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Dal 1° gennaio 2027 oltre 44 mila lavoratrici e lavoratori rischiano di ritrovarsi senza reddito, senza contributi e senza pensione. Avevano aderito a misure di uscita anticipata – isopensione, contratto di espansione, fondi di solidarietà – firmando accordi su date certe di accesso alla pensione. Ora la certezza sparisce. Il requisito per la pensione anticipata salirà a 43 anni e 1 mese di contributi (uno in meno per le donne), mentre la pensione di vecchiaia slitterà a 67 anni e 3 mesi. Tre mesi di vuoto. Tre mesi senza niente. Non per errore. Per scelta. È il solito copione. Chi ha rispettato le regole viene fregato da chi quelle regole le riscrive all'ultimo minuto. L'adeguamento automatico alla speranza di vita diventa la scusa per tagliare ancora. Intanto il 53,5% delle pensioni è sotto i 750 euro. Tra le donne la percentuale sale al 64,1%. Oltre 4 milioni ricevono integrazioni al minimo. Il governo che prometteva il superamento della legge Fornero ha solo azzerato la flessibilità in uscita, tagliato la rivalutazione e peggiorato tutto. Il ritorno degli esodati non è una sorpresa. È un promemoria. In Italia il patto tra Stato e lavoratori vale finché serve a fare cassa. Poi si spezza. E chi resta fuori viene archiviato come danno collaterale, come se il tempo speso a lavorare non contasse più. Intanto si continua a vendere la favola della pensione sostenibile. Ma sostenibile per chi? Non certo per chi lavora. Non certo per chi sperava di avere almeno un diritto intatto al momento di uscire. A chi servono le regole, se non proteggono nessuno quando saltano? A chi serve un sistema, se funziona solo per chi lo governa? #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
How do you talk money without losing trust—or your audience? From quarterly earnings calls to investor pitches, the world of financial communication is a tightrope walk of clarity, persuasion, and credibility. What makes numbers sound good? When does transparent/positive become too transparent/positive? And why does jargon sometimes feel like the best financial armour? Tune in for a lively dive into the art (?) of financial storytelling—with three experts sharing plenty of insights, red flags, laughs, and a nudge to rethink your next fiscal update and/or investment, especially when your are being pandered to with pathos and patriotism. Long notes: In this episode we discuss financial communication and start with readability. A few selected studies are: Bonsall, S. B., & Miller, B. P. (2017). The impact of narrative disclosure readability on bond ratings and the cost of debt. Review of Accounting Studies, 22, 608-643. Huong Dau, N., Van Nguyen, D., & Thi Thanh Diem, H. (2024). Annual report readability and firms' investment decisions. Cogent Economics and Finance, 12(1). https://doi.org/10.1080/23322039.2023.2296230 Li, F. (2008). Annual report readability, current earnings, and earnings persistence. Journal of Accounting and Economics, 45 (2-3), 221-247. Both Bernard and Erika mention PhD work on financial communication. Bernard's student Nils Smeuninx completed his thesis in 2018; the title is “Dear Stakeholder. Exploring the language of sustainability reporting: A closer look at readability, sentiment and perception”. Erika refers to a PhD study on how small investors respond to plain English as opposed to more complex or less readable text: Rennekamp, K. (2012). The complexity of qualitative accounting disclosures: Managers' choices and investors. Cornell Theses and Dissertations. https://hdl.handle.net/1813/31452 For her part, Veronika co-supervised a student - Xiaoxi Wu, now at Bocconi University in Milan (Italy) - with the Accounting department at Lancaster University (UK), resulting in this article: Koller, V., & Wu, X. (2023). Analysts' identity negotiations and politeness behaviour in earnings calls of U.S. firms with extreme earnings changes. Corporate Communications, 28(5), 769-787. DOI: 10.1108/CCIJ-08-2022-0098 Erika mentions the Juno app, which is designed to explain technical financial language to lay investors. Bernard then refers to Veronika's first foray into financial communication and narrative accounting: Merkl-Davies, D. M., & Koller, V. (2012). “Metaphoring” people out of this world: A critical discourse analysis of a chairman's statement of a UK defence firm. Accounting Forum, 36(3), 178-193. An agentless passive, the sentence ‘mistakes were made' helps to avoid blaming anyone for making mistakes. It has become a catchphrase, often used humorously to hint at disaster, including in gifs and memes Back to financial communication: Referring to the gendered metaphors that it often features, Erika mentions this book chapter: Boggio, C., Fornero, E., Prast, H., & Sanders, J. (2017). Seven ways to knit your portfolio: Is investor communication neutral? In Garzone, G., Catenaccio, P., Grego, K., & Doerr, R. (eds) Specialised and Professional Discourse Across Media and Genres (pp. 137-160). Ledizioni. A cross-cultural study into accounting language is Doupnik, T. S. and Richter, M. (2004), The impact of culture on the interpretation of in-context verbal probability expressions. Journal of International Accounting Research, 3(1), 1-20. In the first part of the episode, we also discuss tone as an important concept in financial communication. Intriguingly, media studies have shown that coverage in itself is good enough for the so-called “markets” (investors, analysts, fund managers) to have a positive attitude towards a company: Engelberg, J. E., & Parsons, C. A. (2011). The causal impact of media in financial markets. Journal of Finance, 66(1), 67-97. Finally, the 2019 annual report by Lockheed Martin, which includes the CEO statement that we analyse at the end of the episode. For more details make sure you visit our blog! We will be back in 2025, with some changes to the podcast - stay tuned
Trucco Per Andare In Pensione Prima: Bastano Solo 15 Anni Di Contributi!Nel 2025 sarà ancora possibile andare in pensione con 15 anni di contributi. Scopri come e chi può beneficiarne!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #15 #anni #anticipata #come #contributi #deroga #fornero #pensione #riforma #amato #trucco
Questa è la replica della nostra diretta YouTube di lunedì 18 Novembre. Potete seguirci in diretta ogni lunedì alle 21 sul nostro canale YouTube: https://www.youtube.com/@WesaChannel. Trovate tutte le altre puntate nella playlist YouTube: WesaChannel LIVE! • Link per supportare il canale e accedere ai vantaggi https://www.youtube.com/channel/UCaM-zH6ji5kWncFMaBBc7Yg/join • Per proposte e collaborazioni: wesachannel@gmail.com [N.B. Utilizziamo questa mail per valutare collaborazioni con altri creator o aziende, NON per fare le chiacchiere. Chi ci scriverà mail per commentare i nostri video verrà bloccato. Per commentare c'è l'apposita sezione sotto ogni video!] ♦ WesaChannel: https://www.youtube.com/@WesaChannel
Crollano le pensioni anticipate anche grazie all'ulteriore stretta messa in campo dalla legge di Bilancio: nei primi sei mesi dell'anno l'Inps ha registrato 99.707 pensioni anticipate con decorrenza nel periodo con un calo del 14,15% rispetto alle 116.143 segnate nel primo semestre del 2023. Nel monitoraggio sui flussi di pensionamento si segnalano nel complesso nel periodo 376.919 nuove pensioni (tra vecchiaia, anticipate, invalidità e superstiti) per un importo medio di 1.197 euro. Proprio questa mattina Marco Rogari ha delineato i contorni del fenomeno delle pensioni anticipate. La soglia media di accesso al pensionamento anticipato scende nel 2023 a 61,6 anni, dai 61,7 anni del 2022, e risulta inferiore di ben 5,6 anni di quella effettiva di vecchiaia. Una soglia che resta troppo bassa e che, insieme alla «ricostituzione di flussi di pensionamento di ingente dimensione» e «al mantenimento di livelli elevati» di uscita attraverso i numerosi varchi aperti dalle deroghe alla legge Fornero (a cominciare dalla Quota 100 introdotta nel 2019), continua a rappresentare una spinta nel fianco del sistema previdenziale. A lasciarlo chiaramente intendere è la Ragioneria generale dello Stato, che, nelle analisi degli andamenti degli ultimi 20 anni e tra le pieghe dell ultimo dossier sulle tendenze di medio-lungo periodo della previdenza, sottolinea che «tali aspetti, nella transizione demografica in corso e che si acuirà negativamente nei prossimi anni, rappresentano elementi di evidente criticità per la sostenibilità del sistema pensionistico, della finanza pubblica e del debito pubblico». Assomiglia a una sentenza, quella dei tecnici del Mef, che sembra quasi fare eco alle parole pronunciate la scorsa settimana in Parlamento dal ministro dell Economia, Giancarlo Giorgetti, per ribadire che le scelte che il governo sarà chiamato a fare a settembre in vista della manovra, e nei prossimi anni, dovranno essere effettuate non discostandosi dall obiettivo della sostenibilità dell impalcatura previdenziale e che occorre necessariamente fare i conti con l attuale situazione demografica. Approfondiamo il tema con Marco Rogari, Il Sole 24 Ore.Confindustria a governo, payback dispositivi è disastro economicoDopo mesi di grande attesa dalla Consulta è arrivata ieri una inattesa mazzata per le imprese del settore biomedicale con due sentenze (la 139 e la 140) che di fatto confermano l obbligo per le aziende a pagare metà dello sforamento del tetto di spesa sugli acquisti di dispositivi medici almeno per il 2015 2018: si tratta di oltre un miliardo - dopo lo sconto deciso dal Governo l'anno scorso quando era scattato il meccanismo del payback - rimasto finora in sospeso anche per la pioggia di ricorsi al Tar arrivati poi sul tavolo dei giudici costituzionali. Uno tsunami per le imprese che ora guardano molto preoccupate al payback del triennio successivo 2019-2021 che potrebbe presentare un conto più salato tra 3 e 4 miliardi. "Porre in atto le indispensabili misure per contenere i disastrosi effetti economici, occupazionali e sociali conseguenti alla sentenza. La filiera industriale dei dispositivi medici è un asset strategico per lo sviluppo del Paese e misure di questo tipo avranno ripercussioni anche sulla funzionalità del Ssn". A chiederlo è Nicola Barni, Presidente di Confindustria dispositivi medici dopo la sentenza della Consulta. Rivolge un appello al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ai Ministri direttamente competenti Adolfo Urso, Orazio Schillaci e Marina Calderone, al Parlamento e alle Regioni. "Aspettavamo dalla Corte costituzionale una sentenza di merito, che non è arrivata e riteniamo che questo sia un fatto grave. Secondo la Corte, il payback sui dispositivi medici è un fondo sociale e costituisce un contributo di solidarietà; questa è un'interpretazione molto distorta - dice Barni all'ANSA - perché il payback avrà conseguenze devastanti sul sistema sanitario stesso che ha bisogno di questi prodotti e servizi per curare i cittadini". Ne parliamo con Nicola Barni, presidente Confindustria Dispositivi Medici.Pnrr, spesi solo 9,4 miliardi ma assegnato l'85% dei fondiIl Pnrr italiano viaggia con il freno a mano tirato, come temono in molti anche al ministero all'Economia guardando ai dati della spesa effettiva? Oppure corre ai ritmi da primato rivendicati a più riprese da Palazzo Chigi? I numeri contenuti nella nuova relazione semestrale sullo stato di avanzamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza, presentati ieri dal ministro Raffaele Fitto in cabina di regia, presente la premier Giorgia Meloni, offrono gli strumenti per una lettura più articolata, che non cancella le preoccupazioni, ma indica qualche elemento incoraggiante in prospettiva. La spesa, in effetti, rimane bassa. Il conteggio aggiornato al 30 giugno la misura in 51,36 miliardi di euro, cioè solo 9,4 miliardi sopra i livelli di fine 2023 (42 miliardi); i 45,6 scritti nella precedente relazione comprendevano anche interventi poi usciti dal Pnrr con la rimodulazione approvata a dicembre. La geografia più complessiva delle risorse del Pnrr mostra però anche che 164,79 miliardi su 194,42 miliardi sono ormai assegnati ai soggetti attuatori dopo che i progetti da finanziare sono stati individuati con bandi, avvisi, circolari o altri provvedimenti. In pratica, insomma, l'85% dei fondi ha trovato la propria destinazione. Non solo. Delle misure che passano attraverso una gara, e che valgono in totale 132,77 miliardi, sono state attivate procedure per 122,04 miliardi (il 92%) e avviate gare per 111,62 miliardi (il 91% del totale attivato). Questo significa che la spesa va ancora a rilento, con meno di 10 miliardi pagati nella prima metà di un anno che secondo i calcoli Upb dovrebbe registrare uscite effettive per 40,27 miliardi per tenere il passo necessario ad arrivare al traguardo entro il 2026. Ma l'ampio ventaglio di assegnazioni e gare suggerisce che la curva della spesa reale è destinata a salire. Anche molto velocemente, secondo Fitto, che invita a guardare «il bicchiere mezzo pieno», riassunto dalla fotografia sintetica scattata nella relazione: ottenuta la quinta rata da 11 miliardi e richiesta la sesta da 8,5, l'Italia ha ricevuto 102,5 miliardi, cioè il 53% della dotazione complessiva, e ha attestato il raggiungimento dei traguardi collegati al 63% dei fondi del Piano. Dati che per Fitto sono «un'importante iniezione di fiducia». Approfondiamo il tema con Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.
Join Darcy Kavanagh on Gettin Deep as he sits down with comedian Sean Fornero, you may of seen him on TikTok and Instagram with his hilarious "Oi Boss!" antics. In this unconventional episode, Sean and Darcy dive into a range of provocative topics, including: What would a person who has been castrated be like?Who would take over if the current government collapsed? Is it easier to brainwash people now or in the past? The intersection of comedy and religionExpect a hilarious and thought-provoking conversation that pushes boundaries and challenges perspectives.
Vous aussi, quand on vous parle de cybersécurité, vous imaginez un hackeur à capuche derrière son écran en train de faire des trucks louches sur le darkweb ? Et si dans la vraie vie, c'était à des années lumière de ce qu'on représente dans les films ? Dans l'épisode de cette semaine, j'ai eu le plaisir d'échanger avec Leslie Fornero, responsable de la communication chez Stoïk. Leslie ne connaissait rien à la cybersécurité. Elle a pourtant fait le grand saut et décidé d'intégrer ce secteur passionnant. 2 ans plus tard, aucun regret et c'est avec plaisir qu'elle revient sur son parcours au micro de Qalisty. Et je dois vous dire que j'ai été ravie d'avoir une femme à mon micro pour me parler de cybersécurité. Démocratiser les métiers du test et les faire connaitre au plus grand nombre passe par le fait de construire des ponts avec d'autres secteurs. Raison pour laquelle on ne parle pas que de qualité dans Qalisty. En tant que QA, je suis convaincue que certains d'entre vous ont déjà pensé à faire évoluer leur carrière professionnelle vers la cyber. Et après l'écoute de cet épisode, cette volonté se confirmera peut-être. Retrouvez Leslie ici Son podcast : Le monde de la Cyber. Le podcast sera bientôt ouvert au sponsoring (entre autres). Plus de détails à la fin de l'épisode. Si cet épisode vous à plût, parlez en autour de vous, c'est la meilleure manière de faire connaître ce podcast. N'hésitez pas à me suivre sur Tik tok: @Qalistypodcast et instagram : @qalisty . Et si vous avez des questions, ou juste envie d'échanger, vous pouvez me contacter sur Linkedin : Nancaidah Touré-Chauvin Crédits : Musique par Uppbeat : https://uppbeat.io/t/hybridas/open-spaces License code: PF01L4PTL1WPDXBG
Dopo una campagna elettorale costruita sul “superamento della legge Fornero” e su una “riforma delle pensioni” che avrebbe dovuto essere il primo atto al governo ora alla Lega di Matto Salvini tocca fare i conti con la realtà. Il sottosegretario leghisti al Lavoro Claudio Durigon in un'intervista a Repubblica spiega che non hanno “rinunciato ad abolire la legge Fornero” ma si stanno “avvicinando”. Con una perifrasi dolce Durigon ammette quindi che non ci sarà nessuna possibilità di mantenere le promesse della campagna elettorale. “Faremo una riforma delle pensioni per un decennio, - dice il sottosegretario - incentivando a restare al lavoro nei settori in cui c'è bisogno. E favorendo l'uscita con 41 anni di contributi negli altri”. Inutile dire che per indorare la pillola il sottosegretario di Salvini promette per il 2024 un “anno chiave per le pensioni” e che all'orizzonte si intravede comunque “quota 41”. Peccato che di Quota 41 con il ricalcolo contributivo al momento non si intraveda nemmeno l'ombra nelle riforme in programma per quest'anno e peccato che il ricalcolo contributivo significhi una perdita secca di almeno un quarto della pensione. Come sottolineano Riccardo Magi di +Europa, Franco Mari di AVS e Chiara Appendino del M5S e Annamaria Furlan del Pd la grande riforma delle pensioni sarà il grande imbroglio per le generazioni future: l'uso smodato della flessibilità in uscita peserà sulle nuove generazioni che non prenderanno mai una pensione decente. Prima c'è stata l'abolizione di Opzione Donna, poi il peggioramento di quota 103 e dell'Ape Sociale e ora si prospetta quota 41 con i tagli del ricalcolo contributivo. La legge Fornero ora sembra quasi il meno peggio. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/show/il-buongiorno-di-giulio-cavalli_1/support.
Una finestra sui fatti del giorno per andare oltre le notizie. Il direttore Daniele Capezzone dà voce ai contenuti editoriali di Libero con un extra-editoriale in formato podcast.
Patrimoniale sì, patrimoniale no. Si riaccende in Italia la discussione sulla tassa pensata per colpire i grandi patrimoni. A riascendere la miccia, questa volta, ci ha pensato Elsa Fornero, economista ed ex ministro del Lavoro durante il governo Monti. Ieri, dalle colonne del quotidiano la Stampa, Fornero ha spiegato come una nuova patrimoniale potrebbe dare una mano alla soluzione di una serie di problemi che tengono a freno l'economia italiana: a partire dal debito pubblico sostenuto. Una tassa sugli immobili potrebbe, sempre ad avviso della Fornero, dare contribuire alla riduzione le disuguaglianze sociali.
ROMA (ITALPRESS) - "Le decisioni che il governo ci ha illustrato alla fine della riunione, riconfermano l'impostazione della manovra. Anche l'articolo 33 viene riconfermato, solo su questo stanno rivalutando un'eventuale modifica", ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. xc3/ads/gsl
MILANO (ITALPRESS) - "C'è qualche giornale che in maniera totalmente infondata e falsa parla di peggioramento della leggeFornero. Ricordo, a chi lo ignora, che la Legge Fornero prevedeva un'età pensionabile a 66 o 67 anni. Noi con questo provvedimento, che è un ulteriore passo verso Quota 41, che rimane l'obiettivo della Lega al governo, permetteremo nei prossimi mesi di andare in pensione a circa 50mila lavoratrici e lavoratori con un'età media di 63 anni". Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, a margine dell'inaugurazione di Eicma 2023 a Fiera Milano Rho. (ITALPRESS).xm4/trl/gsl
Alle ultime elezioni, il tasso di astensionismo più forte si è registrato tra chi ha tra i 18 e i 34 anni. Il 42,7% di quelli che sono considerati “giovani” non è andato a votare. Ma i ragazzi e le ragazze di oggi sono davvero così disinteressati alla politica? O forse è la politica che si è disinteressata ai giovani? Gli inserti audio della puntata sono tratti da: “Il video integrale dell'intervento di Michel Martone su apprendisti,neet, sfigati e secchioni”, 7 febbraio 2012, di Michel Martone; “Otto e mezzo - 07/11/11 - Feltri e i giovani 'bamboccioni'”, 8 novembre 2011, La7; “Fornero: giovani non siano schizzinosi”, 22 novembre 2012, Teleaudio riparazioni di Gino Amato.
Matteo Salvini, leader della Lega nonché ministro alle Infrastrutture nonché vice presidente del Consiglio, durante l'intera campagna elettorale ha promesso ripetutamente “il superamento della legge Fornero”. A ben vedere Salvini quando Elsa Fornero era ministra ha lanciato una vera e propria “caccia” che aveva assunto contorni preoccupanti simili alla persecuzione, costringendo la ministra a “difendersi” più del dovuto dalle intemperanze dei leghisti più esagitati. Come ha osservato giustamente il deputato di Italia viva Luigi Marattin “a ripristinare la versione 'dura' della legge Fornero ci hanno pensato Meloni e Salvini, i due politici che in questi anni sono passati dal 4 al 30 per cento, giurando solennemente che una volta al governo avrebbero abolito la legge Fornero”. La legge che Salvini aveva promesso di abolire è addirittura rafforzata, con buona pace del ministro leghista che si è sbriciolato di fronte alle richieste del suo compagno di partito, il ministro all'Economa e alle Finanze Giancarlo Giorgetti. Giorgetti, tanto per suggellare l'ipocrisia, è anche il vice segretario della Lega. Salvini aveva anche promesso il ripristino delle Provincie che invece dalla manovra subiscono un ulteriore taglio di 50 milioni di euro mentre gli affitti brevi che il leader della Lega aveva promesso di difendere con forza subiscono un rincaro della cedolare secca dal 21 al 26%. “La proprietà privata è sacra”, aveva stentoreamente dichiarato Salvini. Non l'ha ascoltato nessuno. Dicono che il governo sia “compatto”. Ci crediamo, per carità. Ma è impossibile non domandarsi quanto “compatta” sia la credibilità di Salvini con i suoi elettori. #LaSveglia per La Notizia
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Per continuare e concludere il mini-ciclo dedicato al Grande Torino e all'Italia del dopoguerra e della ricostruzione, in questo episodio incontriamo Diego Fornero, giornalista e autore del podcast "Invincibili - Il Grande Torino", per parlare di come la squadra granata ha influito sulla società italiana e quale sia il suo lascito oggi. LE FONTI USATE PER QUESTO EPISODIO: FORNERO Diego, Invincibili- Il Grande Torino, disponibile sulle principali piattaforme di podcast La musica è "Inspired" di Kevin MacLeod [incompetech.com] Licenza C.C. by 4.0 Potete seguire Pallonate in Faccia a questi link: Sito: https://pallonateinfaccia.com Facebook: https://www.facebook.com/pallonateinfacciablog Twitter: https://twitter.com/pallonatefaccia Instagram: https://www.instagram.com/pallonateinfaccia Per contattarmi: pallonateinfaccia@gmail.com SOSTENETE PALLONATE IN FACCIA!
VIDEO: Schiaffo a Conte ➜ https://www.youtube.com/watch?v=ehyTtby2rAITESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7402ELLY SCHLEIN O GIORGIA MELONI? CHI HA BACIATO LA BRUTTA ADDORMENTATA? di Diego TorreLa "bella addormentata" si è finalmente svegliata. E non è stato il bacio della Schlein ad operare il prodigio. Da tempo ormai si preparava; anzi tra il suono della sveglia (governo Meloni in carica da ottobre) ed il risveglio sono passati 6 mesi. Certo, già si avvertivano sbadigli e stiracchiamenti, ma ieri finalmente a Bologna il risveglio è stato formalmente acclarato e proclamato, ed il bacio della Schlein è servito da suggello (anche se la poveretta si è beccata qualche contestazione). Conte invece, reduce dallo schiaffo incassato il giorno prima a Massa, ha preferito evitare la rossa piazza bolognese.Fuori di metafora: la triplice sindacale ha scoperto che c'è troppo precariato e povertà; e che gli stipendi sono fermi da troppi anni. Sul taglio del cuneo fiscale (più volte richiesto invano ai governi precedenti da sindacati e confindustria) lamentano che esso è a tempo determinato, fino a dicembre (anche se il vicepremier Antonio Tajani ha detto che stanno lavorando per renderlo permanente). Ma l'uovo oggi e (forse) anche la gallina domani, sono proprio da disprezzare?E negli anni precedenti, quando la Fornero introduceva i voucher, nascevano i contratti a tempo, e si aboliva l'art.18... loro dov'erano? Nasce il fondato sospetto che certe misure varate da altri governi, non di centrodestra, da questo primo maggio, con la Meloni premier, siano diventate improvvisamente intollerabili e meritevoli di più manifestazioni di protesta in tutta Italia. Vuoi vedere che il bacio del risveglio è quello (indiretto ed involontario) di Giorgia e non quello di Elly?Che succederà? Nulla. Il governo tirerà dritto, e già i toni e le argomentazioni di CGIL, CISL e UIL sono diversificati e lasciano capire che la "marcia unita" non durerà a lungo. La Schlein tenterà altre sviolinate a sinistra per consolidare il suo PD in via di disfacimento, recuperando qualche consenso rosso e perdendone qualche altro al centro. Landini emergerà sempre più come l' "uomo forte", leader della vera opposizione al governo di centrodestra.E per gli italiani che cambierà? Poco, ma non pochissimo. Qualunque siano le buone intenzioni del centrodestra gli spazi di manovra finanziaria sono estremamente ridotti dalla mole schiacciante del debito pubblico e dal patto di stabilità dell'Unione Europea che lega le mani a qualunque governo. Ma anche di quest'ultima tagliola, la più micidiale, i sindacati se ne sono accorti? Facile sparare sul governo italiano, ma su (questa) Europa non si può. È sacra ed inviolabile. E non si può pretendere troppo da un drago sdentato e a corto di fiamme.Nota di BastaBugie: l'articolo accenna allo schiaffo ricevuto da Conte a Massa Carrara. Nel seguente video (durata: 42 secondi) si vede lo schiaffo dato da un ex attivista del Movimento 5 stelle che ha poi dichiarato: "Mi sono dichiarato 'prigioniero politico' tre giorni dopo la dichiarazione di lockdown totale, confinato in casa com'ero, l'attività lavorativa devastata, i figli reclusi come sonnambuli, la gente impazzita di terrore e all'improvviso incattivita, feroce, divisa su tutto e incapace di affrontare il senso della vita e della morte. Penso che nel 2020 abbiamo toccato il fondo della nostra civiltà". (fonte: Antidoti)
SKS teachers, Colleen Foy, Brock Ciarlelli, Angela Fornero and Aleks Ristic, sit down with a cocktail and real talk about the tv/film industry and their life as auditioning actors. The talk about how to ward off burnout, keeping your creative muscles working, radical acceptance, how to be unfuckwithable, how to silence perfectionism and the feeling of "I MUST book this job", finding the joy in acting. They cover everything from nerves in the audition room and on set, to table reads and how to us them to your benefit, what tv shows actors should be watching, how to stay in contact with casting without crossing boundaries, and how they REALLY feel about "to memorize, or not to memorize" lines. Nothing is off the table in this chat! Get ready to get inspired and learn a ton!
L'Italia è quel Paese in cui a parlare di pensioni c'è un ministro che non ha mai lavorato in vita sua, braccio destro del suo capo partito che non ha mai lavorato in vita sua. Mentre i giornali si sono occupati di Flavio Briatore che strillava in coda in autostrada il governo ha promesso un taglio durissimo sulle pensioni, non diverso nella natura da quello che ha causato una rivolta popolare in Francia. #LaSveglia per La Notizia
PENSIONI, PROTESTE IN FRANCIA. E IN ITALIA LA CGIL SE LA RIDEVA CON MONTI
A cura di Daniele Biacchessi Elly Schlein è al lavoro per mettere in campo una squadra che possa trainare a sinistra il Partito Democratico. Sarà composta essenzialmente dal gruppo che l'ha seguita negli anni, dalle esperienze di OccupyPd a quelle in Europarlamento, nella giunta dell'Emilia-Romagna, fino alla vittoria delle primarie e la presa del Pd. Il programma con cui Elly Schlein lavora si basa su alcuni punti programmatici. Combattere diseguaglianze e discriminazioni attraverso "un nuovo contratto sociale". Redistribuzione di ricchezze, sapere, potere e tempo. Più investimenti nella sanità pubblica. Migliorare il reddito di cittadinanza. Investire nella scuola pubblica come strumento di emancipazione sociale. Ridare "dignità" al ruolo dei docenti. Meno alunni nelle classi. Più tempo pieno. Garantire libri di testo, insegnanti di sostegno, rette universitarie per i fragili. Fisco più equo ed efficiente. Spostare il carico fiscale dal lavoro alle rendite e alle emissioni inquinanti. Stop regimi di favore. Lotta agli evasori. Allineare la tassa su donazioni-successioni agli altri grandi Paesi Ue. Via la legge Fornero. Ok opzione donna. Pensione garanzia per i precari. Aiutare imprenditoria e occupazione femminile. Congedo paritario pienamente retribuito e non trasferibile tra genitori di almeno 3 mesi. Attuazione piena della 194. Accesso gratis alla RU486. Tutelare i diritti LGBTQIA+ Legge sullo Ius soli. Cambiare le politiche migratorie in Italia e in Ue, riformare il regolamento di Dublino, cancellare la Bossi-Fini. Stop finanziamenti alla Guardia costiera libica. Lotta a mafie e corruzione. Impegno per le battaglie "su cui si mobilitano le nuove generazioni" come legalizzare la cannabis e approvare una legge sul fine vita. Legge anti-emissioni. Investire su rinnovabili. Stop trivelle. No al nucleare. Efficienza energetica. Legge contro il consumo di suolo. Gestione sostenibile di risorse idriche e agricoltura. Voltare pagina "dopo gli errori del Jobs Act". Lotta a precarietà e sfruttamento. Limitare i contratti a tempo. Stop agli stage gratuiti. Salario minimo. Parità salariale. Zero morti sul lavoro entro il 2030. Sconfiggere il caporalato e il lavoro nero. Tutele per il lavoro digitale. Infine l'ultimo punto. Sostenere l'Ucraina, ma senza rinunciare alla convinzione che le armi non risolvono i conflitti. "Serve un maggiore sforzo politico e diplomatico dell'Ue insieme agli alleati e in seno alla Comunità internazionale", per arrivare "ad un cessate il fuoco e all'avvio di una Conferenza di pace". Con questo programma Elly Schlein si appresta ad affrontare l'assemblea nazionale del prossimo 12 marzo. Un programma che porta voti da sinistra ma che ne sposta altri verso il centro. Un rischio che pare calcolato.
A cura di Daniele Biacchessi Elly Schlein è al lavoro per mettere in campo una squadra che possa trainare a sinistra il Partito Democratico. Sarà composta essenzialmente dal gruppo che l'ha seguita negli anni, dalle esperienze di OccupyPd a quelle in Europarlamento, nella giunta dell'Emilia-Romagna, fino alla vittoria delle primarie e la presa del Pd. Il programma con cui Elly Schlein lavora si basa su alcuni punti programmatici. Combattere diseguaglianze e discriminazioni attraverso "un nuovo contratto sociale". Redistribuzione di ricchezze, sapere, potere e tempo. Più investimenti nella sanità pubblica. Migliorare il reddito di cittadinanza. Investire nella scuola pubblica come strumento di emancipazione sociale. Ridare "dignità" al ruolo dei docenti. Meno alunni nelle classi. Più tempo pieno. Garantire libri di testo, insegnanti di sostegno, rette universitarie per i fragili. Fisco più equo ed efficiente. Spostare il carico fiscale dal lavoro alle rendite e alle emissioni inquinanti. Stop regimi di favore. Lotta agli evasori. Allineare la tassa su donazioni-successioni agli altri grandi Paesi Ue. Via la legge Fornero. Ok opzione donna. Pensione garanzia per i precari. Aiutare imprenditoria e occupazione femminile. Congedo paritario pienamente retribuito e non trasferibile tra genitori di almeno 3 mesi. Attuazione piena della 194. Accesso gratis alla RU486. Tutelare i diritti LGBTQIA+ Legge sullo Ius soli. Cambiare le politiche migratorie in Italia e in Ue, riformare il regolamento di Dublino, cancellare la Bossi-Fini. Stop finanziamenti alla Guardia costiera libica. Lotta a mafie e corruzione. Impegno per le battaglie "su cui si mobilitano le nuove generazioni" come legalizzare la cannabis e approvare una legge sul fine vita. Legge anti-emissioni. Investire su rinnovabili. Stop trivelle. No al nucleare. Efficienza energetica. Legge contro il consumo di suolo. Gestione sostenibile di risorse idriche e agricoltura. Voltare pagina "dopo gli errori del Jobs Act". Lotta a precarietà e sfruttamento. Limitare i contratti a tempo. Stop agli stage gratuiti. Salario minimo. Parità salariale. Zero morti sul lavoro entro il 2030. Sconfiggere il caporalato e il lavoro nero. Tutele per il lavoro digitale. Infine l'ultimo punto. Sostenere l'Ucraina, ma senza rinunciare alla convinzione che le armi non risolvono i conflitti. "Serve un maggiore sforzo politico e diplomatico dell'Ue insieme agli alleati e in seno alla Comunità internazionale", per arrivare "ad un cessate il fuoco e all'avvio di una Conferenza di pace". Con questo programma Elly Schlein si appresta ad affrontare l'assemblea nazionale del prossimo 12 marzo. Un programma che porta voti da sinistra ma che ne sposta altri verso il centro. Un rischio che pare calcolato.
Vi proponiamo l'ascolto dell'intervista di Corrado Formigli alla professoressa Elsa Fornero in cui tra i vari temi si affronta anche quello della crisi del PD, oramai prossimo alla scelta del nuovo Segretario: C’è molta delusione. La sinistra non è riuscita a rappresentare quel riformismo che ha cercato di abbracciare. Io mi sento più vicina alle posizioni di Bonaccini, ma vedendo la passione di Schlein potrebbe essere una buona segretaria di partito"
Happy New Year! It has officially been 100 episodes of The Platform Podcast, and I THANK YOU for your support! I had to bring in a special guest for this episode so I interviewed my very first kettlebell sport athlete, Dr. Sarah Forenero who I met while working at Urban Athlete in Chicago a decade ago. The date is SET for the 2023 Twin Cities Kettlebell Open on Saturday October 14th, 2023 in Little Canada, MN! Take advantage of early bird pricing and register today for only $70!!! And if you want help reaching your goals please Apply for Coaching If you enjoy the content please leave a 5 star rating & review, share on social media, and support my work by supporting my affiliates: Pro Kettlebell, MADE IN THE USA Kettlebells Kettlebell Kings, use code TCKB to get 10% off Bearfoot Athletics, use code TWINCITIESKETTL to get 10% off Driven Nutrition, use code TCKB to get 15% off Revive Supplements, use code TCKB for 10% off
Il 2 gennaio La Stampa ha pubblicato un commento dell'ex ministra Elsa Fornero, in risposta ad un pezzo di Michele Serra, su Repubblica, che a sua volta commentava la proposta del deputato leghista Giulio Centemero di introdurre l'"educazione finanziaria di base" nelle scuole già dalle elementari (che risale a ottobre).A Serra che ironizzava sui "Poveri bambini" sottoposti alle grettezze che hanno a che fare con il "vile denaro" Fornero risponde sottolineando l'importanza dell'educazione finanziaria come strumento di lotta alle diseguaglianze, e alle condizioni di persistente povertà e dipendenza economica, in particolare delle donne. Approfondiamo il dibattito nella nostra trasmissione con un intervento in diretta della stessa Elsa Fornero e coinvolgendo tre responsabili di altrettante iniziative, molto attive nella promozione dell'educazione finanziaria tra i giovani. Intervengono infatti Giovanna Boggio Robutti - Direttrice Generale della Fondazione per l'Educazione finanziaria e al Risparmio -, Magda Bianco - Capo del Dipartimento Tutela dei clienti e educazione finanziaria Banca D'Italia -, Alma Foti - Vicepresidente e Responsabile dell'area Formazione dei cittadini e Rapporti con i risparmiatori per ANASF, Associazione Nazionale Consulenti Finanziari.
Vi proponiamo l'ascolto dell'intervista di Corrado Formigli alla professoressa Elsa Fornero e a Tito Boeri, economista e professore di Economia ex Presidente dell'INPS, in cui si affronta il tema del Reddito di Cittadinanza e dell'occupazione in Italia. Il lavoro come risorsa per il Paese, in alcune situazioni ancora molto spesso, per fare girare il denaro e l'economia a qualunque costo, come atto di sfruttamento illecito
Una finestra sui fatti del giorno per andare oltre le notizie. Il direttore Alessandro Sallusti dà voce ai contenuti editoriali di Libero con un extra-editoriale in formato podcast.
Oggi alle 20.30 è convocato il Consiglio dei ministri che delibererà sulla prima Manovra finanziaria del governo Meloni con un pacchetto di circa 30 miliardi. Lo slittamento nell'orario del Cdm, che inizialmente era previsto nel pomeriggio, conferma le tensioni più o meno latenti nella maggioranza, alle prese con una Finanziaria che ancor di più rispetto al passato lascia decisamente pochi margini di manovra, visto che due terzi delle risorse della trentina di miliardi messi a disposizione sono destinati a contenere il caro bollette. Stando alle indiscrezioni si va verso il taglio del cuneo rafforzato fino a 3 punti per i redditi bassi, il superamento della legge Fornero con una soluzione "ponte" che vincola quota 41 al paletto dei 62 anni di età, una stretta sul reddito di cittadinanza e, in tema di flat tax, un aumento della soglia fino a 85mila euro per i liberi professionisti. Si discute anche di una misura che prevedrebbe il taglio dell'Iva per latte e pane ma sembra che potrebbe non essere compresa. Ne parliamo con Gianni Trovati de Il Sole 24 Ore. A che punto è l'approvvigionamento di gas per fare a meno della Russia Il nuovo governo, nel solco del precedente, sta cercando vie alternative al gas russo. Una delle strade per ridurre la dipendenza dall'estero è far crescere la produzione nazionale che lo scorso anno è stata intorno ai 3,3 miliardi di metri cubi di gas naturale a fronte dei 17 che si estraevano nel 2000. A tal proposito il Governo ha tolto due vincoli: ha cancellato il bando totale a due dei molti giacimenti del golfo di Venezia e dell'Alto Adriatico, bloccati per legge da più 30 anni per paura che estrarre il metano dalle profondità dell'Adriatico possa avere effetti anche sull'equilibro di Venezia. Potrebbero essere estratti con la consueta gradualità mineraria, ovviamente; circa 700 milioni di metri cubi l'anno. Inoltre il decreto Aiuti quater potrebbe liberare i giacimenti in tutta Italia alla distanza superiore di 9 miglia dalla costa (16,6 chilometri), invece delle 12 miglia (22,2 chilometri) che costituiscono il limite delle acque territoriali e del divieto alle perforazioni. Intanto oggi il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, sul reperimento energetico ha dichiarato che "le preoccupazioni sono forti, non tanto per questo inverno che dovremmo riuscire a superare ma sicuramente per il 2023". E, in attesa di novità che latitano da Bruxelles, ha annunciato che nel Cdm di stasera proporrà "una forma di proposta di price cap nazionale che riguarda il sistema delle rinnovabili". Approfondiamo il tema con Jacopo Giliberto, de Il Sole 24 Ore.
"Sulla manovra sono contento perché la stragrande maggioranza delle risorse andrà per le bollette, imprese e famiglie, ma come promesso ci sarà lo stop alla Fornero e l'avvio di Quota 41". Così Matteo Salvini, ministro per le Infrastrutture, a Venezia. xa7/vbo
In apertura di terza parte, spazio al nostro Paolo Mieli con le sue riflessioni sui principali fatti del giorno. Sarà ultimata questo weekend, e arriverà in CDM lunedì, la prima manovra del governo Meloni. Tra le misure attese ci sarà il nuovo tetto al contante a 5000 euro, lo stop alla Fornero e la revisione del reddito di cittadinanza. Ne parliamo con Ylenja Lucaselli, deputata di Fratelli d'Italia e Gianna Fracassi, vice segretaria generale Cgil.
«Non fare flat tax e tenersi la Fornero? No grazie. Prima ancora della partenza del prossimo governo già arrivano gli inviti a non fare quello per cui i cittadini ci hanno votato». Così il parlamentare della Lega Claudio Borghi commentando le parole del presidente di Confindustria. «Ringraziamo Confindustria per la sua opinione sempre gradita e siamo dispostissimi ad ascoltare suggerimenti e idee per migliorare questi provvedimenti. La Lega ha tanti difetti ma ha un pregio: quando prende un impegno con i cittadini prima di un'elezione poi proverà in ogni modo a mantenerlo», ha aggiunto Borghi.
In the first episode of the week, ToroNews.net Diego Fornero joins Joe Fischetti to preview Napoli/Torino, including: Juric vs Vagnati Torino's summer mercato Torino's start to the season Back-to-back tough results Injury updates Projected starting XI's Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Repubblica che se la prende con Salvini, l'inciviltà degli studenti anti-Meloni e la farsa del toto-ministri. Questo e altro nella #zuppadiporro del 27 settembre 2022
A cura di Ferruccio Bovio Mentre da Monza Enrico Letta attacca la Lega, dichiarando che Pontida è ormai divenuta una provincia dell'Ungheria, dalla storica località in cui nel 1167 venne pronunciato il famoso Giuramento che diede origine alla Lega Lombarda, Matteo Salvini controbatte ironizzando sul nervosismo che il segretario del PD deve aver provato nel vedere le immagini delle decine di migliaia di militanti leghisti arrivati, da ogni regione, per prendere parte a quello che, da sempre, è il più tradizionale dei raduni leghisti. Comunque, poiché a riempire il classico “pratone” di Pontida è tutta gente educata, Salvini si sente di mandare un “bacione” al leader del Partito Democratico. La manifestazione si svolge al termine di una settimana caratterizzata da più di una presa di distanza del “capitano” da alcune posizioni assunte da Giorgia Meloni: Salvini lo sa e cerca, quindi, di presentare al suo elettorato un'immagine tranquillizzante dello schieramento di centro destra, affermando che lui “con Giorgia e con Silvio”, va d'accordo praticamente su tutto ed è, pertanto, convinto del fatto che, domenica prossima, nascerà finalmente un esecutivo ”serio, stabile e coerente “ e che sarà – anche se la cosa ci sorprende abbastanza - molto più rispettato e credibile all'estero. Sul palco del comizio sono presenti tutti i big del partito, ministri e governatori compresi, ai quali viene fatto firmare un impegno congiunto (quasi a voler richiamare l'antico “giuramento”) a realizzare sei obbiettivi fondamentali che sono: 1) lo stop ai rincari delle bollette energetiche, 2) l'autonomia, 3) la flat tax con la pace fiscale, 4) l'interruzione degli sbarchi , 5) la riforma della giustizia e 6) l'abolizione della legge Fornero con l'introduzione di quota 41. Non manca neanche una nota sentimentale quando, congedando il pubblico dei suoi fedelissimi, Salvini vuole rendere omaggio alla figura del fondatore della Lega: quell'Umberto Bossi, senza la cui azione nulla di ciò che è appena successo a Pontida sarebbe mai stato possibile: e chi dimentica le sue radici – sottolinea l'attuale erede del “Senatur” - non ha alcun futuro. Credits: "La Battaglia di Legnano" - Sailko (CC BY-SA 4.0)
A cura di Ferruccio Bovio Mentre da Monza Enrico Letta attacca la Lega, dichiarando che Pontida è ormai divenuta una provincia dell'Ungheria, dalla storica località in cui nel 1167 venne pronunciato il famoso Giuramento che diede origine alla Lega Lombarda, Matteo Salvini controbatte ironizzando sul nervosismo che il segretario del PD deve aver provato nel vedere le immagini delle decine di migliaia di militanti leghisti arrivati, da ogni regione, per prendere parte a quello che, da sempre, è il più tradizionale dei raduni leghisti. Comunque, poiché a riempire il classico “pratone” di Pontida è tutta gente educata, Salvini si sente di mandare un “bacione” al leader del Partito Democratico. La manifestazione si svolge al termine di una settimana caratterizzata da più di una presa di distanza del “capitano” da alcune posizioni assunte da Giorgia Meloni: Salvini lo sa e cerca, quindi, di presentare al suo elettorato un'immagine tranquillizzante dello schieramento di centro destra, affermando che lui “con Giorgia e con Silvio”, va d'accordo praticamente su tutto ed è, pertanto, convinto del fatto che, domenica prossima, nascerà finalmente un esecutivo ”serio, stabile e coerente “ e che sarà – anche se la cosa ci sorprende abbastanza - molto più rispettato e credibile all'estero. Sul palco del comizio sono presenti tutti i big del partito, ministri e governatori compresi, ai quali viene fatto firmare un impegno congiunto (quasi a voler richiamare l'antico “giuramento”) a realizzare sei obbiettivi fondamentali che sono: 1) lo stop ai rincari delle bollette energetiche, 2) l'autonomia, 3) la flat tax con la pace fiscale, 4) l'interruzione degli sbarchi , 5) la riforma della giustizia e 6) l'abolizione della legge Fornero con l'introduzione di quota 41. Non manca neanche una nota sentimentale quando, congedando il pubblico dei suoi fedelissimi, Salvini vuole rendere omaggio alla figura del fondatore della Lega: quell'Umberto Bossi, senza la cui azione nulla di ciò che è appena successo a Pontida sarebbe mai stato possibile: e chi dimentica le sue radici – sottolinea l'attuale erede del “Senatur” - non ha alcun futuro. Credits: "La Battaglia di Legnano" - Sailko (CC BY-SA 4.0)
A cura di Ferruccio Bovio Mentre da Monza Enrico Letta attacca la Lega, dichiarando che Pontida è ormai divenuta una provincia dell'Ungheria, dalla storica località in cui nel 1167 venne pronunciato il famoso Giuramento che diede origine alla Lega Lombarda, Matteo Salvini controbatte ironizzando sul nervosismo che il segretario del PD deve aver provato nel vedere le immagini delle decine di migliaia di militanti leghisti arrivati, da ogni regione, per prendere parte a quello che, da sempre, è il più tradizionale dei raduni leghisti. Comunque, poiché a riempire il classico “pratone” di Pontida è tutta gente educata, Salvini si sente di mandare un “bacione” al leader del Partito Democratico. La manifestazione si svolge al termine di una settimana caratterizzata da più di una presa di distanza del “capitano” da alcune posizioni assunte da Giorgia Meloni: Salvini lo sa e cerca, quindi, di presentare al suo elettorato un'immagine tranquillizzante dello schieramento di centro destra, affermando che lui “con Giorgia e con Silvio”, va d'accordo praticamente su tutto ed è, pertanto, convinto del fatto che, domenica prossima, nascerà finalmente un esecutivo ”serio, stabile e coerente “ e che sarà – anche se la cosa ci sorprende abbastanza - molto più rispettato e credibile all'estero. Sul palco del comizio sono presenti tutti i big del partito, ministri e governatori compresi, ai quali viene fatto firmare un impegno congiunto (quasi a voler richiamare l'antico “giuramento”) a realizzare sei obbiettivi fondamentali che sono: 1) lo stop ai rincari delle bollette energetiche, 2) l'autonomia, 3) la flat tax con la pace fiscale, 4) l'interruzione degli sbarchi , 5) la riforma della giustizia e 6) l'abolizione della legge Fornero con l'introduzione di quota 41. Non manca neanche una nota sentimentale quando, congedando il pubblico dei suoi fedelissimi, Salvini vuole rendere omaggio alla figura del fondatore della Lega: quell'Umberto Bossi, senza la cui azione nulla di ciò che è appena successo a Pontida sarebbe mai stato possibile: e chi dimentica le sue radici – sottolinea l'attuale erede del “Senatur” - non ha alcun futuro. Credits: "La Battaglia di Legnano" - Sailko (CC BY-SA 4.0)
«Entro i primi cento giorni bloccheremo la legge Fornero per fare quota 41, riattiveremo subito i decreti sicurezza, ci occuperemo di autonomia regionale, imposteremo i primi passi per la Flat Tax. Il tutto senza dimenticare la pace fiscale, ormai non rinviabile». Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, in un'intervista a Il Tempo. Salvini ha poi ribadito la necessità di un provvedimento contro il caro energia: «Spero possa intervenire già il governo in carica perché siamo di fronte a una vera e propria emergenza e non possiamo aspettare».
00:00 Emergenza gas, pressing dei partiti, non si capisce bene per cosa. Cambiare regole e dare quattrini per Manca. 03:18 Confindustria, per imprese 40 miliardi di extracosti. 03:43 Campagna elettorale, […]
La previdenza sarà una delle prime grane del nuovo Governo, che dovrà correre per evitare dal 1° gennaio un ritorno integrale alla legge Fornero dopo l'esperienza ponte di Quota 102. Ecco cosa potrebbe accadere alle pensioni nei prossimi mesi
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In this episode Frank sits down with Diego Fornero, social media manager, journalist for Toro News and creator of The Invincibili Podcast to discuss all things Torino. They discuss how and why he supports Torino, growing up in Turin as a Torino fan, the legacy of Superga and Gigi Meroni, the problems that surround the club and its history, legacy and brand, what makes Torino so special and the creation of The Invincibili podcast series. Find Diego on Twitter: @diegofornero Find Frank on Twitter: @SerieA_Aust Follow The Gentleman Ultra: @GentlemanUltra Please don't forget to rate, review and share the podcast and thanks for listening.
Trumpet Night Each of these three Trumpet Players have incredible resumes and they also play in Gordon Goodwin's Big Phat Band together! Really great stories and some insights into trumpet playing, high notes, and who they are listening to now! Wayne Bergeron Wayne Bergeron is enjoying a career as one of the most sought-after musicians in the world. Studio sessions, film dates, international touring, jazz concerts, guest appearances, and clinics keep him busy not only in his hometown of Los Angeles, but worldwide. Maybe Grammy winning composer and bandleader, Gordon Goodwin said it best, “Wayne is a once in a lifetime lead trumpet player.” Waybe discusses his new smartphone App "Wayne Bergeron Playalong" - find it at - https://apps.apple.com/us/app/wayne-bergeron-play-along/id1578404590 Dan Fornero Six months after moving to Los Angeles in 1982, Dan toured for a year playing lead trumpet with Woody Herman, kickstarting his career as a freelance trumpet player. He has also played with Tom Jones, Brian Setzer, Al McKay, Phil Collins, Niel Diamond as well as the films Incredibles 2, Coco, La La Land, The Brothers Warner, Tag, Purl, CHiPs, Tangled, Horrible Bosses 2, Night School, Ferdinand, Sing, Rio 2, Despicable Me 2, Epic, Monster Trucks, Ice Age 3, Ice Age 2 Mike Rocha Gwen Stefanie, Panic at the Disco, Christina Aguilara, Bob Dylan, Gordon Goodwin's Big Phat Band & Little Phat Band, Jeff Bernat, Death from Above 1979 the Miguel Atwood-Ferguson Ensemble, the John Daversa Big Band, the Geoff Stradling Large Ensemble, the Alan Chan Big Band, and the Vardan Ovsepian chamber ensemble. He has his own album out with the Lappitt-Rocha Sextet called First Take. Find it on Apple Music at https://music.apple.com/us/album/first-take/1431368869 Mike also talkes about the Berklee Reserve Bookroom (playalongs). You can find it at https://lrweb.berklee.edu/resources/playalongs/ Wayne Bergeron – Trumpet Performed with: Jazz Round Table #19 Trumpet Night 3/8/22 Bio – Wayne Bergeron is enjoying a career as one of the most sought-after musicians in the world. Studio sessions, film dates, international touring, jazz concerts, guest appearances, and clinics keep him busy not only in his hometown of Los Angeles, but worldwide. Born in Hartford, Connecticut in 1958, Bergeron came to Los Angeles at age one, so considers himself a native Californian. Originally starting on French horn, he switched to trumpet in seventh grade and found he had natural upper register ability. Bergeron credits his junior high and high school teachers, Ron Savitt and Bob Smith, for molding his talent into practical working skills. Bergeron first caught the ear of many when he landed the lead trumpet chair with Maynard Ferguson's band in 1986. Bergeron can be heard on Maynard's recordings of Body and Soul, Big Bop Nouveau, Brass Attitude, and The One and Only Maynard Ferguson. Bergeron demonstrates daily why Maynard remarked, “Wayne is the most musical lead trumpet player I've had on my band.” As a sideman, Bergeron's list of recording credits reads like a who's who in contemporary jazz and pop, running the stylistic gamut from Ray Charles to Green Day. Other names include Panic, AT the Disco!, Katy Perry, Beyoncé, Barbra Streisand, Michael Buble, Mary J. Blige, Indina Menzel, Leslie Oden Jr., Herb Alpert, The Jonas Brothers, Burt Bacharach, The Dirty Loops, Seth MacFarlane, Natalie Cole, Celine Dion, Seal, Diana Krall, Tito Puente, Christina Aguilera, Dianne Reeves, Michael Bolton, Earth Wind & Fire, The Pussy Cat Dolls, My Chemical Romance, The Mars Volta, Chicago, Rosemary Cloony, Diane Schuur, Barry Manilow, Lee Ann Womack, Lou Rawls, Eric Marienthal, Kenny G., and David Benoit. Bergeron has worked on over 450 TV & motion picture soundtracks. A partial list of film credits include Minions 2:The Rise of Gru, Soul, Ford vs. Ferrari, Toy Story 4, Frozen 1, 2, Despicable Me 1, 2, and 3, Secret Life of Pets 1, 2,
Il Fatto di domani. Draghi è sotto pressione: la maggioranza blocca l'iter delle riforme, ora chi glielo dice all'Europa. Lavoro, dopo le sberle della Consunta c'è ancora troppa riforma Fornero. E le altre notizie che troverete in edicola