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Emanuela Fogliadini"Il sacrificio di Abramo"Nell'arte dei tre monoteismiFrançoi BœspflugAncora Editricewww.ancoralibri.itEbraismo, Cristianesimo e Islam hanno in comune il patriarca Abramo, ritenuto il loro comune fondatore: la sua incondizionata obbedienza a Dio è celebrata come valore decisivo di quelli che sono giustamente chiamati «i tre monoteismi abramitici». Questa obbedienza quasi sovrumana del patriarca ebbe il suo apice quando Abramo dimostrò di essere pronto a sacrificare il proprio figlio e offrirlo in olocausto, poiché Dio, come riporta il capitolo 22 del libro della Genesi, gli aveva chiesto di farlo. Il Corano narra il medesimo episodio nella sura 37, in cui è il padre a raccontare al figlio la richiesta di Dio di sacrificarlo. Tutti e tre i monoteismi concordano sul fatto che un angelo fermò in extremis l'atto letale di Abramo, che aveva dimostrato un'assoluta obbedienza al comando divino.Ognuna delle tre religioni ha celebrato questo momento fondante della fede in Dio, assegnando a questo episodio della vita di Abramo un posto speciale nella pratica religiosa e spirituale e un'ampia eco nell'arte. È questo patrimonio artistico comune che è presentato e analizzato in questo libro per la prima volta nella storia degli studi su questo episodio.François Bœspflug, teologo, storico dell'arte e storico delle religioni, è professore emerito dell'Università di Strasburgo. È stato editore letterario per le Éditions du Cerf, titolare della Chaire du Louvre nel 2010 e della Cattedra Benedetto XVI a Ratisbona nel 2013.Le sue numerose pubblicazioni si focalizzano sulla storia delle religioni e la rappresentazione del divino. Tra le più recenti, Le immagini di Dio. Una storia dell'Eterno nell'arte (2012) per Einaudi; Il pensiero delle immagini (2013) per Qiqajon; Gesù tra i Dottori nell'arte (2023) e Gesù e i discepoli di Emmaus nell'arte (2024) per Pazzini Editore.Sulla vita di Cristo, con Emanuela Fogliadini: La Natività di Cristo nell'arte d'Oriente e d'Occidente (2016), La Fuga in Egitto nell'arte d'Oriente e d'Occidente (2017), La Risurrezione di Cristo nell'arte d'Oriente e d'Occidente (2019), L'Annunciazione nell'arte d'Oriente e d'Occidente (2020), Il Natale nell'arte (2020), Il Battesimo di Cristo nell'arte (2021) per Jaca Book.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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Predicazione del Pastore Daniel Ransom sul battesimo presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il 2 Giugno 2024.
Dio ti benedica
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Il battesimo di Gesù1 Qui comincia la storia meravigliosa di Gesù Cristo, Figlio di Dio.2 Nel libro scritto dal profeta Isaia Dio annunciò che avrebbe mandato sulla terra suo Figlio e che un messaggero speciale lo avrebbe preceduto per preparare il mondo al suo arrivo.3 «Questo messaggero grida nellʼarido deserto», aveva detto Isaia «e dice a tutti di cambiare vita, per essere pronti allʼarrivo del Signore».Giovanni Battista4 Questo messaggero era Giovanni Battista. Egli viveva nel deserto e insegnava che tutti dovevano farsi battezzare per dimostrare pubblicamente di non voler più peccare e poter ottenere così il perdono di Dio.5 Da Gerusalemme e da tutta la Giudea la gente accorreva nel deserto di Giudea per vedere ed ascoltare Giovanni e, quando qualcuno confessava i propri peccati, egli lo battezzava nel fiume Giordano. 6 Giovanni portava un vestito fatto di pelo di cammello e una cintura di cuoio intorno ai fianchi; locuste e miele selvatico erano il suo cibo. 7 Ecco un esempio della sua predicazione:«Dopo di me, arriverà qualcuno molto più importante di me, tanto più grande che io non sono degno nemmeno di essere il suo schiavo. 8 Io vi battezzo con lʼacqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo di Dio!»9 Proprio in quel periodo, da Nazaret in Galilea arrivò Gesù, e fu battezzato da Giovanni nel fiume Giordano. 10 Nel preciso istante in cui Gesù uscì dallʼacqua, egli vide il cielo aprirsi e lo Spirito Santo sotto forma di colomba scendere su di lui. 11 E una voce dal cielo disse: «Tu sei il mio amato Figlio, tu sei il mio dilettoSupport the showSupport the show
Il fuorionda del giornalista Rai. Fonti: video del fuorionda di Piergiorgio Giacovazzo al termine del Tg2 delle 13, pubblicato sul sito del Corriere della Sera; video "Il meglio di Germano Mosconi" pubblicato sul canale Youtube di Eddie Donovan il 27 dicembre 2021; servizio dal titolo "Il giornalismo di Giambrunasca: la stagione degli amori" di Striscia la notizia, programma di Antonio Ricci e trasmesso da Canale 5, trasmesso il 19 ottobre 2023 e disponibile su striscialanotizia.mediaset.it; video "TG 24.01.11 L' etica nella vita come nella professione" pubblicato sul canale Youtube di Antenna Sud il 25 gennaio 2011; estratto del film Aprile del 1998, diretto da Nanni Moretti e prodotto da Sacher Film, BAC Films, disponibile su Prime Video; video "Viva Rai2!, il falso fuorionda di Fiorello che risponde a Iacovazzo: «Vogliono dare un programma al figlio di Amadeus»" pubblicato sul sito di Open il 20 marzo 2024. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Dio ti benedica nell'ascolto della Parola
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.Emanuela Fogliadini"La chiesa di Chora"L'ultimo tesoro di BisanzioAncora Editricewww.ancoralibri.itMosaici sfavillanti e affreschi danzanti raccontano con immagini emozionanti la storia della salvezza.L'ultimo tesoro di Bisanzio incanta con la sua sfolgorante bellezza e il suo fecondo intreccio di arte, liturgia, teologia.La chiesa di Chora a Istambul è un trionfo di mosaici, ori, affreschi luminosi, figure danzanti. Nelle cupole, nelle volte, sulle pareti e nei pennacchi, sfilano molteplici racconti che omaggiano la vita di personaggi straordinari. I mosaici dell'Infanzia della Madre di Dio, dell'Infanzia e del Ministero di Cristo, i ricchi ed articolati affreschi della cappella funeraria si ispirano ai Vangeli apocrifi, canonici e alla Bibbia dei Settanta per proclamare, in immagini, il racconto salvifico cristiano.In questo volume, i programmi iconografici sono i protagonisti – onorati da splendide riproduzioni fotografiche e da numerosi dettagli – di un intreccio appassionante tra arte, liturgia, storia e teologia. I commenti permettono di approfondire la ricchezza racchiusa nelle immagini, per poter assaporare pienamente l'unicità dell'ultimo capolavoro di Bisanzio.La trasformazione nel 2020 del sito in moschea, la conseguente copertura dei mosaici, l'improvvisa chiusura al pubblico, rendono ancora più urgente tenere alta l'attenzione sulla chiesa di Chora, facendo conoscere la sua originale ricchezza artistica, riconosciuta patrimonio dell'Unesco, e la sua bellezza che incanta da secoli e che siamo chiamati a custodire intatta per le generazioni future.Emanuela Fogliadini si occupa d'iconografia e teologia bizantina-ortodossa. Dottore in Teologia (FTIS, Milano 2014) e in Storia, Antropologia, Religioni (Sapienza, 2017), è docente stabile di Teologia ortodossa e Arte e Teologia presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano e di Storia della Teologia dell'Oriente cristiano presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale di Milano.Ha fondato, con François Bœspflug e mons. Franco Buzzi, Academy for Christian Art per lo studio dei temi iconografici cristiani delle Tradizioni orientali ed occidentali, con un metodo volto a far emergere l'intreccio tra arte, liturgia, teologia.Tra le sue pubblicazioni su questi temi, Il volto di Cristo. Gli Acheropiti del Salvatore nella Tradizione dell'Oriente cristiano (2011), L'immagine negata. Il concilio di Hieria (2013), L'invenzione dell'immagine sacra. Il secondo concilio di Nicea (2015) per Jaca Book; Parola e immagine tra Oriente e Occidente (2015) per EDB; Tesori nascosti (2023) per Pazzini; con François Bœspflug Il conflitto delle immagini tra Oriente e Occidente (2018) per Marietti, La Natività di Cristo nell'arte (2016), La Fuga in Egitto nell'arte (2017), La Resurrezione di Cristo nell'arte (2019), L'Annunciazione a Maria nell'arte (2020), Il Battesimo di Cristo nell'arte (2021) per Jaca Book.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it
"Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto.” (Mt 3, 17) Nel cercare dove andare, cosa fare, come spendere la propria vita...facciamo un grande errore. Guardiamo fuori da noi. Ci confrontiamo, facciamo le gare, scaliamo titoli e ruoli...solo per sentirci dire che siamo qualcuno. No. Cambiamo registro! Guardiamo il mistero della nostra vita alla luce dei Misteri del Rosario! Il Mistero della vita di Gesù che si incarna nelle nostre vite nel grembo di Maria nostra madre! Alla Sua Luce vediamo la luce! I mistero Luminoso: Il battesimo di Gesù al Giordano … Con-corporei e con-consanguinei con Cristo https://spotifyanchor-web.app.link/e/seririd9eGb Don Fabio Rosini https://www.vaticannews.va/it/podcast/catechesi-di-don-fabio-rosini/la-porta-del-cielo/2018/09/la-porta-del-cielo-6-il-battesimo-nel-giordano.html Suor Emmanuel https://open.spotify.com/episode/2MTUQd11H1l4geRtvLQacD?si=c221f520bbd64e6a … "Un corpo mi hai dato" è un progetto di evangelizzazione nato per rispondere alla domanda "Come il corpo ti parla di Dio nella tua vita?". Corpo come casa che ogni giorno sei chiamato ad abitare in pienezza e nella tua unicità di figlio amato dal Padre. Corpo come pane spezzato per condividere l'Amore sperimentato con i fratelli in Gesù. Corpo come Corpo di Cristo, la Chiesa, come famiglia dove nutrirsi del Pane della Vita. Un corpo che nasce, cresce... e rinasce! Cammina con noi per scoprirlo! Vuoi conoscerci meglio e andare dietro le quinte, per vedere come siamo arrivati fin qui oggi? https://uncorpomihaidato.com/scoprici/ Per iscriverti alla newsletter e/o richiedere un accompagnamento personale: https://uncorpomihaidato.com/contattaci/ Per aiutarci a portare avanti questa missione: https://uncorpomihaidato.com/aiutaci/ E per tutto il resto: SITO INTERNET https://uncorpomihaidato.com YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UC1l5PfLcyIGWqSj7RVOexwg/ TELEGRAM: https://t.me/uncorpomihaidato INSTAGRAM: https://www.instagram.com/uncorpomihaidato/ FACEBOOK: https://www.facebook.com/Un-corpo-mi-hai-dato-107774998588245 GRAZIE DI CUORE! A presto! Emanuele&Marianna&co. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/emanuelemarianna/message
Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Ilaria Borletti BuitoniPresidente del Comitato promotore delle celebrazioni per il V Centenario dalla morte del pittore Pietro Vannucci detto “il Perugino"."Battesimo di Cristo"Palazzo Marino, Milanomostra aperta fino al 14 gennaio 2024Si chiude a Milano l'anno del Perugino. A cinque secoli dalla morte del pittore rinascimentale, il prossimo 5 dicembre la celebre pala del Battesimo di Cristo è in città dalla Galleria Nazionale dell'Umbria per la tradizionale mostra natalizia a Palazzo Marino, dove resterà esposta fino al 14 gennaio 2024. Un'occasione per ammirare gratuitamente uno dei grandi capolavori dell'artista che fu il maestro di Raffaello, ma anche per saperne di più, grazie a un allestimento che ne narrerà le origini e il contesto, e agli storici dell'arte che guideranno i visitatori lungo il percorso espositivo.Negli altri otto municipi della città, importanti opere d'arte prodotte tra l'Ottocento e il Novecento parteciperanno all'evento, mentre il Perugino è protagonista di un altro progetto nato dalla collaborazione tra la Galleria Nazionale dell'Umbria e il capoluogo lombardo. Si tratta del restauro del Gonfalone della Giustizia, di proprietà del museo umbro.Dipinta nei primi anni del Cinquecento da un Perugino ormai artisticamente maturo, la grande pala del Battesimo di Cristo è un'opera fondamentale per comprendere il successo riscosso da Pietro Vannucci a cavallo tra il XV e il XVI secolo, quando il suo stile diviene un modello imprescindibile per gli artisti di tutta Italia. Il dipinto infatti racchiude in sé gli elementi che avevano segnato la fortuna e la modernità del maestro: il paesaggio sembra materializzarsi dalla luce, ogni asperità si appiana nelle linee fluide che ammorbidiscono volti, anatomie, panneggi. Creature angeliche che sfuggono a ogni turbamento abitano un universo dai colori dolcissimi. Tutto è misura e ordine.Alta 265 centimetri e larga 147, la tavola era originariamente il cuore di un monumentale polittico voluto dai frati di Sant'Agostino a Perugia per l'altare maggiore della loro chiesa. Intorno al dipinto, realizzato a tempera e a olio, si dispiegavano molti altri pannelli, con figure di santi e storie sacre chiamate a evidenziare la centralità della professione di fede nella vita del cristiano, che proprio con la purificazione del Battesimo ha il suo inizio. Grazie a un'aggiornata interpretazione dei dati tecnici, storici e documentari, a Palazzo Marino uno scenografico allestimento digitale riprodurrà integralmente l'originaria struttura del polittico, che non fu mai completato a causa dell'improvvisa morte dell'artista contagiato dalla peste. L'opera completa avrebbe dovuto comprendere circa trenta pannelli distribuiti su due facce, orientate rispettivamente verso la navata e verso il coro dell'edificio.La storia di quest'opera scandisce gli ultimi vent'anni di vita del pittore. La sua commissione risale al 1502, quando l'astro del Perugino era al suo massimo splendore. Il Battesimo di Cristo viene dipinto dall'artista durante la prima fase dell'incarico, nel primo decennio del Cinquecento. Nel 1523, tuttavia, quando Vannucci morì improvvisamente di peste, mentre affrescava una chiesa nel contado di Perugia, il progetto non era stato completato. Nel mezzo, polemiche con gli agostiniani e lunghe trattative, che l'artista gestiva alternando promesse non mantenute e temporanee irreperibilità a momenti di lavoro intenso.Questo e altro scopriremo nella mostra a Palazzo Marino, mentre negli altri otto municipi della città, le biblioteche di zona ospitano fino al 5 gennaio 2024 altrettante opere d'arte provenienti dalla Galleria d'Arte Moderna e dal Museo del Novecento di Milano. Filo conduttore di questa mostra diffusa sarà il tema dell'infanzia, in un percorso che si dipanerà tra il XIX e il XX secolo con prestiti come la Vergine di Francesco Hayez, la Madonna col Bambino e San Giovannino di Bertel Thorvaldsen, Due figure di Carlo Carrà, Maternità di Gaetano Previati, Ritratto di bambina di Achille Funi.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/show/tracce-di-il-posto-delle-parole_1/support.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Il Messaggio di Oggi: “LA NUOVA NASCITA - IL BATTESIMO NELLO SPIRITO SANTO” • Giovanni 3: 3 • Giovanni 3: 5 • Luca 17: 21 • Giovanni 20: 21-22 • Matteo 3: 11 • Atti 2: 4 • Atti 2: 39 • 1 Corinzi 14: 1-2 • 1 Corinzi 14: 4 • 1 Corinzi 14: 15 • 1 Corinzi 14: 18 • 1 Corinzi 14: 5 • 1 Corinzi 14: 40 • 1 Corinzi 14: 39 • 1 Corinzi 14: 37-38 • Matteo 6: 33 • Luca 11: 13 • Atti 19: 1-2 • Atti 19: 5-6 • Atti 8: 17 • Atti 9: 17 • Atti 10: 46-47 • Matteo 12: 24 • Matteo 12: 31 • Luca 11: 13 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Il battesimo di Gesù1 Qui comincia la storia meravigliosa di Gesù Cristo, Figlio di Dio.2 Nel libro scritto dal profeta Isaia Dio annunciò che avrebbe mandato sulla terra suo Figlio e che un messaggero speciale lo avrebbe preceduto per preparare il mondo al suo arrivo.3 «Questo messaggero grida nellʼarido deserto», aveva detto Isaia «e dice a tutti di cambiare vita, per essere pronti allʼarrivo del Signore».Giovanni Battista4 Questo messaggero era Giovanni Battista. Egli viveva nel deserto e insegnava che tutti dovevano farsi battezzare per dimostrare pubblicamente di non voler più peccare e poter ottenere così il perdono di Dio.5 Da Gerusalemme e da tutta la Giudea la gente accorreva nel deserto di Giudea per vedere ed ascoltare Giovanni e, quando qualcuno confessava i propri peccati, egli lo battezzava nel fiume Giordano. 6 Giovanni portava un vestito fatto di pelo di cammello e una cintura di cuoio intorno ai fianchi; locuste e miele selvatico erano il suo cibo. 7 Ecco un esempio della sua predicazione:«Dopo di me, arriverà qualcuno molto più importante di me, tanto più grande che io non sono degno nemmeno di essere il suo schiavo. 8 Io vi battezzo con lʼacqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo di Dio!»9 Proprio in quel periodo, da Nazaret in Galilea arrivò Gesù, e fu battezzato da Giovanni nel fiume Giordano. 10 Nel preciso istante in cui Gesù uscì dallʼacqua, egli vide il cielo aprirsi e lo Spirito Santo sotto forma di colomba scendere su di lui. 11 E una voce dal cielo disse: «Tu sei il mio amato Figlio, tu sei il mio dilettoSupport the show
Il calice e il battesimo del MessiaTrascrizione (non corretta dall'autore)
“Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anch'egli ne è divenuto partecipe, per ridurre all'impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo” (Eb 2, 14) Si è chiuso il tempo Natalizio con il Battesimo di Gesù. Il Battesimo che torna fuori, continua a parlarci e, molto spesso, perfino noi battezzati, non ne conosciamo veramente il significato e la profondità. Un Battesimo che ci riporta all'origine e, che allo stesso tempo, ci proietta alla fine…che in ottica cristiana, è un nuovo inizio, una “nuova nascita”! Ecco che tutto prende forma, tutto si intreccia, in questo percorso “Tra le braccia” del Padre, che desidera per noi soltanto il meglio, il bene più grande! Vuole donarci niente di meno che se stesso, vuole farci una sola cosa con Lui! E noi che intanto stiamo a guardare le lucine, quando avremo di nuovo le ferie o come possiamo migliorare la nostra performance fisica o professionale… Torniamo lì. Non conosciamo mai abbastanza il Mistero che c'è nascosto dietro a un piccolo bambino avvolto in fasce…il prodigio che è scritto dietro (o in mezzo) alle pieghe delle nostre ferite e dei nostri peccati…siamo, ancora, troppo ignoranti! Ora è il momento di riconciliarci con chi siamo veramente! Proviamo a fare qualche passettino in più! Ascoltaci! … Radio Maria, Il corpo per dire il Mistero https://radiomaria.it/trasmissioni/il-corpo-per-dire-il-mistero/ I contenuti di “Tra le braccia” https://uncorpomihaidato.com/tra-le-braccia/ ... Musica del podcast "Mother of God", Debora Vezzani: https://youtu.be/g0aznkFu790 --------------------- "Un corpo mi hai dato" è un progetto di evangelizzazione nato per rispondere alla domanda "Come il corpo ti parla di Dio nella tua vita?". Corpo come casa che ogni giorno sei chiamato ad abitare in pienezza e nella tua unicità di figlio amato dal Padre. Corpo come pane spezzato per condividere l'Amore sperimentato con i fratelli in Gesù. Corpo come Corpo di Cristo, la Chiesa, come famiglia dove nutrirsi del Pane della Vita. Un corpo che nasce, cresce...e rinasce! Come? Cammina con noi per scoprirlo! ... Vuoi conoscerci meglio e andare dietro le quinte, per vedere come siamo arrivati fin qui oggi? https://uncorpomihaidato.com/scoprici/ Per iscriverti alla newsletter, richiedere una tappa del nostro tour e/o una consulenza personale: https://uncorpomihaidato.com/contattaci/ Per aiutarci a portare avanti questa missione: https://uncorpomihaidato.com/aiutaci/ E per tutto il resto: SITO INTERNET https://uncorpomihaidato.com YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UC1l5PfLcyIGWqSj7RVOexwg/ TELEGRAM: https://t.me/uncorpomihaidato INSTAGRAM: https://www.instagram.com/uncorpomihaidato/ FACEBOOK: https://www.facebook.com/Un-corpo-mi-hai-dato-107774998588245 GRAZIE DI CUORE! A presto! Emanuele&Marianna&co. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/emanuelemarianna/message
Meditazioni anchor.fm/giulio-maspero
VIDEO: Clodoveo ➜ https://www.youtube.com/watch?v=qB293nyWv88TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7255IL BATTESIMO DI CLODOVEO NEL 496 CAMBIA LA STORIA D'EUROPAOltre a convertire i barbari, la Chiesa doveva renderli capaci di sviluppare una grande civiltà. Tale era il piano divino e a questo scopo Essa aveva bisogno di un potente aiuto, di una spada che prendesse le sue difese, di un guardiano che preservasse i suoi diritti dalle aggressioni, di un potere secolare che fosse garante della sua indipendenza e le assicurasse, nel nuovo ordine di cose, una certa sovranità temporale diventatale più indispensabile che mai. Insomma, per assecondare l'azione della Chiesa, era necessario un popolo che unisse la rettitudine dell'animo, il carattere energico, il potere delle armi, un alto spirito di proselitismo e un ardore cavalleresco e cristiano per la causa della religione.Questo popolo stava per comparire e inaugurare una missione che per 14 secoli sarebbe stata consacrata dalla famosa formula: "Gesta Dei per francos". I franchi, uno dei popoli barbari, avrebbero avuto questa missione provvidenziale.Al contrario della maggioranza dei germani, che aveva abbracciato l'arianesimo, i franchi erano ancora pagani. Dall'anno 481 era alla loro testa un grande guerriero, Clodoveo, che nel 493 aveva sposato una nipote del Re dei burgundi, la principessa Clotilde. Il Re dei burgundi aveva assassinato tutta la famiglia di Clotilde (rimanendo così solo a governare), odiata dalla sua coscienza e dalla sua fede, che erano ariane come tutta la corte dei burgundi. Clotilde, infatti, era cattolica fervente e aveva sofferto la persecuzione degli ariani fanatici, temprando così le virtù che la dovevano sostenere nella sua grande missione.Divenuta sposa di Clodoveo, ella seppe presto conquistare il cuore del barbaro per mezzo della sua dolcezza e santità e, a poco a poco, riuscì a moderare le feroci abitudini di Clodoveo. Ella gli parlava spesso della inutilità degli idoli e della grandezza e soavità della religione cristiana, così come della speranza nell'eternità ad essa congiunta.Clodoveo, per quanto abbagliato, non voleva darsi per vinto. L'influenza di Clotilde era comunque tale che egli permise il battesimo del suo figlio primogenito; la creatura però morì e Clodoveo rimproverò aspramente la sua sposa attribuendo la morte del bambino alla collera degli dei. Tuttavia l'amore per Clotilde fece sì che ella riuscisse a far battezzare anche il secondo figlio. Ma quando, come il primo, anche questo bambino cadde gravemente malato, la collera del Re esplose in modo terribile. Iddio, che voleva mettere alla prova per l'ultima volta la fede della sposa, guarì miracolosamente la creaturina per le preghiere della madre: Clodoveo rimase profondamente impressionato da questo fatto.Poco dopo, nel 496, un altro popolo barbaro, quello degli alemanni, attraversò il Reno. Clodoveo ingaggiò battaglia contro esso vicino a Colonia, nella pianura di Tolbiac. Nel cuore della battaglia l'esercito di Clodoveo sbanda, la vittoria gli sfugge ed egli stesso è sul punto di cadere in potere dei suoi nemici; in quel momento gli tornano alla memoria gli insegnamenti di Clotilde. "Dio di Clotilde - grida a tutto petto - dammi la vittoria e non avrò altro Dio all'infuori di te!"; pochi istanti dopo l'esito della battaglia si rovescia, gli alemanni sono presi dal terrore, retrocedono, fuggono e quelli che non vengono uccisi si arrendono.Clodoveo mantenne il suo giuramento di rozzo, ma forte e lealissimo uomo naturale. Dopo Tolbiac, egli accettò di essere istruito nella fede da due santi vescovi (uno dei quali era il famoso S. Remigio, vescovo di Reims).Un episodio, avvenuto nel corso della sua istruzione religiosa, è utile per dare un'idea del forte spirito guerriero e del coraggio di questo capo dei franchi: all'udire che Gesù, uomo innocente e suo Salvatore, era stato impunemente crocifisso proruppe in un violento grido: "Infami assassini! fossi stato presente io coi miei franchi non sarebbe finita così!".Clodoveo si fece battezzare la vigilia di Natale del 496. Tremila suoi guerrieri, disposti a lasciare, come il loro capo, il culto degli idoli per quello di Gesù Cristo, lo circondavano nell'imponente cerimonia la cui grandezza era accresciuta dalla presenza di numeroso clero e dal canto degli inni sacri. Nel battezzarlo S. Remigio, detto il Samuele francese, fece udire a Clodoveo queste sublimi parole, formula di tutto il nuovo ordine che stava per sorgere: "Abbassa il capo, condottiero; adora quel che bruciasti e brucia quel che adorasti!".La conversione del Re e dei principali guerrieri franchi provocò la conversione della nazione, e l'esempio di Clodoveo contagiò anche le nazioni vicine, venendo imitato anche da altri capi franchi, come Valarico e i suoi figli. Due sorelle di Clodoveo, una pagana e l'altra ariana, ricevettero rispettivamente il battesimo e la riconciliazione con la Chiesa.La conversione di Clodoveo decise il futuro religioso di tutta la sua razza, poiché egli non tardò ad estendere il suo dominio sui territori che dipendevano da altri capi e a riunire tutte le tribù sotto un'unica monarchia. Il battesimo dei franchi fu, dunque, un evento di immensa portata. La conversione di un potente popolo germanico alla fede cattolica portava il sigillo del trionfo del cristianesimo contro l'eresia ariana e se tre tribù di germani abbandonarono la dottrina di Ario nel corso del VI secolo, lo si deve alla conversione dei franchi al cattolicesimo.Sarà necessario lavorare ancora per molto tempo per far penetrare la vita cristiana e sradicare i resti del paganesimo nel popolo franco, tuttavia la sua fedeltà alla Chiesa Romana non verrà smentita; la sua storia domina a partire da allora quella degli altri popoli e si lega strettamente alla storia della Chiesa. Esso salverà nel VII secolo la Cristianità contro l'invasione dell'Islam. Esso difenderà il papato minacciato dai longobardi e opererà sotto Carlo Magno per la conversione della Germania e, più tardi, dei Paesi Bassi. L'Inghilterra riceverà la civiltà da un popolo di cavalieri che l'aveva ricevuta dai franchi. I popoli scandinavi riceveranno da missionari franchi le prime scintille della fede. L'Oriente, durante le crociate, rimarrà tanto meravigliato dalle prodezze di questo popolo cavalleresco, che conserverà fino ai nostri giorni l'abitudine di identificare la fede romana con la civiltà francese.Nota di BastaBugie: Massimo Viglione nell'articolo seguente dal titolo "Il battesimo e la consacrazione di Re Clodoveo" parla dell'ampolla del sacro crisma portato dal cielo per mezzo d'una colomba, che servì a consacrare Clodoveo e tutti i re di Francia, suoi successori.Ecco l'articolo pubblicato su Radio Roma Libera l'8 maggio 2020:Clodoveo, figlio del capo della tribù dei Sicambri, aveva 11 anni quando nel 476 cadde per sempre l'Impero Romano d'Occidente. Quattro anni dopo divenne Re dei Franchi Salii, e da sovrano seppe sempre scegliere come suoi consiglieri vescovi cattolici, sebbene egli fosse ancora pagano e metà del suo popolo cristiano ma ariano. [...]Nel 493, dopo una serie di vittorie, l'esercito di Clodoveo stava per essere distrutto nella Battaglia di Tolbiac. Nel momento del più grande timore, Clodoveo ebbe la forza di imitare Costantino, giurando che qualora la sorte della battaglia si fosse rovesciata egli si sarebbe battezzato. [...]La vittoria arrise miracolosamente e subitaneamente a Clodoveo, il quale, incoraggiato anche dalla nascita del desiderato erede, nella notte di Natale del 496, assistito dalle preghiere di Clotilde, ricevette il Battesimo da san Remigio. [...]Ma un miracolo ancor più grande stava per avvenire, destinato a segnare per sempre la storia della Francia monarchica. Per un banale incidente, era venuto a mancare l'olio benedetto; san Remigio allora si mise a pregare, e subito, come riporta mons. Delassus, [...] che riprende il racconto del Baronio: Dio volle mostrare visibilmente quello che dice a tutti i fedeli: "Quando due o tre sono riuniti in mio nome, io mi trovo in mezzo a loro". Infatti, tutto ad un tratto, una gran luce, più risplendente che quella del sole, riempì tutta la cappella e in pari tempo s'intesero queste parole: "La pace sia con voi. Son io non temete: mantenetevi nel mio amore".Poi, dette queste parole la luce disparve e un odore d'ineffabile soavità profumò il palazzo, a fine di provare evidentemente che l'autore della luce, della pace e della dolcezza era venuto, perché, eccettuato il Vescovo, nessuno degli astanti aveva potuto vederlo, perché erano tutti abbagliati dallo splendore della luce. Il suo splendore penetrò il santo Vescovo, e la luce che raggiava da lui illuminava il palazzo con maggior splendore delle luci che lo rischiaravano.
Il Fatto di domani 28 settembre. Altro che "svolta", dall'economia all'invio di armi all'Ucraina i primi passi di Meloni saranno sul sentiero tracciato da Draghi. Letta-Conte, quando i "giornaloni" tifavano contro: il focus di Travaglio. E le altre notizie che troverete in edicola
Il battesimo nello Spirito Santo.Come si può cercare di ricostruire il vero Vangelo senza sembrare arroganti e presuntuosi ma semplicemente continuando ad innalzare Gesù, solo Gesù 100% Gesù? Prendiamo esempio dai restauratori di mobili e vediamo di affrontare questo lavoro enorme di restauro. Il vecchio/nuovo testamento, la chiesa, il dare, il battesimo nello spirito santo, questo è il quarto ed ultimo video della serie: il batesimo nello Spirito Santo.
Quale è il segno del battesimo dello Spirito Santo? Cosa la Bibbia ci dice in merito? Segui l'approfondimento con il pastore avventista Paolo Benini. L'articolo Il battesimo dello Spirito Santo e il dono delle lingue è stato appena pubblicato su HopeMedia Italia.
Come avviene il battesimo dello Spirito Santo? Ci sono dei segni che testimoniano che questo battesimo sia avvenuto nella nostra vita? Segui le risposte nel dialogo avuto con il pastore L'articolo Il battesimo dello Spirito Santo è stato appena pubblicato su HopeMedia Italia.
Il Messaggio di Oggi: “IL BATTESIMO DELLO SPIRITO SANTO È NECESSARIO”• Matteo 3: 16• Luca 3: 22• Giovanni 1: 32• Marco 16: 16• Matteo 28: 19-20• Atti 19: 2 (1-6)• Giovanni 7: 37-39• Matteo 3: 11• Giovanni 1: 29• Giovanni 1: 33• Atti 7: 33• Esodo 3: 5• Esodo 3: 7-8• Giovanni 1: 29• Giovanni 8: 34• Romani 6: 16• Matteo 24: 14--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Achille si è autobattezzato, e chi siamo noi per sottrarci a un commento?ah... la prossima settimana (21 febbraio) non prendete impegni alla sera.
Come taluni usano il battesimo in acqua e il battesimo con lo Spirito Santo per attaccare l'Evangelo
Meditazioni anchor.fm/giulio-maspero
Perché l'evangelista Luca racconta il battesimo di Gesù in modo diverso? Il quadro descritto da Luca mette da parte Giovanni il Battista mentre lancia uno sguardo oltre, verso il dono dello Spirito Santo e la Pentecoste della Chiesa.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6824OMELIA BATTESIMO GESU' - ANNO C (Lc 3,15-16.21-22)Oggi celebriamo la festa del Battesimo del Signore. Questa festa è stata collocata dopo quella dell'Epifania perché è sempre stata considerata come la manifestazione di Gesù, Figlio prediletto del Padre.La prima lettura di questa festa ci narra il ritorno festoso del popolo di Israele nella città santa di Gerusalemme, dopo lunghi anni di esilio in terra straniera. Dio aveva perdonato il suo popolo e aveva posto fine alle sue sofferenze. Questa lettura si addice molto bene al tema di oggi, in quanto, con il Battesimo, Dio perdona i nostri peccati e ci riunisce nella Nuova Gerusalemme che è la sua Chiesa. Il profeta Isaia così esclama: «Consolate, consolate il mio popolo – dice il vostro Dio –. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta, la sua colpa è scontata, perché ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati» (40,1-2).Il peccato ci separa da Dio, ci condanna all'esilio, ovvero alla lontananza da Lui che è il nostro Creatore. Inoltre, con il peccato si innalza come un muro tra noi e i nostri cari, per cui ci sentiamo veramente soli con la nostra miseria e viviamo come in esilio.Gesù è venuto a salvarci e a ricondurci al suo ovile. L'annunzio di questo evento di salvezza è dato da un gesto simbolico: Gesù si sottopone al Battesimo amministrato da Giovanni. Ciò che sorprende è come mai il Figlio di Dio abbia voluto ricevere quel Battesimo. Non furono certamente le acque a santificare Gesù, ma, al contrario, fu Lui a santificarle e a renderle poi materia del sacramento del Battesimo. Gesù si assoggettò al Battesimo di Giovanni per dare a noi un esempio di umiltà e per farci comprendere che siamo noi ad aver estremo bisogno di purificazione.Vi è una grande differenza tra il Battesimo di Giovanni e il Sacramento istituito da Gesù. Il primo fu solamente un segno di penitenza che richiamava il fedele all'impegno nel mutare condotta di vita. Esso era un gesto simbolico di umiltà da parte dell'uomo che si riconosceva peccatore e prova di un grande desiderio di purificazione e di rinnovamento. Il Battesimo di Gesù, invece, è il Sacramento che ci toglie realmente il peccato originale che abbiamo ereditato dai nostri Progenitori, ed è il Sacramento che ci rende figli adottivi di Dio.Dopo aver ricevuto il Battesimo Gesù ha iniziato a vivere in noi, per cui valgono anche per noi le parole che il Padre pronunciò dopo che Gesù ebbe ricevuto il Battesimo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento» (Lc 3,22).Nel giorno del nostro Battesimo, per bocca dei nostri genitori e dei nostri padrini e madrine, noi abbiamo preso degli impegni molto importanti davanti a Dio. Abbiamo, infatti, promesso solennemente di rinunciare al peccato e di credere fermamente a tutto quello che la Chiesa ci propone di credere. Di tanto in tanto è cosa molto buona rinnovare queste promesse battesimali, con convinzione sempre maggiore.Come san Paolo, anche noi dobbiamo «rinnegare l'empietà e i desideri mondani e vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà» (Tt 2,11-12).Da questo impegno dipenderà la nostra felicità su questa Terra e in Cielo. Chiediamo alla Madonna, alla Vergine Fedele, che ci renda sempre fedeli alle esigenze del Battesimo.
Il battesimo dei bambini è un inganno satanico
Il battesimo con lo Spirito Santo è un rivestimento di potenza dall'alto
Messaggio di Domenica 12 Settembre
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6484OMELIA SANTISSIMA TRINITA' - ANNO B (Mt 28,16-20)Quando san Patrizio evangelizzò l'Irlanda, volendo spiegare il Mistero della Santissima Trinità, si servì di un piccolo esempio: prese fra le mani un trifoglio e disse che, come quelle tre foglie formavano un'unica piantina, così le tre Persone, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, formano un unico Dio. L'esempio riuscì allo scopo: la folla che ascoltava abbracciò la fede cristiana e da allora, anche in tempi recenti, il giorno di san Patrizio, gli Irlandesi attaccano al vestito un mazzolino di trifoglio, in memoria della loro conversione e in onore del Santo che li ha evangelizzati.Il Mistero della Trinità, celebrato in questa prima domenica dopo Pentecoste, è il primo Mistero della fede cristiana, il più importante e il meno accessibile all'intelligenza umana. Vi si possono solo cogliere dei pallidi riflessi nella creazione, la quale, essendo opera di Dio, reca in se stessa l'impronta del suo Creatore. Per questo motivo, l'intelligenza umana non può arrivare a comprendere questo Mistero, ma capisce che tale Mistero, pur superando l'umana comprensione, non è contro la ragione; comprende inoltre che le similitudini che troviamo nell'opera della creazione confermano il nostro atto di fede.La ragione umana non sarebbe mai riuscita a conoscere che Dio è in tre Persone uguali e distinte. Questa verità la sappiamo solo perché Gesù ce l'ha rivelata. La frase della Scrittura che maggiormente ci fa comprendere questo Mistero è l'affermazione di san Giovanni evangelista: «Dio è amore» (1Gv 4,8). In questa piccola frase è racchiuso tutto il Mistero di Dio uno e trino. Dio è trino, in tre Persone, proprio perché è Amore. Quando parliamo di amore, si parla sempre di una comunione di persone: la persona che ama, la persona amata e l'amore reciproco. Il Padre ama il Figlio, il Figlio ama il Padre e l'amore reciproco tra il Padre e il Figlio è lo Spirito Santo. C'è amore solo dove c'è comunione. Ma, pur essendo in tre Persone, vi è un unico Dio, poiché l'amore unisce e, in Dio, l'amore è così perfetto che di tre Persone c'è un solo Dio. Il Padre è Dio, il Figlio è Dio, lo Spirito Santo è Dio, e insieme non formano tre divinità, ma l'unico Dio.Il Mistero della Santissima Trinità si riflette in modo particolare nell'uomo, creato ad immagine e somiglianza di Dio. Tra le creature visibili, l'uomo e la donna sono le più perfette, quelle che maggiormente rivelano il mistero di questa comunione divina. Inoltre, quanto più uno ama, quanto più uno è santo, tanto più conosce Dio e lo fa conoscere al mondo.La famiglia umana è chiamata alla santità, proprio perché è chiamata a riflettere il mistero di Dio. Più persone, unite dall'amore, formano un'unica famiglia e devono aiutarsi vicendevolmente ad amare e a servire il loro Creatore. Sganciata ed emancipata da Dio, la famiglia perde molto del suo valore e viene meno alla sua vocazione. Il beato Carlo, ultimo imperatore d'Austria, il giorno del suo fidanzamento, disse alla sua promessa sposa che da quel momento in poi si dovevano aiutare reciprocamente ad andare in Paradiso. E, alcuni anni dopo, affermò che avrebbe preferito che il Signore prendesse con sé i suoi figli, piuttosto che essi commettessero un solo peccato mortale.Dio è amore infinito e tale amore liberamente si vuole riversare sulle creature, innanzitutto sull'uomo, il quale per il peccato si era separato dal suo Creatore. Per questo motivo, il Vangelo di oggi riporta il mandato di Gesù agli Apostoli di ammaestrare tutte le genti e di battezzarle nel nome della Santissima Trinità: «Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo» (Mt 28,19). Il Battesimo ci rende figli di Dio e templi della Santissima Trinità. Lungo i secoli, la Chiesa ha obbedito a questo comando del Signore e si è sempre impegnata nell'opera missionaria, affinché tutti i popoli conoscano l'unico vero Dio in tre Persone uguali e distinte.L'opera missionaria non consiste solo nell'andare incontro alle sofferenze e ai disagi umani, ma si propone innanzitutto di insegnare le verità che sono via al Cielo, prima di tutto il Mistero della Santissima Trinità, e di battezzare tutte le genti. Che siamo figli di Dio lo attesta san Paolo nella seconda lettura di oggi: «Voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: Abbà! Padre!» (Rm 8,15).Consapevoli di questa altissima dignità, sforziamoci ogni giorno di vivere come veri cristiani, fedeli all'insegnamento del Vangelo, custodendo la presenza di Dio in noi come il bene più prezioso, più prezioso della nostra stessa vita.
La grandezza del battezzato: una nuova creatura generata dalla acqua del Battesimo.
Si considerano ancora le principali distinzioni tra i Sacramenti. Si spiega perché i Sacramenti che imprimono carattere non si possono ricevere più volte. Si inizia a parlare sul Battesimo.
Il battesimo è il primo sacramento che viene somministrato al cristiano per sancire la sua appartenenza alla Chiesa, ossia alla famiglia di Dio, e diventare degno di ricevere gli altri sacramenti. Le frasi sul battezzarsi augurano un buon inizio nel percorso della cristianità. Secondo il catechismo della Chiesa cattolica, è il “fondamento di tutta la vita cristiana” e indica la conversione alla buona novella (Vangelo), attraverso la purificazione dal peccato originale fatto da Adamo ed Eva, e la rigenerazione come figli di Dio. A questo proposito, è interessare evidenziare che fino al 2007, anno in cui Papa Ratzinger ha abolito il limbo, un bambino morto prima del battesimo non era liberato dal peccato. La parola battesimo proviene dal greco e significa “immersione”. Infatti il sacramento viene amministrato immergendo il battezzando nel fonte battesimale (rito ambrosiano) oppure versando l’acqua sul capo del bambino o dell’adulto attraverso la tradizionale conchiglia d’argento (rito romano). L’immersione nell’acqua era già praticata da Giovanni il Battezzatore sulle rive del Giordano e poi dai discepoli di Cristo. Molti si chiedono se ci sia un’età giusta per battezzarsi. In tal senso, è bene ricordare che all’inizio del cristianesimo si poteva ricevere il battesimo solo in età adulta in quanto doveva essere tassativamente una scelta consapevole. Al giorno d’oggi qualunque momento può essere quello giusto per celebrare il più importante dei sacramenti, malgrado sia divenuta quasi universale la consuetudine di battezzare i neonati lasciando ai genitori il compito di educare i figli alla fede. Dovendo in ogni caso esprimere una scelta di fede, se si tratta di un neonato occorre che i genitori vivano la fede alla quale educano la nuova creatura. Il battesimo è amministrato dal sacerdote o dal diacono, attraverso i quali opera lo stesso Cristo Risorto, e viene celebrato insieme ai genitori e alla comunità cristiana, che accoglie il nuovo membro. Di solito la chiesa e il fonte battesimale vengono addobbati con fiori bianchi. Il rito cattolico prevede la presenza di un padrino e di una madrina che condividono con i genitori il compito di educatori alla fede. Durante l’immersione il sacerdote pronuncia il nome del bambino o della bambina e prosegue dicendo “Io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. Questa è l’unica formula valida secondo la Congregazione della Dottrina della Fede, che è recentemente intervenuta per dire basta a formule modificate con il plurale o espressioni creative. L’unzione con il crisma (l’olio profumato che si usa anche nella cresima e nell’ordinazione sacerdotale) indica la consacrazione della propria vita al regno di Dio, mentre la consegna della veste bianca simboleggia gli effetti spirituali del sacramento su chi è diventato una nuova creatura. La candela accesa, infine, ricorda che il cristiano è la “luce del mondo”.
Segni e suggelli significativi (1 Pietro 3:18-22) Una cordiale stretta di mano, un abbraccio sincero, un bacio intenso sono per noi espressione di amicizia, di amore, di riconoscenza. Altri ancora possono essere segni esteriori portatori di un significato che attraverso di essi viene confermato o rafforzato. Li troviamo prescritti da Dio stesso nella Bibbia, quelli che soprattutto segnano la stipula di patti e alleanze. L'arcobaleno, per esempio, è segno del patto stabilito da Dio con Noè e la sua famiglia dopo essere stati salvati dalle acque del diluvio. Il Battesimo e la Cena del Signore sono i segni e suggelli che il Signore Gesù ha istituito e che rappresentano l'opera da Lui compiuta per la salvezza dei Suoi dal peccato e dalle sue conseguenze. Tutto questo lo ritroviamo nella lettura biblica sulla quale ci concentreremo quest'oggi dalla prima epistola dell'apostolo Pietro. In essa troviamo come Antico e Nuovo Testamento siano in perfetta armonia. Domenica 21 febbraio 2021 – Prima domenica di Quaresima Letture bibliche:Salmo 25; Genesi 9:8-17; 1 Pietro 3:18-22; Marco 1:9-15
Lo sapete che il battesimo si può cancellare? Ed esistono ottimi motivi per farlo! Ecco come fare per uscire dalla chiesa!
Versione audio: La tavola con il Battesimo di Cristo, oggi conservata alla National Gallery di Londra, è la più famosa e giustamente celebrata tra le opere giovanili del grande pittore rinascimentale Piero della Francesca (1420 ca.-1492). Realizzata per l’Abbazia camaldolese di Sansepolcro, città natale dell’artista, costituiva la parte centrale di un polittico, destinato probabilmente all’altar […] L'articolo Il Battesimo di Cristo di Piero della Francesca proviene da Arte Svelata.
Omelia della festa del battesimo di Gesù. Anno B11 gennaio 2020.Perché Gesù si è voluto battezzare? E perché noi ci battezziamo? Che senso ha farlo? Cosa cambia se non lo faccio?
Il Battesimo di Gesù fu l'inaugurazione del nostro Battesimo, che è un vero sacramento che ci conferisce la rinascita soprannaturale. Il Battesimo è per l'anima ciò che il concepimento è per il corpo. La relazione tra il Battesimo e i due sacramenti che ne proteggono e accrescono gli effetti santificanti nel tempo, ossia la Penitenza e l'Eucaristia. Omelia Domenica 10 gennaio 2021, festa del Battesimo del Signore
Meditazioni
Il Signore viene battezzato. Il nostro BattesimoOggi Don Francisco Fernández Carvajal ci fa meditare sull’istituzione del Battesimo, sui suoi effetti e sull’importanza di amministrare questo sacramento ai bambini.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6367OMELIA BATTESIMO DEL SIGNORE - ANNO B (Mc 1,7-11)Tu sei il Figlio mio, l'amatoda Il settimanale di Padre PioOggi celebriamo la festa del Battesimo del Signore. Questa festa è stata collocata dopo quella dell'Epifania perché è sempre stata considerata come la manifestazione di Gesù, Figlio prediletto del Padre. Dopo aver ricevuto il Battesimo, Gesù «vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba» (Mc 1,10). Inoltre venne una voce dal cielo, la voce del Padre, che disse: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento» (Mc 1,11).Ciò che sorprende è come mai il Figlio di Dio abbia voluto ricevere il Battesimo da Giovanni. Non furono certamente le acque a santificare Gesù, ma, al contrario, fu Lui a santificarle e a renderle poi materia del Sacramento del Battesimo. Gesù si assoggettò al Battesimo di Giovanni per dare a noi un esempio di umiltà e per farci comprendere che siamo noi ad aver estremo bisogno di purificazione. Egli è stato come un genitore che, per invogliare il figlio a prendere una medicina amara, per primo l'ha assunta.Vi è inoltre una grande differenza tra il Battesimo di Giovanni e il Sacramento istituito da Gesù. Il primo fu solamente un segno di penitenza che richiamava il fedele all'impegno nel mutare condotta di vita. Esso era una gesto simbolico di umiltà da parte dell'uomo che si riconosceva peccatore e prova di un grande desiderio di purificazione e di rinnovamento. Il Battesimo di Gesù, invece, è il Sacramento che ci toglie il peccato originale, il peccato di Adamo ed Eva che abbiamo ereditato dai nostri Progenitori, ed è il Sacramento che ci rende figli adottivi di Dio.Quando abbiamo ricevuto il Battesimo si sono realizzate anche per noi quelle parole che abbiamo ascoltato all'inizio: siamo divenuti figli di Dio - figli adottivi, mentre Gesù è della stessa natura del Padre - e su di noi è sceso lo Spirito Santo.Per istituire questo Sacramento, Gesù si è servito del segno dell'acqua. Come l'acqua lava esteriormente il nostro corpo, così la grazia di Dio, per mezzo di quel segno sensibile, lava interiormente la nostra anima. Dio si serve sempre di segni perché noi abbiamo bisogno di cose sensibili per comprendere le realtà spirituali.Nel giorno del nostro Battesimo, per bocca dei nostri genitori e dei nostri padrini e madrine, noi abbiamo preso degli impegni molto importanti davanti a Dio. Abbiamo infatti promesso solennemente di rinunciare al peccato e di credere fermamente a tutto quello che la Chiesa ci propone a credere.Di tanto in tanto è cosa molto buona rinnovare queste promesse battesimali, con convinzione sempre maggiore. Alcuni non comprendono l'importanza di far battezzare i bambini, dicendo che noi non possiamo decidere per loro e che bisogna aspettare che siano loro stessi a scegliere. A questa obiezione si risponde abbastanza facilmente, facendo comprendere che sarebbe veramente stolto quel genitore che non chiamasse il medico quando il figlio ancora piccolo è malato, dicendo che bisogna aspettare che il figlio cresca in modo che possa decidere da solo. Se non chiama il medico, il figlio muore. Orbene, il peccato originale è ben più grave di una semplice malattia, ed è pertanto molto importante far battezzare al più presto i bambini. La Chiesa, nella sua saggezza, raccomanda che siano battezzati nelle prime settimane di vita, perché troppo grande è il dono che ricevono, un dono che li trasforma interiormente rendendoli figli di Dio.Si racconta che quando san Leonida, che fu un Martire dei primi secoli, fece battezzare il suo primogenito, subito dopo il rito prese il bambino tra le braccia e lo baciò sul cuore, dicendo che Dio, grazie al Battesimo, abitava ora in quel piccolo bambino. Ed è vero. Quando, dopo il Battesimo, i genitori stringono tra le braccia il loro bambino, essi possono essere certi che Dio abita in lui come in un tempio.Ogni battezzato è tempio di Dio. Questa presenza è una delle più belle realtà della vita umana qui su questa terra. Il pensiero che Dio è dentro di noi deve rafforzarci nel momento della prova e consolarci nell'ora del dolore. Questa presenza silenziosa ma reale è stabile e solo il peccato la può purtroppo distruggere. Infatti, come sappiamo dal Catechismo, il peccato mortale allontana Dio dal nostro cuore e noi diventiamo preda del demonio.Questa festa del Battesimo ci ricorda pertanto la necessità di vivere sempre come figli di Dio, di custodire gelosamente questa dolce presenza di Dio in noi, e di ricorrere al più presto alla Confessione se ci cogliesse la sventura di perdere il Signore con il peccato mortale. Fonte: Il settimanale di Padre PioPubblicato su BastaBugie n. 698
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6367OMELIA BATTESIMO DEL SIGNORE - ANNO B (Mc 1,7-11)Tu sei il Figlio mio, l'amatoda Il settimanale di Padre PioOggi celebriamo la festa del Battesimo del Signore. Questa festa è stata collocata dopo quella dell'Epifania perché è sempre stata considerata come la manifestazione di Gesù, Figlio prediletto del Padre. Dopo aver ricevuto il Battesimo, Gesù «vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba» (Mc 1,10). Inoltre venne una voce dal cielo, la voce del Padre, che disse: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento» (Mc 1,11).Ciò che sorprende è come mai il Figlio di Dio abbia voluto ricevere il Battesimo da Giovanni. Non furono certamente le acque a santificare Gesù, ma, al contrario, fu Lui a santificarle e a renderle poi materia del Sacramento del Battesimo. Gesù si assoggettò al Battesimo di Giovanni per dare a noi un esempio di umiltà e per farci comprendere che siamo noi ad aver estremo bisogno di purificazione. Egli è stato come un genitore che, per invogliare il figlio a prendere una medicina amara, per primo l'ha assunta.Vi è inoltre una grande differenza tra il Battesimo di Giovanni e il Sacramento istituito da Gesù. Il primo fu solamente un segno di penitenza che richiamava il fedele all'impegno nel mutare condotta di vita. Esso era una gesto simbolico di umiltà da parte dell'uomo che si riconosceva peccatore e prova di un grande desiderio di purificazione e di rinnovamento. Il Battesimo di Gesù, invece, è il Sacramento che ci toglie il peccato originale, il peccato di Adamo ed Eva che abbiamo ereditato dai nostri Progenitori, ed è il Sacramento che ci rende figli adottivi di Dio.Quando abbiamo ricevuto il Battesimo si sono realizzate anche per noi quelle parole che abbiamo ascoltato all'inizio: siamo divenuti figli di Dio - figli adottivi, mentre Gesù è della stessa natura del Padre - e su di noi è sceso lo Spirito Santo.Per istituire questo Sacramento, Gesù si è servito del segno dell'acqua. Come l'acqua lava esteriormente il nostro corpo, così la grazia di Dio, per mezzo di quel segno sensibile, lava interiormente la nostra anima. Dio si serve sempre di segni perché noi abbiamo bisogno di cose sensibili per comprendere le realtà spirituali.Nel giorno del nostro Battesimo, per bocca dei nostri genitori e dei nostri padrini e madrine, noi abbiamo preso degli impegni molto importanti davanti a Dio. Abbiamo infatti promesso solennemente di rinunciare al peccato e di credere fermamente a tutto quello che la Chiesa ci propone a credere.Di tanto in tanto è cosa molto buona rinnovare queste promesse battesimali, con convinzione sempre maggiore. Alcuni non comprendono l'importanza di far battezzare i bambini, dicendo che noi non possiamo decidere per loro e che bisogna aspettare che siano loro stessi a scegliere. A questa obiezione si risponde abbastanza facilmente, facendo comprendere che sarebbe veramente stolto quel genitore che non chiamasse il medico quando il figlio ancora piccolo è malato, dicendo che bisogna aspettare che il figlio cresca in modo che possa decidere da solo. Se non chiama il medico, il figlio muore. Orbene, il peccato originale è ben più grave di una semplice malattia, ed è pertanto molto importante far battezzare al più presto i bambini. La Chiesa, nella sua saggezza, raccomanda che siano battezzati nelle prime settimane di vita, perché troppo grande è il dono che ricevono, un dono che li trasforma interiormente rendendoli figli di Dio.Si racconta che quando san Leonida, che fu un Martire dei primi secoli, fece battezzare il suo primogenito, subito dopo il rito prese il bambino tra le braccia e lo baciò sul cuore, dicendo che Dio, grazie al Battesimo, abitava ora in quel piccolo bambino. Ed è vero. Quando, dopo il Battesimo, i genitori stringono tra le braccia il loro bambino, essi possono essere certi che Dio abita in lui come in un tempio.Ogni battezzato è tempio di Dio. Questa presenza è una delle più belle realtà della vita umana qui su questa terra. Il pensiero che Dio è dentro di noi deve rafforzarci nel momento della prova e consolarci nell'ora del dolore. Questa presenza silenziosa ma reale è stabile e solo il peccato la può purtroppo distruggere. Infatti, come sappiamo dal Catechismo, il peccato mortale allontana Dio dal nostro cuore e noi diventiamo preda del demonio.Questa festa del Battesimo ci ricorda pertanto la necessità di vivere sempre come figli di Dio, di custodire gelosamente questa dolce presenza di Dio in noi, e di ricorrere al più presto alla Confessione se ci cogliesse la sventura di perdere il Signore con il peccato mortale. Fonte: Il settimanale di Padre PioPubblicato su BastaBugie n. 698
Difendiamo il battesimo con lo Spirito Santo dagli attacchi dei cessazionisti
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6360OMELIA II DOMENICA DI AVVENTO - ANNO B (Mc 1,1-8)Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentierida Il settimanale di Padre PioIn questa seconda domenica d'Avvento siamo invitati a preparare le vie per il Signore che deve venire. Il profeta Isaia grida: «Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati» (Is 40,3-4). Queste parole erano dirette al popolo d'Israele e preannunziavano il suo ritorno dall'esilio. Inoltre, queste parole sono rivolte anche a noi e si riferiscono alla liberazione dalla schiavitù del peccato. È Lui, il nostro Salvatore, «che fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul seno, e conduce dolcemente le pecore madri» (Is 40,11). Gesù è questo Buon Pastore che ama le sue pecorelle fino a dare la vita per loro.Il Profeta Isaia invita a diffondere il lieto annunzio della salvezza con queste ispirate parole: «Consolate, consolate il mio popolo [...] parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta» (Is 40,1). Con la venuta del Messia su questa terra è finita la schiavitù del peccato e noi siamo finalmente liberi. Questa realtà è motivo di grande consolazione. Da parte nostra, tuttavia, dobbiamo accogliere questo dono della salvezza, preparando le vie al Signore. L'amore ci deve spingere a migliorare la nostra vita, a diventare più buoni. Se davvero ameremo il Signore, sentiremo il desiderio di vivere secondo i suoi insegnamenti, evitando il male e compiendo sempre il bene.Questo proposito, per quanto forte, non potrà mai essere messo in pratica con le sole nostre forze. Da parte nostra sentiremo la necessità di evitare il peccato, ma avvertiremo anche tutta la nostra fragilità e incostanza. Dovremo pertanto invocare l'aiuto di Dio, senza il quale non riusciremo di certo a riordinare la nostra vita. Il profeta Isaia dice: «Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati» (Is 40,4). Siamo noi quel terreno accidentato, di cui parla il Profeta, che si deve trasformare in pianura (cf Is 40,4).Nel Vangelo di oggi il grido di Isaia è ripetuto da Giovanni Battista. Egli rivolge a noi questo appello: «Voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri» (Mc 1,3). Le folle rimanevano incantate dal Precursore di Gesù, e facevano penitenza. San Giovanni Battista «proclamava un battesimo di conversione» (Mc 1,4), «accorrevano da tutta la regione» (Mc 1,5), «e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati» (ivi).Il Battesimo amministrato da san Giovanni Battista non era come quello istituito da Gesù Cristo, era un invito alla conversione, una esortazione a riconoscere i propri peccati, un incitamento a cambiare radicalmente vita. Questo invito vale anche per noi. In questo tempo d'Avvento dobbiamo trovare la forza di rivedere la nostra vita e di conformarla al Vangelo. La base di questo cambiamento è un atto d'umiltà: il riconoscimento del nostro peccato. Ecco perché, in questo periodo, sarà una cosa molto bella ricorrere al sacramento della Confessione, in modo da purificarci interiormente.San Giovanni Battista viveva in prima persona ciò che predicava agli altri. Innanzitutto conduceva una vita penitente, nel deserto; il suo vestito era fatto di peli di cammello, e il suo cibo era costituito da «cavallette e miele selvatico» (Mc 1,6). La sua condotta di vita confermava molto bene le infuocate parole che rivolgeva alle folle. San Giovanni Battista ci dà soprattutto un esempio di umiltà. Egli poteva approfittare facilmente della notorietà raggiunta, lasciando pensare alla gente che era lui il Messia atteso. Al contrario, egli proclama: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi e slegare i lacci dei suoi sandali» (Mc 1,7).Se vogliamo avvicinarci a Gesù, dobbiamo abbassarci con l'umiltà. Insegnava san Bonaventura che, come l'acqua tende al basso e confluisce alle valli, così la grazia divina si riversa sulle anime umili che si fanno piccole. Come san Giovanni Battista anche noi dobbiamo "diminuire", affinché "cresca" sempre di più in noi Gesù.Il tempo di Avvento è tempo di preparazione e di attesa. In questa attesa dobbiamo essere vigilanti, perché, come dice san Pietro nella seconda lettura, «il giorno del Signore verrà come un ladro» (2Pt 3,10). Il Principe degli Apostoli ci invita a vivere in santità, assidui nella preghiera; solo così, in quel giorno, saremo trovati preparati.L'Avvento è tempo anche di penitenza. San Francesco insegnava ai suoi frati di prepararsi al Natale con una speciale Quaresima che va dalla festa di Tutti i Santi fino alla Natività del Signore. Il Santo di Assisi trascorreva questa Quaresima nel digiuno e nella preghiera. San Francesco prese alla lettera l'invito di san Giovanni Battista e scrisse nel suo Testamento: «Il Signore concesse a me, frate Francesco, d'incominciare così a fare penitenza [...] e ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza di anima e di corpo» (FF 110). Tutto cominciò per lui con la penitenza e, grazie ad essa, tutto quello che prima era per lui causa di disgusto, come l'incontro con i lebbrosi, divenne poi amabile.La penitenza è come una medicina per l'anima. Impegniamoci anche noi, cerchiamo di essere generosi, offrendo qualche sacrificio, soprattutto se unito ad un'opera di carità. Così ci prepareremo nel modo migliore a celebrare il Natale ormai vicino. Fonte: Il settimanale di Padre PioPubblicato su BastaBugie n. 693
UNA FOTO, UNA STORIA - Il fotografo Mario Spada ci racconta la storia de Il Battesimo del Nano, entrando nel vivo della tradizione e della cultura napoletana.
Il primo e principale sacramento della Nuova Alleanza. Le condizioni per celebrarlo e i suoi effetti. Che cos'è il peccato originale e come e quando si trasmette. Come viveva l'uomo prima del peccato originale. Il Battesimo dei bambini: sua importanza, sue motivazioni e quando farlo. Il ruolo dei genitori. la scelta del padrino e della madrina. Ciclo di catechesi "La sana dottrina cattolica", seconda puntata, Martedì 20 Ottobre 2020
Buona domenica e ben trovati all'episodio numero 16 del format #unlibrounpodcast.la di LA Edizioni.Oggi scopriremo il libro "I racconti di un apprendista" di Giuseppe Vassallo, due “racconti” che toccano radici e foglie di un albero sempreverde. Infine, una breve e intensa silloge, conclude il libro… liriche temerarie e irriverenti. La prima lettura di Mauro Crosetti è un estratto dal libro dal titolo “Il Battesimo”, seguirà un medley di poesie lette da Domizia Moramarco e Roberto Portinari, la recensione al libro letta e curata da Domizia Moramarco per il blog “Mi libro in volo” e, per finire, l'intervista all'autore curata dal bravissimo Roberto Portinari.Le musiche che ascolterete, come gli effetti speciali, sono composte ed eseguite dall'eclettico e geniale artista, Francesco Landi. LA Edizioni vi augura buon ascolto e vi ricorda l'appuntamento di domenica prossima per un nuovo libro, un nuovo podcast! Non mancate! :)
Giorno 4 - 2 agosto 2019 "Devo essere sincero, l'idea più che terrorizzarmi mi eccitava, dopotutto una parte di me era tranquillizzata dalla consapevolezza che un cammino ufficiale e vecchio centinaia di anni, non avrebbe dovuto nascondere trappole". . . . Seguimi su Instagram: @marranocash
Clodoveo, figlio del capo della tribù dei Sicambri, aveva 11 anni quando nel 476 cadde per sempre l’Impero Romano d’Occidente. Quattro anni dopo divenne Re dei Franchi Salii, e da sovrano seppe sempre scegliere come suoi consiglieri vescovi cattolici, sebbene egli fosse ancora pagano e metà del suo popolo cristiano ma ariano.
Nel Battesimo di Gesù si manifesta il mistero della Trinità. La voce del Padre, la Gloria del Figlio e la Colomba dello Spirito Santo. Con il segno della Croce si professa la fede nell’Unità di Dio e nella Trinità delle Persone.
La 17° puntata del ciclo "Pregare la Scrittura" - "Il Battesimo dall'acqua e dallo Spirito dona la luce". IV DOMENICA DI QUARESIMA - LAETARE (ANNO A) Gv 9,1-41 Andò, si lavò e tornò che ci vedeva. In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo». Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: “Va’ a Sìloe e làvati!”. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è costui?». Rispose: «Non lo so». Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a lui!». Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori. Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimane».
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5977OMELIA III DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO A (Gv 4,5-42)Il brano evangelico della terza Domenica di Quaresima ci presenta l'episodio di Gesù che incontra una donna samaritana al pozzo di Giacobbe della città samaritana di Sicar. L'episodio è molto significativo per due motivi. Prima di tutto perché si tratta di una città samaritana; e, subito dopo, per il fatto che Gesù parla ad una donna. La Samaria era una regione posta tra la Giudea e la Galilea. Essa era il risultato di una mescolanza di diverse popolazioni. Nel 721 a.C., infatti, gli assiri avevano deportato il meglio della popolazione samaritana, sostituendola con coloni babilonesi ed aramei che portarono con sé i loro culti pagani. Col tempo ne risultò una popolazione mista, sia di razza che di religione, al punto che i giudei non vollero mai considerare i samaritani come fratelli di sangue e di fede. Questo episodio ci insegna che Gesù è venuto per la salvezza di tutti e che il Vangelo deve essere predicato fino agli estremi confini della terra.Gesù parla ad una donna. Questo stupì non poco i suoi Discepoli. Secondo la mentalità degli ebrei dell'epoca, un uomo non doveva perdere il suo tempo a parlare con una donna della Legge mosaica. Il fatto che Gesù si fermi a parlare con la samaritana al pozzo di Sicar ci insegna la pari dignità che vi è tra l'uomo e la donna.All'inizio del suo ministero pubblico, andando dalla Giudea verso la Galilea, Gesù prese la via che, attraverso la montagna, passa per la Samaria. Gesù si fermò nei pressi di un pozzo e lì vide una donna che andava ad attingere dell'acqua. Assetato per il lungo cammino, il Maestro divino domanda un po' da bere a quella donna. A nessuno si poteva negare un bicchiere d'acqua; ma, per la parlata di Gesù, quella donna si accorse subito che colui che gli domandava da bere era un ebreo e non un samaritano. Ella si meravigliò che un ebreo si degnasse di fare una simile domanda. Iniziò allora un dialogo.In cambio di quella poca acqua necessaria per dissetarsi, Gesù promette "l'acqua viva". L'acqua viva è l'acqua di sorgente, l'acqua che zampilla, a differenza di quella di pozzo che è ferma. L'acqua viva simboleggia molto bene la grazia che scaturisce dal Cuore trafitto di Gesù. Di quest'acqua ha parlato la prima lettura di oggi; Dio disse a Mosè: «Tu batterai sulla roccia: ne uscirà acqua e il popolo berrà» (Es 17,6). Quella roccia simboleggiava Cristo Crocifisso, dal cui Costato trafitto uscì sangue e acqua, simbolo di grazia e di salvezza. Di quest'acqua ha parlato anche la seconda lettura di oggi, quando dice che «l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5,5).L'acqua è simbolo di grazia e purificazione, ed è importante notare come Gesù parlò di quest'acqua viva e parlò anche della situazione di peccato nella quale si trovava la donna samaritana, la quale conviveva con un uomo che non era suo marito. Un po' per volta, Gesù volle portare quella donna alla conversione, e volle farle comprendere che ella aveva bisogno di una profonda purificazione. La donna si convertì al punto che corse nel villaggio per portare tutti a Gesù. In più occasioni Gesù aveva presentato i samaritani, a differenza dei farisei, come i più sensibili alla sua predicazione. Pensiamo ad esempio alla bella parabola del Buon Samaritano: essa doveva risuonare come un severo rimprovero per i maestri della Legge.Come quella donna, anche noi abbiamo avuto bisogno della grazia purificatrice. Questa grazia l'abbiamo ricevuta nel giorno del nostro Battesimo, con il quale ci è stato tolto il peccato originale. Il Battesimo si riceve una sola volta nella vita, mentre noi pecchiamo ogni giorno, e ogni giorno abbiamo bisogno di perdono e purificazione.Dopo il Battesimo, la grazia del perdono e della purificazione ci è offerta dal sacramento della Confessione. Questo Sacramento si può ricevere molte volte. La Chiesa ci fa obbligo di riceverlo perlomeno una volta all'anno. Si capisce però che ci è fortemente raccomandato di confessare i nostri peccati molto più spesso, ogni mese, o anche ogni settimana se ci è possibile. Facendo così, l'acqua della grazia ci purificherà continuamente e la nostra anima sarà più bianca della neve.
Penultima puntata della serie dedicata al Credo.«Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati»Il battesimo è l'unico dei sacramenti menzionato nel Credo: evidentemente si tratta di qualche cosa di estremamente importante. Perché? Ma prima ancora, dal punto di vista descrittivo e simbolico, che cos'è il battesimo? E ancora, cristiani si nasce o si diventa?
Versione audio: La produzione pittorica del fiorentino Andrea del Verrocchio (1435-1488), scultore celebratissimo nonché maestro di grandi artisti come Botticelli, Perugino e Leonardo da Vinci, fu piuttosto scarna e talvolta influenzata dagli allievi. Appartiene certamente al suo catalogo una tavola raffigurante il Battesimo di Cristo, del 1472 circa. Il Battesimo di Cristo di Verrocchio e […] L'articolo Il Battesimo di Cristo di Verrocchio e Leonardo proviene da Arte Svelata.
Dal Battesimo del Signore sgorga come da Divina fonte il nostro Battesimo. Il Battesimo è la rinascita dell'anima per la vita eterna, come la nascita corporale lo è per la vita terrena. La vita dell'anima è simile a quella del corpo: come si nasce una volta sola, ma bisogna lavarsi e nutrirsi per per vivere degnamente e in modo sano sulla terra, così c'è un solo Battesimo, ma occorre lavare frequentemente l'anima col sacramento della penitenza e nutrirla con il sacramento dell'eucaristia. Altimenti l'anima diventa un letamaio e la vita della Grazia inevitabilmente muore. Omelia Domenica 12 Gennaio 2020, Festa del Battesimo del Signore, anno A
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5952OMELIA BATTESIMO DI GESU' - ANNO A (Mt 3,13-17)Oggi celebriamo il Battesimo del Signore. In questa giornata ricordiamo questo avvenimento della vita di Gesù, un avvenimento carico di mistero e di preziosi insegnamenti per la nostra vita di cristiani.San Giovanni Battista stava predicando sulle rive del Giordano e amministrava un battesimo di penitenza. Prima di tutto bisogna capire la differenza tra il battesimo di Giovanni e il Sacramento istituito da Gesù. Quello di Giovanni era solo un simbolo, un segno della conversione interiore. I pii israeliti accorrevano da Giovanni e ricevevano quel battesimo riconoscendo di aver bisogno di una profonda purificazione, di cui quel battesimo era solo un simbolo. Con quel battesimo si chiedeva perdono a Dio per i propri peccati; esso era solo una preparazione al Battesimo istituito da Gesù, il quale, invece, è un Sacramento, ovvero un segno esteriore che opera realmente questa santificazione.Sorprende il fatto che Gesù, pur essendo il Figlio di Dio e quindi infinitamente santo, si sia sottoposto al battesimo di Giovanni. Non ne aveva evidentemente bisogno. Per quale motivo ha voluto riceverlo? Una prima risposta è che Gesù ha voluto caricare sulle sue spalle tutti i nostri peccati. Non erano certamente suoi, ma nostri, i peccati da eliminare nel battesimo. Gesù, inoltre, ha voluto darci un esempio di umiltà: se Egli, l'Innocente, ha voluto sottoporsi a quel gesto di umiltà, quanto più noi che siamo carichi di peccati?Ai giorni d'oggi, uno dei mali più grandi è la perdita del senso del peccato. L'uomo della nostra epoca troppo spesso si sente a posto, senza peccato. Così facendo, egli commette il più grande peccato: quello di superbia e di presunzione. Dio perdona, ma, come minimo, ci deve essere il nostro pentimento. Il superbo, al contrario, si ostina sulle sue vie non buone, senza chiedere perdono e senza nemmeno rendersi conto – accecato com'è – di essere pieno di peccati.Un primo insegnamento che possiamo trarre dalla celebrazione di oggi potrebbe essere proprio questo: avere l'umiltà di riconoscere i propri peccati e chiedere perdono a Dio. Assoggettandosi al battesimo di Giovanni, Gesù ci dà proprio questa lezione.Un giorno, ad un santo, dissero: «Beati gli occhi che vedono il Signore!», volendo con questo lodarlo per i doni molto grandi di cui era arricchito. Egli, invece, rispose: «Beati piuttosto gli occhi che vedono i propri peccati!». Con questa risposta, il santo voleva far capire che la grazia più importante è quella di riconoscere i propri peccati e di chiederne umilmente perdono. Se mancasse questa grazia, a nulla varrebbe vedere il Signore su questa terra. Dobbiamo dunque mettere sotto i tacchi il nostro orgoglio, la nostra presunzione, la nostra superbia.Il brano del Vangelo di oggi ci invita a riflettere sul Battesimo che noi abbiamo ricevuto. Il Battesimo ci ha cancellato il peccato originale, anche se rimane l'inclinazione al male, ci ha resi figli adottivi di Dio e ci ha conferito la grazia santificante. È il primo e il più importante dei Sacramenti: senza di esso non vi è salvezza. Quando abbiamo ricevuto il Battesimo, per bocca dei nostri genitori e dei nostri padrini, abbiamo rinunciato a satana e al peccato e abbiamo professato la Fede. Una volta diventati grandi, dobbiamo personalmente rinnovare queste promesse.È necessario, però, che il battezzato verifichi ogni giorno il suo comportamento di nato alla grazia, di figlio di Dio. Per questo motivo, noi tutti dobbiamo ricorrere frequentemente anche al sacramento della Confessione. Il Battesimo si riceve una volta nella vita, la Confessione molte volte, ogni volta che andremo da un sacerdote e chiederemo sinceramente perdono.
Marco 1, 9-20; Maurizio Tiezzi, Fondazione Cantonuovo, Siena, 2.5.2017, www.cantonuovo.org
Il battesimo con lo Spirito Santo promesso dal Padre
Guardiamo prima la forma, poi la necessità, ed in fine gli effetti, di questo grande ed iniziale sacramento.
Puntata #187 di Venerdì 28 Settembre 2018 Rispondendo alle vostro domande, in questo podcast tratto il tema del battesimo cristiano, nelle sue implicazioni esoteriche, e dell'energia sessuale. Per rivolgere domande: info@carlodorofatti.com - Per informazioni: www.accademiaacos.it
Radio Apostolic Horeb Milano - Italy Parlando la parola di Dio ww.Antioca.it/HorebOperaDiMilano
Il Battesimo di GesùTrascrizione (non corretta dall'autore)
Contro il battesimo per aspersione
Il battesimo di sangue e di desiderio. Il battesimo dei bambini non nati per i bambini abortiti. L'efficacia tutta spirituale del Battesimo e degli altri sacramenti. Radio Buon Consiglio, Martedì 12 Maggio 2015, "i sette sacramenti", sesta puntata.
Il sacramento del Battesimo nel Concilio di Trento. La necessità del Battesimo per la salvezza. L'importanza di ricevere quanto prima questo sacramento. Il grave errore di chi pensa si possa rimandare ad età adulta. Radio Buon Consiglio, Martedì 5 Maggio 2015, i sette sacramenti, quinta puntata
I sette sacramenti. La necessità del Battesimo. L'importanza e la necessità del battesimo dei bambini. Martedì 7 Aprile 2015, Radio Buon Consiglio, Spazio Giovane, ciclo di catechesi giovanili sui sette sacramenti, seconda puntata
Il battesimo con lo Spirito Santo per gli antipentecostali
Mediante il battesimo in acqua si fa patto con Dio?
Il battesimo con lo Spirito Santo