Podcasts about stato sergio mattarella

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Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Il Corsivo di Martedì 25 Marzo 2025

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Mar 25, 2025 2:19


Il monito di Mattarella: l'Europa creata da statisti coraggiosi. L'Europa? Messa insieme da statisti coraggiosi. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella non nomina la premier Giorgia Meloni, neppure i membri della maggioranza che hanno citato, a sproposito, il manifesto di Ventotene scritto da Altiero Spinelli e Eugenio Rossi insieme a Ernesto Colorni, ma delinea chi per primo ha avuto l'idea di Europa. Secondo Mattarella, bisogna riflettere sul contesto in cui si muoveva l'idea europea in quegli anni. “Nel 1945 – sottolinea Mattarella – l'Italia usciva da una guerra devastante. Vi erano state brutali dittature e l'abisso dell'olocausto”. E proprio in questo periodo di tragedie, di disperazioni ci sono stati alcuni statisti lungimiranti che cercarono di capovolgere la situazione con una rivoluzione di pensiero: mettere insieme il futuro dell'Europa. L'Europa si deve aggiornare. Il Presidente della Repubblica Mattarella tiene a precisare che si tratta di un modello imitato nel mondo e dimostra quanto sia stata un'esperienza di successo, anche se ha lacune da colmare come processi decisionali più veloci. Quindi per Mattarella servono risposte veloci e tempestive, perché l'Europa ha bisogno di aggiornarsi. Il Capo dello Stato ricorda anche che quello della nascita dell'Ue è stato un grande fenomeno storico a cui si è aggiunto l'Euro, uno strumento senza il quale i Paesi europei sarebbero stati travolti dalla crisi finanziaria. La moneta comune li ha protetti, ma ora con i dazi di Trump avverrebbe la stessa cosa? Per Mattarella, i mercati aperti corrispondono alla pace e ai nostri interessi vitali di esportazione. I mercati contrapposti mettono in pericolo la fiducia tra i Paesi e la collaborazione internazionale, mentre mercati aperti con commerci comuni creano rapporti di fiducia, di conoscenza, una tessitura di collaborazione che garantisce la pace. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

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Gaeta nuovo Pg Cassazione, Mattarella "Sarà guida salda"

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Play Episode Listen Later Feb 26, 2025 2:27


ROMA (ITALPRESS) - Il Consiglio Superiore della Magistratura, che si è riunito oggi sotto la presidenza del capo dello Stato Sergio Mattarella, ha nominato Pietro Gaeta nuovo Procuratore Generale della Corte di Cassazione. Succede a Luigi Salvato, che lascerà l'incarico il 10 marzo per raggiunti limiti di età."Vorrei rivolgere le mie congratulazioni al dottor Pietro Gaeta. Va espresso altresì apprezzamento nei confronti degli altri partecipanti alla procedura selettiva, tutti di riconosciuto valore", ha detto Mattarella al termine dei lavori."Le qualità professionali del dottor Gaeta, note e indiscusse, gli consentiranno certamente di assicurare guida salda alla Procura generale della Cassazione, all'interno della quale rappresenta già punto di riferimento. Al dottor Gaeta rivolgo gli auguri di buon lavoro - ha proseguito il capo dello Stato -. Desidero esprimere anch'io, come è emerso costantemente durante la discussione, un sentito ringraziamento al procuratore Salvato, anche a nome di tutti i consiglieri, per il servizio esemplare prestato nell'arco della sua lunga opera in magistratura, in particolare per l'attività svolta nella veste attuale. Ha ricoperto questo incarico, impegnativo e delicato, con grande competenza e con preziosa disponibilità al dialogo dimostrando costantemente imparzialità di valutazione, equilibrio, autonomia in tutti gli ambiti di competenza".sat/gtr(Fonte video: Quirinale)

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Cga Sicilia, Presidente "Anomalo aumento del contenzioso nel 2024"

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Play Episode Listen Later Feb 7, 2025 1:33


PALERMO (ITALPRESS) - "Un anomalo aumento del contenzioso nel 2024 rispetto a quello del 2023, che era invece rimasto grosso modo in linea con quello degli anni precedenti". Ad evidenziarlo, nella sua relazione per la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, è il presidente Ermanno de Francisco. "Si è passati - spiega - dai 1.250 ricorsi pervenuti nel 2023, dato che è coerente con le sopravvenienze dell''ultimo decennio che vanno dalle 996 del 2018 alle 1.344 del 2021, ai 1.496 ricorsi del 2024, con un incremento del 20%. Nonostante ciò, grazie anche alla nostra specialità di sezione peculiare per cui abbiamo, o almeno dovremmo avere, una dotazione organica arricchita da ben 9 componenti di designazione regionale, di cui 4 nella Sezione giurisdizionale, siamo finora riusciti a rispettare i tempi processuali richiesti dalla Cedu, avendo fissato per tutti i ricorsi l'udienza di merito entro un biennio dal deposito. ed è ciò che stiamo facendo anche nel 2025, fissando entro quest'anno l'udienza di merito per tutti ii ricorsi depositati entro il 2023 e proveremo a proseguire analogamente per quelli depositati nel 2024, se ci sarà consentito dall'esplosione del contenzioso in entrata riscontrata in tale anno e dall'incompleta copertura dell'organico per la parte di pertinenza regionale". xd6/vbo/gtr

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Cga Sicilia, Presidente "Anomalo aumento del contenzioso nel 2024"

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Play Episode Listen Later Feb 7, 2025 1:33


PALERMO (ITALPRESS) - "Un anomalo aumento del contenzioso nel 2024 rispetto a quello del 2023, che era invece rimasto grosso modo in linea con quello degli anni precedenti". Ad evidenziarlo, nella sua relazione per la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, è il presidente Ermanno de Francisco. "Si è passati - spiega - dai 1.250 ricorsi pervenuti nel 2023, dato che è coerente con le sopravvenienze dell''ultimo decennio che vanno dalle 996 del 2018 alle 1.344 del 2021, ai 1.496 ricorsi del 2024, con un incremento del 20%. Nonostante ciò, grazie anche alla nostra specialità di sezione peculiare per cui abbiamo, o almeno dovremmo avere, una dotazione organica arricchita da ben 9 componenti di designazione regionale, di cui 4 nella Sezione giurisdizionale, siamo finora riusciti a rispettare i tempi processuali richiesti dalla Cedu, avendo fissato per tutti i ricorsi l'udienza di merito entro un biennio dal deposito. ed è ciò che stiamo facendo anche nel 2025, fissando entro quest'anno l'udienza di merito per tutti ii ricorsi depositati entro il 2023 e proveremo a proseguire analogamente per quelli depositati nel 2024, se ci sarà consentito dall'esplosione del contenzioso in entrata riscontrata in tale anno e dall'incompleta copertura dell'organico per la parte di pertinenza regionale". xd6/vbo/gtr

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
La giornata della memoria non condivisa | 28/01/2025 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jan 28, 2025 2:29


La giornata della memoria non condivisa. Ha ragione la senatrice Liliana Segre quando si chiede se il suo ricordo etico, morale, storico e umano dell'esperienza nei campi di sterminio sarà raccolto da altri quando lei non ci sarà più, oppure resterà solo qualche riga nei libri di Storia. Ad uno ad uno se ne stanno andando gli ultimi testimoni dell'Olocausto contro ebrei, deportati politici, militari, minoranze. Hanno passato gran parte della loro vita a raccontare. Alcuni di loro li ho accompagnati nelle scuole di tutta Italia. Così fragili, ma altrettanto forti, pronti a narrare ciò che hanno visto: il freddo, i viaggi nei carri bestiame, l'arrivo nei campi, la selezione, i capannoni putridi, il cibo fetido, le torture, le camere a gas. La forza della loro resistenza civile dovrebbe essere un esempio che vale per tutti. Invece nel mondo occidentale crescono e si affermano gruppi che si ispirano direttamente al nazismo e al fascismo. Odio, negazionismo, riscrittura della Storia sono i tratti che contrassegnano questo periodo. La risposta delle nostre Istituzioni. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella si reca ad Auschwitz nella giornata della memoria. Ed è una scelta di campo, simbolica. La premier Giorgia Meloni sostiene che la Shoah è abominio nazista con la complicità del fascismo e che le leggi razziali fuorono un'infamia. Maggioranza e opposizione lanciano appelli di buon senso, ma quella della memoria si dimostra una giornata non condivisa. La frattura tra comunità ebraiche e Anpi. “L'Anpi non è più quella di una volta”, dice il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, annunciando di non voler partecipare alla giornata della memoria insieme all'associazione più rappresentativa dell'antifascismo italiano. La polemica ruota intorno alla parola "genocidio", utilizzata per comparare ciò che accadde negli anni Quaranta al massacro dei palestinesi da parte del governo israeliano. Questa frattura dimostra ancora una volta che verità storica e giudizio politico non formano un pensiero e una memoria condivisi. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
La giornata della memoria non condivisa | 28/01/2025 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jan 28, 2025 2:29


La giornata della memoria non condivisa. Ha ragione la senatrice Liliana Segre quando si chiede se il suo ricordo etico, morale, storico e umano dell'esperienza nei campi di sterminio sarà raccolto da altri quando lei non ci sarà più, oppure resterà solo qualche riga nei libri di Storia. Ad uno ad uno se ne stanno andando gli ultimi testimoni dell'Olocausto contro ebrei, deportati politici, militari, minoranze. Hanno passato gran parte della loro vita a raccontare. Alcuni di loro li ho accompagnati nelle scuole di tutta Italia. Così fragili, ma altrettanto forti, pronti a narrare ciò che hanno visto: il freddo, i viaggi nei carri bestiame, l'arrivo nei campi, la selezione, i capannoni putridi, il cibo fetido, le torture, le camere a gas. La forza della loro resistenza civile dovrebbe essere un esempio che vale per tutti. Invece nel mondo occidentale crescono e si affermano gruppi che si ispirano direttamente al nazismo e al fascismo. Odio, negazionismo, riscrittura della Storia sono i tratti che contrassegnano questo periodo. La risposta delle nostre Istituzioni. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella si reca ad Auschwitz nella giornata della memoria. Ed è una scelta di campo, simbolica. La premier Giorgia Meloni sostiene che la Shoah è abominio nazista con la complicità del fascismo e che le leggi razziali fuorono un'infamia. Maggioranza e opposizione lanciano appelli di buon senso, ma quella della memoria si dimostra una giornata non condivisa. La frattura tra comunità ebraiche e Anpi. “L'Anpi non è più quella di una volta”, dice il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, annunciando di non voler partecipare alla giornata della memoria insieme all'associazione più rappresentativa dell'antifascismo italiano. La polemica ruota intorno alla parola "genocidio", utilizzata per comparare ciò che accadde negli anni Quaranta al massacro dei palestinesi da parte del governo israeliano. Questa frattura dimostra ancora una volta che verità storica e giudizio politico non formano un pensiero e una memoria condivisi. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

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Tajani "Diplomazia italiana impegnata a costruire ponti"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Jan 13, 2025 1:34


ROMA (ITALPRESS) - ROMA (ITALPRESS) - "La diplomazia italiana è fondata sulle persone, sempre aperta al dialogo e impegnata a costruire ponti con l'obiettivo fondamentale della pace, della prosperità e della crescita: parole chiave della Presidenza italiana del G7 che si è appena conclusa". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, all'incontro al Quirinale con i vincitori del concorso per segretari di legazione, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella.sat/gsl (Fonte video: Quirinale)

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Il discorso di fine anno di Mattarella tra pace, democrazia, partecipazione | 31/12/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jan 1, 2025 2:16


Il discorso di fine anno di Mattarella tra pace, democrazia, partecipazione. Pace, difesa della democrazia, lavoro, sicurezza, partecipazione, bene comune. Si muove su questa linea ampia il tradizionale discorso di fine anno 2024 del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Il suo decimo messaggio agli italiani è in continuità con gli altri interventi tenuti dal presidente della Repubblica nei tradizionali appuntamenti per lo scambio di auguri nel mese di dicembre: il discorso alle alte cariche, rivolto alla classe politica e dirigenziale del Paese, il discorso agli ambasciatori italiani e il discorso agli ambasciatori esteri. I temi trattati da Mattarella. In primis c'è la grave situazione internazionale con i conflitti più recenti e drammatici: l'Ucraina e il Medio Oriente. Per Mattarella bisogna indicare una via per la pace che però non sia solamente la sterilizzazione del conflitto, ma capace di difendere i diritti e di restituire giustizia. Mattarella non trascura il tema centrale del lavoro: la sicurezza, il dramma delle morti sul lavoro, l'occupazione e il precariato, i giovani costretti a far fortuna all'estero. Ma ciò che preoccupa di più Mattarella è l'astensionismo e la mancanza di partecipazione agli appuntamenti elettorali delle europee e regionali. Secondo il Capo dello Stato la democrazia può vivere solo attraverso la partecipazione di tutti i cittadini. Mattarella invita gli italiani a occuparsi della cosa pubblica, in tutte le sue articolazioni, perché la Repubblica si nutre dello slancio senza pause delle donne e degli uomini. Dieci anni di discorsi, di appelli di buon senso, di rilancio del bene comune, quasi mai ascoltati dalla classe politica di Governo e di opposizione. Per smuovere una partecipazione, con il 50% dei votanti ci vuole ben altro: i cittadini devono sentirsi rappresentati dalla classe dirigente. E questo purtroppo non avviene. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Il discorso di fine anno di Mattarella tra pace, democrazia, partecipazione | 31/12/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Dec 31, 2024 2:16


Il discorso di fine anno di Mattarella tra pace, democrazia, partecipazione. Pace, difesa della democrazia, lavoro, sicurezza, partecipazione, bene comune. Si muove su questa linea ampia il tradizionale discorso di fine anno 2024 del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Il suo decimo messaggio agli italiani è in continuità con gli altri interventi tenuti dal presidente della Repubblica nei tradizionali appuntamenti per lo scambio di auguri nel mese di dicembre: il discorso alle alte cariche, rivolto alla classe politica e dirigenziale del Paese, il discorso agli ambasciatori italiani e il discorso agli ambasciatori esteri. I temi trattati da Mattarella. In primis c'è la grave situazione internazionale con i conflitti più recenti e drammatici: l'Ucraina e il Medio Oriente. Per Mattarella bisogna indicare una via per la pace che però non sia solamente la sterilizzazione del conflitto, ma capace di difendere i diritti e di restituire giustizia. Mattarella non trascura il tema centrale del lavoro: la sicurezza, il dramma delle morti sul lavoro, l'occupazione e il precariato, i giovani costretti a far fortuna all'estero. Ma ciò che preoccupa di più Mattarella è l'astensionismo e la mancanza di partecipazione agli appuntamenti elettorali delle europee e regionali. Secondo il Capo dello Stato la democrazia può vivere solo attraverso la partecipazione di tutti i cittadini. Mattarella invita gli italiani a occuparsi della cosa pubblica, in tutte le sue articolazioni, perché la Repubblica si nutre dello slancio senza pause delle donne e degli uomini. Dieci anni di discorsi, di appelli di buon senso, di rilancio del bene comune, quasi mai ascoltati dalla classe politica di Governo e di opposizione. Per smuovere una partecipazione, con il 50% dei votanti ci vuole ben altro: i cittadini devono sentirsi rappresentati dalla classe dirigente. E questo purtroppo non avviene. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Il discorso di fine anno di Mattarella tra pace, democrazia, partecipazione | 31/12/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Dec 31, 2024 2:16


Il discorso di fine anno di Mattarella tra pace, democrazia, partecipazione. Pace, difesa della democrazia, lavoro, sicurezza, partecipazione, bene comune. Si muove su questa linea ampia il tradizionale discorso di fine anno 2024 del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Il suo decimo messaggio agli italiani è in continuità con gli altri interventi tenuti dal presidente della Repubblica nei tradizionali appuntamenti per lo scambio di auguri nel mese di dicembre: il discorso alle alte cariche, rivolto alla classe politica e dirigenziale del Paese, il discorso agli ambasciatori italiani e il discorso agli ambasciatori esteri. I temi trattati da Mattarella. In primis c'è la grave situazione internazionale con i conflitti più recenti e drammatici: l'Ucraina e il Medio Oriente. Per Mattarella bisogna indicare una via per la pace che però non sia solamente la sterilizzazione del conflitto, ma capace di difendere i diritti e di restituire giustizia. Mattarella non trascura il tema centrale del lavoro: la sicurezza, il dramma delle morti sul lavoro, l'occupazione e il precariato, i giovani costretti a far fortuna all'estero. Ma ciò che preoccupa di più Mattarella è l'astensionismo e la mancanza di partecipazione agli appuntamenti elettorali delle europee e regionali. Secondo il Capo dello Stato la democrazia può vivere solo attraverso la partecipazione di tutti i cittadini. Mattarella invita gli italiani a occuparsi della cosa pubblica, in tutte le sue articolazioni, perché la Repubblica si nutre dello slancio senza pause delle donne e degli uomini. Dieci anni di discorsi, di appelli di buon senso, di rilancio del bene comune, quasi mai ascoltati dalla classe politica di Governo e di opposizione. Per smuovere una partecipazione, con il 50% dei votanti ci vuole ben altro: i cittadini devono sentirsi rappresentati dalla classe dirigente. E questo purtroppo non avviene. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Il punto di vista di Mattarella su diritto di asilo e corte Ue | 17/12/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Dec 17, 2024 2:07


Il punto di vista di Mattarella su diritto di asilo e corte Ue. Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha scelto la riunione dei diplomatici alla Farnesina per indicare le linee guida italiane su diritto di asilo e Corte Ue, in netto contrasto con quelle della maggioranza di centrodestra, della premier Giorgia Meloni, del vice premier Matteo Salvini. Primo: garantire il diritto d'asilo per lo straniero a cui venga impedito nel suo Paese l'esercizio delle libertà democratiche. Il secondo punto è un messaggio indiretto contro Elon Musk, intervenuto dopo le elezioni americane contro le decisioni dei nostri magistrati: la difesa delle Corti di giustizia europee messe sotto accusa dal nostro governo, la messa in guardia dalle sirene del “settarismo nazionalistico”. Nella sostanza Mattarella ha tracciato i confini della nostra politica estera, ribadendo atlantismo, europeismo, ma anche i concetti di solidarietà e di diritto asilo per i rifugiati. Le preoccupazioni di Mattarella. “Le istituzioni multilaterali faticano ad agire in modo efficace. Minacce transnazionali e non convenzionali, di natura ambientale, energetica, aggravano il quadro delle guerre in atto", avverte Mattarella. Il Presidente della Repubblica ribadisce che il diritto d'asilo è stabilito dall'articolo 10 della nostra Costituzione. Il riferimento è ai muri alzati per la protezione umanitaria dei profughi siriani. E le Corti di giustizia tutelano l'applicazione degli ordinamenti. "Stare in Europa impone una limitazione alla sovranità, ma ne deriva anche una protezione, che spesso si sottovaluta. Si è augurato una convergenza di tutte le forze politiche nella politica estera", ha affermato Mattarella. Le sue parole saranno le ennesime rimaste inascoltate in questo anno che se ne sta andando? "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Il punto di vista di Mattarella su diritto di asilo e corte Ue | 17/12/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Dec 17, 2024 2:07


Il punto di vista di Mattarella su diritto di asilo e corte Ue. Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha scelto la riunione dei diplomatici alla Farnesina per indicare le linee guida italiane su diritto di asilo e Corte Ue, in netto contrasto con quelle della maggioranza di centrodestra, della premier Giorgia Meloni, del vice premier Matteo Salvini. Primo: garantire il diritto d'asilo per lo straniero a cui venga impedito nel suo Paese l'esercizio delle libertà democratiche. Il secondo punto è un messaggio indiretto contro Elon Musk, intervenuto dopo le elezioni americane contro le decisioni dei nostri magistrati: la difesa delle Corti di giustizia europee messe sotto accusa dal nostro governo, la messa in guardia dalle sirene del “settarismo nazionalistico”. Nella sostanza Mattarella ha tracciato i confini della nostra politica estera, ribadendo atlantismo, europeismo, ma anche i concetti di solidarietà e di diritto asilo per i rifugiati. Le preoccupazioni di Mattarella. “Le istituzioni multilaterali faticano ad agire in modo efficace. Minacce transnazionali e non convenzionali, di natura ambientale, energetica, aggravano il quadro delle guerre in atto", avverte Mattarella. Il Presidente della Repubblica ribadisce che il diritto d'asilo è stabilito dall'articolo 10 della nostra Costituzione. Il riferimento è ai muri alzati per la protezione umanitaria dei profughi siriani. E le Corti di giustizia tutelano l'applicazione degli ordinamenti. "Stare in Europa impone una limitazione alla sovranità, ma ne deriva anche una protezione, che spesso si sottovaluta. Si è augurato una convergenza di tutte le forze politiche nella politica estera", ha affermato Mattarella. Le sue parole saranno le ennesime rimaste inascoltate in questo anno che se ne sta andando? "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Mattarella agli Stati Generali della Diplomazia: “il diritto d'asilo è nella Costituzione”

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Dec 16, 2024 1:38


A Roma si sono aperti gli Stati Generali della Diplomazia. Ad inaugurare la XVII Conferenza, è stato il capo dello Stato Sergio Mattarella che ha lanciato diversi spunti di riflessione sullo stato attuale della diplomazia.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Mattarella contro Musk: l'Italia sa badare a se stessa | 14/11/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Nov 14, 2024 2:27


Mattarella contro Musk: l'Italia sa badare a se stessa. Elon Musk interviene ancora sulle vicende di politica interna del nostro Paese. "Il popolo italiano vive in una democrazia o è un'autocrazia non eletta a prendere le decisioni?", si chiede il magnate della Tesla. A questo punto tocca al Capo dello Stato Sergio Mattarella rispondere a Musk, futuro ministro del Governo di Donald Trump, intervenuto in poche ore a gamba tesa contro i magistrati italiani. rei di aver adempiuto alle leggi europee, trasferendo alla Corte di Giustizia la decisione definitiva sui trasferimenti di migranti previsti dall'accordo tra Italia e Albania. "L'Italia è un grande Paese democratico e sa badare a sé stessa nel rispetto della sua Costituzione. Chiunque, particolarmente se in procinto di assumere un importante ruolo di governo in un Paese amico e alleato, deve rispettare la sovranità e non può attribuirsi il compito di impartire prescrizioni", scrive il Presidente della Repubblica. Solo due anni fa, il 7 ottobre 2022, Mattarella aveva difeso l'Italia dopo che la ministra francese Laurence Boone aveva detto, commentando la vittoria di Giorgia Meloni: “Vigileremo sull'Italia”. Le reazioni del Governo e dell'Anm. "Ascoltiamo sempre con grande rispetto le parole del Presidente della Repubblica", afferma la premier Giorgia Meloni. Secondo il presidente dell'Anm, Giuseppe Santalucia, " Musk si intromette e il Governo glielo lascia fare". Mattarella ha ragione e le sue parole che non ammettono altre interpretazioni, incarnano il pensiero di gran parte dei nostri concittadini. Non si può dichiararsi sovranisti come Musk, come Trump, come Bannon, e come tanti seguaci italiani, e poi ledere i diritti della sovranità altrui, cioè nostri. Un cortocircuito politico e istituzionale che non ha precedenti nella storia delle relazioni tra Stati Uniti e Italia, e che rappresenta uno sgambetto inaccettabile per chi ha a cuore i valori della democrazia. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Mattarella contro Musk: l'Italia sa badare a se stessa | 14/11/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Nov 14, 2024 2:27


Mattarella contro Musk: l'Italia sa badare a se stessa. Elon Musk interviene ancora sulle vicende di politica interna del nostro Paese. "Il popolo italiano vive in una democrazia o è un'autocrazia non eletta a prendere le decisioni?", si chiede il magnate della Tesla. A questo punto tocca al Capo dello Stato Sergio Mattarella rispondere a Musk, futuro ministro del Governo di Donald Trump, intervenuto in poche ore a gamba tesa contro i magistrati italiani. rei di aver adempiuto alle leggi europee, trasferendo alla Corte di Giustizia la decisione definitiva sui trasferimenti di migranti previsti dall'accordo tra Italia e Albania. "L'Italia è un grande Paese democratico e sa badare a sé stessa nel rispetto della sua Costituzione. Chiunque, particolarmente se in procinto di assumere un importante ruolo di governo in un Paese amico e alleato, deve rispettare la sovranità e non può attribuirsi il compito di impartire prescrizioni", scrive il Presidente della Repubblica. Solo due anni fa, il 7 ottobre 2022, Mattarella aveva difeso l'Italia dopo che la ministra francese Laurence Boone aveva detto, commentando la vittoria di Giorgia Meloni: “Vigileremo sull'Italia”. Le reazioni del Governo e dell'Anm. "Ascoltiamo sempre con grande rispetto le parole del Presidente della Repubblica", afferma la premier Giorgia Meloni. Secondo il presidente dell'Anm, Giuseppe Santalucia, " Musk si intromette e il Governo glielo lascia fare". Mattarella ha ragione e le sue parole che non ammettono altre interpretazioni, incarnano il pensiero di gran parte dei nostri concittadini. Non si può dichiararsi sovranisti come Musk, come Trump, come Bannon, e come tanti seguaci italiani, e poi ledere i diritti della sovranità altrui, cioè nostri. Un cortocircuito politico e istituzionale che non ha precedenti nella storia delle relazioni tra Stati Uniti e Italia, e che rappresenta uno sgambetto inaccettabile per chi ha a cuore i valori della democrazia. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Mattarella vuole evitare l'ennesimo scontro tra politica e magistratura | 21/10/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Oct 21, 2024 2:28


Mattarella vuole evitare l'ennesimo scontro tra politica e magistratura. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella intende impedire che si acutizzi lo scontro tra Governo e magistratura dopo la decisione del Tribunale di Roma che ha annullato il trattenimento di 12 persone nei centri allestiti in Albania, depotenziando gli effetti dell'accordo tra Roma e Tirana della scorsa estate. La preoccupazione del Presidente della Repubblica è quella di evitare il rischio di un conflitto istituzionale tra poteri e scongiurare una prova di forza con la Ue alla vigilia della decisione definitiva sull'insediamento di Raffaele Fitto a commissario. Infatti i giudici di Roma si sono ispirati a una sentenza della Corte di giustizia europea. La premier Giorgia Meloni pensa di risolvere la questione già oggi in Consiglio dei ministri con il varo di un decreto ad hoc e si è avviata un'interlocuzione tecnica tra gli uffici giuridici del Quirinale e quelli di Palazzo Chigi per giungere ad una mediazione sul testo. La mail del sostituto procuratore della Cassazione Marco Patarnello. Le distanze tra Governo e magistrati si sono ancor più allargate dopo la diffusione della mail del sostituto procuratore della Cassazione Marco Patarnello della corrente di "Magistratura democratica", pubblicata dal quotidiano Il Tempo, poi rilanciata dalla premier: “Meloni non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali ma per visioni politiche e questo la rende molto più forte, e anche molto più pericolosa la sua azione di quella di Berlusconi". Non giovano certamente le dichiarazioni del ministro di Grazia e Giustizia Carlo Nordio, secondo cui si dovrebbero avviare immediati procedimenti disciplinari con i giudici di Roma. Il presidente dell'Anm, Giuseppe Santalucia, si dice fortemente preoccupato per toni di aggressione al lavoro giudiziario senza precedenti. In questo clima infuocato si dovrebbe ritornare ad usare la ragione, e il buon senso è che il diritto vada applicato da tutti: il rispetto dei diritti e delle garanzie delle persone, prima ancora dei programmi elettorali dei partiti. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Mattarella vuole evitare l'ennesimo scontro tra politica e magistratura | 21/10/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Oct 21, 2024 2:28


Mattarella vuole evitare l'ennesimo scontro tra politica e magistratura. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella intende impedire che si acutizzi lo scontro tra Governo e magistratura dopo la decisione del Tribunale di Roma che ha annullato il trattenimento di 12 persone nei centri allestiti in Albania, depotenziando gli effetti dell'accordo tra Roma e Tirana della scorsa estate. La preoccupazione del Presidente della Repubblica è quella di evitare il rischio di un conflitto istituzionale tra poteri e scongiurare una prova di forza con la Ue alla vigilia della decisione definitiva sull'insediamento di Raffaele Fitto a commissario. Infatti i giudici di Roma si sono ispirati a una sentenza della Corte di giustizia europea. La premier Giorgia Meloni pensa di risolvere la questione già oggi in Consiglio dei ministri con il varo di un decreto ad hoc e si è avviata un'interlocuzione tecnica tra gli uffici giuridici del Quirinale e quelli di Palazzo Chigi per giungere ad una mediazione sul testo. La mail del sostituto procuratore della Cassazione Marco Patarnello. Le distanze tra Governo e magistrati si sono ancor più allargate dopo la diffusione della mail del sostituto procuratore della Cassazione Marco Patarnello della corrente di "Magistratura democratica", pubblicata dal quotidiano Il Tempo, poi rilanciata dalla premier: “Meloni non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali ma per visioni politiche e questo la rende molto più forte, e anche molto più pericolosa la sua azione di quella di Berlusconi". Non giovano certamente le dichiarazioni del ministro di Grazia e Giustizia Carlo Nordio, secondo cui si dovrebbero avviare immediati procedimenti disciplinari con i giudici di Roma. Il presidente dell'Anm, Giuseppe Santalucia, si dice fortemente preoccupato per toni di aggressione al lavoro giudiziario senza precedenti. In questo clima infuocato si dovrebbe ritornare ad usare la ragione, e il buon senso è che il diritto vada applicato da tutti: il rispetto dei diritti e delle garanzie delle persone, prima ancora dei programmi elettorali dei partiti. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Parte la missione migranti in Albania, ma sulla nave ci sono solo 16 persone 15/10/2024

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Oct 15, 2024 2:35


Parte la missione migranti in Albania, ma sulla nave ci sono solo 16 persone. La missione del Governo italiano relativa al trasporto di migranti in Albania è appena partita da Lampedusa e già si vedono i primi problemi organizzativi. La prima nave, la Libra della Marina militare, approda domani in territorio albanese, ma è carica di sedici persone che saranno poi concentrati nei centri di accoglienza di Gjlader e Shengjin: sono bengalesi ed egiziani, tutti uomini. L'operazione è stata resa operativa dall'accordo tra Italia e Albania della scorsa estate che ha già scatenato polemiche ed obiezioni per l'alto costo e per le molte incognite logistiche. Lo scopo dichiarato è quello di "migliorare le capacità di rimpatrio e ottenere un effetto di deterrenza sulle partenze". Già a bordo della Lçibra è stato messo in campo un pre- screening che ha separato i vulnerabili accolti in Italia, da quelli non vulnerabili spediti in Albania. Al porto di Shengjin saranno effettuate le operazioni finali, di identificazione e di controllo sanitario. Chi avrà i requisiti potrà fare domanda di asilo e verrà trasferito a Gjlader, a venti chilometri di distanza dove in un sito dismesso dall'Aeronautica albanese è stato allestito il centro con annessi Cpr e penitenziario. Dalle prime foto diffuse sul circuito internazionale, più che luoghi di accoglienza si mostrano come dei veri e propri lager, dove le condizioni umane sono già carenti. Soldi buttati, dicono le opposizioni. Per le opposizioni si tratta di soldi buttati. "Il più costoso e inutile spot propagandistico della storia repubblicana", commenta da Iv, Davide Faraone. "Ottocento miliardi buttati per una deportazione, potevano essere destinati alla sanità", aggiunge la segretaria dem Elly Schlein. Si tratta di centri che Riccardo Magi di +Europa chiama "colonie detentive per stranieri nel territorio di un altro Paese", e che Nicola Fratoianni di Avs prevede diventeranno "infernali prigioni." Il monito di Mattarella: solidarietà alla base della Costituzione. Non cita direttamente la missione migranti in Albania, ma il discorso del Capo dello Stato Sergio Mattarella si concentra sulla solidarietà alla base della nostra Costituzione. "L'accoglienza e la solidarietà sono alla base della nostra convivenza. La storia italiana è fatta di emigrazione ed immigrazione. Trenta milioni gli italiani partiti per l'estero tra l'unità d'Italia e il secolo scorso. Sei milioni vivono stabilmente fuori dal loro Paese. Chi accoglie onora la Costituzione", ha detto Mattarella. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Parte la missione migranti in Albania, ma sulla nave ci sono solo 16 persone 15/10/2024

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Oct 15, 2024 2:35


Parte la missione migranti in Albania, ma sulla nave ci sono solo 16 persone. La missione del Governo italiano relativa al trasporto di migranti in Albania è appena partita da Lampedusa e già si vedono i primi problemi organizzativi. La prima nave, la Libra della Marina militare, approda domani in territorio albanese, ma è carica di sedici persone che saranno poi concentrati nei centri di accoglienza di Gjlader e Shengjin: sono bengalesi ed egiziani, tutti uomini. L'operazione è stata resa operativa dall'accordo tra Italia e Albania della scorsa estate che ha già scatenato polemiche ed obiezioni per l'alto costo e per le molte incognite logistiche. Lo scopo dichiarato è quello di "migliorare le capacità di rimpatrio e ottenere un effetto di deterrenza sulle partenze". Già a bordo della Lçibra è stato messo in campo un pre- screening che ha separato i vulnerabili accolti in Italia, da quelli non vulnerabili spediti in Albania. Al porto di Shengjin saranno effettuate le operazioni finali, di identificazione e di controllo sanitario. Chi avrà i requisiti potrà fare domanda di asilo e verrà trasferito a Gjlader, a venti chilometri di distanza dove in un sito dismesso dall'Aeronautica albanese è stato allestito il centro con annessi Cpr e penitenziario. Dalle prime foto diffuse sul circuito internazionale, più che luoghi di accoglienza si mostrano come dei veri e propri lager, dove le condizioni umane sono già carenti. Soldi buttati, dicono le opposizioni. Per le opposizioni si tratta di soldi buttati. "Il più costoso e inutile spot propagandistico della storia repubblicana", commenta da Iv, Davide Faraone. "Ottocento miliardi buttati per una deportazione, potevano essere destinati alla sanità", aggiunge la segretaria dem Elly Schlein. Si tratta di centri che Riccardo Magi di +Europa chiama "colonie detentive per stranieri nel territorio di un altro Paese", e che Nicola Fratoianni di Avs prevede diventeranno "infernali prigioni." Il monito di Mattarella: solidarietà alla base della Costituzione. Non cita direttamente la missione migranti in Albania, ma il discorso del Capo dello Stato Sergio Mattarella si concentra sulla solidarietà alla base della nostra Costituzione. "L'accoglienza e la solidarietà sono alla base della nostra convivenza. La storia italiana è fatta di emigrazione ed immigrazione. Trenta milioni gli italiani partiti per l'estero tra l'unità d'Italia e il secolo scorso. Sei milioni vivono stabilmente fuori dal loro Paese. Chi accoglie onora la Costituzione", ha detto Mattarella. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Mattarella sul pestaggio di Casapound: “Atto eversivo rivolto contro la Repubblica” | 25/07/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 25, 2024 2:24


A cura di Daniele Biacchessi Il Capo dello Stato Sergio Mattarella raduna i colleghi cronisti parlamentari al Quirinale e ricorda che “ogni atto rivolto contro la libera informazione è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica”. Il Presidente si riferisce in modo esplicito all'ultimo fatto avvenuto nei giorni scorsi a Torino con il pestaggio del giovane giornalista de "La Stampa" Andrea Joly, aggredito e picchiato da militanti di Casapound. Le parole di Mattarella non ammetterebbero interpretazioni. “Si vanno infittendo, negli ultimi tempi, contestazioni, intimidazioni, se non aggressioni, nei confronti dei giornalisti, che si trovano a documentare fatti. Ma l'informazione è esattamente questo”. Ha ragione Mattarella. Andrea Joly si trovava infatti in una pubblica via e stava riprendendo col suo cellulare un raduno neofascista, cioè un fatto vietato dalle leggi e dalla nostra Costituzione, quindi qualcosa da documentare e diffondere sul piano mediatico con gli strumenti che in quel momento erano a disposizione del giornalista.   Il monito di Mattarella contro le intimidazioni Raramente Sergio Mattarella utilizza in pubblico toni così duri. L'ispirazione del Quirinale arriva dopo quelle che definisce "adulterazione della realtà" che andrebbe sorvegliata soprattutto da coloro a cui è affidato il compito di informare. Per questo che, secondo Mattarella, noi giornalisti dobbiamo continuare a lavorare in libertà, senza reticenze, neppure senza sopravvalutazioni.   La Russa: “Sul cronista malmenato ho detto quel che penso, forse male”. Stupisce che nelle ore successive al violento pestaggio, Ignazio La Russa, presidente del Senato, cioè la seconda carica dello Stato, abbia detto che Andrea Joly si sarebbe dovuto qualificare come giornalista, come se non esistessero leggi e disposizione che vietano ogni forma di manifestazione che possa anche solo lontanamente riferirsi alla ricostituzione del partito fascista.  “È vero, a volte sono incauto. Sul cronista malmenato ho detto quel che penso, forse male”, ammette La Russa. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

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Mattarella sul pestaggio di Casapound: “Atto eversivo rivolto contro la Repubblica” | 25/07/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 25, 2024 2:24


A cura di Daniele Biacchessi Il Capo dello Stato Sergio Mattarella raduna i colleghi cronisti parlamentari al Quirinale e ricorda che “ogni atto rivolto contro la libera informazione è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica”. Il Presidente si riferisce in modo esplicito all'ultimo fatto avvenuto nei giorni scorsi a Torino con il pestaggio del giovane giornalista de "La Stampa" Andrea Joly, aggredito e picchiato da militanti di Casapound. Le parole di Mattarella non ammetterebbero interpretazioni. “Si vanno infittendo, negli ultimi tempi, contestazioni, intimidazioni, se non aggressioni, nei confronti dei giornalisti, che si trovano a documentare fatti. Ma l'informazione è esattamente questo”. Ha ragione Mattarella. Andrea Joly si trovava infatti in una pubblica via e stava riprendendo col suo cellulare un raduno neofascista, cioè un fatto vietato dalle leggi e dalla nostra Costituzione, quindi qualcosa da documentare e diffondere sul piano mediatico con gli strumenti che in quel momento erano a disposizione del giornalista.   Il monito di Mattarella contro le intimidazioni Raramente Sergio Mattarella utilizza in pubblico toni così duri. L'ispirazione del Quirinale arriva dopo quelle che definisce "adulterazione della realtà" che andrebbe sorvegliata soprattutto da coloro a cui è affidato il compito di informare. Per questo che, secondo Mattarella, noi giornalisti dobbiamo continuare a lavorare in libertà, senza reticenze, neppure senza sopravvalutazioni.   La Russa: “Sul cronista malmenato ho detto quel che penso, forse male”. Stupisce che nelle ore successive al violento pestaggio, Ignazio La Russa, presidente del Senato, cioè la seconda carica dello Stato, abbia detto che Andrea Joly si sarebbe dovuto qualificare come giornalista, come se non esistessero leggi e disposizione che vietano ogni forma di manifestazione che possa anche solo lontanamente riferirsi alla ricostituzione del partito fascista.  “È vero, a volte sono incauto. Sul cronista malmenato ho detto quel che penso, forse male”, ammette La Russa. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Lo spettro dell'astensione si aggira sul voto europeo. Sarà un record | 04/06/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jun 4, 2024 2:28


A cura di Daniele Biacchessi Ci sono molte incognite che pesano sul voto europeo del prossimo week end. L'evidente radicalizzazione dello scontro politico all'interno degli schieramenti di centrodestra e centrosinistra dovuto dal sistema proporzionale previsto dal voto. In particolare, le polemiche della Lega sulla sovranità europea marcata dal Capo dello Stato Sergio Mattarella rendono più debole sul piano politico la maggioranza che sostiene l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni. La corsa al primato di leadership tra Schlein e conte, rende oggettivamente l'opposizione meno incisiva sotto il profilo numerico. La frammentazione dei partiti che non sostengono il Governo determina la difficoltà di superare la barriera del 4%, fondamentale per accedere al Parlamento europeo.  Il peso dell'astensione Analisti e sondaggisti sono concordi: l'astensionismo sarà un record nazionale, un fenomeno per altro maggioritario. La disaffezione per le cose politiche dimostra la differenza siderale tra l'elettorato e chi dovrebbe rappresentare le sue scelte nelle istituzioni europee che vengono percepite come distanti dai problemi reali del Paese. Alle prime elezioni europee del 1979, l'affluenza era dell'85 per cento. Nel 2019, si è passati al 54%. Il crollo ha marciato in modo parallelo a quello registrato alle elezioni politiche dove l'affluenza alle consultazioni per la Camera e il Senato ha subito un progressivo e quasi continuo calo che l'ha portata dal 90 per cento al picco negativo di affluenza nel 2022, 64 per cento. Da quello che si vede e non si può pubblicare, il fenomeno dell'astensione alle prossime europee sarà ancora di più decisivo, perché i cosiddetti indecisi hanno in realtà ormai deciso che non andranno a votare. Domenica sera dopo le 23, i numeri che usciranno dalle urne non potranno che confermare questa tendenza.  ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

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Lo spettro dell'astensione si aggira sul voto europeo. Sarà un record | 04/06/2024 | Il Corsivo

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Play Episode Listen Later Jun 4, 2024 2:28


A cura di Daniele Biacchessi Ci sono molte incognite che pesano sul voto europeo del prossimo week end. L'evidente radicalizzazione dello scontro politico all'interno degli schieramenti di centrodestra e centrosinistra dovuto dal sistema proporzionale previsto dal voto. In particolare, le polemiche della Lega sulla sovranità europea marcata dal Capo dello Stato Sergio Mattarella rendono più debole sul piano politico la maggioranza che sostiene l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni. La corsa al primato di leadership tra Schlein e conte, rende oggettivamente l'opposizione meno incisiva sotto il profilo numerico. La frammentazione dei partiti che non sostengono il Governo determina la difficoltà di superare la barriera del 4%, fondamentale per accedere al Parlamento europeo.  Il peso dell'astensione Analisti e sondaggisti sono concordi: l'astensionismo sarà un record nazionale, un fenomeno per altro maggioritario. La disaffezione per le cose politiche dimostra la differenza siderale tra l'elettorato e chi dovrebbe rappresentare le sue scelte nelle istituzioni europee che vengono percepite come distanti dai problemi reali del Paese. Alle prime elezioni europee del 1979, l'affluenza era dell'85 per cento. Nel 2019, si è passati al 54%. Il crollo ha marciato in modo parallelo a quello registrato alle elezioni politiche dove l'affluenza alle consultazioni per la Camera e il Senato ha subito un progressivo e quasi continuo calo che l'ha portata dal 90 per cento al picco negativo di affluenza nel 2022, 64 per cento. Da quello che si vede e non si può pubblicare, il fenomeno dell'astensione alle prossime europee sarà ancora di più decisivo, perché i cosiddetti indecisi hanno in realtà ormai deciso che non andranno a votare. Domenica sera dopo le 23, i numeri che usciranno dalle urne non potranno che confermare questa tendenza.  ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Ultim'ora
Mattarella incontra la comunità italiana a New York

Ultim'ora

Play Episode Listen Later May 6, 2024 2:26


NEW YORK (ITALPRESS) - Al Metropolitan Club di New York, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha avuto un incontro con gli esponenti della comunità italiana nel corso del quale gli è stato consegnato il Premio GEI 2024. Il Capo dello Stato ha consegnato dei fiori a Stella Levi, ebrea italiana di Rodi sopravvissuta ai campi di concentramento. "E' un grandissimo onore darle il benvenuto a New York", ha detto Mariangela Zappia, ambasciatrice d'Italia negli Stati Uniti, rivolgendosi al Capo dello Stato. Mario Platero (GEI) ha presentato la comunità degli imprenditori italiani a New York a Mattarella, “italiani giunti a New York non per necessità ma per scelta".xo9/mgg/gsl (video di Stefano Vaccara)

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Mattarella incontra la comunità italiana a New York

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NEW YORK (ITALPRESS) - Al Metropolitan Club di New York, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha avuto un incontro con gli esponenti della comunità italiana nel corso del quale gli è stato consegnato il Premio GEI 2024. Il Capo dello Stato ha consegnato dei fiori a Stella Levi, ebrea italiana di Rodi sopravvissuta ai campi di concentramento. "E' un grandissimo onore darle il benvenuto a New York", ha detto Mariangela Zappia, ambasciatrice d'Italia negli Stati Uniti, rivolgendosi al Capo dello Stato. Mario Platero (GEI) ha presentato la comunità degli imprenditori italiani a New York a Mattarella, “italiani giunti a New York non per necessità ma per scelta".xo9/mgg/gsl (video di Stefano Vaccara)

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
25 aprile. “Il dovere dell'antifascismo” esorta Mattarella a Civitella, luogo di una strage nazifascista | 26/04/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Apr 26, 2024 2:10


A cura di Daniele Biacchessi Il Capo dello Stato Sergio Mattarella sceglie Civitella in provincia di Arezzo, luogo simbolico di una efferata strage nazifascista del 1944, per inviare alla classe politica e ai cittadini un messaggio chiaro e forte che non ha bisogno di interpretazioni. “La Resistenza fu plurale e i partigiani sono patrioti. Ecco perché l'antifascismo è un dovere”. Mattarella indica una strada da seguire per ritrovare la condivisione: la doverosa unità popolare. Ma l'Italia resta divisa. Troppi distinguo, spaccature, imbarazzanti silenzi. La premier Giorgia Meloni si reca all'altare della Patria e sui social posta il suo pensiero, dove manca la parola antifascismo e il resto si confonde nella melassa istituzionale. “Nel giorno in cui l'italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari”.  Nelle stesse ore in cui centinaia di migliaia di persone partecipano ai cortei del 25 aprile un ministro della cultura come Sangiuliano afferma che in Italia c'è stata una dittatura comunista, e il ministro dell'Agricoltura e della sovranità alimentare parla di un antifascismo che uccide. Ha ragione lo scrittore Antonio Scurati quando sostiene che in molti pezzi dell'attuale Governo la radice del fascismo è inestirpabile. Eppure la premier e i suoi ministri hanno giurato sulla Costituzione la cui origine è proprio l'antifascismo. Lo sforzo di Mattarella di unire il Paese sembra dunque in salita. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

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25 aprile. “Il dovere dell'antifascismo” esorta Mattarella a Civitella, luogo di una strage nazifascista | 26/04/2024 | Il Corsivo

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A cura di Daniele Biacchessi Il Capo dello Stato Sergio Mattarella sceglie Civitella in provincia di Arezzo, luogo simbolico di una efferata strage nazifascista del 1944, per inviare alla classe politica e ai cittadini un messaggio chiaro e forte che non ha bisogno di interpretazioni. “La Resistenza fu plurale e i partigiani sono patrioti. Ecco perché l'antifascismo è un dovere”. Mattarella indica una strada da seguire per ritrovare la condivisione: la doverosa unità popolare. Ma l'Italia resta divisa. Troppi distinguo, spaccature, imbarazzanti silenzi. La premier Giorgia Meloni si reca all'altare della Patria e sui social posta il suo pensiero, dove manca la parola antifascismo e il resto si confonde nella melassa istituzionale. “Nel giorno in cui l'italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari”.  Nelle stesse ore in cui centinaia di migliaia di persone partecipano ai cortei del 25 aprile un ministro della cultura come Sangiuliano afferma che in Italia c'è stata una dittatura comunista, e il ministro dell'Agricoltura e della sovranità alimentare parla di un antifascismo che uccide. Ha ragione lo scrittore Antonio Scurati quando sostiene che in molti pezzi dell'attuale Governo la radice del fascismo è inestirpabile. Eppure la premier e i suoi ministri hanno giurato sulla Costituzione la cui origine è proprio l'antifascismo. Lo sforzo di Mattarella di unire il Paese sembra dunque in salita. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
I test psico attitudinali voluti da Nordio non piacciono ai magistrati. Le regole saranno scritte dal Csm, sarà escluso il ministero | 28/03/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Mar 28, 2024 2:00


A cura di Daniele Biacchessi Le regole per i test psicoattitudinali dei magistrati volute dal ministro Guardasigilli Carlo Nordio alla fine le scriverà il Csm. Entreranno in vigore tra due anni, e solo allora, il Quirinale firmerà il decreto legislativo approvato martedì sera dal Consiglio dei ministri. C'è dunque la mano del Capo dello Stato Sergio Mattarella dietro alle modifiche del testo finale rispetto alla bozza presentata dal Governo. Il Quirinale confida nella saggezza dell'autogoverno dei magistrati per provare a fissare delle linee guida condivise, delle regole che provino a disinnescare lo scontro inevitabile tra maggioranza e opposizione.  I magistrati sono già sul piede di guerra, e affilano le armi dei ricorsi per incostituzionalità dinanzi alla Corte Costituzionale. E il procuratore capo di Napoli Nicola Gratteri propone di allargare i test anche ai politici su droga e alcool. I test si sono aggiunti strada facendo nell'originario decreto legislativo Cartabia, che Nordio ha poi ereditato. Non erano previsti. Questa aggiunta secondo alcuni avrebbe potuto trovare l'opposizione del capo dello Stato per un problema di eccesso di delega. Nel decreto legislativo è previsto un doppio livello di garanzia, il Csm disciplinerà i test in via generale e poi la commissione esaminatrice deciderà dopo l'orientamento del Csm. Inizialmente questa regia era nelle mani del ministero della Giustizia. La bozza è cambiata e il punto finale lo metterà Palazzo dei Marescialli. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
I test psico attitudinali voluti da Nordio non piacciono ai magistrati. Le regole saranno scritte dal Csm, sarà escluso il ministero | 28/03/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Mar 28, 2024 2:00


A cura di Daniele Biacchessi Le regole per i test psicoattitudinali dei magistrati volute dal ministro Guardasigilli Carlo Nordio alla fine le scriverà il Csm. Entreranno in vigore tra due anni, e solo allora, il Quirinale firmerà il decreto legislativo approvato martedì sera dal Consiglio dei ministri. C'è dunque la mano del Capo dello Stato Sergio Mattarella dietro alle modifiche del testo finale rispetto alla bozza presentata dal Governo. Il Quirinale confida nella saggezza dell'autogoverno dei magistrati per provare a fissare delle linee guida condivise, delle regole che provino a disinnescare lo scontro inevitabile tra maggioranza e opposizione.  I magistrati sono già sul piede di guerra, e affilano le armi dei ricorsi per incostituzionalità dinanzi alla Corte Costituzionale. E il procuratore capo di Napoli Nicola Gratteri propone di allargare i test anche ai politici su droga e alcool. I test si sono aggiunti strada facendo nell'originario decreto legislativo Cartabia, che Nordio ha poi ereditato. Non erano previsti. Questa aggiunta secondo alcuni avrebbe potuto trovare l'opposizione del capo dello Stato per un problema di eccesso di delega. Nel decreto legislativo è previsto un doppio livello di garanzia, il Csm disciplinerà i test in via generale e poi la commissione esaminatrice deciderà dopo l'orientamento del Csm. Inizialmente questa regia era nelle mani del ministero della Giustizia. La bozza è cambiata e il punto finale lo metterà Palazzo dei Marescialli. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Olympia
Quando tutti vanno a canestro: il baskin

Olympia

Play Episode Listen Later Mar 24, 2024


Una pallacanestro con sei giocatori, tanti canestri di diversa altezza, un campo allargato e modificato, per educare all'inclusività, ma anche all'agonismo: ecco spiegato in poche parole il baskin, il basket inclusivo che fa giocare insieme uomini e donne, normododati e persone con disabilità, e che sta diventano un vero fenomeno sociale. Al punto che il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha voluto nominare Ufficiale della Repubblica il suo ideatore, e di riflesso quindi tutti coloro che hanno contribuito e stanno contribuendo allo sviluppo di questa disciplina. Ne parliamo oggi a Olympia con Antonio Bodini e Fausto Capellini, i due inventori del baskin, e con Matteo Soragna, argento olimpico ad Atene 2004 con la Nazionale di basket, e ora giocatore di baskin!

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Mattarella chiama Meloni sui manganelli della polizia utilizzati contro minorenni  | 26/02/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Feb 26, 2024 2:37


A cura di Daniele Biacchessi Il capo dello Stato Sergio Mattarella non solo invia una nota dove, in un colloquio con il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, definisce un fallimento la violenza della polizia contro ragazzini inermi e pacifici, ma sente direttamente la premier Giorgia Meloni per esprimere lo sdegno rispetto a ciò che è accaduto venerdì alle manifestazioni pro Palestina di Pisa e Firenze. Il Quirinale è preoccupato per il rischio di innalzamento del livello di scontro e chiede formalmente di  preservare la coesione sociale, tutelare il pieno esercizio democratico anche del dissenso, abbassare i toni spesso esacerbati del rapporto tra partiti. Non passa neanche un'ora dal comunicato di Mattarella e il leader Matteo Salvini conferma di aver inteso bene il significato del messaggio del Colle, avventurandosi in una delle sue tipiche dichiarazioni distensive: "Poliziotti e carabinieri sono quotidianamente vittime di violenza fisica e verbale. Chi mette le mani addosso a un poliziotto o un carabiniere è un delinquente". Ma a Pisa, nessun manifestante ha messo le mani addosso ad agenti di polizia. Anzi, sono stati proprio alcuni di loro che hanno massacrato con il manganello un gruppo di ragazzini dopo averli spinti nel vicolo stretto di via San Frediano, in una manovra vietata, definita grave dalle stesse norme di gestione della piazza. L'inchiesta aperta dalla magistratura e dai carabinieri ci dirà se ci sono stati abusi da parte di almeno quattro agenti di ps e se esistono responsabilità della catena di comando. Lo stesso questore di Pisa, Sebastiano Salvo, durante l'ultimo Comitato per l'ordine pubblico, ha ammesso che qualche problema c'è stato. L'inchiesta su questa lacunosa gestione della piazza, dal punto di vista organizzativo e operativo, potrebbe fornire la spiegazione sulle motivazioni della scelta repressiva.  ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Mattarella chiama Meloni sui manganelli della polizia utilizzati contro minorenni  | 26/02/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Feb 26, 2024 2:37


A cura di Daniele Biacchessi Il capo dello Stato Sergio Mattarella non solo invia una nota dove, in un colloquio con il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, definisce un fallimento la violenza della polizia contro ragazzini inermi e pacifici, ma sente direttamente la premier Giorgia Meloni per esprimere lo sdegno rispetto a ciò che è accaduto venerdì alle manifestazioni pro Palestina di Pisa e Firenze. Il Quirinale è preoccupato per il rischio di innalzamento del livello di scontro e chiede formalmente di  preservare la coesione sociale, tutelare il pieno esercizio democratico anche del dissenso, abbassare i toni spesso esacerbati del rapporto tra partiti. Non passa neanche un'ora dal comunicato di Mattarella e il leader Matteo Salvini conferma di aver inteso bene il significato del messaggio del Colle, avventurandosi in una delle sue tipiche dichiarazioni distensive: "Poliziotti e carabinieri sono quotidianamente vittime di violenza fisica e verbale. Chi mette le mani addosso a un poliziotto o un carabiniere è un delinquente". Ma a Pisa, nessun manifestante ha messo le mani addosso ad agenti di polizia. Anzi, sono stati proprio alcuni di loro che hanno massacrato con il manganello un gruppo di ragazzini dopo averli spinti nel vicolo stretto di via San Frediano, in una manovra vietata, definita grave dalle stesse norme di gestione della piazza. L'inchiesta aperta dalla magistratura e dai carabinieri ci dirà se ci sono stati abusi da parte di almeno quattro agenti di ps e se esistono responsabilità della catena di comando. Lo stesso questore di Pisa, Sebastiano Salvo, durante l'ultimo Comitato per l'ordine pubblico, ha ammesso che qualche problema c'è stato. L'inchiesta su questa lacunosa gestione della piazza, dal punto di vista organizzativo e operativo, potrebbe fornire la spiegazione sulle motivazioni della scelta repressiva.  ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Focus economia
Aste elettriche, 7 aree ciascuno a Enel ed Hera

Focus economia

Play Episode Listen Later Feb 6, 2024


Acquirente Unico (la società pubblica che compra l'energia per il mercato tutelato) ha diffuso i risultati delle aste per la fornitura di elettricità agli utenti che il 1/o luglio usciranno dalla tutela e non avranno scelto un operatore di mercato libero.A Enel sono andate 7 aree (il massimo assegnabile), 7 a Hera, 4 a Edison Energia, 3 a Illumia, 2 ad A2A, 2 a Iren, 1 a Eon. Si tratta di circa 4,5 milioni di persone che dovranno lasciare l operatore che fornisce loro energia elettrica dal primo luglio per passare a un altro fornitore, il quale si è aggiudicato a inizio gennaio pacchetti di clienti in asta. Ospite Stefano Besseghini, Presidente ARERA.Grossi investimenti nell'intelligenza artificiale. Germania in testa. L'Italia resta a guardare?La premier Giorgia Meloni, nella giornata del suo incontro con il primo ministro giapponese Fumio Kashida in occasione del G7 in una intervista ad un quotidiano locale ha sollevato lo spinoso tema dell'intelligenza artificiale che può generare grandi opportunità ma può anche nascondere enormi rischi per le nostre società. Facciamo il punto con Alessandro Plateroti, direttore di Newsmondo.itStellantis: Elkann vede Mattarella, Giorgetti e Panetta. Smentita ipotesi fusione con RenaultÈ stata una giornata fitta di incontri istituzionali a Roma per il presidente di Stellantis John Elkann, che - secondo quanto risulta all'Ansa - ha visto il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti, il capo dello Stato Sergio Mattarella, l'ambasciatore Usa in Italia Jack Markell, il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Teo Luzi e il Governatore di Bankitalia Fabio Panetta. Gli incontri, programmati da tempo, hanno offerto l'occasione per fare il punto sulle attività italiane del gruppo. Elkann ha ribadito l'impegno per realizzare i progetti industriali in atto e per le attività di comune interesse oggetto del tavolo al Mimit. Ne parliamo con Edoardo Pavesio, Presidente di Sila Group.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
L'appello di Sergio Mattarella alla partecipazione, alla difesa dei diritti e della Costituzione | 02/01/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jan 2, 2024 2:06


Nel suo discorso di fine anno, il Capo dello Stato Sergio Mattarella sprona gli italiani alla partecipazione politica. "E' il voto che decide", sostiene Mattarella. Il presidente della Repubblica comprende, più di molti altri leader di partito e di Governo, che il vero nemico della nostra fragile democrazia è proprio la disaffezione alla politica, l'aumento consistente dell'astensione. "Non sono i social o i sondaggi che definiscono la strada che dobbiamo percorrere", dice Mattarella. L'altra sera ha dedicato molto spazio ai diritti calpestati, al lavoro che manca, quello sottopagato, le liste d'attesa per visite ed esami, i femminicidi, i rincari degli affitti per gli studenti. Secondo il pensiero di Mattarella la regressione dei diritti è la conseguenza di un arretramento della partecipazione alla vita pubblica, non solo quindi della disaffezione al voto. E' il monito di Mattarella ad una società rassegnata, sempre meno incline a far rispettare i propri diritti, dove prevale una solitudine individuale e collettiva. Ma come reagire? Il Capo dello Stato tutti noi possiamo fare qualcosa per il Paese, partendo dai valori fondanti della Repubblica, quelli scritti nella nostra Costituzione: la solidarietà, la partecipazione. La democrazia è composta dall'esercizio della libertà. "Prima che un dovere, partecipare alla vita e alle scelte della comunità è un diritto di libertà. Anche un diritto al futuro. Alla costruzione del futuro. Partecipare significa farsi carico della propria comunità. Ciascuno per la sua parte". Gli si può solo dare ragione. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
L'appello di Sergio Mattarella alla partecipazione, alla difesa dei diritti e della Costituzione | 02/01/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jan 2, 2024 2:06


Nel suo discorso di fine anno, il Capo dello Stato Sergio Mattarella sprona gli italiani alla partecipazione politica. "E' il voto che decide", sostiene Mattarella. Il presidente della Repubblica comprende, più di molti altri leader di partito e di Governo, che il vero nemico della nostra fragile democrazia è proprio la disaffezione alla politica, l'aumento consistente dell'astensione. "Non sono i social o i sondaggi che definiscono la strada che dobbiamo percorrere", dice Mattarella. L'altra sera ha dedicato molto spazio ai diritti calpestati, al lavoro che manca, quello sottopagato, le liste d'attesa per visite ed esami, i femminicidi, i rincari degli affitti per gli studenti. Secondo il pensiero di Mattarella la regressione dei diritti è la conseguenza di un arretramento della partecipazione alla vita pubblica, non solo quindi della disaffezione al voto. E' il monito di Mattarella ad una società rassegnata, sempre meno incline a far rispettare i propri diritti, dove prevale una solitudine individuale e collettiva. Ma come reagire? Il Capo dello Stato tutti noi possiamo fare qualcosa per il Paese, partendo dai valori fondanti della Repubblica, quelli scritti nella nostra Costituzione: la solidarietà, la partecipazione. La democrazia è composta dall'esercizio della libertà. "Prima che un dovere, partecipare alla vita e alle scelte della comunità è un diritto di libertà. Anche un diritto al futuro. Alla costruzione del futuro. Partecipare significa farsi carico della propria comunità. Ciascuno per la sua parte". Gli si può solo dare ragione. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
La battaglia dei giornalisti contro legge bavaglio. Fnsi a Mattarella: non firmi il provvedimento | 21/12/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Dec 21, 2023 2:48


A cura di Daniele Biacchessi In un Paese democratico i cittadini devono essere informati in modo libero e per quanto possibile imparziale. Il nuovo bavaglio al diritto di cronaca rappresentato dal divieto di pubblicare le ordinanze di custodia cautelare, rende l'Italia carente sul piano della libertà di stampa. L'emendamento di Enrico Costa di Azione alla legge di delegazione europea, approvato dalla Camera, impegna l'esecutivo a modificare l'articolo 114 del codice di procedura penale prevedendo il divieto di pubblicazione integrale o per estratto dell'ordinanza di custodia cautelare finché non siano concluse le indagini preliminari. Si tratta di una forte retromarcia rispetto alla riforma Orlando del 2017, che aveva escluso da ogni divieto di pubblicazione proprio le ordinanze di applicazione delle misure cautelari. In quei provvedimenti il gip, motivando sui gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati, spesso riporta stralci di intercettazioni raccolte dall'accusa. Dovrebbe rimanere consentito, pubblicare il “contenuto” delle carte, la cui diffusione è vietata solo per gli atti coperti da segreto. Il mestiere di cronista giudiziario diventa a questo punto impossibile. Un esempio. Il racconto del boss Matteo Messina Denaro, al di là degli aspetti rimasti ancora oscuri della sua latitanza, era contenuto nel provvedimento del suo arresto e riassumeva il lavoro di indagine degli inquirenti. Con la nuova legge non sarà più possibile diffondere anche il pur minimo particolare di una ordinanza cautelare. Per questo fa bene la Fnsi, il sindacato dei giornalisti, ad avviare una mobilitazione della società civile, chiedendo al Capo dello Stato Sergio Mattarella di non firmare la legge. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
La battaglia dei giornalisti contro legge bavaglio. Fnsi a Mattarella: non firmi il provvedimento | 21/12/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Dec 21, 2023 2:48


A cura di Daniele Biacchessi In un Paese democratico i cittadini devono essere informati in modo libero e per quanto possibile imparziale. Il nuovo bavaglio al diritto di cronaca rappresentato dal divieto di pubblicare le ordinanze di custodia cautelare, rende l'Italia carente sul piano della libertà di stampa. L'emendamento di Enrico Costa di Azione alla legge di delegazione europea, approvato dalla Camera, impegna l'esecutivo a modificare l'articolo 114 del codice di procedura penale prevedendo il divieto di pubblicazione integrale o per estratto dell'ordinanza di custodia cautelare finché non siano concluse le indagini preliminari. Si tratta di una forte retromarcia rispetto alla riforma Orlando del 2017, che aveva escluso da ogni divieto di pubblicazione proprio le ordinanze di applicazione delle misure cautelari. In quei provvedimenti il gip, motivando sui gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati, spesso riporta stralci di intercettazioni raccolte dall'accusa. Dovrebbe rimanere consentito, pubblicare il “contenuto” delle carte, la cui diffusione è vietata solo per gli atti coperti da segreto. Il mestiere di cronista giudiziario diventa a questo punto impossibile. Un esempio. Il racconto del boss Matteo Messina Denaro, al di là degli aspetti rimasti ancora oscuri della sua latitanza, era contenuto nel provvedimento del suo arresto e riassumeva il lavoro di indagine degli inquirenti. Con la nuova legge non sarà più possibile diffondere anche il pur minimo particolare di una ordinanza cautelare. Per questo fa bene la Fnsi, il sindacato dei giornalisti, ad avviare una mobilitazione della società civile, chiedendo al Capo dello Stato Sergio Mattarella di non firmare la legge. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Ultim'ora
Agricoltura volano per la crescita e per l'export

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Dec 12, 2023 2:28


ROMA (ITALPRESS) - L'agricoltura volano per la crescita, per la creazione di filiere produttive, presupposto per l'export di eccellenza del Made in Italy e veicolo di innovazione e promozione della ricerca e della salute. E' quanto emerso all'assemblea invernale di Confagricoltura a Roma, che ha visto la partecipazione, oltre che del presidente Massimiliano Giansanti, del Capo dello Stato Sergio Mattarella, dei ministri Antonio Tajani, Matteo Salvini, Francesco Lollobrigida, con i contributi video della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e del ministro Adolfo Urso. xb1/mgg/gtr

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
La Scala applaude Liliana Segre alla prima del Don Carlo | 08/12/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Dec 8, 2023 1:59


A cura di Daniele Biacchessi Alla prima del Don Carlo alla Scala la vera protagonista è stata la senatrice Liliana Segre, applaudita per lunghi minuti dal pubblico del teatro. "Sono un'amante della lirica e un'abbonata della Scala: sono partita dal loggione e questo è un bel punto da ricordare", dice la Segre. Dopo l'esecuzione del tradizionale inno di Mameli, un loggionista approfitta del breve silenzio per urlare a gran voce: "Viva l'Italia antifascista". E un altro rincara la dose: "No al fascismo". La protesta innescata dai lavoratori del Teatro e dall'Anpi riguarda la presenza di Ignazio La Russa, presidente del Senato, accanto a Liliana Segre, giudicato da una parte della platea come una istituzione che non ha fatto i conti con il fascismo. La polemica si era già trasformata in un caso politico, perché, in mancanza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, l'unico uomo a rappresentare le istituzioni sarebbe stato proprio La Russa. L'imbarazzo è stato risolto dal sindaco di Milano Beppe Sala che ha accompagnato la Segre sul palco Reale portando via la scena della serata. Ma le frizioni restano e non sono state archiviate. Del resto, Milano è medaglia d'oro della Resistenza, la Scala è il suo cuore e anche ieri sera non ha voluto dimenticare. Anpi e gli orchestrali Cgil, nell'intervallo, disertano il saluto istituzionale al presidente del Senato. "I fascisti - ripetono - non sono graditi alla Scala e La Russa non si è mai dichiarato anti-fascista, condannando colonialismo e alleanza con il nazismo" "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
La Scala applaude Liliana Segre alla prima del Don Carlo | 08/12/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Dec 8, 2023 1:59


A cura di Daniele Biacchessi Alla prima del Don Carlo alla Scala la vera protagonista è stata la senatrice Liliana Segre, applaudita per lunghi minuti dal pubblico del teatro. "Sono un'amante della lirica e un'abbonata della Scala: sono partita dal loggione e questo è un bel punto da ricordare", dice la Segre. Dopo l'esecuzione del tradizionale inno di Mameli, un loggionista approfitta del breve silenzio per urlare a gran voce: "Viva l'Italia antifascista". E un altro rincara la dose: "No al fascismo". La protesta innescata dai lavoratori del Teatro e dall'Anpi riguarda la presenza di Ignazio La Russa, presidente del Senato, accanto a Liliana Segre, giudicato da una parte della platea come una istituzione che non ha fatto i conti con il fascismo. La polemica si era già trasformata in un caso politico, perché, in mancanza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, l'unico uomo a rappresentare le istituzioni sarebbe stato proprio La Russa. L'imbarazzo è stato risolto dal sindaco di Milano Beppe Sala che ha accompagnato la Segre sul palco Reale portando via la scena della serata. Ma le frizioni restano e non sono state archiviate. Del resto, Milano è medaglia d'oro della Resistenza, la Scala è il suo cuore e anche ieri sera non ha voluto dimenticare. Anpi e gli orchestrali Cgil, nell'intervallo, disertano il saluto istituzionale al presidente del Senato. "I fascisti - ripetono - non sono graditi alla Scala e La Russa non si è mai dichiarato anti-fascista, condannando colonialismo e alleanza con il nazismo" "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Reportage
L'alba più buia del ghetto di Roma - Elisabetta Fiorito

Reportage

Play Episode Listen Later Oct 15, 2023


Il 16 ottobre del 1943 i nazisti circondano il Portico d’Ottavia e deportano più di mille ebrei nel campo di sterminio di Auschwitz. Torneranno in 16, 15 uomini e una donna, Settimia Spizzichino. Nella ricorrenza degli 80 anni dalla deportazione, Radio 24 vuole ricordare che cosa accadde quella mattina con testimonianze e voci dei sopravvissuti e i racconti dei familiari delle vittime, tra i quali quella di Emanuele Di Porto, il bambino di 12 anni che si salva saltando su un tram e di Lia Levi, la scrittrice che viene nascosta in un collegio. Molte le voci che ci raccontano il quadro in cui si svolse la razzia: dal rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, allo storico David Kertzer. Un viaggio nella memoria che culminerà proprio lunedì 16 ottobre con una fiaccolata nell’antico quartiere ebraico alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella. Testimonianze riportate ne La Razzia, il nuovo podcast di Radio 24 e del Sole 24 ore.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Via libera dell'Ue alla terza rata del Pnrr italiano | 29/07/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 31, 2023 2:32


A cura di Daniele Biacchessi Alla fine, la Commissione europea ha sbloccato la terza rata del Pnrr dell'Italia da 18,5 miliardi di euro. L'esecutivo Ue ha approvato anche le modifiche proposte dal Governo guidato da Giorgia Meloni agli obiettivi della quarta tranche. Si tratta di una valutazione preliminare positiva di 54 traguardi tutti collegati alla terza richiesta di pagamento dell'Italia nell'ambito del Recovery and Resilience Facility (RRF), lo strumento chiave al centro di NextGenerationEU. Secondo la Commissione europea, i 54 traguardi sono stati raggiunti in modo soddisfacente e dimostrano progressi significativi nell'attuazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia. Coprono riforme trasformative ad ampio raggio nei settori del diritto della concorrenza, del sistema giudiziario, dell'amministrazione pubblica e fiscale, dell'istruzione, del mercato del lavoro e del sistema sanitario. La richiesta di pagamento copre anche gli investimenti per promuovere la transizione digitale e verde e per migliorare il sostegno alla ricerca, all'innovazione e all'istruzione. Quando saranno incassati? La Commissione ha inviato il suo parere al Comitato economico e finanziario (EFC). Entro un mese dovrebbe essere preso in considerazione nella valutazione finale della Commissione. Solo allora potrà avvenire il pagamento di 18,5 miliardi di euro all'Italia, ma ci sono voluti sette mesi di trattative serrate, polemiche politiche, lungaggini burocratiche per raggiungere obiettivi che potevano essere portati a casa con maggiore impegno tecnico e volontà politica. Perché, come ha affermato il Capo dello Stato Sergio Mattarella, il risultato del Pnrr non è di questo o quel Governo, ma di tutto il Paese.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Via libera dell'Ue alla terza rata del Pnrr italiano | 29/07/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 31, 2023 2:32


A cura di Daniele Biacchessi Alla fine, la Commissione europea ha sbloccato la terza rata del Pnrr dell'Italia da 18,5 miliardi di euro. L'esecutivo Ue ha approvato anche le modifiche proposte dal Governo guidato da Giorgia Meloni agli obiettivi della quarta tranche. Si tratta di una valutazione preliminare positiva di 54 traguardi tutti collegati alla terza richiesta di pagamento dell'Italia nell'ambito del Recovery and Resilience Facility (RRF), lo strumento chiave al centro di NextGenerationEU. Secondo la Commissione europea, i 54 traguardi sono stati raggiunti in modo soddisfacente e dimostrano progressi significativi nell'attuazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia. Coprono riforme trasformative ad ampio raggio nei settori del diritto della concorrenza, del sistema giudiziario, dell'amministrazione pubblica e fiscale, dell'istruzione, del mercato del lavoro e del sistema sanitario. La richiesta di pagamento copre anche gli investimenti per promuovere la transizione digitale e verde e per migliorare il sostegno alla ricerca, all'innovazione e all'istruzione. Quando saranno incassati? La Commissione ha inviato il suo parere al Comitato economico e finanziario (EFC). Entro un mese dovrebbe essere preso in considerazione nella valutazione finale della Commissione. Solo allora potrà avvenire il pagamento di 18,5 miliardi di euro all'Italia, ma ci sono voluti sette mesi di trattative serrate, polemiche politiche, lungaggini burocratiche per raggiungere obiettivi che potevano essere portati a casa con maggiore impegno tecnico e volontà politica. Perché, come ha affermato il Capo dello Stato Sergio Mattarella, il risultato del Pnrr non è di questo o quel Governo, ma di tutto il Paese.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Via libera dell'Ue alla terza rata del Pnrr italiano | 29/07/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 29, 2023 2:32


A cura di Daniele Biacchessi Alla fine, la Commissione europea ha sbloccato la terza rata del Pnrr dell'Italia da 18,5 miliardi di euro. L'esecutivo Ue ha approvato anche le modifiche proposte dal Governo guidato da Giorgia Meloni agli obiettivi della quarta tranche. Si tratta di una valutazione preliminare positiva di 54 traguardi tutti collegati alla terza richiesta di pagamento dell'Italia nell'ambito del Recovery and Resilience Facility (RRF), lo strumento chiave al centro di NextGenerationEU. Secondo la Commissione europea, i 54 traguardi sono stati raggiunti in modo soddisfacente e dimostrano progressi significativi nell'attuazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia. Coprono riforme trasformative ad ampio raggio nei settori del diritto della concorrenza, del sistema giudiziario, dell'amministrazione pubblica e fiscale, dell'istruzione, del mercato del lavoro e del sistema sanitario. La richiesta di pagamento copre anche gli investimenti per promuovere la transizione digitale e verde e per migliorare il sostegno alla ricerca, all'innovazione e all'istruzione. Quando saranno incassati? La Commissione ha inviato il suo parere al Comitato economico e finanziario (EFC). Entro un mese dovrebbe essere preso in considerazione nella valutazione finale della Commissione. Solo allora potrà avvenire il pagamento di 18,5 miliardi di euro all'Italia, ma ci sono voluti sette mesi di trattative serrate, polemiche politiche, lungaggini burocratiche per raggiungere obiettivi che potevano essere portati a casa con maggiore impegno tecnico e volontà politica. Perché, come ha affermato il Capo dello Stato Sergio Mattarella, il risultato del Pnrr non è di questo o quel Governo, ma di tutto il Paese.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Via libera dell'Ue alla terza rata del Pnrr italiano | 29/07/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 29, 2023 2:32


A cura di Daniele Biacchessi Alla fine, la Commissione europea ha sbloccato la terza rata del Pnrr dell'Italia da 18,5 miliardi di euro. L'esecutivo Ue ha approvato anche le modifiche proposte dal Governo guidato da Giorgia Meloni agli obiettivi della quarta tranche. Si tratta di una valutazione preliminare positiva di 54 traguardi tutti collegati alla terza richiesta di pagamento dell'Italia nell'ambito del Recovery and Resilience Facility (RRF), lo strumento chiave al centro di NextGenerationEU. Secondo la Commissione europea, i 54 traguardi sono stati raggiunti in modo soddisfacente e dimostrano progressi significativi nell'attuazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia. Coprono riforme trasformative ad ampio raggio nei settori del diritto della concorrenza, del sistema giudiziario, dell'amministrazione pubblica e fiscale, dell'istruzione, del mercato del lavoro e del sistema sanitario. La richiesta di pagamento copre anche gli investimenti per promuovere la transizione digitale e verde e per migliorare il sostegno alla ricerca, all'innovazione e all'istruzione. Quando saranno incassati? La Commissione ha inviato il suo parere al Comitato economico e finanziario (EFC). Entro un mese dovrebbe essere preso in considerazione nella valutazione finale della Commissione. Solo allora potrà avvenire il pagamento di 18,5 miliardi di euro all'Italia, ma ci sono voluti sette mesi di trattative serrate, polemiche politiche, lungaggini burocratiche per raggiungere obiettivi che potevano essere portati a casa con maggiore impegno tecnico e volontà politica. Perché, come ha affermato il Capo dello Stato Sergio Mattarella, il risultato del Pnrr non è di questo o quel Governo, ma di tutto il Paese.

Corriere Daily
Dal «Whatever it takes» al crollo del governo: la parabola di Mario Draghi

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Jul 21, 2022 14:34


Il presidente del Consiglio si è dimesso. E il capo dello Stato Sergio Mattarella ha sciolto le Camere e annunciato che si voterà il 25 settembre. Insieme alla legislatura, quindi, si chiude l'esperienza da premier dell'ex numero 1 della Bce, che proprio nel luglio del 2012 pronunciò la famosa frase sul salvataggio dell'euro «ad ogni costo». Federico Fubini ripercorre questi 10 anni, spiegando quale eredità lascia «SuperMario».Per altri approfondimenti:- L'annuncio di Mattarella: “Si vota il 25 settembre, il periodo non consente pause” https://bit.ly/3cAM2DX- “Gli italiani ci impalano”: tutte le frasi della crisi di governo (per ora) https://bit.ly/3oiB9ZQ- Il dopo Draghi, dal Pnrr al Patto di stabilità: i fronti aperti con la Ue che peseranno sull'Italia https://bit.ly/3z1J4Qp

Focus economia
In missione per il gas, Draghi in Turchia e Mattarella in Mozambico

Focus economia

Play Episode Listen Later Jul 5, 2022


Le missioni diplomatiche di Mattarella e Draghi hanno lo scopo di cercare alternative alle forniture energetiche russe. Il capo dello Stato Sergio Mattarella si è recato in Mozambico, mentre il premier Mario Draghi e mezzo governo è arrivato in Turchia. Due missioni diplomatiche ai massimi livelli che servono per rafforzare le relazioni con chi possiede o in qualche modo controlla i flussi di materia prima. Facciamo il punto con Roberto Bongiorni, del Sole 24 Ore. Lo sciopero dei Taxi Nel mirino dei tassisti c'è la deregolamentazione del settore prevista dal ddl concorrenza e, nello specifico, "l'adeguamento dell'offerta di servizi alle forme di mobilità che si svolgono mediante applicazioni web che utilizzano piattaforme tecnologiche per l'interconnessione dei passeggeri e dei conducenti". Ospite:Claudio Giudici, presidente nazionale Uritaxi. Il digitale in Italia tiene bene, ma servono investimenti costanti Il mercato digitale nel 2021 è tornato a crescere, grazie alla ripresa dell'economia e alla spinta significativa ai progetti di digitalizzazione che ha riguardato tutti i settori. La crescita è stata del 5,3%, per un valore complessivo di 75,3 miliardi di euro. Le previsioni per il 2022 considerano il momento difficile ma sono ottimiste, a condizione però che gli investimenti nel settore siano costanti. Ne parliamo con Marco Gay, presidente di Anitec Assinform.

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
A Palermo la guerra in Ucraina e i dibattiti sulle riforme della giustizia in Italia: sullo sfondo il 30esimo anniversario dalle stragi di mafia

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later May 8, 2022 11:50


La guerra in Ucraina e i dibattiti sulle riforme della giustizia in Italia, sullo sfondo del 30esimo anniversario dalle stragi di mafia. A Palermo si è conclusa venerdì 6 maggio la riunione dei procuratori generali dei 46 paesi del Consiglio d'Europa alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella che ha anche segnato l'inizio ufficiale delle cerimonie per l'anniversario dell'uccisione di Falcone e Borsellino.

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A Palermo la guerra in Ucraina e i dibattiti sulle riforme della giustizia in Italia: sullo sfondo il 30esimo anniversario dalle stragi di mafia

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Play Episode Listen Later May 8, 2022 11:05


La guerra in Ucraina e i dibattiti sulle riforme della giustizia in Italia, sullo sfondo del 30esimo anniversario dalle stragi di mafia. A Palermo si è conclusa venerdì 6 maggio la riunione dei procuratori generali dei 46 paesi del Consiglio d'Europa alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella che ha anche segnato l'inizio ufficiale delle cerimonie per l'anniversario dell'uccisione di Falcone e Borsellino.

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Torna a crescere l'occupazione, due prove scritte per la terza maturità dell'era Covid, la liturgia del giuramento del capo dello Stato

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Feb 2, 2022 6:32


In questa puntata di Start obiettivo puntato sull'occupazione che nonostante la pandemia ancora morda, torna a crescere, trainata dai contratti a termine. E poi la maturità, che interessa quasi 500mila studenti. Per l'esame previsto per il 22 giugno, fra una valanga di polemiche, tornano le due prove scritte. Poi spazio ai preparativi per la liturgia del giuramento del capo dello Stato Sergio Mattarella. appuntamento il 3 febbraio alle 15, nell'aula di Montecitorio.