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Glam & Grow - Fashion, Beauty, and Lifestyle Brand Interviews
Redefining Beauty with the (F)actuals,™ Science, and Joy with Parëva™ Founder and Scientist, Smitha Rao

Glam & Grow - Fashion, Beauty, and Lifestyle Brand Interviews

Play Episode Listen Later Mar 31, 2025 51:51


Parëva™ is redefining skin longevity with clinically crafted™ solutions powered by science and innovation. Founded by scientist and industry leader Smitha Rao, Parëva merges cutting-edge R&D with strategic brand building to create transformative skincare. At its core is the exclusive Molecur 3™ technology, a Nobel-inspired, non-GMO plant-stem cell innovation that supports exosomes and NAD+ to reverse visible signs of aging. The brand's 3-step routine—Prevent, Restore, Prep—delivers targeted results. Clinically tested, dermatologist-approved, and free from 2,700+ questionable chemicals, Parëva blends groundbreaking science with uncompromising safety for extraordinary transformation.In this episode, Smitha also discusses:The latest breakthrough technologies in skincareTheir mission: to redefine beauty with transparency, science, and joyTransformative before & afters as soon as 4 weeksRadical transparency and the (F)actuals™We hope you enjoy this episode and gain valuable insights into Smitha's journey and the growth of www.parevabeauty.com. Don't forget to subscribe to the Glam & Grow podcast for more in-depth conversations with the most incredible brands, founders, and more.Be sure to check out Pareva at www.parevabeauty.com and on Instagram at @parevabeautyRated #1 Best Beauty Business Podcast on FeedPostThis episode is brought to you by WavebreakLeading direct-to-consumer brands hire Wavebreak to turn email marketing into a top revenue driver.Most eCommerce brands don't email right... and it costs them. At Wavebreak, our eCommerce email marketing agency helps qualified brands recapture 7+ figures of lost revenue each year.From abandoned cart emails to Black Friday campaigns, our best-in-class team manage the entire process: strategy, design, copywriting, coding, and testing. All aimed at driving growth, profit, brand recognition, and most importantly, ROI.Curious if Wavebreak is right for you? Reach out at Wavebreak.co

marketing con @gluca
[È l'ultimo venerdì] Il presepe di marketing 2024

marketing con @gluca

Play Episode Listen Later Dec 20, 2024 8:27


Ehi, prima di scrollare aspetta un attimo!Questa edizione ha un obiettivo speciale. Il ricavato della donasponsorizzazione a Emergency pro-Gaza di questa settimana (750 euro) è stato versato da Veralab. Io ci aggiungerò di mio altri 250 euro. Super grazie, davvero. 2.000 euro a Emergency tra questa e l'edizione della settimana scorsa non sono niente male. Vorrei anche ringraziare tutti gli sponsor del 2024 che con il loro contributo mi hanno incentivato grandemente a mantenere viva, vegeta e puntuale questa newsletter. Sono lieto che qualcuno mi abbia scritto che lo spazio sia servito per trovare nuovi contatti.E infine ringraziare te, sì TE, che mi leggi. Mi meraviglio di quante e quanti siete, quasi ventimila. E del tempo che mi dedicate, anche con email e tutto il resto. Sei tra le circa 25.000 persone iscritte qui, su LinkedIn, Telegram e WhatsApp: grazie, spero che le 5,2 ore per scriverla ti siano state utili. A proposito, che ne dici di presentare il tuo brand nella newsletter? Dai un'occhiata per sponsorizzare nel 2025. Questa è l'ultima newsletter del 2024 e anche per questo un po' particolare. Riprende certi usi della cosiddetta blogosfera, in cui a fine anno si scriveva un raccontino “natalizio”. Se ne trovano ancora tracce sul blog di Squonk, ideatore e organizzatore della pubblicazione. Per chi fosse arrivato qui negli ultimi anni ricordo che qui, prima come blog e poi come newsletter, si scrive dal 2004, ed è una specie di fossile vivente stratificato di venti anni di trasformazione violenta, ma anche di cose che non cambiano mai (il post sul marketing della ferramenta potrei averlo scritto oggi).In generale sono contento di aver scritto – a vari livelli di qualità – per venti anni in modo serio ma non serioso. Avviso Veralab aka Cristina Fogazzi voleva fare la donazione pro-Emergency senza usare questo spazio della reclame, ma questa è una newsletter di marketing e quindi è obbligatorio. Quindi iscrivetevi alla sua newsletter, che è pure divertente, e istruttiva su come creare un legame con la propria comunità, e pigliatevi un coupon del 15%!Il presepe di [mini]marketing 2024Era di nuovo la notte del 24 dicembre nella città di Marketing, ribattezzata New Marketing dopo che il nuovo product manager si era insediato. Aveva giustificato il cambio di nome per (a suo dire) dare visibilità al nuovo posizionamento strategico. Sotto ai cartelli stradali di New Marketing si leggeva ora “fai di più con Gemini AI, provalo ora gratis per 15 giorni!”. Google stava disperatamente cercando di vendere il suo prodotto del 2024 a tutti i personaggi del presepio. Ogni partecipante al presepio aveva ricevuto una pergamena con un codice per attivare la prova. Il panettiere se lo era trovato nel display del forno “crea pagnotte in dieci secondi con Gemini”. Ma lui niente, continuava a usare ChatGPT, perché suo nipote diceva che era meglio. In realtà, tutti stavano usando ChatGPT per qualunque cosa, e il presepe aveva assunto qua e là sentori particolari. Un cane da pastore aveva una zampa in più, ma era comunque contento perché “meglio una più che una in meno”. Il suo collega gli aveva fatto l'occhiolino: “Basta non averne sei eheh”. Qualcuno aveva creato con DALL-E una pista da sci, c'era stata una breve sollevazione popolare dei personaggi conservatori, come il tassista e il vicepresidente del presepio, molto ascoltati – non c'era mai stata la pista da sci al presepio! – ma poi gli Emirati l'avevano sponsorizzata e nessuno aveva più obiettato. Pareva anzi che anche la prossima edizione del presepe si sarebbe tenuta in Arabia Saudita, come i campionati di calcio. Qualcuno per scherzo aveva fatto sbucare un Godzilla dietro le colline, ma subito il prompt era stato bloccato.A ChatGPT era stato offerto quest'anno per acclamazione il ruolo di Giuseppe: tutti sapevano che era il vero padre del nuovo bambinello e del resto, ma facevano finta di credere all'altra storia, cioè che tutto il presepe fosse frutto della creatività delle agenzie preposte. Visti i rapporti, la madonna era impersonata da Microsoft: un pilastro della fede che nessuno voleva da sempre mettere in discussione. L'asinello Cloud come al solito presidiava il lavoro duro di riscaldamento dell'intero presepe, e tutti lo rispettavano, mentre il bue Telco se ne stava lì mesto, sempre a rimuginare di come il suo duro lavoro di trasporto non fosse mai stato riconosciuto davvero.Dopo anni di assenza, erano tornati i profeti delle crypto. Il cambiavalute ne aveva acquistati un po', un certo Giuda aveva comprato 30 denari in Bitcoin. Il pastore aveva venduto una pecora per un centesimo di una nuova crypto chiamata Starlink, diceva a tutti che quando il sei gennaio vedranno il nuovo Re Magio biondo e dalla pelle arancione capiranno perché. È sempre stato un tipo strano, il pastore sosteneva che il presepio fosse piatto, per esempio. O che l'angelo sopra alla capanna non volasse davvero. Di recente era stato visto con un personaggio discusso, che prima aveva cercato di imporre una nuova costosa carrozza con cavalli elettrici, poi si era comprato le stelline del cielo del presepe, poi qualcuno gli aveva venduto il servizio di scambio pergamene (nessuno lo usava più, dopo che erano nati dissing accesi tra i filosofi e i centurioni romani sull'apertura delle frontiere del presepe a nuove figure da altre scenografie “non comunitarie”). Costui ora sosteneva, spedendo una pergamena ogni quindici minuti, di essere un consigliere particolare dello stesso presunto nuovo re magio arancione.Non si erano ancora visti i Re Magi, in ritardo perché erano tornati ai cammelli abbandonando l'alta velocità – con cui sarebbero arrivati a febbraio. Come sempre carichi di oro, argento e quell'altra cosa che non ricorda mai nessuno, arrivavano da regni chiamati EMEA, APAC, NAMER (quello arancione). Il tizio dall'Asia, APAC appunto, portava ogni anno roba che nessuno ricorda, ma prodotta miracolosamente in serie e a prezzi bassissimi. Un anno si faceva chiamare Temu. L'anno prima Shein, l'anno prima AliExpress. Quest'anno con un colpo di Stato un tizio chiamato Vinted aveva usurpato il re magio EMEA. Dopo un attimo di sorpresa, il responsabile della CSR del presepe aveva dato la sua approvazione. Con Vinted nel presepe si sentivano tutti più buoni – e il solito vestito di Prada di Maria era costato molto meno. Quello NAMER avrebbe portato il solito argento, ma dall'importo sarebbero state detratte le multe annuali dell'Unione europea. Se lo volevano lì, o così o niente. Anche quest'anno erano assenti dei personaggi: il mugnaio e il fabbro avevano il contratto in smart, che non c'era mica bisogno – dicevano – di stare ventiquattro ore lì fermi e che il ruolo del lavoro andava ripensato. Altri erano assenti, si vedevano gli spazi vuoti, ma nessuno ricordava chi fossero. Si erano disiscritti citando la GDPR e di loro si erano perse le tracce. Non avevano nemmeno potuto avvisarli della convocazione 2024. Il personaggio sorpresa dell'anno scorso era diventato un riccone. L'anno scorso era stato pure divertente, quest'anno guardava tutti dall'alto in basso, e nessuno riusciva a staccargli gli occhi di dosso, come se fosse un ipnotizzatore. Canzonava per divertirsi i vecchi pastori boomer. «Sono un pastore boomer del presepe, certo che penso che ai miei tempi Gesù bambino lo si trovava senza bisogno del GPS.» Questi impazzivano nei commenti su Facebook. Dicevano, speranzosi, che un tribuno americano lo avrebbe tolto di mezzo presto. «Popolo della terra, gioite, nel 2025 è in arrivo una nuova stagione!». Era arrivata la cometa di Netflix. «Adesso sì che è un buon Natale!» dissero tutti in coro. Un venditore al mercato del pesce se ne uscì con «e felice Q5 2024!» rovinando un po' l'atmosfera. Ma tutto sommato, la felicità aleggiava nell'aria: anche quest'anno Erode, il garante della privacy del presepe, non si era visto.Nessuno aveva notato che il bambinello era la fotocopia sputata di Giuseppe. Solo osservandolo bene si poteva notare che aveva due piedi sinistri. Il marketing insegnato dai negoziantiPunctum: aziendaliTi ricordo che ilmarketinginsegnatodainegozianti.info è un progetto gonzo-collettivo a cui puoi contribuire senza pietà. No screenshot o inoltri social, solo foto vostre. Segnalazioni varie* La scorsa settimana ho parlato di etnografia e sociologia delle luminarie del Natale.* Ho partecipato alla trasmissione “Laser della Radio della Svizzera Italiana, condotta da Rachele Bianchi-Porro, sulla regressione infantile collettiva consumistica dei calendari dell'Avvento: il titolo della puntata è “Finestrelle sull'infanzia”. Si ascolta qui. Buone feste!Grazie ancora a Veralab. E se ti è piaciuta, inoltrala in giro.ci vediamo nel calendario nuovo, gluca Grazie a Daniela Bollini per la paziente correzione e a Cristina Portolano per i separatori. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit lettera.minimarketing.it

Zuppa di Porro
Centrale elettrica, e ti pareva: danno già la colpa al governo

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later Apr 10, 2024 11:54


Zuppa di Porro 10 aprile 2024: rassegna stampa quotidiana

Zuppa di Porro
Mosca, e ti pareva: Travaglio dà la colpa all’Ucraina

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later Mar 24, 2024 21:12


Zuppa di Porro 24 marzo 2024: rassegna stampa quotidiana

Tutti Convocati
Mou-Roma: zeru rinnovo?

Tutti Convocati

Play Episode Listen Later Dec 12, 2023


Mentre Ibra torna al Milan, Osimhen torna dall'Africa con un Pallone d'Oro e la speranza di qualificarsi alla prossima fase di Champions col Napoli. Pareva tornata anche la speranza di rinnovo di Mourinho con la Roma, ma il direttore del Corriere dello sport Ivan Zazzaroni non la pensa così... Intanto, con Leo Turrini sulla Pero-Cormano, accogliamo un altro campione di ritorno dall'India: convocato Simone Giannelli, capitano azzurro dell'Italvolley e fresco vincitore del Mondiale per club con la sua Sir Safety Volley Perugia.

Il Pollitico
Manovrando - Davide Giacalone

Il Pollitico

Play Episode Listen Later Oct 25, 2023 2:41


Pareva brutto aumentare il prelievo fiscale sulla benzina dopo avere promesso quel che non erapossibile, ovvero la cancellazione di tutte le accise, ma si ripresenta un ‘sempre verde' degli aumenti: quello del prezzo delle sigarette.

italia economia politica bilancio pareva davide giacalone
Parole di Storie - Storie di Paura, dal classico alla notte di Halloween
Caccia alle streghe Alitus Fetusum Sisters. Seconda puntata.

Parole di Storie - Storie di Paura, dal classico alla notte di Halloween

Play Episode Listen Later Dec 17, 2022 21:07


E dunque, quel coso o quella cosa, grande o piccola che fosse, era un animale vivo. Pareva un roditore topo gigante, no, forse era un castoro, ma aveva una coda grossa e lunga, allora sicuramente era una Nutria, sì, una Nutria Bianca… Bianca? Una Nutria Bianca, sì, che le inseguiva come fosse una belva feroce. Ma appena vide gli altri nel corridoio, ella si arrestò, si guardò intorno, furtiva, si avvicinò ansimando al gruppo e domandò: - Le avete viste? - Le abbiamo viste. - Quelle erano le tre streghe! Continue reading

Parole di Storie - Racconti
Caccia alle streghe nella casa dei mostri. Un racconto di Gaetano Marino. Seconda puntata

Parole di Storie - Racconti

Play Episode Listen Later Nov 30, 2021 21:07


[...] E dunque, quel coso o quella cosa, grande o piccola che fosse, era un animale vivo. Pareva un roditore topo gigante, no, forse era un castoro, ma aveva una coda grossa e lunga, allora sicuramente era una Nutria, sì, una Nutria Bianca… Bianca? Una Nutria Bianca, sì, che le inseguiva come una belva feroce. Ma appena vide gli altri nel corridoio, ella si arrestò, si guardò intorno, furtiva, si avvicinò ansimando al gruppo e domandò: - Le avete viste? - Le abbiamo viste. - Quelle erano le tre streghe… [...] Continue reading

Parole di Storie - Storie di Paura, dal classico alla notte di Halloween
Caccia alle streghe nella casa dei mostri. Un racconto di Gaetano Marino. Seconda puntata

Parole di Storie - Storie di Paura, dal classico alla notte di Halloween

Play Episode Listen Later Nov 30, 2021 21:07


[...] E dunque, quel coso o quella cosa, grande o piccola che fosse, era un animale vivo. Pareva un roditore topo gigante, no, forse era un castoro, ma aveva una coda grossa e lunga, allora sicuramente era una Nutria, sì, una Nutria Bianca… Bianca? Una Nutria Bianca, sì, che le inseguiva come una belva feroce. Ma appena vide gli altri nel corridoio, ella si arrestò, si guardò intorno, furtiva, si avvicinò ansimando al gruppo e domandò: - Le avete viste? - Le abbiamo viste. - Quelle erano le tre streghe… [...] Continue reading

Boris aveva previsto tutto
07 - Non pensare all'elefante, che dire sesso pareva brutto

Boris aveva previsto tutto

Play Episode Listen Later Oct 31, 2021 36:10


Quante volte al giorno pensate al sesso? Ecco, in questa puntata vi sfido a capire insieme perché questo non è un fattore considerato in ogni ricerca sociale. Per me un grave errore. Qui dentro, poi, ci sono Charles Manson, Veleno, Bibbiano e il Satanic Panic, alcuni temi che avevo affrontato in una puntata di Cronache dal Dopo-Bomba a cui vi rimando: finiamo in bellezza, con Non è la Rai.Enjoy the show!---Bibliografia pop:https://www.spreaker.com/episode/46899303https://www.spreaker.com/episode/46899316https://en.wikipedia.org/wiki/Barely_Legal_(Banksy)https://www.linkiesta.it/2018/07/non-pensate-allelefante-se-continuate-a-dire-che-salvini-e-un-razzista/https://en.wikipedia.org/wiki/Wild_Wild_Countryhttps://en.wikipedia.org/wiki/Once_Upon_a_Time_in_Hollywoodhttps://www.youtube.com/watch?v=vWW2SzoAXMohttps://en.wikipedia.org/wiki/Cyberpunk_(role-playing_game)https://en.wikipedia.org/wiki/Call_of_Cthulhu_(role-playing_game)https://www.youtube.com/watch?v=6SSE34ISm4chttps://en.wikipedia.org/wiki/1992_(TV_series)

BASTA BUGIE - Santi e beati
San Celestino V, l'eremita che rinunciò alla Cattedra di Pietro

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Jun 15, 2021 7:03


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6604SAN CELESTINO V, L'EREMITA CHE RINUNCIO' ALLA CATTEDRA DI PIETRO di Ermes DovicoPrima dell'incredibile successione di fatti che portò alla sua elezione a pontefice, quando aveva già 85 anni, san Celestino V (c. 1209-1296), al secolo Pietro Angelerio, detto Pietro da Morrone, aveva consacrato la sua esistenza a Dio vivendo per buona parte del tempo da eremita.Penultimo dei 12 figli di due contadini, Pietro mostrò fin dalla giovinezza l'attrazione per la vita ascetica. Dopo l'esperienza in un'abbazia benedettina, si orientò per la contemplazione di Dio nella solitudine: passò da un eremo all'altro e, intorno ai trent'anni, si ritirò in una caverna sul Monte Morrone (da cui il nome datogli dai contemporanei). Interruppe il suo eremitaggio solo per la preparazione al sacerdozio, che svolse a Roma. Dopo l'ordinazione sacerdotale riprese la sua vita contemplativa sui monti.L'EREMITA CHE FONDÒ DECINE DI MONASTERILa fama della sua santità attrasse diversi discepoli. Perciò il buon Pietro decise di fondare una congregazione, i cui membri vennero originariamente chiamati "fratelli di Santo Spirito" (dal nome di uno degli eremi da lui fondati) e in seguito alla canonizzazione del loro fondatore furono detti "celestini". Urbano IV diede la prima approvazione della nuova comunità nel 1263, riconoscendola come un ramo dell'Ordine benedettino. Nell'inverno di dieci anni più tardi, in vista del secondo concilio di Lione (che si proponeva tra l'altro di limitare la proliferazione di nuovi istituti religiosi), Pietro si recò a piedi nella città francese per parlare con Gregorio X. Il papa non solo confermò la congregazione ma chiese al santo di celebrare la Messa davanti agli altri Padri conciliari perché «nessuno ne era più degno».La sua congregazione si espanse fino a contare circa 600 membri, tra monaci e oblati, suddivisi in decine di monasteri. Pietro, che arrivò a fare quattro quaresime all'anno, guidò i suoi discepoli finché poté. Intorno al 1280, ormai avanti con l'età, affidò il timone a un confratello e ritornò a vivere da eremita tra la Majella e il Morrone. Pareva che la sua vita terrena dovesse concludersi su quei monti, e invece doveva ancora verificarsi qualcosa di impensabile. Il 4 aprile 1292 morì Niccolò IV e nello stesso mese si riunì il conclave, allora composto da soli 12 cardinali, per l'elezione del nuovo papa. Prima le divisioni tra i porporati, poi un'epidemia di peste, nella quale trovò la morte uno di loro, prolungarono il conclave a dismisura: trascorsi due anni, la sede pontificia era ancora vacante. In quel frangente arrivarono pure le pressioni di Carlo II d'Angiò, che aveva bisogno dell'avallo papale per un accordo con il re aragonese.DANTE SBAGLIAVA, NON FU VILTÀLo stesso Pietro scrisse al decano del collegio cardinalizio, profetizzando gravi castighi divini se non avessero in breve eletto il papa. I cardinali, infine, si accordarono sul suo nome. Inviarono dei messaggeri sul Morrone per ottenere il "sì" di Pietro, che, come riportò uno di loro, vestiva «una rozza tonaca» e apparve come «un uomo vecchio, attonito ed esitante per così grande novità». Con visibile sofferenza, dopo essersi sentito dire che avrebbe commesso peccato mortale in caso di rifiuto, l'eremita comunicò di accettare la carica. Il 29 agosto 1294 ricevette la tiara papale e assunse il nome di Celestino V. Il suo pontificato, subito influenzato dalle ingerenze di Carlo II d'Angiò e da alcuni uomini di curia disinteressati ai beni eterni, durò solo tre mesi e mezzo.A parte la concessione della "Perdonanza", un'indulgenza precorritrice del Giubileo, Celestino, catapultato a 85 anni in una situazione molto più grande di lui, prese delle decisioni infelici. Ma si rese conto del disordine che regnava nella Chiesa: «Dio mio, mentre regno sulle anime, ecco che perdo la mia», disse sconfortato. Domandò se per il diritto canonico fosse possibile la rinuncia al ministero petrino per ragioni legittime: gli fu risposto di sì, e il 13 dicembre 1294 lesse la sua rinuncia. Per questo molta critica ha individuato in lui il personaggio tratteggiato da Dante («colui che fece per viltade il gran rifiuto»), ma è evidente che Celestino agì in spirito di vera umiltà e amore per la Chiesa. Visse gli ultimi mesi rinchiuso in un castello, perché il suo successore Bonifacio VIII temeva che i propri rivali potessero contestare l'abdicazione di Celestino e servirsi di lui per uno scisma. Tornò alla casa del Padre intonando i Salmi. La sua causa per la canonizzazione fu avviata dallo stesso Bonifacio VIII. E si concluse - dopo l'ascolto di centinaia di testimoni - sotto Clemente V, che nel 1313 lo proclamò santo.

Outcast Popcorn
Disney va all-in, Mando in gita scolastica | Outcast Popcorn

Outcast Popcorn

Play Episode Listen Later Dec 15, 2020 74:59


Pareva una tranquilla serata di inizio dicembre e invece Disney ha annunciato centosettantadue progetti e ribadito che #fottesega noi al cinema ci andiamo ancora sereni. Andrea Maderna, Massimiliano Gallo, Francesco Tanzillo e il fantasma della forza di Andrea Peduzzi commentano la reazione di Christopher Nolan al giga-annuncio di Warner [01:00], poi commentano il Disney Investor Day 2020 [05:59] e poi dicono la loro sulla nuova puntata di The Mandalorian [01:03:05] Ci scusiamo per la qualità audio peggiore del solito: purtroppo c’era un problema col microfono del Maderna di cui ci siamo accorti solo a posteriori. Buon ascolto! Soundtraccia: Pengo (Locomotive Mix) - Andrea Babich

Outcast - Tutti i podcast
Disney va all-in, Mando in gita scolastica | Outcast Popcorn

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Play Episode Listen Later Dec 15, 2020 74:59


Pareva una tranquilla serata di inizio dicembre e invece Disney ha annunciato centosettantadue progetti e ribadito che #fottesega noi al cinema ci andiamo ancora sereni. Andrea Maderna, Massimiliano Gallo, Francesco Tanzillo e il fantasma della forza di Andrea Peduzzi commentano la reazione di Christopher Nolan al giga-annuncio di Warner [01:00], poi commentano il Disney Investor Day 2020 [05:59] e poi dicono la loro sulla nuova puntata di The Mandalorian [01:03:05] Ci scusiamo per la qualità audio peggiore del solito: purtroppo c’era un problema col microfono del Maderna di cui ci siamo accorti solo a posteriori. Buon ascolto! Soundtraccia: Pengo (Locomotive Mix) - Andrea Babich

Novelle per un anno,  Luigi Pirandello
Richiamo all’obbligo, una novella di Luigi Pirandello

Novelle per un anno, Luigi Pirandello

Play Episode Listen Later Sep 26, 2020 31:31


[...] Perché aveva la disgrazia, lui, d'essere «trasparente». Sicuro! E questa trasparenza sua riusciva esilarantissima a tutti gl'ipocriti foderati di menzogna. Pareva che la vista chiara, aperta, delle passioni, e fossero anche le piú tristi, le piú angosciose, avesse il potere di promuovere le risa in tutti coloro che o non le avevano mai provate o, usi com'erano a mascherarle, non le riconoscevano piú in un pover'uomo come lui, che aveva la sciagura di non saperle nascondere e dominare. Si rintanò in casa; si buttò vestito sul letto. Com'era pallida, com'era pallida quella poveretta, quand'egli le aveva recato l'involto delle paste! Cosí pallida e con quegli occhi smarriti nella pena, non era bella davvero. [...]

Novelle per un anno,  Luigi Pirandello
Il treno ha fischiato. Una novella di Luigi Pirandello

Novelle per un anno, Luigi Pirandello

Play Episode Listen Later Jul 2, 2020 23:51


Farneticava. Principio di febbre cerebrale, avevano detto i medici; e lo ripetevano tutti i compagni d'ufficio, che ritornavano a due, a tre, dall'ospizio, ov'erano stati a visitarlo. Pareva provassero un gusto particolare a darne l'annunzio coi termini scientifici, appresi or ora dai medici, a qualche collega ritardatario che incontravano per via: - Frenesia, frenesia. - Encefalite. - Infiammazione della membrana. - Febbre cerebrale. E volevan sembrare afflitti; ma erano in fondo cosí contenti, anche per quel dovere compiuto; nella pienezza della salute, usciti da quel triste ospizio al gajo azzurro della mattinata invernale.

Quarta Radio
Il treno ha fischiato. Una novella di Luigi Pirandello

Quarta Radio

Play Episode Listen Later Jul 2, 2020 23:51


Farneticava. Principio di febbre cerebrale, avevano detto i medici; e lo ripetevano tutti i compagni d'ufficio, che ritornavano a due, a tre, dall'ospizio, ov'erano stati a visitarlo. Pareva provassero un gusto particolare a darne l'annunzio coi termini scientifici, appresi or ora dai medici, a qualche collega ritardatario che incontravano per via: - Frenesia, frenesia. - Encefalite. - Infiammazione della membrana. - Febbre cerebrale. E volevan sembrare afflitti; ma erano in fondo cosí contenti, anche per quel dovere compiuto; nella pienezza della salute, usciti da quel triste ospizio al gajo azzurro della mattinata invernale.

Parole di Storie - Fiabe
Il grande serpente di mare. Una fiaba di Hans Christian Andersen

Parole di Storie - Fiabe

Play Episode Listen Later May 31, 2020 12:51


C'era una volta un piccolo pesce sgombro, che aveva milleottocento fratelli. Quei piccoli sgombri nuotavano tutti insieme, vicini tra loro, ma un giorno, mentre stavano tranquilli, cadde dall'alto una cosa lunga e pesante. Quella cosa si allungò sempre di più e ogni piccolo sgombro che gli capitava sotto rimaneva schiacciato. Pareva un grande serpente. Ci fu tanta paura, con fuggi fuggi di tutti. Dopo lo spavento gli sgombri cominciarono a incuriosirsi. Si guardarono intorno, e sul fondo videro quel grande serpente. Stava lì, lungo fin dove potevano vedere, ma loro non sapevano se e quanto fosse pericoloso. [...] Continue reading

Parole di Storie
Il grande serpente di mare. Una fiaba di Hans Christian Andersen

Parole di Storie

Play Episode Listen Later May 31, 2020 12:51


C'era una volta un piccolo pesce sgombro, che aveva milleottocento fratelli. Quei piccoli sgombri nuotavano tutti insieme, vicini tra loro, ma un giorno, mentre stavano tranquilli, cadde dall'alto una cosa lunga e pesante. Quella cosa si allungò sempre di più e ogni piccolo sgombro che gli capitava sotto rimaneva schiacciato. Pareva un grande serpente. Ci fu tanta paura, con fuggi fuggi di tutti. Dopo lo spavento gli sgombri cominciarono a incuriosirsi. Si guardarono intorno, e sul fondo videro quel grande serpente. Stava lì, lungo fin dove potevano vedere, ma loro non sapevano se e quanto fosse pericoloso. [...] Continue reading

Parole di Storie - Leggende
Il grande serpente di mare. Una fiaba di Hans Christian Andersen

Parole di Storie - Leggende

Play Episode Listen Later May 31, 2020 12:51


C'era una volta un piccolo pesce sgombro, che aveva milleottocento fratelli. Quei piccoli sgombri nuotavano tutti insieme, vicini tra loro, ma un giorno, mentre stavano tranquilli, cadde dall'alto una cosa lunga e pesante. Quella cosa si allungò sempre di più e ogni piccolo sgombro che gli capitava sotto rimaneva schiacciato. Pareva un grande serpente. Ci fu tanta paura, con fuggi fuggi di tutti. Dopo lo spavento gli sgombri cominciarono a incuriosirsi. Si guardarono intorno, e sul fondo videro quel grande serpente. Stava lì, lungo fin dove potevano vedere, ma loro non sapevano se e quanto fosse pericoloso. [...] Continue reading

Radio teatro
I teatri riaprono a giugno?

Radio teatro

Play Episode Listen Later May 23, 2020 4:48


Pareva tutto risolto, pareva tutto facile ma poi ci si è messa di mezzo la politica e come sempre tutto si è trasformato in un caos in cui non ci si racapezza più. Chi fa l'attore? Chi fa il pubblico? Chi è un professionista e chi è un simpatico dilettante? Dopo la nebbia la nebulosa... https://linktr.ee/teatrolafenice --- Send in a voice message: https://anchor.fm/teatrolafenice/message

Parole di Storie
La Luna. Una fiaba dei fratelli Grimm

Parole di Storie

Play Episode Listen Later May 11, 2020 10:09


C’era una volta un villaggio, dove la notte era sempre scura e buia e il cielo avvolgeva le case e il mondo come fosse un grande mantello nero. La luna, ahimé, da sempre non spuntava mai da dietro i monti e non c’era mai stata neppure una stella che brillasse in cielo. Pareva che dalla creazione del mondo quel villaggio avesse solo il buio della notte. [...] Continue reading

Parole di Storie - Fiabe
La Luna. Una fiaba dei fratelli Grimm

Parole di Storie - Fiabe

Play Episode Listen Later May 11, 2020 10:09


C’era una volta un villaggio, dove la notte era sempre scura e buia e il cielo avvolgeva le case e il mondo come fosse un grande mantello nero. La luna, ahimé, da sempre non spuntava mai da dietro i monti e non c’era mai stata neppure una stella che brillasse in cielo. Pareva che dalla creazione del mondo quel villaggio avesse solo il buio della notte. [...] Continue reading

Parole di Storie
La campana. Una fiaba di Hans Christian Andersen

Parole di Storie

Play Episode Listen Later Apr 26, 2020 12:22


Accadde una sera. Proprio in quelle strette vie della grande città, quando il sole tramontava e le nuvole luccicavano come fossero d’argento. In alto, su su, tra i camini delle case, si udiva arrivare un suono. Un suono strano, come fosse il rintocco di una campana. Lo si sentiva per un momento, lontano lontano, tra i rumori della città, e gli schiamazzi della folla che riempiva le strade. «Quello dovrebbe essere il tocco della campana che annuncia l’arrivo della sera, ora il sole calerà verso il suo giaciglio e riposerà» qualcuno diceva. Coloro che abitavano fuori città, dove le case avevano giardini e campi, vedevano il cielo del tramonto ancora più chiaro e splendido, e sentivano quel suono di campana, nitido e forte. Pareva che giungesse dal mezzo dell’odoroso bosco che stava d’intorno alla città. Tutti gli sguardi della gente erano rivolti verso quel punto sconosciuto. [...] Continue reading

Parole di Storie - Fiabe
La campana. Una fiaba di Hans Christian Andersen

Parole di Storie - Fiabe

Play Episode Listen Later Apr 26, 2020 12:22


Accadde una sera. Proprio in quelle strette vie della grande città, quando il sole tramontava e le nuvole luccicavano come fossero d’argento. In alto, su su, tra i camini delle case, si udiva arrivare un suono. Un suono strano, come fosse il rintocco di una campana. Lo si sentiva per un momento, lontano lontano, tra i rumori della città, e gli schiamazzi della folla che riempiva le strade. «Quello dovrebbe essere il tocco della campana che annuncia l’arrivo della sera, ora il sole calerà verso il suo giaciglio e riposerà» qualcuno diceva. Coloro che abitavano fuori città, dove le case avevano giardini e campi, vedevano il cielo del tramonto ancora più chiaro e splendido, e sentivano quel suono di campana, nitido e forte. Pareva che giungesse dal mezzo dell’odoroso bosco che stava d’intorno alla città. Tutti gli sguardi della gente erano rivolti verso quel punto sconosciuto. [...] Continue reading

Quarta Radio
Il lume dell’altra casa. Una novella di Luigi Pirandello

Quarta Radio

Play Episode Listen Later Mar 4, 2020 29:18


Fu una sera, di domenica, al ritorno da una lunga passeggiata. Tullio Buti aveva preso in affitto quella camera da circa due mesi. La padrona di casa, signora Nini, buona vecchietta all'antica, e la figliuola zitella, ormai appassita, non lo vedevano mai. Usciva ogni mattina per tempo e rincasava a sera inoltrata. Sapevano ch'era impiegato a un Ministero; ch'era anche avvocato; nient'altro. La cameretta, piuttosto angusta, ammobiliata modestamente, non serbava traccia della abitazione di lui. Pareva che di proposito, con studio, egli volesse restarvi estraneo, come in una stanza d'albergo. Aveva, sì, disposto la biancheria nel cassettone, appeso qualche abito nell'armadio; ma poi, alle pareti, sugli altri mobili, nulla: né un astuccio, né un libro, né un ritratto; mai sul tavolino qualche busta lacerata; mai su qualche seggiola un capo di biancheria lasciato, un colletto, una cravatta, a dar segno ch'egli lí si considerava in casa sua.

Novelle per un anno,  Luigi Pirandello
Il lume dell’altra casa. Una novella di Luigi Pirandello

Novelle per un anno, Luigi Pirandello

Play Episode Listen Later Mar 4, 2020 29:18


Fu una sera, di domenica, al ritorno da una lunga passeggiata. Tullio Buti aveva preso in affitto quella camera da circa due mesi. La padrona di casa, signora Nini, buona vecchietta all'antica, e la figliuola zitella, ormai appassita, non lo vedevano mai. Usciva ogni mattina per tempo e rincasava a sera inoltrata. Sapevano ch'era impiegato a un Ministero; ch'era anche avvocato; nient'altro. La cameretta, piuttosto angusta, ammobiliata modestamente, non serbava traccia della abitazione di lui. Pareva che di proposito, con studio, egli volesse restarvi estraneo, come in una stanza d'albergo. Aveva, sì, disposto la biancheria nel cassettone, appeso qualche abito nell'armadio; ma poi, alle pareti, sugli altri mobili, nulla: né un astuccio, né un libro, né un ritratto; mai sul tavolino qualche busta lacerata; mai su qualche seggiola un capo di biancheria lasciato, un colletto, una cravatta, a dar segno ch'egli lí si considerava in casa sua.

Novelle per un anno,  Luigi Pirandello
L’altro figlio. Una novella di Luigi Pirandello

Novelle per un anno, Luigi Pirandello

Play Episode Listen Later Jan 9, 2020 56:01


- C'è Ninfarosa? - C'è. Bussate. La vecchia Maragrazia bussò, e poi si calò a sedere pian piano sul logoro scalino davanti la porta. Era la sua sedia naturale; quello, come tant'altri davanti le porte delle casupole di Fàrnia. Lí seduta, o dormiva o piangeva in silenzio. Qualcuno, passando, le buttava in grembo un soldo o un tozzo di pane; ella si scoteva appena dal sonno o dal pianto; baciava il soldo o il pane; si segnava, e riprendeva a piangere o a dormire. Pareva un mucchio di cenci. Cenci unti e grevi, sempre gli stessi, d'estate e d'inverno, strappati, sbrindellati, senza piú colore e impregnati di sudor puzzolente e di tutto il sudicio delle strade. La faccia giallastra era un fitto reticcio di rughe, in cui le palpebre sanguinavano, rovesciate, bruciate dal continuo lacrimare; ma, tra quelle rughe e quel sangue e quelle lagrime, gli occhi chiari apparivano come lontani, quelli d'un infanzia senza memorie.

Quarta Radio
L’altro figlio. Una novella di Luigi Pirandello

Quarta Radio

Play Episode Listen Later Jan 9, 2020 56:01


- C'è Ninfarosa? - C'è. Bussate. La vecchia Maragrazia bussò, e poi si calò a sedere pian piano sul logoro scalino davanti la porta. Era la sua sedia naturale; quello, come tant'altri davanti le porte delle casupole di Fàrnia. Lí seduta, o dormiva o piangeva in silenzio. Qualcuno, passando, le buttava in grembo un soldo o un tozzo di pane; ella si scoteva appena dal sonno o dal pianto; baciava il soldo o il pane; si segnava, e riprendeva a piangere o a dormire. Pareva un mucchio di cenci. Cenci unti e grevi, sempre gli stessi, d'estate e d'inverno, strappati, sbrindellati, senza piú colore e impregnati di sudor puzzolente e di tutto il sudicio delle strade. La faccia giallastra era un fitto reticcio di rughe, in cui le palpebre sanguinavano, rovesciate, bruciate dal continuo lacrimare; ma, tra quelle rughe e quel sangue e quelle lagrime, gli occhi chiari apparivano come lontani, quelli d'un infanzia senza memorie.

Novelle per un anno,  Luigi Pirandello
L’amica delle mogli. Una novella di Luigi Pirandello.

Novelle per un anno, Luigi Pirandello

Play Episode Listen Later Jan 3, 2020 24:10


Pareva ad alcuni amici, e tra questi a Paolo Baldia, che la signorina Pia Tolosani fosse un po' affetta di quella vaga malinconia che suol derivare dalla troppa lettura, quando si sia preso l'abito d'adattar le pagine spesso bianche della propria vita sulla falsariga di quelle stampate in qualche romanzo; ma ciò senza molto scapito della propria spontaneità, stimava Giorgio Dàula, altro amico. Del resto, quella malinconia era compatibilissima, e poteva anche parere piú che sincera in una signorina previdente, già sui ventisei anni, la quale sappia di non aver dote, e veda i propri genitori ormai avanzati in età. [...]

Quarta Radio
L’amica delle mogli. Una novella di Luigi Pirandello.

Quarta Radio

Play Episode Listen Later Jan 3, 2020 24:10


Pareva ad alcuni amici, e tra questi a Paolo Baldia, che la signorina Pia Tolosani fosse un po' affetta di quella vaga malinconia che suol derivare dalla troppa lettura, quando si sia preso l'abito d'adattar le pagine spesso bianche della propria vita sulla falsariga di quelle stampate in qualche romanzo; ma ciò senza molto scapito della propria spontaneità, stimava Giorgio Dàula, altro amico. Del resto, quella malinconia era compatibilissima, e poteva anche parere piú che sincera in una signorina previdente, già sui ventisei anni, la quale sappia di non aver dote, e veda i propri genitori ormai avanzati in età. [...]

La Riserva
Una bella settimana per Roma e Lazio, e ti pareva che non dovevamo parlare di VAR

La Riserva

Play Episode Listen Later Nov 1, 2019 95:08


Abbiamo addirittura due turni di campionato di cui parlare e ne approfittiamo per scegliere i nostri giocatori feticcio.

La Riserva
Una bella settimana per Roma e Lazio, e ti pareva che non dovevamo parlare di VAR

La Riserva

Play Episode Listen Later Nov 1, 2019 95:08


Abbiamo addirittura due turni di campionato di cui parlare e ne approfittiamo per scegliere i nostri giocatori feticcio.

Quarta Radio
La morte scherza. Una novella di Grazia Deledda

Quarta Radio

Play Episode Listen Later Dec 22, 2018 20:33


[...] Il giovine ascoltava cacciandosi un pugno in bocca, quasi per trattenersi dal gridare di gioia. Poi volle andare a veder la vecchia, a costo di svegliarla, e trascinò con se Rosa. Nella capanna, al chiarore tremulo d'una fiammella che ardeva sempre dentro un bicchiere a metà riempito d'olio, zia Areca taceva, immobile, con la bocca e gli occhi chiusi, e le mani stecchite abbandonate sulla ruvida coperta. Pareva morta, pietrificata, mummificata da secoli. [...]

Grazia Deledda - scritti in voce e altri racconti
La morte scherza. Una novella di Grazia Deledda

Grazia Deledda - scritti in voce e altri racconti

Play Episode Listen Later Dec 22, 2018 20:33


[...] Il giovine ascoltava cacciandosi un pugno in bocca, quasi per trattenersi dal gridare di gioia. Poi volle andare a veder la vecchia, a costo di svegliarla, e trascinò con se Rosa. Nella capanna, al chiarore tremulo d'una fiammella che ardeva sempre dentro un bicchiere a metà riempito d'olio, zia Areca taceva, immobile, con la bocca e gli occhi chiusi, e le mani stecchite abbandonate sulla ruvida coperta. Pareva morta, pietrificata, mummificata da secoli. [...]

Alla più bella, nascita e sorte della città di Troia
La morte scherza. Una novella di Grazia Deledda messa in voce da Roberta Perra

Alla più bella, nascita e sorte della città di Troia

Play Episode Listen Later Dec 22, 2018 20:33


[...] Il giovine ascoltava cacciandosi un pugno in bocca, quasi per trattenersi dal gridare di gioia. Poi volle andare a veder la vecchia, a costo di svegliarla, e trascinò con se Rosa. Nella capanna, al chiarore tremulo d'una fiammella che ardeva sempre dentro un bicchiere a metà riempito d'olio, zia Areca taceva, immobile, con la bocca e gli occhi chiusi, e le mani stecchite abbandonate sulla ruvida coperta. Pareva morta, pietrificata, mummificata da secoli. [...]

Anninnora, poesie di Giulio Angioni
La morte scherza. Una novella di Grazia Deledda messa in voce da Roberta Perra

Anninnora, poesie di Giulio Angioni

Play Episode Listen Later Dec 22, 2018 20:33


[...] Il giovine ascoltava cacciandosi un pugno in bocca, quasi per trattenersi dal gridare di gioia. Poi volle andare a veder la vecchia, a costo di svegliarla, e trascinò con se Rosa. Nella capanna, al chiarore tremulo d'una fiammella che ardeva sempre dentro un bicchiere a metà riempito d'olio, zia Areca taceva, immobile, con la bocca e gli occhi chiusi, e le mani stecchite abbandonate sulla ruvida coperta. Pareva morta, pietrificata, mummificata da secoli. [...]

Una borta ci fiat - una volta c'era - Novelline popolari sarde, di Francesco Mango
La morte scherza. Una novella di Grazia Deledda messa in voce da Roberta Perra

Una borta ci fiat - una volta c'era - Novelline popolari sarde, di Francesco Mango

Play Episode Listen Later Dec 22, 2018 20:33


[...] Il giovine ascoltava cacciandosi un pugno in bocca, quasi per trattenersi dal gridare di gioia. Poi volle andare a veder la vecchia, a costo di svegliarla, e trascinò con se Rosa. Nella capanna, al chiarore tremulo d'una fiammella che ardeva sempre dentro un bicchiere a metà riempito d'olio, zia Areca taceva, immobile, con la bocca e gli occhi chiusi, e le mani stecchite abbandonate sulla ruvida coperta. Pareva morta, pietrificata, mummificata da secoli. [...]

Ultima di campionato, di Francesco Abate
La morte scherza. Una novella di Grazia Deledda messa in voce da Roberta Perra

Ultima di campionato, di Francesco Abate

Play Episode Listen Later Dec 22, 2018 20:33


[...] Il giovine ascoltava cacciandosi un pugno in bocca, quasi per trattenersi dal gridare di gioia. Poi volle andare a veder la vecchia, a costo di svegliarla, e trascinò con se Rosa. Nella capanna, al chiarore tremulo d'una fiammella che ardeva sempre dentro un bicchiere a metà riempito d'olio, zia Areca taceva, immobile, con la bocca e gli occhi chiusi, e le mani stecchite abbandonate sulla ruvida coperta. Pareva morta, pietrificata, mummificata da secoli. [...]

Se una notte * Storie dalle Storie di Erodoto * Viaggi e Meraviglie
La morte scherza. Una novella di Grazia Deledda messa in voce da Roberta Perra

Se una notte * Storie dalle Storie di Erodoto * Viaggi e Meraviglie

Play Episode Listen Later Dec 22, 2018 20:33


[...] Il giovine ascoltava cacciandosi un pugno in bocca, quasi per trattenersi dal gridare di gioia. Poi volle andare a veder la vecchia, a costo di svegliarla, e trascinò con se Rosa. Nella capanna, al chiarore tremulo d'una fiammella che ardeva sempre dentro un bicchiere a metà riempito d'olio, zia Areca taceva, immobile, con la bocca e gli occhi chiusi, e le mani stecchite abbandonate sulla ruvida coperta. Pareva morta, pietrificata, mummificata da secoli. [...]

Problems, di Cesare Giombetti
La morte scherza. Una novella di Grazia Deledda messa in voce da Roberta Perra

Problems, di Cesare Giombetti

Play Episode Listen Later Dec 22, 2018 20:33


[...] Il giovine ascoltava cacciandosi un pugno in bocca, quasi per trattenersi dal gridare di gioia. Poi volle andare a veder la vecchia, a costo di svegliarla, e trascinò con se Rosa. Nella capanna, al chiarore tremulo d'una fiammella che ardeva sempre dentro un bicchiere a metà riempito d'olio, zia Areca taceva, immobile, con la bocca e gli occhi chiusi, e le mani stecchite abbandonate sulla ruvida coperta. Pareva morta, pietrificata, mummificata da secoli. [...]

Giulio Angioni, Scritti in Voce
La morte scherza. Una novella di Grazia Deledda messa in voce da Roberta Perra

Giulio Angioni, Scritti in Voce

Play Episode Listen Later Dec 22, 2018 20:33


[...] Il giovine ascoltava cacciandosi un pugno in bocca, quasi per trattenersi dal gridare di gioia. Poi volle andare a veder la vecchia, a costo di svegliarla, e trascinò con se Rosa. Nella capanna, al chiarore tremulo d'una fiammella che ardeva sempre dentro un bicchiere a metà riempito d'olio, zia Areca taceva, immobile, con la bocca e gli occhi chiusi, e le mani stecchite abbandonate sulla ruvida coperta. Pareva morta, pietrificata, mummificata da secoli. [...]

Giacomo Leopardi Opere
La morte scherza. Una novella di Grazia Deledda messa in voce da Roberta Perra

Giacomo Leopardi Opere

Play Episode Listen Later Dec 22, 2018 20:33


[...] Il giovine ascoltava cacciandosi un pugno in bocca, quasi per trattenersi dal gridare di gioia. Poi volle andare a veder la vecchia, a costo di svegliarla, e trascinò con se Rosa. Nella capanna, al chiarore tremulo d'una fiammella che ardeva sempre dentro un bicchiere a metà riempito d'olio, zia Areca taceva, immobile, con la bocca e gli occhi chiusi, e le mani stecchite abbandonate sulla ruvida coperta. Pareva morta, pietrificata, mummificata da secoli. [...]

Spettacoli&Reading
La morte scherza. Una novella di Grazia Deledda messa in voce da Roberta Perra

Spettacoli&Reading

Play Episode Listen Later Dec 22, 2018 20:33


[...] Il giovine ascoltava cacciandosi un pugno in bocca, quasi per trattenersi dal gridare di gioia. Poi volle andare a veder la vecchia, a costo di svegliarla, e trascinò con se Rosa. Nella capanna, al chiarore tremulo d'una fiammella che ardeva sempre dentro un bicchiere a metà riempito d'olio, zia Areca taceva, immobile, con la bocca e gli occhi chiusi, e le mani stecchite abbandonate sulla ruvida coperta. Pareva morta, pietrificata, mummificata da secoli. [...]

Quarta Radio
Richiamo all’obbligo, una novella di Luigi Pirandello

Quarta Radio

Play Episode Listen Later Oct 25, 2018 32:32


[...] Perché aveva la disgrazia, lui, d'essere «trasparente». Sicuro! E questa trasparenza sua riusciva esilarantissima a tutti gl'ipocriti foderati di menzogna. Pareva che la vista chiara, aperta, delle passioni, e fossero anche le piú tristi, le piú angosciose, avesse il potere di promuovere le risa in tutti coloro che o non le avevano mai provate o, usi com'erano a mascherarle, non le riconoscevano piú in un pover'uomo come lui, che aveva la sciagura di non saperle nascondere e dominare. Si rintanò in casa; si buttò vestito sul letto. Com'era pallida, com'era pallida quella poveretta, quand'egli le aveva recato l'involto delle paste! Cosí pallida e con quegli occhi smarriti nella pena, non era bella davvero. [...]