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Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Questione territoriale e questione identitaria | Il Corsivo di Venerdì 30 Maggio 2025

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 30, 2025 3:13


Quando si parla di Medio Oriente, le opinioni che tendono a prevalere – anzi, forse addirittura ad uniformarsi – sono quelle che, in maniera sostanzialmente trasversale, ci spiegano che la pace in Terra Santa diventerà una realtà soltanto il giorno in cui Israele accetterà la presenza di uno Stato palestinese ai suoi confini. E se diplomazie, università e media insistono su questo tasto con tanta convinzione, sarebbe sconsiderato non prestare, alle loro argomentazioni, tutta l'attenzione che indubbiamente meritano. A voler essere però storicamente precisi, bisogna pure riconoscere che, in origine, i primi a ragionare in termini di “due stati e due popoli”, sono stati proprio gli Israeliani, i quali, fin dal 29 novembre del 1947, accettarono la Risoluzione 181 dell'ONU che prevedeva la spartizione del territorio palestinese fra due istituendi Stati: uno ebraico, l'altro arabo, con Gerusalemme sotto controllo internazionale. Il rifiuto di questo Piano da parte del mondo arabo condurrà – come noto – allo scoppio della prima guerra arabo / israeliana del 1948. Ed a questo proposito, ricordiamo che le truppe di Egitto, Siria, Libano, Transgiordania e Iraq invasero Israele proprio il giorno dopo la sua nascita ufficiale: il 15 maggio 1948. Passano gli anni (e sono anni insanguinati da entrambe le parti), ma, nel luglio del 2000 – anfitrione il presidente Clinton – a Camp David l'allora premier israeliano Ehud Barak mostra di credere ancora alla soluzione dei “due stati”, offrendo a Yasser Arafat uno Stato palestinese su oltre il 94% della Cisgiordania, tutta Gaza e con capitale a Gerusalemme Est. Una soluzione decisamente favorevole che, tuttavia, il Rais sorprendentemente rifiuta. Otto anni più tardi un nuovo leader israeliano – questa volta si tratta di Ehud Olmert – si spinge persino oltre Camp David, proponendo al presunto “moderato” Abu Mazen, ulteriori scambi di territorio per compensare gli insediamenti, il controllo congiunto sui luoghi sacri di Gerusalemme ed un ritorno parziale dei rifugiati palestinesi. Anche in questo caso però, l'offerta non verrà presa in considerazione. Nel frattempo, nel 2005, Israele – sotto il governo del generale Ariel Sharon, la cui fama non è certamente quella di un mite fraticello di Assisi – ha provveduto al ritiro unilaterale da Gaza, smantellando 21 insediamenti e dislocando altrove oltre 9.000 coloni israeliani. In cambio della rinuncia totale al territorio, Tel Aviv non riceverà mai ringraziamenti o attestati di amicizia, ma dovrà invece accontentarsi di una pressoché quotidiana razione di missili provenienti proprio dalla Striscia, ormai divenuta il feudo di Hamas. Viene, pertanto, legittimo avanzare il sospetto che a dividere gli Arabi dagli Israeliani non siano tanto gli aspetti territoriali, quanto quelli identitari. In altre parole, il popolo palestinese è disposto a coesistere con quello ebraico? A noi pare, quindi, che, se davvero si vuole la pace, oltre a chiedere ad Israele alcune indispensabili concessioni territoriali, sia soprattutto prioritario domandare ai Palestinesi di chiarire, una volta per tutte, se sia maturato o meno il loro “si” ad una coesistenza irreversibile e senza retro pensieri. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

GPOne MotoGP Podcast
LIVE, BAR SPORT: Aprilia chiude la porta alla fuga di Martin

GPOne MotoGP Podcast

Play Episode Listen Later May 24, 2025 67:39


Con un secco comunicato Aprilia ha chiuso la porta alla 'fuga' di Martin. Per Massimo Rivola l'accordo proseguirà sino alla fine del 2026, ma sarà poi vero?E' difficile infatti convincere un pilota a correre con una squadra che non desidera più, e ancora: la All Stars Aprilia a Misano è alle porte, come reagiranno i tifosi ad una scelta così impopolare?Tanti argomenti di discussione mentre il GP di Silverstone è in azione.

BASTA BUGIE - Comunismo
Guerra del Vietnam: nel 50° anniversario sfatiamo 4 falsi miti

BASTA BUGIE - Comunismo

Play Episode Listen Later May 20, 2025 12:35


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8175GUERRA DEL VIETNAM: NEL 50° ANNIVERSARIO SFATIAMO 4 FALSI MITI di Stefano Magni Chi controlla il passato controlla il presente, chi controlla il presente controlla il futuro. Così scriveva George Orwell nel suo famigerato romanzo di fanta-politica "1984". E a giudicare da come viene raccontata la guerra del Vietnam, i marxisti controllano il passato.Un'opera di riscrittura della storia ha avuto pienamente successo ed oggi, 30 aprile, giorno del 50esimo anniversario della caduta di Saigon, noi "sappiamo", o almeno crediamo di sapere, nozioni come: "gli americani hanno invaso il Vietnam", "i vietnamiti si sono liberati con una guerra di popolo", "gli americani hanno combattuto una sporca guerra" e "l'esercito americano ha perso contro gli insorti vietnamiti".Prima di tutto, gli americani non hanno mai invaso il Vietnam. Dopo la cacciata dei francesi, nel 1954, il Vietnam, esattamente come la Corea, venne diviso in due. Una zona Nord, comunista, una zona Sud nazionalista. Il 17mo parallelo divenne un "confine", o meglio una linea di demarcazione temporanea, protetta da una fascia demilitarizzata (Dmz).L'EPURAZIONEIl Nord era dominato dai comunisti di Ho Chi Minh, il Sud dai nazionalisti di Cao Bai, a cui ben presto subentrò il dittatore Ngo Dinh Diem. In teoria si sarebbero dovute tenere elezioni comuni per riunificare il Paese sotto un unico governo democraticamente eletto, ma il Sud rifiutò. Al Nord, infatti, i comunisti avevano fatto subito piazza pulita, non solo dei partiti non comunisti, ma anche dei comunisti non sufficientemente allineati, dei contadini "ricchi", dei contadini "medi", dei collaboratori o di chiunque fosse stato accusato di collaborazione dei francesi e dei loro parenti.Una mattanza, in perfetto stile staliniano che, dal 1954 al 1959, costò al popolo nordvietnamita centinaia di migliaia di morti, soprattutto durante la campagna di collettivizzazione forzata delle terre. Un milione di nordvietnamiti approfittò del breve periodo concordato di apertura della Dmz per scappare al Sud. Al Nord invece non ci volle andare nessuno, se non circa diecimila guerriglieri comunisti (Viet Cong) che rischiavano l'arresto. In quelle condizioni era chiaro che non si potessero tenere libere elezioni comuni nel Nord e nel Sud.RIUNIFICAZIONE CON LA FORZAFinché il Vietnam del Nord non decise di riunificare il Paese con la forza. La guerra americana iniziò nel 1964 con la Risoluzione del Tonkino, ma la guerra in Vietnam incominciò più di cinque anni prima, precisamente nel gennaio 1959, quando il XV Congresso del Comitato Centrale del partito comunista nordvietnamita decise di "porre fine" al regime del Sud.Non con un'invasione convenzionale, come aveva fatto la Corea del Nord, ma con una lenta e costante infiltrazione di soldati regolari e di guerriglieri nel Sud. La guerra incominciò con una serie di attentati terroristici, soprattutto ai danni di giudici, ufficiali di polizia, capi villaggio, leader partitici e sindacali anticomunisti.Poi si passò alla guerriglia vera e propria, con la conquista dei villaggi e delle zone rurali. Per trasferire in sicurezza uomini, armi ed equipaggiamenti, il Vietnam del Nord violò la neutralità di Laos e Cambogia, costituendo nei loro territori basi ("santuari" dove non potevano essere attaccati dai sudvietnamiti) e pezzi della "pista di Ho Chi Minh", una serie di strade mimetizzate nella giungla.Il generale Vo Nguyen Giap, che aveva battuto i francesi nella guerra di indipendenza, pian pianino erose anche tutto il Vietnam del Sud. Giunti al 1964, 41 province su 44 erano nelle mani dei comunisti, al regime del Sud rimaneva soltanto la capitale Saigon e poco altro.Gli americani, in tutto questo periodo, avevano limitato il loro intervento all'invio di armi e consiglieri militari. L'azione politica più eclatante l'aveva condotta il presidente Kennedy, ma a Saigon: appoggiando il golpe contro Diem, un regime change per instaurare la democrazia nel Sud.L'INTERVENTO USAL'amministrazione Johnson, in un anno elettorale, intervenne direttamente dopo che il Sud era quasi del tutto nelle mani dei comunisti. Intervenne all'ultimo minuto per salvare un alleato dal precipizio. Le navi americane, che assistevano il Sud, erano sottoposte a uno stillicidio di agguati da parte dei nordvietnamiti.Uno di questi attacchi, il lancio di un siluro contro un caccia nel Golfo del Tonkino (un evento su cui sussistono tuttora dubbi), diede a Johnson la possibilità di portare la questione vietnamita in Congresso e ottenere l'autorizzazione per un intervento diretto. Ma non chiamatala "invasione": quando gli americani arrivarono a Saigon con le loro prime truppe, il Sud era già invaso dal Nord da cinque anni.GUERRA CONTRO IL POPOLOIl mito della guerra di popolo contro gli americani è un altro prodotto della costante riscrittura della storia. I comunisti, ovunque prendessero il controllo, imponevano il loro regno del terrore. Gli attentati proseguirono e iniziarono i massacri. I metodi erano quelli staliniani dello sterminio per quota: in ogni regione occupata, in ogni città, in ogni villaggio, i nordvietnamiti stabilivano una percentuale di popolazione da uccidere e la uccidevano.I Servizi di Sicurezza dei Vietcong stilavano liste nere che poi venivano regolarmente trovate nelle tasche dei soldati e degli ufficiali nordvietnamiti. Quando, nel 1968, i comunisti occuparono Hue, scatenarono uno dei più grandi massacri della guerra. Gli americani, quando riconquistarono la città, trovarono 19 fosse comuni piene di corpi: uccisi con un colpo di pistola, decapitati, torturati fino alla morte, o sepolti vivi.Nelle liste nere dei Viet Cong e dei nordvietnamiti entrava un po' di tutto: chi era nella polizia e nell'esercito del Sud, i loro parenti (un ottantenne fu sepolto vivo a Hue perché il nipote era nell'esercito), chiunque venisse accusato di aver collaborato con gli americani, gli attivisti non comunisti, i cattolici, i buddisti, i comunisti trotzkisti, i comunisti "recalcitranti".Oppure chiunque dovesse essere ucciso per fare numero, per rispettare le quote stabilite dal partito, sulla base di calcoli basati sulla lotta di classe (tot percentuale di borghesi, tot di contadini ricchi, ecc...). I nordvietnamiti non rispettarono neppure i campi profughi, né le colonne di profughi in fuga: anzi, li attaccavano deliberatamente per infondere terrore, per non fare sentire nessuno al sicuro. Minavano le strade e i campi, per impedire il movimento dei civili e dei militari.Non si facevano problemi a farsi scudo dei civili, quando dovevano presidiare un villaggio. Quella dei comunisti nordvietnamiti non fu una guerra "di popolo", ma contro il popolo. Lo dimostra la grande fuga dei sudvietnamiti, anche dopo la guerra: il popolo che fuggì via mare, con mezzi disperati, quello dei "boat people" in cerca di salvezza dall'inferno rosso che si era instaurato anche a Saigon.UNA SPORCA GUERRAEppure quella del Vietnam passa per essere la "sporca guerra" degli americani. Sì, gli americani commisero crimini di guerra: bombardarono a tappeto, uccisero prigionieri e compirono anche massacri deliberati di civili come nel celebre caso del villaggio di My Lai. C'è però una differenza fondamentale fra i crimini americani e nordvietnamiti, quantitativa e qualitativa.Quantitativa, prima di tutto: il grosso dei crimini commessi dagli Alleati fu ad opera dei sudvietnamiti (che combattevano con una logica da guerra civile) e da altri contingenti, soprattutto i sudcoreani. I crimini americani, in sé, provocarono un numero relativamente ridotto di vittime, stimato fra le 6 e le 10 mila (nella letteratura anti-Usa si legge spesso di un "genocidio" americano in Vietnam, con oltre un milione di vittime civili, ma è solo propaganda, perché un milione è il numero complessivo di vittime di tutta la guerra, da tutte le parti).I crimini nordvietnamiti provocarono un numero di vittime incommensurabilmente superiore: 216 mila vittime di cui 50 mila nelle purghe interne al Vietnam del Nord e 166 mila civili assassinati nel Sud (venne ucciso un sudvietnamita su cento, in rapporto alla popolazione totale), secondo i calcoli di Rummel.Fu anche una differenza qualitativa notevole. Gli americani colpirono civili durante le operazioni militari, soprattutto nei bombardamenti aerei... ma anche perché i nordvietnamiti combattevano deliberatamente in mezzo ai civili.I massacri di civili nei villaggi occupati o le uccisioni dei prigionieri, benché si tentasse di insabbiarle, erano comunque punite dalla legge americana. Chi commetteva quei crimini era consapevole di essere fuori legge. Al contrario, i crimini nordvietnamiti erano pianificati e ordinati dai vertici ed eseguiti dalle truppe. Le liste nere dei civili da assassinare erano parte degli ordini militari assegnati alle singole unità in guerra.SCONFITTA USA?Infine, c'è da chiedersi: davvero gli americani persero la guerra? Ogni singola battaglia venne vinta dalle forze americane e alleate. L'Offensiva del Tet, di inizio 1968, fu la più grande vittoria americana: in una sola campagna vennero inferti ai nordvietnamiti colpi senza precedenti: circa 45 mila morti, al prezzo di 1.500 caduti americani e quasi 3 mila sudvietnamiti.Eppure, passa alla storia come "punto di svolta" dopo il quale il presidente Johnson si arrese e decise di iniziare il disimpegno, poi proseguito e portato a termine dal successore repubblicano Richard Nixon. Il Vietnam fu la prima guerra vinta dai militari,

SNAP - Architettura Imperfetta
Puntini Imperfetti - Le basi per il rilievo con iPhone | 304

SNAP - Architettura Imperfetta

Play Episode Listen Later May 2, 2025 64:06


Bentornati su Snap!Una domanda all'apparenza semplice nata in Escape (il format che non ti aspetto di due architetti che vanno in giro in bici e si raccontano cose) ha richiesto un approfondimento specifico in Snap - Puntini Imperfetti.Così il nostro Michele Bondanelli ci spiega le basi del linguaggio della misura che aiuteranno a capire meglio quanto e come può tornare utile l'utilizzo di un iPhone per il rilievo del costruito.Risoluzione, accuratezza, precisione, errore tollerabile, rappresentazione automatica,distanza limite della misurazione e la scalabilitá dei sistemi di acquisione sono tutti concetti che saranno sooegati in modo semplice e sapiente da Michele.Buon ascolto!—>

Modem
Piscina di Carona: Sospesa la seduta ma non la chiusura

Modem

Play Episode Listen Later Apr 1, 2025 30:41


In attesa di rinnovare le infrastrutture della piscina di Carona, secondo un progetto che include un villaggio glamping gestito dal TCS, il municipio di Lugano si era espresso per chiudere il centro balneare già dall'estate del 2025. Glamping, che sta per un'offerta di campeggio di qualità superiore con servizi tipici di un albergo.Visto che la necessaria variante di Piano regolatore è attualmente bloccata da ricorsi, sono ora in molti a preoccuparsi per una chiusura che rischia di prolungarsi per anni. Tanto che pochi giorni fa è stata consegnata alla Cancelleria comunale di Lugano una petizione con oltre 7'000 firme. Firme da cui ha preso spunto una Risoluzione inoltrata in Consiglio comunale per chiedere al Municipio di adoperarsi a riaprire la piscina già dalla stagione 2025. Proposta di riapertura che il Consiglio comunale non ha voluto includere nell'ordine del giorno, nonostante i fischi e gli applausi provenienti dalle tribune del pubblico.Modem affronta l'argomento con:Roberto Badaracco, Vicesindaco e Municipale di Lugano responsabile del Dicastero cultura, sport ed eventiEdoardo Cappelletti, Consigliere Comunale di Lugano per “La Sinistra e primo firmatario della Risoluzione: ”Per un'apertura almeno parziale della piscina di Carona e del parco”

I Care - #RadioSP30
#ICARE - Risoluzione dei problemi a scuola - Lorella Campolucci

I Care - #RadioSP30

Play Episode Listen Later Mar 11, 2025 66:46


Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Trump: no alla risoluzione Onu sull'Ucraina. Kellogg annulla il punto stampa con Zelensky | Il Corsivo di Venerdì 21 Febbraio 2025

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Feb 21, 2025 2:12


Trump: no alla risoluzione Onu sull'Ucraina. La linea di Washington sulla pace in Ucraina pende dalla parte del Cremlino. “Mosca ha le carte in regola. Ha conquistato molto territorio e ora vuole la pace”, dice Trump. L'obiettivo è costringere Zelensky ad un lento passo indietro, come suggerisce Musk. “Non può affermare di rappresentare la volontà del popolo ucraino a meno che non ripristini la libertà di stampa e smetta di cancellare le elezioni”. Il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Mike Waltz invita Zelensky ad abbassare i toni e a firmare prima possibile l'accordo sui minerali strategici proposto da Trump. Gli Stati Uniti si rifiutano di essere co-autori di una bozza di risoluzione dell'Onu in occasione del terzo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina, che sostiene l'integrità territoriale del Paese e condanna l'aggressione russa. La bozza è sostenuta da oltre 50 Paesi. Gli americani si oppongono all'idea di definire la Russia aggressore in una dichiarazione del G7, rischiando di far fallire una tradizionale dimostrazione di unità. Non solo. La dimostrazione che i tempi stanno cambiando è la dichiarazione del segretario al Tesoro americano Scott Bessent: sul tavolo dei negoziati per un accordo di pace in Ucraina potrebbe esserci un alleggerimento delle sanzioni contro la Russia. Kellogg annulla il punto stampa con Zelensky. La distanza tra Stati Uniti e Ucraina si è resa visibile quando la conferenza stampa in programma dopo i colloqui tra il presidente ucraino Zelensky e l'inviato del presidente Trump per l'Ucraina, Kellogg, è stata annullata su richiesta dei funzionari statunitensi. Si tratta di uno sgarbo istituzionale mai accaduto. Del resto il viaggio di Kellogg a Kiev è coinciso con il botta e risposta fra Trump e Zelensky, che ha incrinato i loro rapporti personali e messo ulteriormente in dubbio il futuro del sostegno Usa allo sforzo bellico dell'Ucraina. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Obiettivo salute in tavola
Scoprire, crescere e giocare a tavola

Obiettivo salute in tavola

Play Episode Listen Later Dec 15, 2024


"Si può scoprire di più su una persona in un'ora di gioco, che in un anno di conversazione" diceva Platone e di gioco e della sua importanza parliamo a Obiettivo Salute in tavola. Si può giocare in cucina. Come ce lo spiega Matteo Tettamanzi, cuoco, docente di Scienze dell'Alimentazione e Cultura Gastronomica e ideatore di Progetto FYGo, spazio di Educazione #Buona.Giocando si impara a cucinare e giocando si allena il nostro cervello. Ne parliamo con il prof. Antonio Suppa, Dipartimento di Neuroscienze Umane, Sapienza Università di Roma e IRCCS Neuromed.Mens sana in corpore sano. I consigli per “muoversi giocando” con Elena Casiraghi, docente di metodologia dello sport all'Università di Pavia e specialista in nutrizione e integrazione dello sport.Il gioco è essenziale allo sviluppo perché contribuisce al benessere cognitivo, fisico, sociale ed emotivo dei bambini e ragazzi. Così l’Alto Commissariato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite con la Risoluzione 44/25 del 20 novembre 1989, riconosce il gioco come un diritto inviolabile ed insindacabile di ogni bambino. Ne parliamo con la dottoressa Valentina Paolucci, pediatra.

Ipsoa Podcast
Assenza ingiustificata e risoluzione del rapporto di lavoro: nel DDL la soluzione. Con qualche punto aperto

Ipsoa Podcast

Play Episode Listen Later Dec 12, 2024 3:59


Il DDL Lavoro interviene sulla controversa questione delle assenze ingiustificate e il meccanismo delle “dimissioni di fatto”, cercando di mettere d'accordo, o forse no, lavoratori, datori di lavoro e casse dello Stato. L'approfondimento di Emiliana M. Dal Bon

Mele
C'è una risoluzione che vuole vietare l'ideologia gender nelle scuole

Mele

Play Episode Listen Later Sep 18, 2024 13:12


L'ideologia gender è più una accusa che un vero manifesto programmatico anche se, per la prima volta, è stata usata questa definizione in un testo parlamentare. Di cosa si tratta? #attualità #parlamento #gender #melepodcast #spotify #torcha Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Libano ad alta tensione per i militari italiani | 30/07/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 30, 2024 2:40


A cura di Ferruccio Bovio Sale il livello di attenzione sui 1.200 militari italiani schierati, nel Sud del Libano, per garantire la pace. Per ora, la missione del nostro numeroso contingente è destinata a proseguire, anche se il ministro della Difesa, Guido Crosetto, riconosce di vivere momenti di alta tensione: quanto è successo sabato pomeriggio - quando cioè, dodici ragazzini hanno perso la loro vita in un campetto di calcio colpito da un missile probabilmente lanciato da Hezbollah - ha indubbiamente avvicinato la possibilità di una drammatica escalation al confine tra Israele e Libano. In queste ore, c'è senz'altro un forte impegno diplomatico americano, teso ad evitare l' ulteriore estensione di un conflitto che già sembra divenuto interminabile nella Striscia di Gaza. Si spera a Washington di riuscire a convincere lo Stato ebraico ad adottare un atteggiamento prudenziale: un po' sulla falsa riga di quello che assunse quando, dopo la massiccia offensiva di droni e missili provenienti dall'Iran, scelse di limitare al minimo indispensabile la portata della sua risposta militare. Appare, comunque, difficile che Israele si spinga a bombardare centri abitati libanesi ed anche da parte del fronte sciita, guidato dall'Iran, la presa di posizione che emerge sembra essere, più che altro, quella del cane che abbaia, ma non morde...Tuttavia, la situazione resta altamente infiammabile e, pertanto, tutto può succedere da un minuto all'altro. Ecco perché Crosetto non fa mistero del fatto che, viste le acque agitate in cui sta navigando la missione di pace dell'Unifil, la tempistica di un'eventuale evacuazione dei nostri soldati da quella zona critica è stata ridotta da cinque a due giorni. Da ormai diversi mesi, l'Italia insiste con i vertici delle Nazioni Unite, affinché si proceda ad un'analisi attenta e realistica dei risultati raggiunti dalla Missione Unifil e si ragioni anche sulla necessità di cambiare le regole di ingaggio in modo tale da consentire davvero ai 10.031 militari provenienti da 49 Paesi diversi, di far rispettare puntualmente la Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza. Risoluzione che – ricordiamo – prevede la formazione di una fascia demilitarizzata tra la Linea Blu (che è quella, lunga 120 chilometri, che divide Israele dal Libano) ed il fiume Litani: una fascia in cui la sola presenza di armi autorizzate sia, dunque, quella dell'Unifil e dell'esercito regolare libanese. Uno stato di cose che però, purtroppo non si è mai realizzato concretamente e che quindi, giunti a questo punto, sarebbe sul serio da irresponsabili ostinarsi ad ignorare. Di conseguenza, visto che il contingente italiano rischia adesso di trovarsi coinvolto – magari anche accidentalmente - negli scontri a fuoco tra le due parti avverse, il ministero della Difesa chiede che vengano urgentemente cambiate le regole di ingaggio, in maniera tale che le forze Unifil possano realmente operare in sicurezza. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Libano ad alta tensione per i militari italiani | 30/07/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 30, 2024 2:40


A cura di Ferruccio Bovio Sale il livello di attenzione sui 1.200 militari italiani schierati, nel Sud del Libano, per garantire la pace. Per ora, la missione del nostro numeroso contingente è destinata a proseguire, anche se il ministro della Difesa, Guido Crosetto, riconosce di vivere momenti di alta tensione: quanto è successo sabato pomeriggio - quando cioè, dodici ragazzini hanno perso la loro vita in un campetto di calcio colpito da un missile probabilmente lanciato da Hezbollah - ha indubbiamente avvicinato la possibilità di una drammatica escalation al confine tra Israele e Libano. In queste ore, c'è senz'altro un forte impegno diplomatico americano, teso ad evitare l' ulteriore estensione di un conflitto che già sembra divenuto interminabile nella Striscia di Gaza. Si spera a Washington di riuscire a convincere lo Stato ebraico ad adottare un atteggiamento prudenziale: un po' sulla falsa riga di quello che assunse quando, dopo la massiccia offensiva di droni e missili provenienti dall'Iran, scelse di limitare al minimo indispensabile la portata della sua risposta militare. Appare, comunque, difficile che Israele si spinga a bombardare centri abitati libanesi ed anche da parte del fronte sciita, guidato dall'Iran, la presa di posizione che emerge sembra essere, più che altro, quella del cane che abbaia, ma non morde...Tuttavia, la situazione resta altamente infiammabile e, pertanto, tutto può succedere da un minuto all'altro. Ecco perché Crosetto non fa mistero del fatto che, viste le acque agitate in cui sta navigando la missione di pace dell'Unifil, la tempistica di un'eventuale evacuazione dei nostri soldati da quella zona critica è stata ridotta da cinque a due giorni. Da ormai diversi mesi, l'Italia insiste con i vertici delle Nazioni Unite, affinché si proceda ad un'analisi attenta e realistica dei risultati raggiunti dalla Missione Unifil e si ragioni anche sulla necessità di cambiare le regole di ingaggio in modo tale da consentire davvero ai 10.031 militari provenienti da 49 Paesi diversi, di far rispettare puntualmente la Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza. Risoluzione che – ricordiamo – prevede la formazione di una fascia demilitarizzata tra la Linea Blu (che è quella, lunga 120 chilometri, che divide Israele dal Libano) ed il fiume Litani: una fascia in cui la sola presenza di armi autorizzate sia, dunque, quella dell'Unifil e dell'esercito regolare libanese. Uno stato di cose che però, purtroppo non si è mai realizzato concretamente e che quindi, giunti a questo punto, sarebbe sul serio da irresponsabili ostinarsi ad ignorare. Di conseguenza, visto che il contingente italiano rischia adesso di trovarsi coinvolto – magari anche accidentalmente - negli scontri a fuoco tra le due parti avverse, il ministero della Difesa chiede che vengano urgentemente cambiate le regole di ingaggio, in maniera tale che le forze Unifil possano realmente operare in sicurezza. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Notizie a colazione
Gio 18 lug | La risoluzione del Parlamento Ue sul sostegno all'Ucraina; la condanna contro la Commissione Ue sui vaccini anti Covid; le preoccupazioni del Partito democratico Usa in vista del voto

Notizie a colazione

Play Episode Listen Later Jul 18, 2024 12:24


Oggi parliamo della risoluzione del Parlamento Ue sul sostegno all'Ucraina, della condanna contro la Commissione Ue sui vaccini anti Covid e delle preoccupazioni del Partito democratico Usa in vista del voto. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione Scopri i master della 24 Ore Business School in partnership con Milano Finanza: 24orebs.com/milanofinanza  ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Storia in Podcast
La Guerra del Kippur

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Jun 29, 2024 12:25


In questo podcast – secondo episodio della docuserie “Il Mossad. Successi e fallimenti del più grande e temuto servizio segreto al mondo” – l'analista strategico Gianluca Ansalone (Docente di Geopolitica al Campus Biomedico di Roma-Università di Roma Tor Vergata) racconta la Guerra del Kippur. La Guerra dello Yom Kippur, quarta guerra arabo-israeliana, iniziata da Egitto e Siria il 6 ottobre 1973, nel giorno sacro ebraico dello Yom Kippur e durante il Ramadan, durò fino al 26 ottobre 1973. Il conflitto finì per coinvolgere sia gli Stati Uniti che l'Unione Sovietica in un confronto indiretto in difesa dei rispettivi alleati. Fu lanciata con l'obiettivo diplomatico di convincere un castigato – anche se ancora imbattuto – Israele a negoziare condizioni più favorevoli ai Paesi arabi. La precedente guerra arabo-israeliana, la Guerra dei Sei Giorni (1967), in cui Israele aveva conquistato e occupato territori arabi tra cui la Penisola del Sinai e le Alture del Golan, era stata seguita da anni di scontri sporadici. Anwar Sadat, divenuto presidente dell'Egitto poco dopo la fine della Guerra di logoramento (1969-70), fece delle proposte per raggiungere un accordo pacifico se, in conformità con la Risoluzione 242 delle Nazioni Unite, Israele avesse restituito i territori conquistati. Israele rifiutò queste condizioni e gli scontri si trasformarono in una guerra su larga scala nel 1973. Nel pomeriggio del 6 ottobre Egitto e Siria attaccarono Israele contemporaneamente su due fronti. Con l'elemento sorpresa a loro vantaggio, le forze egiziane riuscirono ad attraversare il Canale di Suez con maggiore facilità del previsto, subendo solo una frazione delle perdite previste, mentre le forze siriane furono in grado di lanciare la loro offensiva contro le posizioni israeliane e di sfondare sulle alture del Golan. L'intensità degli assalti egiziani e siriani, così diversa dalla situazione del 1967, iniziò rapidamente a esaurire le scorte di munizioni di riserva di Israele. Il primo ministro israeliano Golda Meir si rivolse agli Stati Uniti per chiedere aiuto, mentre lo stato maggiore israeliano improvvisava frettolosamente una strategia di battaglia. La riluttanza degli Stati Uniti ad aiutare Israele cambiò rapidamente quando l'Unione Sovietica iniziò il proprio sforzo di rifornimento a Egitto e Siria. Il Presidente degli Stati Uniti Richard Nixon si oppose istituendo una linea di rifornimento d'emergenza per Israele, anche se i Paesi arabi imposero un costoso embargo petrolifero e diversi alleati degli Stati Uniti si rifiutarono di facilitare le spedizioni di armi. Con i rinforzi in arrivo, le Forze di Difesa Israeliane ribaltarono rapidamente la situazione. Israele riuscì a disattivare parte delle difese aeree egiziane, consentendo alle forze israeliane comandate dal generale Ariel Sharon di attraversare il Canale di Suez e circondare la Terza Armata egiziana. Sul fronte del Golan, le truppe israeliane, a caro prezzo, respinsero i siriani e avanzarono fino al limite dell'altopiano del Golan sulla strada per Damasco. Il 22 ottobre il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite adottò la risoluzione 338, che chiedeva la fine immediata dei combattimenti; nonostante ciò, le ostilità continuarono per diversi giorni, spingendo le Nazioni Unite a reiterare l'appello al cessate il fuoco con le risoluzioni 339 e 340. Con la crescente pressione internazionale, la guerra cessò finalmente il 26 ottobre. Israele firmò un accordo formale di cessate il fuoco con l'Egitto l'11 novembre e con la Siria il 31 maggio 1974. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Effetto giorno le notizie in 60 minuti
Hamas, ok a risoluzione ONU sul cessate il fuoco

Effetto giorno le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Jun 11, 2024


Hamas accetta la risoluzione ONU sul cessate il fuoco. Sentiamo Nello Del Gatto, giornalista e analista in collegamento da Gerusalemme. Finita la conta dei voti, iniziano le riflessioni sui possibili scenari futuri in Ue. Ci colleghiamo con Sergio Nava, nostro inviato a Bruxelles. Andiamo poi a Roma dove Mario Nicoliello sta seguendo gli europei di atletica.

Acceleratore di apprendimento dello spagnolo
Impara lo spagnolo: risoluzione dei conflitti 2

Acceleratore di apprendimento dello spagnolo

Play Episode Listen Later May 14, 2024 4:27 Transcription Available


Questo episodio ti espone a frasi, ripetute in italiano e spagnolo, per migliorare il tuo vocabolario spagnolo e aiutarti ad esprimerti in spagnolo. Questi episodi hanno lo scopo di accompagnare e accelerare i tuoi studi di lingua spagnola esistenti, sia che tu stia utilizzando un'app come DuoLingo, sia che tu sia iscritto a un corso di spagnolo più formale. Più esponi il tuo cervello all'audio spagnolo, più velocemente imparerai. Visualizza l'elenco completo delle frasi italiane e spagnole in questo episodio. Contattaci con feedback e idee: languagelearningaccelerator@gmail.com Frasi in questo episodio: So che sei triste. Lo siamo anche noi. Prendiamoci una pausa da tutto questo per ora. Ne potremo parlare una volta che ci saremo tutti calmati. So che hai fatto davvero di tutto per far funzionare le cose. Apprezziamo tutti i tuoi sforzi. Puoi dirci di più sulla tua versione della storia? Sembra che quando è successo ti abbia fatto arrabbiare. È vero? Permettimi di assicurarmi di aver capito correttamente. Mi dispiace che ti sia sentito attaccato. Non era mia intenzione farti sentire così. Non capivo perché ti comportavi in ​​quel modo. Ora che hai condiviso il tuo punto di vista, posso capire perché ti sentivi così. Cosa ci stai chiedendo di fare a riguardo? Penso che possiamo essere d'accordo su ciò che chiedi. Grazie per essere stato onesto con noi. Apprezziamo davvero che tu abbia portato questo alla nostra attenzione. Penso che ora ci capiamo meglio. Siamo d'accordo su come gestiremo la situazione se dovesse ripetersi? C'è qualcos'altro di cui vuoi parlare? Ricorda solo che puoi parlare con noi in qualsiasi momento.

Acceleratore di apprendimento dell'inglese
Impara l'inglese: risoluzione dei conflitti 2

Acceleratore di apprendimento dell'inglese

Play Episode Listen Later May 14, 2024 4:15 Transcription Available


Questo episodio ti espone a frasi, ripetute in italiano e in inglese, per migliorare il tuo vocabolario inglese e aiutarti ad esprimerti in inglese. Questi episodi hanno lo scopo di accompagnare e accelerare i tuoi studi di lingua inglese esistenti, sia che tu stia utilizzando un'app come DuoLingo, sia che tu sia iscritto a un corso di inglese più formale. Più esponi il tuo cervello all'audio inglese, più velocemente imparerai. Visualizza l'elenco completo delle frasi in italiano e inglese in questo episodio. Contattaci con feedback e idee: languagelearningaccelerator@gmail.com Frasi in questo episodio: So che sei triste. Lo siamo anche noi. Prendiamoci una pausa da tutto questo per ora. Ne potremo parlare una volta che ci saremo tutti calmati. So che hai fatto davvero di tutto per far funzionare le cose. Apprezziamo tutti i tuoi sforzi. Puoi dirci di più sulla tua versione della storia? Sembra che quando è successo ti abbia fatto arrabbiare. È vero? Permettimi di assicurarmi di aver capito correttamente. Mi dispiace che ti sia sentito attaccato. Non era mia intenzione farti sentire così. Non capivo perché ti comportavi in ​​quel modo. Ora che hai condiviso il tuo punto di vista, posso capire perché ti sentivi così. Cosa ci stai chiedendo di fare a riguardo? Penso che possiamo essere d'accordo su ciò che chiedi. Grazie per essere stato onesto con noi. Apprezziamo davvero che tu abbia portato questo alla nostra attenzione. Penso che ora ci capiamo meglio. Siamo d'accordo su come gestiremo la situazione se dovesse ripetersi? C'è qualcos'altro di cui vuoi parlare? Ricorda solo che puoi parlare con noi in qualsiasi momento.

Archicad Talks
Storia ed innovazione col BIM ed Emanuele Ferro di Tecnostudio

Archicad Talks

Play Episode Listen Later May 2, 2024 67:39


Bentornati su Archicad Talks!Avere una lunga storia di progettazione non vuol dire aver il lusso di rimanere sugli allori a guardare la propria attività andare avanti in modo tranquillo: bisogna mantenere la guardia alta e tenere un occhio attento sull'andamento del mercato e delle innovazioni tecnologiche, pena rimanere di colpo fuori dal mercato.Un esempio di come storia ed innovazione siano la chiave del successo di uno studio arriva dalla filosofia di Tecnostudio con sede a Padova e dalle parole di Emanuele Ferro che ci accompagna lungo la storia dello studio di progettazione, trattando temi che vanno dai lavori pubblici all'hardware utilizzato, passando dalle nuove strade intraprese con le nuove commesse dedicate agli impianti fotovoltaici il tutto amalgamato da Archicad.Sul piatto della bilancia di Tecnostudio c'è anche un carico pesante come quello dell'utilizzo diretto dell'Intelligenza Artificiale nelle commesse dello Studio: innvoazione che ha portato un'accelerazione impressionante nel lavoro e nella comunicazione architettonica visiva dei progetti, uno dei primi esempi concreti di come l'innovazione sia un vero e proprio vantaggio competitivo.Grazie ai conisgli finali di Emanuele, ogni progettista troverà ispirazione per abbracciare le nuove tecnologie nel lavoro svolto in compagnia di Archicad.Buon ascolto!CAPITOLI[1.10] Emanuele Ferro e Tecnostudio[3.45] Impressioni sugli appalti BIM dei Lavori Pubblici[9.45] Impressioni sull'adozione del BIM negli Enti Pubblici[17.00] BIM per le infrastrutture ed impianti fotovoltaici[23.50] Nave De Vero [24.55] Palazzo Keller[26.40] Cà del Lario [29.20] Risoluzione delle problematiche progettuali con Archicad[31.45] Gestione delle facciate di Nave De Vero[33.15] Progettazione negli edifici storici38.40] Gestione BIM di ampi edifici residenziali[41.10] Hardware utilizzo all'interno di Tecnostudio[44.35] Utilizzo dell'Intelligenza Artificiale nella progettazione[57.45] Consigli sui tool di Intelligenza Artificiale[1.05.40] SalutiVideo corsi presenti della piattaforma Graphisoft LearnBlog di Graphisoft Italia

Acceleratore di apprendimento dello spagnolo
Impara lo spagnolo: risoluzione dei conflitti

Acceleratore di apprendimento dello spagnolo

Play Episode Listen Later Apr 30, 2024 4:14 Transcription Available


Questo episodio ti espone a frasi, ripetute in italiano e spagnolo, per migliorare il tuo vocabolario spagnolo e aiutarti ad esprimerti in spagnolo. Questi episodi hanno lo scopo di accompagnare e accelerare i tuoi studi di lingua spagnola esistenti, sia che tu stia utilizzando un'app come DuoLingo, sia che tu sia iscritto a un corso di spagnolo più formale. Più esponi il tuo cervello all'audio spagnolo, più velocemente imparerai. Visualizza l'elenco completo delle frasi italiane e spagnole in questo episodio. Contattaci con feedback e idee: languagelearningaccelerator@gmail.com Frasi in questo episodio: Mi dispiace davvero per quello che è successo. Mi assumo la responsabilità della mia parte del problema. Voglio risolvere questa cosa con te. Volevo solo vedere se possiamo essere sulla stessa lunghezza d'onda a riguardo. Prendiamoci un minuto per calmarci insieme. Sediamoci al tavolo e parliamo. Potete aiutarmi a capire qual è il problema, secondo voi? Lascia che ti ripeta quello che ti ho sentito dire. Voglio solo assicurarmi di capirti. Penso di capire da dove vieni. Cominciamo con ciò su cui siamo d'accordo. Volevo solo chiarire alcune cose che non ho capito. Penso che entrambi la pensiamo allo stesso modo riguardo a questo. Forse c'è un modo per risolvere la cosa in modo che entrambi possiamo ottenere ciò che vogliamo. Sono d'accordo con te su questo, ma non su quello. Grazie per avermi aiutato a capire il tuo punto di vista. Mi dispiace che tu ti senta così. Hai un suggerimento su cosa possiamo fare diversamente in futuro? Apprezzo davvero la tua amicizia e non voglio che questa cosa si metta tra noi.

Acceleratore di apprendimento dell'inglese
Impara l'inglese: risoluzione dei conflitti

Acceleratore di apprendimento dell'inglese

Play Episode Listen Later Apr 30, 2024 4:13 Transcription Available


Questo episodio ti espone a frasi, ripetute in italiano e in inglese, per migliorare il tuo vocabolario inglese e aiutarti ad esprimerti in inglese. Questi episodi hanno lo scopo di accompagnare e accelerare i tuoi studi di lingua inglese esistenti, sia che tu stia utilizzando un'app come DuoLingo, sia che tu sia iscritto a un corso di inglese più formale. Più esponi il tuo cervello all'audio inglese, più velocemente imparerai. Visualizza l'elenco completo delle frasi in italiano e inglese in questo episodio. Contattaci con feedback e idee: languagelearningaccelerator@gmail.com Frasi in questo episodio: Mi dispiace davvero per quello che è successo. Mi assumo la responsabilità della mia parte del problema. Voglio risolvere questa cosa con te. Volevo solo vedere se possiamo essere sulla stessa lunghezza d'onda a riguardo. Prendiamoci un minuto per calmarci insieme. Sediamoci al tavolo e parliamo. Potete aiutarmi a capire qual è il problema, secondo voi? Lascia che ti ripeta quello che ti ho sentito dire. Voglio solo assicurarmi di capirti. Penso di capire da dove vieni. Cominciamo con ciò su cui siamo d'accordo. Volevo solo chiarire alcune cose che non ho capito. Penso che entrambi la pensiamo allo stesso modo riguardo a questo. Forse c'è un modo per risolvere la cosa in modo che entrambi possiamo ottenere ciò che vogliamo. Sono d'accordo con te su questo, ma non su quello. Grazie per avermi aiutato a capire il tuo punto di vista. Mi dispiace che tu ti senta così. Hai un suggerimento su cosa possiamo fare diversamente in futuro? Apprezzo davvero la tua amicizia e non voglio che questa cosa si metta tra noi.

The Essential
La risoluzione ONU per il cessate il fuoco a Gaza: servirà? I sedicenni e i diciassettenni verso il voto obbligatorio in Belgio

The Essential

Play Episode Listen Later Mar 27, 2024 6:48


La risoluzione ONU per il cessate il fuoco a Gaza: servirà? I sedicenni e i diciassettenni verso il voto obbligatorio in Belgio The Essential Conversations è il nuovo podcast in cui affrontiamo i temi che ci stanno a cuore insieme al team di Will e vari esperti. Per ascoltare tutte le puntate, accedere ad altri podcast, newsletter e contenuti speciali puoi sostenere Will attraverso la membership. Abbonandoti con il codice ESSENTIAL15 hai uno sconto del 15% sui piani annuali! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Notizie a colazione
Mar 26 mar | I dati sulla povertà assoluta in Italia; la risoluzione dell'Onu per un cessate il fuoco a Gaza; le fake news sull'attentato a Mosca

Notizie a colazione

Play Episode Listen Later Mar 26, 2024 11:16


Oggi parliamo dei dati sulla povertà assoluta in Italia, della risoluzione dell'Onu per un cessate il fuoco a Gaza e delle fake news sull'attentato a Mosca. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Rassegna Stampa
La risoluzione Onu sul cessate il fuoco, il mancato veto Usa e la cronaca di un volo su Gaza

Rassegna Stampa

Play Episode Listen Later Mar 26, 2024 21:53


Ecovicentino.it - AudioNotizie
L'Onu chiede il cessate il fuoco a Gaza per la prima volta. Gli Usa si astengono: ira di Israele

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Mar 26, 2024 1:54


Dopo mesi di stallo il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato per la prima volta la risoluzione che chiede il cessate il fuoco a Gaza. Una decisione arrivata dopo vari flop causati anche dal potere di veto concesso ai membri permanenti come Russia, Cina e Usa.

Rassegna di geopolitica
Rassegna di Geopolitica. Russia e Cina pongono il veto a una risoluzione che chiede il cessate il fuoco a Gaza - Puntata del 25/03/2024

Rassegna di geopolitica

Play Episode Listen Later Mar 25, 2024 12:33


Effetto notte le notizie in 60 minuti
Onu, Cina e Russia bloccano la risoluzione USA

Effetto notte le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Mar 22, 2024


Mentre a Bruxelles si ribadisce il sostegno all'Ucraina, al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite Russia e Cina pongono il veto sulla risoluzione americana per un cessate il fuoco in Medio Oriente. In serata poi quattro uomini in mimetica hanno compiuto un attacco al Crocus City Hall di Mosca, causando la morte di almeno 40 persone. Parliamo di tutto quello che sta accadendo nello scenario internazionale con Vittorio Emanuele Parsi, professore ordinario di relazioni internazionali e studi strategici all’Università Cattolica di Milano. Caso Visibilia, Santanchè indagata per truffa sulla cassa integrazione per il Covid. Ci spiega tutto Sara Monaci, de IlSole24Ore.Kate Middleton: “Ho il cancro e sto facendo la chemioterapia”. Sentiamo la nostra corrispondente da Londra Giorgia Scaturro. Come ogni venerdì, l'anticipo del Reportage di sabato mattina. Siccità in Europa: la Catalogna al centro dell’emergenza, di Mario Magarò.In chiusura il meteo del fine settimana con Mattia Gussoni, de IlMeteo.it.

DANIELA E LUIGI Archivi - HopeMedia Italia
Preparare e arricchire una famiglia fruttuosa: risoluzione dei conflitti

DANIELA E LUIGI Archivi - HopeMedia Italia

Play Episode Listen Later Feb 8, 2024 19:30


Tra i motivi di stress in una coppia, i conflitti occupano il posto di onore. Ma è possibile fare dei conflitti un terreno per esercitarsi al dialogo e alla conoscenza L'articolo Preparare e arricchire una famiglia fruttuosa: risoluzione dei conflitti è stato appena pubblicato su HopeMedia Italia.

Altalex News
Il Canone Rai scende da 90 a 70 euro

Altalex News

Play Episode Listen Later Jan 16, 2024 2:11


La Legge di bilancio 2024 ha ridotto l'ammontare del canone di abbonamento alla televisione per uso privato (Agenzia Entrate, Risoluzione 4 gennaio 2024, n. 1).>> Leggi anche l'articolo: http://tinyurl.com/2s46pyp3>> Scopri tutti i podcast di Altalex: https://bit.ly/2NpEc3w

La voce di Eutekne.info
Canoni di locazione non incassati tassati se non si registra la risoluzione

La voce di Eutekne.info

Play Episode Listen Later Jan 10, 2024 7:40


La Cassazione sulla risoluzione della locazione commerciale, le novità della legge di bilancio per agevolare la riscossione, le conseguenze del fallimento sui soci di società di persone. A cura di Luca Bilancini

SBS Italian - SBS in Italiano
Gaza, la nuova risoluzione dell'ONU viene ulteriormente rimandata

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Dec 20, 2023 9:51


Se un cessate il fuoco tra Israele e Hamas sembra al momento ancora improbabile, si potrà forse nelle prossime ore raggiungere un compromesso per una pausa umanitaria che renda possibile la liberazione degli ostaggi e la distribuzione degli aiuti a Gaza.

SBS Italian - SBS in Italiano
COP28: una risoluzione "storica", con “molte carote ma nessun bastone”

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Dec 14, 2023 24:44


Quasi 200 Paesi hanno sottoscritto il documento conclusivo della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici per una fuoriuscita dall'era dei combustibili fossili, ma per attivisti e associazioni ambientaliste non rappresenta un vero punto di svolta.

Breaking News Italia - Ultime Notizie
Israele Allaga Gaza: La Terribile Risoluzione!

Breaking News Italia - Ultime Notizie

Play Episode Listen Later Dec 14, 2023 4:23


Israele Allaga Gaza: La Terribile Risoluzione!Intervenendo sulla questione in Israele, l'Onu approva la risoluzione a favore di Gaza. Israele allaga i tunnel di Hamas.#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #israele #hamas #gaza #striscia #allaga #tunnel #onu

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Nuova risonanza magnetica da 3 Tesla a Santorso: più “veloce” del 30% e miglior risoluzione

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Dec 12, 2023 1:42


Ecovicentino.it - AudioNotizie
Gaza, il veto degli Usa blocca la risoluzione Onu per il cessate il fuoco

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Dec 9, 2023 1:03


Tutto come previsto. La risoluzione delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco umanitario nella Striscia di Gaza, non è passata.

Svegliati Avvocatura
SOSPENSIONE CANTIERE SUPERBONUS ADEMPIMENTO E RISOLUZIONE SONO ALTERNATIVE #SvegliatiAvvocatura

Svegliati Avvocatura

Play Episode Listen Later Nov 29, 2023 12:53


Intervista all'avv. Rosario DolceA cura di Angelo Marzo Regia di Ornella Sala

Rassegna di geopolitica
Rassegna di Geopolitica. Il CdS ONU approva una risoluzione che chiede una pausa umanitaria a Gaza - Puntata del 18/11/2023

Rassegna di geopolitica

Play Episode Listen Later Nov 18, 2023 11:59


Vendere Valore
614 Le paure degli altri

Vendere Valore

Play Episode Listen Later May 15, 2023 17:41


Che cosa c'entrano gli Argonauti con la vendita? Molto più di ciò che possa sembrare. Perchè anche loro devono risolvere un problema. Con l'aiuto della TOC.Scarica qui il Manifesto di venderevalore https://pugnimalago.it/aumenta-il-tuo-business/#vendere-valore... e già che ci sei visita il nuovo sito appena lanciato https://pugnimalago.it/Parti anche tu per il percorso #unannodivenderevaloreAcquistalo qui a 52€ per 365 mail https://pugnimalago.it/un-anno-di-vendere-valore/Qui invece puoi acquistare il Journal di Vendere Valore https://www.amazon.it/Journal-Vendere-Valore-Paolo-Pugni/dp/B09TVNS63Z/E qui trovi i tre volumi con le prime 272 mail del progetto 1AnnodiVendereValorePrimo volume https://www.amazon.it/dp/B0B45GTTYLSecondo Volume https://www.amazon.it/anno-Vendere-Valore-Parte-seconda/dp/B0BLQW27KV/Terzo volume https://www.amazon.it/anno-Vendere-Valore-Parte-terza/dp/B0BQGVV3B4/Se preferisci la versione e-book https://venderevalore.gumroad.com/l/1AVV110Sostienimi nel mio progetto maratone https://www.retedeldono.it/it/iniziative/tra-capo-e-collo-onlus/paolo.pugni/paolo-corre-al-milanoI nuovi podcast della scuderia VendereValoreLa prima biopodcastia, che cosa mi ha insegnato la vita e cosa può insegnare anche a te (la tua di vita)https://www.spreaker.com/show/colleghiamo-i-puntiniIl minipodcast del venditore: ogni giorno 90 secondi per impostare correttamente la giornatahttps://www.spreaker.com/show/vedere-valore-dailyLa prima Business Novelcast italiana: le avventure del Codega e dei suoi clienti, per ragionare sulla vita del venditorehttps://www.spreaker.com/show/il-valore-del-venditoreLe serie di VendereValoreLa relazione conta nella vendita (Prendendo spunto da EQ della vendita) https://pugnimalago.it/la-relazione/L'arte della domanda https://pugnimalago.it/artedelladomanda/Elite Sales Strategies (Iananrino) https://www.spreaker.com/show/vendere-valore-elite-sales-strategiesPer entrare nel gruppo di discussione sulla vendita La compagnia: https://t.me/joinchat/f3f4aMd5rLhkNWY8Il canale Telegram d Vendere Valore è questo https://t.me/venderevaloreI nostri corsi e libri sono disponibili qui http://pugnimalago.it/corsi-vendere-valore/Il corso DISC lo trovate qui, con uno sconto speciale del 20%: https://venderevalore.gumroad.com/l/Zzhfe/PodcastVVLa pagina dedicata all'arte della domanda http://pugnimalago.it/artedelladomanda/- Ecco dove trovi i nostri libri* ”Vendere valore. Il colloquio ideale per guidare il tuo cliente verso maggiori profitti" https://amzn.to/2Z4aseM* Franca Malagò Ragazze diamoci da fare lo trovi qui: https://amzn.to/348KHMt* Vendere valore. Il manifesto e il metodo AIUTAhttps://amzn.to/2L9QZT8* L'arte della domandahttps://amzn.to/3hOQ8XL* Il festival della vendita 2020 https://amzn.to/3cCkDPS* Scopriamo il futuro https://amzn.to/2ZBFPgV* Il servant Lawyer https://amzn.to/3qcQzNZPer iscriversi alla nostra newsletter usate questo link http://pugnimalago.it/newsletter/

Il Mondo
Gli stati saranno perseguiti se non fanno abbastanza per il clima? Perché il processo di Gwyneth Paltrow è perfetto per TikTok.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Mar 31, 2023 24:05


L'Organizzazione delle Nazioni Unite ha chiesto alla corte internazionale di giustizia di emettere un parere sugli obblighi degli stati per contrastare la crisi climatica. Il processo per uno scontro su una pista da sci tra l'attrice Gwyneth Paltrow e un avvocato settantenne è diventato uno degli argomenti più commentati sui social media. Stella Levantesi, giornalista climaticaJonathan Zenti, designer di audio e podcastVideo Paltrow: https://www.youtube.com/watch?v=6UJSJW2JF34Scrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Parlamento europeo contro Governo italiano sui figli delle coppie omogenitoriali | 31/03/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Mar 31, 2023 2:06


A cura di Daniele Biacchessi Diventa sempre più europeo il dibattito innescato dallo stop, richiesto dal governo al Comune di Milano, di registrare sui certificati di nascita i nomi dei genitori non biologici nati da coppie omogenitoriali. L'Euro camera ha approvato l'emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che “condanna le istruzioni date dal governo italiano alla municipalità di Milano di sospendere la registrazione delle adozioni delle coppie omogenitoriali”. L'emendamento è stato presentato dal gruppo di Renew europe e supportato da Sinistra, Verdi e Socialisti. Scrivono gli estensori del documento. "Il Parlamento Europeo ritiene che questa decisione porterà inevitabilmente alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli; ritiene che tale azione costituisca una violazione diretta dei diritti dei minori, quali elencati nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza del 1989; invita il Governo italiano a revocare immediatamente la sua decisione”. Ma i sindaci delle principali città italiane proseguono con la loro battaglia: i primi cittadini di Roma, Roberto Gualtieri, e poi Beppe Sala di Milano, Gaetano Manfredi di Napoli, Matteo Lepore di Bologna, Dario Nardella di Firenze e Antonio Decaro di Bari. Soprattutto ai sindaci non è andata giù il no a un incontro da parte della ministra della Famiglia Eugenia Roccella. La verità è che sui temi dei diritti civili spesso il Parlamento europeo si trova in posizioni antitetiche a quelle di alcuni legislatori italiani che ragionano più per ideologia che per Bene comune.

The Essential
La risoluzione UE contro la Russia. La protesta dei calciatori tedeschi in Qatar

The Essential

Play Episode Listen Later Nov 24, 2022 6:41


La risoluzione UE contro la Russia su cui si spaccano gli eurodeputati italiani. La protesta dei calciatori tedeschi in Qatar Invia qui i tuoi suggerimenti per la puntata del sabato Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

INSIDE FINANCE
Dal Bail-in alle Challenger Banks: visioni sul Fintech italiano. Roberto Nicastro, Presidente di AIDEXA

INSIDE FINANCE

Play Episode Listen Later Sep 13, 2021 35:56


Nell'intervista di oggi (in versione ridotta - tra gli episodi del podcast è presente la versione integrale per maggiori approfondimenti) avremo il piacere di scoprire e ascoltare la storia e le visioni di Roberto Nicastro, Presidente e co-fondatore di Aidexa, banca fintech dedicata alle piccole imprese - Europe Senior Advisor per Cerberus Capital Management e Presidente di Officine CST.Nel 2017 è stato presidente delle 4 Good Banks (Chieti, Ferrara, Etruria, Marche) con il compito di metterle in sicurezza e cederle per conto del Fondo di Risoluzione di Banca d'Italia, nel quadro della BRRD (primo caso di Bail-In in Europa). In precedenza, ha lavorato per 18 anni presso il gruppo Unicredit dove entrò nel 1997 come Responsabile della Pianificazione sino a diventarne Direttore Generale nel 2011. Durante questo periodo presso Unicredit creò e guidò la Divisione Centro Est Europa e la Divisione Retail.Roberto Nicastro ci esporrà, con estrema fluidità e capacità di divulgazione, esperienze personali, opinioni, concetti fondamentali relativamente alle Challenger Banks, al primo Bail-in europeo, gli algoritmi, il sistema imprenditoriale e in particolare le piccole imprese, delle quali si occupa banca Aidexa. Ci parlerà del modello Fintech e i rapporti e connessioni tra quest'ultimo e le banche tradizionali, discorrendo dei potenziali benefici di questa interazione.Affronteremo i temi della digitalizzazione, dei flussi di conto, dei servizi per il cliente, della necessità di semplicità, velocità e trasparenza da parte del cliente. Parleremo di come e quanto il periodo attuale stia progressivamente modificando approcci e modalità nel sistema bancario e nel sistema delle specializzazioni.In conclusione, come consuetudine, non mancheranno i canonici Bullet Point finali, assieme ai consigli per i nostri giovani ascoltatori, che potranno fare tesoro di questa intervista da non perdere.

INSIDE FINANCE
EXT - Dal Bail-in alle Challenger Banks: visioni sul Fintech italiano. Roberto Nicastro, Presidente di AIDEXA

INSIDE FINANCE

Play Episode Listen Later Sep 13, 2021 59:51


Nell'intervista di oggi (in versione integrale - tra gli episodi del podcast è presente la versione ridotta con i tratti salienti) avremo il piacere di scoprire e ascoltare la storia e le visioni di Roberto Nicastro, Presidente e co-fondatore di Aidexa, banca fintech dedicata alle piccole imprese - Europe Senior Advisor per Cerberus Capital Management e Presidente di Officine CST.Nel 2017 è stato presidente delle 4 Good Banks (Chieti, Ferrara, Etruria, Marche) con il compito di metterle in sicurezza e cederle per conto del Fondo di Risoluzione di Banca d'Italia, nel quadro della BRRD (primo caso di Bail-In in Europa). In precedenza, ha lavorato per 18 anni presso il gruppo Unicredit dove entrò nel 1997 come Responsabile della Pianificazione sino a diventarne Direttore Generale nel 2011. Durante questo periodo presso Unicredit creò e guidò la Divisione Centro Est Europa e la Divisione Retail.Roberto Nicastro ci esporrà, con estrema fluidità e capacità di divulgazione, esperienze personali, opinioni, concetti fondamentali relativamente alle Challenger Banks, al primo Bail-in europeo, gli algoritmi, il sistema imprenditoriale e in particolare le piccole imprese, delle quali si occupa banca Aidexa. Ci parlerà del modello Fintech e i rapporti e connessioni tra quest'ultimo e le banche tradizionali, discorrendo dei potenziali benefici di questa interazione.Affronteremo i temi della digitalizzazione, dei flussi di conto, dei servizi per il cliente, della necessità di semplicità, velocità e trasparenza da parte del cliente. Parleremo di come e quanto il periodo attuale stia progressivamente modificando approcci e modalità nel sistema bancario e nel sistema delle specializzazioni.In conclusione, come consuetudine, non mancheranno i canonici Bullet Point finali, assieme ai consigli per i nostri giovani ascoltatori, che potranno fare tesoro di questa intervista da non perdere.