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Sabato 15 marzo 2025. Villalvernia. S. Messa per l'ingresso del nuovo Parroco. Omelia nella Messa presieduta dal Vescovo di Tortona Mons. Guido Marini
Sulla vicenda della mamma che ha tentato di uccidere il figlio di meno di due anni annegandolo nell'acqua del bidet, il sindaco Marco Guzzonato ed il parroco don Fabio Balzarin si rivolgono all'interna comunità con una lettara congiunta (che riportiamo integrale), diffusa alla cittadinanza, sconvolta da quanto accaduto.
30 10 2024 Ancho Perfil - Cristóbal Acosta - Parroco En Irala Fernandez by ABC Color
Chi dice che le chiese sono sempre più vuote probabilmente non è stato a Enego. Sarà che in una piccola comunità anche i dettagli fanno la differenza, sarà che Don Federico ha saputo davvero conquistare i suoi paesani, ma davvero nella comunità altopianese si respira un altro clima. Condito, stavolta, da un velo di tristezza: sì, perché l'amatissimo Don ha lasciato Enego dopo dieci anni di servizio. Non prima di una grande festa tutta per lui
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PALERMO (ITALPRESS) - "La riapertura di questo nido è un evento straordinario per il nostro territorio, per il quartiere Danisinni, perché significa riavere un presidio pubblico che rivolge attenzione ai più piccoli: a loro bisogna dare un diritto al futuro. Avere qui una presenza concreta delle pubbliche istituzioni è davvero un segno di grande importanza: in questi anni l'assenza di un nido ha creato una grave dispersione scolastica, di conseguenza il contrasto alla povertà educativa è stato indebolito. Questo presidio non solo renderà bella Danisinni, ma riqualificherà tutta l'area della città". Così don Mauro Billetta, parroco della chiesa di Sant'Agnese e presidente dell'associazione Comunità di Danisinni Ets, a margine della cerimonia di inaugurazione dell'asilo nido Galante, nel quartiere Danisinni, a Palermo, che riapre i battenti dopo la chiusura del 2007 e un lunghissimo iter di ricostruzione. xd8/vbo/gtr
Cosa succede se capita un fatto di sangue nella parrocchia di Lamotte? E cosa succede se ci mette il becco il parroco? Un altro episodio de Il parroco di Lamotte letto da Giovanni Zenone.
Regali in cambio di abusi sessuali al suo chierichetto. Per anni padre Andrea Melis è andato avanti ad abusare sessualmente di un ragazzino comprandosi la sua riconoscenza e il suo silenzio.
C'è un giovane parroco, intransigente e dall'aspetto cupo, che fa il bello e il cattivo tempo in un piccolo paese della Francia. Un giorno, però, scompare una ragazza... Buon ascolto e... come sempre per ulteriori informazioni c'è il profilo instagram di Ottocento oscuro.
CAIVANO (NAPOLI) (ITALPRESS) - "Quando ho scritto al presidente Meloni non avrei scommesso un euro, e invece dopo 8 giorni qui è venuto mezzo governo. Quello che sto vedendo faccio fatica a crederlo". Lo ha detto il parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello, alla riapertura del centro sportivo ex Delphinia dopo l'opera di riqualificazione voluta dal Governo.sat/gsl (Fonte video: Presidenza del Consiglio)
CAIVANO (NAPOLI) (ITALPRESS) - "Quando ho scritto al presidente Meloni non avrei scommesso un euro, e invece dopo 8 giorni qui è venuto mezzo governo. Quello che sto vedendo faccio fatica a crederlo". Lo ha detto il parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello, alla riapertura del centro sportivo ex Delphinia dopo l'opera di riqualificazione voluta dal Governo.sat/gsl (Fonte video: Presidenza del Consiglio)
Martedì 30 aprile Don Marino Ruggero è stato ospitato ai microfoni di Radio Number One. Intervistato da Fabiana Paolini e Claudio Chiari nel programma Degiornalist - Gli Spaccanotizie, ha risposto a qualche domanda riguardo la sua fede calcistica e la sua reazione alla bandiera interista esposta in comune dal sindaco di Solesino, in provincia di Padova.
Scandalo Nella Moschea, Il Parroco: Italiani Di M...! Il parroco di una moschea ha recentemente fatto delle dichiarazioni che non sono piaciute a tutti, in quanto avrebbe insultato pesantemente gli italiani. Ecco che cosa ha detto!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #dichiarazioni #imam #scandalo #moschea #sconvolgenti #parroco
Prete In Guai Seri: Scandalo Smascherato In Chiesa! Un parroco è stato scoperto con le mani nel sacco. Infatti, lo scandalo è venuto fuori alla luce del sole. Ecco che cosa è successo!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #guai #chiesa #scandalo #prete #parroco #smascherato
Scandalo In Chiesa: Parroco Viene Avvelenato!In una chiesa italiana, un giovane parroco è stato avvelenato e ora rischia grosso. Ecco che cosa è successo!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #avvelanato #chiesa #parroco #scandalo #messa
Cesare Zapperi analizza il risultato delle elezioni regionali nell'isola. Davide Frattini spiega come l'Autorità nazionale palestinese stia faticosamente tentando di uscire dal ruolo sempre più marginale in cui si è ritrovata a Gaza. Carlo Macrì racconta la vicenda del prete di un Comune commissariato al quale degli sconosciuti hanno versato del liquido velenoso nel calice del vino.I link di corriere.it:Elezioni in Sardegna, i risultatiNetanyahu: “Libereremo i detenuti, ma dovranno andare in Qatar”Candeggina nel vino della Messa: nuova intimidazione al parroco di Pannaconi, nel paese commissariato per mafia
La finezza d'animo del grezzo parroco che fiuta tabacco… Il sesto capitolo di "Il parroco di Lamotte", letto dal prof. Giovanni Zenone.
Il parroco di Lamotte era la sincerità in persona. Ma capita anche a lui di dover mentire. Il quinto capitolo di "Il parroco di Lamotte", letto dal prof. Giovanni Zenone.
Chi aveva il corredo più fornito era più rispettabile. Il bucato era un evento sociale. Ma il parroco che camicie aveva? Il quarto capitolo di "Il parroco di Lamotte", letto dal prof. Giovanni Zenone.
La storia di una campana che fece crescere un moccioso ne "Il parroco di Lamotte", letto dal prof. Giovanni Zenone.
Il Prof. Giovanni Zenone legge l'inizio del romanzo di Helene Haluschka "Il parroco di Lamotte", nel quale facciamo conoscenza con i primi tre personaggi.
Il Prof. Giovanni Zenone legge la prefazione del romanzo di Helene Haluschka "Il parroco di Lamotte", che tante polemiche suscitò negli anni 50 credendolo l'ispiratore della fortunata saga di don Camillo scritta da Giovannino Guareschi.
Radio Vaticana con Voi! Ogni mattina, dopo il gr delle 8, due ore di diretta con i vostri messaggi di testo e vocali da inviare al numero 335.1243722! Ospiti, rassegna stampa, musica e molto altro ancora per iniziare insieme la giornata! Conduce Andrea De Angelis. Oggi con noi: don Romano De Angelis, anche in radiovisione cliccando qui! Parroco di San Luca Evangelista a Roma, assistente della Sottosezione di Roma Unitalsi, con lui parleremo di fraternità, muovendoci dalla capitale italiana fino in Medio Oriente; Alessandro Guarasci, collega di Radio Vaticana - Vatican News; Gianluca Biccini, collega de L'Osservatore Romano, che presenta l'inserto quotidiano del giornale della Santa Sede; Robert Attarian, caporedattore della redazione in lingua armena di Radio Vaticana - Vatican News; Emanuele Aliprandi, scrittore, autore del libro “La guerra per il Nagorno Karabakh”, edito da Archivio Storia; Marco Di Battista, collega della redazione Musicali di Radio Vaticana - Vatican News.
Il parroco va a vedere e non trova nessuno, nulla è stato rubato.
È proprio vero che a Natale tutto può succedere....perfino che una mia favola finisca dentro l'omelia di un parroco. All'inizio ero un pò perplesso perché pensavo fosse "la ballata del bue e l'asinello " in cui parlo di vigilie alcoliche...ma quando ho capito che si trattava della "favola del bue e l'asinello " allora ho capito tutto Stanotte ve la leggerò..
Marco Galli presenta l'esclusivo podcast di Tutto Esaurito
Niente zucche a Sala Consilina. Il parroco: nessuna provocazione
Lasciò la tonaca 6 anni fa dopo essersi innamorato di una donna
per l'INPSQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/5496778/advertisement
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7470LE LETTERE DI SANTA GIANNA BERETTA MOLLAGianna Beretta Molla nacque a Magenta (Milano), nella casa di campagna dei nonni paterni, da genitori profondamente cristiani, entrambi Terziari francescani, il 4 ottobre 1922, festa di San Francesco d'Assisi, e l'11 ottobre, nella Basilica di San Martino, ricevette il S. Battesimo con il nome di Giovanna Francesca.Era la decima di tredici figli, cinque dei quali morirono in tenera età e tre si consacrarono a Dio: Enrico, medico missionario cappuccino a Grajaù, in Brasile, col nome di padre Alberto; Giuseppe, sacerdote ingegnere nella diocesi di Bergamo; Virginia, medico religiosa canossiana missionaria in India.La famiglia Beretta visse sino al 1925 a Milano, in Piazza Risorgimento n.10; durante i 18 anni della sua residenza milanese, frequentò assiduamente la Chiesa dei Padri Cappuccini in Corso Monforte.Nel 1925, dopo che l'influenza spagnola si era portata via tre dei cinque figli che morirono in tenera età, e a seguito di un principio di tubercolosi della sorella maggiore Amalia, di sedici anni, la famiglia si trasferì a Bergamo in Borgo Canale n.1, dove l'aria di collina era più salubre.Il papà di Gianna, Alberto, nato come lei a Magenta, era impiegato al Cotonificio Cantoni, e fece enormi sacrifici perché tutti i figli potessero studiare sino alla laurea, riducendo tutte quelle spese che riteneva essere spese inutili, come quando, di punto in bianco, smise di fumare il suo sigaro. Uomo dalla fede profonda, dalla pietà sincera, convinta e gioiosa, fu loro di grande esempio cristiano: ogni giorno si alzava alle 5 per recarsi alla S. Messa ed iniziare così, davanti al Signore e nel Suo nome, la sua giornata di lavoro. Anche la mamma, Maria De Micheli, nata a Milano, era donna dalla fede profonda, dall'ardente spirito di carità, dal carattere umile e al tempo stesso forte, fermo e deciso. Si recava anch'ella ogni giorno alla S. Messa, insieme ai suoi figlioli, dopo che il marito era partito per raggiungere con il treno, a Milano, il suo posto di lavoro. Mamma Maria si occupò di ciascun figlio come se ne avesse avuto uno solo; correggeva i suoi figlioli aiutandoli a capire i loro sbagli e talvolta bastava il solo sguardo. Fu loro sempre vicina: imparò persino il latino e il greco per seguirli meglio negli studi.LA GIOVINEZZAGianna, sin dalla prima giovinezza, accolse con piena adesione il dono della fede e l'educazione limpidamente cristiana che ricevette dai suoi ottimi genitori, che con vigile sapienza la accompagnarono nella crescita umana e cristiana e la portarono a considerare la vita come un dono meraviglioso di Dio, ad avere una fiducia illimitata nella Divina Provvidenza, ad essere certa della necessità e dell'efficacia della preghiera. Fu da loro educata all'essenziale, alla sensibilità verso i poveri e le missioni, secondo lo stile francescano.Immersa in questa atmosfera familiare di grande fede e amore per il Signore, Gianna ricevette la sua Prima Comunione a soli cinque anni e mezzo, il 4 aprile 1928, nella Parrocchia Prepositurale di Santa Grata a Bergamo Alta. Da quel giorno andò con la mamma tutte le mattine alla Messa: la S. Comunione divenne "il suo cibo indispensabile di ogni giorno", sostegno e luce della sua fanciullezza, adolescenza e giovinezza. Il 9 giugno 1930 ricevette la S. Cresima nel Duomo di Bergamo.Crebbe serena, prodigandosi per i fratelli e le sorelle, senza mai stare in ozio: amava tutte le cose belle, la musica, la pittura, le gite in montagna.In quegli anni non le mancarono prove, sofferenze e difficoltà, che però non produssero traumi o squilibri in Gianna, data la ricchezza e la profondità della sua vita spirituale, ma anzi ne affinarono la sensibilità e ne potenziarono la virtù.Nel gennaio 1937 morì la sua carissima sorella Amalia, all'età di 26 anni, e la famiglia si trasferì a Genova Quinto al Mare, città che era anche sede universitaria e favoriva, così, lo stare tutti insieme, come era sempre stato desiderio di papà Alberto. Qui Gianna si iscrisse alla 5ª ginnasio presso l'Istituto delle Suore Dorotee.Negli anni della residenza genovese, Gianna maturò profondamente la sua vita spirituale.Durante un corso di S. Esercizi Spirituali, predicato per le alunne della scuola delle Suore Dorotee dal Padre Gesuita Michele Avedano nei giorni 16-18 marzo 1938, Gianna, a soli quindici anni e mezzo, fece l'esperienza fondamentale e decisiva della sua vita. Di questi Esercizi è rimasto il quadernetto, di trenta paginette, di Ricordi e Preghiere di Gianna, tra i cui propositi si legge: "Voglio temere il peccato mortale come se fosse un serpente; e ripeto di nuovo: mille volte morire piuttosto che offendere il Signore". E tra le sue preghiere: "O Gesù ti prometto di sottomettermi a tutto ciò che permetterai mi accada, fammi solo conoscere la tua Volontà...".Contribuì in modo determinante a far maturare in pienezza il cammino spirituale di Gianna anche l'azione pastorale dell'ottimo Parroco di Quinto al Mare, il noto liturgista Mons. Mario Righetti: egli, che divenne suo direttore spirituale, l'ebbe attiva collaboratrice nell'Azione Cattolica come delegata delle Piccolissime, e le inculcò l'amore alla liturgia, che fu per lei una fonte di vita spirituale; proprio a Genova ella acquistò il messale quotidiano del Caronti, che usò ogni giorno.Finita la quinta ginnasiale, i genitori di Gianna credettero bene farle sospendere le scuole per un anno affinchè rinforzasse la sua delicata costituzione, e lei si sottomise docilmente, passando così un anno in dolce compagnia dei genitori, contenta di avere l'occasione di conoscerli maggiormente per poter poi imitare sempre più le loro virtù.Nell'ottobre 1939 riprese gli studi, frequentando il liceo classico nell'Istituto delle Suore Dorotee di Lido d'Albaro.I bombardamenti su Genova provarono molto mamma Maria, già debole di cuore, e così la famiglia, nell'ottobre 1941, ritornò a Bergamo, nella casa dei nonni materni a San Vigilio.Fu qui che Gianna, proprio nell'anno della maturità classica, perse entrambi i genitori, a poco più di quattro mesi di distanza l'una dall'altro, prima la mamma, il 29 aprile 1942, all'età di 55 anni, e poi il papà, il 10 settembre, all'età di 60 anni.LA MATURITÀDopo la morte dei genitori, nell'ottobre 1942 Gianna ritornò, con tutti i fratelli e le sorelle, a Magenta, nella casa dove era nata.Nel novembre dello stesso anno si iscrisse e frequentò la Facoltà di Medicina e Chirurgia, prima a Milano e poi a Pavia, dove si laureò il 30 novembre 1949.Negli anni dell'università fu giovane dolce, volitiva e riservata, e andò sempre più affinando la sua spiritualità: quotidianamente ella partecipava alla S. Messa e alla S. Comunione, nel Santuario dell'Assunta nei giorni feriali, faceva la Visita al SS. Sacramento e la meditazione, recitava il S. Rosario.Furono questi gli anni in cui, insieme alle sorelle Zita e Virginia, Gianna si inserì nella vita della comunità parrocchiale di San Martino, offrendo la propria collaborazione al Parroco, Mons. Luigi Crespi, e lavorando intensamente nell'educazione della gioventù nell'Oratorio delle Madri Canossiane, che divenne la sua seconda casa.Mentre si dedicava con diligenza agli studi di medicina, tradusse la sua grande fede in un impegno generoso di apostolato tra le giovani nell'Azione Cattolica e di carità verso i vecchi e i bisognosi nelle Conferenze delle Dame di San Vincenzo, sapendo che "a Dio piace chi dona con entusiasmo" (2 Cor. 9,7): amava Dio e desiderava e voleva che molti lo amassero.L'impressione che lasciava è riassunta da una sua compagna di liceo: "Gianna donava il suo sorriso aperto, pieno di dolcezza e di calma, riflesso della gioia serena e profonda dell'anima in pace".Dopo la laurea in Medicina, il 1 luglio 1950 Gianna aprì un ambulatorio medico INAM a Mesero, mentre a Magenta continuò a sostituire, al bisogno, il fratello medico Ferdinando.Si specializzò in Pediatria a Milano il 7 luglio 1952, e predilesse, tra i suoi assistiti, poveri, mamme, bambini e vecchi.Mentre compiva la sua opera di medico, che sentiva e praticava come una missione, premurosa di aggiornare la sua competenza e di giovare al corpo e all'anima della sua gente, accrebbe il suo impegno generoso nell'Azione Cattolica, prodigandosi per le "giovanissime", e, al tempo stesso, continuò a sfogare con la musica, la pittura, lo sci e l'alpinismo la sua grande gioia di vivere e di godersi l'incanto del creato.Si interrogava, pregando e facendo pregare, sulla sua vocazione, che considerava anch'essa un dono di Dio, perché: "Dal seguire bene la nostra vocazione dipende la nostra felicità terrena ed eterna."Le lettere del fratello padre Alberto, che parlavano del lavoro cui doveva far fronte da solo ogni giorno, maturarono in lei la specifica vocazione missionaria e la decisione di raggiungerlo a Grajaù per aiutarlo.
La decisione di un parroco in Abruzzo, la famiglia cambia chiesa
Ha recitato con De Filippo e Albertazzi. Poi, a 34 anni, la svolta con l'ingresso in seminario. Ed ora è parroco a Bari
Dalla collaborazione fra l'Azienda Ferraris Agricola di Luca Ferraris - attuale proprietaria dei filari più storici di vitigno Ruchè - e Mazzetti d'Altavilla - Distillatori dal 1846, realtà del territorio fondata ben 176 anni fa e da tempo attenta alla valorizzazione del Ruchè nella distillazione nasce la Grappa "7.0 Le Origini", la nuovissima Riserva ottenuta dall'esclusiva distillazione di vinacce provenienti dalla storica“Vigna del Parroco”.
Diario un parroco del lago, Gianni Clerici
Tema: Via Cricis en el Cerro de Montevideo --- Send in a voice message: https://anchor.fm/semanario-la-manana/message
NOTIZIE DELLA SETTIMANA00:00 INTRO01:53 La guerra è diventata l'alibi perfetto per un parlamento impantanato.12:39 La Lombardia approva una risoluzione per aumentare la videosorveglianza.16:52 Parroco ad Imperia: "Regalo piante di cannabis". Sospeso.21:20 In Sicilia via libera al nuovo corso di studi sulla terapeutica.24:35 Speranza vieta le piante. Il tabù contro la cura.30:10 Canapa ad uso edile41:54 Il primo aprile un convegno sulla canapa legale.43:23 Tra gli ostaggi di Putin anche Brittney Griner.49:22 Secondigliano, spaccio in carcere: 26 indagati.50:30 OUTRO
LE NEWS DI OGGI
Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Stazione di Malo, presso la canonica di “San PietroApostolo” di Isola Vicentina, hanno tratto in arresto in flagranza del reato di truffa aggravataSTEPICH Keti, castellana cl. 1976 con precedenti.La donna aveva contattato telefonicamente il parroco di quella chiesa fingendosi assistente socialedel Comune di Isola Vicentina (VI) e, dopo aver rappresentato delle condizioni di indigenza di unaragazza oggetto di violenze e posta in una casa protetta, aveva preso accordi per incontrarsi quelpomeriggio nella succitata canonica e farsi consegnare la somma di 2.000€.Il prete, insospettito dalla richiesta, si era recato presso la Stazione CC di Malo per avere unconsiglio su come comportarsi: accertato che l'assistenza sociale di Isola Vicentina non aveva maicontattato l'uomo né avanzato una richiesta di donazione, i militari avevano deciso di appostarsi indiversi punti all'interno e all'esterno della chiesa per cogliere la donna in flagranza, cosa che poi èeffettivamente avvenuta alle ore 16.00 ca.
L'incidente è avvenuto mercoledì sera nel tratto Conegliano-Treviso Nord, in direzione di Venezia. Il tratto era interessato da un cantiere per asfaltatura che obbligava a un cambio di corsia nella carreggiata opposta, con doppio senso di marcia. Morto don Gianni Feltrin, anziano parroco di Fontane di Villorba. Feriti un 69enne di Rosà e la donna di 42, pure del bassanese, che era con lui.
Entrevista Luis Patiña, parroco de Xestoso (30/10/2021)
Entrevista Luis Patiña, parroco de Xestoso (30/10/2021)
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