POPULARITY
Martedì 17 dicembre 2024, la rassegna è curata da Ciro Colonna-Il Tempo riporta la classifica annuale del Sole 24 Ore sulla qualità della vita: Roma scivola di 24 posizioni-Repubblica dà conto del ripristino in legge di bilancio dei fondi per la continuazione della Metro C-Il Tempo riporta l'intenzione del Comune di richiedere fondi per la realizzazione di 7 nuove linee tramviarie-Ennesimo pedone ucciso a Roma, dall'inizio dell'anno sono 39. 141 le vittime della strada nel loro complesso-Il Messaggero racconta l'impotenza dei presidi di fronte all'ondata di occupazioni delle scuole si invoca la polizia per ripristinare l'ordine-Romatoday approfondisce la mancanza di progettualità da parte di Acea per coprire le lacune delle forniture idriche-Il Messaggero racconta l'appello del processo per depistaggi sul caso Stefano Cucchi: 5 dei carabinieri condannati in primo grado potrrebbero essere assolti o prescrittiDomani la rassegna torna con Angela GennaroSigla e Jingle di Mattia CarratelloFoto di Luca DammiccoSveja è un progetto di comunicazione indipendente sostenuto da Periferiacapitale, il programma per Roma della fondazione Charlemagne. L'associazione A Sud mette a disposizione i propri spazi per le riunioni di redazione.
Storia dell'indecoroso abuso di autorità, e relativi depistaggi, che condusse alla morte Stefano Cucchi.
Il mercato obbligazionario torna ad essere un'opportunità. Non solo BTP. Intervista con Eurizon Capital.2 PARTE.In questo periodo in cui le obbligazioni sono sulla bocca di tutti e tutti parlano di BTP, ho voluto ancora una volta affrontare questo argomento.Nella puntata del podcast, intervisto EURIZON CAPITAL con Rosa Fogli della direzione commerciale e Stefano Cucchi della direzione investimenti.Con loro ho affrontato degli argomenti sempre attuali, per spiegare bene cosa è successo sui mercati finanziari non solo lato azioni ma anche lato obbligazioni e cercare di rendere chiaro perché nel 2022 le obbligazioni come i BTP hanno perso tanto.Abbiamo anche spiegato perché, per affrontare un mercato obbligazionario così vasto e difficile sia necessario rivolgersi ad un consulente finanziario che usa un gestore di patrimoni per ottimizzare gli investimenti.Ascolta la 2 parte dell'intervista e se vuoi commenta o scrivimi per avere altre informazioni...Io sono Alfonso Selva, Consulente Finanziario autorizzato e iscritto all'albo OCF (Organismo di vigilanza e tenuta dell'albo unico dei Consulenti Finanziari)...Se vuoi puoi contattarmi a questi indirizzi e chiedermi una consulenza per stabilire un piano finanziario su misura per te...https://www.alfonsoselva.it/info@alfonsoselva.it338 3169801..SCARICA IL MIO LIBRO. https://www.alfonsoselva.it/libro/..Clicca qui https://bit.ly/3KX6wSP per fissare una consulenza gratuita con me...RECENSIONI DEI MIEI CLIENTI https://g.page/r/CSjC0d4ki5f7EBA..Lascia una recensione: https://bit.ly/2JivgL3..Alfonso SelvaConsulente Finanziariopadre orgoglioso di due ragazzicompagno felice ed atleta che non molla mai.Cell. 338-3169801..Vuoi saperne di più su di me?..SCARICA IL MIO LIBRO. https://www.alfonsoselva.it/libro/..VISITA IL MIO SITO https://www.alfonsoselva.it/..GUARDA IL MIO CANALE YOUTUBE https://www.youtube.com/channel/UCa-PL4QesozXdPcH_459EVA?sub_confirmation=1
Potrebbe essere il nuovo caso Stefano Cucchi ? Lo sapremo solo quando la magistratura avrà fatto chiarezza sulla morte di Stefano Dal Corso, detenuto trovato impiccato nel carcere di Oristano. La famiglia non crede al suicidio. La sorella Marisa dal Corso ha iniziato la sua battaglia per sapere la verità e che ha portato a una riapertura delle indagini dopo una prima archiviazione. Troppe le incongruenze relative alla morte del fratello. E poi sono spuntati due testimoni ed è apparso un misterioso libro. Lo racconta lei stessa in questa puntata di Va Pensiero. Accanto a lei anche Armida Decina, l'avvocato della famiglia.
Il mercato obbligazionario torna ad essere un'opportunità. Non solo BTP. Intervista con Eurizon Capital.1 PARTE.In questo periodo in cui le obbligazioni sono sulla bocca di tutti e tutti parlano di BTP, ho voluto ancora una volta affrontare questo argomento.Nella puntata del podcast, intervisto EURIZON CAPITAL con Rosa Fogli della direzione commerciale e Stefano Cucchi della direzione investimenti. Con loro ho affrontato degli argomenti sempre attuali, per spiegare bene cosa è successo sui mercati finanziari non solo lato azioni ma anche lato obbligazioni e cercare di rendere chiaro perché nel 2022 le obbligazioni come i BTP hanno perso tanto.Abbiamo anche spiegato perché, per affrontare un mercato obbligazionario così vasto e difficile sia necessario rivolgersi ad un consulente finanziario che usa un gestore di patrimoni per ottimizzare gli investimenti.Ascolta la 1 parte dell'intervista e se vuoi commenta o scrivimi per avere altre informazioni...Io sono Alfonso Selva, Consulente Finanziario autorizzato e iscritto all'albo OCF (Organismo di vigilanza e tenuta dell'albo unico dei Consulenti Finanziari)...Se vuoi puoi contattarmi a questi indirizzi e chiedermi una consulenza per stabilire un piano finanziario su misura per te...https://www.alfonsoselva.it/info@alfonsoselva.it338 3169801..SCARICA IL MIO LIBRO. https://www.alfonsoselva.it/libro/..Clicca qui https://bit.ly/3KX6wSP per fissare una consulenza gratuita con me...RECENSIONI DEI MIEI CLIENTI https://g.page/r/CSjC0d4ki5f7EBA..Lascia una recensione: https://bit.ly/2JivgL3..Alfonso SelvaConsulente Finanziariopadre orgoglioso di due ragazzicompagno felice ed atleta che non molla mai.Cell. 338-3169801..Vuoi saperne di più su di me?..SCARICA IL MIO LIBRO. https://www.alfonsoselva.it/libro/..VISITA IL MIO SITO https://www.alfonsoselva.it/..GUARDA IL MIO CANALE YOUTUBE https://www.youtube.com/channel/UCa-PL4QesozXdPcH_459EVA?sub_confirmation=1
Stefano Cucchi lo conosciamo tutti. Per alcuni era un tossico, per altri una vittima di stato e per altri ancora "chi se ne frega". Ecco, questo episodio è dedicato a chi se ne frega di Stefano Cucchi io c'ho il DieselScopri di più - https://campsite.bio/pupazzidalegare- I responsabili di questo orribile episodio Giulio Coni, Davide Pariciani, Paolo Rendina, Diego Regina, Giulia Capelli, Mara Puleo, Loris Grisotto, Daniele Guerrucci, Lucia Antonini, Alessandro Nguyen, Claudio Sala, Francesca e Marco, Sara Pastore, Fabio Palumbo, Valentina, Luca Tancredi, Metello, Fede Scream, Monica di Felice, Irene, Rolli
Stefano Cucchi lo conosciamo tutti. Per alcuni era un tossico, per altri una vittima di stato e per altri ancora "chi se ne frega". Ecco, questo episodio è dedicato a chi se ne frega di Stefano Cucchi io c'ho il DieselScopri di più - https://campsite.bio/pupazzidalegare- I responsabili di questo orribile episodio Giulio Coni, Davide Pariciani, Paolo Rendina, Diego Regina, Giulia Capelli, Mara Puleo, Loris Grisotto, Daniele Guerrucci, Lucia Antonini, Alessandro Nguyen, Claudio Sala, Francesca e Marco, Sara Pastore, Fabio Palumbo, Valentina, Luca Tancredi, Metello, Fede Scream, Monica di Felice, Irene, Rolli
Alessio Cremonini"Ora dormono"Einaudi Editorehttps://einaudi.itUna famiglia liberale e progressista, nella Germania degli anni Venti, è una famiglia in pericolo. Il nazismo è un morbo che prolifera in fretta, anche in luoghi insospettabili come la clinica psichiatrica dei Lang. Il figlio maggiore, Karl, è un nazista della prima ora, che partecipa giovanissimo al Putsch di Monaco e appena può diventa membro del partito con la tessera numero 690. A casa si vergognano di lui, ma la sua ascesa è iniziata: quella tessera equivale a uno strumento di potere, il lasciapassare che condurrà Karl fino ai vertici dello Stato. Sembra l'innesco di un romanzo sul Terzo Reich, ma è la storia – vera, ricordata, tramandata, e poi reinventata – degli antenati di Alessio Cremonini. Suo nonno Bruno è l'altro figlio, il fratello minore di Karl. E tutto ciò che ha attraversato se l'è portato dentro fino alla fine, come un segreto di cui dire il meno possibile per tutelare i vivi e i morti. Eppure quella storia non è andata perduta: partendo da un diario scoperto per caso, da un plico di lettere e da qualche vecchio filmato girato dal nonno, a raccoglierla è il nipote regista, che da ragazzo lo tempestava di domande e adesso ricompone il quadro della memoria familiare e collettiva. Alessio Cremonini si muove sulla pagina come dietro alla macchina da presa: ora che tutti dormono insieme ai loro slanci, le loro battaglie e le loro colpe, quello che scorre sotto i suoi occhi è il grande film della storia con la S maiuscola.Alessio Cremonini è nato a Roma nel 1973. Ha esordito sul grande schermo nel 2018 firmando la regia di Sulla mia pelle, il racconto dell'ultima settimana di vita di Stefano Cucchi. Il film è stato selezionato come proiezione d'apertura nella sezione Orizzonti della 75a Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui quattro David di Donatello e il Nastro d'Argento come film dell'anno. Nel 2023 è uscito Profeti, il suo secondo lungometraggio. Ora dormono è il suo romanzo d'esordio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Attore romano dal talento e dal fascino innegabile. Ebbene sì, Alessandro Borghi è passato dal BSMT per una chiacchierata incredibile. Se dovessimo trovare una parola per descriverlo sarebbe sicuramente camaleontico. Nato nel 1986, sin dagli inizi nelle piccole parti televisive, Alessandro, ha dato prova di estrema bravura nel cimentarsi in ruoli profondamente diversi tra loro risultando credibile in ognuno di essi. La popolarità arriva quando debutta sul grande schermo. Tantissimi sono i personaggi a cui ha dato vita o di cui ha raccontato la storia confermandosi ogni volta uno degli attori italiani migliori degli ultimi decenni. È stato il malavitoso Aureliano Adami in Suburra, il borgataro Vittorio in Non essere cattivo e ha egregiamente vestito i panni di Stefano Cucchi in Sulla mia Pelle. Proprio per l'interpretazione in quest'ultimo film, nel 2019 ha vinto il David Di Donatello come miglior attore protagonista, ma ancora prima, nel 2017, ha ottenuto i Nastri d'argento come miglior attore non protagonista per Il Grande Sogno e Fortunata. È stato al cinema fino a poco tempo fa con Delta e tra qualche mese lo vedremo nelle vesti di Rocco Siffredi nella serie Netflix SuperSex. Il segreto del suo successo? La curiosità che lo porta a sperimentare ruoli sempre diversi e il bisogno di mettersi alla prova in continuazione per dimostrare a se stesso di meritarsi il successo che ha. Cinema, ostacoli e successi. Preparatevi a una puntata da pelle d'oca. Buona Visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Realizzato dalla classe 3DLF dell'IIS Croce Aleramo di Roma
Pigneto, crack offerto ai 12enni. Il grido di aiuto dei residenti dell'ex quartiere alla moda. Pulizia delle strade, il dossier de Il Messaggero: in tre mesi record di reclami all'Ama. Il Campidoglio avvia le trattative per il Giro d'Italia: taglio del traguardo previsto il prossimo 28 maggio ai Fori Imperiali. Ospedali laziali in ginocchio: il rapporto del Ministero della Salute. È morta Rita Calore, la mamma di Stefano Cucchi. Oggi ai microfoni di Sveja, progetto sostenuto dalla fondazione Charlemagne e da Guido Larcher, c'è Ilenia Polsinelli
E' morta Rita Calore, la madre di Stefano Cucchi, il geometra morto il 22 ottobre 2009, mentre era sottoposto a custodia cautelare, a Roma. Fermato il 15 ottobre durante un controllo, fu poi portato in caserma per il possesso di droga.
Il calvario di Stefano Cucchi inizia la sera del 15 ottobre 2009 quando viene arrestato perché trovato in possesso di droga. Stefano è un geometra 31enne di Roma e viene fermato dai carabinieri presso il parco degli Acquedotti poiché in possesso di 20 grammi di hashish, di cocaina e di alcune pastiglie per l'epilessia, di cui soffriva. Viene portato in caserma e viene disposta per lui la custodia cautelare in carcere. Sette giorni dopo muore all'ospedale Pertini. È l'inizio di una complessa vicenda giudiziaria e di una lunga ricerca della verità, resa possibile soprattutto dalla sorella di Stefano, Ilaria Cucchi. Ma come è morto Stefano Cucchi? Ne parliamo con Serena Garofano e Bianca Gennari Casparis: criminologhe, detentrici di un master di II livello in scienze forensi presso La Sapienza di Roma, ma soprattutto autrici per la pagina Instagram e Facebook “Conversazioni sul Crimine”. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast
La guerra alla droga, nell'assoluta incapacità di ottenere i suoi obiettivi dichiarati, è stata usata come strumento e come giustificazione della repressione da parte del potere per colpire persone, comunità, minoranze, gruppi sociali discriminati. Nel nuovo episodio de L'Onda Verde, Leonardo Fiorentini e Stefania Andreotti partono dal caso di Breonna Taylor, un'infermiera di 26 anni che viveva nel Kentucky, uccisa la notte del 13 marzo 2020 da otto proiettili sparati durante l'irruzione della polizia, per raccontarci di quelli che qualcuno vorrebbe vedere solo come “danni collaterali” della war on drugs: George Floyd, Federico Aldrovandi, Riccardo Magherini, Stefano Cucchi o Aldo Bianzino. Ma anche le 27.000 esecuzioni extragiudiziali delle Filippine di Duterte, le 4.000 persone giustiziate per reati legati alle droghe, i perversi effetto delle campagne di eradicazione dell'oppio in Afghanistan e della coca in Colombia.Come ha denunciato nel 2019 un gruppo di esperti delle Nazioni Unite: “La guerra alla droga ha funzionato più efficacemente come sistema di controllo razziale che come meccanismo per combattere l'uso e il traffico di stupefacenti” Plus: la scheda finale affronta un tema fondamentale di una legalizzazione solidale e sostenibile, garantire la partecipazione delle comunità più colpite dalla proibizione e progettare la transizione degli attori dell'economia della droga illegale a quella legale, partendo dai coltivatori.Estratti audio:- Say her Name Breonna Taylor https://youtu.be/lPUF1o2uOnI | https://youtu.be/o6PCABgIvNs - Telefonata al 911 di Kenneth Walker https://youtu.be/G0EnRabtRhg- Avvocato Fabio Anselmo | Il Fatto Quotidiano https://youtu.be/VlqcAUzECXU- Carlo Giovanardi https://youtu.be/_RKOJxNaNiU- Arresto George Floyd https://video.repubblica.it/dossier/morte-george-floyd/morte-george-floyd-nel-nuovo-video-dell-arresto-l-uomo-afferma-dite-ai-miei-figli-che-li-amo-sono-morto/384785/385513- Tommaso Caccia segretario del Centro di Iniziativa Radicale di Perugia https://www.radioradicale.it/scheda/240218/conferenza-stampa-sulla-vicenda-di-aldo-bianzino-morto-nel-carcere-di-capanne-lo- Per l'intervista a Rudra Bianzino https://youtu.be/QeqrOSNjXaE si ringrazia Filo Magazine https://www.filomagazine.it/ e l'autore Shahzeb Mohammad https://www.instagram.com/mohammadzebi/- Ilaria Cucchi | Il Fatto Quotidiano https://youtu.be/aYy9zI_J58Y- Avvocato Fabio Anselmo | Ansa https://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2022/04/05/cucchi-anselmo-dedichiamo-la-sentenza-a-vari-tonelli-e-salvini_3794b682-fa1c-43aa-b8ef-088f9aa99b86.html
Oggi parliamo di nuovo della sentenza Cucchi, schiviamo la questione cinghiali, riflettiamo su come scrivono male molti giornalisti/e. E ancora risse nei campi di calcio under 17 e movida in arrivo. Sveja è la rassegna stampa di Roma che cambia ogni giorno realizzata grazie al sostegno della Fondazione Charlemagne e di Guido Larcher.Al microfono Alessandro Bernardini
Vi proponiamo l'ascolto del monologo di Ilaria Cucchi, scritto dopo la sentenza delle 8 condanne nei confronti di altrettanti carabinieri accusati di avere messo in atto depistaggi dopo la morte di Stefano Cucchi. Il giudice del tribunale monocratico ha inflitto, tra gli altri, 5 anni al generale Alessandro Casarsa e 1 anno e 3 mesi al colonnello Lorenzo Sabatino. Agli imputati, a seconda delle posizioni, si contestano i reati di falso, favoreggiamento, omessa denuncia e calunnia. Nelle parole di Ilaria Cucchi, tutto il dolore di una sorella inerme di fronte all'orrore di una morte violenta di un fratello che andava aiutato non punito sino alla morte.
Carlo Freccero (ex direttore di Rai2) sommerso dalle critiche; La condanna definitiva dei due carabinieri che ammazzarono Stefano Cucchi di botte;Vittorio Sgarbi sulla Preside del liceo Montale di Roma ed il rapporto intimo con l'alunno…maggiorenne;
Gli aggiornamenti sulla guerra in Ucraina, il massacro di Bucha, la condanna degli assassini di Stefano Cucchi, la quinta udienza del processo a Patrick Zaki, la shrinkflation ie molto altro nell'ultima edizione del nostro giornale radio
Si può finalmente scrivere la parola fine sull'omicidio di Stefano Cucchi. La Cassazione ha ridotto la condanna per omicidio preterintenzionale nei confronti dei carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D'Alessandro: la pena è scesa da 13 a 12 anni di reclusione.
Nella puntata di Sveja di oggi 5 Aprile legge e commenta i giornali Bruno Montesano.Si apre con la sentenza di condanna ai due carabinieri per l'uccisione di Stefano Cucchi, e si passa poi alle ultime notizie sul Piano sgomberi, alle retoriche sul degrado che mettono insieme rifiuti e persone, con particolare attenzione alla loro nazionalità e classe. Si prosegue quindi con un approfondimento sulla residenza negata e sui diritti a cui questo istituto dà accesso e si leggono i numeri del rapporto Caritas sulla povertà a Roma. Infine si sceglie con che film stare ai David di Donatello.Sveja è un progetto di comunicazione indipendente sostenuto da Periferiacapitale, il programma della Fondazione Charlemagne. E da Guido Larcher.
PROIETTILI, RAPINE E MORTI: IL "MISTERO" DELLA UNO BIANCAdi Elisa Teggi Criminologa, regia Francesco EspositoOdio, Armi, Adrenalina: ecco alcuni tra i principali ingredienti delle sanguinose vicende della Uno Bianca.Uno storia che non possiamo dimenticare, una storia che fa parte di noi e ci racconta i giorni d'oggi più di quanto possiamo immaginarci.Una storia di crimine inizata del 1987 e che si concluderà solo nel novembre del 1994, quando i membri vengono arrestati grazie soprattutto a due eccezionali poliziotti della Questura di Rimini: Luciano Baglioni e Pietro Costanza. È la fine di una lunga serie di indagini macchiate dal sospetto del silenzio e del depistaggio. Ma questa è un'altra storia, come direbbe il buon Carlo Lucarelli. Quella della banda si conclude così: con tutti e cinque i componenti in manette e alle spalle un bilancio di 103 azioni criminali, 1023 feriti e 24 morti.Il "Mistero" della Banda della Uno Bianca ci obbliga a guardare dritto negli occhi e senza paura il mondo di sotto fatto di violenza, rabbia, odio, razzismo, amore per le armi e nostalgie per la destra estrema.Un mondo di sotto che si nasconde tra politici, forze dell'ordine, imprenditori insospettabili ma corrotti sino al midollo, gente comune arrabbiata.Castelvolturno, Genova, Stefano Cucchi, Da Luca Traini a Macerata sino ai carabinieri di Piacenza; quante cellule impazzite e drogate di odio che vivono, governano e cianciano di giustizia e legalità mentre si abbeverano di cocaina, testosterone ed odio stanno mettendo a ferro e fuoco le nostre strade e uccidendo così il futuro dei nostri figli?
Andrea FranzosoIlaria Cucchi con Fabio Anselmo"Stefano. Una lezione di giustizia"Fabbri Editorihttps://fabbrieditori.rizzolilibri.it/Il 15 ottobre 2009 Stefano Cucchi va in palestra, poi a cena dai genitori, quindi esce con la sua cagnetta Micky e un amico. Una sera come tante, che però finisce male. Stefano con sé ha della droga e viene arrestato. E a casa non ci torna mai più. Quella che ha portato alla sua morte è una vicenda terribile, che Andrea Franzoso e Ilaria Cucchi ripercorrono passo dopo passo: la notte dell'arresto, la prigione, la morte, i depistaggi e la durissima battaglia giudiziaria. Ogni tappa del racconto apre a un approfondimento: sui nostri diritti, sul sistema carcerario, sul ruolo delle forze dell'ordine, sui tribunali. I fatti che hanno coinvolto Stefano diventano una storia che ci riguarda, una grande lezione di giustizia e di educazione civica, potente e necessaria perché tutti noi potremmo essere Stefano, e perché ciò che è accaduto a lui ci offende tutti.Andrea Franzoso vive a Milano. È stato cadetto dell'Accademia Militare di Modena e per otto anni ha prestato servizio come ufficiale dei carabinieri, congedandosi col grado di capitano. Ha vissuto quattro anni coi gesuiti, ha lavorato in azienda. Oggi si occupa di educazione civica, dalla scuola primaria alle superiori. Ha scritto anche #disobbediente! Essere onesti è la vera rivoluzione (De Agostini 2018) – versione per ragazzi di Il disobbediente (BUR 2021) – e Viva la Costituzione (De Agostini 2020).Ilaria Cucchi vive a Roma.Era una persona comune – mamma di due bambini, di professione amministratrice di condominio – fino al 22 ottobre 2009, giorno in cui suo fratello è morto mentre era nelle mani dello Stato. Da allora, avendo intrapreso la battaglia giudiziaria raccontata in questo libro, è diventata la “sorella di Stefano”. Per Rizzoli ha pubblicato Vorrei dirti che non eri solo (con Giovanni Bianconi, 2010) e Il coraggio e l'amore (con Fabio Anselmo, 2019).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Seconda parte dell'intervista con Giulio Laurenti, proviamo a mettere le cose in prospettiva e ci facciamo raccontare cos'ha significato per lui fare le ricerche di cui ci parla.(ERRATA CORRIGE: al min 32.48 si intende ovviamente Stefano Cucchi e non Carlo Giuliani, presi dal racconto del nostro ospite nessuno dei due ha avuto la prontezza di correggerlo)Questo è il libro "La madre dell'uovo":https://www.amazon.it/madre-delluovo-Giulio-Laurenti/dp/8897648398Se volete rimanere aggiornati seguiteci su:https://t.me/backtotheG8
Droghe leggere, ideologia o altro? Con il conferimento alla Ministra Dadone della delega alle politiche antidroga, sono scoppiate immediatamente le polemiche del centro destra: La Repubblica: Delega all'Antidroga alla ministra antiproibizionista Dadone. La destra attacca, Gasparri: "Nessuna liberalizzazione o il governo è morto. Draghi ha sbagliato" Fatto Quotidiano: Delega sulle politiche antidroga alla ministra antiproibizionista Dadone. Fdi e Fi attaccano. Gasparri: “Se legalizza governo è morto” Il Riformista: Delega antidroga alla ministra Dadone, il centrodestra evoca la crisi: “Così mandano il governo a casa” Huffpost: Droga, la Destra proibizionista minaccia il governo Questi alcuni dei titoli di giornale apparsi in queste ore…a leggerli sembrerebbe che la questione sia tutta ideologica…il centro destra pensa che con la repressione si possa risolvere il problema delle droghe, ma è realmente così? E poi come mai la destra non si pone affatto il problema dell'alcol che guardando i dati causa molti più morti delle droghe? Anzi più precisamente in Italia ci sono 40 mila morti a causa dell'alcol e zero per la cannabis…ma come mai allora tutto questo rumore? Cerco di capirci qualcosa insieme a voi…cercando di informarmi ho scoperto che il testo unico sulle droghe 309/90 prevede, tra le altre cose, che “Ogni tre anni venga convocata una conferenza nazionale sulle droghe anche al fine di individuare eventuali correzioni alla legislazione antidroga”....interessante...allora ho cercato di capire quando fosse stato fatto l'ultima…ebbene l'ultima conferenza nazionale sugli stupefacenti si è tenuta a Trieste dal 12 al 14 marzo 2009…nel 2009 capito? Ma come mai? Bah…questo non è molto chiaro…comunque la buona notizia è che la Dadone ha subito dichiarato di volerla convocare. Sempre cercando di capirci un po di più, ho scoperto che la legge ex Cirielli (l. 251/05), che pone ostacoli all'accesso alle misure alternative per i recidivi, e molti tossicodipendenti comprensibilmente sono recidivi, nonché la legge Fini-Giovanardi (l. 49/2006), rendono più difficile l'accesso alle misure alternative per i tossicodipendenti, limitando ad esempio il numero delle concessioni, accentuando la natura custodialistica, anziché terapeutica, della misura e dettando tempi troppo stretti per la presentazione della documentazione…. Come mai? Perché rendere l'accesso alle misure alternative al carcere per i tossicodipendenti più difficili? Perché riempire le carceri di tossici, anziché di delinquenti veri? Ma niente niente questa cosa è voluta?...riempio le carceri di poveri disgraziati, vittime di una società malata e non ho più posti per quelli che in carcere dovrebbero starci veramente… Siamo certi che il proibizionismo e il pugno duro sia la soluzione migliore? Il proibizionismo pretende di risolvere i problemi sanitari legati alla droga? Ma non è che al contrario vuole ingrassare le mafie mondiali e favorire l'ingresso nel mercato nero della droga di sostanze sintetiche nuove e poco conosciute e quindi molto più pericolose? Che le politiche proibizioniste abbiano clamorosamente fallito è sotto gli occhi di tutti. La criminalità organizzata fa miliardi con il controllo del mercato della droga. Una marea di denaro sporco che inquina l'economia legale e provoca danni economici, sanitari e di ordine pubblico alle finanze dello stato. Ma da dove è partito tutto ciò? Chi ha voluto tutto questo? Indovinate un po'? Dalla legge Fini-Giovanardi, che oltretutto è stata dichiarata illegittima nel 2014 dalla Corte Costituzionale…guardacaso è quella legge che ha avviato al regime carcerario migliaia di piccoli spacciatori contribuendo al sovraffollamento delle nostre carceri e provocando il ripetersi di episodi tragici come ad esempio quello di Stefano Cucchi. Ma siamo veramente sicuri che per la destra la questione droga sia solo un fatto ideologico?...a voi trarre le conclusioni.
Odio, Armi, Adrenalina: ecco alcuni tra i principali ingredienti delle sanguinose vicende della #Uno #Bianca.Uno storia che non possiamo dimenticare, una storia che fa parte di noi e ci racconta questi attuali tempi moderni più di quanto possiamo immaginarci.Una storia di crimine inizata del 1987 e che si concluderà solo nel novembre del 1994, quando i membri vengono arrestati grazie soprattutto a due eccezionali poliziotti della Questura di Rimini: Luciano Baglioni e Pietro Costanza. È la fine di una lunga serie di indagini macchiate dal sospetto del silenzio e del depistaggio. Ma questa è un’altra storia, come direbbe il buon Carlo Lucarelli. Quella della banda si conclude così: con tutti e cinque i componenti in manette e alle spalle un bilancio di 103 azioni criminali, 1023 feriti e 24 morti.Il "#Mistero" della Banda della Uno Bianca ci obbliga a guardare dritto negli occhi e senza paura il mondo di sotto fatto di violenza, rabbia, odio, razzismo, amore per le armi e nostalgie per la destra estrema.Un mondo di sotto che si nasconde tra politici, forze dell'ordine, imprenditori insospettabili ma corrotti sino al midollo, gente comune arrabbiata.Castelvolturno, Genova, Stefano Cucchi, Da Luca Traini a Macerata sino ai carabinieri di Piacenza, quante cellule impazzite e drogate di odio che vivono, governano e cianciano di giustizia e legalità mentre si abbeverano di cocaina, testosterone ed odio stanno mettendo a ferro e fuoco le nostre strade, uccidendo così il futuro dei nostri figli?****Se ti piacciano i miei video ricorda di iscriverti, mettere like e attivare la campanella per non perdere nessun contenuto!***Se vuoi leggere di storie di crimine e serial killer ti consiglio "MOSTRI" il libro che trovi qui nel link:https://www.amazon.it/Mostri-Serial-Killer-Cannibali-Infanticidi/dp/B08Q6HT8WT/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=SNKIYQ2JEGYM&dchild=1&keywords=mostri+francesco+esposito&qid=1609172108&sprefix=mostri+france%2Caps%2C185&sr=8-1Se sei appassionato di storia di Mafia ti consiglio di leggere "Pizzakebab: immigrazione, integrazione e il sogno di conquista delle mafie straniere in Italia" il mio penultimo volume che trovi qui sul link:https://www.amazon.it/Pizzakebab-immigrazione-criminalit%C3%A0-conquista-straniere/dp/B086FTVD3X/ref=sxts_sxwds-bia-wc-rsf1_0?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=1VR7ACFGVWQER&cv_ct_cx=pizzakebab&dchild=1&keywords=pizzakebab&pd_rd_i=B086FTVD3X&pd_rd_r=b57f3c7d-7f4f-42ed-ac1a-f02c57919ee6&pd_rd_w=esDaG&pd_rd_wg=gAJHm&pf_rd_p=bd2e94a3-188f-4e23-a4e6-177579b9a6d3&pf_rd_r=X7SR4CEATEM862AB98SQ&psc=1&qid=1609172170&sprefix=pizzake%2Caps%2C180&sr=1-1-28b929d6-7f37-4acb-b5cf-d38f484ff2d1
«Io e Matteo Salvini siamo stati citati davanti al tribunale di Milano il 23 febbraio alle ore 14. Io come indagata e lui come ‘persona offesa'». Lo ha scritto Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi, in un post sulla propria pagina Facebook. Salvini «mi ha querelata perché, dopo le sue dichiarazioni rese al momento della sentenza della Corte d’Assise di Appello che condannava, dopo 10 anni, i carabinieri ritenuti colpevoli dell’uccisione di mio fratello io replicai duramente dicendogli, tra le altre cose, che era uno sciacallo», ha aggiunto. «Mesi dopo mi è stato chiesto se per caso intendessi rettificare quelle dichiarazioni. Non l’ho fatto», ha spiegato ancora nel post.
I depistaggi nei processi per la morte di Stefano Cucchi. - Seconda parte: La lega e il possibile rimpasto in Giunta regionale lombarda; i test di massa in Alto Adige - Terza parte: i ritardi per i vaccini antinfluenzali in Lombardia, gli Ambrogini d'oro
I depistaggi nei processi per la morte di Stefano Cucchi. - Seconda parte: La lega e il possibile rimpasto in Giunta regionale lombarda; i test di massa in Alto Adige - Terza parte: i ritardi per i vaccini antinfluenzali in Lombardia, gli Ambrogini d'oro
George Floyd, à l'origine d'un coup de colère mondiale, aux États-Unis, mais aussi en Europe. Depuis la mort de ce citoyen afro-américain asphyxié par un policier blanc, la question d’un racisme généralisé au sein de la police est de nouveau sur la table partout. Et aussi en France. "Il n’y a pas d’institution raciste ou de violence ciblée", a assuré le ministre de l'Intérieur français, Christophe Castaner. Mais, depuis une semaine, les révélations en chaîne sur des milliers de policiers qui échangent des blagues racistes sur Facebook, donnent une idée de l'ampleur du problème en France et du déni qui l'entoure. À Strasbourg, le reportage de notre correspondant Robin Dussenne. Comment être entendu quand on a été victime de violence policière ? En Allemagne, une loi anti-discrimination inédite vient d'être adoptée par la municipalité de Berlin. Désormais, c’est à la police de montrer patte blanche et de prouver qu'elle n'a pas commis de faute si une personne se dit victime de violence ou de discrimination. Le nouveau texte de loi fait déjà polémique au sein de la classe politique et la police. En Allemagne, le chantier est immense, les attaques racistes et xénophobes ont augmenté de 10% en 2019, selon le Bureau fédéral anti-discrimination. Et en moins d'un an, trois attentats ont été revendiqués par l'extrême droite en Allemagne. Pourquoi les autorités allemandes n'arrivent-elles pas à stopper cette violence xénophobe ? La police a-t-elle trop longtemps laissé faire ? Les explications de Julien Mechaussie. C'était mardi 9 juin 2020, dans la capitale de la Croatie. À Zagreb, des manifestants étaient rassemblés pour protester contre les violences policières. Mais sur les pancartes, on pouvait lire « les Roms et les migrants sont nos Afro-Américains ». Dans la région, les roms sont une minorité importante, comme dans le pays voisin, la Hongrie, où ils représentent environ 8% de la population. Et pourtant, les roms sont discriminés à l’école, à l’embauche, et aussi très souvent par la police. À Budapest, Florence La Bruyère. En Italie, c'est le nom de Stefano Cucchi qui évoque à lui seul ces victimes de violences policières dans le pays. Les Italiens les appellent les « morts d’État ». Depuis le décès de ce jeune homme en prison en 2009, sa soeur, Ilaria Cucchi n’a jamais cessé d'accuser la police. Les explications de Cécile Debarge.Le trailer du documentaire «Sur ma peau» qui raconte l’histoire de Stefano Cucchi. Et au Royaume-Uni, le mouvement #Black Lives Matter, a provoqué une prise de conscience plus large. Il s’agit de dénoncer le racisme de la police, mais aussi de la société britannique en général et de certains de ces symboles. Comme ces statues, qui trônent un peu partout sur les places publiques. Alors que la traite des Noirs a été abolie dès 1807 par Londres, beaucoup de ces statues sont des figures historiques liées à l'esclavagisme, Marie Billon. (Rediffusion du 11 juin 2020)
George Floyd, à l'origine d'un coup de colère mondiale, aux États-Unis, mais aussi en Europe. Depuis la mort de ce citoyen afro-américain asphyxié par un policier blanc, la question d’un racisme généralisé au sein de la police est de nouveau sur la table partout. Et aussi en France. "Il n’y a pas d’institution raciste ou de violence ciblée", a assuré le ministre de l'Intérieur français, Christophe Castaner. Mais, depuis une semaine, les révélations en chaîne sur des milliers de policiers qui échangent des blagues racistes sur Facebook, donnent une idée de l'ampleur du problème en France et du déni qui l'entoure. À Strasbourg, le reportage de notre correspondant Robin Dussenne. Comment être entendu quand on a été victime de violence policière ? En Allemagne, une loi anti-discrimination inédite vient d'être adoptée par la municipalité de Berlin. Désormais, c’est à la police de montrer patte blanche et de prouver qu'elle n'a pas commis de faute si une personne se dit victime de violence ou de discrimination. Le nouveau texte de loi fait déjà polémique au sein de la classe politique et la police. En Allemagne, le chantier est immense, les attaques racistes et xénophobes ont augmenté de 10% en 2019, selon le Bureau fédéral anti-discrimination. Et en moins d'un an, trois attentats ont été revendiqués par l'extrême droite en Allemagne. Pourquoi les autorités allemandes n'arrivent-elles pas à stopper cette violence xénophobe ? La police a-t-elle trop longtemps laissé faire ? Les explications de Julien Mechaussie. C'était mardi 9 juin 2020, dans la capitale de la Croatie. À Zagreb, des manifestants étaient rassemblés pour protester contre les violences policières. Mais sur les pancartes, on pouvait lire « les Roms et les migrants sont nos Afro-Américains ». Dans la région, les roms sont une minorité importante, comme dans le pays voisin, la Hongrie, où ils représentent environ 8% de la population. Et pourtant, les roms sont discriminés à l’école, à l’embauche, et aussi très souvent par la police. À Budapest, Florence La Bruyère. En Italie, c'est le nom de Stefano Cucchi qui évoque à lui seul ces victimes de violences policières dans le pays. Les Italiens les appellent les « morts d’État ». Depuis le décès de ce jeune homme en prison en 2009, sa soeur, Ilaria Cucchi n’a jamais cessé d'accuser la police. Les explications de Cécile Debarge.Le trailer du documentaire «Sur ma peau» qui raconte l’histoire de Stefano Cucchi. Et au Royaume-Uni, le mouvement #Black Lives Matter, a provoqué une prise de conscience plus large. Il s’agit de dénoncer le racisme de la police, mais aussi de la société britannique en général et de certains de ces symboles. Comme ces statues, qui trônent un peu partout sur les places publiques. Alors que la traite des Noirs a été abolie dès 1807 par Londres, beaucoup de ces statues sont des figures historiques liées à l'esclavagisme, Marie Billon.
La morte di Stefano Cucchi avvenne a Roma il 22 ottobre 2009 mentre il giovane era sottoposto a custodia cautelare. Le cause della morte e le responsabilità sono oggetto di procedimenti giudiziari che hanno coinvolto da un lato i medici dell'ospedale Pertini, dall'altro continuano a coinvolgere, a vario titolo, più militari dell’Arma dei Carabinieri. Il caso ha attirato l'attenzione dell'opinione pubblica a seguito della pubblicazione delle foto dell'autopsia, poi riprese da agenzie di stampa, giornali e telegiornali italiani. La vicenda ha altresì ispirato documentari e lungometraggi cinematografici.
Dopo 10 anni Stefano Cucchi ottiene giustizia: condannati a pene severe i carabinieri che lo pestarono a morte. A Berlino un convegno internazionale organizzato da "Mafia? Nein Danke!" parla di strategie per combattere la criminalità organizzata. Con l'autrice Inge Adams, ospite nei nostri studi, parliamo della rappresentanza diplomatica italiana in Germania e dei suoi segreti.
Le cause psicologiche --- Send in a voice message: https://anchor.fm/michelepaoletti/message
Dall'aula Bunker di Rebibbia la sentenza per la morte di Stefano Cucchi. Al microfono di Lorenza Ghidini i genitori di Stefano Cucchi e l'avvocato Fabio Anslemo. A Milano nasce l'edicola che non c'è dentro Bookcity con le riviste controculturali dal 1960 ad oggi. In studio il promotore Marco Philopat di Agenzia X.
Dall'aula Bunker di Rebibbia la sentenza per la morte di Stefano Cucchi. Al microfono di Lorenza Ghidini i genitori di Stefano Cucchi e l'avvocato Fabio Anslemo. A Milano nasce l'edicola che non c'è dentro Bookcity con le riviste controculturali dal 1960 ad oggi. In studio il promotore Marco Philopat di Agenzia X. (terza parte)
Dall'aula Bunker di Rebibbia la sentenza per la morte di Stefano Cucchi. Al microfono di Lorenza Ghidini i genitori di Stefano Cucchi e l'avvocato Fabio Anslemo. A Milano nasce l'edicola che non c'è dentro Bookcity con le riviste controculturali dal 1960 ad oggi. In studio il promotore Marco Philopat di Agenzia X. (terza parte)
Ripercorriamo i capitoli dello speciale che ha raccontato gli ultimi sviluppi del caso di Stefano Cucchi, sulla base dei nuovi elementi emersi dopo la sentenza del 2015 e all’origine del “Cucchi-bis”. Guarda lo speciale su Dplay Plus senza pubblicità > https://it.dplay.com/nove/stefano-cucchi-la-seconda-verita/?utm_source=podcast&utm_medium=cucchi Support the show.
Ripercorriamo i capitoli dello speciale che ha raccontato gli ultimi sviluppi del caso di Stefano Cucchi, sulla base dei nuovi elementi emersi dopo la sentenza del 2015 e all’origine del “Cucchi-bis”. Guarda lo speciale su Dplay Plus senza pubblicità > https://it.dplay.com/nove/stefano-cucchi-la-seconda-verita/?utm_source=podcast&utm_medium=cucchi Support the show.
Ripercorriamo i capitoli dello speciale che ha raccontato gli ultimi sviluppi del caso di Stefano Cucchi, sulla base dei nuovi elementi emersi dopo la sentenza del 2015 e all’origine del “Cucchi-bis”. Guarda lo speciale su Dplay Plus senza pubblicità > https://it.dplay.com/nove/stefano-cucchi-la-seconda-verita/?utm_source=podcast&utm_medium=cucchi Support the show.
Ripercorriamo i capitoli dello speciale che ha raccontato gli ultimi sviluppi del caso di Stefano Cucchi, sulla base dei nuovi elementi emersi dopo la sentenza del 2015 e all’origine del “Cucchi-bis”. Guarda lo speciale su Dplay Plus senza pubblicità > https://it.dplay.com/nove/stefano-cucchi-la-seconda-verita/?utm_source=podcast&utm_medium=cucchi Support the show.
"Vorrei che mio fratello fosse ricordato come un simbolo, per ricordare tutti gli Stefano Cucchi. Di indifferenza muoiono gli ultimi": lo ha detto Ilaria Cucchi, 10 anni dopo l'arresto di Stefano
Il voto del parlamento europeo sulla nuova presidente della commissione, con collegamento e interviste da Strasburgo, e i rinvii a giudizio per i depistaggi seguiti alla morte di Stefano Cucchi, con l'avvocato Fabio Anselmo
Il voto del parlamento europeo sulla nuova presidente della commissione, con collegamento e interviste da Strasburgo, e i rinvii a giudizio per i depistaggi seguiti alla morte di Stefano Cucchi, con l'avvocato Fabio Anselmo (prima parte)
Il voto del parlamento europeo sulla nuova presidente della commissione, con collegamento e interviste da Strasburgo, e i rinvii a giudizio per i depistaggi seguiti alla morte di Stefano Cucchi, con l'avvocato Fabio Anselmo (prima parte)
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5601PER CUCCHI VINCE LA NARRAZIONE DELLA SINISTRA di Rino CammilleriHanno perso le elezioni, si sono ridotti al lumicino dei voti ma la loro narrazione domina come sempre. Ci si faccia caso: lo spazio e l'importanza che si dà loro nei tiggì sono quasi gli stessi dei bei tempi in cui governavano (senza mandato popolare, tra l'altro), come se la vera e unica opposizione all'attuale governo gialloverde sia la loro.Tanti (ormai) anni fa, quando Berlusconi scippò il potere alla «gioiosa macchina» dei postcomunisti, a Firenze fui invitato a una giornata di riflessione e dibattito insieme a cinquecento intellettuali di centrodestra. Dissi che la priorità stava nella riconquista culturale, perché tutte le parole d'ordine erano da troppo tempo di sinistra. Non fui ascoltato, perché, come diceva la vecchia Dc, la cultura «non si mangia». Il risultato lo vediamo oggi: un partito punito dagli elettori e che quasi non conta più niente continua a dettare legge nelle menti e nelle coscienze, seguitando a fare dell'Italia un Paese cattocomunista pur se la gente vota Lega e M5S.Anche perché l'ideario comunista (pure nelle sue versioni ecologista e politicamente corretto) è ben presente in una delle principali anime dei grillini. La riprova, se mai ce ne fosse bisogno, è nella mozione del Comune di Roma, a guida pentastellata, a favore della proposta di intitolare una strada o una piazza a Stefano Cucchi. Per il quale continua a valere, fino a prova contraria, quel che va ripetendo l'ex senatore Giovanardi: le perizie negano che la sua morte sia dovuta alle percosse ricevute dai carabinieri. L'iniziativa, non a caso targata Sel, in Campidoglio ha avuto solo tre voti contrari. Lo stesso Comune ricordiamo, ha negato con indignazione analogo riconoscimento a Giorgio Almirante, che pur aveva avuto delle benemerenze per il Paese in una stagione particolarmente triste e difficile, benemerenze riconosciutegli anche da Indro Montanelli.Cucchi, invece, è un simbolo e basta. Un simbolo come Carlo Giuliani, morto nei moti del G8 a Genova e a cui fu intitolata un'aula del Senato quando presidente della Camera era il capo di Rifondazione Comunista. Simbolo di che? Della «polizia assassina» con le esse disegnate sui muri a mo' di SS hitleriane, al tempo in cui i graffiti siglavano quotidianamente gli Anni di Piombo. Il riflesso pavloviano è rimasto, anche dopo il crollo del Muro, anche dopo la batosta elettorale del 4 marzo. E il fatto che detto riflesso trovi schiaccianti maggioranze nella capitale d'Italia la dice lunga su chi e cosa comanda, ancora e malgrado tutto, nelle menti e nelle coscienze.Naturalmente, lo stesso riflesso impedisce che vie e piazze vengano intitolate a poliziotti e carabinieri caduti nell'adempimento del loro dovere. Nell'immaginario di sinistra, egemone, sono simboli «di destra», che è cattiva per definizione: l'eroe è il ribelle da centro sociale, o il tossicodipendente «vittima della società». Come Cucchi, il geometra che era stato arrestato per droga.Ogni scuola di pensiero, certo, ha i suoi eroi. Ma quando riesce a imporli a tutti, ecco il problema. Salvini ha molta strada da fare, ma se farà come la Dc e, dopo di lei, come Berlusconi, avrà vita breve. Perché la cultura, sì, non si mangia, ma di cultura si muore. Ed è inutile vincere le elezioni (Berlusca docet) se le chiavi della città (e della propaganda) restano saldamente in mani avverse.
Sulla mia pelle di Alessio Cremonini è un film del 2018, vincitore di 4 David di Donatello. Cremonini porta sullo schermo gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi, interpretato da Alessandro Borghi. Un film importante, toccante, che mostra una realtà spaventosa, purtroppo vera. Per gli ascoltatori di CineUni è il migliore tra i […]
C’è un punto sostanziale: se alcuni sentono il bisogno di farsi corpo e perché dall’altra parte scorgono qualcosa (in questo caso la legge ma può essere la verità o più banalmente il cosiddetto popolo) che devono ingannare. E questo è il problema. Anche perché «lo spirito di corpo» uccide. Chiedere a Stefano Cucchi.
Con Fabio "Faz" Deotto ospite d'onore, Aldo analizza il film che racconta gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi.
Speciale Diretta da Anteo Palazzo del Cinema, condotta da Barbara Sorrentini. Ospiti: Ilaria Cucchi, Fabio Anselmo, Pierfrancesco Majorino, Anita Pirovano, Alessandra Naldi e Danilo De Biasio. Dibattito prima della proiezione del film "Sulla mia pelle" di Alessio Cremonini.
Con Fabio "Faz" Deotto ospite d'onore, Aldo analizza il film che racconta gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi.
Con Fabio "Faz" Deotto ospite d'onore, Aldo analizza il film che racconta gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi.
Speciale Diretta da Anteo Palazzo del Cinema, condotta da Barbara Sorrentini. Ospiti: Ilaria Cucchi, Fabio Anselmo, Pierfrancesco Majorino, Anita Pirovano, Alessandra Naldi e Danilo De Biasio. Dibattito prima della proiezione del film "Sulla mia pelle" di Alessio Cremonini.
intervista a Alessandro Giungi sulla proposta di un monumento in onore di Stefano Cucchi. Benedetta Minoliti ci presenta il suo reportage su Niguarda (quarta parte)
intervista a Alessandro Giungi sulla proposta di un monumento in onore di Stefano Cucchi. Benedetta Minoliti ci presenta il suo reportage su Niguarda (quarta parte)
Il film tanto discusso e atteso sugli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi, ragazzo deceduto il 22 ottobre 2009. E' un film che fa male, fa soffrire ma che tutti dovrebbero vedere per il fortissimo valore civico che trasmette agli spettatori.
In questa puntata parliamo di quattro film che hanno a che fare con la legge, col crimine, col ruolo delle carceri. Due storie, due inventate; due film potentissimi, due un po' meno.Da Venezia 75 Nicolò e Dario vi parlano di Sulla mia pelle (sul caso di Stefano Cucchi), L'Enkas, Frères Ennemis, Charlie Says (sulla storia di Charles Manson e delle sue ragazze).
In questa puntata parliamo di quattro film che hanno a che fare con la legge, col crimine, col ruolo delle carceri. Due storie, due inventate; due film potentissimi, due un po' meno.Da Venezia 75 Nicolò e Dario vi parlano di Sulla mia pelle (sul caso di Stefano Cucchi), L'Enkas, Frères Ennemis, Charlie Says (sulla storia di Charles Manson e delle sue ragazze).
Il film sulla vicenda umana di Stefano Cucchi al Festival di Venezia riscuote sette minuti di applausi e tanta commozione, le voci raccolte da Barbara Sorrentini del regista Alessio Cremonini, dell'acclamato Alessandro Borghi che interpreta Stefano Cucchi e di Jasmine Trinca che interpreta la sorella Ilaria. Il racconto dell'avvocato della famiglia Fabio Anselmo del film e della ripresa del processo di primo grado a fine settembre. (seconda parte)
Il film sulla vicenda umana di Stefano Cucchi al Festival di Venezia riscuote sette minuti di applausi e tanta commozione, le voci raccolte da Barbara Sorrentini del regista Alessio Cremonini, dell'acclamato Alessandro Borghi che interpreta Stefano Cucchi e di Jasmine Trinca che interpreta la sorella Ilaria. Il racconto dell'avvocato della famiglia Fabio Anselmo del film e della ripresa del processo di primo grado a fine settembre. (seconda parte)
Vittoria: le donne, le sfide. Ospiti: Ilaria Cucchi, Ass. Stefano Cucchi; Federica Angeli, giornalista, da 4 anni sotto scorta. Conduce Maria Teresa Lamberti.
Carlo Bonini, grande firma di "Repubblica" e autore di Acab e Suburra (insieme a Giancarlo De Cataldo), per sette anni ha seguito da vicino il caso Cucchi "attraverso la lettura di decine di migliaia di pagine di atti giudiziari, i colloqui con i familiari, lo studio delle perizie e controperizie medico-legali sulle cause della morte" e nel libro "Il corpo del reato", che è una vera e propria inchiesta civile raccontata con gli strumenti della narrazione più incalzante, mette al centro il testimone primo e ultimo della verità su quanto accaduto: il Corpo del Reato. "Sembra un thriller, e invece è la storia vera di un ragazzo che, se solo fossero stati rispettati i suoi diritti, le garanzie che la nostra Costituzione e i nostri codici prevedono come 'inviolabili', sarebbe ancora vivo e potrebbe confermare quella verità che, solo ora, sta faticosamente emergendo." Giuliano Pisapia, la Repubblica
La morte di Stefano Cucchi è uno di quei fatti di cronaca che segnano una generazione e un pezzo di storia italiana. Perché vicenda simbolo, carica di significati pesantissimi: la violenza del Potere, la fragilità dello Stato di diritto, l’incapacità dello Stato italiano di fare i conti con le responsabilità dei suoi servitori, il pericolo che corre un ragazzo che finisce nelle mani di uomini che indossano la divisa di chi garantisce la nostra sicurezza o il camice bianco di chi tutela la nostra salute. La presentazione è stata registrata il 29 novembre 2016 a laFeltrinelli Duomo, Milano.
Milano, Carlo Bonini, Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo presentano "Il corpo del reato", un libro Feltrinelli sul caso Stefano Cucchi
Stefano Cucchi, promosso carabiniere indagato per falsa testimonianzaL'articolo Stefano Cucchi, promosso carabiniere indagato per falsa testimonianza proviene da Il Fatto Quotidiano.
Conduce Giancarlo Loquenzi,scheda di Daniela Mecenate. Ospiti: Ilaria Cucchi (sorella Stefano Cucchi), On.Donatella Ferranti (pres. comm.giustizia),ascoltatori.
Conduce Giancarlo Loquenzi,scheda di Daniela Mecenate. Ospiti: Ilaria Cucchi (sorella Stefano Cucchi), On.Donatella Ferranti (pres. comm.giustizia)
Per la morte di Stefano Cucchi nessuno è colpevole; Patrizio Gonnella dell'associazione Antigone che si occupa dei diritti dei detenuti commenta a caldo la notizia. Aiutiamo il Ministro Padoan a capire sei gli italiani sono cicale o formiche