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In questo episodio di Satsang, esploriamo la potenza trasformativa della comprensione e della compassione, dentro e fuori di noi.Parliamo di come la comprensione possa guarire relazioni, rafforzare ambienti lavorativi, salvare legami familiari... e soprattutto, riportarci a casa dentro di noi.Dall'aspetto spirituale a quello biologico, vi accompagno in un viaggio che parte dal cuore e arriva al sistema nervoso, unendo saggezza interiore e scienza. Un episodio profondo, gentile e potente — per chi cerca autenticità, consapevolezza e pace.Se l'episodio ti è stato utile, condividilo e lascia un commento!
Maria Giulia Bernardini"Judith Butler"Carocci Editorewww.carocci.itIcona della teoria femminista, queer e nonviolenta, Judith Butler è una delle voci più influenti del panorama internazionale contemporaneo. Il volume, concepito come un'agile introduzione alla sua figura e alla sua prospettiva politica, ne intreccia il percorso biografico con l'itinerario intellettuale, soffermandosi su alcuni degli aspetti più rilevanti di un pensiero in continuo movimento e in costante dialogo con gli avvenimenti dei nostri giorni, di cui fornisce chiavi di lettura originali e spesso provocatorie. Attraverso le proprie riflessioni sulla performatività del genere, sulla vulnerabilità e sulla violenza, Butler incrina infatti alcune delle nostre granitiche certezze ponendo domande sempre più radicali, che ci spingono a chiederci se questo, in fin dei conti, sia davvero il mondo in cui vogliamo vivere.Maria Giulia BernardiniInsegna Diritto e genere, Teorie dei diritti umani, Bioetica e tecnologie emergenti e Cliniche legali all'Università degli Studi di Ferrara. I suoi principali interessi di ricerca vertono sulle teorie critiche del diritto, con particolare riferimento a Disability, Elder, Feminist e Gender Studies. Tra le sue pubblicazioni: Disabilità, giustizia, diritto (Giappichelli, 2016), La capacità vulnerabile (Jovene, 2021); con Orsetta Giolo ha curato Le teorie critiche del diritto (Pacini, 2017), Abitare i diritti (Pacini, 2021) e Giudizio e pregiudizio (Giappichelli, 2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Tra gli effetti nemmeno tanto secondari delle guerre in corso c'è l'assuefazione. Rischiamo di tornare all'idea della violenza come un elemento incancellabile nelle controversie internazionali ma in generale nelle relazioni umane. Risulta allora tutt'altro che inattuale l'eredità di chi ha ragionato e operato in nome di valori radicalmente alternativi. Come un grande maestro che è vissuto nel cuore dell'Italia. Le tecniche della nonviolenza di Aldo Capitini, Manni Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Le iniziative per la pace ad un anno dal 7 ottobre 2023 con Olivier Turquet, coordinatore della redazione italiana di Pressenza e membro del comitato organizzativo della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. L'Ozempic (promesso dal sindaco di Rio de Janeiro in cambio della rielezione) e gli altri farmaci utilizzati per scopi diversi da quelli per cui sono nati con Roberta Villa, giornalista, divulgatrice e medico.
Nell'autunno del 1924 un gruppo di 300 giovani volontari pacifisti, provenienti per lo più dalla Svizzera interna ma alcuni addirittura dagli Stati Uniti, si recava in Vallemaggia per prestare soccorso alla comunità di Someo, duramente colpita da una frana alluvionale. Distruzioni, feriti, morti. Un disastro che ricorda tristemente i fatti recenti avvenuti in quella valle.I volontari del '24 erano guidati dai fratelli neocastellani Ernest, colonello dell'esercito, e Pierre Cérésole, obiettore di coscienza pacifista e fondatore del movimento del Service Civile International (SCI). Uno straordinario esperimento di solidarietà e di impegno concreto che oggi, a distanza di 100 anni, è considerato la prima scintilla del servizio civile in Svizzera.La storia del SCI, che oggi continua la sua missione di promozione della pace organizzando campi di volontariato e scambio per i giovani di tutto il mondo, ci permette di ripercorrere il tortuoso percorso che ha portato all'introduzione in Svizzera del servizio civile, l'alternativa pacifista all'obbligo del servizio militare.Era il 1996. Fino ad allora, migliaia di giovani obiettori di coscienza sono stati puniti con il carcere.Con la partecipazione di: Marsilio Passaglia, membro Comitato direttivo Servizio civile internazionale Svizzera; Wolfgang Sahlfeld, docente DFA – Dipartimento formazione e apprendimento SUPSI; Maurizia Campo-Salvi e Luca Invernizzi, membri Comitato organizzativo per le commemorazioni dei 100 anni del Disastro di Someo; Filippo Lafranchi, co-coordinatore Centro per la Nonviolenza del Svizzera italiana (ex-Gruppo ticinese per il Servizio civile); Oscar Nota, volontario Servizio civile internazionaleEsposizioni in corso:Mostra fotografica per il centenario del Disastro di Someo, Someo, Piazza ComunaleInaugurazione: domenica 29 settembre 2024, 10h30.Mostra itinerante per il centenario del Servizio Civile Internazionale Svizzera, Locarno, DFA/ASP, stabile A, primo piano.
Oggi nel mondo ci sono circa 30 guerre in atto, un dato stabile negli ultimi anni. Alcune di queste hanno la potenzialità di portare a conflitti più grandi, con lo spettro dell'arma nucleare che incombe sul Pianeta. La spesa militare dei diversi paesi non conosce crisi, e in Italia nel 2024 ha raggiunto i 28 miliardi di euro.Mentre la politica non sembra in grado di lavorare in direzione del dialogo, provano a farlo i movimenti per la pace. Il loro obiettivo è creare ponti di comunicazione tra le parti in causa, per risolvere i conflitti prima che si arrivi allo scontro armato. Una di queste è il MEAN, Movimento Europeo di Azione Nonviolenta. Ospiti:Emanuele Giordana: Giornalista e direttore di Atlante delle GuerrePinuccia Montanari: lavora a vari livelli per l'ambiente e per la pace, partecipante al MEAN - Movimento Europeo di Azione Nonviolenta
Simonetta Casci"Gandhi"Una vita per la non-violenza e la democraziaMimesis Edizioniwww.mimesisedizioni.itIn queste pagine l'autrice sottolinea come la dottrina di Gandhi incarni perfettamente l'intreccio fra non-violenza e democrazia. Vengono qui ripercorse le tappe significative della vita dell'intellettuale e uomo politico indiano, analizzando l'originalità del suo pensiero, che ha rivalutato concetti filosofici e politici attraverso la critica alla tradizione indiana e alla modernità occidentale. Elaborata e sperimentata con successo nell'Africa del Sud, la strategia della non-violenza – ispirata ai principi dell'induismo, del jainismo e all'etica dell'amore di Tolstoj – fu adottata in India nella lotta per l'indipendenza, il cui concetto innovativo, basato sullo swaraj individuale, ovvero sulla responsabilità politica di ciascuno nell'azione collettiva, fu la premessa per la creazione di una società democratica. Attento all'agire pragmatico, fu soprattutto grazie al forte carisma che Gandhi riuscì a promuovere il suo pensiero al fine di raggiungere quanti erano ancora esclusi dalla sfera pubblica.Simonetta Casci, già professoressa di Storia dell'Asia del Sud presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna e l'Università degli Studi di Pavia, è visiting professor presso la Jamia Millia Islamia a Delhi. Ha organizzato seminari sulla politica indiana con molti accademici internazionali. Sul campo lavora sulla ritualità sciita in India: tali indagini sono confluite in una serie di saggi, fra cui Lucknow Revisited, The Hyderabad Alms and Their Multiple Lives e Cultural Mobility in the Deccan: The Afaqi's Long Journey, pubblicati in diverse riviste del settore. Dal 2012 si è dedicata alla divulgazione dell'opera di Gandhi tramite seminari internazionali e mostre in diverse città italiane. Nel 2018-2019 ha organizzato due seminari su Gandhi al Collegio Ghislieri di Pavia. In Italia ha curato la pubblicazione di L'India nel cinema (2009).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Messaggi dal web, canalizzazioni che ci portano una verità su un futuro di felicità e speranza. Ognuno di questi è animato da un “Stai tranquillo, stai tranquilla, andrà tutto bene”, ma sarà veramente così. In questo podcast cerco di condividere la mia opinione per dare forma ad un futuro migliore senza aspettare necessariamente gli alieni o qualche forza esterna, ma limitandoci a far tesoro degli insegnamenti dei maestri del passato. Bibliografia:"Il potere del silenzio" di Thich Nhat Hanh - In questo libro, il celebre monaco buddhista offre una guida pratica per raggiungere la pace interiore attraverso la meditazione e la consapevolezza."La via della pace" di Mahatma Gandhi - Questo libro presenta i pensieri e le filosofie di Gandhi sulla nonviolenza e sulla costruzione di una società pacifica."L'arte della felicità" di Dalai Lama - Questo libro presenta i pensieri e le filosofie del Dalai Lama sulla felicità e sulla costruzione di una società pacifica attraverso la compassione e la nonviolenza.
“E oggi vorrei sentire insieme alle donne, agli uomini, ai ragazzi e alle ragazze che hanno avuto paura con me, vorrei sentire con tutti quanti voi il calore del ritorno dell'affetto, della solidarietà, dell'amore che tutti sentiamo verso questa città che è stata ferita. Tutti noi abbiamo qualcosa da piangere oggi. Ma abbiamo anche tanto, tanto, di tutto quello che abbiamo desiderato di poter fare in questi giorni, da continuare insieme”Dal discorso di Monica Lanfranco il 24 luglio 2001 dopo che Raffaella Bolini mentre la spinge in alto sul palchetto le dice: “Parla tu, vai, di' le tue cose da donna”.Gli articoli on line di approfondimento su cosa voglia dire ‘personale è politico:https://www.bossy.it/il-personale-e-politico-storia-e-significato-dello-slogan-femminista.htmhttps://www.noidonne.org/articoli/il-personale-politico-03329.phpMusiche:Funky One by Kevin MacLeodFree download: https://filmmusic.io/song/3790-funky-oneLicense (CC BY 4.0): https://filmmusic.io/standard-licenseArtist website: https://incompetech.comCall to Adventure by Kevin MacLeodFree download: https://filmmusic.io/song/3470-call-to-adventureThe following music was used for this media project:Music: Funky One by Kevin MacLeodFree download: https://filmmusic.io/song/3790-funky-oneLicense (CC BY 4.0): https://filmmusic.io/standard-licenseArtist website: https://incompetech.comLa Canzone delle Amazzoni di Nicoletta Salvi Menestrella Femminista che puoi ascoltare nel canale di Nicoletta qui https://soundcloud.com/nicolettasalvi e qui https://youtube.com/playlist?list=PLcJOWRy1W7Nb_ZuNlJx_M9GDlnqNIq3kg
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7142I 4 ERRORI DI DESMOND DOSS, IL PROTAGONISTA DELLA BATTAGLIA DI HACKSAW RIDGE di Pietro GuidiLa battaglia di Hacksaw Ridge è un film di Mel Gibson che racconta la vera storia di Desmond Doss, un soldato obiettore di coscienza. La sua vita è segnata da due grandi desideri: quello di servire la propria patria nella seconda guerra mondiale e quello di non uccidere nessuno. Questi desideri sono apparentemente inconciliabili, ma grazie all'aiuto di suo padre, che aveva combattuto nella prima guerra mondiale, riesce a farsi riconoscere come soldato obiettore di coscienza e a prestare il suo servizio come medico militare. Desmond dice: "In un mondo impegnato a farsi a pezzi da solo, non mi sembra una cattiva idea tentare di rimetterlo insieme pezzo dopo pezzo".A causa della sua determinazione nel rifiuto di uccidere, nemmeno il nemico, viene preso in giro dai superiori e dai commilitoni, che arrivano a mettergli le mani addosso. Ma nella battaglia di Hacksaw Ridge dimostra il suo valore e il suo coraggio salvando circa settantacinque persone ferite portandole fuori dal campo di battaglia e meritandosi il rispetto degli altri soldati.In questo film Mel Gibson mette tutta la sua esperienza nel descrivere realisticamente la guerra che è terribile e spettacolare allo stesso tempo. Inoltre alcuni valori cristiani sono ben messi in luce: la verginità prima del matrimonio del protagonista (introvabile nei film di oggi), la carità cristiana che arriva a donare la propria vita per i propri amici e infine l'importanza della preghiera in ogni azione quotidiana che per Dodd tocca un vertice nella richiesta a Dio di trovare ancora un soldato ferito, sia amico che nemico. Azzeccata anche la presa in giro dei culturisti che mostrano con orgoglio i loro muscoli, ma nascondono debolezze interiori come la paura che blocca ogni azione.Il film quindi è senz'altro da vedere, nonostante quattro errori che forse, a causa della cultura moderna in cui siamo immersi, potrebbero passare inosservati.1) L'INGIUSTA OBIEZIONE DI COSCIENZAIl primo di tutti è l'obiezione di coscienza. Essendo questo il cardine del film bisogna capire che cosa è veramente e se sia una cosa buona. Il mondo di oggi non avrà problemi a giustificare l'obiezione di coscienza di Doss, forse ne avrà chi ha visto i precedenti film di Mel Gibson sulla guerra dove la figura del guerriero è indubbiamente positiva. Basti pensare a William Wallace di Braveheart. Le convinzioni religiose di Desmond sono state molto importanti per far maturare in lui il sentimento di avversione nei confronti delle armi. Naturalmente ha contribuito a questa convinzione anche la traumatica esperienza avuta in casa quando ha minacciato suo padre con una pistola per difendere sua madre. In realtà Doss in questa occasione ha fatto esattamente quello che ogni figlio deve fare e quindi non avrebbe nulla da rimproverarsi. Però nel film questo episodio gli genera dei sensi di colpa. Ma tralasciando questo elemento soggettivo del protagonista, parliamo invece dell'elemento oggettivo della compatibilità tra religione e servizio militare. L'elemento religioso è stato quello decisivo nella sua scelta, perché la setta protestante a cui appartiene, cioè gli avventisti del settimo giorno, negano in ogni caso la legittimità della guerra giusta appellandosi ad una interpretazione assoluta e distorta del comandamento "non uccidere". Sarebbe curioso chiedere a uno di loro se si possa uccidere chi sta cercando di violentare tua moglie o di rapire i tuoi figli, ma sappiamo già la risposta. La Chiesa cattolica invece, coerentemente con la Bibbia, ricchissima di storie di santi guerrieri, e con l'insegnamento di Gesù e degli apostoli, ha sempre affermato la possibilità della legittima difesa e della guerra giusta (che comunque non può essere offensiva). Re Davide era un guerriero, Mosè aveva applicato la pena di morte verso tremila Israeliti che avevano adorato il vitello d'oro e non si erano pentiti e l'elenco potrebbe andare avanti a lungo. Dio stesso veniva invocato come "Signore degli eserciti". Anche nel Nuovo Testamento, pur non essendoci guerre visto che ancora non c'era una civiltà cristiana da difendere, sono state dette molte frasi che approvano il servizio militare. Per esempio san Giovanni Battista esortava i soldati ad accontentarsi delle loro paghe e a non estorcere nulla alle persone, considerandolo un mestiere lecito come gli altri. Quando un centurione andrà da Gesù a chiedere un miracolo farà una professione di fede militare, dicendo che come lui aveva dei sottoposti che gli obbedivano così tutto il mondo era sottoposto all'autorità di Gesù. E Gesù loda molto questo centurione romano, che continuerà a fare il suo lavoro anche dopo la conversione. San Paolo, riassumendo nella lettera ai romani il concetto cristiano di autorità dice che essa non invano porta la spada: "Vuoi non aver da temere l'autorità? Fa' il bene e ne avrai lode, poiché essa è al servizio di Dio per il tuo bene. Ma se fai il male, allora temi, perché non invano essa porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi opera il male". Quindi il quinto comandamento significa che non si può uccidere l'innocente, ma nel caso di legittima difesa e di guerra giusta è lecito e, a volte, anche doveroso uccidere. Chi non volesse uccidere per principio permetterebbe al male di continuare a far danno e di distruggere l'ordine della società, che viene protetto dalla spada come insegna san Paolo, ma anche la semplice ragione umana.2) LA NONVIOLENZADa questo errore deriva anche quello sull'interpretazione letterale della frase evangelica: "Porgi l'altra guancia". Nel film infatti si può vedere come Desmond non si difenda quando viene picchiato dai commilitoni e nemmeno quando fanno battute pesanti su sua moglie. Ma questo non è essere cristiani, bensì zerbini degli altri. Gesù stesso, che ha pronunciato questa frase, non ha porto l'altra guancia quando è stato schiaffeggiato dal servo del sommo sacerdote, ma ha risposto con durezza: "Se ho parlato male, dimostrami dov'è il male. Ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?" (Gv 18,23). Gesù non si difende nella Passione perché ha una missione da compiere: era venuto sulla terra proprio per morire e così salvare tutti gli uomini. Non lo fa perché crede che non dobbiamo difenderci con la forza quando siamo minacciati. Infatti, quando Gesù stava per essere catturato nell'orto degli ulivi, san Pietro proverà a difenderlo con la spada, ma Gesù lo fermerà spiegandogli perché, in quel caso, non bisognava combattere: "Credi che io non possa pregare il Padre mio, che metterebbe subito a mia disposizione più di dodici legioni di angeli? Ma allora come si compirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?" (Mt 26,53). Se Gesù avesse voluto avrebbe potuto salvarsi e sconfiggere chi lo catturava, ma siccome aveva una missione da compiere non l'ha fatto. Non erano i soldati a catturare Gesù, ma era lui che si offriva a loro per essere sacrificato sull'altare della croce.3) IL RIFIUTO DELLA CARNEIn una scena del film vediamo inoltre Desmond che, sul campo di battaglia, dà una scatoletta di carne ad un altro soldato perché lui non la può mangiare. Per gli avventisti del settimo giorno infatti è vietato mangiare carne di animali, a causa del loro concetto distorto di rispetto della vita. Facendo così vanno contro l'insegnamento di Dio che nella Genesi dà all'uomo tutti gli animali perché se ne cibi. Diverse volte il vangelo ci racconta che Gesù mangiava pesce e che andava a Gerusalemme per sacrificare e mangiare l'agnello pasquale. Inoltre ha anche insegnato che si possono mangiare tutti gli alimenti, contrariamente alle prescrizioni alimentari dell'epoca: "Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna? Così rendeva puri tutti gli alimenti" (Mc 7,18-19). Per convincere san Pietro che è lecito cibarsi di tutti gli animali Dio stesso gli mostra in visione una grande tovaglia con sopra animali di ogni specie. E Dio gli comanda: "Coraggio, Pietro, uccidi e mangia!". Più chiaro di così! Ma il nostro Desmond probabilmente avrebbe rifiutato questo allettante comando.4) IL RIPOSO FESTIVO ASSOLUTOInfine Desmond si rifiuta di combattere in giorno di sabato perché è un giorno di riposo assoluto. La sua setta protestante, infatti, non festeggia la domenica, come giustamente fanno i cattolici per commemorare la resurrezione di Cristo, ma sono rimasti al vecchio culto ebraico del giorno del sabato. Infatti si chiamano "avventisti del settimo giorno", cioè del sabato. A parte quale giorno festeggiare, è opportuno notare quanto sia sbagliato questo formalismo nel rispetto del giorno di riposo. Infatti la Chiesa ha sempre insegnato la necessità del riposo domenicale dal lavoro, ma non ne ha fatto un assoluto morale. In casi gravi (sottolineo in casi gravi, non per arrotondare) infatti è possibile lavorare di domenica. Se c'è siccità e un contadino ha bisogno di irrigare i suoi campi altrimenti perde il raccolto lo può legittimamente fare anche in giorno di domenica. Invece per gli avventisti del settimo giorno no. Nemmeno un poliziotto e un medico possono lavorare di sabato per salvare vite. E neanche ti puoi difendere da un nemico che ti attacca perché violi il riposo festivo. Si capisce bene che è un'assurdità. È un atteggiamento formalistico nei confronti della legge già condannato da Gesù ai suoi tempi. A quelli che gli rimproveravano le sue guarigioni operate in giorno di sabato Lui rispondeva: "Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?" (Lc 14,5). Desmond Doss, potremmo rispondere! Invece Gesù invitava a non assolutizzare una cosa relativa. Il riposo festivo è fatto per l'uomo, non il contrario.
"Ci sarà un motivo per il quale in moltissime le storiche, le antropologhe, le filosofe, le giornaliste, le studiose femministe centrano l'attenzione sull'uso delle parole, e mettono in guardia sulla stretta connessione tra violenza del linguaggio comune e violenza reale, nelle relazioni quotidiane come nella politica, nella comunicazione mediatica e quindi nel tessuto sociale." Monica LanfrancoIn questa puntata approfondiamo un tema difficile ma essenziale, forse per la nostra sopravvivenza come specie e come donne, quello della nonviolenza e del perché oggi come ieri è un percorso difficile e complesso, faticoso, entusiasmante ed imprescindibile.Nella puntata anche un intervento di approfondimento di Monica Lanfranco, giornalista professionista, formatrice sulla differenza sessuale e sul conflitto, femminista, fondatrice di Altradimora e della rivista Marea (http://www.monicalanfranco.it/)Si parla anche del progetto MEAN-Movimento Europeo di Azione Nonviolenta, composto da oltre trenta Organizzazioni unite per un progetto concreto di pacificazione ed aiuti umanitari.Il MEAN si rivolge a tutta la società civile europea perché esiste una via diversa di risoluzione del conflitto in corso.L'idea principale è tenere viva la forza trasformatrice della nonviolenza attiva dentro lo scenario del conflitto, non solo idealmente, ma concretamente, attraverso una mobilitazione di massa di migliaia di civili europei in Ucraina. Per approfondire https://ilmanifesto.it/lettere/per-un-nuovo-welfareMusiche:La Canzone delle Amazzoni di Nicoletta Salvi Menestrella Femminista che puoi ascoltare nel canale di Nicoletta qui https://soundcloud.com/nicolettasalvi e qui https://youtube.com/playlist?list=PLcJOWRy1W7Nb_ZuNlJx_M9GDlnqNIq3kgDancing Abroad (S) by Shaoqing "Luna" LiLink: https://filmmusic.io/song/6248-dancing-abroad-s-License: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Night In Venice by Kevin MacLeodLink: https://filmmusic.io/song/5763-night-in-veniceLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Galway by Kevin MacLeodLink: https://filmmusic.io/song/3795-galwayLicense: https://filmmusic.io/standard-license
- Cause sociali ed economiche delle crociate - La rivoluzione del cristianesimo dalla nonviolenza alla guerra santa --- Send in a voice message: https://anchor.fm/stefano-dambrosio5/message
Nella storia ci sono stati molti personaggi che si sono distinti per i loro ideali di pace, fratellanza e uguaglianza tra i popoli: Mahatma Gandhi nel corso della sua vita li ha sposati tutti, sublimandoli con un’esistenza segnata da una lotta non violenta che lo ha reso per sempre il simbolo dei pacifisti di tutto il mondo. Le frasi su Mahatma Gandhi ci raccontano le imprese di questa persona straordinaria. La nascita di Mahatma Gandhi Mohandas Karamchand Gandhi è stato il maggiore leader politico indiano della storia, ma sopratutto promotore di un movimento di lotta per l’indipendenza dell’India dall’Impero Britannico basato sul Satyagraha, ossia la NonViolenza. Mahatma Gandhi nasce a Porbandar nel 1869 e ad appena 12 anni sposa la sua coetanea Kastürbā Gāndhi, dalla quale avrà ben quattro figli. Laureatosi in Giurisprudenza a Londra, comincia ad esercitare la professione a Bombay: proprio per seguire un processo civile, Gandhi parte per il Sudafrica, dove resterà per quasi vent’anni. Qui Mahatma formò la sua personalità, conobbe le disuguaglianze che subivano i suoi concittadini (egli stesso conobbe sulla sua pelle la discriminazione razziale sul treno tra Pretoria e Durban) e le loro difficili condizioni di vita. Proprio in Sudafrica Mahatma Gandhi fondò quella forma di lotta non violenta per i diritti civili, trasferendola in India per protestare contro il governo britannico. Il movimento della Nonviolenza Nonostante la sua protesta non violenta, Mahatma Gandhi smuoveva le masse e, con essa, le loro menti contro gli oppositori: il culmine della resistenza si verificò in seguito all’uccisione e al ferimento di 1500 persone durante un comizio nell’aprile del 1919, su ordine del generale Dyer. Mahatma Gandhi molte volte fu arrestato e ogni volta, uscito di prigione, rivendicava pacificamente l’indipendenza dell’India. Fu lui a partecipare ai negoziati che porteranno alla tanto desiderata proclamazione dell’indipendanza dell’India il 15 agosto del 1947, vivendo ogni singolo momento con una profonda partecipazione spirituale che lo porterà spesso anche a digiunare. La nascita di due stati, il Pakistan musulmano da una parte e l’India induista dall’altra, accese la guerra tra le due fazioni, ma anche in questo caso Mahatma Gandhi promuoveva sempre la pace e la nonviolenza. All’estremista Nathuram Godje questo atteggiamento di Gandhi non piacque e il 30 gennaio del 1948 uccide Mahatma Gandhi mentre era in preghiera, interrompendo la vita di un grande uomo che ancora oggi insegna come anche le più grandi lotte possono portare a grandi risultati senza lotte e guerre, ma con la forza di forti ideali.
La seconda puntata delle tre dedicate all'archetipo di Femella, nelle pieghe di ciò che è nascosto.Musiche:Call to Adventure by Kevin MacLeodLink: https://filmmusic.io/song/3470-call-to-adventureLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Fiddles McGinty by Kevin MacLeodLink: https://filmmusic.io/song/3747-fiddles-mcgintyLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Ancient Winds Preview by Kevin MacLeodLink: https://filmmusic.io/song/5725-ancient-winds-previewLicense: https://filmmusic.io/standard-licenseIl canto alla fine della puntata è di Valentina Baitelli e si può ascoltare integralmente (insieme ad altri splendidi canti) nel suo canale Soundcloud qui https://soundcloud.com/valentina-baitelli-1I suoni sono di dominio pubblico o di Mike Koenig (Kid Laugh Long Sound, Crying Sound, Sleigh Bells Ringing Sound, Wind Sound, Roaring Lion e Chopping Wood), Caroline Ford (Walking on Gravel Sound), Uday (Chipmunks Sound Sound), Samantha Enrico (Boxing Arena Sound) e Daniel Simion (Old Car Starting, Bells Tibetan Large Sound e Service bell help) distribuiti su http://soundbible.com/License: http://creativecommons.org/licenses/by/3.0/
Da soli si conta poco caro Romagnoli.La coscienza della nonviolenza
Da soli si conta poco caro Romagnoli.La coscienza della nonviolenza
Da soli si conta poco caro Romagnoli.La coscienza della nonviolenza
Come si attua la nonviolenza?Se non voglio usare la violenza o il potere di impormi, quali alternative ho per agire?La non-violenza è un concetto che ha la sua storicità e le sue sfumature.Oggi cerchiamo di definirla e se sia il caso o meno usare quel "non". E forse riusciremo a intravedere come si può attuare la nonviolenza nella vita e nel lavoro.Tu che legame hai con la non-violenza?Raccontaci il tuo punto di vista e la tua esperienza#PardesianiColtiviamo il Futuro con Curiosità
Con gli esperti di nonviolenza Claudio Radaelli Professore di Politiche pubbliche, University College di Londra e Roberto Baldoli, ricercatore presso la stessa scuola di Politiche Pubbliche, Marco Perduca ha parlato di come alcuni comportamenti individuali e collettivi possano essere analizzati dal punto di vista della nonviolenza, “auto-governo”, senso della responsabilità partecipazione attiva e solidale sono ingredienti di una “bio-politica” che potrebbe riscrivere le dinamiche Stato(mercato) e cittadino, ma anche il modo di agire e gli obiettivi di movimenti sociali attivi in giro per il mondo.
Da DEMOS - Democrazia Solidale - emendamenti per migliorare la vita dei più deboli. Casa, famiglie, disabili, e migranti. Intervista a Paolo Ciani di Sheyla Bobba. Articolo completo
seconda parte (intervista registrata nel giugno 2008; realizzata da Mao Valpiana per conto di Azione nonviolenta)
prima parte (intervista registrata nel giugno 2008; realizzata da Mao Valpiana per conto di Azione nonviolenta)
Il mio incontro con Pietro Pinna (intervista registrata nel febbraio 2017; realizzata da Mao Valpiana per conto di Azione nonviolenta)
Il 2 giugno a Roma, in concomitanza con la parata militare, parte storica delle celebrazioni della Festa della Repubblica Italiana, si svolgerà un'altra marcia, che vuole mettere al centro della celebrazione la non violenza e la dignità delle persone, partendo proprio dai principi della nostra Costituzione. Ne abbiamo parlato con Daniele Taurino del Movimento Nonviolento, organizzatore della parata insieme a Un ponte per...
Il 2 giugno a Roma, in concomitanza con la parata militare, parte storica delle celebrazioni della Festa della Repubblica Italiana, si svolgerà un'altra marcia, che vuole mettere al centro della celebrazione la non violenza e la dignità delle persone, partendo proprio dai principi della nostra Costituzione. Ne abbiamo parlato con Daniele Taurino del Movimento Nonviolento, organizzatore della parata insieme a Un ponte per...
La 30° puntata del ciclo "Dalla vita alla Parola viva" - "La vittoria della mansuetudine nonviolenta". XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)Mt 11,25-30Io sono mite e umile di cuore. In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
(Video 01’21’’) - Nonviolenza e no-global - Tribuna elettorale per le elezioni politiche del 2006 in quanto candidato della Rosa nel Pugno al Senato. Registrazione a cura dell’emittente televisiva TELE4 . Trieste 18/03/2006