Swiss architect
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Di segni e di forme - Architetti e designer italiani si raccontano
Metà svizzero, metà italiano: è così che si sente Mario Botta, uno degli architetti più influenti della scena internazionale. Rigoroso nella forma ma libero nella visione, il suo percorso attraversa confini geografici e culturali, dalla Svizzera all’Italia, dai grandi maestri dell’architettura alle opere iconiche che hanno segnato il nostro tempo.Dopo una formazione a Milano e Venezia, Botta sviluppa uno stile unico e riconoscibile, che trova espressione nei luoghi della cultura e della spiritualità. Dalle biblioteche al MOMA di San Francisco, dal Mart di Rovereto fino a chiese, sinagoghe e moschee. La sua architettura è un costante dialogo tra memoria e innovazione.In questo episodio, Chiara Albicocco ci accompagna alla scoperta della visione di un uomo che, con carta e matita, ha ridato splendore a edifici simbolici, come il Teatro alla Scala di Milano. Un racconto pacato e ispirante, alla scoperta dei progetti che hanno illuminato la sua brillante carriera.
Maestro del linguaggio essenziale e della ricerca spirituale nell'architettura, l'architetto Mario Botta ha realizzato luoghi del sacro in ogni parte del mondo. L'ultimo a Sambuceto, in Abruzzo, la Chiesa di San Rocco, un'opera che incarna il bisogno umano di silenzio, meditazione e pace. Per Botta, il sacro si fa esperienza che va oltre la religione, e incarna un bisogno universale di quiete e di senso, un'espressione profonda della spiritualità contemporanea. In un'epoca segnata da conflitti e incertezze, in cui ci si può sentire smarriti, lo spazio del raccoglimento assume un ruolo ancora più significativo secondo il noto progettista, diventando rifugio e simbolo di speranza. Ne parliamo con Mario Botta.
Nach dem Attentat an den Olympischen Spielen in München 1972 wurden auch in der Schweiz zahlreiche Polizei-Antiterror-Einheiten gebildet. Die sogenannten «Männer der ersten Stunde», die damals beim Start dabei waren, haben sich nun in Aarau zum 50-Jahr-Jubiläum dieser Einheiten getroffen. Ausserdem: (00:03:44) BE: Traumberuf Astronaut Der Astronaut Marco Sieber kommt am Freitag nach Kirchberg (BE) in seine ehemalige Primarschule, hält mehrere Vorträge und spricht mit den Kindern. Wie ist es, wenn das grosses Vorbild zu seinen Wurzeln zurückkehrt? Ist Astronaut immer noch ein Traumberuf bei den Kids? Repo aus Kirchberg (00:06:57) AI: Sibylle Neff - die umstrittene Künstlerin Ein Jahr lang, hat die Stiftung Sibylle Neff auf die Baubewilligung gewartet – jetzt endlich ist sie da. Die Baubewilligung für ein Kunstwerk und Denkmal beim Landsgemeindeplatz in Appenzell Innerrhoden. Für ein Frau, die von den einen als Kämpferin für Frauenrechte, von den anderen als aufmüpfiger Behördenschreck bezeichnet wird. Sibylle Neff war eine der bedeutendsten Innerrhoder Künstlerinnen, die sich immer wieder gegen die Obrigkeit gewehrt hat. Kein Geringerer als der bekannte St. Galler Konzeptkünstler Roman Signer hat das Kunstwerk ihr zu Ehren entworfen. Es ist eine Stange mit Teller drauf – wär's ein Hut, es würde irgendwie an Gessler erinnern. So soll es an die Frau erinnern, die beim Landsgemeindeplatz zum Beispiel Teller aus dem Fenster geworfen hat, als die Männer unten im Ring an der Landsgemeinde dem Frauenstimmrecht eine Abfuhr erteilt hatten. Sibylle Neff hat die Bevölkerung gespalten, das Kunstwerk dürfte dies ebenfalls tun. (00:09:49) SZ: Werner-Oechslin-Bibliothek droht zu verschwinden: Was Einsiedeln verliert In Einsiedeln SZ befindet sich in einem Bau von Mario Botta eine Forschungsbibliothek mit gut 80'000 Bänden aus Renaissance und Barock zu den Wissensgebieten Mathematik, Philosophie, Theologie, Physik, Astronomie und Architektur. Gegründet hat sie der aus Einsiedeln stammende langjährige ETH-Professor Werner Oechslin. Über 20 Jahre lang wurde sie von der ETH mitfinanziert – doch nun steht sie vor dem Aus. Der Grund: Im Sommer verweigerte das Schwyzer Kantonsparlament der Bibliothek eine jährliche Unterstützung von 600'000 Franken – und weil damit das Finanzierungskonzept aus dem Lot geraten sei, lehnt es nun auch die ETH ab, pro Jahr 250'000 Franken beizusteuern. Der Betrieb der Bibliothek ist nun noch bis Ende April 2025 gewährleistet, dann macht sie dicht – ausser, von irgendwoher taucht noch Geld auf. (00:12:21) BS: Unterwegs mit Basels Expat-Influencerin Sie ist quasi Basels «Influencerin der ersten Stunde»: Magda, oder wie sie auf Instagram heisst: «Girl in Basel». Magda kommt ursprünglich aus Polen, wohnt seit 2015 in Basel und ist seitdem auf Instagram und anderen Plattformen aktiv. Dort zeigt sie ihr Leben in Basel. 48'000 Leute folgen ihr dabei. Vor allem bei Expats sind ihre Basel-Tipps beliebt. Und an Weihnachten hat sie besonders viel zu tun. Ein Portrait über das Girl in Basel und ihr Leben als Expat-Influencerin.
Es war das erste Gebäude des Tessiner Architekten Mario Botta ausserhalb seines Heimatkantons: der Hauptsitz der Freiburger Kantonalbank. Nach 40 Jahren renoviert er es. Weiter in der Sendung: * Der Kanton Bern kann private Firma bei Botschaftsbewachung einsetzen. * Hochjagd im Wallis: Metzgereien ärgern sich über schlecht geschossenes Wild.
Da anni focalizza la sua attenzione sugli spazi del sacro e i luoghi di culto. Costruttore infaticabile di chiese, parrocchie, cappelle, ha trovato in questa ricerca lo spazio per riflettere sulle domande eterne dell'uomo. Lo fa attraverso uno studio e un'osservazioneattenta, che trova forma anche in un libro appena uscito per Scheiwiller. Una rassegna di chiese e cappelle che parlano del tentativo di portare un “frammento di cielo in terra”. Si intitola infatti così, Il cielo in terra. Un secolo di chiese e cappelle nell'architettura moderna e contemporanea. Un viaggio nel sacro ma anche nel rapporto di Mario Botta con la spiritualità, in questi tempi non facili.A parlarcene è proprio l'Architetto, in studio con noi.
durée : 00:51:38 - Les Nuits de France Culture - par : Albane Penaranda - Le terme de cathédrale évoque la plupart du temps une architecture héritée de l'époque médiévale. Il en existe pourtant de modernes voire contemporaines. La cathédrale de la Résurrection à Évry, achevée en 1996, en est un exemple. Elle est au cœur de cette émission. - invités : Mario Botta; Edith Canat de Chizy Compositrice française (Lyon, 26/03/1950)
Un inizio 2024 già irto d'ostacoli per la politica cantonale, ancora orfana di un preventivo – se ne parlerà forse a febbraio – e che promette battaglia contro i tagli – e qui in subbuglio è soprattutto la piazza – e in parlamento sui grandi investimenti. Fra questi l'acquisto dello Stabile EFG, già Banca del Gottardo, e la sua riconversione in “Cittadella della giustizia”. Un'occasione irripetibile e irrinunciabile per il Direttore del Dipartimento delle Istituzioni Norman Gobbi, quella di dare una nuova casa alla Giustizia Ticinese, un progetto fermo in gestione da tanto – forse troppo tempo. Presto dunque il parlamento cantonale dovrà esprimersi in merito all'acquisto dello stabile progettato negli anni 80 dall'architetto Mario Botta. Una transazione da 76 milioni di franchi (inizialmente il prezzo era superiore, 80 milioni di franchi) per un primo passo verso una Cittadella della Giustizia. Un progetto che vuole dare un nuovo volto alla Giustizia ticinese, oggi presente a Lugano in due stabili che mostrano i segni del tempo, il Palazzo di Giustizia e lo stabile di Via Bossi. Cittadella della Giustizia che mira a mantenere a Lugano-Centro il Tribunale d'appello (compresa la Corte d'appello attualmente a Locarno che tornerebbe a Lugano) e le Autorità regionali di protezione nel frattempo trasformate in preture di protezione. Nell'attuale Palazzo di Giustizia in via Pretorio e in Via Bossi, dopo ristrutturazione, troverebbero invece posto le autorità che indagano, tra cui la polizia cantonale, il Ministero pubblico unificato e la Magistratura dei minorenni, così come altri servizi amministrativi. Tra il dire e il fare ci sono di mezzo i conti dello Stato e le discussioni politiche che si susseguono e si susseguiranno anche nelle prossime settimane dapprima in commissione della gestione e poi in parlamento. Ne parliamo con 4 ospiti: Il Consigliere di Stato Norman Gobbi, Direttore del Dipartimento Istituzioni E tre membri della gestione: Matteo Quadranti, per il partito liberale radicale, relatore del rapporto di maggioranza favorevole all'acquisto dello stabile ex EFG Samantha Bourgoin, per i Verdi Tiziano Galeazzi, deputato UDC e municipale di Lugano
Welcome to Episode 1641 on another episode of “On The Road Edition”, hosted by Stevie Kim. Today she is in Tuscany, tasting wines with Vittorio Moretti of Petra Winery More about today's winery In this land that was a crossroads of ancient and refined cultures, Vittorio Moretti made a dream come true and entrusted it to his daughter Francesca. Petra is a nature reserve immersed in the unique and diverse territory of the Val di Cornia. The Swiss architect Mario Botta, commissioned by Vittorio Moretti, has designed a meeting space that is a perfect blend of form and function. The result is an architectural feat that is soft, respectful and low-impact, as is the entire pathway from grape to glass. Since 1996, the year of its foundation, every wine produced is a journey through time that brings to light the unexplored heart of an enchanted valley and, with it, the desire to rediscover in wine the great mystery of the encounter between earth and sky. Connect: Website: https://www.petrawine.it/en/home-english/ Instagram https://www.instagram.com/petrawine/ Facebook https://www.facebook.com/petrawine/ More about the host Stevie Kim: Stevie Kim hosts Clubhouse sessions each week (visit Italian Wine Club & Wine Business on Clubhouse), these recorded sessions are then released on the podcast to immortalize them! She often also joins Professor Scienza in his shows to lend a hand keeping our Professor in check! You can also find her taking a hit for the team when she goes “On the Road”, all over the Italian countryside, visiting wineries and interviewing producers, enjoying their best food and wine – all in the name of bringing us great Pods! Connect: Facebook: @steviekim222 Instagram: @steviekim222 Website: vinitalyinternational.com/wordpress/ _______________________________ Let's keep in touch! Follow us on our social media channels: Instagram www.instagram.com/italianwinepodcast/ Facebook www.facebook.com/ItalianWinePodcast Twitter www.twitter.com/itawinepodcast Tiktok www.tiktok.com/@mammajumboshrimp LinkedIn www.linkedin.com/company/italianwinepodcast If you feel like helping us, donate here www.italianwinepodcast.com/donate-to-show/ Until next time, Cin Cin! Remember to follow us!! - Travel Italy, food and wine, winery visits and so much more!
Welcome to Episode 1631 on another episode of “On The Road Edition”, hosted by Stevie Kim. Today she is in Tuscany, tasting wines with Jeanette Servidio, general manager of Cantina Petra. More about today's winery In this land that was a crossroads of ancient and refined cultures, Vittorio Moretti made a dream come true and entrusted it to his daughter Francesca. Petra is a nature reserve immersed in the unique and diverse territory of the Val di Cornia. The Swiss architect Mario Botta, commissioned by Vittorio Moretti, has designed a meeting space that is a perfect blend of form and function. The result is an architectural feat that is soft, respectful and low-impact, as is the entire pathway from grape to glass. Since 1996, the year of its foundation, every wine produced is a journey through time that brings to light the unexplored heart of an enchanted valley and, with it, the desire to rediscover in wine the great mystery of the encounter between earth and sky. Connect: Website: https://www.petrawine.it/en/home-english/ Instagram https://www.instagram.com/petrawine/ Facebook https://www.facebook.com/petrawine/ More about the host Stevie Kim: Stevie Kim hosts Clubhouse sessions each week (visit Italian Wine Club & Wine Business on Clubhouse), these recorded sessions are then released on the podcast to immortalize them! She often also joins Professor Scienza in his shows to lend a hand keeping our Professor in check! You can also find her taking a hit for the team when she goes “On the Road”, all over the Italian countryside, visiting wineries and interviewing producers, enjoying their best food and wine – all in the name of bringing us great Pods! Connect: Facebook: @steviekim222 Instagram: @steviekim222 Website: vinitalyinternational.com/wordpress/ _______________________________ Let's keep in touch! Follow us on our social media channels: Instagram www.instagram.com/italianwinepodcast/ Facebook www.facebook.com/ItalianWinePodcast Twitter www.twitter.com/itawinepodcast Tiktok www.tiktok.com/@mammajumboshrimp LinkedIn www.linkedin.com/company/italianwinepodcast If you feel like helping us, donate here www.italianwinepodcast.com/donate-to-show/ Until next time, Cin Cin! Remember to follow us!! - Travel Italy, food and wine, winery visits and so much more!
Welcome to Episode 1621 on another episode of “On The Road Edition”, hosted by Stevie Kim. Today she is in Tuscany, speaking with Jeanette Servidio, general manager of Cantina Petra. This interview is part 1 of 2. More about today's winery In this land that was a crossroads of ancient and refined cultures, Vittorio Moretti made a dream come true and entrusted it to his daughter Francesca. Petra is a nature reserve immersed in the unique and diverse territory of the Val di Cornia. The Swiss architect Mario Botta, commissioned by Vittorio Moretti, has designed a meeting space that is a perfect blend of form and function. The result is an architectural feat that is soft, respectful and low-impact, as is the entire pathway from grape to glass. Since 1996, the year of its foundation, every wine produced is a journey through time that brings to light the unexplored heart of an enchanted valley and, with it, the desire to rediscover in wine the great mystery of the encounter between earth and sky. Connect: Website: https://www.petrawine.it/en/home-english/ Instagram https://www.instagram.com/petrawine/ Facebook https://www.facebook.com/petrawine/ More about the host Stevie Kim: Stevie Kim hosts Clubhouse sessions each week (visit Italian Wine Club & Wine Business on Clubhouse), these recorded sessions are then released on the podcast to immortalize them! She often also joins Professor Scienza in his shows to lend a hand keeping our Professor in check! You can also find her taking a hit for the team when she goes “On the Road”, all over the Italian countryside, visiting wineries and interviewing producers, enjoying their best food and wine – all in the name of bringing us great Pods! Connect: Facebook: @steviekim222 Instagram: @steviekim222 Website: vinitalyinternational.com/wordpress/ _______________________________ Let's keep in touch! Follow us on our social media channels: Instagram www.instagram.com/italianwinepodcast/ Facebook www.facebook.com/ItalianWinePodcast Twitter www.twitter.com/itawinepodcast Tiktok www.tiktok.com/@mammajumboshrimp LinkedIn www.linkedin.com/company/italianwinepodcast If you feel like helping us, donate here www.italianwinepodcast.com/donate-to-show/ Until next time, Cin Cin! Remember to follow us!! - Travel Italy, food and wine, winery visits and so much more!
Am Flughafen Genf sind die Angestellten in einen Streik getreten. Und das genau zu Beginn der Sommerferien in der Westschweiz. Die Folgen und die Reaktionen. Weitere Themen: * Lugano lanciert Kampagne gegen Bettelnde: Die Stadt ist besorgt wegen der starken Zunahme. * Ein interkantonales Erfolgsmodell: Das zweisprachige Gymnasium in Porrentruy (JU) und Laufen (BL) erfreut sich grosser Beliebtheit. * Plinio Martini: Der Tessiner Schriftsteller wäre dieses Jahr 100 geworden: Das Tessin gedenkt ihm. * Glacier 3000: Das Gipfelrestaurant wird nach dem Grossbrand wieder aufgebaut, mit Mario Botta.
“Mario Botta è nato il 1 aprile 1943 a Mendrisio, in Svizzera. La sua opera è ispirata dai maestri Le Corbusier, Louis I. Kahn e Carlo Scarpa che incontra a Venezia durante gli studi. Architettura e memoria costituiscono un binomio inscindibile in quanto le trasformazioni attuate dall'architettura diventano parti del paesaggio umano. La luce come generatrice dello spazio e le forme geometriche primarie costituiscono alcuni dei segni distintivi dell'uomo nel territorio. Dalle prime case unifamiliari nel Canton Ticino il suo lavoro ha affrontato altre tipologie sparse in molti Paesi del mondo: scuole, banche, edifici amministrativi, biblioteche, musei, chiese e sinagoghe”.
Kirchen, Kapellen, eine Synagoge und nun eine Moschee. Es gibt wohl kaum einen zeitgenössischen Architekten, der mehr sakrale Bauten erschuf, als Mario Botta. Olivia Röllin spricht mit dem Stararchitekten über die Rolle heiliger Räume im Städtebau und wie man zwischen Himmel und Erde vermittelt. Mario Botta ist ein Getriebener, einer, der immer arbeitet, auch morgens um drei. Und nicht selten entstehen dabei Sakralbauten. Seine Kirchen und Kapellen stehen in Frankreich, Italien, der Ukraine, Südkorea und natürlich im Tessin. Seit Botta mit 18 Jahren sein erstes Gebäude plante – ein Kirchgemeindehaus – widmet er sich dem Raum zwischen Himmel und Erde. Dabei kombiniert er moderne schlichte Formen mit massiven Materialien wie Naturstein, Holz oder Backstein, also mit gebranntem Lehm. Ein Geruch, den er auch aus seiner Kindheit im Mendrisiotto kennt. Olivia Röllin spricht mit Mario Botta über die Faszination des Sakralen in einer Welt des Konsums, den Zufall des Schönen und die Suche nach dem eigenen Platz im Leben. Eine Wiederholung vom 09.05.2021.
Im Juli und Augsut führt die Sommerserie im Chilchestübli ins Tessin, auf den Monte Tamaro. Dort besuchen wir die Chiesa Santa Maria degli Angeli von Mario Botta. In dieser Sendung hören Sie Teil 3. Und in der Frage der Woche geht es um die Frauengeschichte des König Davids, mit Pfarrerin Olivia Raval.
Im Juli und Augsut führt die Sommerserie im Chilchestübli ins Tessin, auf den Monte Tamaro. Dort besuchen wir die Chiesa Santa Maria degli Angeli von Mario Botta. In dieser Sendung hören Sie Teil 2. Und in der Frage der Woche geht es um den persönlichen Superhelden aus der Bibel.
Im Juli und Augsut führt die Sommerserie im Chilchestübli ins Tessin, auf den Monte Tamaro. Dort besuchen wir die Chiesa Santa Maria degli Angeli von Mario Botta. In dieser Sendung hören Sie Teil 1. Und in der Frage der Woche geht es um den persönlichen Superhelden aus der Bibel.
Kirchen, Kapellen, eine Synagoge und nun eine Moschee. Es gibt wohl kaum einen zeitgenössischen Architekten, der mehr sakrale Bauten erschuf, als Mario Botta. Olivia Röllin spricht mit dem Stararchitekten über die Rolle heiliger Räume im Städtebau und wie man zwischen Himmel und Erde vermittelt. Mario Botta ist ein Getriebener, einer, der immer arbeitet, auch morgens um drei. Und nicht selten entstehen dabei Sakralbauten. Seine Kirchen und Kapellen stehen in Frankreich, Italien, der Ukraine, Südkorea und natürlich im Tessin. Seit Botta mit 18 Jahren sein erstes Gebäude plante – ein Kirchgemeindehaus – widmet er sich dem Raum zwischen Himmel und Erde. Dabei kombiniert er moderne schlichte Formen mit massiven Materialien wie Naturstein, Holz oder Backstein, also mit gebranntem Lehm. Ein Geruch, den er auch aus seiner Kindheit im Mendrisiotto kennt. Olivia Röllin spricht mit Mario Botta über die Faszination des Sakralen in einer Welt des Konsums, den Zufall des Schönen und die Suche nach dem eigenen Platz im Leben. Eine Wiederholung der Sternstunde Religion.
Auspicia este programa: Siempre Joven Global. Servicios y entrenamientos para nuestra calidad de vida. www.siemprejoven.globalSegundo Aniversario de Tecnologías de Creatividad.Bankhaus.Mario Botta.UBS.BIS.Foto de portada architekturbibliothek.ch>>>VER MANIFESTO ESPECIAL EN VIDEO AQUI
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Der Verein «Bagni Popolari» hat sich ganz dem Thermalwasser in Baden verschrieben. Am Limmatknie sollen wieder alle unter freiem Himmel und ohne Eintritt das heisse Wasser geniessen können. So wie es über Jahrhunderte Tradition war in Baden – von der Römerzeit bis ins 19. Jahrhundert. Im Schutz der Dunkelheit stellte eine Gruppe von Thermalwasser-Begeisterten am Limmatufer ein «Guerilla-Bädli» auf und zapfte heimlich Thermalwasser an. Inzwischen ist die Gruppe «Bagni Popolari» ein Verein und hat diesen Herbst zwei «Heisse Brunnen» eingeweiht, deren dampfendes Wasser nun permanent zum Baden einlädt. Eine Erfolgsgeschichte, die neben dem neuen Thermalbad «Fortyseven» von Mario Botta, das Bäderquartier wieder belebt. Mit der Archäologin Andrea Schaer tauchen wir ein in die 2000-jährige Geschichte der Badekultur in Baden.
Baden war dank seiner Thermalbäder jahrhundertelang die wichtigste Tourismusdestination Europas. Jetzt öffnet das neue Thermalbad von Mario Botta. Doch diesem mussten einzigartige römische und mittelalterliche Zeitzeugen weichen. Was bleibt von dieser Vergangenheit? Eine Spurensuche im Untergrund. Ein einzigartiger Platz Dass der Kurplatz ab dem Mittelalter das Zentrum des Bäderquartiers war, weiss man dank Funden und Überlieferungen seit langem. Doch als 2020 die Sanierungsarbeiten auf dem Platz laufen, wird rasch klar: Die Geschichte dieses Ortes muss neu geschrieben werden. Die Archäologin Andrea Schaer entdeckt nicht nur römische Bäder, sondern auch einen römischen Altar und einen Inschriftenstein, dazu Grundmauern wohl einer Tempelanlage. Erstmals ist klar: Hier lag das Quellheiligtum der Römer, das Zentrum der grossen Heilthermen. Der Kurplatz ist weltweit einer der wenigen Orte, an denen über 2000 Jahre unterbruchslos Badegeschichte dokumentiert ist. Zeigen oder zudecken? Doch was machen mit den einzigartigen Funden auf dem Kurplatz? Eine Debatte beginnt. Die Geschichte sichtbar machen, wird von vielen Bürgerinnen und Bürgern gefordert. Doch die Stadt entschliesst sich für das Gegenteil: Die Funde werden wieder zugedeckt. Die Begründung: Ein Offenlegen wäre technisch wegen dem Thermalwasservorkommen kaum möglich. In die Zukunft dank der Vergangenheit Doch die Ausgrabungen eröffnen auch Chancen. Der römische Beton, aus dem die Badeanlage gebaut ist, ruft die Materialforschenden auf den Plan. Denn der Badener Beton ist anders zusammengesetzt als der bislang bekannte römische Beton. Nicht Vulkanasche wie in Rom macht ihn so dauerhaft wie heutigen Beton, sondern einheimischer Ton. Walter Caseri von der ETH hofft, mit dieser Erkenntnis einen neuartigen modernen Beton entwickeln zu können. Einen Beton, der sogar klimafreundlicher produziert werden kann. Tatsächlich gelingen erste Versuche. Bereits interessiert sich die Industrie für die «römische» Technologie. Die neue Verwendung des Thermalwassers Eine weitere nachhaltige Neuentwicklung befindet sich im Untergeschoss des Thermalbades. Eine so noch nie gebaute Anlage entzieht dem Thermalwasser seine natürliche Wärme und heizt damit das Warm- und Heizwasser, nicht nur für das Thermalbad, sondern auch für die angegliederten 38 Wohnungen und den Hotelkomplex. Das spart einen Tanklastzug Heizöl pro Woche – dank der Nutzung der natürlichen Wärme des Thermalwassers.
Baden war dank seiner Thermalbäder jahrhundertelang die wichtigste Tourismusdestination Europas. Jetzt öffnet das neue Thermalbad von Mario Botta. Doch diesem mussten einzigartige römische und mittelalterliche Zeitzeugen weichen. Was bleibt von dieser Vergangenheit? Eine Spurensuche im Untergrund. Ein einzigartiger Platz Dass der Kurplatz ab dem Mittelalter das Zentrum des Bäderquartiers war, weiss man dank Funden und Überlieferungen seit langem. Doch als 2020 die Sanierungsarbeiten auf dem Platz laufen, wird rasch klar: Die Geschichte dieses Ortes muss neu geschrieben werden. Die Archäologin Andrea Schaer entdeckt nicht nur römische Bäder, sondern auch einen römischen Altar und einen Inschriftenstein, dazu Grundmauern wohl einer Tempelanlage. Erstmals ist klar: Hier lag das Quellheiligtum der Römer, das Zentrum der grossen Heilthermen. Der Kurplatz ist weltweit einer der wenigen Orte, an denen über 2000 Jahre unterbruchslos Badegeschichte dokumentiert ist. Zeigen oder zudecken? Doch was machen mit den einzigartigen Funden auf dem Kurplatz? Eine Debatte beginnt. Die Geschichte sichtbar machen, wird von vielen Bürgerinnen und Bürgern gefordert. Doch die Stadt entschliesst sich für das Gegenteil: Die Funde werden wieder zugedeckt. Die Begründung: Ein Offenlegen wäre technisch wegen dem Thermalwasservorkommen kaum möglich. In die Zukunft dank der Vergangenheit Doch die Ausgrabungen eröffnen auch Chancen. Der römische Beton, aus dem die Badeanlage gebaut ist, ruft die Materialforschenden auf den Plan. Denn der Badener Beton ist anders zusammengesetzt als der bislang bekannte römische Beton. Nicht Vulkanasche wie in Rom macht ihn so dauerhaft wie heutigen Beton, sondern einheimischer Ton. Walter Caseri von der ETH hofft, mit dieser Erkenntnis einen neuartigen modernen Beton entwickeln zu können. Einen Beton, der sogar klimafreundlicher produziert werden kann. Tatsächlich gelingen erste Versuche. Bereits interessiert sich die Industrie für die «römische» Technologie. Die neue Verwendung des Thermalwassers Eine weitere nachhaltige Neuentwicklung befindet sich im Untergeschoss des Thermalbades. Eine so noch nie gebaute Anlage entzieht dem Thermalwasser seine natürliche Wärme und heizt damit das Warm- und Heizwasser, nicht nur für das Thermalbad, sondern auch für die angegliederten 38 Wohnungen und den Hotelkomplex. Das spart einen Tanklastzug Heizöl pro Woche – dank der Nutzung der natürlichen Wärme des Thermalwassers.
Auf über 1600 Kilometern führt die Grand Tour of Switzerland an vielen Highlights der Schweiz vorbei. Mit Heinz Keller von Schweiz Tourismus besuchen wir auf dieser Strecke besondere Orte, wo wir dem Alltagsstress entfliegen, Ruhe finden und mit Gott in Kontakt kommen können. Im Tessiner Dorf Riva San Vitale am Südende des Luganersees befindet sich das älteste christliche Bauwerk der Schweiz: Das Baptisterium stammt nämlich aus dem 5. Jahrhundert. Von aussen unscheinbar, eröffnet sich den Besuchern dessen besondere Atmosphäre im Innern. Heinz Keller spricht von einer stillen Zuversicht, die von diesem Raum ausgeht. Rund 1500 Jahre älter ist die Cappella di Santa Maria degli Angeli. Sie wurde von Mario Botta entworfen und 1996 eingeweiht. Der Raum der Stille ist gross und fast kahl. Er sei schwer zu beschreiben, man müsse ihn erlebt haben, so Keller. Die Kapelle steht auf dem Monte Tamaro, der sich südlich des Lago Maggiore befindet. Vom diesem Aussichtsberg aus bietet sich bei klaren Wetterverhältnissen eine Sicht über die gesamte Alpenkette.
Mario Botta a construit plus dʹune vingtaine de lieux de culte à travers le monde, en apportant sa patte singulière à lʹarchitecture contemporaine. Carole Pirker lʹa rencontré au Monte Tamaro au Tessin, où il a construit une église qui décoiffe, celle de Sainte-Marie des Anges. Visite guidée. Nouvelle diffusion de lʹémission du 11.10.2020
La 11è plaie dʹEgypte (1/9) Mario Botta ou la passion du sacré Photo: Simon Bismuth, responsable jeunesse pour les communautés juives du canton de Vaud
Il rapporto esistente tra architettura e territorio attraverso i progetti più recenti di uno dei grandi architetti contemporanei. Il primo atto del “fare architettura” è la conoscenza del luogo, la cui interpretazione avviene attraverso le verifiche e le relazioni che si vengono a definire con le scelte progettuali. Il rapporto fra architettura e territorio non è un rapporto fisso ma dinamico e continuo, che si consolida in un nuovo equilibrio al momento della realizzazione dell'opera architettonica. Un rapporto di dare ed avere reciproco che interpreta la cultura, le contraddizioni e le speranze del nostro tempo.
Bonfol, dans le Jura, est synonyme de désastre écologique avec les 114 000 tonnes de déchets chimiques déversés dans les années 70. Aujourd’hui, l'architecte Mario Botta prépare un projet de mémorial. Décryptage avec la philosophe Sophie Swaton et Brigitte Sion, experte en pratiques mémorielles.
Kirchen, Kapellen, eine Synagoge und nun eine Moschee. Es gibt wohl kaum einen zeitgenössischen Architekten, der mehr sakrale Bauten erschuf, als Mario Botta. Olivia Röllin spricht mit dem Stararchitekten über die Rolle heiliger Räume im Städtebau und wie man zwischen Himmel und Erde vermittelt. Mario Botta ist ein Getriebener, einer, der immer arbeitet, auch morgens um drei. Und nicht selten entstehen dabei Sakralbauten. Seine Kirchen und Kapellen stehen in Frankreich, Italien, der Ukraine, Südkorea und natürlich im Tessin. Seit Botta mit 18 Jahren sein erstes Gebäude plante – ein Kirchgemeindehaus – widmet er sich dem Raum zwischen Himmel und Erde. Dabei kombiniert er moderne schlichte Formen mit massiven Materialien wie Naturstein, Holz oder Backstein, also mit gebranntem Lehm. Ein Geruch, den er auch aus seiner Kindheit im Mendrisiotto kennt. Olivia Röllin spricht mit Mario Botta über die Faszination des Sakralen in einer Welt des Konsums, den Zufall des Schönen und die Suche nach dem eigenen Platz im Leben.
Kirchen, Kapellen, eine Synagoge und nun eine Moschee. Es gibt wohl kaum einen zeitgenössischen Architekten, der mehr sakrale Bauten erschuf, als Mario Botta. Olivia Röllin spricht mit dem Stararchitekten über die Rolle heiliger Räume im Städtebau und wie man zwischen Himmel und Erde vermittelt. Mario Botta ist ein Getriebener, einer, der immer arbeitet, auch morgens um drei. Und nicht selten entstehen dabei Sakralbauten. Seine Kirchen und Kapellen stehen in Frankreich, Italien, der Ukraine, Südkorea und natürlich im Tessin. Seit Botta mit 18 Jahren sein erstes Gebäude plante – ein Kirchgemeindehaus – widmet er sich dem Raum zwischen Himmel und Erde. Dabei kombiniert er moderne schlichte Formen mit massiven Materialien wie Naturstein, Holz oder Backstein, also mit gebranntem Lehm. Ein Geruch, den er auch aus seiner Kindheit im Mendrisiotto kennt. Olivia Röllin spricht mit Mario Botta über die Faszination des Sakralen in einer Welt des Konsums, den Zufall des Schönen und die Suche nach dem eigenen Platz im Leben.
- Finalmente le grandi navi bandite dalla Laguna di Venezia!..Il consiglio dei ministri ha deciso, meglio tardi che mai!..Condividiamo la bella notizia di questi giorni con Gianni Berengo Gardin..che con le sue foto aveva lanciato per primo un grido d'allarme..- Sostenibile, etica, capace di affrontare i cambiamenti climatici e sociali,..oggi dedichiamo un'ampia pagina all'architettura che guarda al domani...Ne parliamo con due big: Mario Cucinella e Mario Botta..- Una storia di Valentina e un'avventura di Diabolik, così gli street artist..trasformano un quartiere inospitale nel municipio 6 in un luogo bello e..attrattivo..- “CUCU'” un progetto di Oliviero Toscani per Milano: manifesti non per vendere, ma per pensare..- Il Rinascimento culturale delle Pescherie di Giulio Romano a Mantova..verranno restaurate grazie alla Fondazione Amici dei Musei e a un gruppo..d'imprenditori illuminati.
- Finalmente le grandi navi bandite dalla Laguna di Venezia!..Il consiglio dei ministri ha deciso, meglio tardi che mai!..Condividiamo la bella notizia di questi giorni con Gianni Berengo Gardin..che con le sue foto aveva lanciato per primo un grido d'allarme..- Sostenibile, etica, capace di affrontare i cambiamenti climatici e sociali,..oggi dedichiamo un'ampia pagina all'architettura che guarda al domani...Ne parliamo con due big: Mario Cucinella e Mario Botta..- Una storia di Valentina e un'avventura di Diabolik, così gli street artist..trasformano un quartiere inospitale nel municipio 6 in un luogo bello e..attrattivo..- “CUCU'” un progetto di Oliviero Toscani per Milano: manifesti non per vendere, ma per pensare..- Il Rinascimento culturale delle Pescherie di Giulio Romano a Mantova..verranno restaurate grazie alla Fondazione Amici dei Musei e a un gruppo..d'imprenditori illuminati.
La limite est essentielle à toute civilisation humaine, à l'image du simple sillon tracé par Romulus pour fonder la Rome antique. Le mur est un marquage instinctif de l'espace et une frontière qui permet à une intériorité d'exister. Des drapés pétrifiés de Francesco Borromini, aux parois sensuelles de Tadao Ando, ou aux murs de clôture obliques de Carlos Scarpa à San Vito d'Altivole : les enceintes expriment des réalités différentes. Celles dessinées par Louis Khan ou Mario Botta s'épaississent afin de bruisser de toutes les activités qu'elles réduisent au silence. Ailleurs, reprenant la leçon de Jeanne et Claude Christo, les façades fonctionnent comme des emballages qui n'informent en rien sur ce qu'elles renferment pour mieux en préserver le secret. Le mur est le premier acte de l'Université Populaire 2011 au cours de laquelle Richard Scoffier propose de chercher à savoir où commence l'architecture en interrogeant ce qu'il considère comme les 4 événements fondamentaux de l'architecture : le mur, l'ouverture, la structure et le volume.
Mario Botta a construit plus dʹune vingtaine de lieux de culte à travers le monde, en apportant sa patte singulière à lʹarchitecture contemporaine. Carole Pirker lʹa rencontré au Monte Tamaro, au Tessin, où il a construit une église qui décoiffe, celle de Sainte-Marie des Anges. Visite guidée. Photo: Mario Botta devant l’église Sainte-Marie des Anges qu'il a construite au Monte Tamaro, Tessin
Lʹarchitecture tient une place privilégiée dans la création de lieux de mémoire. Elle permet de figer des souvenirs instables, une blessure, une pensée et une morale dans lʹespace. À Bonfol, sur le site de l'ancienne décharge chimique, un projet de lieu de mémoire dessiné par Mario Botta cristallise les enjeux politiques du souvenir. Reportage: Jonas Pool Réalisation: Didier Rossat Production: Véronique Marti
Bienvenida.Patrones de Tecnologías de Creatividad.¡¡¡18’118 Subscriptos!!!¡¡¡Hazte miembro AQUÍ!!!Mario Botta.Luis Kahn.Carlo Scarpa.Accademia di Architettura.20 Aniversario Pinturas para El Nuevo Milenio.Primera Edición Especial de Pinturas para el Nuevo Milenio Impresas.Teatro dell’Architettura.Muestra de la actividad didáctica.Arte y Arquitectura.¡¡¡Regístrate para recibir Tecnologías PLUS!!!>>>VER MANIFESTO ESPECIAL AQUI
Bienvenida.Patrones de Tecnologías de Creatividad. ¡¡¡18'118 Subscriptos!!! ¡¡¡Hazte miembro AQUÍ!!!Mario Botta.Luis Kahn.Carlo Scarpa.Accademia di Architettura. 20 Aniversario Pinturas para El Nuevo Milenio.Primera Edición Especial de Pinturas para el Nuevo Milenio Impresas.Teatro dell'Architettura.Muestra de la actividad didáctica.Arte y Arquitectura.Foto de portada del archivo personal.¡¡¡Regístrate para recibir Tecnologías PLUS!!!>>>VER MANIFESTO ESPECIAL AQUI
Es ist ein europäisch einzigartiger Schatz, der bei den Bauarbeiten zum Botta-Bad in Baden zum Vorschein kommt. Die Überreste der bis 2000 Jahre alten Bäder erzählen verrückte Geschichten. Von Priestern, die sich an Jungfrauen ergötzten, vom Facebook des 19. Jahrhunderts oder von Elektrobädern. 2000 Jahre Wellnessgeschichte, von den Römern bis zu Mario Botta. Es ist ein europäisch einzigartiger Schatz, der in diesen Monaten bei den Bauarbeiten zum Botta-Bad in Baden zum Vorschein kommt. Die Überreste der Thermalbäder von der Römerzeit über das Mittelalter bis in die Neuzeit erzählen die verrücktesten Geschichten aus dem damaligen Leben. Geschichten von Lust und Leiden, von unfruchtbaren Edeldamen, die dank dem Badener Fruchtbarkeitsbad auf seltsame, aber wohl doch erklärbare Weise schwanger geworden sind. Von Priestern nämlich, die sich an Jungfrauen ergötzten. Vom Facebook des 19. Jahrhunderts, das bei der Suche nach heiratswilligen Badegästen geholfen hat. Oder von Elektroschocks in Badewannen und dem Baden bis zum Hautausschlag. «Einstein» hat während Monaten die Ausgrabungen in Baden begleitet und zusammen mit der Archäologin und Badeforscherin Andrea Schaer unerwartete Entdeckungen gemacht.
Es ist ein europäisch einzigartiger Schatz, der bei den Bauarbeiten zum Botta-Bad in Baden zum Vorschein kommt. Die Überreste der bis 2000 Jahre alten Bäder erzählen verrückte Geschichten. Von Priestern, die sich an Jungfrauen ergötzten, vom Facebook des 19. Jahrhunderts oder von Elektrobädern. 2000 Jahre Wellnessgeschichte, von den Römern bis zu Mario Botta. Es ist ein europäisch einzigartiger Schatz, der in diesen Monaten bei den Bauarbeiten zum Botta-Bad in Baden zum Vorschein kommt. Die Überreste der Thermalbäder von der Römerzeit über das Mittelalter bis in die Neuzeit erzählen die verrücktesten Geschichten aus dem damaligen Leben. Geschichten von Lust und Leiden, von unfruchtbaren Edeldamen, die dank dem Badener Fruchtbarkeitsbad auf seltsame, aber wohl doch erklärbare Weise schwanger geworden sind. Von Priestern nämlich, die sich an Jungfrauen ergötzten. Vom Facebook des 19. Jahrhunderts, das bei der Suche nach heiratswilligen Badegästen geholfen hat. Oder von Elektroschocks in Badewannen und dem Baden bis zum Hautausschlag. «Einstein» hat während Monaten die Ausgrabungen in Baden begleitet und zusammen mit der Archäologin und Badeforscherin Andrea Schaer unerwartete Entdeckungen gemacht.
Pour cet épisode, j’ai rencontré Mario Botta, un architecte qui a construit dans le monde entier, avec des formes géométriques simples, des cercles, des carrés, des rectangles, des sphères, déclinées de multiples façons, pour fabriquer des espaces intérieurs à la fois ouverts et protecteurs, où l’on peut se retrouver avec soi-même, et avec les autres. Pour Mario, l’architecte est un traducteur. A chaque fois, il doit trouver une formule qui harmonise les contradictions qui surgissent entre les projets de ses clients, l’identité des lieux sur lesquels il construit, et l’air du temps. Nous nous sommes rencontrés lors d’un de ses passages éclairs à NY. Je lui ai d’abord demandé son avis sur ce que le paysage new yorkais était en train de devenir. Il est temps de l'écouter.
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John Boyer is president and CEO of the Bechtler Museum of Modern Art, a museum dedicated to the exhibition of the Bechtler family collection of mid-20th century modern art. During his tenure, John has also served as curator of the museum overseeing the design and installation of 20 different exhibitions, including shows on Alberto Giacometti, Niki de Saint Phalle and Mario Botta. Previously, John served as president and CEO of the Roosevelt Institute, a public policy agency, and as executive director of the Mark Twain House. He taught art history at Trinity College in Connecticut and lectured at Columbia and Brown Universities. John is also the Independent Chair of the board of the Voya Mutual Funds family. He earned a B.A. in art history from the University of California at Santa Barbara and an M.F.A. in the history of modern art from Princeton University. This episode is perfect for anyone interested in leading a museum, defining modern art, fine arts and finance, and art as a means to connect to a higher form of our lives. IN THIS EPISODE John explains what is important about the Bechtler Museum of Modern Art. He describes where the Bechtler Museum is in its timeline and the impact of the global financial crisis on its development. He outlines what the Bechtler Museum would do with more money and resources. He discusses receiving new works of art and the expansion of the collection. John shares what he is thinking about as leader of the institution. He addresses the state of curation at the Bechtler Museum. He defines Modern Art and Modernism. He responds to criticism that Modern Art is baffling and irritating. John talks about overcoming the curatorial challenge of explaining Modern Art. He identifies the particular work of art at the Bechtler Museum that profoundly interests him. He reflects on his California roots and what California means to him. He shares what his thesis work explored at Princeton University. John remembers teaching art history at Trinity College. He recalls being a steward of the Mark Twain legacy. He explains what Mark Twain and Modern Art have in common. He talks about serving as chair of the board of the Voya family of mutual funds. He shares how his work in fine arts and finance inform each other. John reveals what true art is to him and his true art. plus Mark's Personal Word Essay: Wrestling the Angel To learn more, visit On Life and Meaning
Heute blicken wir ins Tessin: Zum einen auf die Ausstellung über die sakralen von Mario Botta in Locarno. Und dann stellen wir zwei Botta-Kirchen im Tessin vor, die man jederzeit besuchen kann. Frage der Woche: Wie unterscheidet sich ein Verein von der Kirche?
Wohngenossenschaften in Zürich: Gartenstädte und neue Nachbarschaften Mit Schweizer Architektur verbindet man gemeinhin Namen weltbekannter Architekten wie Mario Botta, Peter Zumthor oder Herzog & de Meuron und ihre ikonischen Bauten. Dieses Buch stellt jedoch nicht schöne Villen oder prestigeträchtige Projekte wie beispielsweise Museen in den Mittelpunkt, sondern das Phänomen des genossenschaftlichen Bauens in der Schweiz und insbesondere in der Stadt Zürich. — Buchpräsentation mit dem Herausgeber Dominique Boudet, allen Projektbeteiligten und Park Books. — Mehr Info zum Buch: https://bit.ly/34ey02f Besucht unsere Website: www.neverstopreading.com Aufnahme: 25.10.2017
Giuseppe Penone dialoga con Corrado Bologna sul tema dell’incipit, centro di riflessione del primo anno delle attività della Scuola dottorale. Introduzione di Mario Botta. 20 giugno 2013, Accademia di Architettura, Mendrisio
Mario Botta, presentato da Tristan Weddigen, parla del rapporto tra creazione architettonica e memoria del paesaggio. 7 luglio 2014, Monte San Giorgio (TI)
This week's show takes us to Lenoir for the NC Blackberry Festival, we go on a culinary bike tour of Beaufort, we learn about architect Mario Botta at the Bechtler Museum of Modern Art, we preview the Brevard Music Festival and Bob Garner samples the fresh seafood at Fish Bites in Wilmington.