Italian film director and screenwriter
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Marco Bardini"Il cinema medievaloide"1965 - 1976Edizioni ETSwww.edizioniets.itFesta del libro antico e medievale di Saluzzo (Cuneo)Sabato 26 ottobre 2024Marco Bardini"Il cinema medievaloide"Lezione dedicata che si concentra sulla commedia cinematografica in costume che tra il 1965 e il 1976, rifacendosi alla novellistica del XIV-XVI secolo, ottenendo successo popolare, ma non di critica, considerato un filone a vocazione trash.Il volume narra vita morte e miracoli (soprattutto al botteghino) di quella commedia cinematografica in costume che tra il 1965 e il 1976, rifacendosi principalmente alla novellistica del XIV-XVI secolo, ottenne uno straordinario successo popolare. Ma non di critica. Fu un filone polimorfo e onnivoro, a vocazione trash, che ebbe la spavalderia di mettere in competizione accreditati registi come Lattuada, Scola e Monicelli, e onesti artigiani di lungo corso come Festa Campanile, Amendola e Corbucci; fuoriclasse instabilmente talentuosi del cinema bis come Aristide Massaccesi, Antonio Margheriti e Mariano Laurenti, e malestrosi travèt della celluloide come Luigi Batzella, Enrico Bomba e Marino Girolami (per citarne alcuni). A non dire delle schegge impazzite. Nella faccenda, inoltre, finirono coinvolti intellettuali come Pasolini (con l'intera sua Trilogia della vita) e lo scrittore Luigi Malerba; nonché gente di teatro come Zeffirelli, Garinei & Giovannini, Gianfranco De Bosio. Nomi illustri o spregevoli che vollero trascinare in platea le vecchie storie di Machiavelli e Boccaccio, di Ruzante e Aretino, assieme a quelle di Bandello, Masuccio, Bibbiena, Sacchetti, Vasari e tanti altri. Con in più un'eccentrica considerazione per Le mille e una notte, Chaucer e il Kamasutra, il marchese de Sade, Cenerentola e Balzac. A un certo punto si volle denominare tutto ciò “decamerotico”, più nel male che nel bene. Col senno di poi, è suggerito qui di ribattezzarlo “cinema medievaloide”.Marco Bardini insegna Letteratura Italiana Contemporanea all'Università di Pisa. Con ETS ha già pubblicato Elsa Morante e il cinema (2014) e Boccaccio pop. Usi, riusi e abusi del Decameron nella contemporaneità (2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Con questo giro di giostra consegneremo alla storia un documento di rara raffinatezza intellettuale. Le cose più simili sono i “Dialoghi platonici“, l'intervista di Truffaut a Hitchcock e il confronto televisivo fra Moretti e Monicelli. Un viaggio nel tempo, una profonda riflessione sull'amore, una dissertazione filosofica sull'arte che convivono - inevitabilmente - con una goliardia da infima taverna. Sono particolarmente fiero di questo contenuto, e pure se so fin da subito che non sarà mai mainstream, ci tengo a farvi presente che se assisterete a questo lungo miracolo transmediale su EGOriferiti, la vostra vita cambierà per sempre. Grazie, Girolamo. #EGOriferiti #podcast #vodcast #arte #pittura #quadri #dipinto #artista #Palermo #GirolamoDiCara #amore #bellezza #EsterPantano #attrice #Makari #Palomar --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/giuseppe-cardinale/message
Per info sui corsi di italiano, scrivimi all'indirizzo salvatore.tantoperparlare@gmail.comAmici miei è una commedia di Mario Monicelli che ha fatto la storia del cinema e ha influenzato anche la lingua italiana. Hai mai sentito parlare della supercazzola?Se ti piace Salvatore racconta e vuoi avere accesso al doppio dei podcast ogni settimana, sblocca la serie premium riservata agli abbonati su Patreon. Tutte le info su: www.patreon.com/salvatoreraccontaLa trascrizione di questo episodio è come sempre disponibile per le persone iscritte alla newsletter. Vuoi iscriverti? Fallo da qui: https://salvatoreracconta.substack.com?utm_source=navbar&utm_medium=web&r=306xbtTesto e voce di Salvatore Greco
Rendez-vous était donné aux Caves de Prague (Paris XII) pour une session enregistrée en public. Au menu : cinéma et vins italiens à travers 5 extraits. De l'évocation de Stephano Bellotti (père de la biodynamie transalpine) aux différentes appellations qui traversent la comédie alla'italiana, nos invités Gianluca Di Simone (agent en vin), Laurent Galinon (journaliste et écrivain) & Filipo Mangione (vigneron sicilien), ont tenté de rendre cohérent cartographies des terroirs et filmographies. Si vous souhaitez connaître quel cépage est bu dans le Amici Miei de Monicelli ? De quelle cuvée se délecte Alberto Sordi chez Ettore Scola ? Ou faire connaissance avec les gastronomes Giuseppe Maffioli & Ugo Tognazzi, alors cet épisode est pour vous ! +++++ Prise de son, interview et montage : Nicolas Reyboubet Crédits photos : Laurent Galinon et Sacha Roger
durée : 00:39:59 - Les Nuits de France Culture - par : Albane Penaranda - Par Michel Ciment - Avec Mario Monicelli (cinéaste italien, président du Jury "De Laurentiis" du Festival de Venise) - Réalisation Pierrette Perrono
In questa intervista ripercorriamo un periodo unico per la nostra città: il decennio del teatro sperimentale con il Beat 72, del Festival dei poeti di Castel Porziano a cui parteciparono autori da tutte le parti del mondo. In questa intervista Anna Antonelli ricorda gli incontri non-ordinari con Gregory Corso e Victor Cavallo, l'Estate romana di Renato Nicolini, il cinema di Monicelli e il lavoro a Radio Rai 3.
Cristina Borsatti"Monica Vitti"Giunti Editorehttps://www.giunti.it/Monica Vitti è stata una dea dalla grande umanità, capace di comprendere le donne e dare forma alle loro mille sfaccettature e inquietudini, al loro coraggio. Inventando uno stile innovativo e del tutto spontaneo, ha stravolto i canoni non solo della settima arte, ma anche quelli stereotipati di bellezza dell'epoca. Questa narrazione coinvolgente, ricca di deliziose citazioni personali, pungenti e divertenti, che ricostruiscono la figura incredibile dell'attrice e i suoi tanti volti, ne ripercorre cronologicamente la carriera: la commediante all'italiana ideale, la musa del cinema impegnato di Antonioni e sua compagna, l'impareggiabile spalla – capace di rubare l'ammirazione del pubblico ai più grandi interpreti – e la meravigliosa protagonista di importanti incursioni nel cinema straniero. Dagli esordi ai grandissimi successi, raccontando in parallelo anche la vita di Maria Luisa Ceciarelli – la bimba che sfoggiava le sette sottane che la madre le metteva per tenerla al caldo, innamorata del ragazzino dirimpettaio –, Cristina Borsatti segue passo dopo passo l'attrice di teatro con la sua voce singolare, l'artista eclettica che si muove fra cinema, teatro e televisione, la diva che ha lavorato con i più grandi registi. Un omaggio a una donna straordinaria, che grazie alla sua bravura camaleontica ha segnato la storia del nostro cinema e del costume italiano.Con interviste esclusive a Mario Monicelli, Dino Risi, Ettore Scola e Franco Giraldi.Cristina BorsattiGiornalista cinematografica e scrittrice, Cristina Borsatti ha collaborato con numerosi quotidiani e riviste, tra cui Film Tv, Il Manifesto e Il Piccolo. Insegna sceneggiatura presso l'Accademia di Cinema e Televisione Griffith di Roma. Story editor e sceneggiatrice, ha collaborato alla stesura di centinaia di sceneggiature in veste di script doctor. Produttrice, nel 2020 ha fondato a Roma la casa di produzione Wuman Visions Productions. Tra i volumi pubblicati: Roberto Benigni (Il Castoro), I grandi incipit del cinema. La chiave d'ingresso del film e I grandi finali al cinema. Figure della fine (De Agostini), Scrivere per il cinema e la televisione e Scrivere sceneggiature. Dal grande al piccolo schermo (Editrice Bibliografica).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Alcune parole sono state usate al cinema, nei film, e solo dopo sono entrate a far parte del nostro linguaggio. Ecco la loro storia.
Benvenuti nella raccolta in formato Podcast delle puntate di #CloseUp, a cura di Matteo Righi, aka Houssy. #CloseUp è la rubrica di recensioni cinematografiche in onda su Radio Italia Anni 60 Emilia-Romagna.
durée : 01:25:00 - Les Nuits de France Culture - par : Philippe Garbit - Dans ce numéro des "Mardis du cinéma" de janvier 1993, Mario Serenellini, Aldo Tassone, Michel Serceau et Sandro Bernardi font tomber les masques de la comédie à l'italienne. "La comédie à l'italienne des années 1950-1960 est avant tout une fantastique aventure collective" s'enthousiasme Michel Serceau, l'un des quatre invités de ces "Mardis du Cinéma". Rien à voir avec le cinéma hollywoodien d'avant 1960 fortement taylorisé et basé sur des schémas théâtraux. Rien à voir non plus avec le cinéma d'auteur de la Nouvelle Vague, _"la comédie à l'italienne est un spectacle populaire immergé dans le quotidien, et une expérience artistique basée sur l'observation du réel" : _ * Aldo Tassaone : La comédie à l'italienne, c'est le néoréalisme devenu populaire, visible par le grand public. Cette tradition de la comédie "où l'on se moque de tout avec une rage terrible", se perpétue, depuis des siècles en Italie, depuis Boccace via Machiavel, et la commedia dell'arte, selon les mots du réalisateur italien Mario Monicelli : _"La comédie est notre tradition et notre vérité". _ Si l'on essaie de faire une phénoménologie de l'italien dans la comédie italienne, on peut dire qu'il est au-delà des lois et à la fin il est toujours vaincu et humilié. Dans cet exercice d'archéologie de la commedia all'italiana, où sont évoqués réalisateurs, scénaristes et acteurs légendaires, les invités rappellent quelques-uns des grands chefs d'ouvres du genre, tels que : L'Amore in citta (L'Amour à la ville), film à sketches de 1953, I Soliti ignoti (Le Pigeon) de Mario Monicelli (1958), ou encore Il sorpasso (Le Fanfaron), de Dino Risi en 1962, "un fanfaron digne d'une figure de Corneille" selon Aldo Tassone. La comédie à l'italienne pourrait être considérée comme une seule histoire, dont les films ne sont que des épisodes. Et pour mieux se plonger dans ces comédies aux fins "douces amères", rien de tel que de savourer les voix et les intonations si particulières du grand quatuor de comédiens italiens : Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi et Nino Manfredi. Par Francesca Isidori Réalisation : Claude Giovannetti Mardis du cinéma - La comédie à l'italienne (1ère diffusion : 12/01/1993) Indexation web : Sylvain Alzial, Documentation Sonore de Radio France Archive Ina-Radio France
Eleonora Marangoni"E siccome lei"Feltrinelli Editorehttps://www.feltrinellieditore.it/Fuori Luogo Biella, FestivalDomenica 5 settembre 2021, ore 16:45"E siccome lei"Quarantasei ritratti, ad opera dell'autrice Eleonora Marangoni, di donne interpretate da Monica Vitti nella sua lunga carriera. L'attrice diventa il mezzo attraverso cui leggere, racconto dopo racconto, la complessità del femminile e l'Italia della seconda metà del secolo scorso.Nostalgiche, ironiche, gelose, testarde, eccentriche o sfuggenti: le donne di questi racconti hanno il volto e la voce di Monica Vitti, e si susseguono una dopo l'altra in un irresistibile ritratto corale. Sono tutte diverse, come diversa da tutte è stata lei: la Vitti è un'icona italiana, ma della fissità delle icone ha poco e niente. La sua personalità è unica proprio perché ne contiene molte: è la ragazza con la pistola e la regina dell'alienazione, la bionda fatale e l'amica con la battuta pronta. Ogni capitolo è dedicato a un personaggio che Monica Vitti ha interpretato al cinema, ed è il racconto di un carattere, un destino, un modo di stare al mondo. Claudia de L'avventura, Teresa la ladra, Modesty Blaise, Assunta Patanè e le altre sono riunite insieme in queste pagine; si riprendono la loro storia, reclamano un altro po' di spazio, si regalano un incontro imprevisto o perfino un finale diverso.Eleonora Marangoni ritrae le donne di oltre trentacinque anni di carriera, dagli esordi nella commedia anni Cinquanta al cinema di Antonioni fino ai film degli anni Ottanta con Roberto Russo, passando per Risi, Monicelli, Sordi, Brass, Scola e Buñuel. Le filtra una a una attraverso il suo sguardo e le inchioda a un dettaglio, le evoca a partire da una frase o da un gesto, le fissa in un sorriso ingenuo o in un ricordo lontano, e in ogni ritratto coglie fragilità e tenacia, un segno della grazia e dei misteri del vivere.Ritratti e destini dipinti con tenerezza e umorismo, attraverso i quali ci viene restituita l'essenza di una donna dai molti volti, un pezzo di storia del cinema e di ognuno di noi.Ascolta la conversazione con Eleonora Marangoni per il suo romanzo "Lux" pubblicato da Neri Pozza:https://ilpostodelleparole.it/eleonora-marangoni/eleonora-marangoni-lux/Eleonora Marangoni è nata a Roma nel 1983. Ha esordito in Francia con il saggio Proust et la peinture italienne (Michel de Maule, 2011). Ha pubblicato il romanzo illustrato Une demoiselle (Michel de Maule, 2013) e il saggio Proust. I colori del tempo (Mondadori Electa, 2014).Il suo romanzo Lux, Premio Neri Pozza 2017, è entrato nella dozzina del Premio Strega, ha vinto il Premio Megamark e il Premio Opera Prima. Nel 2020 ha pubblicato il saggio Viceversa. Il mondo visto di spalle (Johan & Levi).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Bienvenidos a vuestra cita semanal con la Gran Evasión, esta noche vamos a pasar una velada deliciosa con una comedia universal, un clásico italiano dirigido por Mario Monicelli en 1958. I soliti Ignoti, estrenada en España como Rufufú. Un título que la emparentó claramente, en clave de parodia, con el mítico Rififí de Jules Dassin, todo un referente del cine negro francés. Monicelli rueda esta hilarante y esperpéntica historia de perdedores como un thriller. Sitúa el relato, basado en uno de los cuentos de Italo Calvino, en la Roma menos conocida y glamurosa, nos movemos por los arrabales, pero la ciudad es retratada con una elegancia exquisita. Magistral ese blanco y negro neorrealista donde se mezclan gags, con esencia de Keaton o Chaplin, con la vida cotidiana. Para describir las andanzas de estos desconocidos de siempre, los invisibles, los delincuentes/supervivientes del pueblo italiano, y por ende, de todos los pueblos. Vaya reparto: Vittorio Gassman, el apuesto Peppe, una pantera con mandíbula de cristal; Memmo Caroteno, el desgraciado Cosimo; Renato Salvatori, el joven Mario, acomplejado por ser huérfano y perdidamente enamorado de Carmelina; Una de las primeras apariciones de la imponente Claudia Cardinale; Carla Gravina como Nicoletta; el inolvidable Capanella, interpretado por Carlo Pisacane, ese viejo desdentado que no para de comer durante toda la película; Marcelo Mastroianni, el fotógrafo que carga con su hijo pequeño; o el gran Totó, dando vida al profesor, al maestro cerrajero. Rufufú es una comedia que cuenta la vida a través de la risa, porque en cada carcajada caben todas las emociones, desde las mas patéticas, a las mas hermosas; de fondo tenemos denuncias camufladas de torpeza y esperpento, que dejan bien patente las desigualdades sociales. Nuestro Luis Garcia Berlanga, Azcona o José María Forqué, sabían bastante de eso, Monicelli y los demás maestros italianos, también. Dos cines llenos de costumbrismo y calidez, que se influían y retro-alimentaban mutuamente. Esta noche nos paseamos por los suburbios romanos para preparar un robo al Monte de Piedad, el golpe que cambie nuestra suerte. Con un boxeador sin encaje, un fotógrafo sin cámara, un siciliano que guarda bajo llave la honra de su hermana, un viejo sin dientes que solo piensa en comer, un huérfano de buen corazón, un profesor de delincuentes que exige su recibo por alquilar las herramientas, una chica de servir…el pueblo llano, que a menudo come mejor y con mas asiduidad, en la cárcel. Compartimos risas y un potaje de cine, Zacarias Cotán, Raúl Gallego, Gervi Navío y Salvador Limón. Gervasio Navío Flores.
durée : 01:25:00 - Les Nuits de France Culture - par : Philippe Garbit, Albane Penaranda, Mathilde Wagman - Dans ce numéro des "Mardis du cinéma" de janvier 1993, Mario Serenellini, Aldo Tassone, Michel Serceau et Sandro Bernardi font tomber les masques de la comédie à l’italienne. - réalisation : Virginie Mourthé - invités : Michel Serceau
L'uso delle parolacce, è una risata assicurata?
Produttore di oltre 60 film di registi come Fellini, Monicelli, Lyne e il primo film da regista di Regina King.
Luigi Critone"Aldobrando"https://www.coconinopress.it/"Aldobrando"Storia: GipiDisegni: Luigi CritoneColori: Francesco Daniele e Claudia PalescandoloEdizioni: Coconino Press / FandangoIl nuovo atteso graphic novel di Gipi, con gli spettacolari disegni di Luigi Critone, è un'avventura medievale intrigante, ironica e commovente, con un protagonista ragazzino alla scoperta del mondo. Un romanzo di formazione capace di parlare al cuore dei lettori di ogni età. Dopo il successo imponente registrato in Francia, dove ha raccolto consensi e apprezzamenti trasversali di pubblico, critica e librai, Coconino Press porta in Italia Aldobrando, l'appassionante odissea di un giovane orfano cresciuto da uno strego e mandato a correre il mondo per andare incontro al suo destino, senza protezioni o preparazione di sorta. Un romanzo di formazione avvincente, ambientato nello stesso universo medievale fantastico creato da Gipi per il gioco di carte “Bruti”. In uno scenario in bilico tra L'armata Brancaleone di Monicelli e il Don Chisciotte di Cervantes, Gipi torna sui temi a lui cari, come la fatica di lasciare la casa e diventare adulti, il doversi misurare con le proprie paure, con le ingiustizie e le ferite del mondo contando solo sulle proprie forze. In un ambiente ostile, dove vigono crudeltà, cinismo e sopraffazione, Aldobrando si fa strada con lealtà e sacrificio, animato da un profondo senso di giustizia. Ma non sa proprio nulla delle insidie che incontrerà lungo il cammino: assassini e brutali guerrieri, principesse e damigelle, astuzie e intrighi di potere alla corte del Re delle Due Fontane… Un protagonista ingenuo che trionfa con la forza dell'innocenza e che, nonostante le angherie subite, non perde la sua determinazione e il suo candore. Aldobrando, alfiere di innocenza che scopre l'Amore «I miei personaggi sono sempre doppi, lacerati da un conflitto interiore; come accade agli esseri umani, anche il più malvagio può avere un lato di tenerezza. Il solo e unico alfiere di innocenza è il protagonista, Aldobrando, che vince grazie alla sua fragilità, alla sua paura, alla debolezza di cuore e di membra. Un eroe senza i tratti dominanti dell'eroe. Un personaggio che oppone alla forza bruta quella dell'innocenza. Un ragazzo che non sa niente del mondo o dell'amore, ma il percorso che farà lo porterà anche a scoprire questo sentimento, che è l'unico premio che immagino per una persona». Gipi affida i disegni a Luigi Critone, star del fumetto in Francia In Aldobrando Gipi per la prima volta si è concentrato solo sulla scrittura, sentendosi libero di osare e di non porsi limiti. E ha scelto di affidare la realizzazione grafica della sua storia alla matita di Luigi Critone, fumettista italiano molto noto in Francia, apprezzatissimo per la tecnica sbalorditiva e per la capacità di mantenere alto e vario il ritmo della narrazione. «Sono onorato di aver potuto partecipare a questo libro. Un po' mi manca essere presente in Italia come disegnatore e questa è l'occasione migliore che potessi sognare. Ho sentito i personaggi di Gipi, che sono estremamente veri e credibili, e ho fatto subito mia la sua potente sceneggiatura». Luigi CritoneIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Volevo omaggiare l'insuperabile Flavio Bucci, che in questa scena, nel film di Monicelli, insegna davvero l'Arte dell'Attore con una performance che rimarrà impressa nella storia. Ovviamente, non sarei mai riuscito ad emularlo, così ho proposto un riadattamento più vicino alle mie possibilità e "caratterizzato" diversamente. Ma questa scena de "Il marchese del Grillo" la reputo davvero un'icona del cinema italiano e il film intero, di per sé, rimarrà perennemente un monumento, soprattutto a Roma e al nostro indimenticabile e insuperabile Sordi. ****************************** Lascio anche qualche canale esterno per i più curiosi dato che sono presente un po' su tutti i social con materiali di recitazione, scrittura, doppiaggio e disegno di diverso genere :D #francescomerli #piumenere
Alla Festa del Cinema di Roma è stato il giorno dell’incontro con Gabriele Mainetti che, oltre parlare dei suoi miti cinematografici come Monicelli, Leone e Spielberg, ha portato in visione in anteprima 8 minuti esclusivi del suo atteso “Freaks Out” . La nostra Sonia Serafini ci racconta le emozioni delle primi immagini.
Dans ce nouvel épisode, nous recevons Derek Woolfenden, cinéaste, critique, animateur de ciné-club et surtout grand cinéphile et occupant du cinéma La Clef, à Paris. Depuis septembre 2019, ce cinéma est occupé par le collectif Home Cinéma, qui lui a permis de rouvrir ses portes et ses projecteurs - fermés depuis 2018, par ordre du propriétaire pour une raison obscure. Derek et son équipe projettent chaque soir un film et font vivre les salles de ce cinéma de quartier - devenu un bastion de la cinéphilie libre, puissante et indépendante.Sans nous parler directement de son combat au jour le jour au sein du cinéma, en ouvrant ses salles et en y projetant des films plus éclectiques et superbes les uns que les autres, il évoque ceux qui l’aident à vivre, qui le font pleurer, danser ou encore crier de rage. Il nous a parlé du premier film qui a fait naître en lui le goût de la cinéphilie (La femme au portrait, de Frtitz Lang). Il évoque également les salles qui ont bercé sa jeunesse, ainsi que son amour des VHS et des couleurs « qui bavent » sur le petit écran de la télévision (La ligne Rouge, Terence Malick). Il finit cette interview en dédiant « à tous ces fils de pute qui m’ont dit que je n’y arriverai pas » son combat cinématographique, son combat de vie. I. PORTRAIT - 7’09 Un combat au cinéma : le combat final de Zatoichi (Kenji Misumi, 1962) -7’09 Une salle de cinéma : Le Max Linder; La Cinémathèque Française des Grands Boulevards, le quartier latin… - 15’05 Une scène de sexe au cinéma : Pulsion (B. De Palma, 1980) - 19’31 II. CIRCONSTANCES ET CONDITIONS DE VISIONNAGE - 23’27 VHS, enregistrements ect… : la frénésie cinéphile de Derek - 23’27 Des films à projeter en plein air : Safety Last (Harrold Lloyd); Fenêtre sur cour (A. Hitchcock) - 32’09 III. MÉMOIRE & SOMMEIL - 36’08 Film-matrice de la cinéphilie : La femme au portrait (F. Lang) -36’08 CARTE BLANCHE - 40’08 Un grand amour de Beethoven, A. Gance (1937) IV. CINÉMA & TRANSMISSION - 45’57 Un film que tu as aimé projeter : Romanzo Popolare (M. Monicelli) - 45’57 Un film à montrer aux ados : Carrie au bal du diable (B. De Palma) - 50’59 Un film détesté (mais peut-être recommandé) : Joker (Todd Philips) - 55’05 REFUGE - 1’06’54 Blue Collar (Paul Schrader, 1978) Cutter’s Way (Ivan Passer, 1981)
Dans ce nouvel épisode, nous recevons Derek Woolfenden, cinéaste, critique, animateur de ciné-club et surtout grand cinéphile et occupant du cinéma La Clef, à Paris. Depuis septembre 2019, ce cinéma est occupé par le collectif Home Cinéma, qui lui a permis de rouvrir ses portes et ses projecteurs - fermés depuis 2018, par ordre du propriétaire pour une raison obscure. Derek et son équipe projettent chaque soir un film et font vivre les salles de ce cinéma de quartier - devenu un bastion de la cinéphilie libre, puissante et indépendante.Sans nous parler directement de son combat au jour le jour au sein du cinéma, en ouvrant ses salles et en y projetant des films plus éclectiques et superbes les uns que les autres, il évoque ceux qui l’aident à vivre, qui le font pleurer, danser ou encore crier de rage. Il nous a parlé du premier film qui a fait naître en lui le goût de la cinéphilie (La femme au portrait, de Frtitz Lang). Il évoque également les salles qui ont bercé sa jeunesse, ainsi que son amour des VHS et des couleurs « qui bavent » sur le petit écran de la télévision (La ligne Rouge, Terence Malick). Il finit cette interview en dédiant « à tous ces fils de pute qui m’ont dit que je n’y arriverai pas » son combat cinématographique, son combat de vie. I. PORTRAIT - 7’09 Un combat au cinéma : le combat final de Zatoichi (Kenji Misumi, 1962) -7’09 Une salle de cinéma : Le Max Linder; La Cinémathèque Française des Grands Boulevards, le quartier latin… - 15’05 Une scène de sexe au cinéma : Pulsion (B. De Palma, 1980) - 19’31 II. CIRCONSTANCES ET CONDITIONS DE VISIONNAGE - 23’27 VHS, enregistrements ect… : la frénésie cinéphile de Derek - 23’27 Des films à projeter en plein air : Safety Last (Harrold Lloyd); Fenêtre sur cour (A. Hitchcock) - 32’09 III. MÉMOIRE & SOMMEIL - 36’08 Film-matrice de la cinéphilie : La femme au portrait (F. Lang) -36’08 CARTE BLANCHE - 40’08 Un grand amour de Beethoven, A. Gance (1937) IV. CINÉMA & TRANSMISSION - 45’57 Un film que tu as aimé projeter : Romanzo Popolare (M. Monicelli) - 45’57 Un film à montrer aux ados : Carrie au bal du diable (B. De Palma) - 50’59 Un film détesté (mais peut-être recommandé) : Joker (Todd Philips) - 55’05 REFUGE - 1’06’54 Blue Collar (Paul Schrader, 1978) Cutter’s Way (Ivan Passer, 1981)
di Monicelli e Steno, 1952. In conduzione Steve Della Casa
La #QUARANTENA continua e così Houssy e Carfa si adeguano e proseguono il loro cammino di ricerca, alla scoperta dei titoli più interessanti sulle piattaforme di streaming. Questa volta tocca a Netflix.Il ragazzo più felice del mondo (Gipi, 2019) su YouTubeCOMMEDIAI nuovi mostri (Monicelli, Risi, Scola, 1977)Brian di Nazareth (Terry Jones, 1979)La grande scommessa (Adam McKay, 2015)Facciamola finita - This is the End (Evan Goldberg+Seth Rogen, 2013)La donna esplosiva (John Hughes, 1985)Scuola di polizia (Hugh Wilson, 1984)DRAMAStoria di un matrimonio (Noah Baumbach, 2019)Tucker (Francis Ford Coppola, 1988)Fuga di mezzanotte (Alan Parker, 1978)Sesso bugie videotape (Steven Soderbergh, 1989)Gomorra (Matteo Garrone, 2008)Occhio per occhio (Paco Plaza, 2019)L’ultimo dei Mohicani (Michael Mann, 1992)District 9 (Neill Blomkamp, 2009)HORRORChi ha paura delle streghe (Nicolas Roeg, 1990)Pelle (Eduardo Casanova, 2017)Errementari (Paul Urkijo, 2017)Nightmare 3 (Chuck Russell, 1987)The bar (Alex de la Iglesia, 2017)Catfight (Onur Tukel, 2016)Girls with balls (Olivier Afonso, 2018)
Devo dirti un fatto - una rubrica di Consigli Non Richiesti.Episodio 21Quali sono i problemi del cinema italiano? Scopriamolo analizzando uno dei film italiani più belli di sempre: AMICI MIEI!EVVIVA! Social Frekt:-instagram: https://www.instagram.com/iosonofrekt/facebook: https://www.facebook.com/thefrekt-Canale Twitch di Frekt:-https://www.twitch.tv/thefrekt-Altre cose di Frekt:-https://linktr.ee/iosonofrekt-La sigla è di Chiara del podcast "Avrei qualcosa da dire show". Per ascoltarla -> https://www.spreaker.com/show/lo-show-di-avreiqualcosadadireoppure ->https://linktr.ee/aqddshowBlog di Avrei qualcosa da dire show ->https://aqddshow.blog► Music Credit: LAKEY INSPIREDTrack Name: "Better Days"Music By: LAKEY INSPIRED @ https://soundcloud.com/lakeyinspiredOriginal upload HERE - https://www.youtube.com/watch?v=RXLzv...Official "LAKEY INSPIRED" YouTube Channel HERE - https://www.youtube.com/channel/UCOmy...License for commercial use: Creative Commons Attribution 3.0 Unported "Share Alike" (CC BY-SA 3.0) License.Full License HERE - https://creativecommons.org/licenses/...Music promoted by NCM https://goo.gl/fh3rEJ ––– ♪♫ FREE DOWNLOAD ♫♪ –––► Download "Better Days" for free HERE - https://soundcloud.com/lakeyinspired/...––– ♪♫ Artists' Links ♫♪ –––► Music by: LAKEY INSPIRED• SUBSCRIBE to the LAKEY INSPIRED YouTube channel HERE - https://www.youtube.com/channel/UCOmy...• Follow LAKEY INSPIRED on SoundCloud HERE - https://soundcloud.com/lakeyinspired• Follow LAKEY INSPIRED on Instagram HERE - https://www.instagram.com/lakeyinspired/• Follow LAKEY INSPIRED on Spotify HERE - https://open.spotify.com/artist/3zDGj...• Support LAKEY INSPIRED on Patreon HERE - (Optional) https://www.patreon.com/lakeyinspired►The Background Image Is From: https://unsplash.com.• Unsplash commercial use license: https://unsplash.com/license––– • (C) Copyright Notice: This is FREE royalty free music that has been released under the "Creative Commons Attribution 3.0 Unported "Share Alike" (CC BY-SA 3.0) license." Details about the license can be found HERE - https://creativecommons.org/licenses/...- Disclaimer: The creative commons music featured in this video has been modified and adapted. The original music has been remixed/edited and converted into video format. This video was made to create artistic visuals for entertainment purposes to promote the music and original artist. ––– ♪♫ [NCM] -♫♪ –––[NO COPYRIGHT MUSIC] • Follow NCM on Twitter HERE - https://goo.gl/VF8ggk• Follow NCM on Facebook HERE - https://goo.gl/aaTtyF• If you're an artist who wants your music featured on the channel or an artist that would like your music removed, please contact NCM @ (nocopyrightmusicarchive@gmail.com)No Copyright Music is a YouTube channel dedicated to releasing daily uploads to help creators enhance the creativity and popularity of their content. You can download the all of the songs featured on our channel for free, simply read the YouTube music video description to download the free music mp3. We hope you enjoy our FREE YouTube music library of royalty free music, copyright free music, no copyright music, non copyrighted music, and creative commons music for content creators to use in their YouTube videos. If your new to the channel, you can SUBSCRIBE to the NCM YouTube channel HERE: https://www.youtube.com/channel/UC2ic...
Kenner der italienischen Kinomoderne horchen auf: Kamera von Gianni di Venanzo, sonst dauergebucht bei Fellini und Antonioni? Der junge Marcello Mastroianni, die noch jüngere Claudia Cardinale, Vittorio Gassman und diverse andere Großschauspieler in Hauptrollen? Drehbuch u.a. von Suso Cecchi D’Amico? Regie: nicht von Fellini, Antonioni oder Visconti. Sondern von Mario Monicelli. Nie gehört? Kein Wunder: in Italien zählt man Monicelli zu den großen Regisseuren der italienischen Moderne, außerhalb des Stiefels schweigt man sich über ihn aus. Liegt das vielleicht daran, dass der Mann hauptsächlich Komödien gedreht hat? Aber was für Komödien, wie unser Filmarchiv in dieser Episode feststellt! Monicelli und sein Stab aus der vordersten Reihe kombinieren die Ästhetik des Neorealismus mit einer leichtfüßigen Netzwerkerzählung, machen sich über Jules Dassins Rififi (1955) lustig und ganz beiläufig Mastroianni zum Star. Wir unterhalten uns darüber, warum Monicelli kriminell vernachlässigt wird, über die cleveren Genrewechsel des Films, und verorten den Film im Italien an der Schwelle zu den 60ern.
Derive cinematografiche da Monicelli a Sorrentino --- Send in a voice message: https://anchor.fm/shortcaster/message
Bellezza e bizzarria - il cinema insolito secondo Goffredo Fofi
Goffredo Fofi attraversa il mondo dell'avanspettacolo raccontando due film del 1950 "Luci del Varietà" di Lattuada/Fellini e "Vita da cani" di Steno/Monicelli
Che cosa rappresenta la giustizia per noi? Che rapporto abbiamo con essa? E' la vendicatrice dei torti? E' il modo per ottenere la verità? O una compensazione. Che ampiezza ha per noi la giustizia? Per approfondire il tema si possono ascoltare anche queste puntate Il sindaco del rione Sanità https://www.spreaker.com/user/9216027/4-il-sindaco-del-rione-sanitaLa peste e Renzo https://www.spreaker.com/user/9216027/i-promessi-sposi-e-il-perdono Remember: la caccia al kapò https://www.spreaker.com/user/9216027/remember-il-perdono
Che cosa rappresenta la giustizia per noi? Che rapporto abbiamo con essa? E' la vendicatrice dei torti? E' il modo per ottenere la verità? O una compensazione. Che ampiezza ha per noi la giustizia? Per approfondire il tema si possono ascoltare anche queste puntate Il sindaco del rione Sanità https://www.spreaker.com/user/9216027/4-il-sindaco-del-rione-sanitaLa peste e Renzo https://www.spreaker.com/user/9216027/i-promessi-sposi-e-il-perdono Remember: la caccia al kapò https://www.spreaker.com/user/9216027/remember-il-perdono
'Così parlò Monicelli' Edizioni dell'asino. Interviene Anna Antonelli, curatrice del libro.
Puntata davvero speciale quella di oggi, dedicata a un regista e ad un uomo speciale: Mario Monicelli. Attraverso i libri di Roberto Bosio, Muoiono solo gli stronzi, e Fabrizio Franceschini, Monicelli e il genio delle lingue, ricorderemo l'autore de I soliti ignoti e de La grande guerra. Il più grande regista italiano di tutti i tempi? Parliamone a Hollywood Party.
Roberto Bosio ci racconta la vita di Mario Monicelli
Roberto Bosio ci racconta la vita di Mario Monicelli
Radio RAI
Le 22 mars 2008, Mario Monicelli donnait une Leçon de cinéma à la Cinémathèque française. A cette occasion, il était notamment revenu sur sa conception de la comédie à l'italienne et ses méthodes de travail dans les années 50. Nous en montrons ici deux larges extraits.