Italian actor
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Dopo i primi due film, entrambi un flop, riceve una telefonata che gli cambia la vita. Per un caso fortuito l'attore Ugo Tognazzi ha letto il copione di “La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone” e gli chiede di interpretare il protagonista. In questa intervista a Malcom Pagani, Pupi Avati ripercorre trent'anni di carriera e confessa di aver scoperto solo ora, girando il suo ultimo film “L'orto americano”, che il vero cinema è quello in bianco e nero. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Non ci sono più gli aneddoti di una volta. Fonti: account Tiktok glockfede_tiktokcoach, 26 aprile 2023; account Tiktok popcornwh0re, 30 luglio 2024; account Tiktok toons.and.clips, 25 aprile 2023; video "Marcello Mastroiannie la moglie del produttore" pubblicato sul canale Youtube Leandro Giori il 15 settembre 2023; video "Alberto Sordi racconta un divertente aneddoto avvenuto a casa di Gianni Agnelli" pubblicato sul canale Youtube Gentlemen of Italy il 24 marzo 2023; account Tiktok videodaridere_, 14 luglio 2022; video "Ricordando i bei tempi del drive in ❤️Il paninaro" pubblicato sul canale Youtube Ezio Tucci Channel il 16 novembre 2022; video "Salvini: "Ritorniamo alla leva militare obbligatoria" pubblicato sul canale Youtube Vista Agenzia Televisiva Nazionale il 22 settembre 2017; video "TG1 Musicassette 28 03 2019" pubblicato sul canale Youtube GDJ il 29 marzo 2019; video "Le voci dei no vax dalla piazza" pubblicato sul canale Youtube La7 Attualità il 16 settembre 2021; video "Paolo Villaggio e le cene da Ugo Tognazzi ..." pubblicato sul canale Youtube LUNA DI MIELE PRODUZIONI - TEATRO,EVENTI,CONCERTI il 17 novembre 2021. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
In this show we look at some of the films starring Ugo Tognazzi, the great Italian comic actor. For a full track listing of the music played in this podcast please visit www.mrdemillefm.com Please email us with comments, suggestions etc. The email address is info@mrdemillefm.com
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.Elisabetta Valentini"Fotomodella"Prefazione di Antonella LattanziIntervista all'autrice di Matteo B. BianchiAccento Edizioniwww.accentoedizioni.itElisabetta Valentini ha solo diciassette anni quando la sua esistenza cambia e da timida studentessa di Firenze diventa una modella di fama internazionale. Una nuova vita fatta da voli aerei, servizi fotografici, feste esclusive, vip e celebrità, che lei stessa osserva con stupore ma anche con un certo distacco, protagonista di un mondo che forse non le appartiene. E mentre la sua carriera raggiunge livelli altissimi, per la giovane indossatrice diventa ancora più difficile conciliare i propri impegni con la storia d'amore, travolgente e complicata, che si trova a vivere con un celebre attore italiano. Un nome che nel testo non viene mai citato ma che le cronache del tempo ci svelano essere il grande Ugo Tognazzi.Uscito nel 1988 nella serie “Mouse to Mouse” curata da Pier Vittorio Tondelli e da allora mai più ristampato, Fotomodella racconta in presa diretta un momento storico per la moda e per la società come la nascita del fenomeno delle top model, e allo stesso tempo ci restituisce l'energia creativa, l'esuberanza e la follia degli anni '80 al loro apice.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it
Rendez-vous était donné aux Caves de Prague (Paris XII) pour une session enregistrée en public. Au menu : cinéma et vins italiens à travers 5 extraits. De l'évocation de Stephano Bellotti (père de la biodynamie transalpine) aux différentes appellations qui traversent la comédie alla'italiana, nos invités Gianluca Di Simone (agent en vin), Laurent Galinon (journaliste et écrivain) & Filipo Mangione (vigneron sicilien), ont tenté de rendre cohérent cartographies des terroirs et filmographies. Si vous souhaitez connaître quel cépage est bu dans le Amici Miei de Monicelli ? De quelle cuvée se délecte Alberto Sordi chez Ettore Scola ? Ou faire connaissance avec les gastronomes Giuseppe Maffioli & Ugo Tognazzi, alors cet épisode est pour vous ! +++++ Prise de son, interview et montage : Nicolas Reyboubet Crédits photos : Laurent Galinon et Sacha Roger
Pietro Secchia era senza dubbio il numero 2 del Partito Comunista Italiano. Il posto di potere se lo era guadagnato in oltre vent'anni di clandestinità, di lavoro nelle riunioni carbonare nelle cantine, nelle case di campagna, facendo politica braccato dalla polizia politica. Era una delle anime del partito: quella rivoluzionaria. Lui sognava la lotta armata e ha lavorato affinché la prospettiva di una rivoluzione vincente nelle piazze fosse la prospettiva di tutto il partito. BIBLIOGRAFIA Massimo Caprara, Quando le botteghe erano oscure Gianni Cervetti, L'oro di Mosca Cesare Catananti, La scomunica ai comunisti. Protagonisti e retroscena nelle carte desecretate del Sant'Offizio Miriam Mafai, L'uomo che sognava la lotta armata. La storia di Pietro Secchia Miriam Mafai, Botteghe oscure, addio: com'eravamo comunisti Giorgio Amendola, Lettere a Milano Giorgio Bocca, Palmiro Togliatti Paolo Spriano, Storia del Partito Comunista italiano. Vol. 1: Gli anni della clandestinità Il Quaderno dell'Attivista, a cura di Marcello Flores d'Arcais Giancarlo Pajetta, Le crisi che ho vissuto Pietro Secchia, La guerriglia in Italia Marco Albeltaro, Le rivoluzioni non cadono dal cielo. Pietro Secchia, una vita di parte Armando Cossutta con Gianni Montesano, Una storia comunista Giulio Seniga, Togliatti e Stalin. Contributo alla storia del Pci con il testo integrale nella stesura autografa di Pietro Secchia del documento che anticipa di tre anni la svolta del Rapporto Kruscev. I documenti pubblicati in questo libro sono gran parte di quelli trafugati durante la fuga di Seniga del luglio del 1954. Giulio Seniga, Credevo nel partito, A cura di Maria Antonietta Serci e Martino Seniga Carlo Feltrinelli, Senior service Giorgio Bocca, Togliatti Vindice Lecis, Il nemico Maurizio Caprara, Lavoro riservato. I cassetti segreti del PCI Franco Giannantoni e Ibio Paolucci, Giovanni Pesce «Visone» un comunista che ha fatto l'Italia Donald Sassoon, Togliatti e il partito di massa. Il PCI dal 1944 al 1964 Concetto Marchesi, Perché sono comunista Santo Peli, Storie di Gap. Terrorismo urbano e Resistenza Stefano Zurlo, Quattro colpi per Togliatti. Antonio Pallante e l'attentato che sconvolse l'Italia Arturo Colombi, Nelle mani del nemico Paolo Spriano, Storia del Partito Comunista Italiano. Vol. 3: I fronti popolari, Stalin, la guerra Paolo Spriano, Storia del Partito Comunista Italiano. Vol. 5: La resistenza, Togliatti e il partito nuovo Pietro Secchia, Il Partito Comunista Italiano E La Guerra Di Liberazione 1943-1945 Alessandro Portelli, L'ordine è già stato eseguito. Roma, le Fosse Ardeatine, la memoria Michail Bulgakov, Il Maestro e Margherita FILMOGRAFIA Senso è un film di Luchino Visconti uscito nel 1955, interpretato da Alida Valli e Farley Granger, ispirato da un racconto di Camillo Boito. Aiuto regista furono anche Francesco Rosi e Franco Zeffirelli. In questo film qualcuno ha voluto leggere maliziosamente la trasposizione dell'amore tra Pietro Secchia e Giulio Seniga. Il dottor Zivago è un film del 1965 diretto da David Lean, con Omar Sharif, Julie Christie e Geraldine Chaplin. Il film è tratto dal romanzo di Boris Pasternak, pubblicato per la prima volta dalla casa editrice Feltrinelli. Vinse cinque Golden Globe e cinque Oscar. Alcune scene furono girate all'Hotel Metropol di Mosca. Il Maestro e Margherita è un film realizzato in coproduzione italo-jugoslava del 1972. Interpretato da Ugo Tognazzi è stato diretto da Aleksandar Petrović. Fu ispirato dall'omonimo romanzo di Michail Bulgakov. Per scriverci opinioni o consigli, ricevere la bibliografia, commentare la puntata, avere l'elenco delle canzoni: ombelico@ilpost.it Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Ricevi dove e quando vuoi tutti gli ingredienti freschi e già dosati per cucinare ricette nuove e sempre diverse. L'ispirazione per le tue cene è in una box per cucinare! Solo con l'offerta esclusiva di HELLO FRESH! https://bit.ly/3oFAh5d Codice SCONTO: CHEFIT99Il nostro canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCwSostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: https://www.patreon.com/dentrolastoriaAbbonati al canale: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCw/join"Rivendico il diritto alla cazzata" In questo modo il grande Ugo Tognazzi spiego' la sua volontaria partecipazione ad una delle burle entrate di diritto nella storia della satira italiana, essere arrestato come capo delle BR. A realizzare quella beffa fu un giornale satirico pubblicato dal 1978 al 1982, Il Male, una rivista satirica che cambio' definitivamente il modo di fare satira nel nostro paese. Dalla vendita in Piazza San Pietro dell'acqua della piscina privata del Papa, all'inaugurazione di un busto in onore di Andreotti, dalla proclamazione dell'Antipapa alle prime pagine false dei maggiori quotidiani italiani, fino ad arrivare a tenersi un'auto di prova messa a disposizione dalla Fiat. Questo (e molto altro) era Il Male, ed in questo video racconteremo la sua (incredibile) storia.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.
Crítica de LA GRAN COMILONA (1973) por Jaime V. Echagüe película dirigida por Marco Ferreri con Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Philippe Noiret
Il comico cremonese verrà omaggiato (con un anno di ritardo) anche in Australia, con una mostra e la proiezione di tre film recentemente restaurati. Ne abbiamo parlato con Elena Mosconi, professoressa associata di Storia del Cinema all'Università di Pavia e fondatrice dell'Archivio Tognazzi.
Book Vs. Movie: La Cage Aux Folles & The BirdcageThe Original Film and Broadway Musical Vs. the 1996 FilmThe “Month of Musicals” continues with the 1996 film The Birdcage, which took its influence from the play turned into Broadway musical La Cage Aux Folles. The original 1973 french play takes place in Saint-Tropez, where a gay couple meets an ultra-conservative family member. It was a huge hit in Paris, playing for over a year in 1973, and was made into a film in 1978. Originally written by Jean Poiret, the original played in Paris for over 1800 performances with Poiret and Michell Serrault as the leads Georges and Albin, aka “Zaza.” The 1978 film had Italian actor Ugo Tognazzi as the lead playing Renato Baldi to Serrault's Albin. It played to art houses across America. Poiret wanted to film the American version of the film, so he refused to sell the rights to the play but had no problem selling it as a musical. Grease producer Allan Carr helped bring the project to Broadway as a musical, with Harvey Fierstein writing the book. Jerry Herman (Hello Dolly & Mame) was a revered lyricist and songwriter who provided the music. Director Arthur Laurents helped to make the 1983 production a massive success, with the song “I Am What I Am” becoming a gay anthem. It's important to remember what the culture was like in 1984, and having a gay married couple running a drag nightclub being the protagonists was a huge deal in the Queer community. The idea that 40 years later, we have to fight ugly stereotypes about gay people and drag culture is dispiriting, but we are allies who will sing the work's praises. AND point out the hypocrisy happening in the news cycles today. The original production won the 1984 Tony Awards for Best Musical, Best Book, Best Original Score, and in 2004, Best Revival of a Musical. (And in 2010 as well!) No less than comedy powerhouses Elaine May and Mike Nichols wrote and directed the 1996 filmed nonmusical adaptation, which stars Robin Williams and Nathan Lane as Arman and Albert Goldman. They run the most popular club in Miami and live with their housekeeper Agador (Hank Azaria). Their son Val (ugh--this character is the one bad spot in an otherwise joyous film) wants to marry his college girlfriend. Still, her parents are conservatives who fear his senate run will be badly affected by being associated with “that lifestyle.” (Some of this is dated and distressingly familiar.)Which did we like better between the previous versions of the story and the 1996 film? In this ep the Margos discuss:The backstory of La Cage Aux FollesThe era of the 80s and how gay people were played in pop cultureThe work of Nichols & MayThe cast of the 1996 Movie: Robin Williams (Armand,) Nathan Lane (Albert,) Gene Hackman (Senator Kevin Keeley,) Dianne Weist (Louise Keeley,) Dan Futterman (Val Goldman,) Calista Flockhart (Barbara Keeley,) Hank Aazaria (Agador Spartacus,) and Christine Baranski as Katharine Archer.The cast of the original Broadway show: George Hearn (Albin,) Gene Barry (Georges,) and John Weiner as Jean Michel.Clips used:Albert rehearses with ArmandThe Birdcage 1996 trailer George Hearn 1984 Tony Awards Awards “I Am What I Am”Albert rehearses with his “love goddess.”“Mrs. Coleman” shows upMusic: The Goldman Girls We Are Family Book Vs. Movie is part of the Frolic Podcast Network. Find more podcasts you will love Frolic.Media/podcasts. Join our Patreon page to help support the show! https://www.patreon.com/bookversusmovie Book Vs. Movie podcast https://www.facebook.com/bookversusmovie/Twitter @bookversusmovie www.bookversusmovie.comEmail us at bookversusmoviepodcast@gmail.com Margo D. @BrooklynMargo www.brooklynfitchick.com brooklynfitchick@gmail.comMargo P. @ShesNachoMama https://coloniabook.weebly.com/ Our logo was designed by Madeleine Gainey/Studio 39 Marketing Follow on Instagram @Studio39Marketing & @musicalmadeleine
Book Vs. Movie: La Cage Aux Folles & The BirdcageThe Original Film and Broadway Musical Vs. the 1996 FilmThe “Month of Musicals” continues with the 1996 film The Birdcage, which took its influence from the play turned into Broadway musical La Cage Aux Folles. The original 1973 french play takes place in Saint-Tropez, where a gay couple meets an ultra-conservative family member. It was a huge hit in Paris, playing for over a year in 1973, and was made into a film in 1978. Originally written by Jean Poiret, the original played in Paris for over 1800 performances with Poiret and Michell Serrault as the leads Georges and Albin, aka “Zaza.” The 1978 film had Italian actor Ugo Tognazzi as the lead playing Renato Baldi to Serrault's Albin. It played to art houses across America. Poiret wanted to film the American version of the film, so he refused to sell the rights to the play but had no problem selling it as a musical. Grease producer Allan Carr helped bring the project to Broadway as a musical, with Harvey Fierstein writing the book. Jerry Herman (Hello Dolly & Mame) was a revered lyricist and songwriter who provided the music. Director Arthur Laurents helped to make the 1983 production a massive success, with the song “I Am What I Am” becoming a gay anthem. It's important to remember what the culture was like in 1984, and having a gay married couple running a drag nightclub being the protagonists was a huge deal in the Queer community. The idea that 40 years later, we have to fight ugly stereotypes about gay people and drag culture is dispiriting, but we are allies who will sing the work's praises. AND point out the hypocrisy happening in the news cycles today. The original production won the 1984 Tony Awards for Best Musical, Best Book, Best Original Score, and in 2004, Best Revival of a Musical. (And in 2010 as well!) No less than comedy powerhouses Elaine May and Mike Nichols wrote and directed the 1996 filmed nonmusical adaptation, which stars Robin Williams and Nathan Lane as Arman and Albert Goldman. They run the most popular club in Miami and live with their housekeeper Agador (Hank Azaria). Their son Val (ugh--this character is the one bad spot in an otherwise joyous film) wants to marry his college girlfriend. Still, her parents are conservatives who fear his senate run will be badly affected by being associated with “that lifestyle.” (Some of this is dated and distressingly familiar.)Which did we like better between the previous versions of the story and the 1996 film? In this ep the Margos discuss:The backstory of La Cage Aux FollesThe era of the 80s and how gay people were played in pop cultureThe work of Nichols & MayThe cast of the 1996 Movie: Robin Williams (Armand,) Nathan Lane (Albert,) Gene Hackman (Senator Kevin Keeley,) Dianne Weist (Louise Keeley,) Dan Futterman (Val Goldman,) Calista Flockhart (Barbara Keeley,) Hank Aazaria (Agador Spartacus,) and Christine Baranski as Katharine Archer.The cast of the original Broadway show: George Hearn (Albin,) Gene Barry (Georges,) and John Weiner as Jean Michel.Clips used:Albert rehearses with ArmandThe Birdcage 1996 trailer George Hearn 1984 Tony Awards Awards “I Am What I Am”Albert rehearses with his “love goddess.”“Mrs. Coleman” shows upMusic: The Goldman Girls We Are Family Book Vs. Movie is part of the Frolic Podcast Network. Find more podcasts you will love Frolic.Media/podcasts. Join our Patreon page to help support the show! https://www.patreon.com/bookversusmovie Book Vs. Movie podcast https://www.facebook.com/bookversusmovie/Twitter @bookversusmovie www.bookversusmovie.comEmail us at bookversusmoviepodcast@gmail.com Margo D. @BrooklynMargo www.brooklynfitchick.com brooklynfitchick@gmail.comMargo P. @ShesNachoMama https://coloniabook.weebly.com/ Our logo was designed by Madeleine Gainey/Studio 39 Marketing Follow on Instagram @Studio39Marketing & @musicalmadeleine
In questa puntata, il travel blogger Daniele Pivato, ci guida alla scoperta di Cremona, la città lombarda situata nel cuore della Pianura Padana, a poca distanza dal fiume Po. Cremona è anche conosciuta come la città delle 3T, che stanno per “turòon, Turàs, tetàs”, ovvero il torrone, il Torrazzo e le "tettone", quest'ultima, pare, per la procacità delle cremonesi. Da quest'anno, però, si è aggiunta una quarta T, in onore di Ugo Tognazzi che nacque proprio a Cremona. Ma Cremona è soprattutto conosciuta per il torrone e per i maestri liutai. Infatti a Cremona nacque Stradivari e nel "museo del violino" sono custoditi antichi violini, leggeri come una piuma, dal suono perfetto e dal costo astronomico. Saliremo sul ùtorrazzo che è tra le torri più alte del mondo, misura 112 metri e ci sono 512 gradini che portano in cima sulla terrazza dalla quale si può ammirare tutta Cremona.
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
Dramma e commedia. Neorealismo e satira. Cinismo e tenerezza. Settentrione e Meridione. Tutti elementi apparentemente contraddittori ma che caratterizzano la ricca filmografia del regista e sceneggiatore Pietro Germi. Preparatevi quindi a una rassegna a volte tragica e a volte ironica utile a farvi (ri) scoprire la curiosa e affascinante figura di un uomo di Cinema a suo tempo criticato e discusso ma che ha segnato in maniera indelebile il nostro paese. Ispirandosi apparentemente alla vera storia di Vittorio De Sica, Germi ci offre uno dei suoi film più controversi e forse l'ultimo titolo davvero interessante della sua carriera ormai sul viale del tramonto. Affiancato da un protagonista di tutto rispetto come Ugo Tognazzi, Germi decide di osare e ci offre il beffardo "L'Immorale".
Sui social c'è un sacco di gente con del tempo da perdere. Fonti: estratto dell'intervento di Alessandro Giuli alla manifestazione Atreju del 22settembre 2018, disponibile sul sito radioradicale.it; video pubblicato sul profilo Twitter di Giuseppe Conte il 24 novembre 2022; estrato dell'intervista di Mario Calabresi a Matteo Renzi del 17 novembre 2015, pubblicata su ilfattoquotidiano.it il 6 aprile 2022; estratto della puntata di DiMartedì del 22 marzo 2022, trasmessa da La7 e condotta da Giovanni Floris, disponibie sul sito la7.it; video pubblicato sul canale Youtube Il Dolomiti il 5 marzo 2022; sketch con Gianni Angus e Ugo Tognazzi durante la trasmissione Canzonissima 1958, condotta da Renato Tagliani e trasmessa da Rai TV, pubblicato sul canale Youtube di Davide Rossi il 30 settembre 2020; estratto del singolo "Alla Consolle" di Mimmo Amerelli, pubblicato da Do It Yourself nel 1999 e disponibile su Spotify.
Novembre è un mese di grande fermento enogastronomico per Cremona, con le feste dei suoi grandi prodotti e noi, ovviamente, non mancheremo a queste occasioni per assaggiare le specialità di questo pezzo di Bassa Lombardia. Tra i celebri personaggi di Cremona, ci piacerebbe oggi ricordare il grande Ugo Tognazzi, nell'anno del Centenario dalla nascita del grande mattatore. Lo facciamo insieme a suo figlio Gimbo Tognazzi. Da un maestro del cinema e, a suo modo, anche un po' della cucina come Tognazzi, passiamo ad un maestro dell'arte dolciaria cremonese e non solo, il pastry chef Andrea Tortora, titolare di AT Patissier. E' tornata "Frantoi Aperti in Umbria", 25^ edizione dell'evento simbolo dell'oleoturismo in Italia: Paolo Morbidoni, Presidente dell'Associazione Strada Olio Dop Umbria, ci rinnova gli appuntamenti per tutto il mese di novembre. Restiamo ancora un po' a Cremona città, nelle cucine dell'Istituto Alberghiero "Luigi Einaudi", insieme a Giuseppe Micocci, docente di cucina che ci introduce alla ricetta degli studenti dei Marubini ai tre brodi. Oltre alla Festa del Torrone, tra Cremona e Provincia, si sta svolgendo dal 15 ottobre fino al 30 novembre 2022, il Festival della Mostarda. Il tema di questa edizione del Festival sarà "Itinerari di Mostarda", una celebrazione della mostarda e delle sue origini, un'occasione per conoscere il territorio e le sue tradizioni attraverso la sua cultura enogastronomica. Uno di questi itinerari, attraverso la SS 10 Padana Inferiore, ci porta a Cicognolo, sede della storica azienda "Luccini" del patron Diego Luccini.
Barbarella is a 1968 science fiction film directed by Roger Vadim, based on the French comic series of the same name by Jean-Claude Forest. The film stars Jane Fonda as the title character, a space traveler, and representative of the United Earth government sent to find scientist Durand Durand, who has created a weapon that could destroy humanity. The supporting cast includes John Phillip Law, Anita Pallenberg, Milo O'Shea, Marcel Marceau, David Hemmings, Ugo Tognazzi, and Claude Dauphin.Purchase the music (without talk) at:Barbarella (classicalsavings.com)Your purchase helps to support our show! Classical Music Discoveries is sponsored by La Musica International Chamber Music Festival and Uber. @CMDHedgecock#ClassicalMusicDiscoveries #KeepClassicalMusicAlive#LaMusicaFestival #CMDGrandOperaCompanyofVenice #CMDParisPhilharmonicinOrléans#CMDGermanOperaCompanyofBerlin#CMDGrandOperaCompanyofBarcelonaSpain#ClassicalMusicLivesOn#Uber Please consider supporting our show, thank you!http://www.classicalsavings.com/donate.html staff@classicalmusicdiscoveries.com
Los Vinilos de Barbarella tenen alguna cosa que els diferencia d'altres programes musicals: tota la música que es punxa és extreta d'un suport que ara ha tornat a renéixer: el vinil. Tots els gèneres tenen cabuda. La relació de la música i el cinema va servir d'inspiració per donar nom al programa. “Barbarella” és una pel.lícula de culte de 1968, amb Jane Fonda que va ser parella de Brian Jones, posteriorment de Keith Richards dels Stones, Anita Pallenberg o Ugo Tognazzi. podcast recorded with enacast.com
Los Vinilos de Barbarella tenen alguna cosa que els diferencia d'altres programes musicals: tota la música que es punxa és extreta d'un suport que ara ha tornat a renéixer: el vinil. Tots els gèneres tenen cabuda. La relació de la música i el cinema va servir d'inspiració per donar nom al programa. “Barbarella” és una pel.lícula de culte de 1968, amb Jane Fonda que va ser parella de Brian Jones, posteriorment de Keith Richards dels Stones, Anita Pallenberg o Ugo Tognazzi. podcast recorded with enacast.com
Los Vinilos de Barbarella tenen alguna cosa que els diferencia d'altres programes musicals: tota la música que es punxa és extreta d'un suport que ara ha tornat a renéixer: el vinil. Tots els gèneres tenen cabuda. La relació de la música i el cinema va servir d'inspiració per donar nom al programa. “Barbarella” és una pel.lícula de culte de 1968, amb Jane Fonda que va ser parella de Brian Jones, posteriorment de Keith Richards dels Stones, Anita Pallenberg o Ugo Tognazzi. podcast recorded with enacast.com
Settimana dominata, almeno nelle discussioni, da una movimentata edizione della notte degli Oscar. Ma al di là di quanto siano inutili (e controproducenti) le scazzottate fuori dalla drammaturgia, il messaggio vero che arriva dagli Oscar di quest'anno è che il cinema senza la sala non ce la fa. Claudia Gerini ci presenta "Mancino naturale" di cui è protagonista assieme a Francesco Colella e al piccolo Alessio Perinelli, per la regia di Salvatore Allocca. Il 23 marzo scorso lo straordinario Ugo Tognazzi avrebbe compiuto cent'anni. Tante le iniziative, le uscite, le manifestazioni in agenda per festeggiarlo, tra queste un crowdfunding per la stampa del bluray da collezione de "La donna scimmia" di Marco Ferreri nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna. Noi de La rosa purpurea lo omaggiamo assieme a Ricky Tognazzi, autore del documentario "Tognazzi. La voglia matta di vivere" Con il nostro Boris Sollazzo parliamo di "Una vita in fuga" film che racconta di un'America marginale, diretto e interpretato da Sean Penn, con Dylan Penn e Josh Brolin e di "Morbius", fantasy ispirato all'omonimo fumetto Marvel, diretto da Daniel Espinosa, con Jared Leto e Adria Arjona. "Full Time" è un film diretto da Eric Gravel, con Laure Calamy e Anne Suarez. Lo ha visto per noi Chiara Pizzimenti.
Con un omaggio a Ugo Tognazzi nel centenario dalla nascita. “Chi ha paura di Virginia Woolf” tra cinema e teatro e i 75 anni della Cineteca Italiana...Interviste a Jacques Audiard su “Parigi 13 arr.”, a Jean Jacques Annaud su “Notre Dame in fiamme” e Stefano Deffenu sul documentario “Ananda”. Fiammetta Girola presenta la 40esima edizione del Bergamo Film Meeting. Tra le uscite: “Spencer” di Pablo Larrain recensito da Annamaria Pasetti; “Calcinculo” di Chiara Bellosi; “Una storia d'amore e desiderio” di Leyla Bouzid e “Altrimenti ci arrabbiamo” di YouNuts.
Dove andiamo a ricordare il genio della supercazzola Ugo Tognazzi che oggi avrebbe compiuto 100 anni con le frasi più famose segnalate da ascoltatrici e ascoltatori. Poi la Russia che si è candidata per ospitare gli Europei di calcio (e non è uno scherzo) e nella seconda parte con Yuri Guaiana responsabile delle campagne internazionali di All Out, organizzazione LGBTQ, raccontiamo di cosa sia la Brigata Unicorno in Ucraina.
Benvenuti nella raccolta in formato Podcast delle puntate di #CloseUp, a cura di Matteo Righi, aka Houssy. #CloseUp è la rubrica di recensioni cinematografiche in onda su Radio Italia Anni 60 Emilia-Romagna.
Un viaggio nel Cinema dell'Italia degli anni '70, attraverso i generi e le musiche che li hanno resi immortali. In questa puntata rendiamo omaggio a Franco Micalizzi, Stelvio Cipriani, Berto Pisano e Fabio Frizzi.Se volete potete ascoltare la playlist dell'episodio qui:https://open.spotify.com/playlist/0SETdQjxX8EpiJwE5nth33?si=bbb1ea2eb56e43c5Elenco dei titoli citati:Franco MicalizziLo chiamavano Trinità..., regia di Enzo Barboni (1970)L'ultima neve di primavera, regia di Raimondo Del Balzo (1973)Bianchi cavalli d'agosto, regia di Raimondo Del Balzo (1975)La banda del gobbo, regia di Umberto Lenzi (1977)Stridulum, regia di Giulio Paradisi (1979)Stelvio CiprianiReazione a catena, regia di Mario Bava (1971)Tentacoli, regia di Ovidio G. Assonitis (1977)Il triangolo delle Bermude, regia di René Cardona Jr. (1978)Berto PisanoSissignore regia di Ugo Tognazzi (1968)Dove vai se il vizietto non ce l'hai? regia di Marino Girolami (1979)Pierino contro tutti regia di Marino Girolami (1981)Fabio FrizziFantozzi, regia di Luciano Salce (1975)Febbre da cavallo, regia di Steno (1976)Paura nella città dei morti viventi, regia di Lucio Fulci (1980)Luca il contrabbandiere, regia di Lucio Fulci (1980)Vieni avanti cretino, regia di Luciano Salce (1982)
Los Vinilos de Barbarella tenen alguna cosa que els diferencia d'altres programes musicals: tota la música que es punxa és extreta d'un suport que ara ha tornat a renéixer: el vinil. Tots els gèneres tenen cabuda. La relació de la música i el cinema va servir d'inspiració per donar nom al programa. “Barbarella” és una pel.lícula de culte de 1968, amb Jane Fonda que va ser parella de Brian Jones, posteriorment de Keith Richards dels Stones, Anita Pallenberg o Ugo Tognazzi. podcast recorded with enacast.com
durée : 01:25:00 - Les Nuits de France Culture - par : Philippe Garbit - Dans ce numéro des "Mardis du cinéma" de janvier 1993, Mario Serenellini, Aldo Tassone, Michel Serceau et Sandro Bernardi font tomber les masques de la comédie à l'italienne. "La comédie à l'italienne des années 1950-1960 est avant tout une fantastique aventure collective" s'enthousiasme Michel Serceau, l'un des quatre invités de ces "Mardis du Cinéma". Rien à voir avec le cinéma hollywoodien d'avant 1960 fortement taylorisé et basé sur des schémas théâtraux. Rien à voir non plus avec le cinéma d'auteur de la Nouvelle Vague, _"la comédie à l'italienne est un spectacle populaire immergé dans le quotidien, et une expérience artistique basée sur l'observation du réel" : _ * Aldo Tassaone : La comédie à l'italienne, c'est le néoréalisme devenu populaire, visible par le grand public. Cette tradition de la comédie "où l'on se moque de tout avec une rage terrible", se perpétue, depuis des siècles en Italie, depuis Boccace via Machiavel, et la commedia dell'arte, selon les mots du réalisateur italien Mario Monicelli : _"La comédie est notre tradition et notre vérité". _ Si l'on essaie de faire une phénoménologie de l'italien dans la comédie italienne, on peut dire qu'il est au-delà des lois et à la fin il est toujours vaincu et humilié. Dans cet exercice d'archéologie de la commedia all'italiana, où sont évoqués réalisateurs, scénaristes et acteurs légendaires, les invités rappellent quelques-uns des grands chefs d'ouvres du genre, tels que : L'Amore in citta (L'Amour à la ville), film à sketches de 1953, I Soliti ignoti (Le Pigeon) de Mario Monicelli (1958), ou encore Il sorpasso (Le Fanfaron), de Dino Risi en 1962, "un fanfaron digne d'une figure de Corneille" selon Aldo Tassone. La comédie à l'italienne pourrait être considérée comme une seule histoire, dont les films ne sont que des épisodes. Et pour mieux se plonger dans ces comédies aux fins "douces amères", rien de tel que de savourer les voix et les intonations si particulières du grand quatuor de comédiens italiens : Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi et Nino Manfredi. Par Francesca Isidori Réalisation : Claude Giovannetti Mardis du cinéma - La comédie à l'italienne (1ère diffusion : 12/01/1993) Indexation web : Sylvain Alzial, Documentation Sonore de Radio France Archive Ina-Radio France
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La parola più frequente circolata settimana scorsa è stata inflazione dopo che è stato comunicato che l‘indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è aumentato di oltre il 6% su base annuale e, quindi, più velocemente di quanto non sia successo in 31 anni.Non passa inosservato nemmeno il +13,5% sull'indice dei prezzi alla produzione cinese, con implicazioni dirette sulla catena produttiva e l'export.E anche in Italia l'inflazione è salita ai livelli più alti dal settembre 2012. L'Istat ha rivisto stamane al rialzo la stima preliminare sull'indice dei prezzi al consumo a ottobre da +2,9% a +3% su anno.“Inflazione significa essere povero con tanti soldi in tasca” sintetizzava efficacemente Ugo Tognazzi e alla fine l'inflazione, a forza di evocarla e “chiamarla”, è arrivata e ora molti banchieri centrali vorrebbero farla rientrare da dove è uscita, come nella lampada del genio, ma non sanno più cosa fare. Per molti risparmiatori le implicazioni dell'inflazione non sono molto chiare, perché non hanno magari mai visto questo “mostro” in azione e non comprendono bene gli effetti nefasti sui risparmi da una parte, e soprattutto, sulla parte in liquidità e sull'obbligazionario. Semplificando, se il 5% all'anno dei risparmi venissero erosi dall'inflazione ci vogliono meno di 10 anni per dire addio a metà della liquidità o simil liquidità sul conto.Quante obbligazioni e azioni (e materie prime) avere in portafoglio è una domanda sempre più cruciale e nella prossima settimana condivideremo un approfondimento video sul tema dell'investimento obbligazionario.
Nella puntata di oggi, prima del mese di luglio, Bruno Martini e Cristiano Degni conducono gli ascoltatori attraverso un percorso musicale ricco di ottima musica, non sempre nuovissima come nello stile della trasmissione. Ai microfoni di Radio Blue Point anche Sabrina Alfonsi, presidente del I Municipio di Roma Capitale che ci parla del centro di Roma e del nuovo patto di comunità appena sottoscritto. Simona Sarti, spesso ospite nel programma e grande artista ci accompagna ad una mostra appena aperta a Roma. Un appello per Isabella De Caro, giovane appena scomparsa dai dintorni di Roma è lanciato dalla sua mamma. Barbara Mantovani, guida turistica, ci regala un paio di appuntamenti per il fine settimana e Simona Morcellini, vicesindaco di Pomezia illustra ai nostri ascoltatori il programma estivo di Pomezia e Torvaianica con alcune chicche su un inedito Ugo Tognazzi.
Gabriele Rigola"Homo Eroticus"Cinema, identità maschile e società italiana nella rivista «Playmen» (1967-1978)Rubbettino Editorehttps://www.store.rubbettinoeditore.it/Questo libro vuole proporre uno studio della rivista «Playmen», una delle riviste erotiche destinate ad un pubblico maschile più distintive del periodo compreso tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Ottanta, particolarmente significativa per obiettivi e contenuti editoriali, ed espressione di un intento modernizzatore all'interno del sistema culturale e mediale dell'epoca. La ricerca prende in esame i rapporti tra il cinema, la rappresentazione mediale e l'identità maschile veicolata dai differenti contenuti del periodico, attraverso un ventaglio di prospettive metodologiche che si muovono tra storia culturale del cinema, scavo d'archivio, star e celebrity studies, men's studies, storia dell'editoria popolare. Il mensile «Playmen» è così impiegato come caso emblematico di studio e come reagente privilegiato delle strategie di discorsivizzazione di fenomeni decisivi della società italiana dell'epoca, come il cambiamento dei ruoli di genere, il mutamento dei modelli di mascolinità, la progressiva erotizzazione del sistema culturale e di quello mediale e il conseguente posizionamento delle audience, messi in costante relazione con l'immaginario cinematografico, l'evoluzione del resto della stampa popolare ed erotica, i cambiamenti della percezione del maschile nella società.Gabriele RigolaÈ ricercatore presso l'Università degli Studi di Genova, dove insegna Critica cinematografica e Storia, forme e modelli della sceneggiatura cinematografica. I suoi interessi di ricerca si concentrano sulla storia del cinema italiano, la storia sociale e culturale del cinema, la storia dell'attore cinematografico e della recitazione. È curatore di diverse opere collettive, tra cui il libro Elio Petri, uomo di cinema. Impegno, spettacolo, industria culturale (2015); è autore di numerosi saggi pubblicati in volumi collettanei e riviste scientifiche, e della monografia Una storia moderna: Ugo Tognazzi. Cinema, cultura e società italiana (2018).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Ugo Tognazzi la faceva con la panna, ma per i puristi è tabù
Ancora una giornata a bassa intensità. Poca energia e molte cose da fare. Il lavoro a un nuovo articolo e le lezioni da tutor sono stati gli impegni più importanti. In Italia il COVID è ancora la notizia più importante con un numero di positivi sempre più alto e con ancora troppe persone morte. In chiusura le rubriche finali con gli auguri a due geni del nostro paese: Ugo Tognazzi e Franco Battiato. A domani --- Send in a voice message: https://anchor.fm/ispeakitaliano/message
Ancora una giornata a bassa intensità. Poca energia e molte cose da fare. Il lavoro a un nuovo articolo e le lezioni da tutor sono stati gli impegni più importanti. In Italia il COVID è ancora la notizia più importante con un numero di positivi sempre più alto e con ancora troppe persone morte. In chiusura le rubriche finali con gli auguri a due geni del nostro paese: Ugo Tognazzi e Franco Battiato. A domani
di Dino Risi con Nino Manfredi, Pamela Tiffin, Ugo Tognazzi, 1968. In conduzione Enrico Magrelli
Liana Orfei"Romanzo di vita vera"Baldini + Castoldihttps://www.baldinicastoldi.it/Quella di Liana Orfei non è stata certo una vita ordinaria: nata “per miracolo” dentro un caravan in una notte di tempesta, di salute gracile e precaria, da bambina ha sofferto a causa di una malattia che l'ha costretta a letto per molti anni. Tuttavia, il suo temperamento e la sua buona stella (è nata con la cosiddetta “camicia della Madonna”) non le hanno mai permesso di lasciarsi andare e anzi l'hanno portata a cimentarsi in sfide sempre nuove. Dal mondo del circo, suo ambiente naturale, insieme ai fratelli Nando e Rinaldo, alla vita difficile durante la guerra; dall'esperienza del cinema, quando Fellini la scoprì, al teatro e alla televisione; dall'Europa al Nuovo Mondo e all'Oriente, sempre alla ricerca di nuove avventure e di stimoli per il suo amato circo. Oggi, guardandosi alle spalle, Liana Orfei si racconta con minuzia di particolari e un misto di tenerezza e nostalgia. In questo memoir, come in un romanzo, appunto, scorre la storia di una donna tanto reale quanto, al tempo stesso, iconica, una vicenda in cui perdersi e ritrovarsi.Liana Orfei (San Giovanni in Persiceto, 6 gennaio 1937) è l'unica persona al mondo che, da figlia del circo, ha ottenuto successo mondiale in altre arti: dal cinema al teatro alla televisione. Interprete di oltre 40 film, tra cui I clowns di Federico Fellini che la scoprì, ha recitato, tra gli altri, al fianco di Orson Welles, Victor Mature, Mickey Rooney, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Totò, Ugo Tognazzi. Nel teatro ha lavorato con alcuni dei più grandi au- tori e registi, tra cui Eduardo De Filippo, Luca Ronconi e Ghigo de Chiara. È stata anche conduttrice di importanti show televisivi su Rai Uno, nonché autrice e regista di famosi spettacoli circensi conosciuti nel mondo. A riconoscimento della sua straordinaria carriera, ha ricevuto quattro Maschere d'Argento, una Maschera d'Oro e innumerevoli premi cinematografici, teatrali e circensi. Il 4 aprile 1993 è stata insignita del titolo di Commendatore della Repubblica Italiana per meriti artistici dal Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro. È inoltre cittadina onoraria di Marano sul Panaro: il paese, in provincia di Modena, dove aveva trovato ospitalità presso una famiglia contadina durante la seconda guerra mondiale.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Le interviste alla vedova di Belushi e a Maria Sole Tognazzi
Un ritratto indimenticabile della nostra Italia di quei tempi... e forse un po' anche di oggi. Un film sull'amicizia, sulle fantastiche "zingarate" di un cast affiatatissimo, fatto di grandi attori e grandi nomi. Ugo Tognazzi, Gastone Moschin, Adolfo Celi, Duilio del Prete e Philippe Noiret ci regalano personaggi eterni: uomini dai caratteri opposti e dalle vite monotone e deludenti, che ritrovano la voglia di vita nella goliardia e in quella spensieratezza fanciullesca e a tratti irriverente, che oggi purtroppo non esiste più. Amici Miei è il ritratto di un'Italia che faceva battere il cuore e di un cinema che divertiva con risate spensierate, ma che ti costringeva anche a riflettere sulle speranze perdute e sui rimpianti e gli errori di questi maturi perdenti, che si sono sempre affannati ad essere qualcuno, nella vita. Ma, come dice il Conte Mascetti: "Che poi è proprio obbliagatorio essere qualcuno?" Amici Miei è il film della supercazzola, degli schiaffi alla stazione, di quelle risate amare che conquistano come se fosse antani. Immenso. #Italy #Recensionicarfatiche #comedy #joke #Drama #Toscana #Pietrogermi #Ugotognazzi #adolfoceli #philippenoiret #gastonemoschin #duiliodelprete #Mariomonicelli #DadivdiDonatello
Omaggio a Ugo Tognazzi. Piccolo Grande Cinema con Silvia Pareti, Trieste Science Fiction con Daniele Terzoli e Nordic Film Festival con Linda Gaarder. Interviste ai registi Alessandro Rossellini sul documentario "The Rossellinis" e Alessandro Angelini slla fiction tv "Gli orologi del diavolo".
Omaggio a Ugo Tognazzi. Piccolo Grande Cinema con Silvia Pareti, Trieste Science Fiction con Daniele Terzoli e Nordic Film Festival con Linda Gaarder. Interviste ai registi Alessandro Rossellini sul documentario "The Rossellinis" e Alessandro Angelini slla fiction tv "Gli orologi del diavolo".
con Maria Sole Tognazzi, Giorgio Pasotti e Jesus Garces Lambert
A trent'anni dalla scomparsa di Ugo Tognazzi ricordiamo l'attore con uno dei suoi film più importanti, Venga a prendere il caffè da noi.
When asked to adapt the hit stage show "La Cage Aux Folles" to the big screen, director Édouard Molinaro knew he had to get comedy writer/director Francis Veber involved to not only get the story out of the one-set show and open up the world, but also — and more importantly — to flesh out the core relationship so the film wasn't just all stereotypes. Veber did his work, and with Molinaro's direction, became a huge hit in France. Join us – Pete Wright and Andy Nelson – as we kick off a short series looking at French writer/director Francis Veber and his remakes, starting with Molinaro's 1978 comedy La Cage Aux Folles. We talk about the tone of the film – a broad, farcical comedy – and debate how the caricatures and stereotypes play throughout. Are they too much? Are they okay? We ponder the difficulties for Molinaro of dealing with actors Ugo Tognazzi and Michel Serrault and how they made getting the film made that much more difficult. We discuss the relationship the film has to the period in which it was made as well as the location in which it's set – Saint-Tropez – and how not knowing the connections may affect ones viewing. And we chat about some of the people behind the technical aspects, including composer Ennio Morricone. It's a fun film that works because of the small, honest moments and we have a great time talking about it on this week's show. Check it out then tune in! The Next Reel – when the movie ends, our conversation begins. Join the conversation with movie lovers from around the world on The Next Reel's Discord channel! Film Sundries Thank you for supporting The Next Reel Film Podcast on Patreon! Watch this film: iTunes • Amazon • YouTube Original theatrical trailer Original poster artwork La Cage Aux Folles by Jean Poiret Flickchart Letterboxd
When asked to adapt the hit stage show "La Cage Aux Folles" to the big screen, director Édouard Molinaro knew he had to get comedy writer/director Francis Veber involved to not only get the story out of the one-set show and open up the world, but also — and more importantly — to flesh out the core relationship so the film wasn't just all stereotypes. Veber did his work, and with Molinaro's direction, became a huge hit in France. Join us – Pete Wright and Andy Nelson – as we kick off a short series looking at French writer/director Francis Veber and his remakes, starting with Molinaro's 1978 comedy La Cage Aux Folles. We talk about the tone of the film – a broad, farcical comedy – and debate how the caricatures and stereotypes play throughout. Are they too much? Are they okay? We ponder the difficulties for Molinaro of dealing with actors Ugo Tognazzi and Michel Serrault and how they made getting the film made that much more difficult. We discuss the relationship the film has to the period in which it was made as well as the location in which it's set – Saint-Tropez – and how not knowing the connections may affect ones viewing. And we chat about some of the people behind the technical aspects, including composer Ennio Morricone. It's a fun film that works because of the small, honest moments and we have a great time talking about it on this week's show. Check it out then tune in! The Next Reel – when the movie ends, our conversation begins. Join the conversation with movie lovers from around the world on The Next Reel’s Discord channel! Film Sundries Thank you for supporting The Next Reel Film Podcast on Patreon! Watch this film: iTunes • Amazon • YouTube Original theatrical trailer Original poster artwork La Cage Aux Folles by Jean Poiret Flickchart Letterboxd
Questa volta: con Edoardo Peretti (di Mediacritica e Cineforum) si parla del nuovo discusso film di Gianni Amelio, con un Pierfrancesco Favino all'altezza degli impegnativi panni di un Bettino Craxi "esule" in Tunisia, tra i confronti personali del personaggio, le suggestioni simboliche e oniriche del regista e l'eco delle rappresentazioni al cinema di Aldo Moro. Poi, Ugo Tognazzi omosessuale con un gusto per il travestimento (in casa), stretto fra l'aiutare la figliastra "scapestrata" e l'oppressiva attenzione di un commissario, in un film tra dramma e commedia di Vittorio Caprioli, che al cinema è stato grande caratterista ma merita qualche considerazione anche dietro la macchina da presa. Infine, con Alberto Farina (consulente di programmazione e volto di RaiMovie -con "Movie Mag"-) si parla della prima fase nella carriera del padre Corrado Farina, quando si divertiva con corti, qualche volta umoristici altre volte più ambiziosi, girati in 8mm: focalizzandosi poi su uno dei migliori, un distillato di vita quotidiana distopica, fra lavoro e casa, di una famiglia.
Anche durante l'estate siamo in onda con le puntate del Falco e il Gabbiano che vi sono piaciute di più! A luglio, ci potete ascoltare alle 15.00 dal lunedì al venerdì; e alle 23 il sabato sera. Ad agosto, invece, doppio appuntamento quotidiano: alle 15.00 e alle 21.00. RIASCOLTA LE PUNTATE PIÙ BELLE DE IL FALCO E IL GABBIANO 29/08/2019 - Giacomo Puccini. Piccole anime per grandi passioni 28/07/2019 - Claudio Rocchi, l'ultimo hippie 27/08/2019 - Nino Rota, l'Amico Magico 26/08/2019 - Michael Jackson, il Re è solo 23/08/2019 - Jimmy il fenomeno, il portafortuna del cinema italiano 22/08/2019 - Charlie Chaplin. La storia del poeta vagabondo 21/08/2019 - Dino Valdi, il corpo di Totò 20/08/2019 - Ugo Tognazzi, il grande epicureo 19/08/2019 - Pino Caruso, apprendista uomo 16/08/2019 - Cassius Clay o Muhammad Alì: the Greatest 15/08/2019 - Carlos "Kaiser" Raposo, il miglior finto calciatore della storia 14/08/2019 - Adriano Panatta, il tennis come arte 13/08/2019 - Dan Peterson, "Per me, Numero uno" 12/08/2019 - Aleksandr Alechin. Il mistero del Re degli Scacchi 09/08/2019 - Jack lo Squartatore, il mostro venuto dall'inferno 08/08/2019 - Simone Pianetti, il giustiziere della Val Brembana 07/08/2019 - Il caso di Wilma Montesi, un delitto ancora oscuro 06/07/2019 - Donato Bergamini, storia di una morte assurda 05/08/2019 - Victoria Henao, una vita con Pablo Escobar 02/08/2019 - Live Like Line, la storia di Caroline 01/08/2019 - Oriana Fallaci. La giornalista italiana più famosa del mondo 31/07/2019 - Grace Jones, padrona del ritmo 30/07/2019 - Margherita Hack, la voce libera della scienza 29/07/2019 - Raffaella Carrà. La Regina della Televisione Italiana 27/07/2019 - Jean-Claude Romand, una vita di menzogne 26/07/2019 - Cat Stevens, un viaggio spirituale attraverso la musica 25/07/2019 - Luigi Pirandello. Uno, nessuno e centomila24/07/2019 - Ciak si vola. Danny Boodman T. D. Lemon Novecento, il mondo in 88 tasti 23/07/2019 - Phil Knight, il fondatore della Nike 22/0772019 - Umberto Nobile e la conquista del polo 19/07/2019 - Cher, i mille volti di una diva 18/07/2019 - In ricordo di Niki Lauda, andata e ritorno dall'inferno 17/07/2019 - Andrea Camilleri. La Voce della Sicilia 16/07/2019 - Caravaggio. Vita Sacra e Vita Profana del Pittore della Luce 15/07/2019 - Marlon Brando 13/07/2019 - Anne Perry 12/07/2019 - Albert Einstein 11/07/2019 - Billie Jean King e la "battaglia dei sessi" 10/07/2019 - Ciak si vola. Norman Bates: un uomo, una madre 09/072019 - Dave Grohl, l'anima positiva del rock 08/07/2019 - Robert Schumann, musica e follia 06/07/2019 - John Dillinger, nemico pubblico numero uno 05/07/2019 - Galileo Galilei, una rivoluzione che vuol dire libertà 04/07/2019 - John e Will Kellogg. I Fratelli dei Corn Flakes 03/07/2019 - Ciak si vola: Don Vito Corleone, l'ultimo padrino 02/07/2019 - Milva. La Pantera di Goro 01/07/2019 - Vinnie Jones, il boss della Crazy Gang inglese
Il Gatto e la Volpe - Puntata 16 - Ugo Tognazzi by Radio Frequenza Appennino
La Storia della Tognazza è un intreccio di avvenimenti e aneddoti che attraversano il mondo della cultura e del cinema italiano a partire dalla metà degli anni sessanta. Il grande Ugo Tognazzi sceglie, infatti, la tenuta di Velletri con le sue vigne e il suo uliveto per dare inizio alla nostra avventura. Tognazzi in questo fu un assoluto precursore.La sua Tenuta “La Tognazza” era uno dei primi esempi di azienda agrituristica a Km0 e il suo vino, il suo olio, gli ortaggi, rappresentavano una materia prima fondamentale per dare seguito alle sue “manie” enogastronomiche. Dopo la scomparsa di Ugo nel 1990, è della moglie Franca Bettoja il primo tentativo di lancio di un brand “La Tognazza”. Durante la metà degli anni ‘90, la tenuta di Velletri produce infatti vino, olio, creme e confetture, con un punto vendita dedicato all’interno dell’azienda.Ma è con GianMarco, il terzo figlio di Ugo, che la Tognazza si trasforma in un vero e proprio brand e compie un percorso di crescita e innovazione, che oggi la porta ad avere un riconoscimento effettivo come azienda di produzione di vini di assoluta qualità.
La Storia della Tognazza è un intreccio di avvenimenti e aneddoti che attraversano il mondo della cultura e del cinema italiano a partire dalla metà degli anni sessanta. Il grande Ugo Tognazzi sceglie, infatti, la tenuta di Velletri con le sue vigne e il suo uliveto per dare inizio alla nostra avventura. Tognazzi in questo fu un assoluto precursore.La sua Tenuta “La Tognazza” era uno dei primi esempi di azienda agrituristica a Km0 e il suo vino, il suo olio, gli ortaggi, rappresentavano una materia prima fondamentale per dare seguito alle sue “manie” enogastronomiche. Dopo la scomparsa di Ugo nel 1990, è della moglie Franca Bettoja il primo tentativo di lancio di un brand “La Tognazza”. Durante la metà degli anni ‘90, la tenuta di Velletri produce infatti vino, olio, creme e confetture, con un punto vendita dedicato all’interno dell’azienda.Ma è con GianMarco, il terzo figlio di Ugo, che la Tognazza si trasforma in un vero e proprio brand e compie un percorso di crescita e innovazione, che oggi la porta ad avere un riconoscimento effettivo come azienda di produzione di vini di assoluta qualità.
In this episode of Adapt or Perish, we discuss the films La Cage aux Folles and The Birdcage! For this episode, we watched and discussed: La Cage aux Folles, the original 1973 play, written by Jean Poiret. The 1978 French/Italian movie La Cage aux Folles, directed by Édouard Molinaro, and starring Ugo Tognazzi and Michel Serrault. Watch on Amazon or iTunes. The 1983 Broadway musical, written by Harvey Fierstein and Jerry Herman. The Birdcage, the 1996 American remake, directed by Mike Nichols, written by Elaine May, and starring Robin Williams, Nathan Lane, Gene Hackman, Dianne Weist, and Hank Azaria. Watch on Amazon or iTunes. Footnotes: Kowtow, verb: act in an excessively subservient manner; kneel and touch the ground with the forehead in worship or submission as part of Chinese custom. Yep, not cool. We discuss different special features (e.g. footage of the original play) available on the fantastic Criterion Collection edition of La Cage aux Folles. Harvey Fierstein and his distinctive voice. Kevin Smith telling the story of working with Jon Peters on Superman Lives (watch the entire clip, it’s worth it). George Hearn performs “Epiphany” from Sweeney Tood. Judge for yourself. “I Am What I Am,” from La Cage aux Folles, performed by George Hearn, Harvey Fierstein, and John Barrowman. (Bonus version performed by Dame Shirley Bassey.) Frank Rich’s original review of La Cage aux Folles on Broadway, published in the New York Times in 1983. Nichols and May perform “Mother and Son.” A photo of the duo. Elaine May salutes Mike Nichols at the AFI Lifetime Achievement Award You can follow Adapt or Perish on Twitter, Instagram, and Facebook, and you can find us online at adaptorperishcast.com. If you want to send us a question or comment, you can email us at adaptorperishcast@gmail.com or tweet using #adaptcast.
Bellezza e bizzarria - il cinema insolito secondo Goffredo Fofi
La rubrica "Bellezza e bizzarria", a cura di Goffredo Fofi, questa settimana ci propone la pellicola "Casotto" di Sergio Citti, un film del 1977, con Ugo Tognazzi, Gigi Proietti, Franco Citti e una giovanissima Jodie Foster.
Masolino D'Amico, critico del quotidiano La Stampa, ricorda Mario Missiroli, scomparso a Torino il 19 maggio 2014. Brano tratto dal Tartufo di Molière diretto da Missiroli con Ugo Tognazzi protagonista. In chiusura : "Le interviste impossibili: Vittorio Sermonti incontra Giulio Cesare" con Mario Missiroli nel ruolo del dittatore romano (Radiodue 1974)
Kat and Samm conclude their four-part series on the films of Elio Petri with a discussion of his final three features. The great Daria Nicolodi — at her most erotic — costarred in La proprietà non è più un furto (Property is No Longer a Theft, 1973), Petri’s absurdist, highly political crime film about a young man (Flavio Bucci) who is sick of being destitute and robs a well-off butcher (Ugo Tognazzi). Even more bizarre is Petri’s utterly unique follow up, Todo modo (1976), which reunited Petri with his two most important male leads, Marcello Mastroianni and Gian Maria Volontè. In this chilling drama, a political leader (a white-haired Volontè) gathers with his party and his spiritual adviser, a Catholic priest (Mastroianni), at a monastic retreat, but someone begins murdering them one by one. Petri’s last feature film is another surreal, absurd drama Buone notizie (Good News, 1979). A downtrodden media executive (Giancarlo Giannini) struggles with a barrage of violent content in his job, strife in his married life, and political tension in the city, including assassinations and bombings — he’s also confronted by an old friend who is mentally ill. Bizarre and often bleak, but loaded with moments of comedy, Good News includes many of the themes that obsessed Petri throughout his career: a battle of sexes, changing gender roles within Italy, sexual repression, leftist political ideology, the effectiveness of terrorism, and — most of all — man in the midst of an existential crisis.
Sketch degno di una 'pièce comica'. I protagonisti sono Ugo Tognazzi nei panni di un giovane intellettuale affermato autore di saggi letterari e Raimondo Vianello nei panni del Capo Divisione Programmi della RadioTelevisione... Tratto da Gran Varietà dell'8 novembre 1970.
Si ride a crepapelle ascoltando Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello interpreti di una satira irresistibile sul mondo della televisione... Tratto da Gran Varietà del 1° novembre 1970.
Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello sono rispettivamente nei panni di un giornalista sportivo e del Capo Divisione Programmi della Radiotelevisione. Sketch di satira irresistibile tratto da Gran Varietà del 25 ottobre 1970.
Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello veri maestri di satira esilarante, sono i protagonisti di questo sketch andato in onda su Radiodue - Rai nella puntata di Gran Varietà di domenica 18 ottobre 1970.
Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello sono di nuovo insieme dopo molti anni in una serie di imperdibili sketch per Gran Varietà. Furono i protagonisti dal 1954 al 1959 di 'Un Due Tre', uno dei primi programmi televisivi di varietà trasmessi dalla RAI sull'unico canale di allora, il Programma Nazionale. Malgrado il grande successo ottenuto, a causa di una 'gag' considerata offensiva, furono cacciati. Tratto dalla puntata dell'11 ottobre 1970.
Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello si ritrovano di nuovo insieme dopo tanti anni, interpreti di una serie di sketch esilaranti per Gran Varietà. Questo è il primo.... Tratto dalla puntata del 4 ottobre 1970.
Ugo Tognazzi in questo sketch è ai saluti finali (o meglio sarà un arrivederci) agli ascoltatori di Gran Varietà, dopo tredici settimane in cui si è esibito nei panni di se stesso in contrasto con la propria coscienza... Tratto dalla puntata del 25 giugno 1967.
Ugo Tognazzi è lo straordinario interprete di questo sketch nei panni di se stesso e della propria coscienza. Un'idea veramente originale che gli permette, attraverso un battibecco, di continuare impenitente con la sua spassosa satira... Tratto da Gran Varietà del 18 giugno 1967.
Ugo Tognazzi in questo sketch spassoso, è in aperto contrasto con la propria coscienza che lo rimprovera per la sua satira impenitente... Tratto da Gran Varietà dell' 11 giugno 1967.
Ugo Tognazzi, uno dei grandi 'mattatori' della commedia all'italiana, battibecca con la propria coscienza che lo rimprovera severamente per la sua satira pungente... Sketch spassoso, tratto da Gran Varietà del 4 giugno 1967.
Ugo Tognazzi, maestro di satira goliardica e pungente, in questo sketch è in aperto dissidio con la propria coscienza, con la quale affronta uno spassoso bettibecco... Tratto da Gran Varietà del 28 maggio 1967.
Ugo Tognazzi è a colloquio con la propria coscienza che lo redarguisce per le sue battute di satira politica e sociale. Viene citata, oltre all'Onorevole Preti, Svetlana Stalin (figlia di Stalin) che nell'anno di questo divertente sketch pubblicò il libro 'Venti lettere a un amico'... Tratto da Gran Varietà del 21 maggio 1967.
Ugo Tognazzi, a colloquio con la propria coscienza che lo rimprovera per le sue pungenti battute satiriche, ironizza su personaggi politici dell'epoca... Tratto da Gran Varietà del 14 maggio 1967.
Ugo Tognazzi, maestro di satira bonaria e pungente, è a continuo battibecco con la propria coscienza... Esiralante sketch tratto da Gran Varietà del 7 maggio 1967.
Ugo Tognazzi, con straordinaria ironia e satira goliardica, è a colloquio animato con la propria coscienza... Tratto da Gran Varietà del 30 aprile 1967.
Ugo Tognazzi in questo sketch litiga con 'la propria coscienza' che lo rimprovera per la sua satira politica e sociale troppo caustica, rammentandogli tra le altre cose, che gli costò la censura e la chiusura del programma Rai-TV 'Un due tre', il primo esempio di satira politica televisiva che decretò il successo della coppia Tognazzi-Vianello. Tratto da Gran Varietà del 23 aprile 1967.
Estratti da 'Lo Specchio del cielo': Alberto Gedda intervista Ugo Tognazzi e Sergio Givone intervista Giorgio Albertazzi
Ugo Tognazzi, uno dei 'grandi mostri' della commedia all'italiana, partecipò a più riprese fino al 1972 a Gran Varietà. Qui lo ascoltiamo in uno degli spassosi sketch in cui il bravo Ugo è a colloquio (e in dissidio!!) con la propria coscienza... Tratto dalla puntata del 16 aprile 1967.
Ugo Tognazzi interpreta se stesso a colloquio con la propria coscienza che tenta di dare un freno alla sua satira cattivella... Tratto da Gran Varietà del 9 aprile 1967.
Ugo Tognazzi è qui al suo esordio a Gran Varietà. Lo sketch ha inizio con una simpatica introduzione insieme a Johnny Dorelli (presentatore della puntata) ed è il primo di una serie molto divertente e ironica che vede Tognazzi a colloquio con la propria coscienza... Tratto dalla puntata del 2 aprile 1967.
Ugo Tognazzi è qui nel simpatico ruolo di Don Gnazzi, religioso sempre attento ai problemi delle sue pecorelle e ad elargire utili consigli... Un divertente sketch di satira pungente e goliardica, tratto da Gran Varietà del 16 febbraio 1975.
Ugo Tognazzi nei panni di Don Gnazzi, religioso sempre pronto all'ascolto ed al consiglio, dà vita ad uno sketch di spassosa satira goliardica... Tratto da Gran Varieta' del 2 marzo 1975.
Testimonianze del tempo,Ugo Tognazzi e Tony Santagata.A cura di Sara Sanzi
Ugo Tognazzi interpreta il divertente personaggio di Don Gnazzi, religioso sempre pronto all'ascolto delle sue pecorelle e alla...satira pungente! Tratto da Gran Varietà del 23 febbraio 1975.
Ugo Tognazzi è qui nei panni di Don Gnazzi, religioso pronto ad elargire consigli e conforto alle sue pecorelle smarrite con lo spirito di satira goliardica... Tratto da Gran Varietà dell' 8 dicembre 1974.
Ugo Tognazzi veste i panni del religioso consolatore e consigliere Don Gnazzi, dando vita ad uno sketch di satira goliardica e pungente. Tratto da gran Varietà del 9 febbraio 1975.
Ugo Tognazzi interpreta il personaggio di Don Gnazzi, consolatore e consigliere di pecorelle smarrite, che affronta con satira goliardica e pungente le problematiche del tempo. Tratto da Gran Varietà del 26 gennaio 1975.
Ugo Tognazzi, con la sua trascinante ironia, interpreta il personaggio di un conduttore radiofonico che risponde alle telefonate degli ascoltatori, il 3 Ugo 3 Ugo... Tratto da Gran Varietà del 26 maggio 1974.
Ugo Tognazzi altro grande mattatore della commedia all'italiana, interpreta il personaggio di Don Gnazzi, religioso sempre pronto a dare consigli alle sue pecorelle... Straordinaria satira goliardica che va a 'pungere' molti aspetti delle problematiche del tempo. Tratto da Gran Varietà del 22 dicembre 1974.
Ugo Tognazzi, uno dei grandi 'mattatori' della commedia all'italiana, con la sua satira goliardica dà vita al personaggio di Don Gnazzi, religioso pronto a consigliare le sue pecorelle... Tratto da Gran Varietà del 24 novembre 1974.
Ugo Tognazzi nel personaggio di Don Gnazzi, religioso pronto a confortare le sue 'pecorelle', in questo sketch fa una bonaria satira sui problemi nazionali del tempo. Cita in modo velato Vito Miceli, generale e politico, direttore del SID accusato nel 1974 di favoreggiamento nel tentato Golpe Borghese, ma poi assolto con formula piena nel 1978. Tratto da Gran Varietà del 10 novembre 1974.
Ugo Tognazzi è qui nel ruolo di Don Gnazzi, religioso pronto a confortare e consigliare il prossimo. Ne nasce una satira bonaria ma acuta della situazione italiana del tempo... Tratto da Gran Varietà del 17 novembre 1974.
Ugo Tognazzi, dopo 3 Ugo 3 Ugo, in questo sketch inaugura un altro personaggio: Don Gnazzi, un religioso pronto a portare consiglio e conforto agli ascoltatori. Fine ironia e satira goliardica...Tratto da Gran Varietà del 3 novembre 1974.
Ugo Tognazzi, nei suoi sketch di 3 Ugo 3 Ugo, veste i panni del conduttore di una rubrica a filo diretto con gli ascoltatori. Satira goliardica ma anche pungente dei tempi...Tratto da Gran Varietà del 9 dicembre 1973.
Ugo Tognazzi è qui nel personaggio del conduttore di una ipotetica rubrica radiofonica a filo diretto con gli ascoltatori. Tratto da Gran Varietà del 21 aprile 1974.
Ugo Tognazzi, uno dei grandi 'mattatori' della commedia italiana, interpretò per Gran Varietà il personaggio di Don Gnazzi, religioso dalla satira sottile dispensatore di consigli telefonici. Tratto dalla puntata del 1° dicembre 1974.
Ugo Tognazzi, attore dalla satira raffinata, in questo sketch interpreta il personaggio di Don Gnazzi, un religioso che elargisce opinioni e consigli agli ascoltatori...Tratto da Gran Varietà del 5 gennaio 1975.