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Reportage
Reportage del giorno 27/06/2020: EUROREPORTAGE - Bomba Covid sul lavoro, 60 milioni a rischio - di Livia Zancaner

Reportage

Play Episode Listen Later Jun 27, 2020


15 milioni di persone già licenziate, 45 milioni che usufruiscono di forme di sostegno al reddito e che potrebbero perdere il lavoro, se le misure messe in campo per la ripresa non dovessero funzionare. Sono le stime della Confederazione europea dei sindacati sull'impatto della pandemia di Coronavirus in Europa. Una massa potenziale di 60 milioni di disoccupati, a cui bisogna aggiungere irregolari, precari e lavoratori in nero, quasi tre volte quelli creati dalla crisi finanziaria del 2008-2009. Positive, secondo gli addetti ai lavori, le misure messe in campo dall'Unione europea - dal recovery fund al fondo Sure per la disoccupazione - ma i paesi tardano a rispondere. Il rischio è i lavoratori con sostegno al reddito si trasformino in disoccupati e le imprese chiudano. Fondamentale la disponibilità di fondi in Italia, dove le imprese sono più piccole e quindi più vulnerabili, spiega l'Istat. Tra i settori maggiormente colpiti: turismo, ristorazione e retail, ma anche l'auto. La situazione del comparto automotive in Europa e in Italia è veramente difficile, a marzo e aprile il mercato si è azzerato, sottolinea l'Anfia: servono interventi su ricerca, sviluppo e innovazione per facilitare crescita e aggregazione tra aziende.

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Paragone: «Sto per fondare un nuovo movimento politico che ha come obiettivo l'uscita dell'Italia dall'euro»

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Play Episode Listen Later Jun 17, 2020 0:56


«Sto per fondare un nuovo movimento politico che, all'articolo 1 dello statuto, ha come primo obiettivo l'uscita dell'Italia dall'Unione europea e dall'euro». Lo ha annunciato il senatore ex M5S Gianluigi Paragone. «Prima che l'euro faccia crollare completamente la vita degli italiani è necessario cominciare un percorso di uscita dall'Unione europea e contestualmente dall'eurozona. Non credo nella irreversibilità dell'euro, alle proposte salvifiche di Mario Draghi. Non credo che l'Europa possa essere corretta», ha spiegato Paragone all'Adnkronos. «Presenteremo questo progetto poco alla volta. C'è uno spazio enorme lasciato da chi pensava di sfruttare questa battaglia per scopi elettorali ma poi non ha avuto il coraggio di andare fino in fondo», ha aggiunto.

Europa Europa
Europa Europa del giorno 11/04/2020: EUROPA EUROPA - Accordo all'Eurogruppo sul documento conclusivo. Ora il Consiglio

Europa Europa

Play Episode Listen Later Apr 11, 2020


Un piano del valore complessivo da 1.000 miliardi sarà messo in campo dall'Unione europea per fare fronte alla crisi economica conseguente all'emergenza coronavirus: lo ha detto il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire. "Un pacchetto di dimensioni senza precedenti per sostenere il sistema sanitario, la cassa integrazione, la liquidità alle imprese e il Fondo per un piano di rinascita. L'Europa è solidarietà", ha twittato il commissario all'Economia Paolo Gentiloni. "Non ci sono gli Eurobond che voleva Conte - afferma Matteo Salvini che dice: "È una seconda Caporetto". Ne parliamo con Antonio Varsori, storico dell'integrazione europea e della politica estera italiana.

DiWineTaste Podcast - Italiano
Il Migliore Vino di Febbraio 2020: Alto Adige Terlano Classico Bianco Riserva Nova Domus 2017, Cantina Terlano

DiWineTaste Podcast - Italiano

Play Episode Listen Later Mar 23, 2020 13:33


Dall'unione di Pinot Bianco, Chardonnay e Sauvignon Blanc, sapientemente maturate in botte, nasce l'Alto Adige Terlano Classico Bianco Riserva Nova Domus, un vino di straordinaria classe ed eleganza, perfetto equilibrio di sensazioni e aromi, una bella magia della Cantina Terlano.

PlaYOURope
132 COR - Special Committee of the Regions, Plenary session (December 2018)

PlaYOURope

Play Episode Listen Later Jun 11, 2019 18:06


Il team di PlaYOURope si è spostato nella sede del Comitato delle Regioni e poi ha fatto capolino alla sede del Parlamento Europeo di Bruxelles per seguire il dibattito sul ruolo e i poteri dei governi locali e regionali nell'UE con Corina Creţu, membro della Commissione europea responsabile per la politica regionale, che si è svolta lo scorso mercoledì 5 dicembre. Il nostro team ha anche seguito il dibattito sul ritiro del Regno Unito dall'Unione europea con Michel Barnier, negoziatore capo europeo per il Regno Unito dall'uscita dall'Unione europea.In questa puntata: 1. interview a: Ángel Luis Sánchez Muñoz, Secretario General de Acción Exterior de la Junta de Andalucía; 2. Corina Crețu, Commissario europeo per la politica regionale nella Commissione;3. Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana;4. Francesco Pigliaru, Presidente della Regione Sardegna

News da Pandora TV . it
PTV News 10.07.18 - Taiani prende le distanze da Salvini

News da Pandora TV . it

Play Episode Listen Later Jul 10, 2018 6:45


Taiani prende le distanze da Salvini "Sarebbe dannoso per l'Italia fare un accordo con i Paesi Visegrad. Dobbiamo rafforzare le frontiere esterne, non chiudere quelle interne dell'Europa". Lo ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, dopo l'incontro di lunedi' a Tripoli con il premier libico al Sarraj. Tajani ha proposto tutta una serie di iniziative, tra cui la creazione di una lista nera dei trafficanti di uomini, controlli alla frontiera Sud della Libia e il sostegno dell'Unione europea nell'organizzazione delle prossime elezioni. Frontiere aperte anche per la Nato, che al vertice di domani a Bruxelles, fa sapere il quotidiano britannico The Times, tentera' di concretizzare il progetto di uno Schengen militare, riducendo cosi' a cinque giorni, dagli attuali 40, il tempo necessario per ottenere dalle autorità civili il permesso di spostare carri armati, truppe e munizioni sul territorio di uno Stato membro.La saga del Novichok continua: prima vittimaDi chi la colpa per la prima vittima del Novichok? La Russia, naturalmente. La signora Sturgess è stata avvelenata, per ora non si sa da che cosa. Dunque è il Novichok, dunque è Putin. L’avvelenamento è avvenuto dove? A Salisbury, pare, ma non è certo. In realtà stavano cercando a Amesbury. Dunque, in attesa che diventi “altamente probabile”, sarà utile accusare i russi. Che ironizzano: perché non cominciate delle indagini serie? Nel frattempo il ministro Sajid David dice che non ci sono piani per altre sanzioni contro la Russia e Theresa May forse andrà a vedere la finale del mondiale di calcio, a Mosca. Sempre che l’Inghilterra sia una delle due finaliste. Germania e Cina: abbraccio preliminareL’incontro di Belino tra Angela Merkel e il premir cinese Li Kequiang dice che la Germania è non solo inquieta, ma pronta a entrare per la porta che Pechino sta per offrirle. Certo la Merkel è andata “prudente”. Due vertici incombono: quello della Nato a Bruxelles e quello Putin-Trump a Helsinki. Dai due risultati si vedrà fino a che punto la Germania potrà accettare le giravolte improvvise dell’America. Business is business e, a un certo punto, se le offerte cinesi saranno più vantaggiose, la Merkel le accetterà. Sempre con prudenza, naturalmente. Intanto entrambi ribadiscono che si deve tornare alle regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. I buoi, però sono già usciti dalla stalla. La Cina da primo esportatore a primo importatore mondialeA novembre prossimo Shanghai ospiterà la prima esposizione degli esportatori stranieri che cercano spazio sul mercato cinese. Tutti gli interessati — e sono decine di migliaia — hanno già comprato a caro prezzo tutti gli spazi. Xi Jinping così risponde alla guerra dei dazi di Donald Trump. La Cina dimostra di voler accelerare l’ampliamento del mercato interno. Ne ha i mezzi e intende usarli. Secondo i calcoli di Oxford Economics, la Cina subirà dai dazi un colpo dello 0,3% del PIL, contro lo 0,2% dell’America. Si tratta di vedere chi è più forte sul lungo periodo e chi detterà l’agenda del futuro. Ma Trump sta litigando con tutti i suoi alleati. Mentre la Cina — che tutti continuano a descrivere come assetata di import — dice che è pronta a aumentare il suo import. Cioè tende la mano in cerca di amici.Latte artificiale contro latte materno: USA contro resto del mondoL'allattamento al seno nuoce gravemente alla salute...si', ma a quella delle lobby del latte artificiale. Un mercato da 70 miliardi di dollari che gli Stati Uniti hanno cercato di proteggere, invano, bloccando una risoluzione che promuoveva l'allattamento al seno in tutto il mondo. L'Ecuador, che avrebbe dovuto introdurre il documento all'Assemblea Mondiale della Sanità lo scorso maggio, e' stato minacciato di misure economiche dalla delegazione americana, scrive il New York Times. Di fronte alla resa dell'Ecuador, e di altri 12 Paesi, a sostegno della risoluzione e' intervenuta la Russia, costringendo gli americani a fare marcia indietro.Rail Baltica: una ferrovia per la guerra Il governo della Lituania ha svelato la destinazione militare della linea ferroviaria Rail Baltica. Insomma, aveva ragione il politologo russo Dmitrij Abzalov, che intervistato nel 2016 da Sputnik, sosteneva che l'unico beneficiario dell'iniziativa, economicamente svantaggiosa, sarebbe stata la Nato. Il progetto, finanziato all'85% dall'Unione europea, intende garantire connessioni ferroviarie veloci tra gli Stati baltici e il resto d'Europa. Lunedì, il Ministero dei trasporti lituano ha ammesso che in questo modo sara' aumentata la mobilità delle truppe e dei mezzi militari. A tale proposito, e anche per modernizzare in chiave militare la rete stradale, gli aeroporti e il porto di Klaipeda, Vilnius ha chiesto all'Unione europea ulteriori 430 milioni di euro. Intanto, nella vicina Lettonia, e' in via di sviluppo una nuova divisione multinazionale della Nato con compiti di pianificazione della difesa, organizzazione e svolgimento di esercitazioni militari. La divisione si chiama "Nord", come quella delle SS che combatteva contro le truppe sovietiche nell'Europa settentrionale. E come il Gruppo d'armata Nord incaricato della conquista di Leningrado.

News da Pandora TV . it
PTV News 12.06.18 - Buoni e cattivi

News da Pandora TV . it

Play Episode Listen Later Jun 13, 2018 12:03


Buoni e cattivi Ha preso il via il trasferimento dei migranti dalla nave Aquarius alle imbarcazioni della Guardia Costiera italiana. L’arrivo a Valencia sarà assicurato "nelle condizioni di massima sicurezza possibile per le persone presenti a bordo". Lo afferma la Guardia Costiera italiana sottolineando che "parte dei migranti" verranno trasferiti sulla nave Dattilo della Guardia Costiera e su una nave della Marina Militare italiana. Il tempo di navigazione per Valencia "è stimato in 4 giorni”. Intanto la nave Diciotti della Guardia Costiera è in viaggio verso il porto di Catania con 937 migranti a bordo e due cadaveri. Dovrebbe approdare in giornata. Quattro donne incinte che erano sulla nave sono già state trasportate in elisoccorso a Palermo. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini riferirà domani in aula al Senato sulla questione mentre si apre il caso diplomatico. Spagna e Francia sferrano l’attacco all’Italia. "Ci possono essere responsabilità penali internazionali per la violazione dei trattati sui diritti umani”, dichiara il ministro della Giustizia spagnolo, Dolores Delgado. Ma c’è anche qualcuno che dimentica le responsabilità penali internazionali di chi ha scatenato il caos in Libia. Il presidente francese Emmanuel Macron denuncia "una forma di cinismo e di irresponsabilità" da parte dell’Italia. “Vomitevole” la "linea del governo italiano” per Gabriel Attal, portavoce di En Marche. Tutto questo perché in nottata il presidente dell'Assemblea di Corsica, l'indipendentista Jean-Guy Talamoni, ha proposto di fornire all'Aquarius l'accoglienza di uno dei porti dell’isola. Ma il sottosegretario francese agli Affari europei, Jean-Baptiste Lemoyne, è corso subito ai ripari: "La legge internazionale dice che devono dirigersi verso il porto più sicuro e più vicino, e la Corsica non è né più vicina né più sicura, data la posizione della nave, che è tra l'Italia e Malta”. Pronta la risposta del M5S, che arriva dall'eurodeputata Laura Agea: "Dal 2014 al 2017 sono sbarcati in Italia 624.689 migranti. Nonostante dietro ogni sbarco ci sia uno scafista e un racket ben organizzato, l'Italia ha accolto e soccorso centinaia di migliaia di persone in fuga da guerre e miserie. Abbiamo gia’ dato, prosegue l’eurodeputata. Ora è arrivato il momento di mettere nero su bianco le promesse e le pacche di spalle ricevute da tutti i leader europei - Merkel e Macron in testa - che hanno piu' volte ammesso che l'Italia e' stata lasciata sola. Gabriel Attal si informi. I metodi utilizzati dal suo Paese a Ventimiglia e Bardonecchia non gli consentono di dare lezioni agli altri.” A scuotere il finto buonismo francese, direttamente da Parigi ci pensa invece Marine Le Pen che non del tutto a caso tuona: “Le organizzazioni di beneficenza che salvano i migranti nel Mediterraneo sono i veri complici della mafia del traffico di persone”.Pronti i nuovi droni della NATO l’Italia dice sì Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un'intervista rilasciata al quotidiano nazionale "La Stampa", ci spiega che la Nato fa già molto per aiutare l'Italia ad affrontare il dramma delle migrazioni. Nel Mediterraneo e nell'Egeo, riassume Stoltenberg, "abbiamo dieci navi impegnate a controllare le acque internazionali, anche a sostegno della flotta Ue". Non solo: l'ex premier norvegese, nel corso della sua gita romana, annuncia che "avremo presto dei droni di sorveglianza in Sicilia". L'obiettivo è "raccogliere e condividere dati: taglieremo le radici delle crisi regionali, per prevenirle e agire adeguatamente". Ma i soldati italiani restano nel Mediterraneo, in Kosovo e in Afghanistan, è pronta ad assicurare la ministra Trenta. Il neo primo ministro Conte si appresta ad aggiungere: "Ho ricordato in modo particolare al nostro ospite la forte aspettativa dell'Italia per il raggiungimento della piena operatività entro settembre dell'Hub per il Sud presso il comando Nato di Napoli, un utilissimo snodo per migliorare la capacità di analisi, azione e collaborazione con gli altri partner nel Mediterraneo”. Giuseppe Conte nota che le misure della NATO "sono in linea con gli obblighi internazionali dell'Italia" e che l’Alleanza "è impegnata nella strategia del doppio orientamento verso la Russia". Una giusta strategia, secondo Conte, che comprende sia difesa che volontà di dialogo con Mosca. I romani dicevano: "Si vis pacem, para bellum”. Con questa frase il segretario della NATO, Stoltenberg, conclude la giornata romana.Gli USA studiano nuovi sistemi antimissile nucleari Il Trattato Inf sulle forze nucleari a medio raggio ha compiuto trent'anni ieri, lunedi' 11 giugno, ma i ministri degli Esteri della Csto, l'Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva, temono per il suo futuro. Riunitisi ieri ad Almaty, in Kazakistan, i capi della diplomazia russa, kazaka, bielorussa, armena, kirghisa e tagika hanno confermato il pieno rispetto dell'accordo da parte dei Paesi membri. Lo stesso non si puo' dire degli Stati Uniti, i cui programmi militari, come si legge nella dichiarazione congiunta, vengono eseguiti senza alcun riguardo per gli obblighi del trattato. Destano particolare preoccupazione la produzione e l'uso di droni da attacco, il dispiegamento di lanciamissili universali con base a terra, e le attività di ricerca e sviluppo volte alla creazione di un sistema missilistico mobile terrestre con una gittata compresa tra i 500 e i 5.500 chilometri. Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha sottolineato che la dichiarazione congiunta della Csto apre al dialogo con gli Stati Uniti. "Al fine di evitare rischi per il futuro del trattato", recita, infatti, il documento, "gli Stati membri della Csto invitano tutte le parti interessate a mantenere un dialogo costruttivo e ad adottare tutti gli sforzi necessari per risolvere le attuali problematiche all'interno dell'Inf”.Tra Trump e Kim è sbocciato l’amore "Rocket man" e il "vecchio rimbambito" si sono finalmente incontrati. Ma "il passato e' alle spalle, e questo e' un nuovo inizio", afferma Kim Jong-un. Le trattative di lunedi' a Singapore tra il leader della Corea del Nord e il presidente americano, Donald Trump, si sono aperte con un colloquio privato di una quarantina di minuti, con la sola ammissione degli interpreti. Ovviamente, non prima dei consueti sorrisi e della rituale stretta di mano di fronte ai giornalisti. Solo piu' tardi, Kim Jong-un e Donald Trump sono stati raggiunti dai rappresentanti delle rispettive delegazioni per altre due ore di trattative. La dichiarazione congiunta sottoscritta dalle parti al termine dei colloqui, "molto importante e globale", e' ricca di passi reciproci, ma priva di scadenza. Gli Stati Uniti forniranno garanzie di sicurezza a Pyongyang, che, da parte sua, ribadisce l’impegno a lavorare per la "completa denuclearizzazione" della penisola coreana. "Il processo iniziera' a breve", aggiunge Donald Trump. E assieme a Kim Jong-un annuncia al mondo intero "grandi cambiamenti". Compresa la sospensione delle manovre ai confini con la Corea del Nord, che il leader statunitense, alla luce del processo di pace in corso, ha definito "inappropriate", "costose" e persino "molto provocatorie". In merito alle sanzioni, invece, saranno abolite "non appena sara' chiaro che la Corea del Nord non e' piu' in grado di utilizzare armi nucleari". Infine, il documento prevede l’impegno di Stati Uniti e Corea del Nord a restituire il prima possibile tutti i resti dei prigionieri e delle vittime della Guerra di Corea, a partire da quelli già identificati. Della definizione dei dettagli si occuperanno in futuro i ministri degli Esteri dei due Paesi. La Cina ha accolto con favore l'apertura di un dialogo tra Washington e Pyongyang, rendendosi disponibile a contribuire al processo di pace. Tokyo, da parte sua, e' pronta ad assistere la Corea del Nord nella liquidazione del suo arsenale nucleare. Tuttavia, come sottolineano gli esperti, non essendo prevista alcuna scadenza, la parte più difficile dei negoziati deve ancora venire, quella in cui le parti dovranno trovare un accordo su punti specifici. Finora, il risultato più tangibile dell'incontro consiste nella riapertura dell'ambasciata nordcoreana in Malaysia, che era stata chiusa dopo l'omicidio del fratello di Kim Jong-un.Il Balticconnector più costoso d’Europa L'8 giugno, nella citta' finlandese di Inga, è iniziata la costruzione di un gasdotto che, attraversando il Mar Baltico, collegherà la Finlandia all'Estonia. Alla cerimonia di posa della prima pietra, il ministro finlandese dell'Ecologia, Kimmo Tiilikainen, ha dichiarato che il progetto Balticconnector riguardera' l'intera Europa. Il gasdotto, della lunghezza di 153 chilometri, con una capacita' di trasporto fino a 7 milioni di metri cubi di gas al giorno, sara' completato entro il 2020. Il costo del progetto ammonta a 250 milioni di euro, 187 forniti dall'Unione europea. Il suo obiettivo, quello di ridurre la dipendenza dell'Estonia e della Finlandia dal gas russo. Ci chiediamo, tuttavia, come intendano raggiungere questo obiettivo, considerando che entrambi i Paesi acquistano quasi tutto il gas di cui hanno bisogno proprio dalla Russia. Una risposta plausibile potrebbe arrivare dall'esperienza della Lituania, che nel 2014, per ottenere l'indipendenza energetica da Mosca, prese in affitto dalla Norvegia l’Unità Galleggiante di Stoccaggio e di Rigassificazione "Independence", impegnandosi a pagare decine di milioni di euro all'anno per 10 anni. Secondo le previsioni, ormai disattese, il gas proveniente dalla Norvegia e dagli Stati Uniti avrebbe sottratto alla Russia una fetta consistente del mercato dei Paesi Baltici. L'alternativa, pero', si e' rivelata troppo costosa, tanto che l'anno scorso Vilnius ha dovuto riconoscere l'antieconomicita' del progetto, chiedendo all'Unione europea un risarcimento per la manutenzione del terminale. Ma Bruxelles ha risposto picche.

SETTIMO CONGRESSO GIURIDICO DISTRETTUALE
Settimo Congresso Giuridico Distrettuale - Sessione Curata Dall'Unione Triveneta

SETTIMO CONGRESSO GIURIDICO DISTRETTUALE

Play Episode Listen Later May 25, 2018 207:06


SETTIMO CONGRESSO GIURIDICO DISTRETTUALESESSIONE CURATA DALL'UNIONE TRIVENETA | VENERDÌ 25 MAGGIO 9.00-13.00LA RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE – PROFILI CRITICIModera Avv. Corona PatriziaProf. Borsari RiccardoLA RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE – I NUOVI ORIENTAMENTI DELLA SUPREMA CORTEModera Avv. Corona PatriziaDott. Guizzi StefanoA QUATTRO ANNI DALL’ENTRATA IN VIGORE DELLA NUOVA NORMATIVA SUI CONSIGLI DI DISCIPLINA, RIFLESSIONI E BILANCIModera Avv. Rigoli AlessandroAvv. de Pretis RobertaAvv. Consoli MaurizioAvv. Ollà Giovanna

Economia in pagine
Economia in pagine del giorno 25/03/2018: Mazziero: il debito pubblico principale responsabile della mancata crescita dell'Italia

Economia in pagine

Play Episode Listen Later Mar 25, 2018


Ormai la crisi è finita, ma l'Italia continua a crescere meno rispetto agli altri paesi. Per quali ragioni? Per Maurizio Mazziero, autore assieme ad Andrew Lawford del libro "La crisi economica e il macigno del debito" (Hoepli, 260 p., € 24,90), il problema principale è il debito pubblico, che limita gli spazi di manovra del governo e impedisce di mettere in atto misure che portino alla crescita. Nonostante le politiche monetarie favorevoli messe in atto dall'Unione europa, l'Italia ha continuato a tirare a campare. Dato che il debito continua ad aumentare, ci si domanda cosa succederebbe se arrivasse un'altra crisi economica come quella che abbiamo vissuto negli ultimi anni – conclude Mazziero.

Come ci si prepara a vivere nel Fiat Supremo
Dall'unione alla consumazione

Come ci si prepara a vivere nel Fiat Supremo

Play Episode Listen Later Mar 23, 2018 31:34


libro cielo audiolibro don leonardo maria pompei dall'unione fiat supremo
Esteri
Esteri di ven 23/06

Esteri

Play Episode Listen Later Jun 22, 2017 27:44


1-Vertice europeo. Pochi passi in avanti nel negoziato con Londra...Per Bruxelles la proposta della May sullo status dei cittadini europei residenti in Gran Bretagna è insufficiente (Maria Maggiore).2-Brexit, l'attesa infinita. Un anno fa il referendum per l'uscita dall'Unione...I britannici non hanno ancora capito cosa succederà (Daniele Fisichella)...3-La deforestazione in Amazzonia continua a peggiorare. La Norvegia minaccia di bloccare i finanziamenti per la protezione dell'ambiente in Brasile (Adele Alberti).4-I paesi del Golgo provocano il Qatar. “Per la rimozione del blocco commerciale devi chiudere Al Jazeera” (Farid Adly)...5-Sognando l'Europa. Domenica le elezioni in Albania. Il paese è candidato a entrare nel club europeo. Ma all'appello mancano ancora troppe riforme (Nicola Pedrazzi, Osservatorio Balcani e Caucaso).6-Gli appunti sulla globalità: la democrazia resiste, tra successi e sconfitte (Alfredo Somoza)

Tutto Qui
Tutto Qui - mercoledì 12 aprile - La travagliata Unione dei comuni della val Chisone e Germanasca

Tutto Qui

Play Episode Listen Later Apr 12, 2017 68:05


Siamo stati con Roberto Rostagno, sindaco di Pinasca, per capire come mai abbia minacciato l'uscita dall'Unione dei comuni della val Chisone e val Germanasca a causa dei fondi post alluvione. E poi con Laura Zoggia, presidente dell'Unione.

tutto siamo aprile comuni mercoled unione dell'unione dall'unione val chisone chisone pinasca germanasca
Cominciamo Bene - Le interviste
Mike Small | Scozia, uscire dal Regno Unito per rimanere nell'Unione europea | 23-03-2017

Cominciamo Bene - Le interviste

Play Episode Listen Later Mar 24, 2017 9:16


Mercoledì 29 marzo comincerà il percorso di uscita del Regno Unito dalla Comunità europea.In quella data, infatti, Londra invierà a Bruxelles una lettera, firmata dalla premier Theresa May, nella quale si chiederà l’attivazione del meccanismo previsto dall’articolo 50 del trattato sull'Unione europea, che, secondo la definizione ufficiale, «prevede un meccanismo di recesso volontario e unilaterale di un paese dall'Unione europea».Mike Small, editor della rivista scozzese Bella Caledonia e curatore di Scotland 2021, un libro che prova a tracciare l’immediato orizzonte scozzese all’inizio del prossimo decennio, racconta che «il 62% degli abitanti aveva votato per rimanere nell’Unione europea, e l’avvio del processo di Brexit viene vissuto come un nuovo deficit di democrazia contro gli scozzesi. Nei prossimi due giorni a Edimburgo il parlamento scozzese discuterà e voterà per tenere un nuovo referendum».

Memos
Europa, Gran Bretagna e il referendum. Intervista con David W. Ellwood e Tommaso Frattini

Memos

Play Episode Listen Later Feb 23, 2016 29:12


E' scattato ufficialmente da qualche giorno il conto alla rovescia che porterà il 23 giugno prossimo al referendum britannico sull'uscita dall'Unione Europea. Per l'Europa è una zavorra non indifferente, visti i tempi che corrono: la crisi economica da cui il continente non riesce ancora ad uscire; l'instabilità degli assetti del suo sistema finanziario (i crolli in borsa che hanno colpito le banche nelle settimane scorse ne sono una prova); le rischiose fughe in avanti di diversi paesi europei sul tema dei controlli alle frontiere contro i migranti (l'Austria ne è l'ultimo esempio in ordine di tempo); e infine, l'intensificarsi delle operazioni militari in Libia, un paese a rischio dissoluzione che si trova alle porte dell'Europa. ..In questo contesto il 23 giugno i sudditi britannici andranno a votare per decidere se restare o uscire dall'Unione europea. Memos ne ha parlato con David Ellwood, esperto di relazioni internazionali della John Hopkins University di Bologna, e con Tommaso Frattini, economista dell'Università degli Studi di Milano e collaboratore del Center for Research and Analysis dell'University College di Londra.

Memos
Eurexit 2, l'Europa delle porte girevoli? Intervista con David W. Ellwood e Emiliano Brancaccio.

Memos

Play Episode Listen Later Jun 29, 2015 26:49


Tradito da un referendum? Il presidente della Commissione europea Juncker ha detto di sentirsi “tradito” dalla decisione di Tsipras di indire il referendum sulla proposta dei creditori del governo di Atene. Eppure non ha avuto lo stesso effetto - su Juncker - l'annuncio del referendum sull'uscita della Gran Bretagna dall'Ue. E' vero, Cameron non è Tsipras. E in effetti non tutti i referendum sono uguali nell'Europa delle “sliding doors”, quelle porte girevoli attraverso le quali si può uscire dall'Unione europea (Gran Bretagna) o essere espulsi dall'euro (Grecia). Memos ne ha parlato con David W. Ellwood, storico dell'Università Jonh Hopkins di Bologna. Ospite della trasmissione di oggi anche l'economista Emiliano Brancaccio. L'uscita dall'euro di un paese – sostiene Brancaccio – è tutt'altro che un percorso definito e scontato. Soprattutto non è chiaro se l'uscita dall'Unione monetaria europea sia una decisione in capo solo al paese “uscente”, che rinuncia ad utilizzare una valuta, oppure se sia possibile un'espulsione decretata dalle istituzioni europee. Interrogativi, che almeno per oggi, non sfiorano il “falco” Wolfgang Schaeuble, ministro delle Finanze tedesco: “la Grecia – avrebbe detto in una riunione con i suoi parlamentari della Cdu - potrebbe restare nell'euro anche se prevalesse il 'no' al referendum di domenica prossima”.

Memos
L'Europa senza rigore. Urgenze umanitarie dopo l'ultima strage del Mediterraneo. Intervista con Piervirgilio Dastoli.

Memos

Play Episode Listen Later Apr 20, 2015 25:39


“Siamo di fronte a crimini di guerra e sterminio in tempo di pace, commessi dall'Unione europea, dai suoi 28 stati, dagli europarlamentari e anche dall'alto commissariato dell'Onu. Il crimine non è episodico ma ormai sistemico , e va messo sullo stesso piano delle guerre e delle carestie prolungate”. Sono alcune frasi che ho preso dall'articolo di Barbara Spinelli, deputata europea del gruppo della sinistra unitaria, pubblicato questa mattina in prima pagina sul Sole 24 Ore, il quotidiano della Confindustria. Barbara Spinelli racconta così la strage di migranti nel Mediterraneo dell'altro giorno. E da qui comincia l'intervista di oggi a Memos. L'ospite è Piervirgilio Dastoli, europeista per storia politica e culturale, è stato assistente di Altiero Spinelli, fa parte del Movimento Federalista Europeo. «Abbiamo un dovere di solidarietà – racconta Dastoli - nei confronti di decine di migliaia di persone che fuggono ad una morte certa e l'Europa, fondata sui principi della democrazia e dei diritti, non può fare a meno di aiutare queste persone».

Radio Perusia
Comunicazione in Protezione Civile

Radio Perusia

Play Episode Listen Later Jan 11, 2014 179:54


Da Pontedera, l'incontro organizzato dall'Unione dei Comuni della Valdera