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Sono ore decisive per il futuro del nostro pianeta: a Baku, in Azerbaigian, si conclude la cop29 ed è il momento di tirare le somme. Cosa si è fatto? Cos'altro ancora si deve fare? Ne discutiamo con i nostri ospiti in diretta dalla capitale azera.Gli ospiti di oggi:Eleonora Cogo - analista finanziaria di Ecco il think thank italiano sul climaJacopo Bencini - Presidente di Italian Climate NetworkEmanuele Bompan - Direttore della rivista Materia Rinnovabile, collabora con testate come La Stampa, Nuova Ecologia, Oltremare.Lorenzo Tecleme - Giornalista, Scrive di politica, di clima e delle due cose assieme per Domani, il manifesto, Valori.it, Jacobin Italia.Grammenos Mastrojeni - Vice Segretario Generale e Deputy Secretary General della sezione "Energy and Climate Action" presso il Segretariato dell'Unione per il MediterraneoSi può fare - Storie dal socialeCombattenti per la paceSi chiama "Combatans for peace" l'associazione nata vent'anni fa in Cisgiordania da un gruppo di soldati israeliani e combattenti palestinesi. Deposte le armi il gruppo si è unito sulla lotta per la pace. Un tema che oggi portano avanti raccogliendo sempre più consensi.
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è atterrato all'aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York, per una visita negli Stati Uniti.Il 6 maggio il capo dello Stato sarà al Palazzo di Vetro dell'Onu dove aprirà i lavori della Conferenza sullo stato di attuazione dell'obiettivo di sviluppo sostenibile 16 “Pace, Giustizia ed Istituzioni Forti”. L'evento è organizzato dalla Rappresentanza permanente d'Italia presso le Nazioni Unite, dal Segretariato dell'Onu e dall'Idlo (International Development Law Organization), nell'ambito dell'Agenda Onu 2030.sat (fonte video: Quirinale)
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è atterrato all'aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York, per una visita negli Stati Uniti.Il 6 maggio il capo dello Stato sarà al Palazzo di Vetro dell'Onu dove aprirà i lavori della Conferenza sullo stato di attuazione dell'obiettivo di sviluppo sostenibile 16 “Pace, Giustizia ed Istituzioni Forti”. L'evento è organizzato dalla Rappresentanza permanente d'Italia presso le Nazioni Unite, dal Segretariato dell'Onu e dall'Idlo (International Development Law Organization), nell'ambito dell'Agenda Onu 2030.sat (fonte video: Quirinale)
Microsoft e Alphabet fanno meglio del previsto, anche se Wall Street non sembra scaldarsi (al momento il Nasdaq in sofferenza: Microsoft e Alphabet hanno archiviato gli ultimi tre mesi con numeri migliori delle attese, ma hanno registrato entrambi netti cali nell'afterhours, con gli analisti che si sono concentrati per Alphabet sui numeri della raccolta inferiore alle stime). I Big Tech, però, hanno lanciato un segnale di forte crescita. La compagnia co-fondata da Bill Gates ha registrato ricavi in crescita (+18%), così come gli utili operativi e l'utile netto. Sono i dati positivi, ben oltre le attese, presentati dopo la chiusura delle contrattazioni a Wall Street e relativi al quarto trimestre del 2023. Il raffronto è sullo stesso periodo dell'anno fiscale passato. Le entrate sono state pari a 62 miliardi di dollari, sopra le attese degli analisti che scommettevano su 61,14 miliardi. L'utile operativo si è assestato sui 27 miliardi, +33 per cento, mentre l?utile netto è stato di 21,9 miliardi, anche qui con un incremento sostanziale, pari al 33 per cento. Alphabet, la holding a cui fa capo Google, ha chiuso il quarto trimestre con ricavi pari a 86,31 miliardi di dollari, +13 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, sopra le attese degli analisti. Meglio del previsto anche l'utile per azione, 1,64 dollari. Le vendite hanno registrato un'accelerazione per il quarto trimestre consecutivo. C'è però un rovescio della medaglia occupazionale, basti pensare che Microsoft nel 2023 ha tagliato tanti posti di lavoro: circa 11.000 a livello globale. E, solamente settimana scorsa, come riportato da Forbes, ha dichiarato che eliminerà circa 1.900 dipendenti nella sua unità di gioco, ossia circa il 9% dell organico, in seguito proprio all acquisizione di Activision. Licenziamenti che interessano l'intero settore: settimana scorsa il Ceo di Google Sundar Pichai ha comunicato ai dipendenti che i tagli continueranno anche nel 2024. In generale in soli 25 giorni dall inizio del 2024 sono ben 82 le big tech che hanno sensibilmente ridotto la propria forza lavoro e già 23.670 i dipendenti che sono stati licenziati. È quanto emerge dalla classifica redatta da Layoffs.fyi, una startup che monitora tutti gli esoneri del settore tech. L'anno precedente, invece, sono stati 262.595 i lavoratori ad aver avuto il ben servito da parte di 1.187 aziende di tecnologia e innovazione. Ne parliamo con Luca Tremolada de Il Sole 24 Ore.Autotrasporti. In arrivo ricorso contro Vienna sul BrenneroLo ha detto il vicepremier Matteo Salvini durante la conferenza Europe and The Alps al Parlamento europeo: "Nei prossimi giorni, nel nome della concorrenza leale, arriverà prima alla Commissione europea e poi alla Corte di giustizia europea il quesito che, dopo tanti anni di silenzio, il governo ha posto sulla legittimità delle restrizioni" al Brennero imposte dall'Austria. "Abbiamo provato con bilaterali, triloghi - ha continuato Salvini - ma quando ti accorgi che dall'altra parte non c'è grande la voglia di risolvere il problema. Ricordiamo che il totale dell'import/export del nostro Paese ammonta a 1 miliardo e 286 milioni di euro e a 466 milioni di tonnellate di merce, l'85% delle quali va verso i Paesi dell'Ue via strada. Il 42% degli scambi italiani con l'Ue vede il 47% uscire dal nordovest, il 52% dal Nordest, e il solo Brennero vale 130 miliardi di euro di valore in merce. Se l'Italia avesse la medesima accessibilità della Germania - dice Fai / Conftrasporto aumenterebbe il Pil del 17%. Approfondiamo il tema con Amedeo Genedani, Presidente Nazionale Confartigianato Trasporti e Presidente UNATRAS coordinamento unitario associazioni nazionali trasporto merci. Consiglio europeo su bilancio Ue e fondi all Ucraina, quanto pesa il veto dell UngheriaDomani, giovedì 1 febbraio, si riunisce il Consiglio europeo straordinario sulla revisione del bilancio comune e sul finanziamento di emergenza da 50 miliardi all'Ucraina. Per l'ok serve l'unanimità e tutto è di nuovo appeso alla decisione dell'Ungheria, dopo i veti di Orban. Nei giorni scorsi era trapelata l'ipotesi di isolare il leader magiaro andando avanti con la procedura prevista dall'articolo 7, che punisce le violazioni dello Stato di diritto e può portare alla perdita del diritto di voto in Consiglio. A poche ore dall inizio del vertice, la situazione continua a rimanere difficile. Al termine dell'ultima riunione degli ambasciatori dei 27 è arrivata una nuova fumata grigia. L'incontro dei Rappresentanti Permanenti (Coreper II), si apprende da fonti europee, è stato aggiornato a oggi alle 8.30. I negoziati con l'Ungheria continuano, ad un alto livello, mentre Budapest ha spiegato di essere pronta a lavorare in maniera costruttiva e a trovare una soluzione accettabile a 27 all'interno della revisione del bilancio. Il Consiglio europeo è chiamato a sbloccare l'impasse sui finanziamenti di emergenza all'Ucraina. Bruxelles ha immaginato anche di colpire Orban nel portafoglio - bloccando ulteriori fondi a Budapest - nel caso in cui si ostini a porre il veto ai 50 miliardi di aiuti attraverso la revisione del bilancio comunitario. L'ipotesi - rilanciata dal Financial Times - ha scatenato la rabbia degli ungheresi, che hanno apertamente accusato l'Ue di voler brandire l'arma del "ricatto". La strategia è contenuta in un documento stilato dal Segretariato del Consiglio. "In caso di mancato accordo al vertice" gli altri leader "dichiareranno pubblicamente che, alla luce del comportamento non costruttivo del premier ungherese, non si può immaginare il versamento di altri fondi Ue". Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.
Nato ad Assisi nel 1182 da una facoltosa famiglia di mercanti, Francesco d'Assisi in gioventù partecipò alla guerra tra il suo comune e quello di Perugia. Venne fatto prigioniero e tenuto in cattività per più di un anno, durante il quale patì per una grave malattia che lo avrebbe indotto a cambiare radicalmente il suo stile di vita. Tornato ad Assisi nel 1205, infatti, Francesco iniziò a dedicarsi ad opere di carità con l'intento di ripercorrere la vita povera di Gesù Cristo e degli apostoli e, come loro, amare e capire la sofferenza degli ultimi. Dopo essersi spogliato di tutti i suoi averi terreni ed essere stato ripudiato dalla sua stessa famiglia, Francesco inizierà un viaggio che lo porterà a costituire uno degli ordini più popolari della storia della Chiesa Cattolica e a diventare il santo patrono d'Italia. Ma chi era davvero l'uomo dietro il santo? Proviamo a scoprirlo insieme a Frate Alfio Vespoli, sacerdote dell'ordine francescano e vicesegretario nazionale del Segretariato per la Missione e l'Evangelizzazione in Italia e Albania. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast
Si svolgerà ad Assisi dal 23 al 29 luglio la 59° edizione della sessione di formazione del Sae, Segretariato attività ecumeniche (Sae).L'appuntamento è libero ed aperto a chiunque sia interessato, le iscrizioni sono aperte fino al 30 giugno.Il tema presentateo nel titolo "Chiese inclusive per donne nuove e uomini nuovi" sarà presentanto seguendo tre filoni: la questione biblico-teologica con particolare riferimento alle teologhe donne, soprattutto protestanti e cattoliche, la questione della ministerialità e infine le problematiche legate al genere, che comprendono anche le discriminazioni, il modello di maschilità, l'idea di famiglia e famiglie.Sono argomenti al centro delal discussione attuale sia interna alle varie chiese che parte del cammino ecumenico.Ne parliamo con Erica Sfredda, attuale presidente del SAE.
Idese è un progetto del Segretariato regionale del Ministero della Cultura per la Sardegna. Nasce dalla volontà di creare un'infrastruttura digitale per la valorizzazione e la condivisione del patrimonio culturale dell'Isola. Per il progetto Idese abbiamo intervistato la Dottoressa Barbara Mascia, funzionaria per la promozione e la comunicazione del Segretariato regionale del Ministero della cultura per la Sardegna. Come nasce il progetto Il segretariato regionale ha una banca dati che nasce da un progetto editoriale del 2008, chiamato ''I sentieri della memoria''. L'idea è stata quella di trasferire questa risorsa sul digitale, trasferendo la banca dati relativa al patrimonio culturale della Sardegna. ''E' stata una sfida, perché è nato un servizio completamente nuovo. L'obiettivo di Idese è fornire uno strumento semplice e intuitivo - ci spiega Barbara Mascia - Il fulcro è rappresentato da una mappa interattiva, attraverso la quale è possibile svolgere delle ricerche tematiche o puntuali, o geografiche. Si individuano dei beni suddivisi per categorie. Beni del patrimonio culturale intesi in senso ampio, come beni archeologici, architettonici, naturalistici, storico artistici e etno-antropologici, fino ad arrivare alle feste della tradizione. Vengono fornite delle informazioni relative al bene, come una galleria fotografica e delle informazioni di contatto. Vi è la possibilità quindi di essere guidati tramite il sistema di navigazione al bene stesso. Nell'app questa funzione è ancora più forte, perché una volta che viene data l'autorizzazione dell'utente l'applicazione gli permette di raggiungere i luoghi più vicini a lui''. Idese, un progetto di grande ampiezza ''Un altro scopo del progetto è promuovere anche quei beni culturali meno conosciuti, meno conosciuti anche ai sardi. Ma non solo, dare anche agli enti la possibilità di promuoversi. Idese ha sì la funzione di promuovere il territorio, valorizzarlo e far sì che le persone conoscendolo contruibiscano anche alla tutela, ma è importante anche il concetto di approfondimento. Può essere utilizzato anche per questo. Nel sito in particolar modo è possibile avere dei link di approfondimento alla bibliografia di base. Una funzione rivolta anche agli operatori del settore. Ci sono anche indicazioni infatti sui vincoli di tutela''. L'importanza dell'interazione del cittadino Un altro punto forte di Idese è proprio il concetto di interazione. ''L'interazione non esiste solo nel momento in cui io posso visualizzare i beni intorno a me, ma anche con la possibilità di inviare delle segnalazioni - conclude Barbara Mascia - questo insieme al sistema di navigazione è uno dei punti più innovativi e a cui teniamo di più di Idese. Si possono inviare delle segnalazioni anche sullo stato di un determinato bene, informazioni che verranno analizzate internamente al Ministero e che possono essere infine fruibili al cittadino''. Idese nasce appunto come un'app interattiva. E' in grado non solo di segnalare i beni vicini all'utente, sotto sua approvazione, ma anche di costruirne il viaggio, creando itinerari o svolgendo ricerche tematiche. L'interazione dell'utente è fondamentale, poiché contribuisce non solo a rendere più fruibile il servizio, ma anche a indicare nuovi punti di interesse.
Con Roberto Pietrantonio, AD di Mazda Italia, e Paolo Maria Pomponio, Direttore del servizio di Polizia stradale Che bella stagione l'estate, peccato per il traffico! L'intensificazione dei transiti durante le vacanze estive rende ancora più centrale la questione sicurezza. La sicurezza stradale, d'altronde, è una priorità sia a livello nazionale che internazionale e la sua tenuta è questione di lavoro di squadra, come confermato anche dal recente incontro tra l'Inviato Speciale per la Sicurezza Stradale del Segretariato delle Nazioni Unite, Jean Todt, e la Polizia Stradale Italiana. Paolo Maria Pomponio, Direttore del servizio di Polizia stradale, oltre a raccontarci di questo confronto, ci ha illustrato le principali attività che le forze di polizia mettono in atto per farci sentire quanto più sicuri possibile durante i nostri spostamenti. Segue la sua strada Mazda che, in questo periodo di grandi rivoluzioni nel mondo dell'auto, crede fermamente in un approccio multi-soluzione, che includa l'elettrico (nel 2030 un modello su 4 del marchio sarà full electric) ma che non disdegni anche lo sviluppo delle tecnologie tradizionali che – come affermato da Roberto Pietrantonio, AD di Mazda Italia – hanno ancora un margine di manovra importante per quanto riguarda i livelli emissivi.
IAI Harop, cybersecurity, BERT, Northern Arrow, Cloud, Robattle, predictive maintenance. Fantascienza? Niente affatto. Questi solo alcuni dei termini appartenenti alla rivoluzione alla quale stiamo assistendo.In questa tavola rotonda unica nel suo genere, organizzata in partnership con VideoBacklight, non uno, bensì quattro illustri ospiti si pronunceranno sul tema dell'intelligenza artificiale e della sua applicazione in materia di Difesa.Interverranno: - il Sottosegretario di Stato alla Difesa, l'On. Giorgio Mulè; - Maurizio Mensi, Professore di Diritto dell'economia alla Scuola Nazionale dell'Amministrazione e Direttore esecutivo del Centro MENA-OCSE “Governance Programme Training” di Caserta, titolare del corso di Diritto dell'informazione e della comunicazione presso la LUISS Guido Carli. Consigliere del CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo), è membro dell'Organo di Vigilanza sulla rete TIM. Già membro del Servizio giuridico ed esperto TAIEX della Commissione europea e ci illustrerà il rapporto tra intelligenza artificiale e difesa con un focus particolare sulle difficoltà legate al tentativo di coniugare piano etico e giuridico. - il Professor Giorgio Metta, Direttore scientifico dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e direttore del “iCub Facility” nello stesso istituto dove coordina lo sviluppo del progetto iCub, che ci fornirà nel dettaglio la definizione di “intelligenza artificiale”;- la dottoressa Luisa Riccardi, direttore del V Reparto innovazione tecnologica del Segretariato della Difesa, DNA, Direzione Nazionale degli Armamenti, che ce ne spiegherà i possibili utilizzi.Con la moderazione di Marco Italiano, fondatore di VideoBacklight.In questo nuovo episodio affronteremo la tematica dell'A.I. (Artificial Intelligence) e cercheremo di fornire spiegazioni dettagliate sull'evoluzione che dagli anni '80 ad oggi ci ha portati a rivedere molte di quelle che consideravamo certezze.Il concetto tradizionale di difesa "boots on the ground" è ormai surclassato dal moderno "ears and eyes in the air", il paradigma che ne consegue anche: la codificazione umana, un tempo centrale in ambito AI, ha perso il primato, la macchina ormai apprende autonomamente ed ha acquisito la capacità di "autoallenarsi".Una rivoluzione 2.0 che viene dettagliatamente descritta dai nostri ospiti e che vedrà coinvolti colossi come Stati Uniti e Cina alla ricerca del primato in materia di intelligenza artificiale, con l'applicazione delle moderne tecnologie in ambito di warfare.Per scoprire tutto quello che hanno da dirci i nostri ospiti sulla "nuova corrente elettrica" non perdetevi questo episodio come occasione unica di approfondimento culturale sul tema.Buon ascolto.
Antonino D'Anna prosegue il viaggio nella sanità italiana: ospite del faccia a faccia di oggi è il dottor Federico Lavagno (in foto), Coordinazione nazionale dipartimento post-laurea del Sigm, Segretariato italiano giovani medici. Faremo il punto della situazione e ci chiederemo che Natale ci aspetta dal punto di vista della salute. Poi Edoardo Montolli ci racconterà invece il Covid a Bergamo: esiste una predisposizione genetica? Uno studio proverà a far luce su questo.
Antonino D'Anna prosegue il viaggio nella sanità italiana: ospite del faccia a faccia di oggi è il dottor Federico Lavagno (in foto), Coordinazione nazionale dipartimento post-laurea del Sigm, Segretariato italiano giovani medici. Faremo il punto della situazione e ci chiederemo che Natale ci aspetta dal punto di vista della salute. Poi Edoardo Montolli ci racconterà invece il Covid a Bergamo: esiste una predisposizione genetica? Uno studio proverà a far luce su questo.
Con la puntata di oggi Zoom termina il primo ciclo di viaggi all'interno della sanità italiana in vista della seconda ondata Covid. Antonino D'Anna parlerà con Edy Tullio Mecchia Jackia, soccorritore e volontario 118 dal 1976, per poi dialogare con il dottor Federico Lavagno, Coordinatore nazionale dipartimento post-laurea del SIGM, il Segretariato italiano giovani medici. Che cosa ha insegnato ai giovani medici l'esperienza Coronavirus? Che cosa succederà?
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5765MASSONERIA ALL'ATTACCO: I VESCOVI RISPONDONO PER LE RIME di Mauro FaverzaniAccade nel 2019 in Camerun: qui politica ed affari sono gestiti dalla massoneria. In modo occulto. È questo quanto denunciato in un pubblico appello, firmato dalla locale Conferenza episcopale ed, in primis, dal suo presidente, mons. Abraham Kome Bouallo. Appello, in cui si chiede espressamente di fermare grembiulini, Rosacroce e stregoni: «In questo momento, in alcune parrocchie della nostra Diocesi, nei loro consigli parrocchiali e persino in alcuni organismi diocesani, siedono sempre più - e con incarichi di crescente responsabilità - persone appartenenti alla massoneria, ai Rosacroce o dedite alla stregoneria. Una simile situazione esige un chiarimento», scrivono i Vescovi in questa loro lettera pastorale, in cui spiegano di voler non solo «richiamare le linee fondamentali del Magistero» in merito a tali gruppi più o meno occulti, bensì anche di voler «dare precise direttive pastorali, al fine di chiarire e sostenere la fede in Gesù Cristo morto e risorto».IL CORAGGIO DEI VESCOVI DEL CAMERUNSi noti come solo lo scorso 5 luglio, con tanto di lettera su carta intestata, la Gran Loggia Unita del Camerun avesse inviato al primo ministro la proposta di piazzare un proprio affiliato, Désiré Mama Ndjikam, al posto di coordinatore dell'Unità Operativa di Gestione dell'importante progetto «Lago Monoun». Al proprio attivo, oggi, Ndjikam vanta già rilevanti incarichi come capo dei progetti presso il Conaroute-Consiglio Nazionale della Strada e come coordinatore del Segretariato tecnico dei punti focali di tale organismo. Si evincono da qui con chiarezza le ragioni della preoccupazione espressa dai Vescovi circa le mire sempre più pretenziose della Loggia camerunense.A fronte di tutto questo, i Vescovi camerunensi ricordano come «la religione cristiana non sia una nostra invenzione, bensì una religione rivelata da Dio stesso a Mosè e portata a pieno compimento da Gesù Cristo. La nostra fede riposa su un insieme di verità rivelate dal Signore. Queste verità vengono chiamate dogmi. Nessun cattolico le può contestare, senza rinnegare la propria fede: si tratta dei dogmi della Santissima Trinità, dell'Incarnazione, della Resurrezione, dell'Ascensione, dell'Immacolata Concezione e dell'Assunzione della Vergine Maria».I prelati ricordano anche come l'adesione dei cattolici ai Rosacroce e ad altri gruppi, la cui Dottrina sia contraria alle verità evangeliche su cui poggia il Magistero universale della Chiesa, sia severamente vietata. E ciò in quanto, spiegano i Vescovi, i Rosacrociani non considerano Dio come Persona, bensì come una sorta di energia spirituale, fonte ultima di tutte le vibrazioni materiali e non, scivolando così in una sorta di panteismo dichiarato. La lettera pastorale raccomanda, pertanto, di intensificare l'insegnamento solido e privo d'ambiguità della Dottrina cattolica, in quanto l'ignoranza resta uno dei fattori determinanti circa l'adesione alle sette ed ai raggruppamenti gnostici. Da qui il richiamo, rivolto ai fedeli cattolici, a riaffermare perennemente ed incessantemente la propria fede in Gesù Cristo morto e risorto. Un richiamo chiaro, senza cedimenti, senza compromessi, purtroppo però anche con pochi eguali nell'episcopato europeo, da troppo tempo silente su questi importantissimi temi, benché la cronaca suggerisca ben altra condotta.LA MASSONERIA VUOLE LA CATTEDRALE DI NOTRE-DAME DI PARIGIRecente, dello scorso 17 giugno, è, ad esempio, l'intervista rilasciata al quotidiano L'Opinion da Jean-Philippe Hubsch, Gran Maestro del Grand'Oriente di Francia, la principale obbedienza massonica d'Oltralpe, intervista in cui si propone - niente meno! - di trasformare la cattedrale di Notre-Dame di Parigi da luogo di culto in luogo pubblico di cultura. È per questo che i grembiulini francesi si sono precipitati a raccogliere fondi, finalizzati alla ricostruzione dell'edificio in una sorta - come han dichiarato - di «gesto di solidarietà repubblicano» tutt'altro che disinteressato. La proposta è già stata respinta al mittente dall'Ufficio Comunicazioni diocesano e persino l'Arcivescovo di Parigi, mons. Michel Aupetit, è intervenuto più volte per ribadire la finalità precipua di culto intrinseca a Notre-Dame.Lo scorso 15 giugno, nel corso dell'omelia per la prima Messa celebrata nella cattedrale dopo il rogo, il prelato ha dichiarato: «Separare cultura e culto può essere frutto di ignoranza o di ideologia. Lo dico con forza: una cultura senza culto diviene un'incultura. È lì da vedere l'abissale ignoranza religiosa dei nostri contemporanei a causa dell'esclusione della nozione divina e del Nome stesso di Dio dalla sfera pubblica, invocando una laicità, che esclude qualsiasi dimensione spirituale visibile. Come tutti gli edifici, la Cattedrale comprende una pietra angolare, che sostiene l'insieme della costruzione. Questa pietra angolare è Cristo». Eppure tutto ciò non basta ad indebolire le pressioni dei grembiulini, numerose ed influenti.Qualcuno ha saputo qualcosa di tali avvenimenti sui grandi media? Qualcuno si è espresso pubblicamente a sostegno della Chiesa in Francia ed in Camerun? Qualcuno ha diffuso la notizia delle mire della massoneria su Notre-Dame? Ecco, non è necessario aggiungere altro...
Nella prima parte della puntata Dora Bognandi, attuale presidente della Federazione Donne Evangeliche in Italia, presenta il XII congresso che si terrà dal 19 al 31 marzo a Roma.Nell'ambito del congresso, che vedrà anche un rinnovamento nel consiglio, viene proposta una tavola rotonda. Venerdì 19 marzo si parlerà infatti di "Giustizia di genere, diritti di tutte e tutti. Il contributo delle donne in una società in cerca di orientamento e speranza".Con Dora Bognandi ricordiamo anche la presentazione oggi a Bologna dell'Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne ideato nell'ambito del Segretariato attività ecumeniche. Al progetto partecipa attivamente anche la Fdei. Nella seconda parte della puntata intervistiamo Samanta Viziale, che presenterà il suo lavoro di tesi di laurea "Sacro e bellezza nel Valdismo delle valli Chisone, Germanasca e Pellice”. Spiega Samanta Viziale: "Ho scoperto nelle valli una spiritualità del bello molto austera, semplice, senza rappresentazioni artificiose. Non mi aspettavo di trovare questa connessione tra l'estetica e il quotidiano. Non solo, ma ho anche trovato un'estetica in luoghi dove non è presenta il sacro".Il lavoro verrà presentato nell'incontro culturale della Scuola latina di Pomaretto (To) venerdì 15 marzo alle 20,45.
Nella prima parte della puntata Dora Bognandi, attuale presidente della Federazione Donne Evangeliche in Italia, presenta il XII congresso che si terrà dal 19 al 31 marzo a Roma.Nell'ambito del congresso, che vedrà anche un rinnovamento nel consiglio, viene proposta una tavola rotonda. Venerdì 19 marzo si parlerà infatti di "Giustizia di genere, diritti di tutte e tutti. Il contributo delle donne in una società in cerca di orientamento e speranza".Con Dora Bognandi ricordiamo anche la presentazione oggi a Bologna dell'Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne ideato nell'ambito del Segretariato attività ecumeniche. Al progetto partecipa attivamente anche la Fdei. Nella seconda parte della puntata intervistiamo Samanta Viziale, che presenterà il suo lavoro di tesi di laurea "Sacro e bellezza nel Valdismo delle valli Chisone, Germanasca e Pellice”. Spiega Samanta Viziale: "Ho scoperto nelle valli una spiritualità del bello molto austera, semplice, senza rappresentazioni artificiose. Non mi aspettavo di trovare questa connessione tra l'estetica e il quotidiano. Non solo, ma ho anche trovato un'estetica in luoghi dove non è presenta il sacro".Il lavoro verrà presentato nell'incontro culturale della Scuola latina di Pomaretto (To) venerdì 15 marzo alle 20,45.
Nella prima parte della puntata vi raccontiamo un progetto di fotografia sociale, mentre ci spostiamo a Roma per parlare del settimo convegno del centro di documentazione metodista."Lo stato delle cose. Geografie e storie del doposisma" è il titolo del progetto di fotografia sociale e documentaria. Il curatore Antonio Di Giacomo ci racconta com'è nata l'iniziativa, cosa si propone e chi ha coinvolto. L’ambizione è quella di restituire, a sette anni dal terremoto del 2009, una narrazione onesta e plurale dell’Aquila e dei suoi territori. Il progetto lo Stato delle cose è promosso e realizzato dall’associazione culturale La camera del Tempo con il patrocinio del Comune dell’Aquila. Hanno collaborato: l’associazione culturale Territori, Dipartimento di Scienze Umane e del Laboratorio di cartografia dell’Università degli studi dell’Aquila. E ancora Accademia di Belle Arti dell’Aquila, Segretariato regionale per l’Abruzzo del Ministero per i Beni culturali.Proseguiamo con l'intervista a Mirella Manocchio, presidente dell’Opcemi, per parlare del convegno internazionale promosso dal Centro di documentazione Metodista. Un incontro che vuole mettere a fuoco i rapporti tra il metodismo e la giustizia sociale, in collaborazione con la Sapienza - Università di Roma. Il titolo «Metodismo, giustizia sociale, diritti. Uno sguardo tra Europa, Africa, Usa» esplica già il carattere internazionale della riflessione. In più la collaborazione con l'università da un valore aggiunto al convegno; il “fatto religioso” s‘interseca con ambiti sociali, politici, culturali e storici.Su Riforma.it trovate l'articolo dedicato al convegno.
Nella prima parte della puntata vi raccontiamo un progetto di fotografia sociale, mentre ci spostiamo a Roma per parlare del settimo convegno del centro di documentazione metodista."Lo stato delle cose. Geografie e storie del doposisma" è il titolo del progetto di fotografia sociale e documentaria. Il curatore Antonio Di Giacomo ci racconta com'è nata l'iniziativa, cosa si propone e chi ha coinvolto. L'ambizione è quella di restituire, a sette anni dal terremoto del 2009, una narrazione onesta e plurale dell'Aquila e dei suoi territori. Il progetto lo Stato delle cose è promosso e realizzato dall'associazione culturale La camera del Tempo con il patrocinio del Comune dell'Aquila. Hanno collaborato: l'associazione culturale Territori, Dipartimento di Scienze Umane e del Laboratorio di cartografia dell'Università degli studi dell'Aquila. E ancora Accademia di Belle Arti dell'Aquila, Segretariato regionale per l'Abruzzo del Ministero per i Beni culturali.Proseguiamo con l'intervista a Mirella Manocchio, presidente dell'Opcemi, per parlare del convegno internazionale promosso dal Centro di documentazione Metodista. Un incontro che vuole mettere a fuoco i rapporti tra il metodismo e la giustizia sociale, in collaborazione con la Sapienza - Università di Roma. Il titolo «Metodismo, giustizia sociale, diritti. Uno sguardo tra Europa, Africa, Usa» esplica già il carattere internazionale della riflessione. In più la collaborazione con l'università da un valore aggiunto al convegno; il “fatto religioso” s‘interseca con ambiti sociali, politici, culturali e storici.Su Riforma.it trovate l'articolo dedicato al convegno.
Per la prima volta il Comitato Olimpico ammette che gli atleti transgender possano gareggiare contro le donne.Cina: dallo scorso primo febbraio il regime comunista ha vietato l’ingresso dei bambini nelle chiese.Padre Martin, nominato dal Pontefice consultore del Segretariato per le Comunicazioni, ritiene che la condanna contenuta nella Sacra Scrittura contro le relazioni omosessuali vada posta “nel contesto”.
Settima adesione alla Professione delle verità immutabili riguardo al matrimonio sacramentale: è quella del Vescovo Andreas Laun;Almeno cinque denunce di violenze sessuali avvenute all’interno del Movimento dei giovani comunisti francesi e dell’Unione degli studenti comunisti;Secondo Padre James Martin, nominato da papa Francesco consultore del Segretariato per le Comunicazioni, il Catechismo contribuirebbe al suicidio dei giovani Lgbt;Secondo l’Ong Operation Rescue, è il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, la “personalità pro-life dell’anno“.
Corruzione a Milano. Gad Lerner, giornalista - Le mazzette della sanità. Avv. Anton Giulio Lana, Segretariato generale dell'Unione forense tutela dei diritti umani degli emotrasfusi infetti.