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Ex magistrato di spessore, è uno dei più raffinati e rispettati autori della crime fiction italiana. Con una produzione letteraria di grande valore, ha firmato numerosi bestseller, tra cui il celeberrimo Romanzo criminale, e Suburra, scritto insieme a Carlo Bonini, entrambi divenuti film e serie TV di grande successo, consacrando Giancarlo De Cataldo come figura di riferimento nel panorama narrativo criminale. Con numerosi titoli all'attivo, è l'autore della serie dedicata alle indagini del PM Manrico Spinori, aristocratico capitolino con la passione per la lirica, che unisce il fascino della cultura classica a una lettura moderna della giustizia.Oltre ai suoi romanzi, De Cataldo ha scritto anche per il pubblico più giovane. Il suo Acquaprofonda è un'opera pensata per sensibilizzare le nuove generazioni sui temi ambientali, l'inquinamento delle acque e il rispetto per la natura. Un progetto che si avvale delle musiche di Giovanni Sollima ed è stato commissionato dal Teatro Sociale di Como in coproduzione con l'Opera di Roma. L'opera rientra in un format di opera partecipativa, con l'intento di coinvolgere i ragazzi in un'esperienza culturale formativa, che rafforzi la consapevolezza civica e ambientale. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro di Chiasso il 21 marzo.Tra le sue ultime pubblicazioni spicca Il bacio del calabrone (Einaudi 2024), indagine ambientata nel mondo del lusso e dell'alta moda internazionale, che si sviluppa attorno a temi di potere, corruzione e giustizia, esplorando le ombre della società contemporanea. La più recente è Per questi motivi. Autobiografia criminale di un Paese (SEM 2025), in cui De Cataldo esplora la memoria storica e civile, intrecciando ricordi personali con una riflessione profonda sulle ossessioni collettive e le dinamiche della criminalità in Italia, offrendo uno spunto inedito e illuminante sulla storia recente del Paese.
La nuova serie ispirata al film "Acab" (e quindi al libro inchiesta di Carlo Bonini) ci dà lo spunto per riprendere le trame e i personaggi dei poliziotteschi nostrani, quando la lotta eterna tra sbirri e criminali veniva rappresentata nella sua crudezza sullo sfondo di grandi conflitti sociali e ideologici. Interviene il regista Giuseppe Sansonna.
Sta facendo molto discutere ACAB, serie tv con Marco Giallini e Adriano Gianni che riprende il film uscito nel 2012 (sia il film che la serie sono tratti dal romanzo di Carlo Bonini). La serie racconta la storia di alcuni poliziotti della Celere di Roma e lo fa in modo crudo. Serie con profilo e aspirazioni internazionali, ACAB ha spaccato il pubblico in due, non per motivi di critica televisiva però, ma per motivi di tipo ideologico: chi dalla parte della polizia, chi dalla parte della piazza. Giacomo Brunoro e Jacopo Pezzan provano ad andare oltre gli stereotipi e le ideologie per raccontare un mondo difficile e pieno di contraddizioni come quello delle forze dell'ordine. #ACAB #acablaserie #netflix #netflixseries #perte #marcogiallini #adrianogiannini #polizia #manifestazioni #piazza #celerini #polemiche #forzedellordine
Puntata a cura di Jacopo Bulgarini d'Elci e Livio Pacella.Prima serie originale italiana di Netflix, Suburra (tre stagioni per un totale di 24 episodi, 2017-2020) è basata sul film del 2015, e quindi sull'omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini da cui il film era tratto. Iscrivendosi nel filone del crime all'italiana, che ha costruito in pochi anni (Romanzo criminale, Gomorra in primis) una formula di sicuro successo. Da notare che Suburra la serie non è un'espansione della trama del lungometraggio: anzi, nonostante i personaggi rimangano gli stessi, la storia è completamente diversa. Risposta di Netflix al successo globale di Gomorra (Sky Italia), Suburra (Blood on Rome) ha avuto un buon riscontro di pubblico e critica. Ambientata a Roma, racconta i legami tra criminalità organizzata, politica e Vaticano, seguendo l'ascesa di un insolito sodalizio di giovani criminali. Al pari di Gomorra, si propone come prodotto da esportazione, reiterando anche alcuni stereotipi e cliché sull'Italia che tanto piacciono al pubblico internazionale.“2 voci, 1 serie”: dialoghi sulle cose che ci piacciono, o ci interessano, nel podcast di Mondoserie. Leggi il nostro articolo su Suburra: https://www.mondoserie.it/suburra-la-serie/ Parte del progetto: https://www.mondoserie.it/ Iscriviti al podcast sulla tua piattaforma preferita o su: https://www.spreaker.com/show/mondoserie-podcast Collegati a MONDOSERIE sui social: https://www.facebook.com/mondoseriehttps://www.instagram.com/mondoserie.it/ https://twitter.com/mondoserie_it https://www.youtube.com/channel/UCwXpMjWOcPbFwdit0QJNnXQ https://www.linkedin.com/in/mondoserie/
References Leonardo Coen and Renato Vallanzasca. L'ultima fuga. Baldini & Castoldi, 2013. Antonella D'Agostino, Faccia d'angelo. la Milano di Turatello, Le milieu, 2012. Vito Bruschini, Vallanzasca. Il romanzo non autorizzato del nemico pubblic. Newton Compton Editori, 2011. Giulia Giacobini e Giovanna Pavesi, "Guardie e ladri, Achille Serra racconta Renato Vallanzasca," La Sestina, https://www.lasestina.unimi.it/project/achille-serra-renato-vallanzasca/ Gabriele Moroni, "Il sodale di Vallanzasca: 'Non si è mai pentito. Ma non lasciamolo morire chiuso in un carcere,'" Quotidiano Nazionale, December 9, 2023, https://www.quotidiano.net/cronaca/vallanzasca-stefanini-banda-comasina-97e61c4cxtr_hist=true&live Redazione, «Rapporti con Concutelli? Mai avuti». Vallanzasca e Cochis nel processo a Ordine Nuovo, Spazio70, https://spazio70.com/anni-70/msi-ordine-nuovo-e-avanguardia-nazionale/rapporti-con-concutelli-mai-avuti-vallanzasca-e-cochis-nel-processo-a-on/ Giò Di Sarno, "ANTONELLA D'AGOSTINO: L'AMICIZIA IL MIO VALORE ASSOLUTO," l'Opinione delle Libertà, April 9, 2021, https://opinione.it/cultura/2021/04/09/giò-di-sarno_antonella-d-agostino-valore-assoluto-vallanzasca-malavita-milanese/ Ugo Maria Tassinari, "28 aprile 1980: Renato Vallanzasca racconta la grande fuga da San Vittore," L'alter-Ugo, April 28, 2020, https://www.ugomariatassinari.it/renato-vallanzasca/ [film] Michele Placido, dir. Il fiore del male. Bandito a Milano, 2010, writers: Renato Vallanzasca, Carlo Bonini, Antonella D'Agostino.
References Arena, "Strage di Brescia, l'ultima inchiesta: Toffaloni e «Ludwig», camerati di liceo Fracastoro," January 29, 2022. Carlo Bonini, Massimo Pisa, Benedetta Tobagi, "La nuova inchiesta sulla strage neofascista di Brescia porta lì dove nessuno poteva immaginare. Il comando Nato di Verona," La Repubblica, January 27, 2022. Corriere della Sera, "Dalla Loggia a Ludwig, il Veneto torna sempre," December 22, 2021. Corriere della Sera, "Militante di Ordine Nuovo appassionato di esoterismo," Ferbuary 11, 2012. Corriere del Veneto, "Piazza della Loggia un pentito evoca Ludwig” February 13, 2012. Marianna Cuccuru, "I Segreti dei Serial Killer: Ludwig," Query Online, March 10, 2021. Marco Dondi, L'Eco del Boato. Storia della strategia della tensione 1965-1974. Gius. Bari: Laterza & Figli, 2023 Alessandro Farina, "Ludwig, il mistero del “terzo uomo”Ludwig, il mistero del 'terzo uomo,'” Cronaca di Verona, ND. Giuseppe Fin, "Ludwig, il 26 febbraio 1983 a Trento venne ucciso don Armando Bison. Gli fu conficcato in testa uno scalpello con attaccata una croce," Il Dolomiti, February 26, 2017. Nicola Guerra. "Ludwig: a revolt against the modern world. The language and ideology of an Italian Neo-Nazi group in the Years of Lead." Behavioral Sciences of Terrorism and Political Aggression (2022): 1-22. Stefania Limita, Doppio Livello: Come si organizza la destabilizzazione in Italia. Milano: Chiarelettere, 2014. Luca, "Marco Affatigato – dichiarazioni 05.12.1984," La strage dell'Italicus – 4 agosto 1974, March 30, 2014. Mattino Padova, "I delitti di Ludwig con 'il mattino,'" June 14, 2013, https://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2013/06/14/news/i-delitti-di-ludwig-con-il-mattino-1.7257804Max Moszkowicz, "'De triomf en tragiek van Zwarte Joop' – De Joodse penoze van Mokum," Jonet.net, December 26, 2022. Stefano Nazzi, "La strage di Brescia, i nazisti e i piromani folli," Il Post, February 14, 2014. Giuseppe Pietrobelli, "Milano ricorda il rogo “dimenticato” del cinema Eros: un totem nel luogo in cui i neonazisti di Ludwig uccisero sei persone," Fatto Quotidiano, May 15, 2023. Thomas Porena, "Fuori da ogni schema – Il terrore di destra del 'Gruppo Ludwig,'" NSU Watch, March 25, 2021. Andrea Priante, "«Voglio comprare e donare al Comune la torretta dove Ludwig uccise mio figlio»," November 11, 2010. Andrea Priante, "La verità di Stimamiglio: «Ci fu un regista cinico»," Corriere della Sera February 2012. Andrea Priante, "Ordine Nuovo e Ludwig, quel legame tra riti esoterici, sesso e nazismo," Corriere del Veneto, January 29, 2022. Radio Radicale, Ludwig. Storie di fuoco, sangue, follia. May 14, 2020. Redazione, "Orrore a Monte Berico: il massacro dei frati firmato Ludwig e il terzo assassino misterioso," VicenzaToday, March 11, 2016. Eike Sanders, Monica Zornetta, "L'intervista a Monica Zornetta," NSU Watch, March 25, 2021. Tribunale di Brescia la Sezione Assise, Verbale di Udienza Redatto in Forma Stenoptica, Procedimento Penale N. 03/08 R.G., 2009
➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Bologna, 5 settembre 2012, dialogo a due tra Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini sul tema della presenza ed evoluzione della criminalità organizzata a Roma. Tra gli argomenti toccati durante il dibattito: 1) Banda della Magliana. Il racconto di una stagione irripetibile; 2) Una organizzazione criminale «interessante» per il potere; 3) Il tema delle «divisioni di classe» all'interno della BdM; 4) «Delinquenti che aspriravano a diventare borghesi» e «borghesi che sono già passati dall'altra parte»; 5) «I malavitosi? Si ispirano a quelli raccontati» da cinema e tv; 6) La peculiare «progettualità» che ha caratterizzato la BdM; 7) Una «banda» figlia dell'Italia degli anni Settanta; 8) «Dopo il crollo del Muro, si inizia a giocare a stile libero»; 9) «La globalizzazione? È stata interpretata dalla criminalità organizzata con enorme velocità»; 10) La finanza-ombra. «Attenzione allo shadow banking»; 11) L'infiltrazione della criminalità organizzata nel basso Lazio; 12) L'utilizzo della cronaca nera per fini elettorali; 13) Borghesia e criminalità organizzata. L'evoluzione di un rapporto complesso a partire dagli anni 70/80Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/4704678/advertisement
“Eitan, Paciolla e Zaky: tre storie che non meritano il silenzio”, l'articolo di Carlo Bonini su La Repubblica. Il destino del piccolo Eitan, il mistero della morte del dimenticato Mario Paciolla, l'infinita violenza giudiziaria e carceraria sul corpo e la psiche di Patrick Zaky. Nello spazio di quarantotto ore, tre storie diverse tornano contemporaneamente a proporre un medesimo canovaccio che interpella, insieme alle singole coscienze, l'afasia della nostra politica e la felpata inconcludenza della nostra diplomazia. […] Su Il Corriere della Sera, invece, un articolo di Marco Imarisio - “Amianto, la strage e il processo dimenticati” Centinaia di persone morte ma non ne parla più nessuno. E nessuno parla del processo Eternit-bis, entrato lunedì nella fase dibattimentale a Novara. Nadia Presotto ci ha messo sedici mesi a morire, ma aveva capito subito. «Versamento pleurico» diceva il referto della radiografia ai polmoni fatta il 4 maggio del 2020. […] Ascolta “Punti di Vista” a cura di Lapo De Carlo, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app
Giovanni Floris, giornalista ; Marina Calculli, Univ. Leiden ; Carlo Bonini, La Repubblica .
Con la partecipazione di Raffaella Bolini, portavoce Genoa Social Forum; Carlo Bonini, vicedirettore de la Repubblica; Mauro Palma, Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale; Silvia Albano, magistrata; Luigi Manconi, Presidente di 'A buon diritto Onlus' A cura di Agnese Rapicetta
con Carlo Bonini
con Carlo Bonini
Sono passati 20 anni dal G8 di Genova. 20 anni di cambiamenti, di parole non dette e alcune dette troppe volte. Di retorica e di ideologie. 20 anni di riflessioni timide su un evento che ha cambiato la storia del nostro Paese e con cui, forse, non abbiamo mai fatto veramente i conti. In questo podcast di Radio Immagina abbiamo cercato di riflettere con i protagonisti di questa storia. In questa prima parte i contributi di Raffaella Bolini, Arci nazionale e referente del Genoa Social Forum, e Carlo Bonini, vicedirettore di Repubblica. A cura di Agnese Rapicetta
Sembrava un romanzo di John Le Carrè, e invece era un parcheggio a Spinaceto. Qualche giorno fa, manco a farlo apposta il primo di aprile, l'Italia si è risvegliata al centro di una storia di spionaggio, con il capitano della Marina Militare Walter Biot arrestato per avere venduto a Mosca alcuni documenti riservati, in cambio di denaro. Gli inquirenti hanno fin qui contato 181 documenti sottratti nei sei mesi in cui si è dispiegata l'attività. Quattro figli, quattro cani e un tenore di vita da mantenere, si è giustificato Biot. Assicurando che nei dossier sottratti non c'era nulla di rilevante. Ma dalle 7 pagine di convalida dell'arresto, emerge un quadro ben diverso: 9 documenti militari classificati come riservatissimi, e 47 di tipo ‘Nato secret'. E l'ufficiale della Marina descritto come un traditore del Paese pericoloso e senza scrupoli. Un episodio che cambierà i rapporti con Mosca? E come mai l'Italia si è ritrovata al centro di una storia di spie? Carla Attianese e Cristiano Bucchi ne hanno parlato con Carl Bonini, Enrico Borghi e Giampiero Gramaglia
Sembrava un romanzo di John Le Carrè, e invece era un parcheggio a Spinaceto. Qualche giorno fa, manco a farlo apposta il primo di aprile, l'Italia si è risvegliata al centro di una storia di spionaggio, con il capitano della Marina Militare Walter Biot arrestato per avere venduto a Mosca alcuni documenti riservati, in cambio di denaro. Gli inquirenti hanno fin qui contato 181 documenti sottratti nei sei mesi in cui si è dispiegata l'attività. Quattro figli, quattro cani e un tenore di vita da mantenere, si è giustificato Biot. Assicurando che nei dossier sottratti non c'era nulla di rilevante. Ma dalle 7 pagine di convalida dell'arresto, emerge un quadro ben diverso: 9 documenti militari classificati come riservatissimi, e 47 di tipo ‘Nato secret'. E l'ufficiale della Marina descritto come un traditore del Paese pericoloso e senza scrupoli. Un episodio che cambierà i rapporti con Mosca? E come mai l'Italia si è ritrovata al centro di una storia di spie? Carla Attianese e Cristiano Bucchi ne hanno parlato con Carl Bonini, Enrico Borghi e Giampiero Gramaglia
Con Stefano Vaccara, direttore de La voce di New York, parliamo delle reazioni della comunità italiana all'assalto al Campidoglio. L'Italia proteggerebbe alcuni dei responsabili dei crimini commessi in Argentina e Uruguay durante la dittatura, l'intervista a Carlo Bonini. Borgo Sud, il nuovo romanzo di Donatella Di Pietrantonio,
Prima ora: - Audio Whatsapp degli ascoltatori in ricordo di Paolo Rossi. - Chiuse le indagini della Procura di Roma sulla morte di Giulio Regeni, avvenuta nel 2016 in Egitto: in studio con noi, il vicedirettore di Repubblica Carlo Bonini. Seconda ora: - RadioTraffic: la viabilità con Sharon Fermi. - 18 pescatori di Mazara del Vallo in stato di fermo in Libia da 102 giorni: al telefono, Cristina Amabilino, moglie di uno dei pescatori. Terza ora: - Borse e Mercati con Ettore Livini: AirBnB verso un debutto stellare a oltre +100% a Wall Street. - Intervista allo storico Alessandro Barbero che racconta "Alighieri Durante, detto Dante", in onda questa sera su Rai Storia.
Il memoriale inedito di una morte annunciata. Una madre che non è stata creduta dalla Giustizia e ha pagato con la vita la battaglia per riavere i suoi figli. Ma ora lo Stato chiede ai tre orfani un “risarcimento“di Carlo Bonini (coordinamento editoriale), Maria Novella De Luca, Francesco Giovannetti (video), coordinamento multimediale di Laura Pertici, multimedia di Gedi Visual
"Il Paese è entrato in una fase che toglie il sonno. Di cui conviene mettere in fila gli addendi perché ne sia chiara la portata e la posta in gioco". Il punto di vista di Carlo Bonini, su Repubblica, secondo il quale il Paese "è entrato in una tempesta perfetta che toglie il sonno": un'analisi sulla situazione attuale, che unisce la pandemia alle vicende politiche connesse che vanno a intrecciarsi con quello che sta accadendo tra Erdoğan e Macron. Sulla Stampa, invece, un articolo interessante di Luigi Manconi sulla vicenda Regeni, dopo l'articolo vicende nate dal comunicato della procura...
Cosa nasconde il nuovo terremoto che ha investito le finanze del Vaticano e illuminato la corruzione della Curia. di Ezio Mauro con un articolo di Paolo Rodari. Coordinamento editoriale Carlo Bonini. Coordinamento multimediale Laura Pertici e Luciano Nigro. Grafiche e video a cura di Gedi Visual.
Perché gli oggetti volanti non identificati hanno riacceso la curiosità e riavviato la ricerca degli Usa. E non solo. di CARLO BONINI, JAIME D’ALESSANDRO, MATTEO MARINI. Coordinamento multimediale LAURA PERTICI. Grafico e video a cura di GEDI VISUAL
Fabio Roversi Monaco sul Corriere della Sera interviene sul sesto Festival della Scienza Medica che si è tenuto a Bologna. Si è parlato ovviamente di pandemia e della situazione attuale: "la parola crisi, dal greco, significa distinguere. Da una situazione inizialmente negativa, può nascere un cambiamento potenzialmente migliore"Su La Repubblica, invece, Carlo Bonini ritorna su un argomento di cui non si parlava da molto tempo, ma sul quale anche gli Stati Uniti sono tornati a lavorare sulla verità: gli ufo, meglio ridefiniti Uap. Come racconta l'autore: "una favola. O forse no. Gli Ufo, gli oggetti volanti non identificati, tornano a essere una faccenda seria. Quantomeno per il governo degli Stati Uniti. Aggiornati in un nuovo acronimo - "Unidentified Aerial Phenomenon", Uap - dal suono meno morbido dell'originale, sono dall'estate scorsa oggetto di una nuova missione di studio la "Unidentified Aerial Phenomena Task Force.
Il titolo della terza puntata della terza stagione di J-TACTICS, trae spunto da: "Suburra", che è un film diretto da Stefano Sollima, e tratto dall’omonimo romanzo di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo.Un gangster noto come il "Samurai" desidera trasformare il lungomare di una piccola cittadina vicino Roma in una nuova Las Vegas.Un politico corrotto, appassionato di giovani prostitute e cocaina, lo protegge con l'aiuto di un potente cardinale.Tutti i boss della mafia locale hanno accettato di collaborare per tale comune obiettivo.La pace, però, non può durare a lungo e una feroce guerra tra bande rivali minerà il sogno del Samurai.Il regista, gira all' "Americana" e crea un "western metropolitano", dove mette in scena una Roma piovosa, che ricordano le città di Mann e Franklin, che ha il sapore cupo, dove in questo ticchettio della pioggia ha il suono della corruzione, collusione e violenza, ma soprattutto il sapore della vendetta.Facendo la nostra solita trasposizione dalla cinematografia al mondo del calcio, ed in modo particolare alle vicende juventine, potremo utilizzare il titolo e le vicende narrate nella pellicola per analizzare il match giocato domenica sera all’Olimpico di Roma.Una Roma flagellata da una pioggia battente simile a quella che accompagna la gran parte delle cupe scene della pellicola che da il titolo all’odierna puntata di J-TACTICS.Finisce 2-2 la sfida dell'Olimpico tra Roma e Juventus, posticipo della seconda giornata di Serie A.La Juve del 'Maestro' convince solo in parte alla prima grande prova della stagione, sembrando per lunghi tratti la brutta copia di quella compagine brillante vista al debutto contro la Sampdoria.Nella serata dell'Olimpico la squadra bianconera riscopre tutti i limiti e le fragilità di sarriana memoria: possesso palla spesso sterile, poche verticalizzazioni e soprattutto improvvise voragini difensive che non possono lasciare tranquilli.Il centravanti tanto atteso arriva ed è subito titolare, ma come era anche lecito aspettarsi incide poco o nulla e alla fine, a togliere le castagne dal fuoco, è sempre il solito, straordinario CR7.“…Alla libidine atroce ogni strada era suburra”, così si legge nel libro primo delle Laudi di Gabriele D’Annunzio, dove il termine suburra è usato nel suo significato letterario di quartiere malfamato.Ed è proprio nelle condizioni di una Suburra che i bianconeri di mister Pirlo si sono trovati a giocare contro i giallorossi, uno scenario ben diverso dal tranquillo e casalingo match della domenica precedente.Se contro la Sampdoria si sono visti ottimi spunti della Juve del futuro, contro la Roma sono stati commessi tanti, troppi errori.Il risultato è un pareggio in una piovosa serata romana per 2-2, che lascia l’amaro in bocca ma soprattutto solleva una serie di dubbi ed interrogativi.Ci chiediamo:Mister Pirlo ha delle responsabilità dirette anche alla luce della cervellotica formazione scesa in campo all’Olimpico con un centrocampo forse non adatto ad una sfida di questo tipo, e con un Cuadrado palesemente a disagio e fortemente negativo sulla sinistra?Come possiamo giudicare la prima partita del figliol prodigo Morata, (a parere di chi scrive l’attaccante spagnolo ha forse vissuto una delle serate peggiori in maglia bianconera, con un contributo minimo in fase di possesso e praticamente impalpabile in non possesso), giudicate corretta la scelta del doppio attaccante?Il calciomercato è alle sue battute finali, la dirigenza bianconera, anche alla luce della prestazione opaca di domenica sera, in quali ruoli o settori dovrebbe ancora intervenire?Una cosa è certa, questa Juve è ancora un ibrido teoricamente molto bello ed affascinante e le idee di Pirlo, per il poco che si è fin qui potuto intuire, hanno l’obbiettivo di realizzare un concetto di gioco nuovo ed innovativo come da anni non si vede in quel di Torino, ma la strada appare essere ancora lunga e tortuosa.Ci vorrà, inevitabilmente pazienza, anche per evitare di cadere in una nuova Suburra.Sarà nostro gradito ospite lo stimato amico Mirko Di Natale esclusivista per TuttoJuve.com.Diteci la vostra, interagiremo con voi in chat live!Ecco i link dei nostri social:CANALE TELEGRAM:https://t.me/joinchat/AAAAAE2Dp-yj5b1N4SNcMQINSTAGRAM:http://instagram.com/jtactics_FACEBOOK:http://m.facebook.com/jtacticsmdn/
Inchiesta sulla battaglia contro orsi, lupi e cinghiali che divide l’Italia. Un lavoro di Carlo Bonini (coordinamento e testo), Eenrico Ferro, Cistina Nadotti. Con il contributo di Enrico Alleva. Coordinamento multimediale Laura Pertici. Grafiche e video GEDIVISUAL
Tornano i Libri a Colacione, la rubrica di Tutto Esaurito su Radio 105! Questa settimana: L'isola assassina di Carlo Bonini e La formula di Albert-László Barabási.→ Leggi? Ti aspetto su BookBlister! http://www.bookblister.com → Scrivi? Ti aspetto su https://www.berettamazzotta.it
Tornano i Libri a Colacione, la rubrica di Tutto Esaurito su Radio 105! Questa settimana: L’isola assassina di Carlo Bonini e La formula di Albert-László Barabási. → Leggi? Ti aspetto su BookBlister! http://www.bookblister.com → Scrivi? Ti aspetto su https://www.berettamazzotta.it
Tornano i Libri a Colacione, la rubrica di Tutto Esaurito su Radio 105! Questa settimana: L’isola assassina di Carlo Bonini e La formula di Albert-László Barabási.→ Leggi? Ti aspetto su BookBlister! http://www.bookblister.com → Scrivi? Ti aspetto su https://www.berettamazzotta.it
Intervista a Ilaria Cucchi dopo la sentenza di condanna dei carabinieri. Ospite anche Carlo Bonini di Repubblica. Venezia, nuova marea: l'inviato Andrea Monti. Lilliana Segre, la vergogna delle minacce, il servizio di Anna Bredice. Infine Alessandro Braga ad Annone Brianza con i lavoratori edili in protesta.
Intervista a Ilaria Cucchi dopo la sentenza di condanna dei carabinieri. Ospite anche Carlo Bonini di Repubblica. Venezia, nuova marea: l'inviato Andrea Monti. Lilliana Segre, la vergogna delle minacce, il servizio di Anna Bredice. Infine Alessandro Braga ad Annone Brianza con i lavoratori edili in protesta.
Intervista a Ilaria Cucchi dopo la sentenza di condanna dei carabinieri. Ospite anche Carlo Bonini di Repubblica. Venezia, nuova marea: l'inviato Andrea Monti. Lilliana Segre, la vergogna delle minacce, il servizio di Anna Bredice. Infine Alessandro Braga ad Annone Brianza con i lavoratori edili in protesta.
L’Italia è una nazione di confine, di passaggio, di connessioni. Siamo una terra di cerniera, dove mondi diversi si incontrano, talvolta si combattono, e provano a influenzarci. Come dimostra il RussiaGate, cioè l’indagine che coinvolge l’allora candidato alle presidenziali Donald Trump. Storia americana? Certamente sì, ma tutto comincia a Roma, la città dove si incontrano uno dei consiglieri di Trump, George Papadopoulos, e un misterioso professore ancora oggi scomparso nel nulla, Joseph Mifsud. Sullo sfondo c'è un ateneo privato, la Link Campus University, un’università capace in pochi anni di attirare politici della prima, seconda e terza Repubblica.Joseph Mifsud è un personaggio chiave del RussiaGate. Secondo l’indagine del procuratore speciale Robert Mueller, Mifsud è probabilmente un asset, un agente russo, o comunque un uomo legato al Cremlino, che ha dato una mano alla campagna di Trump promettendo materiale compromettente su Hillary Clinton. Secondo il mondo trumpiano, tuttavia, Mifsud è invece una pedina di altre potenze, in particolare Italia, Gran Bretagna, Australia e dell’Amministrazione Obama.Per cercare prove a sostegno di questa teoria cospirativa il procuratore generale americano William Barr è venuto in Italia due volte: il 14 agosto e il 27 settembre 2019, per incontrare i vertici dell’intelligence italiana. Ecco perché tutto comincia e tutto continua a Roma, e coinvolge il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha autorizzato gli incontri, e ha fornito spiegazioni contraddittorie e lacunose sulle motivazioni di un meeting così inusuale. Cosa si sono detti i vertici della nostra intelligence con William Barr?Tutta questa storia fa emergere l’Italia come un terreno di scontro dove si confrontano le grandi potenze e le spie fanno il loro gioco. Nel corso del secondo episodio della 2ª stagione di Cavour, Francesco Maselli ne discute con Carlo Bonini, giornalista de La Repubblica e scrittore, e Luciano Capone, giornalista de Il Foglio.
Tonia Mastrobuoni, Repubblica ; Enzo Scotti, Link Campus University ; Adolfo Urso, FdI ; Carlo Bonini, Repubblica .
"Ti mangio il cuore" di Carlo Bonini e Giuliano Foschini, Feltrinelli Editore. Un racconto dall’abisso inesplorato della Società foggiana, la quarta mafia italiana. Nessuno parla, nessuno vede, nessuno ricorda. Perché il potere si conquista con il sangue. Gli autori dialogano con Marco Minniti. Modera Marco Imarisio.
Sembrava una «spy story» uscita da un filmetto, poi si è ridimensionata. Com'è andato l'«intrigo» del presunto rapimento della figlia 17enne dell'«ambasciatore» nordcoreano Jo Song-gil, fuggito dal regime? Secondo una ricostruzione di “Repubblica”, la defezione era pronta dall'autunno 2017 e con la ragazza la frattura sarebbe stata ideologica: accusa i genitori di «tradimento», chiede di tornare in Corea del Nord dai nonni. Una lite familiare, se confermata, smonta la nostra immaginazione alla 007. Un aggiornamento sulla Brexit: l'Unione Europea apre a una proroga della scadenza fino al 2021, visto che il 29 marzo del «no deal» è dietro l'angolo. Dopo mesi di tentennamenti, il leader dei laburisti Corbyn chiede un nuovo referendum. Il “Corriere della Sera” ci informa dei super-dazi che, senza accordi, stremerebbero la «cucina» britannica. Chiudiamo con la recensione, sul “Fatto Quotidiano”, all'«Italietta littoria tra pizzo, affari e corruzione dei giudici». Meno male che quando c'era Lvi... + episodio sponsorizzato da #instapolitica: https://www.instagram.com/instapolitica.it/ + Il caso, un rimpatrio forzoso?: https://it.euronews.com/2019/02/20/corea-del-nord-rimpatriata-di-forza-da-roma-la-figlia-del-diplomatico-dissidente La ricostruzione di Carlo Bonini su “Repubblica”: https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2019/02/21/news/_tradisce_le_regole_di_kim_e_la_figlia_dell_ambasciatore_nordcoreano_costrinse_il_padre_alla_fuga-219770584/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P7-S1.4-T1 La posizione della Corea del Nord: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Corea-del-Nord-nessun-rapimento-figlia-ex-ambasciatore-odiava-il-padre-ad1b0017-8d9f-4b9f-9409-e8083e6ad712.html Le “rivelazioni” dell'ex senatore Antonio Razzi raccolte da Adnkronos: https://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2019/02/20/razzi-figlia-ambasciatore-nordcorea-dai-nonni_XYxuSyndBPjHvhJekkFceN.html e https://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2019/02/21/nordcorea-mistero-del-cellulare_7C1qeWwsnViDM1zfpTtftJ.html. La corruzione ai tempi del Duce: https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2019/02/22/fascistissime-tangenti-litalietta-littoria-tra-pizzo-affari-e-corruzione-dei-giudici/4989517/ I frammenti audio provengono dal «Tg La 7» dell'8 agosto 2013: https://www.youtube.com/watch?v=Vin1ROu1IIU&t=51s e da Last Week Tonight in onda su HBO, di cui si raccomanda la visione dell'episodio sulla Brexit: https://www.youtube.com/watch?v=HaBQfSAVt0s&t=870s. La foto di copertina dell'episodio proviene da Pixabay.
Giovanni Maria Flick, giurista ; Carlo Nordio, magistrato in pensione ; Carlo Bonini, La Repubblica .
Carlo Bonini, inviato de La Repubblica ; Bruno Socolowicz, cronaca del Gr ; Roberto Massucci, Capo di Gabinetto, Primo dirigente Polizia di Stato ; Francesco Marone, ricercatore dell'Osservatorio radicalismo e terrorismo internazionale dell'ISPI.
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia ; Maarad Brahim, giornalista ; Maria Gianniti, inviata del Tg1 al Cairo ; Carlo Bonini, inviato di Repubblica.
Marco Lillo, vicedirettore del Fatto Quotidiano; Carlo Bonini, inviato Repubblica.
Carlo Bonini, inviato Repubblica. Elena Marisol Brandolini, giornalista italo-catalana a Barcellona. Lorenzo Vidino, esperto di islamismo in Europa e nord America
Carlo Bonini, grande firma di "Repubblica" e autore di Acab e Suburra (insieme a Giancarlo De Cataldo), per sette anni ha seguito da vicino il caso Cucchi "attraverso la lettura di decine di migliaia di pagine di atti giudiziari, i colloqui con i familiari, lo studio delle perizie e controperizie medico-legali sulle cause della morte" e nel libro "Il corpo del reato", che è una vera e propria inchiesta civile raccontata con gli strumenti della narrazione più incalzante, mette al centro il testimone primo e ultimo della verità su quanto accaduto: il Corpo del Reato. "Sembra un thriller, e invece è la storia vera di un ragazzo che, se solo fossero stati rispettati i suoi diritti, le garanzie che la nostra Costituzione e i nostri codici prevedono come 'inviolabili', sarebbe ancora vivo e potrebbe confermare quella verità che, solo ora, sta faticosamente emergendo." Giuliano Pisapia, la Repubblica
La morte di Stefano Cucchi è uno di quei fatti di cronaca che segnano una generazione e un pezzo di storia italiana. Perché vicenda simbolo, carica di significati pesantissimi: la violenza del Potere, la fragilità dello Stato di diritto, l’incapacità dello Stato italiano di fare i conti con le responsabilità dei suoi servitori, il pericolo che corre un ragazzo che finisce nelle mani di uomini che indossano la divisa di chi garantisce la nostra sicurezza o il camice bianco di chi tutela la nostra salute. La presentazione è stata registrata il 29 novembre 2016 a laFeltrinelli Duomo, Milano.
Un anno fa, il 25 gennaio 2016, Giulio Regeni, 28 anni, veniva sequestrato al Cairo, la capitale egiziana. Il suo corpo fu fatto ritrovare nove giorni dopo (il 3 febbraio) sul ciglio della strada che collega la capitale ad Alessandria. Un cadavere sfigurato, con i segni delle violenze e delle torture subite. Carlo Bonini, giornalista di Repubblica, è uno dei cronisti che hanno seguito la vicenda dell'assassinio di Giulio Regeni. Ha scritto più volte, nel corso di questi dodici mesi, dei numerosi tentativi di depistare le indagini da parte delle autorità egiziane. A Memos Carlo Bonini ricostruisce la storia degli ostacoli alla verità sulla morte di Giulio.
Un anno fa, il 25 gennaio 2016, Giulio Regeni, 28 anni, veniva sequestrato al Cairo, la capitale egiziana. Il suo corpo fu fatto ritrovare nove giorni dopo (il 3 febbraio) sul ciglio della strada che collega la capitale ad Alessandria. Un cadavere sfigurato, con i segni delle violenze e delle torture subite. Carlo Bonini, giornalista di Repubblica, è uno dei cronisti che hanno seguito la vicenda dell’assassinio di Giulio Regeni. Ha scritto più volte, nel corso di questi dodici mesi, dei numerosi tentativi di depistare le indagini da parte delle autorità egiziane. A Memos Carlo Bonini ricostruisce la storia degli ostacoli alla verità sulla morte di Giulio.
Un anno fa, il 25 gennaio 2016, Giulio Regeni, 28 anni, veniva sequestrato al Cairo, la capitale egiziana. Il suo corpo fu fatto ritrovare nove giorni dopo (il 3 febbraio) sul ciglio della strada che collega la capitale ad Alessandria. Un cadavere sfigurato, con i segni delle violenze e delle torture subite. Carlo Bonini, giornalista di Repubblica, è uno dei cronisti che hanno seguito la vicenda dell’assassinio di Giulio Regeni. Ha scritto più volte, nel corso di questi dodici mesi, dei numerosi tentativi di depistare le indagini da parte delle autorità egiziane. A Memos Carlo Bonini ricostruisce la storia degli ostacoli alla verità sulla morte di Giulio.
Milano, Carlo Bonini, Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo presentano "Il corpo del reato", un libro Feltrinelli sul caso Stefano Cucchi
Mission encre noire Tome 18 Chapitre 236 C'est le temps des listes de Noël ! Voici quelques suggestions parmi le meilleur du polar et du roman noir actuel. Longuement attendu, Cartel de Don Winslow paru en 2016 aux éditions du Seuil, la suite du célèbre La griffe du chien paru en 2013. on y retrouve Art Keller et Adan Barrera, ces deux anciens amis qui se détestent à mort. L'un, flic incorruptible de la DEA poursuit sans relâche le baron de la drogue, portrait craché du vrai narcotraficant El Chapo, Joaquin Guzman. Don Winslow nous propose une épopée des plus captivante. Le dispositif narratif excessivement documenté et maîtrisé s'étale sur plus de 700 pages. Voici un passeport pour le noir, très noir, vous ne verrez plus la frontière mexico-américaine de la même manière. Extrait: «Aujourd'hui, trois organisations constituent le cartel de Sinaloa. Diego Tapia et ses deux frères dirigent l'une d'entre elles. Trafic de cocaïne, héroïne et marijuana. Nacho Esparza est à la tête d'une autre et il est devenu «le roi de la meth». La troisième organisation, enfin, est celle d'Adan, composée d'anciens loyalistes de la Federacion, et pour laquelle Diego et Nacho ont assuré un double intérim, en attendant son retour. Il affirme qu'il n'a aucune intention de devenir le chef du cartel, juste «le premier parmi ses pairs», ses compatriotes du Sinaloa.» Pukhtu Primo et Secundo de DOA paru en 2016 aux éditions Série noire chez Gallimard. Voici sans doute le cadeau ultime de cette année, un roman monstre, en deux parties, une suite ébauchée des romans Clandestin et Le serpent aux mille coupures, Pukhtu est une immersion explosive dans le bourbier afghans. Vous serez brutalement confronté à la richesse des 1400 pages portées par un souffle romanesque singulier et méticuleusement documentées. Extrait: «Il faut moins de trente secondes aux hommes encagoulés pour défoncer la porte de la petite maison, investir la pièce tenant lieu de chambre, au rez-de-chaussée, et immobiliser ses occupants: deux enfants, une femme, son mari. Quand celui-ci essaie de saisir une kalache dissimulée sous le lit, plusieurs de ses dents sautent. L'épouse mobilise Hafiz quelques secondes de plus, le temps d'un coup au ventre destiné à la priver de souffle. Ça marche. Les gosses se contentent de pleurnicher. Ils sont entravés et bâillonnés sans avoir prononcé un mot et, avec leurs parents, escortés sans ménagement jusqu'au pickup garé dans la ruelle devant la bicoque. Là, Akbar et un de ses cousins, venu spécialement pour l'occasion, montent la garde. C'est la nuit et, pour le moment, leur intrusion n'a réveillé aucun autre habitant de ce quartier situé à la périphérie de Jallabad.» Carlo Bonini et Giancarlo De Cataldo reviennent avec la suite de Suburra, Rome brûle est paru en 2016 aux éditions Métailié. Nous reprenons les sales affaires au sein de la capitale italienne, là où Samouraï, les avaient laissés. C'est à dire proche du néant. Il est en taule pour longtemps et l'échec cuisant du projet immobilier Suburra à Rome laisse des traces. Une guerre de succession se prépare alors que le Pape François annonce un nouveau jubilé qui attirera une manne providentielle de touristes. Rome la tragique, Rome bâillonée par les liaisons frauduleuses qui se nouent dans les coulisses du Capitole. Rome fait des cauchemars, le saviez-vous ? Extrait: «L'escroc bondit sur ses pieds comme Rocky Balboa. Il ne manquait plus qu'il serre son poignet gauche dans le poing droit au-dessus de sa tête. Mais, du reste, la claque d'immigrés recyclés qu'on avait installée au premier rang suffisait: ils applaudissaient frénétiquement. Postiche comme le public des talks-shows télévisés. Des malheureux que «Merci Marcello» avait inscrits par centaines en les achetant cinquante euros par carte.» Le capitaine Daniel Magne et sa compagne le lieutenant Lisa Heflin se retrouvent confrontés à un criminel hors norme. Une gare vient de voler en éclat dans le pays basque. Le capitaine Magne voit subitement son destin lié de très prêt à celui qui semble être l'auteur de cet attentat ignoble. Doit-on s'attendre à d'autres méfaits du même acabit? Lisa mettra-t-elle la vie de son bébé à naître en jeu pour sauver son compagnon ? Qui est donc ce mystérieux terroriste? Ne prononcez jamais leurs noms de Jacques Saussey paru en 2016 aux éditions Toucan noir est un thriller intense et haletant que nous avons le privilège d'avoir en primeur au Québec pour un temps seulement ! Extrait:«Il n'y a rien de plus terrifiant que de savoir que l'on peut mourir d'un instant à l'autre sans même s'en rendre compte. Ces quelques mots, je me répète à l'envi alors que l'explosion vient juste de m'arracher les tympans. Je n'entends plus rien, mais je vois parfaitement que le pistolet n'est plus dirigé vers moi. La fumée qui sort du canon s'élève dans la pièce, faiblement déviée de la verticale par un mince courant d'air qui se faufile entre les interstices de la porte fermée et de ceux du soupirail cassé. Au bout du bras du cinglé, il vibre encore de toute l'énergie qu'il a libéré dans sa main.»
Mission encre noire Tome 18 Chapitre 236 C'est le temps des listes de Noël ! Voici quelques suggestions parmi le meilleur du polar et du roman noir actuel. Longuement attendu, Cartel de Don Winslow paru en 2016 aux éditions du Seuil, la suite du célèbre La griffe du chien paru en 2013. on y retrouve Art Keller et Adan Barrera, ces deux anciens amis qui se détestent à mort. L'un, flic incorruptible de la DEA poursuit sans relâche le baron de la drogue, portrait craché du vrai narcotraficant El Chapo, Joaquin Guzman. Don Winslow nous propose une épopée des plus captivante. Le dispositif narratif excessivement documenté et maîtrisé s'étale sur plus de 700 pages. Voici un passeport pour le noir, très noir, vous ne verrez plus la frontière mexico-américaine de la même manière. Extrait: «Aujourd'hui, trois organisations constituent le cartel de Sinaloa. Diego Tapia et ses deux frères dirigent l'une d'entre elles. Trafic de cocaïne, héroïne et marijuana. Nacho Esparza est à la tête d'une autre et il est devenu «le roi de la meth». La troisième organisation, enfin, est celle d'Adan, composée d'anciens loyalistes de la Federacion, et pour laquelle Diego et Nacho ont assuré un double intérim, en attendant son retour. Il affirme qu'il n'a aucune intention de devenir le chef du cartel, juste «le premier parmi ses pairs», ses compatriotes du Sinaloa.» Pukhtu Primo et Secundo de DOA paru en 2016 aux éditions Série noire chez Gallimard. Voici sans doute le cadeau ultime de cette année, un roman monstre, en deux parties, une suite ébauchée des romans Clandestin et Le serpent aux mille coupures, Pukhtu est une immersion explosive dans le bourbier afghans. Vous serez brutalement confronté à la richesse des 1400 pages portées par un souffle romanesque singulier et méticuleusement documentées. Extrait: «Il faut moins de trente secondes aux hommes encagoulés pour défoncer la porte de la petite maison, investir la pièce tenant lieu de chambre, au rez-de-chaussée, et immobiliser ses occupants: deux enfants, une femme, son mari. Quand celui-ci essaie de saisir une kalache dissimulée sous le lit, plusieurs de ses dents sautent. L'épouse mobilise Hafiz quelques secondes de plus, le temps d'un coup au ventre destiné à la priver de souffle. Ça marche. Les gosses se contentent de pleurnicher. Ils sont entravés et bâillonnés sans avoir prononcé un mot et, avec leurs parents, escortés sans ménagement jusqu'au pickup garé dans la ruelle devant la bicoque. Là, Akbar et un de ses cousins, venu spécialement pour l'occasion, montent la garde. C'est la nuit et, pour le moment, leur intrusion n'a réveillé aucun autre habitant de ce quartier situé à la périphérie de Jallabad.» Carlo Bonini et Giancarlo De Cataldo reviennent avec la suite de Suburra, Rome brûle est paru en 2016 aux éditions Métailié. Nous reprenons les sales affaires au sein de la capitale italienne, là où Samouraï, les avaient laissés. C'est à dire proche du néant. Il est en taule pour longtemps et l'échec cuisant du projet immobilier Suburra à Rome laisse des traces. Une guerre de succession se prépare alors que le Pape François annonce un nouveau jubilé qui attirera une manne providentielle de touristes. Rome la tragique, Rome bâillonée par les liaisons frauduleuses qui se nouent dans les coulisses du Capitole. Rome fait des cauchemars, le saviez-vous ? Extrait: «L'escroc bondit sur ses pieds comme Rocky Balboa. Il ne manquait plus qu'il serre son poignet gauche dans le poing droit au-dessus de sa tête. Mais, du reste, la claque d'immigrés recyclés qu'on avait installée au premier rang suffisait: ils applaudissaient frénétiquement. Postiche comme le public des talks-shows télévisés. Des malheureux que «Merci Marcello» avait inscrits par centaines en les achetant cinquante euros par carte.» Le capitaine Daniel Magne et sa compagne le lieutenant Lisa Heflin se retrouvent confrontés à un criminel hors norme. Une gare vient de voler en éclat dans le pays basque. Le capitaine Magne voit subitement son destin lié de très prêt à celui qui semble être l'auteur de cet attentat ignoble. Doit-on s'attendre à d'autres méfaits du même acabit? Lisa mettra-t-elle la vie de son bébé à naître en jeu pour sauver son compagnon ? Qui est donc ce mystérieux terroriste? Ne prononcez jamais leurs noms de Jacques Saussey paru en 2016 aux éditions Toucan noir est un thriller intense et haletant que nous avons le privilège d'avoir en primeur au Québec pour un temps seulement ! Extrait:«Il n'y a rien de plus terrifiant que de savoir que l'on peut mourir d'un instant à l'autre sans même s'en rendre compte. Ces quelques mots, je me répète à l'envi alors que l'explosion vient juste de m'arracher les tympans. Je n'entends plus rien, mais je vois parfaitement que le pistolet n'est plus dirigé vers moi. La fumée qui sort du canon s'élève dans la pièce, faiblement déviée de la verticale par un mince courant d'air qui se faufile entre les interstices de la porte fermée et de ceux du soupirail cassé. Au bout du bras du cinglé, il vibre encore de toute l'énergie qu'il a libéré dans sa main.»
Mission encre noire Tome 18 Chapitre 236 C'est le temps des listes de Noël ! Voici quelques suggestions parmi le meilleur du polar et du roman noir actuel. Longuement attendu, Cartel de Don Winslow paru en 2016 aux éditions du Seuil, la suite du célèbre La griffe du chien paru en 2013. on y retrouve Art Keller et Adan Barrera, ces deux anciens amis qui se détestent à mort. L'un, flic incorruptible de la DEA poursuit sans relâche le baron de la drogue, portrait craché du vrai narcotraficant El Chapo, Joaquin Guzman. Don Winslow nous propose une épopée des plus captivante. Le dispositif narratif excessivement documenté et maîtrisé s'étale sur plus de 700 pages. Voici un passeport pour le noir, très noir, vous ne verrez plus la frontière mexico-américaine de la même manière. Extrait: «Aujourd'hui, trois organisations constituent le cartel de Sinaloa. Diego Tapia et ses deux frères dirigent l'une d'entre elles. Trafic de cocaïne, héroïne et marijuana. Nacho Esparza est à la tête d'une autre et il est devenu «le roi de la meth». La troisième organisation, enfin, est celle d'Adan, composée d'anciens loyalistes de la Federacion, et pour laquelle Diego et Nacho ont assuré un double intérim, en attendant son retour. Il affirme qu'il n'a aucune intention de devenir le chef du cartel, juste «le premier parmi ses pairs», ses compatriotes du Sinaloa.» Pukhtu Primo et Secundo de DOA paru en 2016 aux éditions Série noire chez Gallimard. Voici sans doute le cadeau ultime de cette année, un roman monstre, en deux parties, une suite ébauchée des romans Clandestin et Le serpent aux mille coupures, Pukhtu est une immersion explosive dans le bourbier afghans. Vous serez brutalement confronté à la richesse des 1400 pages portées par un souffle romanesque singulier et méticuleusement documentées. Extrait: «Il faut moins de trente secondes aux hommes encagoulés pour défoncer la porte de la petite maison, investir la pièce tenant lieu de chambre, au rez-de-chaussée, et immobiliser ses occupants: deux enfants, une femme, son mari. Quand celui-ci essaie de saisir une kalache dissimulée sous le lit, plusieurs de ses dents sautent. L'épouse mobilise Hafiz quelques secondes de plus, le temps d'un coup au ventre destiné à la priver de souffle. Ça marche. Les gosses se contentent de pleurnicher. Ils sont entravés et bâillonnés sans avoir prononcé un mot et, avec leurs parents, escortés sans ménagement jusqu'au pickup garé dans la ruelle devant la bicoque. Là, Akbar et un de ses cousins, venu spécialement pour l'occasion, montent la garde. C'est la nuit et, pour le moment, leur intrusion n'a réveillé aucun autre habitant de ce quartier situé à la périphérie de Jallabad.» Carlo Bonini et Giancarlo De Cataldo reviennent avec la suite de Suburra, Rome brûle est paru en 2016 aux éditions Métailié. Nous reprenons les sales affaires au sein de la capitale italienne, là où Samouraï, les avaient laissés. C'est à dire proche du néant. Il est en taule pour longtemps et l'échec cuisant du projet immobilier Suburra à Rome laisse des traces. Une guerre de succession se prépare alors que le Pape François annonce un nouveau jubilé qui attirera une manne providentielle de touristes. Rome la tragique, Rome bâillonée par les liaisons frauduleuses qui se nouent dans les coulisses du Capitole. Rome fait des cauchemars, le saviez-vous ? Extrait: «L'escroc bondit sur ses pieds comme Rocky Balboa. Il ne manquait plus qu'il serre son poignet gauche dans le poing droit au-dessus de sa tête. Mais, du reste, la claque d'immigrés recyclés qu'on avait installée au premier rang suffisait: ils applaudissaient frénétiquement. Postiche comme le public des talks-shows télévisés. Des malheureux que «Merci Marcello» avait inscrits par centaines en les achetant cinquante euros par carte.» Le capitaine Daniel Magne et sa compagne le lieutenant Lisa Heflin se retrouvent confrontés à un criminel hors norme. Une gare vient de voler en éclat dans le pays basque. Le capitaine Magne voit subitement son destin lié de très prêt à celui qui semble être l'auteur de cet attentat ignoble. Doit-on s'attendre à d'autres méfaits du même acabit? Lisa mettra-t-elle la vie de son bébé à naître en jeu pour sauver son compagnon ? Qui est donc ce mystérieux terroriste? Ne prononcez jamais leurs noms de Jacques Saussey paru en 2016 aux éditions Toucan noir est un thriller intense et haletant que nous avons le privilège d'avoir en primeur au Québec pour un temps seulement ! Extrait:«Il n'y a rien de plus terrifiant que de savoir que l'on peut mourir d'un instant à l'autre sans même s'en rendre compte. Ces quelques mots, je me répète à l'envi alors que l'explosion vient juste de m'arracher les tympans. Je n'entends plus rien, mais je vois parfaitement que le pistolet n'est plus dirigé vers moi. La fumée qui sort du canon s'élève dans la pièce, faiblement déviée de la verticale par un mince courant d'air qui se faufile entre les interstices de la porte fermée et de ceux du soupirail cassé. Au bout du bras du cinglé, il vibre encore de toute l'énergie qu'il a libéré dans sa main.»
Mission encre noire Tome 17 Chapitre 217 Frissons garantis ce soir ! Vous aimez avoir peur dans le noir ? Éric vous propose Demonica, un récit d'horreur d'Hervé Gagnon, paru en 2016 aux éditions Recto-Verso. Damné, Malefica, sont déjà des séries sur le même thème, publiées par l'auteur. Également reconnu pour ses polars, il n'en est pas à ses permiers pas dans le genre. En 1563, une colonie de huguenots fuit les guerres de religion européennes et embarque vers le Nouveau Monde. Havre-Grâce, non loin d'Hochelaga, dans ce qui deviendra le Québec, sera leur destination finale et le théatre de souffrances pour le moins inattendues. Extrait: «Un regard furtif nous a suffit pour confirmer que nous songions aux même choses: la petite Louise assise dans son coin, recroquevillée et baignant dans les excréments dont elle s'était elle-même maculée ; son regard affamé qui nous suivait partout, au-dessus de ses genoux qui cachaient le bas de son visage et son sourire rempli de chicots noircis. Ses paroles ont résonné à nouveau dans ma tête. C'est toi qui vas être mangée. Comme tout le monde. Il va dévorer toute la colonie. Et puis celles d'Alexandre Bemon: Nous pourrions manger les morts.» Suburra de Carlo Bonini et Giancarlo de Cataldo paru en 2016 aux éditions Métailié/noir est aussi et surtout un quartier pauvre de Rome. Reconnu pour être le lieu de naissance de Jules César et le lieu de débauche de l'impératrice Messaline. Faisons fi de la Rome Antique, ici ! La maffia italienne convoite un projet immobilier qui visera à bétonner le littoral, d'Ostie jusque la capitale italienne. Un récit chaud bouillant dont l'actualité puise à même les faits divers qui se déroulent de nos jours à Rome. De Cataldo réalise, une fois encore, l'un des meilleur roman noir actuel sur le sujet. Je vous emmène à la rencontre des coulisses criminelles de la capitale italienne. Extrait: «Ceci est un Mannlicher, fabriqué en 1901 en Autriche. À la différence des pistolets semi-automatiques normaux, le fonctionnement n'opère pas grâce au recul de l'obturateur, mais à cause du déplacement vers l'avant du canon. L'obturateur est, comme on dit, solidaire du châssis: comme tu vois, les cartouches s'insèrent par en haut, et non par le bas. L'arme fut adopté par l'armée autrichienne, qui s'en servit durant la première Guerre mondiale. Par la suite, tombée en désuétude, elle a connu une nouvelle fortune en Argentine. Et de fait, ces cartouches que tu vois sont des Borghi, fabriquées à Buenos Aires en 1947. Au moment du tir, le canon, en partie contenu par un guidon cylindrique, avance, tiré par la friction du projectile et, comprimant un ressort de récupération approprié, expulse la balle. Samouraï poussa un profond soupir, pointa le Mannlicher sur le front de Botola et fit feu.» Agenda: Conférence Tiken Jah Fakoly le samedi 30 à 14:00 au Ciné-Théatre Le Chateau à Montréal ; puis Tiken Jah Fakoly sera en concert le 6 mai au Métropolis pour les 30 ans de Nuits d'Afrique.
Mission encre noire Tome 17 Chapitre 217 Frissons garantis ce soir ! Vous aimez avoir peur dans le noir ? Éric vous propose Demonica, un récit d'horreur d'Hervé Gagnon, paru en 2016 aux éditions Recto-Verso. Damné, Malefica, sont déjà des séries sur le même thème, publiées par l'auteur. Également reconnu pour ses polars, il n'en est pas à ses permiers pas dans le genre. En 1563, une colonie de huguenots fuit les guerres de religion européennes et embarque vers le Nouveau Monde. Havre-Grâce, non loin d'Hochelaga, dans ce qui deviendra le Québec, sera leur destination finale et le théatre de souffrances pour le moins inattendues. Extrait: «Un regard furtif nous a suffit pour confirmer que nous songions aux même choses: la petite Louise assise dans son coin, recroquevillée et baignant dans les excréments dont elle s'était elle-même maculée ; son regard affamé qui nous suivait partout, au-dessus de ses genoux qui cachaient le bas de son visage et son sourire rempli de chicots noircis. Ses paroles ont résonné à nouveau dans ma tête. C'est toi qui vas être mangée. Comme tout le monde. Il va dévorer toute la colonie. Et puis celles d'Alexandre Bemon: Nous pourrions manger les morts.» Suburra de Carlo Bonini et Giancarlo de Cataldo paru en 2016 aux éditions Métailié/noir est aussi et surtout un quartier pauvre de Rome. Reconnu pour être le lieu de naissance de Jules César et le lieu de débauche de l'impératrice Messaline. Faisons fi de la Rome Antique, ici ! La maffia italienne convoite un projet immobilier qui visera à bétonner le littoral, d'Ostie jusque la capitale italienne. Un récit chaud bouillant dont l'actualité puise à même les faits divers qui se déroulent de nos jours à Rome. De Cataldo réalise, une fois encore, l'un des meilleur roman noir actuel sur le sujet. Je vous emmène à la rencontre des coulisses criminelles de la capitale italienne. Extrait: «Ceci est un Mannlicher, fabriqué en 1901 en Autriche. À la différence des pistolets semi-automatiques normaux, le fonctionnement n'opère pas grâce au recul de l'obturateur, mais à cause du déplacement vers l'avant du canon. L'obturateur est, comme on dit, solidaire du châssis: comme tu vois, les cartouches s'insèrent par en haut, et non par le bas. L'arme fut adopté par l'armée autrichienne, qui s'en servit durant la première Guerre mondiale. Par la suite, tombée en désuétude, elle a connu une nouvelle fortune en Argentine. Et de fait, ces cartouches que tu vois sont des Borghi, fabriquées à Buenos Aires en 1947. Au moment du tir, le canon, en partie contenu par un guidon cylindrique, avance, tiré par la friction du projectile et, comprimant un ressort de récupération approprié, expulse la balle. Samouraï poussa un profond soupir, pointa le Mannlicher sur le front de Botola et fit feu.» Agenda: Conférence Tiken Jah Fakoly le samedi 30 à 14:00 au Ciné-Théatre Le Chateau à Montréal ; puis Tiken Jah Fakoly sera en concert le 6 mai au Métropolis pour les 30 ans de Nuits d'Afrique.
con: Carlo Bonini di laRepubblica, Franco Ionta procuratore aggiunto a Roma ed esperto di terrorismo internazionale, Lorenzo Vidino professore associato ISPI, Hamza Piccardo fondatore UCOII
con: Carlo Bonini di laRepubblica, Franco Ionta procuratore aggiunto a Roma ed esperto di terrorismo internazionale, Giacomo Stucchi presidente COPASIR
con: Carlo Bonini inviato de LaRepubblica, Giorgio Innocenzi segretario generale CONSAP, Ennio DiFrancesco autore di Un Commissario. L'odissea di un funzionario di stato, Roberto Settembre giudice di corte di appello a riposo
con: Carlo Bonini inviato de LaRepubblica, Giorgio Innocenzi segretario generale CONSAP, Ennio DiFrancesco autore di Un Commissario. L'odissea di un funzionario di stato, Filippo Bubbico vice ministro degli interni
con: Carlo Bonini inviato de LaRepubblica, Giorgio Innocenzi segretario generale CONSAP, Fabio Tortosa poliziotto sospeso per dichiarazioni su sentenza Diaz
Carlo Bonini, inviato di Repubblica - DIAZ: STRASBURGO CONDANNA L'ITALIA PER TORTURA - Nicolò Paoletti, avvocato.
con: Erri DeLuca scrittore, Filippo Bubbico viceministro Ministero dell' Interno, Carlo Bonini de LaRepubblica
Islam e dintorni nel Veneto. Carla Manzocchi, inviata di "Restate Scomodi", Carlo Bonini, giornalista de "La Repubblica" - Torna a vivere il fiume Bormida dopo la bonifica. Enrico Pregliasco, Sindaco di Saliceto (Cuneo).
con: Giorgio Barbieri autore di Corruzione a norma di legge, Carlo Bonini autore di Suburra, Raffaele Cantone presidente Autorità anticorruzione, Nello Rossi procuratore aggiunto Roma
Carlo Bonini, cronista de La Repubblica; Andrea Cangini, direttore del Quotidiano Nazionale
con Riccardo Pandolfi. Stanotte viaggio fra le mille facce del male, con Nick Cave and The Bad Seeds,con Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo e i loro "Semi del male" e con la loro musica...
Riccardo Pandolfi intervista il giudice e scrittore Giancarlo De Cataldo ed il giornalista e scrittore Carlo Bonini su un testo a quattro mani pubblicato nella raccolta "I semi del male".
As Congress investigates why the Administration made false pre-war claims, Italy's foremost investigative reporter Carlo Bonini, takes viewers on the trail of the forged intelligence documents purporting that Iraq sought to buy yellowcake uranium from Niger. Also on the program: Bill Moyers interviews Jerry Miller, the 200th person exonerated by postconviction DNA testing about clearing his name; and British renaissance man - physician, author, and director of theater and opera - Jonathan Miller about the hidden story of atheism..