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Stroncature
La visione strategica" con Stefano Venturi e Alfonso Fuggetta

Stroncature

Play Episode Listen Later Jul 25, 2024 63:48


Seconda puntata della rubrica "Alla ricerca del buon management" diretta da Alfonso Fuggetta. Ospite della puntata, dedicata all'importanza della visione strategica è stato Stefano Venturi, che è è Presidente e Amministratore Delegato Hewlett Packard Enterprise Italia e Vice Presidente Hewlett Packard Enterprise Inc. In questa posizione, che ricopre da Dicembre 2011, Venturi ha la responsabilità di guidare le attività dell'azienda e di indirizzarne la crescita nel mercato italiano. Formatosi in Olivetti dal 1979 al 1984, Venturi è rientrato in Hewlett-Packard come Amministratore Delegato dopo essere cresciuto all'interno dell'azienda dal 1984 al 1991. In seguito, Venturi ha ricoperto il ruolo di Country Manager di Wyse Technology Italy, Managing Director EMEA South in Sun Microsystems, Amministratore Delegato di Cisco in Italia per 13 anni e, sempre in Cisco, di Vice President Europe per il Public per i successivi 2 anni. Per due mandati, da luglio 2014, Venturi è stato Presidente della American Chamber of Commerce in Italy, prestigioso incarico di rappresentanza istituzionale, ed è ora membro del suo CDA. Oggi, in Assolombarda, Venturi ricopre il ruolo di Vice Presidente con deleghe ad Attrazione Investimenti, Competitività Territoriale, Infrastrutture per la Logistica e Trasporti e Startup. Venturi è altresì membro del Consiglio Generale, Consigliere Incaricato e membro del Consiglio di Presidenza di Confindustria Digitale, con l'incarico di Presidente dello Steering Committee “Cultura e Competenze Digitali”. Venturi è anche membro dell'Advisory Board Investitori Esteri di Confindustria, del CDA di CEFRIEL, del Consiglio Generale di Anitec-Assinform e del Board di ISPI, in qualità di consigliere.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/stroncature--4265827/support.

BASTA BUGIE - Islam
In occidente gli islamici festeggiano le mille vittime degli attacchi di Hamas in Israele

BASTA BUGIE - Islam

Play Episode Listen Later Oct 10, 2023 14:23


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7568IN OCCIDENTE GLI ISLAMICI FESTEGGIANO LE MILLE VITTIME DEGLI ATTACCHI DI HAMAS IN ISRAELE di Giuliano GuzzoLa guerra che infuria in Israele e a Gaza - con centinaia di vittime, feriti e ostaggi - è un orrore difficile da commentare; eppure offre spunti per riflessioni che non possono in alcun modo essere trascurate; anche perché si basano su fatti concreti. Un primo aspetto, già considerato ieri dal Timone, è quello del clamoroso e macroscopico fallimento dell'intelligence di Israele e Usa; un fallimento che pare inspiegabile, dato che, per le sue caratteristiche, l'operazione Tempesta deve necessariamente essere stata preparata per mesi - e proprio non si può pensare che a Gaza non vi siano uomini di Tel Aviv.Un secondo aspetto che deve far pensare - e che riguarda però stavolta non Israele né la Palestina, bensì l'Occidente - sono le numerosissime reazioni di giubilo e non solo, da parte di vari esponenti del mondo islamico, alla notizia dell'attacco di Hamas. Basti vedere cos'è accaduto all'High-Deck-Siedlung, area multiculturale che si trova nel quartiere Neukölln di Berlino: dei manifestati pro Palestina sono scesi in piazza per festeggiare i massacri di Hamas distribuendo dolci ai passanti e ci sono stati attacchi alla polizia, che hanno provocato il ferimento di due agenti e l'arresto di 40 persone.Attenzione a pensare che si tratti di un fenomeno solo tedesco. Anche in tutto il Regno Unito - a Londra, Manchester e Brighton - folle pro-Hamas si sono radunate per celebrare l'assalto ai danni di Israele. Scene simili si sono verificate anche in Svezia. Sabato scorso a Malmö, una città in cui il 37% della popolazione ha origini straniere, una carovana di palestinesi e altri migranti ha letteralmente invaso le strade; complessivamente, alla manifestazione hanno preso parte circa 200 autovetture, con musica araba e bandiere svolazzanti dai finestrini, quasi ci fosse da festeggiare un successo calcistico.Anche in Olanda ci sono state manifestazioni e i sindaci di Rotterdam e l'Aia si sono rifiutati di esporre la bandiera d'Israele. Scene surreali si son viste pure negli Stati Uniti e in Canada; significativo in particolare cosa è accaduto in Ontario, dove uomini a bordo di veicoli sono stati ripresi mentre celebravano gli attacchi nel parcheggio di un centro commerciale. Ora, si potrebbe continuare ancora a lungo enumerando avvenimenti che hanno dello sconvolgente, ma forse meglio fermarsi perché essi già mettono ben in luce - davanti ad una guerra che ieri ha superato la quota di 1.000 vittime - le basi civili inesistenti su cui poggia l'osannato modello sociale multiculturale, che ricorda tanto una bomba ad orologeria.Per carità, è vero che simili surreali festeggiamenti non costituiscono una novità assoluta. Basti vedere quanto accaduto nel 2015 in Siria, dove jihadisti dell'allora sedicente Stato islamico festeggiarono gli attentati di Parigi distribuendo caramelle alla gente in strada. Ma un conto - ecco la differenza - è che ciò sia avvenuto ieri, in Libia, per mano di militanti dell'Isis; un altro, ben più sconvolgente, è apprendere come le medesime scene si ripetano oggi nel cuore dell'Occidente, per mano di soggetti col passaporto europeo o americano. È un fortissimo campanello d'allarme. La domanda però è: quanti sapranno, in particolare nel mondo della politica e delle istituzioni, riconoscerlo come tale? Alla fine, la questione vera è tristemente questa.Nota di BastaBugie: Stefano Magni nell'articolo seguente dal titolo "Hamas, braccio palestinese dei Fratelli Musulmani" parla della matrice ideologica fondamentalista islamica del movimento armato palestinese che controlla Gaza. Un breve excursus storico sulle sue origini e progetti per il futuro.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 9 ottobre 2023:La guerra improvvisamente scatenata da Hamas contro Israele, inizia esattamente cinquant'anni dopo l'attacco arabo dello Yom Kippur, del 6 ottobre 1973. L'aggressione in un Paese addormentato in un sabato di festa, il fallimento dei servizi segreti, le gravi perdite degli israeliani, l'inaspettata preparazione dei suoi nemici la ricordano. Ma i paralleli finiscono qui. Perché quello a cui assistiamo, negli ultimi due giorni, non è un conflitto convenzionale fra eserciti regolari. È un'operazione a cavallo fra un'offensiva militare e un'azione terroristica, una "scorreria" tipica dei popoli del deserto e riportata in vita nei tempi moderni.Abbiamo visto scenari simili anche a Mumbai nel 2008 e più vicino a noi, nel tempo e nello spazio, anche a Parigi nel 2015. Gli attaccanti agiscono in piccole cellule fra loro coordinate, appoggiate da unità già all'interno del territorio nemico, colpiscono obiettivi civili indifesi, uccidono indiscriminatamente, catturano ostaggi (il loro vero "bottino"). Le massicce salve di razzi, la caratteristica di tutti i precedenti attacchi di Hamas, stavolta sono servite solo come diversivo. L'operazione vera e propria è avvenuta con l'infiltrazione di gruppi di terroristi nei centri abitati, compresa la città di Sderot.L'aspetto più atroce di questo tipo di azioni, oltre al trauma di chi le subisce in prima persona, è l'ostentazione della crudeltà. Le immagini dei civili uccisi, dei feriti, del sangue, dei cadaveri portati a Gaza come trofei, delle case penetrate e devastate, diventano "virali" sono fatte circolare in rete, sono montate ad arte, anche con la musica in certi casi. Deve servire per galvanizzare la propria base ideologica e al tempo stesso terrorizzare l'avversario. La popolazione colpita, soprattutto, sente di poter fare una fine atroce anche restando in casa propria e perde ogni senso di sicurezza.Al Qaeda e poi l'Isis, ci avevano abituati a questo tipo di spettacolo crudele, prima di sparire dai nostri radar. Hamas coglie alla sprovvista il pubblico occidentale più distratto, perché nessuno associava il partito islamista palestinese, padrone incontrastato di Gaza dal 2007, alla violenza tipica dei jihadisti. Ma la matrice ideologica di Hamas è la stessa di quella di Al Qaeda e dunque anche dell'Isis, scheggia impazzita del movimento di Al Zawahiri e Bin Laden. La matrice comune è quella dei Fratelli Musulmani (di cui l'ideologo Al Zawahiri era un esponente). E l'ideologia jihadista, anche quella di Hamas, non solo giustifica ma addirittura richiede l'uccisione dei civili nemici di religione. Colpisce gli ebrei in quanto tali, senza distinguere fra militari e non.Che Hamas sia il braccio palestinese dei Fratelli Musulmani è specificato nel suo stesso statuto del 1988. Nell'articolo 2 leggiamo: "Il Movimento di Resistenza Islamico è una delle branche dei Fratelli Musulmani in Palestina. Il movimento dei Fratelli Musulmani è un'organizzazione mondiale, uno dei più grandi movimenti islamici dell'era moderna. È caratterizzato dalla profonda comprensione, da nozioni precise, e da una totale padronanza di tutti i concetti islamici in tutti i settori della vita: nelle visioni e nelle credenze, in politica e in economia, nell'educazione e nella società, nel diritto e nella legge, nell'apologetica e nella dottrina, nella comunicazione e nell'arte, nelle cose visibili e in quelle invisibili, e comunque in ogni altra sfera della vita".Nel suo preambolo è contenuta una citazione di Hassan al Banna, fondatore egiziano della Fratellanza: "Israele sarà stabilito, e rimarrà in esistenza finché l'islam non lo ponga nel nulla, così come ha posto nel nulla altri che furono prima di lui". Oltre a questo invito a distruggere lo Stato israeliano, troviamo nello stesso statuto anche quello a uccidere gli ebrei. L'articolo 7, sulla Universalità del Movimento di Resistenza Islamico, è diventato tristemente celebre: "... il Movimento di Resistenza Islamico ha sempre cercato di corrispondere alle promesse di Allah, senza chiedersi quanto tempo ci sarebbe voluto. Il Profeta - le preghiere e la pace di Allah siano con Lui - dichiarò: ‘L'Ultimo Giorno non verrà finché tutti i musulmani non combatteranno contro gli ebrei, e i musulmani non li uccideranno, e fino a quando gli ebrei si nasconderanno dietro una pietra o un albero, e la pietra o l'albero diranno: O musulmano, o servo di Allah, c'è un ebreo nascosto dietro di me - vieni e uccidilo'".Formatosi nella Prima Intifadah, anche come opposizione interna alla leadership di Arafat, Hamas si è distinto per le sue azioni terroristiche negli anni Novanta, quando si opponeva al processo di pace iniziato con gli accordi di Oslo del 1993. Infatti, Hamas non ha mai accettato alcun piano di pace, né alcuna proposta di partizione per due popoli in due Stati, perché ritiene la Palestina indivisibile per diritto divino: "Il Movimento di Resistenza Islamico crede che la terra di Palestina sia un sacro deposito (waqf), terra islamica affidata alle generazioni dell'islam fino al giorno della resurrezione - leggiamo ancora nello statuto, articolo 11 - Non è accettabile rinunciare ad alcuna parte di essa.

il posto delle parole
Bruno Quaranta "Liberi di credere"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 31, 2023 23:28


Bruno Quaranta"Liberi di credere"Interviste a protagonisti sulle strade di DioInterlinea Edizionihttps://interlinea.com«Chi crede, chi non crede. Chi, come il cardinal Martini, in ogni uomo scorgeva un credente e un non credente. È il fil rouge di queste anime che si sono inerpicate lungo i giorni del mondo sperando contro ogni speranza»: un giornalista di lungo corso raccoglie interviste inedite a scrittori, intellettuali, prelati, sul rapporto con lo spirito e la fede. Uomini e donne che intendono la vita come un affare di coscienza."Chi crede, chi non crede. Chi, come il cardinal Martini, in ogni uomo scorgeva un credente e un non credente. O, meglio, un pensante e un non pensante. E' il fil rouge di queste anime che si sono inerpicate lungo i giorni del mondo sperando contro ogni speranza. Viandanti dal bagaglio in levare, via gli incensi, le giulebbe, le giaculatorie, le indulgenze..."Bruno Quaranta, giornalista e saggista, è nato a Torino, dove vive. Formatosi al “Giornale” di Montanelli, è stato redattore e critico letterario del settimanale culturale “Tuttolibri”. Collabora ora a “La Repubblica”. È tra i curatori dell'opera omnia di Giovanni Arpino edita da Rusconi ed è autore, tra l'altro, di Stile Arpino. Una vita torinese (SEI), Le nevi di Gobetti (Passigli) e Una città per Proust (Hacca).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

il posto delle parole
Omar Cucciniello "Neoclassico Romantico. Pompeo Marchesi scultore collezionista"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Mar 13, 2023 16:25


Omar CuccinielloNeoclassico e RomanticoPompeo Marchesi scultore collezionistaGalleria d'Arte Moderna, MilanoFino al 18 giugno 2023https://gam-milano.comCon la mostra “Neoclassico e Romantico. Pompeo Marchesi, scultore collezionista”, GAM | Galleria d'Arte Moderna prosegue il percorso di valorizzazione dei nuclei più significativi del suo patrimonio artistico.L'esposizione, allestita nelle sale al piano terra della Villa Reale fino al 18 giugno 2023, è promossa dal Comune di Milano | Cultura ed è curata da Omar Cucciniello, conservatore della Galleria d'Arte Moderna di Milano.Formatosi a Roma, sotto la direzione di Canova, Pompeo Marchesi (Saltrio, 1783-Milano, 1858) è un artista strettamente legato alla città di Milano, dove negli anni napoleonici e della Restaurazione ottenne un grandissimo successo, partecipando ai più importanti cantieri, dall'Arco della Pace al Duomo, e alla vita artistica cittadina. Il suo grande studio, ricostruito grazie a una sottoscrizione della cittadinanza e inaugurato dall'imperatore d'Austria, era uno dei luoghi più frequentati e alla moda della città, ricordato da Stendhal e Balzac, affrescato da Hayez e organizzato come un museo. Qui, infatti, Marchesi radunò tutti i modelli in gesso e i bozzetti delle sue sculture, ma anche la ricca collezione di opere d'arte raccolte durante gli anni, comprendente sculture antiche, disegni, incisioni, dipinti e cartoni, soprattutto di artisti a lui contemporanei, come Appiani, Bossi, Hayez, Molteni, Thorvaldsen e Canova. E proprio da questo monumentale luogo nasce il suo lascito: alla sua morte lo scultore donò infatti tutti materiali dello studio alla città di Milano. Primo di una lunga serie, il lascito di Marchesi si pone quindi alle origini delle collezioni artistiche civiche. In occasione delle celebrazioni per il bicentenario della morte di Canova, la mostra prende spunto dal prezioso modello in gesso di Ebe, parte del lascito testamentario di Marchesi, per ricostruire non solo una pagina importante del collezionismo dell'Ottocento lombardo ma anche una figura d'artista di fondamentale importanza per il tardo neoclassicismo milanese.Catalogo Mostra: Officina Libraria Omar Cucciniello è conservatore della Galleria d'Arte Moderna di Milano. Si occupa soprattutto di arte dell'Ottocento e del primo Novecento: in particolare di scultura e dell'ambito lombardo e milanese. Ha curato mostre dedicate a questi temi, tra cui 100 anni. Scultura a Milano 1815-1915 (Officina Libraria, 2017), Boldini. Ritratto di signora (Officina Libraria, 2018), Hayez. Un capolavoro ritrovato (Mets, 2018) e Canova. I volti ideali (Electa, 2019).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

Storia in Podcast
Vi racconto Vladimir Putin

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Apr 6, 2022 18:39


Vladimir Vladimirovič Putin, nato a Leningrado (oggi San Pietroburgo) il 7 ottobre del 1952 è il Presidente della Federazione russa. Formatosi nei servizi segreti sovietici, come primo ministro (1999) e presidente della Repubblica (2000, rieletto per il quarto mandato consecutivo nel 2018) è oggi all'attenzione della comunità internazionale per aver scatenato un aggressione contro l'Ucraina, paese libero e democratico. Per Storiainpodcast, la giornalista Anna Zafesova, racconta la sua vita. La giovinezza, la formazione, il comunismo, l'esperienza da Vice sindaco di San Pietroburgo, la nomina a Primo ministro, la successione a Eltzin nella Presidenza della Repubblica, l'economia, la Cecenia e l'ultima guerra contro l'Ucraina: queste le parti del racconto.Anna Zafesova Giornalista e massima esperta in Italia di Russia e Putin, dopo esperienze con diversi giornali sovietici e italiani, dal 1992 scrive per La Stampa ed è analista politica per Il Foglio e Linkiesta. Fino al 2004 è stata corrispondente del quotidiano torinese a Mosca, dal 2005 vive e lavora in Italia. A lei si devono importanti libri tradotti dal russo, come I cinocefali e ha firmato la postfazione de Nel primo cerchio di Aleksandr Solzenicyn (Voland, 2018). Ha scritto recentemente Navalny contro Putin, il primo saggio sull'oppositore russo e sulla fine del putinismo, edito da Paesi Edizioni. In questo saggio, Putin e Navalny sono i due protagonisti di uno scontro politico – ma anche una battaglia culturale e un conflitto generazionale – che trent'anni dopo la fine dell'Urss potrebbe rappresentare tanto una svolta storica quanto un disastro epocale per la Federazione Russa e il suo leader, sempre più isolato nel suo bunker mentre altri poteri interni cercano di sostituirsi a lui.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

Arte Svelata
Pietro Cavallini

Arte Svelata

Play Episode Listen Later Oct 4, 2021 14:42


Versione audio: Pietro Cavallini fu senza dubbio il più grande pittore romano di epoca gotica. Poco o nulla conosciamo di lui, abbiamo notizie della sua attività solo tra il 1273 e il 1330. Formatosi nell'ambito della cultura bizantina, Cavallini si ricollegò esplicitamente alle fonti tardoantiche, elaborando uno stile capace di coniugare la morbidezza dei tratti […] L'articolo Pietro Cavallini proviene da Arte Svelata.

Polyglot Radio
Serie 2 - Puntata 5 Andonis Ioannou

Polyglot Radio

Play Episode Listen Later Jan 29, 2021 6:38


Formatosi presso la London College Of Fashion in Styling and Photography, conosciamo la sua versatilità e la sua formazione lavorativa piuttosto variegata.Prima Senior Flight Steward per Emirates Airline, poi collaboratore presso il Police Community Support Office, e infine, ancora oggi una lunga esperienza come Market research interviewer.Conosciamolo meglio!

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Polyglot Radio
Serie 2 - Puntata 4 Andonis Ioannou

Polyglot Radio

Play Episode Listen Later Jan 28, 2021 5:58


Formatosi presso la London College Of Fashion in Styling and Photography, conosciamo la sua versatilità e la sua formazione lavorativa piuttosto variegata.Prima Senior Flight Steward per Emirates Airline, poi collaboratore presso il Police Community Support Office, e infine, ancora oggi una lunga esperienza come Market research interviewer.Conosciamolo meglio!

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Polyglot Radio
Serie 2 - Puntata 3 Andonis Ioannou

Polyglot Radio

Play Episode Listen Later Jan 27, 2021 6:34


Formatosi presso la London College Of Fashion in Styling and Photography, conosciamo la sua versatilità e la sua formazione lavorativa piuttosto variegata.Prima Senior Flight Steward per Emirates Airline, poi collaboratore presso il Police Community Support Office, e infine, ancora oggi una lunga esperienza come Market research interviewer.Conosciamolo meglio!

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Polyglot Radio
Serie 2 - Puntata 2 Andonis Ioannou

Polyglot Radio

Play Episode Listen Later Jan 26, 2021 7:35


Formatosi presso la London College Of Fashion in Styling and Photography, conosciamo la sua versatilità e la sua formazione lavorativa piuttosto variegata.Prima Senior Flight Steward per Emirates Airline, poi collaboratore presso il Police Community Support Office, e infine, ancora oggi una lunga esperienza come Market research interviewer.Conosciamolo meglio!

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Polyglot Radio
Serie 2 - Puntata 1 Andonis Ioannou

Polyglot Radio

Play Episode Listen Later Jan 25, 2021 6:26


Formatosi presso la London College Of Fashion in Styling and Photography, conosciamo la sua versatilità e la sua formazione lavorativa piuttosto variegata.Prima Senior Flight Steward per Emirates Airline, poi collaboratore presso il Police Community Support Office, e infine, ancora oggi una lunga esperienza come Market research interviewer.Conosciamolo meglio!

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Arte Svelata
Il giuramento degli Orazi di David

Arte Svelata

Play Episode Listen Later Sep 21, 2020 8:48


Versione audio: Il pittore francese Jacques-Louis David (1748-1825) fu uno dei più autorevoli rappresentanti del Neoclassicismo europeo. Formatosi in patria, nel 1775 ottenne l’ambito Prix de Rome, una sorta di borsa di studio che gli consentì di recarsi a Roma, all’epoca centro culturale ancora molto vivo, per studiare e copiare statue antiche e dipinti moderni. […] L'articolo Il giuramento degli Orazi di David proviene da Arte Svelata.

Border Nights
Border Nights, puntata 254 (Massimo Barbetta-Claudio Tomaello-Lara Pavanetto 12-12-2017)

Border Nights

Play Episode Listen Later Dec 13, 2017 310:41


Nuova puntata alle 22 di Border Nights, in onda come tutti i martedì su Web Radio Network. In questa puntata scandaglieremo i misteri dell'astronomia egizia con Massimo Barbetta ed il mondo archetipico delle fiabe e delle storia con Claudio Tomaello.Inizio di puntata con la notizia selezionata da Federica Francesconi, un nuovo spunto di riflessione che abbraccia poi il nostro modo di rapportarsi con il mondo esterno.I MISTERI DELL'ASTRONOMIA EGIZIAPrimo ospite della serata sarà Massimo Barbetta con cui parleremo dei misteri dell'astronomia egizia.  Medico oculista, è appassionato degli studi classici e delle lingue antiche: latino e greco, e, in forma amatoriale, di ebraico e geroglifico.Da oltre 15 anni è cultore della storia medievale, della cultura e delle leggende dei sumeri, dei babilonesi, degli ebrei, dei greci e dei romani. Collaboratore delle riviste “Mystero”, “Archeo-Misteri” ed “UFO-Notiziario”, è membro del “C.I.R.P.E.T.” (Comitato Interdisciplinare per le Ricerche Proto-storiche e Tradizionali) e partecipa da anni, con personali relazioni, a congressi e conferenze su questi temi. Da più di 12 anni si occupa attivamente di ricerche e approfondimenti sulla cultura dell’Antico Egitto e sull’Archeo-Astronomia, avendo pubblicato le sue ricerche in oltre 40 articoli, in questi e altri campi di indagine, sulla rivista “Archeo-Misteri”. E' autore di "Stargate - Il Cielo degli Egizi” e de "La porta degli dei" uscito per Uno edizioni.IL POTERE DELLE STORIENella seconda parte sarà con noi Claudio Tomaello. Formatosi con Roberto Anglisani in narrazione teatrale e Claudia Giuffra in improvvisazione teatrale, Claudio Tomaello ha iniziato le proprie attività nel 2007 raccontando fiabe agli adulti: attraverso due cicli di tre serate ciascuno ("Le fiabe sono vere" e "Il maschile e il femminile nelle fiabe") mostra che le fiabe parlano di noi, delle nostre dinamiche interne e che il loro linguaggio simbolico offre lampi di intuizione e nasconde scrigni di saggezzae. Finora ha fatto 12 di questi cicli, in diverse città (Vittorio Veneto, Venezia, Valdobbiadene, Salzano, ...) e in diversi luoghi (libreria, scuole, associazioni). Dal 2009, inoltre, scrive brevi racconti che ha narrato: " in spettacoli teatrali accompagnato da uno strumentista ("Il viaggio di ogni eroe" - Valdobbiadene 2009) o da un altro narratore ("Il dialogo è vita vissuta" - Valdobbiadene 2011); " in rievocazioni medioevali di piazza (Lamosano di Chies d'Alpago (BL), 2009, 2010 e 2011); " animando serate in locali e associazioni (Pordenone 2010, Campolomaso (TN) 2010, Venezia 2011); " partecipando a trasmissioni radiofoniche (Radio Gamma 5, 2011 e 2012). Nel 2011 ha scritto il monologo "Nuvole e Miele", che ha portato in scena in diverse occasioni e arrivando finalista al "XIII Festival Internazionale di Narrazione 2012 - Corte Esordienti" di Arzo (Svizzera) e al concorso "Teatri di Sabbia 2012" svoltosi a Sabaudia (LT). Nel 2013, insieme al chitarrista Stefano Bonato, propone gli spettacoli di narrazione musicale "La locanda dei racconti" e "Porto di Terra". Con il monologo "L'intrepido Commissario Soppelsa", un poliziesco simbolico e spirituoso, ha ottenuto la "Segnalazione Speciale della Giuria per il Testo e l'Interpretazione" al concorso nazionale "Schegge d'autore 2013" al Teatro Tordinona di Roma.Stefania intervista la storica e scrittrice Lara Pavanetto ci parla del suo nuovo libro di prossima uscita, incentrato sulla figura poco conosciuta di Federico Gualdi, un alchimista ed esoterista tedesco che soggiornò a Venezia nella seconda metà del Seicento e creò attorno a sé un gruppo rosacrociano di cui fecero parte diversi personaggi in vista dell'epoca. Una vicenda in cui si intrecciano esoterismo, magia rituale, Rosacroce, potere politico e spionaggio. Completeranno la puntata la ruota libera con Paolo Franceschetti, l'angolo di Barbara Marchand e la scheda del Maestro di Dietrologia.http://www.bordernights.itredazione@bordernights.itIn diretta su Web Radio Network ogni martedì alle 22

Border Nights
Border Nights, puntata 254 (Massimo Barbetta-Claudio Tomaello-Lara Pavanetto 12-12-2017)

Border Nights

Play Episode Listen Later Dec 13, 2017 310:41


Nuova puntata alle 22 di Border Nights, in onda come tutti i martedì su Web Radio Network. In questa puntata scandaglieremo i misteri dell'astronomia egizia con Massimo Barbetta ed il mondo archetipico delle fiabe e delle storia con Claudio Tomaello.Inizio di puntata con la notizia selezionata da Federica Francesconi, un nuovo spunto di riflessione che abbraccia poi il nostro modo di rapportarsi con il mondo esterno.I MISTERI DELL'ASTRONOMIA EGIZIAPrimo ospite della serata sarà Massimo Barbetta con cui parleremo dei misteri dell'astronomia egizia.  Medico oculista, è appassionato degli studi classici e delle lingue antiche: latino e greco, e, in forma amatoriale, di ebraico e geroglifico.Da oltre 15 anni è cultore della storia medievale, della cultura e delle leggende dei sumeri, dei babilonesi, degli ebrei, dei greci e dei romani. Collaboratore delle riviste “Mystero”, “Archeo-Misteri” ed “UFO-Notiziario”, è membro del “C.I.R.P.E.T.” (Comitato Interdisciplinare per le Ricerche Proto-storiche e Tradizionali) e partecipa da anni, con personali relazioni, a congressi e conferenze su questi temi. Da più di 12 anni si occupa attivamente di ricerche e approfondimenti sulla cultura dell’Antico Egitto e sull’Archeo-Astronomia, avendo pubblicato le sue ricerche in oltre 40 articoli, in questi e altri campi di indagine, sulla rivista “Archeo-Misteri”. E' autore di "Stargate - Il Cielo degli Egizi” e de "La porta degli dei" uscito per Uno edizioni.IL POTERE DELLE STORIENella seconda parte sarà con noi Claudio Tomaello. Formatosi con Roberto Anglisani in narrazione teatrale e Claudia Giuffra in improvvisazione teatrale, Claudio Tomaello ha iniziato le proprie attività nel 2007 raccontando fiabe agli adulti: attraverso due cicli di tre serate ciascuno ("Le fiabe sono vere" e "Il maschile e il femminile nelle fiabe") mostra che le fiabe parlano di noi, delle nostre dinamiche interne e che il loro linguaggio simbolico offre lampi di intuizione e nasconde scrigni di saggezzae. Finora ha fatto 12 di questi cicli, in diverse città (Vittorio Veneto, Venezia, Valdobbiadene, Salzano, ...) e in diversi luoghi (libreria, scuole, associazioni). Dal 2009, inoltre, scrive brevi racconti che ha narrato: " in spettacoli teatrali accompagnato da uno strumentista ("Il viaggio di ogni eroe" - Valdobbiadene 2009) o da un altro narratore ("Il dialogo è vita vissuta" - Valdobbiadene 2011); " in rievocazioni medioevali di piazza (Lamosano di Chies d'Alpago (BL), 2009, 2010 e 2011); " animando serate in locali e associazioni (Pordenone 2010, Campolomaso (TN) 2010, Venezia 2011); " partecipando a trasmissioni radiofoniche (Radio Gamma 5, 2011 e 2012). Nel 2011 ha scritto il monologo "Nuvole e Miele", che ha portato in scena in diverse occasioni e arrivando finalista al "XIII Festival Internazionale di Narrazione 2012 - Corte Esordienti" di Arzo (Svizzera) e al concorso "Teatri di Sabbia 2012" svoltosi a Sabaudia (LT). Nel 2013, insieme al chitarrista Stefano Bonato, propone gli spettacoli di narrazione musicale "La locanda dei racconti" e "Porto di Terra". Con il monologo "L'intrepido Commissario Soppelsa", un poliziesco simbolico e spirituoso, ha ottenuto la "Segnalazione Speciale della Giuria per il Testo e l'Interpretazione" al concorso nazionale "Schegge d'autore 2013" al Teatro Tordinona di Roma.Stefania intervista la storica e scrittrice Lara Pavanetto ci parla del suo nuovo libro di prossima uscita, incentrato sulla figura poco conosciuta di Federico Gualdi, un alchimista ed esoterista tedesco che soggiornò a Venezia nella seconda metà del Seicento e creò attorno a sé un gruppo rosacrociano di cui fecero parte diversi personaggi in vista dell'epoca. Una vicenda in cui si intrecciano esoterismo, magia rituale, Rosacroce, potere politico e spionaggio. Completeranno la puntata la ruota libera con Paolo Franceschetti, l'angolo di Barbara Marchand e la scheda del Maestro di Dietrologia.http://www.bordernights.itredazione@bordernights.itIn diretta su Web Radio Network ogni martedì alle 22

Border Nights
Border Nights, puntata 249 (Antonio Valmaggia-Rosario Muto 7-11-2017)

Border Nights

Play Episode Listen Later Nov 8, 2017 250:51


L'ipnosi regressiva con Antonio Malvaggia, i pericoli dei metalli con Rosario Muto. Questi gli argomenti principali della nuova puntata di Border Nights in onda alle 22 su Web Radio Network come tutti i martedì.,Primo ospite della serata Antonio Valmaggia, ipnologo e studioso di fenomeni paranormali, é il presidente di Past Life Regression School - Italia, la prima Scuola italiana che forma ipnologi professionisti della regressione alle vite precedenti; conduce sedute individuali di regressione e dirige in Italia il Master in ipnosi regressiva alle Vite precedenti.  Formatosi in Europa e negli Stati Uniti, anima da oltre 25 anni corsi sulla conoscenza interiore e la realizzazione di sé. Ha percorso in India numerose vie per il risveglio e l’autorealizzazione.  Antonio Valmaggia, esperto degli stati non ordinari di coscienza indotti dalla trance ipnotica, ha approfondito lo studio dell'ipnosi regressiva alle vite passate di Brian Weiss, Raymond Moody, Ian Stevenson e Ruldolf Steiner.  Consulente di ipnosi regressiva per case di produzione cinematografiche e radiotelevisive.Nella seconda parte sarà con noi Rosario Muto autore tra le altre opere di "Malati di metalli" , una quintessenza di informazioni sul tema di possibili interferenze, patologie in campo sanitario e non, nonché di possibili soluzioni a tutela e prevenzione della propria salute. Un supporto trasparente e consapevole in tutti gli ambiti, il sanitario, quello tecnico artigianale, giurisprudenziale, formativo universitario ma soprattutto un supporto per il comune fruitore di prestazioni ove si prevede l'uso di materiali metallici e di materiali di ultima generazione. Per cui una valutazione di come i metalli interferiscono con la nostra salute per cui fonte delle nostre patologie. Una quintessenza di informazioni a confronto ove la menzogna non può più controbattere.A completare la puntata l'angolo di Barbara Marchand, la ruota libera con Paolo Franceschetti e la scheda del Maestro di Dietrologia. Per intervenire: redazione@bordernights.it

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
9: Cosmè Tura - Gli inizi della scuola ferrarese del Rinascimento

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte

Play Episode Listen Later Sep 26, 2014 32:14


Nel Quattrocento, la città di Ferrara conobbe un periodo di grande splendore, che favorì la nascita di una scuola artistica locale: Cosmè Tura ne è considerato il fondatore, nonché forse il maggior rappresentante. Formatosi in un contesto di altissimo livello, soggiornò probabilmente nella vicina Padova guardando ad Andrea Mantegna, a Donatello, a Francesco Squarcione. Ne risultò quindi uno stile molto duro, caratterizzato da un segno nervoso, da intenso espressionismo e da un decorativismo fantasioso, estroso e sovrabbondante: un'arte quindi non per tutti, ma di sicuro estremamente moderna e originale. L'arte di Cosmè Tura fu fondamentale per gli sviluppi successivi della scuola ferrarese in quanto tutti gli artisti più giovani si misurarono con lui, e fece sentire la sua eco fino al Novecento. Sono pochi però i capolavori di Cosmè Tura che si conservano: con Ilaria e Federico scopriamo quelli più belli.

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9: Cosmè Tura - Gli inizi della scuola ferrarese del Rinascimento

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Play Episode Listen Later Sep 26, 2014 32:14


Nel Quattrocento, la città di Ferrara conobbe un periodo di grande splendore, che favorì la nascita di una scuola artistica locale: Cosmè Tura ne è considerato il fondatore, nonché forse il maggior rappresentante. Formatosi in un contesto di altissimo livello, soggiornò probabilmente nella vicina Padova guardando ad Andrea Mantegna, a Donatello, a Francesco Squarcione. Ne risultò quindi uno stile molto duro, caratterizzato da un segno nervoso, da intenso espressionismo e da un decorativismo fantasioso, estroso e sovrabbondante: un'arte quindi non per tutti, ma di sicuro estremamente moderna e originale. L'arte di Cosmè Tura fu fondamentale per gli sviluppi successivi della scuola ferrarese in quanto tutti gli artisti più giovani si misurarono con lui, e fece sentire la sua eco fino al Novecento. Sono pochi però i capolavori di Cosmè Tura che si conservano: con Ilaria e Federico scopriamo quelli più belli.

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
8: Paolo Veronese - L'illusione della realtà

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte

Play Episode Listen Later Sep 18, 2014 35:24


La città di Verona, quest'anno, ha dedicato una grande e importante mostra a quello che forse è il miglior artista a cui abbia dato i natali: Paolo Caliari, meglio noto come il Veronese. Formatosi nella città natale sotto Antonio Badile e Giovan Francesco Caroto, ma guardando con curiosità e interesse a diverse fonti (ricordiamo, su tutti, Giulio Romano e il Parmigianino), ben presto il giovane Paolo arrivò a Venezia dove guardò all'arte di Tiziano, ma dove riuscì anche a ritagliarsi un notevole spazio nel giro delle committenze illustri, tanto da contendersi con il Tintoretto, poco più avanti, la reputazione di artista più richiesto di Venezia. Le sue atmosfere fastose e solenni ma anche festose e liete precorsero l'arte del Settecento, le sue teorie sui colori complementari hanno influenzato anche l'arte contemporanea. Con Ilaria e Federico scopriamo l'arte di Paolo Veronese attraverso una selezione di grandi capolavori presenti alla mostra di Verona!

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8: Paolo Veronese - L'illusione della realtà

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Play Episode Listen Later Sep 18, 2014 35:24


La città di Verona, quest'anno, ha dedicato una grande e importante mostra a quello che forse è il miglior artista a cui abbia dato i natali: Paolo Caliari, meglio noto come il Veronese. Formatosi nella città natale sotto Antonio Badile e Giovan Francesco Caroto, ma guardando con curiosità e interesse a diverse fonti (ricordiamo, su tutti, Giulio Romano e il Parmigianino), ben presto il giovane Paolo arrivò a Venezia dove guardò all'arte di Tiziano, ma dove riuscì anche a ritagliarsi un notevole spazio nel giro delle committenze illustri, tanto da contendersi con il Tintoretto, poco più avanti, la reputazione di artista più richiesto di Venezia. Le sue atmosfere fastose e solenni ma anche festose e liete precorsero l'arte del Settecento, le sue teorie sui colori complementari hanno influenzato anche l'arte contemporanea. Con Ilaria e Federico scopriamo l'arte di Paolo Veronese attraverso una selezione di grandi capolavori presenti alla mostra di Verona!

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
11: Perugino (Pietro Vannucci) - Le cose della maniera sua furono tenute in pregio grandissimo

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte

Play Episode Listen Later Jul 19, 2013 32:53


"Le cose della maniera sua furono tenute in pregio grandissimo": una frase di Giorgio Vasari che aiuta a comprendere come fosse considerata, al suo tempo, l'arte di Pietro Vannucci, detto il Perugino, originario di Città della Pieve (vicino Perugia) e massimo esponente del Rinascimento umbro. Formatosi tra Perugia e Firenze (fu alla bottega del Verrocchio), conobbe una vita di successi: partecipò ai lavori della Cappella Sistina a Roma, lavorò a lungo a Firenze per diversi committenti, insieme al Pinturicchio monopolizzò la scena artistica della Perugia del tempo grazie al suo stile delicato, lirico, aggraziato ed armonioso che sapeva essere adatto a ogni tipo di commissione. Solenne nei dipinti ufficiali, devoto nelle opere religiose (lui che, secondo Vasari, fu "persona di assai poca religione"), colto e abile nel ritratto, il Perugino è uno dei più grandi artisti del nostro Rinascimento, e Ilaria e Federico in questa puntata ci conducono alla scoperta di alcuni dei suoi maggiori capolavori.

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11: Perugino (Pietro Vannucci) - Le cose della maniera sua furono tenute in pregio grandissimo

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Play Episode Listen Later Jul 19, 2013 32:53


"Le cose della maniera sua furono tenute in pregio grandissimo": una frase di Giorgio Vasari che aiuta a comprendere come fosse considerata, al suo tempo, l'arte di Pietro Vannucci, detto il Perugino, originario di Città della Pieve (vicino Perugia) e massimo esponente del Rinascimento umbro. Formatosi tra Perugia e Firenze (fu alla bottega del Verrocchio), conobbe una vita di successi: partecipò ai lavori della Cappella Sistina a Roma, lavorò a lungo a Firenze per diversi committenti, insieme al Pinturicchio monopolizzò la scena artistica della Perugia del tempo grazie al suo stile delicato, lirico, aggraziato ed armonioso che sapeva essere adatto a ogni tipo di commissione. Solenne nei dipinti ufficiali, devoto nelle opere religiose (lui che, secondo Vasari, fu "persona di assai poca religione"), colto e abile nel ritratto, il Perugino è uno dei più grandi artisti del nostro Rinascimento, e Ilaria e Federico in questa puntata ci conducono alla scoperta di alcuni dei suoi maggiori capolavori.

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
3: Pinturicchio - Gli splendidi affreschi di un protagonista del Rinascimento umbro

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte

Play Episode Listen Later Apr 8, 2013 30:33


Bernardino di Betto, detto il Pinturicchio, è stato un grande protagonista del Rinascimento umbro, attivo non solo nella regione in cui nacque (per l'esattezza, il pittore vide la luce a Perugia attorno al 1454), ma anche in diverse città dell'Italia centrale. Fu soprattutto un grande pittore di affreschi, dotato di una fantasia fuori dal comune e di uno spiccato gusto decorativo che si evince da ogni suo capolavoro. Formatosi sul solco dell'arte del Perugino, studiò artisti come Piero della Francesca e il Verrocchio e fu molto affascinato dall'arte antica. Ha lasciato splendidi affreschi a Roma (Appartamento Borgia, Santa Maria in Aracoeli, Santa Maria del Popolo), a Siena (la Libreria Piccolomini) e ovviamente in Umbria (la cappella Baglioni di Spello), ma questi non sono che alcuni dei suoi lavori più importanti. Nella puntata, con Ilaria e Federico scopriremo questi e anche altri capolavori del Pinturicchio!

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3: Pinturicchio - Gli splendidi affreschi di un protagonista del Rinascimento umbro

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Play Episode Listen Later Apr 8, 2013 30:33


Bernardino di Betto, detto il Pinturicchio, è stato un grande protagonista del Rinascimento umbro, attivo non solo nella regione in cui nacque (per l'esattezza, il pittore vide la luce a Perugia attorno al 1454), ma anche in diverse città dell'Italia centrale. Fu soprattutto un grande pittore di affreschi, dotato di una fantasia fuori dal comune e di uno spiccato gusto decorativo che si evince da ogni suo capolavoro. Formatosi sul solco dell'arte del Perugino, studiò artisti come Piero della Francesca e il Verrocchio e fu molto affascinato dall'arte antica. Ha lasciato splendidi affreschi a Roma (Appartamento Borgia, Santa Maria in Aracoeli, Santa Maria del Popolo), a Siena (la Libreria Piccolomini) e ovviamente in Umbria (la cappella Baglioni di Spello), ma questi non sono che alcuni dei suoi lavori più importanti. Nella puntata, con Ilaria e Federico scopriremo questi e anche altri capolavori del Pinturicchio!

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
8: Luca Giordano - Protagonista dell'arte barocca da Napoli nel mondo

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte

Play Episode Listen Later Jun 11, 2012 30:55


Grande protagonista dell'arte barocca europea nonché uno dei pittori più prolifici di tutti i tempi: si potrebbe definire così in poche parole Luca Giordano, artista nato a Napoli nel 1634. Formatosi nell'ambito del caravaggismo napoletano, alla bottega di José de Ribera, compì il suo esordio eseguendo dipinti simili a quelli del maestro ma soggetti anche all'influenza di Mattia Preti. Entrò poi in contatto con l'arte dei pittori veneti ma anche con l'arte di Pietro da Cortona: quest'ultimo fu decisivo nel dare una svolta spiccatamente barocca all'arte di Luca Giordano. Il suo stile si contraddistinse per magniloquenza, delicatezza e soprattutto una rapidità tale da permettergli di eseguire una quantità incredibile di opere (sono centinaia). E sul finire della carriera fu anche chiamato in Spagna per diventare pittore di corte. Impensabile in una puntata fare un panorama completo, ma Ilaria e Federico oggi cercheranno di fornire qualche chiave di lettura per comprendere la sua arte!

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8: Luca Giordano - Protagonista dell'arte barocca da Napoli nel mondo

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Play Episode Listen Later Jun 11, 2012 30:55


Grande protagonista dell'arte barocca europea nonché uno dei pittori più prolifici di tutti i tempi: si potrebbe definire così in poche parole Luca Giordano, artista nato a Napoli nel 1634. Formatosi nell'ambito del caravaggismo napoletano, alla bottega di José de Ribera, compì il suo esordio eseguendo dipinti simili a quelli del maestro ma soggetti anche all'influenza di Mattia Preti. Entrò poi in contatto con l'arte dei pittori veneti ma anche con l'arte di Pietro da Cortona: quest'ultimo fu decisivo nel dare una svolta spiccatamente barocca all'arte di Luca Giordano. Il suo stile si contraddistinse per magniloquenza, delicatezza e soprattutto una rapidità tale da permettergli di eseguire una quantità incredibile di opere (sono centinaia). E sul finire della carriera fu anche chiamato in Spagna per diventare pittore di corte. Impensabile in una puntata fare un panorama completo, ma Ilaria e Federico oggi cercheranno di fornire qualche chiave di lettura per comprendere la sua arte!

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
5: Sebastiano del Piombo - "Pittor miracoloso" da Venezia a Roma

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte

Play Episode Listen Later Apr 30, 2012 30:24


Scrivendo a Federico II Gonzaga, Pietro Aretino chiamò "pittor miracoloso" il veneziano Sebastiano Luciani, noto a partire dal 1531 come Sebastiano del Piombo in quanto ricevette dal papa Clemente VII l'incarico di piombatore pontificio (una sorta di segretario di Stato). Formatosi a Venezia sulle orme del Giorgione, Sebastiano fu notato nella città natale dal ricco banchiere Agostino Chigi che lo volle a Roma e nella capitale dello Stato Pontificio lo mise subito a competizione con Raffaello nella Villa Farnesina: una rivalità, quella con l'urbinate, destinata a diventare una delle più appassionanti delle storie dell'arte. Amico di Michelangelo, considerato al suo tempo al pari di Raffaello e Tiziano, oggi forse la sua fama è un po' diminuita ma questo non impedisce agli appassionati d'arte di apprezzare pienamente i grandi capolavori di un grande artista che ha saputo coniugare le dolci atmosfere venete al potente michelangiolismo.

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5: Sebastiano del Piombo - "Pittor miracoloso" da Venezia a Roma

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Play Episode Listen Later Apr 30, 2012 30:24


Scrivendo a Federico II Gonzaga, Pietro Aretino chiamò "pittor miracoloso" il veneziano Sebastiano Luciani, noto a partire dal 1531 come Sebastiano del Piombo in quanto ricevette dal papa Clemente VII l'incarico di piombatore pontificio (una sorta di segretario di Stato). Formatosi a Venezia sulle orme del Giorgione, Sebastiano fu notato nella città natale dal ricco banchiere Agostino Chigi che lo volle a Roma e nella capitale dello Stato Pontificio lo mise subito a competizione con Raffaello nella Villa Farnesina: una rivalità, quella con l'urbinate, destinata a diventare una delle più appassionanti delle storie dell'arte. Amico di Michelangelo, considerato al suo tempo al pari di Raffaello e Tiziano, oggi forse la sua fama è un po' diminuita ma questo non impedisce agli appassionati d'arte di apprezzare pienamente i grandi capolavori di un grande artista che ha saputo coniugare le dolci atmosfere venete al potente michelangiolismo.

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
14: Desiderio da Settignano - Il più delicato interprete del Rinascimento

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte

Play Episode Listen Later Aug 23, 2011 27:21


Tra tutti gli scultori che operarono durante il Rinascimento, Desiderio da Settignano fu il più delicato di tutti: le sue opere sono dense di dolcezza, di lirismo, di raffinatezza, di grazia. Genio molto precoce, a poco più di vent'anni era già un artista autonomo e affermato, e si specializzò soprattutto nei ritratti: meravigliosi e unici sono le sue opere che ritraggono bambini e ragazzine. Ma Desiderio seppe anche essere artista ufficiale e portò la sua delicatezza anche nei monumenti che importanti personalità dell'epoca gli commissionavano. Formatosi osservando gli esiti dell'arte di Donatello, addolcì notevolmente lo stile del grande scultore e continuò le sue ricerche sulla tecnica dello stiacciato, di cui fu uno dei più grandi interpreti. Un genio precoce che scomparve a poco più di trent'anni di età: chissà quanti altri capolavori avrebbe potuto regalarci altrimenti. Scopriamo la sua arte con Ilaria e Federico!

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14: Desiderio da Settignano - Il più delicato interprete del Rinascimento

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Play Episode Listen Later Aug 23, 2011 27:21


Tra tutti gli scultori che operarono durante il Rinascimento, Desiderio da Settignano fu il più delicato di tutti: le sue opere sono dense di dolcezza, di lirismo, di raffinatezza, di grazia. Genio molto precoce, a poco più di vent'anni era già un artista autonomo e affermato, e si specializzò soprattutto nei ritratti: meravigliosi e unici sono le sue opere che ritraggono bambini e ragazzine. Ma Desiderio seppe anche essere artista ufficiale e portò la sua delicatezza anche nei monumenti che importanti personalità dell'epoca gli commissionavano. Formatosi osservando gli esiti dell'arte di Donatello, addolcì notevolmente lo stile del grande scultore e continuò le sue ricerche sulla tecnica dello stiacciato, di cui fu uno dei più grandi interpreti. Un genio precoce che scomparve a poco più di trent'anni di età: chissà quanti altri capolavori avrebbe potuto regalarci altrimenti. Scopriamo la sua arte con Ilaria e Federico!

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
19: Giulio Romano - Gli esordi del Manierismo, da Roma a Mantova

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte

Play Episode Listen Later Sep 24, 2010 29:15


Giulio Romano è il protagonista della diciannovesima puntata del podcast: l'artista, che in realtà si chiamava Giulio Pippi e prese il soprannome dalla sua città natale, fu tra gli iniziatori dell'arte manierista. Formatosi presso la bottega di Raffaello, di cui divenne poi il principale collaboratore, alla scomparsa del maestro ne ereditò gli incarichi e poi, nel 1524, si trasferì a Mantova per lavorare alla corte di Federico II Gonzaga. È proprio a Mantova che Giulio Romano ha lasciato i suoi più grandi capolavori, a cominciare dalle decorazioni di Palazzo Te. Scopriamo la sua arte e le sue opere più belle con Ilaria e Federico!

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19: Giulio Romano - Gli esordi del Manierismo, da Roma a Mantova

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Play Episode Listen Later Sep 24, 2010 29:15


Giulio Romano è il protagonista della diciannovesima puntata del podcast: l'artista, che in realtà si chiamava Giulio Pippi e prese il soprannome dalla sua città natale, fu tra gli iniziatori dell'arte manierista. Formatosi presso la bottega di Raffaello, di cui divenne poi il principale collaboratore, alla scomparsa del maestro ne ereditò gli incarichi e poi, nel 1524, si trasferì a Mantova per lavorare alla corte di Federico II Gonzaga. È proprio a Mantova che Giulio Romano ha lasciato i suoi più grandi capolavori, a cominciare dalle decorazioni di Palazzo Te. Scopriamo la sua arte e le sue opere più belle con Ilaria e Federico!

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
15: Tintoretto - Luce, movimento, drammaticità

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte

Play Episode Listen Later Jul 30, 2010 29:27


La quindicesima puntata è dedicata a uno dei più grandi artisti del Cinquecento: Jacopo Comin, noto ai più come il "Tintoretto", soprannome che gli deriva dall'attività del padre, che di mestiere faceva il tintore di panni. Formatosi seguendo gli esempi di Tiziano e dei manieristi toscani attivi a Venezia, il Tintoretto propose ai suoi contemporanei una pittura molto innovativa, che aveva negli effetti luministici e nell'accentuata inquietudine i motivi della sua originalità. Celebri sono i suoi enormi teleri, che il pittore terminava in tempi rapidissimi, spesso suscitando anche le invide dei suoi colleghi. Un artista che si cimentò in quasi tutti i generi della pittura: Ilaria e Federico ci propongono oggi una bella selezione delle sue opere più note.

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15: Tintoretto - Luce, movimento, drammaticità

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Play Episode Listen Later Jul 30, 2010 29:27


La quindicesima puntata è dedicata a uno dei più grandi artisti del Cinquecento: Jacopo Comin, noto ai più come il "Tintoretto", soprannome che gli deriva dall'attività del padre, che di mestiere faceva il tintore di panni. Formatosi seguendo gli esempi di Tiziano e dei manieristi toscani attivi a Venezia, il Tintoretto propose ai suoi contemporanei una pittura molto innovativa, che aveva negli effetti luministici e nell'accentuata inquietudine i motivi della sua originalità. Celebri sono i suoi enormi teleri, che il pittore terminava in tempi rapidissimi, spesso suscitando anche le invide dei suoi colleghi. Un artista che si cimentò in quasi tutti i generi della pittura: Ilaria e Federico ci propongono oggi una bella selezione delle sue opere più note.

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
15: Pontormo - Pittore "malinconico e soletario"

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte

Play Episode Listen Later Oct 28, 2009 23:59


Malinconico e solitario ma anche nevrotico, inquieto, indipendente: sono soltanto alcuni degli aggettivi che nel corso degli anni la critica ha attribuito a Jacopo Carucci, meglio noto come il "Pontormo", uno dei più grandi pittori della storia dell'arte. Il soprannome gli deriva dalla frazione di Empoli (Pontorme) nella quale nacque nel 1494. Formatosi presso i più grandi artisti del tempo, il Pontormo propose ai suoi contemporanei una pittura controcorrente e straniata, antitetica rispetto all'arte rinascimentale, ma allo stesso tempo libera e moderna. Con la quindicesima puntata del podcast Ilaria e Federico ci conducono attraverso i capolavori di uno dei geni del manierismo.

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15: Pontormo - Pittore "malinconico e soletario"

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte

Play Episode Listen Later Oct 28, 2009 23:59


Malinconico e solitario ma anche nevrotico, inquieto, indipendente: sono soltanto alcuni degli aggettivi che nel corso degli anni la critica ha attribuito a Jacopo Carucci, meglio noto come il "Pontormo", uno dei più grandi pittori della storia dell'arte. Il soprannome gli deriva dalla frazione di Empoli (Pontorme) nella quale nacque nel 1494. Formatosi presso i più grandi artisti del tempo, il Pontormo propose ai suoi contemporanei una pittura controcorrente e straniata, antitetica rispetto all'arte rinascimentale, ma allo stesso tempo libera e moderna. Con la quindicesima puntata del podcast Ilaria e Federico ci conducono attraverso i capolavori di uno dei geni del manierismo.

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte

Guido Reni è il grande protagonista dell'ottava puntata del podcast ma è soprattutto il grande protagonista del Seicento bolognese: maggiore esponente, insieme ai Carracci, del classicismo secentesco, fu chiamato dai suoi contemporanei "il nuovo Raffaello" per la limpidezza, la bellezza e la purezza ideale delle sue opere. Formatosi in ambito tardo-manierista, volle subito liberarsi dagli schemi appresi nella bottega di Denijs Calvaert per raggiungere un linguaggio cristallino fatto di grazia, nobiltà e pura bellezza, che lo rese uno degli artisti più apprezzati di sempre.

Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte

Guido Reni è il grande protagonista dell'ottava puntata del podcast ma è soprattutto il grande protagonista del Seicento bolognese: maggiore esponente, insieme ai Carracci, del classicismo secentesco, fu chiamato dai suoi contemporanei "il nuovo Raffaello" per la limpidezza, la bellezza e la purezza ideale delle sue opere. Formatosi in ambito tardo-manierista, volle subito liberarsi dagli schemi appresi nella bottega di Denijs Calvaert per raggiungere un linguaggio cristallino fatto di grazia, nobiltà e pura bellezza, che lo rese uno degli artisti più apprezzati di sempre.