Per chi ha voglia di una storia, di scoprire un mondo che non si vede, di conoscere realtà appena percepibili, per tutti quelli che credono che la vita non si esaurisca con la morte… “Vivi podcast-Storie di qui e d’altrove” è per voi. Ma è anche per chi conosce la forza dell’immaginazione che scatur…
L'11 settembre di ogni anno, quando la notte avvolge ogni cosa con il suo manto scuro, si dice che il fantasma di Beatrice Cenci compaia sul Ponte Sant'Angelo, a Roma. Proprio a un passo da qui, nella Piazza di Castel Sant'Angelo, venne giustiziata davanti agli occhi di centinaia di persone. Era il 1596. Ma la storia di Beatrice non è tanto quella di uno spirito impalpabile, ma piuttosto di una ragazza coraggiosa e infelice, vittima prima di un padre crudele e poi di una giustizia ingiusta.
Tra il 1962 e il 1964 nell'area di Boston, in Massachussets, vennero uccise in modo brutale 13 donne tra i 19 e gli 85 anni. Un'intera città visse nel terrore fino all'arresto del killer, soprannominato lo “Strangolatore di Boston”, per il modo in cui uccideva le sue vittime. Ma in questa storia ci sono due persone che non vengono quasi mai citate e che pure hanno fatto la differenza. Si tratta delle giornaliste Loretta McLaughlin e Jean Cole. Ed è proprio di loro che racconta il film “Boston Strangler”, di cui è appena uscito il trailer e che potrete vedere dal 17 marzo su Disney+ nella sezione “Star”.La McLaughlin fu la prima a connettere gli omicidi e a capire che si trattava dello stesso assassino e fu proprio lei a dargli il soprannome con cui è passato alla storia. Lei e la sua collega si trovarono a dover combattere con il sessismo che dominava quell'epoca e si lanciarono in una coraggiosa ricerca della verità mettendo a rischio le loro vite e le loro carriere.La pellicola, che vede nel cast Keira Knightley e Carrie Coon nei ruoli delle protagoniste, e vanta tra i produttori Ridley Scott, è scritta e diretta da Matt Ruskin con cui ho avuto l'occasione di parlare.Potete trovare la trascrizione e la traduzione dell'intervista in allegato all'episodio.Buon ascolto!Trascrizione e traduzione: http://www.vivipodcast.com/il-podcast/speciale-intervista-a-matt-ruskin/
Nel 1590 una colonia inglese sull'Isola di Roanoke, in quella che oggi è la North Carolina, scomparve senza lasciare traccia.115 persone svanite nel nulla.Unico indizio una parola incisa sul legno.
Tra il 1587 e il 1589 il paese di Triora, sui colli liguri, fu teatro di una terribile caccia alle streghe. Questa è la loro storia.~.~.~Voce e testo: Lucia L. FerrariMusiche: Kingsley Elliot Kaye
Oggi vi porto alla scoperta di un'altra leggenda di Milano. La misteriosa colonna con due fori che si trova in Piazza Sant'Ambrogio è conosciuta come "Colonna del Diavolo" e ci racconta un'oscura e antica storia.Voce e testi: Lucia L. FerrariMusiche: Kingsley Elliot Kaye
Sono passati 60 anni esatti da quella notte di Agosto in cui morì Marilyn Monroe, ma il mito e il mistero che avvolgono la figura di questa donna straordinaria sono più vivi che mai.In questo episodio vi racconto gli ultimi giorni di vita di Marilyn e gli eventi di quell'ultima tragica notte.~.~.~Voce e testo: Lucia L. FerrariMusiche: Kingsley Elliot Kaye
Oggi andiamo sul Lago di Como a scoprire la magia e la leggenda del Fiumelatte. Un fiume che compare e scompare e la cui fonte nessuno è mai riuscito a vedere. Voce e testo: Lucia L. FerrariMusiche: Kingsley Elliot Kaye
Nessuno è mai riuscito a decifrare due dei 3 misteriosi testi che dovrebbero condurre a un tesoro sepolto.------Voce e testo: Lucia L. FerrariMusiche: Kingsley Elliot Kaye
Il 24 novembre 1971 un uomo chiamato Dan Cooper si imbarcò su un volo della Northwest Orient Arlines e diede inizio a un mistero che dura da 50 anni. Chi era quell'uomo? E che fine ha fatto?-------Voce e testo: Lucia L. FerrariMusica: Kingsley Elliot Kaye
15 agosto 1977: primo vero contatto con una civiltà aliena?
"Agli inizi del XX secolo una donna di nome Alice Pollock si recò in visita al castello di Leeds, nel Kent, per vedere quella che era stata la dimora di Enrico VIII..."Musica: Kingsley Elliot KayeVoce e testi: Lucia L. Ferrari
Chi si cela dietro questo misterioso e famosissimo artista?Trovi questo mini episodio anche sotto forma di video sul profilo Instagram del podcast!Musica: Kingsley Elliot KayeVoce e testi: Lucia L. Ferrari
Un demone un po' particolare è il protagonista di un'antica leggenda InuitMusica di Kingsley Elliot KayeVoce e testo: Lucia L. Ferrari
Un fenomeno inspiegabile in una piccola cittadina americana. Trovi questo piccolo episodio anche sotto forma di video sulla pagina instagram del podcast!Musica: Kingsley Elliot KayeVoce e testo: Lucia L. Ferrari
Il libro più misterioso al mondo.~.~.~Trovate questo piccolo episodio anche sotto forma di video sulla pagina Instagram del podcast!~.~.~Musica: Kingsley Elliot KayeVoce e testo: Lucia L. Ferrari
Conoscete la leggenda che si nasconde dietro "il biscione" simbolo di Milano? Oggi ve la racconto. Si dice che un tempo molto lontano, nella zona tra Bergamo, Lodi, Cremona e Milano esistesse un enorme lago. E qui viveva uno spaventoso mostro alato chiamato Tarantasio...~.~.~Voce e testo: Lucia L. FerrariMusiche: Kingsley Elliot Kaye
"L'universo è grande. E' vasto, e complicato, e ridicolo. Ed a volte, di rado, cose impossibili possono accadere e noi le chiamiamo miracoli."Qualcuno di voi avrà riconosciuto questa citazione. L'ha detta il dodicesimo dottore nella più longeva serie della storia della TV, il DR.Who.Ed è una frase più che mai adatta alle storie che vi ho raccontato nello scorsoepisodio e a quelle che vi sto per raccontare. Perché forse questi eventi incredibili non sono davvero miracoli, forse ancora non sappiamo abbastanza, anzi, di sicuro nonsappiamo abbastanza. L'umanità ha ancora molta strada da fare, ma sognare non costanulla.*Questo è il seguito dell'episodio "Non fermarti nel passato"*Testo e voce: Lucia L. FerrariMusiche di Kingsley Elliot Kaye
Ah, i viaggi nel tempo...esiste qualcuno che, anche solo per un momento, non abbia fantasticato su questa possibilità? Cosa fareste? Dove andreste? Cosa direste a voi stessi nel passato? Chi vorreste conoscere...o magari rivedere? Oggi però non vi parlerò di fantomatici macchinari e missioni speciali nel futuro. Vi racconterò invece di eventi straordinari accaduti a gente comune. E voi come me forse non potrete fare a meno di chiedervi...davvero possiamo andare solo avanti?
Perché ci si bacia sotto il vischio? Andiamo a scoprire insieme la leggenda all'origine di questa usanza un po' speciale. Buon Natale!~.~.~Voce e testo: Lucia L. FerrariMusiche: Kingsley Elliot Kaye
Era il 4 dicembre 1872. Il Dei Gratia, brigantino canadese navigava a largo delle isole Azzorre quando avvistò un'altra nave che si avvicinava con manovre strane e apparentemente senza senso. La nave era la Mary Celeste, in buone condizioni, con attrezzatura e carico quasi intatti, ma era alla deriva. E del suo equipaggio, vivo o morto che fosse, non era rimasta traccia.~.~.~Voce e testo: Lucia L. FerrariMusiche: Kingsley Elliot Kaye
"Era la più nobile e la più bella donna di Milano. La più nobile, perché era una Visconti; la più bella, perché si chiamava Margherita"Nacque in una delle famiglie nobili più antiche d'Italia, eppure, né il suo nome, né le ricchezze poterono salvarla da un tragico destino. E si dice che il suo spirito ancora si aggiri senza pace in quella torre ormai in rovina...Testo e voce: Lucia Laura FerrariMusiche: Kingsley Elliot Kaye
E' la mattina del 2 luglio 1937. Amelia Earhart e il suo navigatore Fred Noonan sono attesi sulla piccolissima isola di Howland nel mezzo dell'Oceano Pacifico. I due erano partiti da Lae in Nuova Guinea per quella che era considerata la tappa più difficile e pericolosa del loro viaggio intorno al mondo. Km e km senza terra in vista. Sotto di loro solo acqua. A bordo dell'Electra, uno dei velivoli più moderni dell'epoca, modificato appositamente per quell'impresa secondo le richieste della Earhart.Vicino all'isola li aspetta l'Itasca, nave della Guardia Costiera Americana, con il compito di assisterli durante e il viaggio. Le comunicazioni via radio sono difficili e complicate e le condizioni meteo non sono buone. Alle 7.42 il radioperatore riceve questo messaggio dall'Electra:«Dovremmo essere sopra di voi, ma non riusciamo a vedervi — ma il carburante si sta esaurendo. Non siamo riusciti a raggiungervi via radio. Stiamo volando a 1 000 piedi» La Earhart non riesce a sentire i messaggi dell'Itasca, né a determinare la posizione dei segnali inviati in codice Morse.Alle 8.43 un'altra trasmissione. L'ultima ufficiale.“Siamo sulla linea 157 337. Ripeteremo questo messaggio. Ripeteremo questo messaggio a 6 210 kHz. Attendete”E poi il silenzio. Sono passati 83 anni. Ma la scomparsa della grande aviatrice americana è ancora uno dei misteri irrisolti più affascinanti e discussi della storia.E il mondo non ha smesso di chiedersi: che fine ha fatto Amelia Earhart?
Il resoconto di una vicenda accaduta nel 1904. Strani e inquietanti fenomeni si verificarono in un cascinale in mezzo ai boschi di una bellissima valle svizzera.Testo e voce: Lucia L. FerrariMusiche di Kingsley Elliot Kaye
A noi piace guardare sotto la superficie. Nel profondo. E sotto le acque di questo piccolo e splendido lago, il lago di Monate, secondo un'antica leggenda, si nasconderebbe qualcosa di più. Una città. Che come Atlantide venne punita e sommersa, ma che ancora, nelle notti di Natale, dalle profondità fa risuonare le sue campane in memoria di ciò che fu.~.~.~Voce: Lucia L. FerrariTesto: Lucia L. FerrariMusiche: Kingsley Elliot Kaye
"Tanti colori, tante figure celebri, ma c'è qualcos'altro in questa cittadina, qualcosa di più misterioso e profondo, qualcosa che non potete vedere, ma che alcuni, pochi tra voi, potranno forse sentire. E non sappiamo dire se questa sia una fortuna, un dono o una maledizione."Voce: Lucia L. FerrariTesto: Lucia L. FerrariMusiche: Kingsley Elliot Kaye*La parte iniziale è tratta da "Il cuore rivelatore" di Edgar Allan Poe
Quando la paura ci attanaglia, lasciamoci prendere per mano da lei. E lasciamo che ci conduca in luoghi e spazi sicuri, reali e immaginari. La paura sta nel mezzo, tra l’incoscienza e l’eccesso di fobia. Una breve riflessione per i due anni esatti dall’uscita del primo episodio di Vivi, intitolato I Mazzarditi, i pirati del Lago Maggiore. Nel momento storico che stiamo vivendo pare, a tratti di trovarsi nel mare in tempesta. Ma la luce di un faro, se la sappiamo vedere, ci porterà su lidi più sicuri.Voce: Lucia L. FerrariTesto: Federica BajMusiche: Kingsley Elliot Kaye
In principio fu Samhain, il capodanno celtico che, in origine, si celebrava nella notte tra il 31 ottobre e il primo novembre. Poi arrivò la Notte di Ognissanti e infine Halloween. Tra antiche e nuove usanze, le prossime ore di tenebra sono festeggiate, da millenni, in tutto il mondo. Protagonista è la MORTE, che solo in apparenza è “FINE”. In realtà sotto la terra coperta dal gelo invernale, una nuova vita germoglia in silenzio.Voce: Lucia L. FerrariTesto: Federica BajMusiche: Kingsley Elliot Kaye
Il fiume bianco è una storia che arriva da lontano. Nasce dalle inquietudini di un ragazzino che affronta le prime prove di coraggio, nasce dalle oscure leggende di paese, nasce da alcuni episodi di cronaca che si sono mescolati con l'orrore nelle memorie di chi all'epoca aveva pochi anni.Ed è un viaggio nella solitudine. Una solitudine che è insieme rifugio e condanna.*********Maico Morellini, classe 1977, vive in provincia di Reggio Emilia e lavora nel settore informatico. Con il suo primo romanzo di fantascienza, "Il Re Nero", ha vinto il Premio Urania 2010, pubblicato nel novembre del 2011 da Mondadori. Nel 2014 ha creato per Delos Digital la serie hard science fiction "I Necronauti" e nel 2016 il suo secondo romanzo di fantascienza, "La terza memoria", è uscito su "Urania" mentre sempre nel 2016 è stata pubblicata da Vincent Books l’antologia di fantascienza ‘Voci della Polis’. Il suo romanzo “Il diario dell’estinzione”, pubblicato da Watson Edizioni nel 2018, ha vinto il Premio Italia come miglior fantasy. Ha pubblicato racconti su diverse antologie. ‘Il fiume bianco’, racconto di questo podcast, risale al 2004 ed è un omaggio a una di quelle leggende di paese tanto care alla Pianura Padana. Da bambino l’Albero del racconto lo ha tenuto sveglio per parecchie nottate. ‘Il fiume bianco’ fa parte di ‘7 Note Nere’, una raccolta di racconti horror-weird pubblicata da Delos Digital.
E' la mattina del 25 novembre 1650. Nella piccola cittadina di Cassano d'Adda, nel cuore della pianura padana, una figura spettrale di nero vestita percorre veloce un sentiero nella brughiera. E' una donna, con gli occhi spiritati e l'aria da folle. La chiamano la Sibilla e nasconde un orribile segreto. Un segreto che minaccia di spezzare legami e distruggere vite.Un segreto che non dovrebbe mai essere svelato.
Dalle nostre case alle vostre, Vivi augura a tutti voi una Buona Pasqua. Scegliamo due parole che vi siano da guida in questi strani giorni di festa. Solitudine e fantasia. La seconda parola possa rendere più gradevole la prima...
Una visita virtuale, perché di questi tempi altro non può essere, in uno dei luoghi più suggestivi del Varesotto. Torba con il suo monastero, patrimonio del Fai, è un luogo carico di mistero. Per la sua architettura e per la sua storia. In un lontano passato fu abitato da una comunità di monache benedettine. Alcune di loro, ancora oggi si aggirano nella brughiera e nei boschi attorno all’edificio. Anime in pena che cercano di rientrare in quella che fu per secoli la loro dimora. Questa è la loro storia e quella di un inquietante affresco che le raffigura.
Il suo nome era Atenodoro. Professione filosofo. E con “filosofia” riuscì a non farsi travolgere dalla vicenda che lo vide protagonista: un vecchio edificio e il spettro che lo abitava. Questa è la storia documentata, in una lettera di Plinio il giovane nel I secolo D.C., del primo caso di infestazione di una casa e, di conseguenza, del primo vero fantasma della Storia.
Una vacanza tra amici, le dolci colline del Chianti in tempo di vendemmia. Una notte di luna piena e un cavallo al galoppo che sfreccia nell’oscurità. A distanza di quarant’anni c’è chi ancora ricorda quel momento: l’incontro con uno dei fantasmi più conosciuti e longevi d’Italia. Quello del barone Bettino Ricasoli che in sella al suo destriero, ieri come oggi, si manifesta nei boschi di querce e castagni con l’impalpabile leggerezza di spettro. Questa è la sua storia.
Per quest’anno che sta arrivando vi auguriamo l’essenziale. Un foglio di carta e una matita. Un foglio di carta, una matita e un viaggio. Dal vecchio al nuovo. Dal noto all’ignoto che ci attende. Attraversando un ruscello o un fiume in piena per raggiungere, forse chissà, quella luce lontana che vi porterà… quello che più desiderate . E’ il nostro augurio, l’augurio di Vivi per tutti voi.
Chiamatelo come volete: Santa Claus, Sinterklaas, Babbo Natale e per ogni parte del mondo un nome diverso, una diversa tradizione. All'origine era Nicola. Un giovane di nobili origini che fece dell'altruismo e della generosità lo scopo di una vita. Questa è la sua storia che si dipana nei secoli e nei secoli cambia e nei secoli ci porta la magia di una sola notte. Quella di Natale. Una augurio speciale da VIVI a voi che ascoltate...
Elizabeth Siddal. Artista, modella, poetessa, donna straordinaria dalla vita tormentata. Il suo volto lo potete trovare su tanti dei dipinti dei preraffaelliti di cui è spesso definita la "musa". In questo episodio vi raccontiamo la sua storia.
Le mura come luogo dell’anima. Tra le mura dell’edificio di cui vi parliamo oggi di anime ne sono passate tante. Ieri, come oggi. Quelle di ieri si muovono ancora leggere tra stanze e spazi di quello che oggi è un hotel. Un tempo neanche troppo lontanoinvece, un sanatorio. Abbracciato dai boschi e dalle montagne della bella Engadina.
Pochi giorni fa, il solstizio e il giorno di San Giovanni hanno ufficialmente dato avvio all’estate. Due giorni magici celebrati in tutto il mondo con storie e leggende che si perdono nei tempi. Storie da raccontare. Noi di Vivi, in questo episodio, ve ne abbiamo riservata una inedita che ci ha viste dirette protagoniste. Una storia singolare, come piacciono a noi.
La storia è fatta di grandi personaggi, famosi, coraggiosi, buoni o cattivi. E poi ci sono tante persone che non saliranno alla ribalta della cronaca, ma che pure, con le loro azioni, sono capaci di cambiare il destino di uomini e popoli. Don Giovanni Verità di Modigliana è uno di loro. E questa è la sua, di storia.
Se decidete di sposarvi a Milano e di fare qualche foto di rito davanti al Duomo osservate con attenzione. In mezzo ai volti conosciuti e sorridenti potrebbe capitarvi di vedere una donna con un lungo ed elegante abito nero. Dai contorni indefiniti e dagli occhi bianchi. Ma non abbiate paura. Si dice che ogni tanto le piaccia comparire nelle foto dei matrimoni e che la sua figura sia addirittura di buon auspicio per i neo sposi. Si chiamava Carlina. E questa è la sua storia.
Con il ritorno sugli schermi di Game of Thrones abbiamo deciso di dedicare questo episodio a una creatura magica che da sempre fa parte dell'immaginario fantastico...il drago.Abbiamo un drago spaventoso e un animale indomito. Una battaglia leggendaria e l'origine di una città. Il famoso toro rosso, stemma di Torino, è il protagonista di un'incredibile leggenda che da secoli si tramanda e che vi terrà con il fiato sospeso.
C’è un luogo in val d’Ossola, vicino all’Alpe Devero, dove larici secolari e distese di mirtilli costeggiano uno splendido lago. Un lago che sembra immerso in un’atmosfera magica…come magica, secondo la leggenda, è la sua origine.
"C'era una volta, tanto tempo fa , in un paesino sperduto della Lombardia, una bellissima principessa di nome Manigunda che sempre si accompagnava al suo fido compagno, un cane dal manto bianco come la neve...". Potrebbe iniziare così la storia, proprio come una fiaba di quelle che si leggono ai bambini. Tuttavia la nostra non è una principessa felice e il lieto fine non le fu purtroppo concesso. Figlia del re longobardo Liutprando e fondatrice, nel 737, del Monastero di Cairate Manigunda ebbe una vita tormentata in cui magia, leggenda e realtà storica si intrecciano e si confondono...
La primavera è giunta e con lei la natura esplode. Vi proponiamo una passeggiata in luoghi magici dove potrete incontrare le creature sottili che dimorano in alberi e fiori.
Se la figura dipinta in un quadro vi osserva non è detto che sia vostra suggestione. Le tele a volte vivono. Le immagini si materializzano in presenze inquietanti e sfuggenti. Questa è la storia di due quadri “infestati”. Una ninfa dei boschi e un volto di uomo che hanno abbandonato il quadrato di una cornice per farci visita. Non sempre gradita.
Il parco milanese, sulla cui area sorgeva in tempi ormai remoti un cimitero, non è frequentato solo da passanti, jogger, mamme con carrozzine e cani con i loro padroni. Una misteriosa donna vestita di nero si aggira di notte tra i viali, adescando i passanti e conducendo pochi prescelti in un luogo dove passione e morte di si fondono in un lugubre abbraccio. Verità o leggenda? Questa e la storia dei fantasmi che abitano, da secoli, il parco nel cuore di Milano.
Il vecchio cimitero di Viggiù è una piccola Spoon River di Lombardia, splendido esempio di arte sepolcrale dell’Ottocento Lombardo. Qui, a distanza di due secoli, ancora si possono sentire i sospiri di quelli che “dormono sulla collina”.
1933. Nei dintorni di Vergiate un oggetto non identificato si schianta al suolo. Aeromobile dicono. Ma forse di natura non terrestre. Il fatto coinvolse anche l’allora governo fascista e lo scienziato Guglielmo Marconi. Ecco i retroscena di una vicenda “fumosa” che puó essere considerata il primo avvistamento ufologico d’Europa.
A voi che state brindando a questo nuovo inizio sappiate che non siete soli. Avrete trascorso molto tempo nelle vostre case durante questi giorni di festa circondati da familiari e amici con i calici alzati e voci e risa e schiamazzi. Oggi vi proponiamo il silenzio. Perché solo in silenzio possiamo in qualche modo accorgerci che non siamo soli. Non siete soli. Dentro e fuori le nostre case dimorano e ci ascoltano e ci osservano. Vivono con noi. Li sentite?
Siamo agli inizi del 1500 quando, a Venegono Superiore, sette donne sono accusate di stregoneria e condannate al rogo: nel castello che ancora domina la cittadina, furono imprigionate e sottoposte a regolare processo. La Santa Inquisizione, voluta da Paolo III per combattere più efficacemente la riforma protestante, non era ancora stata costituita ma in questa parte del Seprio la caccia alle streghe era già iniziata. Una storia inquietante di riti diabolici, incantesimi e malefici. Una vicenda in cui le ombre hanno, troppo spesso, il sopravvento sulle luci.