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Lo sponsor di questo episodio è Shopify! Prova adesso Shopify per 1 euro al mese: www.shopify.it/mitologia L'amore non guarda in faccia nessuno, neppure un ciclope. Polifemo si innamora, si fa bello, canta, offre doni. Ma quando scopre la verità su Galatea, il mito prende una piega oscura. Da un amore non corrisposto nascerà una delle più suggestive leggende della Sicilia. L'affresco della copertina è di A. Carracci; la canzone dei Radiohead cui faccio riferimento è "Creep". Vuoi saperne di più sull'episodio? Vai qui e leggi gli approfondimenti: https://it.tipeee.com/mitologia-le-meravigliose-storie-del-mondo-antico/news .-.-. Per avere informazioni su come puoi supportare questo podcast vai qui: https://it.tipeee.com/mitologia-le-meravigliose-storie-del-mondo-antico/ Se ti va di dare un'occhiata al libro “Il Re degli Dei”, ecco qui un link (affiliato: a te non costa nulla a me dà un piccolissimo aiuto): https://amzn.to/3Q50uFR Se ti va di dare un'occhiata al libro “Eracle, la via dell'eroe”, ecco qui un link: https://amzn.to/46dAFYZ Altri link affiliati: Lista dei libri che consiglio (lista in continuo aggiornamento): https://amzn.to/3Q3ZYI9 Lista dei film che consiglio (lista in continuo aggiornamento): https://amzn.to/3DoqTa7 Lista hardware che consiglio per chi è curioso del mondo per podcast (lista in continuo aggiornamento): https://amzn.to/44TYKTW Uso plugin audio da questa Software House: Waves. Se vuoi dare un'occhiata, anche questo è un link affiliato: https://www.waves.com/r/1196474 Ami musiche rilassanti e i suoni della natura? Iscriviti a questo meraviglioso canale https://www.youtube.com/channel/UCbRZLgwT37437fYK4YYKhXQ?sub_confirmation=1 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Join Emmet Kennedy, Aly Vance, and Tim Carroll as we set the stage for an exhilarating week of world-class racing at Royal Ascot. Aidan O'Brien, a multiple champion trainer who is two wins away from becoming the winningmost trainer in the history of the meeting, gives us the latest updates on his strong Royal runners, including Paddington, Luxembourg, Little Big Bear, Meditate, The Antarctic, Broome, Emily Dickinson, Bertinelli, Continuous, Drumroll, Gooloogong, Londoner, Peking Opera, Bolshoi Ballet, Changingoftheguard, Carracci, Be Happy, Hispanic, Jackie Oh, Tower Of London, Point Lonsdale, and the exciting two-year-olds River Tiber, Pearls And Rubies, Matrika, Unquestionable, His Majesty, and Johannes Brahms. Top trainer Karl Burke makes his debut on the show to discuss the latest information on his leading chances, including Dramatised, Elite Status, Indestructible, Beautiful Diamond, Cold Case, and Marshman. All aboard the gravy train as Aly and Tim provide expert insights and analysis to help you make the most informed bets in the Queen Anne Stakes, Coventry Stakes, King's Stand Stakes, St James's Palace Stakes, Prince Of Wales's Stakes, Gold Cup, King Edward VII Stakes, Commonwealth Cup, Coronation Stakes, Hardwicke Stakes and Queen Elizabeth II Jubilee Stakes. Each race is dissected, highlighting the key contenders, their form, and betting strategies to increase your chances of winning. We also offer handicap picks, the best juvenile bets, and the all-important NAPs. Finally, American form expert Naomi Tukker Alderete gives us the TLDR on the US raiders, including a strongly fancied two-year-old! Form Tools: Proform is the essential tool for punters looking to make money from betting on Horse Racing. Our form book covers Jumps and Flat racing in the UK and Ireland. https://www.proformracing.com/ Clothing: Racing Tee's offer fully customisable horse racing T-shirts, Hoodies, Gilets, Hats and more in your favourite horses colours. https://racingts.com Twitter: @FinalFurlongPod Email: radioemmet@gmail.com In association with Adelicious Podcast Network. Hosted on Megaphone. Follow us for free on Spotify Podcasts https://open.spotify.com/show/3e6NnBkr7MBstVx5U7lpld Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
In today's episode, we get to picture ourselves in a dreamy landscape on a sunny afternoon courtesy of Annibale Carracci and the National Gallery of Art in DC. Annibale was a painter in Bologna, Italy from the 1580s to early 1600s and one of his big innovations was making landscapes like this a thing in Italian art. We'll also find out how Annibale is connected to celebrity artist Lavinia Fontana who we met in a previous episode and what happened to the poor guy when he took on a project with the client from hell! SHOW NOTES (TRANSCRIPT BELOW) “A Long Look” opening and closing themes are by Ron Gelinas: “Ascension” https://youtu.be/jGEdNSNkZoo and “Easy” https://youtu.be/2QGe6skVzSs Episode music: “Classical Piano and Cello” by Danielyan Ashot Makichevich. https://pixabay.com/music/modern-classical-classical-piano-and-cello-short-version-112721 “The Well Tempered Clavier, Book I, BWV 846-869 - Fugue No. 21 in B-flat major, BWV 866” by Johann Sebastian Bach. Performed by Kimiko Ishizaka. https://musopen.org/music/performer/kimiko-ishizaka/composer/johann-sebastian-bach/ Artwork information https://www.nga.gov/collection/art-object-page.41673.html Carracci information “The Lives of Annibale & Agostino Carracci,” by Giovanni Pietro Bellori. University Park: Pennsylvania State University Press, 1968. "Annibale Carracci Artist Overview and Analysis". [Internet]. 2023. TheArtStory.org Content compiled and written by Libby Festorazzi Edited and revised, with Summary and Accomplishments added by Antony Todd Available from: https://www.theartstory.org/artist/carracci-annibale/ First published on 27 Mar 2020. Updated and modified regularly [Accessed 04 May 2023] Comments or questions are welcome at alonglookpodcast.com
Maria Luisa Pacelli"Giulio II e Raffaello"Una nuova stagione del Rinascimento a BolognaBologna, Pinacoteca Nazionalefino al 5 febbraio 2023Mostra a cura di Daniele Benati, Maria Luisa Pacelli ed Elena Rossoni.https://pinacotecabologna.beniculturali.itDa Raffaello a Parmigianino, in Pinacotecail Rinascimento a BolognaL'arrivo a Bologna del Ritratto di Giulio II di Raffaello dalla National Gallery di Londra è stato ilpunto di partenza per lo sviluppo del progetto espositivo: “Giulio II e Raffaello. Una nuova stagionedel Rinascimento a Bologna”, a cura di Daniele Benati, Maria Luisa Pacelli ed Elena Rossoni, allaPinacoteca Nazionale sino al 5 febbraio.Tra i capolavori della ritrattistica rinascimentale, effige di uno degli uomini più influenti del suo tempo,l'opera è particolarmente significativa per Bologna poiché il papa della Rovere fu colui che ricondussela città sotto il dominio della Chiesa, mettendo fine alla pseudo-signoria della famiglia Bentivoglio chel'aveva governata nel corso del XV secolo, e cambiandone così radicalmente il corso della storia.Ad evidenziare la portata, non solo temporanea, di questo evento, è la Direttrice della Pinacoteca,nonché co-curatrice della mostra, Maria Luisa Pacelli, nel suo intervento nel catalogo.“L'inserimento del dipinto nell'ala del museo dedicata all'arte del ‘400 e del ‘500 è stata l'occasione perriorganizzarne il percorso, con lo scopo di mettere in luce alcuni degli episodi più significativi delRinascimento bolognese, anche grazie a pochi altri mirati prestiti. Il progetto, costruito principalmenteattorno al ricco patrimonio di dipinti e opere su carta del museo, trova una sua estensione ecompletamento in altre raccolte e siti monumentali cittadini, dove verrà posto l'accento sulletestimonianze artistiche di questa fase della storia bolognese.In Pinacoteca si è scelto di iniziare l'esposizione con un focus sulla Cappella Garganelli: decorata daiferraresi Francesco del Cossa ed Ercole de Roberti tra il 1477 e il 1485, fu una delle impresepittoriche più straordinarie del Quattrocento bolognese, di cui il museo conserva il volto della Maddalena piangente dipinto da Ercole, unico prezioso frammento giunto fino a noi. L'altro estremo cronologico della mostra è il 1530, anno in cui Bologna ospitò l'incoronazione a imperatore di Carlo Vd'Asburgo da parte di papa Clemente VII, imponendosi all'attenzione dell'intera Europa.La prima parte dell'esposizione è dedicata all'arte fiorita durante il governo dei Bentivoglio, dagli anni'70 del ‘400 fino al principio del nuovo secolo, quando la città vive una fase di relativo benessere estabilità politica. La congiuntura favorevole e il mecenatismo della corte generano un ambiente propizio alla sperimentazione, cui concorrono artisti provenienti da altri centri, come i ferraresi del Cossa, de Roberti e Lorenzo Costa, mentre tra i bolognesi emergono le personalità divergenti di Francesco Francia e Amico Aspertini.In questo clima culturale, arricchito all'alba del nuovo secolo dal sopraggiungere di opere di altriforestieri, come Perugino e Filippino Lippi, vengono promosse importanti committenze che, oltre adare lustro alla città e ai suoi governanti, sono il cantiere di elaborazione di una cultura figurativaautoctona, come ben dimostra la raccolta di opere del periodo presente in Pinacoteca e questa mostra.Con la riconquista di Bologna da parte della Chiesa, lo scenario cambia in maniera sostanziale. Lacittà è un centro strategico per gli obiettivi politici di Giulio II che si preoccupa di affermare il propriodominio non solo con l'azione militare e amministrativa, ma anche attraverso un programmad'interventi coerenti con la politica di propaganda artistica promossa nella capitale. A questo fine,vengono chiamati a Bologna due protagonisti delle committenze capitoline, Bramante eMichelangelo. Il primo interviene sui principali luoghi di rappresentanza del potere e, più in generale,sull'immagine della città; al secondo viene invece commissionata una statua in bronzo del pontefice da porsi sulla facciata della basilica di san Petronio. E mentre gli artisti dell'entourage bentivolesco lasciano la città o si ritirano ai margini della scena, ad imporsi è la lingua della “grande” arte romana,principalmente sotto il segno di Raffaello.Sebbene non documentato a Bologna durante il pontificato di Giulio II, è infatti il maestro urbinate ainfluire maggiormente sulla produzione e il gusto locali da questo momento in avanti. A partire dal1508, Raffaello è assorbito dalla decorazione delle Stanze Vaticane e non si allontana dalla capitale, ma l'eco delle sue imprese inizia già da ora a permeare l'ambiente artistico bolognese. Per registrarel'arrivo di sue opere in città bisognerà invece attendere la metà del secondo decennio, sotto il pontificato di Leone X. In particolare, sarà dirompente l'impatto dell'Estasi di Santa Cecilia, un capolavoro della maturità del maestro, collocato all'epoca in San Giovanni Monte e oggi in Pinacoteca.Quest'opera complessa per quanto riguarda la concezione intellettuale e assai ricca di invenzioni sulpiano iconografico e formale, ha avuto un influsso enorme sulla cultura pittorica bolognese, nonsolo nel corso del Cinquecento, ma fino ai Carracci, Guido Reni e oltre.Sono ancora una volta i grandi fatti della Storia a influire sull'ultimo importante capitolo dell'arterinascimentale a Bologna. È infatti a seguito del devastante Sacco di Roma del 1527 che il Parmigianino decide di lasciare la capitale per stabilirsi per qualche tempo in città. Dove vive una stagione di straordinaria maturità, da cui scaturirono opere originali, dal gusto raffinato e dall'umore inquieto, come la Madonna di Santa Margherita della Pinacoteca, la cui solida fortuna nell'ambiente bolognese è testimoniata in maniera inequivocabile dalle collezioni di opere del museo, dove ritroviamo la citazione letterale della figura della santa già a partire dal XVI secolo.La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Si parla di Milano design film festival, scuola amanuensi, villa Verdi e mostra Carracci
Versione audio: Nel luglio del 1600, monsignor Tiberio Cerasi, tesoriere di Clemente VIII e amico del cardinale Borromeo, acquistò una piccola cappella nella Chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma, a sinistra dell'altare maggiore, destinandola alla propria sepoltura. Cerasi incaricò l'architetto Carlo Maderno dell'ampliamento e della risistemazione della cappella. Per la decorazione, contattò i […] L'articolo Caravaggio e Carracci nella Cappella Cerasi a Roma proviene da Arte Svelata.
En este episodio de #ColoresEnAudio, Liliana Checa y Maurizzio Zamudio nos hablan de Annibale Carracci, uno de los pintores más importantes del Barroco, y sobre su obra maestra: Los Amores de los Dioses.Pueden ver las imágenes que acompañan el audio aquí: https://bit.ly/34PlGKH
En este episodio de #ColoresEnAudio, Liliana Checa y Maurizzio Zamudio nos hablan de Annibale Carracci, uno de los pintores más importantes del Barroco, y sobre su obra maestra: Los Amores de los Dioses. Pueden ver las imágenes que acompañan el audio aquí: https://bit.ly/34PlGKH
In this podcast, Tony Carracci picks up where he left off in Part 1, talking about closing his kitchen inside the Cat Club and using that space instead as a second dance floor. It was around this time that the '80s-themed night 1984 started. But Tony wanted a live-music venue. He found a spot in Hunter's Point that happened to have a kitchen, and so, The Pound SF was born. After running that place for a few years, Tony left and, after not doing much "for a minute," he became a wedding planner. In his mind, it has a lot in common with running a restaurant or a club. Fast-forward to 2017. He had been living in Marin since the mid-1990s, and, as a food person, was always making sauces. One day, he noticed an empty storefront and "inquired within." While he awaited permits to do food in the space, he acquired a food truck, and, inspired by David Bowie's last LP, named it Black Star Bakehouse and Smokery. Tony's story of meeting his partner, Suzie Vasko, coincides with his discovery of Point San Pablo Harbor. Tony would take the Black Star truck to the harbor and he had just won best food truck in Marin when the COVID-19 pandemic hit. In the summer of 2020, the harbormaster told Tony that Nobilis, a restaurant down on the water, was closing and that Tony's barbecue would be a perfect fit. Suzie shares the story of their meeting, and the two end the podcast talking about opening Black Star Pirate BBQ. The restaurant is open for takeout from 11 a.m. to 7 p.m. Friday through Sunday. They of course hope to reopen once it's safe and legal to do so. Please support them if you can—the food and location are truly special. We recorded this podcast at Black Star Pirate BBQ in Point San Pablo Harbor in December 2020. Photography by Michelle Kilfeather
Tony Carracci's life revolves around water. Tony's parents met in Seattle, where his mom was from. His dad, who is from from New Orleans, met his mom up north during a stint in the Merchant Marines. When they were expecting their first child, Tony, the young couple decided to relocate to another port town: San Francisco, away from the cold and rain of Seattle and the heat and mugginess in New Orleans. Tony did most of his growing up in the 1960s and early '70s in The City, and he shares some of his impressions of that era. He played baseball, football, and soccer, and excelled at sports in general. But because he had a hard time sitting still and focussing for a long time, school wasn't Tony's favorite. He graduated and left home in the mid-'70s. He worked in the now-defunct SF shipyards but hated it. He moved up to Portland (yet another port town!) for a couple years, started working in kitchens, and started doing hair and make-up. Then he went farther north, to his mom's hometown of Seattle. But a girl he met there and started dating got a job back in The City, and Tony decided that it was his chance to come home. After restaurant jobs here and there, Tony learned about a new restaurant in the Haight that needed an opening chef. That place was Cha Cha Cha. Tony spends the last part of this episode talking about Haight Street and South of Market back in the day. He ends with the story of opening the Cat Club. Join us Thursday for Part 2, when Tony will share the story of opening his BBQ joint in the East Bay. We recorded this podcast at Black Star Pirate BBQ in Richmond, California, in December 2020. Photography by Michelle Kilfeather
Versione audio: Il pittore bolognese Annibale Carracci (1560-1609), quasi coetaneo di Caravaggio, esordì nella sua Bologna con opere di schietta impostazione naturalistica. Dopo il suo trasferimento a Roma, tuttavia, adottò senza riserve il linguaggio della più pura tradizione classicistica, privo degli eccessi, delle bizzarrie e delle deviazioni dalla regola che avevano segnato l’esperienza del Manierismo. […] L'articolo Carracci, Agucchi e Bellori: il classicismo e il valore dell’Idea proviene da Arte Svelata.
Versione audio: Nella Roma del primo Seicento non fu solo Caravaggio a dettar legge in campo artistico. Insieme a lui, negli stessi anni e a volte anche nelle stesse chiese, operò Annibale Carracci (1560-1609), uno dei più grandi riformatori nella storia della pittura italiana. Carracci, nato a Bologna, esordì nella sua città natale dipingendo scene […] L'articolo Annibale Carracci: il mangiafagioli e i macellai proviene da Arte Svelata.
Il superamento del Manierismo. Il Classicismo dei Carracci di Ivana Corsetti, supervisione di Monica D'Onofrio, regia di Valerio Giannetti.
In this episode of ART Minded, curator of European art, Guillaume Kientz discusses the origins of the Baroque art movement in Italy, the cultural and political context that helped to shape patronage, and the influence of important painters such as Caravaggio, Carracci, and Ribera. This program highlights paintings featured in the special exhibition Flesh and Blood: Italian Masterpieces from the Capodimonte Museum, moderated by education manager Connie Barganier.
Oggi in compagnia di Federica Sollazzo alias Pinuccia Carracci nella serie ''L'Amica Geniale''.
Discover contemporary, feminist artist, an Anishinaabe Quay woman from Northern Ontario and her evocative work, "Fringe." I will also draw comparisons to Christ's crucifixion through artists like Caravaggio and Carracci. Learn more about Rebecca at her website: rebeccabelmore.com and view her artistic process through this youtube link: https://www.youtube.com/watch?v=4VI1OJkY5bAThank you to Global 365 Logistics for sponsoring this episode. www.global365logistics.com
Discover contemporary, feminist artist, an Anishinaabe Quay woman from Northern Ontario and her evocative work, "Fringe." I will also draw comparisons to Christ's crucifixion through artists like Caravaggio and Carracci. Learn more about Rebecca at her website: rebeccabelmore.com and view her artistic process through this youtube link: https://www.youtube.com/watch?v=4VI1OJkY5bAThank you to Global 365 Logistics for sponsoring this episode. www.global365logistics.com
Así suena la Piazza del Popolo cuando nos acercamos a la basílica de Santa Maria para ver los cuadros de Caravaggio y Carracci en la capilla Cerasi.
La Galleria dei Carracci a Palazzo Farnese raccontata da Claudio Strinati
La Galleria dei Carracci a Palazzo Farnese raccontata da Claudio Strinati
Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
"Spiegò egli fin da' primi anni l'ali del suo bel genio alla pittura" è la frase che Giovan Pietro Bellori utilizza per introdurre la formazione di Giovanni Lanfranco nel capitolo delle "Vite" dedicato al pittore parmigiano: Giovanni Lanfranco fu infatti un artista molto dotato e che ebbe l'opportunità di mettere da parte un bagaglio culturale di notevole importanza, in quanto assorbì non solo il classicismo dei Carracci, di cui fu allievo, ma anche la lezione di Correggio, in particolare quella del Correggio degli affreschi di Parma. Giovanni Lanfranco elaborò tutte queste suggestioni per dare vita a uno stile originale, che di fatto diede origine alla grande decorazione barocca: è infatti suo il primo lavoro compiutamente barocco che possiamo trovare nella Roma del Seicento. Artista di grande fama, fu anche molto prolifico: in questa puntata, Ilaria e Federico ci parlano di alcuni capolavori di Giovanni Lanfranco che cambiarono il gusto del tempo e la storia dell'arte.
Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
"Spiegò egli fin da' primi anni l'ali del suo bel genio alla pittura" è la frase che Giovan Pietro Bellori utilizza per introdurre la formazione di Giovanni Lanfranco nel capitolo delle "Vite" dedicato al pittore parmigiano: Giovanni Lanfranco fu infatti un artista molto dotato e che ebbe l'opportunità di mettere da parte un bagaglio culturale di notevole importanza, in quanto assorbì non solo il classicismo dei Carracci, di cui fu allievo, ma anche la lezione di Correggio, in particolare quella del Correggio degli affreschi di Parma. Giovanni Lanfranco elaborò tutte queste suggestioni per dare vita a uno stile originale, che di fatto diede origine alla grande decorazione barocca: è infatti suo il primo lavoro compiutamente barocco che possiamo trovare nella Roma del Seicento. Artista di grande fama, fu anche molto prolifico: in questa puntata, Ilaria e Federico ci parlano di alcuni capolavori di Giovanni Lanfranco che cambiarono il gusto del tempo e la storia dell'arte.
Andrés Úbeda de los Cobos Jefe de Conservación de Pintura Italiana y Francesa (hasta 1700), Museo del Prado
Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
Domenico Zampieri, meglio noto come "il Domenichino", è stato, dopo Guido Reni, il più grande maestro del classicismo seicentesco. Bolognese, rimase nella sua città natale solo durante gli anni della sua formazione per trasferirsi subito a Roma dove ebbe i suoi più grandi successi e dove ha lasciato i suoi maggiori capolavori. Allievo prima di Calvaert e poi dei Carracci, proprio come Guido Reni, il Domenichino propone un'arte molto raffinata, solenne e posata, ma che talvolta sa farsi anche teatrale e drammatica. Le sue opere spaziano dal religioso al mitologico passando per il ritratto e il paesaggio: scopriamo le più belle insieme a Ilaria e Federico!
Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
Domenico Zampieri, meglio noto come "il Domenichino", è stato, dopo Guido Reni, il più grande maestro del classicismo seicentesco. Bolognese, rimase nella sua città natale solo durante gli anni della sua formazione per trasferirsi subito a Roma dove ebbe i suoi più grandi successi e dove ha lasciato i suoi maggiori capolavori. Allievo prima di Calvaert e poi dei Carracci, proprio come Guido Reni, il Domenichino propone un'arte molto raffinata, solenne e posata, ma che talvolta sa farsi anche teatrale e drammatica. Le sue opere spaziano dal religioso al mitologico passando per il ritratto e il paesaggio: scopriamo le più belle insieme a Ilaria e Federico!
Jacques Blanchard was one of the most important painters active in Paris in the first half of the seventeenth century. His principal rivals were Simon Vouet and Philippe de Champaigne. Born in Paris in 1600, Blanchard served an apprenticeship with his uncle, a little known painter called Nicolas Bollery. He made a trip to Italy, on his way stopping in Lyon, where he worked for a time as an assistant to the painter Horace Le Blanc (1620-24). In Rome (1624-26) he would have encountered the art of Caravaggio and his followers as well as that of the Carracci and their pupils, such as Guido Reni. On his way back he spent some time in Venice (c. 1626-28) where he was particularly affected by the sensuous art of such painters as Titian and Veronese. After a brief spell working in Turin at the court of the Duke of Savoy (c. 1628) he returned to France and set himself up in Paris in 1629. Blanchard died young in 1638 and his Parisian career thus lasted less than a decade. He is mainly notable as a painter of mythological and allegorical subjects, many of these painted on commission as part of decorative schemes in the houses of a newly wealthy administrative class. For example he decorated a gallery in the Parisian hôtel of the powerful Superintendent of Finance, Claude de Bullion in which a series of mythological scenes representing the seasons, now destroyed, attracted fulsome praise from contemporaries. Although he received a few commissions for altarpieces and painted many small devotional paintings (of the ‘Madonna and Child’, for example), he is memorable not for the religious sentiment of his art, but for its frank sensuousness. It is this which earned him among his contemporaries the nickname of the ‘French Titian’ and which places him in a pivotal position in the development of French art between the eroticism of the court art of Fontainebleau in the 16th-century and that of Boucher in the 18th century. The subject of our painting is a key episode in the story of the founding of Rome. The vestal virgin Rhea Silvia lay down to sleep next to a stream in a wood, loosened the front of her clothing and ‘opened her bosom to catch the breeze’. The God Mars encountered her in this state and ravished her in her sleep. This encounter resulted in the birth of the twins Romulus and Remus who founded the city of Rome. The unusual upright, squarish format of the canvas strongly suggests that the painting was originally part of a decorative scheme. It would have been set into the panelling of a room along with other paintings on related themes. It is probable that the scheme as a whole treated the history of Rome or, perhaps more likely given Blanchard’s favoured subject matter, the Loves of the Gods. There is no commission recorded in the documents or early printed sources which certainly relates to this painting. However, the style and quality of the canvas suggest it is a late work and it could conceivably have been painted as part of a major decorative commission on which Blanchard was working at his death for Claude de Bullion in the Château of La-Grange-le-Roi. Blanchard’s inventory records that the contract for this commission was passed in March 1638, some eight months before the artist’s death. Unfortunately it does not record the subject of the scheme and the identification with this canvas is therefore conjectural.
Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
Guido Reni è il grande protagonista dell'ottava puntata del podcast ma è soprattutto il grande protagonista del Seicento bolognese: maggiore esponente, insieme ai Carracci, del classicismo secentesco, fu chiamato dai suoi contemporanei "il nuovo Raffaello" per la limpidezza, la bellezza e la purezza ideale delle sue opere. Formatosi in ambito tardo-manierista, volle subito liberarsi dagli schemi appresi nella bottega di Denijs Calvaert per raggiungere un linguaggio cristallino fatto di grazia, nobiltà e pura bellezza, che lo rese uno degli artisti più apprezzati di sempre.
Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
Guido Reni è il grande protagonista dell'ottava puntata del podcast ma è soprattutto il grande protagonista del Seicento bolognese: maggiore esponente, insieme ai Carracci, del classicismo secentesco, fu chiamato dai suoi contemporanei "il nuovo Raffaello" per la limpidezza, la bellezza e la purezza ideale delle sue opere. Formatosi in ambito tardo-manierista, volle subito liberarsi dagli schemi appresi nella bottega di Denijs Calvaert per raggiungere un linguaggio cristallino fatto di grazia, nobiltà e pura bellezza, che lo rese uno degli artisti più apprezzati di sempre.
Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
Ilaria e Federico dedicano la quinta puntata di Finestre sull'Arte ai Carracci: i due fratelli Annibale e Agostino e il loro cugino Ludovico. I tre artisti fondarono a Bologna intorno al 1580 un'Accademia destinata a diventare un punto di riferimento per i più importanti pittori di area emiliana nonché un'esperienza fondamentale per la storia dell'arte italiana. Scopriamo insieme la concezione dell'arte secondo i Carracci, i loro tre diversi modi di dipingere, la didattica della loro scuola. Una puntata interessante per tutti coloro che vogliano saperne di più sull'arte dei tre bolognesi.
Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
Ilaria e Federico dedicano la quinta puntata di Finestre sull'Arte ai Carracci: i due fratelli Annibale e Agostino e il loro cugino Ludovico. I tre artisti fondarono a Bologna intorno al 1580 un'Accademia destinata a diventare un punto di riferimento per i più importanti pittori di area emiliana nonché un'esperienza fondamentale per la storia dell'arte italiana. Scopriamo insieme la concezione dell'arte secondo i Carracci, i loro tre diversi modi di dipingere, la didattica della loro scuola. Una puntata interessante per tutti coloro che vogliano saperne di più sull'arte dei tre bolognesi.
National Gallery of Australia | Audio Tour | Three Centuries of Italian Art
With his cousin Ludivico, and his brother Agostino, Annibale established an academy in Bologna based on the traditions from the High Renaissance, especially careful preparation, study of anatomy and drawing from life. At 35 Annibale travelled to Rome to commence the decoration of the Farnese Palace, thus re-establishing Rome as the creative centre of painting. This work reveals evidence of naturalism from Bologna, light from Venice and grandeur from Rome. St Margaret, a 3rd century Christian martyr, refused to renounce her faith to marry so was devoured by Satan in the form of a dragon. The cross she carried caused the dragon’s belly to burst open releasing her and she is shown crushing the serpent with her foot. The motto may refer to her gesture, which entreats us to lift up our hearts to the Lord.
National Gallery of Australia | Audio Tour | Three Centuries of Italian Art
Guercino began his academic training in the Carracci academy and became a master Baroque painter. Shepherds contemplate the after-life expressed in the motto on the stone monument. The mouse and the fly with the skull reinforce the earthly realism of the scene and the dialogue between man and nature.