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® Anche se ha subito un inevitabile contraccolpo economico e diplomatico dalla guerra a Gaza e dalla crisi in Siria, la Giordania resta un'isola di stabilità in un Medio Oriente turbolento. Legata a Israele da un trattato di pace sottoscritto nel 1994, ha oltre il 60 percento di cittadini di origine palestinese su una popolazione di undici milioni di persone, gran parte delle quali stanno vivendo in prima persona il massacro in corso a Gaza. Nell'ultimo anno e mezzo la monarchia hashemita guidata da re Abdallah II di Giordania si è mossa in una situazione molto difficile, da un lato condannando Israele e facilitando l'accesso agli aiuti a Gaza, dall'altro ha lasciato però intatti i rapporti con Tel Aviv e Washington fondati su accordi politico-militari di lunga data.Alla fine di gennaio Amman ha sottoscritto anche un nuovo partenariato strategico con l'Unione Europea, un accordo che conferma, una volta di più, che il Paese sulla sponda orientale del fiume Giordano è il partner più affidabile di Bruxelles in Medio Oriente. In questo reportage che ci ha portati dalla capitale Amman all'entità economica autonoma di Aqaba, affacciata sul Mar Rosso, abbiamo cercato di comprendere come ha fatto la Giordania a mantenere una stabilità invidiabile e una buona condizione economica interna considerando che confina con aree di grande crisi come la Siria, il Libano, l'Iraq e la Palestina.Prima emissione: 8 maggio 2025
Anche se ha subito un inevitabile contraccolpo economico e diplomatico dalla guerra a Gaza e dalla crisi in Siria, la Giordania resta un'isola di stabilità in un Medio Oriente turbolento. Legata a Israele da un trattato di pace sottoscritto nel 1994, ha oltre il 60 percento di cittadini di origine palestinese su una popolazione di undici milioni di persone, gran parte delle quali stanno vivendo in prima persona il massacro in corso a Gaza. Nell'ultimo anno e mezzo la monarchia hashemita guidata da re Abdallah II di Giordania si è mossa in una situazione molto difficile, da un lato condannando Israele e facilitando l'accesso agli aiuti a Gaza, dall'altro ha lasciato però intatti i rapporti con Tel Aviv e Washington fondati su accordi politico-militari di lunga data.Alla fine di gennaio Amman ha sottoscritto anche un nuovo partenariato strategico con l'Unione Europea, un accordo che conferma, una volta di più, che il Paese sulla sponda orientale del fiume Giordano è il partner più affidabile di Bruxelles in Medio Oriente. In questo reportage che ci ha portati dalla capitale Amman all'entità economica autonoma di Aqaba, affacciata sul Mar Rosso, abbiamo cercato di comprendere come ha fatto la Giordania a mantenere una stabilità invidiabile e una buona condizione economica interna considerando che confina con aree di grande crisi come la Siria, il Libano, l'Iraq e la Palestina.
Origini e storia dell'antica città di Petra e della civiltà dei nabatei, i suoi antichi abitanti provenienti dall'Arabia Saudita che controllavano importanti rotte commerciali. Petra è oggi considerata una delle sette meraviglie del mondo antico.
Fra Bernard Thilagarajah, guardiano del Monte Nebo in Giordania, medita il Vangelo del giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal Vangelo secondo Marco 12,28b-34.
No episódio de hoje do De Dono para Dono, recebemos Giordania Tavares, CEO da Rayflex, a maior fabricante nacional de portas industriais. Com mais de 20 anos de experiência, ela compartilha sua trajetória, fala sobre os desafios de uma liderança feminina em um setor predominantemente masculino, as estratégias que consolidaram a Rayflex como líder de mercado e as tendências do setor industrial.Se você quer saber mais sobre gestão de empresas familiares, liderança feminina e inovação no mercado industrial, este episódio é para você! Não perca e inscreva-se no canal para mais conteúdos sobre empreendedorismo, gestão e negócios.Conheça a Auddas e descubra como podemos ajudar a alcançar o sucesso:https://auddas.com/https://www.instagram.com/auddas_/https://www.instagram.com/donoparadono/https://www.instagram.com/juliantonioli/https://www.linkedin.com/company/auddas-consulting/Como encontrar a Giordania e Rayflex:https://www.linkedin.com/in/giordaniatavares/https://www.rayflex.com.br/https://www.instagram.com/rayflexportasrapidas/https://www.linkedin.com/company/rayflex-portas-rapidas/
ROMA (ITALPRESS) - L'Unione europea ha presentato un piano da 2,5 miliardi di aiuti supplementari per i siriani nei prossimi due anni. L'Europa è impegnata a collaborare con il governo della Siria nel tentativo di ricostruire e rilanciare l'economia del Paese. I fondi saranno destinati a sostenere i civili nel loro Paese e quelli fuggiti negli Stati vicini, come Giordania, Libano, Iraq e Turchia. L'annuncio è stato dato durante una conferenza annuale dei donatori in cui il governo siriano è stato rappresentato per la prima volta dal ministro degli Esteri Asaad al-Shibani. Il totale degli impegni ha raggiunto i 5,8 miliardi in sovvenzioni e prestiti per la popolazione. Si prevede che anche gli Stati membri dell'Ue dichiarino impegni finanziari aggiuntivi. La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha annunciato che la Germania metterà a bilancio 300 milioni di euro in aiuti aggiuntivi.abr/gsl
ROMA (ITALPRESS) - L'Unione europea ha presentato un piano da 2,5 miliardi di aiuti supplementari per i siriani nei prossimi due anni. L'Europa è impegnata a collaborare con il governo della Siria nel tentativo di ricostruire e rilanciare l'economia del Paese. I fondi saranno destinati a sostenere i civili nel loro Paese e quelli fuggiti negli Stati vicini, come Giordania, Libano, Iraq e Turchia. L'annuncio è stato dato durante una conferenza annuale dei donatori in cui il governo siriano è stato rappresentato per la prima volta dal ministro degli Esteri Asaad al-Shibani. Il totale degli impegni ha raggiunto i 5,8 miliardi in sovvenzioni e prestiti per la popolazione. Si prevede che anche gli Stati membri dell'Ue dichiarino impegni finanziari aggiuntivi. La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha annunciato che la Germania metterà a bilancio 300 milioni di euro in aiuti aggiuntivi.abr/gsl
ROMA (ITALPRESS) - L'Unione europea ha presentato un piano da 2,5 miliardi di aiuti supplementari per i siriani nei prossimi due anni. L'Europa è impegnata a collaborare con il governo della Siria nel tentativo di ricostruire e rilanciare l'economia del Paese. I fondi saranno destinati a sostenere i civili nel loro Paese e quelli fuggiti negli Stati vicini, come Giordania, Libano, Iraq e Turchia. L'annuncio è stato dato durante una conferenza annuale dei donatori in cui il governo siriano è stato rappresentato per la prima volta dal ministro degli Esteri Asaad al-Shibani. Il totale degli impegni ha raggiunto i 5,8 miliardi in sovvenzioni e prestiti per la popolazione. Si prevede che anche gli Stati membri dell'Ue dichiarino impegni finanziari aggiuntivi. La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha annunciato che la Germania metterà a bilancio 300 milioni di euro in aiuti aggiuntivi.abr/gsl
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - “La conferenza sulla Siria rappresenta un passo significativo per la stabilità del Medio Oriente, segna un cambiamento, e riflette la fiducia nei confronti della nuova amministrazione siriana, che ha assicurato il rispetto di tutti i cittadini siriani, a prescindere dal gruppo di appartenenza, religioso o meno". Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante il punto stampa al termine della nona conferenza internazionale a sostegno della Siria, a Bruxelles.xf4/sat/mca1
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - “La conferenza sulla Siria rappresenta un passo significativo per la stabilità del Medio Oriente, segna un cambiamento, e riflette la fiducia nei confronti della nuova amministrazione siriana, che ha assicurato il rispetto di tutti i cittadini siriani, a prescindere dal gruppo di appartenenza, religioso o meno". Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante il punto stampa al termine della nona conferenza internazionale a sostegno della Siria, a Bruxelles.xf4/sat/mca1
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=8081L'INGIUSTO COMMISSARIAMENTO DELL'ISTITUTO DEL VERBO INCARNATO (IVE) di Giano Colli La recente decisione di commissariare la Famiglia Religiosa del Verbo Incarnato (IVE) ha suscitato non poche perplessità tra coloro che conoscono da vicino il lavoro e l'impegno di sacerdoti e suore di questa congregazione. Sebbene il Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica abbia evidenziato difficoltà negli itinerari formativi e nella fase del discernimento vocazionale, la realtà vissuta da tanti fedeli laici e religiosi dell'IVE racconta una storia ben diversa.Chi ha avuto l'opportunità di collaborare con l'IVE sa bene che i membri di questa famiglia religiosa si dedicano con passione alla formazione e all'educazione della gioventù, alla missione evangelizzatrice e a numerose opere di carità e assistenza sociale. Tra le iniziative più apprezzate ci sono i ritiri per famiglie e le attività culturali e spirituali che hanno contribuito alla crescita cristiana di molte persone.Ridurre la storia e l'azione di questa comunità religiosa a mere problematiche interne significa ignorare un lavoro che da decenni porta frutti abbondanti.UN PROVVEDIMENTO SPROPORZIONATOLa decisione di affidare entrambi i rami dell'IVE a delegati pontifici con pieni poteri di governo, inclusa la possibilità di modificare le Costituzioni e sospendere per tre anni le nuove vocazioni, appare eccessiva e penalizzante per una comunità che ha dimostrato un grande slancio missionario. Si rischia, infatti, di minare la fiducia di chi, con dedizione e spirito di sacrificio, ha abbracciato questa vocazione e opera quotidianamente per il bene delle anime.Se è vero che ogni istituto religioso è chiamato a vigilare sulla qualità della formazione e sul discernimento vocazionale, è altrettanto vero che tale processo non può essere giudicato in modo generalizzato e sommario. Molti sacerdoti e suore dell'IVE sono esempi luminosi di dedizione e fedeltà alla Chiesa, e la loro formazione non può essere ridotta a una serie di "criticità" che giustifichino un commissariamento così drastico.L'IMPORTANZA DEL DIALOGO CON LA CHIESALa Famiglia Religiosa del Verbo Incarnato ha sempre mostrato una profonda fedeltà alla Chiesa e al Papa. Il provvedimento di commissariamento dovrebbe essere accompagnato da un dialogo aperto e costruttivo che permetta alla congregazione di rispondere alle osservazioni mosse senza però azzerare la sua identità e il suo carisma. La Chiesa ha bisogno di comunità vive e dinamiche, capaci di affrontare le sfide del mondo contemporaneo con fede e speranza.Sospendere le vocazioni e imporre una revisione drastica delle Costituzioni potrebbe avere conseguenze negative su un istituto che ha dato tanto alla Chiesa e ai fedeli. La speranza è che questa decisione non soffochi l'entusiasmo e l'opera evangelizzatrice dell'IVE, ma che invece si possa trovare una via di rinnovamento che valorizzi i suoi punti di forza senza penalizzarne l'identità.Nota di BastaBugie: Stefano Chiappalone nell'articolo seguente dal titolo "Commissariata la Famiglia religiosa del Verbo Incarnato" spiega cosa è successo all'IVE e perché.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana l'11 gennaio 2025:Recano la data dell'8 dicembre 2024 i decreti del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica relativi rispettivamente al ramo maschile e a quello femminile della Famiglia del Verbo Incarnato. Mons. José Antonio Satué Huerto, vescovo di Teruel y Albarracín, sarà delegato ad nutum Sanctae Sedis dell'Istituto del Verbo Incarnato (ovvero i sacerdoti e fratelli coadiutori), mentre suor Clara Echarte, F.I., lo sarà per le Servidoras del Señor y de la Virgen de Matará (il ramo femminile). L'obiettivo, stando ai decreti, è quello di una «conversione ecclesiale».All'Istituto e alle Suore vengono ora contestate «gravi difficoltà negli itinerari formativi (...) e, in modo speciale, nella fase del discernimento vocazionale» - le criticità e i relativi provvedimenti si ripetono nei due decreti - e pertanto «pur evidenziando il grande slancio missionario dell'Istituto e un lodevole impegno personale di molti dei suoi membri» si dispone la sospensione di nuove vocazioni per tre anni e una «una profonda revisione del diritto proprio, che comporterà anche una decisa riduzione dei vari manuali e regolamenti attualmente in vigore». Entrambi i delegati pontifici guideranno i rispettivi rami «ad nutum Sanctae Sedis, con tutti i poteri di governo, a norma del diritto universale e delle sue Costituzioni, con pieno potere di abrogare queste ultime, se ritenuto opportuno e necessario. Successivamente verranno conferiti altri eventuali poteri che si rendessero necessari».Si sottolinea, inoltre, la necessità di «mantenere i contatti con i Vescovi delle Diocesi in cui è presente l'Istituto e svolgerà il proprio apostolato, in particolare con i Vescovi di Velletri-Segni (Italia) e San Rafael (Argentina)» (cioè dove la congregazione fu eretta canonicamente e dove nacque). Apostolato che si svolge anche in Medio Oriente: a loro è affidata la cura della nuova chiesa del Battesimo di Gesù, consacrata ieri in Giordania dal cardinale Parolin, in presenza del patriarca Pizzaballa che nel suo indirizzo di saluto ha pubblicamente ringraziato «la Congregazione del Verbo Incarnato, che, con i suoi sacerdoti e suore, ci offrirà un servizio spirituale in questo luogo».
1) A rischio la tregua a Gaza. Netanyahu segue Trump: se Hamas non libera gli ostaggi sabato riprende la guerra. Intanto il re di Giordania visita il presidente Usa per discutere del piano americano per il futuro della striscia. (Eric Salerno) 2) Stati Uniti, i dazi su alluminio e acciaio rischiano di rivoltarsi contro l'amministrazione. L'aumento dell'inflazione metterebbe a rischio l'intera strategia politica di Trump. (Roberto Festa) 3) Il no britannico ad un'intelligenza artificiale “inclusiva e sostenibile”. Solo Londra e Washington non firmano la dichiarazione del vertice di Parigi. (Daniele Fisichella) 4) La Spagna controcorrente. Mentre tutti fanno la guerra ai migranti, Sanchez concede il permesso di soggiorno a 25mila persone colpite dalle alluvioni di Valencia. (Giulio Maria Piantadosi) 5) “Abbiamo atteso già troppo per la nostra libertà”. 35 anni fa Nelson Mandela uscì dal carcere dopo oltre 27 anni. 6) Rubrica Sportiva. Il ritorno in campo di Khadija Shaw. La calciatrice del Manchester City reagisce agli insulti razzisti. (Luca Parena)
Il presidente statunitense Donald Trump ha affermato che gli Stati Uniti assumeranno il controllo della Striscia di Gaza devastata dalla guerra, e che i palestinesi saranno traferiti in modo permanente in Giordania e in Egitto. Con Paola Caridi, presidente di Lettera22, da Amman.Su invito di un'influencer, il 26 gennaio migliaia di persone trasportate da più di duecento pullman sono arrivate nella località sciistica di Roccaraso. Con Sarah Gainsforth, ricercatrice e scrittrice.Oggi parliamo anche di:Podcast • Sostanze di Stefania BonanCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Ministro israeliano: “seppelliremo l'idea di uno stato palestinese”.Il re di Giordania parla con i leader di Arabia Saudita, Qatar, Emirati, Onu e Germania.Rep Dem del Congo: più di 100 donne violentate e bruciate vive.Sudan: almeno 40 minori uccisi in tre giorni.Stati Uniti: Trump vieta gli sport femminili alle atlete trans.Argentina: pronti a lasciare l'OMS.Tunisia: richiesta di rilascio per l'attivista dei diritti umani Sihem Bensedrine. ùQuesto e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli con Elena L. Pasquini in collegamento
Intrattenimento e informazione, musica e cultura: tutto questo è Radio Vaticana con Voi! Anche oggi 4 ore insieme per iniziare la giornata con numerosi ospiti! Protagonisti gli ascoltatori, come ogni giorno! Intervieni in diretta tramite WhatsApp al numero 335 1243 722 Gli ospiti di oggi in ordine di presenza: Massimiliano Menichetti, vicedirettore editoriale dei media vaticani e responsabile di Radio Vaticana - Vatican News; Andrea Farina , professore di Legislazione Minorile all'Università Salesiana di Roma; suor Benedetta Coco, Missionaria della Divina Rivelazione; Leonardo Becchetti, ordinario di Economia politica presso l'Università di Roma Tor Vergata. Trasmissione speciale con collegamenti dalla Sala Clementina del Palazzo Apostolico, per il Summit Internazionale sui diritti dei bambini dal titolo “Amiamoli e Proteggiamoli”, promosso dal Papa e coordinato dal Pontificio Comitato per la Giornata Mondiale dei Bambini. Oltre al discorso di Papa Francesco, abbiamo trasmesso gli interventi di Rania di Giordania, Liliana Segre, Mario Draghi e Marco Impagliazzo. Conducono Andrea De Angelis e Stefania Ferretti A cura di Andrea De Angelis e Stefania Ferretti Hanno collaborato le colleghe ed i colleghi Marco Guerra, Marina Tomarro e Roberta Barbi Tecnici del suono Gustavo Messina e Daniele Giorgi
Trump si scaglia contro la cooperazione internazionale. L'ultima mossa di Donald Trump è contro la cooperazione internazionale. Il Dipartimento di Stato sospende ogni nuovo obbligo di finanziamento, in attesa di revisione, per i programmi di assistenza estera, ad eccezione di quelli destinati a Israele e all'Egitto. Trump colpisce l'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale interrompendo la collaborazione di almeno 50 funzionari di carriera con l'accusa di aver tentato di aggirare il congelamento degli aiuti. Per loro c'è il congedo amministrativo con stipendio e benefit completi fino a nuovo avviso. Il blocco tende ad allineare le operazioni di cooperazione internazionale degli Stati Uniti all'interesse nazionale. Nella sostanza Trump applica il motto “Make America Great Again”. Stop agli aiuti umanitari a Kiev. L'ordine riguarda anche i programmi di finanziamento alle missioni estere in luoghi come Ucraina, Giordania e Taiwan. Per Kiev è un colpo durissimo, ma prevedibile visto che il neo presidente ha intenzione di fermare la guerra, anche se la portata di tale impatto è ancora incerta. Numerosi progetti umanitari in Ucraina sono stati già sospesi. Alcune Ong ucraine e internazionali hanno scritto sui social media di essere state colpite dal congelamento. I tagli riguardano anche l'assistenza finanziaria federale. Ciò che è più grave riguarda il taglio dell'assistenza finanziaria federale, escluso previdenza sociale e di Medicare. Il nuovo ordine potrebbe influenzare miliardi di dollari in sovvenzioni ai governi statali e locali, causando al contempo interruzioni nei programmi che avvantaggiano molte famiglie. La sospensione dell'assistenza finanziaria federale potrebbe rientrare negli ordini esecutivi di Trump, come il congelamento di tutti i finanziamenti a partire dalla legge sul clima, l'Inflation Reduction Act e il pacchetto infrastrutturale bipartisan emanato nel 2021. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Trump si scaglia contro la cooperazione internazionale. L'ultima mossa di Donald Trump è contro la cooperazione internazionale. Il Dipartimento di Stato sospende ogni nuovo obbligo di finanziamento, in attesa di revisione, per i programmi di assistenza estera, ad eccezione di quelli destinati a Israele e all'Egitto. Trump colpisce l'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale interrompendo la collaborazione di almeno 50 funzionari di carriera con l'accusa di aver tentato di aggirare il congelamento degli aiuti. Per loro c'è il congedo amministrativo con stipendio e benefit completi fino a nuovo avviso. Il blocco tende ad allineare le operazioni di cooperazione internazionale degli Stati Uniti all'interesse nazionale. Nella sostanza Trump applica il motto “Make America Great Again”. Stop agli aiuti umanitari a Kiev. L'ordine riguarda anche i programmi di finanziamento alle missioni estere in luoghi come Ucraina, Giordania e Taiwan. Per Kiev è un colpo durissimo, ma prevedibile visto che il neo presidente ha intenzione di fermare la guerra, anche se la portata di tale impatto è ancora incerta. Numerosi progetti umanitari in Ucraina sono stati già sospesi. Alcune Ong ucraine e internazionali hanno scritto sui social media di essere state colpite dal congelamento. I tagli riguardano anche l'assistenza finanziaria federale. Ciò che è più grave riguarda il taglio dell'assistenza finanziaria federale, escluso previdenza sociale e di Medicare. Il nuovo ordine potrebbe influenzare miliardi di dollari in sovvenzioni ai governi statali e locali, causando al contempo interruzioni nei programmi che avvantaggiano molte famiglie. La sospensione dell'assistenza finanziaria federale potrebbe rientrare negli ordini esecutivi di Trump, come il congelamento di tutti i finanziamenti a partire dalla legge sul clima, l'Inflation Reduction Act e il pacchetto infrastrutturale bipartisan emanato nel 2021. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
L'antilope è un animale che ha l'unghia, o zoccolo, divisa in due e che rumina. L'antilope addax (Addax nasomaculatus), che vive nelle regioni desertiche del Nord Africa, è alta circa 1 m alla spalla. Grazie alle sue unghie divise, è equipaggiata per viaggiare agevolmente fra la morbida sabbia del deserto, dove può sopravvivere senza acqua per periodi estremamente lunghi. Le ampie corna di questo animale sono attorcigliate come una spirale, compiendo da un giro e mezzo fino a 3 giri e misurando circa 1 m in tutta la loro lunghezza. A eccezione del ventre, della coda, della parte posteriore e dei segni sul muso, che rimangono sempre bianchi, il colore dell'antilope addax diventa più scuro in inverno, passando da un colore sabbioso a un colore brunastro. L'orice bianco (Oryx leucoryx), noto anche come orice d'Arabia, è un'altra specie di antilope, ed è caratteristica delle aree desertiche e semi-desertiche della Penisola Arabica. In passato, questo affascinante animale era ampiamente diffuso in tutta la Penisola Arabica, ma è stato dichiarato estinto in natura nel 1972. Grazie a programmi di reintroduzione, oggi è presente in diverse aree protette, come le riserve naturali in Oman, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Giordania. Predilige habitat aridi, come deserti e steppe sabbiose, adattandosi perfettamente alle condizioni estreme. È un'antilope di medie dimensioni, con un corpo bianco brillante che riflette il calore del sole, riducendo il surriscaldamento. Ha delle lunghe corna dritte e sottili, presenti in entrambi i sessi, che possono raggiungere circa un metro di lunghezza. Le zampe e il muso presentano segni scuri, che contrastano con il colore bianco del mantello. È erbivoro e si nutre principalmente di erbe, arbusti, foglie e frutti. È altamente adattato ai deserti, essendo in grado di ottenere l'acqua necessaria dal cibo e di sopravvivere lunghi periodi senza bere. Può ridurre il suo metabolismo durante i periodi più caldi per conservare energia e acqua. È in grado di rilevare la presenza di pioggia a grandi distanze e si sposta verso le aree dove la vegetazione è più abbondante. L'orice bianco è considerato “vulnerabile” dalla Lista Rossa IUCN, grazie agli sforzi di conservazione e ai programmi di reintroduzione. La sua popolazione era stata gravemente ridotta dalla caccia, ma oggi è protetto rigorosamente, e le popolazioni in cattività sono gestite per mantenere la diversità genetica. È il simbolo nazionale del Qatar e dell'Oman, spesso rappresentato come simbolo di forza e resilienza. È una delle prime specie salvate dall'estinzione in natura grazie a un progetto di conservazione globale.
I titoli: Possibile svolta sugli ostaggi israeliani. La tregua a Gaza nelle mani di Hamas. Ma in Medio Oriente la tensione resta alta La Cina valuta la vendita di Tik Tok negli Stati Uniti a Musk Los Angeles continua a bruciare. I venti alimentano le fiamme. Diplomazia vaticana. L'arcivescovo Gallagher in Congo. Il cardinale Parolin incontra in Giordania i nunzi del Medio Oriente Luca Collodi
“La dedicazione della nuova chiesa del Battesimo in Giordania” - Ospiti: Don Amer Jubran, D. Rifat Bader, Don Juan Manuel Silva Lopez, Don Samuel Costanzo, Don Rino Rossi, Guido Benedetti, Maria Benedetti e Mons. Pierangelo PedrettiTrascrizione (non corretta dall'autore)
I titoli: Il Papa al Corpo diplomatico in Vaticano: Sempre più concreta la minaccia di guerra mondiale. Serve una diplomazia della speranza Ucraina: Zelensky pronto ad una pace dignitosa con la Russia. Putin disponibile ad incontrare Trump Il Libano ha un nuovo presidente: eletto il Comandante dell'Esercito AOUN (On) Domani in Giordania l'inaugurazione della Chiesa del Battesimo di Gesù Luca Collodi
MILANO (ITALPRESS) - Su una tregua nella Striscia di Gaza "continuiamo a fare tutto il possibile per arrivare ad un cessate il fuoco, permettere la liberazione degli ostaggi e aiutare la popolazione civile martoriata da mesi di guerra. Continuiamo a fare tutto il possibile attraverso il progetto 'Food for Gaza' che fa arrivare alimenti e beni sanitari grazie al programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, grazie anche alla Giordania con l'accordo di Israele e dell'autorità nazionale palestinese". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine di una conferenza all'Università Bocconi di Milano. "C'è una guerra fra Russia e Ucraina, mi auguro che finisca la guerra il prima possibile. Stiamo lavorando per la pace, la pace non deve essere la resa dell'Ucraina, non devo commentare, la guerra è la guerra, quindi mi auguro che si concluda il prima possibile e stiamo lavorando anche per quello" ha concluso.xh7/pc/gtr
Fr. Bernard Thilagarajah, guardiano del santuario del Monte Nebo in Giordania, medita il Vangelo del giorno. Ilpasso evangelico dioggi è tratto dal Vangelo secondo Matteo 9,35 - 10,1.6-8.
Sarà una giornata impegnativa quella di domani per Giorgia Meloni. La premier infatti, a seguito dei ripetuti attacchi di Israele ai soldati di Unifil, si recherà prima in Giordania dal re Abdallah II, poi a Beirut, dove incontrerà il primo ministro Najib Mikati. Intanto, si inseguono le voci dell'uccisione della testa di Hamas Yahya Sinwar. Ne parliamo con Riccardo Alcaro, responsabile ricerca e programma attori globali Iai, e con Amer al Sabaileh, docente al dipartimento di Relazioni internazionali dell'Università di Giordania, Amman.
L'offensiva israeliana, scatenata dopo gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre 2023, ha causato la morte di oltre 16.000 bambini palestinesi, oltre 25 mila piccoli, piccole, hanno perso un genitore o sono rimasti orfani, in moltissimi hanno perso un arto. Dietro ogni numero c'è una storia, la tragedia di una famiglia. Il costo della guerra, infatti, non è solo quello visibile: la distruzione, le macerie di case e ospedali. Oltre il numero delle vittime, ci sono ferite invisibili destinate a passare tra le generazioni. Quali sono queste ferite e come possono diventare uno strumento per la pace? Abbiamo cercato di capirlo raccogliendo le storie e le testimonianze di Izzeldin Abuelaish, primo medico palestinese a lavorare in un ospedale israeliano che nel 2009 ha perso tre figlie a causa di un bomdardamento israeliano sulla Striscia di Gaza, Davide Musardo, psicologo clinico per Medici Senza Frontiere che ha prestato servizio a Gaza, collegato con noi dalla Giordania, e lo scrittore irlandese Colum McCann che una speranza l'ha vista nella storia, vera, di amicizia tra due padri, un palestinese e un israeliano, Bassam Aramin e Rami Elhanan, che hanno perso entrambi le figlie a causa della violenza e che hanno deciso di fare del loro dolore un ponte di dialogo, per la pace. Una storia che Colum McCann ha raccontanto nel libro “Apeirogon” (Feltrinelli, 2022).
Libano: schiuse le scuole, diventano rifugi, mentre Israele bombarda il sud e la capitale. In collegamento da Beirut la giornalista Agnese Stracquadanio. Meryl Streep all'ONU: Uno scoiattolo ha più diritti di una donna afghana. Nigeria: l'appello degli albini ai media. Afghanistan: i talebani preparano un elenco con le persone che possono partecipare ai talk show. India: gruppo di scimmie salva una bambina da uno stupratoreQuesto e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli
USA: durante il dibattito Harris, Trump, l'ex presidente accusa i migranti di mangiare gli animali domestici. Gaza: bombardata zona sicura mentre Israele ammette di aver ucciso manifestante americana, ma per sbaglio. Chad: centinaia di persone decedute per le inondazioni. Svizzera: noto islamista condannato per stupro.Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli
1) Dopo quasi un anno di guerra a Gaza 2,2 milioni di persone muoiono di fame. Il world food programm lancia l'allarme: i bisogni aumentano giorno dopo giorno. Mentre continuano i bombardamenti nella striscia e i raid in Cisgiordania, l'opinione pubblica del mondo arabo ribolle. In Esteri il caso della Giordania. (Laura Silvia Battaglia) 2) Stati Uniti. Economia come parola chiave delle elezioni di novembre. A meno di due mesi dal voto, inflazione e costo della vita sono le vere questioni in grado di spostare gli elettori. (Roberto Festa) 3) Afghanistan, tre anni dopo il ritorno dei talebani donne e bambini soffrono le conseguenze più dure. (Chiara Garbin, Giuliano Battiston) 4) Budapest fa arrabbiare ancora Bruxelles. Le nuove regole per i visti lavorativi in Ungheria che facilitano l'ingresso per russi e bielorussi preoccupa l'unione europea, che teme possa mettere a rischio la sicurezza dell'area Schengen. (Massimo Congiu) 5) Paraolimpiadi di Parigi. Cina e Brasile sono i vincitori indiscussi dei giochi. Merito di una volontà politica che ha scelto di puntare sugli atleti con disabilità. (Elena Brizzi)
È iniziata questa mattina a Villa d'Este di Cernobbio, e si concluderà domenica 8 settembre, la cinquantesima edizione del Forum Ambrosetti dal titolo: "Lo scenario di oggi e domani per le strategie competitive".1° Think Tank in Italia, 4° nell'Unione Europea e tra i più rispettati indipendenti al mondo su 11.175 a livello globale, il Forum Teha prende il via sul Lago di Como con il saluto di Valerio De Molli, CEO di The European House - Ambrosetti.Ospiti in sala imprenditori, politici e rappresentanti delle istituzioni. Tra i relatori diversi Capi di Stato e di Governo: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (in video collegamento), il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni; il Presidente dell'Azerbaigian Ilham Aliyev; il Primo Ministro dell'Ungheria Viktor Orbán; Sua Maestà la Regina Rania Al Abdullah di Giordania. 12 i Governi rappresentati. Per l'Italia, oltre al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio, 9 Ministri. Nel corso della giornata dedicata all'Italia: Giuseppe Conte, Presidente del Movimento 5 Stelle; Carlo Calenda, Segretario Nazionale di Azione e Elly Schlein, Segretaria del Partito Democratico.Tra gli argomenti al centro del dibattito italiano, senz'altro lo stato dei lavori sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Finora, stando all'Osservatorio del think tank "The European House Ambrosetti", che sarà presentato al Forum di Cernobbio (di cui La Stampa ha anticipato i contenuti), la previsione di spesa per il 2024 è di 43 miliardi di euro, e a metà anno il governo ha impegnato solo il 22% per cento di quanto stimato, ossia 10 miliardi in sei mesi. "Se il cammino dovesse proseguire a questa velocità, dice Begnozzi, «a fine anno si arriverebbe appena a 18,6 miliardi, meno della metà di quanto preventivato». L'Italia ha sì rispettato il calendario: dall'inizio del Recovery, sono stati raggiunti tutti i 269 traguardi previsti, ma per arrivare ai 618 obiettivi complessivi, ne restano ancora 349 da centrare in un anno e mezzo. I ritardi Uno dei punti critici riguarda i Comuni. Al 2024, il Pnrr ha messo in moto oltre 216 mila progetti e, dopo l'ultima revisione del governo - la terza -, ne sono stati eliminati circa 45 mila, lasciandone attivi 55 mila, il 25% del totale. A livello complessivo, circa un terzo è in ritardo, con un rallentamento medio di circa 13 mesi. Anche rispetto ai soli programmi gestiti dai Comuni, il 31% è in affanno. C'è anche un nodo geografico. Il maggior numero di progetti (44%) è concentrato al Nord, il 15% al Centro, mentre gli interventi al Sud e nelle isole rappresentano il 31% del totale. Il restante 10% è di ambito nazionale. «A livello di importo complessivo dei progetti attivati ad aprile 2024, pari a 128,7 miliardi di euro, al Sud è allocato solo il 36%: il requisito di almeno il 40% delle risorse allocabili destinato al Mezzogiorno non è ancora stato rispettato», scrivono gli esperti. Rispetto al totale, prosegue lo studio, il 14% dei progetti non è ancora stato avviato o è nelle prime fasi di avvio. Questa percentuale si abbassa al 2% per i progetti sviluppati dai Comuni, mentre è ancora al 19 per cento per i progetti destinati al Sud. Interviene: Valerio De Molli - Managing Partner e C.E.O. di The European House - Ambrosetti.Energia, Innovazione e indipendenza: a Cernobbio le sfide per il settore del gas naturalePer Snam l'impegno prioritario resta quello rivolto alla sicurezza energetica e all'autonomia della rete italiana nella gestione dei flussi di gas naturale anche in vista dell'arrivo dell'inverno. A tal proposito la società ha recentemente confermato che l'attività di riempimento degli stoccaggi sta procedendo molto bene, con il raggiungimento di un livello di scorte di circa il 92%, superiore alla media europea e con più di 2 mesi di anticipo rispetto al previsto e l'obiettivo di raggiungere a fine ottobre una giacenza prossima a 14 miliardi di metri cubi.Questo nell'ottica di un'indipendenza dal Gas Russo che negli ultimi anni si è progressivamente andata rafforzando. Il direttore commerciale e regolazione di Snam Gaetano Mazzitelli al meeting di Rimini ha ricordato che nel 2021 il gas russo era circa il 40% delle importazioni, nel 2022 è stato dimezzato al 20% e nel 2023 è stato praticamente azzerato attestandosi al 4%". "Un risultato straordinario - ha commentato - reso possibile dalla rapidità di intervento delle nostre istituzioni, dalle flessibilità infrastrutturali degli asset di Snam e da un portafoglio di approvvigionamento molto diversificato che non ha eguali in Europa".Tema molto caro a Snam anche quello della riduzione della Co2. Insieme a Eni la società ha appena annunciato l'avvio della fase sperimentale del loro impianto "Ravenna Ccs", nella città romagnola, frutto di una joint venture fra i due gruppi, che sancisce la prima esperienza in Italia di cattura e stoccaggio dell'anidride carbonica, la Ccs (Carbon Capture and Storage). L'obiettivo è arrivare nel 2030 a pompare nei giacimenti offshore esauriti della Romagna almeno 4 milioni di tonnellate all'anno. Ne parliamo con Stefano Venier, Ad di SNAM.A2A, per decarbonizzare le città servono 10 miliardi l'annoTra gli argomenti al centro del Forum di Cernobbio organizzato da The European House Ambrosetti c'è sicuramente quello dell'energia, a partire dalla presentazione dello studio "Sostenibilità urbana. Decarbonizzazione, elettrificazione e innovazione: opportunità e soluzioni per città future-fit" realizzato da Teha Group con A2A e il contributo scientifico di ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile), presentato oggi a Villa d'Este. Nello scenario che emerge dallo studio spicca la proposta di un pacchetto d'investimenti da oltre 271 miliardi di euro entro il 2050 per rendere possibile il processo di decarbonizzazione e il miglioramento dell'efficienza e della qualità della vita nelle città italiane, attivando una serie di leve già oggi disponibili e dimezzando le emissioni delle città. Tra le azioni individuate l'installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti, elettrificazione dei trasporti, diffusione di pompe di calore elettriche, crescita del teleriscaldamento. L'ipotesi di investimento di 10 miliardi all anno fino al 2050 in questi settori, per complessivi circa 271 miliardi sommando tutti gli interventi, porterebbe a un taglio del 52% delle emissioni delle città, che passerebbero dagli attuali 62 milioni di tonnellate di CO2 a 30. Ne parliamo con Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di A2a.Assiom Forex: taglio tassi infonde ottimismo, 40% operatori punta su borse in rialzoLe prospettive di un taglio dei tassi d'interesse a breve infondono maggiore ottimismo sull'andamento dei mercati finanziari in autunno. Ma, allo stesso tempo, i dubbi sulla crescita globale impongono una certa cautela. Per l'89% degli operatori di Assiom Forex le Borse navigheranno su livelli attuali o spingeranno al rialzo, ma senza eccedere. E' la fotografia che emerge dal sondaggio di agosto condotto da Assiom Forex fra i suoi associati in collaborazione con Il Sole 24 Ore Radiocor. Approfondiamo con Chiara Di Michele di Radiocor
L'antico Levante è oggi diviso tra Libano, Siria, Giordania, Israele, Striscia di Gaza, Autorità Nazionale Palestinese e territori contesi – e basta questo nudo elenco ad evocare un mosaico di realtà conflittuali. E laddove l'identità è un tema discusso, che si intreccia a rivendicazioni territoriali, agli archeologi vengono richiesti reperti da esibire, corredati da narrazioni efficaci. Ogni comunità pretende siti monumentali eloquenti, che giustifichino costruzioni identitarie, confini controversi e perfino guerre e occupazioni. Per discuterne, a Beirut abbiamo conversato con l'archeologo italiano Antonio dell'Acqua (Università di Udine, Universität Bern), che dirige un progetto di studio finanziato dall'Unione Europea sul Levante in epoca romana e bizantina. Al progetto collabora anche l'architetto libanese Hany Kahwagi – Janho (USEK – Holy Spirit University of Kaslik), che a Byblos ci ha parlato del rapporto tra identità e politica libanese e archeologia del territorio.
In questo podcast – settimo episodio della docuserie “Il Mossad. Successi e fallimenti del più grande e temuto servizio segreto al mondo” – l'analista strategico Gianluca Ansalone (Docente di Geopolitica al Campus Biomedico di Roma-Università di Roma Tor Vergata) racconta la vicenda della lotta ad Hamas. Israele ha conosciuto fasi e condizioni di sicurezza molto diverse nella storia. Minacce esterne, aggressioni dai vicini, fenomeni di estremismo e fanatismo interno. Ogni volta, il Mossad ha avuto il compito di anticipare e distruggere queste minacce, anche in collaborazione con altri servizi segreti e con altri apparati dello Stato ebraico. Negli anni '90 il pericolo principale si chiama Hamas, organizzazione estremista che in quegli anni si propone come l'ultimo baluardo della lotta palestinese, dando avvio ad una drammatica stagione di attentati. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
“From the ashes I rose” è il titolo della mostra della fotoreporter egiziana Rehab Eldalil, che racconta un viaggio nell'ospedale di Medici Senza Frontiere in Giordania. La mostra sarà aperta fino al 3 novembre nel Palazzo Baldelli di Cortona, in Toscana.
Israele approva il più grande sequestro di terre in Cisgiordania degli ultimi decenni. Kenya: il governo sotto accusa si dice pronto a rivedere gli aumenti di stipendi statali. Indonesia: scoperta in una grotta l'opera d'arte più antica del mondo. Messico: evacuate anche le uova di tartaruga marina mentre si avvicina l'uragano Beryl. India: l'inquinamento causa il 7 per cento dei decessi nelle città. Australia: manifestanti propalestina scalano il tetto del parlamento Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli
Ture MagroDirettore Artistico"Nuove Esplosioni Festival"Dal 1° giugno al 5 luglio 2024In Val d'Arda, in provincia di Piacenza, lungo la Via millenaria dei Monasteri Regi, organizzato da Sciara Progetti Teatro e diretto da Ture Magro. Cinque settimane di teatro, musica, spettacoli di realtà aumentata, performance urbane collettive, workshop internazionali in 6 comuni: Alseno, Castell'Arquato, Fiorenzuola, Lugagnano, Morfasso, Vernasca. Molte interessanti proposte nel programma del festival di quest'anno che si fa più grande, ricco e variegato: dalla stand-up comedy con Sandro Cappai al Teatro Virtuale con visori di realtà aumentata; grandi nomi del panorama nazionale e della drammaturgia contemporanea come Lucilla Giagnoni, Mariangela Granelli, Paolo Rossi, Mario Perrotta, Fabio Pisano, Antonella Delli Gatti; un evento d'eccezione con la star internazionale del progressive contemporaneo Annie Barbazza & Max Repetti; workshop internazionali, musica e esperienze artistiche di sperimentazione e innovazione; La battaglia dei cuscini (per 1.000 persone) più grande mai vista e non ultimo lo spettacolo onirico Dream, dove il sogno diventa collettivo in cui migliaia di persone vivranno, come ogni anno, un'esperienza straordinaria in piazza. “Il festival 2024 è un regalo al nostro pubblico che per 3 edizioni ha seguito ogni tappa del festival con fervore emotivo, confermando fiducia nei nostri confronti e voglia di meravigliarsi. – afferma Ture Magro, direttore artistico del festival - Forti della precedente edizione, quest'anno abbiamo deciso di raddoppiare le esperienze, di fare di più, per continuare a meravigliare i nostri spettatori, per continuare a sorprendere. Questa è la missione del festival Nuove Esplosioni, meravigliare, rendere possibile uno sguardo nuovo in un'epoca di grandi difficoltà, riscoprire la forza delle emozioni vissute insieme agli altri. Quest'anno il festival adotta una nuova esperienza nata da poco in valle: la Via dei Monasteri Regi, percorso millenario dei pellegrini della via Francigena, che abbiamo contribuito a progettare e che stiamo aiutando a sviluppare insieme a numerosi enti che vogliono raccontare sempre meglio il nostro territorio” Il Festival che ha portato nella scorsa edizione oltre 7.000 presenze di cui solo 3.000 spettatori in piazza a Fiorenzuola D'Arda, per assistere allo spettacolare QUADRO di eVenti Verticali, un palcoscenico a 40 metri d'altezza, ripercorre le orme dei pellegrini realizzando nelle tappe principali della Via dei Monasteri Regi diverse azioni artistiche con l'intento di attrarre nel territorio piacentino stimoli culturali provenienti da tutto il resto d'Italia e dal mondo.“Attendiamo partecipanti al festival e ai nostri workshop provenienti da oltre 15 Paesi del mondo, dalla Grecia alla al Portogallo, dalla Giordania alla Spagna, dalla Romania alla Germania facendo confluire nella nostra valle gli incontri coltivati dal nostro gruppo Sciara Progetti nel corso di oltre di 15 anni di attività in oltre 25 Paesi del mondo.” - afferma Valeria Poggi, responsabile organizzativa del festival. Nuove Esplosioni Festival è organizzato da Sciara Progetti Teatro, con la direzione artistica dell'attore Ture Magro, doppio nastro d'argento per il cinema, autore di numerosi spettacoli di narrazione e ideatore di diverse esperienze artistiche tra cui ”questo non è un autobus”, teatro a due piani che viaggia l'Europa raccontando storie di vita vera, e che sta sviluppando insieme a Sciara un progetto di sviluppo artistico territoriale molto partecipato nella provincia di Piacenza, raggiungendo ogni anno numeri sempre più importanti. E' ormai conosciuta la storia di Sciara Progetti Teatro diretta da Ture Magro che, attraversa l'Europa e il Sud America con i suoi spettacoli, viaggia per l'Europa e poi approda in Val d'Arda, nell'Ostello di Monastero in Emilia Romagna: un'impresa culturale con un background internazionale, che nella provincia piacentina ha visto il luogo ideale in cui riprogettare una chiara azione culturale e costruire un nuovo incubatore di idee, laboratorio di produzione artistica che vuole animare e costruire, portare incontri ed esperienze per connettere pubblico ed esperienze artistiche.● 1 GIUGNO 2024 ore 21.00 FIORENZUOLA, Teatro Verdi - SANDRO CAPPAI Show di Stand-up comedy ● 2 GIUGNO 2024 ore 21.00 VELLEIA, Chiesa Sant'Antonino - Annie Barbazza & Max Repetti, concerto “Moonchild”● 16 GIUGNO 2024 ore 21.00 FIORENZUOLA, Teatro Verdi - Mariangela Granelli “Spezzata”● 17 GIUGNO 2024 ore 17/19/21.00 FIORENZUOLA, Salone ex Macello - Turi Zinna “Una Fuga d'Egitto - Rotta Virtuale per l'Esilio”● 22 GIUGNO 2024 - DOPPIO EVENTO in apertura della Notte Bianca FIORENZUOLA, Piazza Molinari - “Battaglia dei Cuscini” Compagnia Melarancio alle ore 19.30 e “Dream, spettacolo di piazza” Corona Events alle ore 21.30● 28 GIUGNO 2024 ore 21.00 ALSENO, Chiaravalle della Colomba - Lucilla Giagnoni "Vergine Madre"● 29 GIUGNO 2024 ore 21.00 MORFASSO, Piazza Inzani - Mario Perrotta "La Turnàta" ● 30 GIUGNO 2024 ore 21.00 CASTELL'ARQUATO, Giardino Museo Geologico - Antonella Delli Gatti “Non mi serve niente”● 5 LUGLIO 2024 ore 21.00IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparoleDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
La Terra Santa della Giordania - Ospiti: Don Gianpaolo Cesareo, Don Giovanni de Checchi, Don Daniele Tedesco, Don Marco PasinatoTrascrizione (non corretta dall'autore)
L'apertura dei giornali, con le notizie e le voci dei protagonisti, tutto in meno di 30 minuti.Hamas apre alla tregua, il segretario di Stato americano Antony Blinken è intanto arrivato a Riad, prima tappa di un nuovo giro di colloqui che lo porterà anche in Giordania e Israele, queste le sue parole al World Economic Forum: "Hamas ha davanti a sé una proposta straordinariamente generosa da parte di Israele. L'unica cosa che si frappone tra il popolo di Gaza e un cessate il fuoco è Hamas. Devono decidere e devono decidere in fretta". Gli ultimi aggiornamenti insieme a Ugo Tramballi, consigliere scientifico ISPI ed editorialista del Sole 24 Ore.
(00:32) Federico Rampini osserva che c'è molto di più dell'appoggio fornito dalla Giordania a Israele nella difesa dall'attacco iraniano.(07:19) Viviana Mazza racconta il primo giorno del processo a The Donald, accusato di avere falsificato nel 2016 alcuni documenti aziendali per nascondere un pagamento di 130.000 dollari alla pornostar Stormy Daniels.(12:46) Renato Franco spiega perché il conduttore ha lasciato la Rai per passare al Nove.I link di corriere.it:L'attacco a Israele e la guerra come show per l'Iran: perché adesso i due nemici potrebbero davvero fermarsiTrump e i soldi alla pornostar Stormy Daniels: primo processo a un ex presidenteIl divorzio è ufficiale: Amadeus lascia la Rai e va al nove
L'ambasciatore israeliano Yossi Gal ha alle spalle una lunga carriera negli affari esteri, che ha avuto inizio nel 1975. Due volte diplomatico a Washington, dal ‘76 all' '81 come Direttore dell'ufficio dell'Ambasciatore, e dall' '85 all' '89 come portavoce dell'Ambasciata, partecipa alla conferenza di pace di Madrid nel '91, ed è membro dei negoziati di pace con la Giordania e con i Palestinesi. Ambasciatore di Israele nei paesi Bassi dal ‘95 al 2001, e successivamente in Francia e Monaco dal 2010 al 2015, conduce il processo di adesione di Israele all' Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico e conduce i negoziati per il miglioramento delle relazioni con l'Unione Europea. Nel 2005 è portavoce del primo ministro Ariel Sharon, durante il ritiro di Israele da Gaza. Oggi Yossi Gal è vice-presidente per l'Avanzamento Universitario e le Relazioni Esterne dell'Università ebraica di Gerusalemme, fondata da Albert Einstein, che sta per compiere cento anni di vita. Lo abbiamo incontrato a Lugano, in occasione di una conferenza sul Medio Oriente, promossa dall'Associazione Svizzera-Israele Sezione Ticino e da Brain Circle Lugano.
Nino Brusà, direttore delle risorse umane di UNWRA, racconta che a marzo non sa se i salari dei dipendenti potranno essere pagati. Sono a rischio 30.000 posti di lavoro e l'assistenza a milioni di rifugiati palestinesi in Cisgiordania, Libano, Siria, Giordania e a Gaza.
La registrazione del commento della partita Giordania-Qatar, finale di Coppa d'Asia 2023, che abbiamo trasmesso in diretta sul nostro canale Twitch il 10 febbraio 2024Ospite: Daniele Lupo e Mattia Ricotta
Ennesima conferenza-show del presidente del Napoli, che attacca Spalletti, Giuntoli e Garcia. Coppa d'Asia e Coppa d'Africa all'epilogo con tante belle storie. Il Pallone d'Oro 2022 non riesce a scappare dall'Arabia
La registrazione del commento della partita Costa d'Avorio-DR Congo, valevole per le semifinali di Coppa d'Africa 2023, che abbiamo trasmesso in diretta sul nostro canale Twitch il 7 febbraio 2024Ospite: Massimiliano Macaluso e Joel Matteo Paqui
Dopo l'uccisione di tre militari statunitensi in Giordania, l'amministrazione Biden aveva promesso una risposta rapida e a diversi livelli. La prima fase di quella risposta ha visto l'attacco di diverse postazioni dei ribelli yemeniti, sostenuti dall'Iran come lo sono i responsabili della morte dei tre militari statunitensi.
Dopo l'attacco alla base americana in Giordania, costato la vita a tre militari, Joe Biden annuncia risposte, "ma i tempi ed il modo saranno fondamentali", secondo il giornalista Giampiero Gramaglia.
Il Dipartimento di Stato USA approva la vendita degli F-16 alla Turchia, i soldati americani uccisi in Giordania e la liquidazione di Evergrande a Hong Kong
1- Striscia di Gaza. UNRWA chiamata in causa, ma indispensabile per evitare una catastrofe umanitaria. ( Esteri) 2- Giordania, L'Iran smentisce di essere coinvolto nell'attacco di droni costato la vita a tre soldati statunitensi. Joe Biden promette una risposta ma – ha precisato - non cerchiamo una guerra con Teheran. Emanuele Valenti 3-Francia. La rabbia degli agricoltori è la storia di un settore che prova a sopravvivere alla deregulation del mercato globale e alle rigidissime norme imposte dall'UE. ( Francesco Giorgini) 4-Il Piano Mattei visto dalle ONG che operano in Africa. l'intervista di Esteri a Giampaolo Silvestri – Fondazione Avsi. 5--Serie TV: su Apple Tv+ Masters of the Air di Steven Spielberg ( Alice Cucchetti – Film Tv)
Era dal 2016 che un ministro degli Esteri australiano non visitava Israele, Paese in cui Penny Wong arriverà oggi. Sbarcata in Giordania e poi in proseguimento verso Cisgiordania e Emirati Arabi Uniti, Wong cercherà di portare un contributo australiano alla risoluzione del conflitto tra Israele e Hamas.
L'ONG, attiva dal 1968 e presente anche in Giordania, si prodiga per ridare ai più giovani una vita degna di essere vissuta.
La preoccupazione per la complessità ed un possibile allargamento del conflitto è ben rappresentata dall'itinerario di Blinken, partito da Turchia e Grecia, proseguito per Giordania e Qatar e ora diretto verso Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Israele, Cisgiordania ed Egitto.
La presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde ha dichiarato che i tassi d'interesse resteranno alti per tutti il tempo necessario a far tornare l'inflazione al 2 per cento. Khaled el Qaisi è stato fermato e arrestato delle autorità israeliane il 31 agosto al valico di frontiera di Allenby, tra la Cisgiordania e la Giordania. CONAlessandro Lubello, editor di economia di InternazionaleFrancesca Gnetti, editor di Medio Oriente di InternazionaleLINKVideo Bce: https://www.youtube.com/watch?v=qWEvb2Q0-cg Video El Qaisi: https://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2023/09/12/khaled-el-qaisi-la-moglie-[…]nzione-amministrativa_c97549c0-a38e-462c-8530-ea8dd665b6a1.htmlSe ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcast Scrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni, con Vincenzo De Simone.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.