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Ai primi di marzo la politica italiana ha commentato con molta foga un provvedimento dellla Cassazione che imporrebbe di risarcire i migranti trattenuti sulla nave Diciotti nell'agosto 2018. Ma che cosa dice davvero la sentenza? L'abbiamo letta e ve la spieghiamo in questa puntata. “Sentenze” è un podcast di Pagella Politica e Facta, scritto e prodotto da Giovanni Gasparini, avvocato, e Giovanni Zagni, giornalista e direttore dei due progetti di fact-checking. Puoi sostenere Pagella Politica a questo indirizzo: https://pagellapolitica.it/sostienipagella Dai un'occhiata al nostro nuovo progetto, Dora: https://dora.facta.news/ La musica è Hall of the Mountain King di Kevin MacLeod • Edvard Grieg | http://incompetech.com Music promoted by https://www.free-stock-music.com Creative Commons / Attribution 4.0 International (CC BY 4.0) https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Esperti di etica nell'AI, il caso ''Diciotti'', aggregazioni professionali e neutralità fiscale, il danno endofamiliare dopo il correttivo Cartabia, la guida sull'assegno unico e universale per figli a carico e il podcast sulla Direttiva NIS2.>> Leggi anche l'articolo: https://tinyurl.com/4a2hwnrs>> Scopri tutti i podcast di Altalex: https://bit.ly/2NpEc3w
Il Canada avrà a breve un nuovo primo ministro: conquistando l'85,9% dei voti, Mark Carney ha vinto le primarie del Partito Liberale e quindi, come da prassi in Canada, succederà automaticamente all'attuale primo ministro. Scopriamo chi, mentre rivediamo la proposta del governo di introdurre il reato di "femminicidio" e il risarcimento che l'esecutivo dovrà ad alcuni migranti trattenuti nel 2018 sulla nave "Diciotti". ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
In questi giorni diamo tornati su un caso successo ormai 7 anni fa, eppure vengono sempre omessi alcuni particolari che all'epoca fecero la differenza.
Salvini, Caso Diciotti: All'Italia Costerà Un Sacco Di Soldi!Il caso Diciotti scuote l'Italia: la Cassazione impone un risarcimento enorme. Ecco che cosa è successo!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #caso #cassazione #diciotti #giorgiameloni #governo #italia #matteosalvini #migranti #nave #politica #risarcimento #soldi #tensioni #tribunale
Gli attacchi del governo alla Corte di Cassazione dopo che quest'ultima ha stabilito che l'esecutivo dovrà risarcire i migranti trattenuti a bordo della nave Diciotti nel 2018, quando al ministero dell'Interno c'era Matteo Salvini. Le giravolte di Trump su Putin a cui prima promette sanzioni, se non fermerà gli attacchi contro l'Ucraina, e poi dice: è più facile trattare con lui che con Zelensky. E infine oggi è l'8 marzo, la Giornata internazionale della donna, una giornata di lotta per tutti quei diritti ancora negati, in tutto il mondo.
ROMA (ITALPRESS) - "Credo che sia dovere del governo difendere i confini nazionali. Se tutti gli immigrati irregolari che non entrano in Italia li dobbiamo risarcire facciamo fallire le casse dello Stato. È una sentenza di cui non condivido le basi giuridiche, le sentenze si rispettano ma non la condivido". Così il vicepremier e segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, nel corso di una conferenza stampa, parlando della sentenza della Cassazione che ha condannato il governo a risarcire i migranti per il caso di nave Diciotti.xb1/sat/mca1
ROMA (ITALPRESS) - "Le sentenze si rispettano, ma si possono commentare: non condivido affatto la decisione della Cassazione sul caso Diciotti. Non ho letto la sentenza per intero ma ricordo che il Senato aveva stabilito l'inesistenza del reato, in quanto la vicenda era riconducibile al perseguimento di un interesse pubblico: quelle persone erano state salvate in acque maltesi, quindi in un'area non di competenza dell'Italia. Non commento le parole della presidente Cassano, ma da parte mia ribadisco come tale decisione sia assolutamente non condivisibile". Lo afferma il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri.Fonte video: Palazzo Chigimca2/fsc
MILANO (ITALPRESS) - "Sentenza vergognosa, perché mi sembra un'altra invasione di campo indebita. Pagassero i giudici, se amano particolarmente i clandestini, ne accolgano un po' a casa loro. Se di fronte allo splendido palazzo della Cassazione allestissero un bel campo rom o un bel campo profughi, qualcuno cambierebbe idea". Così il vicepremier e ministro Matteo Salvini, a margine di un evento a Palazzo Lombardia, in merito alla sentenza della Cassazione sul risarcimento ai migranti di nave Diciotti. xp9/ads/mca2
Via libera al risarcimento per un gruppo di migranti a cui, dal 16 al 25 agosto del 2018, fu impedito di sbarcare al porto di Catania dalla nave Diciotti della guardia costiera che li aveva soccorsi in mare al largo di Lampedusa. Lo ha deciso oggi la Cassazione accogliendo il ricorso presentato da un gruppo di migranti stessi.
Quelli che pretestuosamente da settimane parlano di conflitto tra poteri per abbattere la giudice Iolanda Apostolico che a Catania ha giudicato illegittimo (come altri suoi colleghi) il decreto Cutro ieri hanno scritto un comunicato stampa per ringraziare pubblicamente una corrente della magistratura. La Lega guidata da Matteo Salvini ieri ha preso carta e penna per congratularsi con Magistratura indipendente, la componente delle toghe riferibile alla destra, per non avere votato il documento dell'Associazione nazionale magistrati che ha espresso solidarietà a Apostolico dopo gli attacchi ricevuti da membri del governo accusato di voler “intimorire ogni giudice che dovesse assumere un'interpretazione non gradita o allineata ad un certo indirizzo politico“. La magistrata catanese era stata attaccata frontalmente anche dalla diffusione di un video pubblicato dal ministro alle Infrastrutture e leader della Lega Matteo Salvini. In quel filmato Apostolico è presente a una manifestazione di protesta contro lo stesso Salvini - allora ministro all'Interno - per la sua gestione di migranti a bordo della nave Diciotti. A poche ore dal voto dell'Anm la Lega ritiene “doveroso ringraziare Magistratura indipendente per la saggezza e l'equilibrio a commento del documento dell'Anm che esaspera la contrapposizione istituzionale. Una posizione, quella di Mi, che certamente è condivisa dai giudici che non operano in base a pregiudizi o ideologia e che hanno provato imbarazzo per i colleghi che invece ignorano valori come sobrietà, autocritica, responsabilità“. Ora manca solo qualche anonimo che passi il video in cui Salvini brinda con i magistrati. #LaSveglia per La Notizia
Manifestazione per lo sbarco della nave Diciotti, c'è anche la magistrata Iolanda Apostolico, una giudice che ha dovuto giudicare l'allora ministro dell'interno Salvini in quella famosa inchiesta, per voi è giusto?
Salvini pubblica un video sulla giudice di Catania a una manifestazione pro-migranti. Ma chi l'ha girato? Un uomo che stava nel cordone di polizia
Annalisa Camilli"La Grande Invasione"https://www.lagrandeinvasione.it/Sabato 4 giugno 2022, ore 16:00Podcast LiveDa Genova a KievMatteo B. Bianchi intervista Annalisa CamilliÈ giornalista di "Internazionale" dal 2007. Ha lavorato per l'Associated Press e per RaiNews24. Nel 2017 ha vinto l'Anna Lindh Meditterranean journalist Award per l'inchiesta "La barca senza nome". Dal 2014 segue i migranti in viaggio per e attraverso l'Europa, raccontando le loro storie. Nel 2019 esce per Rizzoli il suo libro La legge del mare.Annalisa Camilli"Le legge del mare"Cronache dei soccorsi in MediterraneoRizzoli Editorehttps://www.rizzolilibri.it/Per lungo tempo li abbiamo chiamati "angeli del mare". Le Ong impegnate nel Mediterraneo per soccorrere i migranti erano considerate il simbolo della società civile europea pronta all'accoglienza, quella della solidarietà e degli striscioni "Refugees Welcome", che aveva scelto di non abdicare al proprio ruolo dopo il conflitto in Siria e l'esodo legato al fallimento delle primavere arabe. Poi qualcosa è cambiato. Nel 2017, nel giro di pochi mesi, il discorso pubblico è stato deviato: gli angeli sono diventati vicescafisti, le loro navi taxi del mare. Un processo di criminalizzazione segnato da tappe precise: un dossier dell'agenzia europea Frontex, una campagna mediatica, la commissione d'indagine del Senato, poi le accuse (perlopiù archiviate) di alcune procure siciliane, i sequestri delle navi, infine le dichiarazioni dei politici di casa nostra e di esponenti della destra sovranista di tutta Europa. Fino allo stallo dei porti chiusi via Twitter, ai casi della Aquarius e della Diciotti, alla guerra di posizione sulla redistribuzione dei migranti che segna ogni giorno il dibattito politico italiano ed europeo. La legge del mare ripercorre da vicino le fasi di questa evoluzione, partendo da Josefa, la donna camerunense salvata dalla nave Open Arms nel luglio 2018, e dalla strumentalizzazione della foto delle sue unghie smaltate di rosso. Annalisa Camilli, giornalista di «Internazionale» da anni impegnata a seguire le rotte delle migrazioni verso l'Europa, racconta la caduta degli angeli del mare, la loro messa sotto accusa, l'origine della propaganda contro le Ong che contamina l'informazione in Rete e il dibattito pubblico. Lo fa portandoci a bordo delle navi dei soccorritori, spiegandoci chi sono davvero, come operano e in che modo finanziano le loro attività. Un viaggio necessario per capire che la legge del mare ha un unico obiettivo: salvare la vita di chi rischia di sparire tra le onde.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Annalisa Camilli"Biennale Democrazia"http://biennaledemocrazia.it/Biennale Democrazia, TorinoDonne e schiavitù dall'antichità ad oggiSabato 9 Ottobre - 21:00Annalisa Camilli e Laura PepeModera Eliana Di Caroin collaborazione con Fondazione Circolo dei lettoripreview Festival del Classico (2-5 dicembre 2021)https://www.vivaticket.com/it/biglietto/donne-e-schiavitu-dall-antichita-a-oggi/163817Schiavo è chi appartiene a un altro essere umano, espropriato di ogni cosa se non della vita. Ma quale vita? Le forme della schiavitù sono nei secoli cambiate, adattandosi ai contesti e ai periodi storici, ma rimanendo legate a forme di privazione. E quando è una donna a essere non più persona ma oggetto di proprietà? Le “schiave” del passato cosa condividono con quelle contemporanee? Protagoniste di un processo di emancipazione sociale ancora in fieri, le donne quando potranno dirsi finalmente libere dai preconcetti, economicamente, nel rapporto con i corpi, da un linguaggio che è riflesso di un modo di ragionare?Annalisa Camilli"La legge del mare"Cronache dei soccorsi nel MediterraneoRizzoli Editorehttps://www.rizzolilibri.it/Per lungo tempo li abbiamo chiamati "angeli del mare". Le Ong impegnate nel Mediterraneo per soccorrere i migranti erano considerate il simbolo della società civile europea pronta all'accoglienza, quella della solidarietà e degli striscioni "Refugees Welcome", che aveva scelto di non abdicare al proprio ruolo dopo il conflitto in Siria e l'esodo legato al fallimento delle primavere arabe. Poi qualcosa è cambiato. Nel 2017, nel giro di pochi mesi, il discorso pubblico è stato deviato: gli angeli sono diventati vicescafisti, le loro navi taxi del mare. Un processo di criminalizzazione segnato da tappe precise: un dossier dell'agenzia europea Frontex, una campagna mediatica, la commissione d'indagine del Senato, poi le accuse (perlopiù archiviate) di alcune procure siciliane, i sequestri delle navi, infine le dichiarazioni dei politici di casa nostra e di esponenti della destra sovranista di tutta Europa. Fino allo stallo dei porti chiusi via Twitter, ai casi della Aquarius e della Diciotti, alla guerra di posizione sulla redistribuzione dei migranti che segna ogni giorno il dibattito politico italiano ed europeo. La legge del mare ripercorre da vicino le fasi di questa evoluzione, partendo da Josefa, la donna camerunense salvata dalla nave Open Arms nel luglio 2018, e dalla strumentalizzazione della foto delle sue unghie smaltate di rosso. Annalisa Camilli, giornalista di «Internazionale» da anni impegnata a seguire le rotte delle migrazioni verso l'Europa, racconta la caduta degli angeli del mare, la loro messa sotto accusa, l'origine della propaganda contro le Ong che contamina l'informazione in Rete e il dibattito pubblico. Lo fa portandoci a bordo delle navi dei soccorritori, spiegandoci chi sono davvero, come operano e in che modo finanziano le loro attività. Un viaggio necessario per capire che la legge del mare ha un unico obiettivo: salvare la vita di chi rischia di sparire tra le onde.Annalisa Camilli è una giornalista. Ha lavorato per l'Associated Press e per Rai News 24 prima di approdare ad Internazionale. I suoi articoli sono stati tradotti da Politico, Open Democracy, The New Humanitarian. Nel 2017 ha vinto l'Anna Lindh Mediterranean Journalist Award, nel 2019 il premio Cristina Matano per il giornalismo e nel 2020 il Premio Saverio Tutino per il giornalismo. Nel 2019 con un consorzio di giornalisti europei ha vinto il Concordia award per la libertà di stampa. Ha scritto La legge del mare (Rizzoli 2019).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
«Salvini ha fatto tutto da solo. Salvini commette un errore personale, pensa di essere al centro del mondo. Se fa una stupidaggine, va davanti ad un tribunale. Noi veniamo additati come quelli che hanno cambiato idea» Così l'ex ministro dei Trasporti del governo Conte I, Danilo Toninelli, intervenendo a Stasera Italia dopo il sì del Senato all’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per il caso Open Arms. «Io ho seguito il caso della Diciotti. Era l'estate 2018 e io con Salvini parlavo continuamente. Io gestivo l'attracco delle navi fino a terra e lui gestiva l'ordine pubblico a terra, si parlava con Conte. Ha fatto il casino con l'Open Arms ad agosto 2019, non lo vedevamo in Consiglio dei ministri dal 17-18 luglio. Lui era in piazza o in spiaggia a bere mojito, aveva già creato una crisi di governo e ha fatto tutto da solo», ha aggiunto Toninelli.
D’Incà a Circo Massimo: “Open Arms, scelta unilaterale di Salvini. Vedremo cosa farà Renzi in Aula. App Immuni parte in tre regioni, dati conservati in server di Stato” "È stata una scelta di Renzi e di Italia Viva, andando anche contro l'opinione espressa nel passato come nel caso Gregoretti. Su Open arms è stata una scelta unilaterale di Salvini e non concordata all’interno del governo come era stata fatto per il caso Diciotti. Quindi come M5S abbiamo preso la decisione di chiedere l'autorizzazione a procedere, negata in questo momento ma poi arriverà l'Aula e si vedrà cosa succederà. Credo ci debba essere una riflessione, noi continueremo con la nostra decisione e vedremo cosa farà Italia Viva e in particolare Renzi". Sono le parole del ministro dei Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà, sottolineando come comunque quanto avvenuto ieri in Giunta in Senato non abbia "alcuna conseguenza sulla maggioranza". Sull’app Immuni D’Incà dice “di non avere timori, partirà in tre regioni e sarà un passaggio importante per capire il funzionamento. Non ho timori, appena uscirò dal Veneto la installerò immediatamente e cercherò di seguire le sue indicazioni. I dati verranno conservati per un brevissimo tempo all’interno di server di Stato e poi cancellati” conclude il ministro. Intervista di Jean Paul Bellotto e Oscar Giannino
Ecco le notizie più importanti della settimana selezionate da "Ascolta la Notizia". Partiamo con la crisi iraniana. Tra Iran e Usa iniziano ad aprirsi i primi spiragli per una tregua dopo giorni di altissima tensione.In risposta all'uccisione da parte delle truppe americane del generale Qasem Soleimani, avvenuta il 3 gennaio a Baghdad, le milizie iraniane hanno sferrato un attacco missilistico contro le basi che ospitano militari statunitensi, di Al-Asad e di Erbil, nel nord est dell'Iraq.Poteva sembrare l'inizio dell'escalation da parte del regime iraniano, invece l'offensiva si è rivelata la possibile conclusione dei contrasti. La tensione si allenta, Trump non intenderebbe sferrare attacchi militari ma ha annunciato di essere pronto ad infliggere solo nuove sanzioni all'Iran.Entrambi i Paesi hanno negato l'intenzione di voler iniziare una guerra vera e propria.Sul versante politico e commerciale, però, è ancora crisi.Donald Trump ha lanciato un appello chiedendo un nuovo patto sul nucleare iraniano agli altri Paesi firmatari dell'accordo. Teheran ha rigettato la richiesta minacciando nuovi attacchi.Le affermazioni del presidente americano sembrano però essere in contrasto con quanto annunciato dall'ambasciatrice Kelly Craft.Infatti, secondo quanto riporta la BBC, Craft avrebbe assicurato all'Onu che gli Usa sarebbero pronti a impegnarsi senza precondizioni in seri negoziati con l'Iran. L' obiettivo è di prevenire ulteriori rischi per la pace e la sicurezza internazionali e l'escalation da parte del regime iraniano. Passiamo ora alla politica italiana La maggioranza ha chiesto il rinvio del voto su Matteo Salvini nell'ambito della vicenda Gregoretti.La nave della Guardia di Finanza, che trasportava 131 migranti, era rimasta bloccata nel porto di Augusta per sei giorni l'estate scorsa perché il Viminale non autorizzava lo sbarco. Per questo il Tribunale dei Ministri di Catania accusa l'ex ministro dell'Interno di sequestro di persona aggravato e di abuso di potere.La votazione contro Salvini è fissata per il 20 gennaio, ma le forze politiche chiedono uno slittamento per via della sospensione delle attività parlamentari nella settimana che precede le elezioni regionali di Calabria ed Emilia Romagna.La reazione del leader della Lega non si è fatta attendere. "Hanno paura di perdere la faccia, sono senza dignità", ha detto Salvini ribadendo di avere agito nell'interesse nazionale. "Se devo andare in tribunale per aver difeso i confini ci andrò a testa alta", ha continuato l'ex ministro dell'Interno.La decisione del rinvio sarà stabilita dalla presidentessa del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e dal presidente della Giunta per le immunità parlamentari Maurizio Gasparri. Quest'ultimo ha chiesto di respingere la richiesta di autorizzazione a procedere con il processo nei confronti di Salvini.Secondo Gasparri il caso Gregoretti è molto simile a quello della nave Diciotti. Per questo motivo per il senatore di Forza Italia è giusto votare contro. Chiudiamo con la tecnologia Sul web è allarme stickers modificati: sono la nuova frontiera del cyberbullismo e pedopornografia digitale.Sette minorenni di Bari sarebbero finiti sotto indagine per utilizzo distorto delle famose 'faccine' che si scambiano sui social e sulle piattaforme di messaggistica virtuale.I giovani sarebbero indagati per diffusione e detenzione di materiale di un erotismo definito osceno che utilizza come soggetti bambini e adolescenti.Si tratta di un nuovo fenomeno che spopola in rete che si è sviluppato da quando WhatsApp ha offerto agli utenti la possibilità di usare emoij e pacchetti di stickers personalizzabili con l'utilizzo di fotogra
Ecco le notizie più importanti della settimana selezionate da "Ascolta la Notizia". Partiamo dalla cronaca. Una maxi operazione dei carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia con il coordinamento della Dda di Catanzaro ha portato all’arresto di 334 persone, tra cui politici, avvocati, commercialisti e funzionari infedeli dello Stato. Tra i nomi figura anche quello di Giancarlo Pittelli, avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia. L’operazione, denominata Rinascita-Scott, ha disarticolato tutte le organizzazioni di ‘ndrangheta operanti nel Vibonese e facenti capo alla cosca Mancuso di Limbadi. In totale sono 416 gli indagati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio e altri reati aggravati dalle modalità mafiose. Il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri ha definito l'operazione «la più grande dopo il maxi processo di Palermo». «È stato un grande lavoro di squadra fatto dai carabinieri del Ros centrale, di quello di Catanzaro, e del Comando provinciale di Vibo Valentia. Alla fase esecutiva dell’operazione hanno preso parte circa 3000 militari con tutte le specialità, dal Gis al Tuscania ai Cacciatori, tutte le sezioni Ros d’Italia e tutti i carabinieri della Calabria», ha dichiarato Gratteri Passiamo alla politica italiana. È scontro tra il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio e il premier Conte da una parte, e il leader leghista ed ex ministro dell'Interno Matteo Salvini dall'altra sulla vicenda della nave Gregoretti. Il tribunale dei ministri ha inoltrato al Senato una richiesta di autorizzazione a procedere per Salvini, accusandolo di aver «abusato dei suoi poteri privando della libertà personale 131 Migranti a bordo dell’unità navale Gregoretti della guardia costiera italiana alle 00,35 del 27 luglio 2019» Di Maio ha annunciato che i 5Stelle voteranno a favore dell'autorizzazione a procedere nei confronti dell'ex alleato: «Quando bloccammo la Diciotti era perché non si ridistribuivano i migranti. Il blocco della Gregoretti non fu un'azione decisa dal governo perché allora la redistribuzione era stata decisa: fu un'azione personale del Ministro,» ha spiegato Di Maio. Salvini, in un'intervista al Corriere della Sera, ha dichiarato: «A me dispiace quando ci sono persone che perdono l’onore. È chiaro che per non litigare con il Pd loro si rimangiano tutto quello che avevano detto e fatto». «Io in questi mesi sto conoscendo la doppia faccia di Conte e Di Maio. Però, se dovessi dire che sono sequestratori o che so io, non lo farei. Se loro invece ritengono che io sia un delinquente che merita 15 anni di carcere… Ma io li attendo al varco,» ha aggiunto Salvini. Chiudiamo con gli esteri. Dopo Andrew Johnson nel 1868 e Bill Clinton nel 1998, anche Donald Trump è finito sotto impeachment. I due articoli di impeachment sono stati approvati rispettivamente con 230 voti favorevoli e 197 contrari e con 229 voti a favore e 198 contrari. «Questo è un assalto al partito repubblicano», ha scritto su Twitter Trump. Il presidente russo Vladimir Putin è intervenuto in sostegno del presidente USA dichiarando che «l'impeachment di Trump si basa su accuse inventate ed è difficile che il Senato voti contro un rappresentante del proprio partito, per motivi assolutamente inventati»·
00:00 È incredibile, sulla questione Gregoretti adesso Di Maio vuole Salvini a processo. Mentre sulla Diciotti lo difendeva. Complimenti! 04:43 Donald Trump messo sotto impeachment per abuso di potere. 06:00 […]
Nicola Molteni, Lega ; Ettore Licheri, M5S ; Manuele Bonaccorsi, Report ; Maurizio Ambrosini, Univ. di Milano .
Puntata del 23 02 2019. Il caso Diciotti, le regionali in Sardegna, il reddito di cittadinanza, gli USA e la politica estera, i mercenari del calcio moderno.
Puntata del 23 02 2019. Il caso Diciotti, le regionali in Sardegna, il reddito di cittadinanza, gli USA e la politica estera, i mercenari del calcio moderno.
Cosa certifica quel voto: l'esito è un punto d'arrivo, non una svolta.Articolo e riferimenti: https://www.marcocanestrari.it/2019/02/21/il-voto-su-salvini-non-e-una-svolta/Leggi Supernova
Di Maio assolve Salvini dal processo per il caso Diciotti, ma rischia di condannare il M5S alla subalternità verso il Carroccio. Lega e M5S: potrebbe essere l'Europa il primo luogo di sperimentazione di un'alleanza politica tra i due partiti? Il leader leghista Salvini lascia intravedere l'ipotesi. A Memos ne abbiamo parlato con lo storico della filosofia Michele Ciliberto, docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa, studioso di Giordano Bruno e Niccolò Machiavelli (autore di “Nicolò Machiavelli. Ragione e Pazzia”, Laterza 2019). La puntata di oggi si conclude con il “messaggio nella bottiglia” di Paola Natalicchio, giornalista e scrittrice, una denuncia della portata disegualitaria del progetto sull'autonomia regionale che “favorisce i favoriti”.
Il 19 febbraio 2019 la Giunta delle immunità parlamentari del Senato ha votato contro la richiesta della magistratura di poter procedere con le indagini nei confronti del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per il caso dei migranti rimasti a bordo della nave Diciotti lo scorso agosto 2018.In questo episodio abbiamo ricostruito le tappe della controversa vicenda e soprattutto abbiamo chiesto al presidente emerito della Corte Costituzionale Ugo De Siervo di aiutarci a fare luce sugli aspetti giuridici più complessi della questione.Per le altre analisi seguiteci sul nostro sito https://pagellapolitica.it/Host: Tommaso CanettaAutori: Tommaso Canetta, Camilla VagnozziProducer: Jessica Mariana MasucciLINK UTILIhttp://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/1989/01/17/13/sg/pdf#page=4http://www.senato.it/Web/AutorizzazioniAProcedere.nsf/dfbec5c17bce92adc1257be500450dad/4c5c5e58bdf39bbac125838c00431f69/$FILE/Doc.%20IV-bis,%20n.%201.pdf https://www.agi.it/fact-checking/salvini_diciotti_condanna-4950247/news/2019-02-05/CREDITTutti i brani di questa puntata hanno una licenza Public Domain https://freepd.com Citiamo e ringraziamo lo stesso: Kevin MacLeod per “Arpent” e Monplaisir per “Lupe” e per “Impala-Camaro”
Il 19 febbraio 2019 la Giunta delle immunità parlamentari del Senato ha votato contro la richiesta della magistratura di poter procedere con le indagini nei confronti del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per il caso dei migranti rimasti a bordo della nave Diciotti lo scorso agosto 2018.In questo episodio abbiamo ricostruito le tappe della controversa vicenda e soprattutto abbiamo chiesto al presidente emerito della Corte Costituzionale Ugo De Siervo di aiutarci a fare luce sugli aspetti giuridici più complessi della questione.Per le altre analisi seguiteci sul nostro sito https://pagellapolitica.it/Host: Tommaso CanettaAutori: Tommaso Canetta, Camilla VagnozziProducer: Jessica Mariana MasucciLINK UTILIhttp://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/1989/01/17/13/sg/pdf#page=4http://www.senato.it/Web/AutorizzazioniAProcedere.nsf/dfbec5c17bce92adc1257be500450dad/4c5c5e58bdf39bbac125838c00431f69/$FILE/Doc.%20IV-bis,%20n.%201.pdf https://www.agi.it/fact-checking/salvini_diciotti_condanna-4950247/news/2019-02-05/CREDITTutti i brani di questa puntata hanno una licenza Public Domain https://freepd.com Citiamo e ringraziamo lo stesso: Kevin MacLeod per “Arpent” e Monplaisir per “Lupe” e per “Impala-Camaro”
La Lega è destinata ad ingrassare, il Movimento Cinque Stelle a dimagrire. Dal caso Diciotti ai prossimi turni elettorali, gli eventi cominciano a disegnare un quadro più razionale delle forze in campo. Fino ad arrivare alle elezioni anticipate con Salvini che punta alla premiership. Un'indagine del titolare di List e Francesco Damato.
Seguici su Instagram @podcast_settimanagrezzaQuesta settimana gli elettori del popolo hanno virato ulteriormente verso destra mentre a sinistra continuano ad esserci lunghi silenzi.
Gianluca Perilli, M5S ; Luca Salvai, M5S ; Massimiliano Panarai, Luiss .
Riccardo Molinari, Lega ; Ettore Rosato, PD ; Marco Sabene, iniviato Gr ; Fiorenza Sarzanini, Corriere della Sera .
Di Maio assolve Salvini dal processo per il caso Diciotti, ma rischia di condannare il M5S alla subalternità verso il Carroccio. Lega e M5S: potrebbe essere l’Europa il primo luogo di sperimentazione di un’alleanza politica tra i due partiti? Il leader leghista Salvini lascia intravedere l’ipotesi. A Memos ne abbiamo parlato con lo storico della filosofia Michele Ciliberto, docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa, studioso di Giordano Bruno e Niccolò Machiavelli (autore di “Nicolò Machiavelli. Ragione e Pazzia”, Laterza 2019). La puntata di oggi si conclude con il “messaggio nella bottiglia” di Paola Natalicchio, giornalista e scrittrice, una denuncia della portata disegualitaria del progetto sull’autonomia regionale che “favorisce i favoriti”.
Di Maio assolve Salvini dal processo per il caso Diciotti, ma rischia di condannare il M5S alla subalternità verso il Carroccio. Lega e M5S: potrebbe essere l’Europa il primo luogo di sperimentazione di un’alleanza politica tra i due partiti? Il leader leghista Salvini lascia intravedere l’ipotesi. A Memos ne abbiamo parlato con lo storico della filosofia Michele Ciliberto, docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa, studioso di Giordano Bruno e Niccolò Machiavelli (autore di “Nicolò Machiavelli. Ragione e Pazzia”, Laterza 2019). La puntata di oggi si conclude con il “messaggio nella bottiglia” di Paola Natalicchio, giornalista e scrittrice, una denuncia della portata disegualitaria del progetto sull’autonomia regionale che “favorisce i favoriti”.
CARPEORO racconta - Puntata 100 (17-02-2019) BN TVIn questa puntata Gianfranco Pecoraro, in arte Carpeoro, rivela l’identità del misterioso ballerino cantato da Lucio Dalla in “Balla Ballerino”. Nella puntata si parla anche di:- consapevolezza della morte- reincarnazione- vita e materia- gli errori della massoneria- inchiesta sul governo per il caso Diciotti- vaccini, obbligo e trasparenzaHttp://www.bordernights.itredazione@bordernights.itSostieni le nostre trasmissioni su Produzioni dal Basso: http://www.produzionidalbasso.com/project/border-nights
CARPEORO racconta - Puntata 100 (17-02-2019) BN TVIn questa puntata Gianfranco Pecoraro, in arte Carpeoro, rivela l’identità del misterioso ballerino cantato da Lucio Dalla in “Balla Ballerino”. Nella puntata si parla anche di:- consapevolezza della morte- reincarnazione- vita e materia- gli errori della massoneria- inchiesta sul governo per il caso Diciotti- vaccini, obbligo e trasparenzaHttp://www.bordernights.itredazione@bordernights.itSostieni le nostre trasmissioni su Produzioni dal Basso: http://www.produzionidalbasso.com/project/border-nights
Maurizio Gasparri, FI ; Elena Fattori, M5S ; Francesco Cancellato, Linkiesta ; Pietro Grasso, LeU .
VOTO AL SENATO SU CASO DICIOTTI – INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SU ELEZIONI CNF – “PROCEDURE” DI G. CARAVITA – #SvegliatiAvvocatura Nella puntata di oggi parliamo in esclusiva con:Sen. Antonio IannoneSenatore, Fratelli d’ItaliaIntervista a cura di: Avv. Fabrizio CarboneProf. Giulio VigevaniProf. Diritto Costituzionale, Università Milano-BicoccaIntervista a cura di: Avv. Domenico MonterisiAvv. Giuseppe CaravitaForo di RomaA cura di: Avv. Domenico MonterisiCon la conduzione di: Avv. Pierluigi Serra e Avv. Domenico MonterisiRegia: Ornella Sala
Nell'agosto del 2018 il Governo albanese si era detto disponibile ad accogliere alcune delle persone a bordo della nave Diciotti, e anche sulla base di questa dichiarazione i migranti erano stati fatti sbarcare. Eppure, ad oggi, nessuno di loro è stato trasferito nel paese balcanico.L'Albania, non essendo parte dell'Unione Europea, non rientra infatti nei programmi di redistribuzione, quindi per i trasferimenti sarebbe stata necessaria la diretta volontà da parte dei migranti. Il Governo albanese avrebbe quindi dato una disponibilità in linea di principio all'accoglienza, che di fatto non ha potuto essere realizzata.I governi dei due Paesi hanno avuto comportamenti speculari puntando su due retoriche opposte, quello italiano sull'intransigenza, quello albanese sull'accoglienza. Per entrambi però ciò significava aprire una discussione sulla propria posizione all'interno dell'Unione Europea.Ne parla Nicola Pedrazzi, dell'Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.Ascolta l'intervista
Nell'agosto del 2018 il Governo albanese si era detto disponibile ad accogliere alcune delle persone a bordo della nave Diciotti, e anche sulla base di questa dichiarazione i migranti erano stati fatti sbarcare. Eppure, ad oggi, nessuno di loro è stato trasferito nel paese balcanico.L'Albania, non essendo parte dell'Unione Europea, non rientra infatti nei programmi di redistribuzione, quindi per i trasferimenti sarebbe stata necessaria la diretta volontà da parte dei migranti. Il Governo albanese avrebbe quindi dato una disponibilità in linea di principio all'accoglienza, che di fatto non ha potuto essere realizzata.I governi dei due Paesi hanno avuto comportamenti speculari puntando su due retoriche opposte, quello italiano sull'intransigenza, quello albanese sull'accoglienza. Per entrambi però ciò significava aprire una discussione sulla propria posizione all'interno dell'Unione Europea.Ne parla Nicola Pedrazzi, dell'Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.Ascolta l'intervista
CONTROESAME - Caso Diciotti: la richiesta di autorizzazione a procedere del Tribunale dei Ministri di CataniaCon:Vinicio Nardo e Cataldo IntrieriConduce e modera:Domenico MonterisiRegia:Ornella Sala
Manlio Di Stefano, sottosegretario Esteri ; Giovanni Maria Flick, giurista ; Giovanni Prarolo, Università Bologna.
I giudici del Tribunale dei Ministri di Catania ha inoltrato al Senato l'«autorizzazione a procedere in giudizio» nei confronti di Matteo Salvini per il caso della nave Diciotti. La Procura di Catania aveva chiesto l'archiviazione dell'inchiesta sulla nave della Guardia Costiera a cui il Ministro degli Interni aveva impedito di sbarcare i 174 migranti presenti a bordo.La richiesta di archiviazione era fondata sul fatto che fosse un atto politico, quindi non sindacabile dal potere giudiziario, ma la decisione del Tribunale dei Ministri ribadisce la necessità che, in uno Stato di diritto, tutti i poteri debbano sottostare alla legislazione. La reazione del ministro Salvini è sprezzante, e si ribadisce la volontà di proseguire sulla medesima linea finora adottata, anche se quello delineato dal Tribunale è un reato gravissimo.Ora, con il passaggio al Senato, la questione si fa puramente politica: Salvini può contare sul sicuro appoggio del suo partito, di Forza Italia e di Fratelli d'Italia, quindi potrebbero esserci i numeri per respingere l'inchiesta anche con l'opposizione del Movimento 5 Stelle. Non è però da escludere il coinvolgimento della Corte Costituzionale.Ne parla Luca Mario Masera, collaboratore di Asgi.
I giudici del Tribunale dei Ministri di Catania ha inoltrato al Senato l'«autorizzazione a procedere in giudizio» nei confronti di Matteo Salvini per il caso della nave Diciotti. La Procura di Catania aveva chiesto l'archiviazione dell'inchiesta sulla nave della Guardia Costiera a cui il Ministro degli Interni aveva impedito di sbarcare i 174 migranti presenti a bordo.La richiesta di archiviazione era fondata sul fatto che fosse un atto politico, quindi non sindacabile dal potere giudiziario, ma la decisione del Tribunale dei Ministri ribadisce la necessità che, in uno Stato di diritto, tutti i poteri debbano sottostare alla legislazione. La reazione del ministro Salvini è sprezzante, e si ribadisce la volontà di proseguire sulla medesima linea finora adottata, anche se quello delineato dal Tribunale è un reato gravissimo.Ora, con il passaggio al Senato, la questione si fa puramente politica: Salvini può contare sul sicuro appoggio del suo partito, di Forza Italia e di Fratelli d'Italia, quindi potrebbero esserci i numeri per respingere l'inchiesta anche con l'opposizione del Movimento 5 Stelle. Non è però da escludere il coinvolgimento della Corte Costituzionale.Ne parla Luca Mario Masera, collaboratore di Asgi.
Negli ultimi tempi non si sente più parlare di Lampedusa, prima invece spesso al centro dei dibattiti sui flussi migratori dall'Africa verso l'Europa. Eppure l'isola non ha mai cessato questo suo ruolo. Ciò che è cambiato è la natura stessa degli arrivi di migranti.Da circa un anno a questa parte sono drasticamente diminuite le grandi imbarcazioni, mentre prevalgono le piccole barche soprattutto provenienti dalla Tunisia. Spostamenti di questo tipo possono essere effettuati da persone in autonomia, ma ciò non significa una cessazione degli spostamenti su scala più ampia. Dalla Libia infatti si documentano partenze su piccole barche in legno, per poi concentrare i migranti su navi più grandi in vista della traversata e infine utilizzare di nuovo piccole imbarcazioni per l'ultimo tratto del percorso: parrebbe quindi finito il periodo dei gommoni lasciati alla deriva che tanta risonanza ha avuto nelle discussioni degli scorsi anni. Ma ciò non significa affatto un miglioramento della situazione in Libia. In particolare, dopo il caso della nave Diciotti, si è registrata una diminuzione degli arrivi dalla Libia, che ha portato alla fine del racconto di cosa accada nel Paese nordafricano: con la ripresa degli sbarchi nelle ultime settimane è ripreso anche il racconto da parte dei protagonisti delle violenze subite, e la situazione non può più essere ignorata.Lampedusa per ora resta serena, gli abitanti tranquilli, ma non si può sapere, al momento, che cosa accadrà nei prossimi mesi.Ne parla Marta Bernardini, operatrice di Mediterranean Hope.
Negli ultimi tempi non si sente più parlare di Lampedusa, prima invece spesso al centro dei dibattiti sui flussi migratori dall'Africa verso l'Europa. Eppure l'isola non ha mai cessato questo suo ruolo. Ciò che è cambiato è la natura stessa degli arrivi di migranti.Da circa un anno a questa parte sono drasticamente diminuite le grandi imbarcazioni, mentre prevalgono le piccole barche soprattutto provenienti dalla Tunisia. Spostamenti di questo tipo possono essere effettuati da persone in autonomia, ma ciò non significa una cessazione degli spostamenti su scala più ampia. Dalla Libia infatti si documentano partenze su piccole barche in legno, per poi concentrare i migranti su navi più grandi in vista della traversata e infine utilizzare di nuovo piccole imbarcazioni per l'ultimo tratto del percorso: parrebbe quindi finito il periodo dei gommoni lasciati alla deriva che tanta risonanza ha avuto nelle discussioni degli scorsi anni. Ma ciò non significa affatto un miglioramento della situazione in Libia. In particolare, dopo il caso della nave Diciotti, si è registrata una diminuzione degli arrivi dalla Libia, che ha portato alla fine del racconto di cosa accada nel Paese nordafricano: con la ripresa degli sbarchi nelle ultime settimane è ripreso anche il racconto da parte dei protagonisti delle violenze subite, e la situazione non può più essere ignorata.Lampedusa per ora resta serena, gli abitanti tranquilli, ma non si può sapere, al momento, che cosa accadrà nei prossimi mesi.Ne parla Marta Bernardini, operatrice di Mediterranean Hope.
COMMISSIONE DIRITTI UMANI DEL CNF SULLA NAVE DICIOTTI - Giovedì 11 ottobre 2018 #svegliatiavvocaturaNe parliamo in esclusiva con:Avv. Francesco CaiaConsigliere Nazionale del Consiglio Nazionale Forense – CNFPerchè sulla Diciotti nell’ambito del Congresso.Tenente di Vascello Andrea BonaseraMarina Militare italianaIstruzioni per l’uso della Nave DiciottiAvv. Francesco MiragliaDelegato Consiglio Nazionale Forense – CNF e Foro di RomaQualche dato sulle operazioni umanitarie negli ultimi 25 anniInterviste a cura di:Avv. Milena MirandaAvv. Hajer Jamila CherifAvvocato tunisinoIntegrare ed investire: unica via contro l’immigrazione clandestinaIntervista a cura di:Avv. Domenico MonterisiCon la conduzione di:Avv. Milena Miranda e Avv. Brigida MulinelliRegia:Ornella SalaQuesto programma è offerto da:Amissima - l'assicurazione in Convenzione con Cassa Forense che si prende cura del tuo sorriso - http://www.amissima.it/prodotti/dental-relaxProficeLex - il nuovo software tutto incluso che ti guida nell'adeguamento al GDPR/privacy - https://compliancegdpr.it/proficelexSistemi - i migliori prodotti per lo studio legale digitale - https://www.sistemi.com/prodotti/studio/avvocatoFai click sul link sotto per consultare questo articolo sulla radio dell’avvocatura: https://webradioiuslaw.it/commissione-diritti-umani-del-cnf-sulla-nave-diciotti-giovedi-11-ottobre-2018-svegliatiavvocatura/
Torna il talk show dell’Avvocatura per l’approfondimento giuridico del caso Diciotti. Con esperti di Diritto costituzionale, diritto della navigazione, diritto penale per capire il caso politico che ha diviso l’Italia e che ha prodotto un’indagine ancora in corso.Ne parleremo con:Avv. Vinicio Nardo, Consigliere COA Milano.Prof. Marco Plutino, Ordinario Diritto Costituzionale Università di Cassino.Avv. Bruno Botti, Foro di Napoli.Avv. Alberto Pullini, Foro di Bologna.Dott. Eugenio Abamonte, già Presidente ANM.Con la conduzione di:Avv. Milena Miranda e Dott. Elia Barbujani.Regia:Avv. Valentina Carollo.
Agosto 2018. Abbiamo assistito a due eventi, tra i più discussi, in cui la parola chiave è stata negligenza: il crollo del ponte Morandi a #Genova e il blocco alla nave #Diciotti di far sbarcare i migranti a bordo.Si tratta di negligenza perché a venir meno è il sentimento di #umanità nei confronti dei simili; non c'è amore per l'altro, e ciò è semplicemente la traduzione di un amor proprio non alimentato. Non riuscendo a utilizzare le proprie energie per crescere ed evolvere, esse si orientano verso un capro espiatorio, creando un nemico o semplicemente annientando la vita attraverso la non curanza e la scarsa attenzione verso di essa.Ecco a cosa stiamo assistendo: non attenzione alla vita che, nella lotta, diventa mancanza di autopreservazione dell'uomo stesso che si esprime nel conflitto e nella lotta.Mi sono indignato vedendo quanta bassezza avessero i giornalisti nel "trattare" gli abitanti genovesi che non potendo rientrare in casa mangiavano all'aperto. "Guardate, stanno cenando fuori" dicevano, come se fosse in vetrina un fenomeno da baraccone. È a questo che andiamo incontro?Quali sono allora le lotte che porti avanti? Sono buone, orientate cioè a pacificare i conflitti, oppure sono cariche di risentimento e rabbia e per questo non sane?► Leggi qui l'articolo di approfondimento: https://goo.gl/i9hWRG► Se vuoi ricevere ogni giorno uno stimolo sul tuo smartphone per aiutarti a migliorare la tua vita, inviami un messaggio Whatsapp con la parola "consiglio" al 329 3211971. Oppure, clicca qui per usare Whatsapp Web: https://goo.gl/EWrNcB► Se ti piace il podcast, mi lasci una recensione a 5 stelle su iTunes?https://itunes.apple.com/us/podcast/vivere-in-armonia/id1251372632?mt=2
Il caso Diciotti volge al termine, alcune considerazioni a margine
La nave della guardia costiera Diciotti è ancora ferma nel porto di Catania, al centro di un braccio di ferro politico. Tra le altre, arriva la presa di posizione dell'Unione delle Camere penali italiane. Riccardo Polidoro, responsabile dell'osservatorio dell'Unione, parla di violazioni dei principi costituzionali e dei diritti umani internazionali. «Riteniamo che la salute e la dignità delle persone non possano essere usate come strumenti di pressione politica», dice.
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La nave della guardia costiera Diciotti è ancora ferma nel porto di Catania, al centro di un braccio di ferro politico. Tra le altre, arriva la presa di posizione dell'Unione delle Camere penali italiane. Riccardo Polidoro, responsabile dell'osservatorio dell'Unione, parla di violazioni dei principi costituzionali e dei diritti umani internazionali. «Riteniamo che la salute e la dignità delle persone non possano essere usate come strumenti di pressione politica», dice.
Mauro Palma ; garante nazionale diritti delle persone detenute o private della libertà personale ; Karl Stagno Navarra, giornalista e presentatore Tv maltese ; Laura Ferrara, europarlamentare M5S.
Claudio Fava, parlamentare ARS è salito sulla Diciotti, il suo racconto sullo stato di prostrazione di equipaggio e migranti. Gianfranco Schiavone, dell'Associazione Studi Giuridici spiega l'illegalità della situazione e lancia un appello a deputati e senatori di recarsi sulla nave perché con il loro aiuto si può sbloccare la situazione. (seconda parte)
Claudio Fava, parlamentare ARS è salito sulla Diciotti, il suo racconto sullo stato di prostrazione di equipaggio e migranti. Gianfranco Schiavone, dell'Associazione Studi Giuridici spiega l'illegalità della situazione e lancia un appello a deputati e senatori di recarsi sulla nave perché con il loro aiuto si può sbloccare la situazione. (seconda parte)
In mare ma non in terra. Il ministro dell'Interno ordina il rilascio dei minori dalla nave Diciotti. La Procura indaga per sequestro di persona. Il parere del Presidente di Magistratura Democratica, Riccardo De Vito, e la denuncia dell'europarlamentare socialista (di Possibile) Elly Schlein che denuncia: "Accordo di Dublino ci sono già le proposte di cambiamento peccato che Salvini e la Lega non le sostengono, fanno solo propaganda" (prima parte)
In mare ma non in terra. Il ministro dell'Interno ordina il rilascio dei minori dalla nave Diciotti. La Procura indaga per sequestro di persona. Il parere del Presidente di Magistratura Democratica, Riccardo De Vito, e la denuncia dell'europarlamentare socialista (di Possibile) Elly Schlein che denuncia: "Accordo di Dublino ci sono già le proposte di cambiamento peccato che Salvini e la Lega non le sostengono, fanno solo propaganda" (prima parte)
Italiens Innenminister Salvini droht, die Geflüchteten auf der Diciotti nach Libyen zurückzusenden. Solche Rückführungen verstoßen gegen die Europäische Konvention der Menschenrechte.Der Artikel zum Nachlesen: https://detektor.fm/politik/ist-das-gerecht-streit-um-rettungsschiff-diciotti
Italiens Innenminister Salvini droht, die Geflüchteten auf der Diciotti nach Libyen zurückzusenden. Solche Rückführungen verstoßen gegen die Europäische Konvention der Menschenrechte. >> Artikel zum Nachlesen: https://detektor.fm/politik/ist-das-gerecht-streit-um-rettungsschiff-diciotti
Ancora stallo per la nave della Guardia Costiera Diciotti, ferma da 5 giorni al largo di Lampedusa con 177 persone a bordo. La Farnesina ha formalmente investito della questione della nave Diciotti la Commissione europea, affinché provveda a individuare una soluzione. L'iniziativa del ministero degli Esteri arriva dopo la sfida lanciata all'Europa dal ministro dell'Interno, Salvini, che ha minacciato di riportare in Libia le persone recuperate in mare.Francesco Piobbichi, operatore di Mediterranean Hope, ci parla dellle iniziative del forum Lampedusa solidale, che lanciato un appello per aprire i porti e accogliere i 177 migranti.
Ancora stallo per la nave della Guardia Costiera Diciotti, ferma da 5 giorni al largo di Lampedusa con 177 persone a bordo. La Farnesina ha formalmente investito della questione della nave Diciotti la Commissione europea, affinché provveda a individuare una soluzione. L'iniziativa del ministero degli Esteri arriva dopo la sfida lanciata all'Europa dal ministro dell'Interno, Salvini, che ha minacciato di riportare in Libia le persone recuperate in mare.Francesco Piobbichi, operatore di Mediterranean Hope, ci parla dellle iniziative del forum Lampedusa solidale, che lanciato un appello per aprire i porti e accogliere i 177 migranti.
Buoni e cattivi Ha preso il via il trasferimento dei migranti dalla nave Aquarius alle imbarcazioni della Guardia Costiera italiana. L’arrivo a Valencia sarà assicurato "nelle condizioni di massima sicurezza possibile per le persone presenti a bordo". Lo afferma la Guardia Costiera italiana sottolineando che "parte dei migranti" verranno trasferiti sulla nave Dattilo della Guardia Costiera e su una nave della Marina Militare italiana. Il tempo di navigazione per Valencia "è stimato in 4 giorni”. Intanto la nave Diciotti della Guardia Costiera è in viaggio verso il porto di Catania con 937 migranti a bordo e due cadaveri. Dovrebbe approdare in giornata. Quattro donne incinte che erano sulla nave sono già state trasportate in elisoccorso a Palermo. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini riferirà domani in aula al Senato sulla questione mentre si apre il caso diplomatico. Spagna e Francia sferrano l’attacco all’Italia. "Ci possono essere responsabilità penali internazionali per la violazione dei trattati sui diritti umani”, dichiara il ministro della Giustizia spagnolo, Dolores Delgado. Ma c’è anche qualcuno che dimentica le responsabilità penali internazionali di chi ha scatenato il caos in Libia. Il presidente francese Emmanuel Macron denuncia "una forma di cinismo e di irresponsabilità" da parte dell’Italia. “Vomitevole” la "linea del governo italiano” per Gabriel Attal, portavoce di En Marche. Tutto questo perché in nottata il presidente dell'Assemblea di Corsica, l'indipendentista Jean-Guy Talamoni, ha proposto di fornire all'Aquarius l'accoglienza di uno dei porti dell’isola. Ma il sottosegretario francese agli Affari europei, Jean-Baptiste Lemoyne, è corso subito ai ripari: "La legge internazionale dice che devono dirigersi verso il porto più sicuro e più vicino, e la Corsica non è né più vicina né più sicura, data la posizione della nave, che è tra l'Italia e Malta”. Pronta la risposta del M5S, che arriva dall'eurodeputata Laura Agea: "Dal 2014 al 2017 sono sbarcati in Italia 624.689 migranti. Nonostante dietro ogni sbarco ci sia uno scafista e un racket ben organizzato, l'Italia ha accolto e soccorso centinaia di migliaia di persone in fuga da guerre e miserie. Abbiamo gia’ dato, prosegue l’eurodeputata. Ora è arrivato il momento di mettere nero su bianco le promesse e le pacche di spalle ricevute da tutti i leader europei - Merkel e Macron in testa - che hanno piu' volte ammesso che l'Italia e' stata lasciata sola. Gabriel Attal si informi. I metodi utilizzati dal suo Paese a Ventimiglia e Bardonecchia non gli consentono di dare lezioni agli altri.” A scuotere il finto buonismo francese, direttamente da Parigi ci pensa invece Marine Le Pen che non del tutto a caso tuona: “Le organizzazioni di beneficenza che salvano i migranti nel Mediterraneo sono i veri complici della mafia del traffico di persone”.Pronti i nuovi droni della NATO l’Italia dice sì Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un'intervista rilasciata al quotidiano nazionale "La Stampa", ci spiega che la Nato fa già molto per aiutare l'Italia ad affrontare il dramma delle migrazioni. Nel Mediterraneo e nell'Egeo, riassume Stoltenberg, "abbiamo dieci navi impegnate a controllare le acque internazionali, anche a sostegno della flotta Ue". Non solo: l'ex premier norvegese, nel corso della sua gita romana, annuncia che "avremo presto dei droni di sorveglianza in Sicilia". L'obiettivo è "raccogliere e condividere dati: taglieremo le radici delle crisi regionali, per prevenirle e agire adeguatamente". Ma i soldati italiani restano nel Mediterraneo, in Kosovo e in Afghanistan, è pronta ad assicurare la ministra Trenta. Il neo primo ministro Conte si appresta ad aggiungere: "Ho ricordato in modo particolare al nostro ospite la forte aspettativa dell'Italia per il raggiungimento della piena operatività entro settembre dell'Hub per il Sud presso il comando Nato di Napoli, un utilissimo snodo per migliorare la capacità di analisi, azione e collaborazione con gli altri partner nel Mediterraneo”. Giuseppe Conte nota che le misure della NATO "sono in linea con gli obblighi internazionali dell'Italia" e che l’Alleanza "è impegnata nella strategia del doppio orientamento verso la Russia". Una giusta strategia, secondo Conte, che comprende sia difesa che volontà di dialogo con Mosca. I romani dicevano: "Si vis pacem, para bellum”. Con questa frase il segretario della NATO, Stoltenberg, conclude la giornata romana.Gli USA studiano nuovi sistemi antimissile nucleari Il Trattato Inf sulle forze nucleari a medio raggio ha compiuto trent'anni ieri, lunedi' 11 giugno, ma i ministri degli Esteri della Csto, l'Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva, temono per il suo futuro. Riunitisi ieri ad Almaty, in Kazakistan, i capi della diplomazia russa, kazaka, bielorussa, armena, kirghisa e tagika hanno confermato il pieno rispetto dell'accordo da parte dei Paesi membri. Lo stesso non si puo' dire degli Stati Uniti, i cui programmi militari, come si legge nella dichiarazione congiunta, vengono eseguiti senza alcun riguardo per gli obblighi del trattato. Destano particolare preoccupazione la produzione e l'uso di droni da attacco, il dispiegamento di lanciamissili universali con base a terra, e le attività di ricerca e sviluppo volte alla creazione di un sistema missilistico mobile terrestre con una gittata compresa tra i 500 e i 5.500 chilometri. Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha sottolineato che la dichiarazione congiunta della Csto apre al dialogo con gli Stati Uniti. "Al fine di evitare rischi per il futuro del trattato", recita, infatti, il documento, "gli Stati membri della Csto invitano tutte le parti interessate a mantenere un dialogo costruttivo e ad adottare tutti gli sforzi necessari per risolvere le attuali problematiche all'interno dell'Inf”.Tra Trump e Kim è sbocciato l’amore "Rocket man" e il "vecchio rimbambito" si sono finalmente incontrati. Ma "il passato e' alle spalle, e questo e' un nuovo inizio", afferma Kim Jong-un. Le trattative di lunedi' a Singapore tra il leader della Corea del Nord e il presidente americano, Donald Trump, si sono aperte con un colloquio privato di una quarantina di minuti, con la sola ammissione degli interpreti. Ovviamente, non prima dei consueti sorrisi e della rituale stretta di mano di fronte ai giornalisti. Solo piu' tardi, Kim Jong-un e Donald Trump sono stati raggiunti dai rappresentanti delle rispettive delegazioni per altre due ore di trattative. La dichiarazione congiunta sottoscritta dalle parti al termine dei colloqui, "molto importante e globale", e' ricca di passi reciproci, ma priva di scadenza. Gli Stati Uniti forniranno garanzie di sicurezza a Pyongyang, che, da parte sua, ribadisce l’impegno a lavorare per la "completa denuclearizzazione" della penisola coreana. "Il processo iniziera' a breve", aggiunge Donald Trump. E assieme a Kim Jong-un annuncia al mondo intero "grandi cambiamenti". Compresa la sospensione delle manovre ai confini con la Corea del Nord, che il leader statunitense, alla luce del processo di pace in corso, ha definito "inappropriate", "costose" e persino "molto provocatorie". In merito alle sanzioni, invece, saranno abolite "non appena sara' chiaro che la Corea del Nord non e' piu' in grado di utilizzare armi nucleari". Infine, il documento prevede l’impegno di Stati Uniti e Corea del Nord a restituire il prima possibile tutti i resti dei prigionieri e delle vittime della Guerra di Corea, a partire da quelli già identificati. Della definizione dei dettagli si occuperanno in futuro i ministri degli Esteri dei due Paesi. La Cina ha accolto con favore l'apertura di un dialogo tra Washington e Pyongyang, rendendosi disponibile a contribuire al processo di pace. Tokyo, da parte sua, e' pronta ad assistere la Corea del Nord nella liquidazione del suo arsenale nucleare. Tuttavia, come sottolineano gli esperti, non essendo prevista alcuna scadenza, la parte più difficile dei negoziati deve ancora venire, quella in cui le parti dovranno trovare un accordo su punti specifici. Finora, il risultato più tangibile dell'incontro consiste nella riapertura dell'ambasciata nordcoreana in Malaysia, che era stata chiusa dopo l'omicidio del fratello di Kim Jong-un.Il Balticconnector più costoso d’Europa L'8 giugno, nella citta' finlandese di Inga, è iniziata la costruzione di un gasdotto che, attraversando il Mar Baltico, collegherà la Finlandia all'Estonia. Alla cerimonia di posa della prima pietra, il ministro finlandese dell'Ecologia, Kimmo Tiilikainen, ha dichiarato che il progetto Balticconnector riguardera' l'intera Europa. Il gasdotto, della lunghezza di 153 chilometri, con una capacita' di trasporto fino a 7 milioni di metri cubi di gas al giorno, sara' completato entro il 2020. Il costo del progetto ammonta a 250 milioni di euro, 187 forniti dall'Unione europea. Il suo obiettivo, quello di ridurre la dipendenza dell'Estonia e della Finlandia dal gas russo. Ci chiediamo, tuttavia, come intendano raggiungere questo obiettivo, considerando che entrambi i Paesi acquistano quasi tutto il gas di cui hanno bisogno proprio dalla Russia. Una risposta plausibile potrebbe arrivare dall'esperienza della Lituania, che nel 2014, per ottenere l'indipendenza energetica da Mosca, prese in affitto dalla Norvegia l’Unità Galleggiante di Stoccaggio e di Rigassificazione "Independence", impegnandosi a pagare decine di milioni di euro all'anno per 10 anni. Secondo le previsioni, ormai disattese, il gas proveniente dalla Norvegia e dagli Stati Uniti avrebbe sottratto alla Russia una fetta consistente del mercato dei Paesi Baltici. L'alternativa, pero', si e' rivelata troppo costosa, tanto che l'anno scorso Vilnius ha dovuto riconoscere l'antieconomicita' del progetto, chiedendo all'Unione europea un risarcimento per la manutenzione del terminale. Ma Bruxelles ha risposto picche.
"George Soros non detterà le lineee politiche all’Italia” Mentre la nave Aquarius dell'Ong Sos Mediterranee e due unità militari italiane con a bordo 629 migranti stanno entrando nel Canale di Sicilia, destinazione Valencia, una nave della Marina militare americana è in attesa di indicazioni per sapere come comportarsi con i 41 migranti e i 12 cadaveri recuperati martedì sera dopo un naufragio al largo delle coste libiche. Malta prosegue il silenzio, mentre la Ong tedesca Sea Watch chiede l’intervento delle autorità italiane. Stamani intanto è sbarcata a Catania la nave Diciotti della Guardia Costiera con a bordo 937 migranti. L'Italia continua dunque a mostrare tutta la sua umanità e determinazione nel salvataggio di vite umane, contro ogni forma di mistificazione della realtà. "Non è possibile che istituzioni private finanziate da chissà chi possano imporre tempi e modi dell'immigrazione", dichiara il ministro degli Interni, Matteo Salvini al Senato, dopo avere annunciato che i finanziamenti alle ong saranno oggetto di una prossima informativa. Salvini ha sottolineato: "Io adoro ogni tipo di generosità, ma quando leggo che dietro qualche organismo c'è la Open society di George Soros qualche dubbio inizia a venirmi su quanto sia spontanea questa generosità”.A Parigi piacciono le armi Braccio di ferro Roma - Parigi. Il ministro dell’Economia Tria annulla il viaggio nella capitale francese previsto per oggi e l'incontro con l’omologo Le Maire. Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, convoca alla Farnesina l’ambasciatore francese con una nota dai toni piuttosto duri: "Consideriamo inaccettabili le parole usate nelle dichiarazioni di Parigi” Di più: "Simili dichiarazioni stanno compromettendo le relazioni tra Italia e Francia. I toni impiegati sono ingiustificabili, tenuto conto che da molti mesi ormai il nostro Paese ha pubblicamente denunciato l’insostenibilità dell’attuale situazione di latitanza di un approccio coordinato e coeso a livello europeo circa la gestione dei flussi migratori, rispetto ai quali l’Italia non si è mai tirata indietro.” Il vice premier Matteo Salvini, intervenendo al Senato, ha esortato la Francia a farsi carico dei 9mila migranti che si era impegnata ad accogliere nel piano di redistribuzione previsto dalla Ue. Parigi, ha sottolineato il capo del Viminale, ha accolto solo 340 migranti. Ci accusano di cinismo - ha aggiunto Salvini - ma dal 1 gennaio al 31 maggio Parigi ha respinto alle frontiere 10.249 persone, comprese donne e bambini disabili”. Ricordiamo che un anno fa Parigi ha emesso un ordine di vendita di 455 milioni di euro in armi all’Arabia Saudita, ordine confermato ed ampliato di recente. Servono bombe per lo Yemen, il paese più povero al mondo. Lì, nello stretto di Aden, ci sono 22 milioni di persone che hanno bisogno di aiuti umanitari da tre anni ma non c'è nessuna nave di nessuna ong pronta a portare via dall’inferno gli yemeniti. Nessuna nave pronta a salvare gli yemeniti Nel totale silenzio mediatico e politico, la coalizione guidata dall'Arabia Saudita e appoggiata dagli Stati Uniti ha avviato l'offensiva per conquistare la città di Hudaydah principale punto di accesso dello Yemen e il più grande porto del mar Rosso, fortemente strategico per l'esercito yemenita. Da questa mattina proseguono i raid aerei sulla città di Hudaydah, che conta 600mila abitanti. Il distretto sud è già caduto, mentre la resistenza Houthi tenta di attaccare una nave saudita. L’aggressione saudita, finora, è costata la vita a 11mila yemeniti, 2230 bambini e 1698 donne. I bombardamenti contro le aree residenziali hanno provocato 22.215 feriti, compresi 3248 minori, 2645 donne e 2081 disabili. Nello Yemen, paese con una popolazione di 29 milioni di persone, più di 22 milioni hanno bisogno di assistenza umanitaria e di questi, 11,3 si trovano in condizione di grave bisogno. 17,8 milioni di persone soffrono di insicurezza alimentare e questo dato è destinato a peggiorare, dal momento che l’escalation dei combattimenti nella zona del porto di Hudaydah blocca l’ingresso di aiuti nel paese: da qui passano il 70% dei rifornimenti alimentari, oltre che medicine e altri beni essenziali per salvare la vita di milioni di persone allo stremo. A completare il quadro, oltre 16 milioni di persone nel paese devono sopravvivere con acqua sporca, con metà delle strutture sanitarie distrutte, senza accesso ai servizi sanitari di base. Un dato che ha contribuito all’esplosione della più grave epidemia di colera della storia recente che, dopo aver contagiato oltre 1,1 milioni di persone e causato 2.200 vittime, continua a diffondersi tra la popolazione. Muore il baobab, fonte di vita per l’Africa Nove dei tredici alberi più antichi del continente africano sono morti dal 2006 a oggi. E' quanto emerge da una ricerca pubblicata sul Nature Plants da un gruppo di ricercatori internazionali che individuano nel cambiamento climatico, sempre più rapido nella regione australe dell’Africa, la possibile causa di questa scomparsa. Per Adrian Patrut, co-autore dello studio “Statisticamente parlando, è praticamente impossibile che un numero simile di grossi e vecchi baobab muoia in così poco tempo per cause naturali”. I baobab esaminati hanno un’età che va dai 1100 ai 2500 anni. Alcuni sono talmente legati simbolicamente alle loro comunità da avere un nome, come Panke, nello Zimbabwe, di 2450 anni, o l'albero di Platland, in Sudafrica, con un tronco che supera i 10 metri di diametro. I baobab è un albero sacro per molte tribù e luogo di riunione intorno al quale si sviluppa la vita dei villaggi africani; rappresenta, soprattutto, una fonte essenziale di vita: è un’enorme riserva d’acqua, produce frutti che nutrono animali, oltre che esseri umani, e permette a moltissimi uccelli di nidificare. Le sue foglie sono usate come vegetale commestibile ma anche per preparare medicine tradizionali e la corteccia serve a creare corde, ceste e vestiti. Il cambiamento climatico, un’altra rapina dell’Occidente ai danni del Sud del mondo. Lula: impedita la visita all'emissario del Papa All'avvocato argentino Juan Gabrois e consulente dell'ex Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, e' stato impedito, dalla polizia federale di Curitiba, di incontrare il leader brasiliano Ignacio Lula da Silva. Il Vaticano smentisce l’intenzione di far pervenire all’ex presidente brasiliano, in carcere da due mesi, una missiva di Papa Francesco. Ma conferma la consegna di un rosario. In ogni caso, sostiene il noto sito d’informazione brasiliano Brasil 24/7, “Si tratta di un incidente che potrebbe creare avere gravi riscontri diplomatici. Lula, prosegue il portale brasiliano, resta il leader cattolico piu' amato nella storia del Brasile, mentre Temer e' il piu' odiato". Brasil 24/7 cita, tra l’altro, con chiaro riferimento alla situazione politica brasiliana, una recente omelia di Papa Francesco che condanna "i colpi di stato sponsorizzati dai media conservatori”. Nonostante le accuse di corruzione, Lula rimane in testa come favorito per le presidenziali in tutti i sondaggi condotti da 8 diversi istituti di opinione. Mosca promette rappresaglia contro le nuove sanzioni USA A poche ore dall’apertura dei mondiali di calcio, Mosca è pronta a misure di ritorsione contro le nuove sanzioni statunitensi che colpiscono cinque società e tre individui russi. Sanzioni motivate dal Dipartimento del Tesoro USA con presunte "attività cyber maligne” e collaborazione con forze armate e servizi segreti di Mosca. Secca la risposta del vice ministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov: "Implementeremo le misure contro quei candidati americani che eccellono nelle loro politiche aggressive anti-russe e che ostacolano la normalizzazione dei rapporti bilaterali”. Ryabkov ha inoltre sottolineato che la miglior risposta di Mosca "alla politica illegale di sanzioni dell'Amministrazione Trump” sarà la promozione dello sviluppo economico.
Buoni e cattivi Ha preso il via il trasferimento dei migranti dalla nave Aquarius alle imbarcazioni della Guardia Costiera italiana. L’arrivo a Valencia sarà assicurato "nelle condizioni di massima sicurezza possibile per le persone presenti a bordo". Lo afferma la Guardia Costiera italiana sottolineando che "parte dei migranti" verranno trasferiti sulla nave Dattilo della Guardia Costiera e su una nave della Marina Militare italiana. Il tempo di navigazione per Valencia "è stimato in 4 giorni”. Intanto la nave Diciotti della Guardia Costiera è in viaggio verso il porto di Catania con 937 migranti a bordo e due cadaveri. Dovrebbe approdare in giornata. Quattro donne incinte che erano sulla nave sono già state trasportate in elisoccorso a Palermo. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini riferirà domani in aula al Senato sulla questione mentre si apre il caso diplomatico. Spagna e Francia sferrano l’attacco all’Italia. "Ci possono essere responsabilità penali internazionali per la violazione dei trattati sui diritti umani”, dichiara il ministro della Giustizia spagnolo, Dolores Delgado. Ma c’è anche qualcuno che dimentica le responsabilità penali internazionali di chi ha scatenato il caos in Libia. Il presidente francese Emmanuel Macron denuncia "una forma di cinismo e di irresponsabilità" da parte dell’Italia. “Vomitevole” la "linea del governo italiano” per Gabriel Attal, portavoce di En Marche. Tutto questo perché in nottata il presidente dell'Assemblea di Corsica, l'indipendentista Jean-Guy Talamoni, ha proposto di fornire all'Aquarius l'accoglienza di uno dei porti dell’isola. Ma il sottosegretario francese agli Affari europei, Jean-Baptiste Lemoyne, è corso subito ai ripari: "La legge internazionale dice che devono dirigersi verso il porto più sicuro e più vicino, e la Corsica non è né più vicina né più sicura, data la posizione della nave, che è tra l'Italia e Malta”. Pronta la risposta del M5S, che arriva dall'eurodeputata Laura Agea: "Dal 2014 al 2017 sono sbarcati in Italia 624.689 migranti. Nonostante dietro ogni sbarco ci sia uno scafista e un racket ben organizzato, l'Italia ha accolto e soccorso centinaia di migliaia di persone in fuga da guerre e miserie. Abbiamo gia’ dato, prosegue l’eurodeputata. Ora è arrivato il momento di mettere nero su bianco le promesse e le pacche di spalle ricevute da tutti i leader europei - Merkel e Macron in testa - che hanno piu' volte ammesso che l'Italia e' stata lasciata sola. Gabriel Attal si informi. I metodi utilizzati dal suo Paese a Ventimiglia e Bardonecchia non gli consentono di dare lezioni agli altri.” A scuotere il finto buonismo francese, direttamente da Parigi ci pensa invece Marine Le Pen che non del tutto a caso tuona: “Le organizzazioni di beneficenza che salvano i migranti nel Mediterraneo sono i veri complici della mafia del traffico di persone”.Pronti i nuovi droni della NATO l’Italia dice sì Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un'intervista rilasciata al quotidiano nazionale "La Stampa", ci spiega che la Nato fa già molto per aiutare l'Italia ad affrontare il dramma delle migrazioni. Nel Mediterraneo e nell'Egeo, riassume Stoltenberg, "abbiamo dieci navi impegnate a controllare le acque internazionali, anche a sostegno della flotta Ue". Non solo: l'ex premier norvegese, nel corso della sua gita romana, annuncia che "avremo presto dei droni di sorveglianza in Sicilia". L'obiettivo è "raccogliere e condividere dati: taglieremo le radici delle crisi regionali, per prevenirle e agire adeguatamente". Ma i soldati italiani restano nel Mediterraneo, in Kosovo e in Afghanistan, è pronta ad assicurare la ministra Trenta. Il neo primo ministro Conte si appresta ad aggiungere: "Ho ricordato in modo particolare al nostro ospite la forte aspettativa dell'Italia per il raggiungimento della piena operatività entro settembre dell'Hub per il Sud presso il comando Nato di Napoli, un utilissimo snodo per migliorare la capacità di analisi, azione e collaborazione con gli altri partner nel Mediterraneo”. Giuseppe Conte nota che le misure della NATO "sono in linea con gli obblighi internazionali dell'Italia" e che l’Alleanza "è impegnata nella strategia del doppio orientamento verso la Russia". Una giusta strategia, secondo Conte, che comprende sia difesa che volontà di dialogo con Mosca. I romani dicevano: "Si vis pacem, para bellum”. Con questa frase il segretario della NATO, Stoltenberg, conclude la giornata romana.Gli USA studiano nuovi sistemi antimissile nucleari Il Trattato Inf sulle forze nucleari a medio raggio ha compiuto trent'anni ieri, lunedi' 11 giugno, ma i ministri degli Esteri della Csto, l'Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva, temono per il suo futuro. Riunitisi ieri ad Almaty, in Kazakistan, i capi della diplomazia russa, kazaka, bielorussa, armena, kirghisa e tagika hanno confermato il pieno rispetto dell'accordo da parte dei Paesi membri. Lo stesso non si puo' dire degli Stati Uniti, i cui programmi militari, come si legge nella dichiarazione congiunta, vengono eseguiti senza alcun riguardo per gli obblighi del trattato. Destano particolare preoccupazione la produzione e l'uso di droni da attacco, il dispiegamento di lanciamissili universali con base a terra, e le attività di ricerca e sviluppo volte alla creazione di un sistema missilistico mobile terrestre con una gittata compresa tra i 500 e i 5.500 chilometri. Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha sottolineato che la dichiarazione congiunta della Csto apre al dialogo con gli Stati Uniti. "Al fine di evitare rischi per il futuro del trattato", recita, infatti, il documento, "gli Stati membri della Csto invitano tutte le parti interessate a mantenere un dialogo costruttivo e ad adottare tutti gli sforzi necessari per risolvere le attuali problematiche all'interno dell'Inf”.Tra Trump e Kim è sbocciato l’amore "Rocket man" e il "vecchio rimbambito" si sono finalmente incontrati. Ma "il passato e' alle spalle, e questo e' un nuovo inizio", afferma Kim Jong-un. Le trattative di lunedi' a Singapore tra il leader della Corea del Nord e il presidente americano, Donald Trump, si sono aperte con un colloquio privato di una quarantina di minuti, con la sola ammissione degli interpreti. Ovviamente, non prima dei consueti sorrisi e della rituale stretta di mano di fronte ai giornalisti. Solo piu' tardi, Kim Jong-un e Donald Trump sono stati raggiunti dai rappresentanti delle rispettive delegazioni per altre due ore di trattative. La dichiarazione congiunta sottoscritta dalle parti al termine dei colloqui, "molto importante e globale", e' ricca di passi reciproci, ma priva di scadenza. Gli Stati Uniti forniranno garanzie di sicurezza a Pyongyang, che, da parte sua, ribadisce l’impegno a lavorare per la "completa denuclearizzazione" della penisola coreana. "Il processo iniziera' a breve", aggiunge Donald Trump. E assieme a Kim Jong-un annuncia al mondo intero "grandi cambiamenti". Compresa la sospensione delle manovre ai confini con la Corea del Nord, che il leader statunitense, alla luce del processo di pace in corso, ha definito "inappropriate", "costose" e persino "molto provocatorie". In merito alle sanzioni, invece, saranno abolite "non appena sara' chiaro che la Corea del Nord non e' piu' in grado di utilizzare armi nucleari". Infine, il documento prevede l’impegno di Stati Uniti e Corea del Nord a restituire il prima possibile tutti i resti dei prigionieri e delle vittime della Guerra di Corea, a partire da quelli già identificati. Della definizione dei dettagli si occuperanno in futuro i ministri degli Esteri dei due Paesi. La Cina ha accolto con favore l'apertura di un dialogo tra Washington e Pyongyang, rendendosi disponibile a contribuire al processo di pace. Tokyo, da parte sua, e' pronta ad assistere la Corea del Nord nella liquidazione del suo arsenale nucleare. Tuttavia, come sottolineano gli esperti, non essendo prevista alcuna scadenza, la parte più difficile dei negoziati deve ancora venire, quella in cui le parti dovranno trovare un accordo su punti specifici. Finora, il risultato più tangibile dell'incontro consiste nella riapertura dell'ambasciata nordcoreana in Malaysia, che era stata chiusa dopo l'omicidio del fratello di Kim Jong-un.Il Balticconnector più costoso d’Europa L'8 giugno, nella citta' finlandese di Inga, è iniziata la costruzione di un gasdotto che, attraversando il Mar Baltico, collegherà la Finlandia all'Estonia. Alla cerimonia di posa della prima pietra, il ministro finlandese dell'Ecologia, Kimmo Tiilikainen, ha dichiarato che il progetto Balticconnector riguardera' l'intera Europa. Il gasdotto, della lunghezza di 153 chilometri, con una capacita' di trasporto fino a 7 milioni di metri cubi di gas al giorno, sara' completato entro il 2020. Il costo del progetto ammonta a 250 milioni di euro, 187 forniti dall'Unione europea. Il suo obiettivo, quello di ridurre la dipendenza dell'Estonia e della Finlandia dal gas russo. Ci chiediamo, tuttavia, come intendano raggiungere questo obiettivo, considerando che entrambi i Paesi acquistano quasi tutto il gas di cui hanno bisogno proprio dalla Russia. Una risposta plausibile potrebbe arrivare dall'esperienza della Lituania, che nel 2014, per ottenere l'indipendenza energetica da Mosca, prese in affitto dalla Norvegia l’Unità Galleggiante di Stoccaggio e di Rigassificazione "Independence", impegnandosi a pagare decine di milioni di euro all'anno per 10 anni. Secondo le previsioni, ormai disattese, il gas proveniente dalla Norvegia e dagli Stati Uniti avrebbe sottratto alla Russia una fetta consistente del mercato dei Paesi Baltici. L'alternativa, pero', si e' rivelata troppo costosa, tanto che l'anno scorso Vilnius ha dovuto riconoscere l'antieconomicita' del progetto, chiedendo all'Unione europea un risarcimento per la manutenzione del terminale. Ma Bruxelles ha risposto picche.
"George Soros non detterà le lineee politiche all’Italia” Mentre la nave Aquarius dell'Ong Sos Mediterranee e due unità militari italiane con a bordo 629 migranti stanno entrando nel Canale di Sicilia, destinazione Valencia, una nave della Marina militare americana è in attesa di indicazioni per sapere come comportarsi con i 41 migranti e i 12 cadaveri recuperati martedì sera dopo un naufragio al largo delle coste libiche. Malta prosegue il silenzio, mentre la Ong tedesca Sea Watch chiede l’intervento delle autorità italiane. Stamani intanto è sbarcata a Catania la nave Diciotti della Guardia Costiera con a bordo 937 migranti. L'Italia continua dunque a mostrare tutta la sua umanità e determinazione nel salvataggio di vite umane, contro ogni forma di mistificazione della realtà. "Non è possibile che istituzioni private finanziate da chissà chi possano imporre tempi e modi dell'immigrazione", dichiara il ministro degli Interni, Matteo Salvini al Senato, dopo avere annunciato che i finanziamenti alle ong saranno oggetto di una prossima informativa. Salvini ha sottolineato: "Io adoro ogni tipo di generosità, ma quando leggo che dietro qualche organismo c'è la Open society di George Soros qualche dubbio inizia a venirmi su quanto sia spontanea questa generosità”.A Parigi piacciono le armi Braccio di ferro Roma - Parigi. Il ministro dell’Economia Tria annulla il viaggio nella capitale francese previsto per oggi e l'incontro con l’omologo Le Maire. Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, convoca alla Farnesina l’ambasciatore francese con una nota dai toni piuttosto duri: "Consideriamo inaccettabili le parole usate nelle dichiarazioni di Parigi” Di più: "Simili dichiarazioni stanno compromettendo le relazioni tra Italia e Francia. I toni impiegati sono ingiustificabili, tenuto conto che da molti mesi ormai il nostro Paese ha pubblicamente denunciato l’insostenibilità dell’attuale situazione di latitanza di un approccio coordinato e coeso a livello europeo circa la gestione dei flussi migratori, rispetto ai quali l’Italia non si è mai tirata indietro.” Il vice premier Matteo Salvini, intervenendo al Senato, ha esortato la Francia a farsi carico dei 9mila migranti che si era impegnata ad accogliere nel piano di redistribuzione previsto dalla Ue. Parigi, ha sottolineato il capo del Viminale, ha accolto solo 340 migranti. Ci accusano di cinismo - ha aggiunto Salvini - ma dal 1 gennaio al 31 maggio Parigi ha respinto alle frontiere 10.249 persone, comprese donne e bambini disabili”. Ricordiamo che un anno fa Parigi ha emesso un ordine di vendita di 455 milioni di euro in armi all’Arabia Saudita, ordine confermato ed ampliato di recente. Servono bombe per lo Yemen, il paese più povero al mondo. Lì, nello stretto di Aden, ci sono 22 milioni di persone che hanno bisogno di aiuti umanitari da tre anni ma non c'è nessuna nave di nessuna ong pronta a portare via dall’inferno gli yemeniti. Nessuna nave pronta a salvare gli yemeniti Nel totale silenzio mediatico e politico, la coalizione guidata dall'Arabia Saudita e appoggiata dagli Stati Uniti ha avviato l'offensiva per conquistare la città di Hudaydah principale punto di accesso dello Yemen e il più grande porto del mar Rosso, fortemente strategico per l'esercito yemenita. Da questa mattina proseguono i raid aerei sulla città di Hudaydah, che conta 600mila abitanti. Il distretto sud è già caduto, mentre la resistenza Houthi tenta di attaccare una nave saudita. L’aggressione saudita, finora, è costata la vita a 11mila yemeniti, 2230 bambini e 1698 donne. I bombardamenti contro le aree residenziali hanno provocato 22.215 feriti, compresi 3248 minori, 2645 donne e 2081 disabili. Nello Yemen, paese con una popolazione di 29 milioni di persone, più di 22 milioni hanno bisogno di assistenza umanitaria e di questi, 11,3 si trovano in condizione di grave bisogno. 17,8 milioni di persone soffrono di insicurezza alimentare e questo dato è destinato a peggiorare, dal momento che l’escalation dei combattimenti nella zona del porto di Hudaydah blocca l’ingresso di aiuti nel paese: da qui passano il 70% dei rifornimenti alimentari, oltre che medicine e altri beni essenziali per salvare la vita di milioni di persone allo stremo. A completare il quadro, oltre 16 milioni di persone nel paese devono sopravvivere con acqua sporca, con metà delle strutture sanitarie distrutte, senza accesso ai servizi sanitari di base. Un dato che ha contribuito all’esplosione della più grave epidemia di colera della storia recente che, dopo aver contagiato oltre 1,1 milioni di persone e causato 2.200 vittime, continua a diffondersi tra la popolazione. Muore il baobab, fonte di vita per l’Africa Nove dei tredici alberi più antichi del continente africano sono morti dal 2006 a oggi. E' quanto emerge da una ricerca pubblicata sul Nature Plants da un gruppo di ricercatori internazionali che individuano nel cambiamento climatico, sempre più rapido nella regione australe dell’Africa, la possibile causa di questa scomparsa. Per Adrian Patrut, co-autore dello studio “Statisticamente parlando, è praticamente impossibile che un numero simile di grossi e vecchi baobab muoia in così poco tempo per cause naturali”. I baobab esaminati hanno un’età che va dai 1100 ai 2500 anni. Alcuni sono talmente legati simbolicamente alle loro comunità da avere un nome, come Panke, nello Zimbabwe, di 2450 anni, o l'albero di Platland, in Sudafrica, con un tronco che supera i 10 metri di diametro. I baobab è un albero sacro per molte tribù e luogo di riunione intorno al quale si sviluppa la vita dei villaggi africani; rappresenta, soprattutto, una fonte essenziale di vita: è un’enorme riserva d’acqua, produce frutti che nutrono animali, oltre che esseri umani, e permette a moltissimi uccelli di nidificare. Le sue foglie sono usate come vegetale commestibile ma anche per preparare medicine tradizionali e la corteccia serve a creare corde, ceste e vestiti. Il cambiamento climatico, un’altra rapina dell’Occidente ai danni del Sud del mondo. Lula: impedita la visita all'emissario del Papa All'avvocato argentino Juan Gabrois e consulente dell'ex Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, e' stato impedito, dalla polizia federale di Curitiba, di incontrare il leader brasiliano Ignacio Lula da Silva. Il Vaticano smentisce l’intenzione di far pervenire all’ex presidente brasiliano, in carcere da due mesi, una missiva di Papa Francesco. Ma conferma la consegna di un rosario. In ogni caso, sostiene il noto sito d’informazione brasiliano Brasil 24/7, “Si tratta di un incidente che potrebbe creare avere gravi riscontri diplomatici. Lula, prosegue il portale brasiliano, resta il leader cattolico piu' amato nella storia del Brasile, mentre Temer e' il piu' odiato". Brasil 24/7 cita, tra l’altro, con chiaro riferimento alla situazione politica brasiliana, una recente omelia di Papa Francesco che condanna "i colpi di stato sponsorizzati dai media conservatori”. Nonostante le accuse di corruzione, Lula rimane in testa come favorito per le presidenziali in tutti i sondaggi condotti da 8 diversi istituti di opinione. Mosca promette rappresaglia contro le nuove sanzioni USA A poche ore dall’apertura dei mondiali di calcio, Mosca è pronta a misure di ritorsione contro le nuove sanzioni statunitensi che colpiscono cinque società e tre individui russi. Sanzioni motivate dal Dipartimento del Tesoro USA con presunte "attività cyber maligne” e collaborazione con forze armate e servizi segreti di Mosca. Secca la risposta del vice ministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov: "Implementeremo le misure contro quei candidati americani che eccellono nelle loro politiche aggressive anti-russe e che ostacolano la normalizzazione dei rapporti bilaterali”. Ryabkov ha inoltre sottolineato che la miglior risposta di Mosca "alla politica illegale di sanzioni dell'Amministrazione Trump” sarà la promozione dello sviluppo economico.