubblica in una intervista di qualche giorno fa il ministro della Pa, Paolo Zangrillo. "Tra le opzioni allo studio del governo ci sarebbe il blocco totale dell'utilizzo della app TikTok per i dipendenti pubblici. Il tema è all'attenzione da qualche giorno". Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, il Direttore di Notizie.it. Ue-Regno Unito. Firmato nuovo protocollo su Nord Irlanda Il Regno Unito e l'Unione europea hanno raggiunto un nuovo accordo sul Protocollo per l'Irlanda del Nord. L'annuncio è arrivato a margine del vertice a Windsor fra il primo ministro britannico Rishi Sunak e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Dopo anni di tensione e antagonismo Londra e Bruxelles hanno quindi raggiunto un accordo sul Protocollo irlandese, sciogliendo l'ultimo nodo irrisolto di Brexit. L'intesa punta a risolvere i problemi causati dal Protocollo, siglato nel 2020 da entrambe le parti, che mantiene l'Irlanda del Nord nel mercato unico e nell'unione doganale Ue per evitare il ritorno a un confine interno in Irlanda che potrebbe riaccendere tensioni politiche e religiose. L'intesa prevederebbe anche una riduzione al minimo dei controlli doganali, con la creazione di corsie rosse per le merci dirette verso la Repubblica d'Irlanda e quindi la Ue e corsie verdi per le merci destinate all'Irlanda del Nord. Nel frattempo in Gran Bretagna, secondo un sondaggio, oltre il 60% dei britannici a dichiararsi delusi dalla situazione economica dopo la Brexit e il successivo allontanamento dall'Europa. Ne parliamo con Nicol Degli Innocenti, il collaboratrice del Sole 24 Ore da Londra.
Uno studio sulla 'rivoluzione dell'automotive', presentato da Federmanager e Aiee (associazione degli economisti dell'energia) oggi con un convegno, "analizza le ricadute sul sistema industriale italiano della transizione in corso nel settore auto, considerandone i quattro principali fattori: nuovi modelli di mobilità, guida autonoma, digitalizzazione ed elettrificazione" sottolineando "una visione critica". E calcola: la stima è di un "crollo degli investimenti per il passaggio all'elettrico: -25% in 10 anni", con "solo nella componentistica, 500 imprese a rischio chiusura, 60.000 posti in meno". Nei giorni scorsi Bruno Dalla Chiara, professore ordinario in Trasporti al Politecnico di Torino, ha fatto notare un'altra criticità della transizione verso l'elettrico: "Da un'analisi che abbiamo fatto di recente, su circa 40 milioni e oltre di veicoli che ci sono in circolazione in Italia, i posti auto censiti da catasto sono circa 15,7 milioni. Quindi solo una quota parte della popolazione, ammesso e non concesso che questi posti auto siano facilmente equipaggiabili e anche economicamente sostenibili con una postazione di ricarica, potrebbe effettuare le ricariche a domicilio mentre gran parte avverrebbe sul suo suolo pubblico". Ne parliamo con Mario Cardoni, direttore generale Federmanager, e con Bruno Dalla Chiara, professore ordinario in Trasporti al Politecnico di Torino. Imprese dispositivi medici, cancellare payback o è fallimento "Cancellare il payback", che impone alle aziende fornitrici di dispositivi medici di adempiere all'obbligo di ripiano del superamento del tetto di spesa, "e trovare insieme altre soluzioni per il sostegno del Servizio sanitario nazionale". Altrimenti è il rischio del fallimento non solo di tantissime imprese italiane ma anche di una mancanza di forniture negli ospedali. Questo l'appello che arriva dal convegno "Dispositivi medici. Ricerca, innovazione e governance per il futuro del SSN. Il caso del payback", organizzato da Gutenberg a Roma lo scorso 21 febbraio. Dalle protesi acustiche a quelle mammarie, sono 4.449 imprese che producono dispositivi medici in Italia, hanno un fatturato di 11,6 miliardi annui e occupano quasi 119.000 addetti. L'80% delle imprese del settore, secondo Confindustria Dispositivi Medici, rischia la chiusura con il payback, parliamo di 100 mila posti di lavoro a rischio. Oggi è stato approvato il decreto legge Milleproroghe che proroga il saldo da parte delle aziende di dispositivi medici del ripiano dello sforamento per il 2015-2018 fino al 30 aprile 2023. Una soluzione ponte che però non soddisfa Confindustria Dispositivi Medici, secondo la quale è necessario cancellare del tutto la misura, considerata del tutto iniqua. Negli ultimi mesi sono stati istituiti due tavoli tecnici, uno al Mef e uno al Ministero della salute, sul payback si è riunito solo quello a Mef che dovrebbe provare a recuperare risorse. Approfondiamo il tema con Massimiliano Boggetti, Presidente di Confindustria Dispositivi Medici. Tim. Domani il cda. Due diligence ed esclusiva i nodi con Kkr L'avvio della due diligence e delle relative negoziazioni sul prezzo di offerta, ma anche il nodo dell esclusività che con ogni probabilità non sarà concessa. Sono questi i due temi che finiranno domani sul tavolo del consiglio di amministrazione di Tim, chiamato a esprimersi sull opportunità o meno di avviare un dialogo con gli americani di Kkr sulla proposta di acquisto di Netco. L'appuntamento con il board arriva dopo che, martedì 21 febbraio, il fondo americano Kkr ha formalizzato una richiesta di proroga dell'offerta non vincolante sulla rete, la cui validità iniziale era di 4 settimane (al 28 febbraio, prorogato ora al 24 marzo). Ne parliamo con Andrea Biondi, de Il Sole 24 Ore.
Le prospettive per l'economia italiana dovrebbero essere meno fosche. E le riserve di famiglie e imprese sono adeguate per fronteggiare l'attuale rallentamento dell'economia e sostenere il loro livello di indebitamento. È questa l'opinione del Gruppo BCC Iccrea è il maggiore gruppo bancario cooperativo italiano, secondo il quale l'aumento dei tassi di interesse pesa sugli investimenti delle imprese e la domanda ma "come gruppo Iccrea continuiamo ad aumentare i prestiti e pensiamo di continuare a farli crescere anche nel prossimo triennio". Ne parliamo conMauro Pastore, Direttore Generale Gruppo BCC Iccrea. Stellantis corre in borsa dopo i conti "da record" Stellantis guadagna terreno in controtendenza a Piazza Affari. Prima dell'apertura del mercato la società ha reso noto di aver chiuso il 2022 con risultati «da record»: l'utile netto è salito del 26% a 16,8 miliardi e i ricavi netti sono aumentati del 18% a 179,6 miliardi. L'utile operativo adjusted è salito del 29% a 23,3 miliardi, con un margine del 13%, "grazie al contributo di tutte le aree geografiche di presenza del gruppo, che hanno registrato un margine in crescita". Sempre oggi Stellantis ha annunciato che distribuirà un ammontare record di 2 miliardi di euro ai dipendenti di tutto il mondo (in Italia premio medio 1.879 euro): "come riconoscimento del loro contributo ai risultati finanziari del 2022 e ai traguardi raggiunti dall'azienda sia a livello globale che locale". Nel commentare i dati Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis ha dichiarato: "Siamo soddisfatti delle nostre vendite di auto Bev (Battery Electric Vehicle) e non abbiamo ancora iniziato l'offensiva negli Usa, che partira' quest'anno con la Ram ProMaster', tuttavia, la crescita delle vendite di auto elettriche 'dipende dagli incentivi: senza incentivi le Bev sono troppo costose per la classe media'. Nel 2022 il gruppo ha registrato un +41% delle vendite di auto Bev. Approfondiamo il tema con Alberto Annichiarico, de il Sole 24 Ore. Energia, l'Europa ha sostituito quasi del tutto la Russia Riceviamo ancora gas russo, ma a forza di tagli (in parte voluti e in parte subiti) Gazprom è ormai un fornitore residuale, di cui puntiamo a liberarci del tutto: dominava il mercato Ue con una quota che era arrivata a superare il 40%, mentre oggi copre appena il 7,5% delle importazioni, scalzata dai concorrenti norvegesi, nordafricani e soprattutto dal Gnl, che per la maggior parte arriva dagli Stati Uniti. Il divieto di importare carbone russo è in vigore fin dall'agosto 2022, lo stop al greggio cui era più difficile rinunciare è intervenuto il 5 dicembre: oggi da Mosca arrivano non più di 600mila barili al giorno, un quarto di quanto eravamo soliti acquistare in precedenza, ed è previsto che i volumi si azzerino entro il prossimo anno. Per Mosca le cose non si stanno mettendo bene: costruire nuovi ponti energetici che non facciano rimpiangere quello che la univa all'Europa richiede molto tempo e denaro, ammesso che sia possibile. Cina e India possono comprare più petrolio russo, ma lo faranno solo finché hanno convenienza. Quanto al gas l'Asia non potrà mai compensare la perdita dell'Europa senza infrastrutture adeguate: ai russi servono nuovi gasdotti puntati verso est e nuovi impianti per produrre Gnl. Inoltre la Cina paga poco: per il gas inviato con il Power of Siberia (l'unica pipeline già costruita) si stima che Gazprom abbia ricevuto 250-264 $ per mille metri cubi l'anno scorso, ossia poco più di 20 euro/MWh. Ne parliamo conSissi Bellomo, de Il Sole 24 Ore.
Oggi il gas è intorno ai 48 euro al megawattora, un prezzo che avrà una ricaduta diretta sulla bolletta di famiglie e imprese. Tra qualche giorno Arera comunicherà le nuove tariffe del gas sul mercato tutelato per il mese di febbraio. Se proseguirà fino a fine mese il trend al ribasso delle quotazioni, le bollette potrebbero registrare un sensibile calo, attorno al -18%. Ne parliamo con Davide Tabarelli, presidente Nomisma Energia. Auto, in Europa vendite su del 10,7% a gennaio Continua il recupero del mercato auto in Europa, con le immatricolazioni nell area (Unione europea più Efta e Gran Bretagna) che segnano a gennaio una crescita del 10,7% rispetto allo stesso periodo del 2022. Rispetto alla fase pre covid, però, i volumi restano inferiori del 25,7% ma l inversione di tendenza, iniziata nel mese di agosto, dopo 13 mesi consecutivi di cali, si sta consolidando. Grazie soprattutto al miglioramento delle condizioni di fornitura di semiconduttori e microchip e alla maggiore disponibilità di auto nuove sul mercato. In previsione dello stop alle vendite di veicoli a benzina o diesel dal 2035, va registrato un netto ritardo dell'Italia rispetto agli altri paesi europei. Secondo i dati di Unrae, pubblicati oggi, il nostro Paese resta ancora all'ultimo posto nella classifica delle immatricolazioni di auto ECV (elettriche pure e ibride plug-in): con una quota del 7,3% è superata ampiamente dalla Francia con il 22,3%, dal Regno Unito con il 20%, dalla Germania al 15,0%. Approfondiamo il temaGian Primo Quagliano, direttore generale Centro Studi Promotor. Turismo. Ci si aspetta un 2023 sopra i livelli pre covid. Nel 2023 potrebbero essere superati i livelli prepandemia del turismo in Italia. Lo ha detto Ivana Jelinic, amministratrice delegata dell'Enit, a margine dell'evento di mercoledì 15 febbraio nel quale è stato presentato il Progetto Pnrr "Turismo delle radici: una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell'Italia Post Covid-19". Evento che ha visto la partecipazione dei ministri Tajani (Esteri), Santanché (Turismo), Valditara (Istruzione), Bernini (Università e Ricerca). "Nel 2022 - ha precisato l'a.d. Enit - siamo ancora sotto in maniera significativa, al di sotto del 10%, ma nel 2023 pensiamo ad un pieno recupero. Anche la ministra del Turismo Daniela Santanché ha ribadito ieri che si aspetta un ritorno ai numeri pre pandemia per quanto riguarda il turismo; "nel 2023 supereremo i dati pre-covid". Intanto il ponte di Carnevale si avvicina, CNA stima un giro di affari di quasi 3 miliardi di euro, ma la grande assente è la neve che scarseggia drammaticamente. A gennaio sono stati registrati livelli più bassi rispetto allo stesso mese del 2022. Ne parliamo con Ivana Jelinic, amministratrice delegata dell'Enit.
Come ogni venerdì, torna la poco invidiabile classifica con la Top Five degli sprechi di risorse pubbliche.Terremoto Superbonus: stop alla cessione dei crediti Stop a tutte le cessioni dei crediti di tutti i bonus fiscali (che ammontano, secondo il ministro Giorgetti, a 110 miliardi di euro), a partire ovviamente dal superbonus. Spunta anche questa novità nel decreto in materia di crediti fiscali che il governo ha approvato nel Consiglio dei ministri e già approdato all esame della Camera dopo la pubblicazione lampo sulla Gazzetta Ufficiale. Mentre diventa subito operativo il divieto di acquisti per le pubbliche amministrazioni l esecutivo ha optato per un clamoroso dietrofront per bloccare il caos che ormai da mesi domina il mercato dei crediti fiscali legati ai lavori edilizi. Un vero e proprio terremoto, secondo l'Associazione nazionale costruttori edili (Ance) ammontano a 15 miliardi di euro i crediti incagliati, e sono 25mila le imprese a rischio fallimento, con 130mila potenziali disoccupati. La ragione di questa scelta, viene esplicitato dalla nota che chiude il Cdm, è impedire che le cessioni hanno abbiano «potenzialità negative sull'incremento del debito pubblico». Approfondiamo il tema conRomain Bocognani, vicedirettore generale di Ance.
Il Parlamento europeo ieri ha approvato la legge che vieta la vendita di auto alimentate a diesel e benzina partire dal 2035. La Commissione europea, invece, ha proposto nuove regole per ridurre le emissioni dei mezzi pesanti: i bus urbani dovranno essere a emissioni zero entro il 2030, mentre i camion dovranno ridurre progressivamente le emissioni fino al 90% entro il 2040. Di questa decisioni rischia di pagarne lo scotto più pesante il sistema produttivo italiano, e annessa filiera, che sconta, rispetto ai competitor tedeschi e francesi, un ritardo di trent'anni. Approfondiamo il tema conPaolo Bricco de Il Sole 24 Ore. Istat e Confindustria presentano il "Censimento permanente delle imprese" Questa mattina, si è svolto il workshop online, organizzato dall Istat in collaborazione con Confindustria, dal titolo: Censimento permanente delle imprese. La nuova rilevazione multiscopo e il sistema dei registri per un analisi territoriale del sistema produttivo. Rilevazione giunta alla sua seconda edizione, (la prima ed. è stata fatta in epoca pre-covid 2019) iniziata lo scorso 21 novembre e che ha coinvolto un campione di circa 280.000 imprese con almeno 3 addetti, chiamate a compilare un questionario esclusivamente online. Oggia più a due mesi sono stati rivelati i primi risultati. A marzo ci sarà il termine della rilevazione e verranno presentati i dati finali. Ne parliamo con Fabio Rapiti, Direttore centrale per le Statistiche economiche di Istat. Milleproroghe, tira e molla sui balneari. Domani un decreto per velocizzare il PNRR Prosegue la discussione generale sul Dl milleproroghe nell'Aula del Senato. Il pacchetto di circa 200 emendamenti dovrebbe essere snellito con il ritiro di una cinquantina di proposte da parte del gruppo che ha presentato la maggior parte di emendamenti, Iv/Azione. La votazione sugli emendamenti e il voto sul provvedimento è atteso nel pomeriggio di oggi. Il Dl, deve poi passare l'esame della Camera. Il governo, a tal proposito, ha preannunciato che porrà la questione di fiducia alla Camera sul dl Milleproroghe. Tra le modifiche rilevanti, l'emendamento del governo che cancella l'allungamento da tre a cinque anni dei contratti per la cessione dei diritti televisivi del calcio. Ma il Dl si occupa anche di sanità, pace fiscale enti locali e balneari. Intanto è atteso domani il decreto che attribuisce maggiori poteri a Palazzo Chigi, e anche al ministero dell Economia, per velocizzare il Pnrr. Approfondiamo con il Gianni Trovati, Il Sole 24 Ore.
Il Parlamento europeo ha definitivamente approvato a maggioranza 340 voti favorevoli, 279 contrari e 21 astensioni l'accordo sul taglio delle emissioni di CO2 per auto e veicoli commerciali leggeri, accordo raggiunto lo scorso nel quadro delle misure previste dal piano Fitfor55 . Al 2035, questa la decisione dell'Europa, dunque il taglio delle emissioni sul 2021 sarà pari al 100%, il che equivale allo stop alla vendita dei veicoli a motore termico, alimentati a benzina o a diesel. Dopo il voto finale in plenaria, il testo dovrà ora essere formalmente approvato anche dal Consiglio europeo prima di essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'UE. Contestualmente la Commissione europea ha inoltre avviato l'iter di revisione del regolamento per le emissioni di CO2 anche per gli autobus e per i camion. La proposta prevede zero emissioni dal 2030 per i bus che circolano in città e un taglio del 90% delle emissioni per le flotte degli altri mezzi pesanti, a partire dal 2040. La proposta sarà presentata nelle prossime ore, come riferisce l'agenzia Ansa, secondo la quale i veicoli commerciali pesanti immatricolati dovranno ridurre le emissioni di CO2 in modo progressivo, del 45% nel 2030, del 65% al 2030 e del 90% al 2040. Ne parliamo con Filomena Greco, Il Sole 24 Ore, e con Marco Stella, Presidente del Gruppo Componenti ANFIA e Vice Presidente di ANFIA. Superbonus, mercato delle cessioni in cerca di una via d uscita Cantieri al ralenti e mercato dei crediti ancora bloccato. Il 2023 mette in risalto tutti i problemi del superbonus. A gennaio gli investimenti sono scesi sotto la media mensile registrata nel 2022 (2,7 miliardi contro 3,8 secondo il report dell'Enea). Sul fronte delle cessioni, l'Ance ha stimato che i crediti d'imposta incagliati in cerca di un acquirente - valgono 15 miliardi di euro. Gli effetti macroeconomici potrebbero essere devastanti: 25mila imprese a rischio fallimento, 130mila disoccupati in più nel settore delle costruzioni (senza contare le aziende della filiera) e problemi per circa 90mila cantieri. Al 31 dicembre 2022, secondo Enea, gli investimenti totali ammessi a detrazione per il Superbonus al 110% sono arrivati a 62,49 miliardi di euro, per un totale di detrazioni previste a fine lavori, a carico dello Stato, di 68,74 miliardi. Lo rende noto l'Enea. Le asseverazioni (cioè le certificazioni della conformità degli interventi alla normativa) sono arrivate a 359.440. I lavori conclusi ammontano a 46,63 miliardi, con detrazioni maturate per 51,29 miliardi. Approfondiamo il tema con Federica Brancaccio, Presidente di ANCE. Inflazione Usa sopra le attese, Fed verso nuovi rialzi Oggi è stato pubblicata l'inflazione americana di gennaio. Il dato ha mostrato prezzi in discesa, ma meno delle attese confermando comunque il rallentamento della corsa dei prezzi che registrano la crescita più bassa dall'ottobre 2021. I dati sull'inflazione confermano i timori di una Federal Reserve aggressiva, intenzionata ad alzare ancora i tassi d'interesse e a mantenerli sopra il 5% per un po' di tempo, come confermato anche da Michelle Bowman, componente del Board della Fed. La banca centrale statunitense nell'ultima riunione, di inizio febbraio, ha alzato i tassi di interesse dello 0,25%. Il costo del denaro è salito così in una forchetta fra il 4,5% e il 4,75%, ai massimi dal settembre 2007. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore di Notizie.it.
È tensione tra Italia e Francia nel giorno del vertice straordinario Ue su migranti e aiuti di stato. Arrivando alla riunione, la premier Giorgia Meloni ha detto che l invito da parte di Emmanuel Macron di Volodymyr Zelensky a Parigi «è stato inopportuno». La nostra forza - ha scandito Meloni - «deve essere l unità». Le tensioni arrivano dopo il disappunto mostrato dal ministro Giorgetti per la missione franco-tedesca a Washington: "non siamo stati informati" ma "la cosa non ci sorprende e non ci offende, pur sapendo che se l'avesse fatta il governo italiano ci saremmo attirati un coro di accuse di sovranismo e antieuropeismo". Oggi si discute di aiuti di stato per rispondere all'Inflation Reduction Act statunitense da 369 miliardi. Il testo finale del vertice dei capi di Stato e di governo dell'Ue, sul quale non c'è ancora un accordo, dovrebbe prevedere una maggiore flessibilità sull'utilizzo degli aiuti di stato (a vantaggio dei Paesi con un debito basso) e rendere più facile l'accesso degli Stati membri ai fondi esistenti ancora non utilizzati e la possibilità di dare vita a nuovi strumenti finanziari. Su questo Meloni ha ricordato che: "Continuiamo a ritenere che immaginare un fondo sovrano per sostenere le imprese e lavorare sulla piena flessibilità dei fondi esistenti debbano esser questioni da mettere sul piatto nel momento in cui alcuni che hanno uno spazio fiscale maggiore chiedono un allentamento sugli aiuti di Stato". Perché, per Meloni, è necessario che "le legittime aspirazioni delle singole nazioni non vadano a scapito delle altre, e che quindi ci sia equilibrio". Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista de Il Sole 24 Ore. La mappa dei rischi globali: incertezza geopolitica e fragilità energetica Quest'oggi è stata presentata all'evento streaming organizzato da Sace "Stabile Fragilità. Le vie della crescita sostenibile" la Mappa dei Rischi 2023. Debolezza del ciclo economico, incertezza geopolitica, allerta climatica ed energetica: il quadro dei rischi globali nel 2023 segnala uno stato di fragilità che rallenta l attività economica globale e il commercio internazionale. Si tratta di un mappamondo interattivo online che SACE aggiorna ogni anno delinea i profili di rischio per le imprese che esportano e investono nel mondo in circa 200 mercati esteri, avvalendosi di un set aggiornato di indicatori che valutano il rischio di credito, il rischio politico e aspetti di sostenibilità ormai inderogabili, sviluppati in collaborazione con la Fondazione Enel: cambiamento climatico, benessere sociale e transizione energetica. Approfondiamo il tema con Alessandro Terzulli, capo economista di Sace. Industria: Prometeia-Intesa, nel 2022 fatturato +2,6% Oggi, Prometeia e Intesa Sanpaolo hanno pubblicato un''analisi dei settori industriali dal quale emerge che: il manifatturiero italiano ha consolidato nel 2022 la fase di forte crescita sperimentata nel 2021: nei primi 11 mesi 2022 il fatturato deflazionato è aumentato del +2.6% tendenziale, nonostante la frenata dell ultima parte dell anno (-1.1% nel bimestre ottobre-novembre), in linea con il rallentamento della produzione. L Italia si conferma, fra le grandi manifatture europee, quella più vicina ai livelli produttivi pre-Covid (-0.5% rispetto ai primi 11 mesi del 2019, a fronte di Spagna -1%, Francia -4.9% e Germania -5.7%, condizionata dalla lenta ripresa dell automotive). Ne parliamo con Alessandra Benedini, Associate Partner Prometeia.
Parte oggi e fino al 10 febbraio Fruit Logistica, l annuale fiera di Berlino, leader per il commercio globale dei prodotti ortofrutticoli freschi; di grande importanza per gli operatori del settore. Come in passato, l'Italia si conferma ancora una volta il paese partecipante più importante, con 455 espositori italiani su 2.583 presenti, provenienti da 92 paesi. Nella serata del primo giorno dell'esposizione berlinese, Confagricoltura organizza un confronto tra istituzioni e player internazionali all Ambasciata d Italia a Berlino, durante il quale si parlerà di misure per aiutare il settore ortofrutticolo ad affrontare le complessità dell'attuale contesto economico: fra costi energetici, materie prime, inflazione e crisi climatica. Italia in prima fila nel settore primario. Approfondiamo il tema con Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura. Il biennio record del Pil è la conferma che le riforme funzionano Il Pil italiano è aumentato quasi dell'11% in un biennio: del 6,7% nel 2021 e del 3,9% nel 2022. Lo ricorda in un articolo comparso ieri sul Sole 24 Ore il professor Marco Forti. Secondo i dati del Fondo monetario internazionale in entrambi gli anni l'economia italiana è cresciuta più di quella mondiale nel suo complesso (+6,2% e +3,4%, rispettivamente), nonché della media dei Paesi avanzati (+5,3% e +2,7%), mentre è progredita esattamente allo stesso tasso medio dei Paesi emergenti (+6,7% e +3,9%, appunto). Tra le ragioni di questa crescita, secondo il professor Marco Fortis, c'è la carta vincente di Mario Draghi, giunto alla guida del governo proprio nel momento più decisivo e delicato della nostra ripresa. Ci riferiamo anche ai progressi nel rafforzamento della competitività e della produttività già messi a segno dall'Italia negli anni precedenti la pandemia. Il periodo di governo di Matteo Renzi, con riforme importanti come il Jobs Act e le decontribuzioni, l'introduzione degli 80 euro (un vero e proprio prototipo di riforma fiscale), lo smantellamento di numerosi balzelli a carico di famiglie e imprese e l'avvio del Piano Industria 4.0. Ne parliamo con l'autore dell'articolo Marco Fortis, docente di Economia industriale e Commercio estero presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università Cattolica di Milano. Vendite al dettaglio: a dicembre -0,2% mensile, +3,4% annuale A dicembre scorso l Istat stima un calo congiunturale per le vendite al dettaglio (-0,2% in valore e -0,7% in volume). Le vendite dei beni alimentari registrano un lieve aumento in valore (+0,1%) e diminuiscono in volume (-0,6%), mentre quelle dei beni non alimentari calano sia in valore sia in volume (rispettivamente -0,4% e -0,8%). Su base tendenziale le vendite al dettaglio aumentano del 3,4% in valore e registrano un calo in volume (-4,4%). Un analogo andamento caratterizza sia le vendite dei beni alimentari (+5,8% in valore e -6,6% in volume), sia le vendite dei beni non alimentari (rispettivamente +1,7% in valore e -3,1% in volume). Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali positive per tutti i gruppi di prodotti ad eccezione di Dotazioni per l'informatica, telecomunicazione e telefonia (-1,8%) e Prodotti farmaceutici (-2,7%). Approfondiamo il tema con Mario Resca, presidente Confimprese.
Robert Habeck, ministro tedesco dell'Economia, e Bruno Le Maire, omologo francese, sono atterrati negli Usa ieri non prendendo lo stesso volo ma avendo la stessa destinazione: colloqui congiunti alla Casa Bianca e incontri oggi con il segretario al TesoroJanet Yellen e la rappresentante americana per il commercio Katherine Tai. Habeck deve evitare che IRA comprometta i rapporti commerciali tra Germania e Stati Uniti. E Le Maire vorrebbe fare altrettanto per la Francia. Insieme, seduti allo stesso tavolo, Habeck e Le Maire parleranno invece prima di tutto degli interessi dell Europa, evitando così visite unicamente bilaterali che mettono in primo piano i rapporti bilaterali.L'iniziativa tedesco-francese è stata presentata dunque come una missione europea : due ministri di peso, provenienti dai primi due Pil europei, è stato detto che hanno più forza contrattuale negli Usa rispetto a un rappresentante a nome della Ue. Ma manca l'Italia.Intanto questa mattina, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, lo indica dopo l'incontro con il commissario europeo Thierry Breton che ha preceduto l'avvio della riunione del Consiglio competitività che si è aperto questa mattina a Stoccolma. Ne parliamo proprio con Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy.Sanità, l'Italia fanalino di coda per spesa pro capite Nel 2020, secondo la Corte dei Conti, la spesa sanitaria pubblica pro capite in Italia si è attestata a 2.851 dollari all anno (2.630 euro), contro i 5.905 dollari assicurati a ogni cittadino tedesco, i 4.632 dollari dei francesi e i 4.158 dollari degli inglesi. Un abisso che si è progressivamente allargato nel corso del decennio 2008-2019, durante il quale si sono susseguiti tutta una serie di tagli. L'Italia non solo investe meno di Paesi come Francia e Germania per finanziare l'assistenza ai suoi cittadini ma resta molto più in basso anche sommando a quella dello Stato la spesa privata (che vale il 2,2% del Pil). E se nel 2021 la spesa pubblica è arrivata al 7,2% del Prodotto interno lordo il governo Meloni ha stimato una riduzione, fino a scendere nel 2025 al 6,1%. Pochissimo. Approfondiamo il tema con Paolo Nucci, Professore ordinario di Oftalmologia all'Università di Milano e co-autore insieme a Rosanna Magnano del libro "CHI CI CURERÀ" - Appunti sul futuro della sanità pubblica, in uscita l'11 febbraio con il Sole 24 Ore.Occhialeria italiana. Internazionalizzazione e sostenibilità sono le parole chiave emerse dall'ultima edizione di Mido Da sabato 4 febbraio a ieri lunedì 6 febbraio si è tenuto presso Fiera Milano Rho la 51esima edizione di MIDO, l'eyewear show internazionale che accoglie tutta la filiera dell'occhialeria da tutto il mondo. Poco più di 1.000 espositori, oltre 150 paesi rappresentati, 6 padiglioni, 8 aree espositive. Più di 30 appuntamenti tra convegni, incontri, tavole rotonde ed eventi oltre 250 giornalisti accreditati provenienti da tutto il mondo. Nel 2022 il settore dell occhialeria italiana, composto da 830 aziende e 18.250 addetti, ha performato in maniera brillante sui mercati internazionali, ma pesano le tensioni inflattive e l incertezza economica. Secondo i dati di preconsuntivo 2022 elaborati da ANFAO (Associazione Italiana Fabbricanti Articoli Ottici), la produzione dell occhialeria italiana nel 2022 è stata di 5,17 miliardi di euro, in crescita del 24% rispetto al 2021. Le esportazioni, di montature, occhiali da sole e lenti, che assorbono circa il 90% della produzione del settore, sono cresciute del 22,5% sul 2021, arrivando a circa 5 miliardi di euro. Ne parliamo con Giovanni Vitaloni, presidente del Mido.
A Palazzo Chigi si è tenuta oggi la cabina di regia sul Pnrr. "Si tratta di fare lo stato di avanzamento rispetto ai due anni di avvio dal Pnrr" ha spiegato il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto. "Oggi - ha aggiunto - c'è da inserire anche il RePowerEu, con nuove disponibilità che devono essere valutate nella proiezione finale al 2026". Alla Cabina di regia per avviare il confronto sul Repower Eu, è prevista la presenza dei ministeri competenti e le società partecipate Eni, Enel, Snam e Terna con i rispettivi amministratori delegati. Intanto oggi sono usciti diversi dati sull'impatto del Pnrr. Secondo la Corte dei Conti, con i fondi del Pnrr l'Italia passa da contributore a percettore all'interno dell'Unione europea: i versamenti 2021 dell'Italia al bilancio dell'Unione Europea ammontano a 18,1 miliardi di euro, mentre sul versante opposto, l'Ue ha destinato al nostro Paese risorse per 26,724 miliardi. Mentre per Banca d'Italia, per attuare i progetti del Pnrr serviranno fino a 375mila lavoratori in più nell'anno di maggior picco. Approfondiamo il tema con Gianni Trovati de il Sole 24 Ore. Cybersicurezza, perché non si può parlare di attacco «In merito all attacco hacker verificatosi su scala mondiale, in Italia nessuna Istituzione o azienda primaria che opera in settori critici per la sicurezza nazionale è stata colpita». Questo è quanto è stato dichiarato al termine della riunione tenuta stamane a Palazzo Chigi, coordinata dal Sottosegretario con la delega alla Cybersecurity Alfredo Mantovano, con l ing. Roberto Baldoni e l amb. Elisabetta Belloni. Palazzo Chigi ha quindi riferito: "non sono emerse evidenze che riconducano ad aggressione da parte di un soggetto statale o assimilabile a uno Stato ostile". Nessun allarme e nessun problema dopo che gli esperti di cybersecurity avevano già ieri declassato l'allarme. Un normale avviso di routine amplificato da alcuni forse poco esperti. Ne parliamo con Enrico Pagliarini di Radio 24.
Le università oggi non possono identificarsi solo con le attività di didattica e ricerca. Approfondiamo oggi il significato della cosiddetta "terza missione", che ha la finalità di realizzare progetti in interazione con la società o gruppi sociali e di public engagement. Intervengono Salvatore Torrisi, Prorettore alla valorizzazione della ricerca della Bicocca di Milano, Angelo Rindone, fondatore di Produzioni dal Basso e Nicola Frega, Docente di ingegneria gestionale all'università della Calabria.
Come ogni venerdì, torna la poco invidiabile classifica con la Top Five degli sprechi di risorse pubbliche. Intesa Sanpaolo, utile 2022 a 4,3 miliardi. Svalutazioni extra sulla Russia Intesa Sanpaolo chiude il 2022 con un utile netto pari a 5,5 miliardi di euro escludendo 1,4 miliardi di euro di accantonamenti/rettifiche di valore per Russia e Ucraina, superando l obiettivo del piano di impresa 2022-2025 di oltre 5 miliardi per il 2022. L'utile netto contabile è pari a 4,35 miliardi di euro, comunque in crescita del 4% rispetto al 2021. La banca intanto prosegue nel percorso di sterilizzazione del rischio Russia: nel secondo semestre 2022 è stata ridotta del 68% (circa 2,5 miliardi di euro) l esposizione verso Mosca, scesa sotto lo 0,3% dei crediti a clientela complessivi del gruppo. La banca ha confermato tutti gli obiettivi del Piano al 2025, a partire dal target finale di 6,5 miliardi di utili. Afferma il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina: "il miglior utile in quindici anni e ben al di sopra delle indicazioni fornite a seguito dell'invasione dell'Ucraina". Nel 2023, prevediamo una "significativa crescita del risultato netto ben al di sopra dei 5,5 miliardi raggiunti nel 2022, escludendo il de-risking relativo alla Russia". Ne parliamo con Luca Davi de Il Sole 24 Ore. Italia-Francia: sovranità europea, energia, sicurezza, al centro dei dialoghi Aspen Rapporti bilaterali tra Francia e Italia, sovranità europea, politica industriale europea, energia e sicurezza in primis, sono stati al centro dei dialoghi italo-francesi organizzati dall'Aspen oggi a Palazzo Farnese ai quali hanno partecipato, tra gli altri il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti e l'ad di Eni, Claudio Descalzi. Per Lorenzo Binismaghi, presidente di Societe' Generale, "l'Europa è chiamata a decidere, ci si aspetta che decida su tante cose, l'Europa spesso non decide in parte perché il trasferimento di sovranità da livello nazionale ed europeo non avviene in pieno. Se si mantiene il diritto di veto, c è, infatti, un trasferimento fittizio di sovranità". Tra i temi economici emergono i problemi legati ad una costante crescita dei prezzi e il possibile scenario di stagflazione, con particolare attenzione, alla politiche che dovrebbe mettere in campo l'Europa per rispondere all'IRA (Inflation Reduction Act) statunitense, alla transizione energetica e alla diversificazione: in primo luogo la fine della dipendenza dalla Russia e il nuovo mix delle fonti. Approfondiamo il tema con l'ex ministro Giulio Tremonti, presidente Aspen Institute Italia.
La Banca centrale europea ha confermato le attese. Ha aumentato di 50 punti base i tassi, annunciando una stretta analoga (+50 punti) nella riunione di marzo, ribadendo anche di volerli aumentare successivamente - sia pure in coerenza con i dati in arrivo - «in modo significativo» e «a un ritmo costante» e di volerli poi mantenere a un livello che garantisca un ritorno «tempestivo» dell inflazione all obiettivo del 2%. I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la Bce salgono rispettivamente al 3,00%, al 3,25% e al 2,50%, con effetto dall'8 febbraio 2023. La Bce ha anche confermato di voler iniziare, da marzo 2023, un operazione di riduzione del portafoglio accumulato con il quantitative easing (Il programma App), che scenderà di 15 miliardi al mese, in media, fino a giugno, per poi definire in un secondo momento il ritmo dei mesi successivi. Ne parliamo conDonato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Sole 24 Ore. Tim in volata dopo l'offerta presentata da Kkr per NetCo Telecom Italia (+8,66% alle 16.30, in mattinata è arrivata oltre il 13) in volata a Piazza Affari, dopo la notizia che il fondo Kkr ha presentato un offerta non vincolante per la rete, dopo che nel 2021 ne era stata respinta una per l'intera azienda. Gli analisti sono rimasti sorpresi e ritengono che la mossa del fondo americano possa velocizzare il processo di scorporo della rete. Anche per questo gli esperti di Equita hanno alzato la raccomandazione sulle azioni a Buy. Nel dettaglio, secondo quanto comunicato dalla stessa Telecom, il fondo Usa è interessato a rilevare una partecipazione in NetCo, inclusivo degli asset e attività di FiberCop e Sparkle. È stata presentata un offerta non vincolante anche se non è stata indicata la quota esatta. Il cda di Tim si riunirà oggi, nel tardo pomeriggio, per esaminare la proposta, mentre il governo ha fatto sapere di seguire con attenzione la vicenda. Secondo quanto risulta all'agenzia Radiocor, l'offerta valuta la rete di Tim almeno 20 miliardi di euro. Approfondiamo il tema con Andrea Biondi, de Il Sole 24 Ore. Gas: bolletta in deciso calo (- 34,2%) per i consumi di gennaio 2023 In deciso calo la bolletta gas per le famiglie ancora in tutela. In base all andamento medio del mercato all ingrosso italiano nel mese di gennaio 2023 e per i consumi dello stesso mese, per la famiglia tipo in tutela si registra una diminuzione del -34,2% della bolletta rispetto al mese di dicembre 2022. Ieri il ministro Giorgetti aveva dichiarato: "Credo che la politica che abbiamo adottato per le bollette inizi a dare i primi frutti. Domani Arera darà la notizia della riduzione delle bollette. Non è il 40%, ma siamo vicinissimi e questo è un primo segnale tangibile. Questo vale per gennaio, ma vuol dire che a febbraio ci sarà un'ulteriore riduzione e quindi che, auspicabilmente, ci indirizziamo verso una normalità a beneficio delle famiglie". La riduzione del prezzo del gas risulterà decisiva per la discesa dell'inflazione, già il dato di gennaio (10,1% su base annua, dal +11,6% nel mese precedente), l'Istat attribuisce nell'inversione di tendenza dei beni energetici regolamentati, ovvero le tariffe nel mercato tutelato, la principale causa del rallentamento della corsa dell inflazione a gennaio: questi beni hanno segnato un meno 10,9% (da un più 70,2% dello scorso dicembre). Ne parliamo con Stefano Besseghini, Presidente Arera.
L'inflazione rallenta a gennaio. Sia In Italia, sia in Europa. Secondo le stime preliminari dell Istat, infatti, nel mese l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e del 10,1% su base annua (livello che non si registrava da settembre 1984), dal +11,6% nel mese precedente. La flessione si deve principalmente all inversione di tendenza su base annua dei prezzi dei Beni energetici regolamentati, le tariffe (da +70,2% a -10,9%) e al rallentamento di quelli degli Energetici non regolamentati (da +63,3% a +59,6%), degli Alimentari non lavorati (da +9,5% a +8,0%). Quanto invece all Europa, l inflazione nell eurozona dovrebbe attestarsi all 8,5% a gennaio, in calo rispetto al 9,2% di dicembre, secondo la stima flash di Eurostat. Tra le singole componenti prevale il dato dell energia (17,2%, rispetto al 25,5% di dicembre). La stima Eurostat sull Italia è di una inflazione in calo al 10,9%, rispetto al 12,3% di dicembre. Tra i Paesi con i tassi di inflazione maggiori Lettonia (21,6%) Estonia (18,8%) e Lituania (18,4%). All opposto Spagna e Lussemburgo (5,8%). Ne parliamo con Mariano Bella, direttore Ufficio studi Confcommercio. Sport. Un'industria in crescita ma gli italiani sono sedentari e le infrastrutture restano obsolete Settimana scorsa, mercoledì 25 gennaio, si è tenuto allo Stadio Olimpico di Roma l'Osservatorio Valore Sport, organizzato da The European House - Ambrosetti. L'Italia è il sedicesimo Paese in UE-27 per spesa pubblica dedicata allo sport per abitante, con un valore di 73,6 Euro pro capite, il 38% in meno rispetto alla media UE-27. Lo sport attiva filiere industriali e servizi per un contributo al PIL di 24,5 miliardi di euro (1,4% del PIL nazionale) e occupa 420.000 persone. Inoltre sotto l'aspetto socio-culturale emerge un altro dato negativo. Secondo l'Ocse siamo il primo paese al mondo per sedentarietà dei bambini e il quarto per sedentarietà degli adulti. La maggior parte sono al sud e con poca scolarizzazione. Nel frattempo nei giorni scorsi si è tenuta a Verona l assemblea annuale di Assosport - Associazione Nazionale fra i Produttori di Articoli Sportivi dove sono stati forniti gli ultimi dati sul comparto (ne parla oggi anche il Sole 24 Ore). L'industria dello sport vale 13 miliardi di euro e fa registrare un incremento di più del 15% rispetto al 2020, anno che si chiuse in forte calo per effetto della pandemia. Secondo le previsioni di Cerved, la filiera dovrebbe continuare a crescere con un tasso superiore al benchmark nazionale (4,77% contro il 3,06%). Approfondiamo il tema con Dario Ricci di Radio 24. La manifattura Italia torna a crescere e nel mentre il tessile registra ricavi al top dal 2016 Il comparto manifatturiero italiano torna ad espandersi a gennaio. Dopo sei mesi consecutivi di risultati inferiori a 50, livello sotto il quale l'attività economica si contrae, l'indice Pmi di S&P Global è salito a gennaio a quota 50,4, dal 48,5 di dicembre, segnando il dato migliore da giugno 2022. Intanto il fatturato della filiera del tessile, secondo le stime preliminari di Confindustria Moda, è salito del 32,4% a circa 8,1 miliardi di euro con il valore della produzione a più di 6 miliardi di euro (+29,5%). Entrambi i dati superano non solo quelli del 2019 ma anche i valori degli anni precedenti: è la migliore performance dal 2016 incluso. I risultati positivi del 2022 sono trainati sì dalle esportazioni che assorbono più della metà del fatturato di settore e sono salite del 31,9% oltre i 4,5 miliardi ma anche dal mercato interno. Il cosiddetto consumo apparente , infatti, è cresciuto del 32,9 per cento. Aumenta anche il saldo commerciale che arriva poco sotto i 2,2 miliardi e quindi quasi ai livelli pre Covid. I primi clienti del tessile made in Italy, invece, si confermano Francia, Germania e Cina, con crescite sostenute oltre il 30%, seguiti da Romania, Tunisia e Spagna. Proprio la Tunisia (+75,5%) registra la performance di crescita più elevata insieme alla Turchia (+74,6%). Poi ci sono gli Stati Uniti (+40,6%), spinti dal cambio favorevole. Ne parliamo con Ercole Botto Poala, Presidente di Confindustria Moda.
Domenica 29 gennaio è stato il 100imo giorno di governo di Giorgia Meloni. In poco più di 3 mesi il presidente del Consiglio ha partecipato a diversi vertici internazionali, fra cui il G20 di Bali, e ha affrontato la corsa contro il tempo per approvare la Legge di Bilancio entro la fine dell anno. Non sono mancate le crisi, da quella con la Francia sul tema migranti fino allo scontro con i benzinai. Quali saranno i prossimi step? La premier ha detto che il suo governo non punta a «misure spot" e ha annunciato che presenterà le prossime proposte solo quando queste saranno "definitive e strutturali". Nel frattempo l'istat rende noto le stime preliminari sul pil: Nel 2022 il Pil italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato del 3,9% rispetto al 2021; nel quarto trimestre del 2022 il Pil italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e cresciuto dell'1,7% in termini tendenziali. Il ritorno in negativo nell'ultima parte del 2022 era ampiamente previsto; e si è rivelato anzi meno intenso di quel che si temeva. Sembra quindi che lo spettro recessione potrebbe essere stato scongiurato. Ma è davvero così? Ne parliamo con Gianni Trovati de Il Sole 24 Ore. Unicredit conti record, il titolo corre in borsa Un quarto trimestre da record, il miglior bilancio annuale da oltre un decennio e un aumento della remunerazione degli azionisti del 40%. I risultati 2022 di Unicredit (alle 16.50 +10,5%) sono accolti con entusiasmo a Piazza Affari, dove i titoli dell'istituto trascinano al rialzo l'intero settore bancario, dopo non essere riusciti a fare prezzo in avvio e poi essere scattati fino a circa +8%. I numeri della banca guidata dall'a.d. Andrea Orcel lasciano infatti per sperare per il prosieguo della stagione delle trimestrali degli istituti di credito. UniCredit ha chiuso il 2022 con un utile netto di 5,2 miliardi, in aumento del 47,7% rispetto al 2021. Approfondiamo il tema Luca Davi, de Il Sole 24 Ore. Acea scettica su tempi e modi di Euro 7 Il nuovo standard Euro 7 per le auto entrerà in vigore il 1° luglio 2025, nonostante gli appelli dei costruttori a posticipare di almeno un anno. Critico anche il Ceo di Renault e presidente di Acea, Luca De Meo, che ha inviato una lettera all'UE, perché «la proposta Euro 7 costringerebbe i produttori di veicoli leggeri e pesanti a investire miliardi di euro nella tecnologia di post-trattamento dei motori e degli scarichi per guadagni ambientali minimi» e «ci esporrebbe a dannosi impatti industriali, economici, ma anche politici e sociali», scrive De Meo, scettico sulle tempestiche del nuovo standard Euro7. La normativa Euro 7 prevede, infatti, per i motori diesel un abbattimento delle emissioni NOx (ossidi di azoto) del 35% rispetto all'attuale Euro 6, con la soglia che scende da 80 mg/km a 60 mg/km, che è lo stesso limite per i mezzi a benzina. «Le politiche e i regolamenti» Ue «dovrebbero sostenere l'obiettivo» della decarbonizzazione considerando «i ritmi specifici dell'industria, della ricerca e degli investimenti» e «questo purtroppo non è il caso», evidenzia ancora de Meo, secondo il quale nascerebbe anche un problema di natua economico per i produttori di veicoli. Ne parliamo con Gian Primo Quagliano, Direttore generale Centro Studi Promotor. L Fmi: Italia e Germania possono evitare un 2023 di recessione. Non Gb, la peggiore del G7 Scompare il segno meno dalle previsioni su Italia e Germania per il 2023: il nuovo Outlook del Fondo monetario internazionale corregge al rialzo le stime sull economia globale e vede il segno più per i due Paesi, dopo che il report di ottobre aveva ipotizzato una flessione del Pil. La correzione per l Italia è tra le più significative, pari a 0,8 punti percentuali: a fine anno, ci sarà una crescita dello 0,6%, contro il -0,2% previsto a ottobre. E se in molti Paesi l aumento dei prezzi sembra aver davvero toccato il picco, la priorità, secondo l Fmi, resta assicurare un periodo duraturo di disinflazione.Tra i Paesi in difficoltà c'è sicuramente la Gran Bretagna, che nel giorno del terzo anniversario della Brexit, vede le sue stime in contrazione quest'anno dello 0,6%, rivelandosi fanalino di coda del G7. Il Fondo Monetario Internazionale rivede al ribasso le stime per UK nel 2023 di 0,9 punti percentuali rispetto a ottobre. Approfondiamo il tema con Paolo Guerrieri, docente di Economia alla Paris School of International Affairs, Sciences-Po (Parigi) e alla Business School dell Università di San Diego, California.
''Ora o mai più''. La scorsa settimane il primo ministro del Giappone Fumio Kishida ha sottolineato la necessità di agire con urgenza per affrontare il calo della natalità dopo che, lo scorso anno, nel Paese che conta 125 milioni di abitanti si sono registrate meno di 800mila nascite. Negli anni Settanta i nati erano più di due milioni l'anno."Il Giappone è sul punto di non poter continuare a funzionare come società", ha detto Kishida in un incontro con i deputati. ''Non possiamo aspettare e non possiamo rimandare di concentrare la nostra attenzione sulle politiche riguardanti l'infanzia e l'educazione dei figli", ha aggiunto. Numeri molto simili a quelli italiani: nel nostro paese, che conta circa 59 milioni di abitanti, nel 2021 ci sono stati 400.249 nuovi nati (quasi la stessa proporzione giapponese). Oggi, il Sole 24 Ore dedica due pagine all'argomento, e scatta una fotografia della situazione europea, dalla quale emerge che il numero di figli per donna cresce anche in Repubblica Ceca e Romania. L'Italia in fondo alla classifica con Spagna e Malta tra i Paesi meno fecondi. La scorsa settimana, Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia la famiglia, la natalità e le pari opportunità ha lanciato l'allarme: il nostro Paese sta ormai vivendo un "inferno demografico": abbiamo 10-15 anni per "provare a invertire la tendenza prima che diventi irreversibile". Per riuscirci sono diverse le misure economiche e di sostegno alle famiglie che è necessario mettere in campo, seguendo l'esempio di Paesi virtuosi come la Francia. Ne parliamo conAlessandro Rosina, professore ordinario di Demografia e Statistica sociale alla Facoltà di Economia dell'Università Cattolica di Milano. Dietro la notizia: Adani perde 72 miliardi per "colpa" di Hindenburg Research "La più grande truffa al mondo". Era stato annunciato così su Twitter il rapporto del fondo speculativo Hindenburg Research che dal 24 gennaio sta affossando il gruppo Adani. Da quando il documento è stato pubblicato la galassia delle società quotate di Adani, che farà causa al fondo Usa, ha perso oltre 68 miliardi di dollari di capitalizzazione. Se il mercato sta pesantemente penalizzando il gruppo è perché in passato le indagini di Anderson si sono dimostrate solide: dal 2020 il fondo speculativo ha indagato su una trentina di società e, in media, dopo i suoi report le azioni sono crollate del 15 per cento il giorno dopo e del 26 nel giro di sei mesi, secondo i calcoli di Bloomberg. La società di ricerca si chiama Hindenburg ed è guidata da Nathan Anderson, 38 anni, un analista finanziario che negli anni si è interessato più a scoprire le truffe che al mercato. Hindenburg contestualmente alla pubblicazione del report attua una strategia di short selling (vendita alla scoperto) di titoli finanziari della società sulla quale ha indagato. Operazione che ovviamente gli garantisce guadagni enormi. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, direttore di Notizie.it.
Dalle 9 alle 18 di oggi si è tenuta la 32ma edizione di Telefisco, il convegno annuale e gratuito sulle novità fiscali dell anno del Sole 24 Ore-Esperto risponde. Sono intervenuti fra gli altri Giancarlo Giorgetti, ministro dell'Economia, Maurizio Leo, Viceministro dell'economia e delle finanze ed Ernesto Maria Ruffini, direttore generale dell agenzia delle Entrate. L'evento ha spaziato su tutti i temi del 2023 (dall'Iva alle sanatorie, dai bonus edilizi alle criptovalute, dalle assegnazioni agevolate alle rivalutazioni). E' stato possibile previa registrazione, seguire gratuitamente via internet il convegno e le relazioni degli esperti. Durante la giornata il viceministro dell Economia, Maurizio Leo ha spiegato i dettagli del prossimo intervento in preparazione sull Ires. Mentre il direttore dell agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini ha misurato il valore del taglio delle minicartelle, disposto con la pace fiscale: circa 18 miliardi di euro. Ne parliamo Jean Marie Del Bo, il vicedirettore Sole 24 Ore. Valditara: "stipendi differenziati in base al carovita". Poi smentisce La scuola pubblica ha bisogno di nuove forme di finanziamento, anche per coprire gli stipendi dei prof che potrebbero subire una differenziazione regionale. E per trovarle, si potrebbe aprire ai finanziamenti privati. Lo ha detto il ministro dell'istruzione e del merito Giuseppe Valditara alla piattaforma di dialogo promossa da PwC e gruppo Gedi "Italia 2023: persone, lavoro, impresa" in un intervento ripreso da La Repubblica.Nel pomeriggio, però, il ministro ha corretto il tiro: "Non è mai stato messo in discussione il contratto nazionale del mondo della scuola, non ho mai parlato di compensi diversi fra Nord e Sud; ho solo riportato una problematica sollevata da alcune regioni riguardo il differente costo della vita nelle diverse città italiane. Insieme con sindacati e Regioni si ragionerà anche di questo aspetto, per cercare soluzioni adeguate in favore di docenti e personale scolastico". Approfondiamo il tema con Andrea Gavosto, direttore fondazione Agnelli, istituto di ricerca nel campo delle scienze sociali e della formazione. Il Brasile è tornato sul palcoscenico internazionale: dal Mercosur alla moneta unica Il Brasile torna nel dibattito globale, dopo gli anni dell ultradestra di Bolsonaro, legato a filo doppio con Donald Trump, ma diviso dagli altri leader latinoamericani. Ieri il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, al termine dell'incontro bilaterale tenuto a Montevideo con l'omologo dell'Uruguay, Luis Lacalle Pou, ha spiegato che per il Brasile la priorità del Mercosur deve rimanere la conclusione dell'accordo già raggiunto con l'Unione europea (Ue). "Firmiamo prima l'accordo con l'Unione europea per poi, in seguito, discutere un accordo tra Mercosur e Cina", ha sottolineato. Nel mentre, nei giorni scorsi, si è tornati a parlare si una moneta comune tra Brasile e Argentina, che si chiamerebbe 'Sur', che in spagnolo significa 'sud'. Brasile e Argentina discutono della possibilita' di una moneta unica dai primi del 2019, anche se inizialmente la proposta fu osteggiata dalla banca centrale brasiliana. Il ministro dell'Economia argentino, Sergio Massa, ha precisato al Financial Times che il progetto è ancora in una fase preliminare. Ha detto che all'inizio si vorrebbe introdurre la nuova moneta in Argentina e Brasile, e solo successivamente anche nel resto del continente: sarebbe a quel punto la seconda area valutaria più grande al mondo (dopo quella dell'euro), pari al 5 per cento del PIL mondiale, secondo i calcoli del Financial Times. Ne parliamo con Mauricio Monte, collabora con Radio24 da Buenos Aires.
La Germania evita la recessione nel 2023, secondo le stime del Governo tedesco. Berlino, ha, infatti, rivisto la previsione sulla crescita del Pil nel 2023 da -0,4% a +0,2 per cento. E' quanto emerge dal rapporto economico annuale approvato dal gabinetto e pubblicato dal ministero dell'Economia a Berlino. Si allontana quindi la possibilità di recessione nel Vecchio Continente? Per quanto riguarda il nostro Paese, nei giorni scorsi, la Banca d'Italia migliora ancora la stima per il pil del 2022 che sarebbe salito del 3,9% mentre, per il 2023, l'economia frenerà a +0,6%, qualche punto in più comunque del +0,4% previsto a dicembre e del +0,3% di ottobre. Nel mentre, oggi, il presidente della Bundesbank, e membro del Consiglio Bce, Joachim Nagel in un'intervista allo Spiegel ha dichiarato che la Bce deve guardarsi dal dichiarare "troppo presto" vittoria contro l'inflazione, e non c'è ragione per deviare dal corso delineato dalla presidente Christine Lagarde", perché "siamo ancora molto lontani dall'obiettivo d'inflazione al 2%". Ne parliamo con Franco Bruni, docente economia monetaria internazionale università Bocconi, vice presidente ISPI. Gb, il debito pubblico alle stelle e la Brexit si fa sentire Il debito pubblico del Regno Unito, con un deficit mensile indicato a dicembre a quota 27,4 miliardi di sterline, è il più alto mai registrato da quando si è iniziato calcolarlo pubblicamente nel 1993, ossia 30 anni fa. Lo ha reso noto ieri l' Office for National Statistics (Ons), che nel suo report spiega che la spesa per interessi a carico dello Stato sia raddoppiata nel 2022 fino a 17,3 miliardi. Ad aver inciso principalmente su questa fiammata ci sono gli aiuti messi in campo dal governo Tory in questi mesi per alleggerire l'impatto dei costi dell'energia sul caro bollette di famiglie e imprese. Intanto sono sempre di più gli indicatori che lasciano intendere un effetto molto pesante della Brexit sull'economia britannica. L'ultimo in ordine cronologico arriva da Gwendoline Cazenave, la nuova amministratrice delegata di Eurostar, il servizio ferroviario che collega Londra al continente tramite il tunnel della Manica. I treni, in servizio su queste tratte, trasportano un terzo di passeggeri in meno nelle ore di picco e questo dipenderebbe da ritardi causati dai controlli dei documenti introdotti dopo la Brexit. Approfondiamo il tema con Giorgia Scaturro, corrispondente Radio 24 da Londra. Inflazione da costi. La tempesta perfetta sul largo consumo Il 30% delle aziende industriali del largo consumo rischiano di operare con margini negativi e il 18% del fatturato dell'industria del largo consumo sarebbe a rischio per l'aumento dei prezzi. Sono questi i due principali dati emersi dall'indagine di Centromarca redatta insieme a Prometeia presentata oggi che ha fotografato un quadro di forti criticità nel mondo dei beni di largo consumo afflitto dalla "tempesta perfetta" dell'inflazione. "La più alta inflazione esogena da costi degli ultimi decenni". Per il settore alimentare e bevande, dove le materie prime incidono in media per il 63% del fatturato. Secondo le stime di Prometeia, dunque, soltanto la metà delle aziende oggi sarebbe in grado di assorbire il 50% degli aumenti dei costi operativi senza portare in negativo la marginalità. Approfondimo il tema con Francesco Mutti, amministratore delegato di Mutti SpA e presidente di Centromarca.
Servono 40 miliardi all'anno per i soli edifici residenziali. Ai quali sommare 19 miliardi per la riqualificazione energetica degli immobili strumentali. Una mole di investimenti superiore a quella movimentata dal superbonus: in due anni, infatti, il 110% ha convogliato 62 miliardi di lavori su circa 360mila edifici (tra condomini, case unifamiliari e unità indipendenti). Sono stime dell'Ance, che danno la misura di quale potrebbe essere l'impatto della direttiva Ue sulle case green, attualmente in discussione a Bruxelles.Un impatto gigantesco che, comunque, parte da una premessa prudente: nei calcoli sono considerati, infatti, solo gli edifici sui quali per la direttiva sarà prioritario intervenire, cioè il 15% del patrimonio più energivoro, ossia oltre 1,8 milioni di edifici in sette anni. Proprio per questa ragione, oggi in un'intervista a la Stampa, il sottosegretario all'Economia Federico Freni (Lega) ha spiegato che ci sono contrasti con l'Europa: "Stanno emergendo dubbi e riserve anche da altri Paesi, tra cui la Germania. È presto per tirare una linea, e sono convinto che si troverà un punto di equilibrio ragionevole, ma dovranno tenere conto delle peculiarità strutturali del nostro patrimonio immobiliare". Ne parliamo con Giuseppe Latour de Il Sole 24 Ore. A poche ore dallo sciopero, per l'autotrasporto lamenta ancora carenza di personale e caro carburanti Saltata l'ultima mediazione con il governo, inizia oggi alle 19 sulla rete ordinaria (e alle 22 sulle autostrade) la serrata di 48 ore dei distributori di carburante e termina alla stessa ora (rispettivamente 19 e 22) di giovedì 26 gennaio. Per le imprese dell'autotrasporto il problema dei costi dei carburanti rimane insieme a quello della mancanza di autisti. Approfondiamo il tema con Patrizio Ricci, presidente Cna Fita. Gb: indebitamento pubblico record a 27,4 mld di sterline a dicembre 2022 L'indebitamento del settore pubblico (Psnb ex) in Gran Bretagna nel dicembre 2022 è stato di 27,4 miliardi di sterline, il dato più alto di dicembre da quando sono iniziate le registrazioni mensili nel gennaio 1993, in gran parte a causa di un forte aumento della spesa per i programmi di sostegno all'energia e di un aumento degli interessi sul debito. Lo indicano i dati dell'Ufficio nazionale di statistica Ons. Si tratta dell'ennesimo effetto negativo della Brexit? Ne parliamo con Giorgia Scaturro, corrispondente Radio 24 da Londra.
Un mix energetico come soluzione alla crisi innescata dalla guerra in Ucraina scatenata dalla Russia. A dirlo è Giorgia Meloni, in visita ufficiale in Algeria. La premier ha parlato del progetto («che ci diamo come orizzonte di legislatura») di fare dell Italia «una sorta di Hub di distribuzione dell energia». Nel primo semestre 2022 il nordafricano è diventato il primo fornitore di gas naturale e a dicembre il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune ha dichiarato l impegno preso con Roma per aumentare le forniture di gas dagli attuali 20 «ad almeno 35 miliardi di metri cubi». Il progetto di Meloni di una collaborazione con i Paesi africani per rendere l Italia un hub energetico del Mediterraneo dovrà però superare non poche difficoltà, come ha spiegato l'ad di Eni Descalzi, presente ad Algeri con il primo ministro. «Venendo tutto il gas dal Sud, se abbiamo un collo di bottiglia tra Campania, Abruzzo e Molise il concetto di hub è potenziale, non si entra in energia cinetica. È un grande potenziale che non si esprime» ha spiegato Descalzi, che ha aggiunto: l Italia potrà azzerare le forniture di gas russo «nell inverno 2024/2025». Un processo di diversificazione iniziato dal governo Draghi e nello specifico dall'ex ministro Cingolani, che già lo scorso luglio si era recato ad Algeri con il premier e con lo stesso Descalzi. Ne parliamo con Roberto Cingolani, ex ministro della Transizione ecologica del governo Draghi.Cambio Euro Dollaro ai massimi da aprile 2022 Il cambio euro dollaro oggi si attesta attorno 1,086 ed è ai massimi dall'aprile 2022. Gli analisti pensano ad una conquista stabile della soglia psicologica di 1,09 già "sfondata" questa mattina. Domenica La Stampa ha pubblicato una intervista con il membro della Bce Klaas Knot che ha parlato di due rialzi dei tassi per la banca centrale europa di 50 punti base a febbraio e a marzo. Le ultime aggressive dichiarazioni della BCE combinate con le ultime scommesse di un rallentamento del ritmo di inasprimento della Federal Reserve stanno aiutando a ridurre la forte divergenza di politica monetaria tra le due Banche Centrali, favorendo fortemente la continuazione di rialzo dell euro dollaro. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, direttore di Notizie.it.Lavoro, la grande fuga: 1,6 milioni di dimissioni in 9 mesi Sono oltre 1,6 milioni, infatti, le dimissioni registrate nei primi nove mesi del 2022, il 22% in più rispetto allo stesso periodo del 2021 quando ne erano state registrate più di 1,3 milioni. La fotografia arriva dagli ultimi dati trimestrali sulle comunicazioni obbligatorie del ministero del Lavoro, e il numero indica i rapporti di lavoro cessati per dimissioni, e non il numero dei lavoratori coinvolti. I motivi delle dimissioni possono essere vari, ma di fatto la tendenza osservata a partire da due anni a questa parte si conferma con numeri in salita. Nel mentre le aziende, come mostra il Bollettino annuale 2022 del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, fanno sempre più difficoltà a reperire lavoratori. È in crescita il mismatch tra domanda e offerta di lavoro che passa dal 38,6% dello scorso anno al 45,6% (pari a circa 230mila assunzioni). E nel 2022 cresce la richiesta laureati, quasi uno su due è introvabile. Ne parliamo con Francesco Seghezzi, direttore fondazione ADAPT, centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi.
Prima giornata di sciopero in Francia contro la riforma delle pensioni, una prova di forza per Emmanuel Macron, con l'allungamento da 62 a 64 anni dell'età pensionabile come principale provvedimento che suscita la protesta delle opposizioni e dei sindacati. I trasporti, le scuole, gli ospedali, oltre a raffinerie e stazioni di servizio, sono i settori più colpiti dall'agitazione. I lavoratori del settore pubblico dell'elettricità EDF hanno calato la produzione dell'energia annunciando "oltre 7.000 megawatt di calo di produzione senza alcun impatto sugli utenti". Il ministero dell'Interno ha mobilitato 10.000 fra poliziotti e gendarmi per far fronte ad una mobilitazione che potrebbe raggiungere il milione di persone. A Parigi, corteo dalle 14 da place de la République alla Bastiglia, fino a place de la Nation. Emmanuel Macron oggi è in Spagna per un incontro fissato da tempo per la firma del Trattato di Bacellona, se la situazione dovesse complicarsi potrebbe rientrare in fretta. L'età pensionabile salirebbe fino a 64 anni nel 2030, con un aumento progressivo da subito di 3 mesi ogni anno. Ricordiamo che in Italia e Germania (nel 2031) l'età pensionabile è a 67 anni, in Spagna 66 (ma nel 2031 a 67) e in Francia appunto a 62. In media nella zona euro l'età di pensionamento è a 64,99 anni. Ne parliamo con Danilo Ceccarelli, collaboratore del Sole 24 ore da Parigi. Al via Vicenzaoro dal 20 al 24 gennaio. Export del settore +27% nei primi mesi del 2022 Apre domani, venerdì 20 gennaio, sino a martedì 24 gennaio, VOJ Vicenzaoro January The Jewellery Boutique Show l appuntamento internazionale di riferimento in Europa del settore orafo-gioielliero. Ci si aspetta la più grande Vicenzaoro in quasi 70 anni di storia dato che ci saranno oltre 1.300 brand espositori provenienti da 36 Paesi. La fiera ospita i top brand della gioielleria di alta gamma e il meglio dell'orificeria made in Italy. Il 40% proviene dall'estero. 400 i buyer da oltre 60 paesi. Il dato che spicca è quello che riguarda l'export: +27,2% in valore nei primi 9 mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo 2021. E +41,4% se confrontato con lo stesso periodo 2019. Atteso il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso nella cerimonia di apertura. Approfondiamo il tema conMarco Carniello, Global Exhibition Director per la divisione Jewellery&Fashion di Italian Exhibition Group. Snam: balzo degli investimenti a 10 miliardi per rafforzare la sicurezza energetica Un occhio puntato sul breve periodo per continuare a gestire l emergenza scatenata dalla decisione della Russia di ridurre progressivamente le forniture di gas. E un altro focalizzato sulla media-lunga distanza con l obiettivo di rafforzare gli asset strategici per la sicurezza energetica del Paese. Al servizio del quale Snam si è posta con decisione negli ultimi mesi, con l arrivo di Stefano Venier al timone. Si muove su questo doppio livello il nuovo piano strategico del gruppo, presentato oggi, giovedì 19 gennaio, al mercato, il primo firmato dal nuovo ad e che prevede un balzo degli investimenti, con uno sforzo di 10 miliardi da qui al 2026 (+23%). Accanto allo sforzo destinato alla rete di trasporto, Snam concentrerà 1,3 miliardi nell ampliamento e rinnovo dei siti di stoccaggio, a partire da Alfonsine (Ravenna), che farà salire del 15% la capacità su questo versante, mentre 1,4 miliardi serviranno sul fronte del Gnl con un significativo aumento legato all acquisto che il gruppo ha realizzato su mandato del governo di due rigassificatori galleggianti, destinati a Piombino e a Ravenna, e dei relativi investimenti infrastrutturali. Ne parliamo con Stefano Venier, amministratore delegato di Snam.
Dopo tanto pessimismo, sulle prospettive dell economia globale arrivano spiragli di fiducia da Davos. Al World Economic Forum, il commissario Ue, Paolo Gentiloni, ha ribadito che l Unione Europea potrebbe scontare solo una «contrazione limitata» nel primo trimestre dell anno ed evitare una recessione profonda. Ma nello specifico, il dibattito di questi giorni a Davos si è molto concentrato anche sulla risposta europea all'Inflation Reduction Act (Ira), un maxi piano del valore di 370 miliardi di dollari, messo in piedi dal Presidente Joe Biden per assicurare che gli USA raggiungano i target di riduzione delle emissioni entro il 2030. Approfondiamo il tema con l'inviato al Forum de Il Sole 24 Ore, Gianluca Di Donfrancesco. Ita: Lufthansa presenta l'offerta per una quota di minoranza Lufthansa ha presentato l'offerta per una partecipazione in Ita Airways. Il Gruppo "ha presentato una lettera di intenti al Ministero dell'Economia e delle Finanze italiano", si legge in una nota in cui si sottolinea che "qualora entrambe le parti decidano di firmare il memorandum d'intesa, ulteriori negoziati e discussioni saranno condotti su base esclusiva". La proposta riguarda inizialmente una quota di minoranza. Per il Gruppo Lufthansa, l'Italia "rappresenta il mercato più importante al di fuori dei mercati domestici e degli Stati Uniti". Sempre oggi in mattinata Air France-Klm si era definitivamente sfilata dalla gara. Stando a quanto riportato dall'agenzia Bloomberg, Lufthansa starebbe ragionando di un esborso fino a 350 milioni di euro per una quota iniziale del 40%, dunque ben oltre l'ipotesi trapelata in precedenza di 200-240 milioni per il 35-40% della compagnia. Sarà prevista l opzione da esercitare in un secondo tempo per l acquisto della parte rimanente del capitale posseduta dal Mef. Approfondiamo il tema con Giorgio Pogliotti, de Il Sole 24 Ore, e Andrea Giuricin, Docente di Economia dei Trasporti all'Università Bicocca di Milano. La Germania si prende la responsabilità dei prezzi folli del gas "È vero, ad agosto abbiamo distrutto il mercato del gas ma la nostra missione era di riempire gli stoccaggi e certo cosi' facendo abbiamo fatto salire i prezzi fino a 350 euro a megawattora ma credo che abbiamo fatto la cosa giusta. Se non la avessimo fatto e ora avessimo riserve insufficienti, ci chiederebbero tutti perche' non ci abbiamo pensato prima". Lo ha detto ieri il vicecancelliere tedesco Robert Habeck parlando con Bloomberg Tv a margine dei lavori del World Economic Forum a Davos. Nel mentre il prezzo del gas è stabilmente sotto gli 80 euro, possiamo confidare in un calo duraturo del prezzo delle bollette? Ne parliamo con Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia.