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Il patto Putin-Jong Un, il Canada inserisce le IRGC tra i gruppi terroristici e la Louisiana decide l'esposizione nelle scuole dei Dieci Comandamenti
Rapporto Onu accusa Israele di “sterminare” i palestinesi. Venezuela: minacce di morte alla leader dell'opposizione. Arabia Saudita: salgono a 900 i morti al pellegrinaggio per il caldo. La Louisiana il primo stato americano a richiedere i Dieci Comandamenti nelle scuole. Patto strategico tra Russia e Corea del Nord. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli
I Dieci Comandamenti: il film che smascherò l'analfabetismo biblico (angolodiwindows.com) --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/corgiov/message
Tanti credono in molte cose, ma purtroppo pochi hanno una fede basata sulla Parola di Dio. Questo catechismo ti aiuterà ad avere una fede solida. Questo è domanda e risposta n. 41 della serie di domande e risposte brevi dal catechismo battista del 1693 - versione di Charles Spurgeon. Domanda: Qual è il compendio dei dieci comandamenti? Risposta: Il compendio dei dieci comandamenti è amare il Signore Iddio nostro con tutto il nostro cuore, con tutta l'anima nostra, con tutta la nostra forza e con tutta la nostra mente; ed il nostro prossimo come noi stessi. Versetti: Matteo 22:37-40 - Gesù gli disse: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". 38 Questo è il grande e il primo comandamento. 39 Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti». Link: Ebook - Fede Riformata Verità & Vita Podcast La Soluzione per la tua Paura Libretto gratis - Mi Connetto Libretto gratis - Riforma 500 Libretto gratis - Libero Speakpipe - Lasciaci una domanda o commento Catechismo Playlist --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vera-vita-podcast3/message
Il primo comandamento, Non avrai altro Dio all'infuori di me, proibisce l'idolatria, la superstizione, ilsacrilegio,l'eresia, l'invocazione del demonio, lo spiritismo, l'aggregarsi alle false religioni ed alle setteanticristiane, e l'ignoranza delle verità della Fede.Il secondo comandamento, Non nominare il nome di Dio invano, proibisce di nominare il nome diDio senza rispetto, di bestemmiare contro Dio, la Santissima Vergine, o i Santi, e di fare giuramentifalsi, illeciti, o inutili.
Oggi parliamo delle batterie degli smartphone I Dieci Comandamenti delle batterie (angolodiwindows.com) --- This episode is sponsored by · Anchor: The easiest way to make a podcast. https://anchor.fm/app --- Send in a voice message: https://anchor.fm/corgiov/message
Amiamo sempre troppo poco e troppo tardi è una frase di Roberto Benigni nel video dei Dieci Comandamenti.Al minuto 7,57 il passaggio sulla felicità è a mio avviso un esempio che dovremmo ricordare...Scopri tutto su:https://www.latuamappa.com/amiamo-sempre-troppo-poco-e-troppo-tardi-di-roberto-benigni/------------------------Unisciti a noi su: https://www.latuamappa.com/Corso gratuito: Mappe Mentali in Pratica: https://goo.gl/NjEXfSSocialFacebook: https://www.facebook.com/marcoventuri2016/Instagram: https://www.instagram.com/marcoventuri2018/LinkedIn : https://www.linkedin.com/in/marco-venturi-bb8174164/
Per anni, anzi per secoli ci è stato insegnato che tutta la morale cristiana si basa sui Dieci Comandamenti, in altre parole che i dieci comandamenti non sono i frutti della tua identità di cristiano, ma sono piuttosto quei prerequisiti necessari per potersi dichiarare cristiano. E' vero?
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6665LE OLIMPIADI DEI NUOVI PECCATI DEL PENSIERO UNICOdi Stefano MagniLe Olimpiadi di Tokyo del 2020 si aprono nel peggiore dei modi. Prima di tutto perché, come suggerisce la data stessa, iniziano con un anno di ritardo a causa del Covid. In secondo luogo perché i contagi, in Giappone, sono in crescita e 91 casi sono direttamente collegati all'organizzazione dei Giochi. Ma soprattutto, a far notizia, sono una serie di clamorose dimissioni dei vertici dell'organizzazione. L'ultima di queste è giunta ieri: Kentaro Kobayashi, direttore della cerimonia di apertura, si è dimesso ieri, chiedendo scusa in pubblico. Il motivo? Nel 1998 (23 anni fa), in uno spettacolo teatrale trasmesso in televisione, il comico giapponese aveva fatto una battuta sulla Shoah.Le sue dimissioni erano state precedute di una settimana da quelle di Keigo Oyamada, in arte "Cornelius", musicista pop di fama internazionale, che aveva composto le musiche della cerimonia inaugurale e di chiusura dei Giochi. Il motivo? Da ragazzino, quando frequentava la scuola, aveva bullizzato dei suoi compagni di classe. Ne aveva parlato in un'intervista rilasciata 26 anni fa che, ovviamente, è riemersa in queste settimane.In marzo si era dimesso anche Hiroshi Sasaki, direttore creativo. Non aveva bullizzato alcun compagno di classe, non aveva fatto battute sulla Shoah. Però aveva fatto una battutina su una attrice giapponese, sovrappeso. Con un gioco di parole l'aveva soprannominata "Olympig", unendo le parole inglesi di Olimpiadi e di maiale. Scandalo, dimissioni e scuse in pubblico.LE DONNE SONO CHIACCHIERONE: OBBLIGATO ALLE DIMISSIONIIl mese prima anche l'83enne Yoshiro Mori era stato costretto a dimettersi, dopo una rapida e violenta campagna stampa, da capo del comitato organizzativo. Aveva scherzato pesante sulle donne, affermando di non voler riservare una quota rosa del 40% nel comitato (dove erano presenti 5 donne su 26 membri), perché "parlano troppo" e quindi le riunioni sarebbero durate molto di più. «Se una di loro alza la mano per intervenire, le altre pensano di essere obbligate a rispondere, e alla fine tutte quante si ritrovano a parlare». Travolto dai commenti negativi sui social network, dopo una breve resistenza, nonostante l'età e la sua fama di dirigente sportivo, nonché ex premier del Giappone (2000-2001), Yoshiro Mori aveva dovuto rassegnare le dimissioni.Ma anche nelle squadre che partecipano, non mancano gli scandali. L'ultimo, in ordine di tempo, riguarda il Comitato olimpico australiano, il cui presidente John Coates, in conferenza stampa, ha suggerito vivamente alla premier del Queensland, Annastacia Palaszczuk, di partecipare alla cerimonia d'apertura. Per un motivo molto semplice: la sede delle Olimpiadi del 2032 sarà Brisbane, quindi, al di là dei timori sul Covid (motivo per cui la Palaszczuk non andrà a Tokyo), è bene che la premier vada e impari dall'esperienza di queste Olimpiadi. E dove sarebbe lo scandalo, in questo caso? Suggerire a una donna come comportarsi è "mansplaining", una colpa gravissima per il politicamente corretto. La diretta interessata non si dice per nulla offesa nei confronti di Coates, ma i social network australiani si stanno riempiendo di insulti e richieste di dimissioni.LA SCURE DEL POLITICAMENTE CORRETTOAbbiamo già capito, dunque, che in queste Olimpiadi, prima di tutto, vince chi sopravvive... alla scure del politicamente corretto. Ma parlare semplicemente di "politicamente corretto" in questo caso è un eufemismo.Per la prima volta, infatti, assistiamo in diretta a un nuovo rito: il passato di tutti i personaggi in vista viene scandagliato minuziosamente e alla più piccola imperfezione si risponde con l'obbligo delle dimissioni e una confessione in pubblico del peccato commesso. Peccato, non reato, perché non si attende neppure un eventuale processo (che si concluderebbe, quasi certamente, con un'assoluzione). Questa mentalità, che nasce nell'America puritana secolarizzata degli ambienti liberal, evidentemente si è diffusa in tutto il mondo, anche in Giappone, dove si innesta sul codice d'onore locale. E così vediamo personaggi di successo, giovani e anziani, al culmine della loro carriera, anche un ex primo ministro, che chinano il capo, si arrendono, confessano le loro colpe che risalgono anche a decenni precedenti o consistono in una sola battuta non apprezzata.È il contrario del sacramento della Riconciliazione. Dove per un cattolico la confessione è segreta e personale, qui è pubblica e trasmessa in mondovisione. Non c'è perdono: la macchia del passato resta per sempre e provoca la perdita del proprio status sociale. E cambiano i peccati che non c'entrano più nulla con i Dieci Comandamenti. Una battuta, per quanto sia di cattivo gusto, non è un peccato mortale. Ma lo diventa per il nuovo culto, soprattutto se riguarda donne e minoranze. Un atteggiamento giudicato "paternalista" (come il "mansplaining") diventa un peccato capitale, anche se è tenuto da un uomo che non aveva alcuna intenzione di offendere il prossimo. E a giudicare e condannare c'è la "massa": il grande pubblico dei social network e i telespettatori di tutto il mondo. Sono loro che, debitamente istigati da minoranze militanti e permanentemente mobilitate, condannano senza appello. Le autorità ricorrono alla censura preventiva, per evitare di perdere la faccia, e i condannati devono arrendersi ed espiare.
Domenica 4 Ottobre 2020 – Diciottesima domenica dopo Pentecoste Letture bibliche: Salmo 19; Esodo 20:1-20; Filippesi 3:4-14; Matteo 21:33-46 Dopo aver respinto Dio e le sue leggi morali, tanti oggi vogliono essere dio e legge a sé stessi, fare quel che ritengono più opportuno o conveniente, decidere loro quel che sia giusto o sbagliato. Si dice debba essere “la democrazia” a stabilire di volta in volta che cosa sia giusto – e che per questo le leggi cambino. Il risultato? Completo caos, ingiustizie ed oppressione. Dio, il Creatore, ha riassunto nei Dieci Comandamenti le regole di base della nostra vita che garantiscono la nostra più autentica libertà. Lo considereremo quest'oggi nelle letture bibliche e nella nostra riflessione. https://www.tempodiriforma.it/wp/10-cose-che-dovresti-sapere-sui-dieci-comandamenti-esodo-201-20/
Chi è il dentista digitale? Uno strano personaggio che fa le otturazioni via mail?! Assolutamente no! in realtà non è nemmeno il futuro, è il presente. Mi sono laureato nel 2008 con una tesi sulle protesi digitali in CAD/CAM. da allora, sono un dentista nerd con la passione della tecnologia! Penso che una mentalità digitale, l'innovazione tecnologica, la ricerca costante e senza sosta dell'eccellenza siano la chiave per una cura degna di tal nome. In questa puntata ti racconto i miei dieci comandamenti, la mia filosofia di lavoro, la via del dentista digitale.Buon ascolto!
La Commissione Musica della CED I Distretto rilancia, con il supporto della Tavola Valdese e degli altri distretti, il canto corale "virtuale", dopo l'ottimo successo della prima proposta con il Padre Nostro.Marco Poët, referente della Commissione Musica: «Siamo stati invitati a pensare di rifare l'esperimento per un'altra occasione. Quest'anno non avremo il Sinodo delle chiese valdesi e metodiste, ma la corale che canta solitamente al culto di apertura del Sinodo è sempre formata con l'aggregazione di coralisti e coraliste che arrivano da varie realtà e zone d'Italia.Ci è sembrato quindi il momento adatto per ricreare una corale comunitaria, anche se in versione "virtuale". Invitiamo quindi tutti a inviarci entro il 2 agosto il loro contributo sull'inno 207, I Dieci comandamenti, un'antica complainte valdese molto conosciuta».I video vanno inviati all'indirizzo email musicaced1@gmail.com.
La Commissione Musica della CED I Distretto rilancia, con il supporto della Tavola Valdese e degli altri distretti, il canto corale "virtuale", dopo l'ottimo successo della prima proposta con il Padre Nostro.Marco Poët, referente della Commissione Musica: «Siamo stati invitati a pensare di rifare l'esperimento per un'altra occasione. Quest'anno non avremo il Sinodo delle chiese valdesi e metodiste, ma la corale che canta solitamente al culto di apertura del Sinodo è sempre formata con l'aggregazione di coralisti e coraliste che arrivano da varie realtà e zone d'Italia.Ci è sembrato quindi il momento adatto per ricreare una corale comunitaria, anche se in versione "virtuale". Invitiamo quindi tutti a inviarci entro il 2 agosto il loro contributo sull’inno 207, I Dieci comandamenti, un'antica complainte valdese molto conosciuta».I video vanno inviati all'indirizzo email musicaced1@gmail.com.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6117RIPASSARE LA FEDE DURANTE IL CORONAVIRUS di Luca MarcolivioCon la sua ultima iniziativa, Juan Manuel Cotelo ha realizzato un desiderio che da tempo aveva nel cuore: tornare a fare il catechista. Il regista spagnolo, noto in particolare per docufilm come L'ultima cima e Terra di Maria, ha svolto catechesi nelle parrocchie per molti anni fino a che non è diventato famoso per le sue pellicole e ha iniziato a girare il mondo.Come un po' in tutta Europa, i bambini e i ragazzi spagnoli hanno dovuto sospendere il catechismo e hanno visto slittare le date delle loro prime comunioni e cresime. Da qui l'idea di Cotelo di realizzare una serie di video-catechesi, diffuse sui profili social e sul canale YouTube di Infinito +1, la casa produttrice da lui stesso fondata.Con episodi di cinque-sei minuti ciascuno, Cotelo illustra ai suoi piccoli utenti i fondamenti della fede: i Dieci Comandamenti, il Padre Nostro, l'Eucaristia, la Vergine Maria, lo Spirito Santo. A ciò si aggiungono approfondimenti sulla Sacra Scrittura, sulla nascita di Gesù, sugli angeli custodi. Tutte le catechesi sono veicolate dal carisma scenico di Cotelo e da mille trovate spettacolari, accompagnate da un garbato umorismo, che - si parva licet - evoca il buonumore dei grandi santi: da San Tommaso Moro a San Filippo Neri fino a don Bosco e San José Maria Escrivà.CURRICULUM VITAE DI DIONel Catequizmo spiccano capitoli particolarmente intelligenti e originali, come quello sul Curriculum vitae di Dio. Qual è il suo indirizzo? «Vivo da tutte le parti ma per le emergenze mi trovate dentro il cuore umano», si legge sul curriculum del Padre Eterno... E l'età? Indefinibile, perché Egli è, al tempo stesso il più vecchio e, vista la sua iperattività, il più giovane, infatti «non va mai in vacanza, non ha un giorno libero in tutto l'anno!», spiega Cotelo. Situazione familiare: «Padre di una famiglia numerosa, il numero dei miei figli è incalcolabile...». Professione e lavori svolti: «La quantità di cose che Dio ha fatto e che sa fare è enorme: creatore del Cielo e della Terra, creatore di tutte le cose visibili e invisibili», tuttavia, «la sua specialità è fare l'impossibile!». Competenze linguistiche: «Dio parla tutte le lingue del mondo. Tutte!». Pubblicazioni: «Dio è anche l'autore di un libro che è il più venduto nella storia di tutti i libri e questo libro è la Bibbia!».Spassoso e istruttivo anche l'episodio del Profetic Football Club: il dream team di Dio vede in campo Abramo, in porta, Daniele, Davide e Debora in difesa, Elia, Eliseo, Isaia, Mosè, Samuele a centrocampo, Geremia, Giona e Giovanni in attacco... Il «miglior acquisto della storia», colui che «fa più gol di tutti», è però Gesù, la cui strategia per andare a segno è «obbedire» e «fare la volontà del Padre». «Dio fa sempre un gioco di squadra - spiega Cotelo -. Lui potrebbe giocare anche tutte le partite da solo, perché è il miglior giocatore che esista. E allora perché fa un gioco di squadra? Perché Dio è amore e l'amore è sempre un gioco di squadra!». «Mettendo Dio al centro - prosegue la video-catechesi - possiamo vincere le partite più difficili della vita: le malattie, le tristezze e anche la morte!».PRODOTTO INDIRIZZATO NON SOLO AI BAMBINI MA ANCHE AI GENITORIL'Italia è il primo paese non ispanico ad aver adattato e diffuso il Catequizmo di Juan Manuel Cotelo. Doppiaggio e ritocchi visivi sono curati da Francesco Travisi, responsabile di Infinito +1 Italia, che ha così supplito alla mancata disponibilità degli studi dovuta all'emergenza sanitaria. «Catequizmo è un prodotto indirizzato non solo ai bambini ma anche ai genitori», spiega Travisi alla Nuova Bussola Quotidiana. «Spesso capita che i bambini della Prima Comunione vengano "depositati" in chiesa, per un puro e semplice "babysitting religioso". Noi, però, visto che i bambini stanno rispondendo bene a questo appuntamento online, invitiamo i genitori a guardare anche loro il Catequizmo: può essere l'occasione per pregare coi figli o per provare a ripercorrere la propria storia spirituale, in un momento in cui, presi dalla routine, dal lavoro e da molto altro, alcuni adulti si raffreddano nella fede». Nonostante il linguaggio semplice e le modalità comunicative rivolte principalmente all'infanzia, Catequizmo ha effettivamente suscitato interesse e favore anche nel pubblico adulto: «In molti mi stanno scrivendo per dirmi quanto è bello questo appuntamento giornaliero e la cosa curiosa è che spesso non hanno figli, né sono catechisti», sottolinea Travisi.Nella versione originale, Catequizmo è arrivato nei giorni scorsi alla trentesima puntata, superando le 73mila visualizzazioni. L'idea di Cotelo è di completare l'opera entro maggio, mese in cui, normalmente, si celebrano le Prime Comunioni, per un totale di quaranta video, numero simbolico che sugella questa lieta e specialissima "quarantena catechistica". La versione italiana è arrivata al diciottesimo video sabato scorso. «Non siamo Netflix, quindi non godiamo di un grande vantaggio pubblicitario, la nostra forza principale è nel passaparola», continua Francesco Travisi. Senza imponenti promozioni, comunque, i video del Catequizmo nella versione italiana hanno superato le duemila visualizzazioni. È partita nel frattempo anche la versione rumena della video-iniziativa, mentre sono sul trampolino di lancio, le edizioni tedesca e croata.Il buon successo riscosso dal Catequizmo anche tra gli adulti dimostra che i contenuti veicolati non valgono solo per l'infanzia. Anche con un approccio leggero, si possono trasmettere concetti profondi e veri e, tra le righe, si può fare persino un po' di sana apologetica. Del resto, come affermava il grande Chesterton, «la ragione per cui gli angeli sanno volare è che si prendono con leggerezza».
Cosa sarebbe accaduto se quel famoso venerdì che tutto il mondo cristiano e non solo ricorda, Gesù avesse scampato miracolosamente alla morte? Quale impatto avrebbe avuto sulla vita del mondo, sulla tua e sulla mia? --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 7 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 11 min. E se quel venerdì non fosse mai arrivato? E se quel venerdì, in qualche maniera miracolosa, Gesù avesse scampato la morte, avesse attraversato indenne la croce, cosa sarebbe successo? Leggiamo assieme Matteo 27: "50 E Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rese lo spirito. 51 Ed ecco, la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si schiantarono, 52 le tombe si aprirono e molti corpi dei santi, che dormivano, risuscitarono; 53 e, usciti dai sepolcri dopo la risurrezione di lui, entrarono nella città santa e apparvero a molti. 54 Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, visto il terremoto e le cose avvenute, furono presi da grande spavento e dissero: «Veramente costui era Figlio di Dio»." (Matteo 27:50-54) Se non ci fosse stato quel venerdì non sarebbe successo quello che viene detto al versetto 51: "... la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo...". La cortina del tempio sarebbe rimasta sana e noi saremmo rimasti separati da Dio. La cortina del tempio era la tenda spessissima che separava il luogo santissimo, il posto dove soltanto una volta all'anno entrava il sacerdote e dove Dio manifestava la sua presenza, che veniva riempito la presenza di Dio e dove era conservata l’Arca del Patto dove erano conservate le tavole con i Dieci Comandamenti dati a Mosè. Se non ci fosse stato quel venerdì quel patto sarebbe rimasto per sempre nelle mani di un sacerdote che doveva fare sacrifici che doveva operare in nostra vece. E invece no, quel venerdì (ringraziando Dio) è venuto, la cortina del tempio è lacerata in due, il tempio non ha più una porta d'ingresso perché l'unica porta d'ingresso è Gesù, e il suo sangue, e quella croce. Se non ci fosse stato quel venerdì, per sempre saremmo stati separati della presenza di Dio; e invece Dio aveva proprio strutturato gli eventi perché ci fosse quel venerdì, perché quella morte violenta del suo figlio in croce potesse far sparire la separazione che c'era tra lui e noi. Se non ci fosse stato quel venerdì non sarebbe successo quello che leggiamo al versetto 55 “... le tombe si aprirono e molti corpi dei santi che dormivano risuscitarono”. Se non ci fosse stato non ci sarebbe stata la resurrezione; se non ci fosse stato quel venerdì una volta morti sarebbe finito tutto. E invece no, proprio quando è morto Gesù, Dio ha previsto delle resurrezioni come dimostrazione della potenza che stava per sprigionare quella croce, anticipando i tempi e facendo rivivere alcune persone che avevano sperato in Gesù come te e me. Per dimostrare la potenza che c'era in quella croce. Se non ci fosse stato quel venerdì Santo non avremmo la resurrezione, e non avremmo la certezza di vivere in eterno assieme con Gesù se crediamo in lui. Se non ci fosse stato quel venerdì non sarebbe successo quello che è scritto al versetto 54: “... il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, visto il terremoto e le cose avvenute, furono presi da grande spavento e dissero ‘veramente costui è il figlio di Dio.’ “ Se non ci fosse stato quel venerdì le persone non avrebbero capito che quello realmente era il Figlio di Dio, che la potenza del prodigio di quella croce era dovuta alla potenza che Dio aveva messo in Gesù. Leggiamo anche Atti: "14 Ma Pietro, levatosi in piedi con gli undici, alzò la voce e parlò loro così: «Uomini di Giudea, e voi tutti che abitate in Gerusalemme, vi sia noto questo e ascoltate attentamente le mie parole. 15 Questi non sono ubriachi, come voi supponete, perché è soltanto la terza ora del giorno; 16 ma questo è quanto fu annunciato per mezzo del profeta Gioele: 17 Avverrà negli ultimi giorni”, dice Dio, “che io spanderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, #i vostri giovani avranno delle visioni, e i vostri vecchi sogneranno dei sogni. 18 Anche sui miei servi e sulle mie serve, in quei giorni, spanderò il mio Spirito e profetizzeranno. 19 Farò prodigi su nel cielo e segni giù sulla terra, sangue e fuoco, e vapore di fumo. 20 Il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno del Signore. 21 E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato.” (Atti 2:14-21) Qui è Pietro che parla quando lo Spirito Santo è arrivato nei discepoli e li ha riempiti e cominciano a parlare in tutte quante le lingue e tutti quanti li capiscono nella propria lingua madre. Se non ci fosse stato quel venerdì, non sarebbe arrivato lo Spirito Santo, quello spirito che aveva riempito Pietro e gli Apostoli, mandandoli ad evangelizzare tutte le persone in quella città; e in quella stessa giornata più di tremila persone credettero al vangelo. Gesù ha detto più di una volta “se non vado via io, se non vado via questo venerdì, non potrò mandarvi chi mi sostituisce, chi vi riempie, perché fisicamente io non posso riempirvi come uomo, ma posso riempirvi quando tornerò sotto forma di Spirito Santo, e che sarà disponibile a tutti quelli che credono in me.”. Se non ci fosse stato quel venerdì non avremmo lo Spirito Santo, e se non avessimo lo Spirito Santo non potremmo proclamare il vangelo del Signore. No so se avete fatto caso alla similitudine della situazione che c'è tra la morte di Gesù e gli ultimi tempi citati da Pietro; alla morte di Gesù il cielo si è oscurato la cortina del tempio si è è spaccata, ci sono stati terremoti e la terra è scesa nell'oscurità. Nel versetto 20 di atti 2 Pietro descrive una situazione simile; dice che “...il sole sarà mutato in tenebre e la luna di sangue prima che venga il grande e glorioso giorno del Signore.”. Non aspettiamoci che le cose vadano meglio, non aspettiamoci che, improvvisamente, tutto quanto diventerà facile; quello che dice Pietro, qui ispirato dallo Spirito Santo, è che le cose andranno di male in peggio, è che noi sperimenteremo la stessa paura che avranno sperimentato le persone alla morte di Gesù; ma c'è in arrivo qualche cosa di più grande, che c'è un giorno che sarà grande, e sarà glorioso, dove “... chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato.”. Se non ci fosse stato quel venerdì noi non avremmo potuto invocare il nome del Signore, se non ci fosse stato quel venerdì noi non avremmo potuto essere salvati tramite la croce. Ma venerdì c'è stato, quel venerdì c'è stato, Gesù è realmente morto, è stato crocifisso ed è morto per noi... ma il terzo giorno è resuscitato per dare a noi la sua potenza sotto forma di Spirito Santo, e riempirci. Che Dio sia benedetto per il venerdì che ha mandato a noi per poter essere liberi, per poter veder risolti i problemi del nostro peccare, per poter entrare nel tempio senza avere più una cortina che ci separa dal Padre, per poter accedere direttamente al Padre attraverso il Figlio. “... e avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato”. Che Dio benedica il tuo Venerdì Santo. --- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
Dio non gioca mai a nascondino coi suoi figli e le sue figlie, ma ti chiede di riallineare la tua vita con Lui per poterti dare le Sue benedizioni. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 12 min.Tempo di ascolto audio/visione video: 32 min. Vi ricordate dei giochi che facevate quando eravate bambini? Se avete dai quaranta anni in su, eravate come me, abituati a giocare “col niente”! Quando ero bambino non c'erano gli smartphone, e neppure la Play Station. La cosa più tecnologica con cui giocavo erano i trenini o l'allegro chirurgo! E' per questo che eravamo abituati a giocare “col niente”, semplicemente con i posti dove vivevamo, le strade, le campagne, le case diventavano i nostri “giocattoli preferiti”! Penso che il gioco che meglio spieghi il concetto di “giocare col niente” sia il “nascondino”. Cosa serve per il “nascondino”? Almeno tre persone, un posto abbastanza grande (un giardino, una casa), … e un po' di tecnica acquisita con l'esperienza. Per esempio, giocando a nascondino, col tempo avevo imparato che il nascondiglio ideale doveva essere buio e doveva essere angusto, stretto, piccolo. Sapete quale era il mio nascondiglio preferito? Ve lo mostro: Ero molto piccolo, e riuscivo ad entrare dentro la macchina da cucire di mia madre; potevo restare per ore là senza che nessuno mi trovasse. L'altra cosa che avevo imparato è che non dovevo muovermi! Dovevo stare assolutamente fermo. Cosa c'entra tutto questo con l'adorazione? La scorsa settimana abbiamo detto che “adorare” è scoprire che Dio mi cerca, e con l'adorazione io lo abbraccio per farlo esultare con canti di gioia. Oggi voglio sfidarvi a vedere l'adorazione come qualcosa di più di accorgersi di Dio e di abbracciarlo. Il salmo 22 dice: “Dio mio, io grido di giorno, ma tu non rispondi,e anche di notte, senza interruzione. Eppure tu sei il Santo, che siedi circondato dalle lodi d'Israele.” (Salmo 22:2-3) La parola che viene tradotta con “siedi” in ebraico è “יָשַׁב " “ yâšaḇ” , che è un termine che normalmente veniva riferito a chi sedeva non su di una sedia, ma su di un trono. Infatti un'altra versione traduce così: “Eppure tu sei il Santo,tu siedi in trono fra le lodi d'Israele.” (Salmo 22: 3 CEI 2008) Davide stava parlando di Dio, del suo Signore, del suo RE che siede su un trono, e dice che siede circondato dalle “lodi”, ovvero da persone che adorano. Isaia al capitolo 6 usa più o meno la stessa immagine, ma ci da più dettagli di come e dove siede Dio: “Nell'anno della morte del re Uzzia, vidi il Signore seduto sopra un trono alto, molto elevato, e i lembi del suo mantello riempivano il tempio.” (Isaia 6:1) Che strano! Sia Davide che Isaia raccontano di una situazione di crisi, Davide inseguito da Saul per ucciderlo Isaia senza più un re che governi, ma tutt'e due hanno la visione di Dio seduto sul trono! Ma, attenzione, con una differenza sostanziale: Davide si lamenta che Dio è lontano, Isaia invece vede Dio seduto (in Cielo) e i lembi del suo mantello arrivare fino a dentro il Tempio (in terra) e riempirlo. Cosa significa questo? Significa due cose fondamentali: 1. nei momenti di crisi, Dio continua ad essere RE (come afferma Davide) 2. nei momenti di crisi, il suo mantello riempie il Tempio (come dice Isaia). L'abbiamo detto tante volte: dov'era la presenza di Dio prima di Gesù? Nel Tempio! Ma, un attimo, il Tempio non c'è più, è stato distrutto dai Romani nel 70 DC! Dov'è allora Dio, adesso? “Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?” (1 Corinzi 3:16) Quale tempio, allora, riempiono i lembi del mantello di Dio nei periodi di crisi? Certo, stanno riempiendo ancora il Tempio di Dio; solo che stavolta non è un luogo fatto di colonne e travi di legno, ma un corpo fatto di carne e sangue. Tu ed io siamo il Tempio di Dio. Perché il lembi del mantello? Cosa stanno a significare? Vi ricordate la guarigione della donna col flusso di sangue? Cosa disse la donna? “Se riesco a toccare almeno le sue vesti, sarò salva.” (Marco 5:28) Gli Ebrei sapevano di non poter stare alla presenza di Dio; solo il Sommo Sacerdote, una volta all'anno, dopo aver fatto tutte le possibili e immaginabili purificazioni, poteva entrare nel “Luogo Santissimo”, dove era l'Arca del Patto con dentro le Tavole della Legge, i Dieci Comandamenti, che pensavano fosse il posto dove Dio poggiava i suoi piedi. Per questo si immaginavano di poter ricevere benedizione e Grazia solamente toccando una minima parte di stoffa che fosse a contatto con il corpo del Signore. La vedova credeva in questo, e la vedova aveva ragione, perché fu guarita dall'aver toccato il lembo della veste di Gesù Dio stava dicendo ad Isaia in visione: “Guarda, io sono sopra di voi, la mia benedizione e la mia grazia sarà efficace per voi che mi adorate, nel tempio.” Però... c'è un problema. La visione di Isaia è chiara: i lembi del mantello di Dio scendono nel tempio... da sopra a sotto. Questo significa che il tempio deve “stare sotto” “essere allineato” con Dio. E' molto più probabile che possa mangiare e far festa con il Re se sto già sedendo ai suoi piedi. E' molto più probabile che mi bagni se sto in mezzo ad un fiume, piuttosto che in mezzo al deserto. La Grazia di Dio è cibo per le nostre anime affamate; la Grazia di Dio è acqua fresca per la nostra sete di giustizia. ...ed adorare Dio mi pone nel bel mezzo del fiume che è la Grazia di Dio. Davide ha detto: “Eppure tu sei il Santo, che siedi circondato dalle lodi d'Israele.” (Salmo 22:3) Se sto lodando Dio, se lo sto adorando questo significa che sono “sotto di lui” e che la sua Grazia (i lembi del suo mantello) possono riempire il tempio, ovvero me stesso, proprio nel momento del bisogno, così come era Davide inseguito da Saul. C'è un problema: parlo per me... voi sicuramente siete differenti. L'ultima cosa che mi sento di fare quando ho un problema grave, quando sono nel bisogno è di “adorare”. Magari mi lamento, prego, supplico, urlo... ma “adorare”, mettere a disposizione la mia vita allinearmi con Dio e con la sua volontà... beh, quello è un po' più difficile. Non alzate le mani, ma quanti di voi, quando hanno avuto una brutta notizia o un periodo difficile, invece di adorare, hanno cercato “gratificazione” in qualcos'altro? Cibo... dormire... alcool... sesso... pornografia... droga... così, tanto per non pensarci. Lo scrittore di Ebrei dice invece: “Perciò, avviciniamoci con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare la grazia, quando ne abbiamo bisogno” (Ebrei 4:16 PV) C'è un versetto nel salmo 89 che ci aiuta a capire il ruolo che gioca l'adorazione nella vita del credente: “Felice il popolo che ti sa acclamare:camminerà alla luce della tua presenza, Signore.” (Salmo 89:15 TILC) Qui “acclamare” è in ebraco "תְּרוּעָה", “ṯerû‘â” che significa “fare un rumore assordante” Cosa significa “acclamare”? Non è una parola che usiamo spesso, vero? Viene dal latino “clamare” = gridare + “ad” = a, verso", e significa “gridare ad alta voce con gioia”. Pensate a quello che accade quando ai concerti entra la rock star o allo stadio entra il bomber. Il salmista lega il fatto di “acclamare” che è un modo di dire “adorare Dio”, con la felicità. Sapete vero, come viene tradotta la parola “felice” nel Nuovo Testamento? Benedetto! Il salmo dice che se vuoi essere benedetto, se vuoi essere benedetta, devi acclamare, adorare Dio. E se acclami, adori Dio, dice il salmo camminerai alla luce della Sua presenza Come vivi la tua vita? Stai camminando alla luce della sua presenza? Se la risposta è no, probabilmente non sei “sotto il trono”, probabilmente il “lembi del suo mantello non riempiono il “tempio” che sono il tuo corpo e la tua mente. Probabilmente devi “riallinearti” per ottenere benedizioni, Grazia e guida. Devi, semplicemente, tornare ad adorare Dio; con la tua voce, con la tua obbedienza ai suoi comandamenti con la tua testimonianza di credente. Cosa c'entra tutto questo col nascondino? Vi ricordate le caratteristiche del nascondiglio ideale? Doveva essere buio, doveva essere angusto, stretto, piccolo. Anche qui parlo per me, voi sicuramente siete diversi: io ho giocato spesso a “nascondino” con Dio... proprio nei momenti più difficili, in quelli dove avrei avuto più bisogno di lui... trovando un posto buio, stretto, dove rimanere da solo. Mi ci rinchiudevo da solo. Qualche anno scrissi questa testimonianza parlando di un periodo specifico dove ho giocato a “nascondino con Dio”. --- Ognuno di noi passa momenti nella vita dove sembra che Dio si nasconda, dove ci troviamo nel buio, stretti dalle situazioni. Quest'anno compio venti (ormai sono ventotto, quasi ventinove!!!) anni di servizio al Signore, e prima di diventare pastore di questa comunità, sono stato coinvolto a vario titolo con almeno altre quattro comunità. In ognuna ho cercato di mettere a disposizione i miei doni e i miei talenti, ma questo spesso non è sufficiente a far si che le cose filino lisce al 100%. Ad un certo punto della mia vita di credente mi sono trovato ad essere coinvolto, molto coinvolto come anziano nella conduzione di una chiesa abbastanza grande. Molto coinvolto... molto giovane... e molto inesperto! Ho cominciato a capire che, sebbene amassi le persone con cui conducevo la comunità, e sebbene loro amassero me, la visione di come portare avanti la chiesa era completamente differente. Non volevo andare via, perché volevo “dare” ancora ( e anche perché non c'era un gran che da scegliere in zona a quell'epoca...) ma non potevo neppure restare come anziano! Mi sentivo in trappola, stretto da due lati: la voglia di andare e mettere dietro le spalle i conflitti, e quella di restare per poter continuare a dare e ricevere. Pensai che la soluzione migliore fosse quella di abbandonare la conduzione della chiesa e l'anzianato, e rimanere come semplice membro. Non fu una buona soluzione. Ricordo che in quei giorni non avevo una gran voglia di “adorare” il Signore; cantavo poco in chiesa la domenica, e lo lodavo forse ancora meno durante le mie giornate (o forse non lo lodavo per niente). Ma, una cosa l'avevo decisa: avrei continuato a servire il Signore lì, senza mormorare né parlare dietro le spalle, perché quello sarebbe stata disobbedienza al Signore, che dice: “Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro”, ( Ebrei 13:17) Io avevo deciso di ritornare ad essere un semplice membro di chiesa che doveva obbedienza e sottomissione agli anziani. Ricordo che non fu facile, né breve... ma ora, guardando indietro, so che se non avessi preso quella decisione, con tutta probabilità, a distanza di anni, non sarei stato chiamato a piantare una chiesa nella mia città natale. La mia “carriera” di servitore per il Signore si sarebbe interrotta lì. Avevo pensato che non stessi adorando Dio, in quel periodo... ed invece gli stavo dando un tipo di adorazione differente: non con la mia voce, non con le mie lodi, ma “allineando” la mia vita con il Suo volere, obbedendo alle sue leggi, evitando di peccare contro altri. Ero stato nel buio, ero stato “stretto”, ma da buon giocatore di “nascondino” avevo deciso di “non muovermi”, di fidarmi della promessa che il Signore mi aveva fatto tramite una telefonata di una credente dal Canada, proprio nell'attimo esatto che avevo detto “basta, io non ci vado più in chiesa!”. Una telefonata arrivata dopo nemmeno due minuti dal mio “basta, me ne vado” che diceva :”Stavamo pregando col mio piccolo gruppo ed ho sentito forte che Dio mi chiedeva di dirti che lui ha in serbo per te e per l'opera a Montefiascone delle benedizioni che non puoi minimamente immaginare”. Ero stato nel buio, ero stato sotto pressione, ma ora vedo che in tutto quel periodo, Dio non stava giocando a nascondino con me: lui era lì, era sopra il tempio che io avevo deciso di costruire attraverso la mia obbedienza alle sue leggi. L'oscurità che avevo provato erano una piega del suo mantello. La pressione che avevo sentito erano le sue mani che mi mi tenevano stretto al suo fianco. Era lui che mi aveva nascosto, per non farmi trovare dallo scoraggiamento, e per impedirmi di finire il mio servizio a Lui. Avevo sperimentato, senza esserne consapevole, quello che sta scritto nel salmo 91: “Chi abita al riparo dell'Altissimo riposa all'ombra dell'Onnipotente. Io dico al SIGNORE: «Tu sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio Dio, in cui confido!” (Salmo 91:1-2) Tutto questo, perché avevo allineato la mia vita alla sua Parola, il mio comportamento al suo volere. Perché lo avevo adorato, senza canti e senza lodi, ma con la mia vita. Ed oggi posso vedere il frutto di quell'adorazione. --- Vorrei ascoltare assieme a voi una canzone. --- "Nascondino" di Scott Alan Hansen Mi ricordo nel giardino giocavamo a nascondino io e te.Occhi chiusi, tu contavi, mi nascondevo bene da te."Pronto o no, io vengo!" (dicevi) "E ti vedo, sai!Ti faccio tana; sei lì dietro quelle foglie grandi. Arrenditi ormai." Mi ricordo nel primo giardino l'uomo giocava a nascondino con Dio.Occhi aperti, ma cuore caduto cercava un posto nascosto dal cielo."Pronto o no, io vengo!" (disse Dio) "Uomo dove sei?Non ti nascondere dall'amore che ti può salvare."Perché fuggi da me?" Nascondino, Nascondino. Il tempo passa, siamo ormai grandi,giochiamo ancora a nascondino con Dio.Ci copriamo con scuse vane, mascherando i dolori e le paure."Pronti o no, io vengo!" (dice Lui). Il crocifisso Re."Fate di me il vostro nascondiglio.Arrendetevi a me." Mi ricordo nel giardino giocavamo a nascondino io e te. --- Conclusione Forse in questo momento ti stai trovando in una situazione dove sembra che Dio stia giocando “a nascondino” con te. Forse sei nel buio, e sei sotto pressione. Non cercare un posto buio e stretto, ma cerca il Trono di Dio e metti la tua vita sotto di esso. Adora Dio! Adora Dio con la tua vita! Adoralo con l'obbedienza alla sua Parola e alle sue leggi! Vieni ad immergerti nel fiume della sua grazia! Allinea la tua vita sotto il suo trono! Dagli il benvenuto, e fallo partecipe dei tuoi problemi! Gesù ha detto in Giovanni 4:23: “...il Padre cerca tali adoratori.” (Giovanni 4:23b) Usa l'altro trucco del “nascondino” Fermati! Fatti trovare da lui! Adoralo con la tua vita! Lui sta cercando di te...per poterti inondare di benedizioni! Preghiamo. GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIO --- VIDEO DEL MESSAGGIO A BREVE (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
"Segreti vaticani-Rileggere i Dieci comandamenti" Con Felice Cimatti, Paolo Lambruschi, Elena Loewenthal
Seconda parte del ciclo di catechesi sui Dieci Comandamenti del Santo Padre Francesco, tenute durante le udienze generali del mercoledì, dal 13 Giugno 2018 al 28 Novembre 2018. Parlando dei Comandamenti, il Papa ricorda quanto dice Gesù: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento» (Mt 5,17). Il compimento è proprio nell’accogliere senza riserve l’amore che Dio dona. Ma per vivere così “abbiamo bisogno di un cuore nuovo, inabitato dallo Spirito Santo” che mette in noi i desideri di Cristo: “La vita nuova infatti non è il titanico sforzo per essere coerenti con una norma, ma la vita nuova è lo Spirito stesso di Dio che inizia a guidarci fino ai suoi frutti, in una felice sinergia fra la nostra gioia di essere amati e la sua gioia di amarci. Si incontrano le due gioie: la gioia di Dio di amarci e la nostra gioia di essere amati” (dal sito www.vaticannews.va).
Prima parte del ciclo di catechesi sui Dieci Comandamenti del Santo Padre Francesco, tenute durante le udienze generali del mercoledì, dal 13 Giugno 2018 al 28 Novembre 2018. Parlando dei Comandamenti, il Papa ricorda quanto dice Gesù: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento» (Mt 5,17). Il compimento è proprio nell’accogliere senza riserve l’amore che Dio dona. Ma per vivere così “abbiamo bisogno di un cuore nuovo, inabitato dallo Spirito Santo” che mette in noi i desideri di Cristo: “La vita nuova infatti non è il titanico sforzo per essere coerenti con una norma, ma la vita nuova è lo Spirito stesso di Dio che inizia a guidarci fino ai suoi frutti, in una felice sinergia fra la nostra gioia di essere amati e la sua gioia di amarci. Si incontrano le due gioie: la gioia di Dio di amarci e la nostra gioia di essere amati” (dal sito www.vaticannews.va).
Diventa sempre più importante impostare una strategia di protezione dal phishing e dalle truffe portate online, e tale sicurezza diventa essenziale in periodi dell'anno in cui tra offerte, festività e campagne di marketing (e sconti) molto aggressive l'attività online dei consumatori aumenta. In questo nuovo episodio di Zero Days ho elaborato dieci "Comandamenti" che, se correttamente applicati, possono proteggere non solo dal phishing ma anche da tanti altri attacchi informatici. Alla base di tutto vi è, ovviamente, la necessità di diffondere una cultura della sicurezza informatica che contribuisca ad alzare sempre di più il livello di attenzione.
Oggi sono in compagnia dello stimatissimo Stefano Severi. Oggi Spieghiamo i 10 Comandamenti del Trading, l’eBook GRATIS che trovi qui LE 10 REGOLE D’ORO PER EVITARE DI FINIRE NELL’INFERNO DEI CONTI BRUCIATI ED ENTRARE NEL PARADISO DEI TRADER DI SUCCESSO Introduzione (dal libro) Un notte, mentre analizzavo i grafici, successe un evento straordinario. Iniziò… Read More »
Alla riscoperta dei 10 comandamenti come parole di vita: ci guidano e scuotono fra Pek e fra Antonio
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Jesus Christ declares the Ten Commandments to the people on Mount Sinai.