Voci dipinte

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L'obiettivo del programma è il dibattito continuo sul mondo dell’arte. Le puntate si articolano attorno a una parola chiave (oggetti, luoghi, persone)  che permetta di  affrontare trasversalmente la storia dell’arte partendo dall’attualità. Alcune rubriche si inseriscono nel programma: "La mostra de…

RSI - Radiotelevisione svizzera


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    Leggere le mostre

    Play Episode Listen Later Jun 1, 2025 57:52


    “Electa” è da 80 anni una casa editrice che mira a sviluppare linee editoriali in grado di segnare il percorso della critica d'arte. Ma naturalmente in 80 anni sono cambiati i contesti culturali sociali ed editoriali e fare editoria d'arte oggi, in un mondo globale e digitale, è un'attività molto diversa. Come diverso è fare mostre e rapportarsi da istituzione culturale con il pubblico, o forse meglio con i pubblici.Un caso esemplare è quello della 24a Esposizione Internazionale di Triennale Milano, intitolata Inequalities che affronta un tema politico, sociale ed economico urgente e complesso che Triennale analizza con un approccio multi e transdisciplinare, anche attraverso la pubblicazione di un catalogo, che è quasi un diario di bordo del progetto, pubblicato da “Electa”.In questa puntata Voci dipinte visita Inequalities con Stefano Boeri, presidente di Triennale e commissario generale dell'esposizione, e discute poi di cosa significhi oggi fare editoria d'arte, dai saggi ai cataloghi con la curatrice del catalogo di Inequalities Marilia Pederbelli e con il responsabile editoriale di Electa Marco Vianello.

    Musei sotto attacco

    Play Episode Listen Later May 25, 2025 54:56


    Mentre i musei sono alle prese con la revisione del loro codice etico che delinea e ribadisce alcuni principi quali l'accessibilità, la promozione dei diritti umani e della giustizia sociale e la comunicazione delle conoscenze nel rispetto delle diverse prospettive e delle diverse comunità, negli Stati Uniti la presidenza Trump si scaglia contro l'ideologia “woke” e detta nuove regole alle istituzioni culturali per porre fine alle loro politiche di diversità, equità e inclusione. Ma il caso americano non è isolato; anche in Europa i musei stanno subendo gravi ingerenze politiche e crescenti pressioni, che non si traducono soltanto in tagli ai finanziamenti. Ma quali sono le ragioni profonde di questi attacchi? E quale impatto può avere sulla credibilità dei musei che dovrebbero fornire al pubblico informazioni autentiche e basate sui fatti? Quali pratiche mettere in atto perché il museo continui a essere strumento di cambiamento sociale e presidio di democrazia? Voci dipinte ne ha parlato con due ospiti: le museologhe Simona Bodo e Anna Chiara Cìmoli.  undefined

    Bellezza e stupore

    Play Episode Listen Later May 18, 2025 54:47


    «Quando si fanno mostre per quarantatré anni si arriva ad un certo un punto. (…) Con 43 anni un uomo raggiunge l'equinozio della vita e può iniziare a costruire il proprio castello in aria, il proprio Palais idéal». Diceva Harald Szeemann in un'intervista del 2001. «Da questo momento in poi, anche se fai una mostra con artisti contemporanei, vuoi che non sia solo una collettiva ma un mondo temporaneo».Venti anni dopo la scomparsa del grande curatore svizzero esce il libro Pretenzione Intenzione, Objects of Beauty and Bewilderment from the Archive of Harald Szeemann (Edizioni Patrick Frey). Il volume verrà presentato il 19 luglio alla Fondazione Monte Verità, giorno in cui viene inaugurata l'omonima mostra dedicata a questo importante protagonista della scena artistica internazionale. Ospiti della puntata: L'artista Una Szeemann e il critico d'arte Michele Robecchi, curatori del progetto. La responsabile cultura della Fondazione Monte Verità, Nicoletta Mongini.La personale dell'artista svizzero Roman Signer al Kunsthaus di Zurigo è, invece, al centro dell'inserto di questa puntata. Ce la presenta la curatrice Mirjam Varadinis al microfono di Emanuela Burgazzoli.undefinedundefined

    “Navigando tempo e spazio”

    Play Episode Listen Later May 11, 2025 57:19


    Il confronto multiculturale è parte da sempre della vita e della poetica di Angela Lyn, pittrice, scultrice e performer anglo cinese che da quasi cinquant'anni si è trasferita in Svizzera e che da una trentina vive e lavora a Lugano. È costante, sia nei suoi dipinti che nelle sue installazioni, la preoccupazione di trovare un linguaggio comune e condiviso.  E forse è proprio questa preoccupazione ad aver caratterizzato l'arco della sua creatività che l'ha guidata a passare dai dipinti - essenziali e puri in cui accanto a temi classici dell'arte orientale, come i cedri e i fiori di ciliegio, coesistono elementi occidentali – alle installazioni e alle performance. In occasione della personale che il Kunstmuseum di Thun le dedica, Voci dipinte la ospita insieme al già direttore del MASI Marco Franciolli, in un dialogo sull'arte che spazia dall'interdisciplinarietà alla collaborazione artista-curatore.La mostra della settimana ci porta poi a Milano dove il museo Poldi Pezzoli presenta la prima grande retrospettiva ad Andrea Solario uno dei più originali interpreti del Rinascimento Lombardo nato a Carona. Ne parliamo con la curatrice della mostra Lavina Galli.

    Condividere l'arte

    Play Episode Listen Later May 4, 2025 53:54


    Nel 1869, l'artista Johann Varrone regala un suo paesaggio, dal titolo Campagna romana al municipio di Bellinzona: è la prima opera d'arte donata alla città. Un dipinto che simbolicamente segna l'inizio della collezione d'arte cittadina. Oggi è una delle oltre 7mila opere appartenenti alle collezioni del Museo Villa dei Cedri, inaugurato nell'aprile del 1985. Un patrimonio culturale che è il frutto di una lunga storia di condivisione e di dialogo tra collezionismo e mecenatismo privato e istituzioni pubbliche; una storia strettamente intrecciata con quella della città di Bellinzona e del suo territorio, che a partire da fine Ottocento, grazie anche alla ferrovia, svilupperà una vivace scena culturale. Le tappe e gli aspetti meno noti di questo percorso sono ora ricostruiti in una mostra e approfonditi per la prima volta in un'importante pubblicazione curate dalla storica dell'arte Manuela Khan Rossi che insieme a Carole Haensler, direttrice di Bellinzona Musei saranno ospiti di Voci dipinte. Tra gli artisti presenti nelle collezioni bellinzonesi anche Filippo Franzoni, il pittore locarnese di respiro europeo, che in queste settimane la mostra inaugurata al Masi di Lugano mette in dialogo con una serie di dipinti di Ferdinand Hodler, rivelando sorprendenti convergenze tra i due importanti artisti e protagonisti della scena culturale nazionale in un periodo cruciale tra fine Ottocento e inizio Novecento. L'abbiamo visitata insieme alla curatrice Cristina Sonderegger.

    Il potere del ferro e di chi lo lavora

    Play Episode Listen Later Apr 13, 2025 56:07


    La parola moneta ci induce a pensare a qualcosa legata a un'economia di scambio, di dimensioni relativamente contenute tanto da poterla facilmente trasportare con se. Ma questa è una visione prettamente occidentale e contemporanea (anche se per la verità anche nella nostra società gli strumenti di scambi economici quotidiani per le piccole spese si stanno radicalmente trasformando). La mostra attualmente in corso al Museo delle Culture di Lugano African Design. I metalli del potere è il frutto di una ricerca su un genere di opere africane sorprendentemente moderne che hanno fatto la loro apparizione sul mercato dell'arte occidentale negli ultimi 50 anni e che nel loro viaggio hanno subito una risemantizzazione ancora in larga parte da narrare. Prova a farlo questa settimana Voci dipinte insieme alla curatrice della mostra Moira Luraschi e all'antropologo Ivan Bargna. La mostra della settimana ci conduce invece a Basilea dove il Kunstmuseum propone una retrospettiva dedicata a uno dei più grandi scultori del Novecento italiano: Medardo Rosso. Ne parliamo con la curatrice Elena Filipovich.undefined

    Niele Toroni, chiamatemi pittore

    Play Episode Listen Later Apr 6, 2025 54:57


    “Mi chiamo Niele Toroni. Sono nato il 15 marzo del 1937, a Muralto, in riva al Lago Maggiore. In Ticino, la Svizzera italiana a sud delle Alpi, che in primavera si riempie di camelie e mimose in fiore. Ci sono anche palme, banani che non riescono a far maturare le banane, limoni che a volte fanno centotrentanove limoni e finiscono sui giornali”. Anche in queste parole si coglie l'ironia che contraddistingue Niele Toroni, artista ticinese con una carriera internazionale, che viene omaggiato in queste settimane da due musei ticinesi – dove mancava da oltre trent'anni - e con una pubblicazione che include i suoi scritti e un'intervista inedita di Bruno Marcadé, storico e critico d'arte, amico di lunga data del pittore che era partito dal Ticino negli anni Sessanta per Parigi. Da allora Toroni si è affermato come uno degli esponenti delle avanguardie europee del dopoguerra. Diventato celebre per le sue “Impronte di pennello n. 50 a intervalli regolari di 30 centimetri”, un gesto artistico soltanto in apparenza ripetitivo. A Voci dipinte ospiti Mara Folini, direttrice del Museo comunale d'arte moderna di Ascona e Sébastien Peter, direttore dei Servizi culturali della città di Locarno. Bernard Marcadé ci guida attraverso la prima retrospettiva svizzera dedicata a Niele Toroni, allestita al Museo Casa Rusca di Locarno, che riunisce opere realizzate nell'arco di sessant'anni.

    L'arte di scrivere sull'arte

    Play Episode Listen Later Mar 30, 2025 55:15


    Una storia di arte e di poesia è il titolo della mostra che propone il Museo d'arte di Mendrisio: un progetto ambizioso e originale costruito attorno a otto figure di critici d'arte letterati e poeti italiani della seconda metà del Novecento, che incarnano ognuno con il proprio stile quella particolare capacità creativa di reinventare con la parola l'immagine pittorica e plastica. Il percorso espositivo propone un dialogo serrato tra Arcangeli, Bertolucci, Biamonti, Isella, Orelli, Sereni, Tassi e Testori e i loro artisti prediletti, in un percorso che affianca le opere d'arte – da Bacon a Cucchi, da Genucchi a Fautrier, da Morlotti a Guccione, da Valenti a Burri – e le citazioni tratte dai loro scritti. Ma che cosa accomuna questi critici-scrittori e che cosa è rimasto di quella critica d'arte così lontana dallo specialismo e dalla settorialità? Ne parleremo a Voci dipinte insieme al curatore dell'esposizione Simone Soldini e allo storico e critico d'arte Claudio Spadoni. Per la mostra della settimana andremo al Kunstmuseum di Berna per la prima grande retrospettiva svizzera dedicata a Carol Rama, l'artista torinese che ha aperto la strada all'arte femminista di oggi, autrice di un corpus di opere sperimentali e radicali.

    Le Muse inquietanti

    Play Episode Listen Later Mar 23, 2025 55:50


    “Il surrealismo si fonda sull'idea di un grado di realtà superiore connesso a certe forme d'associazione finora trascurate, sull'onnipotenza del sogno, sul gioco disinteressato del pensiero.” scrive André Breton nel suo “Manifeste du surréalisme” nel 1924. Il Surrealismo – continua Breton – “Tende a liquidare definitivamente tutti gli altri meccanismi psichici e a sostituirsi ad essi nella risoluzione dei principali problemi della vita.”Cento anni dopo la pubblicazione del manifesto di Breton, critici e storici dell'arte ricostruiscono ed analizzano le vicende di un movimento internazionale attraverso una serie di pubblicazioni e mostre allestite nel corso del 2024 e del 2025.Per l'occasione la nostra redazione dedica due puntate al Surrealismo. La prima, andata in onda il 16 febbraio scorso, era interamente dedicata a Max Ernst e al Surrealismo storico. In questa puntata parliamo, invece, del Surrealismo in Italia.“È esistito, o si può propriamente parlare, di un Surrealismo italiano?”Ospiti della puntata:Alice Ensabella, professoressa di Storia dell'arte contemporanea presso l'Università Grenoble Alpes. Curatrice della mostra Giorgio de Chirico e Alberto Savinio, Una mitologia moderna (Parma, 2019), co-curatrice della mostra Il Surrealismo e l'Italia (Fondazione Magnani Rocca, 2024).Alessandro Nigro professore di Storia dell'arte contemporanea e Storia della critica d'arte presso l'Università di Firenze (dal 2005 al 2024). Autore della monografia Ritratti e autoritratti surrealisti (Padova 2015). Autore e co-curatore della mostra e del volume “Il Surrealismo e l'Italia” (Dario Cimorelli Editore).L'inserto della settimana ci consente di approfondire ancora la nostra indagine sul Surrealismo insieme a Raphaël Bouvier, curatore della mostra “La Chiave dei Sogni” alla Fondazione Beyeler. undefined

    Casorati

    Play Episode Listen Later Mar 2, 2025 62:26


    «In ogni pennellata, Casorati trasforma la banalità del quotidiano in un incantesimo» scriveva il critico Enzo Siciliano. A distanza di 35 anni una grande antologica dedicata a Felice Casorati torna a Milano, una città che ha avuto una funzione strategica per la carriera di questo pittore, tra i più grandi del Novecento italiano. Una carriera decollata alla Biennale di Venezia del 1924, a cui aveva partecipato con importanti capolavori ora in parte riuniti ed esposti nella mostra in corso a Palazzo Reale a Milano. L'esposizione, curata dai maggiori studiosi di Casorati, documenta l'attività poliedrica del pittore e riunisce un centinaio di opere, tra cui dipinti raramente esposti, disegni, sculture. Sono stati ricostruiti interi capitoli del suo percorso artistico, come le Conversazioni platoniche e il rapporto con la famiglia Gualino, importanti mecenati torinesi del pittore. Un percorso articolato e completo che libera Felice Casorati da alcuni cliché, come quello di apparire come un pittore “troppo cerebrale e freddo”. Voci dipinte ospita gli storici dell'arte Giorgina Bertolino e Fernando Mazzocca, che insieme a Francesco Poli, hanno curato l'esposizione. Per la mostra della settimana andiamo al Museo Vincenzo Vela di Ligornetto, dove un progetto espositivo site specific di Ishita Chakraborty dialoga in modo inedito con l'iconico Spartaco.

    Vita d'artista

    Play Episode Listen Later Feb 23, 2025 55:14


    Il Gran Premio svizzero d'arte / Prix Meret Oppenheim va anche quest'anno a tre operatori culturali di spicco. Su raccomandazione della Commissione federale d'arte (cfa), l'Ufficio Federale della Cultura premia Felix Lehner, Miroslav Šik e Pamela Rosenkranz, la grande artista svizzera che ha conquistato la scena internazionale. Tutti ricordiamo la sua installazione Our Product , presentata alla 56a Biennale di Venezia, un'installazione che trasformò il padiglione svizzero in un'esperienza multisensoriale. Ma la straordinaria carriera di questa artista, originaria di Altdorf, Canton Uri, è un'eccezione nel panorama elvetico? Quanto è difficile, oggi, per le artiste svizzere riuscire a scegliere il percorso dell'arte, a crescere e sviluppare la propria ricerca? La nostra redazione prende spunto dal premio a Pamela Rosenkranz per andare a guardare da vicino il percorso e il lavoro di due artiste ticinesi: Samoa Remy e Daniela Droz.Ospiti della puntata: Samoa Remy, artista. Daniela Droz, artista, Roberto Pellegrini, membro del Comitato di Visarte Ticino. Con un intervento del Presidente della Commissione federale d'arte Raffael Dörig.Anche l'inserto della settimana ci consente di mettere a fuoco la ricerca di un'artista svizzera, Louisa Gagliardi. Il MASI Lugano presenta Many Moons, la prima grande mostra istituzionale in Svizzera a lei dedicata. Ce ne parleranno la curatrice Francesca Benini e l'artista Louisa Gagliardi.

    Il più surrealista dei pittori 

    Play Episode Listen Later Feb 16, 2025 55:14


    “La chiave dei sogni. Capolavori surrealisti della Collezione Hersaint” con questo titolo apre in anteprima mondiale alla Fondazione Beyeler (16 febbraio – 4 maggio 2025) una grande mostra sul Surrealismo che riporta al centro della nostra attenzione L'angelo del focolare un'iconica ed impressionante opera di Max Ernst. Un artista che da molti è considerato il più surrealista dei pittori.Con la figura di Max Ernst comincia il nostro viaggio in due puntate attraverso l'universo surrealista. Ospite della puntata: Martina Mazzotta, Associate Fellow all'Istituto Warburg di Londra, storica dell'arte, autrice e curatrice esperta dell'opera di Max Ernst.Anche l'inserto della settimana guarda alla Fondazione Beyeler dove è in corso “Nordlichter”, una mostra collettiva ci consente di immergerci nei paesaggi delle regioni boreali. Ne parla il curatore Ulf Küster al microfono di Emanuela Burgazzoli.

    Dietro le quinte di un capolavoro

    Play Episode Listen Later Feb 9, 2025 58:42


    La Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Lugano conserva il più famoso affresco rinascimentale della Svizzera: un'opera dalle dimensioni monumentali, che decora la parete del tramezzo che separava in origine la chiesa dei fedeli da quella dei frati. Realizzato nel 1529, l'affresco raffigura le Storie della Passione di Gesù: l'autore è il pittore lombardo Bernardino Luini, un seguace di Leonardo, molto amato dai critici dell'Ottocento e soprannominato “il Raffaello di Lombardia”.Un capolavoro che a volte dimentichiamo di avere “sotto casa”. A Voci dipinte sarà ospite la storica dell'arte Lara Calderari per raccontare la storia e i retroscena di un'opera simbolo della Lugano rinascimentale.E nel XVI secolo – con la sconfitta subita dai Confederati nella battaglia di Marignano - affondano le radici del concetto di neutralità elvetica; una mostra al Kunsthaus di Aarau – dal titolo “Modello neutralità” - ne indaga le implicazioni nel presente grazie alle opere di 14 artisti contemporanei attivi in Svizzera. Un percorso espositivo che rivela aspetti sorprendenti di una idea che non appartiene soltanto alla politica e ha molteplici implicazioni nella società odierna.

    Perché le immagini ci aiutano a vivere?

    Play Episode Listen Later Feb 2, 2025 57:24


    Il senso di meraviglia che ci colpisce riconoscendo su pareti rocciose delle immagini tracciate migliaia di anni fa è una delle costanti degli studi dedicati alle pitture rupestri del paleolitico. Pensare che i nostri lontanissimi antenati utilizzassero segni non molto diversi da quelli che traccerebbe oggi un bambino per rappresentare uomini o animali ha qualcosa di magico e allo stesso tempo ci dice qualcosa di molto profondo sul nostro bisogno di rappresentare i nostri pensieri. È partito da qui Michele Cometa - studioso di cultura visuale - per tracciare nel suo ultimo saggio (Paleoestetica. Alle origini della cultura visuale, Raffaello Cortina) una mappa delle capacità e delle abitudini cognitive che presiedono al nostro fare-immagine. Un saggio in cui molteplici discipline, dalle neuroscienze all'archeologia, dall'etnografia alla biologia evoluzionista dialogano tra loro per interrogarsi non tanto sui significati di segni grafici prodotti in tempi così remoti, ma piuttosto sul perché l'homo sapiens da sempre manifesta la peculiare caratteristica di trasformare sogni e pensieri in immagini e sul persistere delle medesime immagini lungo la nostra evoluzione fino alla contemporaneità.

    Visti di spalle

    Play Episode Listen Later Jan 26, 2025 55:17


    “Verso - Geschichten von Rückseiten“ questo è il titolo di una mostra che apre il prossimo 1° febbraio al Kunstmuseum di Basilea. Un progetto che vuole rivelare al pubblico ciò che si cela sul retro delle opere d'arte. Trentasei capolavori della collezione, risalenti a epoche diverse, dal XIV al XVIII secolo, saranno esposti su speciali supporti creati appositamente per l'occasione: una sorta di cornici che ci consentiranno di vedere il lato nascosto dei dipinti e di scoprire, così, una nuova prospettiva dalla quale osservarli. In attesa di andare a Basilea, la nostra redazione non si è lasciata sfuggire l'opportunità di prendere in prestito ed ampliare il tema della mostra chiedendosi: cosa succede quando voltiamo un'opera d'arte oppure i personaggi che la abitano? Cosa ci racconta un mondo visto di spalle? Ne parliamo con la scrittrice e saggista Eleonora Marangoni, autrice del libro Viceversa pubblicato da Johan e Levi. L'inserto della settimana è dedicato alla mostra “Ernst Ludwig Kirchner e gli artisti del gruppo Rot-Blau” in corso al MASI di Lugano fino al 23.03.2025. La curatrice Cristina Sonderegger ne ha parlato al microfono di Emanuela Burgazzoli.

    Un museo di tutti

    Play Episode Listen Later Jan 19, 2025 55:07


    Da poco più di un anno Antonia Nessi è la nuova responsabile del Museo Vincenzo Vela di Ligornetto, dove è in corso l'esposizione dedicata a Spartaco Vela, la prima a cura della direttrice. Gli studi a Mendrisio e a Neuchâtel, un dottorato in storia dell'arte sulla costruzione dell'immagine di Venezia tra Sei e Settecento, una lunga esperienza come co-direttrice e in seguito come responsabile del polo arti visive del Musée d'art et d'histoire di Neuchâtel, Nessi è stata anche docente di storia dell'arte e di museologia all'Università di Neuchâtel. Voci dipinte incontra la direttrice del Museo Vela Antonia Nessi per scoprire i suoi progetti, la sua personale visione di museo, ma anche le sue passioni artistiche e i sogni nel cassetto. Per la mostra della settimana andiamo al Castello di Novara, dove è in corso una grande mostra dedicata al paesaggio, curata da Elisabetta Chiodini che attraverso ottanta opere - fra cui alcuni capolavori - indaga l'evoluzione di questo genere pittorico, tra Piemonte e Lombardia dal primo Ottocento al primo Novecento.

    Le (nuove) frontiere dell'arte

    Play Episode Listen Later Jan 12, 2025 56:01


    Sempre più spesso capita che entrando in un museo ci si trovi di fronte a proposte di esperienze immersive grazie alla realtà virtuale o a esposizioni con opere visibili soltanto se attivate grazie a un codice QR. Le tecnologie di realtà aumentata e realtà virtuale sono nate in altri ambiti e con altri scopi, ma da qualche decennio gli artisti se ne sono appropriati per creare opere che richiedono la partecipazione attiva degli spettatori-fruitori. Grazie a queste nuove tecnologie è possibile esplorare nuovi mondi, compiere viaggi nel tempo, assumere altre identità: l'intento di queste opere ubique e immateriali è esercitare un certo attivismo politico e stimolare una riflessione critica sulla società e sul ruolo dei media. Realtà virtuale e realtà aumentata stanno vivendo oggi una nuova primavera, tornando anche al centro degli studi accademici. A Voci dipinte ospiti le ricercatrici Elisabetta Modena e Sofia Pirandello, autrici di due recenti saggi sul tema. 

    Viaggio in Italia

    Play Episode Listen Later Dec 22, 2024 60:40


    «Questo libro si apre con la scultura di uno schiavo romano ribelle fatta da uno scultore svizzero a ridosso dei moti risorgimentali e si chiude con due opere contemporanee» scrive Alessandro Del Puppo nell'introduzione del nuovo libro da lui curato «una sul tema dell'immigrazione da parte di un artista albanese che lavora a Milano e l'altra di una giovane artista siciliana sul tema della violenza di genere. In mezzo corre la storia di una nazione, letta e interpretata attraverso il prisma delle arti visive: pittura, anzitutto, e poi scultura, fotografia e grafica». L'ambizioso percorso proposto da Del Puppo ci fa attraversare le vicende e le atmosfere di un Italia che cambia lo fa presentando l'analisi di 50 opere d'arte che hanno lasciato il segno. Voci Dipinte ha deciso di fare un viaggio in compagnia di questo libro scritto da sedici autori diversi: Arte italiana. Un percorso in cinquanta opere dal Romanticismo alla video performance (Carocci 2024). Ma quali sono gli aspetti della storia di un Paese che possono emergere attraverso l'analisi della produzione artistica? Ospite: Alessandro Del Puppo, professore di Storia dell'arte contemporanea all'Università degli Studi di Udine. Fra le sue pubblicazioni: Modernità e nazione (Quodlibet, 2012); Egemonia e consenso (Quodlibet, 2019); Pasolini Warhol 1975 (Mimesis, 2019).L'inserto della settimana ci porta alla Fondazione Beyeler dove è allestita la grande retrospettiva di Matisse. Ce ne parla il suo curatore, Raphael Bouvier.

    Roberto Longhi: scrivere d'arte

    Play Episode Listen Later Dec 15, 2024 53:05


    «L'opera d'arte non sta mai sola, è sempre in rapporto. Per cominciare: almeno un rapporto con un'altra opera d'arte. Un'opera sola al mondo, non sarebbe neppure intesa come produzione umana, ma guardata con reverenza o come orrore». Sono parole di Roberto Longhi di cui Einaudi ha dato alle stampe una nuova edizione della sua più famosa antologia di scritti; “Da Cimabue a Giotto” era stata pubblicata postuma a cura di Gianfranco Contini nel 1973, per i Meridiani Mondadori, la prestigiosa collana di letteratura italiana. Allora l'intenzione di Contini era sottolineare la grandezza di “Longhi scrittore”. Oggi l'intento è quello di evidenziare l'autonomia e l'originalità del pensiero del grande storico e critico d'arte nato ad Alba nel 1890, noto anche a livello internazionale per i suoi studi su Caravaggio e Piero della Francesca. L'occasione per tornare a parlare della figura di Longhi e della sua “strabiliante scrittura” che ha avuto un grande impatto su intere generazioni di critici e scrittori.Ne parleremo con Cristina Acidini, Presidente della fondazione di studi di storia dell'arte Roberto Longhi di Firenze e con lo storico dell'arte e curatore Simone Soldini.Per la mostra della settimana saremo al Museo d'arte di Mendrisio per la prima antologica dedicata a Ingeborg Lüscher in Ticino.

    Finalmente Grande 

    Play Episode Listen Later Dec 8, 2024 57:39


    Per arrivarci ci sono voluti oltre 50 anni perché se ne parla fin da quando nel 1972 Palazzo Citterio venne acquisito dallo stato italiano per ospitare le opere del 20. secolo della Pinacoteca, ma l'idea di un ampliamento di Brera risale ad ancora prima.Una delle prime a parlarne fu Fernanda Wittgens diventata nel 1947 sovraintendente della Pinacoteca - prima donna in Italia a ricoprire il ruolo di direttore di un importante museo o galleria –Nel primo dopoguerra aveva iniziato a lavorare insieme al precedente direttore Ettore Modigliani al progetto di una  “grande Brera”, in cui la Pinacoteca fosse collegata alle  altre istituzioni culturali del complesso come l'Accademia di Belle Arti, l'Osservatorio di Astronomia e l'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, e soprattutto all'idea di farne un polo di vita per tutti i cittadini.Ritardi, incomprensioni, ostacoli burocratici o politici e imprevisti si sono susseguiti spostando sempre più avanti la realizzazione e la concretizzazione del progetto che ha visto impegnati in momenti diversi almeno 3 studi di architettura.Ora finalmente sarà il pubblico a potersi esprimere in prima persona sul valore di questo ampliamento di cui questa settimana Voci dipinte si occupa con l'attuale direttore generale della Pinacoteca Angelo Crespi.

    Mutevole Diavolo

    Play Episode Listen Later Dec 1, 2024 59:34


    Come si passa dai diavoli scuri e arcigni, ferini e mostruosi dell'alto medioevo alle fattezze umane del bellissimo angelo ribelle di Alexandre Cabanel di metà Ottocento? La raffigurazione del Diavolo ha una lunga storia che include molteplici iconografie: il Maligno si sottrae a ogni tentativo di classificazione, sfugge alle categorie: è un'entità che muta continuamente, rispecchiando i gusti e soprattutto le paure e le ossessioni delle epoche storiche. Ogni volta Lucifero, sovvertitore dell'ordine, assume una maschera diversa, impersona il nemico di turno. Una storia che prende le mosse dalle prime attestazioni dell'arte cristiana, in cui il Diavolo è relegato agli Inferi e si conclude con le rassicuranti rassicuranti sembianze degli emoticon dei moderni inferni tecnologici: un racconto avvincente racchiuso nel saggio Il Diavolo. Storia iconografica del male a cura della storica dell'arte medievale Laura Pasquini, ospite di Voci dipinte. Se il Diavolo sovverte ogni ordine, Giovanni Pintori ha scardinato alcune regole della grafica: pioniere, visionario, è stato l'artefice dello stile Olivetti. A questa importante figura della grafica internazionale il M.A.X Museo di Chiasso dedica una ricca mostra.

    “Arte in assetto di guerra”

    Play Episode Listen Later Nov 24, 2024 58:27


    Una fotografia scattata a Pisa durante la Prima guerra mondiale documenta il lungo viaggio, in fuga dai bombardamenti di Venezia, cui fu costretto un capolavoro indiscusso del Rinascimento: L'Assunta di Tiziano. Protetta da un'enorme cassa di legno, la grande pala viene trasportata su un carro trainato da buoi davanti alla stazione di Pisa. Questa è una delle tante immagini che raccontano le misure d'emergenza adottate in Italia durante le due guerre mondiali. In un contesto in cui non esistevano norme e strategie adeguate alla protezione del patrimonio culturale. Solo nel maggio del 1954 viene firmata all'Aja la Convenzione per la tutela dei beni culturali in caso di conflitto armato. Ratificata dalla Svizzera nel 1962, la Convezione resta tuttora la fonte normativa primaria per la salvaguardia dei beni culturali in tempo di guerra.Ma qual è la sua effettiva efficacia oggi? “La tutela dei beni culturali nei conflitti armati. I 70 anni della Convenzione dell'Aja cita il titolo dell'evento organizzato dall'Associazione storiche e storici dell'arte della Svizzera italiana per il 30 novembre, evento che ci offre lo spunto per parlare di «arte in assetto di guerra».Ospiti: Dario Jucker, avvocato esperto del diritto dell'arte e moderatore dell'evento.Elena Franchi, professoressa ordinaria all'Università di Trento, esperta di storia greca, antropologia e conflitti di confine.Teresa Beracci, sociologa e articolista, autrice di una ricerca sul tema «Il patrimonio culturale nei conflitti armati».L'inserto di questa puntata ci dà la possibilità di approfondire il tema con una visita al Museo d'arte e di storia di Ginevra dove è in corso la mostra Patrimonio in pericolo, Lou Lepori ha incontrato Béatrice Blandin, conservatrice della sezione di Archeologia del museo.undefined

    Tessitrice del suo destino

    Play Episode Listen Later Nov 17, 2024 60:01


    Confinata alla dimensione domestica in un ruolo apparentemente di secondo piano mentre il suo sposo va alla scoperta del mondo, Penelope è allo stesso tempo nel racconto omerico accreditata della stessa astuzia di Ulisse e quindi caratterizzata quale sua pari come compagna.Al mito e alla raffigurazione della regina di Itaca è dedicata una grande mostra nel suggestivo scenario del Parco archeologico del Colosseo a Roma. Un'occasione per rileggerne attraverso oggetti, statue e dipinti le interpretazioni che ne sono state date nel corso dei secoli e che, anche attraverso numerose riprese letterarie e cinematografiche, conducono oggi a una figura ben più sfaccettata e complessa di quella della paziente moglie in attesa del ritorno dell'eroe.Insieme alla storica dell'arte e scrittrice Alessandra Sarchi, che con lo studioso dell'antichità Claudio Franzoni ha curato l'allestimento della mostra, Voci dipinte si interroga sulla Penelope della classicità e su quella che si proietta nell'oggi, prima di visitare allo Spazio Pirelli HangarBicocca di Milano la nuova retrospettiva dedicata a Jean Tinguely.

    I limiti dell'arte

    Play Episode Listen Later Nov 10, 2024 51:25


    In queste settimane al Kunsthaus di Zurigo si può visitare la più importante retrospettiva in Svizzera dedicata a Marina Abramović: un'esposizione che rimette in scena grazie a giovani performer reclutati per l'occasione dal museo alcune storiche performance dell'artista serba, come la celebre “Imponderabilia” del 1977 e che vi raccontiamo nell'intervista alla curatrice, Miriam Varadinis. Ma oggi non è più possibile riproporre le performance storiche nella loro forma originale, per ragioni di sicurezza e di “politicamente corretto”. Curatori e artisti scendono quindi a compromessi necessari. Ma qual è il senso di proporre una performance art che per definizione esplora i limiti in una forma addomesticata? E quale futuro ha la performance art in un mondo digitalizzato e sempre più smaterializzato? Ne parleremo con un ospite, Luigi Mojo, docente di tecniche performative all'Accademia Albertina di Belle arti di Torino e co-promotore di un festival internazionale di performance art. 

    Il Giardino dipinto

    Play Episode Listen Later Oct 27, 2024 61:46


    Nella Bibbia, Adamo ed Eva passeggiano nel meraviglioso giardino dell'Eden, e ne vengono cacciati a causa di un frutto proibito; nel mondo classico l'origine di ogni pianta e fiore si associa a un mito; nella letteratura del Medioevo si afferma Il romanzo della rosa; nel Rinascimento Leonardo esplora con appassionata partecipazione le leggi della natura partendo proprio dai vegetali.La storia dell'arte è punteggiata dalla presenza di alberi, fiori e frutti. E ogni singola specie botanica veicola un numero impressionante di significati allegorici che arricchiscono l'iconografia dell'opera in cui sono riprodotti e offrono spesso decisive chiavi di lettura per interpretarla.In questa puntata Voci dipinte insieme allo storico e divulgatore d'arte Stefano Zuffi e sulla scorta del suo saggio Il giardino dipinto uscito di recente per 20ore Cultura, propone un viaggio attraverso i simboli, le credenze e i miti legati alla natura che nei secoli hanno attraversato la nostra cultura e la storia dell'arte occidentale.

    Il museo ci fa star bene?

    Play Episode Listen Later Oct 20, 2024 56:25


    «Una nuova missione museale è quella di aprire le porte a progetti che rendano possibili esperienze volte a migliorare la vita dei visitatori». Questa promettente affermazione introduce l'evento organizzato dall'USI in collaborazione con l'IBSA Foundation per il prossimo 28 ottobre. Il titolo dell'incontro formula la domanda: “Arte che cura - I musei fanno davvero stare meglio?”. Voci Dipinte ha deciso di andare a vedere più da vicino e in anticipo alcuni degli aspetti che emergeranno durante l'evento del 28 ottobre, e di raccogliere lo spunto per parlare ancora di un tema caro alla nostra redazione: Il ruolo del museo nella contemporaneità.Ospiti: Anna Chiara Cimoli, storica dell'arte e museologa, Cimoli insegna all'Università̀ degli studi di Bergamo e si occupa della relazione fra museologia sociale, migrazione e pratiche partecipative.Christoph Frank, docente die Storia e Teoria dell'Arte e dell'Architettura all'Accademia di Architettura di MendrisioL'inserto della settimana ci porta a Ginevra, dove il Museo d'arte moderna e contemporanea, il Mamco, ha allestito una grande mostra con la collaborazione dei suoi visitatori. Il direttore del museo Lionel Bovier ne ha parlato al microfono di Lou Lepori.

    L'arte oltre i suoi confini

    Play Episode Listen Later Oct 13, 2024 57:55


    Art Brut, come la definiva il suo inventore, l'artista e teorico francese Jean Dubuffet «è un'arte grezza, pura, non filtrata»: non è l'arte dei dilettanti, ma l'arte dell'istinto, dell'anima nuda, dell'espressione incontaminata che esce dai percorsi accademici, dalle convenzioni artistiche e culturali: è l'arte insomma di chi non ha frequentato scuole, ma ha imparato da sé, dai propri sogni, dalle proprie visioni. Un'arte che ispirerà nel corso della sua carriera lo stesso Dubuffet, che ne diviene anche il principale collezionista. La sua donazione di cinquemila opere nel 1971 alla città di Losanna è all'origine della Collection d'art brut, che oggi vanta una collezione di ben 70mila opere. Una importante mostra al Museo delle culture di Milano – realizzata in collaborazione con il museo losannese – ne racconta la genesi e i temi attraverso le opere di alcuni dei protagonisti dell'art brut. Per capire quanto questa arte “incontaminata” abbia contribuito ad ampliare i confini dell'arte e come lo sguardo sull'art brut sia cambiato dalla metà del Novecento a oggi, Voci dipinte ospita chi ha ideato e curato l'esposizione “Dubuffet e l'art brut. L'arte degli outsider”: Sarah Lombardi, Anic Zanzi e Baptiste Brun.Dalle visioni degli outsider dell'art brut all'ironia visionaria e anticipatrice di Enrico Baj; al maestro della neoavanguardia italiana Palazzo Reale a Milano dedica un'ampia retrospettiva a cento anni dalla nascita che analizza con uno sguardo nuovo l'artista dei Generali e dei Meccano.

    L'arte della distruzione

    Play Episode Listen Later Oct 6, 2024 57:25


    Quando parliamo della distruzione di opere d'arte nel contesto di un conflitto bellico o come conseguenza di atti vandalici o gesti di protesta, usiamo spesso l'espressione “iconoclastia contemporanea”. La distruzione in quanto messa in discussione o cancellazione delle immagini, dei canoni o dell'idea stessa di arte è, però, anche una caratteristica tipica delle avanguardie e dei movimenti artistici del XX secolo. Un'indagine sull'iconoclastia ai giorni nostri comporta, quindi, l'esplorazione di due facce della stessa medaglia: la “distruzione dell'arte”, da una parte, e l'”arte della distruzione”, dall'altra. La redazione di Voci Dipinte ha deciso di dedicare a questi temi speculari due puntate speciali.Nella prima puntata parliamo di artisti e opere che destabilizzano, cancellano, distruggono o rivoluzionano l'idea stessa di arte.Ospiti: Luigi Bonfante, saggista, sceneggiatore e autore di Catastrofi d'arte, storie di opere che hanno diviso il Novecento (JOHAN & LEVI, 2019) Francesco Poli, storico dell'arte, professore di Storia dell'arte contemporanea e autore di libri come L'ironia è una cosa seria. Strategie dell'arte d'avanguardia e contemporanea (JOHAN & LEVI, 2024)L'inserto della settimana ci propone, invece, un'intervista con Jean-Yves Jouannais, autore del libro L'uso delle rovine, a cura di Emanuela Burgazzoli.

    Ticino industriale

    Play Episode Listen Later Sep 29, 2024 61:10


    Siamo abituati a prestare attenzione a edifici come chiese e palazzi storici, ville e antichi borghi; trascuriamo di rivolgere lo sguardo a stabilimenti industriali, manifatture, officine, vecchie fornaci o centrali idroelettriche, dighe e autostrade. Eppure lo sviluppo industriale del cantone Ticino dal XIX al XXI secolo ha lasciato sul territorio un notevole patrimonio edilizio e manifatturiero, di grande impatto sul paesaggio e di alto valore architettonico. Progettati da grandi ingegneri – come Pasquale Lucchini, Robert Maillart e Giovanni Lombardi – e da grandi architetti - da Rino Tami a Paolo Mariotta fino a Gio Ponti, con la sua fabbrica ex SAFIZ a Giubiasco. Una realtà poco nota, e più fragile di quanto si pensi, che costituisce una testimonianza tangibile di una lunga tradizione artigianale e industriale. Per la prima volta il patrimonio architettonico industriale del Canton Ticino è stato inventariato e presentato in un volume edito da Casagrande, a cura della storica dell'arte Valeria Frei che sarà ospite di “Voci dipinte”. Per la mostra della settimana andremo alla scoperta del confronto inedito tra la poetica del vuoto di Yves Klein e Arman, due massimi esponenti del Nouveau Réalisme, nell'esposizione in corso alla Collezione Giancarlo e Danna Olgiati di Lugano.

    Arte e colonialismo

    Play Episode Listen Later Sep 22, 2024 55:04


    «Il patrimonio africano non può trovarsi solo nelle collezioni private e nei musei europei. Deve poter essere valorizzato a Parigi, ma anche a Dakar, Lagos, Cotonou[...]. Questa sarà una delle mie priorità. (…) Voglio che ci siano le condizioni perché il patrimonio africano torni in Africa». Queste sono alcune delle parole pronunciate dal Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron il 28 novembre 2017 in Burkina Faso davanti a 800 studenti universitari. Il suo storico discorso ha significato una svolta epocale nel difficile processo di decolonizzazione dei musei europei. Voci Dipinte, insieme alle sue ascoltatrici e ai suoi ascoltatori, segue già da molti anni questo controverso dibattito. Ma a che punto siamo oggi? Una mostra al Museum Rietberg di Zurigo ci consente di fare il punto della situazione e di andare a vedere da vicino come la Svizzera affronta questo tema. “In dialogo con il Benin: arte colonialismo, restituzione”, questo è il titolo della mostra che si inserisce nel più ampio contesto dell'“Iniziativa Benin Svizzera” portata avanti dal Museum Rietberg insieme ad altri musei elvetici, come il Landesmuseum di Zurigo.Ospiti: Esther Tisa Francini, Direttrice del dipartimento per la ricerca sulla provenienza del Museum Rietberg e co-curatrice della mostra “In dialogo con il Benin - arte, colonialismo, restituzione”.Solange Mbanefo, architetto e co-curatrice della mostra al Museum Rietberg.Giulia Grechi, professoressa di antropologia culturale e antropologia dell'arte all'accademia di belle arti di Napoli. Autrice del libro “Decolonizzare il museo” (Mimesis).L'inserto di questa settimana ci porta proprio dentro al Museum Rietberg insieme ad una delle co-curatrici della mostra: Michaela Oberhofer.

    Quando il corpo è protagonista

    Play Episode Listen Later Sep 15, 2024 57:10


    ≪L'intero corpo è linguaggio≫ – afferma lo scrittore tedesco Ernst Jünger nel suo libro Linguaggio e anatomia – ≪O per arte o per istinto profondo o per mera volontà, ogni fibra, ogni filamento sono corde risonanti in armonia≫.Con questa citazione la celebre critica e storica dell'arte Angela Vettese apre il suo ultimo libro La rivolta del corpo - gli artisti che lo hanno usato, spinto al limite, liberato (Editori Laterza, giugno 2024)Fino a che punto e in quali forme il corpo umano è stato veicolo di significato nel tempo? Quali sono, invece, i limiti che lo hanno costretto e mutilato nella sua vocazione ad esprimere senso?Angela Vettese ripercorre la storia del corpo nella cultura nel XX secolo, ma non solo, raccogliendo immagini, eventi e opere, cambiamenti e rivoluzioni dai risvolti anche drammatici, come fossero tante tessere di un mosaico complesso. In che modo gli artisti hanno cercato il corpo, come lo hanno trattato, utilizzato, liberato? Ospite: Angela Vettese, critica e storica dell'arte italiana, fondatrice e coordinatrice del corso magistrale di Arti visive presso l'università di Venezia Iuav, autrice di libri come Capire l'arte contemporanea (Allemandi), Artisti si diventa (Carocci), o Arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi (Il Mulino).L'inserto di questa settimana ci porta invece alla scoperta di Baldassarre Fontana, un artista dello stucco originario di Chiasso, attivo in Europa a cavallo fra il XVII e il XVIII secolo. Baldassarre Fontana è stato protagonista di un evento a Cabbio lo scorso 8 settembre in occasione delle Giornate europee del patrimonio. La collega Emanuela Burgazzoli ce lo racconta.

    Ghirri, vedere oltre

    Play Episode Listen Later Sep 8, 2024 53:21


    È uno dei maestri della fotografia contemporanea e le sue immagini sono esposte e conservate nelle più importanti collezioni pubbliche e private di tutto il mondo; autore di immagini, ma anche importante pensatore della fotografia, l'italiano Luigi Ghirri viene omaggiato con una grande esposizione al Museo d'arte della svizzera italiana di Lugano dedicata al tema del viaggio, reale e immaginario; un percorso raccontato dai curatori James Lingwood e Ludovica Introini. L'occasione per tornare sul ruolo di pioniere del fotografo emiliano scomparso nel 1992 e sui grandi temi attorno a cui ruota la sua opera: la conoscenza, il frammento, l'identità, la memoria. Ospite di “Voci” dipinte lo storico e critico della fotografia Francesco Zanot. 

    Art Basel

    Play Episode Listen Later Jun 16, 2024 58:53


    “Super bowl del mondo dell'arte” – così l'ha definita un esperto: Art Basel si conferma la più importante fiera al mondo di arte contemporanea, importante indicatore e allo stesso tempo molla per il mercato globale. Ma accanto al glamour del collezionismo internazionale, ci sono gli eventi aperti al grande pubblico, come Parcours e Unlimited, sezione di opere monumentali che riunisce grandi maestri e nomi emergenti della scena artistica. Art Basel resta una fiera a vocazione commerciale, ma si afferma sempre più come manifestazione culturale e conviviale, che per una settimana vive in simbiosi con la città e le sue istituzioni. Per capire la chiave del successo di questa fiera nata nel 1970 a Voci dipinte due ospiti d'eccezione: Vincenzo De Bellis, direttore generale delle piattaforme di Art Basel e Giovanni Carmine, curatore della sezione Unlimited. Dall'eterogeneo panorama artistico contemporaneo, alla molteplice identità di Fosco Maraini: antropologo, etnologo, alpinista, documentarista, scrittore e grande fotografo. A vent'anni dalla scomparsa il Musec di Lugano lo celebra con una grande retrospettiva fotografica: occasione unica per scoprire anche immagini inedite.A proposito di mercato dell'arte, si può dire che sia stato il movimento impressionista alla fine dell'Ottocento a gettare le basi di quello moderno, inaugurando un sistema basato su gallerie e mercanti d'arte. Movimento impressionista che vi abbiamo raccontato attraverso le sue otto esposizioni nella nostra serie originale dal titolo “Due chili di blu” giunta alla sua ultima puntata.

    Il corpo

    Play Episode Listen Later Jun 9, 2024 56:41


    «Attraverso l'arte e la letteratura, il linguaggio del corpo nel medioevo parla anche di noi oggi» sostiene la storica dell'arte Virtus Zallot, autrice di una trilogia pubblicata da Il Mulino: Con i piedi nel Medioevo, Sulle teste nel Medioevo e Un Medioevo di abbracci. Ma cosa c'è di contemporaneo in un'epoca così lontana dalla nostra? E quali storie inaspettate ci raccontano i corpi nell'arte e nella letteratura medievale? Lo scopriamo attraverso l'indagine dell'autrice ma anche grazie alla grande mostra in corso al Landesmuseum di Zurigo fino al 14 luglio 2024: “Desiderati. Curati. Martirizzati. I corpi nel medioevo”.Ospiti della puntata sono Denise Tonella, Storica, museologa e direttrice del Museo Nazionale Svizzero e Virtus Zallot, studiosa di iconografia sacra e docente di Storia dell'arte medievale all'Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia.Un'indagine sul corpo da un altro punto di vista ce la propone l'inserto dedicato alla retrospettiva della grande maestra della “pop art” austriaca Kiki Kogelnik, allestita al Kunsthaus di Zurigo fino al 14 luglio.È giunta all'ottavo episodio “Due chili di blu”, la serie originale di Rete Due, curata dalla storica dell'arte Susanna Gualazzini, che in dieci puntate racconta l'epopea dell'Impressionismo.

    Un puzzle ricostruito

    Play Episode Listen Later Jun 2, 2024 57:34


    Il progetto che ha riunito al museo Poldi Pezzoli le otto tavole superstiti di uno dei maggiori capolavori di Piero della Francesca non è solo un perfetto esempio di diplomazia culturale che ha visto collaborare istituti museali europei e nord americani. È anche un'esemplare dimostrazione di quanto il lavoro dello storico dell'arte possa somigliare a un'appassionante spy story. Proprio come dei detectives i curatori della mostra hanno formulato ipotesi partendo dalla possibilità di un confronto ravvicinato delle opere e dagli indizi e dalle prove documentali note, ipotesi che il lavoro di una squadra scientifica in grado di compiere innovative indagini diagnostiche, ha poi potuto confermare o correggere. Il risultato non è solo un'occasione unica di vedere riunite le parti di un capolavoro smembrato più di 500 anni fa ma anche un raffinato lavoro scientifico capace di svelare alcuni misteri sul lavoro e sulla tecnica del maestro rinascimentale.Un progetto che Voci dipinte racconta attraverso la voce della direttrice del Poldi Pezzoli Alessandra Quarto e quella della professoressa di fisica Isabella Castiglioni che ha guidato la squadra scientifica.

    Underground

    Play Episode Listen Later May 26, 2024 54:44


    Il micelio si sviluppa nel sottosuolo sottoforma di rete, entrando in simbiosi con altri organismi: il mondo invisibile dei funghi è il punto di partenza della mostra Underground in corso al Museo Villa dei Cedri di Bellinzona fino al 4 agosto. Un progetto culturale innovativo che coinvolge artisti internazionali accomunati da una prassi artistica ispirata ai processi di interdipendenza, solidarietà e simbiosi che regolano gli ecosistemi naturali. Un progetto culturale innovativo che fa della natura una fonte di ispirazione artistica e sociale. Stiamo cambiando il nostro approccio alla natura e come? In che modo arte e scienza possono interagire per creare opportunità rigenerative? Una puntata speciale di “Voci dipinte” in diretta da Villa dei Cedri insieme a Carole Haensler, direttrice del museo e co-curatrice della mostra, e il biologo Guido Maspoli, dell'Ufficio natura e paesaggio. 

    L'opera al nero di Franco Maria Ricci 

    Play Episode Listen Later May 12, 2024 59:53


    “Il colore della vita è il nero, che è la somma e la sovrapposizione di tutti i colori; il colore della morte è il bianco, che è la loro elisione e la loro scomparsa”: sono parole di Franco Maria Ricci. Il nero è il colore che ha contraddistinto le sue imprese editoriali. Visionario, sempre controcorrente, l'ideatore del Labirinto della Masone a Fontanellato e fondatore della mitica rivista d'arte FMR, risorta qualche anno fa, è stato un maestro di stile e un punto di riferimento per il gusto italiano e internazionale. Alla figura di questo grande editore, collezionista e bibliofilo è dedicata una mostra omaggio in corso al Palazzo Ducale di Genova, la città dei suoi avi. A “Voci dipinte” ne parliamo con il curatore Pietro Mercogliano e Edoardo Pepìno, direttore del Labirinto della Masone e della Franco Maria Ricci editore. Il raffinato collezionista parmigiano avrebbe probabilmente apprezzato l'esposizione basilese dal titolo Geniale Frauen. Una rassegna che riscopre l'opera e la vita di alcune artiste attive in Europa tra il Cinquecento e il Settecento: donne che hanno sfidato le convenzioni sociali per intraprendere una carriera non sempre riconosciuta. Anche molti pittori impressionisti hanno dovuto attendere a lungo un riconoscimento di pubblico e critica: lo racconta la nostra serie originale Due chili di blu.

    Munari, l'inventore

    Play Episode Listen Later May 5, 2024 56:54


    «Non ci deve essere un'arte staccata dalla vita: cose belle da guardare e cose brutte da usare». Lo scriveva Bruno Munari, artista e designer, inventore delle “macchine inutili” e creatore di oggetti divenuti mitici come la lampada Falkland e il posacenere Cubo. Poliedrico e visionario, Munari è una delle grandi figure del design e della cultura del Ventesimo secolo, le cui opere più iconiche si trovano oggi nelle collezioni permanenti dei più rinomati musei al mondo. Una grande mostra alla Fondazione Magnani Rocca di Traversetolo celebra la poliedricità e la visionarietà del celebre creativo milanese che intendeva ristabilire il contatto perduto tra arte e pubblico. Quale l'attualità di Bruno Munari nella società liquida del XXI secolo? E quale ruolo riveste il design oggi? Per parlarne Voci dipinte ospita il curatore dell'esposizione, il critico d'arte Marco Meneguzzo. Per la mostra della settimana vi proporremo un viaggio nell'Espressionismo in occasione di una importante mostra ad Ascona. Vi proporremo infine la quarta puntata della serie originale Due chili di blu , dedicata all'epopea dell'Impressionismo.

    Le Forme del divino

    Play Episode Listen Later Apr 28, 2024 55:34


    Cos'ha a che fare una “Natura morta” con la complessa esperienza del sacro? Solitamente l'interpretiamo in chiave naturalistica o realistica, prestando attenzione piuttosto al piano illustrativo. Tuttavia, questo genere artistico alle sue origini celava anche una dimensione liturgica, come racconta Michele Dantini nel suo saggio Le forme del divino. Problemi di arte sacra tra prima modernità e Novecento pubblicato da Il Mulino.«In Occidente le immagini dipinte o scolpite sono state per lungo tempo considerate incarnazioni del Divino» scrive Dantini «e hanno trovato in questa loro natura duplice, celeste e terrena insieme, la propria giustificazione». Ma quali sono i riferimenti al divino che oggi non riusciamo più a riconoscere? Perché il nostro modo di intendere l'arte prevede una rimozione del piano religioso?Ospite della puntata: Michele Dantini, Professore di Arte Contemporanea all'Università di Stranieri di Perugia e alla Scuola di Alti Studi di Lucca.L'inserto della settimana si illumina di una luce non divina: quella dei neon di Dan Flavin, esposti al Kunstmuseum di Basilea fino al 18 agosto. “Widmungen aus Licht” è il titolo della mostra. Emanuela Burgazzoli ne ha parlato con la co-curatrice Olga Osadtschy.Di luce dipinta parla, invece, il terzo episodio di Due chili di blu, la serie originale di Rete Due, curata dalla storica dell'arte Susanna Gualazzini, che in dieci puntate racconta l'epopea dell'Impressionismo.

    Strani, estranei e stranieri ovunque

    Play Episode Listen Later Apr 21, 2024 56:42


    Il titolo scelto dal curatore brasiliano Adriano Pedrosa per la 60. Biennale d'arte di Venezia, è quello di un'opera del collettivo italo britannico Claire Fontaine: una scritta fluorescente al neon “Foreigners Everywhere”, che si trasforma in una sorta di ready made per diventare l'emblema di una mostra dedicata ad artisti queer, outsider e indigeni.Una mostra e un emblema a cui il Padiglione svizzero si accorda perfettamente con le due opere realizzate dall'artista svizzero brasiliano Guerreiro do Divino Amor – che infatti ha dichiarato di riconoscersi appieno nella condizione evocata dal titolo. Due opere in cui ironia, cultura pop, riflessioni sulle identità, vere o rappresentate si intrecciano e si contaminano, scardinando forse per il visitatore qualche convinzione. In una puntata realizzata da Venezia, Voci dipinte ne parla con il curatore del padiglione svizzero Andrea Bellini, direttore del Centre d'art contemporain di Ginevra e con Carole Haensler direttrice del Museo Villa dei cedri di Bellinzona e presidente dell'associazione dei musei svizzeri.

    Dipingere l'aria

    Play Episode Listen Later Apr 14, 2024 60:10


    Il 15 aprile 1874 a Parigi si apriva la prima esposizione degli Impressionisti: riuniva oltre 160 opere di 31 artisti, fra questi alcuni dei nomi che sarebbero diventati noti in tutto il mondo: Monet, Renoir, Degas, Pissarro, Sisley, Cézanne e Morisot. È l'inizio di un'avventura che riunisce un gruppo di pittori decisi a liberarsi dal sistema dei salons ufficiali e dai legami con la tradizione. Le mostre di questi “indipendenti” susciteranno scandalo, tra la critica e il pubblico, ma segneranno una vera e propria rivoluzione artistica che avrà un'influenza decisiva anche sulle avanguardie di primo Novecento. Ne parleremo a “Voci dipinte” con lo storico dell'arte Stefano Zuffi, co-curatore della grande mostra Cézanne-Renoir in corso a Palazzo Reale a Milano. L'avventura “impressionista” attraverso le otto mostre, le recensioni della critica e la voce dei suoi protagonisti sarà raccontata in una miniserie di dieci puntate curata dalla storica dell'arte Susanna Gualazzini intitolata “Due chili di blu”.  Dalla luce degli impressionisti alla luce-colore di Augusto Giacometti, un pittore che è stato un vero innovatore: una grande mostra al Kunsthaus di Aarau propone una rilettura dell'opera dell'artista svizzero, che oscilla tra figurazione e astrazione.

    Il museo necessario

    Play Episode Listen Later Mar 31, 2024 58:42


    ®La pandemia, i cambiamenti climatici e le emergenze ambientali, i movimenti sociali come Black Live Matter e MeToo, il dibattito sulla decolonizzazione, la crisi economica, i conflitti e le disuguaglianze sociali; i grandi problemi che attraversano la società contemporanea richiedono anche ai musei di ripensare la propria identità e funzione. Sempre meno spazi neutrali, le istituzioni museali sono sempre più luoghi dove si ascolta e si agisce. La transizione a museo “utile” e attivista presuppone un cambiamento radicale che include nuovi modelli di gestione e nuove pratiche, fondate sul coinvolgimento e sulla responsabilizzazione dei cittadini. Altrimenti il rischio è quello di cadere nella retorica della bellezza terapeutica e nel paternalismo. Perché è urgente cambiare rotta e ridefinire la legittimità dei musei? Quali sono i valori che il museo “necessario” dovrebbe promuovere per diventare strumento di cambiamento sociale? Quali gli ostacoli a questa radicale trasformazione dei musei? Per parlarne Voci dipinte ospita le museologhe Simona Bodo e Anna Chiara Cimoli.  Per la mostra della settimana saremo al Masi di Lugano, dove è in corso un'esposizione dedicata al grande fotografo svizzero Ernst Scheidegger – che raccoglie oltre un centinaio di immagini, divise in due nuclei: gli scatti giovanili inediti e una selezione dei suoi celebri ritratti d'artista. Vi proporremo l'intervista alla curatrice Taisse Grandi Venturi.

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