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La proposta di Raffaele Fitto alla vicepresidenza blocca la Commissione europea.La risposta del Quirinale al post di Elon Musk contro i giudici italiani occupa buona parte dei quotidiani di oggi. Trump ritorna alla caasa bianca dopo il 2021 su invito di Biden. Valeria Zummo e Laura Melis intervistano Giorgia Linardi, portavoce di SeaWatch, sull'omissione di soccorso da parte della Guardia Costiera dei 21 migranti naufragati al largo di Lampedusa.
LAMPEDUSA (AGRIGENTO) (ITALPRESS) - Sarebbero almeno una ventina i dispersi del naufragio di un barcone sul quale viaggiavano una trentina di migranti provenienti dalla Libia. Secondo il racconto fornito dai 7 superstiti, l'imbarcazione si sarebbe capovolta in acque territoriali italiane. Sono stati i militari della Guardia costiera a ritrovare i superstiti aggrappati al barcone. I sopravvissuti hanno riferito di essere rimasti in mare per tre giorni prima dell'arrivo dei soccorsi. Tra i dispersi vi sarebbero almeno 3 bambini. Tutti i sopravvissuti sono stati sbarcati a molo Favarolo e trasferiti all'hotspot di contrada Imbriacola, a Lampedusa.pc/gsl
LAMPEDUSA (AGRIGENTO) (ITALPRESS) - Sarebbero almeno una ventina i dispersi del naufragio di un barcone sul quale viaggiavano una trentina di migranti provenienti dalla Libia. Secondo il racconto fornito dai 7 superstiti, l'imbarcazione si sarebbe capovolta in acque territoriali italiane. Sono stati i militari della Guardia costiera a ritrovare i superstiti aggrappati al barcone. I sopravvissuti hanno riferito di essere rimasti in mare per tre giorni prima dell'arrivo dei soccorsi. Tra i dispersi vi sarebbero almeno 3 bambini. Tutti i sopravvissuti sono stati sbarcati a molo Favarolo e trasferiti all'hotspot di contrada Imbriacola, a Lampedusa.pc/gsl
LAMPEDUSA (AGRIGENTO) (ITALPRESS) - Sarebbero almeno una ventina i dispersi del naufragio di un barcone sul quale viaggiavano una trentina di migranti provenienti dalla Libia. Secondo il racconto fornito dai 7 superstiti, l'imbarcazione si sarebbe capovolta in acque territoriali italiane. Sono stati i militari della Guardia costiera a ritrovare i superstiti aggrappati al barcone. I sopravvissuti hanno riferito di essere rimasti in mare per tre giorni prima dell'arrivo dei soccorsi. Tra i dispersi vi sarebbero almeno 3 bambini. Tutti i sopravvissuti sono stati sbarcati a molo Favarolo e trasferiti all'hotspot di contrada Imbriacola, a Lampedusa.pc/gsl
PALERMO (ITALPRESS) - Concluse le operazioni di ricerca dei dispersi del naufragio del superyacht Bayesian, affondato al largo di Porticello, nel Palermitano, nella notte tra domenica e lunedì. Lo ha reso noto la Guardia Costiera, che ha diramato una nota."A distanza di quattro giorni dal naufragio avvenuto lunedì scorso - si legge nella nota -, la Guardia Costiera di Palermo, che fin dall'inizio ha coordinato tutte le azioni di ricerca dei dispersi messe in atto, alle 13.30 odierne ha dichiarato concluse le operazioni SAR con l'individuazione ed il recupero del corpo dell'ultimo disperso. Il bilancio finale registra quindi 15 superstiti tratti in salvo e 7 vittime accertate". vbo/mrv
PALERMO (ITALPRESS) - Concluse le operazioni di ricerca dei dispersi del naufragio del superyacht Bayesian, affondato al largo di Porticello, nel Palermitano, nella notte tra domenica e lunedì. Lo ha reso noto la Guardia Costiera, che ha diramato una nota."A distanza di quattro giorni dal naufragio avvenuto lunedì scorso - si legge nella nota -, la Guardia Costiera di Palermo, che fin dall'inizio ha coordinato tutte le azioni di ricerca dei dispersi messe in atto, alle 13.30 odierne ha dichiarato concluse le operazioni SAR con l'individuazione ed il recupero del corpo dell'ultimo disperso. Il bilancio finale registra quindi 15 superstiti tratti in salvo e 7 vittime accertate". vbo/mrv
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione: - - Ue, Weber (PPE): “Molto vicina riconferma Von Der Leyen”- Pozzolo, Procura di Biella chiede rinvio a giudizio- Migranti, naufragio Ionio, Guardia Costiera recupera 3 corpi- A Roma invalida muore in casa abbandonata dalla figlia- Revocato a 47 scuole lo status di paritarie- Mattarella sollecita Europa: “Servono decisioni veloci”- Arriva l'ondata di caldo sull'Italia- Le nuove mafie cavalcano l'onda dell'innovazione tecnologica- Previsioni 3B Meteo 19 Giugnomrv
L'attesa è finita. Dopo poco più di tre anni dal lancio del suo progetto La Pietra di Tommasone ha ufficialmente presentato alla stampa il suo APHRODITE Ischia Bianco Spumante Dop, metodo classico affinato in mare nelle acque a largo di Casamicciola, primo in Campania nel suo genere. Un percorso che ha avuto inizio nel lontano maggio del 2021 quando, ottenuti i permessi necessari da parte degli enti di competenza (Guardia Costiera, Aria Marina Protetta Regno Di Nettuno, Comune di Casamicciola Terme) e dopo aver ricevuto la concessione demaniale, l'azienda ha potuto iniziare a collocare le 500 bottiglie dell'annata 2020 di spumante Metodo Classico sui fondali del Mar Tirreno.
ROMA (ITALPRESS) - "C'è un aumento dei reati ambientali, il nostro compito è quello di svolgere una forma di tutela". Lo ha detto Nicola Carlone, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, in occasione della 15a edizione di "Obiettivo Terra" 2024, il concorso fotografico nazionale dedicato alla difesa e alla valorizzazione del patrimonio ambientale, del paesaggio, dei borghi, delle peculiarità e delle tradizioni enogastronomiche, agricole, artigianali, storico-culturali e sociali delle Aree protette d'Italia.promosso dalla Fondazione UniVerde e dalla Società Geografica Italiana.xb1/mgg/gtr
Marco Daffra"Un mare di porti lontani"Un mare di porti lontani – Omaggio di verità a chi tende le braccia ai naufraghi del Mediterraneo è il potente film del regista fiorentino Marco Daffra che “smentisce i luoghi comuni sulle navi umanitarie” (Avvenire). Il film presenta le testimonianze di capitani, marinai, medici, infermieri, macchinisti, interpreti e mediatori culturali, nonché quelle del dr. Pietro Bartolo, “il medico di Lampedusa” che visitò 350mila sbarcati in 30 anni, e di Padre Bernardo Gianni, Abate di San Miniato a Monte. Presentato in anteprima a Firenze, alla presenza di Marco Tarquinio, già direttore di Avvenire, da Monsignor Gian Carlo Perego, Arcivescovo di Ferrara e presidente della Fondazione Migrantes, e da Valentina Brinis, portavoce Open Arms, il film inizia adesso il suo tour internazionale toccando città come a Roma, Vienna, Zurigo, Ginevra, Parigi, Bruxelles; ed anche a Bogotà, Città del Messico, Guadalajara e Tijuana, centro nevralgico della emigrazione sudamericana, ossia in città di paesi dove il tema delle migrazioni è molto sentito. A Firenze il film tornerà il 22 aprile, sempre allo Spazio Alfieri, alle ore 19. Le altre date già in programma sono il 18 aprile alle 21 al Cinema Santo Spirito di Ferrara, il 2 maggio alle 21 al CRC dell'Antella (Fi) e il 4 maggio alle 21 a Greve in Chianti. Nel 2023 Marco Daffra e la sua cinepresa hanno navigato da Carrara a Siracusa per più di mille chilometri sulla nave Open Arms. Daffra è poi volato in ricognizione di naufraghi con Pilotes Volontaires. Il regista ha infine intervistato tanti protagonisti a Lampedusa, centro nevralgico degli sbarchi di migranti, come testimonia il monumento “Porta di Lampedusa – Porta d'Europa”. Tra le interviste, spiccano quelle del dottor Pietro Bartolo, “il medico di Lampedusa” e eurodeputato, e quella di Padre Bernardo Gianni, Abate di San Miniato a Monte.Dice Bartolo, che visitò 350mila sbarcati a Lampedusa: “Si parla ancora di “emergenza sbarchi” quando invece da decenni c'è un fenomeno strutturale. Hanno criminalizzato i migranti. Dicono: sono alieni, vengono a rubare il lavoro, c'è l'invasione, portano malattie. Hanno propagato “un'informazione tossica” che diffonde pregiudizio e rancore. Dicono questo perché non hanno mai visto negli occhi il terrore di queste persone. Allora bisogna fare una contro narrazione, raccontare la verità.” “San Bernardo di Chiaravalle – osserva Padre Bernardo Gianni nel film - diceva che la misura dell'amore è non avere misura. E così sento di poter dire su un altro versante analogo all'amore, la misura del salvare è non aver misura. Qualsiasi legge, disciplina, regolamento che intenda contenere questo impeto del cuore che fa grandi le persone che si dedicano al salvataggio di vite altrui (….) è davvero un attentato alla dignità.” L'azione umanitaria è ora ostacolata da leggi e ingiunzioni perentorie che impongono alle navi umanitarie “porti lontani” anche oltre mille chilometri e molti giorni di navigazione - ulteriori giorni in mare che gli scampati, già stremati e in cattive condizioni sanitarie e psicologiche, devono subire, spesso nel maltempo. La “politica dei porti lontani” è aggravata dalla proibizione di soccorsi plurimi, da processi, multe, blocchi delle navi in porto, e da sanzioni draconiane e spesso illegittime contro gli equipaggi delle navi umanitarie. Questa politica ha sottratto al soccorso più di 300 giornate-nave nel solo 2023. Quante vite avrebbero potuto essere salvate, se invece le navi umanitarie fossero rimaste operative a Sud dell'Italia, là dove sono più necessarie? Come ha scritto Avvenire “il film smentisce i luoghi comuni sulle navi umanitarie”, accusate di favorire l'immigrazione clandestina e di complicità con i passatori marittimi, spesso con argomentazioni che in tribunale si rivelano inconsistenti, come nel caso delle navi Ocean Viking, Sea Watch 5, Humanity 1, e come nel clamoroso maxiprocesso alla nave umanitaria Juventa, nel quale la stessa accusa ha richiesto l'assoluzione, dopo 8 anni di udienze, 3 milioni di euro di spese, il sequestro e la rovina della nave, e la perdita di più di 2000 giornate-nave di soccorso. In effetti, le navi umanitarie hanno sbarcato ultimamente meno del 10% dei superstiti, mentre la grande maggioranza degli sbarchi si deve ai meritevoli soccorsi di Guardia Costiera, Guardia di finanza, Marina militare e navi commerciali, nonché a imbarcazioni autonome. In 30 anni le morti di migranti accertate in Mediterraneo sono 50mila, ma in realtà sono ben di più perché è testimoniato che molte imbarcazioni, con migliaia di migranti, sono partite ma mai arrivate. Per fortuna, però, molte più vite sono state salvate, un grande miracolo che continua a ripetersi ogni giorno grazie anche ai volontari che “tendono le mani ai naufraghi del Mediterraneo”, persone che il documentario di Marco Daffra ci permette di conoscere e di ascoltare, dando così voce ad una verità che dovrebbe essere gridata ma che, purtroppo, viene travisata. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Oggi parliamo di chi è Chico Forti, della metà della popolazione mondiale guidata da leader over 70 e della guardia costiera libica ostacolo delle Ong nel mediterraneo. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
MARSALA (TRAPANI) (ITALPRESS) - La Guardia Costiera di Marsala ha avviato un intervento in tutto lo specchio d'acqua della Riserva Naturale dello "Stagnone" per la rimozione di relitti in vetroresina in stato di abbandono e numerosi sistemi di ancoraggio. Sin dalle prime ore della mattinata, il reparto Subacquei della Guardia Costiera ha ispezionato i fondali per l'individuazione dei relitti, che poi sono stati trascinati a terra con l'ausilio di mezzi meccanici. “L'attività odierna, in collaborazione con il 3^ Nucleo Operatori Subacquei della Guardia Costiera, è organizzata a tutela della sicurezza della balneazione, in vista della prossima stagione estiva, e a tutela dell'ambiente marino e del patrimonio naturalistico dello Stagnone - dichiara all'Italpress il Tenente di Vascello, Vito Miceli -. Consiste nell'individuazione di tre macroaree in cui l'ancoraggio di piccoli natanti è maggiore. Vengono rimossi con i mezzi messi a disposizione dall'Amministrazione comunale e da un privato i corpi morti, ovvero mezzi non convenzionali di ancoraggio che cagionano pericolo per i bagnanti nonché un rifiuto all'interno della Riserva. Le attività proseguiranno anche nel corso delle prossime settimane”. xa3/vbo/gtr
ROMA (ITALPRESS) - La campagna itinerante Mediterraneo da remare #PlasticFree 2023, promossa dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Marevivo e con l'adesione della Guardia Costiera, sbarca a Gaeta, lunedì 31 luglio, alle 17.00, presso ITS Academy Fondazione G. Caboto (Via Annunziata, 58 – Palazzo della Cultura). La tappa è organizzata in collaborazione con la Lega Navale Italiana – Sez. Gaeta e con il patrocinio del Comune di Gaeta.mgg/gsl
Alla scoperta delle spiagge italiane e della fuga verso il Nord in estate 2023.Vacanze al mare italiane, un lusso da 110 euro al giorno a famiglia. Ma gli italiani cercano rifugio nelle spiagge incontaminate della Danimarca.In esclusiva su Casa Italia Radio, Paolo Leccese ed Emiliano Cioffarelli, i conduttori di Bricks and Music, analizzano il mutamento delle abitudini dei vacanzieri italiani nel corso dell'estate 2023. La scelta delle spiagge italiane viene messa a confronto con la fuga verso il Nord Europa, alla ricerca di luoghi incantevoli e meno affollati.La stagione estiva del 2023 è arrivata con una notizia sconcertante per le famiglie italiane in cerca di una giornata al mare: il costo per trascorrere una giornata sotto l'ombrellone e con due lettini è aumentato del 13,4%, raggiungendo i 110 euro a famiglia. La situazione è stata approfondita durante l'ultima puntata della rubrica radiofonica Bricks and Music, condotta dai noti speaker Paolo Leccese ed Emiliano Cioffarelli, in onda tutte le mattine in esclusiva su Casa Italia Radio. Dal Salento a Forte dei Marmi, le spiagge italiane più ambite impongono tariffe elevate, con prezzi medi che oscillano tra i 30 e i 35 euro al giorno per uno stabilimento balneare medio. Un'escursione che varia a seconda delle località, raggiungendo picchi di 120 euro al giorno nelle strutture di lusso. Viareggio o Riccione si posizionano attorno ai 40 euro al giorno, mentre Gallipoli raggiunge cifre considerevoli, arrivando a 80 euro. Non mancano le località della Sardegna, che si collocano intorno ai 60 euro al giorno.Tuttavia, il viaggio tra le abitudini vacanziere degli italiani ha toccato anche un altro tasto dolente. Nella provincia di Ascoli Piceno, precisamente a Cupra Marittima, la Guardia Costiera ha effettuato un sequestro di attrezzature balneari in spiaggia libera. Dopo il tramonto, 95 pezzi tra ombrelloni, lettini e tavolini sono stati rimossi dalle spiagge abusivamente occupate, restituendo alla collettività circa 4000 metri quadri di spiaggia libera. Un'azione che pone l'accento sull'importanza del rispetto delle normative comunali sull'utilizzo del litorale marittimo.Tuttavia, alla luce di queste notizie, gli italiani stanno cercando alternative per le loro vacanze estive, e una delle mete più ambite è la Danimarca. In contrasto con le costose spiagge italiane, il Nord Europa offre scenari incantevoli e meno affollati, invitando i visitatori ad abbracciare lo stile di vita rilassato e l'hygge danese.VisitDenmark, l'ente turistico danese, ha fornito una mini-guida alle più belle spiagge della Danimarca. La spiaggia di Søndervig nello Jutland occidentale, amata dai danesi, si distingue per le sue dune di sabbia plasmate dalle correnti del Mare del Nord. Blåvand, vicino a Hvide Sande, offre una spiaggia lunga ben 40 km, perfetta per chi desidera immergersi nella natura incontaminata e cacciare ambra. La spiaggia di Blokhus, considerata una delle più belle del Nord Europa, con la sua sabbia bianca e dune protette dal vento, è un luogo straordinario da visitare. Mentre l'isola di Rømø, sulla costa occidentale danese, offre alcune delle più lunghe spiagge d'Europa, perfette per picnic e gite in dune buggy.La Danimarca, con il suo fascino naturale e la possibilità di evadere dalla folla estiva, si profila come una meta ideale per gli italiani che cercano nuove esperienze balneari e un'alternativa alle costose spiagge italiane.
ROMA (ITALPRESS) - Riparte dalle Marche Mediterraneo da remare #PlasticFree, la campagna promossa dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Marevivo e l'adesione della Guardia Costiera per il rispetto del Mare Nostrum e il contrasto all'inquinamento da plastiche. L'evento di lancio della 13a edizione si è svolto il 14 luglio a San Benedetto del Tronto presso la Lega Navale Italiana.mgg/
Al via Mediterraneo da remare, la campagna itinerante promossa dalla Fondazione UniVerde, in collaborazione con Marevivo e con l'adesione della Guardia Costiera, che quest'anno taglia il traguardo della 13esima edizione. Obiettivo dell'iniziativa è promuovere il turismo sostenibile sui litorali, l'uso di imbarcazioni ecologiche e lo stop all'inquinamento da plastiche nei mari con il focus #PlasticFree.mgg/gtr
Ancora tanti i punti da chiarire sul terribile naufragio di migranti avvenuto in Grecia al largo di Pylos- Nestoras nel Peloponneso. La versione della Guardia Costiera greca scricchiola sempre più di fronte ad iniziali contraddizioni e nuove prove.
Rassegna stampa del 15.06.23 | Il titolo della puntata di oggi è un frammento di una frase registrata dalla Guardia Costiera libica. A parlare un migrante probabilmente morto nel mare tra la Grecia e l'Italia nella notte di martedì in un naufragio che potrebbe essere uno dei peggiori di sempre: ad ora 79 morti, 104 messi in salvo e oltre 600 dispersi. Nella puntata di oggi ricostruiamo questa tragedia e andiamo all'origine del problema migratorio.
È entrato in vigore venerdì 5 maggio il provvedimento già approvato lo scorso 28 marzo - e di cui vi abbiamo parlato in questa news - che vieta per i prossimi tre anni la pesca di ricci di mare nelle acque pugliesi per consentire il ripopolamento dei fondali.Questa nuova norma riguarda esclusivamente la pesca e quindi non vieta la commercializzazione dei ricci di provenienza extra regionale (ovviamente tenendo conto che l'origine del prodotto deve essere certificata) anche per i ristoratori. Vigilerà la Guardia Costiera per il rispetto delle nuove norme.
Putin vuole spostare alcune armi nucleari tattiche in Bielorussia e la nave Ong finanziata da Banksy è ferma a Lampedusa su decisione della Guardia Costiera, in Libano si sono incartati da soli con l'ora legale e FdI ha presentato una proposta per abrogare il reato di tortura in Italia. Ivano Marescotti è venuto a mancare a 77 anni, a Hong Kong hanno "protestato" e Nvidia ha detto che le criptovalute non servono a niente. Buona giornata! --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vitamine-factanza/message
Naufragio, una dichiarazione che non vi aspettereste mai proprio da lui.Ora la Procura indaga sui soccorsi. E intanto Guardia Costiera, Frontex e Finanza fanno lo scarica barile.Covid, indagati Conte, Speranza, Fontana e altri per i morti del Bergamasco.Disastro ferroviario in Grecia, c'è l'ammissione del capostazione.Il governo Meloni vuole mezzo milione di immigrati.Per scriverci: dailyfive@cncmedia.itSeguici su Instagram:@emiliomola1@cnc_mediaDaily Five, ogni giorno dal lunedì al venerdì alle 17:00 con Emilio Mola.Una produzione CNC MediaDirezione creativa e post produzione Likeabee Creative CompanyMusica Giovanni Ursoleo
A cura di Daniele Biacchessi "Da lei sono giunte parole indegne sul naufragio di Cutro, quindi si deve dimettere". Inizia così il nuovo corso di Elly Schlein alla guida del Partito Democratico. "Ora ci spieghi perché la Guardia Costiera non è intervenuta. Utilizzeremo ogni atto ispettivo sulle responsabilità del ministro dell'Interno Piantedosi, ma anche dei ministri Giorgetti e Salvini sulla tragedia di Cutro", dice Schlein nel suo primo intervento alla Camera da segretaria del PD. Schlein chiede che si chiariscano dinamiche e responsabilità di quello che è accaduto, perché, in una sua testimonianza, il comandante della capitaneria di porto di Crotone ha detto che quelle persone si potevano salvare. Il PD attende le risultanze delle indagini, ma dal punto di vista delle responsabilità politiche, emette già una sentenza: dimissioni immediate del ministro dell'interno e una riflessione molto profonda di Giorgia Meloni. Secondo la ricostruzione di Piantedosi, l'assetto aereo Frontex che per primo ha individuato l'imbarcazione dopo le 22 del 25 febbraio a 40 miglia nautiche dall'Italia non aveva segnalato una situazione di pericolo o distress a bordo, evidenziando la presenza di una persona sopra coperta e altre sotto coperta e una buona galleggiabilità dell'imbarcazione. Poi c'è stato un peggioramento delle condizioni meteo. La maggioranza fa quadrato intorno al ministro, l'inchiesta prosegue e si giungerà prima o poi all'accertamento della verità. Se si dovessero però giudicare inchieste relative ad altri fatti analoghi del passato potremmo assistere al solito scaricabarile sulle responsabilità da parte delle varie istituzioni che dovrebbero vigilare ed intervenire per garantire la sicurezza in mare, così come previsto dalle leggi.
A cura di Daniele Biacchessi "Da lei sono giunte parole indegne sul naufragio di Cutro, quindi si deve dimettere". Inizia così il nuovo corso di Elly Schlein alla guida del Partito Democratico. "Ora ci spieghi perché la Guardia Costiera non è intervenuta. Utilizzeremo ogni atto ispettivo sulle responsabilità del ministro dell'Interno Piantedosi, ma anche dei ministri Giorgetti e Salvini sulla tragedia di Cutro", dice Schlein nel suo primo intervento alla Camera da segretaria del PD. Schlein chiede che si chiariscano dinamiche e responsabilità di quello che è accaduto, perché, in una sua testimonianza, il comandante della capitaneria di porto di Crotone ha detto che quelle persone si potevano salvare. Il PD attende le risultanze delle indagini, ma dal punto di vista delle responsabilità politiche, emette già una sentenza: dimissioni immediate del ministro dell'interno e una riflessione molto profonda di Giorgia Meloni. Secondo la ricostruzione di Piantedosi, l'assetto aereo Frontex che per primo ha individuato l'imbarcazione dopo le 22 del 25 febbraio a 40 miglia nautiche dall'Italia non aveva segnalato una situazione di pericolo o distress a bordo, evidenziando la presenza di una persona sopra coperta e altre sotto coperta e una buona galleggiabilità dell'imbarcazione. Poi c'è stato un peggioramento delle condizioni meteo. La maggioranza fa quadrato intorno al ministro, l'inchiesta prosegue e si giungerà prima o poi all'accertamento della verità. Se si dovessero però giudicare inchieste relative ad altri fatti analoghi del passato potremmo assistere al solito scaricabarile sulle responsabilità da parte delle varie istituzioni che dovrebbero vigilare ed intervenire per garantire la sicurezza in mare, così come previsto dalle leggi.
Di ora in ora emergono dettagli che evidenziano come il naufragio poteva essere evitato. Anche il comandante della Guardia Costiera ammette: “Potevamo salvarli”.Ecco la ricostruzione e la catena di errori.Strage ferroviaria in Grecia. Scontro frontale tra due treni. Decine di morti e feriti. Tra loro molti studenti. Arrestato il capostazione.Deficit all'8%. Per l'Istat buco e crescita sono colpa e merito del Superbonus.Per scriverci: dailyfive@cncmedia.itSeguici su Instagram:@emiliomola1@cnc_mediaDaily Five, ogni giorno dal lunedì al venerdì alle 17:00 con Emilio Mola.Una produzione CNC MediaDirezione creativa e post produzione Likeabee Creative CompanyMusica Giovanni Ursoleo
Giorgia Meloni è andata in Libia per parlare di gas e della Guardia Costiera, Israele forse ha lanciato dei droni contro l'Iran e a Gerusalemme sono riprese le violenze con i Palestinesi, e alcuni scienziati hanno scoperto come utilizzare una nuova sostanza antibiotica. Djokovic ha vinto gli Australian Open per la decima volta, in Nuova Zelanda hanno problemi di piogge, e anche in Madagascar. Buona giornata! --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vitamine-factanza/message
COVER - Nel 2019, due ricercatori di Harvard studiano vecchi documenti di Exxon sull'impatto delle emissioni di CO2 sul clima. Scoprono un grafico risalente al 1977 che prevede l'aumento delle temperature globali e corrisponde con incredibile precisione ai dati reali raccolti negli anni successivi. I ricercatori verificano e scoprono che la scienza dietro il grafico è solida. Nonostante quegli studi da lei stessa prodotti, Exxon nei decenni ha utilizzato una strategia simile a quella delle compagnie di sigarette "Tobacco Industry Playbook", che metteva in dubbio il legame fra fumo e malattie. Oggi, diverse associazioni e comunità hanno citato in giudizio le compagnie petrolifere per il loro impatto sul clima e questa analisi appena pubblicata impedirà a Exxon di difendersi contro le accuse di aver consapevolmente causato buona parte del cambiamento climatico.ITALIA - La presidente Meloni con i ministri Tajani e Piantedosi, sono volati in Libia per un accordo ENI-NOC da 8 miliardi di investimenti. Chiamato "Patto per il Mediterraneo", ha lo scopo di diversificare le fonti di gas e stabilizzare i flussi migratori. Ma la cosiddetta "Guardia Costiera" libica, a cui sono state donate 5 motovedette, ha commesso diverse violazioni dei diritti umani. Soltanto 3 giorni prima, come rivela un video, è stata minacciosa e incredibilmente aggressiva verso una nave di MSF che soccorreva migranti in difficoltà. Il video è stato pubblicato da Il Fatto Quotidiano.AL GORE A DAVOS - "Ma non stiamo vincendo! La crisi sta peggiorando più velocemente di quanto non stiamo implementando le soluzioni. Le emissioni sono ancora in aumento. Quando porteremo giù queste emissioni? Continuiamo a buttare 162 milioni di tonnellate di CO2 ogni singolo giorno e la quantità accumulata sta ora intrappolando tanto calore extra quanto sarebbe stato rilasciato da 600.000 bombe atomiche di classe Hiroshima, ogni singolo giorno! Questo è ciò che sta bollendo gli oceani, che crea questi fiumi atmosferici e le bombe d'acqua, risucchia l'umidità dalla terra e crea la siccità, scioglie i ghiacci e alza il livello del mare. E causa queste ondate di rifugiati climatici che si prevede raggiungeranno 1 miliardo in questo secolo.Guardate la xenofobia e le tendenze politiche autoritarie! Si sono sviluppate con soltanto pochi milioni di rifugiati. Cosa succederà con un miliardo? Perderemmo la nostra capacità di autogoverno in questo mondo. Dobbiamo agire ora, prima che sia troppo tardi.Abbiamo sentito parlare di divisioni in questa conferenza tra Nord e Sud e tra Est e Ovest, ma c'è un'altra divisione che sta diventando sempre più evidente tra coloro che sono abbastanza vecchi da avere potere e i giovani di questo mondo. Greta Thunberg è stata appena arrestata in Germania! E sono d'accordo con i suoi sforzi per fermare una miniera di carbone! I giovani in tutto il mondo stanno guardando ciò che stiamo facendo, guardano la Banca Mondiale e dicono: "Hey, avete un negazionista del clima alla guida della Banca Mondiale, quindi vi sorprende che stia completamente fallendo il suo compito?" Il Segretario Generale dice che tutti sanno che la Banca Mondiale sta fallendo in modo grave. Ora abbiamo il processo COP. Cosa dico a questi giovani attivisti che io formo in tutto il mondo quando vengono da me e mi dicono:"Sei d'accordo con l'insediamento dell'amministratore delegato di una delle più grandi compagnie petrolifere al mondo come presidente del COP? È davvero accettabile?"Non è questione di essere una brava persona ne di essere intelligenti ma l'apparenza di un conflitto di interessi mina la fiducia in un momento in cui gli attivisti per il clima, e parlo anche per loro qui sul palco, hanno concluso che le persone in posizione di autorità non stanno facendo il loro lavoro. Dobbiamo riformare queste istituzioni internazionali in modo che le persone di questo mondo, e inclusi i giovani di questo mondo, possano dire che siamo ora in grado di governare il nostro destino. Smetteremo di usare il cielo come una fogna a cielo aperto? Salviamo il futuro e diamo speranza.Possiamo farlo e ricordiamo che la volontà politica è una risorsa rinnovabile."FONTI:https://www.scientificamerican.com/article/exxons-own-models-predicted-global-warming-it-ignored-them/https://www.cnbc.com/2023/01/12/exxon-predicted-global-warming-with-remarkable-accuracy-study.htmlhttps://twitter.com/AndrewDessler/status/1128318113085366272/photo/1https://www.cbc.ca/radio/quirks/jan-14-exxon-s-excellent-climate-science-dolphins-drowned-out-by-noise-supersonic-but-boomless-and-more-1.6711740https://www.adnkronos.com/meloni-sabato-in-missione-in-libia-verso-firma-accordo-eni-noc_7yMWl9bVsxgSL3tU3eXqRohttps://www.rainews.it/maratona/2023/01/giorga-meloni-a-tripoli-sul-tavolo-la-questione-energia-e-il-nodo-migranti-e01c92dd-7d53-4ac0-b1d0-6c09299576bf.htmlhttps://www.ilfattoquotidiano.it/2023/01/25/migranti-geo-barents-intercetta-barca-in-difficolta-e-la-guardia-costiera-libica-minaccia-allontanatevi-o-esposti-al-fuoco-il-video-di-msf/6949605/Al Gore on World Economic Forum 2023 about fossil fuel industry and arresting Greta Thunberg in Germany on VimeoGruppo WA per ricevere SOLO le notifiche delle nuove puntate - https://chat.whatsapp.com/Fa6acDr4ddcFOWj5FShv9RLinkedIn Page: https://www.linkedin.com/company/19026854www.checlimafa.it
Non solo bagnini in spiaggia: presenti anche i cani, nostri amici a quattro zampe in grado di salvarci la vita Non solo animali d'affezione, i cani salvano vite umane. Sono i cani da salvataggio in acqua e fanno parte di una speciale Unità Cinofila che ha come obiettivo il supporto fisico al soccorritore nelle operazioni di salvataggio. Li amiamo incondizionatamente come loro fanno con noi. Sono anche un impegno quotidiano e di certo non sono giocattoli che mettiamo da parte quando ci stanchiamo di loro. Purtroppo ancora oggi combattiamo contro il fenomeno dell'abbandono più diffuso durante l'estate. Questi cani, se abbandonati, spesso fanno una brutta fine e se vengono salvati e recuperati finiscono nei canili sempre più pieni. Questi amabili animali, a volte vengono anche troppo amati e si cerca di umanizzarli, ridicolizzandoli con vestitini e ninnoli vari, facendoli diventare dei peluche. Cani "bagnini" Ci sono poi proprietari di cani che invece pensano ad unire l'utile al dilettevole e decidono di far diventare i loro amici a quattro zampe animali di pubblica utilità: è il caso dei cani da salvataggio in acqua, dove l'animale collabora con il suo amico umano che li guida nelle operazioni di salvataggio. Sono suddivisi in Unità dii Soccorso che supportano la Protezione Civile e la Guardia Costiera. Non tutte le razze sono adatte per questo lavoro; è necessario che abbiano determinati requisiti, anche se ci sono delle eccezioni. Labrador, Golden Retriever e Terranova sono le razze più adatte a svolgere questo tipo di lavoro e a diventare perfetti "bagnini" ma devono soddisfare alcuni importanti requisiti: per esempio, per essere idonei devono essere cani di grossa taglia con un peso minimo di 20 kg e avere una spessa pelliccia e resistenza fisica. Devono amare l'acqua ed essere predisposti al nuoto, essere obbedienti e imparare comandi specifici. Il compito dell'addestratore E' compito dell'addestratore cominciare ad insegnare al cane tra il primo e il secondo anno di vita, quando sono più ricettivi ; si inizia tramite giochi a terra che comprendono anche l'agility e in acqua per passare poi a vere e proprie esercitazioni di salvataggio tramite tecniche specifiche. Tutto questo permette al cane e al suo addestratore di diventare una vera e propria squadra, sempre pronti ad intervenire in qualsiasi momento ci sia bisogno. Sono sempre di più le spiagge in Italia dove possiamo trovare questi utili animali ed è un vero piacere incontrarli perché sono sempre simpatici ed affabili, ma soprattutto sempre attenti e pronti ad entrare in azione. Questi cani hanno una grossa responsabilità e noi dovremmo ringraziarli perché così sia noi che le nostre spiagge ci sentiremo più sicuri e protetti ogni qualvolta entriamo in acqua.
L'Istituto di ricerca Tethys studia da anni i mammiferi marini che si trovano nel "Santuario dei cetacei" fra Liguria e Corsica. Da poco ha messo in campo un nuovo strumento di monitoraggio e identificazione degli animali: un grande drone pilotato dalla Guardia Costiera. Ne parliamo con Sabina Airoldi, responsabile delle ricerche Tethys e Daniele Giannelli, Comandante Guardia costiera. Paolo Valentino, giornalista del Corriere della Sera, ha scritto un ampio articolo su una famosa vicenda: la battaglia di Waterloo, che si svolse il 18 giugno del 1815 e che si concluse con oltre 20 mila morti sommando francesi e inglesi. Ma che fine fecero le due mila tonnellate di ossa dei caduti in battaglia? Le usarono per raffinare lo zucchero di canna... Così ci racconta Paolo Valentino.
Si parla con Martina Scalini ideatrice e regista del documentario Speck una vita cambiata, prodotto da Essere Animali, della settimana Veg, con Carmelo Isgrò del Mume della Giornata mondiale degli Oceani, dei 33 anni della Guardia Costiera, di Festivalmar a Milano e scopriamo che Martina avrebbe voluto essere il suo gatto o un maiale
Adrian Loya conosce Lisa e Anna, novelle spose, mentre tutti e tre lavorano nella Guardia Costiera degli Stati Uniti. Adrian e Lisa diventano molto amici, ma una sera succede qualcosa che porterà Adrian a fare qualcosa di impensabile.
Adrian Loya conosce Lisa e Anna, novelle spose, mentre tutti e tre lavorano nella Guardia Costiera degli Stati Uniti. Adrian e Lisa diventano molto amici, ma una sera succede qualcosa che porterà Adrian a fare qualcosa di impensabile.
Con una parte del Parlamento divisa, l'Italia ha approvato il rifinanziamento della missione in Libia che include il sostegno alla Guardia Costiera libica quasi all'unanimità. Poco prima, l'aula aveva bocciato una risoluzione presentata da 30 deputati di PD, M5S, LEU e +Europa che chiedeva la chiusura della missione, perché rifinanziarla avrebbe significato «continuare a sostenere direttamente e indirettamente la deportazione di uomini, donne e bambini nei centri di detenzione in Libia». Ne abbiamo parlato con Matteo Villa di Ispi, Arturo Varvelli, direttore della sede romana dello European Council on Foreign Relations, Daniele Raineri de Il Foglio, Diana Eltahawy, vicedirettrice Amnesty International per il Medio Oriente e il Nord Africa, e Beatrice Lau di Msf.
Il risultato di quattro anni di accordi con la Guardia Costiera Libica sono lì da vedere, e non sono certo positivi. E' ora di smettere di finanziarla. Ne parliamo con l'Onorevole Matteo Orfini. See omnystudio.com/listener for privacy information.
Si avvicina il processo civile per i morti di Covid della bergamasca nella prima ondata: sarà con noi l'ex consulente dell'Oms Francesco Zambon che ha denunciato il non aggiornamento del piano pandemico italiano. Scuola, l'anno prossimo le lezioni in presenza potrebbero essere legate alla vaccinazione? Ci spiegherà la sua proposta Raffaele Donini assessore alla salute dell'Emilia Romagna e coordinatore degli assessori alla salute nella Conferenza delle Regioni. Con noi anche Maddalena Gissi segretaria generale della Cisl Scuola. E voi li state vaccinando i vostri figli? Lavoro, partono i licenziamenti dopo l'eliminazione del blocco: presidio a Linate die lavoratori del trasporto aereo. Prosegue anche il presidio dei lavoratori della Giannetti Ruote nel monzese. In chiusura collegamento con il nostro Emanuele Valenti in Libia, proprio nel giorno in cui in Parlamento comincia la discussione sul rifinanziamento delle missioni estere, compresa quella della cosiddetta Guardia Costiera libica.
Si avvicina il processo civile per i morti di Covid della bergamasca nella prima ondata: sarà con noi l'ex consulente dell'Oms Francesco Zambon che ha denunciato il non aggiornamento del piano pandemico italiano. Scuola, l'anno prossimo le lezioni in presenza potrebbero essere legate alla vaccinazione? Ci spiegherà la sua proposta Raffaele Donini assessore alla salute dell'Emilia Romagna e coordinatore degli assessori alla salute nella Conferenza delle Regioni. Con noi anche Maddalena Gissi segretaria generale della Cisl Scuola. E voi li state vaccinando i vostri figli? Lavoro, partono i licenziamenti dopo l'eliminazione del blocco: presidio a Linate die lavoratori del trasporto aereo. Prosegue anche il presidio dei lavoratori della Giannetti Ruote nel monzese. In chiusura collegamento con il nostro Emanuele Valenti in Libia, proprio nel giorno in cui in Parlamento comincia la discussione sul rifinanziamento delle missioni estere, compresa quella della cosiddetta Guardia Costiera libica.
Quanto è pericoloso il mare senza leggi condivise e applicate? Quanto sono pericolose le rotte della pesca? Abbiamo viaggiato fino alla Manica, dove ieri 80 pescherecci francesi hanno protestato davanti alle acque dell'Isola di Jersey, attirando due navi della Marina Britannica: ne abbiamo parlato con Jean Luc Bourgeaux (deputato dei Repubblicani di St.Malo) e Marie Carof-Gadel (giornalista di Ouest-France, che si trovava a bordo di uno dei pescherecci). Subito dopo siamo tornati nel Mediterraneo, per raccontare tutti i risvolti del caso Aliseo, il peschereccio italiano mitragliato dalla Guardia Costiera libica: ne abbiamo parlato con Antonio Leandro (docente di Diritto Internazionale del Mare - Università Aldo Moro di Bari), con Salvatore Quinci (sindaco di Mazara del Vallo) e con Umberto Profazio (ricercatore della Nato College Foundation, esperto di Libia).
Cresce la tensione tra Italia e Libia dopo che tre pescherecci italiani - in navigazione verso Mazara del Vallo - sono stati raggiunti dai colpi di mitragliatrice di una motovedetta militare libica. Il comandante Giuseppe Giacalone, al timone dell'Aliseo, è anche rimasto ferito a un braccio.
Abbiamo viaggiato nelle acque al largo della Libia, dove ieri si è verificato un nuovo, spaventoso naufragio. Chi sarebbe dovuto intervenire per evitare la morte di 130 persone? Lo abbiamo chiesto ad Abu Bakr al-Tajouri (ufficiale della Guardia Costiera libica), Chris Borowski (portavoce Frontex), Valentina Furlanetto (giornalista di Radio24) e Chiara Denari (ONG Alarm Phone). Subito dopo siamo andati a Giacarta, dove domani si svolgerà un vertice dell'ASEAN che potrebbe determinare il futuro del Myanmar: ne abbiamo parlato con Michelangelo Pipan (ex ambasciatore in Thailandia e vice presidente dell'associazione Italia-Asean) e con Jurgen Ruland (ex professore di Relazioni Internazionali all'Università di Friburgo ed esperto di ASEAN).
Con Alessandro Zan parliamo del suo ddl contro l'omotransfobia: quando comincerà finalmente il suo percorso al Senato? Da oggi in Lombardia gli over 80 che non hanno avuto un appuntamento per il vaccino si possono mettere in coda in ospedale: andiamo a vedere come va. Infine la visita di Mario Draghi in Libia, tra diplomazia, affari e complimenti alla Guardia Costiera libica
Con Alessandro Zan parliamo del suo ddl contro l'omotransfobia: quando comincerà finalmente il suo percorso al Senato? Da oggi in Lombardia gli over 80 che non hanno avuto un appuntamento per il vaccino si possono mettere in coda in ospedale: andiamo a vedere come va. Infine la visita di Mario Draghi in Libia, tra diplomazia, affari e complimenti alla Guardia Costiera libica
Negli scorsi anni l'Italia ha donato motovedette alla Guardia Costiera libica, ma - sorpresa sorpresa! adesso la Guardia è una formidabile arma di ricatto per trattenere o meno immigrati sulle rotte mediterranee in mano a Recep Tayyp Erdogan, il presidente turco. Antonino D'Anna ne parla con Nello Scavo, collega di Avvenire e scrittore, nel corso del faccia a faccia dalle 11.00 in poi. E nella prima parte si fa il punto della situazione con l'onorevole Lorenzo Viviani (Lega) sui nostri marittimi da due mesi bloccati nella Libia del generale Haftar: che cosa sta succedendo?
En Italie, l’ancien ministre de l’Intérieur et chef de file de la Ligue, Matteo Salvini, est convoqué pour une audience préliminaire au tribunal de Catane, en Sicile, ce samedi. Il est accusé d’abus de pouvoir et de séquestration de personnes. Un procès injuste estiment ses soutiens. Les deux chefs d’accusation portent sur sa décision en tant qu’ancien ministre de l’Intérieur d’attendre six jours avant de faire débarquer sur la terre ferme les 115 migrants pris en charge à bord du navire Gregoretti de la Guardia Costiera en fin juillet 2019. Un rendez-vous judiciaire que la Ligue a transformé en grand rassemblement de soutien à Matteo Salvini.
Si parla con Sara Turetta, fondatrice di Save the dogs and other animals Italia, del suo libro I cani, la mia vita, Sonda edizioni, ma anche di Aurelio Visalli, Guardia Costiera morto nel salvataggio di un ragazzo, del processo per l'uccisione dell'Orsa KJ2 in Trentino, del referendum in Svizzera sul Lupo, del murales in via Palmanova, di Pao, di Lucamaleonte, degli uccelli, del loro cervello, dell'Università di Tubinga
Si parla con Sara Turetta, fondatrice di Save the dogs and other animals Italia, del suo libro I cani, la mia vita, Sonda edizioni, ma anche di Aurelio Visalli, Guardia Costiera morto nel salvataggio di un ragazzo, del processo per l'uccisione dell'Orsa KJ2 in Trentino, del referendum in Svizzera sul Lupo, del murales in via Palmanova, di Pao, di Lucamaleonte, degli uccelli, del loro cervello, dell'Università di Tubinga
Si parla con Sara Turetta, fondatrice di Save the dogs and other animals Italia, del suo libro I cani, la mia vita, Sonda edizioni, ma anche di Aurelio Visalli, Guardia Costiera morto nel salvataggio di un ragazzo, del processo per l'uccisione dell'Orsa KJ2 in Trentino, del referendum in Svizzera sul Lupo, del murales in via Palmanova, di Pao, di Lucamaleonte, degli uccelli, del loro cervello, dell'Università di Tubinga
Demente del giorno: Ruba in spiaggia ma non si accorge che era nel "lido dei Carabinieri"!Ha rubato uno zaino alla Plaia di Catania, ma era di un militare dell'Arma, all'interno del lido del carabiniere. Massimiliano Longhitano, 39 anni, è accusato di tentato furto: dopo essersi introdotto nell'arenile del lido, attraverso la confinante spiaggia libera, si è impossessato dello zaino di un militare in pensione, lasciato incustodito sotto l'ombrellone.Sicuro di aver portato a termine il colpo non ha fatto i conti con un altro bagnante-carabiniere che, con l'aiuto di un amico ospite del lido, un militare della Guardia Costiera, lo ha immediatamente bloccato e consegnato all'equipaggio del radiomobile. Longhitano, trattenuto inizialmente in camera di sicurezza, è stato ammesso al giudizio per direttissima: al termine dell'udienza, il giudice gli ha imposto di far ‘visita' ai carabinieri della Stazione di Librino per due volte al giorno per l'obbligo di presentazione#DDTdementedelgiorno #notiziecuriose #dementedelgiorno #notiziestrane #notizie #demente #notiziedelgiorno
Demente del giorno: Ruba in spiaggia ma non si accorge che era nel "lido dei Carabinieri"! Ha rubato uno zaino alla Plaia di Catania, ma era di un militare dell'Arma, all'interno del lido del carabiniere. Massimiliano Longhitano, 39 anni, è accusato di tentato furto: dopo essersi introdotto nell'arenile del lido, attraverso la confinante spiaggia libera, si è impossessato dello zaino di un militare in pensione, lasciato incustodito sotto l'ombrellone. Sicuro di aver portato a termine il colpo non ha fatto i conti con un altro bagnante-carabiniere che, con l'aiuto di un amico ospite del lido, un militare della Guardia Costiera, lo ha immediatamente bloccato e consegnato all'equipaggio del radiomobile. Longhitano, trattenuto inizialmente in camera di sicurezza, è stato ammesso al giudizio per direttissima: al termine dell'udienza, il giudice gli ha imposto di far ‘visita' ai carabinieri della Stazione di Librino per due volte al giorno per l'obbligo di presentazione #DDTdementedelgiorno #notiziecuriose #dementedelgiorno #notiziestrane #notizie #demente #notiziedelgiorno
La questione migratoria è stato uno dei grandi rimossi della politica degli ultimi mesi, schiacciata da altre priorità e soprattutto dalla crisi sanitaria ed economica. Tuttavia, nelle ultime settimane si è tornati a prima a discutere del rifinanziamento della cosiddetta Guardia Costiera libica e poi negli ultimi giorni sull’aumento degli sbarchi sulle coste italiane.Proprio parlando di Libia, recentemente ASGI, insieme al Cairo Institute for Human Rights Studies, ha presentato un ricorso contro Italia, Malta e Libia di fronte al Comitato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite per conto di due persone il cui diritto di lasciare la Libia è stato violato dalle intercettazioni e dal ritorno forzato in Libia effettuato appunto come dicevamo dalla cosiddetta guardia costiera libica. Su quali basi si fonda? Lo racconta Lorenzo Trucco, avvocato e presidente di ASGI, l'associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione.
La questione migratoria è stato uno dei grandi rimossi della politica degli ultimi mesi, schiacciata da altre priorità e soprattutto dalla crisi sanitaria ed economica. Tuttavia, nelle ultime settimane si è tornati a prima a discutere del rifinanziamento della cosiddetta Guardia Costiera libica e poi negli ultimi giorni sull’aumento degli sbarchi sulle coste italiane.Proprio parlando di Libia, recentemente ASGI, insieme al Cairo Institute for Human Rights Studies, ha presentato un ricorso contro Italia, Malta e Libia di fronte al Comitato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite per conto di due persone il cui diritto di lasciare la Libia è stato violato dalle intercettazioni e dal ritorno forzato in Libia effettuato appunto come dicevamo dalla cosiddetta guardia costiera libica. Su quali basi si fonda? Lo racconta Lorenzo Trucco, avvocato e presidente di ASGI, l'associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione.
E' partita nella giornata di oggi, la prima puntata della nuova rubrica di Radio Punto Zero in collaborazione con la Capitaneria di Porto di Trieste, che per tutta l'estate vi accompagnerà alla scoperta della situazione e delle condizioni del mare sulle coste del Friuli Venezia Giulia, con maggiori approfondimenti sulla sicurezza in mare, sull'ambiente marino e sugli sport acquatici. Appuntamento ogni venerdì alle 12.45 e in replica al sabato alle 10.30 In questa prima puntata, inaugurata con l'Ammiraglio Vincenzo Vitale, oltre alla situazione del mare, è stato trattato il tema sicurezza legato anche all'operazione “Mare Sicuro 2020”, coordinata su tutto il territorio nazionale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto per garantire la sicurezza delle attività turistico-nautiche e la salvaguardia della vita umana in mare nel corso della stagione balneare. Nell'ambito della regione Friuli Venezia Giulia, l'operazione sarà condotta da pattuglie terrestri e motovedette delle Capitanerie di porto di Trieste, Monfalcone, Grado, Porto Nogaro e Lignano Sabbiadoro, sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Trieste. Il servizio vede impegnati tredici mezzi nautici, pronti a garantire il rispetto del divieto di accesso, da parte di unità a motore, kite-surf o altre unità veloci, nella fascia riservata alla balneazione, e circa 150 donne e uomini della Guardia Costiera, con l'obiettivo principale di assicurare una forte attività di prevenzione degli incidenti e di vigilanza per il sicuro ed ordinato svolgimento della balneazione e del turismo nautico. Il personale della Guardia Costiera assicura il massimo impegno per garantire agli utenti del mare, anche nelle particolari condizioni imposte dall'emergenza, la possibilità di trascorrere nella nostra regione un'estate serena, nelle migliori condizioni di sicurezza; si ricorda che ventiquattr'ore su ventiquattro, componendo da telefono fisso o mobile il numero 1530, è possibile segnalare una situazione di emergenza o di pericolo direttamente alla sala operativa che vigila sul luogo più vicino a quello ove occorre intervenire. Per riascoltare l'intervista all'Ammiraglio:
«Un Paese che consente ad una Ong di issare la propria bandiera su una nave, poi non si può girare dall’altra parte. Grazie dunque alla Spagna per aver offerto un porto alla Open Arms, anche se con troppi giorni di ritardo». Lo ha scritto su Facebook il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. «La nostra Guardia Costiera è ora a disposizione, ed è pronta ad accompagnare l’Ong verso il porto spagnolo, con tutto il sostegno tecnico necessario, per far sbarcare lì tutti i migranti a bordo,» ha fatto sapere Toninelli, che ha aggiunto: «Auspico che il comandante della nave non si opponga. Sarebbe del tutto incomprensibile». Il ministro ha concluso ribadendo che «è quanto mai necessario e impellente cambiare il Regolamento di Dublino».
La voce del cofondatore di Life After Hate, un'organizzazione che negli Stati Uniti aiuta suprematisti bianchi ed estremisti a uscire dalla spirale della violenza. La sua carriera di gang-leader, gli scontri in prigione, gli anni di isolamento in massima sicurezza prima del cambiamento totale. Sammy Rangel racconta le origine dell'odio e il dramma delle famiglie che assistono al cambiamento dei figli e cercano di convincerli a chiedere aiuto, prima che sia troppo tardi.Sono stati più di mille i morti nel 2019 nei vari naufragi nel Mediterraneo. Tutte persone senza nome, senza volto e senza un'identità precisa. Il tentativo di rendere giustizia all'umanità delle vittime, nel film "Un Unico Destino", di Fabrizio Gatti, giornalista de L'Espresso, che dà voce a tre medici sopravvissuti al naufragio. Era l'11 ottobre del 2013, al largo di Lampedusa, e in quella strage morirono 268 migranti tra cui 60 bambini. Era un'imbarcazione carica di medici siriani che fuggivano dalla Libia con le loro famiglie e molti dei sopravvissuti sono in attesa di risposte, di capire perché i soccorsi non arrivarono. Tra gli ospiti anche l'avvocato Arturo Salerni, che rappresenta le parti civili e l'avvocato Luca Ciaglia, legale dell'ufficiale della Guardia Costiera che rischia il rinvio a giudizio per omissione di soccorso.La fotografia della generazione dei ragazzi italiani nel lavoro di ricerca di Laboratorio Adolescenza. Ospite il presidente, giornalista e collaboratore del Corriere, Maurizio Tucci. E infine la rubrica Spunti a Meno Venti, con il racconto di Cecilia, una ragazza che, dopo la maturità scientifica, è partita per lo Zambia e ne è tornata carica di riflessioni e immagini. Ospiti: Sammy Rangel, cofondatore di Life After Hate; Fabrizio Gatti, giornalista; Arturo Salerni, avvocato; Luca Ciaglia, avvocato; Maurizio Tucci, giornalista; Cecilia Alberti, maturata al Liceo Scientifico Einstein di Milano.
La voce del cofondatore di Life After Hate, un'organizzazione che negli Stati Uniti aiuta suprematisti bianchi ed estremisti a uscire dalla spirale della violenza. La sua carriera di gang-leader, gli scontri in prigione, gli anni di isolamento in massima sicurezza prima del cambiamento totale. Sammy Rangel racconta le origine dell'odio e il dramma delle famiglie che assistono al cambiamento dei figli e cercano di convincerli a chiedere aiuto, prima che sia troppo tardi.Sono stati più di mille i morti nel 2019 nei vari naufragi nel Mediterraneo. Tutte persone senza nome, senza volto e senza un'identità precisa. Il tentativo di rendere giustizia all'umanità delle vittime, nel film "Un Unico Destino", di Fabrizio Gatti, giornalista de L'Espresso, che dà voce a tre medici sopravvissuti al naufragio. Era l'11 ottobre del 2013, al largo di Lampedusa, e in quella strage morirono 268 migranti tra cui 60 bambini. Era un'imbarcazione carica di medici siriani che fuggivano dalla Libia con le loro famiglie e molti dei sopravvissuti sono in attesa di risposte, di capire perché i soccorsi non arrivarono. Tra gli ospiti anche l'avvocato Arturo Salerni, che rappresenta le parti civili e l'avvocato Luca Ciaglia, legale dell'ufficiale della Guardia Costiera che rischia il rinvio a giudizio per omissione di soccorso.La fotografia della generazione dei ragazzi italiani nel lavoro di ricerca di Laboratorio Adolescenza. Ospite il presidente, giornalista e collaboratore del Corriere, Maurizio Tucci. E infine la rubrica Spunti a Meno Venti, con il racconto di Cecilia, una ragazza che, dopo la maturità scientifica, è partita per lo Zambia e ne è tornata carica di riflessioni e immagini. Ospiti: Sammy Rangel, cofondatore di Life After Hate; Fabrizio Gatti, giornalista; Arturo Salerni, avvocato; Luca Ciaglia, avvocato; Maurizio Tucci, giornalista; Cecilia Alberti, maturata al Liceo Scientifico Einstein di Milano.
Sea Watch, Guardia Costiera contesta irregolarità nave, con Massimiliano Perna, Genova, funerale Lerry Prince, le voce e la cronaca di Alessandra Fava, Rassegna stampa America Latina di Alfredo Somoza (seconda parte)
Sea Watch, Guardia Costiera contesta irregolarità nave, con Massimiliano Perna, Genova, funerale Lerry Prince, le voce e la cronaca di Alessandra Fava, Rassegna stampa America Latina di Alfredo Somoza (seconda parte)
I giudici del Tribunale dei Ministri di Catania ha inoltrato al Senato l'«autorizzazione a procedere in giudizio» nei confronti di Matteo Salvini per il caso della nave Diciotti. La Procura di Catania aveva chiesto l'archiviazione dell'inchiesta sulla nave della Guardia Costiera a cui il Ministro degli Interni aveva impedito di sbarcare i 174 migranti presenti a bordo.La richiesta di archiviazione era fondata sul fatto che fosse un atto politico, quindi non sindacabile dal potere giudiziario, ma la decisione del Tribunale dei Ministri ribadisce la necessità che, in uno Stato di diritto, tutti i poteri debbano sottostare alla legislazione. La reazione del ministro Salvini è sprezzante, e si ribadisce la volontà di proseguire sulla medesima linea finora adottata, anche se quello delineato dal Tribunale è un reato gravissimo.Ora, con il passaggio al Senato, la questione si fa puramente politica: Salvini può contare sul sicuro appoggio del suo partito, di Forza Italia e di Fratelli d'Italia, quindi potrebbero esserci i numeri per respingere l'inchiesta anche con l'opposizione del Movimento 5 Stelle. Non è però da escludere il coinvolgimento della Corte Costituzionale.Ne parla Luca Mario Masera, collaboratore di Asgi.
I giudici del Tribunale dei Ministri di Catania ha inoltrato al Senato l'«autorizzazione a procedere in giudizio» nei confronti di Matteo Salvini per il caso della nave Diciotti. La Procura di Catania aveva chiesto l'archiviazione dell'inchiesta sulla nave della Guardia Costiera a cui il Ministro degli Interni aveva impedito di sbarcare i 174 migranti presenti a bordo.La richiesta di archiviazione era fondata sul fatto che fosse un atto politico, quindi non sindacabile dal potere giudiziario, ma la decisione del Tribunale dei Ministri ribadisce la necessità che, in uno Stato di diritto, tutti i poteri debbano sottostare alla legislazione. La reazione del ministro Salvini è sprezzante, e si ribadisce la volontà di proseguire sulla medesima linea finora adottata, anche se quello delineato dal Tribunale è un reato gravissimo.Ora, con il passaggio al Senato, la questione si fa puramente politica: Salvini può contare sul sicuro appoggio del suo partito, di Forza Italia e di Fratelli d'Italia, quindi potrebbero esserci i numeri per respingere l'inchiesta anche con l'opposizione del Movimento 5 Stelle. Non è però da escludere il coinvolgimento della Corte Costituzionale.Ne parla Luca Mario Masera, collaboratore di Asgi.
Lo scorso 7 ottobre al largo della Corsica un incidente ha coinvolto due navi: una motonave ha colliso con una portacontainer. L’incidente è avvenuto a circa 14 miglia da Capo Corso, coinvolgendo un tratto di mare molto importante per la fauna, conosciuto anche come il Santuario dei Cetacei. La collisione ha provocato il rilascio di un’enorme quantità di benzina che si è propagata per diversi chilometri prima dell’intervento dei mezzi anti-inquinamento della Guardia Costiera. Perché la benzina non si scioglie in mare? Quali sono i pericoli per la fauna marina? Se anche tu ti sei posto queste domande, ti rispondo subito in questa puntata! Guarda il video sul nostro canale: https://youtu.be/EFr67_thM24 Rimani in contatto con noi: https://myurls.co/clipnotes
Dove si parla con ANDREA MORELLO, direttore di Sea Shepherd Italia, di Operazione Siso, di Capodoglio, di Isole Eolie, di reti illegali, di Guardia Costiera, di Delfini, di Totani, di pescatori, di Careta Careta, di Stromboli, di Salina, di Filicudi, di Aeolian island Preservation Fund, di granita, di ENRICO SALIERNO
Dove si parla con ANDREA MORELLO, direttore di Sea Shepherd Italia, di Operazione Siso, di Capodoglio, di Isole Eolie, di reti illegali, di Guardia Costiera, di Delfini, di Totani, di pescatori, di Careta Careta, di Stromboli, di Salina, di Filicudi, di Aeolian island Preservation Fund, di granita, di ENRICO SALIERNO (seconda parte)
Dove si parla con ANDREA MORELLO, direttore di Sea Shepherd Italia, di Operazione Siso, di Capodoglio, di Isole Eolie, di reti illegali, di Guardia Costiera, di Delfini, di Totani, di pescatori, di Careta Careta, di Stromboli, di Salina, di Filicudi, di Aeolian island Preservation Fund, di granita, di ENRICO SALIERNO (seconda parte)
In mare ma non in terra. Nave Diciotti è ferma a Catania con i 177 migranti, la Marina li salva e Salvini non li vuole fare scendere. Ne parliamo con l'ammiraglio Vittorio Alessandro, ex Guardia Costiera, che denuncia il caos che questa procedura senza leggi sta causando. E da Catania, Claudia Urzì di USB ci aggiorna dal porto. (prima parte)
In mare ma non in terra. Nave Diciotti è ferma a Catania con i 177 migranti, la Marina li salva e Salvini non li vuole fare scendere. Ne parliamo con l'ammiraglio Vittorio Alessandro, ex Guardia Costiera, che denuncia il caos che questa procedura senza leggi sta causando. E da Catania, Claudia Urzì di USB ci aggiorna dal porto. (prima parte)
"Una Nave della Marina Militare, della Guardia Costiera è una nave istituzionale. Impedire che entri in un porto dello Stato, significa porre in contrapposizione lo Stato con sé stesso e minarne l'unitarietà. È inaccettabile". Parole, dure e indirizzate al ministro Salvini, del comandante Gregorio de Falco neo senatore pentastellato ospite a I Funamboli in apertura di programma. Nella seconda parte di trasmissione un ingegnere dotato di super memoria e un imprenditore velista in sedia a rotelle che ha attraversato l'Atlantico a bordo di un catamarano
"Una Nave della Marina Militare, della Guardia Costiera è una nave istituzionale. Impedire che entri in un porto dello Stato, significa porre in contrapposizione lo Stato con sé stesso e minarne l'unitarietà. È inaccettabile". Parole, dure e indirizzate al ministro Salvini, del comandante Gregorio de Falco neo senatore pentastellato ospite a I Funamboli in apertura di programma. Nella seconda parte di trasmissione un ingegnere dotato di super memoria e un imprenditore velista in sedia a rotelle che ha attraversato l'Atlantico a bordo di un catamarano
Pandora TVLa Russia vende d’un colpo metà del suo credito verso gli USA La Russia, in modo del tutto inatteso, ha venduto 47,5 miliardi di dollari di certificati di credito del Tesoro americano. Ne aveva 96,2, quindi ha quasi dimezzato. Il significato di una tale clamorosa svolta non è ancora chiaro, sebbene il suo contenuto politico appaia evidente. Come non meno evidente è l’inizio della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti. Mai in precedenza la Russia aveva fatto una mossa di tale portata, sebbene fosse in corso un graduale e sistematico processo di riduzione dell’investimento russo in dollari fin dal 2013. Allora il volume del credito russo presso la Federal Reserve era di oltre 150 miliardi di dollari. Ora la Russia è scesa al 22-esimo posto tra i creditori, al livello della Svezia e dell’Olanda.La Germania si spacca Prosegue la profonda crisi di governo che scuote la Germania e la Grosse Coalition a soli tre mesi dalla sua installazione. Due elementi hanno provocato la presa di posizione di Seehofer che ha accelerato la crisi: l’avvicinarsi delle elezioni di ottobre in Baviera dove la Csu rischia di perdere la maggioranza assoluta a favore delle posizioni anti-immigrazione di AfD; e la nascita di un “asse”promosso dall’Italia di Matteo Salvini che vede tra i leaders il premier ungherese Viktor Orban e il cancelliere austriaco Sebastian Kurz. L’immigrazione spacca dunque l’Europa. Italia contro Francia, Spagna contro Italia, Austria e Ungheria contro tutti e ora cristiano-sociali tedeschi contro cristiano-democratici tedeschi. Una diatriba potenzialmente più devastante di quelle transfrontaliere che rischia di produrrebbe il collassamento della coalizione tedesca, che farebbe perdere alla Merkel la maggioranza in Parlamento. Il CSU ha fretta, tant'e' vero che ha programmato per oggi una riunione per decidere il da farsi, nonostante i toni sulla stampa si siano leggermente distesi durante il weekend: "Nessuno nel CSU ha interesse nel mandare via la premier o distruggere la coalizione”, commenta Seehofer intervistato dal Bild am Sonntag, "quello che vogliamo e' una soluzione a lungo termine che consenta di rigettare i rifugiati al confine”. Seehofer ha già condiviso alcune valutazioni con Salvini che domani, martedì 19 giugno, incontrerà il ministro austriaco, Herbert Kickl. Mentre il premier italiano, Giuseppe Conte, oggi incontra Angela Merkel, dopo avere fatto visita a Emmanuel Macron venerdì scorso. Donald Trump, concentrato nella sua guerra economica che mira a riequilibrare la bilancia commerciale USA, in un'intervista a Fox News, parlando di Giuseppe Conte, ha chiosato: "Sembra che essere duri sull'immigrazione ora paghi”.Che ne sarà dei migranti sbarcati in Spagna? La nave Aquarius, di Sos Méditerranée e Medici Senza Frontiere, e' sbarcata ieri, in mondovisione, nel porto spagnolo di Valencia assieme alle italiane Dattilo, della Guardia Costiera e Orione, della Marina Militare. A bordo delle tre imbarcazioni, 630 rifugiati provenienti da 26 paesi diversi. I richiedenti asilo sarranno identificati e registrati ed otterranno un permesso temporaneo di 45 giorni. Dopo di che, l’ignoto. Si prevede anche il silenzio mediatico. La Francia di Macron, che si rifiuta di accogliere rifugiati via mare, si e' dimostrata pronta ad accogliere via terra parte parte degli sbarcati. "Chiederemo alle nostre navi, alla Guardia costiera di stare più vicini alle coste italiane, perchè in Mediterraneo ci sono tanti Paesi che possono intervenire, il Nord Africa, Francia, Spagna, Francia, Portogallo: non possiamo permetterci di portare mezza Africa sul territorio italiano" Così il ministro dell'Interno, Matteo Salvini nel programma 'L'arena' su La7. Interpellato dal Corriere della Sera, il Ministro continua: "Il governo italiano promuoverà interventi di sviluppo in Africa, per arginare l'immigrazione verso l'Europa. Non stiamo facendo niente di eccezionale ma qualcosa di assolutamente normale (...). Lo facciamo educatamente ma è finita la pacchia per i trafficanti di esseri umani che stanno facendo far soldi alle cooperative e alle ong." Il primo Ministro Giuseppe Conte insiste nel rivedere gli accordi di Dublino che impongono al paese in cui avviene lo sbarco il dovere di fornire asilo, senza distribuire le responsabilita' fra i paesi membri dell'Unione. Continua il supporto francese all’Arabia Saudita nello Yemen Le truppe della coalizione araba a guida saudita hanno occupato l'aeroporto di al-Hudayda dopo due giorni di combattimenti. Lo hanno riferito, sabato, membri dell'entourage del presidente yemenita in esilio, Mansour Hadi. Ma e' del giorno seguente la notizia, diffusa da fonti Houthi, del ripristino del controllo sull'aeroporto a seguito di un contrattacco. Sul terreno al fianco delle truppe emiratine, stando a quanto scrive Le Figaro citando due fonti militari, ci sarebbero anche uomini delle forze speciali francesi, ma non e' chiaro se siano direttamente coinvolti negli scontri. La notizia e' stata recentemente comunicata anche da una fonte parlamentare francese, mentre nessuna conferma, ne' smentita, arriva dal ministero della Difesa di Parigi. Nel frattempo, la situazione umanitaria si fa sempre piu' grave, tanto che il Consiglio di sicurezza dell'Onu, riunitosi giovedi', ha chiesto alle parti in conflitto di permettere il transito dei convogli umanitari dai porti di al-Hudayda e di al-Salif. Il Consiglio di sicurezza si riunira' nuovamente oggi, a porte chiuse, con la partecipazione dell'inviato speciale dell'Onu per lo Yemen, Martin Griffiths, che aggiornera' gli Stati membri sulle trattative con gli Houthi a Sana'a per il trasferimento di al-Hudayda sotto l'amministrazione indipendente dell’Onu. Contrari gli Emirati Arabi. Macedonia del Nord: UE e Nato aprono un’altra crisi nei Balcani Nonostante il dissenso del presidente macedone, Gjorge Ivanov, i ministri degli Esteri di Atene e di Skopje hanno firmato, domenica 17 giugno, l'accordo sulla ridenominazione dell'ex repubblica jugoslava in "Macedonia del Nord". Con loro, anche il vice Segretario generale delle Nazioni Unite, Rosemary DiCarlo, il capo della diplomazia europea, Federica Mogherini e il commissario europeo per l'allargamento, Johannes Hahn. Per diventare effettivo, il documento dovra' prima passare all'esame dei due Parlamenti, ed essere sottoposto a referendum popolare in Macedonia. Ma gia' montano le proteste. Alla cerimonia di domenica sul Lago di Prespa, al confine tra i due Stati, la polizia ha circondato 500 manifestanti greci, contro di loro granate e gas lacrimogeni. Stesso scenario, domenica, a Skopje, dove sono rimaste ferite 7 persone, e sabato, ad Atene, mentre il Parlamento discuteva una mozione di sfiducia al governo Tsipras proposta dal partito di opposizione "Nuova Democrazia". Poi conclusasi con un buco nell'acqua. L'approvazione dell'accordo resta incerta, osteggiata anche dal ministro della Difesa greco, Panos Kammenos, che nel voto parlamentare ha sfiduciato il suo governo. L’India aumenta i dazi sui prodotti americani Nuova Delhi cancella le agevolazioni tariffarie su 30 categorie di prodotti americani, per un importo pari a quello dei dazi Usa sull'acciaio e sull'alluminio indiani. Ovvero, circa 241 milioni di dollari. Le nuove misure riguarderebbero, per ora, motocicli, alcuni prodotti del ferro e dell'acciaio, acido borico e lenticchie. Ma Nuova Delhi si riserva il diritto di aumentare, "se necessario”, le tariffe anche su altre categorie di merci.
Pandora TVCaso Skripal: la pulce è più forte dell’elefante Adesso è il New York Times che torna sul caso Skripal andando a interrogare i cittadini di Salisbury e scoprendo che la versione offerta dalle autorità britanniche risulta poco convincente per una parte cospicua della popolazione. Che, secondo il NYT è minoritaria, ma non troppo. Come minimo è in decrescita il numero di coloro che, subito dopo l’avvelenamento degli Skripal, credevano che la Russia, e Putin, fosse dietro all’attentato. Secondo un sondaggio nazionale, nell’aprile scorso ben tre quarti dei britannici credevano alla tesi ufficiale. Poi, dopo il silenzio e i molti misteri dell’indagine, molti hanno cominciato a porsi qualche domanda. Gli esperti in fake news hanno allora cominciato a studiare i social networks e hanno "scoperto” che il 60% degli articoli in inglese che criticavano la versione ufficiale erano “di provenienza russa”. Cioè che la potenza di fuoco di qualche decina di articoli sui social è più forte della potenza di tutto il mainstream britannico nel suo insieme. Come dire che la pulce è più forte dell’elefante. La Turchia si prende Manbij?Il premier turco, Binali Yildirim, ha annunciato, lunedi', l'avvenuto ingresso delle truppe turche nella periferia di Manbij, come previsto dall'accordo stipulato da Ankara e Washington lo scorso 4 giugno. L'intera citta' siriana sarà presto libera dalla presenza di soldati curdi, precisa il capo della diplomazia turca, Mevlüt Çavuşoğlu. Informazioni immediatamente smentite dal consiglio militare di Manbij, secondo cui le forze turche mantengono le loro posizioni nell'ambito dell'operazione "Scudo dell'Eufrate". Nel frattempo, nella notte di lunedi', un nuovo raid ha colpito le postazioni governative nei pressi di Abu Kamal, al confine con l'Iraq. L'attacco sarebbe stato condotto dalla coalizione internazionale a guida Usa, scrive l'agenzia di stampa Sana citando fonti all'interno delle Forze armate di Damasco. Il Pentagono, da parte sua, nega ogni accusa. "Abbiamo motivo di credere che sia stato Israele", racconta un funzionario Usa, in condizione di anonimita', all'agenzia France-Presse. Una quarantina le vittime: principalmente miliziani iracheni, ma anche un maggior generale e due colonnelli dell'esercito siriano impegnati nella lotta a Daesh. Il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, e il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, hanno discusso la situazione in Siria, lunedi' sera, durante un colloquio telefonico. E mentre continuano i negoziati sul futuro del Paese tra i rappresentanti di Damasco e le Forze democratiche siriane, queste ultime, come scrive il Telegraph, avrebbero liberato un gruppo di prigionieri europei affiliati a Daesh, sulla base di un presunto accordo segreto. Il rischio ora, aggiunge il quotidiano britannico, e' che questi terroristi possano tornare sul campo di battaglia o anche in Europa.La militarizzazione dello spazio inizia dagli UsaLa corsa militare allo spazio inizia dagli Stati Uniti. Donald Trump ha annunciato, lunedi', di aver incaricato il Pentagono della creazione delle forze spaziali statunitensi, che diventeranno la sesta forza armata del Paese dopo Esercito, Marina, Corpo dei Marines, Guardia Costiera e Aeronautica. "Non vogliamo che Cina, Russia o altri Paesi ci superino", ha spiegato Donald Trump, precisando che il progetto non consiste nella semplice presenza degli Stati Uniti nello spazio, ma nella loro superiorità nello spazio. Il ministero degli Esteri cinese ha replicato alla notizia dicendosi contrario a qualsiasi forma di militarizzazione dello spazio, che ha definito "un bene comune di tutta l'umanita'". La creazione delle forze spaziali Usa fu annunciata per la prima volta in marzo, quando il presidente americano osservo' che la nuova strategia di difesa nazionale degli Stati Uniti non escludeva la possibilita' di condurre operazioni militari nello spazio. Le Forze aerospaziali russe, invece, create nel 2015 senza alcuna pretesa di superiorita' nello spazio, rappresentano l'unione tra l'aeronautica militare e le truppe di difesa antimissile.In Serbia si fa luce sull'uranio impoverito della NatoCittadini serbi malati di cancro denunceranno i Paesi della Nato per l'utilizzo di munizioni all'uranio impoverito durante i bombardamenti del 1999. Ad annunciarlo, lunedi' 18 giugno, e' stato Sveto Nogo, presidente dell'Associazione serba di cittadini Uranio impoverito. Dal simposio internazionale di Nis sulle conseguenze del bombardamento, Sveto Nogo spiega che le denunce saranno pronte a fine settembre o ad ottobre. 19 referenti, provenienti da 7 Paesi, tra cui Italia, Serbia, Germania e Russia, stanno presentando documenti scientifici comprovanti gli effetti nocivi dell'uranio impoverito sulla salute umana. L'avvocato Srdjan Aleksic, presidente del Comitato organizzativo della Conferenza, sostiene che di estrema importanza per il popolo serbo e' una sentenza della corte italiana che ha confermato il legame tra l'uranio impoverito e le malattie diagnosticate ai soldati italiani impegnati in Kosovo. Nella parte meridionale della Serbia, la Nato ha lanciato più di 15 tonnellate di uranio impoverito. Il pilota italiano Domenico Leggiero, referente per l'Italia alla conferenza, sostiene che già nel dicembre del 1980 gli americani avessero le prove dei rischi di contaminazione, tanto che usavano mascherine, guanti e tute protettive. "La durissima battaglia che stanno affrontando i nostri militari in Patria e i risultati finora ottenuti faranno nascere una nuova commissione parlamentare in Serbia", scrive Leggiero, che aggiunge: "forse è il caso che si inizi a pensare a una Commissione Europea".
Pandora TVCaso Skripal: la pulce è più forte dell’elefante Adesso è il New York Times che torna sul caso Skripal andando a interrogare i cittadini di Salisbury e scoprendo che la versione offerta dalle autorità britanniche risulta poco convincente per una parte cospicua della popolazione. Che, secondo il NYT è minoritaria, ma non troppo. Come minimo è in decrescita il numero di coloro che, subito dopo l’avvelenamento degli Skripal, credevano che la Russia, e Putin, fosse dietro all’attentato. Secondo un sondaggio nazionale, nell’aprile scorso ben tre quarti dei britannici credevano alla tesi ufficiale. Poi, dopo il silenzio e i molti misteri dell’indagine, molti hanno cominciato a porsi qualche domanda. Gli esperti in fake news hanno allora cominciato a studiare i social networks e hanno "scoperto” che il 60% degli articoli in inglese che criticavano la versione ufficiale erano “di provenienza russa”. Cioè che la potenza di fuoco di qualche decina di articoli sui social è più forte della potenza di tutto il mainstream britannico nel suo insieme. Come dire che la pulce è più forte dell’elefante. La Turchia si prende Manbij?Il premier turco, Binali Yildirim, ha annunciato, lunedi', l'avvenuto ingresso delle truppe turche nella periferia di Manbij, come previsto dall'accordo stipulato da Ankara e Washington lo scorso 4 giugno. L'intera citta' siriana sarà presto libera dalla presenza di soldati curdi, precisa il capo della diplomazia turca, Mevlüt Çavuşoğlu. Informazioni immediatamente smentite dal consiglio militare di Manbij, secondo cui le forze turche mantengono le loro posizioni nell'ambito dell'operazione "Scudo dell'Eufrate". Nel frattempo, nella notte di lunedi', un nuovo raid ha colpito le postazioni governative nei pressi di Abu Kamal, al confine con l'Iraq. L'attacco sarebbe stato condotto dalla coalizione internazionale a guida Usa, scrive l'agenzia di stampa Sana citando fonti all'interno delle Forze armate di Damasco. Il Pentagono, da parte sua, nega ogni accusa. "Abbiamo motivo di credere che sia stato Israele", racconta un funzionario Usa, in condizione di anonimita', all'agenzia France-Presse. Una quarantina le vittime: principalmente miliziani iracheni, ma anche un maggior generale e due colonnelli dell'esercito siriano impegnati nella lotta a Daesh. Il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, e il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, hanno discusso la situazione in Siria, lunedi' sera, durante un colloquio telefonico. E mentre continuano i negoziati sul futuro del Paese tra i rappresentanti di Damasco e le Forze democratiche siriane, queste ultime, come scrive il Telegraph, avrebbero liberato un gruppo di prigionieri europei affiliati a Daesh, sulla base di un presunto accordo segreto. Il rischio ora, aggiunge il quotidiano britannico, e' che questi terroristi possano tornare sul campo di battaglia o anche in Europa.La militarizzazione dello spazio inizia dagli UsaLa corsa militare allo spazio inizia dagli Stati Uniti. Donald Trump ha annunciato, lunedi', di aver incaricato il Pentagono della creazione delle forze spaziali statunitensi, che diventeranno la sesta forza armata del Paese dopo Esercito, Marina, Corpo dei Marines, Guardia Costiera e Aeronautica. "Non vogliamo che Cina, Russia o altri Paesi ci superino", ha spiegato Donald Trump, precisando che il progetto non consiste nella semplice presenza degli Stati Uniti nello spazio, ma nella loro superiorità nello spazio. Il ministero degli Esteri cinese ha replicato alla notizia dicendosi contrario a qualsiasi forma di militarizzazione dello spazio, che ha definito "un bene comune di tutta l'umanita'". La creazione delle forze spaziali Usa fu annunciata per la prima volta in marzo, quando il presidente americano osservo' che la nuova strategia di difesa nazionale degli Stati Uniti non escludeva la possibilita' di condurre operazioni militari nello spazio. Le Forze aerospaziali russe, invece, create nel 2015 senza alcuna pretesa di superiorita' nello spazio, rappresentano l'unione tra l'aeronautica militare e le truppe di difesa antimissile.In Serbia si fa luce sull'uranio impoverito della NatoCittadini serbi malati di cancro denunceranno i Paesi della Nato per l'utilizzo di munizioni all'uranio impoverito durante i bombardamenti del 1999. Ad annunciarlo, lunedi' 18 giugno, e' stato Sveto Nogo, presidente dell'Associazione serba di cittadini Uranio impoverito. Dal simposio internazionale di Nis sulle conseguenze del bombardamento, Sveto Nogo spiega che le denunce saranno pronte a fine settembre o ad ottobre. 19 referenti, provenienti da 7 Paesi, tra cui Italia, Serbia, Germania e Russia, stanno presentando documenti scientifici comprovanti gli effetti nocivi dell'uranio impoverito sulla salute umana. L'avvocato Srdjan Aleksic, presidente del Comitato organizzativo della Conferenza, sostiene che di estrema importanza per il popolo serbo e' una sentenza della corte italiana che ha confermato il legame tra l'uranio impoverito e le malattie diagnosticate ai soldati italiani impegnati in Kosovo. Nella parte meridionale della Serbia, la Nato ha lanciato più di 15 tonnellate di uranio impoverito. Il pilota italiano Domenico Leggiero, referente per l'Italia alla conferenza, sostiene che già nel dicembre del 1980 gli americani avessero le prove dei rischi di contaminazione, tanto che usavano mascherine, guanti e tute protettive. "La durissima battaglia che stanno affrontando i nostri militari in Patria e i risultati finora ottenuti faranno nascere una nuova commissione parlamentare in Serbia", scrive Leggiero, che aggiunge: "forse è il caso che si inizi a pensare a una Commissione Europea".
Pandora TVLa Russia vende d’un colpo metà del suo credito verso gli USA La Russia, in modo del tutto inatteso, ha venduto 47,5 miliardi di dollari di certificati di credito del Tesoro americano. Ne aveva 96,2, quindi ha quasi dimezzato. Il significato di una tale clamorosa svolta non è ancora chiaro, sebbene il suo contenuto politico appaia evidente. Come non meno evidente è l’inizio della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti. Mai in precedenza la Russia aveva fatto una mossa di tale portata, sebbene fosse in corso un graduale e sistematico processo di riduzione dell’investimento russo in dollari fin dal 2013. Allora il volume del credito russo presso la Federal Reserve era di oltre 150 miliardi di dollari. Ora la Russia è scesa al 22-esimo posto tra i creditori, al livello della Svezia e dell’Olanda.La Germania si spacca Prosegue la profonda crisi di governo che scuote la Germania e la Grosse Coalition a soli tre mesi dalla sua installazione. Due elementi hanno provocato la presa di posizione di Seehofer che ha accelerato la crisi: l’avvicinarsi delle elezioni di ottobre in Baviera dove la Csu rischia di perdere la maggioranza assoluta a favore delle posizioni anti-immigrazione di AfD; e la nascita di un “asse”promosso dall’Italia di Matteo Salvini che vede tra i leaders il premier ungherese Viktor Orban e il cancelliere austriaco Sebastian Kurz. L’immigrazione spacca dunque l’Europa. Italia contro Francia, Spagna contro Italia, Austria e Ungheria contro tutti e ora cristiano-sociali tedeschi contro cristiano-democratici tedeschi. Una diatriba potenzialmente più devastante di quelle transfrontaliere che rischia di produrrebbe il collassamento della coalizione tedesca, che farebbe perdere alla Merkel la maggioranza in Parlamento. Il CSU ha fretta, tant'e' vero che ha programmato per oggi una riunione per decidere il da farsi, nonostante i toni sulla stampa si siano leggermente distesi durante il weekend: "Nessuno nel CSU ha interesse nel mandare via la premier o distruggere la coalizione”, commenta Seehofer intervistato dal Bild am Sonntag, "quello che vogliamo e' una soluzione a lungo termine che consenta di rigettare i rifugiati al confine”. Seehofer ha già condiviso alcune valutazioni con Salvini che domani, martedì 19 giugno, incontrerà il ministro austriaco, Herbert Kickl. Mentre il premier italiano, Giuseppe Conte, oggi incontra Angela Merkel, dopo avere fatto visita a Emmanuel Macron venerdì scorso. Donald Trump, concentrato nella sua guerra economica che mira a riequilibrare la bilancia commerciale USA, in un'intervista a Fox News, parlando di Giuseppe Conte, ha chiosato: "Sembra che essere duri sull'immigrazione ora paghi”.Che ne sarà dei migranti sbarcati in Spagna? La nave Aquarius, di Sos Méditerranée e Medici Senza Frontiere, e' sbarcata ieri, in mondovisione, nel porto spagnolo di Valencia assieme alle italiane Dattilo, della Guardia Costiera e Orione, della Marina Militare. A bordo delle tre imbarcazioni, 630 rifugiati provenienti da 26 paesi diversi. I richiedenti asilo sarranno identificati e registrati ed otterranno un permesso temporaneo di 45 giorni. Dopo di che, l’ignoto. Si prevede anche il silenzio mediatico. La Francia di Macron, che si rifiuta di accogliere rifugiati via mare, si e' dimostrata pronta ad accogliere via terra parte parte degli sbarcati. "Chiederemo alle nostre navi, alla Guardia costiera di stare più vicini alle coste italiane, perchè in Mediterraneo ci sono tanti Paesi che possono intervenire, il Nord Africa, Francia, Spagna, Francia, Portogallo: non possiamo permetterci di portare mezza Africa sul territorio italiano" Così il ministro dell'Interno, Matteo Salvini nel programma 'L'arena' su La7. Interpellato dal Corriere della Sera, il Ministro continua: "Il governo italiano promuoverà interventi di sviluppo in Africa, per arginare l'immigrazione verso l'Europa. Non stiamo facendo niente di eccezionale ma qualcosa di assolutamente normale (...). Lo facciamo educatamente ma è finita la pacchia per i trafficanti di esseri umani che stanno facendo far soldi alle cooperative e alle ong." Il primo Ministro Giuseppe Conte insiste nel rivedere gli accordi di Dublino che impongono al paese in cui avviene lo sbarco il dovere di fornire asilo, senza distribuire le responsabilita' fra i paesi membri dell'Unione. Continua il supporto francese all’Arabia Saudita nello Yemen Le truppe della coalizione araba a guida saudita hanno occupato l'aeroporto di al-Hudayda dopo due giorni di combattimenti. Lo hanno riferito, sabato, membri dell'entourage del presidente yemenita in esilio, Mansour Hadi. Ma e' del giorno seguente la notizia, diffusa da fonti Houthi, del ripristino del controllo sull'aeroporto a seguito di un contrattacco. Sul terreno al fianco delle truppe emiratine, stando a quanto scrive Le Figaro citando due fonti militari, ci sarebbero anche uomini delle forze speciali francesi, ma non e' chiaro se siano direttamente coinvolti negli scontri. La notizia e' stata recentemente comunicata anche da una fonte parlamentare francese, mentre nessuna conferma, ne' smentita, arriva dal ministero della Difesa di Parigi. Nel frattempo, la situazione umanitaria si fa sempre piu' grave, tanto che il Consiglio di sicurezza dell'Onu, riunitosi giovedi', ha chiesto alle parti in conflitto di permettere il transito dei convogli umanitari dai porti di al-Hudayda e di al-Salif. Il Consiglio di sicurezza si riunira' nuovamente oggi, a porte chiuse, con la partecipazione dell'inviato speciale dell'Onu per lo Yemen, Martin Griffiths, che aggiornera' gli Stati membri sulle trattative con gli Houthi a Sana'a per il trasferimento di al-Hudayda sotto l'amministrazione indipendente dell’Onu. Contrari gli Emirati Arabi. Macedonia del Nord: UE e Nato aprono un’altra crisi nei Balcani Nonostante il dissenso del presidente macedone, Gjorge Ivanov, i ministri degli Esteri di Atene e di Skopje hanno firmato, domenica 17 giugno, l'accordo sulla ridenominazione dell'ex repubblica jugoslava in "Macedonia del Nord". Con loro, anche il vice Segretario generale delle Nazioni Unite, Rosemary DiCarlo, il capo della diplomazia europea, Federica Mogherini e il commissario europeo per l'allargamento, Johannes Hahn. Per diventare effettivo, il documento dovra' prima passare all'esame dei due Parlamenti, ed essere sottoposto a referendum popolare in Macedonia. Ma gia' montano le proteste. Alla cerimonia di domenica sul Lago di Prespa, al confine tra i due Stati, la polizia ha circondato 500 manifestanti greci, contro di loro granate e gas lacrimogeni. Stesso scenario, domenica, a Skopje, dove sono rimaste ferite 7 persone, e sabato, ad Atene, mentre il Parlamento discuteva una mozione di sfiducia al governo Tsipras proposta dal partito di opposizione "Nuova Democrazia". Poi conclusasi con un buco nell'acqua. L'approvazione dell'accordo resta incerta, osteggiata anche dal ministro della Difesa greco, Panos Kammenos, che nel voto parlamentare ha sfiduciato il suo governo. L’India aumenta i dazi sui prodotti americani Nuova Delhi cancella le agevolazioni tariffarie su 30 categorie di prodotti americani, per un importo pari a quello dei dazi Usa sull'acciaio e sull'alluminio indiani. Ovvero, circa 241 milioni di dollari. Le nuove misure riguarderebbero, per ora, motocicli, alcuni prodotti del ferro e dell'acciaio, acido borico e lenticchie. Ma Nuova Delhi si riserva il diritto di aumentare, "se necessario”, le tariffe anche su altre categorie di merci.
La nave Aquarius è arrivata in Spagna con due navi italiane della Marina e della Guardia Costiera. Il grande storico Niall Ferguson sul Times scrive che nella politica europea Salvini è il nuovo e Merkel il vecchio. Lo scenario politico nuovo e il rischio di una dissoluzione dell'Unione. I bavaresi della Csu danno due settimane di tempo alla Cancelliera per trovare un accordo in Europa sui respingimenti al confine della Germania. Il distacco tra la società reale, l'establishment e i mass media su un tema chiave della contemporaneità. Il titolare di List e il professor Marco Gervasoni esplorano un paesaggio di macerie dove manca il senso della realtà.
Buoni e cattivi Ha preso il via il trasferimento dei migranti dalla nave Aquarius alle imbarcazioni della Guardia Costiera italiana. L’arrivo a Valencia sarà assicurato "nelle condizioni di massima sicurezza possibile per le persone presenti a bordo". Lo afferma la Guardia Costiera italiana sottolineando che "parte dei migranti" verranno trasferiti sulla nave Dattilo della Guardia Costiera e su una nave della Marina Militare italiana. Il tempo di navigazione per Valencia "è stimato in 4 giorni”. Intanto la nave Diciotti della Guardia Costiera è in viaggio verso il porto di Catania con 937 migranti a bordo e due cadaveri. Dovrebbe approdare in giornata. Quattro donne incinte che erano sulla nave sono già state trasportate in elisoccorso a Palermo. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini riferirà domani in aula al Senato sulla questione mentre si apre il caso diplomatico. Spagna e Francia sferrano l’attacco all’Italia. "Ci possono essere responsabilità penali internazionali per la violazione dei trattati sui diritti umani”, dichiara il ministro della Giustizia spagnolo, Dolores Delgado. Ma c’è anche qualcuno che dimentica le responsabilità penali internazionali di chi ha scatenato il caos in Libia. Il presidente francese Emmanuel Macron denuncia "una forma di cinismo e di irresponsabilità" da parte dell’Italia. “Vomitevole” la "linea del governo italiano” per Gabriel Attal, portavoce di En Marche. Tutto questo perché in nottata il presidente dell'Assemblea di Corsica, l'indipendentista Jean-Guy Talamoni, ha proposto di fornire all'Aquarius l'accoglienza di uno dei porti dell’isola. Ma il sottosegretario francese agli Affari europei, Jean-Baptiste Lemoyne, è corso subito ai ripari: "La legge internazionale dice che devono dirigersi verso il porto più sicuro e più vicino, e la Corsica non è né più vicina né più sicura, data la posizione della nave, che è tra l'Italia e Malta”. Pronta la risposta del M5S, che arriva dall'eurodeputata Laura Agea: "Dal 2014 al 2017 sono sbarcati in Italia 624.689 migranti. Nonostante dietro ogni sbarco ci sia uno scafista e un racket ben organizzato, l'Italia ha accolto e soccorso centinaia di migliaia di persone in fuga da guerre e miserie. Abbiamo gia’ dato, prosegue l’eurodeputata. Ora è arrivato il momento di mettere nero su bianco le promesse e le pacche di spalle ricevute da tutti i leader europei - Merkel e Macron in testa - che hanno piu' volte ammesso che l'Italia e' stata lasciata sola. Gabriel Attal si informi. I metodi utilizzati dal suo Paese a Ventimiglia e Bardonecchia non gli consentono di dare lezioni agli altri.” A scuotere il finto buonismo francese, direttamente da Parigi ci pensa invece Marine Le Pen che non del tutto a caso tuona: “Le organizzazioni di beneficenza che salvano i migranti nel Mediterraneo sono i veri complici della mafia del traffico di persone”.Pronti i nuovi droni della NATO l’Italia dice sì Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un'intervista rilasciata al quotidiano nazionale "La Stampa", ci spiega che la Nato fa già molto per aiutare l'Italia ad affrontare il dramma delle migrazioni. Nel Mediterraneo e nell'Egeo, riassume Stoltenberg, "abbiamo dieci navi impegnate a controllare le acque internazionali, anche a sostegno della flotta Ue". Non solo: l'ex premier norvegese, nel corso della sua gita romana, annuncia che "avremo presto dei droni di sorveglianza in Sicilia". L'obiettivo è "raccogliere e condividere dati: taglieremo le radici delle crisi regionali, per prevenirle e agire adeguatamente". Ma i soldati italiani restano nel Mediterraneo, in Kosovo e in Afghanistan, è pronta ad assicurare la ministra Trenta. Il neo primo ministro Conte si appresta ad aggiungere: "Ho ricordato in modo particolare al nostro ospite la forte aspettativa dell'Italia per il raggiungimento della piena operatività entro settembre dell'Hub per il Sud presso il comando Nato di Napoli, un utilissimo snodo per migliorare la capacità di analisi, azione e collaborazione con gli altri partner nel Mediterraneo”. Giuseppe Conte nota che le misure della NATO "sono in linea con gli obblighi internazionali dell'Italia" e che l’Alleanza "è impegnata nella strategia del doppio orientamento verso la Russia". Una giusta strategia, secondo Conte, che comprende sia difesa che volontà di dialogo con Mosca. I romani dicevano: "Si vis pacem, para bellum”. Con questa frase il segretario della NATO, Stoltenberg, conclude la giornata romana.Gli USA studiano nuovi sistemi antimissile nucleari Il Trattato Inf sulle forze nucleari a medio raggio ha compiuto trent'anni ieri, lunedi' 11 giugno, ma i ministri degli Esteri della Csto, l'Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva, temono per il suo futuro. Riunitisi ieri ad Almaty, in Kazakistan, i capi della diplomazia russa, kazaka, bielorussa, armena, kirghisa e tagika hanno confermato il pieno rispetto dell'accordo da parte dei Paesi membri. Lo stesso non si puo' dire degli Stati Uniti, i cui programmi militari, come si legge nella dichiarazione congiunta, vengono eseguiti senza alcun riguardo per gli obblighi del trattato. Destano particolare preoccupazione la produzione e l'uso di droni da attacco, il dispiegamento di lanciamissili universali con base a terra, e le attività di ricerca e sviluppo volte alla creazione di un sistema missilistico mobile terrestre con una gittata compresa tra i 500 e i 5.500 chilometri. Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha sottolineato che la dichiarazione congiunta della Csto apre al dialogo con gli Stati Uniti. "Al fine di evitare rischi per il futuro del trattato", recita, infatti, il documento, "gli Stati membri della Csto invitano tutte le parti interessate a mantenere un dialogo costruttivo e ad adottare tutti gli sforzi necessari per risolvere le attuali problematiche all'interno dell'Inf”.Tra Trump e Kim è sbocciato l’amore "Rocket man" e il "vecchio rimbambito" si sono finalmente incontrati. Ma "il passato e' alle spalle, e questo e' un nuovo inizio", afferma Kim Jong-un. Le trattative di lunedi' a Singapore tra il leader della Corea del Nord e il presidente americano, Donald Trump, si sono aperte con un colloquio privato di una quarantina di minuti, con la sola ammissione degli interpreti. Ovviamente, non prima dei consueti sorrisi e della rituale stretta di mano di fronte ai giornalisti. Solo piu' tardi, Kim Jong-un e Donald Trump sono stati raggiunti dai rappresentanti delle rispettive delegazioni per altre due ore di trattative. La dichiarazione congiunta sottoscritta dalle parti al termine dei colloqui, "molto importante e globale", e' ricca di passi reciproci, ma priva di scadenza. Gli Stati Uniti forniranno garanzie di sicurezza a Pyongyang, che, da parte sua, ribadisce l’impegno a lavorare per la "completa denuclearizzazione" della penisola coreana. "Il processo iniziera' a breve", aggiunge Donald Trump. E assieme a Kim Jong-un annuncia al mondo intero "grandi cambiamenti". Compresa la sospensione delle manovre ai confini con la Corea del Nord, che il leader statunitense, alla luce del processo di pace in corso, ha definito "inappropriate", "costose" e persino "molto provocatorie". In merito alle sanzioni, invece, saranno abolite "non appena sara' chiaro che la Corea del Nord non e' piu' in grado di utilizzare armi nucleari". Infine, il documento prevede l’impegno di Stati Uniti e Corea del Nord a restituire il prima possibile tutti i resti dei prigionieri e delle vittime della Guerra di Corea, a partire da quelli già identificati. Della definizione dei dettagli si occuperanno in futuro i ministri degli Esteri dei due Paesi. La Cina ha accolto con favore l'apertura di un dialogo tra Washington e Pyongyang, rendendosi disponibile a contribuire al processo di pace. Tokyo, da parte sua, e' pronta ad assistere la Corea del Nord nella liquidazione del suo arsenale nucleare. Tuttavia, come sottolineano gli esperti, non essendo prevista alcuna scadenza, la parte più difficile dei negoziati deve ancora venire, quella in cui le parti dovranno trovare un accordo su punti specifici. Finora, il risultato più tangibile dell'incontro consiste nella riapertura dell'ambasciata nordcoreana in Malaysia, che era stata chiusa dopo l'omicidio del fratello di Kim Jong-un.Il Balticconnector più costoso d’Europa L'8 giugno, nella citta' finlandese di Inga, è iniziata la costruzione di un gasdotto che, attraversando il Mar Baltico, collegherà la Finlandia all'Estonia. Alla cerimonia di posa della prima pietra, il ministro finlandese dell'Ecologia, Kimmo Tiilikainen, ha dichiarato che il progetto Balticconnector riguardera' l'intera Europa. Il gasdotto, della lunghezza di 153 chilometri, con una capacita' di trasporto fino a 7 milioni di metri cubi di gas al giorno, sara' completato entro il 2020. Il costo del progetto ammonta a 250 milioni di euro, 187 forniti dall'Unione europea. Il suo obiettivo, quello di ridurre la dipendenza dell'Estonia e della Finlandia dal gas russo. Ci chiediamo, tuttavia, come intendano raggiungere questo obiettivo, considerando che entrambi i Paesi acquistano quasi tutto il gas di cui hanno bisogno proprio dalla Russia. Una risposta plausibile potrebbe arrivare dall'esperienza della Lituania, che nel 2014, per ottenere l'indipendenza energetica da Mosca, prese in affitto dalla Norvegia l’Unità Galleggiante di Stoccaggio e di Rigassificazione "Independence", impegnandosi a pagare decine di milioni di euro all'anno per 10 anni. Secondo le previsioni, ormai disattese, il gas proveniente dalla Norvegia e dagli Stati Uniti avrebbe sottratto alla Russia una fetta consistente del mercato dei Paesi Baltici. L'alternativa, pero', si e' rivelata troppo costosa, tanto che l'anno scorso Vilnius ha dovuto riconoscere l'antieconomicita' del progetto, chiedendo all'Unione europea un risarcimento per la manutenzione del terminale. Ma Bruxelles ha risposto picche.
"George Soros non detterà le lineee politiche all’Italia” Mentre la nave Aquarius dell'Ong Sos Mediterranee e due unità militari italiane con a bordo 629 migranti stanno entrando nel Canale di Sicilia, destinazione Valencia, una nave della Marina militare americana è in attesa di indicazioni per sapere come comportarsi con i 41 migranti e i 12 cadaveri recuperati martedì sera dopo un naufragio al largo delle coste libiche. Malta prosegue il silenzio, mentre la Ong tedesca Sea Watch chiede l’intervento delle autorità italiane. Stamani intanto è sbarcata a Catania la nave Diciotti della Guardia Costiera con a bordo 937 migranti. L'Italia continua dunque a mostrare tutta la sua umanità e determinazione nel salvataggio di vite umane, contro ogni forma di mistificazione della realtà. "Non è possibile che istituzioni private finanziate da chissà chi possano imporre tempi e modi dell'immigrazione", dichiara il ministro degli Interni, Matteo Salvini al Senato, dopo avere annunciato che i finanziamenti alle ong saranno oggetto di una prossima informativa. Salvini ha sottolineato: "Io adoro ogni tipo di generosità, ma quando leggo che dietro qualche organismo c'è la Open society di George Soros qualche dubbio inizia a venirmi su quanto sia spontanea questa generosità”.A Parigi piacciono le armi Braccio di ferro Roma - Parigi. Il ministro dell’Economia Tria annulla il viaggio nella capitale francese previsto per oggi e l'incontro con l’omologo Le Maire. Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, convoca alla Farnesina l’ambasciatore francese con una nota dai toni piuttosto duri: "Consideriamo inaccettabili le parole usate nelle dichiarazioni di Parigi” Di più: "Simili dichiarazioni stanno compromettendo le relazioni tra Italia e Francia. I toni impiegati sono ingiustificabili, tenuto conto che da molti mesi ormai il nostro Paese ha pubblicamente denunciato l’insostenibilità dell’attuale situazione di latitanza di un approccio coordinato e coeso a livello europeo circa la gestione dei flussi migratori, rispetto ai quali l’Italia non si è mai tirata indietro.” Il vice premier Matteo Salvini, intervenendo al Senato, ha esortato la Francia a farsi carico dei 9mila migranti che si era impegnata ad accogliere nel piano di redistribuzione previsto dalla Ue. Parigi, ha sottolineato il capo del Viminale, ha accolto solo 340 migranti. Ci accusano di cinismo - ha aggiunto Salvini - ma dal 1 gennaio al 31 maggio Parigi ha respinto alle frontiere 10.249 persone, comprese donne e bambini disabili”. Ricordiamo che un anno fa Parigi ha emesso un ordine di vendita di 455 milioni di euro in armi all’Arabia Saudita, ordine confermato ed ampliato di recente. Servono bombe per lo Yemen, il paese più povero al mondo. Lì, nello stretto di Aden, ci sono 22 milioni di persone che hanno bisogno di aiuti umanitari da tre anni ma non c'è nessuna nave di nessuna ong pronta a portare via dall’inferno gli yemeniti. Nessuna nave pronta a salvare gli yemeniti Nel totale silenzio mediatico e politico, la coalizione guidata dall'Arabia Saudita e appoggiata dagli Stati Uniti ha avviato l'offensiva per conquistare la città di Hudaydah principale punto di accesso dello Yemen e il più grande porto del mar Rosso, fortemente strategico per l'esercito yemenita. Da questa mattina proseguono i raid aerei sulla città di Hudaydah, che conta 600mila abitanti. Il distretto sud è già caduto, mentre la resistenza Houthi tenta di attaccare una nave saudita. L’aggressione saudita, finora, è costata la vita a 11mila yemeniti, 2230 bambini e 1698 donne. I bombardamenti contro le aree residenziali hanno provocato 22.215 feriti, compresi 3248 minori, 2645 donne e 2081 disabili. Nello Yemen, paese con una popolazione di 29 milioni di persone, più di 22 milioni hanno bisogno di assistenza umanitaria e di questi, 11,3 si trovano in condizione di grave bisogno. 17,8 milioni di persone soffrono di insicurezza alimentare e questo dato è destinato a peggiorare, dal momento che l’escalation dei combattimenti nella zona del porto di Hudaydah blocca l’ingresso di aiuti nel paese: da qui passano il 70% dei rifornimenti alimentari, oltre che medicine e altri beni essenziali per salvare la vita di milioni di persone allo stremo. A completare il quadro, oltre 16 milioni di persone nel paese devono sopravvivere con acqua sporca, con metà delle strutture sanitarie distrutte, senza accesso ai servizi sanitari di base. Un dato che ha contribuito all’esplosione della più grave epidemia di colera della storia recente che, dopo aver contagiato oltre 1,1 milioni di persone e causato 2.200 vittime, continua a diffondersi tra la popolazione. Muore il baobab, fonte di vita per l’Africa Nove dei tredici alberi più antichi del continente africano sono morti dal 2006 a oggi. E' quanto emerge da una ricerca pubblicata sul Nature Plants da un gruppo di ricercatori internazionali che individuano nel cambiamento climatico, sempre più rapido nella regione australe dell’Africa, la possibile causa di questa scomparsa. Per Adrian Patrut, co-autore dello studio “Statisticamente parlando, è praticamente impossibile che un numero simile di grossi e vecchi baobab muoia in così poco tempo per cause naturali”. I baobab esaminati hanno un’età che va dai 1100 ai 2500 anni. Alcuni sono talmente legati simbolicamente alle loro comunità da avere un nome, come Panke, nello Zimbabwe, di 2450 anni, o l'albero di Platland, in Sudafrica, con un tronco che supera i 10 metri di diametro. I baobab è un albero sacro per molte tribù e luogo di riunione intorno al quale si sviluppa la vita dei villaggi africani; rappresenta, soprattutto, una fonte essenziale di vita: è un’enorme riserva d’acqua, produce frutti che nutrono animali, oltre che esseri umani, e permette a moltissimi uccelli di nidificare. Le sue foglie sono usate come vegetale commestibile ma anche per preparare medicine tradizionali e la corteccia serve a creare corde, ceste e vestiti. Il cambiamento climatico, un’altra rapina dell’Occidente ai danni del Sud del mondo. Lula: impedita la visita all'emissario del Papa All'avvocato argentino Juan Gabrois e consulente dell'ex Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, e' stato impedito, dalla polizia federale di Curitiba, di incontrare il leader brasiliano Ignacio Lula da Silva. Il Vaticano smentisce l’intenzione di far pervenire all’ex presidente brasiliano, in carcere da due mesi, una missiva di Papa Francesco. Ma conferma la consegna di un rosario. In ogni caso, sostiene il noto sito d’informazione brasiliano Brasil 24/7, “Si tratta di un incidente che potrebbe creare avere gravi riscontri diplomatici. Lula, prosegue il portale brasiliano, resta il leader cattolico piu' amato nella storia del Brasile, mentre Temer e' il piu' odiato". Brasil 24/7 cita, tra l’altro, con chiaro riferimento alla situazione politica brasiliana, una recente omelia di Papa Francesco che condanna "i colpi di stato sponsorizzati dai media conservatori”. Nonostante le accuse di corruzione, Lula rimane in testa come favorito per le presidenziali in tutti i sondaggi condotti da 8 diversi istituti di opinione. Mosca promette rappresaglia contro le nuove sanzioni USA A poche ore dall’apertura dei mondiali di calcio, Mosca è pronta a misure di ritorsione contro le nuove sanzioni statunitensi che colpiscono cinque società e tre individui russi. Sanzioni motivate dal Dipartimento del Tesoro USA con presunte "attività cyber maligne” e collaborazione con forze armate e servizi segreti di Mosca. Secca la risposta del vice ministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov: "Implementeremo le misure contro quei candidati americani che eccellono nelle loro politiche aggressive anti-russe e che ostacolano la normalizzazione dei rapporti bilaterali”. Ryabkov ha inoltre sottolineato che la miglior risposta di Mosca "alla politica illegale di sanzioni dell'Amministrazione Trump” sarà la promozione dello sviluppo economico.
Buoni e cattivi Ha preso il via il trasferimento dei migranti dalla nave Aquarius alle imbarcazioni della Guardia Costiera italiana. L’arrivo a Valencia sarà assicurato "nelle condizioni di massima sicurezza possibile per le persone presenti a bordo". Lo afferma la Guardia Costiera italiana sottolineando che "parte dei migranti" verranno trasferiti sulla nave Dattilo della Guardia Costiera e su una nave della Marina Militare italiana. Il tempo di navigazione per Valencia "è stimato in 4 giorni”. Intanto la nave Diciotti della Guardia Costiera è in viaggio verso il porto di Catania con 937 migranti a bordo e due cadaveri. Dovrebbe approdare in giornata. Quattro donne incinte che erano sulla nave sono già state trasportate in elisoccorso a Palermo. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini riferirà domani in aula al Senato sulla questione mentre si apre il caso diplomatico. Spagna e Francia sferrano l’attacco all’Italia. "Ci possono essere responsabilità penali internazionali per la violazione dei trattati sui diritti umani”, dichiara il ministro della Giustizia spagnolo, Dolores Delgado. Ma c’è anche qualcuno che dimentica le responsabilità penali internazionali di chi ha scatenato il caos in Libia. Il presidente francese Emmanuel Macron denuncia "una forma di cinismo e di irresponsabilità" da parte dell’Italia. “Vomitevole” la "linea del governo italiano” per Gabriel Attal, portavoce di En Marche. Tutto questo perché in nottata il presidente dell'Assemblea di Corsica, l'indipendentista Jean-Guy Talamoni, ha proposto di fornire all'Aquarius l'accoglienza di uno dei porti dell’isola. Ma il sottosegretario francese agli Affari europei, Jean-Baptiste Lemoyne, è corso subito ai ripari: "La legge internazionale dice che devono dirigersi verso il porto più sicuro e più vicino, e la Corsica non è né più vicina né più sicura, data la posizione della nave, che è tra l'Italia e Malta”. Pronta la risposta del M5S, che arriva dall'eurodeputata Laura Agea: "Dal 2014 al 2017 sono sbarcati in Italia 624.689 migranti. Nonostante dietro ogni sbarco ci sia uno scafista e un racket ben organizzato, l'Italia ha accolto e soccorso centinaia di migliaia di persone in fuga da guerre e miserie. Abbiamo gia’ dato, prosegue l’eurodeputata. Ora è arrivato il momento di mettere nero su bianco le promesse e le pacche di spalle ricevute da tutti i leader europei - Merkel e Macron in testa - che hanno piu' volte ammesso che l'Italia e' stata lasciata sola. Gabriel Attal si informi. I metodi utilizzati dal suo Paese a Ventimiglia e Bardonecchia non gli consentono di dare lezioni agli altri.” A scuotere il finto buonismo francese, direttamente da Parigi ci pensa invece Marine Le Pen che non del tutto a caso tuona: “Le organizzazioni di beneficenza che salvano i migranti nel Mediterraneo sono i veri complici della mafia del traffico di persone”.Pronti i nuovi droni della NATO l’Italia dice sì Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un'intervista rilasciata al quotidiano nazionale "La Stampa", ci spiega che la Nato fa già molto per aiutare l'Italia ad affrontare il dramma delle migrazioni. Nel Mediterraneo e nell'Egeo, riassume Stoltenberg, "abbiamo dieci navi impegnate a controllare le acque internazionali, anche a sostegno della flotta Ue". Non solo: l'ex premier norvegese, nel corso della sua gita romana, annuncia che "avremo presto dei droni di sorveglianza in Sicilia". L'obiettivo è "raccogliere e condividere dati: taglieremo le radici delle crisi regionali, per prevenirle e agire adeguatamente". Ma i soldati italiani restano nel Mediterraneo, in Kosovo e in Afghanistan, è pronta ad assicurare la ministra Trenta. Il neo primo ministro Conte si appresta ad aggiungere: "Ho ricordato in modo particolare al nostro ospite la forte aspettativa dell'Italia per il raggiungimento della piena operatività entro settembre dell'Hub per il Sud presso il comando Nato di Napoli, un utilissimo snodo per migliorare la capacità di analisi, azione e collaborazione con gli altri partner nel Mediterraneo”. Giuseppe Conte nota che le misure della NATO "sono in linea con gli obblighi internazionali dell'Italia" e che l’Alleanza "è impegnata nella strategia del doppio orientamento verso la Russia". Una giusta strategia, secondo Conte, che comprende sia difesa che volontà di dialogo con Mosca. I romani dicevano: "Si vis pacem, para bellum”. Con questa frase il segretario della NATO, Stoltenberg, conclude la giornata romana.Gli USA studiano nuovi sistemi antimissile nucleari Il Trattato Inf sulle forze nucleari a medio raggio ha compiuto trent'anni ieri, lunedi' 11 giugno, ma i ministri degli Esteri della Csto, l'Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva, temono per il suo futuro. Riunitisi ieri ad Almaty, in Kazakistan, i capi della diplomazia russa, kazaka, bielorussa, armena, kirghisa e tagika hanno confermato il pieno rispetto dell'accordo da parte dei Paesi membri. Lo stesso non si puo' dire degli Stati Uniti, i cui programmi militari, come si legge nella dichiarazione congiunta, vengono eseguiti senza alcun riguardo per gli obblighi del trattato. Destano particolare preoccupazione la produzione e l'uso di droni da attacco, il dispiegamento di lanciamissili universali con base a terra, e le attività di ricerca e sviluppo volte alla creazione di un sistema missilistico mobile terrestre con una gittata compresa tra i 500 e i 5.500 chilometri. Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha sottolineato che la dichiarazione congiunta della Csto apre al dialogo con gli Stati Uniti. "Al fine di evitare rischi per il futuro del trattato", recita, infatti, il documento, "gli Stati membri della Csto invitano tutte le parti interessate a mantenere un dialogo costruttivo e ad adottare tutti gli sforzi necessari per risolvere le attuali problematiche all'interno dell'Inf”.Tra Trump e Kim è sbocciato l’amore "Rocket man" e il "vecchio rimbambito" si sono finalmente incontrati. Ma "il passato e' alle spalle, e questo e' un nuovo inizio", afferma Kim Jong-un. Le trattative di lunedi' a Singapore tra il leader della Corea del Nord e il presidente americano, Donald Trump, si sono aperte con un colloquio privato di una quarantina di minuti, con la sola ammissione degli interpreti. Ovviamente, non prima dei consueti sorrisi e della rituale stretta di mano di fronte ai giornalisti. Solo piu' tardi, Kim Jong-un e Donald Trump sono stati raggiunti dai rappresentanti delle rispettive delegazioni per altre due ore di trattative. La dichiarazione congiunta sottoscritta dalle parti al termine dei colloqui, "molto importante e globale", e' ricca di passi reciproci, ma priva di scadenza. Gli Stati Uniti forniranno garanzie di sicurezza a Pyongyang, che, da parte sua, ribadisce l’impegno a lavorare per la "completa denuclearizzazione" della penisola coreana. "Il processo iniziera' a breve", aggiunge Donald Trump. E assieme a Kim Jong-un annuncia al mondo intero "grandi cambiamenti". Compresa la sospensione delle manovre ai confini con la Corea del Nord, che il leader statunitense, alla luce del processo di pace in corso, ha definito "inappropriate", "costose" e persino "molto provocatorie". In merito alle sanzioni, invece, saranno abolite "non appena sara' chiaro che la Corea del Nord non e' piu' in grado di utilizzare armi nucleari". Infine, il documento prevede l’impegno di Stati Uniti e Corea del Nord a restituire il prima possibile tutti i resti dei prigionieri e delle vittime della Guerra di Corea, a partire da quelli già identificati. Della definizione dei dettagli si occuperanno in futuro i ministri degli Esteri dei due Paesi. La Cina ha accolto con favore l'apertura di un dialogo tra Washington e Pyongyang, rendendosi disponibile a contribuire al processo di pace. Tokyo, da parte sua, e' pronta ad assistere la Corea del Nord nella liquidazione del suo arsenale nucleare. Tuttavia, come sottolineano gli esperti, non essendo prevista alcuna scadenza, la parte più difficile dei negoziati deve ancora venire, quella in cui le parti dovranno trovare un accordo su punti specifici. Finora, il risultato più tangibile dell'incontro consiste nella riapertura dell'ambasciata nordcoreana in Malaysia, che era stata chiusa dopo l'omicidio del fratello di Kim Jong-un.Il Balticconnector più costoso d’Europa L'8 giugno, nella citta' finlandese di Inga, è iniziata la costruzione di un gasdotto che, attraversando il Mar Baltico, collegherà la Finlandia all'Estonia. Alla cerimonia di posa della prima pietra, il ministro finlandese dell'Ecologia, Kimmo Tiilikainen, ha dichiarato che il progetto Balticconnector riguardera' l'intera Europa. Il gasdotto, della lunghezza di 153 chilometri, con una capacita' di trasporto fino a 7 milioni di metri cubi di gas al giorno, sara' completato entro il 2020. Il costo del progetto ammonta a 250 milioni di euro, 187 forniti dall'Unione europea. Il suo obiettivo, quello di ridurre la dipendenza dell'Estonia e della Finlandia dal gas russo. Ci chiediamo, tuttavia, come intendano raggiungere questo obiettivo, considerando che entrambi i Paesi acquistano quasi tutto il gas di cui hanno bisogno proprio dalla Russia. Una risposta plausibile potrebbe arrivare dall'esperienza della Lituania, che nel 2014, per ottenere l'indipendenza energetica da Mosca, prese in affitto dalla Norvegia l’Unità Galleggiante di Stoccaggio e di Rigassificazione "Independence", impegnandosi a pagare decine di milioni di euro all'anno per 10 anni. Secondo le previsioni, ormai disattese, il gas proveniente dalla Norvegia e dagli Stati Uniti avrebbe sottratto alla Russia una fetta consistente del mercato dei Paesi Baltici. L'alternativa, pero', si e' rivelata troppo costosa, tanto che l'anno scorso Vilnius ha dovuto riconoscere l'antieconomicita' del progetto, chiedendo all'Unione europea un risarcimento per la manutenzione del terminale. Ma Bruxelles ha risposto picche.
"George Soros non detterà le lineee politiche all’Italia” Mentre la nave Aquarius dell'Ong Sos Mediterranee e due unità militari italiane con a bordo 629 migranti stanno entrando nel Canale di Sicilia, destinazione Valencia, una nave della Marina militare americana è in attesa di indicazioni per sapere come comportarsi con i 41 migranti e i 12 cadaveri recuperati martedì sera dopo un naufragio al largo delle coste libiche. Malta prosegue il silenzio, mentre la Ong tedesca Sea Watch chiede l’intervento delle autorità italiane. Stamani intanto è sbarcata a Catania la nave Diciotti della Guardia Costiera con a bordo 937 migranti. L'Italia continua dunque a mostrare tutta la sua umanità e determinazione nel salvataggio di vite umane, contro ogni forma di mistificazione della realtà. "Non è possibile che istituzioni private finanziate da chissà chi possano imporre tempi e modi dell'immigrazione", dichiara il ministro degli Interni, Matteo Salvini al Senato, dopo avere annunciato che i finanziamenti alle ong saranno oggetto di una prossima informativa. Salvini ha sottolineato: "Io adoro ogni tipo di generosità, ma quando leggo che dietro qualche organismo c'è la Open society di George Soros qualche dubbio inizia a venirmi su quanto sia spontanea questa generosità”.A Parigi piacciono le armi Braccio di ferro Roma - Parigi. Il ministro dell’Economia Tria annulla il viaggio nella capitale francese previsto per oggi e l'incontro con l’omologo Le Maire. Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, convoca alla Farnesina l’ambasciatore francese con una nota dai toni piuttosto duri: "Consideriamo inaccettabili le parole usate nelle dichiarazioni di Parigi” Di più: "Simili dichiarazioni stanno compromettendo le relazioni tra Italia e Francia. I toni impiegati sono ingiustificabili, tenuto conto che da molti mesi ormai il nostro Paese ha pubblicamente denunciato l’insostenibilità dell’attuale situazione di latitanza di un approccio coordinato e coeso a livello europeo circa la gestione dei flussi migratori, rispetto ai quali l’Italia non si è mai tirata indietro.” Il vice premier Matteo Salvini, intervenendo al Senato, ha esortato la Francia a farsi carico dei 9mila migranti che si era impegnata ad accogliere nel piano di redistribuzione previsto dalla Ue. Parigi, ha sottolineato il capo del Viminale, ha accolto solo 340 migranti. Ci accusano di cinismo - ha aggiunto Salvini - ma dal 1 gennaio al 31 maggio Parigi ha respinto alle frontiere 10.249 persone, comprese donne e bambini disabili”. Ricordiamo che un anno fa Parigi ha emesso un ordine di vendita di 455 milioni di euro in armi all’Arabia Saudita, ordine confermato ed ampliato di recente. Servono bombe per lo Yemen, il paese più povero al mondo. Lì, nello stretto di Aden, ci sono 22 milioni di persone che hanno bisogno di aiuti umanitari da tre anni ma non c'è nessuna nave di nessuna ong pronta a portare via dall’inferno gli yemeniti. Nessuna nave pronta a salvare gli yemeniti Nel totale silenzio mediatico e politico, la coalizione guidata dall'Arabia Saudita e appoggiata dagli Stati Uniti ha avviato l'offensiva per conquistare la città di Hudaydah principale punto di accesso dello Yemen e il più grande porto del mar Rosso, fortemente strategico per l'esercito yemenita. Da questa mattina proseguono i raid aerei sulla città di Hudaydah, che conta 600mila abitanti. Il distretto sud è già caduto, mentre la resistenza Houthi tenta di attaccare una nave saudita. L’aggressione saudita, finora, è costata la vita a 11mila yemeniti, 2230 bambini e 1698 donne. I bombardamenti contro le aree residenziali hanno provocato 22.215 feriti, compresi 3248 minori, 2645 donne e 2081 disabili. Nello Yemen, paese con una popolazione di 29 milioni di persone, più di 22 milioni hanno bisogno di assistenza umanitaria e di questi, 11,3 si trovano in condizione di grave bisogno. 17,8 milioni di persone soffrono di insicurezza alimentare e questo dato è destinato a peggiorare, dal momento che l’escalation dei combattimenti nella zona del porto di Hudaydah blocca l’ingresso di aiuti nel paese: da qui passano il 70% dei rifornimenti alimentari, oltre che medicine e altri beni essenziali per salvare la vita di milioni di persone allo stremo. A completare il quadro, oltre 16 milioni di persone nel paese devono sopravvivere con acqua sporca, con metà delle strutture sanitarie distrutte, senza accesso ai servizi sanitari di base. Un dato che ha contribuito all’esplosione della più grave epidemia di colera della storia recente che, dopo aver contagiato oltre 1,1 milioni di persone e causato 2.200 vittime, continua a diffondersi tra la popolazione. Muore il baobab, fonte di vita per l’Africa Nove dei tredici alberi più antichi del continente africano sono morti dal 2006 a oggi. E' quanto emerge da una ricerca pubblicata sul Nature Plants da un gruppo di ricercatori internazionali che individuano nel cambiamento climatico, sempre più rapido nella regione australe dell’Africa, la possibile causa di questa scomparsa. Per Adrian Patrut, co-autore dello studio “Statisticamente parlando, è praticamente impossibile che un numero simile di grossi e vecchi baobab muoia in così poco tempo per cause naturali”. I baobab esaminati hanno un’età che va dai 1100 ai 2500 anni. Alcuni sono talmente legati simbolicamente alle loro comunità da avere un nome, come Panke, nello Zimbabwe, di 2450 anni, o l'albero di Platland, in Sudafrica, con un tronco che supera i 10 metri di diametro. I baobab è un albero sacro per molte tribù e luogo di riunione intorno al quale si sviluppa la vita dei villaggi africani; rappresenta, soprattutto, una fonte essenziale di vita: è un’enorme riserva d’acqua, produce frutti che nutrono animali, oltre che esseri umani, e permette a moltissimi uccelli di nidificare. Le sue foglie sono usate come vegetale commestibile ma anche per preparare medicine tradizionali e la corteccia serve a creare corde, ceste e vestiti. Il cambiamento climatico, un’altra rapina dell’Occidente ai danni del Sud del mondo. Lula: impedita la visita all'emissario del Papa All'avvocato argentino Juan Gabrois e consulente dell'ex Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, e' stato impedito, dalla polizia federale di Curitiba, di incontrare il leader brasiliano Ignacio Lula da Silva. Il Vaticano smentisce l’intenzione di far pervenire all’ex presidente brasiliano, in carcere da due mesi, una missiva di Papa Francesco. Ma conferma la consegna di un rosario. In ogni caso, sostiene il noto sito d’informazione brasiliano Brasil 24/7, “Si tratta di un incidente che potrebbe creare avere gravi riscontri diplomatici. Lula, prosegue il portale brasiliano, resta il leader cattolico piu' amato nella storia del Brasile, mentre Temer e' il piu' odiato". Brasil 24/7 cita, tra l’altro, con chiaro riferimento alla situazione politica brasiliana, una recente omelia di Papa Francesco che condanna "i colpi di stato sponsorizzati dai media conservatori”. Nonostante le accuse di corruzione, Lula rimane in testa come favorito per le presidenziali in tutti i sondaggi condotti da 8 diversi istituti di opinione. Mosca promette rappresaglia contro le nuove sanzioni USA A poche ore dall’apertura dei mondiali di calcio, Mosca è pronta a misure di ritorsione contro le nuove sanzioni statunitensi che colpiscono cinque società e tre individui russi. Sanzioni motivate dal Dipartimento del Tesoro USA con presunte "attività cyber maligne” e collaborazione con forze armate e servizi segreti di Mosca. Secca la risposta del vice ministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov: "Implementeremo le misure contro quei candidati americani che eccellono nelle loro politiche aggressive anti-russe e che ostacolano la normalizzazione dei rapporti bilaterali”. Ryabkov ha inoltre sottolineato che la miglior risposta di Mosca "alla politica illegale di sanzioni dell'Amministrazione Trump” sarà la promozione dello sviluppo economico.
OSPITI: MARIO MORCONE, prefetto del ministero dell'Interno, FILIPPO MARINI, portavoce della Guardia Costiera, FRANCESCO SEMPRINI, inviato de La Stampa