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In the Mood è il progetto di Radio 21 aprile Web per iniziare la settimana con un pensiero diverso, a partire da alcuni articoli sulle pagine di cultura di alcuni giornali italiani.Questa settimana:La Lettura del Corriere della Sera, Cristina Taglietti per il libro di Jacopo Veneziani, La Grande Parigi 1900-1920 il periodo d'oro dell'arte moderna, Feltrinelli, € 28,50Il Messaggero, Fabio Isman per Clemente IX RospigliosiLa Domenica del Sole 24 Ore, Salvatore Settis per il libro di Marilena Caciorgna, Un libro di marmo. Il pavimento del Duomo di Siena, Sillabe editrice, € 39Robinson, La repubblica, intervista di Claudia Morgoglione a Matthew McConaughey, in occasione della pubblicazione del suo libro per bambini "Solo perché", La Nave di Teseo editrice, € 17.E per un respiro ancora meno soffocato, Sandro Campani "Alzarsi presto, il libro dei funghi (e di mio fratello), Einaudi, €16, presentato da Ermanno Paccagnini sulla Lettura del Corriere della Sera.
Lo scandalo al British Museum ha riacceso la disputa sui marmi del Partenone da parte del prestigioso museo alla Grecia: il governo greco ha reiterato in questi mesi le richieste di restituzione dei frammenti che tra il 1801 e il 1803 Lord Elgin, allora ambasciatore inglese in Grecia, deportò a Londra, lasciando dietro di sé un edificio ferocemente mutilato. Oggi queste rovine restano il segno tangibile di una Grecia classica di cui ancora oggi ci sentiamo figli. Ma perché siamo tutti debitori della Grecia antica? E quale ruolo ha oggi il classico nella nostra società ipertecnologica e globalizzata? A “Voci dipinte” per parlarne la scrittrice Andrea Marcolongo, autrice di “Spostare la luna dall'orbita”, resoconto di una notte trascorsa da sola al Museo dell'Acropoli, e l'archeologo Salvatore Settis, autore – fra gli altri - del saggio il “Futuro del classico”. Per la mostra della settimana siamo andati a Winterthur a scoprire le radici di uno dei maestri del Romanticismo tedesco, Caspar David Friedrich.
- Siamo anche noi virtualmente a Book City e ci occupiamo di due libri protagonisti legati a due importanti mostre in corso: Il SURREALISMO 1919 – 1969 e HIERONIMUS BOSCH E UN ALTRO RINASCIMENTO - HOMAR HASSAN: artista italo egiziano che dipinge coi guantoni da box E ancora - Il MUDEC, Museo delle Culture rende omaggio a Robert Capa, il padre del fotogiornalismo - RECYCLING BEAUTY: la mostra curata da Salvatore Settis alla Fondazione Prada continua l'indagine sul classico non solo come eredita' del passato, ma come un elemento vitale
Per le letture quotidiane e il testo https://italianoconletteratura.substack.com
Paesaggio, Salvatore Settis
Donatella Gnetti"PassePartout Festival"http://www.passepartoutfestival.it/2022/1922-2022 FRAGILE OCCIDENTE si intitola il diciannovesimo Passepartout, il festival culturale di Asti: geopolitica, storia, economia, società, ambiente, fotografia, arte, letteratura. Si svolgerà da venerdì 3 a domenica 12 giugno, organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con la Città di Asti e la Regione Piemonte. Direttore scientifico Alberto Sinigaglia. “A cent'anni dalla pubblicazione del Tramonto dell'Occidente di Oswald Spengler - spiega Sinigaglia - ci proponevamo un bilancio delle sue profezie. L'invasione russa dell'Ucraina ne fa un tema di drammatica attualità, offrendo le più dure e crudeli verifiche di quanto avevamo sognato, realizzato, conquistato, come i 77 anni di pace in Europa, che credevamo sicura per sempre”. L'Occidente è in affanno e per mettere a confronto l'anno in corso con la storia, secondo la sua formula sperimentata, il Festival Passepartout ha colto il centenario di un libro famoso, "Il tramonto dell'Occidente" di Oswald Spengler. Il titolo 1922-2022 FRAGILE OCCIDENTE nasce dalle analisi, dalle profezie del filosofo e storico tedesco e dalle diffuse insoddisfazioni e inquietudini che oggi pervadono gli Stati Uniti e l'Europa.L'invasione russa dell'Ucraina dà al tema una drammatica attualità, pericolosa perché ci trova impreparati dopo 77 anni di pace che credevamo assicurata per sempre. La geopolitica occupa più del solito il programma: su quanto è accaduto e accade ragioniamo con diplomatici e giornalisti (tra loro un'inviata americana) che meglio conoscono i paesi in guerra. Un filosofo, un uomo di fede e un'esperta di opinione pubblica ci aiutano ad analizzare le complesse reazioni del nostro turbamento. Quattro giganti verranno a consolarci: Paolo Conte, il grande musicista-poeta, tra gli italiani più famosi e universalmente amati, che ci porterà nei suoi cari Anni 20 con l'esplosione delle invenzioni e delle avanguardie artistiche e musicali; Tutankhamon la cui tomba scoperta un secolo fa avviò la marcia trionfale dei faraoni d'Egitto nella nostra cultura; i due Bronzi di Riace che cinquant'anni fa riemersero dagli abissi stupefacendo il mondoIl 1922 vide anche la legge firmata Benedetto Croce che decise la protezione del paesaggio e l'istituzione dei parchi naturali. Una ragione per analizzare insieme gli ultimi risultati del satellite che osserva la Terra, controlla l'ambiente e la sua salute. Per vedere a che punto i progressi tecnologici e la necessaria sostenibilità trasformino le città. E per riconsiderare la vasta indagine sul paesaggio operata dal fotografo Luigi Ghirri d'intesa con lo scrittore Gianni Celati. La letteratura è presente a Passepartout con due protagonisti: Beppe Fenoglio nel centenario della nascita e James Joyce nel centenario di "Ulysses", il romanzo scandaloso che lo rese celebre.I cent'anni della Marcia su Roma ci inducono a vedere che cosa sia stato il fascismo e se ve ne siano tracce nelle correnti illiberali cresciute in Europa e in America. Una ragione in più, nei cent'anni della "Rivoluzione liberale", la rivista di Piero Gobetti, per interrogarci se quell'idea abbia un futuro.Una serata è dedicata alla giustizia: dall'anniversario di Mani Pulite alla riforma di Marta Cartabia. Due serate affrontano i problemi di economia internazionale e locale aggravati dalla pandemia e ora dalla guerra. Relatori in vari incontri sul "Fragile Occidente" tra storia e attualità: il filosofo Maurizio Ferraris, gli ambasciatori Stefano Pontecorvo e Gianpaolo Scarante, padre Enzo Bianchi, il cantautore Paolo Conte con l'autrice Manuela Furnari, i giornalisti e scrittori Amy Kellogg, Paolo Garimberti, Claudio Pagliara, Domenico Quirico e Aldo Cazzullo, che si occuperà in particolare della condizione femminile, fragile, ma punteggiata di donne forti e straordinarie, alle quali è dedicata l'anteprima del 3 giugno "La forza delle italiane".Cent'anni fa la scoperta della tomba di Tutankhamon diede una scossa agli studi dell'egittologia riaccendendo il suo fascino e l'interesse per la storia dei faraoni. Ne parlerà Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, secondo al mondo per importanza, ma diventato il primo per notorietà e numero di visitatori. Cinquant'anni fa un'altra scoperta archeologica suscitò un interesse mondiale: i Bronzi di Riace, come da allora sono chiamate le due statue di bronzo, capolavori dell'arte greca, salvati intatti dal mare di Riace Marina non lontano da Reggio Calabria. Ricostruirà quella storia affascinante lo scrittore, attore e giornalista Pietrangelo Buttafuoco.Compie un secolo anche "Rivoluzione liberale", la rivista fondata da Piero Gobetti. Quanto ha contato l'idea liberale nel '900? Che cosa ne è oggi? Che ne sarà? Ne parlerà il professor Fulvio Cammarano, storico dell'Italia liberale. La serata sarà dedicata alla memoria dell'ex ministro Antonio Martino, che a sua volta aveva accettato l'invito a Passepartout per testimoniare la propria esperienza.Sempre un secolo fa in Europa si affermarono le dittature: dalla Germania alla Russia, all'Italia, poi alla Francia e alla Spagna. Ne parlerà la storica Alessandra Tarquini. C'è qualcosa del fascismo che sopravvive oggi nelle potenze autoritarie o nei movimenti illiberali che in America e in Europa rinnegano i valori dell'Occidente?Risale al 1922 "L'opinione pubblica", fondamentale studio del grande giornalista Walter Lippmann. Alessandra Ghisleri, tra i più famosi e autorevoli sondaggisti italiani, spiegherà come ha visto e come vede cambiare l'opinione pubblica nell'era dei social media, della comunicazione incessante e manovrata.Un elemento fondamentale della democrazia è la giustizia. A trent'anni dalla stagione di Mani pulite e mentre si avvia una riforma della giustizia in Italia, ne parlano in un dialogo l'ex magistrato Gherardo Colombo e l'ex presidente della Corte costituzionale Gustavo Zagrebelsky.La fragilità dell'Occidente dipende anche dalla fragilità del pianeta, cioè dell'ambiente che dovremmo salvare. Già nel 1922 se ne occupava Benedetto Croce, firmando la prima legge sui parchi naturali, come racconterà lo storico dell'arte Salvatore Settis, spiegando lo stretto legame tra natura, bellezza e cultura.Roberto Ragazzoni, direttore dell'Osservatorio astronomico di Asiago e costruttore del telescopio del satellite "Cheops", dialogherà con Giovanni Caprara, presidente dell'UGIS - Unione Giornalisti Italiani Scientifici, su come dallo spazio sia possibile conoscere meglio la vita sulla Terra e decifrare il futuro del pianeta e il nostro.Il giornalista Michele Smargiassi, a trent'anni dalla morte di Luigi Ghirri, uno dei più influenti fotografi italiani del '900, illustrerà il vasto lavoro che svolse sul paesaggio anche d'intesa con Gianni Celati, lo scrittore scomparso in gennaio.L'ecologia si riverbera sulla vita delle città e sulle loro trasformazioni, come spiegherà l'architetto astigiano Carlo Ratti, ormai tra le archistar al lavoro nel mondo. La fragilità dell'Occidente si riverbera sull'economia internazionale, tra crisi energetica e sanzioni, e sulle difficoltà delle amministrazioni pubbliche, delle imprese, delle famiglie. Se ne parlerà in due incontri: uno con l'imprenditore e politico Guido Crosetto, l'altro con il presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia, il presidente della Fondazione CRAT Mario Sacco, l'economista Giuseppe Tardivo e il giornalista Luca Ubaldeschi, direttore del "Secolo XIX" di Genova.Il 2022 celebrerà un gran numero di centenari di scrittori e personaggi famosi per il quale l'intero Festival non basterebbe. Passepartout non poteva che scegliere Beppe Fenoglio. L'antropologo Piercarlo Grimaldi, che lo conobbe, parlerà dell'amore dello scrittore per la sua terra, le sue storie, per quel piccolo mondo dalle radici troppo profonde per non essere universali. Cent'anni fa James Joyce pubblicava "Ulysses". Masolino D'Amico, anglista e critico teatrale, affronterà quel romanzo rivoluzionario che ha condizionato la letteratura del Novecento, sebbene in molti non siano riusciti a leggerlo fino in fondo.Asti ha nel 2022 un importante anniversario cittadino perché trent'anni fa vi nacque Ethica, un'organizzazione internazionale che ha avuto tra i suoi fondatori, accanto all'ingegner Giovanni Periale, il filosofo Remo Bodei, il diplomatico e giornalista Vittorio Dan Segre, l'ambasciatore Sergio Romano, il fisico Carlo Brumat e padre Enzo Bianchi. L'incontro che lo vedrà protagonista nasce in collaborazione con Ethica ed è dedicato all'istituzione che nel suo decennale meritò la visita del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.Inoltre sabato 4 giugno alle 10 nella Sala delle Colonne della Biblioteca Astense Passepartout organizza “Passepartout: memoria e progetto”, un evento speciale aperto alla stampa e alla cittadinanza per approfondire alcuni dei temi e dei personaggi del festival, con la presenza di tre ospiti: l'Ing. Giovanni Periale parlerà dei trent'anni dell'associazione Ethica, ai quali è dedicato l'incontro di sabato 11 giugno con Enzo Bianchi; il Prof. Marco De Vecchi traccerà un ricordo dell'Ing. Giuseppe Ratti, padre dell'architetto Carlo Ratti, che sarà ospite del festival venerdì 10 giugno; infine la Dott.ssa Rita Barbieri ricorderà l'ex ministro Antonio Martino, al quale è dedicato l'incontro di sabato 11 giugno "L'eresia liberale".Sarà il modo di ripercorrere straordinarie esperienze intellettuali di personalità che hanno messo il proprio sapere tecnico e culturale al servizio della società, progettando futuro. Un ambizioso progetto per il futuro è quello di Asti, che si candida a essere la Capitale italiana della Cultura 2025.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
- Si apre una grande stagione per i musei sul Garda: abbiamo visitato a Sirmione il Castello Scaligero e le Grotte di Catullo e la Villa Romana a Desenzano - “IL VIDEO RENDE FELICI” una grande mostra a Roma in due sedi - Le interviste impossibili ai maestri della fotografia di Roberto Mutti - I marmi di Torlonia: collezione di Capolavori in mostra incontriamo Salvatore Settis che l'ha curata - Con l'assessore alla cultura Tommaso Sacchi diamo uno sguardo al programma espositivo e al nuovo polo museale di Otto e Novecento
Tomaso Montanari"Chiese chiuse"Einaudi Editorehttps://www.einaudi.it/Memoria Festival, Mirandola1° Ottobre 2021, ore 21:00"Spazio chiesa"Con Tomaso Montanarihttps://memoriafestival.it/evento/spazio-chiesa/Migliaia di chiese sono oggi inaccessibili, saccheggiate, pericolanti. Altre sono trasformate in attrazioni turistiche a pagamento. Oggi non sappiamo cosa farcene, di tutto questo «ben di Dio», e bene pubblico: mancano visione, prospettiva, ispirazione. Ma è anche lí che si potrebbe costruire un futuro diverso. UmanoLe antiche chiese italiane ci chiedono di cambiare i nostri pensieri. Con il loro silenzio secolare, offrono una pausa al nostro caos. Con la loro gratuità, contestano la nostra fede nel mercato. Con la loro apertura a tutti, contraddicono la nostra paura delle diversità. Con la loro dimensione collettiva, mettono in crisi il nostro egoismo. Con il loro essere luoghi essenzialmente pubblici sventano la privatizzazione di ogni momento della nostra vita individuale e sociale. Con la loro viva compresenza dei tempi, smascherano la dittatura del presente. Con la loro povertà, con il loro abbandono, testimoniano contro la religione del successo. Possiamo decidere che anche questi luoghi speciali che arrivano dal passato devono chinare il capo di fronte all'omologazione del pensiero unico del nostro tempo. O invece possiamo decidere di farli vivere: per aiutarci a vivere in un altro modo.Tomaso Montanari (1971) è professore ordinario di Storia dell'arte moderna all'Università per Stranieri di Siena. Si è sempre occupato della storia dell'arte del XVII secolo, cercando di rispondere alle domande poste dalle opere con tutti gli strumenti della disciplina: dalla filologia attributiva alla ricerca documentaria, dalla critica delle fonti testuali all'analisi dei significati, a una interpretazione storico-sociale. Per Einaudi ha scritto la postfazione ai due volumi de Le vite de' pittori scultori e architetti moderni di Giovan Pietro Bellori (2009), A cosa serve Michelangelo? (2011), Il Barocco (2012), Costituzione incompiuta (2013, con Alice Leone, Paolo Maddalena e Salvatore Settis), Privati del patrimonio (2015), La libertà di Bernini (2016), con Vincenzo Trione, Contro le mostre (2017), Velázquez e il ritratto barocco (2018), L'ora d'arte (2019), La seconda ora d'arte (2021) e Chiese chiuse (2021).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Il paesaggio, in particolare in Italia, è il prodotto dell'incontro fra natura e cultura. I segni dell'uomo lo plasmano secondo modalità e ritmi che corrispondono ad un orizzonte culturale sempre mutevole e diverso di luogo in luogo. Perciò il paesaggio è un bene comune: perché corrisponde all'accumulo secolare di gesti, di scelte di gusto, di tradizione ed innovazione. Anche la devastazione del paesaggio italiano, a cui assistiamo oggi, è un prodotto culturale ed appartiene all'orizzonte che ci circonda. Chiediamoci perché. Chiediamoci se il paesaggio può tornare ad essere un “bene comune” e come questo può dipendere da noi.
Nicla Vassallo, Paolo Giannone"Loving Books""Loving Books" nasce da una idea di Nicla Vassallo; l'intento è riunire alcune personalità della cultura italiana con cui intavolare dialoghi sui libri e intorno agli spunti e alle riflessioni che la loro lettura suscita. Prende così corpo il ciclo di otto incontri diretti da Nicla Vassallo, organizzati con lacollaborazione della Biblioteca Universitaria di Genova (istituto del Ministero della Cultura) e dedicati a Rossella Panarese capostruttura, autrice, curatrice e conduttrice di Rai Radio 3, recentemente scomparsa."La conoscenza logora chi non ce l'ha, al pari della cultura. Più che mai, in questo periodo pandemico, in cui 'saltano' abitudini e convenzioni di ogni tipo, e ne subentrano altre. Buone o cattive, che siano, occorre prenderne atto. Come reagire? Con una speranza, ben riposta, nella cultura, a partire da ottimi libri, dai giovani, dalle donne, nonché da uomini che nei giovani enelle donne credono. Occorre ripartire, e ripartire dalla Biblioteca Universitaria di Genova, città 'vecchia': mi pare davvero il miglior modo. Con un ricordo: subito dopo il liceo, primo anno di università, sportivona e divoratrice di libri, a partire da Virginia Woolf, mai secchiona, mi innamorodi Dacia Maraini, vado alla Sip, cerco il suo indirizzo postale, e le invio una lettera e un mio racconto. Dopo poco, la sua risposta.Loving Books: con una dedica a Rossella Panarese.Un insegnamento: a partire da Aristotele, la sola vita conoscitiva ci consacra esseri umani. Si tratta di diritti, doveri, di conquiste a favore del progresso individuale e sociale, a favore della nostra identità personale. Confidiamoci"Nicla VassalloNonostante l'emergenza sanitaria si è deciso di organizzare l'iniziativa con un format che prevede la registrazione del ciclo degli incontri, che si svolgeranno sia a distanza che in presenza (se possibile). I video saranno diffusi per mezzo del canale You Tube e della pagina Facebook dellaBiblioteca Universitaria di Genova (ma anche dal sito http://www.bibliotecauniversitaria.ge.it) e di tutte le realtà culturali e istituzionali che con entusiasmo hanno dato la disponibilità alla lorodivulgazione. Una modalità che nei nostri intenti vuole permettere la massima fruizione e diffusione di queste conversazioni, anche oltre i confini cittadini e il termine temporale dello svolgimento della manifestazione.Gli incontri, con la presenza di Nicla Vassallo, saranno trasmessi alle ore 17 secondo il seguente programma.Apre "Loving Books", il 17 marzo, la conversazione con Anna Longo, Giuseppe Cederna, Antonio Dalla Venezia che prende spunto dal libro "Fellini guarda il mare" (dei Merangoli 2020).Il 31 marzo “Pregiudizi inconsapevoli” (Mondadori 2020), scritto da Francesca Vecchioni, porterà l'autrice a un confronto con Alberto Diaspro. Il 7 aprile Eva Cantarella dialogherà su “Sparta e Atene” (Einaudi 2021).Il 12 maggio Dacia Maraini rifletterà con noi sull'evoluzione dei rapporti interpersonali partendo dalla storia narrata in “Trio” (Rizzoli 2020). Il 19 maggio Umberto Curi parlerà sui “Film che pensano” (Mimesis 2021) insieme ad Andrea Panzavolta.Il 26 maggio è la volta di Salvatore Settis, che insieme a Mariangela Bruno, partendo dal suo “Incursioni” (Feltrinelli 2020), porrà in evidenza le tensioni e i legami nell'arte tra l'antico e il contemporaneo. Il 16 giugno Nicla Vassallo presenterà “Pandemia amorosa dolorosa” (Mimesis 2021) insieme ad Antonio Gnoli. L'ultimo appuntament. Il 23 giugno, è con Gianni Berengo Gardin, Susanna Berengo Gardin, Gianni Martini, per ripercorrere l'attività del fotografo, prendendo spunto da “In parole povere. Un'autobiografia per immagini” (Contrasto 2020)."Loving Books. Dialoghi di libri e sui libri"con il patrocinio diMinistero della CulturaDirezione generale biblioteche e diritto d'autoreFondazione Lelio e Lisli Basso - onlusFondazione Compagnia di San PaoloFondazione Giangiacomo FeltrinelliFondazione Filosofi lungo l'OglioFondazione Nilde IottiFondazione OndaUfficio Scolastico Regionale per la LiguriaUniversità degli Studi di GenovaUniversità degli Studi di Sassaricon il sostegno di Coop LiguriaIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
CONTEMPORARY ART AND TRADITION. Salvatore Settis is an archaeologist & art historian. The author of Incursioni has just curated an extraordinary exhibition of the Torlonia Marbles.
Andrea Franzoso"Viva la Costituzione"Le parole e i protagonisti.Perché i nostri valori non rimangano solo sulla CartaDe Agostini Editorehttps://www.deaplanetalibri.it/La Carta costituzionale definisce i nostri valori, ma non è un semplice elenco di principi e regole. È prima di tutto un grande racconto, ci spiega da dove arriviamo e dove non vogliamo più tornare.La Costituzione italiana è la legge più importante del nostro Paese. I valori su cui si basa, i principi che difende, i diritti e i doveri che sancisce sono l'eredità lasciataci dai nostri nonni a garanzia di una vita libera e dignitosa. Conoscere la Costituzione è fondamentale per capire il nostro passato, per vivere al meglio il nostro presente, per costruire il nostro futuro. Ecco perché Andrea Franzoso ha voluto esplorare in questo volume la Carta costituzionale e spiegarla a chi, quella Carta, l'ha solo sentita nominare in occasione di qualche anniversario o festa nazionale.Attraverso racconti e testimonianze, e con i contributi di esperti autorevoli, Andrea riesce a illustrare con efficacia i 20 concetti fondamentali della Costituzione. In questo nuovo libro, l'autore di #disobbediente! Essere onesti è la vera rivoluzione sottolinea l'importanza del rispetto per l'altro e riporta alla luce le battaglie combattute (e che tuttora combattiamo) a difesa di un testo che è l'espressione stessa della nostra identità.Memoria, Democrazia, Repubblica, Costituzione, Lavoro, Diritti, Solidarietà, Uguaglianza, Minoranze, Confessioni religiose, Cultura, Paesaggio, Straniero, Pace, Tricolore, Libertà, Famiglia, Scuola, Salute, Resistenza.Sono le 20 parole-chiave attraverso cui Andrea Franzoso racconta ai ragazzi che cos'è la Costituzione italiana, fondamento della nostra Repubblica che raccoglie al suo interno i dolori e le speranze di un popolo appena uscito da una dittatura durata vent'anni. La spiegazione di ciascuna parola si accompagna a storie vere, esempi da conoscere e imitare, riflessioni di esperti e testimoni. Ne esce il racconto di una Costituzione “viva” e concreta, che riguarda la nostra vita quotidiana e le nostre scelte personali. Un sussidio prezioso per lo studio dell'educazione civica.Con i contributi diAnna Maria Ajello, Matteo Bussola, Ilaria Capua, Gherardo Colombo, Piercamillo Davigo, Giuseppe De Giorgi, Milena Gabanelli, Filippo Grandi, Chiara Mariotti, Tomaso Montanari, Francesco Occhetta, Alberto Pellai, Nancy Porsia, Don Gino Rigoldi, Sergio Rizzo, Salvatore Settis, Gian Antonio Stella, Barbara TamboriniAndrea Franzoso vive a Milano. Ha faticato a trovare la sua strada e dopo diverse esperienze (è stato capitano dei carabinieri, ha vissuto quattro anni coi gesuiti, ha lavorato come impiegato in un'azienda) oggi fa l'autore televisivo. Ma non è detto che in futuro non si inventi qualcos'altro…IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Salvatore Settis talks about his new book, plus Tacita Dean on her three London shows See acast.com/privacy for privacy and opt-out information.
1)Cieli d'Europa. Cultura Creatività Uguaglianza. Assediati dalle rovine di una crisi che ci tormenta, rischiamo di non vederne la profondità e la minaccia. Come possiamo uscirne? Le riflessioni di Salvatore Settis nel suo ultimo libro. 2) Palazzo Reale di Milano ospita la mostra più attesa della stagione: Dentro Caravaggio. 3) OGR Officine Grandi Riparazioni, la maestosa cattedrale industriale a Torino diventa tempio dell'arte, della musica e della cultura. Si comincia con William Kentridge e Patrick Tuttofuoco. 4) Arte urbana: arrivato da Barcellona TVBOY ci racconta le sue opere piene d'ironia che attraverso l'arte antica guardano al presente.
1)Cieli d’Europa. Cultura Creatività Uguaglianza. Assediati dalle rovine di una crisi che ci tormenta, rischiamo di non vederne la profondità e la minaccia. Come possiamo uscirne? Le riflessioni di Salvatore Settis nel suo ultimo libro. 2) Palazzo Reale di Milano ospita la mostra più attesa della stagione: Dentro Caravaggio. 3) OGR Officine Grandi Riparazioni, la maestosa cattedrale industriale a Torino diventa tempio dell’arte, della musica e della cultura. Si comincia con William Kentridge e Patrick Tuttofuoco. 4) Arte urbana: arrivato da Barcellona TVBOY ci racconta le sue opere piene d’ironia che attraverso l’arte antica guardano al presente.
1)Cieli d’Europa. Cultura Creatività Uguaglianza. Assediati dalle rovine di una crisi che ci tormenta, rischiamo di non vederne la profondità e la minaccia. Come possiamo uscirne? Le riflessioni di Salvatore Settis nel suo ultimo libro. 2) Palazzo Reale di Milano ospita la mostra più attesa della stagione: Dentro Caravaggio. 3) OGR Officine Grandi Riparazioni, la maestosa cattedrale industriale a Torino diventa tempio dell’arte, della musica e della cultura. Si comincia con William Kentridge e Patrick Tuttofuoco. 4) Arte urbana: arrivato da Barcellona TVBOY ci racconta le sue opere piene d’ironia che attraverso l’arte antica guardano al presente.
Le distruzioni intenzionali di opere d’arte, l’incuria che affligge i monumenti e i paesaggi, il declino delle città storiche e il diffondersi dei ghetti urbani sono segnali (diversi, ma convergenti) di una crisi che non è solo economica e politica, ma culturale. Stiamo disimparando a convivere con il nostro passato, a cui non sappiamo più guardare se non con nostalgia o disagio. Nessun osservatorio è più adatto dell’Europa, attraversata da spinte di disgregazione che nascono da un progetto economico-politico in cui la cultura ha avuto sinora un ruolo gregario. Ma che cosa, se non l’esercizio creativo del pensiero critico, può consentirci di comprendere i processi in corso? Una memoria culturale “plurale” osservata con “sguardo distante”, è il terreno di crescita di una creatività che non mira all’effimera felicità del successo, ma comporta la piena realizzazione delle proprie potenzialità: un sentimento che incardina l’individuo nella comunità di cui fa parte.
La scomparsa di Carlo Azeglio Ciampi. Alberto Orioli, giornalista e scrittore, Prof. Salvatore Settis, archeologo e storico, Anna Milan, inviata del GRR.
L'ospite della puntata che vi riproponiamo oggi è Salvatore Settis, archeologo e storico dell'arte. Tema: l'articolo 9 della Costituzione, la promozione della cultura e della ricerca scientifica e la tutela del paesaggio e del patrimonio artistico. Memos vi sta riproponendo le interviste sui Princìpi fondamentali della Costituzione trasmesse nella passata stagione. Ogni puntata ha per oggetto uno o più articoli della nostra Costituzione: la repubblica fondata sul lavoro, la sovranità popolare, i diritti inviolabili, la libertà, la solidarietà, l'uguaglianza, il ripudio della guerra, lo stato e la religione.
L'ospite della puntata che vi riproponiamo oggi è Salvatore Settis, archeologo e storico dell'arte. Tema: l'articolo 9 della Costituzione, la promozione della cultura e della ricerca scientifica e la tutela del paesaggio e del patrimonio artistico. Memos vi sta riproponendo le interviste sui Princìpi fondamentali della Costituzione trasmesse nella passata stagione. Ogni puntata ha per oggetto uno o più articoli della nostra Costituzione: la repubblica fondata sul lavoro, la sovranità popolare, i diritti inviolabili, la libertà, la solidarietà, l’uguaglianza, il ripudio della guerra, lo stato e la religione.
L'ospite della puntata che vi riproponiamo oggi è Salvatore Settis, archeologo e storico dell'arte. Tema: l'articolo 9 della Costituzione, la promozione della cultura e della ricerca scientifica e la tutela del paesaggio e del patrimonio artistico. Memos vi sta riproponendo le interviste sui Princìpi fondamentali della Costituzione trasmesse nella passata stagione. Ogni puntata ha per oggetto uno o più articoli della nostra Costituzione: la repubblica fondata sul lavoro, la sovranità popolare, i diritti inviolabili, la libertà, la solidarietà, l’uguaglianza, il ripudio della guerra, lo stato e la religione.
L'ospite della puntata che vi riproponiamo oggi è il costituzionalista Stefano Sicardi dell'Università di Torino. Tema: l'articolo 8, la libertà religiosa e il pluralismo confessionale. Nel corso della puntata il professor Sicardi si sofferma anche sul principio di laicità dello stato. Memos vi sta riproponendo le interviste sui Princìpi fondamentali della Costituzione trasmesse nella passata stagione. Ogni puntata ha per oggetto uno o più articoli della nostra Costituzione: la repubblica fondata sul lavoro, la sovranità popolare, i diritti inviolabili, la libertà, la solidarietà, l'uguaglianza, il ripudio della guerra, lo stato e la religione. La prossima puntata sarà con Salvatore Settis, archeologo e storico dell'arte sull'articolo 9: l'impegno della Repubblica a promuovere la cultura e la ricerca scienfitica e a tutelare il paesaggio e il patrimonio artistico e storico. La puntata con il professor Settis sarà riproposta il prossimo 4 aprile alle 13.
L'ospite della puntata che vi riproponiamo oggi è il costituzionalista Stefano Sicardi dell'Università di Torino. Tema: l'articolo 8, la libertà religiosa e il pluralismo confessionale. Nel corso della puntata il professor Sicardi si sofferma anche sul principio di laicità dello stato. Memos vi sta riproponendo le interviste sui Princìpi fondamentali della Costituzione trasmesse nella passata stagione. Ogni puntata ha per oggetto uno o più articoli della nostra Costituzione: la repubblica fondata sul lavoro, la sovranità popolare, i diritti inviolabili, la libertà, la solidarietà, l’uguaglianza, il ripudio della guerra, lo stato e la religione. La prossima puntata sarà con Salvatore Settis, archeologo e storico dell'arte sull'articolo 9: l'impegno della Repubblica a promuovere la cultura e la ricerca scienfitica e a tutelare il paesaggio e il patrimonio artistico e storico. La puntata con il professor Settis sarà riproposta il prossimo 4 aprile alle 13.
L'ospite della puntata che vi riproponiamo oggi è il costituzionalista Stefano Sicardi dell'Università di Torino. Tema: l'articolo 8, la libertà religiosa e il pluralismo confessionale. Nel corso della puntata il professor Sicardi si sofferma anche sul principio di laicità dello stato. Memos vi sta riproponendo le interviste sui Princìpi fondamentali della Costituzione trasmesse nella passata stagione. Ogni puntata ha per oggetto uno o più articoli della nostra Costituzione: la repubblica fondata sul lavoro, la sovranità popolare, i diritti inviolabili, la libertà, la solidarietà, l’uguaglianza, il ripudio della guerra, lo stato e la religione. La prossima puntata sarà con Salvatore Settis, archeologo e storico dell'arte sull'articolo 9: l'impegno della Repubblica a promuovere la cultura e la ricerca scienfitica e a tutelare il paesaggio e il patrimonio artistico e storico. La puntata con il professor Settis sarà riproposta il prossimo 4 aprile alle 13.
Ottava puntata di “Principi fondamentali”, l'appuntamento settimanale di Memos con la Costituzione. Ogni lunedì Memos racconta uno dei primi dodici articoli della nostra Carta fondamentale. Tema di oggi, l'articolo 9: cultura e ricerca scientifica, tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico. Ospite: Salvatore Settis, archeologo e storico dell'arte. Settis è stato per undici anni (dal 1999 al 2010) direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa. «Il contenuto di questo articolo 9 – racconta il professor Settis – è molto innovativo. “E' il più originale della Costituzione”, diceva Ciampi quando era presidente della Repubblica, ed io sono d'accordo. E' interessante notare che i due proponenti dell'articolo 9 siano stati Concetto Marchesi, deputato comunista, anziano professore di latino, e Aldo Moro, giovanissimo giurista democristiano». L'articolo 9 è anche l'espressione dell'incompiutezza della Costituzione repubblicana, tradita dal degrado e dalla svendita del nostro patrimonio storico-artistico. «L'articolo 9 – sostiene Settis – segnala uno dei casi massimi in cui si assiste ad un preoccupante divorzio fra l'altezza dei principi e il pessimo livello delle pratiche amministrative e politiche a cui stiamo assistendo».
Ottava puntata di “Principi fondamentali”, l'appuntamento settimanale di Memos con la Costituzione. Ogni lunedì Memos racconta uno dei primi dodici articoli della nostra Carta fondamentale. Tema di oggi, l'articolo 9: cultura e ricerca scientifica, tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico. Ospite: Salvatore Settis, archeologo e storico dell'arte. Settis è stato per undici anni (dal 1999 al 2010) direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa. «Il contenuto di questo articolo 9 – racconta il professor Settis – è molto innovativo. “E' il più originale della Costituzione”, diceva Ciampi quando era presidente della Repubblica, ed io sono d'accordo. E' interessante notare che i due proponenti dell'articolo 9 siano stati Concetto Marchesi, deputato comunista, anziano professore di latino, e Aldo Moro, giovanissimo giurista democristiano». L'articolo 9 è anche l'espressione dell'incompiutezza della Costituzione repubblicana, tradita dal degrado e dalla svendita del nostro patrimonio storico-artistico. «L'articolo 9 – sostiene Settis – segnala uno dei casi massimi in cui si assiste ad un preoccupante divorzio fra l'altezza dei principi e il pessimo livello delle pratiche amministrative e politiche a cui stiamo assistendo».
Ottava puntata di “Principi fondamentali”, l'appuntamento settimanale di Memos con la Costituzione. Ogni lunedì Memos racconta uno dei primi dodici articoli della nostra Carta fondamentale. Tema di oggi, l'articolo 9: cultura e ricerca scientifica, tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico. Ospite: Salvatore Settis, archeologo e storico dell'arte. Settis è stato per undici anni (dal 1999 al 2010) direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa. «Il contenuto di questo articolo 9 – racconta il professor Settis – è molto innovativo. “E' il più originale della Costituzione”, diceva Ciampi quando era presidente della Repubblica, ed io sono d'accordo. E' interessante notare che i due proponenti dell'articolo 9 siano stati Concetto Marchesi, deputato comunista, anziano professore di latino, e Aldo Moro, giovanissimo giurista democristiano». L'articolo 9 è anche l'espressione dell'incompiutezza della Costituzione repubblicana, tradita dal degrado e dalla svendita del nostro patrimonio storico-artistico. «L'articolo 9 – sostiene Settis – segnala uno dei casi massimi in cui si assiste ad un preoccupante divorzio fra l'altezza dei principi e il pessimo livello delle pratiche amministrative e politiche a cui stiamo assistendo».
Il prof. Salvatore Settis ha scritto "Se Venezia muore" riflessione sulle città e sulla democrazia. A Verrua Savoia i cittadini si organizzano per abbattere il digital divide. Oggi negli Stati Uniti è ThanksGiving: grande tradizione di cucina (discutibile) e shopping compulsivo!
«Una nota puntuale» sui costi della linea ferroviaria Torino-Lione. L'ha chiesta qualche giorno fa il Presidente del consiglio Renzi al vicepresidente della commissione trasporti della Camera Stefano Esposito (Pd). Sì, proprio così! Il capo del governo ha bisogno che qualcuno gli faccia due conti sui costi della Tav. E sono conti quanto mai incerti, almeno quelli circolati negli ultimi tempi. Conviene ancora la Torino-Lione? Se lo chiediamo a Paolo Beria, ricercatore in economia dei trasporti del Politecnico di Milano, la risposta è no. Beria è stato ospite della puntata di oggi di Memos. Ma allora perchè si insiste tanto nella “grande opera”? «C'è una concezione sbagliata nella politica secondo la quale – dice Beria – la grande opera porta voti. Ecco perchè si sceglie questa strada rispetto a quella di interventi “minori” che invece possono impattare di più sulla vita dei cittadini». Accanto a grandi opere inutili, in cantiere, ci sono grandi opere che aspettano da anni di essere almeno pensate. Sono quelle che dovrebbero curare il dissesto del nostro territorio (frane, crolli, esondazioni...). Ma costano troppo, si dice. «Non è vero – sostiene Salvatore Settis a Memos - Secondo l'associazione nazionale costruttori questa “grande opera” assolutamente necessaria potrebbe durare vent'anni con una spesa di un miliardo e duecento milioni l'anno. L'assenza di questa “grande opera”, invece, costa circa 3 miliardi e mezzo ogni anno in danni procurati dal mancato intervento». Salvatore Settis, archeologo, storico dell'arte, da anni si batte per la difesa del paesaggio e del territorio. “Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l'ambiente contro il degrado civile” (Einaudi) è il titolo di un suo libro del 2010.
«Una nota puntuale» sui costi della linea ferroviaria Torino-Lione. L'ha chiesta qualche giorno fa il Presidente del consiglio Renzi al vicepresidente della commissione trasporti della Camera Stefano Esposito (Pd). Sì, proprio così! Il capo del governo ha bisogno che qualcuno gli faccia due conti sui costi della Tav. E sono conti quanto mai incerti, almeno quelli circolati negli ultimi tempi. Conviene ancora la Torino-Lione? Se lo chiediamo a Paolo Beria, ricercatore in economia dei trasporti del Politecnico di Milano, la risposta è no. Beria è stato ospite della puntata di oggi di Memos. Ma allora perchè si insiste tanto nella “grande opera”? «C'è una concezione sbagliata nella politica secondo la quale – dice Beria – la grande opera porta voti. Ecco perchè si sceglie questa strada rispetto a quella di interventi “minori” che invece possono impattare di più sulla vita dei cittadini». Accanto a grandi opere inutili, in cantiere, ci sono grandi opere che aspettano da anni di essere almeno pensate. Sono quelle che dovrebbero curare il dissesto del nostro territorio (frane, crolli, esondazioni...). Ma costano troppo, si dice. «Non è vero – sostiene Salvatore Settis a Memos - Secondo l'associazione nazionale costruttori questa “grande opera” assolutamente necessaria potrebbe durare vent'anni con una spesa di un miliardo e duecento milioni l'anno. L'assenza di questa “grande opera”, invece, costa circa 3 miliardi e mezzo ogni anno in danni procurati dal mancato intervento». Salvatore Settis, archeologo, storico dell'arte, da anni si batte per la difesa del paesaggio e del territorio. “Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l'ambiente contro il degrado civile” (Einaudi) è il titolo di un suo libro del 2010.
«Una nota puntuale» sui costi della linea ferroviaria Torino-Lione. L'ha chiesta qualche giorno fa il Presidente del consiglio Renzi al vicepresidente della commissione trasporti della Camera Stefano Esposito (Pd). Sì, proprio così! Il capo del governo ha bisogno che qualcuno gli faccia due conti sui costi della Tav. E sono conti quanto mai incerti, almeno quelli circolati negli ultimi tempi. Conviene ancora la Torino-Lione? Se lo chiediamo a Paolo Beria, ricercatore in economia dei trasporti del Politecnico di Milano, la risposta è no. Beria è stato ospite della puntata di oggi di Memos. Ma allora perchè si insiste tanto nella “grande opera”? «C'è una concezione sbagliata nella politica secondo la quale – dice Beria – la grande opera porta voti. Ecco perchè si sceglie questa strada rispetto a quella di interventi “minori” che invece possono impattare di più sulla vita dei cittadini». Accanto a grandi opere inutili, in cantiere, ci sono grandi opere che aspettano da anni di essere almeno pensate. Sono quelle che dovrebbero curare il dissesto del nostro territorio (frane, crolli, esondazioni...). Ma costano troppo, si dice. «Non è vero – sostiene Salvatore Settis a Memos - Secondo l'associazione nazionale costruttori questa “grande opera” assolutamente necessaria potrebbe durare vent'anni con una spesa di un miliardo e duecento milioni l'anno. L'assenza di questa “grande opera”, invece, costa circa 3 miliardi e mezzo ogni anno in danni procurati dal mancato intervento». Salvatore Settis, archeologo, storico dell'arte, da anni si batte per la difesa del paesaggio e del territorio. “Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l'ambiente contro il degrado civile” (Einaudi) è il titolo di un suo libro del 2010.
con: Ermete Realacci presidente Commissione ambiente della Camera, Salvatore Settis archeologo ex direttore Normale di Pisa, Giuseppe Glorioso sindaco Biancavilla
Ermete Realacci, presidente della commissione ambiente alla CAmera, e Salvatore Settis, archeologo ex direttore della Normale di Pisa, si confrontano sullo Sblocca Italia
Gabriella Piccinni, Edoardo Milesi e Salvatore Settis presentano la summer school in “Architettura sostenibile”, con particolare attenzione alla figura dell'architetto, ai potenziali studenti interessati, alla difesa del territorio, alla tutela dell'ambiente, ai luoghi in cui verranno effettuate le lezioni. Le summer school sono corsi intensivi finalizzati all’approfondimento in ambiti specifici, hanno una durata variabile (fino a un massimo di qualche settimana) e sono tenute prevalentemente in lingua inglese. Titoli di accesso: i requisiti specifici sono richiesti dall'avviso di selezione. Titolo rilasciato: attestato di frequenza. La costruzione di un corso di studi di architettura non può prescindere da una dimensione olistica della formazione. Per questo presso l’Università degli studi di Siena con il contributo della Fondazione Bertarelli, è istituita la prima Summer School di Architettura Sostenibile all’interno di una facoltà umanistica. Scopo è di consentire l’approfondimento delle tematiche della progettazione sostenibile, della conoscenza e del rispetto del territorio, della efficienza energetica in un ambito conoscitivo che ponga al centro dell’insegnamento il rispetto dell’agire umano e la consapevolezza delle sue conseguenze sull’ambiente antropizzato.
Gabriella Piccinni, Edoardo Milesi e Salvatore Settis presentano la summer school in “Architettura sostenibile”, con particolare attenzione alla figura dell'architetto, ai potenziali studenti interessati, alla difesa del territorio, alla tutela dell'ambiente, ai luoghi in cui verranno effettuate le lezioni. Le summer school sono corsi intensivi finalizzati all’approfondimento in ambiti specifici, hanno una durata variabile (fino a un massimo di qualche settimana) e sono tenute prevalentemente in lingua inglese. Titoli di accesso: i requisiti specifici sono richiesti dall'avviso di selezione. Titolo rilasciato: attestato di frequenza. La costruzione di un corso di studi di architettura non può prescindere da una dimensione olistica della formazione. Per questo presso l’Università degli studi di Siena con il contributo della Fondazione Bertarelli, è istituita la prima Summer School di Architettura Sostenibile all’interno di una facoltà umanistica. Scopo è di consentire l’approfondimento delle tematiche della progettazione sostenibile, della conoscenza e del rispetto del territorio, della efficienza energetica in un ambito conoscitivo che ponga al centro dell’insegnamento il rispetto dell’agire umano e la consapevolezza delle sue conseguenze sull’ambiente antropizzato.
Salvatore Settis, Profesor Emérito de la Universidad de Pisa
Salvatore Settis su progetto ascensore Duomo di Milano - Speciale su restauro Teatro Lirico di Milano
Salvatore Settis su progetto ascensore Duomo di Milano - Speciale su restauro Teatro Lirico di Milano (seconda parte)
Salvatore Settis su progetto ascensore Duomo di Milano - Speciale su restauro Teatro Lirico di Milano (seconda parte)
Salvatore Settis
Salvatore Settis
La tutela dell'ambiente, secondo alcune importanti sentenze, è un valore costituzionale primario e assoluto, che risulta dalla combinazione di due articoli della Costituzione: l'art. 9 sulla tutela del paesaggio e l'art. 32 sul diritto alla salute dei cittadini, come singoli e come collettività. Entrambi appartengono ai principi fondamentali dello Stato, e tracciano un perimetro che può e deve diventare, contro l'inerzia degli ignavi, il baluardo di una strenua difesa del nostro ambiente e del nostro paesaggio. Queste formulazioni si legano a nuove tendenze fra le quali due di speciale interesse: i diritti delle generazioni future e la nozione di comunità di vita. In esse è possibile rintracciare l'eco di antiche concezioni etiche, filosofiche e giuridiche come il bonum commune e la publica utilitas. È sotto la grande rubrica del "bene comune" che dobbiamo collocare non solo la tutela giuridica dell'ambiente, ma - quel che è più importante - la nostra responsabilità di cittadini.
Salvatore Settis
Salvatore Settis
Salvatore Settis
Salvatore Settis
Salvatore Settis
Salvatore Settis
Gabriele Finaldi, Director Adjunto de Conservación e Investigación del Museo Nacional del Prado Salvatore Settis, Director de la Cátedra MNP 2010
Salvatore Settis, direttore della scuola superiore di Pisa, risponde a Luca Carra. Tema dell'intervista, lo stato della ricerca in Italia. Settis vede elementi positivi nel disegno di legge presentato dal Ministro Gelmini, ma si dice preoccupato per i notevoli tagli al sistema universitario e per la scarsa attrattività che l'Italia ha sui cervelli stranieri e italiani.
Gian Antonio Stella, Salvatore Settis - Assalto alle bellezze d’Italia
Nell’ambito degli Incontri al Bo: ”Assalto alle bellezze d’Italia”. Con l’aiuto di slide e immagini, gli autori prendono in esame alcuni tra i maggiori scempi effettuati nel nostro Paese, traendo spunto dai rispettivi saggi letterari: “Vandali. Assalto alle bellezze d’Italia” e “Paesaggio Costituzione e cemento”.