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Buone notizie arrivano dalla ricerca sulla Leucemia Mieloide acuta, un particolare tipo di tumore che si sviluppa rapidamente nel midollo osseo e che interessa le cellule del sangue. Secondo uno studio dell’Ematologia del Sant’Orsola di Bologna e pubblicato su Nature Communications le cellule malate sarebbero in grado di comunicare tra loro, scambiandosi delle informazioni attraverso una sorta di «messaggio in codice». È proprio facendosi guidare dalle “parole” di questa specie di linguaggio che i ricercatori potrebbero, raccogliere informazioni preziose per migliorare le terapie e rendere la diagnosi sempre meno invasiva. A Obiettivo salute il commento del dott. Antonio Curti, responsabile del gruppo di ricerca.
MILANO (ITALPRESS) - Attacchi di panico, il rapporto tra ormoni e coagulazione nelle diverse fasi di vita della donna e giornalismo sportivo: sono i temi della cinquantunesima puntata di Medicina Top. Marco Klinger intervista Giampaolo Perna, professore ordinario di psichiatria all'Humanitas University e Direttore del Mental Health Center del gruppo Humanitas; Lidia Rota, specialista in Ematologia e Malattie cardiovascolari da trombosi e nel 1987 ha fondato ALT - Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari di cui è presidente; Flavio Vanetti, scrittore e giornalista sportivo.fsc/gsl
ROMA (ITALPRESS) - Papa Francesco ha ricevuto in Udienza privata una nutrita rappresentanza della comunità dell'Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma, che in occasione dei 55 anni dalla sua fondazione è giunta da ogni parte d'Italia. Presenti oltre 3.000 volontari delle 83 sezioni territoriali AIL. Insieme a pazienti, familiari, medici, operatori sanitari, psicologi, ricercatori e sostenitori hanno affollato l'Aula Paolo VI per incontrare il Pontefice. “Insieme illuminiamo il futuro” è il messaggio scelto da AIL per la giornata. E Papa Francesco ha sottolineato proprio l'importanza di questa immagine, in un mondo in cui “la malattia fa precipitare le persone e le famiglie nel buio del dolore e dell'angoscia”.f04/sat/gtr
ROMA (ITALPRESS) - Papa Francesco ha ricevuto in Udienza privata una nutrita rappresentanza della comunità dell'Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma, che in occasione dei 55 anni dalla sua fondazione è giunta da ogni parte d'Italia. Presenti oltre 3.000 volontari delle 83 sezioni territoriali AIL. Insieme a pazienti, familiari, medici, operatori sanitari, psicologi, ricercatori e sostenitori hanno affollato l'Aula Paolo VI per incontrare il Pontefice. “Insieme illuminiamo il futuro” è il messaggio scelto da AIL per la giornata. E Papa Francesco ha sottolineato proprio l'importanza di questa immagine, in un mondo in cui “la malattia fa precipitare le persone e le famiglie nel buio del dolore e dell'angoscia”.f04/sat/gtr
Giuseppe Remuzzi"Le sanguisughe di Giulietta"E altre storie sul progresso (e le contraddizioni) della medicinaSolferino Libriwww.solferinolibri.itBergamo ScienzaTrapianto d'organi: da dove siamo partiti e dove vorremmo (forse) arrivarecon Giuseppe Remuzzi, Giorgina Piccoli, Michele ColledanVenerdì 11 settembre 2024Sono passati quasi 60 anni dal primo trapianto di organi in Italia: il 3 maggio 1966, a Roma venne effettuato il primo trapianto italiano di rene, su una ragazza di 17 anni. Il racconto degli anni straordinari di ricerca e sperimentazione per salvare vite umane, dai reni di scimpanzè al dibattito pubblico sulla donazione di organi. Fino ad arrivare alle innovazioni e alle nuove prospettive di oggi.Cosa ci insegna la storia di Giulietta, la figlia di Manzoni curata con le sanguisughe? E quella del «macellaio» che operò la regina Vittoria per un ascesso all'ascella? È ancora valido il paradosso di Veronesi? E perché Steve Jobs ha aspettato ad operarsi dopo aver scoperto per caso di avere un tumore? Sono solo alcune delle storie ordinarie e straordinarie raccontate in questo libro per spiegare la complessità del progresso in medicina, i giganteschi passi avanti nella scienza ma anche i drammatici passi indietro nella vita reale di medici, infermieri, esami e farmaci. È la contraddizione del mondo in cui viviamo dove si fanno trapianti impensabili fino a poco tempo fa ma è sempre meglio non ammalarsi a Natale, o di lunedì. Dove lo studio del DNA schiude infinite possibilità ma non si fanno dormire a sufficienza i pazienti. Dove il tempo medio dedicato da un dottore al suo ammalato è di soli otto minuti e la vita umana vale meno di quella di un'automobile.Il realismo della conoscenza che il Direttore dell'Istituto Mario Negri infonde a piene mani in queste pagine, insieme all'erudizione e agli aggiornamenti più affascinanti sulle ricerche più recenti, è la cura migliore per guarire dalle illusioni e aprire gli occhi sul passato e il presente della nostra salute, del sistema sanitario, dei robot che ci curano, dei capisala stressati, delle cure palliative, delle trasfusioni e di molto altro che riguarda tutti noi molto da vicino.Giuseppe Remuzzi è dal 2018 direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. Laureato in Medicina e specializzato in Ematologia e Nefrologia, è diventato primario nel 1999. È professore Ordinario «per chiara fama» dell'Università Statale di Milano, collabora come docente di Nefrologia con diverse università italiane e scrive per il «Corriere della Sera». Con Solferino ha pubblicato Le impronte del signor Neanderthal (prima edizione 2021) e Le monetine di Roosevelt (2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Negli ultimi trent’anni, grazie alle innovazioni nel campo della biologia, della genetica e dell’informatica, sono stati fatti importanti passi avanti in questa direzione. E’ per questo che sempre più spesso sentiamo parlare di medicina personalizzata. Ma che cosa s’intende quando si usa questa espressione? Ne parliamo a Obiettivo Salute risveglio con il prof. Paolo Corradini, Presidente Società Italiana di Ematologia, Direttore della Divisione di Ematologia Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e Università degli Studi di Milano
Il 21 maggio è la 19ma Giornata Nazionale per la lotta contro Leucemie, linfomi e mieloma, un’occasione per parlare di diagnosi, cura e dei avanti fatti dalla ricerca. A Obiettivo Salute il commento del Prof. Paolo Corradini, Presidente SIE (Società Italiana di Ematologia), Direttore della Divisione di Ematologia Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, Cattedra di Ematologia Università degli Studi di Milano.
Clara Camaschella"La donna del ferro"Neos Edizioniwww.neosedizioni.it“Sono considerata una delle rare donne che hanno fatto carriera in medicina alla fine degli anni Novanta”.Così inizia il racconto di Clara Camaschella. Dalla Valsesia degli anni Sessanta alla Facoltà di Medicina di Torino negli anni Settanta e, dopo una borsa di studio oltreoceano, una lunga, prestigiosa, ma molto faticosa e complessa carriera scientifica alla scoperta dei misteri del sangue e… del ferro. L'autobiografia di Clara Camaschella è un racconto di vita e lavoro dove, con ironia e leggerezza e un linguaggio schietto ma rigoroso, si affrontano anche tematiche complesse (il superamento di un handicap, la malattia), in particolare le difficoltà delle donne ad affermarsi negli ambienti universitari a causa del maschilismo. Clara Camaschella cresce in un mondo provinciale fatto di religione, suore, colonie estive e Azione Cattolica. Al liceo confida al suo diario le paure e la voglia di prendere in mano il proprio futuro La scelta della Medicina, all'Università di Torino, le fa scoprire un mondo nuovo i cui orizzonti si amplieranno ulteriormente durante uno stage negli Stati Uniti condiviso con colui che diventerà suo marito. Nel 1991 all'Ospedale San Luigi di Orbassano, secondo polo didattico dell'Università di Torino, inizia ad occuparsi della genetica molecolare dell'emocromatosi (“È stato l'inizio di un'avventura molto bella che ha portato a capire la fisiologia del metabolismo del ferro e la sua sregolazione nelle malattie”). La sua carriera, prima a Torino poi a Milano, sarà una corsa ad ostacoli (“Quando il Consiglio di Facoltà si restringeva ai soli professori ordinari noi donne rappresentavamo sempre uno sparuto gruppetto, al san Raffaele ci si poteva contare sulle dita di una mano!). Ordinaria di Medicina Interna all'Università di Torino, dal 2004 ha ricoperto lo stesso ruolo all'Università Vita Salute San Raffaele di Milano, passando da un'attività prevalentemente clinica alla ricerca scientifica. “L'importante è chiedere molto a noi stessi indipendentemente dai risultati”: il mantra che le è stato ripetuto più volte è diventato regola di vita, consentendole di diventare figura di prestigio in ambito medico scientifico internazionale per le sue ricerche sul metabolismo e le patologie del ferro. Ha coordinato con successo due gruppi di ricerca, prima a Torino, poi a Milano. Grazie ai risultati e alle collaborazioni ha ottenuto premi prestigiosi, è stata Presidente della Società Internazionale per lo studio del ferro in Biologia e Medicina (BioIron), membro del board di riviste internazionali e di società scientifiche sia in Europa, sia negli Stati Uniti. “Nel caso di cariche elettive ho battuto uomini che consideravo molto più capaci di me, purtroppo sempre con il sospetto di aver vinto solo perché donna”. Clara Camaschella, nata a Varallo nel 1948, dopo la maturità classica si è laureata in Medicina a Torino e poi specializzata in Medicina Interna e in Ematologia. Una carriera legata a Torino dove ha svolto attività clinica alle Molinette e al San Luigi di Orbassano. Ordinaria di Medicina Interna dal 2000, dal 2004 ha ricoperto lo stesso ruolo all'Università Vita Salute San Raffaele di Milano. Responsabile di una Unità di Ricerca sul metabolismo del ferro è stata vicedirettrice della Divisione Genetica e Biologia Cellulare dell'IRCCS Ospedale San Raffaele. Autrice di duecentottanta pubblicazioni scientifiche e collaborazioni a testi internazionali, ha fatto parte del Board della società di Ematologia americana ASH e dell'europea EHA e Presidente della Società Internazionale per lo studio del ferro BioIron. Ha ricevuto premi scientifici come la Ham Wasserman lecture e il Jean Bernard life time achievement award Sposata con Federico Caligaris Cappio, dopo molti anni a Torino, ora vive a San Felice di Segrate (Milano). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
ROMA (ITALPRESS) - "Una rete tra i centri di ematologia che venga veramente presa in carico e facilitata nel suo funzionamento dalle istituzioni". E' l'auspicio espresso da Marco Vignetti, presidente Fondazione Gimema, a margine del primo Summit di Salutequità.f04/mgg/gtr
A Obiettivo Salute ospite il prof. Paolo Corradini, Direttore Ematologia Istituto Nazionale Tumori di Milano e professore di Ematologia all'Università di Milano. Con l'esperto parliamo di buone notizie per quando riguardo la cura dei linfomi. 100 pazienti trattati con le cellule CAR – T. I risultati la confermano come una terapia salvavita
Alla tavola della bufala in tavola l’apertura è dedicata alla pizza. Lunedì 17 gennaio è stata infatti il Pizza Day. Come inserirla nel menù settimanale? Ne parliamo con la dottoressa Stefania Ruggeri, ricercatrice Crea Come fare il pieno di energia a tavola? Con Enzo Spisni, professore all'Università di bologna e direttore del Laboratorio di Fisiologia traslazionale e Nutrizione all'Università di Bologna e autore di “I magnifici 20 per le tue difese” Novità dalla ricerca. Con Filippo de Braud, Direttore del Dipartimento di Oncologia ed Ematologia presso INT e Professore Ordinario presso l’Università di Milano, per parlare della dieta ipoglicemizzante. E poi con il prof. Antonio Moschetta, Ordinario di Medicina Interna all'Università di Bari, ricercatore Airc, parliamo di una ricerca che mette in relazione intestino e obesità Per la rubrica “aggiungi un posto a tavola” ospitiamo la dott.ssa Roberta Fiorino, Laureata Unimore al Max Planck Institute, uno dei più importanti istituti di ricerca del mondo e poi Gigi Dariz, titolare del ristorante Da Aurelio di Passo Giau di Cortina, che ha cucinato per i bambini dell’asilo Cortina che causa personale positivo non avrebbero avuto la mensa
Carolina Di Domenico inizia ad ascoltare i pensieri che Eleonora ha registrato nel suo diario audio. In quei file Eleonora ripercorre i punti salienti della sua malattia - un linfoma primitivo del mediastino, ora in remissione completa - e racconta quali sono le cose che adesso, dopo questa esperienza, vede in maniera diversa. Viene intervistato il professor Fabio Ciceri, primario di Ematologia e Trapianto di Midollo Osseo e Oncoematologia al IRCCS Ospedale San Raffaele, che spiega in cosa consiste la terapia a cui si è sottoposta Eleonora. Le voci di Carolina Di Domenico e quella di Eleonora si alternano e si rincorrono.Ep.2 fuori giovedì 16 dicembre
A Obiettivo Salute risveglio torniamo a occuparci della salute del nostro cuore, soprattutto ora che le temperature iniziano a essere fredde. Al microfono di Nicoletta Carbone l’intervento della dottoressa Lidia Rota Vender, Specialista in Ematologia e Malattie cardiovascolari da Trombosi e presidente di ALT
“Occhi aperti sulla trombosi” questo il tema della Giornata Mondiale contro la Trombosi che cade proprio oggi mercoledì 13 ottobre. Ne parliamo a Obiettivo Salute con la dottoressa Lidia Rota Vender, Specialista in Ematologia e Malattie cardiovascolari da Trombosi e presidente di ALT
Sei giovani ed hai la pressione alta? Proteggi la salute del tuo cervello. Questa raccomandazione arriva da nuova ricerca pubblicata oggi su Hypertension, rivista dell'American Heart Association. A Obiettivo Salute il commento della dottoressa dottoressa Lidia Rota Vender, Presidente di ALT (Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari) e Specialista in Ematologia e Malattie cardiovascolari da Trombosi
Intervista al Dottor Domenico Mastrangelo - Puntata del 15 Settembre 2021Medico specializzato in Ematologia, Oncologia e Oftalmologia. Ha lavorato come responsabile della Farmacologia Clinica presso il dipartimento di ricerca di una nota azienda senese, produttrice di farmaci e vaccini, e si è anche diplomato Omeopata.
Come reagisce il nostro cuore alle temperature elevate? Ne parliamo a Obiettivo Salute con la dottoressa Lidia Rota Vender, Specialista in Ematologia e Malattie cardiovascolari da Trombosi e Presidente di ALT (Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari)
Possiamo vedere stelle lontane, ma non abbiamo un metodo affidabile per vedere dove brilla la luce della coscienza nel mondo intorno a noi. Perché la coscienza sparisce quando ci addormentiamo per poi ricomparire durante un sogno? È cosciente un uomo che esce dal coma, ma rimane immobile e muto per mesi o anni? Secondo una teoria recente, la coscienza dipende da uno speciale tipo di complessità nei circuiti neuronali. Anche questa teoria – come quella eliocentrica di Copernico – ha bisogno del suo cannocchiale, per essere falsificata o validata: una sonda magnetica che invia impulsi al cervello per registrare l'eco che esso produce. Oggi, queste misure ci aiutano a individuare la presenza di coscienza anche in cervelli isolati dal mondo esterno. Ci aiuteranno, domani, a capire come fa un chilo e mezzo di materia gelatinosa a ospitare l'universo di un sogno?
In questo audio il prezioso incontro con Lorenzo Canova storico dell'arte, docente e curatore e Patrizia Accorsi ematologa direttore del Dipartimento Oncologico Ematologico e Direttore di Medicina trasfusionale presso l'ospedale civile di Pescara. Con Lorenzo Canova e Patrizia Accorsi parliamo di arte e ricerca. Delle Le Muse inquietanti di De Chirico e della paura nelle opere d'arte. Della ricerca italiana eccellenza mondiale nella capacità di mettere al centro l'essere umano. L'intervista con Lorenzo Canova e Patrizia Accorsi è nel progetto Contemporaneamente a cura di Mariantonietta Firmani, il podcast pensato per Artribune. Incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà. Patrizia Accorsi direttore pro-tempore del Dipartimento Oncologico Ematologico della ASL di Pescara e Direttore di Medicina trasfusionale dell'ospedale civile di Pescara dipartimento di Ematologia, Medicina trasfusionale e biotecnologie, past Presidente della Società italiana di emaferesi e manipolazione cellulare (SIdEM). Un prestigioso incarico punto di riferimento di tutta la Medicina trasfusionale italiana; che avvalora il ruolo dell'Uoc di Medicina trasfusionale in ambito regionale e nazionale. dopo la laurea in medicina e chirurgia, Specializzazione in Ematologia clinica e di laboratorio. Si è occupata nell'ambito del trapianto emopoietico della mobilizzazione, raccolta e manipolazione “ex vivo” delle cellule staminali emopoietiche. Ha contribuito all'introduzione ed applicazione di metodiche per il trattamento di alcune patologie quali la “graft versus host disease nel paziente trapiantato” mediante fotochemioterapia extracorporea, aferesi selettiva per pazienti con gravi patologie del metabolismo lipidico. Diverse pubblicazioni la più recente quale autore di un “position paper” della Società italiana di Medicina trasfusionale e della Società Italiana di emaferesi e manipolazione cellulare sulla preparazione del plasma iperimmune nei pazienti con COVID-19. Componente in diversi tavoli di lavoro Nazionali (Ministero della Sanità, Centro Nazionale Sangue, Centro Nazionale Trapianti) riguardo temi di natura trasfusionale e raccolta di cellule staminali emopoietiche. Lorenzo Canova storico dell'arte, curatore e critico d'arte. Dottore di ricerca in Storia dell'arte presso l'Università di Roma “La Sapienza”, è professore associato di Storia dell'Arte Contemporanea presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione dell'Università degli Studi del Molise. Si occupa di arte moderna e contemporanea, con una particolare attenzione all'arte del Cinquecento romano, all'arte della seconda metà del Novecento e all'arte delle ultime generazioni italiane e internazionali. È fondatore e direttore dell'ARATRO – Archivio delle Arti Elettroniche- Laboratorio per l'Arte Contemporanea, Università degli Studi del Molise, Campobasso. Con ARATRO vince il bando SILLUMINA promosso dalla SIAE e dal MIBACT ottenendo il maggiore finanziamento nel Settore arti visive, performative e multimediali. Collabora con il Ministero Affari Esteri per la Collezione Farnesina e con la XV Quadriennale d'Arte di Roma. Ha curato diverse mostre in prestigiosi musei italiani e internazionali a Roma, Bruxelles, Nuova Deli, Belgrado, Kolkata, Sarajevo, Budapest, Varsavia, e molti altri. Ha pubblicato studi e saggi su Beato Angelico, Mark Rothko, Pier Paolo Pasolini, Giulio Carlo Argan, Afro, Alberto Burri, Damien Hirst sull'arte del Cinquecento romano, del Novecento, delle nuove generazioni di artisti italiani, seguendo, tra gli altri, il lavoro di Matteo Basilé, Angelo Bellobono, Manfredi Beninati, Vito Bongiorno, Marco Colazzo, Fabrice de Nola, Alberto Di Fabio, Arrigo Musti, Andrea Di Marco, Di Piazza, Stefania Fabrizi, Federico Lombardo, Adriano Nardi, Antonio Riello, Federico Solmi, Silvano Tessarollo, Marco Verrelli. Collabora con il quotidiano Avvenire. È componente del consiglio scientifico e del board della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.
Tensioni USA-Russia con Biden che, in un'intervista alla Abc, afferma di credere che Putin sia un assassino. Ne parliamo con Lucio Caracciolo, direttore di Limes. Ascoltiamo poi la testimonianza di una donna italiana vaccinata in Russia: si chiama Chiara Balistreri, è un'ingegnere e vive a Mosca da due anni. Sospette trombosi in seguito al vaccino AstraZeneca, Palù: “Mi aspetto nota dell’EMA sui rischi da assunzione di pillola contraccettiva”. Il commento di Sergio Siragusa, vicepresidente della Società Italiana di Ematologia. Pass vaccinale europeo: cos’è e come funziona? Lo chiediamo a Massimo Gaudina, capo rappresentanza e capo delegazione della Commissione Europea a Milano. In Sardegna petizione su change.org per vietare approdo a seconde case. Con noi Michele Zuddas, promotore della petizione.
Respinte le due mozioni di sfiducia nei confronti del Ministro della Giustizia Bonafede. Renzi: "Senza Italia Viva non c'è maggioranza". L'analisi della giornata politica da parte di Lina Palmerini del Sole 24 Ore. Uno studio del Policlinico di Milano su 800 donatori di sangue rivela un sommerso di contagiati prima del 21 febbraio. Con noi Luca Valenti, medico del Dipartimento di Medicina Trasfusionale ed Ematologia del Policlinico di Milano e Professore Associato di Medicina Interna presso l’Università degli Studi di Milano. "Autoscuole al via ma senza linee guida": è l'allarme di UNASCA (Unione Nazionale Autoscuole Studi Consulenza Automobilistica). Sentiamo il Segretario Generale, Emilio Patella. Trump: "Noi con più alto numero malati? Un onore". Ci colleghiamo con Marco Valsania, corrispondente da New York per Il Sole 24 Ore.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6130SE IL GOVERNO NON AVESSE VIETATO LE AUTOPSIE CI SAREBBERO STATI MENO MORTI DI CORONAVIRUS di Paolo GulisanoAdriano Trevisan, di Vo, provincia di Padova, aveva un triste record: essere il primo morto italiano di Covid-19. Era deceduto agli inizi dell'epidemia, il 21 febbraio scorso, a 78 anni. Ma dall'autopsia richiesta dalla Procura di Padova ed eseguita negli scorsi giorni uscirebbe un'altra verità: Trevisan presentava gravi patologie cronico-degenerative pregresse e il suo decesso, quindi, non sarebbe direttamente riconducibile al virus.Una conclusione che in realtà non ha niente di sorprendente: fin dall'inizio si è cercato di spiegare che il Coronavirus stava facendo quello che normalmente fanno nelle persone defedate, fragili, con gravi patologie, altri microrganismi, come i virus influenzali o le polmoniti batteriche. All'inizio dell'epidemia, l'Istituto Superiore di Sanità aveva provato a sottolineare che occorreva distinguere tra morti di Coronavirus e morti con Coronavirus, una distinzione fondamentale. Ma il premier Conte aveva messo immediatamente a tacere i vertici dell'Istituto: questa distinzione non andava fatta. I numeri dei morti dovevano levitare, per aumentare la paura.I MORTI NON MENTONOOggi, grazie all'esito di questa autopsia, forse l'opinione pubblica potrà capire di essere stata ingannata. L'autopsia è da sempre una soluzione risolutiva di molti dilemmi. C'è un modo di dire tra i medici legali che è il seguente: i morti non mentono. Le autopsie, se eseguite fin dall'inizio dell'epidemia, avrebbero immediatamente portato alla luce quello che era il modo con cui il virus agisce e danneggia l'organismo. Quando finalmente sono state eseguite un numero sufficiente di indagini autoptiche, è emerso un dato eclatante: il primo effetto del Covid 19 è la CID, Coagulazione Intravascolare Disseminata. Cioè la formazione di "grumi" nel sangue e di trombosi. Solo in seguito si verifica la polmonite interstiziale doppia.Abbiamo così capito che i trattamenti fino ad allora eseguiti negli ospedali, basati sulla ventilazione meccanica nelle terapie intensive, non erano risolutivi. Anzi: come ha spiegato il professor Valerio De Stefano, Professore Ordinario di Ematologia all'Università Cattolica l'infiammazione in generale, le infezioni dell'albero respiratorio, l'ospedalizzazione e il ricovero in terapia intensiva sono tutti fattori di rischio per trombosi. Preso atto di tutto ciò, si è cominciato ad utilizzare l'eparina, un vecchio farmaco anticoagulante che si è rivelato assai efficace. La diminuzione della mortalità da Covid la si deve anche a questo aggiustamento di terapia che è stato possibile da un'evidenza elementare: se so quali danni provoca il virus, posso agire impedendoglielo.IL GOVERNO PENSA PIÙ A SÉ STESSO CHE AI CITTADINIMa perché in Italia non sono state fatte sin dall'inizio le autopsie? Perché i cadaveri venivano immediatamente inviati alle cremazioni? La risposta è: perché le aveva vietate il Governo. Il tutto è nero su bianco nella circolare "Indicazioni emergenziali connesse ad epidemia Covid-19 riguardanti il settore funebre, cimiteriale e di cremazione" della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, firmata dal segretario generale Giuseppe Ruocco e inviata a tutti i destinatari competenti, dalla Protezione civile, all'associazione dei Comuni, dagli ordini dei medici e delle professioni infermieristiche e dei farmacisti alle Regioni. È un aggiornamento di inizio maggio di norme varate dallo stesso ufficio sin dal 22 febbraio e ribadite il 17 e il 29 marzo. Al punto C, intitolato Esami autoptici e riscontri diagnostici, si legge al paragrafo 1: "Per l'intero periodo della fase emergenziale non si dovrebbe procedere all'esecuzione di autopsie o riscontri diagnostici nei casi conclamati Covid 19, sia se deceduti in corso di ricovero presso un reparto ospedaliero sia se deceduti presso il proprio domicilio".Per quale motivo "non si dovrebbe procedere" a tali importantissimi riscontri? Occorre sottolineare che con il decesso cessano le funzioni vitali e si riduce nettamente il pericolo di contagio (infatti la trasmissione del virus è prevalentemente per droplets e per contatto) e che il paziente deceduto, a respirazione e motilità cessate, non è fonte di dispersione del virus nell'ambiente. Quindi quali eventuali motivi precauzionali potevano avere indotto a dare il divieto per le autopsie? Nessuna. Inoltre la circolare arrivava addirittura a limitare l'intervento della legge. Al punto 2, infatti, con riferimento a un eventuale interesse e intervento della magistratura si prescrive che "L'autorità giudiziaria potrà valutare, nella propria autonomia, la possibilità di limitare l'accertamento alla sola ispezione esterna del cadavere in tutti i casi in cui l'autopsia non sia strettamente necessaria". La sola ispezione esterna evidentemente non può fornire indicazioni precise sulla causa del decesso.Bastava dunque fare da subito l'autopsia ai primi deceduti da Covid per individuare subito i migliori percorsi clinici e terapeutici, ma non è stato fatto. Un errore che ha pesato enormemente sul bilancio di questa epidemia.
A cosa serve conservare il sangue cordonale? E perché in Italia è consentita solo la donazione per fini altruistici?
Una puntata malata che si divide tra pizze fredde, sviluppi recenti nell'oncoematologia e futuro delle scorie nucleari.
Anemia da carenza di ferro; Prof. Adriano Venditti, Docente di Ematologia, Università Tor Vergata - Roma. Interagire con l'opera d'arte: Rebecca Russo, psicologa e psicoterapeuta, ricercatrice scientifica, Professore del Corso di Alta Formazione Videoinsight, Università di Bologna
Allergie primaverili: Dott.ssa Donatella Macchia, allergologa e immunologa, Ospedale S.Giovanni di Dio, Firenze. I progressi della ricerca scientifica in campo ematologico: Prof. Sergio Amadori, Ordinario di Ematologia, Policlinico Tor Vergata di Roma e Vice presidente AIL
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Campagna Ail: Prof. Franco Mandelli, Professore Emerito di Ematologia e Presidente dell'AIL. Alimentazione in gravidanza: Prof. Piero Antonio Angelucci, Ginecologo ostetrico presso l'Ospedale S.Giovanni Carabita dei Fatebenefratelli all'Isola Tiberina di Roma
Anemia: Prof. Adriano Venditti, Docente di Ematologia, Università Tor Vergata - Roma. "L'antispocchia - Come ho imparato a difendermi dagli arroganti", libro scritto da Fulvio Scaparro, psicoterapeuta
Interview with Luigi Zinzani, Associate professor of Hematology, Instituto di Ematologia e Ocologia, Medical University of Bologna, Bologna, Italy. Dr. Zinzani discusses the topic 'HCL New treatments'.The interview is led by Shaun McCann, Chair of EHATol Unit, Member of EHA Education Committee.
Interview with Luigi Zinzani, Associate professor of Hematology, Instituto di Ematologia e Ocologia, Medical University of Bologna, Bologna, Italy. Dr. Zinzani discusses the topic 'HCL New treatments'.The interview is led by Shaun McCann, Chair of EHATol Unit, Member of EHA Education Committee.
-MALATTIE RARE 1: Nuove prospettive per i pazienti con malattia da accumulo lisosomiale, grazie a diagnosi precoce, terapia enzimatica e assistenza domiciliare. -MALATTIE RARE 2: Orphan Europe sceglie la strada del volontariato con Dynamo Camp, campo di terapia ricreativa, primo in Italia, aperto tutto l’anno e appositamente strutturato per bambini e ragazzi dai 7 ai 17 anni sia italiani che stranieri affetti da patologie gravi o croniche principalmente oncoematologiche e neurologiche. -NUMERO VERDE PER IL SANGUE: La SIE, la Società Italiana di Ematologia, riconferma anche quest'anno il suo impegno nel promuovere il Numero Verde 800.550.952: uno sportello telefonico gratuito, realizzato con il supporto di Novartis, che ha già risposto a centinaia di chiamate di pazienti e familiari di tutta Italia. -CUORE: Nuova terapia contro l'infarto. Per chi è affetto da Sindrome Coronarica Acuta (SCA) è disponibile anche in Italia il ticagrelor, un antiaggregante piastrinico di nuova generazione efficace nel ridurre il rischio combinato di infarto miocardico, morte cardiovascolare, ictus.