Podcasts about coloro

  • 112PODCASTS
  • 254EPISODES
  • 19mAVG DURATION
  • 1MONTHLY NEW EPISODE
  • Jul 5, 2023LATEST

POPULARITY

20162017201820192020202120222023


Best podcasts about coloro

Latest podcast episodes about coloro

BASTA BUGIE - Santi e beati
Santa Maria Goretti fu definita da Pio XII "la piccola e dolce martire della purezza"

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Jul 5, 2023 8:28


VIDEO: Descrizione in minuscolo ➜ https://www.youtube.com/watch?v=ADZQvN3BitkTESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5253SANTA MARIA GORETTI FU DEFINITA DA PAPA PIO XII ''LA PICCOLA E DOLCE MARTIRE DELLA PUREZZA'' di Giovanni AlbertiÈ come un'antologia di virtù, ricca di insegnamenti oggi dimenticati dal mondo e perfino derisi, la vita eroica di santa Maria Goretti (1890-1902), «la piccola e dolce martire della purezza», come la chiamò Pio XII nel canonizzarla, che preferì la morte terrena anziché peccare con colui che divenne il suo carnefice. Seconda dei sei figli di Assunta Carlini e Luigi, due umili braccianti, era nata il 16 ottobre nel piccolo comune marchigiano di Corinaldo, ricevendo il Battesimo a 24 ore dalla nascita. I suoi genitori avevano una grande fede e, come dirà la madre, si curarono di dare ai figli un'educazione «perché crescessero buoni cristiani». Marietta, com'era chiamata, ricevette la Cresima a meno di sei anni e nell'ottobre 1897 si trasferì con la famiglia a Paliano, nel Lazio, dove i genitori, accettando la proposta del proprietario terriero e senatore Giacinto Scelsi, lavorarono come mezzadri al fianco di Giovanni Serenelli e del giovane figlio Alessandro, orfano della madre.Nel 1899 lei e i familiari furono costretti a trasferirsi di nuovo e, insieme ai Serenelli, si accasarono nella cascina di un conte alle Ferriere di Conca, nel mezzo delle paludi pontine, ancora non bonificate. Da quelle parti la malaria era micidiale e appena un anno dopo si portò via il padre della santa, segnando un vero dramma familiare per i Goretti. Mamma Assunta, rimasta sola ad allevare i sei figli, dovette sostituire il marito nel lavoro dei campi, mentre Marietta si dedicò alle faccende di casa. Fu proprio lei, pur affranta dal dolore, a fortificare la madre con la sua fiducia nella Provvidenza: «Mamma, non ti preoccupare, Dio non ci abbandonerà». Dio lo cercava e lo trovava nel quotidiano. Si alzava di buon mattino prima degli altri, diceva le orazioni, sistemava il pollaio, preparava la colazione, svegliava i fratellini, li aiutava a prepararsi per la giornata e li faceva pregare.Nutriva un amore filiale per la Madonna e alla sera, dopo una giornata di fatiche, si inginocchiava insieme ai fratellini per recitare il Rosario, «che le era indispensabile come l'aria che respirava», come testimonierà la mamma, alla quale i vicini dicevano spesso: «Che angelo di figlia avete!». Marietta non sapeva leggere ma aveva un grande desiderio di imparare «la dottrina» per poter fare in anticipo la Prima Comunione, che allora si riceveva abitualmente solo dopo il 12° anno di età. Moltiplicò i sacrifici per andare al catechismo, che poi insegnava con entusiasmo in famiglia, e il 16 giugno 1901 ricevette per la prima volta Gesù Eucaristico. Fu allora che maturò il proposito di morire piuttosto che commettere peccati, un fatto comune ad altri giovanissimi santi, come per esempio Domenico Savio. La Messa domenicale era per lei la gioia più grande e nulla le impediva di partecipare, né gli undici chilometri di distanza, percorsi a piedi, né le intemperie.DIO NON VUOLE, SE FAI QUESTO VAI ALL'INFERNO!Approfittando della mancanza del padre, i Serenelli rivelarono il loro lato peggiore. L'anziano Giovanni insidiò, invano, Assunta («osò farmi delle proposte infami») e lasciò spesso affamati i Goretti. Il figlio Alessandro tentò più volte Marietta, che respinse sempre i suoi approcci, desiderando rimanere casta. Il 5 luglio 1902 Alessandro, allora ventenne, trascinò con forza la piccola dentro la cucina, ma si sentì dire: «No, no, Dio non vuole, se fai questo vai all'inferno!». Accecato dall'ira, la colpì ripetutamente con un punteruolo, infliggendole 14 ferite. Durante i disperati tentativi di cura all'ospedale Marietta invocò di continuo la Vergine e rimase lucida e serena, nonostante i dolori atroci. Il 6 luglio le fu messa al collo una medaglia, che sanciva la sua iscrizione alle Figlie di Maria, e i presenti videro il suo volto illuminarsi. Il sacerdote le chiese infine se perdonava Serenelli: «Sì, per amore di Gesù lo perdono, e voglio che venga con me in Paradiso». Alle 15:43 di quello stesso giorno, quando aveva 11 anni e 8 mesi, la vergine e martire Maria Goretti fece il suo ingresso nella gloria eterna.Le grazie della sua santità si manifestarono presto. Serenelli passò 27 anni in carcere, ma già nel 1906 vide in sogno la santa nell'atto di offrirgli dei gigli. Dopo essere uscito di prigione chiese perdono in ginocchio ad Assunta, lavorò come ortolano dai Cappuccini e il 24 giugno 1950 fu presente alla canonizzazione di Maria: la folla di fedeli fu tale che per la prima volta la funzione religiosa si svolse in piazza San Pietro. Assunta, ormai anziana, assistette all'evento da una finestra del Palazzo Apostolico, diventando la prima mamma della storia a sentire proclamata la santità della figlia. Una figlia che la Provvidenza ha posto come lampada per far risplendere la luce di Cristo, prima che le virtù cristiane da lei fedelmente incarnate - dalla castità all'obbedienza ai genitori, dal sacrificio allo sguardo ai beni celesti - fossero sottoposte al disprezzo dei movimenti femministi e sessantottini, noncuranti dell'eternità. A cui invece guardò con gratitudine Serenelli.LA MIA LUCE, LA MIA PROTETTRICEL'omicida convertito così scrisse nel suo testamento spirituale: «Sono vecchio di quasi 80 anni, prossimo a chiudere la mia giornata. Dando uno sguardo al passato, riconosco che nella mia prima giovinezza infilai una strada falsa: la via del male che mi condusse alla rovina. Vedevo attraverso la stampa, gli spettacoli e i cattivi esempi che la maggior parte dei giovani segue quella via, senza darsi pensiero: ed io pure non me ne preoccupai [...]. Maria Goretti, ora santa, fu l'angelo buono che la Provvidenza aveva messo avanti ai miei passi. Ho impresse ancora nel cuore le sue parole di rimprovero e di perdono. Pregò per me, intercedette per me, suo uccisore. [...] Maria fu veramente la mia luce, la mia Protettrice; col suo aiuto mi diportai bene e cercai di vivere onestamente, quando la società mi riaccettò tra i suoi membri. [...] Coloro che leggeranno questa mia lettera vogliano trarre il felice insegnamento di fuggire il male, di seguire il bene, sempre, fin da fanciulli. Pensino che la religione coi suoi precetti non è una cosa di cui si può fare a meno, ma è il vero conforto, la unica via sicura in tutte le circostanze, anche le più dolorose della vita. Pace e bene!».

Parliamo di Criminologia
Squid Game 2: morte, debito e fortuna!

Parliamo di Criminologia

Play Episode Listen Later Jun 23, 2023 1:32


L'intera architettura di Squid Game è costruita sui concetti di colpa e debito, e noi, merci pensanti lo sappiamo bene.Ci serve il battesimo del superenalotto per espiare il peccato originale del debito.L'idea di un culto che non prevede espiazione della colpa ci rimanda alla condizione priva di vie di fuga dei concorrenti del “gioco del calamaro”: anche chi vince in realtà è un perdente!Coloro che accettano di partecipare al gioco mortale lo fanno per riuscire a guadagnare i soldi utili a ripagare i propri debiti ed essere finalmente “reintegrati” nel sistema, per rientrare così in fretta nel circuito del consumo capitalista.MA ATTENZIONE!Nella realtà il capitalismo non prevede nessuna possibile uscita dal sistema: è impossibile espiare il debito.

La Voce del Pastore
“Non temete coloro che uccidono il corpo” • 21 Giugno 2023

La Voce del Pastore

Play Episode Listen Later Jun 21, 2023 56:47


Il Messaggio di Oggi: “NON TEMETE COLORO CHE UCCIDONO IL CORPO” • Matteo 10: 26-27 • Atti 5: 20 • Giovanni 11: 25 • 1 Tessalonicesi 4: 16 • Atti 5: 29 • Atti 4: 19 • 1 Timoteo 4: 1 • 1 Timoteo 4: 3 • Genesi 2: 24 • Efesini 5: 25 • Efesini 5: 31-32 • 1 Corinzi 2: 7 • 1 Timoteo 4: 2 • 1 Timoteo 1: 7 • 2 Timoteo 4: 3-4 • 2 Timoteo 4: 1-2 • Matteo 10: 28 • Luca 9: 56 • Ebrei 12: 29 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio

Le interviste di Radio Number One
Laura Pausini: «Dedico "Un buon inizio" a tutti coloro che ne hanno bisogno»

Le interviste di Radio Number One

Play Episode Listen Later Mar 24, 2023 33:31


Nel pomeriggio di giovedì 23 marzo è venuta a trovarci nei nostri studi di Bergamo un'ospite davvero speciale: Laura Pausini! Il 2023 è particolarmente importante per lei, perché rappresenta il trentesimo anno di straordinaria carriera. Per celebrare l'anniversario, festeggiato il 27 febbraio - esattamente trent'anni dopo l'esordio a Sanremo 1993 con La Solitudine, ha compiuto un'impresa: in 24 ore si è esibita in tre concerti a New York, Madrid e Milano, cantando in cinque lingue: italiano, inglese, spagnolo, portoghese e francese. Laura si è raccontata ai nostri microfoni, insieme alle nostre Donne al Volante, Liliana Russo e Katia De Rossi, per ripercorrere la sua carriera intensa e costellata di successi, ma anche per parlarci del suo presente.

Italiano Semplicemente
I difensori e la difesa – il linguaggio del calcio (episodio 7)

Italiano Semplicemente

Play Episode Listen Later Feb 21, 2023 10:24


Bentornati nella rubrica di Italiano semplicemente dedicata al mondo del calcio. Dopo aver parlato del ruolo del portiere e della porta, occupiamoci adesso della difesa e dei difensori. Coloro che ricoprono il ruolo di “difensori” sono coloro che giocano “in difesa”. Leggi tutta la trascrizione sul nostro sito! --- Italiano Semplicemente is an Italian association with members from over the whole world aiming to teach Italian by example, using short stories and episodes in Italian. It is meant for all levels of Italian. You can become a member too and get access to a lot more audio files and a lively whatsapp group. Once a year we organise a weekend in Italy.

Liturgia | RRL
256 -  Il Santo Sacrificio della Messa – la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio

Liturgia | RRL

Play Episode Listen Later Feb 16, 2023 3:15


Così la Chiesa ha rinnovato e cambiato la faccia della terra. Ma ciò poteva avere effetto solo perché Essa è al centro del fuoco celeste dell'amore che Cristo ha portato e acceso nel mondo oscuro, freddo e triste. Veramente, tali gesta eroiche di misericordia corporale e spirituale, con cui la Chiesa ha sempre riempito la terra, avrebbero potuto essere compiute solo da una carità che è premurosa e gentile, che non cerca se stessa, che tutto sopporta, tutto spera, ogni cosa crede, ogni cosa prevede (1 Cor 13, 7), e sacrifica tutto ciò che possiede oltre a se stessa (2 Cor 12, 15). Chi può enumerare i sacrifici che la Chiesa ha dovuto fare per compiere la missione di pace affidatale da Cristo! “Se il grano di frumento, caduto a terra, non muore, resta solo; ma se muore, produce molto frutto" (Gv 12, 24) – queste parole si applicano non meno alla Chiesa che a nostro Signore. Perché la Chiesa è la più munifica benefattrice dell'umanità; ma le benedizioni che dispensa e le opere di misericordia che esercita costano i più grandi sacrifici ai suoi figli più nobili; costa loro il sacrificio dei loro beni terreni, di onori e piaceri, della loro libertà e salute, della loro volontà e degli affetti del cuore, dei piaceri e delle comodità della vita, sì, anche della vita stessa. È solo attraverso un sacerdozio verginale liberato dai legami familiari, e attraverso i religiosi poveri, casti e obbedienti, che la Chiesa è in grado di portare e diffondere in tutto il mondo le benedizioni spirituali e temporali del cristianesimo. Coloro che sono chiamati a lavorare e a fare molto nel mondo, a preservare molti dalla sua corruzione e a salvarli da esso, nei loro sentimenti devono essere sollevati al di sopra del mondo e nel cuore devono essere sinceramente distaccati da esso; devono essere morti ad esso e a tutto il suo spettacolo vano e transitorio; mentre, d'altra parte, devono avere una fede viva e una devozione continua in comunione con Dio, devono camminare nel santo raccoglimento e nella solitudine del cuore, e perseverando nella preghiera e nella meditazione restare uniti a Dio,affinché conducano una vita non mondana ma celeste, una vita di penitenza e preghiera ininterrotte, una vita di sacrificio perfetto.

Keration Podcast
COS'È UNA LITE

Keration Podcast

Play Episode Listen Later Feb 14, 2023 1:43


La lite è una controversia o un'azione legale. È sconsigliabile lasciarsi coinvolgere nei litigi altrui senza un motivo valido. Chi si intromette in una lite si può paragonare a chi afferra un cane per le orecchie. Solo chi è stupido e stolto si mette a litigare per un niente; lo fa anche semplicemente aprendo la bocca. È meglio evitare la disputa. Una persona piena d'ira litiga facilmente. La lite distrugge un'atmosfera pacifica e può far perdere l'autocontrollo anche alle persone più mansuete. Coloro che si lasciano coinvolgere in litigi o in violente controversie possono rischiare addirittura la vita. Il litigio ha un effetto dannoso. È meglio andarsene prima che scoppi la lite. Il mormorio. Mormorare scoraggia e abbatte. Le lamentele ingiustificate e ripetitive hanno spinto alcune persone a tentare il suicidio. I mormorii possono essere un pericolo mortale anche per gli stessi mormoratori. Di conseguenza, il miglior consiglio è evitare di mormorare o lamentarsi. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/corgiov/message

Create Tomorrow, The WGSN Podcast
69. Why Digital Lavender is the Colour of 2023

Create Tomorrow, The WGSN Podcast

Play Episode Listen Later Jan 31, 2023 20:44


This week our host Bethan Ryder is joined by WGSN's head of Colour Urangoo Samba and Caroline Guilbert, Creative Content Lead at Coloro to discuss this year's colour of the year, Digital Lavender. Tune in to find out why are we seeing it everywhere, from consumer tech and fashion to the colour palettes in TV dramas? Every year WGSN produces colour forecasts for our clients in collaboration with our partner business Coloro. In this episode the team chats about what Digital Lavender signifies and why it's so popular right now, whilst touching on a few other colours that we've forecast as key for this year.

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia IV Dom. Tempo Ordinario - Anno A

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Jan 25, 2023 6:02


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7280OMELIA IV DOMENICA DEL TEMPO ORD. - ANNO A (Mt 5,1-12a)Il brano del Vangelo di oggi è la celebre pagina delle Beatitudini. Gesù per proclamare le Beatitudini sale su di un monte vicino a Cafarnao, il monte Tabor. Questo è un particolare piuttosto importante. Infatti, come per dare la legge al popolo d'Israele, Mosè era salito sul monte Sinai, così Gesù, per dare compimento alla Legge antica e indicare a tutti la perfezione, sale sul monte Tabor. C'è una grande differenza tra il Sinai e il Tabor: il Sinai è un monte molto aspro e deserto che simboleggia molto bene l'austerità della Legge mosaica; mentre il Tabor, più che un monte, è un colle dall'aspetto dolce e verdeggiante che indica la soavità della Legge evangelica, una legge d'amore.Gesù inizia il lungo discorso riportato nel capitolo quinto dell'evangelista Matteo con le otto Beatitudini che possono essere considerate come la "Magna Charta" del Cristianesimo, come il documento d'identità di ogni cristiano. Ciascuno di noi le dovrebbe sapere a memoria e, più ancora, meditare assiduamente e mettere in pratica. Le Beatitudini ci indicano innanzitutto come è vissuto Gesù e come dovrebbe vivere ciascuno di noi. Esse ci indicano il cammino della felicità, ci indicano dove possiamo trovare la felicità che tutti bramano ma che pochi riescono a raggiungere.Le Beatitudini comportano un capovolgimento del nostro modo di pensare e di agire. Il mondo proclama beati i ricchi e i gaudenti, i forti e i prepotenti; Gesù fa il contrario: Egli, innanzitutto, proclama "beati i poveri in spirito" (Mt 5,3). Chi sono questi poveri in spirito? Povero in spirito è colui che, libero da ogni impaccio terreno, ripone la sua speranza unicamente in Dio. Povero in spirito è colui che non è attaccato alle ricchezze di questa terra e che si fida della Provvidenza divina. Non è la ricchezza che ci può rendere felici, ma la fiducia in Colui che sa ciò di cui abbiamo veramente bisogno.La seconda Beatitudine proclama felici "quelli che sono nel pianto" (Mt 5,4). Questi sono coloro che soffrono per le miserevoli condizioni di un mondo senza Dio. Soffrono perché l'amore di Dio non è compreso. A questi afflitti Gesù promette consolazione, una consolazione proporzionata all'afflizione. Subito dopo, Gesù proclama "beati i miti perché erediteranno la terra" (Mt 5,5). I miti non sono i paurosi, ma quelli che non serbano rancore, quelli che trovano la forza nella serenità. Coloro che "hanno fame e sete della giustizia" (Mt 5,6) sono quelli che desiderano la santità al di sopra di tutte le altre cose. Nel linguaggio della Bibbia, la parola giustizia significa perfezione, santità. Gesù ci insegna perciò a desiderare vivamente la santità perché la santità equivale ad amare Dio e il prossimo.I "misericordiosi" (Mt 5,7) sono quelli che, imitando il Padre Celeste, sanno comprendere e perdonare il prossimo, sanno soccorrerlo in ogni circostanza, irradiando attorno a loro l'amore di Dio di cui hanno fatto esperienza. I "puri di cuore" (Mt 5,8) sono tutti coloro che combattono tenacemente contro il vizio che si annida dentro tutti gli uomini, fino ad estirparlo. Gesù nel Vangelo ci insegna che è dall'intimo dell'uomo che esce ogni iniquità. Il male è si nel mondo, ma è soprattutto dentro di noi (cf Mt 23,27-28). Ci vuole pertanto una profonda purificazione interiore: solo così potremo essere autenticamente felici.Gli "operatori di pace" (Mt 5,9) di cui parla la settima Beatitudine non sono i grandi diplomatici, ma quelli che hanno capito l'unico modo per garantire la pace. Quest'unico modo è la piena comunione con Dio, l'armonia dell'uomo con Dio. Se dentro al nostro cuore non vi è questa armonia, non si può pensare alla pace sulla terra. Bisogna prima eliminare dalla nostra vita il peccato, ogni peccato, anche il più nascosto, solo così saremo autentici operatori di pace. Quando uno si innalza, innalza tutti; quando uno si abbassa, danneggia tutti. Pertanto ogni peccato, anche il più nascosto, misteriosamente alimenta l'odio che vi è nel mondo. Diceva Madre Teresa di Calcutta che se per un giorno solo non vi fossero più aborti, finirebbero tutte le guerre sulla terra. Riflettiamo bene su queste parole e vogliamo essere anche noi veri operatori di pace.Infine, con l'ultima Beatitudine, Gesù proclama felici i "perseguitati" (Mt 5,10). Questa è la più grande Beatitudine. È la Beatitudine di tutti i Martiri che, anche in mezzo alle sofferenze del martirio, hanno sperimentato la vicinanza con la grande Vittima del Calvario, con Gesù Crocifisso. Lungo i secoli vi sono stati moltissimi Martiri. L'ultimo secolo da poco trascorso, così civile e progredito, è stato quello che ne ha dati più di tutti gli altri secoli messi insieme. Gesù l'ha detto chiaramente: "Se hanno perseguitato me perseguiteranno anche voi" (Gv 15,20).Con questa pagina delle Beatitudini abbiamo il più bel ritratto di Gesù. Così è vissuto Lui sulla terra e così dobbiamo impegnarci a vivere anche noi. L'Immacolata, Madre di Gesù e Madre nostra, ci aiuti in questa impresa così grande.

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
La misericordia di un Dio che discende a salvarci - Giona 6 - Natale 2022 | 25 Dicembre 2022 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Dec 25, 2022


Gesù è venuto, ma non solamente per coloro che già credevano in Dio, non solamente per coloro che già operavano il bene, ma per tutti.  E' un Dio “misericordioso, lento all'ira e di gran bontà",  quello che è realmente disceso. E noi siamo chiamati ad essere suoi testimoni.---CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 27 minutiQuesto è il giorno in cui accendiamo l'ultima delle candele della nostra Corona dell'Avvento, quella centrale, che ci rammenta che il Salvatore è venuto. Giovanni ha scritto:“La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto. È venuto in casa sua, e i suoi non l'hanno ricevuto;  ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio  E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.” (Giovanni 1:9-14)La misericordia di un Dio “compassionevole, lento all'ira e di gran bontà” era stata promessa dai profeti:«Ma da te, o Betlemme, Efrata, piccola per essere tra le migliaia di Giuda, da te mi uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni.  Perciò egli li darà in mano ai loro nemici, fino al tempo in cui colei che deve partorire partorirà; e il resto dei suoi fratelli tornerà a raggiungere i figli d'Israele». Egli starà là e pascolerà il suo gregge con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore, suo Dio. E quelli abiteranno in pace, perché allora egli sarà grande fino all'estremità della terra. Sarà lui che porterà la pace. (Michea 5:1-4)“Perciò il Signore stesso vi darà un segno: ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele.” (Isaia 7:14)Queste parole venivano scritte da Michea e da Isaia attorno al 736 avanti Cristo, circa trenta anni dopo che Giona era stato a Ninive: Dio prometteva misericordia a tutto il  popolo. Ed era una misericordia inaspettata; piuttosto che punire la nostra ribellione, Dio decideva di venire in soccorso... esattamente come aveva fatto a Ninive.Giona era stato chiamato a salvare un'intera città e, forse, l'intera nazione di cui Ninive era capitale, a dimostrare una misericordia che Dio avrebbe poi esteso a “tutto il popolo” Questo fece di Giona un "estensore della misericordia".Come ci si comporta, o come ci si dovrebbe comportare dinanzi a un Dio che elargisce gratuitamente il suo perdono? Che manda nelle nostre vite speranza, fede, gioia, pace? Leggiamo  Giona 4:5-11 "Poi Giona uscì dalla città e si mise seduto a oriente della città; là si fece una capanna e si riparò alla sua ombra, per poter vedere quello che sarebbe successo alla città.  Dio, il Signore, per calmarlo della sua irritazione, fece crescere un ricino che salì al di sopra di Giona per fare ombra sul suo capo. Giona provò una grandissima gioia a causa di quel ricino.  L'indomani, allo spuntar dell'alba, Dio mandò un verme a rosicchiare il ricino e questo seccò.  Dopo che il sole si fu alzato, Dio fece soffiare un soffocante vento orientale e il sole picchiò sul capo di Giona così forte da farlo venir meno. Allora egli chiese di morire, dicendo: «È meglio per me morire che vivere».  Dio disse a Giona: «Fai bene a irritarti così a causa del ricino?» Egli rispose: «Sì, faccio bene a irritarmi così, fino a desiderare la morte».  Il Signore disse: «Tu hai pietà del ricino per il quale non ti sei affaticato, che tu non hai fatto crescere, che è nato in una notte e in una notte è perito;  e io non avrei pietà di Ninive, la gran città, nella quale si trovano più di centoventimila persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e tanta quantità di bestiame?»” (Giona 4:5-11)Non c'è speranza, né fede, né gioia, né pace in Giona; invece di essere in città a festeggiare con i Niniviti, Giona se ne va in preda alla frustrazione.Il versetto 5 dice che “Giona uscì dalla città e si mise seduto a oriente della città... per poter vedere quello che sarebbe successo alla città”. Giona voleva vedere la punizione, e invece vede il perdono. Giona voleva vedere il fuoco dal cielo, e invece vede la benedizione che scende dal cielo. Giona era stato mandato per essere un “estensore di grazia”. Anche se riluttante, Giona aveva comunque adempiuto ai piani di salvezza di Dio.Esattamente come aveva anticipato attraverso Isaia e Michea, Dio diceva avrebbe mandato un Salvatore. Il piano di Dio, da sempre, non è stato quello di giudicare, ma di salvare: Giovanni dirà:“Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.” (Giovanni 3:17)Notate l'ultima parte del versetto: “perché il mondo sia salvato”: gli angeli avevano parlato di una “grande gioia per tutto il popolo”. Il mondo, il popolo; Natale è il compimento dell'opera di un Dio “lento all'ira e di gran bontà” verso tutti, offerta per coloro che avrebbero riconosciuto in quel bimbo, nato da una giovane donna, il Salvatore.E' facile per noi giudicare Giona: dire “Hai sbagliato!” Dovevi subito obbedire al tuo Signore! Non dovevi essere così riluttante!”. Facile, perché abbiamo il Natale, perché abbiamo visto la misericordia, inaspettata ma promessa, di Dio scendere e farsi uomo. Giona conosceva per “sentito dire” le caratteristiche di Dio, noi le abbiamo viste. Dio ha mandato ben più di Giona a recare la “... buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà” (Luca 2:10)” E noi? Quale è il nostro compito a Natale?  Noi che abbiamo visto la misericordia in azione? Essere il popolo che riceve, oppure essere un Giona migliore che annuncia? Paolo ha detto:“Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno. (Romani 8:28)Paolo dice che che tutte le cose cooperano al bene, ed è come dire che “Dio coopera al bene"; Dio non può e non vuole operare da solo per la salvezza del mondo e del popolo. Dio da sempre ha voluto coinvolgere “quelli che amano Dio” nella sua opera di salvezza per il popolo.  Coloro che amano Dio non stanno fermi attendendo che il bene gli piova addosso, ma si muovono verso il bene, lo trasmettono agli altri, sono testimoni, non riluttanti come Giona; è solo allora che Dio aggiunge la sua benedizione.Non limitiamoci a festeggiare il Natale “tra di noi”, tra “quelli che amano Dio” , ma testimoniamolo e operiamo sapendo che la salvezza è davvero discesa sulla Terra. Perché quando non lo facciamo, possiamo diventare un po' come Giona; testimoni riluttanti della misericordia di Dio.E cosa ne sarà di quel missionario riluttante di Giona? Dio punirà il suo atteggiamento di riprovazione perché si dimostra nei fatti  “lento all'ira e di gran bontà” con i Niniviti?  Incredibilmente Dio, non punisce, ma insegna qualcosa a Giona attraverso una semplice pianta.Una piccola parentesi: nell'originale in ebraico non dice che pianta fosse, e non so perché in Italia i traduttori abbiano deciso per un ricino, che è un albero si, ma che ci mette un bel pò a diventare adulto da dare ombra e che non fa tanta ombra. Era dunque una pianta che aveva foglie larghe da dare molta ombra.Dio fa nascere una pianta per dare ristoro a Giona; lui ne prova piacere e pensa “Dio mi sta benedicendo”. Poi Dio gli toglie la pianta, e Giona è così avvilito che chiede di morire: “ Lo sapevo ; hai fatto quello che non volevo, salvare i Niniviti che odio, ora mi togli anche la pianta e l'ombra. Sei contro di me!” Capita anche a noi, di avere periodi in cui vediamo i frutti della nostra testimonianza, e vediamo che la nostra vita “va bene”: la famiglia, il lavoro, il mondo che ci ruota attorno... tutto vè in sintonia: Ed associamo la benedizione al nostro testimoniare; il che, può essere.Ma poi, quando la situazione si mette male, ed in famiglia, al lavoro, nella nostra vita sorgono problemi, pensiamo “Dio non si cura più di me! Dio è contro di me! Dio mi ha abbandonato!”.Il pericolo, per chi ha creduto in quel primo Natale, è che  il nostro impegno a testimoniare agli altri della Luce discesa in terra sia definito dalle circostanze della nostra vita, non dalla nostra relazione con l'Onnipotente.Dio sta aiutando Giona ad acquisire una prospettiva differente, più alta; a smettere di pensare solo a se stesso, a smettere di pensare solo al momento. Ad avere una prospettiva più ampia,  una visione per “tutto il popolo”, non solo per una parte del popolo.Gesù è venuto, ma non solamente per coloro che già credevano in Dio, non solamente per coloro che già operano il bene, ma per tutti. Paolo afferma:“Come dicono le Scritture: «Non cʼè nessuno che sia giusto, nemmeno uno....Tutti, senza, distinzione, sono dei peccatori senza la gloria di Dio, ma possono essere resi giusti gratuitamente, per dono di Dio, mediante la redenzione, che troviamo soltanto in Gesù Cristo.” (Romani 3:10, 23-24 PV)Nessun giusto; tutti hanno bisogno del Dio che scende in terra e nasce a Natale.Il Libro di Giona si conclude in modo “anomalo” per un libro della Bibbia: con una domanda che Dio fa a Giona... e a ciascuno di noi:“Dio disse a Giona: «Fai bene a irritarti così a causa del ricino?»... «Tu hai pietà del ricino per il quale non ti sei affaticato, che tu non hai fatto crescere, che è nato in una notte e in una notte è perito;  e io non avrei pietà di Ninive, la gran città, nella quale si trovano più di centoventimila persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e tanta quantità di bestiame?»” (Giona 5:9-11)Nel turbine della nostra vita, possiamo tendere a dimenticare il Natale; a dimenticare che Dio è sceso in terra ed è venuto a saldare il conto per l'intera umanità, non solo per  coloro che sono “del suo partito”. La salvezza doveva essere accessibile a tutti, non ad una sola casta, ad un solo popolo, ma a “tutto il popolo”. Questa è la natura di un Dio “misericordioso, lento all'ira e di gran bontà”. Questa è la natura del Natale.Non dobbiamo mai dimenticare che siamo tenuti a testimoniare di questa misericordia in qualsiasi modo e in qualsiasi momento della nostra vita, lieto o doloroso. Quando ci sposiamo, promettiamo all'altro di amarlo e essergli a fianco e di supporto “nella buona e nella cattiva sorte, in ricchezza o povertà, in salute o malattia”.  Se promettiamo questo ad un altro essere umano, come figli e figlie di Dio, siamo tenuti a una promessa ben più solenne; essere  testimoni della nascita di Gesù, indipendentemente da chi siamo, cosa facciamo, come viviamo. Fare quello che fecero i primi testimoni di quella nascita miracolosa:“Quando gli angeli se ne furono andati verso il cielo, i pastori dicevano tra di loro: «Andiamo fino a Betlemme e vediamo ciò che è avvenuto e che il Signore ci ha fatto sapere». Andarono in fretta e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia;  e, vedutolo, divulgarono quello che era stato loro detto di quel bambino. E tutti quelli che li udirono si meravigliarono delle cose dette loro dai pastori. (Luca 2:15-18)La domanda di Dio a Giona è ancora valida ai giorni nostri: e merita una risposta. Se la risposta è “Si, sappiamo che sei un Dio “lento all'ira e di gran bontà” che hai misericordia di tutto il popolo”, allora quale deve essere il nostro atteggiamento verso i mondo?Il Natale non è solo la gioia di vedere la misericordia inaspettata ma promessa di Dio all'opera, ma anche una  sfida per ciascuno che vede, crede, accetta e segue quel bimbo che diverrà un uomo e salirà il Golgota al posto nostro.Nel mezzo di tutte le emozioni che stiamo vivendo, usciti da una pandemia, con una guerra tremenda alle porte di casa, una crisi energetica ed economica che affligge ciascuno di noi, potremmo sentire frustrazione e rabbia; la domanda per Giona vale anche per noi: «Fai bene a irritarti così?».Il Dio “misericordioso, lento all'ira e di gran bontà”,  che non vuole che nessuno perisca, ma che tutti giungano al pentimento, è realmente disceso: anche se non il 25 dicembre, ma è disceso. E noi siamo chiamati ad essere suoi testimoni.Buon Natale.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM--- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD

Richard Romagnoli Podcast
198 - Per coloro che si sentiranno soli

Richard Romagnoli Podcast

Play Episode Listen Later Dec 22, 2022 11:46


Le festività purtroppo per molte persone possono essere un momento pesante e privo di gioia ed è a voi che dedico questa puntata del podcast.La vita non è bianco e nero, ma ricca di colori che sono le esperienze che viviamo. La vita è sempre a colori anche quando quei colori sembrano essere un lontano ricordo.Nel tempo ho imparato che festeggiare è terapeutico anche quando non sembra opportuno perché festeggiare ha in sé il seme profondo della gratitudine. Per cosa puoi essere grato? Per te stesso, perché non sei mai scappata, scappato, dai tuoi dolori e ai tuoi tormenti. Festeggia ciò che tu sei. In te risiede la stessa energia creatrice di tutto ciò che ti circonda, quella forza che tutto muove. Festeggia ciò che tu sei.E se senti che questo podcast sta parlando a te, scrivimi, sarà per me un piacere conoscerti. info@richardromagnoli.com

Commento al Vangelo di don Nicola
La libertà è più vicina (Lc 21,20-28)

Commento al Vangelo di don Nicola

Play Episode Listen Later Nov 24, 2022 6:18


«Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».

Pregare con Sant'Egidio
Memoria di tutti coloro che si sono addormentati nel Signore. Meditazione di don Marco Gnavi su 1 Cor. 15,20-26

Pregare con Sant'Egidio

Play Episode Listen Later Nov 2, 2022 8:02


Memoria di tutti coloro che si sono addormentati nel Signore. Meditazione di don Marco Gnavi su 1 Cor. 15,20-26

Parliamo di Criminologia
101) Bandiera nera di Isis e Cuore nero dell'affiliato di 'Ndrangheta/estremista di destra

Parliamo di Criminologia

Play Episode Listen Later Oct 16, 2022 4:34


ESTREMISTI DI DESTRA E ISIS, lo stesso CUORE NERO?Amore per le armi, desiderio di un uomo forte, machismo, slogan e fake news: un potente mix. Coloro che sono attratti dalla violenza dell'Isis e del Jihad armato si impegnano a malapena con l'Islam.Coloro che inneggiano al Duce a malapena conoscono la storia del fascismo e le più elementari nozioni del ventennio.Ci sono chiari parallelismi tra il tipo di propaganda spacciata da estremisti di destra e i terroristi islamici.Questo perché più crude e semplici sono le teorie, più successo hanno i movimenti razzisti, di clan e del "prima noi".Questi movimenti si nutrono di dolore, morte, soldi e potere.BUON ASCOLTO

La Voce del Pastore
“Dio Dona lo Spirito Santo a Coloro Che Credono in Gesù” • 13 Ottobre 2022

La Voce del Pastore

Play Episode Listen Later Oct 13, 2022 54:30


Il Messaggio di Oggi: “DIO DONA LO SPIRITO SANTO A COLORO CHE CREDONO IN GESÙ”• 1 Tessalonicesi 4: 8• Galati 5: 22• 1 Corinzi 3: 16• 1 Tessalonicesi 1: 5• Giovanni 16: 8• 1 Tessalonicesi 1: 6• Romani 8: 18• 1 Tessalonicesi 5: 19-20• 1 Corinzi 14: 4• 1 Tessalonicesi 5: 21• 2 Corinzi 13: 5• 1 Tessalonicesi 5: 27• 1 Tessalonicesi 4: 16-17• Atti 2: 4• 1 Tessalonicesi 5: 24--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio

Vera Vita
150: 31 - Quali sono i benefici ai quali partecipano, in questa vita, coloro a cui è stata rivolta questa chiamata efficace?

Vera Vita

Play Episode Listen Later Oct 5, 2022 3:01


Tanti credono in molte cose, ma purtroppo pochi hanno una fede basata sulla Parola di Dio. Questo catechismo ti aiuterà ad avere una fede solida. Questo è domanda e risposta n. 31 della serie di domande e risposte brevi dal catechismo battista del 1693 - versione di Charles Spurgeon.Domanda: Quali sono i benefici ai quali partecipano, in questa vita, coloro a cui è stata rivolta questa chiamata efficace?Risposta:  Coloro ai quali è stata rivolta la chiamata efficace, in questa vita sono partecipi della giustificazione, dell'adozione, della santificazione, e delle diverse benedizioni che, in questa vita, sono ad esse connesse o da esse scaturiscono.Versetti:Romani 8: 30 - e quelli che ha predestinati, li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati, li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati, li ha pure glorificati.Efesini 1: 5 - avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà,1 Corinzi 1: 30 - Ed è grazie a lui che voi siete in Cristo Gesù, che da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione;Link:Ebook - Fede RiformataConfessione di Fede BattistaVerità & Vita PodcastLa Soluzione per la tua PauraLibretto gratis - Mi ConnettoLibretto gratis - Riforma 500Libretto gratis - LiberoSpeakpipe - Lasciaci una domanda o commento Catechismo Playlist

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
La chiesa: ai vostri posti, pronti, via! Seconda parte: pronti… ovvero riunirsi |2 Ottobre 2022 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Oct 2, 2022


Una delle maniere più potenti che abbiamo come credenti per testimoniare Cristo al mondo è il riunirsi; non visitando un edificio una volta alla settimana, ma essendo coinvolti gli uni con gli altri. Sia che ci troviamo in una grande chiesa sia in una piccola comunità, il risultato sarà quello di mostrare la gioia della salvezza al mondo.---Predicatrice: Jean GuestCLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 8 minutiTempo di ascolto audio/visione video: 30 minutiQuando le guerre erano basate più sul corpo a corpo che sulla tecnologia a distanza, era difficile sapere in mezzo al caos dove si trovasse il proprio schieramento; così si usava esporre uno stendardo, o una bandiera, per segnalare "qui è dove si trova la tua gente, qui è dove ci stiamo radunando". Era anche il luogo in cui si trovava il comandante e da lì partivano gli ordini. C'è un esempio di questo nell'Esodo...“E Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci a combattere contro Amalec; domani io starò sulla vetta del colle con il bastone di Dio in mano».  Giosuè fece come Mosè gli aveva detto e combatté contro Amalec; e Mosè, Aaronne e Cur salirono sulla vetta del colle.  E quando Mosè teneva le mani alzate, Israele vinceva; e quando le abbassava, vinceva Amalec.  Ma le mani di Mosè si facevano pesanti. Allora essi presero una pietra, gliela posero sotto ed egli si sedette; Aaronne e Cur gli tenevano le mani alzate, uno da una parte e l'altro dall'altra. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole.  E Giosuè sconfisse Amalec e la sua gente passandoli a fil di spada.” (Esodo 17:9-13)Lo stendardo qui era il bastone sorretto da Mosè. È lo stesso bastone a cui si riferisce Gesù in Giovanni 3: “E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato,  affinché chiunque crede in lui [non perisca, ma] abbia vita eterna.” (Giovanni 3:14-15)In Giovanni 12 dice anche questo“...e io, quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me...” (Giovanni 12:32)Gesù si riferisce chiaramente alla sua morte sulla croce, ma ci sono implicazioni per noi come Chiesa. In che modo Gesù viene innalzato oggi? In che modo le persone vengono attirate a Lui nel 2022? Succede quando ricordiamo che siamo i suoi portabandiera riuniti per far conoscere la sua presenza e tenere alto il suo vessillo d'amore. Come dice Tyler Staton, pastore della chiesa di Bridgetown:  "Il compito della chiesa non è comprovare la narrazione biblica, ma incarnarla in modo tale che le persone sappiano senza alcun dubbio che questa è la dimora di Dio".Quindi la prima cosa che siamo come popolo riunito di Dio è un indicatore della sua presenza viva nel mondo.La seconda cosa che siamo secondo Gesù è questa...“E insegnava, dicendo loro: «Non è scritto: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti”?».” (Marco 11:17 a)Gesù sta citando Isaia 56:7 ed è nel contesto in cui sgombera il tempio dagli usurai e da coloro che traggono profitto dalla vendita delle offerte sacrificali; dice che hanno trasformato il tempio in un "covo di ladri". Stanno rubando ai fedeli e a Dio perché hanno eretto delle false barriere: solo chi ha abbastanza denaro può permettersi di entrare, mettendo Dio fuori dalla portata della maggior parte delle persone.  Guardate cosa succede subito dopo:“E disse loro: «È scritto: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera”, ma voi ne fate un covo di ladri». Allora vennero a lui, nel tempio, dei ciechi e degli zoppi, ed egli li guarì.” (Matteo 21:13-14)Coloro che erano rimasti fuori hanno improvvisamente accesso alla presenza di Dio, sono accolti e guariti.L'idea che il tempio sia una casa di preghiera ad accesso libero può essere fatta risalire al momento in cui Davide prese finalmente il suo posto di re. Davide aveva trascorso sette anni dopo l'unzione da parte di Samuele, impedito di occupare il posto che gli spettava sul trono; si potrebbe pensare che in tutti questi sette anni avrebbe pianificato un'incoronazione fantasmagorica. Ma questo è ciò che accadde.“Davide era cinto di un efod di lino e danzava a tutta forza davanti al Signore.  Così Davide e tutta la casa d'Israele trasportarono su l'arca del Signore con gioia e a suon di tromba, Portarono dunque l'arca del Signore e la collocarono al suo posto, in mezzo alla tenda che Davide le aveva montato; e Davide offrì olocausti e sacrifici di riconoscenza davanti al Signore.  Quando ebbe finito di offrire gli olocausti e i sacrifici di riconoscenza, Davide benedisse il popolo nel nome del Signore degli eserciti  e distribuì a tutto il popolo, a tutta la moltitudine d'Israele, uomini e donne, un pane per uno, una porzione di carne e un grappolo di uva passa. Poi tutto il popolo se ne andò, ciascuno a casa sua.” (2 Samuele 6:14-15, 17-19)Davide non è al centro dell'attenzione, entra come sacerdote e non come re; al centro dell'attenzione c'è l'arca del Signore. Davide aveva recuperato l'arca da dove Saul l'aveva abbandonata e stava riportando la rappresentazione fisica della presenza di Dio nel cuore della comunità. La colloca in una tenda (o tabernacolo) a cui tutto il popolo ha accesso e da cui benedice tutto il popolo. Per citare ancora Tyler Staton: "Quando diamo priorità alla preghiera e all'adorazione nella chiesa, si ottiene il Regno nella città e la gente viene benedetta".Essere chiesa riguarda il modo in cui viviamo e il modo in cui preghiamo. La Chiesa primitiva lo sapeva.I credenti formano una comunità“Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli.  Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune;  vendevano le proprietà e i beni e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno.  E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore,  lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva al loro numero ogni giorno quelli che venivano salvati.” (Atti 2:42-47)Vediamo cosa possiamo imparare, ma prima di farlo, notate il titolo I credenti formano una comunità. La nostra salvezza è personale, ma il modo in cui viene vissuta è in comunità, non visitando un edificio una volta alla settimana, ma essendo coinvolti gli uni con gli altri.La parola "perseveranti" significa "continuamente saldi".   Significa abbracciare completamente qualcosa, essere immersi in qualcosa, essere totalmente fedeli.  La fedeltà è dura, è una fatica, richiede lavoro e intenzionalità. Si sa che i maratoneti di solito si allenano in gruppo perché è più facile continuare a percorrere la lunga distanza quando ci sono altri che ti incoraggiano. Gesù ha detto "rimanete in me", in altre parole, "rimanete fedeli" e questo è più facile da fare nella comunità dei credenti.Notate le cose a cui si dedicavano: l'insegnamento/apprendimento, la comunione fraterna, il mangiare insieme e la preghiera - non necessariamente attività di gruppo, ma più facili da praticare se praticate in compagnia.  Questo mi porta alla prossima frase evidenziata: la condivisione.Nel brano è menzionata più di una volta. I credenti condividevano i pasti, il tempo, i beni, il denaro. Ciò significava che nessuno rimaneva senza, nessuno rimaneva con un bisogno non soddisfatto, nessuno si sentiva solo. Voglio dare un contesto a questo particolare modo di condividere. All'improvviso c'era un gran numero di visitatori stranieri che erano diventati credenti - probabilmente non avevano avuto nessuna intenzione di rimanere a Gerusalemme più di qualche giorno, ma erano qui e avevano bisogno di cose basilari.Ora, non lo dico per creare una giustificazione, "allora era così, oggi è cosà", ma per dimostrare che la chiesa era flessibile, adattabile e rispondeva ai bisogni immediati delle persone intorno a loro (tenete a mente questo pensiero per la terza parte di questa serie). È una reazione che è caratteristica di quella "generosità gioiosa" che Paolo dice essere il modo in cui la chiesa dovrebbe essere in 2 Corinzi 9. Sia che ci troviamo in una grande chiesa continuamente inondata di nuovi convertiti, sia che ci presentiamo fedelmente per incontrare solo alcuni, il risultato sarà lo stesso: condividere chi siamo e ciò che abbiamo con generosità produrrà gioia, (vedi Atti 2:46 “prendevano il loro cibo insieme, con gioia”).E adoravano. Notate che continuano a frequentare il tempio ogni giorno: è qui che andavano a pregare ed è probabilmente il modo in cui potevano riunirsi in un gruppo numeroso (chi ha spazio per 3000 persone nella propria casa)? Ma si riunivano anche nelle case per condividere la Cena del Signore. Al centro del loro culto c'era l'Eucaristia, la Cena del Signore, la Messa, la Comunione, in qualsiasi modo vogliamo chiamarla oggi nelle nostre tradizioni; lo scopo di celebrarla non è cambiato in 2000 anni. "Nel pane e nel vino dell'Eucaristia il passato e il futuro si incontrano nel presente. Attraverso l'Eucaristia veniamo rafforzati dalla presenza e dalla vita di Gesù, non solo per sconfiggere il male nella nostra vita, ma anche per far risplendere la luce di Dio nel mondo. ... abbiamo bisogno che la sua vita trasformante sia la nostra vita per trasformarci per la sua missione nel mondo."  N.T. WrightE come dice Paolo in 1 Corinzi 10:17, parla della nostra unità in lui: “Siccome vi è un unico pane, noi, che siamo molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell'unico pane.” (1 Corinzi 10:17)Torniamo al capitolo 2 di Atti:“E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore,  lodando Dio.” (Atti 2:46-47 a)C'era sia un luogo di culto formale che uno informale - notate "lodando Dio" (si parla di "mentre andate per i vostri affari quotidiani, lodatelo"). Trovo davvero interessante che Paolo, nel bel mezzo di un lunghissimo elenco di ciò che sembra essere la vita giusta, e ciò che certamente non dovrebbe esserla, inserisca questa piccola frase:“...parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore...” (Efesini 5:19)Nel suo senso più elementare, l'adorazione è praticare la presenza di Dio; se lo facciamo, i nostri cuori, i nostri occhi e le nostre motivazioni hanno maggiori possibilità di rimanere fedeli e santi. L'adorazione mette sia Dio che noi al nostro giusto posto.“… lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva al loro numero ogni giorno quelli che venivano salvati.” (Atti 2:47)Inoltre, ci indirizza verso la missione; l'adorazione è un ricevere e un dare, un ritmo di vita del regno di Dio che viene. “Liberamente riceviamo, liberamente diamo” suggerisce Gesù. Non è una coincidenza o un caso che la chiesa primitiva, grazie alla sua adorazione e generosità verso la missione, si sia arricchita ogni giorno di credenti nuovi. Ed è qui che ci dirigeremo la prossima volta.Amen.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD 

La Bibbia Oggi
Cinque riconoscimenti fondamentali del ministero missionario (Romani 15:14-21) - Jonathan Whitman

La Bibbia Oggi

Play Episode Listen Later Sep 20, 2022 56:31


Predicazione espositiva del Pastore Jonathan Whitman su Romani capitolo 15 versetti da 14 a 21. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il 18 Settembre 2022.Titolo del messaggio: "Cinque riconoscimenti fondamentali del ministero missionario".ROMANI 15 V14-2114 Ora, fratelli miei, io pure sono persuaso, a vostro riguardo, che anche voi siete pieni di bontà, ricolmi di ogni conoscenza, capaci anche di ammonirvi a vicenda. 15 Ma vi ho scritto un po' arditamente su alcuni punti, per ricordarveli di nuovo, a motivo della grazia che mi è stata fatta da Dio, 16 di essere un ministro di Cristo Gesù tra gli stranieri, esercitando il sacro servizio del vangelo di Dio, affinché gli stranieri diventino un'offerta gradita, santificata dallo Spirito Santo. 17 Ho dunque di che vantarmi in Cristo Gesù, per quel che concerne le cose di Dio. 18 Non oserei infatti parlare di cose che Cristo non avesse operato per mio mezzo allo scopo di condurre i pagani all'ubbidienza, con parole e opere, 19 con la potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito Santo. Così da Gerusalemme e dintorni fino all'Illiria ho predicato dappertutto il vangelo di Cristo, 20 avendo l'ambizione di predicare il vangelo là dove non era ancora stato portato il nome di Cristo, per non costruire sul fondamento altrui, 21 ma com'è scritto:«Coloro ai quali nulla era stato annunciato di lui, lo vedranno;e coloro che non ne avevano udito parlare, comprenderanno».

Vivere nel Fiat supremo
Chi sono coloro che davvero amano Gesù

Vivere nel Fiat supremo

Play Episode Listen Later Sep 5, 2022 36:01


Gesù prega per i "suoi" e parla di coloro che anche nella Chiesa fanno vita doppia da ipocriti. Spiega chi sono i grandi santi e perché sono diventati luci per il prossimo. Le divine bellezze che ci attendono in Paradiso. Libro di Cielo, Volume 29, 16 Giugno 1931, Lunedì 5 Settembre 2022

Keration Podcast
“Dolce vendetta”

Keration Podcast

Play Episode Listen Later Sep 2, 2022 2:23


Il problema del vagabondaggio non è cosa di poco conto. Spesso si vedono gruppi di adolescenti bighellonare nei centri commerciali. In alcuni casi arrivano a spaventare i clienti. Esiste una soluzione? All'inizio degli anni '90 del secolo scorso fu trovata la seguente soluzione: installare altoparlanti all'esterno dei locali e riprodurre musica che quei ragazzi non amavano ascoltare. Questa soluzione fu adottata da una catena di negozi, la 7-Eleven, che contava negozi negli Stati Uniti nord-occidentali e nel Canada occidentale. Quale fu il risultato dell'esperimento? Funzionò bene. Che tipo di musica fu scelto? La musica trasmessa era quella orchestrale di Mantovani e di Ray Conniff. Il direttore di uno dei negozi dice che scelsero “qualsiasi musica che i ragazzi odiano, cose come ‘Moon River'”. L'idea piacque? Sì. I gestori di altri negozi decisero di adottare lo stesso sistema. La rivista Time dice: “Coloro che sono stati bombardati dalle radio portatili dei ragazzi possono vedere ciò come una dolce vendetta”. All'epoca le “radio portatili” erano la norma. Oggi diremmo “sistemi di streaming audio”. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/corgiov/message

Chiesa Evangelica Calvary Chapel Padova
Ebrei 5:8-14; Ebrei 6:1-8. Bambini e uomini fatti / Coloro che cadono

Chiesa Evangelica Calvary Chapel Padova

Play Episode Listen Later Aug 5, 2022 89:43


Sabaoth Church Verona
COLORO CHE CONOSCONO DIO NON ANDRANNO MAI IN CONFUSIONE - Past. Eduardo Garcia

Sabaoth Church Verona

Play Episode Listen Later Jul 13, 2022 29:16


Domenica Gospel del 10 Luglio 2022 presso Sabaoth Church Verona, Via Dell'Artigianato 1/B - Verona https://sabaothchurch.com https://instagram.com/sabaothverona https://www.facebook.com/sabaothverona https://twitter.com/sabaothverona

AL CORONAVIRUS i cristiani rispondono così
Il terrore da Covid minaccia il tour de France

AL CORONAVIRUS i cristiani rispondono così

Play Episode Listen Later Jul 5, 2022 11:09


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7057IL TERRORE DA COVID MINACCIA IL TOUR DE FRANCE di Claudio RomitiMancano appena una decina di giorni all'avvio del Tour de France, la corsa ciclistica a tappe più importante al mondo, e per gli organizzatori, le squadre partecipanti e gli appassionati di questo popolare sport l'attesa sarà sovrastata da una grande angoscia virale. Il timore è che possa ripetersi anche durante la Grande Boucle, causando colossali perdite economiche, ciò che è accaduto all'appena concluso Giro di Svizzera, dove la semplice positività al tampone ha costretto al ritiro ben 4 compagini al completo, più altri atleti sparsi, per un totale di una sessantina di corridori su 153 partenti, più di un terzo. Tra gli sfortunati anche il russo Alexander Vlasov, il quale al momento del ritiro forzato comandava la classifica. Dunque, laddove non erano bastate le sanzioni a fermare questo forte passista-scalatore, ci ha pensato san tampone a mandarlo a casa.Inoltre, è quasi pleonastico segnalarlo, tutti gli atleti in oggetto sono risultati asintomatici. Ma tant'è: dal momento che lo sport mondiale sembra aver adottato la demenziale linea cinese del Covid zero, e data la grande circolazione di un virus depotenziato ma divenuto endemico da tempo, da qui in avanti le più importanti competizioni saranno sempre più condizionate da codesta insensata caccia all'untore. Condizionate in modo assolutamente autodistruttivo, così come accaduto durante le recenti Olimpiadi invernali, dove alcuni importanti atleti hanno dovuto gettare alle ortiche quattro anni di sacrifici a causa di una banale positività. Positività al tampone di soggetti asintomatici che sia l'Organizzazione mondiale della Sanità e sia il Centro europeo per la prevenzione e il controllo della malattie hanno spesso criticato, anche a causa di un abuso nel sistema di amplificazione, il cosiddetto Pcr, il quale se portato sopra i 24 cicli darebbe luogo a molti falsi positivi.Ovviamente da noi, dove pare dominare ancora incontrastato il cosiddetto giornale unico del virus, nessun organo di stampa esprime qualche dubbio o qualche perplessità in merito a questa ennesima follia virale che sta letteralmente falcidiando gli sport più amati dal pubblico. Spulciando qua e là tra i nostri giornali su ciò che è avvenuto nella competizione sopra citata, il tono generale è abbastanza in linea con quanto titola l'Ansa, la principale agenzia di stampa italiana: "Giro di Svizzera: il Covid disegna la classifica, Vlasov fuori".Quindi sarebbe tutta colpa del Covid, e non della sesquipedale idiozia dei tamponi agli asintomatici, che pure nello sport mondiale, i cui atleti non fanno certo parte per età e per condizioni fisiche della componente più fragile della popolazione, sta producendo di gran lunga più danni del coronavirus.Eppure, prima che il Sars-Cov-2, insieme alla sua pestilenziale narrazione, facesse la sua irruzione nelle nostre avanzate società, non era raro assistere alla performance di atleti di livello che, colpiti da influenza o da altre analoghe malattie, pur debilitati decidevano di scendere in campo o in pista. Atleti febbricitanti e, dunque, anche contagiosi ma sulla cui scelta a competere nessuno si sarebbe sognato di scandalizzarsi. Oggi, invece, accade il contrario: ragazzoni in buonissima salute, del tutto asintomatici ma rei di risultare positivi ad un tampone spesso impreciso, la cui eventuale mancata esclusione dalla relativa competizione, qualora per avventura venisse ragionevolmente consentita, questa si che scandalizzerebbe chi ancora pensa di avere a che fare con una malattia più letale della peste nera. La qual cosa dovrebbe farci riflettere.Nota di BastaBugie: Paolo Gulisano nell'articolo seguente dal titolo "Vaccino agli infanti, via libera. Un rischio inutile" parla della FDA americana che ha dato il via libera alla somministrazione del vaccino Covid ai bambini di 6 mesi e parla come se si fosse trovata la soluzione a un flagello che mieteva vittime innocenti, come poliomielite o difterite. Ma non fa alcun cenno all'imbarazzante tasso di letalità dei bambini colpiti da Covid.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 29 giugno 2022:La vaccinazione anti-Covid diventa universale. Pressoché ogni abitante del pianeta potrà ricevere i prodotti mRNA, realizzando il sogno di Bill Gates. Sono arrivate dagli Stati Uniti, e in particolare dalla Food and Drug Administration, le autorizzazioni alle richieste di Pfizer e Moderna per somministrare i loro vaccini ai bambini a partire dai sei mesi di età. Era già consentito a partire dai 5 anni, per Moderna sopra i 18 anni.L'autorizzazione - si legge nel comunicato dell'Ente preposto all'approvazione dei farmaci - è "per l'uso di emergenza", ma come noto si è sempre e comunque in stato di emergenza, e quindi i vaccini potranno essere inoculati a partire dai 6 mesi di età dei neonati. "Molti genitori e medici aspettavano un vaccino per i bambini più piccoli e questa azione contribuirà a proteggere quelli dai 6 mesi di età. Come abbiamo visto per i gruppi di età più avanzata, ci aspettiamo che i vaccini per i bambini più piccoli proteggano dagli esiti più gravi del Covid, come l'ospedalizzazione e la morte", ha dichiarato il commissario della Fda Robert M. Califf, M.D. "Coloro ai quali è affidata la cura dei bambini possono avere fiducia nella sicurezza e nell'efficacia di questi vaccini Covid e possono essere certi che l'agenzia ha valutato i dati in modo approfondito".Il commissario della FDA parla come se si fosse trovata una soluzione ad un flagello che mieteva vittime innocenti, come se fosse la poliomielite o la difterite del secolo scorso. Non fa alcun cenno a quale sia stato il tasso di letalità dei bambini colpiti da Covid. Sarebbe piuttosto imbarazzante dire che è stato dello 0,00008%, e che riguardava solo bambini con patologie preesistenti, e che nella pressoché totalità dei casi il Covid si è presentato come asintomatico, o come un raffreddore o un'influenza. Era dunque necessario estendere la vaccinazione fino ai bambini di sei mesi? Quali dati epidemiologici hanno supportato tale decisione? È bene sollevare tali questioni, perché inevitabilmente in breve tempo queste autorizzazioni potrebbero essere prese sia in Europa dall'EMA che in Italia dall'Aifa.Mentre da diversi Paesi provengono allarmi rispetto agli effetti indesiderati dei vaccini, si abbassa ulteriormente - e secondo diversi esperti pericolosamente - l'età di inoculazione. Inoltre, per i piccoli dovranno essere somministrate tre dosi in tempi ravvicinati: due dosi iniziali eseguite a distanza di tre settimane l'una dall'altra, seguite da una terza dose somministrata almeno otto settimane dopo la seconda dose. Tre dosi in meno di tre mesi.La FDA mette le mani avanti, garantendo sull'efficacia e sicurezza dell'inoculazione dei vaccini a bambini di questa età alla luce di due studi clinici condotti sperimentalmente negli Stati Uniti e in Canada su gruppi di neonati, bambini e adolescenti. Un gruppo di 230 bambini di età compresa tra i 6 e i 23 mesi e un altro gruppo di 260 bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni hanno ricevuto una serie primaria di due dosi di vaccino mRNA e gli esiti sono stati confrontati con le risposte immunitarie di 290 adulti di età compresa tra i 18 e i 25 anni che avevano ricevuto due dosi di vaccino. In queste analisi della FDA, la risposta immunitaria al vaccino, in entrambi i gruppi di età dei bambini, è stata paragonabile a quella degli adulti. Cosa sta a significare? Che avevano sviluppato gli anticorpi, come gli adulti. Ma lo sviluppare gli anticorpi, come ormai è acclarato, non significa non contrarre la malattia, come dimostrano le centinaia di migliaia di tri e quadri-vaccinati. Inoltre, non è dato sapere per quanto tempo permangano questi anticorpi.E la sicurezza? Gli effetti collaterali più comunemente segnalati nei partecipanti allo studio clinico di età compresa tra i 6 e i 23 mesi che hanno ricevuto il vaccino sono stati irritabilità, diminuzione dell'appetito, febbre e dolore, arrossamento e gonfiore nel sito di iniezione. Questi effetti collaterali sono stati segnalati anche nei partecipanti al vaccino di età compresa tra i 2 e i 4 anni, oltre a febbre, mal di testa e brividi. I sistemi di sorveglianza della sicurezza della FDA e dei CDC hanno anche identificato un aumento del rischio di miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco) e pericardite (infiammazione del tessuto che circonda il cuore) in seguito alla vaccinazione, in particolare dopo la seconda dose. Il rischio osservato è maggiore nei maschi di età compresa tra i 18 e i 24 anni per il vaccino Moderna e nei maschi di età compresa tra i 12 e i 17 anni per il vaccino Pfizer.Nonostante tutto questo, l'approvazione è arrivata. Evidentemente si tratta di scelte fatte a prescindere da ogni evidenza relativa alla malattia naturale come si sviluppa nei bambini e nei ragazzi, e all'esito della vaccinazione.

SPIRITUAL EVOLUTION

"...Ogni persona è collegata al suo circondario tramite i fili invisibili. Escono, come un fascio, dal centro del petto e dalla parte opposta, dalla schiena, collegando ciascuno con molta gente. Alcuni fili si manifestano di più e consentono un intenso scambio, altri sono appena visibili e sembra quasi che non ci siano. Quando entri in un mezzo pubblico o incontri gente sconosciuta, si formano i nuovi fili, anche quelli temporanei. Ogni anima sembra tendersi verso le anime vicine, e, probabilmente, le anime entrano in risonanza, accendendosi da dentro. La risonanza inizia ad accendere altri cuori. Il sesso o l'età non hanno alcun significato, in questi casi. Nella maggioranza delle situazioni non è nemmeno possibile dire chi entra in risonanza e perché, e non ha importanza se sei girato di schiena, se guardi o ascolti gli atri, se li segui consapevolmente. E' un meccanismo al di fuori della volontà e della coscienza. L'anima è come un cristallo con molte sfaccettature. Coloro che si sono realizzati trasformandosi in un oceano d'amore, non sono collegati tramite i fili, ma tramite i larghi canali. Sembrano avvolgere con la loro energia tutto e tutti, ma è l'Ego che non fa entrare questa energia dentro, non si unisce a loro, e tramite loro, al Creatore. " (Maksim Monin)

SPIRITUAL EVOLUTION
NOI NUTRIAMO...

SPIRITUAL EVOLUTION

Play Episode Listen Later Jun 4, 2022 2:04


Noi nutriamo ciò a cui diamo attenzione... “Ci sono esseri nei mondi spirituali per i quali ansia e paura che emanano gli esseri umani, sono un ottimo cibo. Quando gli esseri umani non hanno né ansia nè paura, queste creature muoiono di fame. Coloro che ancora non sono sufficientemente convinti di questa affermazione, possono comprenderla solo come qualcosa con cui si fa un paragone. Ma per coloro che hanno dimestichezza con questo fenomeno, esso è una realtà. Se ansia e paura irradiano dalle persone e sfociano nel panico, allora queste creature trovano nutrimento perfetto e diventano sempre più potenti. Questi esseri sono ostili verso l'umanità. Tutto ciò che si nutre di emozioni negative, di ansia, paura e superstizione, disperazione o dubbio sono in realtà forze ostili nei monti super sensibili che lanciano degli attacchi crudeli sugli esseri umani, mentre loro ne vengono nutriti. Quindi è soprattutto necessario, tanto per cominciare, che la persona che entra nel mondo spirituale, superi paura, senso di impotenza, disperazione e ansia. Ma questi sono esattamente le emozioni che appartengono alla cultura contemporanea e al materialismo perché estraneano le persone dal mondo spirituale e perché questo materialismo è particolarmente adatto per evocare impotenza e paura dell'ignoto e questo fa sì che vengano chiamate queste forze ostili sopraccitate che agiscono contro gli esseri umani” (Rudolf Steiner)

Tempo di Riforma - il podcast
Domenica 22-5-2022 - Servizio di culto evangelico-riformato

Tempo di Riforma - il podcast

Play Episode Listen Later May 16, 2022 60:05


Risvegli sono possibili e avvengono! (Atti 16:9-15) Sono possibili risvegli spirituali per i quali persone giungono al ravvedimento e una fede viva nel Signore e Salvatore Gesù Cristo? Certamente! Accade continuamente! Coloro che Dio ha scelto come destinatari della grazia della salvezza dal peccato e alla riconciliazione con Lui giungono a Lui in modo certo e sicuro attraverso la predicazione dell'Evangelo. Non è cosa che noi si possa controllare o determinare con tecniche o strategie. Incontro preparata da Dio, l'Evangelo giunge a una donna della Macedonia, come vediamo oggi nel racconto degli Atti degli Apostoli al capitolo 16, assistendo così a un rimarchevole risveglio spirituale

Landexplorer
Sojern: Italia seconda meta turistica europea. Expedia la nuova strategia win-win

Landexplorer

Play Episode Listen Later May 9, 2022 21:19


Puntata molto interessante del nostro videopodcast Landexplorer. Dopo i trend presentati nelle scorse settimane, finalmente la nosta azienda di analisi Sojern (forse la più importante a livello mondiale) certifica che L'Italia è la seconda meta europea più ricercata dai turisti sia Europei, sia Statunitensi sia del medio-oriente dopo la Spagna. In particolare, l'Italia viene preferita dal 17% dei viaggiatori e, nonostante la guerra Ucraina-Russia che in un primo momento aveva fatto registrare un calo delle prenotazioni ha visto la situazione assestarsi con un buon trend positivo (link: https://www.ilgiornaledelturismo.com/sojern-intenzioni-di-viaggio-in-italia-potrebbe-essere-unottima-estate/) Nel suo evento annuale Expedia ha presentato la nuova strategia win-win che vedrà applicata la logica della gamification nel miglioramento dell'esperienza turistica dei propri clienti e conseguentemente un aumento graduale della qualità offerta dai propri partner. Machine learning e intelligenza artificiale sono alla base della Expedia Group Open World, la piattaforma che mira a diventare la tecnologia di riferimento per chiunque desideri incrementare o anche solo entrare nel business dei viaggi. Coloro che sapranno fornire le migliori esperienza di viaggio saranno posizionati meglio nell'algoritmo di ricerca del portale ricevendo, quindi, maggiori prenotazioni (link: http://www.bookingblog.com/expedia-group-open-world-la-nuova-piattaforma-che-premia-la-travel-experience/). #turismo #expedia #travelexperience #travel #data #machineleraning #tour #trend #gamification

Audioclassici
Bertolt Brecht - A coloro che verranno

Audioclassici

Play Episode Listen Later May 8, 2022 5:47


Poesia scritta nel 1939 dal grande drammaturgo tedesco Bertolt Brecht.Una delle opere più struggenti e belle che il poeta abbia scritto.Composta in tre tempi, la poesia si rivolge alle future generazioni perché non lascino cadere nell'oblio l'orrore di quel tempo, della guerra e delle speranze che la sua generazione nutrì.Autore: Bertolt BrechtVoce: Giuseppe IzzinosaMusica: DivKid - The Empty Moons of JupiterFoto: Massacro di Malmedy durante la battaglia delle Ardenne (https://www.goodfreephotos.com/)Sigla a cura di Carmelo Pipitone (https://www.facebook.com/carmelopipitoneofficial)Testo tradotto da Franco Fortinida “Poesie di Svendborg seguite dalla Raccolta Steffin”, “Gli Struzzi” Einaudi, 1976

Pepite di Scienza
Solo coloro che osano possono vincere

Pepite di Scienza

Play Episode Listen Later May 8, 2022 7:12


In questo episodio scopriamo come Wolfgang Pauli predisse l'esistenza del neutrino nel 1930 e cosa lo spinse ad ipotizzare una nuova particella. Un racconto pieno di fisica e di aneddoti interessanti, incluso quello sull'origine del nome neutrino. Per approfondire: 1. The KATRIN collaboration, “Direct neutrino-mass measurement with sub-electronvolt sensitivity”, Nature Physics 18 (2022) https://www.nature.com/articles/s41567-021-01463-1 2. Edoardo Amaldi, From the discovery of the neutron to the discovery of the nuclear fission, in Phys. Rep., 111 (1-4), 1-331 (1984), nota 227 p.306 https://ui.adsabs.harvard.edu/abs/1984PhR...111....1A/abstract 3. Lederman e Hill, “Symmetry and the beautiful universe”, Prometheus Books (2004) 4. Il rifiuto di Nature all'articolo di Fermi e raccontato in: Pais, Abraham (1986). Inward Bound. Oxford: Oxford University Press. p. 418. ISBN 978-0-19-851997-3.

OSCURO PALCOSCENICO
16. Dorothy Scott - Vittima di uno stalker

OSCURO PALCOSCENICO

Play Episode Listen Later Apr 23, 2022 17:05


Salve Killers! Siete mai stati perseguitati da uno stalker? Coloro che hanno vissuto questa esperienza hanno raccontato come la cosa possa essere davvero terrorizzante e angosciante! Alcune volte finisce bene, altre purtroppo no. Nel caso di Dorothty Scott come andò a finire? Scopriamolo assieme! Buon ascolto! ATTENZIONE: L'immagine di copertina appartiene ai legittimi proprietari! Intro music: Spooky Scary Skeletons (Kasger Remix) Music 1: "It Follows" - Vivek Abhishek Music 2: "Distant Echoes" - Vivek Abhishek Music 3: "The Forest" - Vivek Abhishek Seguimi su Instagram: https://www.instagram.com/oscuropalcoscenico/ Mandami una mail: oscuropalcoscenico@gmail.com

RadioKRISHNA byYogaNetwork
Carmelina ARCOBALENI 17 - "A tutti coloro... io dedico" 14 di Carmelina Rotundo Auro produzione Edoardo Chiari

RadioKRISHNA byYogaNetwork

Play Episode Listen Later Apr 11, 2022 4:36


buon ascolto --- Send in a voice message: https://anchor.fm/radiovrinda/message Support this podcast: https://anchor.fm/radiovrinda/support

LetteralmenteRadio YogaNetwork
Carmelina ARCOBALENI 17 - "A tutti coloro... io dedico" 14 di Carmelina Rotundo Auro produzione Edoardo Chiari

LetteralmenteRadio YogaNetwork

Play Episode Listen Later Apr 11, 2022 4:37


buon ascolto --- Send in a voice message: https://anchor.fm/radiovrinda/message Support this podcast: https://anchor.fm/radiovrinda/support

LetteralmenteRadio YogaNetwork
Carmelina ARCOBALENI 17 - "A tutti coloro... io dedico" 14 di Carmelina Rotundo Auro produzione Edoardo Chiari

LetteralmenteRadio YogaNetwork

Play Episode Listen Later Apr 11, 2022 4:37


RadioKRISHNA byYogaNetwork
Carmelina ARCOBALENI 16 - "A tutti coloro... io dedico" 13 di Carmelina Rotundo Auro produzione Edoardo Chiari

RadioKRISHNA byYogaNetwork

Play Episode Listen Later Mar 28, 2022 3:33


buon ascolto --- Send in a voice message: https://anchor.fm/radiovrinda/message Support this podcast: https://anchor.fm/radiovrinda/support

LetteralmenteRadio YogaNetwork
Carmelina ARCOBALENI 16 - "A tutti coloro... io dedico" 13 di Carmelina Rotundo Auro produzione Edoardo Chiari

LetteralmenteRadio YogaNetwork

Play Episode Listen Later Mar 28, 2022 3:35


buon ascolto --- Send in a voice message: https://anchor.fm/radiovrinda/message Support this podcast: https://anchor.fm/radiovrinda/support

LetteralmenteRadio YogaNetwork
Carmelina ARCOBALENI 16 - "A tutti coloro... io dedico" 13 di Carmelina Rotundo Auro produzione Edoardo Chiari

LetteralmenteRadio YogaNetwork

Play Episode Listen Later Mar 28, 2022 3:34


Focus PREVIDENZA
APE SOCIALE 2022: Le domande entro il 31 Marzo

Focus PREVIDENZA

Play Episode Listen Later Mar 25, 2022 1:40


Coloro che vogliono accedere all'ape sociale e maturano i relativi requisiti entro il 31 dicembre 2022, devono procedere all'inoltro della domanda di certificazione del diritto alla prestazione assistenziale all'Inps entro il 31 marzo.

AL CORONAVIRUS i cristiani rispondono così
Il green pass ha aperto l'era del transumanesimo e del metaverso

AL CORONAVIRUS i cristiani rispondono così

Play Episode Listen Later Mar 22, 2022 10:16


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6941IL GREEN PASS HA APERTO L'ERA DEL TRANSUMANESIMO E DEL METAVERSO di Andrea MorandiniLo scorso 25 novembre, senza troppi clamori, l'Unesco, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura, ha adottato dopo tre anni di lavoro il primo testo mondiale sull'etica dell'«intelligenza artificiale», intesa da un lato come opportunità per i «grandi servizi» che può rendere «all'umanità», ma dall'altro come problema per il permanere di «preoccupazioni etiche di fondo», come si legge nel preambolo alla Raccomandazione di 28 pagine, ratificata dai 193 Paesi membri.In particolare, «c'è la necessità di assicurare la trasparenza e l'intelligibilità del funzionamento degli algoritmi e dei dati a partire dai quali sono stati calcolati», poiché questi potrebbero influire sui «diritti dell'uomo e le libertà fondamentali, l'eguaglianza dei generi, la democrazia». La posta in gioco è alta e la materia particolarmente delicata non per un futuro prossimo venturo, bensì oggi, anzi già ieri, come provano riconoscimento facciale e assistente vocale dei cellulari, che da tempo sono realtà.Non era necessario nemmeno aspettare Facebook per poter entrare nel nuovo Metaverso e vedere in azione il primo sistema operativo d'intelligenza artificiale, un'entità intuitiva in grado di ascoltare, di capire e di conoscere, che va oltre Alexa, Siri ed oltre l'assistente di Google. Ci troviamo immersi in una realtà virtuale posta in un ambiente 3D appositamente generato, finora limitato solo da questioni tecniche: sono richiesti larghezze di banda elevate e latenze estremamente basse per il trasferimento dei dati, nonché un modello persistente dell'ambiente per contenere elementi reali e simulati. Ma si è comunque ormai ad un passo dalla piena fruizione di questa nuova, immensa piattaforma digitale.L'ERA DEL TRANSUMANESIMOA mettere però in guardia dalle potenzialità del settore sono in molti: tra questi, il dottor Philippe Guillemant, fisico e ingegnere ricercatore presso il Cnrs, il Centro nazionale di ricerca scientifica di Marsiglia, uno dei primi specialisti al mondo in intelligenza artificiale e per questo pluripremiato. Nelle sue pubblicazioni ha evidenziato non solo come le tecnologie di controllo siano divenute predominanti sul mercato in termini di domanda e di offerta, ma anche come il tracciamento umano sia ormai realtà, consentendo non a persone, bensì a semplici programmi di monitorare chiunque in qualsiasi momento o periodo. In particolare, un'affermazione del dottor Guillemant, ripresa dall'agenzia Médias-Presse-Info, suscita più di un interrogativo: «Coloro che sono a favore delle mascherine obbligatorie sottovalutano molto il fatto che esse siano un preludio alla vaccinazione, che a sua volta è un preludio all'identificazione digitale e poi al tracciamento umano, naturale conseguenza prima di giungere in poco tempo all'era del transumanesimo, preparata dall'analisi in tempo reale di tutti i nostri gesti, azioni, spostamenti e incontri. Ora questa prospettiva è, a mio parere, molto più grave di qualsiasi bomba atomica o guerra mondiale». E allora qui il discorso si complica.In un libro a più mani, Bas les masques (Giù le maschere), l'ing. Guillemant entra ancor più nello specifico: «L'obbligo di portare un libretto di vaccinazione digitalizzato per potersi spostare sarà la porta d'accesso nel transumanesimo, poiché imporrà il tracciamento umano. Il grande lusso del futuro, cui solo i più ricchi avranno accesso, sarà appunto quello di sfuggire a tale tracciamento. Il rischio rappresentato dalla vaccinazione in termini di salute non è nulla rispetto al rischio rappresentato dalla prova dell'avvenuta vaccinazione in termini di libertà e di integrità umana. A Bill Gates e Mark Zuckerberg non importa nulla del primo rischio [quello sanitario], perché a loro interessa farci accettare il secondo, che va ad arricchire il loro business in un modo inimmaginabile». Diversamente perché «i più accaniti difensori della vaccinazione sono i potenti uomini d'affari dell'informatica e non i medici?».SUPER GREEN PASS E MASCHERINA VANNO CONSERVATIIn tale ottica non stupiscono più le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, rilasciate nel corso di una recente intervista al quotidiano Repubblica: «Super green pass e mascherina vanno conservati anche dopo il 31 marzo», ha detto. Ma va in questa direzione anche la ferocia con cui il primo ministro canadese Justin Trudeau lo scorso 14 febbraio, nel corso di una conferenza stampa, ha minacciato letteralmente di congelare i conti bancari dei camionisti accampati in piazza del Parlamento a Ottawa, per protestare contro il green pass. Il governo canadese, lo stesso che si vanta di essere inclusivo con tutti, Lgbt in testa, ha mostrato il proprio reale volto con questa riproposizione del «credito sociale alla cinese». Trudeau ha negato di voler «sospendere i diritti fondamentali» e di aver oltrepassato quanto previsto dalla «Carta dei diritti e delle libertà», come proverebbe - dice - il fatto di non aver limitato «la libertà di parola» ed «il diritto di assemblea pubblica»: ma è proprio sicuro che prender questa gente per fame sia costituzionale e legittimo?Il vice di Trudeau, Chrystia Freeland, ha annunciato di voler non solo congelare i conti bancari personali, ma di sospendere persino l'assicurazione dell'auto di chiunque risulti collegato alle proteste, anche senza attendere l'ordine di un tribunale, appellandosi alla sola legge sulle misure d'urgenza introdotta ufficialmente per fronteggiare la pandemia. Tutto, pur di mantenere in vigore il green pass: pare ovvio come la posta in palio, a questo punto, vada oltre la stessa emergenza sanitaria e come le affermazioni dell'ing. Guillemant non siano campate per aria.COMINCIARE A PORSI DOMANDEUno studio pubblicato tre anni fa dagli scienziati dell'UCSF, l'Università della California San Francisco, finanziati da Facebook, già confermava la possibilità di creare un'interfaccia cervello-computer, in grado di trasmettere l'attività dei neuroni alla macchina mediante specifici impianti. Il passo successivo? Sostituire gli impianti con un paio di comodissimi occhiali a realtà aumentata, dotati di appositi sensori e controllati dal pensiero. Tutto questo viene presentato ovviamente come un bene: si sostiene di voler ridare così la parola ai muti per paralisi, lesioni del midollo spinale o malattie neurodegenerative. E anche Elon Musk con una delle sue aziende, Neuralink, porta avanti un'analoga progettualità: dice di farlo per contrastare alcune patologie, che colpiscono cervello e midollo. Propone un chip con fili ultrasottili, che un'apposita macchina può impiantare nel cervello per creare un'interfaccia totale, una simbiosi di fatto con l'intelligenza artificiale. Il rischio, però, che un giorno l'intelligenza artificiale possa interferire o addirittura dominare i corpi collegati è più di un'ipotesi.È dunque già oggi troppo tardi, per cercare di contenere il processo in atto? Possono blandi documenti e proclami etici costituire un reale problema, per chi intenda sfruttare queste nuove tecnologie a proprio vantaggio? È fuor di dubbio quanto importante sia cominciare a porsi queste domande...

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Sono questi gli "ultimi tempi"? Cosa posso fare nella guerra attraverso la mia fede? | 20 Marzo 2022 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Mar 21, 2022


Stiamo davvero vivendo gli ultimi tempi? Sta per tornare Gesù? Piuttosto che chiedersi quando e come, chi crede dovrebbe impegnarsi sul cosa: cosa debbo fare con la mia fede, proprio in tempo di guerra. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 10 minuti  Tempo di ascolto audio/visione video: 28 minuti Se navighi sul web, e se hai un account Facebook connesso a qualche amico credente, o a qualche pagina evangelica, in questo periodo avrai notato  tutto un fiorire di riferimenti agli “ultimi tempi”. In molti vedono l'invasione russa in Ucraina e le molte altre situazioni di guerra nel mondo, gli eventi catastrofici come  inondazioni o terremoti essere una chiara indicazione che siamo davvero vicini al ritorno di Gesù ed al giudizio finale. Una domanda che mi viene posta spesso è:  “Pensi che questo sia l'inizio della fine?  Le immagini che ogni giorno vediamo in TV o sul web  provocano rabbia e indignazione,  ma anche paura e insicurezza.  Come influisce questo sul credente?  Siamo davvero alla fine?  La profezia si sta realizzando,  è un segno dei tempi  o sono solo eventi tragici? A scanso di equivoci voglio subito precisare che quello che vi dirò questa mattina è una mia personalissima opinione, ovviamente suffragata dallo studio della Parola di Dio, ma che non è “la verità assoluta”. Molti altri predicatori e teologi la pensano in modo assolutamente diverso dal mio modo di vedere. La prima cosa da stabilire è: quali sono gli ultimi tempi? Molti pensano che siano quelli descritti da Daniele  e richiamati da Gesù in Matteo in Marco e in Luca: in realtà gli “ultimi tempi” sono iniziati con la nascita di Gesù: “Così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte. In verità vi dico che questa generazione non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute.” (Marco 13:29-30) La parola “generazione” in greco è γενεά genea, ed ha un significato ben più ampio di quello che noi occidentali percepiamo  con la parola “generazione”, dove noi pensiamo alle persone nate in un determinato lasso di tempo: la generazione dei boomers, dei sessantottini, ecc. In greco genea sta ad indicare una stirpe, o anche una razza; per cui Gesù non stava dicendo che la fine sarebbe avvenuta nella generazione di Pietro, di Andrea, di Matteo, ma piuttosto che la razza umana sarebbe sopravvissuta sino a vedere il suo ritorno: nessun olocausto nucleare totale,  nessun annientamento prima del suo ritorno. Personalmente sono  molto scettico, se non contrario, verso chiunque predichi la prossima mossa di Dio  o sostenga di avere un modello dei tempi finali.  La Bibbia ci dice cosa aspettarci,  ma ci vengono dati segni, non predizioni, o almeno non predizioni che possiamo indovinare prima di Dio.  Lo scopo della profezia è quello di mostrarci  che Dio è in controllo in modo che non abbiamo paura.  Possiamo vedere e avere fiducia in Dio;  il suo piano non è incentrato sulla nostra comodità,  ma sulla nostra speranza nella  ricompensa eterna.  La scorsa settimana abbiamo parlato del perché Dio permette la guerra, e di cosa sta facendo, per chi parteggia e dove è Dio nella guerra. Abbiamo detto che Dio non approva la guerra, ma in un certo senso la “subisce” come un prodotto dei peccati di orgoglio degli uomini non parteggia per nessuno, se non per i credenti che soffrono, e che Dio è proprio in mezzo a chi soffre attraverso le sue braccia, le sue gambe e le sue mani rappresentate dalla sua chiesa. Questa settimana voglio vedere brevemente come dobbiamo reagire a questi eventi catastrofici rappresentati dagli eventi naturali e da quelli provocati dall'uomo di cui la guerra è la massima espressione. Per prima cosa, la Bibbia prevede gli eventi della fine del tempo, né ci dice quando questi eventi catastrofici accadranno. Ci viene dato solo una descrizione molto generica, di ciò che accadrà, sufficiente per capire ciò che Dio sta facendo, e questo avviene per tre ragioni che oggi vedremo. 1. Non siate spaventati Cominciamo guardando Luca  “Quando sentirete parlare di guerre e di sommosse, non siate spaventati, perché bisogna che queste cose avvengano prima; ma la fine non verrà subito». Allora disse loro: «Insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno;  vi saranno grandi terremoti e, in vari luoghi, pestilenze e carestie; vi saranno fenomeni spaventosi e grandi segni dal cielo..” (Luca 21:9-11) Questa è una frase tipica di Gesù: a seconda della versione della Bibbia che avete, sono da 12 a 16 le volte che Gesù dice a qualcuno di non temere, e sempre in situazioni che sono umanamente terribili. I discepoli che sentono la voce di Dio proclamare che Gesù è suo figlio: “I discepoli, udito ciò, caddero con la faccia a terra e furono presi da gran timore. Ma Gesù, avvicinatosi, li toccò e disse: «Alzatevi, non temete».” (Matteo 17:6.7) Il capo della sinagoga Iairo che riceve la notizia della morte di sua figlia: “Mentre egli parlava ancora, venne uno dalla casa del capo della sinagoga, dicendo: «Tua figlia è morta; non disturbare più il Maestro».  Ma Gesù, udito ciò, rispose a Iairo: «Non temere; solo abbi fede, e sarà salva».” (Luca 8:49-50) Le donne andate al sepolcro che lo avevano trovato vuoto: "Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea; là mi vedranno». "(Matteo 28:10) Gesù  sa che sta per rivelare una cosa  molto, molto “forte”, la promessa di tempi bui e di dolore, ma subito dice “non vi spaventate!”. Se la nostra speranza è in Dio  e se crediamo che Lui ha il controllo,  possiamo essere fiduciosi,  anche in un mondo impazzito.  Quando arrivano i momenti davvero difficili le fondamenta della nostra costruzione vengono rivelate.  Coloro che costruiscono la loro casa sulla sabbia  non avranno mai sicurezze nella tempesta.  Nella nostra cultura moderna,  anche i cristiani sono stati persuasi a porre la loro speranza  nelle cose e nelle circostanze  invece che in Dio.  Ma cosa succede quando i bei piani del mondo falliscono? Quando la pace che credevamo fosse eterna in Europa viene meno? Quando una guerra, e nucleare, comincia ad essere vista come una evento improbabile... ma possibile? E' allora che arriva Gesù: “Non temete! Io ci sono! Io sono in controllo! Le cose non andranno tutte bene... ma io ci sono, io ho già vinto. Non temete.” Quando le fondamenta di sabbia si sciolgono, la gente cerca la roccia. Avete fatto caso che, dinanzi alle tragedie, nessuno alza la bandiera dell'ateismo, nessuno proclama che l'uomo è stracapace di mettere a posto tutto, e che non serve nessun aiuto “esterno”?  Persino chi aveva sempre negato Dio, e Cristo, alla fine si trova a confrontarsi,  e ad ammettere che ci vorrebbe un miracolo. E' questo il momento per i credenti  di indicare la speranza che abbiamo in Gesù Cristo. Lui è l'unica pace duratura che chiunque può avere, perché, alla fine, lui porterà la vera pace che durerà per sempre. E quella pace che vedremo nel mondo un giorno, nella guerra, nel dolore, possiamo vederla in noi, e possiamo mostrarla agli altri. Il pastore di cui vi ho letto le lettere la scorsa settimana e che sta facendo un diario quotidiano qualche giorno fa ha scritto questo: “In questi momenti ricordo le mie affermazioni che ho ripetutamente proclamato ai miei studenti sulla natura biblica (teologica) della speranza, la speranza che appare dove non c'è ragione di esistere, una speranza che appare come qualcosa di molto fragile che richiede la tua fiducia, non come qualcosa di solido su cui puoi contare con fiducia... Questa è la natura stessa della speranza biblica... E' il momento in cui sei chiamato a fare tue le convinzioni che hai pronunciato in tempo di pace, e che adesso, in tempo di guerra, devi vivere... La guerra è quando la tua comprensione del tempo cambia, quando, non in teoria, ma in pratica, apprezzi il momento, il “qui ed ora” in modo speciale, e lo vivi più consapevolmente.”(Feyodor Raichinets – insegnante di Teologia presso l'Istituto Biblico di Kiev) La nostra speranza non emerge nelle belle giornate di sole, ma in quelle buie di pioggia e di gelo. Sentiamo il dolore della perdita di un caro, la rabbia contro gli aggressori;  la paura della tragedia.  La paura è un'emozione ed è normale.  “Non vi spaventate! Non temete! Voi state sperando in me! In me che ho vinto! In me che vivo! E voi vivrete se siete in me!”  Gesù ce l'ha detto in anticipo  in modo che quando vediamo queste cose,  non siamo travolti dalla paura del mondo,  ma costruiamo la nostra vita sulle sue solide fondamenta; la nostra roccia è Gesù Cristo.  Lui ha detto che queste cose devono accadere,  ma la nostra speranza è in Lui  e nella nostra eredità eterna. 2. Vegliate Pochi versetti dopo, leggiamo sempre in Luca: “Badate a voi stessi, perché i vostri cuori non siano intorpiditi da stravizio, da ubriachezza, dalle ansiose preoccupazioni di questa vita, e che quel giorno non vi venga addosso all'improvviso come un laccio;  perché verrà sopra tutti quelli che abitano su tutta la terra. Vegliate dunque, pregando in ogni momento, affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per venire, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo». (Luca 21:34-36) Gesù aveva parlato delle persone che si preoccupano quando aveva descritto i quattro terreni dove cade il suo seme: “Quello seminato tra le spine è colui che ode la parola; poi le ansiose preoccupazioni mondane e l'inganno delle ricchezze soffocano la parola, che rimane infruttuosa.” (Matteo 13:7) Le preoccupazioni sono dei cespugli spinosi, di quelli che se ci cadi dentro non riesci più a uscirne, e se ne esci be esci con i vestiti a brandelli e pieno di ferite. Per quello Gesù dice: “Vegliate”. Se ti addormenti,  o anche se solo “sonnecchi” ("intorpiditi" dice Gesù) stai sicuro che prima o poi caschi in un cespuglio di spine: stai sveglio! Vegliare significa vivere una vita attiva per il Signore.  Vegliare non significa sedersi e aspettare,  ma vivere attivamente nel modo in cui Lui ha comandato.  Matteo 24 lo rende chiaro.  “Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il vostro Signore verrà.  Ma sappiate questo: che se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte il ladro deve venire, veglierebbe e non lascerebbe scassinare la sua casa. Perciò anche voi siate pronti; perché, nell'ora che non pensate, il Figlio dell'uomo verrà.  Qual è mai il servo fedele e prudente che il padrone ha costituito sui suoi domestici per dare loro il vitto a suo tempo?  Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà così occupato!” (Matteo 24:42-46) Non si tratta, dunque, solo di stare svegli, ma anche di “fare” per il padrone, di servire... perché “un servo che non serve non serve”. “Vegliate dunque, pregando in ogni momento, affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per venire, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo». (Luca 21:36) Il modo per non addormentarsi? Pregando in ogni momento.  Vegliate dunque e pregate sempre.  La ricompensa per aver vegliato  sarà di comparire, dinanzi a lui, come servi fedeli. Vedete come  gli eventi che terrorizzano il mondo  servono a ricordarci di essere fedeli  e di ricordare la nostra speranza? Non sappiamo quando e come, ma sappiamo che avverrà... Vegliate!  3. Rendete testimonianza Perché avverrà tutto questo? Perché ci saranno le guerre? Perché ci sarà il male? Il male, le guerre, saranno sempre causate dal peccato umano, dall'orgoglio, dalla brama di avere, non dalla volontà di Dio... ma Dio le potrà volgere a suo favore se... “Ma prima di tutte queste cose, vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno consegnandovi alle sinagoghe e mettendovi in prigione, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. Ma ciò vi darà occasione di rendere testimonianza.” (Luca 21:11-13) Questo è il fine ultimo di tutte queste cose.  Quando il mondo è comodo e tutti dicono che non c'è bisogno di Dio,  è difficile condividere la speranza di Gesù Cristo.  I missionari, i pastori di cui leggo i rapporti da Kiev, tutti dicono che le persone stanno cercando Cristo, che vogliono sapere perché  quei missionari e quei pastori  non hanno paura, e sfidano la morte per aiutarli. C'è un mondo che chiede “perché” e vuole sapere cosa fare. Possiamo non essere in grado di rispondere al "perché",  ma possiamo rispondere al "cosa".  Qual è il significato della vita? Qual è il nostro scopo?  Possiamo spiegare che viviamo in un mondo pieno di peccato  e di uomini controllati dalla natura umana peccaminosa.  Coloro che sperano in questo mondo  saranno sempre delusi  e avranno vite  con le fondamenta di sabbia. “Ma ciò vi darà occasione di rendere testimonianza.” Più grande la paura, più grande la guerra ed il male, maggiore la testimonianza per Cristo. Il mondo si concentra solo sulla prospettiva umana.  Il mondo si concentra sulla prosperità e sulla pace.  Quando la pace è persa, la prosperità non ha senso.  E quando prosperità e pace sono distrutte,  il mondo si concentra su problemi e paura.  Poiché Gesù Cristo è la nostra speranza,  la nostra attenzione non è mai sui problemi,  ma sul compimento del nostro scopo.  Noi siamo il corpo di Cristo in terra, “la chiesa”, “ekklesia”,  dal greco "eclego”,  composto di lego, ovvero "chiamare" più il suffisso ec, ovvero "fuori"; coloro chiamati fuori. Fuori dagli schemi del mondo, fuori dai gruppi del mondo, fuori dalle logiche del mondo. Salvati tramite Cristo  per rendere testimonianza a Cristo. E' questo il nostro scopo. Viviamo gli “ultimi tempi”; coloro che sperano nel mondo saranno turbati e angosciati.  Noi che speriamo in Cristo abbiamo pace,  e la nostra pace diventa una testimonianza  per attirare gli altri alla solida roccia,  Gesù Cristo. Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM--- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio, vedere il video del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)

Matteo Cozzi biohacking Podcast
Ep. 55 - Attaccamento ai Risultati

Matteo Cozzi biohacking Podcast

Play Episode Listen Later Mar 21, 2022 15:43


Krishna diceva: l'intenzione dietro l'azione è ciò che conta. Coloro che sono motivati ​​solo dal desiderio per i frutti dell'azione sono infelici, perché sono costantemente ansiosi dei risultati di ciò che fanno.

LetteralmenteRadio YogaNetwork
Carmelina ARCOBALENI 15 - "A tutti coloro... io dedico" 12 di Carmelina Rotundo Auro produzione Edoardo Chiari

LetteralmenteRadio YogaNetwork

Play Episode Listen Later Mar 14, 2022 3:34


RadioKRISHNA byYogaNetwork
Carmelina ARCOBALENI 15 - "A tutti coloro... io dedico" 12 di Carmelina Rotundo Auro produzione Edoardo Chiari

RadioKRISHNA byYogaNetwork

Play Episode Listen Later Mar 14, 2022 3:33


buon ascolto --- Send in a voice message: https://anchor.fm/radiovrinda/message Support this podcast: https://anchor.fm/radiovrinda/support

LetteralmenteRadio YogaNetwork
Carmelina ARCOBALENI 15 - "A tutti coloro... io dedico" 12 di Carmelina Rotundo Auro produzione Edoardo Chiari

LetteralmenteRadio YogaNetwork

Play Episode Listen Later Mar 14, 2022 3:35


buon ascolto --- Send in a voice message: https://anchor.fm/radiovrinda/message Support this podcast: https://anchor.fm/radiovrinda/support

Le interviste di Radio Number One
Alessia Romanazzi: cos'è e come si supera la sindrome dell'impostore

Le interviste di Radio Number One

Play Episode Listen Later Mar 2, 2022 6:24


Nella giornata di oggi 2 marzo, ai microfoni di Laura Basile, è tornata la psicoterapeuta Alessia Romanazzi. Nell'appuntamento di oggi Alessia ci ha parlato della sindrome dell'impostore. La psicoterapeuta a questo proposito ci ha spiegato che non si tratta di una sindrome ufficiale, piuttosto di un meccanismo psicologico che riguarda moltissime persone.  Coloro che ne soffrono tendono infatti a mettere in discussione i risultati ottenuti e a pensare di non meritarli. Questa sindrome è dunque associata a bassi livelli di autostima e al continuo senso di inadeguatezza. Alessia infine ci ha spiegato come poter riconoscere questa sindrome e come affrontarla al meglio.

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
In Cristo puoi...imparare facilmente | 27 Febbraio 2022 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Mar 2, 2022


Quanto sei capace di imparare facilmente? Cristo di chiama ad essere "insegnabile", affinché tutto ciò che impari, ricevi, senti e vedi di lui, tu possa poi farlo nella tua vita di credente. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 10 minuti  Tempo di ascolto audio/visione video: 34 minuti Siamo all'ultimo passo di Filippesi 4. Paolo, dopo aver insegnato che in Cristo puoi... avere gioia,  essere gentile, avere calma, essere perspicace ci dice forse al cosa più importante: puoi anche imparare ad essere tutto ciò... diventare davvero così! In Filippesi 4:9 Paolo ci parla della capacità di imparare,  ricevere, sentire e vedere mentre camminiamo con il Dio della pace.  Questo ci permetterà di vivere  come creature che sono gioiose, gentili, calme e perspicaci. “Chi nasce tondo non può morire quadrato”  è un proverbio popolare che afferma che una persona per quanto lo voglia, non può cambiare la propria natura. “Che ci vuoi fare? Sono fatto così!  E così mi devi accettare.” Questa frase la dissi al mio amico Michele che mi rispose :”Non ti permetto di offendere il mio Signore! Chi è in Cristo può cambiare... se lo vuole!" Già: se lo vuole. Tutto dipende dalla nostra volontà di voler cambiare, non dalla potenza insufficiente di Cristo di cambiare le persone. In Filippesi 4 Paolo sta parlando di vivere una vita particolare in Cristo e di attingere alla potenza di Cristo per cambiare la vita. In Cristo puoi; questa è l'abbondanza di vita che viene offerta  a tutti coloro che conoscono Gesù come loro Signore e Salvatore. Non nel futuro, non in cielo ma qui, in terra, in mezzo a tutte le difficoltà ed i limiti umani, ma iniziando ogni giorno  con la consapevolezza che possiamo essere diversi. Ma tutto questo è legato a quel “se lo vuole” con cui Michele aveva distrutto le mie scuse  dell'essere fatto così e del dovermi accettare così come ero. “Le cose che avete imparate, ricevute, udite da me e viste in me, fatele; e il Dio della pace sarà con voi.” (Filippesi 4:9) Tutto sta nella mia volontà di  imparare facilmente,  di essere disposto ad apprendere:  come si dice con una brutta frase, di “essere insegnabile”.  Perché, il motivo per il quale non abbiamo gioia,  o non siamo gentili o non siamo calmi o perspicaci, è perché crediamo nel motto popolare che dice che chi nasce tondo non può morire quadrato.  Se non sono disposto ad essere insegnabile, allora tutto ciò su cui ci siamo concentrati nell'ultimo mese  è completamente inutile per te.  E non lo dice Marco, ma il grande Paolo. Paolo usa quattro parole per descrivere  l'essere disposti ad imparare facilmente, l'essere insegnabili di cui abbiamo bisogno. 1. “Le cose che avete... imparate” μανθάνω manthanō Questa parola la aveva utilizzata Gesù quando parlava di prendere il suo giogo: “Prendete su di voi il mio giogo e imparate (μανθάνω manthanō) da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo per le anime vostre...” (Matteo 11:29) Il giogo univa  due animali: uno vecchio ed esperto, e uno  più giovane e inesperto.  lo scopo era  che il più vecchio insegnasse al più giovane  mentre lavoravano assieme.  Gesù non stava parlando di metterci un peso suo collo  ma di fare la strada assieme a lui e da lui, esperto in tutto, apprendere come fare, come comportarsi, cosa dire. Paolo, esperto, aveva portato il giogo assieme a molti per permettergli di imparare da lui; uno tra questi era Timoteo: “Tu, invece, persevera nelle cose che hai imparate (μανθάνω manthanō) e di cui hai acquistato la certezza, sapendo da chi le hai imparate (μανθάνω manthanō), e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù.” (2 Timoteo 3:14-15) Vorrei vedere con voi una pubblicità australiana di una ventina di anni fa. La scritta finale diceva :”I figli assorbono il tuo bere”, ovvero, ciò che tu fai, loro faranno, perché loro imparano da te. Cosa sta imparando da te circa Cristo chi condivide il tuo giogo? Sto pensando ai tuoi figli, ma anche alla tua sposa, al tuo sposo, ai tuoi familiari, ai tuoi colleghi di lavoro... Se tu per primo, per prima, non sei disposto, non sei disposta ad essere “insegnabile”, gli altri non apprenderanno da te  la gioia, la gentilezza, la calma, la perspicacia che Cristo ti offre se sei in lui. 2. “Le cose che avete... ricevute” παραλαμβάνω paralambanō  E' una parola composta da  para (vicino)  + lambanō (prendere):  bisogna stare vicini  per poter prendere qualcosa. “Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunciato, che voi avete anche ricevuto (παραλαμβάνω paralambanō), nel quale state anche saldi,  mediante il quale siete salvati, purché lo riteniate quale ve l'ho annunciato; a meno che non abbiate creduto invano. Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l'ho ricevuto (παραλαμβάνω paralambanō) anch'io, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture...” (1 Corinzi 15:1-4) Bisogna stare vicino a qualcuno  per poter prendere ed apprendere da lui.  Bisogna stargli a fianco.  Gli apostoli avevano ricevuto da Gesù  perché gli erano stati a fianco per tre anni: Apollo aveva ricevuto  perché aveva a fianco Priscilla ed Aquila: “Ora un Giudeo di nome Apollo, oriundo di Alessandria, uomo eloquente e versato nelle Scritture, arrivò a Efeso.  Egli era stato istruito nella via del Signore; ed essendo fervente di spirito, annunciava e insegnava accuratamente le cose relative a Gesù, benché avesse conoscenza soltanto del battesimo di Giovanni. Egli cominciò pure a parlare con franchezza nella sinagoga. Ma Priscilla e Aquila, dopo averlo udito, lo presero con loro e gli esposero con più esattezza la via {di Dio}.” (Atti 18:24-26)   Paolo aveva ricevuto da Gesù  perché era stato a fianco di fratelli e sorelle credenti  che lo avevo istruito su chi fosse e cosa avesse fatto Gesù. “Quando [Saulo - poi Paolo] fu giunto a Gerusalemme, tentava di unirsi ai discepoli; ma tutti avevano paura di lui, non credendo che fosse un discepolo. Allora Barnaba lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli e raccontò loro come durante il viaggio aveva visto il Signore che gli aveva parlato, e come a Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù. Da allora Saulo andava e veniva con loro in Gerusalemme, e predicava con franchezza nel nome del Signore...”(Atti 9:26-28) Così come Apollo, Paolo aveva ricevuto,   stando vicino a altri credenti maturi,  frequentandoli nella vita, frequentando la chiesa.  Tu puoi fare la stessa esatta cosa. Ma sei più fortunato, più fortunata di Paolo ed Apollo,  perché puoi ricevere dalle Scritture.  Ricevere cosa? Ricevere la verità.  Ricevere la Parola,  studiarla e crescere.  Essere equipaggiati per capire.  Paolo aveva fatto della sua vita un ministero di insegnamento,  ed aveva equipaggiato tanti.  È un aspetto della vita che non si ferma mai. Ricevere significa avere una disponibilità per tutta la vita  ad ascoltare la Parola: “Ma i fratelli subito, di notte, fecero partire Paolo e Sila per Berea; ed essi, appena giunti, si recarono nella sinagoga dei Giudei. Ora questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così.” (Atti 17:11) Coloro che sono insegnabili si assicurano  che il loro ricevere sia sempre incentrato sulla Scrittura. 3. “Le cose che avete... udite da me” ἀκούω akouō  E' una parola molto comune nel Nuovo Testamento,  e ricorre- 427 volte; qui è Gesù che parla: “Gesù rispose loro: «Andate a riferire a Giovanni quello che udite (ἀκούω akouō) e vedete: i ciechi recuperano la vista e gli zoppi camminano; i lebbrosi sono purificati e i sordi odono (ἀκούω akouō); i morti risuscitano e il vangelo è annunciato ai poveri.” (Matteo 11:4-5) Gesù era venuto perché fosse udito da tutti,  e per far recuperare l'udito a chi non era più capace, o non era mai stato capace,  di udire la Lieta Novella della salvezza che c'è in  Cristo. Attenzione: qui Paolo non stava chiedendo  di ricordarsi solo le cose che aveva detto  durante le prediche,  ma tutto ciò che aveva detto,  anche nei momenti più informali,  quelli di una cena,  quelli di una passeggiato o di uno shopping assieme.  Sta chiedendoci di udire non solo la Scrittura,   ma di “sentire” la vita di una persona.  E questo deve farci pensare a quello che diciamo  fuori dall'ambito della chiesa. Una cosa è dire: "Ascoltatemi predicare la Scrittura", “ Ascoltatemi mentre insegno nel piccolo gruppo”.  Un'altra cosa è dire: "Ascoltatemi predicare la vita,  quello che dico tutti i giorni,  e lontano dalla chiesa, lontano da fratelli e sorelle, lontano dall'evangelichese,  ma in mezzo ai non credenti, sul luogo di lavoro, al supermercato, al bar...” Dobbiamo continuare ad affermare la verità su Cristo,  e dobbiamo farlo in modo che gli altri ci ascoltino. Quindi essere insegnabili  pone una responsabilità su tutti noi:  dire la verità di Cristo  e far si che sia  sovrapponibile   alla nostra vita di tutti i giorni. Non è facile e crea una sfida per tutti noi. Come la trasmettiamo questa verità?  Con quale linguaggio?  Rispecchia ciò che diciamo lontano dalla chiesa  e tra non credenti il nostro essere salvati?  Vedono in noi la differenza che Cristo  ha fatto nella nostra vita? Questa è davvero una grande sfida da imparare .  Soprattutto negli ultimi tempi  e con gli avvenimenti che tutti vediamo nel mondo.  Io mi accorgo che, da un bel po' di tempo a questa parte,  sto fallendo in questo.  Il Covid, la recessione economica,  i venti di guerra che aleggiano sul mondo,  la situazione della chiesa (la nostra e quella in Italia in generale) stanno tirandomi fuori il peggio,  e non sto realmente parlando,  ma urlando attorno la mia frustrazione  per tutte le cose storte che vedo... Non è questo a cui sono stato chiamato,  non è questo quello che Gesù vuole che gli altri odano da me,  che devo essere suo testimone non quando predico ai convertiti,  ma quando sono tra i non credenti. Devo accettare e ammettere il peccato e il fallimento,  e ricominciare daccapo. Anche se sono pastore. Anche se ho sessant'anni. C'è ancora tempo, ma chi ha tempo non aspetti tempo. Lo devo al mio Signore per primo e a chi sta attorno a me. 4. “Le cose che avete... viste da me” ὁράω horaō Anche questa è una parola molto comune nel Nuovo Testamento presente più di 400 volte.  “Gesù, voltatosi, e osservando che lo seguivano, domandò loro: «Che cercate?» Ed essi gli dissero: «Rabbì (che tradotto vuol dire “Maestro”), dove abiti?»Egli rispose loro: «Venite e vedrete (ὁράω horaō)». Essi dunque andarono, videro dove abitava e stettero con lui quel giorno.” (Giovanni 1:38-39) Gesù non portò Andrea e Giovanni alla sinagoga, e non gli fece neppure una predicazione ufficiale (altrimenti la troveremmo scritta da Giovanni). Semplicemente li “tenne” per una giornata assieme a lui, gli videro fare le cose comuni di una giornata qualunque;  accendere il fuoco, preparare il pranzo, mettere fuori l'acqua da bere,  assestare i cuscini su cui sedere... Paolo quando dice di cose “viste; non pensa solo a quello che si fa durante il ministero, o a quello che si fa in chiesa, ma chiede di vedere la vita delle persone,  ciò che si vede tutto il tempo. Chi era Paolo quando tutti stavano guardando?  Beh, era lo stesso Paolo di quando tutti non guardavano. Non è sempre facile... perché possiamo essere persone che sbagliano.  Già vi ho detto che in questo periodo sto sbagliando molto e che non è un bel vedere per gli altri, vero? Ma comunque coloro che sono “insegnabili”  riconoscono l'importanza di "vivere" onestamente, in modo coerente, e possono, e devono cambiare. Quindi questa è la chiamata:  “imparato, ricevuto, udito, visto da me”... Ma cosa ci dobbiamo fare con tutta questa roba,  se siamo “insegnabili”? “... fatele”  πράσσω prassō Semplicemente... fatele! “Vi ho fatto vedere come si fanno, le avete prese perché eravate vicini, avete sentito e avete visto come le applico  alla mia vita di tutti i giorni... adesso, mettetele in pratica”.  Anche questa volta il tempo del verbo tradotto in italiano con l'imperativo, in greco è un altro presente imperativo attivo: "Cominciate a mettere in pratica l'imparare, il ricevere, il sentire e il vedere ... e continuate a mettere in pratica l'imparare, il ricevere, il sentire e il vedere ...". Il verbo πράσσω prassō è quello da cui deriva la nostra parola italiana “prassi”, che, secondo il vocabolario Treccani, significa:  Prassi: l'esercizio di un'attività, di una professione, di un'arte, e l'insieme delle norme che la regolano; procedura abituale, consuetudine nello svolgere una determinata attività. “La vostra vita - dice Paolo - deve essere regolata da ciò che avete imparato, ricevuto, visto e udito, e questo deve diventare una consuetudine, qualcosa che vi viene automatico, su cui non dovete neppure pensarci su.” Facile vero? Assolutamente no! Perché tutto, la nostra natura umana, il mondo attorno a noi, le persone che ci conoscono faranno del tutto per scoraggiarci, tenderanno a volerci vedere  così come sono state abituate da sempre a vederci. E' difficile, lo so... ma lo sforzo, dice Paolo, avrà una ricompensa IMMESA! “... e il Dio della pace sarà con voi.” Paolo aveva già promesso al versetto 7 del capitolo 4 che, se siamo in Cristo, avendo gioia, calma, gentilezza e perspicacia allora: “E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.” (Filippesi 4:7) Il nostro cuore (il centro dell'intelletto per gli ebrei) e ciò che esso pensa, dice Paolo,  sarà al sicuro, protetto e custodito da Gesù stesso. Paolo dice:  ... e il Dio della pace sarà con voi.” (Filippesi 4:9 b) Non è un dono, tipo “sarete beati, sarete benedetti”, ma una promessa di una presenza divina,  di essere assieme a voi, una presenza costante a fianco nelle vostre vite. E se a tuo fianco vive si muove e passeggia con te non uno che ha la la pace, ma qualcuno che E' la pace, beh, una certa influenza positiva di sicuro ci sarà  statene sicuri. Debbo però rivelarvi che nelle vostre bibbie c'è un errore. C'è un verbo al futuro che,  nella frase in greco, è diverso; chi ha tradotto il passo, ha (giustamente) messo il verbo “essere” per far capire meglio il significato. Ma la parola che usa  Paolo è εἰμί eimi, che non significa propriamente “essere”, ma “esistere”: “Le cose che avete imparate, ricevute, udite da me e viste in me, fatele; e il Dio della pace esisterà (εἰμί eimi) con voi.” (Filippesi 4:9 parafrasi) Cosa cambia? Cambia tutto! Che Dio esista, Paolo non ne aveva dubbi; cosa voleva dire, allora? Voleva dire che non dovrò attendere  di fare le cose imparate, ricevute udite e viste e POI Dio sarà, arriverà, ma che Dio che già esiste, manifesterà la sua presenza LI' AL MIO FIANCO!!! nel momento esatto in cui starò facendole! Conclusione Se sei in Cristo puoi. Puoi essere una persona migliore, puoi essere differente da come agisce il mondo, puoi avere gioia, calma, gentilezza, perspicacia... ma tutto questo non varrà nulla se non le metterai in pratica. “Voi sapete dunque queste cose, ora mettetele in pratica! È questa la strada per ricevere benedizioni!” (Giovanni 13:17 PV) Cristo vuole custodire il tuo cuore e i tuoi pensieri e Dio vuole essere al tuo fianco mentre testimoni con la tua vita di chi lui sia. FATELE! Preghiamo. GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio, vedere il video del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)

Querty
Coloro che sono rimasti - Fragments: Warriors of Light 17

Querty

Play Episode Listen Later Feb 24, 2022 90:04


Dopo essersi ricongiunti con Lokstein, gli Eroi della Luce scoprono che per procedere oltre nella loro missione, dovranno prima recuperare i pezzi di un antico artefatto da due antiche popolazioni del luogo.

Querty
Coloro che sono rimasti - Fragments: Warriors of Light 17

Querty

Play Episode Listen Later Feb 24, 2022 90:04


Dopo essersi ricongiunti con Lokstein, gli Eroi della Luce scoprono che per procedere oltre nella loro missione, dovranno prima recuperare i pezzi di un antico artefatto da due antiche popolazioni del luogo.

LetteralmenteRadio YogaNetwork
Carmelina ARCOBALENI 14 - "A tutti coloro... io dedico" 11 di Carmelina Rotundo Auro produzione Edoardo Chiari

LetteralmenteRadio YogaNetwork

Play Episode Listen Later Feb 21, 2022 2:43


Carmelina ARCOBALENI 14 - "A tutti coloro... io dedico" 11 di Carmelina Rotundo Auro produzione Edoardo Chiari by KAPPA RADIO by Yoga Network --- Send in a voice message: https://anchor.fm/radiovrinda/message Support this podcast: https://anchor.fm/radiovrinda/support

RadioKRISHNA byYogaNetwork
Carmelina ARCOBALENI 14 - "A tutti coloro... io dedico" 11 di Carmelina Rotundo Auro produzione Edoardo Chiari

RadioKRISHNA byYogaNetwork

Play Episode Listen Later Feb 21, 2022 2:42


Carmelina ARCOBALENI 14 - "A tutti coloro... io dedico" 11 di Carmelina Rotundo Auro produzione Edoardo Chiari by KAPPA RADIO by Yoga Network --- Send in a voice message: https://anchor.fm/radiovrinda/message Support this podcast: https://anchor.fm/radiovrinda/support