Voci dipinte

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L'obiettivo del programma è il dibattito continuo sul mondo dell’arte. Le puntate si articolano attorno a una parola chiave (oggetti, luoghi, persone)  che permetta di  affrontare trasversalmente la storia dell’arte partendo dall’attualità. Alcune rubriche si inseriscono nel programma: "La mostra de…

RSI - Radiotelevisione svizzera


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    Arte e desiderio di giustizia

    Play Episode Listen Later Oct 26, 2025 55:38


    «In principio era la bilancia, o così almeno prende forma, nell'immaginario collettivo, l'idea della giustizia, quando è disincarnata da un evento reale. (…)» scrive Giovanna Brambilla in Dritto e rovescio – venti storie di arte e giustizia Vita e Pensiero (2025), il libro che sta al centro della puntata di Voci Dipinte. Come si è trasformata, nei secoli, l'immagine della bilancia e come è cambiato il senso della giustizia nel rapporto che con esso hanno intessuto gli artisti dall'antichità sino ai giorni nostri? Ospite: Giovanna Brambilla, storica dell'arte, esperta in educazione e mediazione del patrimonio culturale, docente del Master “Economia e Management dei Beni Culturali”, della Business School de Il Sole24Ore.L'inserto della settimana ci porta, infine, a Rancate, negli spazi della Pinacoteca Giovanni Züst dove è in corso la mostra “Accessori di classe Complementi di moda tra uso quotidiano e identità sociale 1830-1930”. Emanuela Burgazzoli ne ha parlato con la curatrice Elisabetta Chiodini.

    Casa Carona: la libertà di sperimentare

    Play Episode Listen Later Oct 19, 2025 51:50


    «Carona non fu una scuola né un movimento, ma una costellazione di vite creative che trovarono un terreno comune nel desiderio di reinventare i modi di fare arte e abitare il mondo» scrive Tobia Bezzola nella presentazione della mostra in corso al MASI e dedicata a quella costellazione e in particolare alla figura e all'opera di David Weiss, artista zurighese tra i più significativi della sua generazione, che nel 1979 insieme a Peter Fischli fonda il celebre duo Fischli/Weiss conosciuto per i suoi lavori che indagano con ironia i limiti del quotidiano e dell'assurdo. David Weiss vive a Carona tra il 1968 e il 1978, trovandosi al centro di una vivace comunità di artisti e scrittori che in quegli anni avevano trovato un rifugio e un luogo dove poter sperimentare in libertà nuove pratiche artistiche e nuove modalità creative. Per la prima volta questa storia è stata ricostruita attraverso un attento lavoro di ricerca e documentazione.  Fra pochissimo ne parliamo con Virginia Marano, che ha co-curato l'esposizione insieme a Tobia Bezzola.Per la mostra della settimana andiamo a Basilea, dove la Fondazione Beyeler dedica la prima retrospettiva all'artista giapponese Yayoi Kusama. Un universo colorato e gioioso che ci racconta la curatrice intervistata da Lou Lepori.

    Nuove prospettive per l'architettura

    Play Episode Listen Later Oct 12, 2025 55:03


    «L'idea di standard – l'utente bianco, maschio, abile e di classe media – è nata attraverso determinati modi di conoscere e misurare i corpi. Questa figura si è fatta strada nel design attraverso manuali e programmi di studio». (Aimi Hamraie, intervista di Chiara Alessi, Architettura e inclusività, “Il Giornale dell'Architettura”)Se per molto tempo l'architettura ha avuto come unico riferimento un “utente tipo”, un “corpo standard”, oggi sempre più designer, architetti, attivisti, chiedono di ampliare lo sguardo, di includere corpi, esperienze e sensibilità diverse, riconoscendo che ogni spazio può e deve diventare un luogo di partecipazione, non di esclusione. Proprio questo tema, così attuale e urgente, sta al centro della puntata di Voci Dipinte. Lo spunto ce lo offre il recente speciale pubblicato dal Giornale dell'Architettura “Architettura e inclusività”.Ospiti: Anna Bernardi, Docente e ricercatrice di storia e teoria dell'arte e dell'architettura (ISA) presso l'Accademia di Architettura di Mendrisio. Sergio Bettini, Architetto e docente di Storia dell'Architettura e di Restauro presso l'Accademia di Architettura di Mendrisio.L'inserto della settimana ci porta al Museo Villa dei Cedri, Bellinzona, dove è in corso la mostra “Looking for Lissitzky”. Ne parla la direttrice del museo Carole Haensler.

    Inventare l'immagine: Picasso e Raetz incisori

    Play Episode Listen Later Oct 5, 2025 54:38


    In occasione della doppia esposizione dedicata alla produzione grafica di Pablo Picasso e di Markus Raetz Voci dipinte trasmette una puntata speciale in diretta dal Museo d'arte di Mendrisio. Due percorsi espositivi complementari che documentano la passione per la stampa d'arte di due artisti del Novecento molto diversi per generazione, stile e poetica, ma che si sono distinti per la loro sperimentazione calcografica e la capacità di innovare le varie tecniche incisorie.Di Picasso sono state riunite ben 150 opere che provengono dall'importante fondo donato dal collezionista svizzero Georges Bloch alla Fondazione Gottfried Keller agli inizi degli anni Settanta. Di Markus Raetz sono esposte oltre 80 incisioni – molte delle quali inedite –, che documentano un capitolo della sua produzione: l'opera incisa con la tecnica del bulino.Insieme alle co-curatrici della mostra, Barbara Paltenghi Malacrida e Francesca Bernasconi vi racconteremo le opere in mostra e le storie che racchiudono.

    A che serve un museo?

    Play Episode Listen Later Sep 28, 2025 56:43


    Il solo annuncio della possibile chiusura del museo Van Gogh di Amsterdam ha provocato a fine agosto un certo subbuglio sulla stampa. Si sono susseguiti dibattiti e approfondimenti su quanto l'overtourism d'arte possa danneggiare capolavori artistici e su come tutelarli garantendo allo stesso tempo la loro accessibilità sia un'importante questione di politica culturale.Accanto alle code per farsi un selfie davanti alla Gioconda, c'è un'altra realtà che è quella fatta di musei ricchi di opere importanti ma meno note, le cui sale sono perlopiù deserte. Ma come riempirle senza cadere nella trappola di un marketing culturale in cui il numero di biglietti venduti conta più della qualità dei progetti espositivi proposti? Ne parliamo con l'art advisor Marco Riccomini e con Antonio D'Amico, direttore del museo Bagatti Valsecchi prestigiosa casa museo milanese che proprio sotto la direzione di D'Amico sta vivendo un grande rilancio e un grande successo sia commerciale che culturale.

    A che serve un museo?

    Play Episode Listen Later Sep 28, 2025 56:43


    Il solo annuncio della possibile chiusura del museo Van Gogh di Amsterdam ha provocato a fine agosto un certo subbuglio sulla stampa. Si sono susseguiti dibattiti e approfondimenti su quanto l'overtourism d'arte possa danneggiare capolavori artistici e su come tutelarli garantendo allo stesso tempo la loro accessibilità sia un'importante questione di politica culturale.Accanto alle code per farsi un selfie davanti alla Gioconda, c'è un'altra realtà che è quella fatta di musei ricchi di opere importanti ma meno note, le cui sale sono perlopiù deserte. Ma come riempirle senza cadere nella trappola di un marketing culturale in cui il numero di biglietti venduti conta più della qualità dei progetti espositivi proposti? Ne parliamo con l'art advisor Marco Riccomini e con Antonio D'Amico, direttore del museo Bagatti Valsecchi prestigiosa casa museo milanese che proprio sotto la direzione di D'Amico sta vivendo un grande rilancio e un grande successo sia commerciale che culturale.  L'inserto della settimana ci porta dentro gli spazi della Collezione Olgiati, dove è in corso la mostra “Prampolini Burri. Della Materia” (21.09.25 – 11.01.2026) , allestita da Mario Botta e curata da Gabriella Belli e Bruno Corà. Cristiana Coletti l'ha visitata insieme ai curatori.

    Lo sguardo di Man Ray

    Play Episode Listen Later Sep 21, 2025 55:37


    «Quanto a me, cerco di essere semplicemente il più libero possibile nel mio modo di lavorare, nella scelta del soggetto.” Scrive Man Ray nel 1948 “Nessuno mi può imporre regole o guidarmi. Mi possono criticare dopo, ma è troppo tardi, il lavoro è fatto. Ho assaporato la libertà.” Non abbiamo alcun dubbio che il grande artista americano l'abbia assaporata questa libertà. Prova ne è la sua ricerca artistica, fra pittura, fotografia e cinema. Prova ne sono le sue sperimentazioni visionarie che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura del Novecento.In occasione della grande retrospettiva “Man Ray. Forme di luce” (Palazzo Reale Milano 24.09.2025 – 11.01.2026) “Voci Dipinte” dedica una puntata a questo grande protagonista della storia dell'arte recente.Ospite della puntata: Raffaella Perna, la storica dell'arte contemporanea e autrice di un testo del catalogo “Man Ray. Forme di luce” (SilvanaEditoriale).Con un intervento di Pierre-Yves Butzbach, co-curatore della mostra insieme a Robert Rocca.L'inserto della settimana, a cura di Emanuela Burgazzoli, ci porta a Berna, al Kunstmuseum, dove è in corso la mostra “Panorama Suisse. Da Caspar Wolf a Ferdinand Hodler“. Ce ne parla la curatrice Anne-Christine Strobel.undefined

    Fotografia in Ticino

    Play Episode Listen Later Sep 14, 2025 62:58


    10 anni di attività per Casa Pessina a Ligornetto – uno spazio espositivo dedicato ai giovani fotografi attivi in Ticino e 35 anni di attività per la Galleria Consarc di Chiasso – fondata insieme alla moglie Daniela - nel 1990 a Chiasso, e da allora diventata un vero e proprio punto di riferimento per la promozione della fotografia d'arte sul territorio. Due ricorrenze importanti da cui Voci dipinte prende spunto per ripercorrere la storia della cultura fotografica in Ticino: quali sono state le prime istituzioni che hanno promosso la fotografia e quali sono le iniziative e gli spazi oggi dedicati alla fotografia d'autore e alla fine art? E quanto è stato importante il ruolo dei collezionisti e dei galleristi per la divulgazione di questa arte?Sono spunti che svilupperemo con i nostri ospiti: Francesca Bernasconi, collaboratrice scientifica del Museo d'arte di Mendrisio e curatrice della programmazione di Casa Pessina e Guido Giudici, titolare della Consarc/Galleria di Chiasso.Per la mostra della settimana vi portiamo al Kunstmuseum di Lucerna, dove è stata ricostruita una storica e rivoluzionaria esposizione d'arte che nel 1935 ha tentato una sintesi unitaria delle molte correnti dell'astrazione. L'abbiamo visitata insieme alla curatrice Fanni Fetzer. 

    Il Masi, un “giovane” tra i grandi 

    Play Episode Listen Later Sep 7, 2025 59:11


    «Questo Centro deve poter esprimere e presentare un insieme coerente di opere che filologicamente si devono porre come confine osmotico, come filtro estetico tra un Nord e un Sud». Così Marco Franciolli presentava il neonato museo del MASI nel settembre del 2015, inaugurato nella nuova sede del polo culturale, progettato da Ivano Gianola. Il Museo d'arte della Svizzera italiana nasceva dall'unione di due istituzioni già consolidate: il Museo Cantonale d'Arte – che aveva iniziato la sua attività nel 1987 a Palazzo Reali - e del Museo d'Arte della Città di Lugano, che era nato nel 1973 con sede a Villa Malpensata.La mostra inaugurale aveva un titolo programmatico - Orizzonte Nord–Sud - a sottolinearne l'ambizione a essere crocevia culturale e artistico tra il Ticino, la Svizzera e la Lombardia. Da allora il museo è cresciuto affermandosi come importante realtà nel panorama nazionale, consolidando le collezioni – che contano oggi 15mila opere – e ampliando e diversificando l'offerta con una calendario espositivo che conta 8-9 mostre all'anno. Quale identità si è costruito questa giovane istituzione? Quale posizione ha conquistato oggi nel panorama museale nazionale e quale impatto ha avuto sulle istituzioni culturali locali? Quali sfide lo attendono? Voci dipinte ne parla con il suo direttore, Tobia Bezzola, che dirige l'istituzione dal 2018 e che si appresta a passare il testimone nella primavera del 2026 a Letizia Ragaglia.

    Il marchio ART BASEL 

    Play Episode Listen Later Jun 22, 2025 48:13


    ART BASEL è riconosciuta come la più importante fiera di arte contemporanea al mondo; se la vocazione commerciale resta il nucleo della manifestazione che seleziona il meglio delle gallerie d'arte mondiali e attira ogni anno a Basilea un pubblico di collezionisti internazionale, la piattaforma Art Basel (che dopo Parigi, Miami, Hong Kong, si espande anche in Qatar) aspira ad affermarsi come un autentico marchio culturale. Ambizione confermata anche da alcune novità dell'edizione 2025: Première, un progetto curatoriale pensato per le gallerie medio-piccole e l'istituzione di un premio – gli Art Basel Awards – conferito agli artisti e a tutte le figure professionali loro “alleate”, come curatori e architetti. Una puntata in formato speciale diVoci dipinte in cui sentirete le interviste a Vincenzo De Bellis, direttore artistico di Art Basel, sul ruolo delle fiere, e a Giovanni Carmine, il curatore della sezione Unlimited, percorso espositivo di installazioni monumentali, l'appuntamento più atteso dal pubblico della fiera, e una presentazione di Parcours, originale allestimento di opere d'arte negli spazi pubblici della città, raccontata dalla sua curatrice, la direttrice dell'Istituto svizzero di New York Stefanie Hessler.

    Biennale Open Source

    Play Episode Listen Later Jun 15, 2025 56:29


    Quella curata da Carlo Ratti - uno dei dieci studiosi più citati a livello internazionale nel campo della pianificazione urbana – è una Biennale d'architettura che pone certamente al suo centro l'architetto e la sua disciplina, ma a cui affianca tutta una serie di figure provenienti da altre discipline: scienziati, filosofi e artisti, cuochi e codificatori, scrittori, creature vegetali e animali ….Una selezione frutto anche di una metodologia curatoriale che è partita da un Manifesto di economia circolare e da una Open call che invitava alla partecipazione sulla base di quei principi. Il risultato è una delle selezioni più vaste mai viste in Biennale (300 contributi e più di 750 partecipanti) che ad alcuni visitatori è risultata un po' troppo ricca, ma che rende perfettamente conto della complessità del tema affrontato: passare dalla mitigazione all'adattamento a un pianeta irreversibilmente segnato dall'Antropocene.Con l'architetto ticinese Davide Macullo, che con il padiglione Albania espone a Venezia alcuni dei suoi ultimi progetti e con l'architetta, artista sonora e ricercatrice Sofia Boarino, visitiamo virtualmente i Giardini e l'Arsenale alla scoperta dei progetti più interessanti e innovativi di questa 19. Biennale di architettura.

    Biennale Open Source

    Play Episode Listen Later Jun 15, 2025 56:29


    Quella curata da Carlo Ratti - uno dei dieci studiosi più citati a livello internazionale nel campo della pianificazione urbana – è una Biennale d'architettura che pone certamente al suo centro l'architetto e la sua disciplina, ma a cui affianca tutta una serie di figure provenienti da altre discipline: scienziati, filosofi e artisti, cuochi e codificatori, scrittori, creature vegetali e animali ….Una selezione frutto anche di una metodologia curatoriale che è partita da un Manifesto di economia circolare e da una Open call che invitava alla partecipazione sulla base di quei principi. Il risultato è una delle selezioni più vaste mai viste in Biennale (300 contributi e più di 750 partecipanti) che ad alcuni visitatori è risultata un po' troppo ricca, ma che rende perfettamente conto della complessità del tema affrontato: passare dalla mitigazione all'adattamento a un pianeta irreversibilmente segnato dall'Antropocene.Con l'architetto ticinese Davide Macullo, che con il padiglione Albania espone a Venezia alcuni dei suoi ultimi progetti e con l'architetta, artista sonora e ricercatrice Sofia Boarino, visitiamo virtualmente i Giardini e l'Arsenale alla scoperta dei progetti più interessanti e innovativi di questa 19. Biennale di architettura.

    Leggere le mostre

    Play Episode Listen Later Jun 1, 2025 57:52


    “Electa” è da 80 anni una casa editrice che mira a sviluppare linee editoriali in grado di segnare il percorso della critica d'arte. Ma naturalmente in 80 anni sono cambiati i contesti culturali sociali ed editoriali e fare editoria d'arte oggi, in un mondo globale e digitale, è un'attività molto diversa. Come diverso è fare mostre e rapportarsi da istituzione culturale con il pubblico, o forse meglio con i pubblici.Un caso esemplare è quello della 24a Esposizione Internazionale di Triennale Milano, intitolata Inequalities che affronta un tema politico, sociale ed economico urgente e complesso che Triennale analizza con un approccio multi e transdisciplinare, anche attraverso la pubblicazione di un catalogo, che è quasi un diario di bordo del progetto, pubblicato da “Electa”.In questa puntata Voci dipinte visita Inequalities con Stefano Boeri, presidente di Triennale e commissario generale dell'esposizione, e discute poi di cosa significhi oggi fare editoria d'arte, dai saggi ai cataloghi con la curatrice del catalogo di Inequalities Marilia Pederbelli e con il responsabile editoriale di Electa Marco Vianello.

    Musei sotto attacco

    Play Episode Listen Later May 25, 2025 54:56


    Mentre i musei sono alle prese con la revisione del loro codice etico che delinea e ribadisce alcuni principi quali l'accessibilità, la promozione dei diritti umani e della giustizia sociale e la comunicazione delle conoscenze nel rispetto delle diverse prospettive e delle diverse comunità, negli Stati Uniti la presidenza Trump si scaglia contro l'ideologia “woke” e detta nuove regole alle istituzioni culturali per porre fine alle loro politiche di diversità, equità e inclusione. Ma il caso americano non è isolato; anche in Europa i musei stanno subendo gravi ingerenze politiche e crescenti pressioni, che non si traducono soltanto in tagli ai finanziamenti. Ma quali sono le ragioni profonde di questi attacchi? E quale impatto può avere sulla credibilità dei musei che dovrebbero fornire al pubblico informazioni autentiche e basate sui fatti? Quali pratiche mettere in atto perché il museo continui a essere strumento di cambiamento sociale e presidio di democrazia? Voci dipinte ne ha parlato con due ospiti: le museologhe Simona Bodo e Anna Chiara Cìmoli.  undefined

    Bellezza e stupore

    Play Episode Listen Later May 18, 2025 54:47


    «Quando si fanno mostre per quarantatré anni si arriva ad un certo un punto. (…) Con 43 anni un uomo raggiunge l'equinozio della vita e può iniziare a costruire il proprio castello in aria, il proprio Palais idéal». Diceva Harald Szeemann in un'intervista del 2001. «Da questo momento in poi, anche se fai una mostra con artisti contemporanei, vuoi che non sia solo una collettiva ma un mondo temporaneo».Venti anni dopo la scomparsa del grande curatore svizzero esce il libro Pretenzione Intenzione, Objects of Beauty and Bewilderment from the Archive of Harald Szeemann (Edizioni Patrick Frey). Il volume verrà presentato il 19 luglio alla Fondazione Monte Verità, giorno in cui viene inaugurata l'omonima mostra dedicata a questo importante protagonista della scena artistica internazionale. Ospiti della puntata: L'artista Una Szeemann e il critico d'arte Michele Robecchi, curatori del progetto. La responsabile cultura della Fondazione Monte Verità, Nicoletta Mongini.La personale dell'artista svizzero Roman Signer al Kunsthaus di Zurigo è, invece, al centro dell'inserto di questa puntata. Ce la presenta la curatrice Mirjam Varadinis al microfono di Emanuela Burgazzoli.undefinedundefined

    “Navigando tempo e spazio”

    Play Episode Listen Later May 11, 2025 57:19


    Il confronto multiculturale è parte da sempre della vita e della poetica di Angela Lyn, pittrice, scultrice e performer anglo cinese che da quasi cinquant'anni si è trasferita in Svizzera e che da una trentina vive e lavora a Lugano. È costante, sia nei suoi dipinti che nelle sue installazioni, la preoccupazione di trovare un linguaggio comune e condiviso.  E forse è proprio questa preoccupazione ad aver caratterizzato l'arco della sua creatività che l'ha guidata a passare dai dipinti - essenziali e puri in cui accanto a temi classici dell'arte orientale, come i cedri e i fiori di ciliegio, coesistono elementi occidentali – alle installazioni e alle performance. In occasione della personale che il Kunstmuseum di Thun le dedica, Voci dipinte la ospita insieme al già direttore del MASI Marco Franciolli, in un dialogo sull'arte che spazia dall'interdisciplinarietà alla collaborazione artista-curatore.La mostra della settimana ci porta poi a Milano dove il museo Poldi Pezzoli presenta la prima grande retrospettiva ad Andrea Solario uno dei più originali interpreti del Rinascimento Lombardo nato a Carona. Ne parliamo con la curatrice della mostra Lavina Galli.

    Condividere l'arte

    Play Episode Listen Later May 4, 2025 53:54


    Nel 1869, l'artista Johann Varrone regala un suo paesaggio, dal titolo Campagna romana al municipio di Bellinzona: è la prima opera d'arte donata alla città. Un dipinto che simbolicamente segna l'inizio della collezione d'arte cittadina. Oggi è una delle oltre 7mila opere appartenenti alle collezioni del Museo Villa dei Cedri, inaugurato nell'aprile del 1985. Un patrimonio culturale che è il frutto di una lunga storia di condivisione e di dialogo tra collezionismo e mecenatismo privato e istituzioni pubbliche; una storia strettamente intrecciata con quella della città di Bellinzona e del suo territorio, che a partire da fine Ottocento, grazie anche alla ferrovia, svilupperà una vivace scena culturale. Le tappe e gli aspetti meno noti di questo percorso sono ora ricostruiti in una mostra e approfonditi per la prima volta in un'importante pubblicazione curate dalla storica dell'arte Manuela Khan Rossi che insieme a Carole Haensler, direttrice di Bellinzona Musei saranno ospiti di Voci dipinte. Tra gli artisti presenti nelle collezioni bellinzonesi anche Filippo Franzoni, il pittore locarnese di respiro europeo, che in queste settimane la mostra inaugurata al Masi di Lugano mette in dialogo con una serie di dipinti di Ferdinand Hodler, rivelando sorprendenti convergenze tra i due importanti artisti e protagonisti della scena culturale nazionale in un periodo cruciale tra fine Ottocento e inizio Novecento. L'abbiamo visitata insieme alla curatrice Cristina Sonderegger.

    Il potere del ferro e di chi lo lavora

    Play Episode Listen Later Apr 13, 2025 56:07


    La parola moneta ci induce a pensare a qualcosa legata a un'economia di scambio, di dimensioni relativamente contenute tanto da poterla facilmente trasportare con se. Ma questa è una visione prettamente occidentale e contemporanea (anche se per la verità anche nella nostra società gli strumenti di scambi economici quotidiani per le piccole spese si stanno radicalmente trasformando). La mostra attualmente in corso al Museo delle Culture di Lugano African Design. I metalli del potere è il frutto di una ricerca su un genere di opere africane sorprendentemente moderne che hanno fatto la loro apparizione sul mercato dell'arte occidentale negli ultimi 50 anni e che nel loro viaggio hanno subito una risemantizzazione ancora in larga parte da narrare. Prova a farlo questa settimana Voci dipinte insieme alla curatrice della mostra Moira Luraschi e all'antropologo Ivan Bargna. La mostra della settimana ci conduce invece a Basilea dove il Kunstmuseum propone una retrospettiva dedicata a uno dei più grandi scultori del Novecento italiano: Medardo Rosso. Ne parliamo con la curatrice Elena Filipovich.undefined

    Niele Toroni, chiamatemi pittore

    Play Episode Listen Later Apr 6, 2025 54:57


    “Mi chiamo Niele Toroni. Sono nato il 15 marzo del 1937, a Muralto, in riva al Lago Maggiore. In Ticino, la Svizzera italiana a sud delle Alpi, che in primavera si riempie di camelie e mimose in fiore. Ci sono anche palme, banani che non riescono a far maturare le banane, limoni che a volte fanno centotrentanove limoni e finiscono sui giornali”. Anche in queste parole si coglie l'ironia che contraddistingue Niele Toroni, artista ticinese con una carriera internazionale, che viene omaggiato in queste settimane da due musei ticinesi – dove mancava da oltre trent'anni - e con una pubblicazione che include i suoi scritti e un'intervista inedita di Bruno Marcadé, storico e critico d'arte, amico di lunga data del pittore che era partito dal Ticino negli anni Sessanta per Parigi. Da allora Toroni si è affermato come uno degli esponenti delle avanguardie europee del dopoguerra. Diventato celebre per le sue “Impronte di pennello n. 50 a intervalli regolari di 30 centimetri”, un gesto artistico soltanto in apparenza ripetitivo. A Voci dipinte ospiti Mara Folini, direttrice del Museo comunale d'arte moderna di Ascona e Sébastien Peter, direttore dei Servizi culturali della città di Locarno. Bernard Marcadé ci guida attraverso la prima retrospettiva svizzera dedicata a Niele Toroni, allestita al Museo Casa Rusca di Locarno, che riunisce opere realizzate nell'arco di sessant'anni.

    L'arte di scrivere sull'arte

    Play Episode Listen Later Mar 30, 2025 55:15


    Una storia di arte e di poesia è il titolo della mostra che propone il Museo d'arte di Mendrisio: un progetto ambizioso e originale costruito attorno a otto figure di critici d'arte letterati e poeti italiani della seconda metà del Novecento, che incarnano ognuno con il proprio stile quella particolare capacità creativa di reinventare con la parola l'immagine pittorica e plastica. Il percorso espositivo propone un dialogo serrato tra Arcangeli, Bertolucci, Biamonti, Isella, Orelli, Sereni, Tassi e Testori e i loro artisti prediletti, in un percorso che affianca le opere d'arte – da Bacon a Cucchi, da Genucchi a Fautrier, da Morlotti a Guccione, da Valenti a Burri – e le citazioni tratte dai loro scritti. Ma che cosa accomuna questi critici-scrittori e che cosa è rimasto di quella critica d'arte così lontana dallo specialismo e dalla settorialità? Ne parleremo a Voci dipinte insieme al curatore dell'esposizione Simone Soldini e allo storico e critico d'arte Claudio Spadoni. Per la mostra della settimana andremo al Kunstmuseum di Berna per la prima grande retrospettiva svizzera dedicata a Carol Rama, l'artista torinese che ha aperto la strada all'arte femminista di oggi, autrice di un corpus di opere sperimentali e radicali.

    Le Muse inquietanti

    Play Episode Listen Later Mar 23, 2025 55:50


    “Il surrealismo si fonda sull'idea di un grado di realtà superiore connesso a certe forme d'associazione finora trascurate, sull'onnipotenza del sogno, sul gioco disinteressato del pensiero.” scrive André Breton nel suo “Manifeste du surréalisme” nel 1924. Il Surrealismo – continua Breton – “Tende a liquidare definitivamente tutti gli altri meccanismi psichici e a sostituirsi ad essi nella risoluzione dei principali problemi della vita.”Cento anni dopo la pubblicazione del manifesto di Breton, critici e storici dell'arte ricostruiscono ed analizzano le vicende di un movimento internazionale attraverso una serie di pubblicazioni e mostre allestite nel corso del 2024 e del 2025.Per l'occasione la nostra redazione dedica due puntate al Surrealismo. La prima, andata in onda il 16 febbraio scorso, era interamente dedicata a Max Ernst e al Surrealismo storico. In questa puntata parliamo, invece, del Surrealismo in Italia.“È esistito, o si può propriamente parlare, di un Surrealismo italiano?”Ospiti della puntata:Alice Ensabella, professoressa di Storia dell'arte contemporanea presso l'Università Grenoble Alpes. Curatrice della mostra Giorgio de Chirico e Alberto Savinio, Una mitologia moderna (Parma, 2019), co-curatrice della mostra Il Surrealismo e l'Italia (Fondazione Magnani Rocca, 2024).Alessandro Nigro professore di Storia dell'arte contemporanea e Storia della critica d'arte presso l'Università di Firenze (dal 2005 al 2024). Autore della monografia Ritratti e autoritratti surrealisti (Padova 2015). Autore e co-curatore della mostra e del volume “Il Surrealismo e l'Italia” (Dario Cimorelli Editore).L'inserto della settimana ci consente di approfondire ancora la nostra indagine sul Surrealismo insieme a Raphaël Bouvier, curatore della mostra “La Chiave dei Sogni” alla Fondazione Beyeler. undefined

    Casorati

    Play Episode Listen Later Mar 2, 2025 62:26


    «In ogni pennellata, Casorati trasforma la banalità del quotidiano in un incantesimo» scriveva il critico Enzo Siciliano. A distanza di 35 anni una grande antologica dedicata a Felice Casorati torna a Milano, una città che ha avuto una funzione strategica per la carriera di questo pittore, tra i più grandi del Novecento italiano. Una carriera decollata alla Biennale di Venezia del 1924, a cui aveva partecipato con importanti capolavori ora in parte riuniti ed esposti nella mostra in corso a Palazzo Reale a Milano. L'esposizione, curata dai maggiori studiosi di Casorati, documenta l'attività poliedrica del pittore e riunisce un centinaio di opere, tra cui dipinti raramente esposti, disegni, sculture. Sono stati ricostruiti interi capitoli del suo percorso artistico, come le Conversazioni platoniche e il rapporto con la famiglia Gualino, importanti mecenati torinesi del pittore. Un percorso articolato e completo che libera Felice Casorati da alcuni cliché, come quello di apparire come un pittore “troppo cerebrale e freddo”. Voci dipinte ospita gli storici dell'arte Giorgina Bertolino e Fernando Mazzocca, che insieme a Francesco Poli, hanno curato l'esposizione. Per la mostra della settimana andiamo al Museo Vincenzo Vela di Ligornetto, dove un progetto espositivo site specific di Ishita Chakraborty dialoga in modo inedito con l'iconico Spartaco.

    Vita d'artista

    Play Episode Listen Later Feb 23, 2025 55:14


    Il Gran Premio svizzero d'arte / Prix Meret Oppenheim va anche quest'anno a tre operatori culturali di spicco. Su raccomandazione della Commissione federale d'arte (cfa), l'Ufficio Federale della Cultura premia Felix Lehner, Miroslav Šik e Pamela Rosenkranz, la grande artista svizzera che ha conquistato la scena internazionale. Tutti ricordiamo la sua installazione Our Product , presentata alla 56a Biennale di Venezia, un'installazione che trasformò il padiglione svizzero in un'esperienza multisensoriale. Ma la straordinaria carriera di questa artista, originaria di Altdorf, Canton Uri, è un'eccezione nel panorama elvetico? Quanto è difficile, oggi, per le artiste svizzere riuscire a scegliere il percorso dell'arte, a crescere e sviluppare la propria ricerca? La nostra redazione prende spunto dal premio a Pamela Rosenkranz per andare a guardare da vicino il percorso e il lavoro di due artiste ticinesi: Samoa Remy e Daniela Droz.Ospiti della puntata: Samoa Remy, artista. Daniela Droz, artista, Roberto Pellegrini, membro del Comitato di Visarte Ticino. Con un intervento del Presidente della Commissione federale d'arte Raffael Dörig.Anche l'inserto della settimana ci consente di mettere a fuoco la ricerca di un'artista svizzera, Louisa Gagliardi. Il MASI Lugano presenta Many Moons, la prima grande mostra istituzionale in Svizzera a lei dedicata. Ce ne parleranno la curatrice Francesca Benini e l'artista Louisa Gagliardi.

    Il più surrealista dei pittori 

    Play Episode Listen Later Feb 16, 2025 55:14


    “La chiave dei sogni. Capolavori surrealisti della Collezione Hersaint” con questo titolo apre in anteprima mondiale alla Fondazione Beyeler (16 febbraio – 4 maggio 2025) una grande mostra sul Surrealismo che riporta al centro della nostra attenzione L'angelo del focolare un'iconica ed impressionante opera di Max Ernst. Un artista che da molti è considerato il più surrealista dei pittori.Con la figura di Max Ernst comincia il nostro viaggio in due puntate attraverso l'universo surrealista. Ospite della puntata: Martina Mazzotta, Associate Fellow all'Istituto Warburg di Londra, storica dell'arte, autrice e curatrice esperta dell'opera di Max Ernst.Anche l'inserto della settimana guarda alla Fondazione Beyeler dove è in corso “Nordlichter”, una mostra collettiva ci consente di immergerci nei paesaggi delle regioni boreali. Ne parla il curatore Ulf Küster al microfono di Emanuela Burgazzoli.

    Dietro le quinte di un capolavoro

    Play Episode Listen Later Feb 9, 2025 58:42


    La Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Lugano conserva il più famoso affresco rinascimentale della Svizzera: un'opera dalle dimensioni monumentali, che decora la parete del tramezzo che separava in origine la chiesa dei fedeli da quella dei frati. Realizzato nel 1529, l'affresco raffigura le Storie della Passione di Gesù: l'autore è il pittore lombardo Bernardino Luini, un seguace di Leonardo, molto amato dai critici dell'Ottocento e soprannominato “il Raffaello di Lombardia”.Un capolavoro che a volte dimentichiamo di avere “sotto casa”. A Voci dipinte sarà ospite la storica dell'arte Lara Calderari per raccontare la storia e i retroscena di un'opera simbolo della Lugano rinascimentale.E nel XVI secolo – con la sconfitta subita dai Confederati nella battaglia di Marignano - affondano le radici del concetto di neutralità elvetica; una mostra al Kunsthaus di Aarau – dal titolo “Modello neutralità” - ne indaga le implicazioni nel presente grazie alle opere di 14 artisti contemporanei attivi in Svizzera. Un percorso espositivo che rivela aspetti sorprendenti di una idea che non appartiene soltanto alla politica e ha molteplici implicazioni nella società odierna.

    Perché le immagini ci aiutano a vivere?

    Play Episode Listen Later Feb 2, 2025 57:24


    Il senso di meraviglia che ci colpisce riconoscendo su pareti rocciose delle immagini tracciate migliaia di anni fa è una delle costanti degli studi dedicati alle pitture rupestri del paleolitico. Pensare che i nostri lontanissimi antenati utilizzassero segni non molto diversi da quelli che traccerebbe oggi un bambino per rappresentare uomini o animali ha qualcosa di magico e allo stesso tempo ci dice qualcosa di molto profondo sul nostro bisogno di rappresentare i nostri pensieri. È partito da qui Michele Cometa - studioso di cultura visuale - per tracciare nel suo ultimo saggio (Paleoestetica. Alle origini della cultura visuale, Raffaello Cortina) una mappa delle capacità e delle abitudini cognitive che presiedono al nostro fare-immagine. Un saggio in cui molteplici discipline, dalle neuroscienze all'archeologia, dall'etnografia alla biologia evoluzionista dialogano tra loro per interrogarsi non tanto sui significati di segni grafici prodotti in tempi così remoti, ma piuttosto sul perché l'homo sapiens da sempre manifesta la peculiare caratteristica di trasformare sogni e pensieri in immagini e sul persistere delle medesime immagini lungo la nostra evoluzione fino alla contemporaneità.

    Visti di spalle

    Play Episode Listen Later Jan 26, 2025 55:17


    “Verso - Geschichten von Rückseiten“ questo è il titolo di una mostra che apre il prossimo 1° febbraio al Kunstmuseum di Basilea. Un progetto che vuole rivelare al pubblico ciò che si cela sul retro delle opere d'arte. Trentasei capolavori della collezione, risalenti a epoche diverse, dal XIV al XVIII secolo, saranno esposti su speciali supporti creati appositamente per l'occasione: una sorta di cornici che ci consentiranno di vedere il lato nascosto dei dipinti e di scoprire, così, una nuova prospettiva dalla quale osservarli. In attesa di andare a Basilea, la nostra redazione non si è lasciata sfuggire l'opportunità di prendere in prestito ed ampliare il tema della mostra chiedendosi: cosa succede quando voltiamo un'opera d'arte oppure i personaggi che la abitano? Cosa ci racconta un mondo visto di spalle? Ne parliamo con la scrittrice e saggista Eleonora Marangoni, autrice del libro Viceversa pubblicato da Johan e Levi. L'inserto della settimana è dedicato alla mostra “Ernst Ludwig Kirchner e gli artisti del gruppo Rot-Blau” in corso al MASI di Lugano fino al 23.03.2025. La curatrice Cristina Sonderegger ne ha parlato al microfono di Emanuela Burgazzoli.

    Un museo di tutti

    Play Episode Listen Later Jan 19, 2025 55:07


    Da poco più di un anno Antonia Nessi è la nuova responsabile del Museo Vincenzo Vela di Ligornetto, dove è in corso l'esposizione dedicata a Spartaco Vela, la prima a cura della direttrice. Gli studi a Mendrisio e a Neuchâtel, un dottorato in storia dell'arte sulla costruzione dell'immagine di Venezia tra Sei e Settecento, una lunga esperienza come co-direttrice e in seguito come responsabile del polo arti visive del Musée d'art et d'histoire di Neuchâtel, Nessi è stata anche docente di storia dell'arte e di museologia all'Università di Neuchâtel. Voci dipinte incontra la direttrice del Museo Vela Antonia Nessi per scoprire i suoi progetti, la sua personale visione di museo, ma anche le sue passioni artistiche e i sogni nel cassetto. Per la mostra della settimana andiamo al Castello di Novara, dove è in corso una grande mostra dedicata al paesaggio, curata da Elisabetta Chiodini che attraverso ottanta opere - fra cui alcuni capolavori - indaga l'evoluzione di questo genere pittorico, tra Piemonte e Lombardia dal primo Ottocento al primo Novecento.

    Le (nuove) frontiere dell'arte

    Play Episode Listen Later Jan 12, 2025 56:01


    Sempre più spesso capita che entrando in un museo ci si trovi di fronte a proposte di esperienze immersive grazie alla realtà virtuale o a esposizioni con opere visibili soltanto se attivate grazie a un codice QR. Le tecnologie di realtà aumentata e realtà virtuale sono nate in altri ambiti e con altri scopi, ma da qualche decennio gli artisti se ne sono appropriati per creare opere che richiedono la partecipazione attiva degli spettatori-fruitori. Grazie a queste nuove tecnologie è possibile esplorare nuovi mondi, compiere viaggi nel tempo, assumere altre identità: l'intento di queste opere ubique e immateriali è esercitare un certo attivismo politico e stimolare una riflessione critica sulla società e sul ruolo dei media. Realtà virtuale e realtà aumentata stanno vivendo oggi una nuova primavera, tornando anche al centro degli studi accademici. A Voci dipinte ospiti le ricercatrici Elisabetta Modena e Sofia Pirandello, autrici di due recenti saggi sul tema. 

    Viaggio in Italia

    Play Episode Listen Later Dec 22, 2024 60:40


    «Questo libro si apre con la scultura di uno schiavo romano ribelle fatta da uno scultore svizzero a ridosso dei moti risorgimentali e si chiude con due opere contemporanee» scrive Alessandro Del Puppo nell'introduzione del nuovo libro da lui curato «una sul tema dell'immigrazione da parte di un artista albanese che lavora a Milano e l'altra di una giovane artista siciliana sul tema della violenza di genere. In mezzo corre la storia di una nazione, letta e interpretata attraverso il prisma delle arti visive: pittura, anzitutto, e poi scultura, fotografia e grafica». L'ambizioso percorso proposto da Del Puppo ci fa attraversare le vicende e le atmosfere di un Italia che cambia lo fa presentando l'analisi di 50 opere d'arte che hanno lasciato il segno. Voci Dipinte ha deciso di fare un viaggio in compagnia di questo libro scritto da sedici autori diversi: Arte italiana. Un percorso in cinquanta opere dal Romanticismo alla video performance (Carocci 2024). Ma quali sono gli aspetti della storia di un Paese che possono emergere attraverso l'analisi della produzione artistica? Ospite: Alessandro Del Puppo, professore di Storia dell'arte contemporanea all'Università degli Studi di Udine. Fra le sue pubblicazioni: Modernità e nazione (Quodlibet, 2012); Egemonia e consenso (Quodlibet, 2019); Pasolini Warhol 1975 (Mimesis, 2019).L'inserto della settimana ci porta alla Fondazione Beyeler dove è allestita la grande retrospettiva di Matisse. Ce ne parla il suo curatore, Raphael Bouvier.

    Roberto Longhi: scrivere d'arte

    Play Episode Listen Later Dec 15, 2024 53:05


    «L'opera d'arte non sta mai sola, è sempre in rapporto. Per cominciare: almeno un rapporto con un'altra opera d'arte. Un'opera sola al mondo, non sarebbe neppure intesa come produzione umana, ma guardata con reverenza o come orrore». Sono parole di Roberto Longhi di cui Einaudi ha dato alle stampe una nuova edizione della sua più famosa antologia di scritti; “Da Cimabue a Giotto” era stata pubblicata postuma a cura di Gianfranco Contini nel 1973, per i Meridiani Mondadori, la prestigiosa collana di letteratura italiana. Allora l'intenzione di Contini era sottolineare la grandezza di “Longhi scrittore”. Oggi l'intento è quello di evidenziare l'autonomia e l'originalità del pensiero del grande storico e critico d'arte nato ad Alba nel 1890, noto anche a livello internazionale per i suoi studi su Caravaggio e Piero della Francesca. L'occasione per tornare a parlare della figura di Longhi e della sua “strabiliante scrittura” che ha avuto un grande impatto su intere generazioni di critici e scrittori.Ne parleremo con Cristina Acidini, Presidente della fondazione di studi di storia dell'arte Roberto Longhi di Firenze e con lo storico dell'arte e curatore Simone Soldini.Per la mostra della settimana saremo al Museo d'arte di Mendrisio per la prima antologica dedicata a Ingeborg Lüscher in Ticino.

    Finalmente Grande 

    Play Episode Listen Later Dec 8, 2024 57:39


    Per arrivarci ci sono voluti oltre 50 anni perché se ne parla fin da quando nel 1972 Palazzo Citterio venne acquisito dallo stato italiano per ospitare le opere del 20. secolo della Pinacoteca, ma l'idea di un ampliamento di Brera risale ad ancora prima.Una delle prime a parlarne fu Fernanda Wittgens diventata nel 1947 sovraintendente della Pinacoteca - prima donna in Italia a ricoprire il ruolo di direttore di un importante museo o galleria –Nel primo dopoguerra aveva iniziato a lavorare insieme al precedente direttore Ettore Modigliani al progetto di una  “grande Brera”, in cui la Pinacoteca fosse collegata alle  altre istituzioni culturali del complesso come l'Accademia di Belle Arti, l'Osservatorio di Astronomia e l'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, e soprattutto all'idea di farne un polo di vita per tutti i cittadini.Ritardi, incomprensioni, ostacoli burocratici o politici e imprevisti si sono susseguiti spostando sempre più avanti la realizzazione e la concretizzazione del progetto che ha visto impegnati in momenti diversi almeno 3 studi di architettura.Ora finalmente sarà il pubblico a potersi esprimere in prima persona sul valore di questo ampliamento di cui questa settimana Voci dipinte si occupa con l'attuale direttore generale della Pinacoteca Angelo Crespi.

    Mutevole Diavolo

    Play Episode Listen Later Dec 1, 2024 59:34


    Come si passa dai diavoli scuri e arcigni, ferini e mostruosi dell'alto medioevo alle fattezze umane del bellissimo angelo ribelle di Alexandre Cabanel di metà Ottocento? La raffigurazione del Diavolo ha una lunga storia che include molteplici iconografie: il Maligno si sottrae a ogni tentativo di classificazione, sfugge alle categorie: è un'entità che muta continuamente, rispecchiando i gusti e soprattutto le paure e le ossessioni delle epoche storiche. Ogni volta Lucifero, sovvertitore dell'ordine, assume una maschera diversa, impersona il nemico di turno. Una storia che prende le mosse dalle prime attestazioni dell'arte cristiana, in cui il Diavolo è relegato agli Inferi e si conclude con le rassicuranti rassicuranti sembianze degli emoticon dei moderni inferni tecnologici: un racconto avvincente racchiuso nel saggio Il Diavolo. Storia iconografica del male a cura della storica dell'arte medievale Laura Pasquini, ospite di Voci dipinte. Se il Diavolo sovverte ogni ordine, Giovanni Pintori ha scardinato alcune regole della grafica: pioniere, visionario, è stato l'artefice dello stile Olivetti. A questa importante figura della grafica internazionale il M.A.X Museo di Chiasso dedica una ricca mostra.

    “Arte in assetto di guerra”

    Play Episode Listen Later Nov 24, 2024 58:27


    Una fotografia scattata a Pisa durante la Prima guerra mondiale documenta il lungo viaggio, in fuga dai bombardamenti di Venezia, cui fu costretto un capolavoro indiscusso del Rinascimento: L'Assunta di Tiziano. Protetta da un'enorme cassa di legno, la grande pala viene trasportata su un carro trainato da buoi davanti alla stazione di Pisa. Questa è una delle tante immagini che raccontano le misure d'emergenza adottate in Italia durante le due guerre mondiali. In un contesto in cui non esistevano norme e strategie adeguate alla protezione del patrimonio culturale. Solo nel maggio del 1954 viene firmata all'Aja la Convenzione per la tutela dei beni culturali in caso di conflitto armato. Ratificata dalla Svizzera nel 1962, la Convezione resta tuttora la fonte normativa primaria per la salvaguardia dei beni culturali in tempo di guerra.Ma qual è la sua effettiva efficacia oggi? “La tutela dei beni culturali nei conflitti armati. I 70 anni della Convenzione dell'Aja cita il titolo dell'evento organizzato dall'Associazione storiche e storici dell'arte della Svizzera italiana per il 30 novembre, evento che ci offre lo spunto per parlare di «arte in assetto di guerra».Ospiti: Dario Jucker, avvocato esperto del diritto dell'arte e moderatore dell'evento.Elena Franchi, professoressa ordinaria all'Università di Trento, esperta di storia greca, antropologia e conflitti di confine.Teresa Beracci, sociologa e articolista, autrice di una ricerca sul tema «Il patrimonio culturale nei conflitti armati».L'inserto di questa puntata ci dà la possibilità di approfondire il tema con una visita al Museo d'arte e di storia di Ginevra dove è in corso la mostra Patrimonio in pericolo, Lou Lepori ha incontrato Béatrice Blandin, conservatrice della sezione di Archeologia del museo.undefined

    Tessitrice del suo destino

    Play Episode Listen Later Nov 17, 2024 60:01


    Confinata alla dimensione domestica in un ruolo apparentemente di secondo piano mentre il suo sposo va alla scoperta del mondo, Penelope è allo stesso tempo nel racconto omerico accreditata della stessa astuzia di Ulisse e quindi caratterizzata quale sua pari come compagna.Al mito e alla raffigurazione della regina di Itaca è dedicata una grande mostra nel suggestivo scenario del Parco archeologico del Colosseo a Roma. Un'occasione per rileggerne attraverso oggetti, statue e dipinti le interpretazioni che ne sono state date nel corso dei secoli e che, anche attraverso numerose riprese letterarie e cinematografiche, conducono oggi a una figura ben più sfaccettata e complessa di quella della paziente moglie in attesa del ritorno dell'eroe.Insieme alla storica dell'arte e scrittrice Alessandra Sarchi, che con lo studioso dell'antichità Claudio Franzoni ha curato l'allestimento della mostra, Voci dipinte si interroga sulla Penelope della classicità e su quella che si proietta nell'oggi, prima di visitare allo Spazio Pirelli HangarBicocca di Milano la nuova retrospettiva dedicata a Jean Tinguely.

    I limiti dell'arte

    Play Episode Listen Later Nov 10, 2024 51:25


    In queste settimane al Kunsthaus di Zurigo si può visitare la più importante retrospettiva in Svizzera dedicata a Marina Abramović: un'esposizione che rimette in scena grazie a giovani performer reclutati per l'occasione dal museo alcune storiche performance dell'artista serba, come la celebre “Imponderabilia” del 1977 e che vi raccontiamo nell'intervista alla curatrice, Miriam Varadinis. Ma oggi non è più possibile riproporre le performance storiche nella loro forma originale, per ragioni di sicurezza e di “politicamente corretto”. Curatori e artisti scendono quindi a compromessi necessari. Ma qual è il senso di proporre una performance art che per definizione esplora i limiti in una forma addomesticata? E quale futuro ha la performance art in un mondo digitalizzato e sempre più smaterializzato? Ne parleremo con un ospite, Luigi Mojo, docente di tecniche performative all'Accademia Albertina di Belle arti di Torino e co-promotore di un festival internazionale di performance art. 

    Il Giardino dipinto

    Play Episode Listen Later Oct 27, 2024 61:46


    Nella Bibbia, Adamo ed Eva passeggiano nel meraviglioso giardino dell'Eden, e ne vengono cacciati a causa di un frutto proibito; nel mondo classico l'origine di ogni pianta e fiore si associa a un mito; nella letteratura del Medioevo si afferma Il romanzo della rosa; nel Rinascimento Leonardo esplora con appassionata partecipazione le leggi della natura partendo proprio dai vegetali.La storia dell'arte è punteggiata dalla presenza di alberi, fiori e frutti. E ogni singola specie botanica veicola un numero impressionante di significati allegorici che arricchiscono l'iconografia dell'opera in cui sono riprodotti e offrono spesso decisive chiavi di lettura per interpretarla.In questa puntata Voci dipinte insieme allo storico e divulgatore d'arte Stefano Zuffi e sulla scorta del suo saggio Il giardino dipinto uscito di recente per 20ore Cultura, propone un viaggio attraverso i simboli, le credenze e i miti legati alla natura che nei secoli hanno attraversato la nostra cultura e la storia dell'arte occidentale.

    Il museo ci fa star bene?

    Play Episode Listen Later Oct 20, 2024 56:25


    «Una nuova missione museale è quella di aprire le porte a progetti che rendano possibili esperienze volte a migliorare la vita dei visitatori». Questa promettente affermazione introduce l'evento organizzato dall'USI in collaborazione con l'IBSA Foundation per il prossimo 28 ottobre. Il titolo dell'incontro formula la domanda: “Arte che cura - I musei fanno davvero stare meglio?”. Voci Dipinte ha deciso di andare a vedere più da vicino e in anticipo alcuni degli aspetti che emergeranno durante l'evento del 28 ottobre, e di raccogliere lo spunto per parlare ancora di un tema caro alla nostra redazione: Il ruolo del museo nella contemporaneità.Ospiti: Anna Chiara Cimoli, storica dell'arte e museologa, Cimoli insegna all'Università̀ degli studi di Bergamo e si occupa della relazione fra museologia sociale, migrazione e pratiche partecipative.Christoph Frank, docente die Storia e Teoria dell'Arte e dell'Architettura all'Accademia di Architettura di MendrisioL'inserto della settimana ci porta a Ginevra, dove il Museo d'arte moderna e contemporanea, il Mamco, ha allestito una grande mostra con la collaborazione dei suoi visitatori. Il direttore del museo Lionel Bovier ne ha parlato al microfono di Lou Lepori.

    L'arte oltre i suoi confini

    Play Episode Listen Later Oct 13, 2024 57:55


    Art Brut, come la definiva il suo inventore, l'artista e teorico francese Jean Dubuffet «è un'arte grezza, pura, non filtrata»: non è l'arte dei dilettanti, ma l'arte dell'istinto, dell'anima nuda, dell'espressione incontaminata che esce dai percorsi accademici, dalle convenzioni artistiche e culturali: è l'arte insomma di chi non ha frequentato scuole, ma ha imparato da sé, dai propri sogni, dalle proprie visioni. Un'arte che ispirerà nel corso della sua carriera lo stesso Dubuffet, che ne diviene anche il principale collezionista. La sua donazione di cinquemila opere nel 1971 alla città di Losanna è all'origine della Collection d'art brut, che oggi vanta una collezione di ben 70mila opere. Una importante mostra al Museo delle culture di Milano – realizzata in collaborazione con il museo losannese – ne racconta la genesi e i temi attraverso le opere di alcuni dei protagonisti dell'art brut. Per capire quanto questa arte “incontaminata” abbia contribuito ad ampliare i confini dell'arte e come lo sguardo sull'art brut sia cambiato dalla metà del Novecento a oggi, Voci dipinte ospita chi ha ideato e curato l'esposizione “Dubuffet e l'art brut. L'arte degli outsider”: Sarah Lombardi, Anic Zanzi e Baptiste Brun.Dalle visioni degli outsider dell'art brut all'ironia visionaria e anticipatrice di Enrico Baj; al maestro della neoavanguardia italiana Palazzo Reale a Milano dedica un'ampia retrospettiva a cento anni dalla nascita che analizza con uno sguardo nuovo l'artista dei Generali e dei Meccano.

    L'arte della distruzione

    Play Episode Listen Later Oct 6, 2024 57:25


    Quando parliamo della distruzione di opere d'arte nel contesto di un conflitto bellico o come conseguenza di atti vandalici o gesti di protesta, usiamo spesso l'espressione “iconoclastia contemporanea”. La distruzione in quanto messa in discussione o cancellazione delle immagini, dei canoni o dell'idea stessa di arte è, però, anche una caratteristica tipica delle avanguardie e dei movimenti artistici del XX secolo. Un'indagine sull'iconoclastia ai giorni nostri comporta, quindi, l'esplorazione di due facce della stessa medaglia: la “distruzione dell'arte”, da una parte, e l'”arte della distruzione”, dall'altra. La redazione di Voci Dipinte ha deciso di dedicare a questi temi speculari due puntate speciali.Nella prima puntata parliamo di artisti e opere che destabilizzano, cancellano, distruggono o rivoluzionano l'idea stessa di arte.Ospiti: Luigi Bonfante, saggista, sceneggiatore e autore di Catastrofi d'arte, storie di opere che hanno diviso il Novecento (JOHAN & LEVI, 2019) Francesco Poli, storico dell'arte, professore di Storia dell'arte contemporanea e autore di libri come L'ironia è una cosa seria. Strategie dell'arte d'avanguardia e contemporanea (JOHAN & LEVI, 2024)L'inserto della settimana ci propone, invece, un'intervista con Jean-Yves Jouannais, autore del libro L'uso delle rovine, a cura di Emanuela Burgazzoli.

    Ticino industriale

    Play Episode Listen Later Sep 29, 2024 61:10


    Siamo abituati a prestare attenzione a edifici come chiese e palazzi storici, ville e antichi borghi; trascuriamo di rivolgere lo sguardo a stabilimenti industriali, manifatture, officine, vecchie fornaci o centrali idroelettriche, dighe e autostrade. Eppure lo sviluppo industriale del cantone Ticino dal XIX al XXI secolo ha lasciato sul territorio un notevole patrimonio edilizio e manifatturiero, di grande impatto sul paesaggio e di alto valore architettonico. Progettati da grandi ingegneri – come Pasquale Lucchini, Robert Maillart e Giovanni Lombardi – e da grandi architetti - da Rino Tami a Paolo Mariotta fino a Gio Ponti, con la sua fabbrica ex SAFIZ a Giubiasco. Una realtà poco nota, e più fragile di quanto si pensi, che costituisce una testimonianza tangibile di una lunga tradizione artigianale e industriale. Per la prima volta il patrimonio architettonico industriale del Canton Ticino è stato inventariato e presentato in un volume edito da Casagrande, a cura della storica dell'arte Valeria Frei che sarà ospite di “Voci dipinte”. Per la mostra della settimana andremo alla scoperta del confronto inedito tra la poetica del vuoto di Yves Klein e Arman, due massimi esponenti del Nouveau Réalisme, nell'esposizione in corso alla Collezione Giancarlo e Danna Olgiati di Lugano.

    Arte e colonialismo

    Play Episode Listen Later Sep 22, 2024 55:04


    «Il patrimonio africano non può trovarsi solo nelle collezioni private e nei musei europei. Deve poter essere valorizzato a Parigi, ma anche a Dakar, Lagos, Cotonou[...]. Questa sarà una delle mie priorità. (…) Voglio che ci siano le condizioni perché il patrimonio africano torni in Africa». Queste sono alcune delle parole pronunciate dal Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron il 28 novembre 2017 in Burkina Faso davanti a 800 studenti universitari. Il suo storico discorso ha significato una svolta epocale nel difficile processo di decolonizzazione dei musei europei. Voci Dipinte, insieme alle sue ascoltatrici e ai suoi ascoltatori, segue già da molti anni questo controverso dibattito. Ma a che punto siamo oggi? Una mostra al Museum Rietberg di Zurigo ci consente di fare il punto della situazione e di andare a vedere da vicino come la Svizzera affronta questo tema. “In dialogo con il Benin: arte colonialismo, restituzione”, questo è il titolo della mostra che si inserisce nel più ampio contesto dell'“Iniziativa Benin Svizzera” portata avanti dal Museum Rietberg insieme ad altri musei elvetici, come il Landesmuseum di Zurigo.Ospiti: Esther Tisa Francini, Direttrice del dipartimento per la ricerca sulla provenienza del Museum Rietberg e co-curatrice della mostra “In dialogo con il Benin - arte, colonialismo, restituzione”.Solange Mbanefo, architetto e co-curatrice della mostra al Museum Rietberg.Giulia Grechi, professoressa di antropologia culturale e antropologia dell'arte all'accademia di belle arti di Napoli. Autrice del libro “Decolonizzare il museo” (Mimesis).L'inserto di questa settimana ci porta proprio dentro al Museum Rietberg insieme ad una delle co-curatrici della mostra: Michaela Oberhofer.

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