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Oggi, mercoledì 14 dicembre, è arrivato il giudizio comunitario sulla manovra italiana, attualmente in discussione alle Camere. Il bilancio è in bianco e nero: la Finanziaria del 2023 è in linea con le raccomandazioni del luglio scorso, limitando l'aumento della spesa corrente a livello primario. Ciò detto, la Commissione europea lamenta il fatto che il governo Meloni non abbia messo mano all'evasione fiscale e all'elevato costo del lavoro non salariale. Nello specifico, spiega Bruxelles, la Finanziaria del governo Meloni «include misure che non sono coerenti con la parte strutturale delle precedenti raccomandazioni di bilancio, in particolare per quanto riguarda il sistema pensionistico e l evasione fiscale, anche per quanto riguarda l uso obbligatorio dei pagamenti elettronici e le soglie legali per i pagamenti in contanti». Lo sguardo corre al dibattito italiano e all'uso non obbligatorio dei pagamenti digitali sotto a un certo limite. Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.Incontro Salvini-Autotrasportatori. Sul tavolo il caro gasolio, il Brennero e la portualitàIl Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini si è oggi confrontato con importanti realtà del mondo dell autotrasporto. Questa mattina ha incontrato i vertici di Conftrasporto-Confcommercio e dopo pranzo, al Mit, si è visto con i vertici del dicastero e le delegazioni del settore: Anita, Fita Cna, Confartigianato Trasporti, Fai, Confcooperative lavoro e servizi, Fedit, Legacoop produzione e servizi, Sna Casartigiani, Trasportounito Fiap, Unatras, Claai, Assotir, Aicai, Fiap. L'incontro di natura sostanzialmente interlocutoria si è rivelato, a quanto comunicato dalle associazioni presenti, "proficuo". Sul tavolo i principali nodi dei trasporti e della logistica, a cominciare dalla questione delle limitazioni dei Tir al Brennero imposte dall'Austria, per continuare con la necessità di misure adeguate per consentire alle imprese del trasporto di fronteggiare gli elevati costi di attività, fino ai temi legati alla portualità. Approfondiamo il tema con Paolo Uggè, Presidente di Conftrasporto.Torna la campagna di raccolta fondi di TelethonÈ tornata la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare, della Fondazione Telethon che terrà impegnata le reti Rai con la Maratona Telethon da questo lunedì 11 dicembre fino a domenica 18 dicembre. Inoltre lunedì scorso, e sabato e domenica prossimi in più di 3mila piazze in tutta Italia ci saranno i "Cuori di cioccolato". (Un prodotto firmato Caffarel, il noto marchio piemontese che produce cioccolato premium) a fronte di una donazione minima di 12 euro. Distribuiti dai volontari di Fondazione Telethon, Uildm (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, Avis (Associazione Volontari Italiani del Sangue), Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità intellettiva e/o Relazionale), Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d'Italia), Azione Cattolica e presso le edicole di Si.Na.Gi (Sindacato Nazionale Giornalai d'Italia SLC CGIL) aderenti. Fino al 31 dicembre sarà possibile donare chiamando da rete fissa o inviando un sms al numero solidale 45510. Facciamoli diventare grandi è l invito che Fondazione Telethon rivolge ai cittadini per continuare a partecipare alla grande catena di solidarietà e sostenere la ricerca. Ne parliamo con Alessandro Betti, Direttore della raccolta fondi di Telethon.
Sono aperte le iscrizioni alla XXXI edizione del concorso nazionale Ercole Olivario 2023, l'“Oscar dell'Olio” nato per valorizzare e promuovere le eccellenze olearie italiane. Affermatosi da anni come importante vetrina e punto di riferimento essenziale per tutti coloro che operano nel settore olivicolo, il concorso Ercole Olivario è organizzato dall'Unione Italiana delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura in collaborazione con la Camera di Commercio dell'Umbria, il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ed il Ministero delle imprese e del Made in Italy, il sostegno di UNAPROL Consorzio Olivicolo Italiano, Italia Olivicola e del CREA - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria - Centro di Ricerca Ingegneria e Trasformazioni agroalimentari Sede di Pescara.
Nei giorni scorsi, il governo guidato da Giorgia Meloni ha più volte lasciato intendere di avere ereditato da quello del predecessore Mario Draghi diversi ritardi nell'esecuzione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, per cui eventuali inadempimenti non sarebbero da imputare all'attuale esecutivo. Federico Fubini spiega se le cose stanno davvero così, mentre il professor Luciano Monti dell'Università Luiss di Roma elenca i passaggi fondamentali per ottenere le nuove tranche di fondi nel 2023.Per altri approfondimenti:- Sul dossier Pnrr l'Italia va avanti. Giorgia Meloni: ora la Ue deve fare di più https://bit.ly/3VAK8EK- Pnrr, pressing di Palazzo Chigi su Camere e ministeri: “Ora decreto anti-ritardi” https://bit.ly/3BgWQjV- Bonomi: “Sul Pnrr ci siamo smarriti: le riforme sono ferme, si coinvolgano i privati” https://bit.ly/3iJ0BIC
A cura di Daniele Biacchessi Nel Cdm del 1 dicembre non saranno solo varate le misure relative agli aiuti destinati ai cittadini e alla comunità di Ischia colpite dall'alluvione, ma il Governo dovrà approvare anche il nuovo decreto che autorizza un nuovo invio di armamenti all'Ucraina. Pd e M5s hanno chiesto nel dibattito parlamentare dello scorso martedì di ritirare il curioso emendamento sulle armi per Kiev, inserito dal Governo nel decreto legge sulla sanità calabrese. Perché era finito proprio lì? L'emendamento prevedeva la proroga di un anno del sostegno militare italiano all'Ucraina, evitando ulteriori passaggi alla Camera e al Senato. L'integrazione normativa riguardava "la partecipazione di personale militare a iniziative Nato" che si sarebbero dovute affiancare alle "misure per il servizio sanitario della Calabria", il cui nesso equivale all'accostamento tra mandarini, cotiche e grondaie. Era scritto nel dispositivo: “È prorogata fino al 31 dicembre 2023 – recita l'emendamento -, previo atto di indirizzo delle Camere, l'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina, di cui all'articolo 2-bis del decreto legge 25 febbraio 2022, n. 14, convertito con modificazioni dalla legge 5 aprile 2022, n.28, nei termini e con le modalità ivi stabilite”. Diciamo che nell'ipotesi migliore si è trattato di un clamoroso equivoco, smascherato dai parlamentari più solerti, quelli che leggono dall'inizio alla fine il testo dei provvedimenti, indipendentemente dalle posizioni politiche di ognuno. Il ministro della Difesa Crosetto si è subito premurato ad ordinare il ritiro del surreale emendamento e oggi sarà presentato nel Cdm un decreto con cui il Governo autorizza nuove armi all'Ucraina. Ma la furbata rimane che se fosse passata avrebbe rappresentato un vero e proprio schiaffo al Parlamento e alle sue regole democratiche.
La manovra economica è attesa domani alle Camere con qualche grossa modifica. Due le più rilevanti: nell'ultima bozza della legge di bilancio è stata inserita l'esenzione dall'Imu per le case occupate ed è salito da 30 a 60 euro il limite entro il quale i commercianti sono esentati dall'obbligo di consentire i pagamenti con il Pos, e dunque con bancomat e carte di credito.
Ora che il governo #meloni ha ricevuto la fiducia delle Camere inizia la navigazione in mare aperto tra le onde delle promesse elettorali e gli uragani della realtà.L'elettorato rimane estremamente frammentato con una maggioranza di individui che si ritiene vittima e un gruppo sociale di ceti professionali, imprenditoriali e intellettuali che ha votato in maggioranza per la coalizione di destra centro.Ne parliamo, in questa puntata di #IngloriousGlobastards, con Simone De Battisti, esperto di comunicazione strategica politica e d'impresa. Per chi volesse una sintesi rimandiamo all'articolo di De Battisti su Il Sole 24 Ore:https://www.infodata.ilsole24ore.com/2022/10/31/odiatori-divanisti-o-radical-chic-perche-e-im-misura-il-rapporto-tra-gli-stili-di-leadership-e-gli-elettori/
Le bollette del gas scendono: per i consumi di ottobre, le famiglie che sono ancora nel mercato tutelato (un terzo del totale) pagheranno il 12,9% in meno rispetto alle tariffe del terzo trimestre (luglio-settembre). Lo ha annunciato ieri Arera, l'agenzia pubblica che fissa i prezzi dell'energia. Il calo dei prezzi è dovuto alla riduzione della domanda sul mercato: gli stoccaggi europei sono stati riempiti e il riscaldamento non è ancora partito, complice un autunno davvero mite. Tuttavia il presidente di Arera, Stefano Besseghini, spegne il momentaneo entusiasmo dicendo che le bollette resteranno comunque salate rispetto al passato, e che fra novembre e gennaio risaliranno a causa della riaccensione degli impianti di riscaldamento. Ne parliamo con Stefano Saglia, Componente del collegio di Arera, Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente.Nadef: oggi disco verde Cdm, poi dl bollette di 5-6 mld Oggi il disco verde alla Nadef e alla Relazione sull'aggiustamento di bilancio da trasmettere al Parlamento, poi a lavoro sul dl bollette quater, che arriverà subito dopo il via libera delle Camere alla Relazione che verrà definita e votata oggi a Palazzo Chigi . La roadmap del governo è questa, mentre si quantificano le risorse da mettere nel prossimo decreto per fronteggiare l'aumento delle bollette e il caro vita. Che dovrebbe ammontare sui "5-6 miliardi", consentendo di "estendere fino a fine anno le misure messe in campo dal governo Draghi, a partire dal credito d'imposta da prorogare". In generale saranno almeno 21 miliardi di risorse in deficit, oltre 15 miliardi per tutelare le famiglie e le imprese dall'emergenza energia. Nella Nadef, che l'esecutivo ha aggiornato con il quadro programmatico (il governo Draghi aveva fornito solo il tendenziale, senza gli effetti delle politiche economiche), il Pil 2023 verrebbe confermato al +0,6% (lo stesso dato indicato dal precedente governo). Una stima dunque cauta, nonostante la crescita superiore alle attese (+0,5%) del terzo trimestre di quest'anno. Per quanto riguarda invece l'indebitamento netto l'asticella verrebbe portata al 4,5% del Pil: considerato che la stima tendenziale è al 3,4% (ma non è escluso che anche questo dato possa essere rivisto), si aprirebbe uno spazio per il prossimo anno di oltre 21 miliardi. Durante il Cdm si parlerà anche di possibili modifiche al superbonus 110% e al reddito di cittadinanza ma anche di un possibile provvedimento sulle trivelle. Approfondiamo il tema con Gianni Trovati de Il Sole 24 Ore.
"I fondamentali dell'economia italiana sono molto saldi", ma la variabile dell'inflazione "crea preoccupazione". Lo ha detto Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi delle Camere di Commercio "Guglielmo Tagliacarne", intervistato dall'agenzia Italpress.mc/sat/mrv
La guerra in Ucraina giunge al 251 esimo giorno. La polizia ucraina ha appena reso noto che nel paese sono state scoperte 34 tra stanze delle torture e prigioni, che erano state allestite dalle forze russe nei territori da poco liberati da Kiev.
A cura di Daniele Biacchessi Il manifesto di Giorgia Meloni alle Camere per i cinque anni del suo esecutivo è un mix di neoliberismo, sovranità, destra sociale e identità nazionale. Chi si aspettava un discorso di parziale rottura con il suo passato è rimasto deluso. Anche se prende le distanze dal fascismo ("Mai avuto simpatie per il regime"), dalle leggi razziali, da ogni tipo di totalitarismo, Giorgia Meloni si richiama nettamente al solco della storia della destra sociale da cui proviene. Semipresidenzialismo, tregua fiscale, stop ai barconi, stretta sul reddito di cittadinanza, sono i punti principali del suo mandato. Cita, ma solo per nome, le grandi donne della Repubblica, in primis Tina Anselmi, Nilde Iotti, Oriana Fallaci. Il Pantheon conservatore di Meloni spazia da Giovanni Paolo II a Enrico Mattei, da Steve Jobs a Falcone e Borsellino, Il programma economico resta un lungo elenco di misure anche strutturali, senza però un accenno di coperture finanziarie. Alcuni esempi. Quanto costa quella che Meloni chiama tassa piatta? Quanto è sostenibile una riforma previdenziale basata sulla flessibilità con 41 anni di contributi? Quanto pesa la pace fiscale sui già ristretti conti dello Stato? Nessun accenno al debito pubblico, al rigore dei conti. Nessuna soluzione concreta e rapida per il carobollette e la crisi energetica. Nessun riferimento alla sanità pubblica, alla scuola pubblica. Nel discorso di Giorgia Meloni c'è un sogno di tipo identitario e che auspica, attraverso una riforma di tipo semi presidenzialista e la cancellazione della nostra Costituzione, una svolta peronista di destra.
Il Presidente Mattarella ha ricevuto stamani al Quirinale i Presidenti delle Camere e dei gruppi con minore rappresentanza parlamentare. Intanto, il caso audio-Berlusconi scuote la maggioranza. Ne parliamo con Alberto Orioli, Vicedirettore de Il Sole 24 Ore. Sta per iniziare a Bruxelles l'ultimo Consiglio Europeo per il premier uscente Mario Draghi. Si è in attesa di una decisione definitiva sul price cup. A Bruxelles c'è il nostro inviato Sergio Nava. Si terrà il 5 novembre la manifestazione per la pace in Ucraina. Ha aderito anche Emergency, come racconta la Presidente Rossella Miccio.
Il 2021 è stato un anno di record negativi per la ristorazione italiana, con il numero più basso di attività iscritte alle Camere di Commercio, il saldo tra iscrizioni e cessazioni più cospicuo degli ultimi dieci anni, 8 locali su 100 chiusi a Roma, l'assenza di personale nel settore complicata dal -47% di iscritti alle scuole alberghiere negli ultimi 6 anni.
Fontana e La Russa Presidenti delle Camere | un Momento Storico Importante --- Send in a voice message: https://anchor.fm/domenico-delli-compagni/message
La legislatura inizia con il mistero dei voti al Senato per il presidente La Russa: tutti negano ma tutti possono aver votato dall'opposizione per l'esponente di Fratelli D'Italia.Processo al sistema Casaleggio
Intervenendo a margine del congresso dei socialisti europei a Berlino il segretario del Partito democratico Enrico Letta ieri ha detto: "L'inizio di questa legislatura è il peggiore che potesse esserci. Comincia con una logica incendiaria da parte di chi ha vinto le elezioni.
La domanda di suicidio assistito di Stefano Gheller affetto da distrofia fascio-scapolo-omerale è stata accolta. Il Comitato etico dell'ULSS 7 Pedemontana ha dato il via libera. Ne parliamo con lui e con il teologo Vito Mancuso. Facciamo poi il punto sulle nuove Camere insediate insieme a Mario Calabresi e torniamo sulla vicenda del professore pestato a scuola per aver dato una nota alla figlia di un boss. Torna ai nostri microfoni la dirigente scolastica dell'istituto interessato.
"Spero prevalga il senso di responsabilità perché oggi parliamo della seconda e della terza carica dello Stato, quindi cariche importanti. Abbiamo una Costituzione che è antifascista e quindi sarebbe opportuno che chi verrà eletto se lo ricordi e tenga onore ai principi della nostra Costituzione". Lo ha detto la deputata del Pd, Laura Boldrini, entrando alla Camera per la prima seduta della diciannovesima legislatura.xc3/sat/gtr
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Le camere ad un passo dall'accordo e la sentenza sul terremoto dell'Aquila. "Provocano caos e pericoli". Con questa motivazione il Comune di Como ha scelto di limitare l'uso di monopattini elettrici. L'amministrazione è pronta a varare anche una stretta al parco circolante. Ne abbiamo parlato in diretta con il sindaco di Como Alessandro Rapinese. L'Italia è 16esima in Europa sul fronte degli investimenti nella sanità pubblica. Ma qual è lo stato di salute del nostro sistema sanitario? Ne abbiamo parlato in diretta con Filippo Anelli, Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (chirurghi e degli Odontoiatri). Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. Si torna a parlare di calcio, per commentare gli esiti delle partite giocate dalle squadre italiane in Champions League. Dopo le sconfitte subite martedì da Juventus e Milan, ieri hanno giocato l'Inter, a Barcellona, e il Napoli, contro l'Ajax. Oggi Roma e Lazio saranno impegnate in Europa League, mentre la Fiorentina sarà di scena in Conference League. Collegato con noi per commentare il tutto c'era Paolo Pacchioni. Il dibattito è aperto da tempo, e in questo momento storico è ancora più pressante. Il 30 dovrebbe scattare l'ora solare ma potrebbe esserci un rinvio o una cancellazione. Ci ha spiegato perchè e cosa cambierebbe in termini di risparmio Celestina Dominelli, de Il Sole 24 Ore. Oggi la prima riunione delle Camere elette in questa nuova legislatura. Ci siamo fatti raccontare la giornata politica dal nostro cronista parlamentare, Alberto Ciapparoni e Claudia Fusani. Con loro abbiamo fatto il punto anche sulle trattative nel centrodestra per la formazione della squadra di governo. Non Stop News, con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro
Sono ore frenetiche per il centrodestra in cerca di un accordo definitivo sulle Camere. Le trattative vanno avanti a oltranza ma dopo l'incontro di ieri tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini (prima) e Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi (poi) sembra essere stato raggiunto un compromesso, con la presidenza del Senato che andrebbe a Ignazio La Russa e quella della Camera alla Lega.
A cura di Daniele Biacchessi Nella trattativa serrata tra i leader del centrodestra spunta il nome di Giancarlo Giorgetti al dicastero dell'Economia. È l'offerta che Giorgia Meloni ha fatto alla Lega per tenere buono uno degli alleati più impazienti della coalizione, il partito più segnato in modo negativo dalle elezioni politiche dello scorso 25 settembre. "Sarebbe motivo di grande soddisfazione e orgoglio occuparsi con un ruolo rilevante anche di Economia e Finanze. Donne e uomini del partito di Matteo Salvini hanno già ricoperto prestigiosi incarichi di governo dimostrando il proprio valore", sostiene il Carroccio. Del resto Giancarlo Giorgetti sarebbe l'unico nome spendibile della Lega per un dicastero strategico e importante come l'Economia, lui che è sempre stato considerato il volto alternativo a Matteo Salvini:filogovernativo nell'esecutivo guidato da Mario Draghi e in buoni rapporti con le istituzioni economiche nazionali ed europee. Lo schema istituzionale sarebbe già pronto e prevederebbe i nomi di Ignazio La Russa (Fdi) per il Senato e Riccardo Molinari (Lega) per Montecitorio. Ma Matteo Salvini insiste sulla candidatura di Roberto Calderoli per Palazzo Madama, L'accordo sui vertici delle Camere è parallelo, ma non indipendente da quello sul governo, con al centro la questione Giorgetti. I nomi però espressi fino ad oggi sono politici, anzi di partito, e poco hanno a che fare con il Governo autorevole e di alto livello che ha annunciato Giorgia Meloni. Credits: Agenzia Fotogramma
Annunci e smentite si susseguono in queste ore sui nomi che guideranno Camere e Senato. Un accordo era stato annunciato FdI Giovanbattista Fazzolari.
A cura di Daniele Biacchessi Nella trattativa serrata tra i leader del centrodestra spunta il nome di Giancarlo Giorgetti al dicastero dell'Economia. È l'offerta che Giorgia Meloni ha fatto alla Lega per tenere buono uno degli alleati più impazienti della coalizione, il partito più segnato in modo negativo dalle elezioni politiche dello scorso 25 settembre. "Sarebbe motivo di grande soddisfazione e orgoglio occuparsi con un ruolo rilevante anche di Economia e Finanze. Donne e uomini del partito di Matteo Salvini hanno già ricoperto prestigiosi incarichi di governo dimostrando il proprio valore", sostiene il Carroccio. Del resto Giancarlo Giorgetti sarebbe l'unico nome spendibile della Lega per un dicastero strategico e importante come l'Economia, lui che è sempre stato considerato il volto alternativo a Matteo Salvini:filogovernativo nell'esecutivo guidato da Mario Draghi e in buoni rapporti con le istituzioni economiche nazionali ed europee. Lo schema istituzionale sarebbe già pronto e prevederebbe i nomi di Ignazio La Russa (Fdi) per il Senato e Riccardo Molinari (Lega) per Montecitorio. Ma Matteo Salvini insiste sulla candidatura di Roberto Calderoli per Palazzo Madama, L'accordo sui vertici delle Camere è parallelo, ma non indipendente da quello sul governo, con al centro la questione Giorgetti. I nomi però espressi fino ad oggi sono politici, anzi di partito, e poco hanno a che fare con il Governo autorevole e di alto livello che ha annunciato Giorgia Meloni. Credits: Agenzia Fotogramma
Giovedì prossimo il Parlamento neo eletto si riunirà per la sua prima seduta: il primo adempimento è l'elezione dei presidenti di Camera e Senato. Giro di vite sui riscaldamenti contro il caro energia, le restrizioni non valgono per ospedali, asili, saune e piscine. Come si informa la Generazione Z?
La partita per la presidenza delle Camere entra nel vivo. Primo passo che porterà, poi, alla composizione della squadra di governo del centrodestra.
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. La Meloni e l'invito al coraggio, il toto ministri e i minori e gli allarmi reati. In Italia è nato un nuovo percorso didattico: il Liceo Digitale. A sperimentarlo è l'Istituto Matteucci di Roma. Capiamo meglio di cosa si tratta insieme a Maria Gemelli, dirigente scolastico, preside proprio dell'Istituto Matteucci. Archiviato il gran premio del Giappone di Formula 1 si fa il bilancio di una corsa prima compromessa dalla pioggia e poi caratterizzata dall'emozione di Max Verstappen, laureatosi a Suzuka campione del mondo per il secondo anno consecutivo. Su tutto il commento di Carlo Vanzini di Sky Sport F1. Si chiude la nona giornata di campionato. La Juventus ancora in difficoltà, l'Inter che prende fiato dopo la vittoria contro il Barcellona e la scia positiva del Milan guidato da Pioli. Su tutto il punto di Paolo Pacchioni, caporedattore sportivo di RTL 102.5. Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. Dopo la vittoria alle elezioni, il centrodestra torna a riunirsi nei prossimi giorni per trovare l'accordo sulla squadra del nuovo governo. In vista del primo appuntamento, di giovedì prossimo, con la prima riunione delle Camere, abbiamo ripercorso tutte le prossime tappe con Alfonso Celotto, costituzionalista. Per lo spazio psicologia e' tornato a trovarci Raffaele Morelli. Quanto abbiamo cura della nostra salute mentale? Il tema è tornato attuale negli ultimi mesi, ma forse lavoriamo ancora poco in questo senso. In libreria con Solferino, "Il gioco" è il nuovo libro di Giovanni Floris, giornalista e conduttore televisivo, ospite questa mattina di RTL 102.5. Non Stop News, con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro.
00:00 Toto-ministri, vertice ad Arcore come ai vecchi tempi, si parte con le presidenze di Camera e Senato, ma i giornali non concordano. Spunta la Casellati alla Giustizia e D'Amato […]
Un mese circa. Tanto bisognerà attendere perché entri in carica il nuovo Governo di centro-destra, dopo le elezioni di domenica 25 settembre. La prima data da segnare in calendario è il 13 ottobre: è allora che entrambe le Camere si riuniranno per eleggere i presidenti di Camera e Senato, che andranno a sostituire gli uscenti Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Con la nuova legislatura entra in vigore la Riforma delle Camere del 2020: i deputati passano da 630 a 400, i senatori da 315 a 200. Come cambierà il lavoro in aula? La politica costerà davvero meno per le casse dello Stato? Le segreterie dei partiti avranno maggiore o minore potere? Francesco Prisco ne discute con Emilia Patta in questa nuova puntata di Start – Speciale elezioni 2022
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7137LA MOSSA DI LETTA PER RIPORTARE IL PD AL GOVERNO di Rino CammilleriIl Vernacoliere è un giornale che si stampa a Livorno ed è noto per la sboccataggine del suo linguaggio, che è appunto vernacolo toscano coniugato in livornese stretto. Non ha alcun rispetto per nessuno, nemmeno per la sua area politica di riferimento, quella comunista. Proprio a Livorno, infatti, nacque il Pci per scissione. E fino a qualche tempo fa la tifoseria calcistica era self-nomata «Brigate Stalin». Una sola cosa superava ogni altra: la rivalità campanilistica con la vicina Pisa. Le battute che vertevano sul tema «i pisani sono tutti brutti, sporchi & cattivi» e le innumerevoli varianti il cui limite era solo la fantasia, su quel foglio hanno infallibilmente trovato spazio e risalto.Ho diramato richiesta circolare ad amici locali per sapere come la redazione ha preso l'avvento proprio di un pisano alla direzione del Pd, ma non ho ancora avuto risposta. Ho avuto, tanti anni fa, la ventura di partecipare a un dibattito al quale era invitato anche Enrico Letta, prima che questi intraprendesse la carriera politica. Ne ricavai un'impressione neutra, né buona né cattiva. Niente, insomma. Il passare del tempo mi ha confermato. Come diceva Oscar Wilde, solo i superficiali non giudicano dalle apparenze. Ebbene, oggi, al cospetto di una tornata elettorale che si preannuncia epocale, l'uomo, diventato capo della sinistra, presenta un programma apparentemente suicida, data la situazione disperata, economicamente ed energeticamente parlando, del Paese: Ius scholae, matrimonio same-sex, legge Zan, legge sul fine-vita. Vuol perderle, queste elezioni? Sembrerebbe di sì, dato il non-programma.In realtà nel Pd le teste pensanti sono altre. Sanno che perderanno, ma mirano a ben altro. Cioè, a lanciare un segnale di fedeltà alla sinistra americana, in base al principio: perdiamo oggi, ma vinciamo domani, così come abbiamo fatto a suo tempo a Roma lasciando la patata bollente alla Raggi. Poi, guerra spietata, anche nelle piazze, per far sì che il prossimo Presidente della Repubblica sia ancora una volta nostro. E continueremo a comandare noi anche senza voti. La sinistra americana, se ci fate caso, sta assumendo sempre più un volto "italiano", Mani Pulite docet. Il mitico Fbi, infatti, sta facendo di tutto per togliere di mezzo la concorrenza di destra ai dem per via giudiziaria, amministrativa e poliziesca.Il mitico Fbi dei telefilm e dei film, infatti, non si è nemmeno accorto che in sala a sentire Salman Rushdie c'era un estremista islamico. Eggià: il deep state è troppo concentrato su Trump, perché sa che il popolo è con lui. Così da noi. Ed ecco la strategia: è ineluttabile che vinca la destra; lasciamola fare, anzi, agevoliamola. Gli anni che ci aspettano sono una patata ben più bollente che la Roma della monnezza, dei cinghiali e degli autobus autocomburenti. Quasi sicuramente la destra al governo fallirà creando scontenti pari alle aspettative. Così, l'Italia tornerà in bocca al Pd o quel che sarà allora (magari avrà assunto come simbolo l'asinello americano, tanto per essere chiari ed espliciti), il quale nel frattempo avrà lavorato dietro le quinte per blindare il deep state anche in Italia. Questa si chiama lungimiranza politica. Farina del sacco di Letta? Seeeeh...Nota di BastaBugie: Ruben Razzante nell'articolo seguente dal titolo "La disperazione della sinistra orfana di Draghi" racconta come Enrico Letta in un mese sia passato dal campo largo al campo vago, nel quale non si sa bene chi ci sia e con quale seguito elettorale.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 10 settembre 2022:Alla vigilia del black-out di 15 giorni nella diffusione di sondaggi e intenzioni di voto, il centrodestra conserva e, secondo alcuni analisti, incrementa il suo vantaggio sugli avversari. La forbice tra le due principali coalizioni rimane superiore ai 20 punti percentuali, anche perché i voti a sinistra si disperdono tra Pd, cespugli post-comunisti, Terzo Polo (Calenda-Renzi) e Movimento Cinque Stelle.Ma va detto che, al di là dei sondaggi, la sinistra ci sta mettendo molto del suo per rendere la sua probabile sconfitta ancora più cocente. Enrico Letta in un mese è passato dal campo largo al campo vago, nel quale non si sa bene chi ci sia e con quale seguito elettorale. Le contraddizioni nei proclami della sinistra continuano ad essere stridenti e l'elettorato è sempre più confuso.Anzitutto sulla famosa Agenda Draghi si sta consumando una delle peggiori ipocrisie di questo periodo. L'Agenda Draghi non è più difesa neppure dallo stesso Draghi e dal suo attuale esecutivo, visto che lo scioglimento delle Camere ha rivoluzionato il calendario delle scadenze e dei progetti, come si è visto anche due giorni fa nelle votazioni sul nuovo decreto aiuti, che è stato boicottato per ragioni elettorali da alcune forze che formalmente fanno ancora parte del Governo, come il Movimento Cinque Stelle. Inoltre il premier se ne guarda bene dal parteggiare per una forza politica e ha deciso di mantenere un basso profilo proprio perché, con ogni probabilità, non ha piacere che Letta, Calenda e altri candidati rivendichino il copyright dell'agenda Draghi e usino il suo nome per finalità propagandistiche.E poi, sempre secondo le ultime rilevazioni degli istituti di sondaggi, tutti i partiti anti-Draghi stanno un po' crescendo. Basti pensare a Fratelli d'Italia, ormai saldamente primo partito nel Paese, ma anche al Movimento Cinque Stelle, che un mese fa sembrava avviato al declino irreversibile e ora appare ringalluzzito e addirittura in sorpasso sulla Lega. Questo significa che il draghismo si è dissolto e ormai le forze politiche giocano tutte in proprio la loro battaglia per la sopravvivenza elettorale. Ma, come detto, le contraddizioni all'interno della coalizione guidata dal Pd sono davvero stridenti e riguardano una serie di temi cruciali per la campagna elettorale.Anzitutto la questione del presidenzialismo. Enrico Letta continua a sbraitare sostenendo che il centro-destra vorrebbe disarcionare Sergio Mattarella subito dopo il voto per eleggere un nuovo Presidente della Repubblica. In realtà ci sono settori del centro-sinistra e ambienti filo-americani che premono affinché al Quirinale salga Mario Draghi come ideale "tutore" di Giorgia Meloni, sempre più proiettata verso Palazzo Chigi. L'attuale premier, salendo al Colle, potrebbe vigilare sulla dialettica politica e impedire la temuta deriva sovranista che allontanerebbe l'Italia dall'influenza atlantica e della Nato e raffredderebbe, sempre secondo i detrattori del centro-destra, lo spirito europeista del nostro Paese. Seconda contraddizione riguarda la legge elettorale.Letta definisce anti-democratico il Rosatellum e accusa Renzi di averlo fatto approvare, ma omette un particolare: Renzi all'epoca era il segretario del Pd, il suo stesso partito. E poi è troppo comodo criticare il sistema di voto solo ora che Letta è sicuro di perdere, non essendo riuscito a creare quel fatidico "Fronte di liberazione nazionale contro l'avanzata delle destre". Il sistema elettorale delle elezioni amministrative invece gli va benissimo, perché al secondo turno la sinistra riesce sempre a prevalere, nonostante l'astensione sia elevatissima. Il valore di quelle elezioni è scarso, a causa della ridotta rappresentatività, ma alla sinistra interessa sempre e solo l'occupazione del potere, come conferma il fatto che da dieci anni a questa parte, pur non avendo mai vinto le elezioni politiche, riesce sempre ad andare al Governo. Singolare e surreale anche l'ultima l'uscita di Luigi Di Maio, il cui nuovo partito Impegno civico non si schioda da un risicato 1%, che non gli consentirà di prendere alcun parlamentare.L'attuale Ministro degli Esteri spera di essere eletto deputato nel collegio uninominale di Napoli Pomigliano, sua terra d'origine, grazie ai voti degli elettori del Pd che lui detestava e che l'hanno sempre odiato. Dopo aver promosso la scissione all'interno del Movimento 5 stelle, portandosi dietro oltre 60 parlamentari, Giggino sperava di raccogliere i frutti nelle urne ma la verità è che chi lo ha seguito si prepara a non rientrare in Parlamento, mentre il Movimento 5 stelle, da quando lui è uscito, ha guadagnato consensi. Il Ministro degli Esteri, sprezzante del ridicolo, ha sostenuto che soltanto il fronte progressista, al quale lui ha aderito frettolosamente, goffamente e per disperazione, "difende gli interessi dell'Italia, mentre il centro-destra pensa solo a litigare".Probabilmente ha sbagliato discorso, perché avrebbe dovuto dire l'esatto contrario e cioè che nella sinistra si litiga furiosamente, tanto che le divisioni sono sfociate nella nascita del Terzo Polo e nel muro contro muro tra Letta, Calenda e Conte, mentre il centro-destra, sia pure con diverse sfumature su temi importanti, rimane unito e nei collegi uninominali farà votare compattamente i suoi candidati, che dunque hanno concrete possibilità di prevalere un po' ovunque. Dopo il 25 settembre a sinistra, invece, i nodi verranno al pettine e ci sarà una vera e propria resa dei conti. L'appello al "voto utile" si sta rivelando un boomerang per Letta, che nell'ultima settimana ha perso quasi 2 punti nei sondaggi. Segno che nessuno a sinistra crede più nella rimonta e che si sta già pensando al dopo-Letta.
Ben trovati agli ascoltatori delle Trust Talks dello Studio Paolo Gaeta, una serie di Podcast che ormai ha compiuto due anni in cui ci occupiamo di tematiche inerenti il trust ed il wealth management. La puntata di oggi vede come ospite Antonio Fortarezza Dottore Commercialista milanese classe ’66 che si dedica da molti anni allo studio della norma antiriciclaggio applicata al mondo professionale. Oltre l’attività di docenza che da anni fa per enti pubblici e privati, Antonio è Presidente della Commissioni di Studio Antiriciclaggio istituita presso l’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Milano e di recente ha pubblicato un interessante articolo sul funzionamento del Registro dei Titolari Effettivi, uno strumento che possiamo dire nuovo seppur attende di entrare in funzione in Italia da circa cinque anni. Con Antonio parleremo proprio di questo approfondendo aspetti operativi davvero molto interessanti. Ciao Antonio e grazie per partecipare alla trasmissione di oggi che verte su un argomento nuovo, che coinvolge e diciamo preoccupa un poco centinaia di migliaia di professionisti alle prese con i nuovi obblighi di registrazione e pubblicità dei titolari effettivi per il neocostituito Registro. 1) Siamo in procinto di dover depositare i dati dei titolari effettivi di società ed enti presso il registro delle imprese, diciamo pure che in molti sperano in un ulteriore rinvio nell’attivazione del registro anche se questi obblighi di comunicazione da parte delle imprese, delle fondazioni, e dei trust risale ormai al mese di giugno del 2007, ci vuoi raccontare ad oggi come stanno le come stanno le cose circa l’entrata in funzione del Registro? 2) Ora una domanda su un tema delicato e sul si è letto poco tra i commenti di dottrina e prassi… La consultazione dei dati contenuti nel registro pubblico dei titolari effettivi per il professionista o l’istituzione soggetto alla normativa antiriciclaggio è obbligatoria o facoltativa? Ed aggiungo è derimente oppure no per il professionista che lo consulta nell’indicazione della persona fisica titolare effettiva del rapporto? 3) Se io soggetto alla adeguata verifica decido di accedere al registro e mi accordo che alcuni dati indicati per il soggetto sul quale sto svolgendo l’attività non corrispondono a quelli che ho raccolto durante la mia adeguata verifica perché ci sono delle anomalie cosa succede? Ma soprattutto qual è il comportamento giusto che devo attuare secondo la norma? 4) In ultimo Antonio chiediamo ai nostri ospiti una indicazione sull’immediato futuro, ci sono elementi da segnalare? Tra queste novità cosa succederà con la entrata in funzione della banca dati centralizzata antiriciclaggio per la quale in questi giorni il Garante della Privacy ha dato parere favorevole? Paolo Gaeta esperto di trust in Napoli e Milano Registro dei titolari effettivi: sanzioni per l’omessa segnalazione in Camera di Commercio delle difformità dei dati, da parte dei soggetti obbligati. Per tali violazioni si rendono applicabili le sanzioni amministrative previste all’art. 56 che disciplina l’inosservanza dell’obbligo di astensione, nei casi in cui il soggetto obbligato pur avendo rilevato a seguito della consultazione dei dati presso il Registro dei titolari effettivi delle discordanze ed anomalie e non avendo effettuato la segnalazione prevista all’art. 6, comma 5, del DM 55/2022, compia l’operazione o esegua la prestazione professionale. Per l’autore di tali condotte, la sanzione amministrativa ai sensi dell’art. 56, comma 3 del D.lgs. 231/2007 è compresa tra un minimo di euro 2.000 euro ed un massimo di 50.000 euro. Di: Antonio Fortarezza[1] STUDI E RICERCHE CONFORMITA’ NORMATIVA VEDA Think Tank Antiriciclaggio | Milano Il decreto interministeriale 11 marzo 2022, n. 55, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 maggio 2022, ha dato piena attuazione alle disposizioni contenute all’art. 21, comma 5, lett. (e-bis del D.lgs. 231/2007, secondo le quali i soggetti obbligati, previsti all’art. 3 del D.lgs. 231/2007, segnalano al Registro dei titolari effettivi eventuali incongruenze rilevate tra le informazioni relative alla titolarità effettiva, consultabili nel predetto Registro e le informazioni, relative alla titolarità effettiva, acquisite in occasione dello svolgimento delle attività di adeguata verifica della clientela. Queste disposizioni di attuazione prevedono all’art. 6, comma 5, del DM 55/2022, che tutti i soggetti obbligati accreditati per la consultazione dei dati contenuti nel Registro dei Titolari Effettivi, segnalino tempestivamente alla Camera di commercio territorialmente competente, le eventuali difformità tra le informazioni sulla titolarità effettiva ottenute per effetto della consultazione del registro e quelle acquisite in sede di adeguata verifica della clientela, ai sensi degli articoli 18 e 19 del D.lgs. 231/2007. Si osserva che le disposizioni contenute all’art. 21, comma 5, lett. (e-bis del D.lgs. 231/2007, sono state introdotte a seguito del recepimento della normativa comunitaria mediante le modifiche apportate al D.lgs. 231/2007 con il D.lgs. 125/2019 in vigore dal 10/11/2019. Con il D.lgs. 125/2019 infatti, si è data attuazione della direttiva (UE) 2015/849, nonché attuazione della direttiva (UE) 2018/843 che modifica la direttiva (UE) 2015/849 relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario ai fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo. La sopra richiamata direttiva UE, stabilisce all’art. 30, paragrafo 4, che gli Stati membri sono chiamati a fare in modo che le informazioni contenute nel registro dei titolari effettivi siano adeguate, accurate e attuali e istituiscano meccanismi a tale scopo. Tali meccanismi prescrivono tra l’altro, che i soggetti obbligati e le autorità competenti, nel caso e nella misura in cui tale obbligo non interferisca indebitamente con le funzioni di quest’ultime, segnalino eventuali discrepanze rilevate tra le informazioni relative alla titolarità effettiva disponibili nel registro centrale e le informazioni relative alla titolarità effettiva di cui dispongono. 1) L’obbligatorietà o meno della consultazione dei dati presso il registro dei titolari effettivi La consultazione dei dati contenuti nel pubblico Registro dei titolari effettivi da parte dei soggetti obbligati all’adeguata verifica del cliente, non è una attività obbligatoria in generale ma risulta necessaria ed opportuna tutte le volte che la legge prevede un riscontro sui dati e sulle informazioni contenuti nelle dichiarazioni fornite dal cliente ai sensi dell’art. 22 del D.lgs. 231/2007. Il D.lgs. 231,2007 all’art. 19, comma 1, lettera b), con riferimento al titolare effettivo, richiede il riscontro dei dati acquisiti dal cliente, e quindi anche la consultazione del Registro dei titolari effettivi, nei casi in cui, in relazione a tali dati, sussistano dubbi, incertezze o incongruenze. Tale mancato riscontro quando necessario, è punito con una sanzione amministrativa che ai sensi dell’art. 56, comma 1 e 2, del D.lgs. 231/2007 è compresa tra un minimo di euro 2.000 euro ed un massimo di 50.000 euro. In altri termini, si prevede la consultazione dei dati contenuti nel Registro dei titolari questi casi il legislatore non lo ritiene necessario, e questo deve essere un precetto fondamentale al fine di evitare generalizzati automatismi nelle attività da svolgere, che invece vedono nell’approccio basato sul rischio, l’unica bussola che ne regoli gli adempimenti. 2) Obbligo di conservazione delle evidenze contenute nel registro dei titolari effettivi Si presti inoltre particolare attenzione alle disposizioni contenute all’art. 21, comma 7 del D.lgs. 231/2007, che richiama l’obbligo, nei casi in cui il destinatario dell’adeguata verifica consulti il Registro dei titolari effettivi, di acquisire e conservare per 10 anni ai sensi dell’art. 31 del D.lgs. 231/2007, prova dell'iscrizione del titolare effettivo nei predetti registri ovvero conservare un estratto dei registri idoneo a documentare tale iscrizione, e nei casi in cui ometta di conservare quelle informazioni si rendono applicabili le sanzioni amministrative di omessa conservazione previste all’art. 57 del D.lgs. 231/2007 che vanno da un minimo di euro 2.000 ad un massimo di euro 50.000. La ratio di tale disposizione, tutt’altro che formale, ha proprio lo scopo di documentare il rigore logico valutativo in ordine alla centralità nel sistema della prevenzione e contrasto del riciclaggio della figura del titolare effettivo. Naturalmente, nel caso in cui non si effettui la consultazione dei dati contenuti presso il Registro dei titolari effettivi, non vi sarà nessun obbligo di conservazione ai sensi dell’all’art. 31, comma 2, lettera b-bis) del D.lgs. 231/2007. 3) Sistema di raccordo delle informazioni sui titolari effettivi e interconnessione con i registri degli Stati membri Nel decreto interministeriale 55/2022 è stato previsto, un meccanismo di raccordo delle informazioni sui dati relativi al titolare effettivo, al fine di monitorare le discordanze dei dati in circolazione, la cui ratio è quella di prevenire e contrastare fenomeni di riciclaggio e di finanziamento al terrorismo. Per questo motivo, nei casi sopra richiamati, in capo ai soggetti obbligati all’adeguata verifica, che in sede di accesso e consultazione dei dati presso il Registro dei titolari del sistema nazionale ed internazionale deputato alla prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo. Attraverso la segnalazione di difformità dei dati relativi ai titolari effettivi contenute all’art. 6, comma 5, del DM 55/2022, oltre che naturalmente all’obbligo di segnalazione di operazione sospetta previsto all’art. 35 del D.lgs. 231/2007, il sistema di prevenzione e contrasto trova un ulteriore elemento di collaborazione attiva da parte dei destinatari degli obblighi previsti dal D.lgs. 231/2007 finalizzato a prevenire e contrastare l'uso del sistema economico e finanziario a scopo di riciclaggio e finanziamento del terrorismo come previsto all’art. 2, comma 1 del D.lgs. 231/2007. Inoltre, per una migliore circolazione dei dati e delle informazioni sui titolari effettivi tra gli Stati membri, con il Regolamento (UE) 2021/369 del 1 marzo 2021 sono state stabilite le specifiche tecniche e le procedure necessarie per interconnettere tutti i dati contenuti nei singoli registri dei vari Stati membri tra di loro mediante il sistema BORIS (Beneficial Ownership Registers Interconnection System) già previsto nella Direttiva (UE) 2015/849. 4) Segnalazione telematica delle difformità nei dati del titolare effettivo L’oggetto della segnalazione di difformità sarà ovviamente semplicemente una discrepanza tra i dati del titolare effettivo acquisiti dal soggetto obbligato e quanto risulta nel Registro dei titolari effettivi, pertanto, dovrà avere ad oggetto incongruenze nei seguenti dati: * nome e cognome; * luogo e data di nascita; * residenza anagrafica o domicilio (se diverso dalla residenza); * cittadinanza; * codice fiscale; Naturalmente, ogni elemento tra quelli contenuti nei dati e nelle informazioni che determinati soggetti sono tenuti a comunicare al Registro delle Imprese di cui all’art. 4 del DM 55/2022 e che sia difforme dai dati acquisiti dal soggetto obbligato potrà costituire oggetto di segnalazione di difformità, come ad esempio: * Modalità di esercizio del controllo nei casi previsti all’art. 20, comma 3, D.lgs. 231/2007); * Poteri di rappresentanza nei casi previsti all’art. 20, comma 5, D.lgs. 231/2007); Potrà anche formare oggetto di segnalazione di difformità alla Camera di Commercio, anche la situazione in cui il soggetto obbligato in sede di consultazione del Registro dei titolari effettivi, non trovi nessun dato, poiché ad esempio la società non li ha comunicati nei termini e secondo le modalità previste nel DM 55/2022. La segnalazione di difformità andrà effettuata con modalità telematica, presso la sede territorialmente competente della Camera di Commercio in cui si trova la sede legale dell’entità giuridica i cui dati presentano delle incongruenze. Le indicazioni previste all’art. 6, comma 5, del DM 55/2022, riguardano le anomalie ed incongruenze esclusivamente di determinati soggetti, e precisamente: * delle imprese dotate di personalità giuridica (le società a responsabilità limitata, le società per azioni, le società in accomandita per azioni e le società cooperative); * delle persone giuridiche private (associazioni, le fondazioni e le altre istituzioni di carattere privato che acquistano la personalità giuridica con l’iscrizione nel registro delle persone giuridiche, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 2000, n. 361); * dei trust produttivi di effetti giuridici rilevanti a fini fiscali, nonché degli istituti giuridici affini, stabiliti o residenti sul territorio della Repubblica italiana. Nei casi in cui l’anomalia in argomento riguardi i Trust o altri istituti giuridici affini, non stabiliti o residenti sul territorio della Repubblica italiana, la segnalazione prevista all’art. 6, comma 5, del DM 55/2022 dovrà essere effettuata presso la sede della Camera di Commercio di Roma. Non possono formare oggetto di segnalazione ai sensi dell’art. 6, comma 5, del DM 55/2022, le eventuali anomalie riscontrate in occasione dell’adeguata verifica delle imprese individuali, delle società di persone, delle associazioni non riconosciute, dei consorzi (salvo che assumano la forma di impresa dotata di personalità giuridica) e delle Imprese sociali (salvo che assumano la forma di una società o di persona giuridica tenute Per quanto riguarda la tempistica entro cui effettuare la segnalazione di difformità prevista all’art. 6, comma 5, del DM 55/2022, il legislatore nazionale ma anche quello comunitario, non prendono correttamente alcuna posizione sui termini, poiché la stessa dovrà essere effettuata tempestivamente, evitando quindi la scelta di introdurre tempistiche giudicabili come perentorie. Circa la tempestività, ovviamente inserita nell’ambito di una normativa di prevenzione, comprensibilmente è lasciata alla valutazione da parte del soggetto obbligato, che naturalmente non appena avrà svolto le sue analisi, integrato il suo patrimonio informativo e svolte le necessarie valutazioni circa la difformità potrà provvedere alla segnalazione in Camera di Commercio. 5) Soggetti che possono consultare le segnalazioni di anomalia dei dati relativi al titolare effettivo La segnalazione di anomalia e difformità relativa alle informazioni sulla titolarità effettiva ottenute per effetto della consultazione del registro e quelle acquisite in sede di adeguata verifica della clientela, ai sensi degli articoli 18 e 19 del D.lgs. 231/2007 effettuate dai soggetti obbligati, non saranno consultabili da tutti i soggetti che possono accedere al Registro dei titolari effettivi. Infatti, viene chiarito che le segnalazioni di difformità acquisite dal sistema telematico delle Camere di Commercio, potranno essere consultabili unicamente da parte delle autorità di cui all’articolo 21, comma 2, lettere a), b), c) e d), e comma 4, lettere a), b) e c), del D.lgs. 231/2007, e precisamente: * dal Ministero dell'economia e delle finanze; * dalle Autorità di vigilanza di settore; * dall'Unità di informazione finanziaria per l'Italia; * dalla Direzione investigativa antimafia; * dalla Guardia di finanza; * dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo; * dall'autorità giudiziaria; * dalle autorità preposte al contrasto dell'evasione fiscale; È stato previsto all’art. 6, comma 5, del DM 55/2022 che i soggetti che possono acquisire la segnalazione di difformità, garantiscano l’anonimato del soggetto obbligato segnalante ed in tal caso, si renderanno applicabili senza nessuna esclusione le disposizioni previste all’art. 38 del D.lgs. 231/2007 sulla tutela del segnalante, ivi compresa la sanzione per l’indebita violazione dell’anonimato con la reclusione da due a sei anni. In altri termini i soggetti previsti all’articolo 21, comma 2, lettere a), b), c) e d) del D.lgs. 231/2007, dovranno introdurre o disporre nella loro organizzazione procedure tali da garantire l’anonimato e la riservatezza del soggetto segnalante che ad ogni livello di utilizzo e diffusione del dato deve essere protetto. Sia chiaro, inoltre, che a seguito delle segnalazioni di anomalia e incongruenza dei dati relativi al titolare effettivo, trasmesse dai soggetti obbligati ai sensi dell’art. 6, comma 5, del DM 55/2022, l’Unità di Informazione Finanziaria, la Guardia di finanza e la Direzione investigativa antimafia possono richiedere ulteriori informazioni al soggetto che ha effettuato la segnalazione ai fini di un migliore approfondimento ed analisi dei dati. 7) Le segnalazioni di difformità delle Pubbliche Amministrazioni Le Pubbliche Amministrazioni individuate all’art. 10 del D.lgs.231/2007, all’interno del sistema della prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, hanno un ruolo di primaria importanza soprattutto nell’ambito dei seguenti procedimenti e procedure: * procedimenti finalizzati all'adozione di provvedimenti di autorizzazione o concessione; * procedure di scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi secondo le disposizioni di cui al codice dei contratti pubblici; * procedimenti di concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzioni di vantaggi economici di qualunque genere a persone fisiche ed enti pubblici e privati. Inoltre, sempre le Pubbliche Amministrazioni, al fine di consentire lo svolgimento di analisi finanziarie mirate a far emergere fenomeni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, sono obbligate a comunicare all’Unità di Informazione Finanziaria dati e informazioni Moltissime Pubbliche Amministrazioni, anche a seguito del parere ANAC del 24/05/2021, nell’ambito dei propri regolamenti e procedure hanno previsto l’obbligatorietà da parte dei loro contraenti, che ad esempio stipulano contratti di appalto, che ricevono autorizzazioni o concessioni, finanziamenti o altre erogazioni, di una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 contenente i dati del titolare effettivo. Inoltre, negli indicatori di anomalia per la segnalazione delle operazioni sospette da parte delle Pubbliche Amministrazioni, di cui al provvedimento dell’Unità di Informazione Finanziaria del 23/04/2028 in Gazzetta Ufficiale del 19/11/2018, i segnali di attenzione concernenti il titolare effettivo occupano uno spazio tra gli indici di anomalia pari al 40% risultando l’argomento maggiormente strategico da analizzare nel processo valutativo. In tale contesto è evidente che le Pubbliche Amministrazioni si troveranno, per i doveri inderogabili del proprio ufficio, a dover procedere nella consultazione dei dati contenuti nel registro dei titolari effettivi, al fine di verificare e riscontrare la correttezza delle dichiarazioni sul titolare effettivo rilasciate dai propri contraenti ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445. Giova ricordare che, in tali attività d’ufficio da parte della Pubblica Amministrazione, ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, nei casi di dichiarazioni mendaci, si applicano le disposizioni previste articolo 495 Codice penale che prevedono la reclusione da uno a sei anni e quindi il pubblico funzionario in tali casi dovrà inoltrare la denuncia all’Autorità Giudiziaria. Nei casi in cui le Pubbliche Amministrazioni individuate all’art. 10 del D.lgs.231/2007, rilevino delle difformità tra le dichiarazioni ricevute dai propri contraenti e i dati contenuti nel Registro dei titolari effettivi, pur non essendo richiamate all’art. 6, comma 5, del DM 55/2022 hanno sempre l’obbligo, al fine di consentire lo svolgimento di analisi finanziarie mirate a far emergere fenomeni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, di comunicare all’Unità di Informazione Finanziaria le difformità nei dati e informazioni concernenti il titolare effettivo ai sensi dell’art. 10, comma 4 del D.lgs. 231/2007. Si ricorda che anche se la Pubblica Amministrazione abbia effettuato la denuncia all'Autorità Giudiziaria, ad esempio nei casi di dichiarazioni mendaci ai sensi dell’art. 76 provvedimento dell’Unità di Informazione Finanziaria del 23/04/2028 in Gazzetta Ufficiale del 19/11/2018. 8) Sanzioni relative all’omessa segnalazione di difformità dei dati del titolare effettivo Per quanto riguarda la sanzione del soggetto obbligato che omette di segnalare alla Camera di Commercio le difformità tra le informazioni sulla titolarità effettiva ottenute per effetto della consultazione del registro e quelle acquisite in sede di adeguata verifica della clientela, ai sensi degli articoli 18 e 19 del D.lgs. 231/2007, il DM 55/2022 non prevede nessuna sanzione, lasciando intendere che in tali casi non vi siano sanzioni per l’autore di tali violazioni. In realtà, è vero che non viene autonomamente sanzionata l’omessa segnalazione in argomento, ma è altrettanto vero che tale condotta riverserà i propri effetti sanzionatori nell’ambito delle attività che i soggetti obbligati sono chiamati a svolgere in occasione degli adempimenti relativi all’adeguata verifica previsti agli articoli 18 e 19 del D.lgs. 231/2007. Sia chiaro che l’argomento riguarda il soggetto che a seguito della consultazione dei dati contenuti nel Registro dei titolari effettivi abbia rilevato delle discordanze e che oltre a non aver effettuato la segnalazione di anomalia alla Camera di Commercio, non abbia neanche intrapreso determinate azioni nell’ambito degli obblighi di adeguata verifica. Le casistiche in cui, il soggetto obbligato risulti destinatario di una sanzione amministrativa, sono tutte quelle in cui a seguito del rilievo di anomalia ed incongruenza i processi di riscontro dei dati relativi al titolare effettivo previsti all’art. 19, comma 1, lett. b) del D.lgs. 231/2007, siano essi legati alla fase di adeguata verifica in occasione del conferimento dell’incarico ovvero successivamente in occasione del controllo costante, non si siano completati, integrandosi in tal caso la violazione legata all’obbligo di astensione previsto all’art. 42 del D.lgs. 231/2007. È la situazione, ad esempio, di un soggetto che avendo provveduto all’identificazione del titolare effettivo mediante dichiarazione resa dal cliente, ed avendo la necessità prevista all’art. 19, comma 1, lettera b) del D.lgs. 231/2007 di effettuare la consultazione nel completato e di conseguenza la prestazione professionale o l’operazione non potrà essere eseguita o continuata. Infatti, l’art. 42 del D.lgs. 231/2007 stabilisce che i soggetti obbligati che si trovano nell'impossibilità oggettiva di effettuare l'adeguata verifica della clientela, ai sensi delle disposizioni di cui all'articolo 19, comma 1, lettere a), b) e c), si astengono dall'instaurare, eseguire ovvero proseguire il rapporto, la prestazione professionale e le operazioni e valutano se effettuare una segnalazione di operazione sospetta alla UIF a norma dell'articolo 35. In altri termini, la condotta del soggetto obbligato di omessa segnalazione alla Camera di Commercio delle difformità relative ai dati del titolare effettivo, sarà punibile tutte le volte in cui l’autore di tale comportamento abbia anche violato l’obbligo di astensione previsto all’art. 42, comma 1) del D.lgs. 231/2007, ad eccezione dei casi in cui il professionista abbia ricevuto un incarico di esaminare la posizione giuridica del cliente o di espletamento dei compiti di difesa o di rappresentanza del cliente in un procedimento innanzi a un'autorità giudiziaria o in relazione a tale procedimento, compresa la consulenza sull'eventualità di intentarlo o evitarlo che è previsto all’art. 42, comma 3 del D.lgs. 231/2007. I tali casi si rendono applicabili le sanzioni amministrative previste all’art. 56 che disciplina l’inosservanza dell’obbligo di astensione, nei casi in cui il soggetto obbligato pur avendo rilevato a seguito della consultazione dei dati presso il Registro dei titolari effettivi delle discordanze ed anomalie e non avendo effettuato la segnalazione prevista all’art. 6, comma 5, del DM 55/2022, compia l’operazione o esegua la prestazione professionale. Per quanto indicato ed alle condizioni di cui sopra, per l’autore di tali condotte, la sanzione amministrativa ai sensi dell’art. 56, comma 3 del D.lgs. 231/2007 è compresa tra un minimo di euro 2.000 euro ed un massimo di 50.000 euro. Diversamente, il soggetto obbligato che ha omesso di effettuare la segnalazione di difformità alla Camera di Commercio, ma non abbia anche violato le disposizioni sull’obbligo di astensione previsto all’art. 42 del D.lgs. 231/2007 si troverà unicamente nella situazione di dover valutare se effettuare una segnalazione di operazione sospetta all’Unità di Informazione Finanziaria a norma dell'articolo 35 del D.lgs. 231/2007.
Le necessità di bambini e adolescenti sono differenti da quelle degli adulti, anche quando si parla di camera da letto. In questo video i principi del #FengShui vanno incontro alla neuropsicologia per comprendere quali siano le necessità dei nostri figli e delle nostre figlie. I principi di base sul posizionamento del #letto e l'uso dei colori a seconda delle direzioni geografiche non cambiano, ma è fondamentale prendere in considerazioni altre variabili strettamente collegate al processo di crescita e alle necessità specifiche dei più giovani. ─ Per vedere quali sono i consigli legati all'uso del colore nella camera da letto potete vedere il video precedente all'indirizzo youtu.be/CZOfVtYSuiU In alternativa è possibile consultare la pagina ameonna.com/feng-shui-scelta-colori/ o scaricare la guida gratuita (con la sola iscrizione alla Newsletter mensile) alla pagina ameonna.com/biblioteca/feng-shui-colori-brochure/ Seguite anche il canale Telegram di Consigli per la Casa https://t.me/domoteoricaINFO o contattate Martina all'indirizzo domoteorica@ameonna.com per qualsiasi curiosità o dubbio. Dott.ssa Martina Colorio - Dott.ssa in Antropologia Culturale, Etnologia ed Etnolinguistica; folklorista e storica delle Religioni dell'Europa e Asia Orientale. Operatrice Olistica specializzata in Feng Shui. Docente H.A.M.O.R.S. https://www.domoteorica.it ── Martina Colorio: Mi sono avvicinata all'Antropologia attraverso il cinema. Dopo una prima laurea e master in Tecniche Cinematografiche ed Effetti Speciali Digitali, ho proseguito con gli studi in ambito antropologico, grazie alla passione per i film e documentari etnografici. Conseguita la Laurea Specialistica in Antropologia Culturale, Entnologia ed Etnolinguistica, ho dedicato i primi anni allo studio del rapporto tra noi Sapiens, la spiritualità e la ritualità, occupandomi di Tradizioni Popolari e Storia delle religioni. Sono giunta allo studio delle geomanzie, attraverso l'archeoastronomia dei templi e luoghi di culto. Dal 2015 mi occupo dello studio del Feng Shui scientifico e intuitivo, ambito in cui opero anche come consulente, dopo aver conseguito il diploma professionale presso la Kan Yu Feng Shui Academy (ex Creative Feng Shui). ── Ogni martedì 13.30 troverete nuovi contenuti di valore per la tua crescita personale dalla rubrica Ogni Momento & Accademia H.A.M.O.R.S. sul canale OGNI MOMENTO en YouTube Grazie infinite... ....Ogni Momento Facebook Instagram ───
Sempre meno giovani al comando delle imprese italiane. Secondo un'analisi sul Registro delle imprese delle Camere di commercio realizzata da Unioncamere e InfoCamere, in dieci anni si sono persi oltre 1,3 milioni di 'capitani di impresa' under 49, mentre sono aumentati del 27% gli over 70 ai vertici delle aziende.fsc/gsl
Sempre meno giovani al comando delle imprese italiane. Secondo un'analisi sul Registro delle imprese delle Camere di commercio realizzata da Unioncamere e InfoCamere, in dieci anni si sono persi oltre 1,3 milioni di 'capitani di impresa' under 49, mentre sono aumentati del 27% gli over 70 ai vertici delle aziende.fsc/gsl
La notizia che Berlusconi intende candidarsi al Senato e la promessa ottenuta da Salvini di diventarne il Presidente forniscono un'anticipazione abbastanza esilarante sul tenore della prossima campagna elettorale.Ma i sondaggi che danno in testa il centrodestra devono poi essere calati in una realtà dove per ottenere la maggioranza al Senato bisogna ottenere un risultato molto robusto nei 74 collegi uninominali.Ciascun senatore dovrà battersi in un collegio che rappresenta circa un milione di residenti e quindi la qualità dei candidati. Roberto D'Alimonte si è fatto due conti e li ha pubblicati il 23 luglio in un articolo a pagina 7 del Sole24Ore intitolato La Sfida Decisiva e' nei Collegi Uninominali. In sostanza, anche se il Cdx ottenesse il 46% dei voti basterebbe che il Csx vincesse una trentina di seggi uninominali al Senato per impedire a Berlusconi, Salvini e Meloni di ottenere la maggioranza assoluta in entrambe le Camere. E comunque una maggioranza appesa a tre o quattro voti sarebbe altamente instabile, visto il livello di odio nel Cdx.Non ci annoieremo nei prossimi mesi. Un Bunga Bunga 2.0 al Senato è il minimo che possiamo esigere da Berlusconi.
Con le dimissioni del premier Mario Draghi e lo scioglimento delle Camere l'Italia tornerà al voto il 25 settembre. E con l'ufficializzazione della data delle elezioni è cominciata anche la campagna elettorale.
A seguito delle dimissioni del premier Mario Draghi, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sciolto le Camere avviando di fatto la campagna elettorale.
Nelle giornate del 20 e del 21 luglio si è consumata la fine del governo Draghi, culminata con le dimissioni definitive del presidente del Consiglio e con la decisione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di sciogliere le Camere e fissare le elezioni per il prossimo 25 settembre. Ma come siamo arrivati a questo punto? In questo episodio ricostruiremo i fatti di questi ultimi giorni e getteremo uno sguardo al futuro, per vedere che poteri ha il governo dimissionario e che cosa potrebbe succedere alle riforme e ai soldi del Pnrr. Infine, faremo un bilancio, dal punto di vista del fact-checking, di quanto dichiarato da Draghi durante il suo mandato.Scriveteci all'indirizzo podcast@pagellapolitica.it o via Whatsapp al 3332652626.Seguiteci sui nostri siti https://pagellapolitica.it/ e https://facta.news/ sui nostri profili Facebook, Instagram e Twitter.Condotto da Tommaso CanettaEpisodio scritto da Tommaso Canetta e Carlo CanepaProdotto da Jessica Mariana MasucciLINK UTILIhttps://pagellapolitica.it/articoli/dimissioni-draghi-scenarihttps://pagellapolitica.it/articoli/draghi-127-fact-checkinghttps://pagellapolitica.it/articoli/diretta-crisi-governoCREDIT BRANI“Right on target” di Lemonmusicstudio https://pixabay.com/it/music/musica-rock-right-on-target-15699/ “Russian roulette” di Gvidon https://pixabay.com/it/music/ottimista-russian-roulette-20573/ CREDIT IMMAGINE: ANSA
Il primo ministro italiano Mario Draghi si dimette ufficialmente per il crollo della coalizione. Mattarella scioglie le Camere, si vota il 25 settembre. Il commento della giornata con Barbara Fiammeri, commentatrice politica del Sole 24 Ore. La Bce alza i tassi di mezzo punto, prima stretta dal 2011 e vara lo scudo anti-spread. Ne parliamo con il Vicedirettore del Sole 24 Ore, Alberto Orioli. La crisi di Governo e le elezioni anticipate rischiano di portare grandi problematiche per il rientro delle scuole in autunno. Ne parliamo con Sandra Scicolone, componente del consiglio direttivo dell'Associazione Nazionale Presidi. Mondiali di scherma: argento per le spadiste azzurre, bronzo degli azzurri della sciabola. Italia a quota cinque medaglie. Il resoconto con il nostro Dario Ricci.
Il presidente del Consiglio si è dimesso. E il capo dello Stato Sergio Mattarella ha sciolto le Camere e annunciato che si voterà il 25 settembre. Insieme alla legislatura, quindi, si chiude l'esperienza da premier dell'ex numero 1 della Bce, che proprio nel luglio del 2012 pronunciò la famosa frase sul salvataggio dell'euro «ad ogni costo». Federico Fubini ripercorre questi 10 anni, spiegando quale eredità lascia «SuperMario».Per altri approfondimenti:- L'annuncio di Mattarella: “Si vota il 25 settembre, il periodo non consente pause” https://bit.ly/3cAM2DX- “Gli italiani ci impalano”: tutte le frasi della crisi di governo (per ora) https://bit.ly/3oiB9ZQ- Il dopo Draghi, dal Pnrr al Patto di stabilità: i fronti aperti con la Ue che peseranno sull'Italia https://bit.ly/3z1J4Qp
"Ho il dovere di sottolineare che il periodo che attraversiamo non consente pause negli interventi indispensabili per contrastare gli effetti della crisi economica e sociale". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver firmato il decreto di scioglimento delle Camere.sat/gsl (fonte video: Quirinale)
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto di scioglimento delle Camere. Il 25 settembre si terranno le elezioni politiche. Il capo dello Stato esorta i partiti a non dimenticare le emergenze del Paese.sat/gsl
"Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l'ultima scelta da compiere, particolarmente se, come in questo periodo, davanti alle Camere vi sono molti importanti adempimenti da portare a compimento nell'interesse del nostro Paese". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver firmato il decreto di scioglimento delle Camere.sat/gsl (fonte video: Quirinale)
In attesa di mercoledì 20 luglio, giorno in cui il premier Mario Draghi renderà comunicazioni alle Camere con un voto fiduciario con chiama, le forze politiche fanno le loro mosse. Secondo quanto stabilito da un accordo tra i presidenti del Senato Elisabetta Casellati e della Camera Roberto Fico, il dibattito partirà da Palazzo Madama.abr/mgg/gtr
Quelle che mercoledì terrà Draghi alla Camera e al Senato saranno "comunicazioni fiduciarie" quindi con intervento del Primo ministro, discussione e voto nominale su risoluzioni di fiducia. A chiarirlo è stato il presidente della Camera Roberto Fico alla conferenza dei capigruppo.
In attesa di mercoledì 20 luglio, giorno in cui il premier Mario Draghi renderà comunicazioni alle Camere con un voto fiduciario con chiama, le forze politiche fanno le loro mosse. Secondo quanto stabilito da un accordo tra i presidenti del Senato Elisabetta Casellati e della Camera Roberto Fico, il dibattito partirà da Palazzo Madama.abr/mgg/gtr
Il Governo ha ottenuto la fiducia dall'aula del Senato sul Decreto Aiuti, ma il Movimento 5 Stelle non ha partecipato al voto. Draghi ha comunicato ai ministri la propria volontà di rassegnare le dimissioni, ma Mattarella le ha respinte. ConBarbara Fiammeri, commentatrice politica del Sole 24 Ore, analizziamo come si sia arrivati a questo strappo all'interno della maggioranza. Lorenzo Pregliasco, cofondatore e direttore di YouTrend, spiega quale sia stata la reazione dell'opinione pubblica a questa giornata campale. Il Presidente della Repubblica ha rimandato Draghi alle Camere, cosa succederà ora? Lo chediamo a Lina Palmerini, quirinalista del Sole 24 Ore. L'Italia femminile pareggia 1-1 in rimonta contro l'Islanda agli Europei di calcio e ora ha bisogno di una vittoria contro il Belgio per sperare nel passaggio del turno: ne parliamo con Giovanni Capuano.
"Cessate il fuoco e negoziati in cima all'agenda italiana sull'Ucraina". Così Mario Draghi nell'informativa alle Camere. Ma all'interno della maggioranza c'è fibrillazione dopo la nomina di Stefania Craxi alla Presidenza della Commissioni Esteri del Senato. Ne parliamo proprio con la Senatrice Craxi e con il Vicedirettore de Il Sole 24 Ore, Alberto Orioli. A Torino torna in presenza, nella consueta collocazione di maggio, il Salone Internazionale del Libro. La nostra inviata Alessandra Tedesco ha incontrato il Ministro della Cultura Franceschini e ci racconta il clima e le novità di questa edizione.
Pochi minuti fa il presidente dell'Ucraina Zelensky ha parlato alle Camere italiane riunite in videoconferenza.Come ha comunicato? In questa analisi di due minuti analizzo il suo linguaggio verbale, le analogie tra Mariupol e Genova, e il ruolo delle immagini mentali nella sua comunicazione.
Come ha comunicato il Presidente Mattarella durante il suo discorso di insediamento, tenuto oggi pomeriggio a Camere riunite?Me ne occupo in questo episodio, analizzando il suo linguaggio e comparando il suo discorso con quello del 2015.