Italian film director
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E' giovedì e Dino, marito separato e padre del piccolo Robertino, va a prendere il figlio per trascorrere una giornata con lui.L'uomo, seppur spiantato e senza un lavoro, millanta meriti e soddisfazioni, purché il figlio abbia una buona opinione di lui, ma l'affetto reciproco è sincero.Dino Risi regala al pubblico una pellicola sincera e tenera, regalando anche uno spaccato italiano interessante e nostalgico, pur con tutti i suoi difetto.Bravissimo Walter Chiari, forse nel suo ruolo migliore e bravo anche Roberto Ciccolini nel ruolo del figlio.Un film amaro e dolce al tempo stesso, che non potrà non piacere ai veri cultori del nostro grande cinema.
Capolavoro della commedia all'italiana "Una vita difficile" di Dino Risi racconta le gesta di Silvio Magnozzi (Alberto Sordi) un ex partigiano alle prese con la ricostruzione del Paese.Dal centro sociale autogestito Grottarossa di Rimini insieme a Francesco Ceccoli parliamo del film, ma anche del grande sceneggiatore Rodolfo Sonego una figura chiave della commedia all'italiana e del suo rapporto con Alberto Sordi .
Il giovane Tino si reca a Venezia dagli zii, allo scopo di studiare arte e perfezionare il suo talento pittorico. Nell'enorme e antica dimora dei parenti, il ragazzo sentirà strani rumori notturni, provenienti dalla soffitta, scoprendo così che il fratello dello zio, ormai fuori di mente, vive in quel piccolo e angusto luogo, dopo un tragico avvenimento passato, che ha ancora un terrificante alone di mistero, verso il quale il giovane vorrà scoprire la verità. Film completamente dimenticato e orgogliosamente italiano, che Risi dirige con sempre grande maestria. Nonostante una parte centrale forse un po' troppo tirata, Anima Persa è un film che merita di essere recuperato, per la grande atmosfera che ha dalla sua, le magnifiche performances di Vittorio Gassman e Catherine Denevue e il finale struggente e sorprendente. Splendida la colonna sonora di Francis Lai.
Bruno Quaranta"Un'anima persa"Edizioni Cliquotwww.cliquot.itTino, appena uscito dal collegio, giunge a Torino per gli esami di maturità, accolto con cerimoniosa letizia nella signorile villa degli zii. Ma non ci vuole molto prima che la finta atmosfera di rilassata e innocua agiatezza alto-borghese si diradi al punto da lasciar intravedere situazioni equivoche, impenetrabili e morbose con zelo occultate fra le quattro mura. A cominciare dalla presenza del “Professore”, fratello gemello dello zio che, impazzito in Africa, è ora rinchiuso da anni in una stanza isolata: sinistro inquilino che Tino può osservare con batticuore e raccapriccio soltanto dallo spioncino della porta. E tutta la feroce realtà di cui il giovane sarà, allo stesso modo, accidentale ma indiscreto testimone è tale da farlo sprofondare in un maelström di eventi che, in pochi giorni appena, stravolgeranno la sua vita e quella di tutti.Pubblicato per la prima volta da Mondadori nel 1966, Un'anima persa è una delle opere meno note ma più rappresentative di Giovanni Arpino: romanzo disperato e tragicomico insieme, scritto in uno stile asciutto e diretto, è l'espressione di quanto degrado e sozzura possano nascondersi dietro rispettabili facciate e, in un senso più ampio, di cosa significhi davvero scoprire il mondo, in tutti i suoi orrori e le sue forme di abiezione. Dino Risi ne trasse un film con Vittorio Gassman nel 1977.Prefazione di Bruno Quaranta.Illustrazione di copertina di Maurizio Ceccato IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Noi partigiani di oggi La clip finale e l'immagine sono tratte dal film "Una vita difficile" (regia Dino Risi, con Alberto Sordi e Lea Massari, produzione Titanus, 1961 all rights reserved)
Armando Cattarinich"Backstage. Mimmo Cattarinich e la magia del fotografo di scena"Una mostra antologica dedicata al grande fotografo di scena italiano testimone dell'opera di Maestri assoluti del cinema da Pasolini a Fellini,da Bertolucci ad Almodovar, da Dino Risi a Michelangelo Antonioni.Circa 100 fotografie provenienti dall'immenso archivio dell'AssociazioneCulturale Mimmo Cattarinich di Roma per raccontare il cinema e i suoiprotagonisti dagli anni Sessanta a oggi. Fino al 16 giugno 2024 Museo Villa Bassi RathgebVia Appia Monterosso, 52 - Abano Terme (PD)I volti di grandi attori e registi della storia del cinema internazionale come Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci, Anthony Quinn, Marcello Mastroianni, Alberto Sordi, Capucine, Catherine Deneuve, Roberto Benigni, Claudia Cardinale, Maria Callas ma anche protagonisti contemporanei come Giuseppe Tornatore, Pedro Almodovar, Antonio Banderas, Javier Bardem, Isabelle Huppert, Rupert Everett, Rutger Hauer, Carlo Verdone, Monica Bellucci, Natalie Portman e Penelope Cruz sono soltanto alcuni dei protagonisti delle fotografie di Mimmo Cattarinich, al quale il Museo Villa Bassi Rathgeb di Abano Terme dedica fino al 16 giugno 2024 la mostra "Backstage". Mimmo Cattarinich e la magia del fotografo di scena a cura di Dominique Lora. Cinema e fotografia, linguaggi visivi nati quasi simultaneamente, da sempre condividono e scambiano tecniche narrative e ispirazioni estetiche, generando quella complessa rete di rapporti che stimola sperimentazione e creatività, una dicotomia narrativa nata da un dialogo naturale in cui immaginario, ispirazione e sovversione sono atti di reciprocità e di scambio. La fotografia documenta il cinema e ne rivela il gesto celato, l'emozione rubata, ritraendo in immagini istanti di vita dietro le quinte: è un linguaggio complementare capace di mettere a nudo i soggetti, svelandone i misteri e raccontandone la vulnerabilità. Guardare il cinema attraverso l'obiettivo del fotografo di scena è un'esperienza complessa, interdisciplinare e organizzata attorno a tre grandi soggetti che, smascherando la finzione cinematografica, rivelano tutta l'essenza umanistica di questa ricerca: la rappresentazione del reale dietro le quinte, il ritratto dell'attore all'interno e oltre la scena e il rapporto tra cinema e arte.Ad accomunare i soggetti ritratti da Mimmo Cattarinich è la tensione alla diversità: alterazioni corporee, atteggiamenti di sfida o di esibizione, caratteristiche che contribuiscono a renderli veri, trasparenti e vulnerabili. Il fotografo traspone su pellicola sogni ed emozioni dei singoli individui, rivelandone la realtà presente e le aspirazioni.Pubblicato in occasione della mostra, il catalogo, edito da Sagep Editori – Genova (2024, italiano, 96 pagine) presenta le fotografie esposte con i testi critici della curatrice Dominique Lora e dello sceneggiatore Gianfranco Angelucci, e in apertura, un ritratto personale e privato scritto dal figlio Armando Cattarinich.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Cette femme a façonné son « œil » au beau... « Elle a les yeux revolver, elle a le regard qui tue », oui... c'est elle qui « tire la première »... Mais attention, seulement sur les jolies choses, les objets, le mobilier, les accessoires design ou les pièces de maîtres !C'est en arpentant enfant les puces et brocantes parisiennes qu'elle a chopé le goût des pièces rares et du vintage ! Et elle ne s'est pas arrêtée là... Elle est allée chercher en Italie l'élégance, la nonchalance aussi parfois, et le minimalisme des intérieurs Milanais !Et oui, avoir une double culture franco-italienne ça a du bon ! Et ça détermine aussi une vie... Il y a 10 ans, Constance Gennari a mis ses talents dans un magazine en ligne qu'elle a créé de A à Z. Le plaisir qu'elle souhaitait partager, propager même, c'était de nous faire entrer dans les intérieurs de familles pour comprendre comment ils avaient décoré leur lieu de vie, pour mieux nous transmettre leur art de vivre aussi ! Des reportages déco donc, mais aussi sociologiques ! De Paris à New York, en passant par l'Italie évidemment, toute une nouvelle génération a pris la pose pour « The Socialite Family ».En si bon chemin, elle a carrément créé sa propre marque de mobilier et de décoration, du même nom. Et cette fameuse « beauté » italienne l'a rattrapée car elle est au cœur de ses inspirations, de ses créations... on va le voir ! Bell'ascolto !· Les inspirations italiennes de Constance :Les films « Parfum de femme » de Dino Risi (1975) & « Lo scopone scientifico » de Luigi Comencini (1972).Le livre « Ingressi di Milano » (Ed. Taschen) dans lequel 144 des plus belles entrées milanaises des années 1920 à 1970 sont photographiées. Certaines sont l'œuvre des plus célèbres architectes de Milan, de Gio Ponti à Piero Portaluppi.La revue italienne DOMUS devenue une référence en architecture, art et design.Les deux rencontres italiennes marquantes réalisées pour le média « The Socialite Family » : Roberto Baciocchi (qui est entre autres l'architecte attitré des boutiques Prada) & Italo Manca (le restaurateur connu de tous les Milanais) !La chaise longue réglable P40 qui peut prendre 486 positions distinctes, signée du designer italien Osvaldo Borsani, créateur de la marque de mobilier de bureau Milanais, Tecno.Le musée du design italien à découvrir : la Triennale, dans le parc Sempione, de Milan & la Villa Necchi Campiglio, demeure historique de Milan, siège de la FAI (Fondo Ambiente Italiano), où a été tourné le film « Amore » de Luca Guadagnino (2010) avec Twilda Swinton !La playlist « La Scopa The Socialite Family » sur Spotify & la chanson « Si, viaggiare » de Lucio Battisti !Son conseil « dolce vita » insolite : la trancheuse à jambon, la base pour un aperitivo à l'italienne réussi !La pièce design italienne à avoir chez soi absolument : la cafetière moka et la théière aux formes innovantes Alessi.Les comptes instas de cuisine des « nonne » italiennes comme @pastagrannies @nonnanatalina_1935 !· Il mondo de Constance :Instagram : @constancegennariThe Socialite Family : Instagram : @thesocialitefamily / Site Internet : www.thesocialitefamily.comConçu, réalisé et présenté par Claire PlantinetMontage Générique : François PraudMixage épisode : Alice Krief - Les belles fréquencesMusique : Happy Clapping Cinematic Score / PaBlikMM / Envato ElementsCréation visuelle : Thomas Jouffrit© Portrait Constance Gennari signé Eve CampestriniPodcast hébergé par Ausha.· Contattami, Scrivimi !Retrouvez allora sur Instagram @allora.lepodcast & Facebook @alloralepodcast !
Annullare le distanze è davvero la cosa giusta? Fonti: estratto dal film "In nome del popolo italiano" del 1971, diretto da Dino Risi e prodotto dalla International Apollo Films, disponibile su Prime Video; estratto del film Le follie dell'imperatore del 2000, diretto da Mark Dindal e prodotto da Walt Disney Pictures, disponibile su Disney+; parole del sindaco di Terni Bandecchi durante il Consiglio Comunale, pubblicate sul canale Youtube de Il Fatto Quotidiano il 22 gennaio 2024. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Nell'ultima puntata prima della pausa natalizia, Melissa e Giovanni si scambiano i loro regali cinematografici. Melissa riuscirà a superare il suo rifiuto per la fantascienza? Giovanni si appassionerà al cinema di Dino Risi? Ma soprattutto, riusciranno ad appassionare anche il pubblico?
Pour finir l'année en beauté, nous vous proposons l'une des plus belles moustaches intermittentes du cinéma français de ces dernières années : Christophe Paou !Il est comédien sur les planches et pour les caméras. Il est connu pour son rôle sulfureux dans L'inconnu du lac d'Alain Guiraudie, et ces vingt dernières années, il a aussi joué pour quelques autres grands aventureux du cinéma français, des Frères Larrieu à Jean-Christophe Meurisse en passant par Lucie Borleteau.A cette occasion, Christophe Paou spectateur éclectique et enthousiaste nous a parlé de quelques comédiens qu'il admire, du moustachu Michel Serrault à Peter Sellers, en passant par le premier “monstre” du cinéma muet, Lon Chaney, acteur fétiche du cinéaste Todd Browning. Engagé, il a convoqué quelques films pour « rester vertical » (Eau Argentée, Rue Case-nègres) et quelques remèdes dans ce monde de brutes, de l'amour torride de « L'eau tiède sous un pont rouge » à l'humour burlesque de The Party. Inscrivez-vous à la newsletter en cliquant sur ce lien : https://forms.gle/HgDMoaPyLd6kxCS48 Pour nous soutenir, rendez-vous sur https://www.patreon.com/cinephilesdnt I. PORTRAIT - 3'29 Une moustache de cinéma : celle intermittente de Michel Serrault - 3'29 Des amours au cinéma : De l'eau tiède sous un pont rouge (Shōhei Imamura, 2001); Elephant Man (D. Lynch, 1980) - 6'37 Des paysages au cinéma : la jungle de Tropical Malady (A. Weerasethakul, 2004); l'Arctique d'Atanarjuat (Zacharias Kunuk, 2001); la ville futuriste de Blade Runner (R. Scott, 1982) - 10'29 CONDITIONS DE VISIONNAGE, MEMOIRE ET SOMMEIL - 15'42 Le plaisir d'être déstabilisé au cinéma selon Christophe Paou : Tamala 2010 (T.O.L, kuno, K., 2002) ; Big Man Japan (Hitoshi Matsumoto, 2007) - 15'59 Souvenirs télévisuels de Christophe Paou : Les mystères de l'Ouest; Les enfants du rock - 20'58 Comment l'esprit de certains comédiens accompagne Christophe : Alberto Sordi dans Une vie difficile (Dino Risi, 1961) - 24'53 Des films à voir en bord de lac : The Host (Bong Joon-ho, 2005); Comme un avion (Bruno Podalydès, 2015) CARTE BLANCHE - 32'27L'inconnu (Todd Browning, 1927) TRANSMISSION - 38'05Des films pour rester vertical : Eau argentée (Wiam Simav Bedirxan, Oussama Mohammad, 2014); Rue Cases-Nègres (Euzhan Palcy, 1983) - 38'05 REFUGES - 49'04The Party (Blake Edwards, 1968); Koyaanisqatsi (Godfrey Reggio, 1982) EXTRAITS Rachel's song, Vangelis (Blade Runner (Music From The Original Soundtrack) ℗ 1994 Warner Music UK Ltd The Wild Wild West TV Intro Une vie difficile (Dino Risi) - Les Acacias Eau Argentée (Wiam Simav Bedirxan, Oussama, Mohammad, 2014) - Meteore Film Nothing To Lose (The Party/Soundtrack Version) · Claudine Longet, Henry Mancini - ℗ 1968 A&M Records Koyaanisqatsi · Philip Glass - ℗ 1983 The Island Def Jam Music Group CRÉDITSMerci à Elodie Imbeau d'avoir rendu cet épisode possible.Patreons : un grand merci à Paul, Corentin, Irène, Dominique, Bernard et Clara pour leur soutien !Musique : Gabriel RénierGraphisme : Lucie AlvadoCréation & Animation : Phane Montet & Clément Coucoureux
"Perfume de Mujer" (1974) de Dino Risi.
En una nueva edición de Página 13 dedicada al cine, Iván Valenzuela conversó con los columnistas Ascanio Cavallo y Antonio Martínez, respecto a las películas “Un paraíso en peligro”, “Habitación 212” y los 60 años de “Los monstruos" de Dino Risi.
En una nueva edición de Página 13 dedicada al cine, Iván Valenzuela conversó con los columnistas Ascanio Cavallo y Antonio Martínez, respecto a las películas “Un paraíso en peligro”, “Habitación 212” y los 60 años de “Los monstruos" de Dino Risi.
In the conclusion of our "Summer Abroad" world cinema series, comedian and writer Sean O'Connor (Solar Opposites, Norm Macdonald Live) returns to discuss the 1962 Italian road comedy IL SORPASSO starring Vittorio Gassman and Jean-Louis Trintignant. Dino Risi directed this primo example of commedia all'italiana, a genre of socially astute, highly successful comedies that coincided with Italy's economic boom of the 1960s. Gassman gives an indelible performance as Bruno, a smooth-talking alpha male who manhandles a mild-mannered stranger, Roberto (Trintignant) into having the best day of his life. Hitch a ride with our discussion of IL SORPASSO, with a few pit stop diversions into Al Pacino, Austin Butler, Letterboxd, Bottoms, Ava DuVernay, Willy Wonka, the "art of the steal" and much, much more! IL SORPASSO is available to stream with subscription to The Criterion Channel.
Lui non è stato solo lui, è stato noiFonti: estratto della puntata di Tagadà del 19 febbraio 2020, programma condotto da Tiziana Panella e trasmesso da La7, pubblicato sul canale Youtube di La7 Attualità il 22 febbraio 2020; film "In nome del popolo italiano" del 1971 diretto da Dino Risi e prodotto dalla International Apollo Films, disponibile su Amazon Prime Video; video della discesa in campo di Silvio Berlusconi del 26 gennaio del 1994 disponibile sul canale Youtube di La Repubblica; video pubblicato sul profilo TikTok di Silvio Berlusconi l'1 settembre 2022; intervista di Alessia Lautone a Silvio Berlusconi ad Arcore dalla direttrice di LaPresse, pubblicata sul canale Youtube del Corriere della Sera il 16 settembre 2022.
Cosa c'entra è un podcast del Post condotto da Chiara Alessi. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Sa silhouette, sa chevelure et son bain dans la Fontaine de Trévi ont fait le tour du monde. La caméra de Fellini a immortalisé Anita Ekberg dans cette scène mythique avec Marcello Mastroianni et en a fait une légende. Mais La Dolce Vita a aussi enfermé l'actrice suédoise dans un tombeau romain, dont elle n'a jamais réussi à sortir. Pourtant, Anita Ekberg a eu une carrière foisonnante, aux États-Unis comme en Italie, lauréate d'un Golden Globe en 1955. Dirigée par William Wellman, King Vidor, Dino Risi ou encore Vittorio de Sica, elle fut presque toujours Anita, la bombe suédoise. Invité : Antongiulio Panizzi, réalisateur du documentaire The Girl in the Fountain, diffusé le 25 janvier 2023 sur Ciné+ Classic.
Il 1958 è l'anno dei primi Mondiali per il Galles. La squadra è una sorpresa, arriva ai quarti di finale e si prepara a scendere in campo nello stadio di Göteborg. Dall'altra parte c'è il Brasile e nel Brasile c'è un ragazzino che non ha ancora 18 anni e che al portiere gallese Jack Kelsey sembrò sbucato dal nulla, quando stoppò un pallone di petto, se lo fece scivolare sul piede destro e lo infilò in porta. A Kelsey pensò di avere davanti un diavolo. Ma non era il diavolo, era Pelè. I contributi audio di questo episodio sono tratti dalle cronache delle partite di Pelé alla radio brasiliana, dalla telecronaca di Brasile-Italia per la Rai a cura di Nando Martellini, dai film La Dolce Vita di Federico Fellini e Operazione San Gennaro di Dino Risi, dal servizio dell'Istituto Luce sul discorso alla Luna di papa Giovanni, disponibile sul sito dell'istituto e come tutti i frammenti precedenti anche su YouTube. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Mario Tedeschini Lalli"Nazisti a Cinecittà"Nutrimenti Edizionihttps://www.nutrimenti.net/Dalle Fosse Ardeatine a Cinecittà, dalla divisa nazista indossata per uccidere alla divisa nazista indossata per fare cinema. Borante Domizlaff e Karl Hass, due ufficiali delle SS che il 24 marzo 1944 spararono agli ordini di Herbert Kappler, riappaiono, con altri ex ufficiali tedeschi, nella produzione di alcuni dei più celebri film italiani del dopoguerra. Il primo, assolto nel 1948, resterà negli anni fedele a Kappler, aiutandolo nella fuga dall'Italia nel 1977. Il secondo, sfuggito al primo processo arruolandosi nei servizi segreti americani e italiani, sarà raggiunto dalla giustizia solo cinquant'anni dopo e condannato all'ergastolo. Nel frattempo, fra gli anni Cinquanta e Sessanta, tutti e due sbarcarono il lunario anche intrepretando ‘sé stessi', in parti da militare tedesco, in film come Una vita difficile di Dino Risi, La ciociara di Vittorio De Sica, Tutti a casa di Luigi Comencini, La caduta degli dei di Luchino Visconti. E non furono soli.Nazisti a Cinecittà nasce da una scoperta casuale che ha dato il via a una lunga ricerca tra carte di servizi segreti, cineteche, archivi privati e interviste a famigliari. Un racconto che a tratti si tinge di giallo, una finestra su una realtà paradossalmente ‘normale' dell'Italia del dopoguerra: il ‘nazista della porta accanto' tornava utile per raccontare il nazismo.Mario Tedeschini Lalli, da giornalista si è occupato a lungo di Relazioni internazionali, poi per oltre vent'anni d'informazione digitale e multimediale, guidando redazioni e insegnando nelle scuole di Giornalismo e nell'Università. Storico contemporaneista di formazione, autore di saggi sui rapporti tra fascismo e mondo arabo e sugli anni italiani di Saul Steinberg, è affascinato dalle piccole storie che raccontano la grande Storia, è stato per esempio lui a scoprire l'identità dei veri giornalisti presenti in un film di culto come Vacanze romane, e della ragazza nella foto simbolo di Federico Patellani per la vittoria della Repubblica nel referendum del 1946. Ha scritto, con Pietro Del Re, In viaggio con Poirot (Minotauro, 1995), guida ai luoghi dei romanzi di Agatha Christie.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Pour ce nouvel épisode, nous accueillons la cinéaste Patricia Mazuy, dont le dernier film « Bowling Saturne » est sorti mercredi 26 octobre 2022 au cinéma. Tel un cow boy ou une catcheuse - sortie tout droit d'un de ses films fétiches « Deux filles au tapis » (R. Aldrich) - notre invitée a mené l'entretien avec une énergie brute, sans fioriture. Passant de l'éclatante séquence d'ouverture de « Il était une fois la révolution » (S.Leone) à la douceur et la précision des plans de « Certain Women » (K. Reichardt), en passant par l'humour parfois glaçant des comédies italiennes de Dino Risi et Comencini, Patricia Mazuy fait état d'un cinéma en prise avec le présent, dont l'actualité nous bouleverse, nous questionne et nous tient en haleine, hagard, jusqu'aux dernières minutes. Inscrivez-vous à la newsletter en cliquant sur ce lien : https://forms.gle/HgDMoaPyLd6kxCS48 Pour nous soutenir, rendez-vous sur https://www.patreon.com/cinephilesdnt I. PORTRAIT - 5'06Des animaux de cinéma : les tortues et les crocodiles - 5'06Un acte de violence au cinéma : la mort - 6'52Un type de paysage au cinéma : les forêts de feuillus - 8'53 II. CIRCONSTANCES & CONDITIONS DE VISIONNAGE - 10'14Un film à voir au coeur de la nuit : Deux filles au tapis (Robert Aldrich, 1980) - 10'14Patricia Mazuy à propos de l'argentique, du numérique et de la façon de filmer la nuit au cinéma - 12'23 III. MÉMOIRE & SOMMEIL - 15'22Une musique de film qui vous hante : Le bon, la brute et le truand (Ennio Morricone); tout Nino Rota; la chanson du Privé (John Williams) - 15'22Des films pour ne pas s'endormir : les comédies sociales italiennes en général et Le grand embouteillage (L. Comencini, 1979) en particulier - 16'39 IV. CARTE BLANCHE - 20'45L'ouverture d'Il était une fois la révolution (Sergio Leone, 1971) V. CINEMA & TRANSMISSION - 27'48Des westerns à transmettre aux générations futurs : La chevauchée des bannis (André de Toth, 1958); L'homme qui tua Liberty Valance (John Ford, 1962) - 27'48Un film pour "rester vertical" : Certaines femmes (Kelly Reichardt, 2016) REFUGE - 34'50Habemus Papam (Nanni Moretti, 2011) EXTRAITS :Deux filles au tapis (Robert Aldrich, 1981)Il était une fois la révolution (Sergio Leone, 1971), Carlotta Films CRÉDITSMusique : Gabriel RénierGraphisme : Lucie AlvadoCréation & Animation : Phane Montet & Clément Coucoureux
Sessanta anni fa usciva Il sorpasso, capolavoro di Dino Risi con Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant: un film per il quale, una volta tanto, l'aggettivo ‘iconico' non è usato a caso. Il Sorpasso è infatti molte cose: primo road movie della storia del cinema, istantanea nitida e dolceamara di un'Italia inebriata dal miracolo economico (rappresentato e sintetizzato dalla libera spavalderia di una lancia Aurelia B24 convertibile), spietata fotografia dei vizi irriducibili di una società ancora omofoba e razzista, profezia su un Paese che, vivendo con superficialità al di sopra delle proprie possibilità, stava in realtà correndo verso un burrone (per qualcuno l'immenso debito pubblico per qualcun altro addirittura Tangentopoli), svolta seminale della commedia all'italiana (con un finale tragico e quindi inaspettato che non piaceva al produttore), prima, urticante riflessione sulla famiglia disfunzionale borghese italiana, perfino romanzo di formazione dal punto di vista dl personaggio del timido studente universitario interpretato da Trintignant (ammesso che questa definizione abbia un senso per un personaggio che alla fine muore).
L'alienazione in frac La prima clip e l'immagine sono tratte dal film “Il sorpasso” (regia Dino Risi, con Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant-produttore Mario Cecchi Gori-1962 all rights reserved). L'intervista di Gianni Minà a Dino Risi è del 1998 e i diritti sono riservati alla Rai. Nella traccia finale: la prima clip è un estratto da “Vecchio frac” scritta e cantata da Domenico Modugno (etichetta RCA italiana-1955 all rights reserved); le ultime due clip a confronto sono “Don Raffaè” cantata da Fabrizio De André (autori De André, Bubola, Pagani-etichetta Ricordi, Fonit Cetra-1990 all rights reserved) e “O café” cantata da Domenico Modugno ( autore testo Riccardo Pazzaglia, musica Domenico Modugno-1958 all rights reserved)
#111 L'“irascibile” Albino Ruberti, e altre storie di RomaLa rassegna stampa di lunedì 22 agosto 2022, ai microfoni Luca Peretti.Di ritorno dopo due settimane di pausa, a cavallo di Ferragosto (che ha ispirato Carlo Verdone, Dino Risi e tanti altri), parliamo della questione politica che ha attraversato la città in questi giorni, quella che ha visto protagonista l'ormai ex capo gabinetto del sindaco, Albino Ruberti. Gli effetti si sono sentiti anche sulla formazione delle liste elettorali in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. E poi il caldo, la siccità, le fontane prese d'assalto, temi agostani sempiterni, quest'anno un po' di più. Intanto, sono un successo e sportivo e organizzativo gli Europei di nuoto che si sono tenuti a Roma (67 medaglie italiane, 20+4 quelle romane, 55mila spettatori). Infine, la crisi dei cinema a Roma, e un ricordo del partigiano Mario Fiorentini, morto il 9 agosto a 103 anni. Il progetto Sveja è sostenuto da Periferiacapitale, il programma della Fondazione Charlemagne. E da Guido Larcher.
Altro appuntamento di chiacchiere da ombrellone sull'estate nel cinema sempre in compagnia di Laura Mazzotti, Michela Gorini e Davide Menghi dove parliamo di alcuni film italiani ambientati durante il periodo estivo: "Domenica d'agosto" di Luciano Emmer (1950) "Il sorpasso" di Dino Risi (1962) "Travolti da un insolito destino..." di Lina Wertmuller (1974) "Un sacco bello" di Carlo Verdone (1980) "Sapore di mare" di Carlo Vanzina (1983) "Rimini Rimini" di Sergio Corbucci (1986) "Ferie d'agosto" di Paolo Virzì (1996) "Pane e tulipani" di Silvio Soldini (2000) "Notte prima degli esami" di Fausto Brizzi (2006) "Pranzo di ferragosto" di Gianni Di Gregorio (2008)
Seminari in difficoltà ◆ I seminari protestanti e cattolici sono in costante declino. Le ragioni principali sembrano la diminuzione delle iscrizioni e delle finanze. The Christian Century osserva: “I seminari protestanti stanno appassendo […] e i seminari cattolici stanno morendo […] Mentre le questioni economiche affliggono cronicamente le istituzioni religiose educative, […] ‘la crisi fiscale', ‘la crisi finanziaria' e ‘il futuro cupo' titolano le notizie provenienti dai seminari”. Musica Rock Anglicana ◆ All'inizio degli anni '70 del secolo scorso, a Perth, in Australia, la Cattedrale Anglicana si riempì di 2.500 giovani spettatori, giunti per ascoltare la prima messa jazz-rock della Cattedrale. L'arcivescovo definì magnifico il servizio e poi osservò: “Non ho altro che elogi per i gruppi e il compositore. Per la chiesa essere in grado di fare questo significa che c'è ancora qualche speranza”. Mentre i giovani se ne andavano divertiti, si può dire che era stato insegnato loro qualcosa sul loro Creatore e sui principi cristiani? Un vietnamita critica la Chiesa In una lettera critica al Papa, Ngo Cong Duc, cattolico, ha affermato che la Chiesa cattolica in Vietnam ha paura della pace perché spazzerebbe via i privilegi di cui gode. Ha proseguito dicendo: “In effetti, nonostante la diffusione della guerra e della povertà, alcune autorità religiose vivono come principi”. “Il settimanale Thang Thien, diretto dal reverendo Phan Van Tham, ha rivelato che cinque candidati nominati e sostenuti dai cattolici del diaconato di Phu-Binh hanno dovuto pagare ai sacerdoti locali un milione di piastre”. Rivendicazione di infallibilità contestata Dal Concilio Vaticano del 1870, la Chiesa Cattolica Romana ha dichiarato il Papa infallibile quando parla ufficialmente di dottrina e morale. Il Consiglio non è stato unanime in questa dichiarazione. Che ci siano cattolici oggi che non accettano l'affermazione è evidente da un libro pubblicato dal teologo cattolico Hans Kung. Nel libro sostiene che né il Papa né un concilio ecumenico possono proclamare dogmi infallibili. Dice: “Sbagliare è anche ecclesiastico e papale. Non si può identificare alcuna autorità ecclesiastica direttamente come una voce di Dio”. Film sacerdotali ◆ Sapete qual è uno dei soggetti più amati dal cinema italiano? I parroci. Ecco qualche esempio: La moglie del prete del 1971, Il prete sposato e L'amante del prete (una co-produzione franco-italiana, il cui titolo originale è La Faute de l'abbé Mouret), entrambi del 1970. Considerato l'argomento e il genere del secondo titolo (erotico), comprensibilmente il Vaticano si disse molto turbato all'epoca. Mons. Aldo Gobbi disse: “È molto triste e umiliante per noi sacerdoti [il fatto] che sullo schermo, in modo così banale e offensivo, gli ideali che abbiamo scelto con gioia ed entusiasmo vengano demoliti, e siamo considerati sia ipocriti che deviati”. I produttori di film e gli spettatori che riempirono i cinema erano per lo più cattolici. Il regista Dino Risi osservò: “Il film [La moglie del prete] tratta qualcosa che è sotto gli occhi di tutti. Non l'ho inventato. […] La realtà potrebbe essere peggiore di quanto ho mostrato”. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/corgiov/message
Cristina Borsatti"Monica Vitti"Giunti Editorehttps://www.giunti.it/Monica Vitti è stata una dea dalla grande umanità, capace di comprendere le donne e dare forma alle loro mille sfaccettature e inquietudini, al loro coraggio. Inventando uno stile innovativo e del tutto spontaneo, ha stravolto i canoni non solo della settima arte, ma anche quelli stereotipati di bellezza dell'epoca. Questa narrazione coinvolgente, ricca di deliziose citazioni personali, pungenti e divertenti, che ricostruiscono la figura incredibile dell'attrice e i suoi tanti volti, ne ripercorre cronologicamente la carriera: la commediante all'italiana ideale, la musa del cinema impegnato di Antonioni e sua compagna, l'impareggiabile spalla – capace di rubare l'ammirazione del pubblico ai più grandi interpreti – e la meravigliosa protagonista di importanti incursioni nel cinema straniero. Dagli esordi ai grandissimi successi, raccontando in parallelo anche la vita di Maria Luisa Ceciarelli – la bimba che sfoggiava le sette sottane che la madre le metteva per tenerla al caldo, innamorata del ragazzino dirimpettaio –, Cristina Borsatti segue passo dopo passo l'attrice di teatro con la sua voce singolare, l'artista eclettica che si muove fra cinema, teatro e televisione, la diva che ha lavorato con i più grandi registi. Un omaggio a una donna straordinaria, che grazie alla sua bravura camaleontica ha segnato la storia del nostro cinema e del costume italiano.Con interviste esclusive a Mario Monicelli, Dino Risi, Ettore Scola e Franco Giraldi.Cristina BorsattiGiornalista cinematografica e scrittrice, Cristina Borsatti ha collaborato con numerosi quotidiani e riviste, tra cui Film Tv, Il Manifesto e Il Piccolo. Insegna sceneggiatura presso l'Accademia di Cinema e Televisione Griffith di Roma. Story editor e sceneggiatrice, ha collaborato alla stesura di centinaia di sceneggiature in veste di script doctor. Produttrice, nel 2020 ha fondato a Roma la casa di produzione Wuman Visions Productions. Tra i volumi pubblicati: Roberto Benigni (Il Castoro), I grandi incipit del cinema. La chiave d'ingresso del film e I grandi finali al cinema. Figure della fine (De Agostini), Scrivere per il cinema e la televisione e Scrivere sceneggiature. Dal grande al piccolo schermo (Editrice Bibliografica).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
“Plumes” part d'un postulat inattendu : après un tour de magie foireux, un ouvrier en usine se retrouve transformé en poulet, mais personne n'arrive à le ramener à une forme humaine. Mais le premier long métrage d'Omar El Zohairy refuse de mettre ses œufs dans un même panier en explorant cette histoire loufoque du point de vue d'une épouse qui se retrouve dépourvue, plongée dans les turpitudes kafkaïennes des labyrinthes administratifs quand elle veut faire reconnaître sa singulière situation. “Plumes” s'en amuse mais en serrant les dents dans cette comédie aussi absurde qu'amère. Ce jusque dans une surprenante identité de cinéma qui tend les bras à l'humanisme contrarié d'un Kaurismaki ou d'un Dino Risi. Un cinéma intemporel quand rien ne dit où il se situe ni à quelle époque, le seul repère étant qu'on y parle arabe et que le réalisateur est égyptien. Plumes tient donc de la fable et de ses principes de récit universel. Mais alors comment réagit Omar El Zohairy quand, comme lors de sa présentation au festival de Cannes, il est énoncé que ce film-là parlerait avant tout de la société égyptienne ? Sa réponse (et d'autres) au micro de Nova. Voir Acast.com/privacy pour les informations sur la vie privée et l'opt-out.
Il Segno di Venere. Dino Risi firma un gioiello della commedia all'italiana. Da non farselo sfuggire su RAI play o Youtube. CinefiliSerialmente omaggia due dive agli antipodi ma legate indissolubilmente alla storia del nostro cinema.
durée : 01:25:00 - Les Nuits de France Culture - par : Philippe Garbit - Dans ce numéro des "Mardis du cinéma" de janvier 1993, Mario Serenellini, Aldo Tassone, Michel Serceau et Sandro Bernardi font tomber les masques de la comédie à l'italienne. "La comédie à l'italienne des années 1950-1960 est avant tout une fantastique aventure collective" s'enthousiasme Michel Serceau, l'un des quatre invités de ces "Mardis du Cinéma". Rien à voir avec le cinéma hollywoodien d'avant 1960 fortement taylorisé et basé sur des schémas théâtraux. Rien à voir non plus avec le cinéma d'auteur de la Nouvelle Vague, _"la comédie à l'italienne est un spectacle populaire immergé dans le quotidien, et une expérience artistique basée sur l'observation du réel" : _ * Aldo Tassaone : La comédie à l'italienne, c'est le néoréalisme devenu populaire, visible par le grand public. Cette tradition de la comédie "où l'on se moque de tout avec une rage terrible", se perpétue, depuis des siècles en Italie, depuis Boccace via Machiavel, et la commedia dell'arte, selon les mots du réalisateur italien Mario Monicelli : _"La comédie est notre tradition et notre vérité". _ Si l'on essaie de faire une phénoménologie de l'italien dans la comédie italienne, on peut dire qu'il est au-delà des lois et à la fin il est toujours vaincu et humilié. Dans cet exercice d'archéologie de la commedia all'italiana, où sont évoqués réalisateurs, scénaristes et acteurs légendaires, les invités rappellent quelques-uns des grands chefs d'ouvres du genre, tels que : L'Amore in citta (L'Amour à la ville), film à sketches de 1953, I Soliti ignoti (Le Pigeon) de Mario Monicelli (1958), ou encore Il sorpasso (Le Fanfaron), de Dino Risi en 1962, "un fanfaron digne d'une figure de Corneille" selon Aldo Tassone. La comédie à l'italienne pourrait être considérée comme une seule histoire, dont les films ne sont que des épisodes. Et pour mieux se plonger dans ces comédies aux fins "douces amères", rien de tel que de savourer les voix et les intonations si particulières du grand quatuor de comédiens italiens : Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi et Nino Manfredi. Par Francesca Isidori Réalisation : Claude Giovannetti Mardis du cinéma - La comédie à l'italienne (1ère diffusion : 12/01/1993) Indexation web : Sylvain Alzial, Documentation Sonore de Radio France Archive Ina-Radio France
Benvenuti nella raccolta in formato Podcast delle puntate di #CloseUp, a cura di Matteo Righi, aka Houssy. #CloseUp è la rubrica di recensioni cinematografiche in onda su Radio Italia Anni 60 Emilia-Romagna.
Giangilberto MontiSalone Internazionale del Libro di Torino 2021L'Alliance francaise di Torino presentaColuche, il comico politico (Miraggi Edizioni) di Giangilberto MontiSabato 16 ottobre, l'Alliance francaise di Torino propone un incontro dedicato a Coluche, l'irriverente comico che si candidò alle elezioni presidenziali del 1981 e fondò i Restos du cœur. “Coluche, il comico politico”, pubblicato da Miraggi Edizioni, viene presentato sabato 16 ottobre alle 10.45 al Salone del Libro di Torino (Sala Londra). Insieme all'autore Giangilberto Monti, partecipano Antonia Sandez Negrini, direttrice dell'Alliance Française di Torino, e l'organizzatore musicale francese Jean-Luc Stote.Si intitola Coluche, il comico politico il nuovo libro di Giangilberto Monti, scrittore, chansonnier, autore per radio e televisione, studioso della canzone francese e di cabaret. Dopo il successo di Boris Vian. Il principe delle notti di Saint-Germain-des-Prés, Monti ha scelto di raccontare Michele Colucci, in arte Coluche, il più geniale e popolare comico di Francia, che all'apice del successo decise di candidarsi alle Presidenziali del 1981. Il suo manifesto elettorale diventò un violento j'accuse contro la corruzione e l'insipienza dei politici: “Prima di me la Francia era divisa in due, con me sarà piegata in quattro dal ridere”. Tra lo stupore generale, i sondaggi andarono alle stelle, ma Coluche all'improvviso si ritirò dalla competizione ed entrò in depressione. Dopo un periodo difficile tornò a recitare e nel 1983 vinse il Premio César come migliore attore per la sua interpretazione nel film Ciao amico (Tchao pantin); seguirono due film di Dino Risi, tra cui Scemo di guerra (1985), i cui protagonisti erano lo stesso Coluche e il comico italiano Beppe Grillo. Nel 1985 lanciò una campagna nazionale contro la povertà e la dissipazione delle risorse, inventando i “Ristoranti del Cuore”. Morì ad appena 41 anni, nel 1986, in un incidente automobilistico mai del tutto chiarito. "Questo libro - avverte Monti - non è un saggio storico o un pamphlet politico, ma una biografia romanzata e divertita del buffone più amato di Francia, perché la storia di Coluche ci aiuta a capire quello che ha attraversato anche il nostro paese. Se la comicità diventa una branca della politica, allora la politica è solo una delle tante industrie dello spettacolo? O forse la satira è un ingrediente necessario alla democrazia e allora, nell'eterna lotta tra il re e il buffone, poiché l'orrore è umano, riderci sopra ci aiuta a vivere”. Il libro è ispirato al radiodramma Concerto per Coluche, scritto da Monti nel 2017 per la Radio della Svizzera Italiana, che proprio in questi giorni lo sta riproponendo sul proprio sito.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Alberto Sordi e Peppino De Filippo sono Romolo e Mario. Il primo vive di espedienti e tenta in ogni modo di rifilare al secondo un'auto rubata...Da "Il Segno di Venere", film del 1955 diretto da Dino Risi.
DeGenerando torna con una puntata dedicata all'Estate e ad alcuni film che l'hanno raccontata. Houssy e Carfa tornano con un'idea di podcast rinnovata che speriamo incontri il vostro gusto, perché come diceva qualcuno: "bisogna che tutto cambi, perché tutto resti uguale".Elenco dei film trattati:ESTATE AL CINEMA The Suicide Squad (James Gunn, 2021)Jungle Cruise (Jaume Collet Serra, 2021)Old (M. Night Shyamalan, 2021)ESTATE DI SCOPERTAIl sorpasso (Dino Risi, 1962)Io ballo da sola (Bernardo Bertolucci, 1996)Chiamarmi col tuo nome (Luca Guadagnino, 2017)ESTATE IN VACCANZARimini Rimini (Sergio Corbucci, 1987)L'insegnante al mare con tutta la classe (Michele Massimo Tarantini, 1980)Una donna promettente (Emerald Fennell, 2020)ESTATE AL SANGUERevenge (Coralie Fargeat, 2018)Vacanze di sangue (Jay Chandrasekhar, 2004)Summer of 84 (Whissell Bros, Francois Simard, 2019)ESTATE DI MERDAOpen water (Kentis, Horn, Rasvionato, 2003)Turistas (John Stockwell, 2006)Io vi troverò (Pierre Morel, 2008)
Antologia di interventi in trasmissione 1996-2002
di Dino Risi, 1963. In conduzione Alberto Crespi.
Di Luciano CanovaRealizzato in collaborazione con BPER BancaIn questo episodio, prendendo spunto da “Il Sorpasso”, il film di Dino Risi entrato nella storia del cinema italiano, faremo una riflessione ancora attuale sulla ricerca della felicità e sulla bellissima fragile corsa di un'esistenza.Ospite della puntata l'attrice comica Katia Follesa.
Via libera all'aumento del canone radiotelevisivo in Germania, lo ha deciso la Corte costituzionale tedesca. Ex ufficiali nazisti come comparse nei film di Visconti e Dino Risi, ne parliamo con Gianni Del Vecchio giornalista dell'Huffington Post. Gli appuntamenti italiani in Germania dei prossimi giorni scelti per voi dalla nostra redazione.
Julien Comelli fait entrer le soleil dans les salles obscures, grâce à sa sélection de 8 films ayant lʹété pour vedette. Pour ce deuxième épisode, direction l'Italie avec Le Fanfaron de Dino Risi (1962), mètre étalon du "road movie", donc beaucoup dʹœuvres contemporaines se revendiquent ouvertement.
Un grande regista ripercorre la sua vita allegramente dissipata e profondamente scorretta. Una vita che lo ha condotto a trasformare in “mostri” e “sorpassi” cinematografici le idee rastrellate in una lunga attività, iniziata quando faceva lo psichiatra al manicomio di Vigevano. Un finto-cinico pronto alla battuta fulminante, insofferente a tutto ciò che toglie il gusto e il sale della vita. «Stanco di curare gente che non guariva» ha scritto Risi «mi sono dato al cinema».
Frame Fatale es un podcast sobre películas no canónicas conducido por Sebastián De Caro y Santiago Calori. En este decimosexto episodio, nos ocupamos de Shampoo (1975) de Hal Ashby y, como nos suele ocurrir, hablamos de esa, pero terminamos hablando de todas estas: Splash (1984) de Ron Howard, Boing Boing (Boeing Boeing, 1965) de John Rich, Había una vez... en Hollywood (Once Upon a Time in Hollywood, 2019) de Quentin Tarantino, Homo eroticus, supermacho (Homo Eroticus, 1971) de Marco Vicario, Il Soprasso (1962) de Dino Risi, Bingo Bongo (1982) de Pasquale Festa Campanie, Señas particulares: bellisimo (Signa particolari: Bellisimo, 1983) de Franco Castellano y Giuseppe Mocchia, Departamento compartido (1980) de Hugo Sofovich, Piso de soltero (The Apartment, 1960) de Billy Wilder, Todos los hombres del presidente (All the President's Men, 1976) de Alan Pakula, Red social (The Social Network, 2010) de David Fincher, Taxi Driver (1976) de Martin Scorsese, Barrio chino (Chinatown, 1974) de Roman Polansli, Bob & Carol & Ted & Alice (1969) de Paul Mazursky, El graduado (The Graduate, 1967) de Mike Nichols, Sombras (Shadows, 1959) de John Cassavetes, Las reglas del juego (La Règle du jeu, 1939) de Jean Renoir, Rojo (2018) de Benjamín Naishtat, La chinoise (1967) de Jean-Luc Godard, Reds (1981) de Warren Beatty, La fiesta inolvidable (The Party, 1968) de Blake Edwards, El nadador (The Swimmer, 1968) de Frank Perry, Triple traición (Jackie Brown, 1997) de Quentin Tarantino, Juegos de placer (Boogie Nights, 1997) de Paul Thomas Anderson, Batman (1989) de Tim Burton, Cruella (2021) de Craig Gillespie, Apocalypse Now (1979) de Francis Ford Coppola, La puerta del cielo (Heaven's Gate, 1980) de Michael Cimino, Toro salvaje (Raging Bull, 1980) y El rey de la comedia (The King of Comedy, 1980) de Martin Scorsese, Guasón (Joker, 2019) de Todd Philips, Hal (2018) de Amy Scott, Enséñame a vivir (Harold y Maude, 1972) de Hal Ashby, Al calor de la noche (In the Heat of the Night, 1967) de Norman Jewison, El último deber (The Last Detail, 1974), Regreso sin gloria (Coming Home, 1978), Desde el jardín (Being There, 1979) y Amor... sublime amor (The Landlord, 1970) de Hal Ashby, Juego sucio (Foul Play, 1978) de Colin Higgins, Submarine (2010) de Richard Ayoade, Loco por Mary (There's Something About Mary, 1998) de Peter y Bobby Farrelly, Las turistas quieren guerra (1977) de Enrique Cahen Salaberry, Los caballeros de la cama redonda (1973) de Gerardo Sofovich, 76 89 03 (2000) de Cristian Bernard y Flavio Nardini, Hay unos tipos abajo (1985) de Rafael Filippelli, La noche de los lápices (1986) de Héctor Olivera, La larga noche de Francisco Sanctis (2016) de Francisco Márquez y Andrea Testa, Crónica de una fuga (2006) de Israel Adrián Caetano, La historia oficial (1985) de Luis Puenzo, Gracias por los servicios (1988) de Roberto Maiocco, Darse cuenta (1984) de Alejandro Doria, Made in Argentina (1987) de Juan José Jusid, El exilio de Gardel (1985) de Fernando Solanas, Sentimientos: Mirta de Liniers a Estambul (1987) de Jorge Coscia, Hombre mirando al sudeste (1986) de Eliseo Subiela, Alguien te está mirando (1988) de Gustavo Cova y Horacio Maldonado, Lo que vendrá (1988) de Gustavo Mosquera R. y Las boludas (1993) de Víctor Dínenzon... ... por si justo te dio paja anotar, y hasta nos dignamos a contestar preguntas de lxs oyentes. Podés comentar este episodio usando el hashtag #FrameFatale en Twitter. Frame Fatale volverá el lunes que viene. Quizás sea una pegada total suscribirte en donde sea que escuches tus podcasts y tener la primicia que de todas maneras, como ya explicamos varias veces, es lo menos importante.
L’Italie l'un des plus beau pays d'Europe ! Ce pays que l’on connaît pour sa ferveur catholique, sa mafia, ses pizza, des pâtes, et les Vespa. Au delà des clichés et des stéréotypes sur les italiens, l’Italie est ou était un grand pays de cinéma avec des réalisateurs mythiques comme Antonioni, Visconti, Fellini, Sergio Leone, Dino Risi, Marco Ferreri et bien-sur Pasolini. Le cinéma italien actuel est moins intéressant qu’à l’époque même isi l subsiste quelques irréductibles comme Paolo Sorrentino ou Matteo Garrone. Concernant la musique nous n’avons pas pu casé les Goblin ou Ennio Morricone que nous admirons tant. Voici notre sélection de la musique italienne. Ufomammut/Stigma Frigidaire Tango/Dangerous Echo Raw Power/Start a Fight Zu/Carbon Aucan/Red Minoga Uzeda/Higher Than Me Julie's Haircut/Satan Eats Seitan His Electro Blue Voice/Sea Bug Messa/Snakeskin Drape Winter Severity Index/Compulsion
Favolosi per molti ma non per tutti, gli anni '60 segnano per il belpaese l'inizio di una malcelata ossessione per la trasgressione e gli scandali, tragici o pruriginosi che siano.Dai fantomatici Balletti Verdi, millantati rendez-vous tra giovanotti nella più sonnolenta provincia bresciana, alle luci della ribalta, dove L'Arialda di Giovanni Testori con la regia di Luchino Visconti viene censurata da un solerte magistrato: una storia che ci racconta Umberto Orsini che ne fu protagonista.E poi il cinema che allude senza dire, tra pepli scollacciati e perizomi maschili che si dichiarano però storici e virili.Il Jet Set lombardo di Alberto Arbasino e le derive d'oltralpe di una irresistibile Franca Valeri in Parigi o cara.Ma il paese reale sa essere molto meno dorato, un paese in cui i mass danno il peggio con il caso Braibanti e la tragedia Lavorini.C'è infine la terza via, anarchica e disallineata, sia alla militanza che al tradizionalismo, che è il genio pirotecnico, spiazzante e affilatissimo di Paolo Poli.Interviste a Umberto Orsini, attore; Carlo Lucarelli, scrittore e conduttore televisivo; Dacia Maraini, scrittrice; Pino Strabioli, attore e conduttore televisivo; Maurizio Porro, critico cinematografico e teatrale; Michele Masneri, giornalista e scrittore; Stefano Bolognini, giornalista; Ferruccio Braibanti, nipote di Aldo Braibanti; Massimo Consoli, attivista; Giovanni Dall'Orto, attivista e storico gay; Mauro Giori, professore di Storia e critica del cinema; Francesco Gnerre, docente e saggista; Franco Grattarola, critico cinematografico; Luca Locati Luciani, collezionista e ricercatore; Francesco Massaro, regista e sceneggiatore; Nerina Milletti, docente e storica lesbica; Vincenzo Patanè, docente e critico cinematografico; Marco Pelissero, professore di Diritto Penale; Willy Vaira, scrittorePer approfondire gli argomenti di questo episodio:BIBLIOGRAFIAStefano Bolognini, Balletti verdi. Uno scandalo omosessuale, Liberedizioni, Brescia, 2000Antonio Bruschini, Antonio Tentori, Nudi e crudeli. I mondo movies italiani, Bloodbuster, Milano, 2013Mauro Giori, Intorno a Luchino Visconti. Dieci sguardi eccentrici, UTET, Torino, 2021Mauro Giori, Omosessualità e cinema italiano, UTET, Torino, 2019Francesco Gnerre, L'eroe negato, Omosessualità e letteratura nel Novecento italiano, Rogas, Roma, 2019Federica Mazzocchi, Giovanni Testori e Luchino Visconti, L'Arialda 1960, Scalpendi, Milano, 2015Vincenzo Patanè, Cento classici del cinema gay. I film che cambiano la vita, Cicero, Venezia, 2009Paolo Poli, Pino Strabioli, Sempre fiori mai un fioraio, Rizzoli Controtempo, Milano, 2013Sandro Provvisionato, Il caso Lavorini. Il tragico rapimento che sconvolse l'Italia, Chiarelettere, Milano, 2019Giò Stajano, Willy Vaira, Pubblici scandali e private virtù. Dalla Dolce Vita al convento, Manni, Lecce, 2006FILMOGRAFIAEuropa di notte (1959, Alessandro Blasetti)La dolce vita (1960, Federico Fellini)Rocco e i suoi fratelli (1960, Luchino Visconti)Parigi o cara (1962, Vittorio Caprioli)Comizi d'amore (1964, Pier Paolo Pasolini)Il complesso della schiava nubiana, da I complessi (1965, Dino Risi, Franco Rossi, Luigi Filippo d'Amico)Metti una sera a cena (1969, Giuseppe Patroni Griffi)Il caso Braibanti (2020, Carmen Giardina e Massimiliano Palmese)
di Dino Risi, 1971. In conduzione Roberto Silvestri
di Dino Risi, 1971. In conduzione Roberto Silvestri
di Dino Risi, 1965. In conduzione Dario Zonta
di Dino Risi, 1965. In conduzione Dario Zonta
di Dino Risi con Nino Manfredi, Pamela Tiffin, Ugo Tognazzi, 1968. In conduzione Enrico Magrelli
Frame Fatale es un podcast sobre películas no canónicas conducido por Sebastián De Caro y Santiago Calori. En este quinto episodio, nos ocupamos de Verdugos de la justicia (The Star Chamber, 1983) de Peter Hyams, una película ¿de denuncia? ¿de juicios? ¿de venganza? ¿de todas las anteriores? Como nos suele ocurrir, hablamos de esa, pero terminamos hablando de todas estas: Presidio, la hora de los héroes (Presidio, 1988), Timecop (1994), Atmósfera cero (Outland, 1981) y 2010: el año que hicimos contacto (2010: The Year We Make Contact, 1984) de Peter Hyams, 2001: odisea del espacio (2001: A Space Odyssey, 1968) de Stanley Kubrick, Psicosis II (Psycho II, 1983) de Richard Franklin, Operación Capricornio uno (Capricorn One, 1977) de Peter Hyams, Señor mamá (Mr Mom, 1983) de Stan Dragoti, Wall Street (1987) de Oliver Stone, La joya del Nilo (The Jewel of the Nile, 1985) de Lewis Teague, Dos bribones tras la esmeralda perdida (Romancing the Stone, 1984) de Robert Zemeckis, La guerra de los Roses (The War of the Roses, 1989) de Danny DeVito, Atracción fatal (Fatal Attraction, 1987) de Adrian Lyne, Alien, el octavo pasajero (Alien, 1979) de Ridley Scott, La mafia nunca perdona (Across 110th Street, 1972) de Barry Shear, Viva y deje morir (Live and Let Die, 1973) de Guy Hamilton, El regreso de los muertos vivientes (The Return of the Living Dead, 1985) de Dan O'Bannon, Fin de semana de locura (Weekend at Bernie's, 1989) de Ted Kotcheff, La niebla (The Fog, 1980) de John Carpenter, I Spit on Your Grave (1978) de Meir Zarchi, Coffy (1973) de Jack Hill, El vengador anónimo (Death Wish, 1974) de Michael Winner, Zodiaco (Zodiac, 2007) y Pecados capitales (Se7en, 1995) de David Fincher, Delito de corrupción (1991) y Las barras bravas (1985) de Enrique Carreras, La patota (1960) de Daniel Tinayre, A la hora señalada (High Noon, 1952) de Fred Zinnemann, La conversación (The conversation, 1974) de Francis Ford Coppola, Buenos muchachos (Goodfellas, 1990) de Martin Scorsese, El resplandor (The Shining, 1980) de Stanley Kubrick, El verdugo (1963), Plácido (1961), La escopeta nacional (1978), Bienvenido Mister Marshall (1953) y Vivan los novios (1970) de Luis García Berlanga, Al filo de la muerte (The Game, 1997) de David Fincher, La llegada (Arrival, 2016) de Denis Villeneuve, La favorita (The Favourite, 2018) de Yorgos Lantimos, Taxi Driver (1976) de Martin Scorsese, Vestida para matar (Dressed to Kill, 1980) de Brian De Palma, Parásitos (Parasite, 2019), Memorias de crímenes (Memories of Murder, 2003), El expreso del miedo (Snowpiercer, 2013) y The Host (2006) de Bong Joon-ho, Il sorpasso (1962) de Dino Risi, El padrino (1972) de Francis Ford Coppola, Después de hora (After Hours, 1985) de Martin Scorsese, Gremlins (1984) y Gremlins 2: La nueva generación (1990) de Joe Dante, Highlander, el último inmortal (Highlander, 1986) de Russell Mulcahy, Estados alterados (Altered States, 1980) de Ken Russell, Los exploradores (Explorers, 1985) de Joe Dante y Locademia de policía (Police Academy, 1984) de Hugh Wilson... ... por si justo te dio paja anotar, y hasta contestamos preguntas de lxs oyentes. Podés comentar este episodio usando el hashtag #FrameFatale en Twitter. Frame Fatale volverá el lunes que viene. Quizás sea una pegada total suscribirte en donde sea que escuches tus podcasts y tener la primicia que de todas maneras, como ya explicamos varias veces, es lo menos importante.
durée : 00:53:32 - Le Masque et la Plume - par : Jérôme Garcin - Est-ce que les critiques vous conseillent de regarder "Pieces of a woman" de Cornel Mondruczo, "Muriel" d'Alain Resnais, "À nos amours" de Maurice Pialat, "Triple cross" de Terence Young, "Âmes perdues" de Dino Risi, "Peggy Sue s’est mariée" de Francis Ford Coppola ?
durée : 00:55:50 - Le Masque et la Plume - par : Jérôme Garcin - Le temps a-t-il modifié notre perception de "Parfum de femme" de Dino Risi, "Peau d’âne" de Jacques Demy, "Le Goût du saké" de Yasujiro Ozu, "Le Trou" de Jacques Becker, "Bons baisers de Russie" de Terence Young et de "Lorenzo" de George Miller ?
Benvenuti nella raccolta in formato Podcast delle puntate di #CloseUp, a cura di Matteo Righi, aka Houssy. #CloseUp è la rubrica di recensioni cinematografiche in onda su Radio Italia Anni 60 Emilia-Romagna.
Alexandre e Fred contam com o jornalista e crítico Rafael Amaral, do Blogue "Palavras de Cinema" para mergulhar em três grandes filmes de nacionalidades diferentes. É mais um dicas triplas com boas sugestões de longas-metragens para nossos ouvintes. O papo começa na Itália, com "Aquele Que Sabe Viver" (Il Sorpasso, 1962 - acesse no marco temporal 00:04:45) de Dino Risi. Depois vamos até o oeste americano para falar de "Disparo Para Matar" (The Shooting, 1966 - acessem no marco 00:35:10) de Monte Hellman. A conversa se encerra na Inglaterra com o grande "Caçada na Noite" (The Long Good Friday, 1980 - acesse no marco 00:56:40). Os Spoilers só começam a partir do marco temporal 01:20:48. ---------------------- Acesse nosso site: http://www.filmesclassicos.com.br Acesse nosso grupo: https://www.facebook.com/groups/1475312462775785/ Nos procure no seu aplicativo de podcast do celular, no Spotify, YouTube, Anchor ou iTunes.
Una diosa rubia, voluptuosa, penetra en la Fontana de Trevi. Un hombre "vivido", aburrido, periodista de "sociedad" acude a sus cánticos de sirena arrebatada. "La Dolce Vita", un babélico mundo filmado por Federico Fellini en la Roma de los 60, una exclusiva fauna social como protagonista. Marcello Mastroianni como hilo conductor, Anita Ekberg como punto y aparte. Esencia de "dolce vita" también en "La Escapada" de Dino Risi. La Italia del Twist, las vacaciones de verano, la aventura al volante con Vittorio Gassman y Trintignant, víctima propiciatoria de la inconsciencia y el exceso. No hay "chicas Almodóvar" ni siquiera argumento, pero sobrevivirán a cualquier "modernidad" de cualquier época. De Nino Rota a Edoardo Vianello ("Guarda come Dondolo") en la BSO, pero hay más. Mucho más. Escuchar audio
On Cinematalk this week, we are privileged to welcome one of the finest of all contemporary filmmakers, Alexander Payne. Our discussion begins with a look at THE GREAT SILENCE and the mythic qualities of the Western genre. We also touch on the development of his cinephilia and the future of moviegoing. Usually writing in collaboration with Jim Taylor, Alexander Payne is the renowned director of sophisticated comedies for adults like CITIZEN RUTH, ELECTION, ABOUT SCHMIDT, SIDEWAYS, THE DESCENDANTS, NEBRASKA, and DOWNSIZING. He is the recipient of two Academy Awards for his screenplays and he is also a passionate movie-lover. In 2014, he visited madison to present a Wisconsin Film Festival screening of another 60s Italian classic, Dino Risi’s IL SORPASSO. He also joined us at that time for a Cinematheque screening of NEBRASKA. This week he spoke to us from his hometown and the frequent setting of his movies, Omaha, Nebraska.
Sérgio Augusto, um dos ícones do jornalismo cultural brasileiro, publicou recentemente o livro “Vai Começar a Sessão” (Objetiva), reunião de ensaios sobre cinema que Sérgio Augusto publicou nos últimos 20 anos no jornal O Estado De S. Paulo. O livro leva o leitor a uma viagem saborosa pela história do cine, dos filmes mudos aos lançamentos recentes. Nas imagens criadas por cineastas genais, como Hitchcock, Renoir, Lubitch, Kubrick e Dino Risi, entre outros citados no livro, ele encontra um alívio para os tempos turbulentos que vivemos. Já com relação ao cinema recente, no qual predominam as adaptações de HQs, ele anda uma tanto desaminado. O cinema se infantilizou e perdeu seu encanto, diz. E seguirá um rumo incerto com o abalo na experiência coletiva de ver um filme, uma decorrência do fechamento das salas após a eclosão do coronavírus.
durée : 00:52:44 - Le Masque et la Plume - par : Jérôme Garcin - Vos critiques reviennent sur ces classiques du cinéma (qu'ils ont aimés ou non) : "Le Jardin des Finzi-Contini" de Vittorio de Sica, "À bout de souffle" de Jean-Luc Godard, "On murmure dans la ville" de Joseph Mankiewicz, "Sexe fou" de Dino Risi, "India Song" de Marguerite Duras, "Rendez-vous" d'André Téchiné.
con Marco Risi e Gabriele Bronzetti
Francesca D'Aloja"Corpi speciali"La nave di Teseowww.lanavediteseo.euIn questo libro si raccontano le storie di uomini e donne di grande talento: alcuni molto famosi, altri ingiustamente dimenticati e talvolta incompresi, che trovano qui un meritato risarcimento. Tutti loro sono i “corpi speciali”.Quali sono le persone straordinarie che hai incontrato nella tua vita? E quali altre avresti dato tutto per conoscere? In una galleria di personaggi memorabili, Francesca d'Aloja alterna ritratti dal vivo e ricostruzioni narrative appassionate. Da una parte abbiamo i volti raccontati attingendo a incontri, ricordi e aneddoti privati: da Vittorio Gassman all'amato suocero Dino Risi, da Laura Antonelli a Ray Charles, dalla timida figlia di Albert Camus, Catherine, a Franca Valeri, da Edith Bruck a Luciana Castellinae Claudio Caligari, il regista di film “maledetti”. Ma il viaggio prosegue seguendo le piste di personaggi che sono tutti al limite della leggenda. Veniamo condotti in giro per il mondo, dalle montagne del Tibet, insieme al primo uomo occidentale diventato Lama, ai ghiacci dell'Antartide, dai palchi dove si esibisce la sfortunata e bellissima ballerina Lucia Joyce, figlia di James, alle arene dove volteggia il più grande torero vivente. Grandi verità inascoltate e bugie clamorose riprendono vita intorno alla testimonianza dei lager nazisti. Fino ad approdare alle palestre della Romania di Ceausescu, dove qualcuno nota una bambina che sta per diventare la prima stella della ginnastica mondiale: Nadia Comaneci.Con entusiasmo, pietà, divertimento e commozione, l'autrice, avendo per compagni d'avventura i propri miti, entra nelle esistenze di artisti, esploratori, donne di mondo e scrittori vagabondi segnati dalla stessa smania di vivere. Una galleria di vite “maiuscole” che stimolano la fantasia del lettore come personaggi di un grande romanzo.Francesca d'Aloja è nata e vive a Roma. Scrittrice, attrice e regista, ha lavorato tra gli altri con Vittorio Gassman, Carlo Verdone, Ferzan Özpetek, Ettore Scola, Ricky Tognazzi e Marco Risi. Ha debuttato nella narrativa nel 2007 con il romanzo Il sogno cattivo, seguito da Anima viva nel 2015 e da Cuore, sopporta nel 2018. Nel 2018 ha pubblicato, insieme a Edoardo Albinati, Otto giorni in Niger.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it
Una vita difficile è un film di Dino Risi del 1961. Durante la seconda guerra mondiale, il partigiano romano Silvio Magnozzi (Alberto Sordi), scoperto da un soldato tedesco, viene salvato da Elena (Lea Massari). Fra i due nascerà una storia d'amore che, tra alti e bassi, attraverserà quasi vent'anni di storia Italiana.
Hoy Trasnoche es el "otro" podcast de cine, para los que saben que hay mucho más que las películas de la semana. Conducen Santiago Calori y Fiorella Sargenti. Esta semana: Dogman, de Matteo Garrone. En el portarretratos: el director Sergio Garrone (no son parientes). Flor y Calu analizan la franquicia de Rápidos y Furiosos. Además: ¿Leonardo DiCaprio es la última gran estrella de Hollywood? Y en el videoclub: Il Sorpasso, de Dino Risi.
Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant vão passear de carro pela Itália dos anos 60. O resultado é uma das comédias mais célebres do país, e o ponto alto da carreira do realizador Dino Risi.
1995 fue el año del centenario del cine. Hacia cien años, en 1895, los hermanos Lumière habian patentado el cinematógrafo con lo cual para el mundo el cine había cumplido cien años a mediados de los noventa. Esa celebración llenó de homenajes, libros, programas de televisión y radio, proyecciones especiales... el mundo entero. Televisión Española celebró estos cien años, además de con otras iniciativas, con el programa ¡Qué grande es el cine! Presentado y dirigido por José Luis Garci, el espacio ejercia de una suerte de cineclub donde una serie de contertulios analizaban una película antes y despuès de la proyección de la misma . El programa se inició el 13 de febrero de 1995 con El buscavidas a la que le siguieron 49 películas más que venían a ser una especie de resumen de la historia del cine. Tras esta primera fase le siguió otra dedicada al cine español tras la cual finalizaría el programa en 1996. El programa tuvo un sorprendente respaldo del público con lo cual, un año después, el espacio volvió para emitirse, de forma más o menos ininterrumpida, hasta 2005 finalizando con la emisión de Fresas salvajes. ¡Qué grande es el cine! es un programa legendario de la televisión nacional donde gracias al trabajo de José Luis Garci más una serie de comentaristas habituales (Miguel Marías, Eduardo Torres-Dulce, Luis Alberto de Cuenca, Clara Sánchez, Juan Miguel Lamet...) e invitados ocasionales (Josep Maria Pou, Pedro Almodóvar, Guillermo Cabrera Infante, Javier Marías...) lograron que el cine tuviera un protagonismo absoluto desde una visión divulgativa. Por allí pasaron películas de directores como John Ford, Kenji Mizoguchi, Alfred Hitchcok, Max Ophüls, Dino Risi, Christopher Nolan o Abbas Kiarostami, entre otros muchos. De programación casi intachable, poco dogmático e, incluso, algo polémico, ¡Qué grande es el cine! es el protagonista del programa 106 de Vivir Rodando que, con la ayuda de Pepe Aracil, recordaremos los (muchos) pros y (algunas) contras de ese espacio mítico de los lunes por la noche en La 2.
Catherine Dorléac dite Catherine Deneuve, née le 22 octobre 1943 dans le 17e arrondissement de Paris, est une actrice française. Considérée comme l'une des plus grandes actrices françaises de sa génération et de la seconde partie du xxe siècle, elle est l'égérie de réalisateurs majeurs comme Jacques Demy, François Truffaut ou André Téchiné. Elle compte également dans sa filmographie plusieurs grands noms du cinéma international, comme Luis Buñuel, Roman Polanski, Mauro Bolognini, Robert Aldrich, Marco Ferreri, Dino Risi, Tony Scott, Manoel de Oliveira, Raoul Ruiz ou encore Lars von Trier. Elle obtient deux Césars de la meilleure actrice (pour Le Dernier Métro et pour Indochine), une nomination à l'Oscar de la meilleure actrice (pour Indochine) et un prix d'interprétation dans les trois plus grands festivals de cinéma— Cannes, Venise et Berlin. N'oubliez pas de vous abonner !
Bellezza e bizzarria - il cinema insolito secondo Goffredo Fofi
Goffredo Fofi racconta "Straziami ma di baci saziami" (1968) di Dino Risi. Sceneggiato da Age e Scarpelli deve il titolo a un verso di "Creola, canzone", forse involontariamente kitsch, che ben si adatta al contenuto comico popolare del film.
Cette semaine dans Flashback, Antoine Jullien vous parle des ressorties cinéma de ce mois d'octobre en revenant sur de nombreux classiques du cinéma.Au programme :Nous évoquerons les ressorties à la Cinémathèque française d'Ingmar Bergman avec un coup de projecteur sur "Le septième sceau". Plus particulièrement sur cette fascinante scène d'une partie d'échec avec la Mort. L'occasion de voir ou de revoir une oeuvre métaphysique culte dans une restauration éblouissante.Ensuite nous évoquerons la ressortie du film de Dino Risi, "Le Fanfaron" avec le duo Gassman/Trintignant qui crève littéralement l'écran. "Le Fanfaron" c'est la rencontre entre la quintessence du mâle italien et un étudiant froissé au volant d'une sublime Lancia. Rien que ça."Borsalino" de Jacques Deray fait également parti des ressorties du mois. De quoi retrouver deux monstres du cinéma, Jean-Paul Belmondo et Alain Delon dans le Marseille des années folles. Notre invité, Jérôme Wybon en profitera d'ailleurs pour nous en dire plus sur la relation qu'entretenait les deux hommes.Le mois d'octobre c'est aussi la ressortie de "Mon oncle d'Amérique" d'Alain Resnais. Une oeuvre stimulante avec notamment Gerard Depardieu et Nicole Garcia au casting et un long métrage que Resnais lui même, désignait comme une "comédie biologique".Enfin pour finir, deux grands classiques du maître de l'horreur John Carpenter seront de la partie avec la ressortie de "Fog" et du cultisme "Halloween" à l'occasion de la sortie du tout dernier volet de la saga le 24 octobre. Voir Acast.com/privacy pour les informations sur la vie privée et l'opt-out.
UNA GIORNATA DECISIVA di Dino Risi
I MOSTRI di Dino Risi
UNA VITA DIFFICILE di Dino Risi
POVERI MA BELLI di Dino Risi
On ne va pas tortiller des fesses pour faire caca droit : Ghostland, le nouveau film de Pascal Laugier, est un grand film d'horreur à la fois réflexif et populaire, terrassant et ludique. Du coup, on a eu envie d'en parler avec mister Laugier himself, qui s'est pour le coup mué en sélectionneur du PIFFF en dévoilant ses séances spéciales idéales. Un grand merci à lui de s'être prêté au jeu et d'avoir animé de sa verve ce nouveau PIFFFcast ! Avec Véronique Davidson, Xavier Colon, Laurent Duroche et Cyril Despontin. Réalisation : Xavier Colon Musique du générique : Donuts' slap par Laurent Duroche ► Flux RSS pour Android : bit.ly/2FrUwHo ► En écoute aussi sur Itunes : apple.co/2Enma9n ► Sur Deezer : www.deezer.com/fr/show/56007 ► Mais aussi sur YouTube : https://www.youtube.com/playlist?list=PLpH5l5IohPVu_Q8CjBYJbmATlg_CkaR_0 Références des films cités : • The Lords of Salem de Rob Zombie (2013) • Vice Squad de Gary Sherman (1982) • Sky Whales de Phil Austin (1983) • Ma prof est une extraterrestre de David De Coteau (1989) • La fille qui en savait trop de Mario Bava (1963) • Ghostland de Pascal Laugier (2017) • La compagnie des Loups de Neil Jordan (1984) • Âmes perdues de Dino Risi (1977) • Long week-end de Colin Eggleston (1978) Références des béo cités : • Main Title de La Neuvième porte de Roman Polanski par Wojciech Kilar
Lettera 22 es el único podcast sobre cine hecho por guionistas para quienes quieran saber cómo funciona la narrativa de las películas. Conducen Santiago Calori y Sebastián Rotstein. En su tercera temporada, se concentran en secuencias específicas de diez películas diferentes y pensarlas desde cómo están planteadas en su guión. En este episodio, la elegida es la primera secuencia de la comedia italiana Il Sorpasso, de Dino Risi. Tarea para la semana que viene: ver Zodiac, de David Fincher.
Lettera 22 es el único podcast sobre cine hecho por guionistas para quienes quieran saber cómo funciona la narrativa de las películas. Conducen Santiago Calori y Sebastián Rotstein. En su tercera temporada, se concentran en secuencias específicas de diez películas diferentes y pensarlas desde cómo están planteadas en su guión. En este episodio, la elegida es una secuencia de Apenas un delincuente, una de las mejores películas argentinas de todos los tiempos, dirigida por Hugo Fregonese. Tarea para la semana que viene: ver Il Sorpasso, de Dino Risi.
Demandez le menu de Flashback #10 ! Antoine Sire et Antoine Jullien vous proposent leurs suggestions de chefs dans l'agenda de ce mois de juin : En entrée : les ressorties de l'âpre "Impitoyable" de Clint Eastwood, "L'Homme aux cent Visages" de Dino Risi, riche en saveurs, et l'exotique "Epouses et Concubines" de Zhang Yimou. Le plat de résistance : la rétrospective John Boorman à la Cinémathèque Française à la sauce : "Point Blank" qui ressort le 7 juin. Goûts rares avec le cycle "Cinéma Français des Années 30" à la cinémathèque ou à partager, avec le Cycle "Soyons Amis" au Forum des images. Pour terminer : une farandole façon "frères Coen" avec la rétrospective qui leur est consacrée à la Cinémathèque de Toulouse jusqu'au 30 juin, et "The Big Lebowski" en cerise sur le gâteau... Chaque semaine, Flashback met l'eau à la bouche des dévoreurs de ciné classique ! Voir Acast.com/privacy pour les informations sur la vie privée et l'opt-out.
Fino a che punto le nostre fantasie possono determinare il nostro agire? Conta più la saggezza o la sapienza? Esistono diritti o solo doveri? Oggi Lucio Bongiovanni estrae da questa commedia di Dino Risi del 1959, con Alberto Sordi e Franca Valeri, una nuova visione della realtà. Vecchia come la saggezza.
Fino a che punto le nostre fantasie possono determinare il nostro agire? Conta più la saggezza o la sapienza? Esistono diritti o solo doveri? Oggi Lucio Bongiovanni estrae da questa commedia di Dino Risi del 1959, con Alberto Sordi e Franca Valeri, una nuova visione della realtà. Vecchia come la saggezza.
Flashback est de retour en ce début du mois de mars sur Séance Radio pour passer en revue l'actualité des grands classiques du cinéma ! Antoine Sire et Antoine Julien y reviennent sur les rétrospectives à ne pas manquer, notamment celles consacrées à Dino Risi jusqu'au 25 avril à l'Institut Lumière, et à la cinéaste Dorothy Arzner du 22 mars au 9 avril à la cinémathèque. Zoom du côté des ressorties sur "Le Diabolique Docteur Mabuse" de Fritz Lang, "L'Emploi" d'Ermano Olmi et "Le Lion en Hiver" d'Anthony Harvey. Invité de cette émission : Jean Ollé-Laprune, historien du cinéma qui nous parle notamment de son travail sur la série documentaire "cinékino" à découvrir sur Arte. Antoine Sire revient quant à lui sur la rivalité légendaire des actrices hollywoodiennes Bette Davis et Joan Crawford à l'occasion de la sortie de la série "Feud" sur FX. Sans oublier les sorties DVD / BLU-RAY du mois, avec notamment : "Le Masque Arraché" de David Miller et le coffret collector de Valerian Borowczyk. Voir Acast.com/privacy pour les informations sur la vie privée et l'opt-out.
Iginio Straffi e i 100 anni di Dino Risi
Dino Risi for ever, Titoli di coda e Anna Magnani e il doppiaggio
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Oggi Jane Alexander, attrice di punta nel cast di Anita B. di Roberto Faenza ci racconterà in anteprima il film che vede come protagonista il bravissimo Robert Sheehan, già apprezzato nella serie televisiva Misfits. E poi un ricordo di Arnoldo Foà, con alcune delle sue interpretazioni migliori e una divertente curiosità legata a Il sorpasso di Dino Risi.
Enrico Vanzina, della premiata ditta Vanzina & Vanzina da lui formata con il fratello Carlo, sarà nostro ospite per parlarci di Sapore di te, film dal titolo vagamente ginopaoliano uscito ieri nelle nostre sale. Insieme ad Enrico ricorderemo una delle nostre attrici più amate appena scomparsa, Lorella De Luca. La "bella ma povera" del cinema italiano, interprete della trilogia di Dino Risi iniziata con Poveri ma belli e terminata con Poveri milionari ha dato vita insieme a Alessandra Panaro, Renato Salvatori e Maurizio Arena alla più famosa doppia coppia della commedia all'italiana. In conduzione Alberto Crespi e Roberto Silvestri.
Inizio con mestizia perché Faster ha visto un film terribile, una produzione di serie Z attirato dal solo titolo: "Gangster, Guns and zombies". A rischio di deprimerlo anche di più di così iniziamo con Aspirante Vedovo, il remake di Il vedovo di Dino Risi. Segue il pessimo Cattivissimo me 2 e il peculiare Emperor, una cosa da generali in pensione e appassionati della facile Storia. Passando ai film belli c'è il bellissimo Gloria e il pauroso Insidious 2. Anticipazione delle anticipazioni Escape Plan che a sorpresa è buono, il medio Cose nostre e l'ottimo La vita di Adele.
Inizio con mestizia perché Faster ha visto un film terribile, una produzione di serie Z attirato dal solo titolo: "Gangster, Guns and zombies". A rischio di deprimerlo anche di più di così iniziamo con Aspirante Vedovo, il remake di Il vedovo di Dino Risi. Segue il pessimo Cattivissimo me 2 e il peculiare Emperor, una cosa da generali in pensione e appassionati della facile Storia. Passando ai film belli c'è il bellissimo Gloria e il pauroso Insidious 2. Anticipazione delle anticipazioni Escape Plan che a sorpresa è buono, il medio Cose nostre e l'ottimo La vita di Adele.
Inizio con mestizia perché Faster ha visto un film terribile, una produzione di serie Z attirato dal solo titolo: "Gangster, Guns and zombies". A rischio di deprimerlo anche di più di così iniziamo con Aspirante Vedovo, il remake di Il vedovo di Dino Risi. Segue il pessimo Cattivissimo me 2 e il peculiare Emperor, una cosa da generali in pensione e appassionati della facile Storia. Passando ai film belli c'è il bellissimo Gloria e il pauroso Insidious 2. Anticipazione delle anticipazioni Escape Plan che a sorpresa è buono, il medio Cose nostre e l'ottimo La vita di Adele.
#121 Los monstruos (1963), de Dino Risi by Civilcinema
UNA VITA DIFFICILE di Dino Risi
À l'occasion de sa venue à Paris, rencontre avec Ettore Scola pour évoquer ses débuts comme dessinateur satirique, son travail de scénariste (Le Fanfaron de Dino Risi, par exemple), ses films (Une journée particulière, Affreux, sales et méchants, Nous nous sommes tant aimés, Le Bal...) et son trajet dans le cinéma italien. Dialogue animé par Costa-Gavras, Serge Toubiana et Jean A. Gili.