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Dagli studi radio del Parlamento europeo, la redazione di Europhonica dedica uno speciale a Antonio Megalizzi nel giorno del suo compleanno!
Europhonica porta la radio universitaria al Festival di Sanremo con un approfondimento sul legame tra musica e politica Sanremo non è solo il palco dell'Ariston. Il Festival della canzone italiana si è trasformato negli anni in un evento diffuso che anima l'intera città con concerti, incontri e dibattiti, spesso fuori dal contesto canonico della competizione ufficiale. In questo scenario, Europhonica ha portato la sua voce, accendendo i microfoni di Social Euro Voices, uno spazio radiofonico speciale allestito in collaborazione con il Parlamento europeo e la Commissione europea. Il podcast speciale di Europhonica si interroga sul potere della musica come strumento di comunicazione e cambiamento sociale. Simone Romagnoli, presidente dei Giovani delle Acli, ha espresso un punto di vista chiaro: “La musica è politica”. Durante un'intervista realizzata ai microfoni di Europhonica, Romagnoli ha sottolineato come le canzoni possano veicolare messaggi importanti, influenzando il dibattito pubblico e la coscienza collettiva. RadUni a Sanremo: il ruolo della radio universitaria nel dibattito culturale La presenza di RadUni al Festival di Sanremo rappresenta un'importante opportunità per il mondo della radio universitaria. I giovani speaker hanno avuto modo di raccontare il Festival da una prospettiva inedita, analizzando il rapporto tra musica e politica, e portando alla luce temi che spesso restano ai margini della narrazione mainstream. Il progetto Social Euro Voices si è rivelato un punto di riferimento per il confronto tra artisti, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni. Un format che ha dimostrato come la radio possa essere uno strumento fondamentale per approfondire temi di attualità e offrire uno spazio di discussione aperto e inclusivo. Il podcast di Europhonica, curato da Simone Matteis e Veronica Grasso, con la regia di Luigi Carossino, restituisce le voci e le riflessioni raccolte a Sanremo 2025. Attraverso le interviste e i contributi speciali, il podcast diventa un'occasione per comprendere il valore della musica oltre il puro intrattenimento, esplorando il suo ruolo sociale e politico. La musica come strumento di cambiamento Sanremo 2025 conferma ancora una volta come la musica sia molto più di una semplice forma di espressione artistica. Le canzoni possono influenzare la società, dare voce a generazioni e movimenti, diventando un mezzo per sensibilizzare su tematiche cruciali. Il lavoro di Europhonica e RadUni a Sanremo ha dimostrato l'importanza di creare spazi di dialogo e di confronto, in cui la radio universitaria possa essere protagonista del dibattito culturale. Attraverso il podcast speciale, disponibile sulle principali piattaforme di streaming, gli ascoltatori possono immergersi nelle discussioni nate durante il Festival, scoprendo come la musica continui a essere uno strumento di cambiamento sociale e politico.
Intervista a Simone Romagnoli (Giovanni delle Acli) dal Social Euro Voices, spazio allestito in occasione del 75esimo Festival di Sanremo
In diretta dagli studi radiofonici del Parlamento Europeo di Strasburgo, una delegazione della redazione di Europhonica ha ricordato i colleghi Antonio Megalizzi e Bartosz “Bartek” Orent-Niedzielski in occasione della maratona “Non fermiamo questa voce“, in onda su tutte le radio del circuito RadUni. In studio: Margherita Dalla Vecchia, Lorenzo Fabbri, Simone Matteis, Alice PlataRegia: Bertrand […]
Ai microfoni di Europhonica la testimonianza di Stefania Battistini, giornalista Rai ricercata in Russia per un reportage dal Kursk
Dagli studi radiofonici del Parlamento europeo di Strasburgo, Europhonica ha avuto il grande onore di ospitare ai propri microfoni Geesje van Haren, fondatrice del progetto “Lost in Europe” che mercoledì 23 ottobre si è aggiudicato la quarta edizione del Premio “Daphne Caruana Galizia” per il giornalismo. Il riconoscimento viene assegnato dal Parlamento europeo in memoria […]
Europhonica vi guida negli hot topics della prima plenaria di ottobre 2024: in primo piano la guida ungherese del Parlamento Europeo e la presenza di Orban a Strasburgo. A seguire, le politiche sull’area Schengen e sul settore dell’automotive. In conclusione, il dibattito dei MEPs sulla tassazione agli extra-ricchi e la difficile situazione abitativa dei giovani […]
In occasione della Maratona Megalizzi 2024 “Non fermiamo questa voce”, Europhonica partecipa con un contributo audio registrato in occasione della plenaria del Parlamento europeo del 22-25 aprile 2024, l’ultima prima delle elezioni di giugno 2024. Una delegazione della redazione di Europhonica presente a Strasburgo nei giorni di plenaria ha ripercorso i cinque anni di legislazione […]
Da Strasburgo, l’eurodeputato Marco Campomenosi (ID) è ospite dei microfoni di Europhonica per parlare della nuova normativa sulle patenti di guida, il cui obiettivo è cercare di armonizzare e uniformare le leggi dei Paesi Ue, a volte anche molto diverse tra loro. Abbiamo colto l’occasione per affrontare anche il tema della libertà di stampa, tra […]
Ultima - almeno per questa stagione - puntata di Europhonica! Ursula von der Leyen in Emilia-Romagna: come l'Unione Europea può aiutare l'Italia a reagire all'alluvione? Due indizi: PNRR e dissesto idrogeologico.È accaduto, poi, un piccolo incidente diplomatico a lato del G7 fra Justin Trudeau e Meloni riguardo i diritti LGBT. Come hanno reagito i media italiani?E, infine, le elezioni in Turchia: per comprendere meglio la situazione nel Paese occorre fare un piccolo passo indietro nel tempo, tornando ad aprile 2021 e al Sofagate. Il Presidente Erdogan è stato riconfermato; inflazione, guerra in Ucraina e diritti fondamentali, però, sembrano essere un po' in pericolo.
"Europhonica" è il programma realizzato da una redazione internazionale di studenti e professionisti delle radio universitarie al Parlamento Europeo. Il progetto nasce nel 2014 e coinvolge anche la redazione di RadUni, in rappresentanza delle radio universitarie italiane, che così incontra l'Europa nei suoi eventi e nelle sue sedi. Il format Europhonica ogni anno raccoglie nuovi volontari dell' Associazione RadUni a formare la sua redazine, per raccontare al pubblico l'Europa in maniera rapida, semplice e veloce con le voci degli universitari. La redazione di Europhonica ha prodotto questo speciale contenuto in occasione della maratona radiofonica Non Fermiamo Questa Voce, in onore del collega, che proprio in Europhonica operava. Un Regalo per Antonio è un contenuto realizzato in collaborazione con il Progetto Ambasciatori della Fondazione Megalizzi. Quindi al compleanno è inevitabile fare dei bilanci, capire a che punto si è del tragitto, ma anche quanto manca alla destinazione. Si guarda al passato, mentre ci si proietta verso il futuro. È il momento in cui le proprie aspirazioni e i propri sogni si condensano nell'istante che precede il soffio delle candeline. Infatti Europhonica immagina di organizzare una festa a sorpresa per Antonio, invitando vecchi e nuovi amici, che ogni giorno continuano a portare avanti il suo sogno. Un Regalo per Antonio si inserisce nella maratona radiofonica RadUni del 15 maggio 2023. Questo è un particolare contributo della redazione di Europhonica. Realizzato in memoria di Antonio Megalizzi, che a questo format ha dato moltissimo e ne è stato anche direttore editoriale. Credits: La conduzione è affidata a Renata Giordano, Radio Zammù Catania, e direttrice del format Eurphonica in questa stagione. Alla redazione hanno partecipato:Renata Giordano, Paolo Cantore, Chiara Andreazza, Lorenzo Onisto, Irene Vanni, Lorenzo Fabbri, Nadiya Antentyk, Emma Borin, tutti membri della redazione di Europhonica. Sono quindi ositi ai microfoni di "Un Regalo per Antonio" Federica Megalizzi, vicepresidente della Fondazione Antonio Megalizzi; Alberto Grasso, Youssef Taby, Francesca Carlomagno, Elisa Maccanò, Giulia Ranghiero, volontari ambasciatori della Fondazione Antonio Megalizzi.Si ringrazia per la post produzione e l'editing audio Paolo Cantore, responsabile editoriale Europhonica. Si ringraziano tutti quelli che contribuiscono alle attività di ricordo di Antonio Megalizzi, Socio, collega, amico, insostituibile voce delle radio universitarie. Non Fermiamo Questa Voce
Il format Liberi Pensieri viene riproposto in onore della maratona radiofonica Non Fermiamo Questa Voce dedicata ad Antonio Megalizzi con il contenuto Il Benessere degli Studenti. La Dottoressa Martina Ottaviano è la produttrice del format, già sperimentato nelle precedenti maratone dedicate ad Antonio Megalizzi. Martina è membro di F2 RadioLab, emittente dell'Università Federico II di Napoli. Nella vita è una biologa. Martina ha prestato le sue competenze radiofoniche a diverse stagioni di Europhonica, il format delle radio universitarie al Parlamento Europeo, oltre che a CineUni e a diverse produzioni RadUni. In memoria di Antonio, collega e amico, ha proposto e curato i contenuti di Liberi Pensieri affiancando diversi Soci delle Radio Universitarie, anche come regista. Gli Operatori delle Radio e dei Media Universitari si sono ritrovati a maggio 2023, in occasione del FRU, Festival delle Radio Universitarie, svoltosi a Teramo ospiti di Radio Frequenza. Al FRU hanno dato vita a momenti di condivisione e lavoro di redazione, autoriale, di registrazione e editing audio. Questa è una delle attività corali che più testimoniano l'essenza delle Radio Universitarie del circuito RadUni. Chiara Calabrò di Radio 6023, Francesca Franzé di RadUni Musica e Simone Pavesi Responsabile Format Condivisi RadUni, presentano il contenuto Il Benessere degli Studenti Descrizione: Quali sono le soluzioni possibili per migliorare il benessere degli studenti? Il Festival delle Radio Universitarie 2023 è stata l'occasione per discutere l'esigenza di realizzare approfondimenti dedicati al racconto della condizione degli studenti universitari. In questo podcast Chiara, Francesca e Simone hanno discusso di diverse tematiche: counseling psicologico, voto per gli studenti fuorisede e pressione della carriera universitaria. Si ringraziano tutti quelli che contribuiscono alle attività di ricordo di Antonio Megalizzi, Socio, collega, amico, insostituibile voce delle radio universitarie. Non Fermiamo Questa Voce
Il format Liberi Pensieri viene riproposto in onore della maratona radiofonica Non Fermiamo Questa Voce dedicata ad Antonio Megalizzi con il contenuto Liberi di Scegliere. La Dottoressa Martina Ottaviano è la produttrice del format, già sperimentato nelle precedenti maratone dedicate ad Antonio Megalizzi. Martina è membro di F2 RadioLab, emittente dell'Università Federico II di Napoli. Nella vita è una biologa. Martina ha prestato le sue competenze radiofoniche a diverse stagioni di Europhonica, il format delle radio universitarie al Parlamento Europeo, oltre che a CineUni e a diverse produzioni RadUni. In memoria di Antonio, collega e amico, ha proposto e curato i contenuti di Liberi Pensieri affiancando diversi Soci delle Radio Universitarie, anche come regista. Gli Operatori delle Radio e dei Media Universitari si sono ritrovati a maggio 2023, in occasione del FRU, Festival delle Radio Universitarie, svoltosi a Teramo ospiti di Radio Frequenza. Al FRU hanno dato vita a momenti di condivisione e lavoro di redazione, autoriale, di registrazione e editing audio. Questa è una delle attività corali che più testimoniano l'essenza delle Radio Universitarie del circuito RadUni. Descrizione: Che cos'è la libertà di scelta? In questo contenuto dei Liberi Pensieri, Elisabetta Macchini (Radiophonica), Marco Sipione (uRadio) e Chiara Ramadori (Università degli Studi di Urbino) discutono sul concetto di scelta. Le nostre azioni sono frutto della nostra libera volontà o sono sempre influenzate da qualcosa di esterno? In questo podcast Liberi di Scegliere Elisabetta, Marco e Chiara hanno discusso di diverse tematiche legate al concetto di scelta, incontrando le loro esperienze e i loro differenti punti di vista. La libertà di scelta e gli strumenti per poterla esercitare in modo cosciente ed informato sono temi cari sempre trattati da Antonio nelle sue produzioni. Si ringraziano tutti quelli che contribuiscono alle attività di ricordo di Antonio Megalizzi, Socio, collega, amico, insostituibile voce delle radio universitarie. Non Fermiamo Questa Voce
Il format Liberi Pensieri viene riproposto in onore della maratona radiofonica Non Fermiamo Questa Voce dedicata ad Antonio Megalizzi con il contenuto La Libertà Come Gesto Politico. La Dottoressa Martina Ottaviano è la produttrice del format, già sperimentato nelle precedenti maratone dedicate ad Antonio Megalizzi. Martina è membro di F2 RadioLab, emittente dell'Università Federico II di Napoli. Nella vita è una biologa. Martina ha prestato le sue competenze radiofoniche a diverse stagioni di Europhonica, il format delle radio universitarie al Parlamento Europeo, oltre che a CineUni e a diverse produzioni RadUni. In memoria di Antonio, collega e amico, ha proposto e curato i contenuti di Liberi Pensieri affiancando diversi Soci delle Radio Universitarie, anche come regista. Gli Operatori delle Radio e dei Media Universitari si sono ritrovati a maggio 2023, in occasione del FRU, Festival delle Radio Universitarie, svoltosi a Teramo ospiti di Radio Frequenza. Al FRU hanno dato vita a momenti di condivisione e lavoro di redazione, autoriale, di registrazione e editing audio. Questa è una delle attività corali che più testimoniano l'essenza delle Radio Universitarie del circuito RadUni. Fabiano Catania di Radio Eco Pisa, Luigi Argenio di CineUni e Carmine Calabrese Uradio Siena, presentano il contenuto La Libertà Come Gesto Politico. Descrizione: Che cos'è la libertà? Gaber diceva che è partecipazione, in Almodovar è un gesto poetico di raffigurazione del mondo. Comunque la si voglia immaginare, la libertà è un atto politico che caratterizza la democrazia. Ne hanno parlato nei Liberi Pensieri della Maratona NON FERMIAMO QUESTA VOCE i soci RadUni Fabiano, Giggio e Carmine di uRadio. In questo podcast Fabiano, Luigi e Carmine hanno discusso di di tematiche accese e attuali, che si rifrangono nel mondo della comunicazione e della politica che erano cari ad Antonio. Si ringraziano tutti quelli che contribuiscono alle attività di ricordo di Antonio Megalizzi, Socio, collega, amico, insostituibile voce delle radio universitarie. Non Fermiamo Questa Voce
Il format Liberi Pensieri viene riproposto in onore della maratona radiofonica Non Fermiamo Questa Voce dedicata ad Antonio Megalizzi con il contenuto La libertà è relazione personale. La Dottoressa Martina Ottaviano è la produttrice del format, già sperimentato nelle precedenti maratone dedicate ad Antonio Megalizzi. Martina è membro di F2 RadioLab, emittente dell'Università Federico II di Napoli. Nella vita è una biologa. Martina ha prestato le sue competenze radiofoniche a diverse stagioni di Europhonica, il format delle radio universitarie al Parlamento Europeo, oltre che a CineUni e a diverse produzioni RadUni. In memoria di Antonio, collega e amico, ha proposto e curato i contenuti di Liberi Pensieri affiancando diversi Soci delle Radio Universitarie, anche come regista. Gli Operatori delle Radio e dei Media Universitari si sono ritrovati a maggio 2023, in occasione del FRU, Festival delle Radio Universitarie, svoltosi a Teramo ospiti di Radio Frequenza. Al FRU hanno dato vita a momenti di condivisione e lavoro di redazione, autoriale, di registrazione e editing audio. Questa è una delle attività corali che più testimoniano l'essenza delle Radio Universitarie del circuito RadUni. Marta Finiti Loddi di CineUni, Irene Vanni di Europhonica e Silvia Troise Radio Sapienza Roma, presentano il contenuto La libertà è relazione personale. Descrizione: In questo episodio dei Liberi Pensieri per la Maratona NON FERMIAMO QUESTA VOCE Marta (CineUni), Irene (Europhonica), Silvia (Radio Sapienza) si interrogano sulla reale esistenza della libertà e sul valore della libertà nella creazione di rapporti interpersonali. Ancora è la Libertà il tema principale che incontra gli speaker delle radio universitarie in questa registrazione. Si ringraziano tutti quelli che contribuiscono alle attività di ricordo di Antonio Megalizzi, Socio, collega, amico, insostituibile voce delle radio universitarie. Non Fermiamo Questa Voce
Il format Liberi Pensieri viene riproposto in onore della maratona radiofonica Non Fermiamo Questa Voce dedicata ad Antonio Megalizzi con il contenuto Liberi Oltre Ogni Etichetta. La Dottoressa Martina Ottaviano è la produttrice del format, già sperimentato nelle precedenti maratone dedicate ad Antonio Megalizzi. Martina è membro di F2 RadioLab, emittente dell'Università Federico II di Napoli. Nella vita è una biologa. Martina ha prestato le sue competenze radiofoniche a diverse stagioni di Europhonica, il format delle radio universitarie al Parlamento Europeo, oltre che a CineUni e a diverse produzioni RadUni. In memoria di Antonio, collega e amico, ha proposto e curato i contenuti di Liberi Pensieri affiancando diversi Soci delle Radio Universitarie, anche come regista. Gli Operatori delle Radio e dei Media Universitari si sono ritrovati a maggio 2023, in occasione del FRU, Festival delle Radio Universitarie, svoltosi a Teramo ospiti di Radio Frequenza. Al FRU hanno dato vita a momenti di condivisione e lavoro di redazione, autoriale, di registrazione e editing audio. Questa è una delle attività corali che più testimoniano l'essenza delle Radio Universitarie del circuito RadUni. Chiara Calabrò di Radio 6023, Martina Ottaviano F2 RadioLab e Sofia Sforza di Frequenza Libera Bari, presentano il contenuto Liberi Oltre Ogni Etichetta. Con la regia di Martina Esposito. La radio è lo strumento che accomuna tutti i soci RadUni. Ognuno di loro trova nella radio un luogo dove dare sfogo alla propria creatività. Attraverso un microfono. O dove trovare rifugio. Dietro un mixer di regia. In questo contenuto di Liberi Pensieri per la Maratona NON FERMIAMO QUESTA VOCE Martina (F2 Radio Lab), Sofia (Frequenza Libera) e Chiara (Radio 6023) affrontano il tema delle etichette e della catalogazione: siamo davvero definibili da ciò che facciamo quotidianamente? Non Fermiamo Questa Voce
Il format Liberi Pensieri viene riproposto in onore della maratona radiofonica Non Fermiamo Questa Voce dedicata ad Antonio Megalizzi con il contenuto La Libertà Come Fiducia e Confidenza. La Dottoressa Martina Ottaviano è la produttrice del format, già sperimentato nelle precedenti maratone dedicate ad Antonio Megalizzi. Martina è membro di F2 RadioLab, emittente dell'Università Federico II di Napoli. Nella vita è una biologa. Martina ha prestato le sue competenze radiofoniche a diverse stagioni di Europhonica, il format delle radio universitarie al Parlamento Europeo, oltre che a CineUni e a diverse produzioni RadUni. In memoria di Antonio, collega e amico, ha proposto e curato i contenuti di Liberi Pensieri affiancando diversi Soci delle Radio Universitarie, anche come regista. Gli Operatori delle Radio e dei Media Universitari si sono ritrovati a maggio 2023, in occasione del FRU, Festival delle Radio Universitarie, svoltosi a Teramo ospiti di Radio Frequenza. Al FRU hanno dato vita a momenti di condivisione e lavoro di redazione, autoriale, di registrazione e editing audio. Questa è una delle attività corali che più testimoniano l'essenza delle Radio Universitarie del circuito RadUni. Flavia Cioiciola uRadio Siena, Simone Chiovelli Punchlinerz, Sara Caifasso F2 Radio Lab Napoli, presentano il contenuto La Libertà Come Fiducia e Confidenza. Con la post produzione di Martina Esposito F2 Radio Lab. Descrizione: La libertà come fiducia e confidenza In questo contenuti di Liberi Pensieri Flavia Ciociola (uRadio), Simone Chiovelli (Subway), Sara Caifasso (F2 Radio Lab) discutono sul tema della fiducia e della confidenza. La Libertà Come Fiducia e Confidenza. Quando conosciamo una persona per la prima volta riusciamo ad essere liberi di comunicare noi stessi oppure siamo superficiali perché abbiamo paura ad aprirci. Si ringraziano tutti quelli che contribuiscono alle attività di ricordo di Antonio Megalizzi, Socio, collega, amico, insostituibile voce delle radio universitarie. Non Fermiamo Questa Voce
Ad un anno dalla brutale invasione russa dell'Ucraina, la redazione di Europhonica ha cercato di esprimere il proprio sostegno al popolo ucraino nel modo che meglio conosce, tramite i podcast. Abbiamo chiesto a Nadiya, Julia, Taras, Lidia e Svitlana di raccontarci i cambiamenti avvenuti nella loro quotidianità dopo il 24 febbraio 2022. Di Nadiya Antentyk e Paolo CantoreMontaggio: Marco Fleba
Dagli ultimi sviluppi del Qatargate alle tappe del recente viaggio istituzionale di Giorgia Meloni in cui si è discusso di migrazione, Ucraina e debito sovrano nell'Unione Europea, anche oggi la nuova puntata di Europhonica vi aggiorna su quello che succede in Europa. Insieme al dr. Scandurra dell'Associazione Antigone, poi, parleremo della rilevanza del caso Cospito sia a livello italiano che europeo, facendo il punto della situazione ed un paragone tra le carceri italiane e quelle europee. Conducono: Chiara Andreazza e Lorenzo OnistoMontaggio: Marco Fleba
Tutto quello che devi sapere sullo scandalo che ha coinvolto il Parlamento europeo durante i Mondiali di calcio in Qatar, ma anche sulle proteste che scuotono l'Iran e la sua Repubblica islamica... per affrontare al meglio i dibattiti in famiglia per il pranzo di Natale! Alcuni parlamentari ed ex-eurodeputati sono accusati di aver ricevuto dei fondi da parte del Qatar per influenzare il Parlamento e dare una migliore immagine del paese in vista dei Mondiali. Com'è stato possibile? In Iran, continuano le proteste contro il regime degli ayatollah e a favore di maggiori libertà. Qual è la posizione del Parlamento europeo? Lo abbiamo chiesto alla vice presidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno, e all'eurodeputata Laura Ferrara. Conducono: Chiara Andreazza e Martina GarzieraMontaggio: Marco Fleba
Benedetta Intellisano / Jacopo Bulgarini e Chiara Andreazza Antonio occuperà sempre un posto speciale nella redazione di Europhonica. A quattro anni di distanza dalla sua morte, i redattori di ieri hanno incontrato i colleghi di oggi, per raccontare la passione e l'impegno di Antonio, ricordare il suo modo di fare ironico e professionale, pungente ma mai sopra le righe. Perché Antonio non è stato solo un giornalista, ma anche un amico e il suo passaggio è stato di ispirazione per molti.
Clara Stevanato e Nicola Pifferi / Emma Borin e Lorenzo Onisto Antonio occuperà sempre un posto speciale nella redazione di Europhonica. A quattro anni di distanza dalla sua morte, i redattori di ieri hanno incontrato i colleghi di oggi, per raccontare la passione e l'impegno di Antonio, ricordare il suo modo di fare ironico e professionale, pungente ma mai sopra le righe. Perché Antonio non è stato solo un giornalista, ma anche un amico e il suo passaggio è stato di ispirazione per molti.
Andrea Fioravanti / Jacopo Bulgarini Antonio occuperà sempre un posto speciale nella redazione di Europhonica. A quattro anni di distanza dalla sua morte, i redattori di ieri hanno incontrato i colleghi di oggi, per raccontare la passione e l'impegno di Antonio, ricordare il suo modo di fare ironico e professionale, pungente ma mai sopra le righe. Perché Antonio non è stato solo un giornalista, ma anche un amico e il suo passaggio è stato di ispirazione per molti.
La nuova puntata di Europhonica questa volta è dedicata ad approfondire il tema delle migrazioni con un focus particolare sulla rotta del Mediterraneo Centrale, la più trafficata verso l'Europa. Qual è il perimetro d'intervento dell'Unione Europea rispetto ai flussi migratori? I nostri Paolo Cantore e Veronica Grasso hanno provato a rispondere grazie anche al contributo di due ospiti d'eccezione: il portavoce dell'agenzia Frontex, Piotr Świtalski, e l'eurodeputato Damian Boeselager, attualmente al lavoro per il nuovo patto su migrazioni e asilo. Conducono: Veronica Grasso e Paolo CantoreTraduzioni: Emma Borin e Lorenzo OnistoMontaggio: Marco Fleba e Davide Farinetti
Tutto cambia per non cambiare mai Le elezioni, la riforma elettorale e, forse, un piccolo passo avanti verso l'adesione all'Unione Europea. Questi sono gli eventi che hanno riguardato la Bosnia-Erzegovina a partire dalla tornata elettorale dello scorso 2 ottobre. Ma tutto fila liscio come l'olio? Come andrà a finire?Per scoprirlo, ascolta il podcast di Chiara Vilardo!
Dopo alcuni mesi di pausa, sfruttati per ristrutturarsi e formarsi al meglio, la redazione è pronta a ripartire con una nuova stagione di Europhonica, il format internazionale delle radio universitarie!Se nuova è la struttura dell'appuntamento bisettimanale che accompagnerà il racconto dell'Europa fino a maggio 2023, immutate restano la passione per le politiche europee e la qualità dell'approfondimento giornalistico degli eventi più importanti che impattano sul Vecchio Continente.Al centro della puntata la COP27 e la possibile nomina di Di Maio come rappresentante speciale dell'Unione per il Golfo persico. Spazio anche all'aggiornamento sulle discussioni e sulle votazioni della plenaria del Parlamento Europeo che si è svolta a Strasburgo dal 21 al 24 Novembre! Conducono: Jacopo Bulgarini, Renata Giordano e Lorenzo OnistoMontaggio: Marco Fleba, Davide Farinetti e Alice Plata
Perché la caduta del Governo Draghi lascia tutti col fiato sospeso? Il 21 luglio Mario Draghi rassegna le dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica italiano, Sergio Mattarella, dopo aver perso il sostegno di una parte importante della maggioranza. Non sicuramente un fatto insolito per il Bel Paese, eppure agli occhi della stampa estera e dei leader europei le ripercussioni potrebbero essere ben più preoccupanti del solito... Ascolta il podcast di Renata Giordano Foto: www.governo.it
Non siamo gli unici in piena campagna elettorale: anche il popolo svedese, infatti, si appresta a tornare alle urne. Le prossime elezioni legislative sono fissate per il prossimo 11 settembre. Da Bruxelles, ancora non si guarda con particolare apprensione a questa elezione che, a tutti gli effetti, potrebbe essere una semplice riconferma del consenso formatosi attorno a Magdalena Andersson nell'ultimo anno. Eppure, il nuovo governo si troverà sul tavolo una serie di dossier piuttosto scottanti, a partire da quell'ingresso nella NATO ufficializzato a Madrid il 28 giugno, che sembra essere vincolato alla promessa di estradare 73 persone di nazionalità curda, considerate “terroristi” dal presidente turco Erdogan. Quella che si osserva in queste settimane è una campagna elettorale interamente improntata su temi di politica interna, influenzata dall'invasione della Russia ai danni dell'Ucraina. Sarà quindi interessante osservare le strategie di gestione della crisi, così come le riforme adottate dal nuovo governo che si insedierà il prossimo autunno. Per la prima volta dopo molto tempo, infatti, la Svezia torna al centro dell'attenzione internazionale, proprio mentre la narrativa nazionalista torna in auge anche nei territori tradizionalmente più progressisti del continente europeo. Ci sono altre questioni, secondo voi, che il governo svedese dovrà affrontare nei primi mesi di insediamento? Gloria Beltrami, da Stoccolma, per Europhonica
L'EMA (European Medical Agency) rimane definitivamente ad Amsterdam Lo scorso 14 luglio, la Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha respinto il ricorso del Comune di Milano e del governo italiano contro l'assegnazione della nuova sede dell'EMA (European Medical Agency) ad Amsterdam. Nata come “Agenzia dell'Unione Europea per la Valutazione dei Medicinali” con l'obiettivo principale di ridurre i costi economici e finanziari che le case farmaceutiche dovevano sostenere, e di eliminare ogni ostacolo al libero mercato dei farmaci negli stati membri dell'Unione, dal 2004 ha adottato l'attuale nome. Nel marzo del 2017, dopo il referedum sulla Brexit, si è posto il problema dell'assegnazione della sua nuova sede che, fino dal 1995, si trovava a Londra. Milano, Amsterdam, Copenaghen, Barcellona, Stoccolma e Bratislava sono solo alcune delle città che si sono candidate a sostituire Londra. Le votazioni finali sono avvenute nel mese di novembre dello stesso anno, ed hanno visto un testa a testa tra Milano, Amsterdam e Copenaghen. Alla fine, a vincere è stata proprio la capitale olandese, grazie al metodo del “bussolotto”, un sistema di sorteggio che lo stato membro esercitante, in quel momento, la presidenza del Consiglio dell'Unione Europea adotta al fine di decretare il nome del vincitore. Immediate le critiche da parte delle autorità italiane, in particolare dall'allora Sindaco di Milano Giuseppe Sala e dal governatore della Lombardia Roberto Maroni, che hanno duramente criticato il meccanismo del “Bussolotto”. Sul fronte olandese, invece, era chiaro sin da subito che i lavori di costruzione degli uffici dell'EMA non sarebbero terminati entro i termini previsti. Fin da quando la sede fu assegnata ad Amsterdam, ne è nato un contenzioso tra il governo italiano ed il consiglio dell'Unione Europea dinanzi alla Corte di Giustizia, che si è concluso solo qualche giorno fa… A cura di Lorenzo Onisto
Via libera a nucleare a gas nella tassonomia verde UE Lo scorso 6 luglio, il Parlamento europeo ha dato il via libera all'entrata di gas e nucleare all'interno della tassonomia verde dell'UE. Ciò significa che l'Unione Europea riconosce gas e nucleare come fonti energetiche su cui poter investire in ottica di sostenibilità ambientale. Le voci all'interno del dibattito sono tante e, nonostante l'esito del voto, la questione resta induibbiamente aperta e apre anche nuovi possibili scenari per il futuro dell'UE. A cura di Elena Noventa
America ed Europa a confronto tra armi, aborto e diritti fondamentali Tra USA e UE i rapporti di forza sia economici che militari continuano a propendere in favore degli States, ma oggi l'Unione europea ha l'opportunità di mettere in campo uno spirito d'iniziativa quanto mai inedito. Per affermarsi come leader internazionale, l'Unione sembra non avere altra chance che far leva sulle proprie prerogative di libertà e democrazia, ergendosi a baluardo globale della tutela dei diritti umani così da colmare un vulnus che promette di avere un peso specifico inimmaginabile entro i prossimi decenni. Mentre la Russia continua ad assediare senza sosta la mai riconosciuta Ucraina, la bocciatura alle restrizioni sul porto d'armi, il clamoroso ribaltamento della storica sentenza Roe vs Wade (1973) e la conseguente eliminazione dell'aborto dal novero dei diritti costituzionali non rappresentano che l'ennesima incrinatura del “modello americano”, con il Nuovo Mondo che perde sempre più gradualmente lo storico ruolo di giudice del giusto e dello sbagliato sulla base della propria, soggettivissima moralità. E l'Europa? Da Bruxelles è arrivata una ferma condanna al dietrofront della Corte Suprema USA, per non parlare della concessione dello status di Paese candidato a Ucraina e Moldavia: un “momento storico” come l'ha definito Charles Michel. In questi opposti risiede l'enorme portata del ruolo che l'Unione europea può ricoprire nello scacchiere geopolitico del futuro, con la consapevolezza che saper fare le scelte giuste è ben diverso da scegliere cosa è giusto e cosa no. È proprio lungo questa sottilissima linea di demarcazione che l'UE potrà muoversi per diventare sempre più convintamente il modello di riferimento su scala mondiale per tutto ciò che riguarda la democrazia, il rispetto delle minoranze e la tutela dei diritti fondamentali. Di Simone Matteis
Scholz, Macron e Draghi si sono recati a Kyiv il 16 giugno per dare il loro appoggio al riconoscimento all'Ucraina e alla Moldova dello status di paesi candidati a entrare nell'UE. Il Consiglio europeo dovrà prendere questa decisione all'unanimità e in caso di esito positivo inizieranno i negoziati del lungo percorso di adesione per il nuovo allargamento a est.
Nella notte tra il 6 e il 7 giugno Parlamento europeo e Consiglio hanno trovato un accordo sulla direttiva, proposta dalla Commissione von der Leyen, che istituirà un quadro sui salari minimi adeguati nell'UE. Un chiaro messaggio politico. Attenzione, però, perché l'Unione non ha potere sui salari! Proprio per questo gli effetti della direttiva potrebbero essere limitati, soprattutto per l'Italia.
Siamo giunti all'ultima puntata della settima stagione di Europhonica e, per l'occasione, abbiamo voluto raccontarvi la settimana europea puntando i riflettori sulle questioni su cui si continuerà a discutere nei prossimi mesi, quasi a voler costruire una bussola. La guerra in Ucraina continua a essere la parola chiave che lega le scelte politiche delle istituzioni europee: dal sesto pacchetto di sanzioni su cui ha lavorato il Consiglio Europeo, ma che ancora non sembra riuscire a vedere la luce, alla strategia per far fronte alla crisi del commercio del grano, nonché al piano che la Commissione ha presentato lo scorso 18 maggio, battezzato con il termine "RePowerEU", e che ha lo scopo di emancipare l'Unione dai combustibili fossili russi e accelerare la transizione energetica. Conducono Chiara Andreazza e Martina Garziera
L'impatto del conflitto russo-ucraino sul commercio mondiale del grano L'Ucraina porta con sé il suo essere da secoli il “granaio d'Europa” anche nei colori della sua bandiera. L'azzurro per il cielo, terso, senza nubi, simboleggiante la pace, e il giallo, raffigurante la prosperità dei campi di grano. Oggi, però, nella terra della pace e della prosperità la guerra sta generando una gravissima catastrofe alimentare globale. L'ottimismo è sempre più scarso, il tempo a disposizione ancora meno. Ascolta il podcast di Emma Borin!
Reduci dal Festival delle Radio Universitarie di Catania, nel corso della 22esima puntata entreremo nel vivo del dibattito sull'ingresso nella NATO di alcuni Paesi Ue storicamente neutrali e delle ragioni per cui altri Stati membri ancora resistono all'Alleanza Atlantica. Ampio spazio è dedicato al racconto delle elezioni in Libano di questo caldo maggio e all'impatto che hanno avuto e possono avere per l'Europa. Conducono Renata Giordano e Simone Pavesi
Ecco perché Stoccolma vuole aderire al Trattato dell'Atlantico del Nord Poco dopo la Finlandia anche la Svezia ha avviato le procedure per entrare nella NATO, il motivo? Il timore di una rappresaglia da parte della Russia. Inoltre, l'esercito russo si è stabilito sull'isola di Gotland, punto strategico per il commercio nel Baltico. Questa decisione del governo svedese ha ottenuto l'appoggio delle istituzioni europee e le minacce da parte di Mosca. Riuscirà questo allargamento della NATO a fermare Putin? Ascolta il podcast a cura di Lorenzo Onisto per saperne di più.
Per il suo 33° compleanno, la redazione di Europhonica accompagna Antonio Megalizzi in un viaggio figurato nello spazio e nel tempo in un'Europa che cambia.
Europhonica torna con un nuovo episodio di “Recap - L'Europa in SETTEGIORNI”, la nostra rassegna settimanale delle principali notizie europee. Questa settimana Lorenzo Onisto ed Emma Borin vi guidano in un viaggio che spazia tra libertà di stampa, la fine della Conferenza sul futuro dell'Europa e gli ultimi aggiornamenti dal fronte ucraino. Avrete l'occasione di ascoltare alcune testimonianze dirette dei nostri colleghi che si sono recati a Strasburgo, a Roma e a Bruxelles per seguire più da vicino i lavori delle istituzioni europee. Vi ricordiamo anche che il prossimo 15 maggio potrete ascoltare le voci dei redattori di Europhonica durante la maratona radiofonica di 24h di RadUni per ricordare il nostro collega Antonio Megalizzi, in occasione del suo compleanno. Potete ascoltare la nostra ultima puntata qui sotto, non dimenticatevi di farci sapere cosa ne pensate!
“Noi siamo sempre per la verità: non esiste democrazia senza libertà di stampa” Con queste parole la Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha dato il via al dibattito sulla tutela della libertà di stampa e sulle minacce ai giornalisti, in occasione del World Press Freedom Day celebrato martedì 3 maggio nell'Emiciclo di Strasburgo. Tra i tanti interventi in aula, degno di nota è quello della Commissaria alla trasparenza Věra Jourová. Oltre a stigmatizzare la piaga delle "slapp", ovvero le querele mosse contro i giornalisti a fine intimidatorio, Jourová ha ribadito l'impegno della Commissione a tutela della libertà di stampa e dei media con una legge ad hoc momentaneamente ancora in fase di perfezionamento. In conclusione, la Presidente Metsola ha inaugurato ufficialmente la 2^ edizione del Premio di Giornalismo intitolato alla memoria di Daphne Caruana Galizia, per mezzo del quale il Parlamento “intende continuare a difendere la libertà d'espressione, la pluralità dei media e il giornalismo di qualità”. Il Premio è riservato ai giornalisti professionisti che si sono particolarmente distinti con lavori relativi ai principi e ai valori dell'Unione europea, come i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto. La cerimonia di assegnazione del Premio avrà luogo il 16 ottobre, giorno in cui Daphne Caruana Galizia venne assassinata per il suo impegno giornalistico e sociale contro la corruzione. A cura di Simone Matteis
L'Italia è l'unico Paese Ocse in cui le retribuzioni medie lorde annue sono diminuite dal 1990: -3% in termini reali rispetto, ad esempio, al +276% della Lituania, il primo paese per crescita delle retribuzioni medie. Intanto, l'inflazione galoppa, attestandosi al 6,7%, mai così alta dal 1991. L'inflazione è quell'incubo per cui se ieri con un euro compravi 10 goleador; oggi, con lo stesso euro, ne compri sette. Nel resto d'Europa, per far fronte all'inflazione, sono stati – o saranno – aumentati i salari minimi in modo almeno proporzionale all'aumento dei prezzi. Cosa avviene invece in quei Paesi, come l'Italia, in cui il salario minimo non esiste? Ascolta il podcast di Erika Branca per saperne di più.
Dagli studi radiofonici del Parlamento europeo di Starsburgo intitolati ai nostri colleghi Antonio Megalizzi e Bartosz Orent-Niedzielski, un nuovo appuntamento con IntervEU. L'ospite di oggi è Marco Zanni, Eurodeputato della Lega e Presidente del gruppo ID - Identity and Democracy. Elezioni francesi, appoggio a Roberta Metsola, equilibri interni al centrodestra in Europa e in Italia e ancora stato di diritto, allargamento e bilancio. Fra i i temi trattati, Zanni torna sulla necessità dell'autonomia energetica già espressa in Plenaria alla presenza di Mario Draghi, in occasione del suo intervento al Parlamento europeo di martedì 3 maggio. Infine un commento sulla CoFoE, la Conferenza sul Futuro dell'Europa tanto criticata da ID e dallo stesso Zanni. È stato un vero fallimento oppure un esercizio di democrazia capace di gettare le basi per per lo sviluppo di un'Europa realmente più vicina ai cittadini? Curiosi di conoscere le risposte a tutte queste domante? Non perdetevi l'intervista a cura dei nostri inviati Simone Matteis e Simone Pavesi!
Nuovo episodio di Recap - l'Europa in SETTEGIORNI, la rassegna settimanale di Europhonica per le Radio Universitarie Italiane. Questa settimana da Strasburgo! Molte sono le questioni che abbiamo approfondito durante l'ultima plenaria del Parlamento europeo: dalla guerra in Ucraina al bilancio finale della Conferenza sul Futuro dell'Europa, di cui abbiamo parlato in uno speciale dibattito. Insieme al capogruppo di Identità e Democrazia, Marco Zanni, abbiamo parlato, invece, dei risultati delle ultime elezioni in Francia, dello stato di diritto in Ungheria e Polonia, passando per l'allargamento dell'Ue.
Transizione ecologica, agricoltura e sicurezza alimentare: riflessioni e prospettive sul futuro dell'Europa Città verdi, energia, mobilità sostenibile e politiche agricole sono solo alcuni dei temi che hanno animato il dibattito del panel III della Conferenza sul futuro dell'Europa. Ne abbiamo parlato con Herbert Dorfmann, Eurodeputato del Gruppo del Partito popolare europeo, e Pellarin Rossella, ambasciatrice dei cittadini europei. L' esercizio di democrazia della CoFoE ha convinto i cittadini e le istituzioni? Per scoprirlo ascoltate l'intervista a cura di Marta Gigli!