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Every now and then, you have to deep dive an amazing movie to celebrate it. Today, Secret Movie Club founder.programmer Craig Hammill sings the praises of journalist turned moviemaker Francesco Rosi's 1962 Italian masterpiece Salvatore Giuliano. It tells the story of famed Sicilian outlaw Giuliano not from his POV but from the POV's of everyone around him-townspeople, police, the Italian government. Shot by master cinematographer Gianni di Venanzo (Fellini's 8 1/2), Giuliano is a cubist Citizen Kane, using film form to tell a political story. Filmmaker Rosi makes a damning movie about political power without being simplistic. Francis Ford Coppola, Martin Scorsese, and Steven Spielberg have all been deeply influenced by this must-see world classic.
Following the festival successes but domestic box office failures of Salvatore Giuliano (1962) and Hands over the City (1963), Francesco Rosi decided an international picture would fix his money problem, and decided to make a documentary on the Festival of San Fermin in Pamplona, Spain. He didn't end up making exactly that, as The Moment of Truth (1965) is a narrative film with a neo-realist bent, and if you can get over all the ritualistic animal abuse it's probably the best bull fighting movie there is.
Sizilien erlebt nach dem Zweiten Weltkrieg eine Zeit des Umbruchs und der massiven Gewalt. In das Machtvakuum, das die faschistische Herrschaft hinterlässt, stoßen Kriminelle vor, allen voran die Mafia. Aber auch Banditen treiben ihr Unwesen in den Bergen der hügeligen Insel und hinterlassen eine Blutspur, die einfache Bauern, Carabinieri und sogar Mafiosi erfasst. Der berüchtigste Bandit ist Salvatore Giuliano, er wird zum Schreckgespenst und Idol vieler Sizilianer. Hunderte Menschen fallen ihm und seiner Bande zum Opfer. Er begreift sich als unantastbar, als eine Art sizilianischen Robin Hood, doch bald wendet sich das Blatt.
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
Eccoci alle prese con una rassegna breve ma intensa. Esattamente come la carriera del passionale ma sfortunato Michael Cimino, un regista deciso a lasciare il segno ma che è stato masticato e poi sputato da una Hollywood in costante mutamento. Benvenuti nel cinema di Michael Cimino. Vedere per credere. Cimino è tornato a girare film ma la sfortuna sembra perseguitarlo. Stavolta non senza motivo poiché "Il siciliano" è probabilmente il film meno interessante tra quelli diretti dal maestro. Complici la volontà di trattare una figura come quella di Salvatore Giuliano mitizzandola, le solite interferenze da parte dei produttori e un attore protagonista tutt'altro che convincente. Potete trovare "Il Siciliano" qui: https://amzn.to/3oWWOKK https://amzn.to/42cTXeY https://amzn.to/42hJPl1 Link per iscriversi ai servizi di Amazon: http://www.amazon.it/amazonprime?tag=pendente90-21 https://www.amazon.it/music/unlimited?tag=pendente90-21 https://www.primevideo.com/offers/ref=atv_nb_lcl_it_IT?tag=pendente90-21 https://www.amazon.it/kindle-dbs/hz/signup?tag=pendente90-21 http://www.amazon.it/joinstudent?tag=pendente90-21 https://www.primevideo.com/offers/nonprimehomepage/ref=atv_nb_lcl_it_IT?_encoding=UTF8&tag=exampleAssociateStoreID-21?tag=pendente90-21 https://www.amazon.it/tbyb/huc?pf=1&tag=AssociateTrackingID?tag=pendente90-21
Tommaso Buscetta è per tutti Don Masino ma nel 1939 e solo un ragazzino ribelle che sta scewgliendo la sua strada. Che lo porterà ad entrare in Cosa Nostra, a consocere Salvatore Giuliano e ad emigrare verso l' Argentina. Vuoi approfondire? Vai alle seguenti playlist: https://youtube.com/playlist?list=PLjklKhxhc2tnAJP6gwLo2UqW3qXhZfaK_ #italiamistero #tommasobuscetta #mafia www.italiamistero.it
È il 16 luglio 1950 e allo stadio Maracanã di Rio de Janeiro si gioca la partita più raccontata dagli scrittori del Sudamerica. Eduardo Galeano disse che per vederla, i moribondi rinviarono la loro morte e i neonati si sbrigarono a nascere. Al Brasile basta un pareggio per vincere i Mondiali, perché una finale vera e propria non c'è, contano i punti dei gironi. Ma mentre l'intero Paese si prepara alla festa, un pallone si infila tra il palo e la mano del portiere brasiliano Moacir Barbosa. Si racconta di decine di infarti allo stadio, per quella sconfitta che nessuno perdonò a Barbosa. I contributi audio di questo episodio sono tratti dalle radiocronache della partita Brasile-Uruguay di Radio Nacional e di Radio Globo, dal servizio dell'Istituto Luce sulla tragedia di Superga e dal trailer del film Salvatore Giuliano per la regia di Francesco Rosi, tutti presenti su YouTube Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Dalla testimonianza di Luigi Giuliano nel corso di un'udienza del processo a Salvatore Giuliano (13 dicembre 2005).Il nostro sito internet: https://spazio70.com/Donazioni tramite il sistema Paypal: https://www.paypal.me/Spazio70La nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/gliannisettantaIl nostro account Instagram: https://www.instagram.com/spazio.70/Twitter: https://twitter.com/Nazionalpop70Il nostro gruppo Telegram (molto importante): https://t.me/spazio_70Audio Radio Radicalehttps://creativecommons.org/licenses/by/2.5/it/legalcodeSigla: Home Base Groove di Kevin MacLeod è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/)Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1100563Artista: http://incompetech.com/
Aaaaand we're back! Back to the massacres! Travel with us to Sicily post WW2. We've all experienced the losing sensation after your political party loses. But you probably haven't shot people over it. Was this a isolated bandit attack or a Mafia/CIA operation? Join the RB crew as we discuss Salvatore Giuliano and the Portella Della Ginestra Massacre! Grab your beers and cheers!
Racconto di FEDERICO BETTUZZI1 Maggio 1947, Piana degli Albanesi, Sicilia. Un gruppo di uomini armati apre il fuoco durante un comizio di contadini riuniti per festeggiare la festa del lavoro. Quel gruppo e' guidato da SALVATORE GIULIANO, bandito e latitante, legato al movimento indipendentista siciliano. Il 5 Luglio 1950 il bandito Giuliano viene catturato ed ucciso in circostanze ancora non del tutto chiarite. Quello di Salvatore Giuliano, dell'eccidio di Portella della Ginestra e della sua fine, puo' essere considerato di diritto il primo dei tanti intrighi italiani, che parte dalla Sicilia piu' rurale fino ad arrivare alla poltrona di un potente ministro dell'epoca.Guarda Il Video Su Youtube: https://youtu.be/7p6No29gZSgIl Blog di Federico Bettuzzi: https://raccontidistoria.blogspot.com/Sostieni Noir Italiano su Patreon: https://www.patreon.com/noiritalianoDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.
Escucha este audiolibro completo aquí: https://bit.ly/3qesB6RNarrado por: Ricardo TejedoCorre el año 1950. El exilio de Michael Corleone en Palermo está a punto de acabar, y su padre, Don Vito, le ha encomendado una misión: debe volver a América con un hombre que se ha convertido en un mito popular, un forajido acosado por el Gobierno, las clases altas y la Mafia. Su nombre es Salvatore Giuliano, un moderno Robin Hood que, tras enfrentarse en su juventud a una patrulla de carabineri, se vio forzado a refugiarse en las montañas. Desde allí lucha por su patria y su gente, oprimida por la Cosa Nostra y la corrupción del Gobierno de Roma. Ahora, en esta neblinosa tierra de montañas y ruinas antiguas, el destino de Michael Corleone se verá hermanado con la leyenda de Salvatore Giuliano. #penguinaudio #audiolibro #audiolibros #Mario #Puzo #MarioPuzo See acast.com/privacy for privacy and opt-out information.
Salvatore Giuliano var en beryktet banditt som stjal fra de rike og ga til de fattige. Sicilianeren var Italias mest ettersøkte mann, og hadde både politiet og mafiaen i hælene. Han var elsket og hatet, og han var et yndet intervjuobjekt i både italiensk og amerikansk presse. En kjendis i sin tid. Bli med oss til slutten av 1940-tallet og hør historien om mannen, myten, legenden Salvatore Giuliano, også kalt Sicilias Robin Hood.
Oggi parliamo di Salvatore Giuliano, un film del 1962 di Francesco Rosi. Il film è un'inchiesta sui fatti che hanno portato alla morte del bandito siciliano Salvatore Giuliano, trovato morto in una casa di Castelvetrano il 5 luglio 1950.La mafia, la criminalità locale e la politica (siciliana e italiana) sono centrali e per questo, secondo il critico Gian Piero Brunetta, questo è il primo film "politico" italiano.Contenuti⏱️ 00:34 Prima parola: bandito (nome)⏱️ 01:03 Seconda parola: banda (nome)⏱️ 01:26 Terza parola: cadavere (nome)⏱️ 02:31 Il cadavere di Salvatore Giuliano⏱️ 03:42 Il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia⏱️ 05:08 L'autonomia e l'amnistia⏱️ 06:18 La Strage di Portella della Ginestra⏱️ 07:44 Il processo⏱️ 08:28 Un progetto difficile⏱️ 09:44 Verità storica e verità drammatica⏱️ 12:21 L'immagine della mafia⏱️ 13:32 Le tre parole in contestoAudio
Lunedì caldissimo e lunghissimo. Poche lezioni come tutor ma molto lavoro con il nuovo progetto per la creazione della linea di prodotti iSpeakItaliano per tutti gli ammiratori del blog e dei podcast. Un nuovo articolo su Salvatore Giuliano, famoso bandito siciliano del dopoguerra. Purtroppo è scomparsa oggi la grande Raffaella Carrà, icona della televisione amata da milioni di itaiani. In chiusura le rubriche di curiosità per chiudere questo episodio registrato tardissimo. Buona settimana a tutti. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/ispeakitaliano/message
Lunedì caldissimo e lunghissimo. Poche lezioni come tutor ma molto lavoro con il nuovo progetto per la creazione della linea di prodotti iSpeakItaliano per tutti gli ammiratori del blog e dei podcast. Un nuovo articolo su Salvatore Giuliano, famoso bandito siciliano del dopoguerra. Purtroppo è scomparsa oggi la grande Raffaella Carrà, icona della televisione amata da milioni di itaiani. In chiusura le rubriche di curiosità per chiudere questo episodio registrato tardissimo. Buona settimana a tutti.
Oggi siamo in compagnia di Roberto Rossetti.Marchigiano DOC, bellissima persona e grande performer.Cercando informazioni su di lui mi sono imbattuto in bellissime sorprese che scoprirete durante la nostra chiacchierata.Una voce e una presenza scenica che non passano certo inosservati.Il suo debutto da professionista è nel 2009 con la Bella e La Bestia come alternate di Bestia e Gaston. Ma prima di questa esperienza aveva già calcato il palcoscenico a fianco di nomi importanti dello spettacolo come Tosca e Cristian Ginepro.Seguiranno poi tantissimi altri spettacoli: Pirates, Salvatore Giuliano, W Zorro, America, Fantasmi a Roma, Karol Wojtyla, Kinky Boots, e tanti altriNel 2015 deicide di esplorare anche l'altra parte del palcoscenico e fonda la Compagnia della Marca, una realtà tutta marchigiana che ha come obiettivo quello di regalare al pubblico un'alta qualità di spettacolo per diffondere ancora di più l'arte del teatro in Italia.E questa è una, delle tante belle sorprese di cui parlavo. Ma non perdiamo altro tempo, cliccate play e venite nel nostro salotto virtuale.Vi aspettiamo!_______________________________________________________________________________________—> https://www.facebook.com/roberto.rossetti.986 https://www.instagram.com/rossettiroberto83/ https://www.compagniadellamarca.com/ https://www.instagram.com/compagniadellamarca https://www.facebook.com/CompagniadellaMarca/
Francesco Rosi’s 1962 film uses the life of the titular Mafia bandit as a stepping-off point for an examination of…
Salvatore Giuliano, noto come il bandito Giuliano è stato un brigante italiano. A capo di una banda armata, per alcuni mesi sfruttò la copertura dell'EVIS, il braccio armato del Movimento Indipendentista Siciliano attivo a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, ma il suo nome resta principalmente legato alla strage di Portella della Ginestra (1º maggio 1947), in cui morirono undici persone e altre ventisette rimasero ferite. Sulla morte di Giuliano esistono almeno cinque differenti versioni e il segreto di stato fino al 2016. Alcuni, come il ricercatore storico Giuseppe Casarrubea, addirittura sostengono che il Giuliano morto in Sicilia fosse un sosia, e che il vero Salvatore fu fatto fuggire all'estero oppure divenne latitante e fu ucciso solo alcuni anni più tardi, in un bar di Napoli, con un caffè al cianuro. Secondo un'ultima ipotesi, al posto del bandito fu ucciso, forse intenzionalmente, un suo sosia, per essere poi tumulato al suo posto. Per queste ragioni lo studioso Giuseppe Casarrubea ha chiesto alla Procura di Palermo di riaprire la bara tumulata nella cappella della famiglia Giuliano a Montelepre per accertarne l'identità. La riesumazione è avvenuta il 28 ottobre 2010 ma l'esame del DNA e gli accertamenti medico-legali hanno confermato che i resti sepolti nella tomba della famiglia Giuliano appartengono realmente al bandito e quindi l'inchiesta è stata archiviata.
After their tumultuous trip to France, Tom & Chris run to the hills of Sicily where they get caught up in the complicated world of the Mafia, government officials and the life and death of the notorious Salvatore Giuliano.
intervista a Roberto Rossetti per "Salvatore Giuliano - Il Musical
Chi era davvero Rol? Quali erano le sue incredibili doti? Ce lo spiegherà Giuditta Dembech una delle persone a lui più vicine, nel corso della nuova puntata di Border Nights - La notte ai confini in diretta dalle 22 su Web Radio Network . Gli altri ospiti saranno Paolo Rumor sulle origini occulte dell'Europa e Pietro Orsatti sulla strage di Portella della Ginestra.Inizio di puntata come sempre con Paolo Franceschetti e Federica Francesconi, per commentare una delle notizie della settimana.ROL RACCONTATO DA GIUDITTA DEMBECHPrimo collegamento della serata con Giuditta Dembech. Vicina per 25 anni al grande Gustavo Adolfo Rol. "La nostra amicizia, durata vent'anni, fino al giorno in cui ci ha lasciati per una dimensione diversa... già da quel primo attimo al telefono, Lui ha "visto " o sentito qualcosa, che ho compreso soltanto molti anni dopo; in quell'attimo, Lui mi ha scelta...Non so dirvi perchè, ma Lui SAPEVA che poteva fidarsi. Ero giovane, spigliata, coraggiosa, intelligente, scrivevo in modo semplice e scorrevole, sapevo parlare in pubblico (lavoravo già nell'emittenza privata e avevo pubblicato quattro titoli) ma soprattutto, sapeva con assoluta certezza che gli avrei voluto bene e che non lo avrei mai tradito.... Nel corso degli anni, decise di accettare di dialogare con me davanti all'odiato registratore, o di essere registrato al telefono (lo ha sempre saputo)... Mi raccontò la sua vita, le cose che voleva tramandare, il suo rammarico per non essere stato capito, le sue speranze per un'umanità migliore...Quei nastri, che negli anni avevo sparpagliati qua e là, divennero il suo Testamento Spirituale, preziosissimi. Talmente preziosi che non potevo permettermi di perderli o che andassero distrutti, così li ho pubblicati in CD, allegati a quel libro che lui desiderava tanto, con il titolo e la copertina che mi aveva richiesto...Lui poteva scegliere fra le centinaia di scrittori che gli ruotavano attorno, non so perchè ma mi ha scelta.... A Renzo Allegri e Remo Lugli ha concesso di raccontare i suoi esperimenti, a me ha raccontato il suo pensiero, dalla sua stessa voce, perchè non ci fossero equivoci!! Personaggio simbolo della "New Age" italiana, Giuditta Dembech è scrittrice, giornalista, teosofa e divulgatrice. Ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla comunicazione. Autrice di successo ha scritto molti libri. Tiene conferenze, seminari e spesso partecipa a trasmissioni. Recentemente, Giuditta Dembech, è stata invitata a tenere lezioni sulla New Age alla Facoltà di Teologia dell'Università di Torino ed all'Università di Verona, dipartimento di Scienze della Comunicazione.L'ALTRA EUROPA: LE ORIGINI OCCULTE DELL'UNIFICAZIONENella seconda parte sarà con noi Paolo Rumor autore insieme a Giorgio Galli e Loris Bagnara de "L'altra Europa - Miti, congiure ed enigmi all'ombra dell'unificazione europea". Paolo Rumor è nato a Vicenza nel 1946 dove vive. Ha svolto la professione di avvocato. È figlio di Giacomo Rumor, noto uomo politico vicentino, personalità di primo piano nella ricostruzione del secondo dopoguerra. "Questo libro nasce da una telefonata, un incontro personale e un manoscritto. La telefonata avviene tra Paolo Rumor, discendente dell'omonima famiglia protagonista di molte vicende della Democrazia Cristiana, e Giorgio Galli, il massimo esperto italiano dei rapporti tra esoterismo e politica. Oggetto della telefonata e del successivo incontro tra i due è un manoscritto per molti versi sconcertante. Si tratta di un ampio segmento delle "Memorie riservate" di Giacomo Rumor, padre di Paolo ed esponente di punta della DC del dopoguerra. Al centro del memoriale vi è la collaborazione tra Rumor senior (fiduciario di monsignor Montini, futuro papa Paolo VI) e Maurice Schumann, insigne statista francese all'epoca del Trattato di Roma (1957), cioè del primo concreto passo verso l'Unione Europea. Dalle pieghe di questa sinergia emergono confidenze a dir poco inquietanti: dietro al lavoro diplomatico che porta al Trattato sembrano nascondersi alcune centrali occulte, portatrici di una loro idea unitaria di Europa, con sensibili interferenze non solo della Cia e del Vaticano, ma anche di misteriosi, antichissimi circoli esoterici"LA STRAGE DI PORTELLA DELLA GINESTRA: PIETRO ORSATTIStefania intervista il giornalista Pietro Orsatti parliamo della strage di Portella della Ginestra, avvenuta il 1° maggio 1947 in Sicilia: la prima strage italiana dopo la nascita della Repubblica. Orsatti è autore del libro "Il bandito della guerra fredda", in cui vengono analizzati la figura di Salvatore Giuliano e il ruolo di vari poteri internazionali e dei servizi segreti soprattutto americani in quella che fu la prima di una lunga serie di stragi di Stato, atte a destabilizzare la politica e la società italiane.Completeranno la puntata la ruota libera con Paolo Franceschetti, il maestro Di Dietrologia e l'angolo di Barbara Marchand. Per Vetrina Bn spazio questa sera all'associazione SalusBellatrix. Si tratta di una associazione senza scopo di lucro che organizza incontri, corsi e conferenze al fine di permettere a tutti, gratuitamente, di accedere a determinati ambiti della conoscenza tenuti nell’ombra. Gli argomenti trattati sono prevalentemente di educazione tesa al raggiungimento della salute psico-fisica dell’individuo.Per intervenire: redazione@bordernights.it
Chi era davvero Rol? Quali erano le sue incredibili doti? Ce lo spiegherà Giuditta Dembech una delle persone a lui più vicine, nel corso della nuova puntata di Border Nights - La notte ai confini in diretta dalle 22 su Web Radio Network . Gli altri ospiti saranno Paolo Rumor sulle origini occulte dell'Europa e Pietro Orsatti sulla strage di Portella della Ginestra.Inizio di puntata come sempre con Paolo Franceschetti e Federica Francesconi, per commentare una delle notizie della settimana.ROL RACCONTATO DA GIUDITTA DEMBECHPrimo collegamento della serata con Giuditta Dembech. Vicina per 25 anni al grande Gustavo Adolfo Rol. "La nostra amicizia, durata vent'anni, fino al giorno in cui ci ha lasciati per una dimensione diversa... già da quel primo attimo al telefono, Lui ha "visto " o sentito qualcosa, che ho compreso soltanto molti anni dopo; in quell'attimo, Lui mi ha scelta...Non so dirvi perchè, ma Lui SAPEVA che poteva fidarsi. Ero giovane, spigliata, coraggiosa, intelligente, scrivevo in modo semplice e scorrevole, sapevo parlare in pubblico (lavoravo già nell'emittenza privata e avevo pubblicato quattro titoli) ma soprattutto, sapeva con assoluta certezza che gli avrei voluto bene e che non lo avrei mai tradito.... Nel corso degli anni, decise di accettare di dialogare con me davanti all'odiato registratore, o di essere registrato al telefono (lo ha sempre saputo)... Mi raccontò la sua vita, le cose che voleva tramandare, il suo rammarico per non essere stato capito, le sue speranze per un'umanità migliore...Quei nastri, che negli anni avevo sparpagliati qua e là, divennero il suo Testamento Spirituale, preziosissimi. Talmente preziosi che non potevo permettermi di perderli o che andassero distrutti, così li ho pubblicati in CD, allegati a quel libro che lui desiderava tanto, con il titolo e la copertina che mi aveva richiesto...Lui poteva scegliere fra le centinaia di scrittori che gli ruotavano attorno, non so perchè ma mi ha scelta.... A Renzo Allegri e Remo Lugli ha concesso di raccontare i suoi esperimenti, a me ha raccontato il suo pensiero, dalla sua stessa voce, perchè non ci fossero equivoci!! Personaggio simbolo della "New Age" italiana, Giuditta Dembech è scrittrice, giornalista, teosofa e divulgatrice. Ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla comunicazione. Autrice di successo ha scritto molti libri. Tiene conferenze, seminari e spesso partecipa a trasmissioni. Recentemente, Giuditta Dembech, è stata invitata a tenere lezioni sulla New Age alla Facoltà di Teologia dell'Università di Torino ed all'Università di Verona, dipartimento di Scienze della Comunicazione.L'ALTRA EUROPA: LE ORIGINI OCCULTE DELL'UNIFICAZIONENella seconda parte sarà con noi Paolo Rumor autore insieme a Giorgio Galli e Loris Bagnara de "L'altra Europa - Miti, congiure ed enigmi all'ombra dell'unificazione europea". Paolo Rumor è nato a Vicenza nel 1946 dove vive. Ha svolto la professione di avvocato. È figlio di Giacomo Rumor, noto uomo politico vicentino, personalità di primo piano nella ricostruzione del secondo dopoguerra. "Questo libro nasce da una telefonata, un incontro personale e un manoscritto. La telefonata avviene tra Paolo Rumor, discendente dell'omonima famiglia protagonista di molte vicende della Democrazia Cristiana, e Giorgio Galli, il massimo esperto italiano dei rapporti tra esoterismo e politica. Oggetto della telefonata e del successivo incontro tra i due è un manoscritto per molti versi sconcertante. Si tratta di un ampio segmento delle "Memorie riservate" di Giacomo Rumor, padre di Paolo ed esponente di punta della DC del dopoguerra. Al centro del memoriale vi è la collaborazione tra Rumor senior (fiduciario di monsignor Montini, futuro papa Paolo VI) e Maurice Schumann, insigne statista francese all'epoca del Trattato di Roma (1957), cioè del primo concreto passo verso l'Unione Europea. Dalle pieghe di questa sinergia emergono confidenze a dir poco inquietanti: dietro al lavoro diplomatico che porta al Trattato sembrano nascondersi alcune centrali occulte, portatrici di una loro idea unitaria di Europa, con sensibili interferenze non solo della Cia e del Vaticano, ma anche di misteriosi, antichissimi circoli esoterici"LA STRAGE DI PORTELLA DELLA GINESTRA: PIETRO ORSATTIStefania intervista il giornalista Pietro Orsatti parliamo della strage di Portella della Ginestra, avvenuta il 1° maggio 1947 in Sicilia: la prima strage italiana dopo la nascita della Repubblica. Orsatti è autore del libro "Il bandito della guerra fredda", in cui vengono analizzati la figura di Salvatore Giuliano e il ruolo di vari poteri internazionali e dei servizi segreti soprattutto americani in quella che fu la prima di una lunga serie di stragi di Stato, atte a destabilizzare la politica e la società italiane.Completeranno la puntata la ruota libera con Paolo Franceschetti, il maestro Di Dietrologia e l'angolo di Barbara Marchand. Per Vetrina Bn spazio questa sera all'associazione SalusBellatrix. Si tratta di una associazione senza scopo di lucro che organizza incontri, corsi e conferenze al fine di permettere a tutti, gratuitamente, di accedere a determinati ambiti della conoscenza tenuti nell’ombra. Gli argomenti trattati sono prevalentemente di educazione tesa al raggiungimento della salute psico-fisica dell’individuo.Per intervenire: redazione@bordernights.it
Salvatore Giuliano
Esto es HistoCast. No es Esparta pero casi. Seguimos con una segunda entrega de la saga de bandidos, incluyendo su leyenda y sus fechorías. Los tratamos @LordCirencester, @vuckaner, @alejandrohdzlun y @goyix_salduero. Secciones Historia: - Ned Kelly - 5:04 - Salvatore Giuliano - 28:27 - José María el Tempranillo - 44:15 - Juan Bautista Bairoletto - 1:39:32 - John Dillinger - 1:59:36 - Bibliografía - 2:31:38
“Una strage per il centrismo e la conseguenza di una democrazia bloccata”. La strage di Portella della Ginestra, il primo maggio del 1947, per lo storico Umberto Santino si può sintetizzare con queste espressioni. Quest'anno ricorrono i 70 anni da quella strage, nel giorno della Festa dei lavoratori. Nell'area a metà strada tra i comuni di Piana degli Albanesi, San Giuseppe Jato e San Cipirello quel primo maggio del 1947 si erano ritrovate migliaia di persone, contadini, per la Festa dei lavoratori. Una manifestazione convocata anche per festeggiare una vittoria elettorale, quella del “Blocco del Popolo” (l'alleanza tra socialisti e comunisti) alle elezioni regionali del 20 aprile. Su quelle persone, per lo più contadini, si scatena un fuoco omicida a colpi di mitra. Undici morti, ventisette feriti, diversi dei quali moriranno nei giorni seguenti. Solo qualche mese dopo si saprà che i colpi erano stati sparati dal bandito Salvatore Giuliano e dai suoi uomini. Ospite oggi a Memos per ricordare il significato di quella strage di 70 anni fa, Umberto Santino. Storico, fondatore e direttore del Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato” di Palermo, Santino è autore, tra i tanti lavori, di “La democrazia bloccata. La strage di Portella della Ginestra e l'emarginazione delle sinistre” (Rubettino, 1997). In questi giorni è uscito un altro suo lavoro di ricerca e ricostruzione storica dal titolo “La mafia dimenticata. La criminalità organizzata in Sicilia dall'Unità d'Italia al Novecento. Le prime inchieste. I processi. Un documento storico” (Melampo, 2017). ..Nel corso della puntata Umberto Santino ricorda che la nascita del Centro siciliano di documentazione coincide con uno storico convegno tenuto a Palermo nel giugno del 1977 dal titolo “Una strage per il centrismo”, la strage di Portella della Ginestra. Il Centro di documentazione di Palermo celebra in queste settimane i suoi quarant'anni di storia. Nel 1980, a tre anni dalla fondazione, il centro sarà intitolato a Giuseppe Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978 a Cinisi (Palermo). Il Centro palermitano custodirà da quel momento la memoria del giovane militante della sinistra che dalla sua Radio Aut a Terrasini (Palermo) denunciava Cosa nostra, il traffico di droga, le speculazioni edilizie. Sulla storia di Peppino Impastato Memos oggi ha ospitato un lavoro di ricerca fatto da un gruppo di studenti dell'Istituto Tecnico “Giancarlo Vallauri” di Fossano (Cuneo). Si tratta di un servizio radiofonico in cui viene ricostruita la biografia di Impastato. Un lavoro coordinato da Gabriella Bertola, insegnante dell'istituto “Vallauri”.
“Una strage per il centrismo e la conseguenza di una democrazia bloccata”. La strage di Portella della Ginestra, il primo maggio del 1947, per lo storico Umberto Santino si può sintetizzare con queste espressioni. Quest’anno ricorrono i 70 anni da quella strage, nel giorno della Festa dei lavoratori. Nell’area a metà strada tra i comuni di Piana degli Albanesi, San Giuseppe Jato e San Cipirello quel primo maggio del 1947 si erano ritrovate migliaia di persone, contadini, per la Festa dei lavoratori. Una manifestazione convocata anche per festeggiare una vittoria elettorale, quella del “Blocco del Popolo” (l’alleanza tra socialisti e comunisti) alle elezioni regionali del 20 aprile. Su quelle persone, per lo più contadini, si scatena un fuoco omicida a colpi di mitra. Undici morti, ventisette feriti, diversi dei quali moriranno nei giorni seguenti. Solo qualche mese dopo si saprà che i colpi erano stati sparati dal bandito Salvatore Giuliano e dai suoi uomini. Ospite oggi a Memos per ricordare il significato di quella strage di 70 anni fa, Umberto Santino. Storico, fondatore e direttore del Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato” di Palermo, Santino è autore, tra i tanti lavori, di “La democrazia bloccata. La strage di Portella della Ginestra e l’emarginazione delle sinistre” (Rubettino, 1997). In questi giorni è uscito un altro suo lavoro di ricerca e ricostruzione storica dal titolo “La mafia dimenticata. La criminalità organizzata in Sicilia dall’Unità d’Italia al Novecento. Le prime inchieste. I processi. Un documento storico” (Melampo, 2017). ..Nel corso della puntata Umberto Santino ricorda che la nascita del Centro siciliano di documentazione coincide con uno storico convegno tenuto a Palermo nel giugno del 1977 dal titolo “Una strage per il centrismo”, la strage di Portella della Ginestra. Il Centro di documentazione di Palermo celebra in queste settimane i suoi quarant’anni di storia. Nel 1980, a tre anni dalla fondazione, il centro sarà intitolato a Giuseppe Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978 a Cinisi (Palermo). Il Centro palermitano custodirà da quel momento la memoria del giovane militante della sinistra che dalla sua Radio Aut a Terrasini (Palermo) denunciava Cosa nostra, il traffico di droga, le speculazioni edilizie. Sulla storia di Peppino Impastato Memos oggi ha ospitato un lavoro di ricerca fatto da un gruppo di studenti dell’Istituto Tecnico “Giancarlo Vallauri” di Fossano (Cuneo). Si tratta di un servizio radiofonico in cui viene ricostruita la biografia di Impastato. Un lavoro coordinato da Gabriella Bertola, insegnante dell’istituto “Vallauri”.
“Una strage per il centrismo e la conseguenza di una democrazia bloccata”. La strage di Portella della Ginestra, il primo maggio del 1947, per lo storico Umberto Santino si può sintetizzare con queste espressioni. Quest’anno ricorrono i 70 anni da quella strage, nel giorno della Festa dei lavoratori. Nell’area a metà strada tra i comuni di Piana degli Albanesi, San Giuseppe Jato e San Cipirello quel primo maggio del 1947 si erano ritrovate migliaia di persone, contadini, per la Festa dei lavoratori. Una manifestazione convocata anche per festeggiare una vittoria elettorale, quella del “Blocco del Popolo” (l’alleanza tra socialisti e comunisti) alle elezioni regionali del 20 aprile. Su quelle persone, per lo più contadini, si scatena un fuoco omicida a colpi di mitra. Undici morti, ventisette feriti, diversi dei quali moriranno nei giorni seguenti. Solo qualche mese dopo si saprà che i colpi erano stati sparati dal bandito Salvatore Giuliano e dai suoi uomini. Ospite oggi a Memos per ricordare il significato di quella strage di 70 anni fa, Umberto Santino. Storico, fondatore e direttore del Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato” di Palermo, Santino è autore, tra i tanti lavori, di “La democrazia bloccata. La strage di Portella della Ginestra e l’emarginazione delle sinistre” (Rubettino, 1997). In questi giorni è uscito un altro suo lavoro di ricerca e ricostruzione storica dal titolo “La mafia dimenticata. La criminalità organizzata in Sicilia dall’Unità d’Italia al Novecento. Le prime inchieste. I processi. Un documento storico” (Melampo, 2017). ..Nel corso della puntata Umberto Santino ricorda che la nascita del Centro siciliano di documentazione coincide con uno storico convegno tenuto a Palermo nel giugno del 1977 dal titolo “Una strage per il centrismo”, la strage di Portella della Ginestra. Il Centro di documentazione di Palermo celebra in queste settimane i suoi quarant’anni di storia. Nel 1980, a tre anni dalla fondazione, il centro sarà intitolato a Giuseppe Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978 a Cinisi (Palermo). Il Centro palermitano custodirà da quel momento la memoria del giovane militante della sinistra che dalla sua Radio Aut a Terrasini (Palermo) denunciava Cosa nostra, il traffico di droga, le speculazioni edilizie. Sulla storia di Peppino Impastato Memos oggi ha ospitato un lavoro di ricerca fatto da un gruppo di studenti dell’Istituto Tecnico “Giancarlo Vallauri” di Fossano (Cuneo). Si tratta di un servizio radiofonico in cui viene ricostruita la biografia di Impastato. Un lavoro coordinato da Gabriella Bertola, insegnante dell’istituto “Vallauri”.
A neo-realist docu-drama that plays a bit like an old History Channel special.
La recente morte di Paola Clemente, vittima della schiavitù nei vigneti pugliesi, dove guadagnava due euro all'ora lavorando ogni giorno a trecento chilometri da casa, ripropone con forza il tema della lotta al caporalato, ovvero lo sfruttamento illegale ed abusivo della manodopera, specialmente in campo agricolo. Una schiavitù più attuale che mai, e presente in tutto il Paese. Nel secondo rapporto agromafie e caporalato a cura dell'Osservatorio Placido Rizzotto di Flai CGIL (2014) si leggono infatti dati agghiaccianti: sarebbero almeno 80 i distretti agricoli italiani in cui si pratica il caporalato, tra paghe bassissime e condizioni di lavoro disumane. Ma come possiamo sradicare questa forma di sfruttamento dalle campagne del nostro Paese e prevenire morti così assurde? Ne parliamo con Giuseppe Deleonardis, Segretario Generale di FLAI CGIL Puglia, con il Sen. Dario Stefano, del Gruppo misto – Sel al Senato, e con Vito Miccolis e Pasquale Chieco, avvocati del marito della vittima Paola Clemente. In apertura, invece, il tema dei libri di testo. Ogni anno, a fine estate, infatti, le famiglie italiane sono costrette a confrontarsi con l'affanno causato dalla spesa per i libri scolastici dei figli. Secondo le ultime stime del Codacons la spesa per comprare libri, zaini, quaderni e astucci per gli studenti può arrivare quest'anno fino a 1.100 euro a nucleo. Una proposta interessante è arrivata questa settimana da Piero Yates Moretti, vicepresidente dell'Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori): far acquistare i libri di testo dagli istituti scolastici, saranno poi gli studenti a restituirli a fine anno. In questo modo non sarebbero solo gli editori a stabilire i prezzi, ma anche gli istituti scolastici, che avrebbero maggior peso contrattuale. Ma non mancano le iniziative dei singoli cittadini contro l'arduo problema del prezzo dei libri scolastici, come ad esempio quella di Salvatore Giuliano, preside dell'Istituto Tecnico "Ettore Majorana", che da anni porta avanti con successo il progetto "Book in progress" dove i materiali didattici, quali i libri di testo, vengono realizzati dagli stessi docenti in stretta collaborazione con gli studenti. Ma è possibile attuare un sistema più equo ed economico per tutte le parti coinvolte? Ne parliamo con Piero Yates Moretti, vicepresidente ADUC, con Salvatore Giuliano, dirigente scolastico ITIS di Majorana di Brindisi, con Alfieri Lorenzon, direttore generale dell'AIE, associazione italiana editori, e con Arianna Cortese, studentessa di 19 anni di Torino che ha inventato l'applicazione "PickMyBook".
La recente morte di Paola Clemente, vittima della schiavitù nei vigneti pugliesi, dove guadagnava due euro all'ora lavorando ogni giorno a trecento chilometri da casa, ripropone con forza il tema della lotta al caporalato, ovvero lo sfruttamento illegale ed abusivo della manodopera, specialmente in campo agricolo. Una schiavitù più attuale che mai, e presente in tutto il Paese. Nel secondo rapporto agromafie e caporalato a cura dell'Osservatorio Placido Rizzotto di Flai CGIL (2014) si leggono infatti dati agghiaccianti: sarebbero almeno 80 i distretti agricoli italiani in cui si pratica il caporalato, tra paghe bassissime e condizioni di lavoro disumane. Ma come possiamo sradicare questa forma di sfruttamento dalle campagne del nostro Paese e prevenire morti così assurde? Ne parliamo con Giuseppe Deleonardis, Segretario Generale di FLAI CGIL Puglia, con il Sen. Dario Stefano, del Gruppo misto – Sel al Senato, e con Vito Miccolis e Pasquale Chieco, avvocati del marito della vittima Paola Clemente. In apertura, invece, il tema dei libri di testo. Ogni anno, a fine estate, infatti, le famiglie italiane sono costrette a confrontarsi con l'affanno causato dalla spesa per i libri scolastici dei figli. Secondo le ultime stime del Codacons la spesa per comprare libri, zaini, quaderni e astucci per gli studenti può arrivare quest'anno fino a 1.100 euro a nucleo. Una proposta interessante è arrivata questa settimana da Piero Yates Moretti, vicepresidente dell'Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori): far acquistare i libri di testo dagli istituti scolastici, saranno poi gli studenti a restituirli a fine anno. In questo modo non sarebbero solo gli editori a stabilire i prezzi, ma anche gli istituti scolastici, che avrebbero maggior peso contrattuale. Ma non mancano le iniziative dei singoli cittadini contro l'arduo problema del prezzo dei libri scolastici, come ad esempio quella di Salvatore Giuliano, preside dell'Istituto Tecnico "Ettore Majorana", che da anni porta avanti con successo il progetto "Book in progress" dove i materiali didattici, quali i libri di testo, vengono realizzati dagli stessi docenti in stretta collaborazione con gli studenti. Ma è possibile attuare un sistema più equo ed economico per tutte le parti coinvolte? Ne parliamo con Piero Yates Moretti, vicepresidente ADUC, con Salvatore Giuliano, dirigente scolastico ITIS di Majorana di Brindisi, con Alfieri Lorenzon, direttore generale dell'AIE, associazione italiana editori, e con Arianna Cortese, studentessa di 19 anni di Torino che ha inventato l'applicazione "PickMyBook".
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Attraverso i libri, con il progetto Book in progress, come ci racconta Salvatore Giuliano dirigente dell' itis Majorana di Brindisi o con un Quiz sulle teche della Rai con Edoardo Camurri o viaggiando in autostop per il mondo come ha fatto Paolo Leone.
Ospiti: Riccardo Luna, responsabile per l'Italia di Digital Champion; Silvia Vianelo, docente di marketing all'Università Bocconi; Ernesto Belisario, vicepresidente dell'associazione Digital Champions; Salvatore Giuliano, preside dell'Istituto Majorana di Brindisi
Mafia e politica alla conquista di Roma. Lirio Abbate, giornalista de "L'Espresso" - La scuola dove il libro di testo lo scrivono i professori - Salvatore Giuliano, Preside dell'Istituto "Majorana" di Brindisi - Liceo "Montessori", Roma: i ragazzi fanno una colletta e ridipingono la scuola. Michelangelo, studente della Montessori.
Il grande cinema passa anche e soprattutto da ruoli considerati secondari ma necessari per realizzare film memorabili. E' il caso di Roberto Pariante, aiuto regista recentemente scomparso: gran lavoratore, serio e scrupoloso, Pariante è stato artefice di pellicole come "Le mani sulla città", "Salvatore Giuliano", "L'uccello dalle piume di cristallo", "Il gatto a nove code" e tante altre ancora. Con noi la figlia Eleonora e la moglie Mariella Pariante curatrice del volume "La méta di un sogno - il mestiere di aiuto regista". Altro libro interessante è "Recycled Cinema", sul riutilizzo delle immagini di repertorio nel cinema: con noi l'autore Marco Bertozzi.
Protagonista della giornata al Festival di Taormina è la diva Meg Ryan che riceverà questa sera sul palco del teatro Antico il Taormina Arte Award. Miriam Mauti ha intervistato l'attrice per noi! Giovanni Spagnoletti presenta il programma della Mostra di Pesaro, giunta alla 49° edizione, in partenza dalla prossima settimana: seguiremo la manifestazione con il nostro conduttore-inviato Roberto Silvestri. Irene Bignardi ci parla del libro finalmente tornato alla pubblicazione "Salvatore Giuliano" di Tullio Kezich. Infine cresce l'attesa per la recensione di Efisio Mulas di "Dreamteam".
SALVATORE GIULIANO DI FRANCESCO ROSI raccontato da Anton Giulio Mancino