Frazione in Veneto, Italy
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Pier Giorgio Viberti"Le grandi battaglie dei Savoia"Edizioni del Capricornowww.edizionidelcapricorno.it“Il sole del 25 illuminò uno degli spettacoli più orribili che possano presentarsi all'immaginazione. Il campo di battaglia è dovunque ricoperto di cadaveri di uomini e di cavalli: le strade, i fossati, i burroni, i cespugli sono disseminati di corpi morti e i dintorni di Solferino ne sono letteralmente cosparsi” (Henry Dunant) Dalla battaglia di Staffarda all'invasione francese del ducato di Savoia, dall'assedio di Torino al campo trincerato dell'Assietta, dalla battaglia di Custoza alla seconda guerra d'indipendenza, con le battaglie di Magenta, Solferino e San Martino. Partendo dal contesto storico, il saggio di Pier Giorgio Viberti analizza le cause, le tattiche militari, le armi, i protagonisti e le conseguenze delle battaglie che hanno segnato l'affermarsi di casa Savoia, dalle modeste origini feudali alla costruzione dell'unità nazionale. Con un ricco apparato iconografico e approfondimenti sui protagonisti delle vicende descritte.La storia del Piemonte è stata «plasmata» da una serie interminabile di conflitti armati che ebbero come protagonista la dinastia sabauda e che fecero del ducato nel Seicento e Settecento il più agguerrito Stato italiano. Il saggio si sofferma su alcuni momenti cruciali, dalla «rinascita» del ducato a opera di Emanuele Filiberto, dopo la battaglia di San Quintino (1557), fino alla seconda guerra d'Indipendenza (1859). L'epoca delle «grandi» battaglie dei Savoia, coincide con l'inizio dello scontro tra Francia e Spagna per il predominio continentale, nei primi decenni del Cinquecento, quando il Piemonte divenne il passaggio obbligato delle armate transalpine che scendevano a combattere in Lombardia gli eserciti spagnoli. La prima battaglia presa in considerazione, quella di San Quintino, non fu una battaglia “dei” Savoia ma una battaglia di “un Savoia”, infatti, Emanuele Filiberto “Testa di ferro”, governatore dei Paesi Bassi, comandava le truppe spagnole e alla battaglia prese parte anche un manipolo di fanti piemontesi. Grazie a quella vittoria Emanuele Filiberto recuperò la Savoia e alcuni territori piemontesi, trasferendo successivamente la capitale da Chambéry a Torino. Vengono poi analizzate le battaglie di Vittorio Amedeo II, la “Volpe Savoiarda” (la battaglia di Staffarda del 1690, la battaglia della Marsaglia del 1693, l'assedio di Verrua del 1704, l'assedio di Torino del 1706, il caso più spettacolare di una lotta fra artiglierie pesanti e massicce fortificazioni): grazie alle conquiste territoriali così ottenute il ducato diventerà regno. La forza militare dei Savoia fu poi confermata nel corso della successiva guerra di Successione austriaca, quando le truppe di Carlo Emanuele III inflissero una durissima sconfitta ai francesi nella battaglia del colle dell'Assietta (1747). Seguono le battaglie di Carlo Alberto, il “Re Tentenna” (Curtatone e Montanara, Goito, Custoza, Mortara e la sconfitta di Novara che porterà Carlo Alberto ad abdicare); infine, quelle di Vittorio Emanuele II (la battaglia di Montebello del 1859, quella di Magenta, quindi Solferino e San Martino). Arrivando così all'11 luglio del 1859, quando Napoleone III e Francesco Giuseppe firmarono a Villafranca l'armistizio che pose fine al conflitto. L'AUTORE:Pier Giorgio Viberti è nato nel 1950 a Fossano (Cuneo) e si è trasferito giovanissimo a Torino, dove si è laureato prima in Lettere, poi in Scienze Politiche. Nel capoluogo piemontese ha trascorso tutta la sua vita di insegnante in istituti d'istruzione secondaria superiore. A partire dal nuovo millennio ha svolto un intenso lavoro nel campo dell'editoria scolastica, per la quale ha pubblicato numerose grammatiche (la prima è del 2002) rivolte alla scuola media inferiore e al biennio delle superiori. Per le scuole medie ha pubblicato, fra l'altro, Oltre il Duemila (ultima edizione 2012), che è stato per qualche anno in testa alle classifiche italiane nello specifico settore dei libri consigliati.In ambito storico ha pubblicato: Il Duca, il Condottiero, l'Eroe. Storia dei protagonisti dell'assedio di Torino del 1706 (Zedde Editore, 2011), Gli uomini del disonore. Mito, storia e attualità del pianeta mafia (Edisco, 2013), Lager. Inferno e follia dell'Olocausto (Giunti, 2018). I suoi ultimi lavori sono una grammatica per la scuola secondaria inferiore (SEI, 2022), una grammatica per il biennio delle superiori (Capitello, 2023) e un corso di storia in tre volumi per la secondaria inferiore, intitolato Il nostro tempo. Dalle storie alla storia (Principato, 2023). Per Capricorno ha pubblicato Amori e amanti alla corte dei Savoia (2023). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Tom og Kjell-Gabriel har fått besøk av Marica Bonomo fra Monte del Frà. Her handler det om å sette det litt ukjente området Custoza på vinkartet, og det blir mye prat om familiegården, opera og ikke minst beliggenheten til både Custoza og Monte del Frà. Monte del Frá Cà del Magro Custoza / kr. 174 90 / Varenummer: 9212701 See omnystudio.com/listener for privacy information.
Mädchen für alles klingt nicht wirklich edel. Aber genau das ist Sophie Lehmann: Geschäftsfrau, Sommelière und Mutter. Und das mit einer Energie und Lebendigkeit, die ihresgleichen sucht, und einer sehr besonderen Aufgeräumtheit, Definiertheit und Meinungsfestigkeit gegenübersteht. Das Interessante bei ihr ist jedoch, dass trotz ihrer Geradlinigkeit und ihres Realitätsbewusstseins in jedem Wort und in jeder Aussage bewundernswert viel Weinliebe und Leidenschaft mitschwingt – und dieses richtig spürbar ist. Man spürt in ihrer Kommunikation ihre vielschichtige Begabung und auch, dass sie in verschiedenen Bereichen gleichermaßen kompetent ist. Sie besitzt eine unglaubliche, unterhaltsame Gedankenflexibilität und Anpassungsfähigkeit, sodass schon das Gespräch mit ihr zum Erlebnis wird und man erahnen kann, wie sich ihre Gäste und Mitarbeiter fühlen dürfen. Ihr Engagement und ihre Fähigkeit, in mehreren Rollen gleichzeitig zu glänzen, machen sie definitiv einzigartig. Sophie Lehmann Restaurant 100/200 und GLORIE Brandherd Esskultur GmbH Brandshofer Deich 68 20539 Hamburg E-Mail: mail@100200.kitchen Mit herzlichen Grußworten von: Thomas Alfons Imbusch Koch, Ehemann und Geschäftspartner Gerhard Retter Mâitre-Sommelier, Kollege und Freund ------------------------------------- Diese Folge von SOMMELIER – Die interessantesten Weinkellner unserer Zeit wird begleitet von durch Silvio Nitzsche ausgewählte Weine aus dem Programm der Schlumberger Gruppe, zu der die Handelshäuser Schlumberger, Segnitz, Consigliovini und das Privatkundenportal Bremer Weinkolleg gehören. ------------------------------------- Wir probieren während der Episode die folgenden Weine: 2022 Grüner Veltliner, Reserve, Ried Kronberg, Weingut Setzer, Weinviertel, Österreich Link für Geschäftskunden: https://is.gd/LtfeWM Link für Privatkunden: https://is.gd/GgqPqG _____ 2022 Barbera d'Asti “Lavignone”, Pico Maccario, Piemont, Italien Link für Geschäftskunden: https://is.gd/LtfeWM Link für Privatkunden: https://is.gd/c5GTPx _____ Sehr gerne empfehle ich die folgenden Produkte: Zieher, Weinglasserie „Vision“, Weindekanter „Eddy“, „Star“ und das Weintool „Tesoro“ Link für Geschäftskunden: https://is.gd/huTjBM Link für Privatkunden: https://is.gd/TbA1Rc _____ 2022 Amedeo & 2023 Bianco di Custoza, Cavalchina, Venetien Link für Geschäftskunden: https://is.gd/LtfeWM Link für Privatkunden: https://is.gd/MI4Kbt _____ Musigny „Vieilles Vignes“ Grand Cru, Domaine Comte Georges de Vogüé, Côte de Nuits, Burgund, Frankreich Link für Geschäftskunden: https://is.gd/LtfeWM Kontakt für Privatkunden: support@bremer-weinkolleg.de ------------------------------------- Bitte folgen Sie uns auf Webpage: www.sommelier.website Instagram: sommelier.der.podcast Facebook: sommelier.der.podcast Wir freuen uns über jede Bewertung, Anregung und Empfehlung. Das Format: SOMMELIER – Die interessantesten Weinkellner unserer Zeit. wird produziert und verantwortet von der: Weinklang GmbH, Silvio Nitzsche, Bergahornweg 10, 01328 Dresden, silvio@sommelier.website
Pier Luigi Bassignana"Amore e ginnastica"Edmondo De AmicisCapricorno Edizioniwww.edizionidelcapricorno.itPer Italo Calvino, “Amore e ginnastica” è il romanzo «più ricco di humour, malizia, sensualità, acutezza psicologica che mai scrisse Edmondo De Amicis».Nella Torino di fine Ottocento, «Don» Celzani, un timido e giovane segretario, ex seminarista, s'innamora della signorina Pedani, moderna insegnante di ginnastica fanatica dell'attività fisica, quasi una «suffragetta della ginnastica» che sconvolge l'equilibrio emotivo e il decoro borghese del tradizionalissimo corpo docente della sua scuola. “Amore e ginnastica” fu pubblicato sulla rivista Nuova Antologia in quattro puntate, tra il marzo e il maggio del 1891 (cinque anni dopo il successo di “Cuore”). In volume singolo apparve un anno più tardi, nel 1892, edito dai Fratelli Treves. Ma la sua fortuna editoriale fu postuma. Un piccolo capolavoro di stile che rivela un De Amicis scanzonato, lontano dai patetismi di “Cuore”, che non tratta i grandi temi patriottici o sociali né descrive gesti eroici, ma tratteggia con affettuosa malizia e garbata ironia la società torinese fin de siècle, mente e cuore di un'Italia tutta protesa nello sforzo di darsi un'identità di nazione moderna e tuttavia ancora legata a costumi e rigidità ottocentesche.«Fra le molte, possibili definizioni che il racconto di De Amicis potrebbe suggerire, forse la più azzeccata, perché in grado di coglierne tutti gli aspetti, è quella secondo la quale saremmo in presenza di un romanzo della modernità» (Pier Luigi Bassignana): la protagonista femminile, infatti, la maestra Pedani, è una donna del futuro, libera dell'anima e del corpo, che trova la sua ragione di essere nell'attività ginnica e soprattutto nella diffusione delle pratiche intese a rafforzare e migliorare le condizioni fisiche della popolazione. Il romanzo, anche oggi, mantiene intatto tutto il suo valore e passa da una generazione all'altra di lettori senza nulla perdere della brillantezza originaria, della sua capacità di tratteggiare tipi psicologici, personaggi e ambienti storici nei quali tutti si possono in qualche modo identificare.“Amore e ginnastica” è il libro d'uno scrittore vero e felice, che qui raggiunge la propria perfezione formale, trovando un tono a un tempo così leggero e vivace, verrebbe da dire luminoso, che ancora oggi strappa il sorriso ammirato del lettore. Celebre la riduzione cinematografica realizzata da Luigi Filippo D'Amico nel 1973, interpretata da Lino Capolicchio, Senta Berger e Adriana Asti.“Amore e ginnastica” è il terzo titolo della nuova collana “Capolavori ritrovati della letteratura”. Scrittori fondamentali e outsider di genio, romanzi imperdibili ma da tempo non più disponibili sugli scaffali delle librerie oppure ingiustamente dimenticati dalla vulgata letteraria. Temi e autori storici della letteratura fra Ottocento e Novecento. In una collana che mette insieme grandi classici, riproposti con lo sguardo degli scrittori di oggi, e gustose (ri)scoperte capaci di stupire il lettore. Libri che da troppo non vengono letti, riportati nel posto che loro compete: il Gotha della grande letteratura senza tempo. La collana comprende, oltre a Edmondo De Amicis, Guido Gozzano (L'altare del passato), Cesare Pavese (Ciau Masino), già usciti, e Carolina Invernizio (Nina la poliziotta dilettante), di prossima pubblicazione. Edmondo De Amicis (1846 - 1908) fu giornalista, scrittore e saggista. Avviatosi alla carriera militare, combatté nella battaglia di Custoza. Lasciato l'esercito, si dedicò al giornalismo e alla letteratura. Oltre al celebre «libro per ragazzi» Cuore, vanno ricordati altri testi narrativi di grande valore: La vita militare, Romanzo di un maestro (1890), La carrozza di tutti (1899), Sull'oceano (1899), Primo maggio (postumo, 1980).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Una novità fortemente voluta e condivisa tra i produttori, che hanno scelto di attendere il 2024 per presentare sul mercato il “Custoza Riserva”, vino che dimostra la maturità della denominazione e la propensione alla costante crescita qualitativa. La menzione Riserva è, infatti, prevista solo per i vini Custoza sottoposti ad un affinamento minimo di 12 mesi.
Una due giorni all'insegna del buon cibo e del buon vino, che rinsalda l'alleanza tra due alfieri delle eccellenze enologiche e gastronomiche del veronese. Anche per il 2024, il Consorzio Tutela Vino Custoza Doc e l'Associazione Cuochi Veronesi presieduta da Mida Muzzolon, uniscono le forze per un impegno comune, la promozione del territorio, delle sue eccellenze e del vino bianco di Verona.
In questo episodio ripercorriamo le principali tappe del completamento del Regno d'Italia: nel 1862 l'episodio di Aspromonte (dove Garibaldi fu ferito), nel 1866 la terza guerra d'indipendenza (con le sconfitte di Lissa e Custoza, e la vittoria garibaldina di Bezzecca), nel 1867 la sconfitta delle camicie rosse a Mentana, nel 1870 la presa di Roma. Sembra inspiegabile l'improvviso cambio di atteggiamento del Governo italiano, che fino a pochi mesi prima della Breccia di Porta Pia sembrava decisamente ostile alla conquista di Roma, atto che poteva mettere a repentaglio la sopravvivenza del neonato Regno d'Italia. Come mai nel 1870 l'impossibile diventa inevitabile? Uno sguardo alle guerre di indipendenza tedesche ci aiutano a chiarire il mistero. Ma la terza la affrontiamo nel prossimo episodio. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/stefano-dambrosio5/message
Panorami mozzafiato e scorci inaspettati che accolgono chi vi si avventura a piedi, in bicicletta, a cavallo. Fiumi, mulini, castelli, ville e musei diffusi che aspettano solo di essere scoperti, insieme alle cantine, ai ristoranti e agli agriturismi di antica tradizione, fatti di un'accoglienza ancora calda e autentica. E ancora parchi acquatici, parchi divertimenti, maneggi e trattorie, oltre ad un ricco calendario di eventi e spettacoli.Sono le Terre del Custoza le protagoniste della campagna digitale con il nuovo video istituzionale del Consorzio Tutela Vino Custoza DOC
Diventa un esperto di vino con il podcast di Tannico. In questa puntata andremo alla scoperta del territorio di Custoza, che sta vivendo un momento di rilancio grazie a un vitigno autoctono, la Fernanda. Scopri la più accurata selezione di vini del Veneto e non solo sul sito di Tannico. Al primo acquisto avrai diritto a uno sconto del 10% su tutto il catalogo (*): https://bit.ly/3xyibEa (*) La promozione è valida solo in Italia e per i clienti non ancora iscritti a Tannico. Sono esclusi i vini rari e le Master Experience. Per qualsiasi informazione o chiarimento ci puoi contattare all'indirizzo tfs@tannico.it
Dopo il successo del primo Amarone Classico Riserva della storica cantina veronese, Santa Sofia lancia una nuova linea di etichette pop: luminose e coloratissime, raccontano una nuova fase della piccola rivoluzione “enoculturale” iniziata 50 anni fa con l'arrivo in azienda della famiglia Begnoni. Da sempre famosa in Italia e nel mondo per i suoi Amaroni classici, Santa Sofia dimostra ancora una volta una forte spinta rivolta alle nuove tendenze e al mercato internazionale, regalando una luce inedita ai suoi vini “Veronesi”: il Valpolicella Classico, il Lugana, il Garda DOC Croara del Lago, il Chiaretto di Bardolino, il Bardolino Classico, il Custoza, il Soave e il Pinot Grigio del Garda.Le etichette precedenti riportavano una fascia nera, nello stile elegante e raffinato della cantina, ma decorata dallo stemma di Santa Sofia in differenti colori. Gli stessi colori che oggi rappresentano il nuovo spirito delle stesse referenze vinicole. Una scelta nata internamente, per una serie di vini che da sempre ricevono buonissima risposta dal mercato e che li rende così più immediati e facilmente riconoscibili.
Cantine di Verona continua la sua crescita e presenta il nuovo impianto di imbottigliamento di Cantina di Custoza, inaugurato venerdì 29 luglio nella sede di Sommacampagna, in provincia di Verona.La realizzazione della linea, tra le più grandi della provincia scaligera e prevista nel piano di sviluppo economico e commerciale della società post fusione, rientra nel progetto di finanziamento 4.0 ed è dotata di tutte le più moderne tecnologie di controllo.
In unserer zweiten Folge verkosten wir einen Custoza, in diesem Fall vom Weingut Cavalchina in Venetien. Und auch heute: Achtung Werbung... Es gibt was zum Lachen, ihr lernt Etwas über Wein, ihr könnt mit uns verkosten oder einfach nur zuhören. Wie es euch am besten gefällt. Wir freuen uns auf Euer Feedback! Folgt uns auf Instagram "weinmitfreunden", oder Antonia auf "winepassionar" oder www.winepassion-ar.com Hier könnt ihr den Wein bestellen: [Linkbeschreibung](https://bit.ly/34nxmnn) Mit dem Code WF2022 gibts ein Kellnermesser gratis dazu. Ciao Ragazzi
Alessandro Barbero al Festival della Mente: Lezioni e Conferenze di Storia
La terza e ultima conferenza della serie “Lo Spazio della Guerra”, sulle guerre di indipendenza italiane. Il Regno d'Italia esiste da cinque anni, e le forze unitarie si apprestano ad attaccare per la terza volta l'Austria, secolare nemico, sette anni dopo l'interruzione dell'armistizio di Villafranca, in uno spazio geografico che ripropone sempre le stesse sfide strategiche.Festival della Mente: https://festivaldellamente.itCommunity: https://barberopodcast.it/communityIn copertina: Il forte di Ca' Bellina (Verona) occupato dai soldati austriaci, 1866.Twitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastGeorge Street Shuffle by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffleLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia
La terza e ultima conferenza della serie “Lo Spazio della Guerra”, sulle guerre di indipendenza italiane. Il Regno d'Italia esiste da cinque anni, e le forze unitarie si apprestano ad attaccare per la terza volta l'Austria, secolare nemico, sette anni dopo l'interruzione dell'armistizio di Villafranca, in uno spazio geografico che ripropone sempre le stesse sfide strategiche.Festival della Mente: https://festivaldellamente.itCommunity: https://barberopodcast.it/communityIn copertina: Il forte di Ca' Bellina (Verona) occupato dai soldati austriaci, 1866.Twitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastGeorge Street Shuffle by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffleLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Nel 1866 l'Italia, unita da cinque anni, attacca per la terza volta il secolare nemico, l'Austria, per completare il balzo verso oriente interrotto sette anni prima dall'armistizio di Villafranca. Stavolta la Lombardia è la base di partenza dell'invasione, il nemico è costretto nelle fortezze del Quadrilatero, gli italiani hanno la superiorità numerica e generali sicuri della vittoria. Ma in guerra esistono tanti fattori che possono cambiare un esito apparentemente già scritto: un piano strategico troppo ambizioso, le rivalità fra generali, i difetti atavici di un paese dove è considerato saggio non assumersi responsabilità. Oltre alle costrizioni geografiche di uno spazio che ripropone sempre gli stessi dilemmi, al punto che la battaglia decisiva si combatterà a Custoza, proprio dove si è combattuta, e persa, la battaglia decisiva della prima guerra d'indipendenza.
Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia
La prima lezione della serie “Lo spazio della guerra” (Festival della Mente 2016). Il professor Barbero racconta della Prima Guerra di Indipendenza e dello spazio in cui fu combattuta.Festival della Mente: https://www.festivaldellamente.itNewsletter community: https://tinyletter.com/barberopodcastTwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastGeorge Street Shuffle by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffleLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Alessandro Barbero al Festival della Mente: Lezioni e Conferenze di Storia
La prima lezione della serie “Lo spazio della guerra” (Festival della Mente 2016). Il professor Barbero racconta della Prima Guerra di Indipendenza e dello spazio in cui fu combattuta.Festival della Mente: https://www.festivaldellamente.itNewsletter community: https://tinyletter.com/barberopodcastTwitter: https://twitter.com/barberopodcastFacebook: https://facebook.com/barberopodcastInstagram: https://instagram.com/barberopodcastGeorge Street Shuffle by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3800-george-street-shuffleLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Re di Sardegna. Figlio di Carlo Emanuele di Savoia Carignano, durante la rivoluzione del 1821 assunse la reggenza dopo l'abdicazione di Vittorio Emanuele I e promulgò una costituzione liberale. Sconfessato dal nuovo re, lo zio Carlo Felice, si spostò su posizioni reazionarie, ma in seguito si avvicinò ai settori anti austriaci e liberali, concedendo lo Statuto e dichiarando guerra all'Austria dopo l'insurrezione milanese delle Cinque giornate. Sconfitto a Custoza e a Novara, abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele II. Palazzo Carignano, dove era nato e dove nacque anche il figlio, è un edificio storico nel centro di Torino, pregevole esempio di architettura barocca piemontese. Carlo Alberto ebbe una notevole attenzione per la cultura: istituì nel 1832 la “Pinacoteca Regia e della Galleria Reale” in Palazzo Madama (oggi Galleria Sabauda) e la libreria di Palazzo reale che, già nel 1835, arriverà a contare ben 35.000 volumi. Edificò diversi monumenti e palazzi, rifondò nel 1833 l'Accademia d'arte che prese il suo nome, Albertina, e fondò nello stesso anno la Regia Deputazione sopra gli studi di Storia Patria, alla quale seguirono tutte le Deputazioni di storia patria fondate nel corso del XIX secolo.
Il 5° appuntamento 2020 con Triathlon Daddo Podcast on line da giovedì 6 febbraio.Con la voce di Dario Daddo Nardone per esplorare il podcast della triplice tricolore.ASCOLTA QUI TUTTE LE PUNTATE DI TRIATHLON DADDO PODCASThttps://www.mondotriathlon.it/podcastISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE DI MONDO TRIATHLON TRIATHLONTanti gli argomenti da ascoltare insieme con il Daddo.Ci saranno le STORIE, si parlerà di...Cameron Brown, il giovane quarantasettenne neozelandese alla ricerca del 21° podio nel suo Ironman New Zealand; l’australiano Cameron Wurf, strepitoso vincitore dell’ultimo Ironman Italy Emilia Romagna, che torna PRO delle due ruote, ingaggiato dal Team Neos; Alice Betto e Riccardo Ridolfi segnano una nuova importante partnership; il giovanissimo Miguel Espuna a 15 anni conquista due podi assoluti nel duathlon sprint.Passeremo a illustrare quindi l’ATTUALITÀ...Il saluto affettuoso a Marco Dal Bosco, ultramaratoneta e ironman del Treviso Triathlon venuto a mancare tragicamente; la festa del ventennale del Forhans Team di Capitan Gianluca Calfapietra; l’intervista con Matteo Benedetti, papà di Aquaticrunner e dello SwimRun made in Italy.Sarà quindi il momento di parlare di report GARE...Israman 226 e half, con la splendida vittoria di Nicola Spirig e il 7° posto di Marco Corti; la prima dell’XTERRA World Tour con l’XTERRA Wellington; il 1° Winter Triathlon Valbondione con Pippo Lamastra ancora sugli scudi; l’X3MA Duathlon cross di Eboli; il 5° Duathlon Sprint del Drago di Terni; il Lanzarote International Duathlon di Teguise, Lanzarote; e la vittoria di Kris Blummenfelt al Duathlo de Rio Maior, campionato portoghese di duathlon sprint.A chiudere, le gare del nostro CALENDARIO:nel fine settimana si disputeranno il Campionato del Mondo di Winter triathlon ad Asiago; l’Ironman 70.3 Dubai con i ritorni di Helen Jenkins, Ivan Rana e 69 Age Group italiani al via; Hell of the West a Goondiwindi, in Australia, seconda tappa dello Spirit Tri Series; la 20^ edizione del Broccoletto Bike Run di Custoza.Inserita in calendario, il 27 novembre, anche la nuova sfida del circuito Xtri World Tour, il Formosa Xtreme Triathlon.Chiudiamo con le nostre GARE PARTNER:Run&Bike Gorgonzola, 8 marzoRavenna Cross Triathlon, 16 e 17 maggioEmbruman, 15 agosto, https://www.mondotriathlon.it/embrunMallorca 140.6, 24 di ottobre, https://www.mondotriathlon.it/mallorcaTieniti aggiornato su tutte le gare e leggi le appassionanti storie di triathlon su...www.mondotriathlon.it#daddocè #ioTRIamo ❤#mondotriathlon #fczstyle#sempreavanticolsorriso#daddotritour2020 #trilife #triathlon________________________CAPITOLI TRIATHLON DADDO PODCAST 2020-02-0600:00:13 INTRO00:00:58 STORIE CAMERON BROWN00:02:24 STORIE CAMERON WURF00:05:49 STORIE ALICE BETTO00:06:39 STORIE MIGUEL ESPUNA00:08:00 ATTUALITÀ MARCO DAL BOSCO00:08:46 ATTUALITÀ FORHANS TEAM00:10:41 ATTUALITÀ SWIMRUN ITALY00:12:45 INTERVISTA MATTEO BENEDETTI00:17:03 GARE ISRAMAN00:19:08 GARE XTERRA WELLINGTON00:20:16 GARE ALTRE00:23:26 CALENDARIO ASIAGO WT MONDIALI00:25:39 CALENDARIO IM 70.3 DUBAI00:29:21 CALENDARIO ALTRE00:31:34 CALENDARIO PARTNER00:37:44 DADDO CIAO
Azienda Agricola Cavalchina in Italy's Veneto has played an historic role in establishing an identity for Custoza white wines and, more recently since 2016, for Garda DOC sparkling wines. Luciano Piona Cavalchina discusses the region and its wines as well as the history of his family's estate which dates to the early 1900s and is located between Verona and Lake Garda.This show is broadcast live on Wednesday's at 2PM ET on W4CY Radio – (www.w4cy.com) part of Talk 4 Radio (http://www.talk4radio.com/) on the Talk 4 Media Network (http://www.talk4media.com/).
La Terza guerra d'indipendenza italiana è un episodio del Risorgimento. Fu combattuta dal Regno d'Italia contro l'Impero austriaco dal 20 giugno 1866 al 12 agosto 1866. Appartiene alla più ampia guerra austro-prussiana della quale rappresentò il fronte meridionale. Ebbe origine dalla necessità dell'Italia di affiancare la Prussia nel tentativo comune di eliminare l'influenza dell'Austria sulle rispettive nazioni. Dopo l'attacco della Prussia all'Austria del 15 giugno 1866, così come previsto dal trattato di alleanza italo-prussiana dell'aprile 1866, l'Italia dichiarò guerra all'Austria. Passato il confine, una parte dell'esercito italiano comandata da Alfonso La Marmora fu però sconfitta nella battaglia di Custoza. Né tale insuccesso fu bilanciato dagli eventi successivi, poiché alle vittorie di Giuseppe Garibaldi e la sua avanzata verso Trento seguì per l'Italia un'altra sconfitta nella battaglia navale di Lissa. Nonostante ciò, grazie agli accordi presi in precedenza e alla vittoria della Prussia sul fronte settentrionale, nonché all'intervento diplomatico della Francia, al termine della guerra l'Austria cedette formalmente alla Francia il Veneto (oltre a Mantova e a parte del Friuli) che fu girato all'Italia. Un plebiscito confermò l'annessione al Regno d'Italia. L'Italia non riuscì invece ad annettersi i territori conquistati nel Tirolo meridionale. La terza guerra di indipendenza, conclusasi con l'armistizio di Cormons, fu il primo conflitto nel quale fu coinvolto il Regno d'Italia. (fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Terza_guerra_d%27indipendenza_italiana https://www.youtube.com/watch?v=FZC-JuvByMs&t=5s)
In this episode, Monty Waldin interviews Angelo Peretti, Director of the Consorzio Chiaretto e Bardolino, business strategist, as well as director and wine writer at The Internet Gourmet. Angelo illustrates the wine denominations typical of the Lake Garda area: Bardolino, Lugana, Custoza, Chiaretto, and Bardolino. Angelo focuses on the history of the Chiaretto denomination, its production, vinification, and turn to the rosé style. Monty and Angelo discuss the markets for Chiaretto as well as very interesting food pairings. Tune in for an exciting journey of discovery into one of the most famous Italian rosés.
Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia
Nel 1866 l'Italia, unita da cinque anni, attacca per la terza volta il secolare nemico, l'Austria, per completare il balzo verso oriente interrotto sette anni prima dall'armistizio di Villafranca. Stavolta la Lombardia è la base di partenza dell'invasione, il nemico è costretto nelle fortezze del Quadrilatero, gli italiani hanno la superiorità numerica e generali sicuri della vittoria. Ma in guerra esistono tanti fattori che possono cambiare un esito apparentemente già scritto: un piano strategico troppo ambizioso, le rivalità fra generali, i difetti atavici di un paese dove è considerato saggio non assumersi responsabilità. Oltre alle costrizioni geografiche di uno spazio che ripropone sempre gli stessi dilemmi, al punto che la battaglia decisiva si combatterà a Custoza, proprio dove si è combattuta, e persa, la battaglia decisiva della prima guerra d'indipendenza.
Alessandro Barbero al Festival della Mente: Lezioni e Conferenze di Storia
Nel 1866 l’Italia, unita da cinque anni, attacca per la terza volta il secolare nemico, l’Austria, per completare il balzo verso oriente interrotto sette anni prima dall’armistizio di Villafranca. Stavolta la Lombardia è la base di partenza dell’invasione, il nemico è costretto nelle fortezze del Quadrilatero, gli italiani hanno la superiorità numerica e generali sicuri della vittoria. Ma in guerra esistono tanti fattori che possono cambiare un esito apparentemente già scritto: un piano strategico troppo ambizioso, le rivalità fra generali, i difetti atavici di un paese dove è considerato saggio non assumersi responsabilità. Oltre alle costrizioni geografiche di uno spazio che ripropone sempre gli stessi dilemmi, al punto che la battaglia decisiva si combatterà a Custoza, proprio dove si è combattuta, e persa, la battaglia decisiva della prima guerra d’indipendenza.
La nostra realtà nasce quasi 150 anni fa con Bartolomeo Zeni e procede di padre in figlio fino ad oggi dove noi rappresentiamo la quinta generazione. La grande passione per il nostro territorio si ritrova nella selezione di nostri vini. Coltiviamo infatti tutte le uve indigene delle 5 DOC della Provincia di Verona e le vinifichiamo nelle due cantine, in Bardolino e in Valpolicella.I nostri vini sono apprezzati in 35 paesi nel mondo ed ancora, di anno in anno, aumentano le richieste di vendita, anche in stati molto lontani. Questa è una grandissima soddisfazione che ci invoglia ogni giorno a fare sempre meglio, nel pieno rispetto della nostra meravigliosa terra.
La nostra realtà nasce quasi 150 anni fa con Bartolomeo Zeni e procede di padre in figlio fino ad oggi dove noi rappresentiamo la quinta generazione. La grande passione per il nostro territorio si ritrova nella selezione di nostri vini. Coltiviamo infatti tutte le uve indigene delle 5 DOC della Provincia di Verona e le vinifichiamo nelle due cantine, in Bardolino e in Valpolicella.I nostri vini sono apprezzati in 35 paesi nel mondo ed ancora, di anno in anno, aumentano le richieste di vendita, anche in stati molto lontani. Questa è una grandissima soddisfazione che ci invoglia ogni giorno a fare sempre meglio, nel pieno rispetto della nostra meravigliosa terra.
Cavalchina è il nome della zona in cui sorge l’azienda, nome che probabilmente gli è stato attributo per il fatto di essere stata residenza del Conte Cavalchini.Collocata all’estremo Sud-Est dell’anfiteatro morenico del Garda fu da sempre di chiara vocazione vitivinicola, infatti il catasto asburgico nel 1848 riporta già l’esistenza di un numero consistente di vigneti con la classificazione di I e II categoria.Probabilmente tale classificazione non era su basi solamente qualitative, ma teneva conte anche della costante produttiva del vigneto, cioè della sua resistenza alla siccità, nota dominante dei terreni morenici del Garda.La Cavalchina fu teatro di battaglie nel corso della I e II guerra di indipendenza; a testimonianza della battaglia del 1866 rimane un obelisco di ardesia marrone che ricorda il ferimento del principe Amedeo di Savoia.L’Azienda Agricola Cavalchina nasce agli inizi del secolo scorso con l’acquisizione del primo nucleo di vigneti, la cantina fu costruita successivamente ed in parte fu destinata a distilleria di vinaccia, impianto che rimane in attività fino al 1967. Il fatto storico più importante legato all’Azienda Agricola Cavalchina nell’ambito vinicolo è senz’altro l’invenzione del Custoza, nel senso che la Cavalchina nel 1962 fu la prima a chiamare Custoza il vino bianco della zona, ottenuto dai vitigni di Fernanda, Trebbiano e Garganega e a portare questo vino ad affermarsi nei mercati, allora più importanti, come Roma e Milano.
Cavalchina è il nome della zona in cui sorge l’azienda, nome che probabilmente gli è stato attributo per il fatto di essere stata residenza del Conte Cavalchini.Collocata all’estremo Sud-Est dell’anfiteatro morenico del Garda fu da sempre di chiara vocazione vitivinicola, infatti il catasto asburgico nel 1848 riporta già l’esistenza di un numero consistente di vigneti con la classificazione di I e II categoria.Probabilmente tale classificazione non era su basi solamente qualitative, ma teneva conte anche della costante produttiva del vigneto, cioè della sua resistenza alla siccità, nota dominante dei terreni morenici del Garda.La Cavalchina fu teatro di battaglie nel corso della I e II guerra di indipendenza; a testimonianza della battaglia del 1866 rimane un obelisco di ardesia marrone che ricorda il ferimento del principe Amedeo di Savoia.L’Azienda Agricola Cavalchina nasce agli inizi del secolo scorso con l’acquisizione del primo nucleo di vigneti, la cantina fu costruita successivamente ed in parte fu destinata a distilleria di vinaccia, impianto che rimane in attività fino al 1967. Il fatto storico più importante legato all’Azienda Agricola Cavalchina nell’ambito vinicolo è senz’altro l’invenzione del Custoza, nel senso che la Cavalchina nel 1962 fu la prima a chiamare Custoza il vino bianco della zona, ottenuto dai vitigni di Fernanda, Trebbiano e Garganega e a portare questo vino ad affermarsi nei mercati, allora più importanti, come Roma e Milano.
The Battle of Koniggratz, fought on July 3, 1866, was the largest military battle on the continent of Europe between the end of the Napoleonic Wars in 1815 and the Battle of the Somme during the First World War in 1914. Another improbable battle in this series, it seemed at the outset of the war that Prussia would be slowly crushed by the vast resources of Austria and the other German states, nearly all of whom allied with Austria. When Austria's imperial army defeated Prussia's only ally, the kingdom of Italy, at Custoza on June 24, Prussia's doom seemed to be only a matter of time. This is the story of the brilliance of Prussia's supreme commander, Helmuth von Moltke, and how in a matter of six weeks, he humbled the Austrians on the fields of Moravia in a lightening campaign. Austria's defeat and consequent expulsion from Germany irrevocably altered the European balance of power and within five years, the German Empire was born under Prussian domination with its capital in Berlin.
When Austrian field marshal Joseph Radetzky von Radetz marched back to Vienna after the Battle of Custoza in 1848, one of the first battles in the Italian war of independence against Austria’s occupation, his soldiers erupted into song. Johann Strauss Sr. wove that melody into his “Radetzky March,” an orchestral sparkler! To this day, the Viennese stomp their feet in time to it each year on New Year’s Eve. YouTube recommendation: http://www.YouTube.com/watch?v=FHFf7NIwOHQ